Obiettivi delle aziende •Conoscere i bisogni e i gusti dei consumatori • Valutare la soddisfazione della clientela • Lanciare nuovi prodotti Analisi di Mercato • Stabilire le strategie di comunicazione • Valutare l’efficacia delle campagne pubblicitarie Facoltà di Economia francesco mola Per fare tutto ciò è necessario operare un‘indagine sul comportamento dei consumatori attraverso Analisi sui consumi ANALISI STATISTICA DEI CONSUMI 2 I Consumi Valutazione dei consumi Sono le spese che la popolazione sostiene per acquistare beni e servizi per la soddisfazione dei Ci sono 2 metodi statistici: propri bisogni. FINALI :per soddisfare direttamente i bisogni Metodo delle inchieste familiari CONSUMI INTERMEDI NAZIONALI: sostenuti nel territorio nazionale CONSUMI Metodo delle disponibilità globali e all’estero dalla popolazione residente INTERNI:sostenuti nel solo territorio nazionale dalla popolazione residente e non. 3 4 Metodo delle inchieste familiari ( o metodo della spesa) Metodo delle disponibilità globali Non si analizzano i consumi delle singole famiglie ma si valutano direttamente i valori globali. Il consumo della popolazione si ottiene per differenza partendo dalla produzione offerta. Si perviene alla stima dei valori globali dei consumi Considerato un intervallo di tempo t1-t2 , siano: della popolazione attraverso un’indagine C consumo finale interno P produzione M importazioni E esportazioni campionaria diretta sulle famiglie. G1 scorte iniziali G2 scorte finali U altri usi C = P + (M – E) + (G1 – G2) - U I consumi possono essere espressi in termini quantitativi o di valore 5 6 Indagine ISTAT Metodo delle inchieste familiari • UNITÁ DI OSSERVAZIONE: Famiglia di fatto • PIANO DI CAMPIONAMENTO: A 2 stadi ISTAT • 1°stadio: stratificazione territoriale per comuni con caratteristiche simili BANCA D’ITALIA • 2°stadio: estrazione sistematica INDAGINI UFFICIALI • 2 METODI DI RACCOLTA DATI: • Libretto degli acquisti: compilato quotidianamente dalla famiglia INDAGINI NON UFFICIALI • Riepilogo delle spese familiari: intervista finale ACNielsen Italia* • PERIODO DI RIFERIMENTO: 2 settimane per ogni famiglia • BONTÁ DEI RISULTATI * Società di ricerche di mercato 7 ERRORE CAMPIONARIO: errore standard relativo per calcolare gli intervalli di confidenza ERRORE NON CAMPIONARIO: risposte mancanti o errate. Si fanno dei confronti con le 8 stime nazionali Indagine ISTAT Indagine della Banca d’Italia Obiettivi primari dell’indagine sono il REDDITO e il RISPARMIO familiare, non il consumo. • UNITÁ DI OSSERVAZIONE: Famiglia legittima • PIANO DI CAMPIONAMENTO: A 2 stadi • 1°stadio: stratificazione territoriale per comuni con p iù di tot abitanti • 2°stadio: estrazione casuale (alcune costituiscono un panel) • METODO DI RACCOLTA DATI: Intervista ERRORE CAMPIONARIO • BONTÀ DELL’INDAGINE Spesa media familiare mensile per numero di componenti e per gruppi e categorie di consumo ERRORE NON CAMPIONARIO: risposte mancanti o errate. Si opera una poststratificazione. 9 Indagini non ufficiali 10 Indagine di ACNielsen Italia ANALISI DI TIPO LONGITUDINALE con un panel di famiglie a rotazione parziale Le indagini ufficiali danno informazioni solo sui livelli dei consumi, senza operare una differenziazione per marca o caratteristiche dei prodotti. • PIANO DI CAMPIONAMENTO: A 2 stadi •1°stadio: Microzone con omogeneità socio-demografica In realtà, nel marketing è fondamentale conoscere le quote di mercato. Per questo motivo ci si affida a società che svolgono indagini con questo obiettivo. • 2°stadio: Estrazione casuale • STRATIFICAZIONE : per regione, età capofamiglia, presenza di bambini... ACNielsen Italia • METODO DI RACCOLTA DATI: • Homescanning: con un PC che legge i codici a barre dei prodotti • Compilazione manuale di un catalogo 11 12 Classificazione dei consumi Classificazione degli acquirenti • CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE Nelle decisioni di marketing, è utile suddividere il (impiegata principalmente dall’ISTAT) • CLASSIFICAZIONE mercato in gruppi distinti di acquirenti che potrebbero PER ABITUDINE DI ACQUISTO: richiedere prodotti e marketing mix specifici. Tale – conoscenza: convenience goods prodotti già noti operazione viene indicata come SEGMENTAZIONE shopping goods prima dell’acquisto si fanno dei confronti DEL MERCATO. speciality goods preferenza di marca – soddisfazione: search goods bassa frequenza di acquisto A PRIORI (segmentazione) experience goods alta frequenza di acquisto • CLASSIFICAZIONE DELL’INSEE A POSTERIORI (cluster analysis) (Institut National de la Statistique et des Études Économiques) Si impiega un criterio di raggruppamento aggregativo gerarchico (Cluster Analysis) 13 14 Variabili di segmentazione Segmentazione Geografiche: Stato, regione, città, densità (zona urbana, semiurbana, rurale), clima... Il collettivo viene partizionato secondo le modalità di una variabile criterio in gruppi sempre più omogenei al Demografiche: sesso, età, stato civile, dimensione del nucleo familiare, razza, religione... loro interno ed eterogenei tra loro. 2 modalità : Sociali: grado di istruzione, classe sociale se l’unità di segmentazione sono le famiglie o gli individui; la dotazione di infrastrutture sociali, come gli ospedali, gli asili nido, le scuole, se le unità sono i comuni o altre entità territoriali. Segmentazione binaria Variabile criterio Economiche: reddito, occupazione, attività economica… più modalità: Psicografiche: classi sociali di appartenenza, stile di vita, personalità. Segmentazione multipla Comportamentali: fedeltà di marca, intenzione d’acquisto, attributi richiesti al prodotto. 15 Procedura a priori, perchè viene stabilito a priori il criterio di classificazione. 16 Segmentazione binaria Segmentazione binaria FASI DELLA PROCEDURA: 1. Dicotomizzazione delle variabili esplicative. 2. Scelta del criterio di partizione (la misura della diversità tra i gruppi) La segmentazione impiega una rappresentazione grafica che assume la forma di albero, che agevola notevolmente l’interpretazione dei risultati. 3. Scelta del criterio di arresto della procedura 4. Individuazione della regola di assegnazione delle etichette 5. Valutazione della bontà della classificazione 17 18 Cluster Analysis Segmentazione binaria Segmentazione di un mercato di consumatori di auto La cluster analysis è una tecnica che consente di dividere un insieme di osservazioni in cluster (sottogruppi) in modo tale che: (Green, Tull e Album, 1988) Indagine con riferimento ad un campione probabilistico di 4364 proprietari di nuove auto ad un anno dall’acquisto (intervista telefonica). VAR. CRITERIO: Fedeltà alla marca nella scelta della prossima auto. 19 Le osservazioni “simili” sono raggruppati nello stesso cluster Le osservazioni “dissimili” sono raggruppati in cluster diversi A differenza della segmentazione, non si prevede alcuna variabile criterio ma ci si limita a ricercare una partizione ottimale delle osservazioni. 20 Cluster Analysis Cluster Analysis FASI DELLA PROCEDURA: 1. Scelta delle variabili ed eventuale trasformazione delle stesse 2. Scelta della misura di dissomiglianza 3. Scelta dell’algoritmo di raggruppamento 4. Valutazione della partizione ottenuta e scelta del numero ottimale di gruppi 5. Interpretazione dei risultati ottenuti 21 Analisi dei gruppi su un campione di auto Le auto vengono raggruppate prendendo in considerazione caratteristiche come: Consumi Peso Cavalli motore ……… 22