Novità
Libri e audiovisivi
Biblioteca Civica e Biblioteca Balestrazzi
13 aprile 2012
G. Hurwitz
Il prossimo
sarai tu
Sul punto di ricevere un riconoscimento speciale per aver progettato e costruito un lotto di case
ecosostenibili, l'imprenditore edile Mike Wingate sembra aver raggiunto tutti gli obiettivi che si era
preposto nella vita: ha un lavoro che lo realizza, una moglie che adora e una figlioletta brillante.
Ma all'ultimo momento scopre che uno dei suoi fornitori l'ha imbrogliato: le case non sono più verdi
al 100% e accettare il premio sarebbe una truffa. Non vorrebbe, ma ricattato dell'amministrazione
locale decide di andare alla cerimonia ed essere immortalato insieme al Governatore. Dopo pochi
giorni, con sua moglie a una festa, incontra due uomini misteriosi che li minacciano velatamente.
Mike comincia a svegliarsi di notte convinto di sentire voci in camera della bambina, mentre di
giorno si accorge di essere pedinato. Sembra che il suo passato, in cui si nascondono inquietanti
segreti, stia tornando improvvisamente a galla, minacciando quanto ha di più caro e facendo
sprofondare la sua vita in un abisso di paura e violenza. Per scappare da due killer senza scrupoli e
salvare la sua famiglia, Mike dovrà mettere in gioco tutto, a cominciare dalle sue paure.
Civica Inv 164027, coll 813.6 HUR
A. Hill
L’estate dei
giochi spezzati
THRILLER
È una calda sera d'estate a Barcellona quando Marc Castells, diciannovenne rampollo di una
famiglia dell'alta borghesia, muore cadendo dalla finestra della sua camera da letto. Il ragazzo non
era solo: con lui i suoi due migliori amici, Aleix Rovira e Gina Martí. Fin dall'inizio la vicenda non è
chiara e diversi particolari non quadrano. Che motivi poteva avere per uccidersi un ragazzo come
Marc? La madre, soprattutto, sembra non credere all'ipotesi del suicidio e chiede al capo della
polizia, suo amico di vecchia data, di fare luce sul caso. Le indagini vengono affidate all'ispettore
Héctor Salgado, quarantenne affascinante e complicato di origine argentina, separato e con un
figlio adolescente, appena rientrato in servizio dopo una sospensione disciplinare. Salgado, che si
avvale dell'aiuto della giovane e brillante poliziotta Leire Castro, si rende ben presto conto di
trovarsi di fronte a un caso molto delicato. Marc, da poco tornato da un soggiorno a Dublino,
sembrava ossessionato da un tragico episodio avvenuto molti anni prima, quando era solo un
bambino. La sua morte è forse collegata a un passato inconfessabile i cui fantasmi ancora
aleggiano nel presente? E perché quella sera ha litigato furiosamente con i suoi amici Aleix e Gina?
Entrambi danno all'ispettore l'impressione di nascondere qualcosa e di avere dei conti in sospeso
con Marc. E proprio quando la soluzione appare a portata di mano, ecco che tutto torna a
ingarbugliarsi lasciando trasparire scenari ancora più torbidi, in un mondo governato da privilegi e
abusi di potere. "L'estate dei giochi spezzati" è stato un vero fenomeno editoriale in Spagna per il
suo ritmo incessante, la splendida e accurata ambientazione nella Barcellona di oggi e, soprattutto,
grazie a Héctor Salgado, uno straordinario personaggio destinato a entrare con forza nel cuore dei
lettori.
Civica Inv 164077, coll 863.7 HIL
GIALLO
Taylor Lockwood di giorno fa la praticante in un prestigioso studio legale di New York, mentre di
notte suona il piano nei jazz club. La sua vita cambia all'improvviso quando uno degli avvocati
dello studio, l'affascinante Mitchell Reece, le affida un compito delicato: scoprire chi ha rubato un
documento fondamentale che potrebbe far saltare un affare milionario e distruggergli la carriera.
Ma più Taylor scava nei segreti dei suoi colleghi, più il suo incarico si fa pericoloso: qualcuno è
disposto a tutto, anche a uccidere, pur di non essere scoperto. E la sete di verità che, nonostante
tutto, sprona Taylor a proseguire nell'indagine rischia di esserle fatale.
Civica Inv 164030, coll 813.54 DEA
THRILLER
J. Deaver
La consulente
1
Attingendo ai racconti di molti uomini nella stessa sua situazione, Tiberio Timperi racconta il
dramma di un padre separato quando la ex moglie disattende l'ordinanza del tribunale, svuotando
la vita dell'ex marito della presenza affettiva più cara, il figlio. Si apre così per il padre una serie
umiliante di week-end negati con le scuse più assurde, di accuse senza fondamento che minano
comunque la rispettabilità, di estenuanti udienze in Tribunale per poter vedere il figlio e ottenere il
rispetto dei propri diritti... La storia di un padre costruita attraverso la storia di tanti padri, una
testimonianza drammatica su un tema sempre più attuale.
T. Timperi
Civica Inv 164059, coll 853.92 TIM
Nei tuoi occhi di
bambino
«Gli spodestati» è il romanzo del ghetto di Lodz, la storia di Mordechai Chaim Rumkowski, l'uomo
folle e ambiguo che i Nazisti vollero a capo del ghetto, un personaggio egocentrico, accecato da
una delirante sete di potere, il cui ruolo sarà decisivo per la sorte degli ebrei in Polonia. Ispirandosi
alla Cronaca del Ghetto di Lodz, sul tragico sfondo della Storia, Steve Sem-Sandberg tesse con
abilità ed emozione le vite degli abitanti del ghetto. Traditore per alcuni, eroe per altri, Rumkowski
è un personaggio controverso che suscita inquietanti interrogativi su dignità e abiezione.
S.
Sem Sandberg
Civica Inv 164034, coll 839.7374 SEM
Gli spodestati
S. Scateni
Dove sono
A Chiara mancano le parole, a Paolo i gesti, che sono una lunga sequenza di atti d'amore mancati.
Chiara scrive lettere appassionate che non spedisce, Paolo aspetta. E in questa attesa, poco per
volta, Chiara racconta la storia della provincia dalla quale è scappata, di una famiglia di donne
sfortunate e un po' folli, di una povertà contadina e proletaria, del lavoro nelle nuove fabbriche di
tabacco, che danno da vivere ma rendono schiavi. Di Celeste, la nonna che prevede tutto ma non
riesce a salvare i propri figli, di Tosca e Delfa - le zie belle ed emancipate per cui tutto il vicolo
impazzisce - che si spengono ragazze, di Assunta che si ritrova in un matrimonio senza rispetto.
Storie che fluiscono e si raccolgono in quella di Chiara che, immersa in una necessità tutta umana
di comunicare, amare ed essere amata, ritrova con loro la propria strada e così, attraverso un
passato di memoria riesce finalmente a stare con i vivi. Un romanzo inconsueto, dolce e scontroso,
in cui una voce che prima è filo, si fa grido e in fondo si scopre vagito.
Civica Inv
Il Natale è passato da due giorni, a Helsinki, quando il poeta un pò sfigato Tapani si rende conto di
non ricevere notizie dalla moglie ormai da ventiquattro ore. Troppe, anche nella situazione di
emergenza permanente in cui la Finlandia, insieme all'Europa tutta, da tempo vive. Nonostante la
metropolitana sommersa, i veicoli abbandonati per le strade, la necessità di spostarsi
continuamente per scampare alle alluvioni, la gente ha trovato comunque il modo di vivere. Tapani
capisce subito che alla moglie dev'essere successo qualcosa. Ripercorrendone le tracce, scopre che
la donna stava seguendo per il proprio giornale il caso del "guaritore", un serial killer convinto di
dover giustiziare quanti secondo lui sono responsabili del disastro ambientale...
A. Tuomainen
Civica Inv
FANTASY-THRILLER
Il guaritore
2
Per il giovane avvocato Caspar Leinen è il primo caso, l'occasione per lanciarsi nella professione dei
suoi sogni. Deve infatti difendere come avvocato d'ufficio Fabrizio Collini, che, dopo trentaquattro
anni di irreprensibile lavoro alla Mercedes-Benz, ha ucciso l'anziano industriale Hans Meyer. Ma
Leinen scopre molto presto che la vittima è il nonno del suo miglior amico del liceo e questo lo
mette di fronte a un drammatico caso di coscienza: accettare la causa nonostante il coinvolgimento
personale? Da parte sua, l'imputato, che ha subito ammesso l'omicidio, rifiuta di dire alcunché sul
movente. Un compito apparentemente impossibile, ma Leinen, riguardando gli atti, scopre una
traccia che conduce a un capitolo terribile della storia tedesca...
F. Von
Schirach
Civica Inv
Il caso Collini
P. Basil
Il dio degli
amori
impossibili
F. Mazzucato
Lo svizzero
A Londra, in un caffè, Anil sta aspettando Lina. Lei è in ritardo, come al solito. Come il giorno in cui
è iniziato tutto tra loro. A quei tempi, giovani studenti universitari, vedevano nei loro nomi - uguali
se capovolti - un romantico segno del destino, ma non riuscivano o non volevano leggere nelle
differenze religiose tra le rispettive famiglie (una musulmana, l'altra sikh) i presagi di un addio.
Dopotutto, era quasi il XXI secolo. Perché reincontrarsi ora, a una vita di distanza, dopo essersi
arresi alle tradizioni e ai compromessi? La risposta è in una lettera, spuntata all'improvviso dal
passato: l'ultima occasione per scoprire se può esserci un nuovo inizio o se la parola fine è stata
davvero scritta per sempre. Un romanzo struggente e appassionante, che parla di amori proibiti e
della paura che condanna all'infelicità, di storie che si ripetono e di storie che non finiscono mai.
Civica Inv 164072, coll 823.92 BAS
SENTIMENTALE
Può farle impazzire di desiderio, pronte ad addentrarsi negli abissi mai esplorati del loro corpo e
della loro più segreta natura? Può una carezza trasportare nell'esplorazione della "sottomissione
consapevole" e portare due persone a tenersi per mano di fronte a un abisso che richiama e
spaventa? Per Andreas, banchiere di bell'aspetto, amante della musica classica e dell'opera, che
canta in un coro ed è sposato a una donna tradizionale e rigidissima, uomo da sempre ligio a
regole che non vede l'ora di infrangere, e per Ludovica, italiana libera e spregiudicata, quella
carezza sarà il preludio di una passione senza scampo, distruttiva, indispensabile, da profughi. Una
passione simbiotica, inarrestabile, un'esplorazione fisica estrema, raccontata in un romanzo che si
fa epica dell'intimità, che con un linguaggio attualissimo, carnale, doloroso, ma marra anche, sullo
sfondo, una vicenda economica che ha scosso tutta la Svizzera, il crollo della banca UBS, perfetto
esempio delle ambizioni troppo grandi, dell'affannosa ricerca di straordinario che tutti ci coinvolge.
Francesca Mazzucato racconta un amore sbagliato e necessario, nato in una notte senza luna nei
pressi del lago di Zurigo, non troppo lontano dal fiume Limmat.
Civica Inv 163993, coll 853.914 MAZ
S. Mazzola
La miniaturista
Venezia, prima metà del Settecento. Tra i vicoli e le calli di una città in cui tutto sembra possibile,
anche il destino apparentemente segnato di Aurora Zanon può cambiare in un istante: le sue mani
lunghe e affusolate, costrette a ricamare notte e giorno per sostenere l'economia della famiglia, si
rivelano custodi di un talento artistico eccezionale. E solo questione di tempo e Aurora, sotto la
guida del suo insegnante, l'abate Luigi Fanelli, diviene la più celebre e ricercata pittrice della
laguna. Ma dietro l'aura di un successo inaspettato, Aurora vive l'umiliazione di una donna sola,
ignorata dalla madre che ne sfrutta i guadagni, oltraggiata dall'invidia e dal desiderio del suo
maestro. Il solo sognare l'amore, quello vero, diventa un gesto di coraggio che sfida le regole e i
pettegolezzi del bel mondo. Nei salotti della Serenissima, infatti, non c'è uomo più chiacchierato di
quello che ha fatto presa nel cuore di Aurora: Edward Marvell, bellissimo lord inglese di passaggio
a Venezia per il "grand tour". Proprio quando la felicità sembra a portata di mano, un groviglio di
sospetti, rimorsi e incomprensioni costringerà Aurora ad abbandonare ogni cosa per iniziare una
lunga peregrinazione tra le corti di mezza Europa, onorando il suo talento e lottando per affermare
la propria indipendenza di donna e di artista.
Civica Inv 164020, coll 853.92 MAZ
STORICO
3
A. Adiga
L’ultimo uomo
nella torre
Il romanzo racconta gli ultimi giorni di un palazzo, il Vishram Society, preso di mira da un
costruttore intenzionato ad abbatterlo per erigere al suo posto un complesso residenziale
extralusso. Nonostante l'iniziale perplessità, poco a poco tutti i condomini si lasciano conquistare
dalla generosa offerta di acquisto di Mr Shah e dai suoi "regali": una sapiente miscela di violenza e
bustarelle. Tutti tranne uno, Yogesh Anantha Murthy, detto "Masterji", un insegnante in pensione
da poco diventato vedovo e che ha perso la figlia spinta giù da un treno dalla calca di pendolari. La
ferma resistenza che oppone alle minacce del palazzinaro costerà a Masterji il rispetto dei vicini e,
addirittura, l'affetto dell'unico figlio superstite. Eppure, una volta rimasto solo, l'anziano insegnante
potrà vedere il mondo che lo circonda con occhi nuovi, come se nel progressivo isolamento
riscoprisse un senso di comunione che da tempo aveva perduto. Un intimo sentimento di
solidarietà con gli ultimi, con tutti quelli che a Mumbai vengono schiacciati senza pietà negli
ingranaggi dello sviluppo edilizio ed economico: manovali, donne di servizio, abitanti dei
bassifondi, il mare stesso, aggredito dagli artigli d'asfalto e cemento della metropoli. Perché
l'autentica protagonista di questo romanzo dal respiro dickensiano, brulicante di storie, di
personaggi, di vita, è proprio Mumbai...
Civica Inv 163958, coll 828.9935 ADI
A. Carmine
La collina del
vento
Un giorno di aprile del 1929 il celebre archeologo trentino Paolo Orsi, accompagnato da un
gruppetto di forestieri, sale sulla cosiddetta "Collina del vento", a pochissimi chilometri dallo Ionio,
e svela al proprietario l'intenzione di proseguire con gli scavi in tutta l'area per ritrovare il cuore
architettonico dell'antica e mitica città di Krimisa. La risposta dell'uomo è violenta: imbraccia il
fucile da caccia e intima ai nuovi arrivati di lasciare la Collina immediatamente e per sempre. A
osservare impaurito la scena è il figlio bambino del proprietario, che molti anni dopo diventerà il
custode della Collina e dei segreti inconfessabili che nasconde. Fino a quando, ai giorni nostri, un
archeologo trentino a capo di una nuova spedizione comincia a scavare, svelando nelle sue "notizie
degli scavi", strato dopo strato, non solo il mondo sotto la Collina, ma anche quello rigoglioso in
superficie, entrambi ricchissimi di storie e di misteri...
Civica Inv 163940, coll 853.914 ABA
Cosa succede quando, un giorno, un malcapitato si domanda ad alta voce se è facile allevare un
maiale? Di tutto, se la moglie di quest'uomo ama il concetto di famiglia molto allargata e scopre
che esiste una specie di porcellino grande quanto una borsetta. In men che non si dica, due
maialini nani fanno il loro ingresso a casa Whyman, mandando a quel paese la tranquillità
domestica. D'altronde, perché Butch e Roxi - questi i nomi dei nuovi arrivati - dovrebbero stare
confinati nella cuccia quando la poltrona del loro padrone è molto più comoda?
M. Whyman
Civica Inv 163951, coll 823.92 WHY
Oink
C. Miéville
La città e la
città
Immaginate due città, separate e unite allo stesso tempo, in un punto indefinito dell'Europa. Figlie
della catastrofe post-sovietica. Due città sovrapposte, che condividono lo stesso spazio, ognuna
con le proprie strade, i propri palazzi, i propri cittadini, la propria storia, la propria identità.
Un'anomalia spazio-temporale, un capriccio tecnologico, un errore nella creazione, una scissione a
un certo punto della storia? Tutto questo, o forse no. Per un cittadino dell'una il più grave reato è
quello di vedere un cittadino dell'altra: sono due mondi vicinissimi, eppure incomunicabili, e la
punizione per chi trasgredisce è certa e impietosa. Così tutti sono abituati fin dalla nascita a nonvedere, a sfuggire ogni forma di contatto con gli altri che pure sono lì, sotto i loro occhi e a portata
di mano. Viene scoperto un delitto, in una delle due città, e le indagini portano fino all'altra città, e
poi oltre, in un'altra realtà che nessuna delle due sembra conoscere, e che forse le trascende
entrambe.
Civica Inv 163949, coll 823.914 MIE
FANTASCIENZA
4
J. Frost
Crepuscolo
cremisi
Denise MacGregor, la migliore amica umana di Cat, si ritrova nel giro di poco tempo a dover
affrontare il lutto di due cugini e una zia morti apparentemente d'infarto. Dietro a quelle
inspiegabili tragedie si cela in realtà la mano spietata di un demone mutaforma, Raum, il cui scopo
è riprendersi un antenato MacGregor sfuggito alle sue grinfie dopo avergli venduto l'anima. La
ragazza ripiomba così, suo malgrado, nel mondo dei non-morti iniziando una lunga ed estenuante
ricerca del lontano parente Nathanial, per liberare sé stessa e il resto della famiglia dalla morsa
demoniaca. Ad aiutarla c'è Spade, il vampiro dandy con l'aria da bel tenebroso che ha in comune
con lei solo un torbido passato. I due, da sempre attratti l'uno dall'altra nonostante la loro
profonda diversità, si lasciano travolgere da una grande passione che tuttavia potrebbe rivelarsi
sempre più letale. Nei continui spostamenti tra gli Stati Uniti e l'Europa, Spade e Denise incontrano
vecchi amici pronti a sostenerli Ian, Crispin e la stessa Cat -, ma anche farabutti immischiati in
loschi traffici di droga contro cui lotteranno fino allo stremo delle forze. Perché alla prima goccia di
sangue tutto può succedere, e la battaglia tra mortali e morti viventi avrà inizio...
Civica Inv 163946,
coll 813.6 FRO
VAMPIRI
Sono passati dieci anni dalla fine del college quando quattro compagne, ora trentenni, si
incontrano per caso a una cena. La vita le ha costrette a chiudere i propri sogni in un cassetto. Ma,
non appena Charlie, lasciata alle spalle una promettente carriera come broker a Wall Street, apre
un centro yoga a Brooklyn, le quattro amiche decidono di iscriversi a un corso per principianti, e
frequentare una classe speciale, solo per loro, ogni sabato mattina. Grazie a questa ritrovata
amicizia, e allo yoga, riusciranno finalmente a rimettere in piedi la loro vita. Perché a volte
allineare i chakra è anche una questione di cuore.
Z. Fishman
Civica inv 163908, coll 813.6 FIS
Donne in cerca
di equilibrio
E. Fileno
Carabba
Con un poco di
zucchero
C. J. Box
Un angolo di
paradiso
Giulia e Camilla sono due arzille vecchiette che condividono una volontaria reclusione nel loro
appartamento fiorentino, tra mobili antichi e ricordi di un passato glorioso, con l'unica compagnia
dei Lorocari, pesci tozzi e voraci che di tanto in tanto prendono le sembianze dei loro cari
scomparsi. Il solo contatto con il mondo esterno è Piero, spacciatore di fiducia di "pozione magica".
Quando però Piero muore inaspettatamente Giulia e Camilla si trovano costrette a prendere una
decisione fatidica: avventurarsi in città per procurarsi da sé la preziosa "pozione", così necessaria
per poter continuare a condurre una vecchiaia spensierata. Ma l'impresa si rivela più difficile del
previsto per le due spavalde vecchiette, che si trovano presto trascinate in una rocambolesca
avventura, tra pestaggi, vendette, inseguimenti e cadaveri di cui sbarazzarsi, fino alla comparsa di
un'intraprendente nipote mai conosciuta prima. Intanto la piena dell'Arno sale e sale...
Civica Inv 163891, coll 853.914 CAR
Annie, una ragazzina di dodici anni, e il suo fratellino William si danno alla fuga nel folto dei boschi
del North Idaho, nel cuore delle Montagne Rocciose. Hanno appena assistito a un omicidio e sono
inseguiti dagli assassini. Quattro uomini che sanno esattamente chi sono i due bambini e dove
trovare la loro madre, che attende disperata qualche notizia sui piccoli scomparsi, anche se le
autorità le hanno detto di mettersi il cuore in pace: i suoi figli sono fuggiti, non c'è più nulla che
possa fare. In realtà è proprio ai quattro uomini, ex agenti della polizia di Los Angeles, che lo
sceriffo affida le ricerche. Per Annie e William sembra non esserci scampo: non c'è un luogo in cui
possano nascondersi, né qualcuno di cui possano fidarsi. E la caccia che si scatena lascia il lettore
senza fiato.
Civica Inv 164113, coll 813.54 BOX
THRILLER
5
P. Basil
Il Dio degli
amori
impossibili
I. Allende
Le avventure di
aquila e
giaguaro
G.
Scerbanenco
Rose ruggine e
altri racconti
T. Kanger
L’uomo della
domenica
A Londra, in un caffè, Anil sta aspettando Lina. Lei è in ritardo, come al solito. Come il giorno in cui
è iniziato tutto tra loro. A quei tempi, giovani studenti universitari, vedevano nei loro nomi - uguali
se capovolti - un romantico segno del destino, ma non riuscivano o non volevano leggere nelle
differenze religiose tra le rispettive famiglie (una musulmana, l'altra sikh) i presagi di un addio.
Dopotutto, era quasi il XXI secolo. Perché reincontrarsi ora, a una vita di distanza, dopo essersi
arresi alle tradizioni e ai compromessi? La risposta è in una lettera, spuntata all'improvviso dal
passato: l'ultima occasione per scoprire se può esserci un nuovo inizio o se la parola fine è stata
davvero scritta per sempre. Un romanzo struggente e appassionante, che parla di amori proibiti e
della paura che condanna all'infelicità, di storie che si ripetono e di storie che non finiscono mai.
Civica Inv 164072, coll 823.92 BAS
SENTIMENTALE
Il brivido dell'avventura, la magia di antichi popoli lontani, i segreti dell'armonia tra l'uomo e la
natura "Qualcosa da dichiarare?" "Niente. Siamo reporter dell'International Geographic. È tutto
materiale di lavoro" rispose Kate Cold. "Frutta, verdura, alimenti?" "Solo l'acqua della vita per
curare mia madre..." disse Alex, mostrando la bottiglia che aveva tenuto in mano per tutto il
viaggio. "Non gli faccia caso. Questo ragazzo ha molta fantasia" lo interruppe Kate. "E quello
cos'è?" chiese il funzionario indicando il tubo. "Una specie di canna vuota che gli indios usano per
sparare frecce avvelenate con..." iniziò a spiegare Alex, ma la nonna lo mise a tacere con un
calcione. "Nient'altro?" Alexander Cold cercò nelle tasche del parka ed estrasse tre palline di vetro.
"E queste cosa sono?" "Credo siano diamanti" disse il ragazzo, e immediatamente si beccò un
nuovo calcione dalla nonna. "Diamanti! Certo... molto divertente! Cosa ti sei fumato, ragazzo?"
esclamò l'ufficiale scoppiando a ridere. Età di lettura: da 10 anni.
Civica Inv 164110, coll 868.9933 ALL
Giorgio Scerbanenco e i suio racconti : Rose ruggine, Persecuzione, Un sassolino rosso, Si salverà
la volpe? e Scarpine flessibili. Una scrittura forte, un linguaggio severo, che però non eclissa il
profondo senso di umanità che anima i suoi personaggi. Amore, affetto, ma anche austerità e
senso della giustizia. Autore di famosi libri gialli, sulle prime sembra non perdere quel senso di
freddezza e di estraneità rispetto alla scena. Da narratore esterno sembra non voglia lasciarsi
coinvolgere, ma affida i sentimenti ai personaggi stessi, di modo che una scrittura oggettiva non
comprometta la portata emotiva degli scritti. Quando narra in prima persona accade lo stesso.
L'autore sembra limitarsi ad una narrazione visiva, perché è il protagonista stesso, che pare aver
acquistato un'anima, a trasmettere le sue emozioni al lettore. Come se il narratore non ci fosse:
solo il lettore e il protagonista, animato da iniziativa propria.
Civica Inv 164118, coll 853.914 SCE
Ylva è stata uccisa venticinque anni fa, tra i boschi della Lapponia svedese. La sua bambina è
scomparsa. Delitto irrisolto e archiviato. E Elina Wiik, della squadra omicidi della città di Vàsteràs,
ad accollarsi il compito di individuare il colpevole prima che il crimine cada in prescrizione.
Osteggiata dai superiori, che la vedono come una semplice pedina nella scacchiera dei loro giochi
di potere, ha appena tre settimane di tempo per riuscire laddove gli investigatori di allora hanno
fallito. Ma Elina possiede qualcosa che a loro manca: gli occhi di una donna. Soltanto lei può
arrivare a capire chi era veramente Ylva e ricostruire l'esatto meccanismo che ha condotto alla sua
morte. Con arte sottile nel calibrare la suspense, Thomas Ranger mette magistralmente in scena
una caccia serrata all'assassino, che tiene avvinti fino all'ultima pagina. A condurla, una donna di
grande temperamento e carisma - una di quelle personalità forgiate dalla vita e incapaci di lasciare
indifferenti chiunque entri nel suo raggio d'azione -, che nelle abili mani dell'autore diventa lo
specchio rovesciato di una società intimamente misogina. E a far da sfondo alle sue vicissitudini, il
paesaggio del Grande Nord che assiste impassibile a tanta efferatezza, spettatore silente di fronte
ai tragici incroci di destini.
Balestrazzi Inv 155427, coll C 25.4.138
THRILLER
6
G. Guerrerio
L’ultima notte
di quiete
Marzio lavora nella piccola casa editrice "Beatrice" che ha sede in una torre a Sesto San Giovanni.
Valeria disegna fumetti erotici e si è appena separata dopo quasi vent'anni di matrimonio. Giada è
la socia lavoratrice di una cooperativa che si occupa di ristorazione automatica ed è milanista.
Mirko è uno stagista che non farà mai il suo stage. Un sabato pomeriggio, quando "Beatrice"
fallisce e licenzia tutti, decidono di salire sul tetto della torre e di dare un'occhiata dall'alto al
mondo intorno. Vedranno: fabbriche in crisi e aree industriali riconvertite al terziario; terziario in
crisi e call-center occupati da precari; veggenti in diretto contatto col cielo; streghe travestite da
critiche d'arte; professori di liceo innamorati di giovani studentesse e giovani studenti
disobbedienti; cinesi che invadono Milano per cucinare sushi travestiti da giapponesi. A vegliare su
tutti un presidente del consiglio "tecnicamente immortale". Ma fra queste c'è un'immagine
sbagliata che cambierà per sempre la loro vita. Anni dopo quei giorni, i protagonisti della storia
cercheranno di ricostruirla per capire che cosa è davvero successo.
Balestrazzi Inv 155441, coll C 25.4.150
P. Di Paolo
Dove eravate
tutti
E. Brown
Le sorelle fatali
Italo Tramontana ha trent'anni, e, con la quieta ferocia dell'evidenza, si rende conto che la sua vita
"cosciente" comincia con la "scesa in campo" di Silvio Berlusconi e continua, vent'anni dopo, sotto
il segno dello stesso Berlusconi. E così vale per tutta una generazione. E solo un'evidenza, ma ha
l'effetto di uno schiaffo, che dà sangue al naturale moralismo della giovinezza: dov'erano tutti
quelli che potevano spezzare questa sequenza? Dov'erano i padri, soprattutto? Che cosa facevano,
allora? Cos'hanno continuato a fare? Sappiamo in verità solo quello che sta accadendo ora. Il padre
di Italo, insegnante appena entrato in pensione, investe con l'auto un ex allievo nel cortile della
scuola, Thomas Marangoni. Quello che a tutta prima potrebbe suonare come un incidente pare
invece un atto deliberato di violenza contro un ragazzo che - molti sono gli indizi che portano a
pensarlo - ha sempre goduto dell'ostilità del professore. Come se ciò non bastasse viene recapitata
a casa una lettera anonima in cui si dice che, nel corso di una gita scolastica dell'anno precedente,
il professor Tramontana si è portato a letto una giovane insegnante di sostegno. I dubbi insinuati
da questi due eventi scompaginano equilibri all'apparenza stabili, mandando in crisi sia le
dinamiche di coppia, sia quelle delle complesse relazioni padri/figli. Dentro questo clima di
instabilità Italo si fa domande, cerca risposte, e cerca di vivere affezioni e sentimenti, al di là
dell'"archelogia di se stesso"...
Balestrazzi Inv 155464, coll C 25.4.173
Cordelia, la più piccola delle sorelle Andreas, riceve un giorno per posta le seguenti righe:
Andiamo, su, a pregare gli dei per nostra madre che è presa dalle doglie. La lettera reca la firma di
James Andreas, genitore di Cordelia e di Rosalinda e Bianca, docente di letteratura inglese al
Barnwell College con un chiodo fisso in testa: William Shakespeare. Avvolta dalle tempeste di
sabbia dei versi shakespeariani sin da piccola, con un padre bizzarro, dotto e ossessivo che
comunica quasi soltanto attraverso la lingua del genio di Stratford-upon-Avon, Cordelia comprende
all'istante il contenuto di quelle righe: la madre è così gravemente malata che occorre subito
tornare a Barnwell, la ridente cittadina del Midwest americano dove le tre sorelle hanno vissuto i
giorni felici dell'infanzia e dell'adolescenza. Questo è, almeno, quello che Rose, Bean e Cordy, in
momenti diversi, decideranno ciascuna per sé: tornare a casa per poi ripartire verso un'altra
grande avventura della loro giovane vita. In realtà, a spingerle a fare immediato ritorno a Barnwell
è il loro fallimento, la necessità di allontanarsi da un'esistenza sull'orlo del naufragio. Ritornate a
Barnwell, le tre sorelle si ritrovano a fare i conti con il loro passato e la loro storia presente. La
lunga estate al capezzale della madre le pone, infatti, irrimediabilmente davanti al destino comune
che le lega, come le sorelle fatali, le tre streghe del Macbeth, l'opera che ha accompagnato la loro
meravigliosa e incomparabile infanzia.
Balestrazzi Inv 155435, coll C 25.4.137
E. Canin
Portami al di là
del fiume
Okinawa, 1945. August Kleinman, soldato americano fuggito anni addietro dalla Germania nazista
assieme alla madre, il cui motto "non fidarti dei consigli di nessuno" lo destinerà a un'esistenza
coraggiosa e originale, uccide in maniera tutt'altro che eroica un giapponese. Trovata fra le sue
cose una lettera, decide di portarla con sé: è indirizzata alla donna amata dal soldato nemico,
sposata con un altro uomo da cui ha appena avuto un figlio. August Kleinman è oggi un vecchio
imprenditore, burbero e arrogante ma dai grandi slanci e dalle improvvise generosità. Decide di
tornare in Giappone a cercare quel bambino per chiudere i conti con il proprio passato. Troverà in
lui qualcosa di imprevisto e scoprirà in sé una sensibilità più calda, una visione più complessa della
storia e dell'amore. Ethan Canin ci offre con Portami al di là del fiume "un romanzo breve
magnificamente modulato" (Los Angeles Times) sull'inimicizia e la conciliazione, sull'egoismo e la
generosità, sulla possibilità di cambiare fino all'ultimo giorno della propria esistenza; un romanzo
che s'insinua con dolcezza nella coscienza del lettore, arrivando a sondarne le più dolorose e
luminose profondità.
Balestrazzi Inv 155426, coll C 25.4.137
7
Saggistica
E. Boncinelli
La scienza non
ha bisogno di
Dio
P. Favole
Storia
dell’architettura
moderna
Nel 1944 il nobel per la fisica Erwin Schrödinger, in un libro divenuto fondamentale nella storia
della biologia molecolare, s'interrogava sul mistero che più di tutti ha affascinato scienziati,
filosofi, intellettuali e uomini comuni: Che cos'è la vita? A cinquant'anni dalla sua morte, il
dibattito è tutt'altro che concluso. Certo, la scienza ha fatto progressi enormi: due secoli fa veniva
sintetizzata in laboratorio la prima sostanza organica, aprendo la strada agli esperimenti
successivi che hanno permesso di produrre ogni singola molecola. Ma, nonostante le conoscenze
acquisite, la vita per alcuni sembra ancora qualcosa di indecifrabile e misterioso, inspiegabile
senza postulare l'esistenza di un Dio che l'avrebbe creata. Eppure, nel 2010 il biologo statunitense
Craig Venter ha annunciato al mondo di aver riprodotto l'intero genoma di un batterio - ovvero di
avere, di fatto, creato la vita. Ma è davvero così? In un viaggio lungo quattro miliardi di anni,
Edoardo Boncinelli esplora l'essenza più profonda dei viventi e ripercorre la nascita e gli sviluppi
della biologia molecolare per rispondere a questa domanda. A partire dall'avvento della Teoria
dell'evoluzione darwiniana fino alle più recenti scoperte, ci fornisce le chiavi interpretative per
dissipare il velo di misticismo che ancora sembra avvolgere questo fenomeno, ridefinendo i confini
spesso labili che separano la vita naturale da quella artificiale.
Civica Inv 164069, coll 576.83 BON
Durante i primi quarant'anni del Novecento alcuni dei più dotati architetti di sempre hanno
cominciato a muovere i primi passi: Auguste Perret, Adolf Loos, Walter Gropius, Frank Lloyd
Wright, Le Corbusier, Ludwig Mies van der Rohe, Erich Mendelsohn, Richard Neutra, Alvar Aalto. Il
volume racconta uno dei periodi artistici più fertili della storia dell'arte universale, attraverso
l'opera delle figure di riferimento dell'architettura del XX secolo. Le nuove tendenze non hanno
conosciuto confini e il germe della modernità si è diffuso ignorando ogni limite geografico e
politico. La causa di questa rivoluzione è stata una generazione di architetti in perenne ricerca,
viaggiatori in un mondo devastato da due conflitti mondiali. L'apparato fotografico, accompagnato
da un repertorio di disegni, piante e progetti, sarà una guida per conoscere i nomi, i temi e i
luoghi cruciali dell'architettura moderna.
Civica Inv 164037, coll 724.6 FAV
M. Fusillo
Feticci
Letteratura,
cinema, arti
visive
Proiettare valori emotivi e simbolici sugli oggetti materiali, e trasformarli così in feticci, è un
fenomeno antico, ma che assume forza particolare nella piena modernità e particolarmente nella
nostra epoca, in cui gli oggetti sono diventati interlocutori privilegiati delle emozioni, quasi parti
del nostro corpo. Lo stesso concetto di feticismo è cambiato rispetto alle sue origini
antropologiche e al riuso che ne avevano fatto Marx e Freud, e sta perdendo le connotazioni
negative di inautenticità. Nella ferma convinzione che tra feticismo e creatività artistica esista un
rapporto privilegiato, l'autore esplora la storia e la tipologia dell'oggetto feticcio (dal manto di
Giasone ai piatti dipinti del romanzo proustiano, alla palla da baseball di De Lillo), intrecciando
letteratura e arti visive e attingendo a piene mani al cinema e all'arte contemporanea.
Civica Inv 164024, coll 700.19 FUS
8
M. Gessen
Putin
L’uomo senza
volto
G. Grass
Da una
Germania
all’altra
Diario 1990
L'uomo senza volto racconta l'ascesa al potere di Vladimir Putin, da agente di basso profilo del
KGB a presidente della Russia, e di come, in poco tempo, quest'uomo sia riuscito a distruggere
anni di progresso del paese, trasformandolo in una vera e propria minaccia per il suo stesso
popolo. Scelto come successore dalla "famiglia" che circondava un ormai scomodo e sempre più
impopolare Boris Yeltsin, Vladimir Putin sembrava la scelta migliore per l'oligarchia che lo voleva
plasmare a suo piacimento. Così all'improvviso il ragazzo che era stato nell'ombra sognando di
governare il mondo diventa un personaggio pubblico, e la sua popolarità cresce a dismisura. La
Russia e l'Occidente erano determinati a vedere in lui il leader progressista dei loro sogni, anche
mentre prendeva il controllo dei mezzi di comunicazione, mandava gli oppositori politici in esilio se
non nella tomba, e distruggeva il fragile sistema elettorale del paese, concentrando il potere nelle
mani di pochi fedeli. Come inviata a Mosca, Masha Gessen ha vissuto tutti gli eventi in prima
persona e per questa biografia, in corso di traduzione in diciotto paesi, ha raccolto informazioni e
raggiunto fonti più di chiunque altro prima di lei, per narrare come un uomo del tutto sconosciuto
sia riuscito a farsi strada fino a raggiungere un potere assoluto - e assolutamente corrotto - su
uno dei paesi protagonisti della scena politico-economica di oggi.
Civica Inv 164078, coll 947.086 PUT
"Non nutro una passione particolare per i diari. Deve succedere qualcosa di eccezionale perché
mi senta obbligato a tenerli", scrive Günter Grass. "Qualcosa di eccezionale" era successo ad
esempio una quarantina di anni fa, quando Willy Brandt dapprima vinse le elezioni e poi
inaugurò la grande stagione della Ostpolitik; lo scrittore si schierò senza esitazioni a fianco del
cancelliere e l'esito documentaristico-letterario di questa appassionata militanza politica fu
appunto un diario, il "Diario di una lumaca". E a quell'esperienza Grass per certi versi si rifà
anche in questa nuova cronaca che comprende le settimane e i mesi del 1990 in cui le due
Germanie diventano una cosa sola: un avvenimento che la politica distensiva nei confronti
dell'Unione Sovietica e della Polonia praticata nei primi anni Settanta, così come gli intensi
rapporti con la stessa Germania Orientale hanno indubbiamente contribuito a rendere possibile.
Purtroppo alla guida della Repubblica Federale non c'è più Willy Brandt ma Helmut Kohl e quindi
la riunificazione, sostiene lo scrittore, viene sostanzialmente gestita nei termini di una
annessione del più debole da parte del più forte, senza un autentico coinvolgimento democratico
dei cittadini, liquidando in tutta fretta quel poco di sostanza industriale ancora esistente all'Est.
Accanto ai temi politici, ad avere un ruolo centrale nelle annotazioni dello scrittore sono la
pratica artistica, con un gran numero di incisioni e disegni, e l'attività letteraria.
Civica Inv 164083, coll 838.914 GRA
M. Giordano
Spudorati
La grande beffa
dei costi della
politica
R. Arundhati
In marcia con i
ribelli
Gli scandali raccolti nel nuovo libro di Mario Giordano hanno un elemento in comune: sono tutti
nati, trovati e scoperti negli ultimi mesi. Proprio così: mentre i cittadini chiedevano di cancellare i
vitalizi della casta, quei vitalizi aumentavano. Mentre supplicavano di ridurre gli sprechi, quegli
sprechi raddoppiavano. Mentre urlavano di ridurre le spese del Palazzo, le spese del Palazzo si
moltiplicavano. Mai visto niente di così spudorato. "E dunque" dice Giordano "come si fa a
mollare? Come si fa a tacere? La lotta contro le sanguisughe è appena all'inizio. È una lotta
difficile, e combattendo ogni tanto si rischia pure di cadere nello sconforto. Anche questo libro farà
venire a molti il mal di fegato, ma continuare a indignarsi non è solo un diritto. È un dovere: per
noi, per la nostra storia, per il nostro futuro. Sono due i grandi nemici che oggi dobbiamo
combattere: da una parte c'è la montagna di privilegi che ci sta soffocando, dall'altra c'è la
rassegnazione. E la rassegnazione è un lusso che non ci possiamo permettere."
Civica Inv 164085, coll 320.945 GIO
La nuova raccolta di saggi politici di una grande rappresentante della letteratura e della cultura
indiana contemporanee, che esamina, con il suo noto acume politico, l'India semisconosciuta della
rivolta maoista. Sono tre saggi, caratterizzati da uno stile preciso e documentato e da un'altissima
qualità di scrittura. Arundhati Roy ci conduce nel primo saggio nella comunità indigena dei
Dongria Kondh, che vivono sulla montagna Niyamgiri, fonte di sostentamento e luogo sacro. Il
progetto di una multinazionale di sfruttare la montagna per estrarre la bauxite è stato bocciato
dal governo indiano. Raccontare questa storia significa parlare di uno sviluppo economico
rispettoso delle persone e dell'ambiente. Nel secondo saggio la Roy testimonia invece la propria
esperienza di vita insieme alle truppe maoiste nella città di Dantewada, nello stato del
Chhattisgarh, capitale della guerra civile, un luogo dove tra la popolazione locale, gli adivasi, a
governare sono i "maoisti" o "naxaliti" e la polizia non rappresenta l'ordine, ma il terrorismo.
L'ultimo dei tre saggi infine, racconta l'uccisione, da parte della polizia, di Cherukuri Rajkumar,
capo dei maoisti indiani conosciuto con il nome di Azad, avvenuta all'alba del 2 luglio del 2010
nello stato dell'Andhra Pradesh.
Civica Inv
9
S. Agnello
Hornby
La cucina del
buon gusto
C. Augias
Il disagio della
libertà
Interni con cucina è un "racconto con ricette" che esplora il luogo più segreto, più intimo, ma
anche più condiviso della casa. In casa non esistono chef: c'è la bellezza di cucinare per qualcuno
che arriva alla nostra tavola come a un "rifugio". Agnello Hornby e Niada Lazzati sanno come
attrezzare la cucina, come fare la spesa, come compilare un menu e come prepararlo, sanno
riciclare gli avanzi. Al di là del dovere quotidiano, cucinare si rivela un piacere o comunque un
modo per prendersi cura delle persone care, anche se scaffali e banconi dei supermercati
traboccano di piatti già pronti e le nostre giornate sono sempre più frenetiche e affannose,
continuiamo a cucinare. Dovunque sia il nostro "interno con cucina", preparare un pasto e portarlo
in tavola rimangono atti strettamente connessi alla dimensione domestica, affettiva, familiare. Dal
minestrone che l'avvocato Agnello Hornby lascia sobbollire lentamente nella sua cucina londinese
con un occhio ai figli adolescenti alla leggendaria minestra che troneggia sul tavolo da pranzo di
casa Lazzati, l'atto del cucinare si afferma innanzitutto come gesto di amore e attenzione. E
attraverso la storia di Louise, una bambina caraibica cliente dell'avvocato Agnello Hornby che
cerca di conquistarsi l'amore della madre, ne scopriamo anche la valenza terapeutica e liberatoria.
Niente come il cibo, sembrano suggerirci le autrici, ha la capacità di tenere viva la memoria del
passato e di rafforzare il nostro senso di appartenenza.
Civica Inv 164004, coll 853.914 AGN
"Negli ultimi novant'anni sono stati mandati e tenuti al potere per circa quarant'anni uomini con
una evidente, e dichiarata, vocazione autoritaria. Nel 1922 la prima volta, nel 1994 la seconda.
Non sto proponendo un confronto diretto tra Mussolini e Berlusconi, chiaramente impossibile. Ma
tanto nel 1922 quanto nel 1994 c'è stata da parte di molti italiani una specie di cessione di
responsabilità. In entrambe le occasioni è sembrato che una maggioranza relativa di cittadini,
stanchi dal peso e dagli affanni della cosa pubblica, abbia voluto caricare l'intero fardello sulle
spalle di un solo uomo, visto come un inviato dalla Provvidenza. Una delega in bianco: occupatene
tu, lasciaci liberi di sbrigare le nostre faccende e avvenga ciò che può. Due volte in meno di un
secolo non sono più un incidente; è ragionevole pensare che siano invece un sintomo, una
sindrome. Questo libro è un'indagine sulla sindrome che affligge l'Italia". Corrado Augias
Civica Inv 163896, 306.094 AUG
Perché agli
italiani piace
avere un
padrone.
Scritto fra il 1609 e il 1610, poco prima della morte dell'autore, il testo di Matteo Ricci che qui
pubblichiamo per la prima volta in forma autonoma è stato per secoli il veicolo principale
attraverso cui l'Occidente ha conosciuto la Cina. Esso è parte integrante del resoconto scritto dal
gesuita al termine della sua trentennale missione in Cina, che lo portò fino alla corte
dell'imperatore Wan Li della dinastia Ming. Suddiviso in brevi capitoli, esso descrive l'Impero
celeste nei molti suoi aspetti che stupirono, e ancora stupiscono, il lettore occidentale: dalla
scrittura per ideogrammi all'arte della stampa, dalla "scoperta" dei ventagli alla medicina cinese,
dalla complessa organizzazione dell'impero e della corte alla cerimonia del tè. E ancora: il ruolo
dell'esercito, il confucianesimo, le sette religiose e gli eunuchi, il giudizo sulla poligamia, fino alla
M. Ricci
pratica disinvolta dell'infanticidio (soprattutto delle femmine), e alla mutilazione del piede delle
donne, le quali addirittura non ricevevano un nome ma venivano designate con un numero. Per la
Descrizione della vastità dei temi affrontati, l'efficacia dello stile che unisce concisione, parsimonia nel giudizio e
Cina
concretezza anche brutale nelle descrizioni, ed evoca illustri precedenti quali Erodoto, Tacito o Tito
Livio, questo libro può essere considerato uno dei capolavori dell'etnografia premoderna. Con una
prefazione di Bernardo Valli e un saggio di Filippo Mignini.
Civica Inv 164070, coll 951.026 RIC
Siamo nel 1962, in un paesino del Varesotto. Dino, 12 anni, va a una partita di pallacanestro da
semplice tifoso, portandosi un campanaccio delle mucche per far chiasso. Un tecnico lo nota, non
per il rumore ma perché è già qualche spanna più alto dei compagni, e lo convoca per
l'allenamento della Ignis il giorno dopo. Dino non ha nemmeno le scarpe da basket. La mamma gli
compra un paio di Converse rosse, colore della Simmenthal, acerrima nemica della Ignis... Dopo
questo simpatico incidente iniziale, Meneghin - unico giocatore italiano presente nella Hall of Fame
di Springfield, e unico cestista ad avere giocato contro il figlio in una partita ufficiale di serie A racconta con brio la sua carriera lunga e ineguagliabile, ricca di aneddoti spassosi, che per
decenni lo ha portato in tutto il mondo, emozionando i fan.
D. Meneghin
Civica Inv 164001, coll 796.323 MEN
Passi da gigante
La mia vita vista
dall’alto
10
F. Serra
Un saggio divertente che libera le lettrici dal giogo imposto da secoli di posizione subalterna: la
lettura diventa una liberazione che origina dal desiderio, si manifesta nel sesso (lettura e libri
come liberazione sessuale?), attraversa il corpo della letteratura e il corpo delle donne. La lettura
inaugura, così, l'apprendistato verso una consapevolezza piena e matura: se per Rousseau
nessuna ragazza dai casti costumi dovrebbe leggere romanzi, Francesca Serra ne rovescia
l'ammonimento, dichiarando a gran voce che ogni fanciulla, prima ancora di essere un'amante,
deve imparare a diventare una grande lettrice; che si tratti di Alice prossima a gettarsi
all'inseguimento del Bianconiglio, della Novella Eloisa che legge avidamente una lettera dell'amato
Saint-Preux, di Marilyn Monroe, colta in uno dei suoi ultimi scatti sulla spiaggia di Coney lsland,
mentre sfoglia l'Ulisse di Joyce. Cosa sarebbe stato della povera Emma Bovary se ne avesse
seguito i consigli?
Le brave ragazze
Civica Inv 163859, coll 809.89287 SER
non leggono
romanzi
Attraverso la storia delle legioni romane, la miglior fanteria del mondo antico, è possibile seguire
non solo l'evoluzione delle tecniche militari, ma anche quella di tutta la società romana. E quello
che fa Federica Guidi in questo saggio che, partendo dall'esercito dell'epoca regia per arrivare al
termine dell'età imperiale, descrive con stile fluido l'articolazione militare, le tecniche di guerra,
ma anche aspetti più quotidiani della vita dei legionari, dalla costruzione delle macchine da guerra
alle pratiche mediche, dall'addestramento alla fondazione dei "castra", passando in rassegna le
più famose battaglie, i grandi generali, i nemici più celebri.
F. Guidi
Civica Inv 163928, coll 355 GUI
Il mestiere delle
armi. Le forze
armate
dell’antica Roma
M. Schott
Atene, 404 a.C. La città-Stato è devastata da una lunga e sanguinosa guerra con la vicina Sparta.
Atene, faro della libertà e della democrazia nel mondo antico, è alla ricerca di un perché della sua
crisi. La sua storia, la sua cultura leggendaria, il suo modello politico, la religione, la sua stessa
identità sono in piena tempesta, ormai sull'orlo del crollo. Intanto la Grecia rimane senza guida:
chi prenderà il comando? Chi sarà all'altezza? Città come Sparta e Tebe fanno le loro mosse.
Grandi tiranni provano a calcare la scena mondiale. Alessandro Magno cerca di espandere il suo
regno e conquista l'intero Impero persiano. Passano quasi 100 anni, neanche un secolo dopo la
caduta di Atene, nel 323 a.C., alla morte di Alessandro, e tutta la Grecia e gran parte del mondo
noto a quell'epoca si scoprono nelle mani di un monarca assoluto, modello di despoti per millenni
a venire. Com'è stato possibile in questo arco di tempo precipitare da una società politica
pluralista a un regime chiuso e dispotico?
Dalla
Civica inv 164131, coll 938 SCO
democrazia ai
re. La caduta di
Atene e il trionfo
di Alessandro
Magno
J. Phillips
Sacri guerrieri.
La straordinaria
storia delle
crociate
Questo è un racconto di conflitti e avventure, di protagonisti famosi e di persone comuni. Di
Riccardo Cuor di Leone e del Saladino, di Melisenda, l'astuta regina di Gerusalemme che incuteva
timore a tutti, e del fiero predicatore al-Sulami. Dell'imperatore scomunicato del Sacro Romano
Impero, Federico II, e di Enrico di Bolingbroke che anni prima di diventare Enrico IV d'Inghilterra,
spietato e paranoico, agì come un pellegrino e come un 'santo guerriero'. E un intreccio di
testimonianze diverse, dagli inni e i sermoni ai diari di viaggio, dalle lettere e i documenti
finanziari ai trattati di pace. Leggendola scopriremo che nel corso del tempo le crociate sono state
lanciate non soltanto contro i musulmani nel Medio Oriente, ma anche contro gli eretici, i nemici
politici del papato, i mongoli, le tribù pagane del Nord Europa. Scopriremo inedite amicizie e
alleanze, i trionfi della diplomazia anziché della spada, le jihad proclamate contro i musulmani e i
tanti motivi per andare in battaglia. Per Dio e per la fede, per il senso del dovere, per la brama di
terra e di denaro, per il desiderio di tener alto l'onore e lo spirito di famiglia o anche solo per il
brivido dell'avventura.
Civica Inv 164128, coll 909.07 PHI
11
D. Wilson
Carlomagno.
Barbaro e
imperatore
D. Wilson
Il turco a Vienna
Storia del
grande assedio
del 1683
Formidabile condottiero, conquistatore spietato, saggio legislatore, crociato, cavaliere cortese,
protettore della Chiesa, patrono della Francia, generoso mecenate, santo. Nessun altro
personaggio della storia occidentale ha subito maggiori trasformazioni nell'immaginario popolare
di Carlomagno, energico monarca di un popolo di rozzi guerrieri, celebrato attraverso i secoli
come il più grande sovrano dell'Occidente cristiano, e a cui molti protagonisti della storia moderna
e contemporanea si sono ispirati. Grazie al suo acume politico, alla sua intelligenza militare e alla
sua profonda fede religiosa questo barbaro d'aspetto imponente, carattere determinato e tempra
instancabile riuscì in un'impresa all'apparenza impossibile: conducendo una guerra costante su più
fronti, volta a debellare nemici esterni e faide intestine, ampliò il dominio dei franchi fino a
esercitare un potere assoluto su un impero etnicamente e linguisticamente eterogeneo, come non
se ne vedeva dai tempi di Costantino, che egli fu in grado di tenere insieme per tutta la durata del
suo lunghissimo regno. Un impero i cui confini comprenderebbero gran parte degli attuali territori
di Francia, Germania, Belgio, Olanda, tussemburgo. Svizzera, Austria, Polonia, Slovenia,
Repubblica Ceca, Ungheria e Italia. Una formazione politica, religiosa e culturale senza precedenti,
a cui oggi diamo il nome di Europa.
Civica Inv 164139, coll 944.014 CAR
"Cominciò così la grande battaglia attorno alle mura di Vienna. Era il 12, nel giorno di domenica
benaugurante per i cristiani. Alle quattro del mattino, re Giovanni insieme con il figlio Jakub servì
personalmente e con devozione la messa celebrata da frate Marco nella cappella camaldolese. Lo
scontro si protrasse fino a sera per concludersi trionfalmente in Vienna liberata. All'alba del giorno
dopo, sotto il ricco padiglione del gran visir conquistato dalle sue truppe che stavano
saccheggiando il campo ottomano, Giovanni III poteva scrivere una trionfante lettera alla sua
regale consorte. Terminava così, dopo due lunghi mesi, l'incubo dell'assedio alla prima città del
Sacro Romano Impero e capitale della compagine territoriale ereditaria asburgica. Con esso,
l'ultima Grande Paura provocata da un assalto ottomano a una Cristianità peraltro tutto meno che
unita." La Francia del Re Sole è restata in disparte, ostile. La Russia di Pietro il Grande ha assistito
guardinga. L'Inghilterra, il mondo baltico, la stessa cattolicissima Spagna si sono mantenuti
lontani dal teatro di guerra che ha visto la croce lottare contro la mezzaluna. Solo un monarca
musulmano, lo shah di Persia, sembra esultare senza riserve per la sconfitta del collega
ottomano. E stata davvero una grande giornata, quel 12 settembre 1683, fondamentale per la
storia dell'Europa moderna.
Civica Inv 164129, coll 943.613 CAR
Personalità esuberante e poliedrica, l'imperatore Adriano (76-138 d.C.) ha sempre intimidito gli
storici al punto che pochi hanno avuto il coraggio di cimentarsi con la sua vicenda biografica. Yves
Roman, storico francese, si confronta con questa sfida, ambiziosa e impegnativa, e offre alla
nostra lettura un Adriano che è il contraltare storico delle "Memorie", brillantemente inventate da
Marguerite Yourcenar.
Civica Inv 164137, coll 937.07 ADR
Y. Roman
Adriano
A. Tinniswood
Sono cristiani rinnegati che abbandonano casa e famiglia per darsi a una vita di piratesche
scorribande. Oppure devoti musulmani impegnati a predare, per conto dell'Impero ottomano,
galee spagnole, inglesi, veneziane che conducono i propri traffici nel Mediterraneo. Sono corsari
autorizzati dallo stato o furfanteschi pirati, ufficiali ammutinati e schiavi fuggiaschi, capitani
coriacei in grado di far tremare l'Europa ma anche comuni marinai protagonisti di atti d'incredibile
eroismo. Fanno base a Tunisi, Algeri e Tripoli, infestano i Banchi di Terranova e lo stretto di
Gibilterra, svernano gozzovigliando sulle coste irlandesi, guidano le proprie ciurme di ardimentosi
persino in Islanda. Sono i pirati della Barberia. Verso questa regione africana, corrispondente
all'attuale Maghreb, agli inizi del 1600 ripiegano tutti i più celebri avventurieri, banditi come
fuorilegge da Giacomo I, il re d'Inghilterra che dichiarò di voler impiccare i pirati con le sue stesse
mani: Peter Eston, corsaro inglese dalla temibile reputazione; l'olandese Danseker, il pirata
gentiluomo entrato nella leggenda come Diavolo di Algeri; il capitano John Jennings, tradito e
consegnato alle autorità dal suo stesso equipaggio; John Ward, il "più famoso pirata del mondo"
che aveva iniziato a solcare i mari come semplice pescatore.
Pirati Avventure,
scontri e razzie nel
Mediterraneo del
XVII secolo
Civica Inv 164138, coll 364.164 TIN
12
I. Wallerstein
Capitalismo
storico e civiltà
capitalistica
R. Staglianò
Toglietevelo
dalla testa
E. Marcella
Medio Oriente
Una storia dal
1918 al 1991
G. Bocca
Grazie
Sette idee che
non dobbiamo
più accettare
La civiltà capitalistica ha raggiunto l’autunno della sua esistenza. L’autunno, come sappiamo, è
una stagione meravigliosa, perlomeno nelle regioni nelle quali la civiltà capitalistica ha avuto
origine. Passata la prima fioritura della primavera, passata la copiosa ricchezza dell’estate,
l’autunno è il tempo del raccolto. Ma è anche vero che in autunno le foglie cadono dagli alberi. E
se sappiamo che in autunno sono molte le cose di cui godere, sappiamo anche che dobbiamo
prepararci al gelo dell’inverno, alla fine del ciclo, alla fine anche di un sistema storico. Se
desideriamo comprendere in che modo un sistema si avvicina alla propria fine, dobbiamo
guardare alle sue contraddizioni, poiché tutti i sistemi storici (di fatto tutti i sistemi) hanno
contraddizioni intrinseche, ed è questa la ragione per la quale hanno tutti delle esistenze limitate.
Analizzerò tre contraddizioni fondamentali la cui pressione crescente definisce le prospettive
future del capitalismo storico. Si tratta del dilemma dell’accumulazione, del dilemma della
legittimazione politica e del dilemma del progetto geoculturale. Ciascun dilemma ci ha
accompagnato sin dalle origini del sistema; ciascun dilemma si è avvicinato alla soglia oltre la
quale la contraddizione non può più essere contenuta, ossia il punto in cui gli adeguamenti
necessari a conservare il normale funzionamento del sistema avranno un costo così alto che non
potranno condurre il sistema in una condizione di equilibrio temporaneo.
Balestrazzi Inv 155453, coll C 25.4.162
La domanda è: il nostro compagno più inseparabile (il cellulare) ci sta forse tradendo? Prove ce ne
sono, e parecchie (nel 2011 l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha inserito il
telefonino tra i possibili cancerogeni). I manuali di istruzione dicono di tenerli da 1,5 a 2,5
centimetri dall'orecchio (perché? E soprattutto: chi lo fa davvero?). In molti paesi precise
disposizioni sanitarie raccomandano di non farli usare ai bambini, di non lasciarli sotto il cuscino di
notte (come fanno molti adolescenti in attesa del fatidico sms prima di dormire). Una sentenza del
Tribunale di Brescia ha stabilito un risarcimento a carico dell'INAIL per un ex manager colpito da
un tumore alla testa causato dall'uso eccessivo del cellulare. Questo libro racconta tutto quello
che c'è da sapere sul possibile legame causale cellulari-cancro e lo fa con straordinaria capacità di
divulgazione, senza tecnicismi. Tutto squadernato con la passione del reportage narrativo.
"Toglietevelo dalla testa" è un viaggio a caccia di storie, fatti e testimonianze, dall'Italia a New
York, Seattle, San Francisco, Sydney, Stoccolma, sulle tracce dell'ultima ricerca, incontrando le
prime vittime che lottano contro il silenzio dei media, raccontando l'eterno braccio di ferro con le
multinazionali impegnate a difendere il più grande business del nuovo millennio. Decine di centri
studi, all'insaputa dei cittadini, raccolgono montagne di fondi dalle aziende per promuovere
campagne che abbassino la soglia di attenzione sui rischi per la salute. È successo con le
sigarette, con l'amianto, oggi il candidato più quotato pare proprio il cellulare. L'industria continua
a sostenere che non ci sono prove "conclusive": e se dovessero arrivare? Meglio difendersi prima.
Balestrazzi Inv 155465, coll C 25.4.174
Il Medio Oriente era un vulcano pronto a esplodere da decenni. La scossa è arrivata all'inizio del
2011 e ha, partendo dalla Tunisia, rapidamente investito l'Egitto, la Libia, lo Yemen, la Siria, il
Bahrein, la Giordania, il Marocco e l'Algeria, facendo tremare dalle fondamenta tutti i regimi
dell'area. Il volume ripercorre le tappe fondamentali del confronto dei paesi arabi con l'Occidente,
dai tentativi riformistici dell'Impero ottomano alla fine dell'Ottocento al moltiplicarsi dei conflitti
nel Novecento, dall'imporsi di ideologie secolari del riscatto alla deriva islamista radicale, uno dei
risultati più negativi della costante negazione della democrazia che ha caratterizzato tutti i regimi
mediorientali nel XX secolo, con le uniche eccezioni di Israele e della Turchia. Non manca, tra gli
attori di questa storia contemporanea tra le più convulse del pianeta, il petrolio. Da solo il Medio
Oriente vanta il 56,6% delle riserve mondiali di greggio e il 40,6% di quelle di gas: quanto basta
per minare la stabilità della regione, oggetto dei desideri e delle interferenze delle potenze di ieri
e di oggi, e quanto basta anche a giustificare la sopravvivenza fino al terzo millennio di regimi
anacronistici e totalmente illiberali, tollerati dall'Occidente proprio perché garanti dei rifornimenti
energetici. Parlando di Medio Oriente dovremo perciò tenere nel dovuto conto che è una delle
regioni del pianeta più importanti negli equilibri internazionali...
Balestrazzi Inv 155460, coll C 25.4.169
Anche in Italia, il libretto di Stéphane Hessel "Indignatevi!" ha avuto un notevole successo: ma
forse non c'è bisogno di andare in Francia a cercare un autore in grado di parlare come coscienza
critica di un paese e di articolare una critica delle nostre condizioni attuali a partire dalle basi
ideali della Resistenza al nazifascismo. Giorgio Bocca è il testimone per eccellenza di quei valori
fondanti e di un'attività instancabile di ricerca della verità: per questo il suo nuovo libro individua
una serie di idee a cui ci siamo assuefatti e che invece dovrebbero farci sobbalzare, farci scuotere
dal torpore, farci reagire per cambiare. Dal mito della crescita infinita a quello della fine del
lavoro, dall'inevitabilità della corruzione all'equivalenza tra fascisti e antifascisti, dall'incontrastato
dominio sulle nostre vite della finanza e della tecnologia all'impoverimento della lingua e
all'involgarimento dell'informazione. Un breve libro, acuminato e infuocato come una freccia
incendiaria, per illuminare la notte italiana e incenerire i falsi idoli e i luoghi comuni che ci
propinano e vorrebbero farci accettare.
Balestrazzi Inv 155440, coll C 25.4.149
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R. Bellofiore
La crisi globale,
l’Europa, l’euro,
la sinistra
In tre brevi saggi viene proposta una lettura della crisi globale che va controcorrente rispetto a
quelle oggi dominanti, anche a sinistra. In "Due o tre cose che so di lei", la Grande Recessione dal
2007 è vista come la crisi di un capitalismo 'neoliberista' che, lungi dall'essere monetarista e
stagnazionistica, è stato una sorta di 'keynesismo privatizzato'. Dominato dai money manager e
spinto dalla inflazione delle attività finanziarie, il 'nuovo' capitalismo ha prodotto da un lato
lavoratori 'traumatizzati', dall'altro consumatori 'indebitati'. Il lavoro è stato realmente sussunto al
capitale finanziario: la 'centralizzazione' del capitale non si è più accompagnata alla sua
'concentrazione', mentre le banche centrali hanno immesso moneta per nutrire le bolle
speculative. L'instabilità è stata rimandata, ma l'insostenibilità del modello è infine esplosa
violentemente, prima con la crisi delle dotcom, poi con quella dei subprime. In "Finestra sul
vuoto" la crisi europea e del debito pubblico viene letta come l'altra faccia della crisi globale e del
debito privato. Si ricostruiscono le tappe del percorso di unificazione monetaria, dal Trattato di
Maastricht all'istituzione dell'euro, se ne ricordano le contraddizioni come le possibili alternative, e
se ne spiega il singolare ma temporaneo successo iniziale, dovuto anche agli sbocchi forniti dal
capitalismo anglosassone ai neomercantilismi forti e deboli.
Balestrazzi Inv 155454, coll C 25.4.163
L'Italia è il teatro di un conflitto occulto, dove la generazione degli ex baby boomers ha
schiavizzato quella dei figli, l'ha divorata, colonizzata, gli ha prospettato un futuro di precarietà,
barattandolo con la sinecura della paghetta a vita. Lo si vede in tutti i campi, e in modo ancora
più marcato in quello dei giornali. Dall'avamposto privilegiato della "redazione" e attraverso il
filtro della propria esperienza personale, il "giovane quarantenne" Telese (ma una volta la
gioventù non finiva a 25 anni?) racconta un Paese che se ne frega dei più giovani, dove soltanto
la passione per quello che si fa e - ogni tanto - la rabbia possono cambiare le cose.
L. Telese
Balestrazzi Inv 155443, coll C 25.4.152
Gioventù amore
e rabbia
P. Falasca
Terroni 2.0
Come cambiare
il Sud vivendo
altrove
G. Borgognone
Come nasce una
dittatura.
L’Italia del
delitto Matteotti
I terroni 2.0 che lasciano il Mezzogiorno per studiare e lavorare altrove sono dei veri rivoluzionari,
affermano una loro personalissima «dichiarazione d'indipendenza», rinunciando alla rete di
protezione che li circonda, scegliendo di farsi artefici del proprio destino e non vivacchiare in
perenne attesa del «posto», del «favore», del «permesso». Non torneranno a vivere «a casa», vi
«scenderanno» per qualche giorno di vacanza e magari per una cerimonia particolare: dovunque
andranno, qualsiasi traguardo professionale raggiungeranno, i terroni 2.0 continueranno a sentirsi
figli del Sud, un'appartenenza che non è un marchio da cancellare, bensì un aspetto dell'identità
quotidiana rielaborato in salsa globale. Gli appelli a non partire o a tornare sono inutili, se non
dannosi. È più opportuno provare a stimolare una «coscienza di classe» nell'animo di questi nuovi
emigrati contemporanei, invitandoli a partecipare alla vita pubblica del Mezzogiorno anche a
distanza. In una fase drammatica per la storia e l'economia nazionale, la speranza dell'Italia e del
Sud deriva anche e soprattutto da questo esercito di menti brillanti: come un libero governo in
esilio, hanno il compito di organizzare la resistenza culturale, diffondendo l'eresia del merito e
della legalità. Sono queste le «rimesse» che i terroni 2.0 possono spedire a casa: il 'know-how' e
una nuova 'forma
Balestrazzi Inv 155456, coll C 25.4.165
Un deputato dell'opposizione è aggredito e sequestrato a Roma in pieno giorno. Sembrano le
premesse di un terremoto istituzionale. L'Italia è percorsa da un sentimento diffuso
d'indignazione. I giornali seguono passo per passo le indagini, che mostrano chiaramente come i
mandanti dell'agguato siano da ricercarsi nelle alte sfere del potere politico, prefigurando un
possibile coinvolgimento dello stesso presidente del Consiglio Benito Mussolini. La magistratura
procede con rigore e determinazione, la stampa non governativa racconta coraggiosamente la
vicenda con dovizia di particolari, mentre il consenso del fascismo nel paese precipit. I partiti
dell'opposizione di centro-sinistra, per protesta, si ritirano dai lavori parlamentari, ma sono poi
troppo divisi per riuscire a sfidare efficacemente il governo. Il superamento della crisi consente
infine a Mussolini di gettare le basi per l'instaurazione della dittatura. Giovanni Borgognone
ricostruisce questi mesi convulsi e indaga in particolare sull'affarismo e i giri di mazzette che
hanno visto protagonisti esponenti politici di primo piano, sulle reazioni scomposte di Mussolini e i
suoi allo scandalo suscitato dal caso Matteotti, sulla crescente tensione intorno al ritrovamento del
cadavere. Fino al discorso con cui il capo dell'esecutivo decide di mostrare in pubblico ciò che
prima avrebbe invece pudicamente celato, ponendo le premesse per il successivo rapido crollo del
regime parlamentare e delle libertà costituzionali.
Balestrazzi Inv 155458, coll C 25.4.167
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La vita di Galeazze Ciano fu al centro dei più drammatici avvenimenti italiani del Novecento. Figlio
di un eroe nazionale e sposo di Edda, la figlia prediletta di Mussolini, diventa a 33 anni ministro
degli Esteri dell'Italia fascista. Come delfino del duce accresce enormemente il suo potere,
gestendolo con disinvoltura tra parate, facili amori, ricchezze. All'estero il suo nome si lega
all'ingresso dell'Italia nella guerra di Spagna, all'annessione dell'Albania, al patto d'Acciaio, alla
non belligeranza, alla guerra contro la Grecia. Defenestrato per i suoi tentativi di sganciarsi
dall'Asse, si schiera contro il duce il 25 luglio 1943. Poi la tragedia: la fuga fra le braccia dei
tedeschi e l'uccisione per mano degli amici di ieri.
G. B. Guerri
Balestrazzi Inv 155450, coll C 25.4.159
Galeazzo Ciano
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copia bollettino 13_04_2012