APPUNTI DI ELETTRONICA FUNZIONI DI TRASFERIMENTO FUNZIONE DI TRASFERIMENTO • Rapporto tra uscita e ingresso di un sistema nel dominio della variabile complessa s G(s) = U(s) / I(s) I(s) U(s) G(s) (cosa rappresenta s ?) FUNZIONE DI TRASFERIMENTO • Per sistemi lineari G(s) e’ il rapporto tra due polinomi N(s) e D(s) G(s) = N(s) / D(s) Risolvendo le equazioni N(s)=0 e D(s)=0 si trovano le radici e ogni polinomio si puo’ fattorizzare nel seguente modo N(s)=(s-z1)(s-z2)……. D(s)=(s-p1)(s-p2)……. (Fattorizzazione polinomio?) (sistema lineare ?) FUNZIONE DI TRASFERIMENTO • Pertanto la G(s) si puo’ scrivere ( s z1 )( s z2 )....... G(s) ( s p1 )( s p2 )..... dove: z1, z2 ,….. (radici del numeratore) sono gli zeri p1, p2 ,….. (radici del denumeratore) sono i poli FUNZIONE DI TRASFERIMENTO • ZERI : valori della variabile s che annullano il numeratore della G(s) e quindi la G(s) • POLI : valori della variabile s che annullano il denumeratore della G(s) FUNZIONE DI TRASFERIMENTO • Esempio: s 2 3s 2 G( s) 2 s 7 s 12 • Risolvo s 2 3s 2 0 s 2 7 s 12 0 3 9 8 s 2 7 49 48 s 2 s1 1 s2 2 s1 3 s2 4 • G(s) ha 2 zeri (-1, -2) e 2 poli (-3, -4) e quindi ( s 1)( s 2) G( s) ( s 3)( s 4) Dominio del tempo (t) e della s • Un sistema lineare (rappresentato in figura) presenta un segnale di uscita u(t) in corrispondenza del segnale di ingresso i(t). • u(t) = f(i(t)) (uscita funzione dell’ingresso) i(t) u(t) sistema (sistema lineare ?) Dominio del tempo (t) e della s • Il legame tra il segnale di uscita u(t) e di ingresso i(t) e’ in generale complesso e prevede la soluzione di equazioni integrodifferenziali. • Il passaggio al dominio s consente una soluzione piu’ semplice oltre a fornire importanti informazioni sul comportamento del sistema. (equazioni integro-differenziali ?) Dominio del tempo (t) e della s • L’operatore matematico che trasforma una funzione del tempo f(t) in una funzione F(s) e’ la trasformata di Laplace f(t) F(s) Trasf. Laplace F ( s ) f (t )e st dt 0 (Trasformata di Laplace ?) Dominio del tempo (t) e della s • Tra le proprieta’ della trasformata di Laplace quella della derivata e dell’integrale: • La derivata nel tempo corrisponde a moltiplicare per s • L’integrale nel tempo corrisponde a moltiplicare per 1/s t s df (t ) dt sF ( s ) f (t )dt 1 F (s) s Dominio del tempo (t) e della s • • L’equazione differenziale che lega uscita e ingresso nel tempo, diventa un’equazione algebrica nelle trasformate. Esempio: u (t ) a i (t ) b di(t ) dt Equazione differenziale U ( s) a I ( s ) b s I ( s ) (a b s ) I ( s ) Equazione algebrica U (s) G(s) (a b s ) Funzione di trasferimento I (s) Dominio del tempo (t) e della s • Lo studio della risposta di un sistema, passando per le trasformate avviene secondo lo schema di figura. • Il sistema viene caratterizzato dalla funzione di trasferimento G(s) e l’uscita U(s)=G(s)I(s) i(t) u(t) sistema AntiLaplace Laplace I(s) G(s) U(s)=G(s)I(s) Dominio del tempo (t) e della s • La funzione di trasferimento G(s) fornisce importanti informazioni circa il comportamento del sistema ad esempio la stabilita’. • Ponendo s=jω la G(jω) rappresenta la risposta in frequenza del sistema (Stabilita’?) (Risposta in frequenza?) STABILITA’ • Un sistema lineare, tempo invariante e con condizioni iniziali nulle, e’ asintoticamente stabile se la sua risposta (uscita) tende a zero in corrispondenza di un un qualunque ingresso di durata limitata, altrimenti e’ instabile. i(t) u(t) i(t) stabile i(t) u(t) instabile u(t) i(t) u(t) STABILITA’ • Dalla funzione di trasferimente G(s) si puo’ verificare la condizione di stabilita’ del sistema. • La condizione di stabilita’ e’ che tutti i poli della G(s) abbiano parte reale negativa (Giustifica questa proprieta’) RISPOSTA IN FREQUENZA • Ponendo s=jω la G(jω) rappresenta la risposta in frequenza del sistema. • La G(jω) e’ una funzione complessa G( j) G( j) e j ( ) in cui il modulo rappresenta il guadagno in ampiezza di un segnale sinusoidale alla pulsazione ω e la fase il corrispondente sfasamento. Es. Se Acos(ωot) e’ il segnale in ingresso a un sistema con risposta in frequenza G(jω), l’uscita e’ A| G(jωo)| cos(ωot+Φ(ωo)) RISPOSTA IN FREQUENZA • Piu’ in generale la risposta in frequenza indica la variazione in ampiezza e sfasamento di ciascuna componente spettrale del segnale. (Spettro di un segnale) TRASFORMATA DI LAPLACE • Data una funzione del tempo f(t), la trasformata di Laplace F(s) e’ definita F ( s ) f (t )e dt dove s = α +jω st 0 • La corrispondenza tra f(t) e F(s) e’ biunivoca, nel senso che a una f(t) corrisponde una F(s) e viceversa f(t) F(s) TRASFORMATA DI LAPLACE • Proprieta’ domino tempo t f(t) Kf(t) f(t)+g(t) df (t ) dt f (t )dt dominio s F(s) kF(s) F(s)+G(s) sF(s) Linearita’ F(s)/s integrale derivata TRASFORMATA DI LAPLACE • Principali segnali e trasformate • f(t) F(s) • • • • • • • 1 1/s (1/s) e-sto 1/s2 1/(s+k) ω/(s2+ ω2) s/(s2+ ω2) Impulso δ(t) Gradino u(t) Gradino u(t-to) Rampa tu(t) Esponenziale e-kt Sinωt Cosωt TRASFORMATA DI LAPLACE • Applicazione ai circuiti elettrici • Legame tensione-corrente per componenti elettrici • Resistenza: tempo t trasformate v(t ) Ri (t ) • Condensatore: tempo t dv(t ) i (t ) C dt • Induttanza: tempo t v(t ) L di (t ) dt V ( s) RI ( s) R I V trasformate I ( s ) sCV ( s ) ; V ( s ) 1 I ( s) sC C I V trasformate I L 1 2 V ( s ) sLI ( s ) V TRASFORMATA DI LAPLACE • Esempio 1: • Un sistema con funzione di trasferimento G(s) e’ sollecitato in ingresso da un impulso δ(t); trovare l’uscita u(t) 1 G( s) s3 • La trasformata dell’ingresso I(s) e’ 1 (vedi tabella) • La trasformata dell’uscita U(s)=G(s)I(s); quindi • Antitrasformando si ha 1 U (s) s3 u (t ) e3t TRASFORMATA DI LAPLACE • Esempio 2: • Dato il circuito RC,calcolare la tensione vo dopo aver chiuso l’interruttore al tempo t=0. R E V1 C Vo • La tensione v1 nel tempo ha un andamento a gradino v1 E t TRASFORMATA DI LAPLACE • • • Esempio 2 La trasformata di Laplace di v1 e’ E/s La funzione di trasferimento del circuito e’ • La trasformata di Laplace dell’uscita vo e’ Vo • 1 sC Vo 1 V1 R 1 1 sCR sC Vo E ECR E E s 1 sCR s s 1 CR Antitrasformando si ottiene vo vo (t ) E E e E 1 s 1 sCR t RC E t E (1 e t RC ) FATTORIZZAZIONE DI UN POLINOMIO • Dato un polinomio di grado n p an x n an 1 x n 1 ....a1 x a0 risolvendo l’equazione an x n an 1 x n 1 ....a1 x a0 0 si trovano n soluzioni x1 , x2 ,...., xn e il polinomio puo’ essere scritto nella forma p ( x x1 )( x x2 ).....( x xn ) SISTEMA LINEARE • Un sistema e’ lineare quando il legame tra uscita y e ingresso x e’ un’equazione algebrica di primo grado o differenziale lineare a coefficienti costanti (con la varibile x di primo grado). • Es. dx d 2 x y kx dt dt 2 ... • Proprieta’ dei sistemi lineari: • vale il principio di sovrapposizzione degli effetti: l’uscita del sistema in corrispondenza a piu’ ingressi puo’ essere calcolata come somma delle uscite in corrispondenza di ciascun ingresso, annullando gli altri • Se l’ingresso e’ una sinusoide a una certa frequenza, anche l’uscita e’ una sinusoide alla stessa frequenza, con ampiezza e fase opportuna Il dominio della variabile s • s e’ una variabile simbolica complessa s = α +jω dove ω è la pulsazione (rad/sec) legata alla frequenza f (Hz) dalla relazione ω = 2πf EQUAZIONI INTEGRO DIFFERENZIALI • In un’equazione algebrica le soluzioni sono quei valori numerici che soddisfano l’equazione; gli operatori matematici sono quelli algebrici. 2 x 5x 4 0 • Es: soluzioni : x1 4 x2 1 • In un’equazione integro-differenziale le soluzioni sono delle funzioni di una variabile ( ad esempio il tempo) che soddisfano l’equazione: gli operatori matematici, oltre a quelli algebrici, sono quelli di derivata e di integrale • Es: dx 3 5x 0 dt • La soluzione e’ una particolare funzione x(t) STABILITA’ • Per dimostrare la stabilita’ di un sistema, basta verificare che in corrispondenza a un ingresso finito, ad esempio un segnale impulsivo, l’uscita tenda a 0. • Con i(t)= δ(t) I(s)=1 e pertanto U(s)=I(s)G(s)=G(s) U (s) G (s) • • ( s z1 )( s z2 )....... ( s p1 )( s p2 )..... La U(s) puo’ essere scomposta nel seguente modo A B K U ( s) .. ( s p1 ) ( s p2 ) ( s pn ) Antitrasformando si ottiene u(t ) Ae p1t Be p2t .. Ke pnt • Affinche’ la u(t) tenda a zero, tutti I coefficiente p (poli) devono essere negativi SPETTRO DI SEGNALE • Un generico segnale funzione del tempo puo’ essere considerato come la sovrapposizione di segnali sinusoidali di frequenza, ampiezza e fase opportuna. • Ogni sinusoide viene detta componente spettrale o armonica e l’insieme di tali componenti viene detto spettro. • Per segnali non periodici lo spettro e’ continuo compreso tra una frequenza minima e una massima. • Es. Un segnale vocale ha uno spettro compreso tra 300 Hz e 3400 Hz; mescolando sinusoidi di ampiezza opportuna di frequenza compresa in questa gamma, si puo’ sintetizzare un qualunque tratto vocale