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ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL
N. 35 - giugno 2013 - Periodico di informazione per i soci “SENIORES TELECOM ALATEL LAZIO” - Allegato a “Esperienza” giugno 2013
INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO
LA CISTERNA ROMANA
DI FRONTE ALLA SEDE
DELLA TELECOM
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SENIORES TELECOM ALATEL
sommario
1
inCIPIT
19
Cari Soci
Periodico d’informazione per i Soci
SENIORES TELECOM - ALATEL/LAZIO
2
Direttore Editoriale
Guglielmo Carretti
4
Capo Redattore
Luciano Stoppa
Comitato di Redazione
Francesco Abet, Aldo Baldazzi, Virio Berti,
Renato Cardinali, Carlo Carissimi, Guglielmo
Carretti, Enrico Casini, Giancarlo Cocco,
Franco Fontana, Giuseppe Gargano, Cesare
Lucarelli, Amalia Madonna, Roberto Malasoma,
Maria Rosaria Miola, Pier Paolo Musicarelli,
Gian Carlo Pasquini, Franco Pettorini,
Giorgio Sollinger, Luciano Stoppa, Marco Turbati
Sede SENIORES TELECOM
ALATEL LAZIO
Via Cristoforo Colombo,142 - 00147 Roma
Tel. 06.54432940 - fax 06.54432175 (0-24)
inVATICANO
inPOSTA
9
inMARKETING
• I servizi pubblici
12
inCONDOMINIO
La nuova Legge
13
inPREMIAZIONE
Seniority Day
inPERSONAGGI
[email protected]
Sito: www.alatel.it
per versamenti:
• conto corrente postale numero 91364000
intestato a: ALATEL - Associazione
Lavoratori Seniores Gruppo Telecom Italia s.p.a.
oppure
• Bonifico bancario sul c/c
Unicredit Banca di Roma codice
IBAN IT 20 Q 02008 05134 000005485499
• Bonifico sul c/c postale Alatel Lazio
IBAN IT 15 C 07601 03200 000091364000
Fotografie C. Carissini - G. Carretti - G. Cocco D. Fiorini - A. Madonna - A. Movizzo - P.P. Musicarelli - F. Pettorini - L. Stoppa - P. Zaccaria
Impaginazione e grafica Duemme grafica
Stampa Duemme grafica
Via della Maglianella, 71 00166 Roma
tel./fax 06.45437273 - 06.45437338
[email protected] - www.duemmegrafica.it
Finito di stampare nel mese di maggio 2013
16
18
inFILATELIA
Francobolli
Monete
La poesia di Fiata
26
inBOLLETTA
• Le nuove tariffe
telefoniche
La Posta Certificata
Giuseppe Verdi
E-mail:
24
Telefonia Mobile
Convegno ANLA
Aiuti e consulenze
8
inSIEME
• Mostra di Tiziano
• Grotte di Pastena
• Mostra del vetro
• Concerto di Pasqua
• Ascoli e Norcia
• La Cisterna
• Noi... insieme
14
(dal lunedì al venerdì ore 9-12)
20
inANTICHITÀ
inTELECOMUNICAZIONE
inDIRITTO
Gocce legislative
• Papa Francesco
6
n. 35
27
inFISCALITÀ
Il Redditest
28
inMEMENTO
Spigolature
1° DI COPERTINA
La Cisterna e la Telecom
3° DI COPERTINA
inTERRITORIO
Foto attività
4° DI COPERTINA
Il Ghetto
Foto attività
inPREVIDENZA
Contributo
di solidarietà
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incipit
Cari Soci,
teressati per dare il vostro contributo alla elezione di coloro che guideranno l’Associazione territoriale nel triennio 2013-2015.
Altra tornata elettorale riguarderà l’ASSILT e il CRALT, importanti strutture dedicate rispettivamente all’assistenza sanitaria integrativa e al “tempo libero” per i dipendenti e pensionati Telecom; non spendo altre parole per significare come la “vita
democratica” deve passare attraverso una larga partecipazione degli iscritti per eleggere coloro che daranno vita alla gestione del prossimo triennio.
Infine, sempre in tema di Assistenza Sanitaria Integrativa (e mi rivolgo ai colleghi Dirigenti). le elezioni riguarderanno anche l’ASSIDA. Tra i candidati eleggibili sarà presente anche una rappresentanza di Soci Alatel che si augurano di poter
confermare e mantenere le posizioni oggi occupate nel Consiglio di Amministrazione, nell’Assemblea dei Delegati, nei Revisori dei Conti e nel Probi Viri al fine di poter, seppure in minoranza, tutelare i “pensionati”.
Tappe fondamentali quelle che ci attendono, tappe “alpine” (per dirla in gergo
ciclistico) che solo l’impegno di ciascuno potrà portare ad esiti soddisfacenti: tutti
dobbiamo sentirci parte attiva nel rinnovare le cariche statutarie.
Cari saluti dal
Vostro Presidente Gian Carlo Pasquini
1
siamo ormai a metà del
2013 e il nostro pensiero è proiettato verso alcuni importanti
avvenimenti che ci attendono
nel secondo semestre; infatti saremo chiamati a rinnovare le
cariche in quattro fondamentali Associazioni.
La prima tornata elettorale riguarderà proprio la nostra
Associazione ALATEL: scadono tutti i Consigli Regionali, I relativi Presidenti e le strutture dei Revisori dei Conti; vi saranno inviate a tempo debito le schede con i relativi candidati e quindi tutti Voi, Soci dell’Alatel Lazio, sarete in-
Giancoarlo Cocco
invaticano
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FRANCESCO, IL PAPA
Venuto dalla fine del mondo
2
È un Papa venuto da Buenos Aires, un altro continente, il primo Pontefice latino-americano, anche se vanta lontane origini piemontesi.
Papa Francesco al secolo Jorge Mario Bergoglio eletto nel conclave del 13 marzo è il primo gesuita seduto sul soglio di Pietro. Un Papa illuminato, innamorato della sua Argentina e molto amato dai suoi concittadini e parrocchiani.
pregare il Signore perché lo benedica: quindi si è inchinato alla folla.
Nel suo paese ha fatto un grande lavoro per l’evangelizzazione così da riempire la cattedrale di Buenos
Aires nei giorni di festa.
Dopo la sua elezione l’ex Cardinale Bergoglio non ha
occupato il sontuoso appartamento papale ma ha
continuato a dimorare nella stanza assegnatagli prima del conclave presso l’ex ospizio di Santa Marta.
Il non abitare nell’appartamento papale, conferisce a
Papa Bergoglio una grande libertà di movimento e gli
consente di muoversi in modo abbastanza indipendente dagli uffici e dalla burocrazia vaticana, così che
può guardarsi intorno e farsi una idea delle situazioni, fare esperienza di prima mano.
Il giorno dopo la sua elezione qualcuno giura di averlo incontrato alle sei di mattina a spasso sul Lungotevere, vestito da sacerdote, seguito a debita distanza
da due gendarmi in borghese. Quando si è recato in
Energico nella sua semplicità ma anche dal carattere
gioviale, uomo d’attacco della Chiesa scelto da 114
cardinali dopo solo due giorni dall’inizio del conclave. Si è affacciato alle 20,22 dalla loggia centrale di
San Pietro senza la mozzetta rossa simbolo del potere dei predecessori e con una semplice croce di ferro
dorata anziché quella d’oro.
Appena si è mostrato ha detto alle oltre centomila persone che affollavano piazza San Pietro “buonasera”
come fa un bravo padrone di casa nell’aprire la porta agli ospiti. Prima di benedire i fedeli ha chiesto di
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visita a Santa Maria Maggiore per venerare la Vergine, ha utilizzato non l’imponente auto papale ma
una semplice auto di servizio della Gendarmeria Vaticana. Il linguaggio che Francesco usa quando la domenica o il mercoledì incontra i fedeli è semplice, con
frasi brevi e vocaboli ordinari così che tutti possano
comprendere.
”FUMATA BIANCA” specie per la cittadinanza romana è sempre stata (e lo è tuttora) sinonimo di una
“attesa lieta”; infatti da molti secoli ormai durante il
Conclave le schede delle votazioni che non hanno raggiunto il quorum per la elezione del Papa vengono
bruciate e sappiamo che il fuoco genera un fumo nero; allorché invece il Papa è eletto le schede vengono
ugualmente bruciate immettendo però nel fuoco una
sostanza che rende il fumo brillantemente bianco: è il
segnale inequivocabile che l’elezione è avvenuta e di
lì a poco ci sarà l’annuncio “HABEMUS PAPAM”.
Il Conclave ha sempre avuto una importante esposizione mediatica proporzionata al proprio tempo ma
gli ultimi sono stati al centro dell’informazione globale in misura esponenzialmente più alta dei precedenti. I temi portati a dibattito riguardano sempre i diversi “partiti” in contrapposizione, le possibili scelte indirizzate verso cardinali più anziani o più giovani, di
un certo tipo di concezione religiosa e dei comportamenti della Chiesa. Nessuno tiene presente il principio essenziale che in oltre duemila anni ha guidato le
scelte dei Conclavi, il principio che poi legittima l’elezione del Pontefice e che lo guida durante il Pontificato, é la presenza dello Spirito Santo a guidare le
menti e le mani dei Cardinali nello scrivere i nomi degli eletti. Questa divina presenza ha ispirato ad un
Parroco romano, padre Lucio Zappatore di Santa
Maria Patrona Mundi, che è anche poeta romanesco,
i versi che abbiamo preso in prestito dall’inserto RomaSETTE del quotidiano Avvenire:
PAPA FRANCESCO
(Le confidenze de lo Spirito Santo).
Mentre stanno a discute in tonno in tonno
sur Papa da portà sur sagro sojo,
so’ annato zitto zitto ‘n capo ar monno,
e j’ho sfornato er cardinal Bergojo.
‘Sto nome l’ho infilato piano piano,
tra un voto e l’artro senza fà rumore;
peccui se sò trovati tra le mano,
‘sto Papa, che de certo è un bon pastore.
«Francesco»: su ‘sta scerta nun m’immischio.
l’ho detto:«Daje, su, mò tira er freno,
un nome più tranquillo, senza rischio ... »
ma luj è annato dritto com’un treno.
Mò co ‘sto nome sulle spalle, hai visto
mai che riesce a raddrizzà er timone,
a mette tutti in fila dietro a Cristo,
e a sistemà magara er Cuppolone?
3
Spesso cita piccoli episodi: questa è la forza della sua
comunicazione che emerge in maniera particolare
quando si distacca dal testo e parla a braccio, parole che escono dal cuore di quest’uomo, di questo pastore e vanno direttamente alle persone. Il compito di
Papa Francesco è arduo: rinnovare e modernizzare
le strategie evangeliche nel mondo secolarizzato. Si
è aperta una fase ecclesiale-rivoluzionaria, i cardinali hanno visto in Lui la persona capace di portare
avanti l’idea di una Chiesa idonea a contrastare la
povertà spirituale che il mondo sta vivendo, un pontefice che esprima con il suo operato immagini di pulizia, giustizia sociale, purificazione “per annunciare
il Vangelo nelle periferie”.
IL CONCLAVE
4
Guglielmo Carretti
inantichità
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LA CISTERNA
Da vent’anni abbiamo la nostra cisterna
La prima persona plurale adottata nel titolo è riferita
per realizzare la via Imperiale, così si sarebbe dovua tutti noi che siamo o siamo stati nella sede Telecom
ta chiamare un tempo la Cristoforo Colombo, infra- già SIP - di via Cristoforo Colombo 142 Roma, castruttura principale ideata per unire il centro di Roma
ratterizzata, in modo che più unico di così non si può,
con l’ EUR che allora si chiamava E42 perché la zoda quel reperto romano antico accostato al moderno
na avrebbe dovuto ospitare l’esposizione universale
edificio direzionale che dal 1968 ospita varie diredel 1942 che non vide però mai la luce a causa dezioni della Società di telecomunigli eventi bellici. Per individuare
cazioni. E dal 1968 proprio di
il ruolo svolto dalla cisterna in una
fronte alla facciata, quasi dentro
zona come questa, un tempo suall’atrio di ingresso, fa gli onori
burbio di Roma, sono state condi casa questo legame con il mondotte ricerche archivistico-docudo antico in modo del tutto inusimentarie e ricognizioni del contetato. Veramente per molti anni,
sto archeologico,· compreso tra
più di venti, il reperto non è che
le Mura Aureliane e l’antica via
si vedesse molto, sepolto da un
delle Sette Chiese. La cisterna,
grosso cumulo di terra e dalle erche venne felicemente e complebacce che lì avevano trovato motamente alla luce dopo un anno e
do di crescere ed irrobustirsi. Fu
più di scavi e lavori, faceva parper questo che un giorno del
te di un accorto sistema idraulico
1990 chi scrive questi ricordi proche comprendeva anche il vicino
pose all’allora Direttore Regionafiume Almone, dedicato ad Almo,
le del Lazio della SIP, l’ing. Gioril giovane che per primo cadde in
gio Marelli, di dare finalmente
difesa di questa terra negli sconuna pulita ed una sistemata a
tri sostenuti con i Troiani di Enea
quel mucchio informe che deturappena giunti sul Tevere, e tuttopava alquanto l’entrata agli uffira visibile nella parte bassa della
La Cisterna - interno
ci. Il direttore accolse con grande
circonvallazione Ostiense, sulla
sollecitudine la perorazione e, dovendo per la bisodestra verso il centro città, e che serviva tutta la zona
gna interessare la locale Sovrintendenza ai Beni culdove si trovavano orti e campi per il rifornimento di
turali, mise tutta la cosa nelle capaci mani dell’ing.
frutta, verdura e fiori alla vicina metropoli. Nel 1946,
Antonio Florio, Responsabile della Rete (che, in tale
nelle vicinanze, furono ritrovati anche un sarcofago
veste, era l’unico Dirigente a poter disporre di un budin peperino ancora chiuso, e un coperchio di sarcoget più elastico degli altri settori, cui l’allora Direttore
fago sul quale era raffigurata una coppia di defunti.
Generale dr. Zappi - guarda caso! - aveva corteseE all’interno dell’impianto furono recuperate un’iscrimente ma decisamente assegnato quelli che ora si
zione funeraria e un’olla in terracotta. A proposito di
chiamano patti di stabilità, cioè quei fondi assegnati
olle, un religioso di un vicino istituto, nell’attuale Garad inizio d’anno di cui non potevi spendere manco
batella, riuscì a salvarne qualcuna da quelle che i rauna lira). E la Sovrintendenza interessata prese la palgazzi della zona avevano tirato fuori dal terreno e
la al balzo per far sponsorizzare alla SIP il completo
che si divertivano a spaccare col tiro a segno a sasrestauro e la ristrutturazione di tutto il complesso arsate. Gli scavi effettuati nel 1969, avevano messo in
cheologico che consisteva in una cisterna romana rievidenza due edifici a pianta circolare, il maggiore
trovata casualmente in occasione dei lavori eseguiti
dei quali è certamente una cisterna in opera reticola-
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ta a corridoi concentrici rivestiti in cocciopesto e coperti da volte; i bolli di fabbricazione trovati sui mattoni della costruzione permettono di datare la struttura a poco prima del 120 d.c., nel periodo compreso
tra la morte di Traiano e l’inizio dell’impero di Adriano. Incerta, invece, è la destinazione all’uso dell’edificio minore, addossato al primo, privo di coperture,
completamente costruito in laterizio. Ora il tutto è molto ben messo (vedi foto in copertina), anche con un
giardinetto tutto intorno e dei lucernari che dànno luce all’interno ma quello che manca del tutto è un inserimento dell’originale complesso non soltanto negli
itinerari turistici romani ma nemmeno in quelli destinati agli studiosi di storia antica.
NOI... INSIEME - POMERIGGIO TRA AMICI
5
L’Associazione ANLA della provincia di Viterbo, nell’ambito del progetto “Insieme per stare e per fare”, in accordo con la locale Associazione Seniores Telecom ALATEL, il giorno 11 di aprile, ha realizzato un momento di aggregazione tra soci, familiari e amici simpatizzanti, con la manifestazione culturale e musicale “Noi…..insieme, pomeriggio tra amici” indetta per divulgare un’ulteriore successo
letterario del Socio Bruno FIATA che ha pubblicato una nuova raccolta di poesie dal titolo “Liberi e
fieri, indomabili pensieri………”. L’incontro ha avuto luogo presso la sala Auditorium della Chiesa di
S. Maria della Grotticella in Viterbo, alla presenza di un foltissimo pubblico e di graditissimi ospiti regionali, colleghi di ANLA e ALATEL.
L’articolazione della manifestazione ha coinvolto molti amici Soci attraverso le loro voci, narranti ben
sedici opere del Maestro Fiata, accompagnate da significativi intermezzi musicali eseguiti da altri amici nonché da specifici interventi verbali, mirati ad esaltare la natura di Bruno come uomo, poeta e collega di lavoro per circa trenta anni in seno alla stessa Telecom Italia dove “il vento dell’amicizia non
trova ostacoli”.
Nel tempo, la lettura un po’ alla volta, di moltissimi testi e la grande amicizia tra noi creatasi, mi hanno confermato che i suoi lavori letterari sono frutto di esperienze di vita, del senso di elevata tensione
spirituale che gli è propria, come l’immagine di Dio, l’Amore, la Fede, di idee ed emozioni legate ad
una visione soggettiva e talvolta universale della realtà circostante. Bruno: una persona piacevole, schietta, silenziosa e positiva, ha ricevuto in dono dal Signore qualcosa che gli consente di parlare il linguaggio dell’anima e del cuore. Tornando all’incontro, particolarmente gradito, è stato l’intervento della professoressa Lucia Maria Girelli, membro del Centro Ricerche e Studi, che, nel descrivere la natura di
Bruno Poeta, ci ha fatto percepire un vortice di emozioni, aiutandoci attraverso l’analisi testuale a seguire i meandri di un percorso che ne ha messo a nudo l’anima.
La professoressa Girelli con il suo intervento ci ha permesso di cogliere l’intrinseca musicalità dei testi
attraverso un’attenta analisi formale che ha rilevato, giocando con le sinestesie, tra significato e significante, come il Poeta Fiata domini la tecnica analogica. Anche gli interventi musicali di Gianfranco
Fabbri hanno mantenuto il tono amichevole dell’incontro sfociato alla fine in una generale commozione, soprattutto da parte dell’autore, alla lettura de “Il maremmano”, il cane rimasto nel cuore di Fiata fin dalla tenera età. Lo spazio è tiranno e quindi la poesia viene pubblicata a pag. 25.
(R. Cardinali)
6
Nicola Schinaia
intelecomunicazione
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IL TELEFONINO
40 anni ma non li dimostra
Pensare che un tempo era uno status symbol, un oggetto per pochi: ora il telefonino (nome prettamente
italiano, utilizzato anche in qualche altro Paese) è diventato uno strumento della nostra quotidianità, al
punto da scalzare il buon vecchio telefono fisso. Chi
l’avrebbe detto il 3 aprile 1973, quando nacque questa rivoluzione tecnologica attraverso la prima telefonata con un cellulare effettuata da Martin Cooper di
Motorola (ved. foto a lato) al suo rivale Joel Hengel
dei Bell Labs, dalla strada dell’hotel Hilton di New
York. Il 3 aprile 2013 si è celebrato un importante
compleanno per la telefonia mobile: il telefonino ha compiuto i suoi primi quarant’anni. In realtà quand’è nato,
più che di un apparecchio compatto così come lo conosciamo
oggi, si trattava di una specie di
“mattonella” difficile da maneggiare, del peso superiore al kilo,
senza schermo, con una batteria
che durava poco più di mezz’ora:
abbiamo infatti dovuto attendere
altri dieci anni (1984) prima dell’uscita di un prodotto commerciale sempre di Motorola che si
chiamava Dynatac 8000x e che
cominciava ad assomigliare ad
un vero telefonino. Comunque da quella fatidica data che ha sancito la nascita ufficiale della telefonia
mobile, quest’oggetto di strada ne ha fatta veramente tanta soprattutto se pensiamo agli attuali telefonini
come gli iPhone della Apple e agli smartphone Samsung con Android che hanno rivoluzionato definitivamente il modo di comunicare consentendo l’accesso
facile ad internet e ad un infinito numero di applicazioni: soprattutto, ed è sorprendente, relegando l’uso
della voce ad una mera commodity. Ma se è vero che
gli anni Settanta hanno sancito la nascita della telefonia mobile, è altrettanto vero che il gli anni Novanta furono quelli del boom dei cellulari in Italia e nel
mondo grazie alla nascita delle prime vere reti cellu-
lari analogiche e successivamente, a metà degli anni
Novanta, delle prime reti digitali ed in particolare del
GSM. Fino ad arrivare ad oggi: con 4 miliardi di telefonini diffusi in tutto il Pianeta. Una innovazione che
ha rivoluzionato la geografia dei leader di mercato:
è proprio in questi anni che il primato tecnologico delle reti mobili si è spostato dall’America all’Europa.
Così, i pionieri delle reti cellulari sono diventati dei
follower, ed in particolare l’Italia grazie alla SIP ha
guidato la rapida ascesa di questo servizio. Quando
in gran parte d’Europa si aspettava l’avvento del
GSM per partire con la telefonia cellulare, la nostra Azienda ebbe il coraggio di investire in una tecnologia analogica (TACS) in un ambito di regole
governative tutt’altro che chiare, raccogliendo degli importanti primati di penetrazione del servizio a livello internazionale .Non tutti sanno, infatti, che Telecom Italia parte nel 1990 - in occasione dei Campionati mondiali di calcio a Roma, n.d.r. - con la vendita dei
primi telefoni cellulari (i mitici microtac
9800x della Motorola ) in virtù di una
mera autorizzazione provvisoria da
parte del regolatore con pesanti vincoli numerici e con il rischio di vanificare
i pesanti investimenti già effettuati per
garantire una prima copertura nazionale. Insomma,
un vero e proprio salto nel buio. Eppure avvenne il
miracolo grazie al “santo” che allieta nel bene e nel
male le nostre domeniche: il dio Pallone. Quell’anno
,il 1990, si celebra in Italia il campionato mondiale
di calcio, e i telefonini esibiti in bella mostra dagli idoli nostrani e dal dott. Montezemolo (organizzatore
dell’evento) diventano rapidamente uno status symbol. Infatti, ottenere questi costosissimi oggetti (più di
3 milioni di vecchie lire) è praticamente impossibile
ed occorre raccomandarsi a qualcuno per procurarsi il prezioso cellulare (strano, in Italia non succede
mai). Tutte le previsioni numeriche vengono stravolte
e il povero Ministero delle TLC che avrebbe voluto
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BERGAMO: 18-19 0TT0BRE 2013
CONVEGNO NAZIONALE A.N.L.A
Ricordiamo a tutti i Soci che nelle giornate del
18 e 19 ottobre p.v. l’A.N.L.A.,
(L’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani) alla quale, come noto,
noi dell’Alatel aderiamo, ha indetto il
CONVEGNO NAZIONALE
Verranno discusse le principali problematiche riguardanti il ruolo dell’anziano nella società. Nel raccomandare un numerosa presenza femminile sono state già precisate le modalità di partecipazione.
Per avere notizie vai sul sito o telefona al Numero Verde
L’ANLA ci aspetta!
CONCORSO NAZIONALE ANLA
PROSA E POESIA
(vedere Esperienza n°1/2013 e ns. Newsletter 4/2013)
È stata istituita nella Sezione PROSA la sottosezione
Racconti di vita in Azienda e dell’Azienda di appartenenza”
aperta a tutti i lavoratori in pensione e non, con testimonianze della propria vita in
Azienda o con interviste a protagonisti di fatti aziendali, con le stesse modalità del
bando iniziale.
Di conseguenza il termine per la presentazione dei lavori in concorso
è stato posticipato al 30 giugno 2013
7
aspettare la deregulation per aprire il servizio è costretto a cedere: nasce così in Italia la telefonia personale. Ma la vera svolta di questo servizio avviene
pochi anni dopo a cavallo con la nascita di Tim, grazie ad un nostro collega (tal Mauro Sentinelli) fissato
con i telefonini, che sognava di dare un cellulare a
tutti gli italiani. Per realizzare questa aspirazione, bisognava però uscire dal modello di status symbol ed
inventarsi tariffe più basse: nasce così una tariffa rivoluzionaria, il family. Purtroppo, per quanto bassa
fosse la bolletta a fine mese c’era sempre un canone
da pagare. Da questa “fissazione” nasce il prepagato e, che ci crediate o no, il “cellulare per tutti” si diffonde in Italia: d’altra parte, se oggi stiamo festeggiando questo compleanno, gran parte del merito è
della nostra azienda e di tutti quelli che hanno creduto in un sogno che un tempo sembrava impossibile.
Francesco Abet
inposta
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8
La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un tipo
speciale di e-mail che consente di trasmettere messaggi con lo stesso valore legale di una raccomandata con
avviso di ricevimento. Il termine “Certificata” si riferisce al fatto che il gestore del servizio rilascia al mittente una ricevuta che costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio ed eventuali allegati.
Allo stesso modo, il gestore della casella PEC del destinatario invia al mittente la ricevuta di avvenuta consegna. I gestori certificano quindi con le proprie “ricevute” che il messaggio:
• È stato spedito
• garantisce data e ora riferiti all’accettazione e
alla consegna del messaggio e l’integrità del contenuto trasmesso
Attraverso la PostaCertificat@ ogni cittadino può
dialogare in modalità sicura e certificata con la Pubblica Amministrazione tramite Internet per:
• È stato consegnato
• Non è stato alterato
Per tali motivi, la Posta Elettronica Certificata garantisce - in caso di contenzioso - l’opponibilità a terzi
del messaggio. In caso di smarrimento di una delle ricevute presenti nel sistema PEC è possibile disporre,
presso i gestori del servizio, di una traccia informatica avente lo stesso valore legale in termini di invio e
ricezione, per un periodo di trenta mesi, secondo
quanto previsto dalle normative. fissate dal D.P.R. n.
68/2005 e dalle successive regole da esso previste.
Queste norme, insieme ad altre (in particolare il Codice dell’Amministrazione Digitale, Decreto legislativo n. 235/2010), ne stabiliscono la validità legale,
le regole e le modalità di utilizzo.
In particolare, il servizio PostaCertificat@, messo
a punto dal Governo Italiano:
• fornisce tutte le garanzie di una posta elettronica certificata
• permette di dare ad un messaggio di posta elettronica la piena validità legale nei casi previsti dalla normativa vigente
• richiedere/inviare informazioni alle Pubbliche
Amministrazioni
• inviare istanze/documentazione alle Pubbliche
Amministrazioni
• ricevere documenti, informazioni, comunicazioni dalle Pubbliche Amministrazioni
Le Pubbliche Amministrazioni con cui il cittadino può
dialogare sono disponibili nell’indirizzario delle Pubbliche Amministrazioni attualmente in fase di progressivo completamento.
Per poter utilizzare la PEC si deve disporre di un’apposita casella, gratuitamente fornita dal Governo Italiano (limitata alle sole comunicazioni con la Pubblica
Amministrazione) oppure fornita a pagamento da gestori autorizzati (comunicazione con qualsiasi tipo di
casella postale elettronica e completa funzionalità).
In particolare, la Posta Certificata sfruttando crittografia e protocolli di sicurezza riesce a fornire agli utenti
un servizio sicuro che sostituisce integralmente il tradizionale servizio di posta (elettronica e cartacea), mettendosi inoltre al riparo da spam, abusi e disguidi.
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dei servizi pubblici
inmarketing
P. Paolo Musicarelli
IL MARKETING
Presentazione del libro: “Management dei servizi pubblici per lo sviluppo competitivo e la crescita del sistema paese”
La presentazione è curata da personaggi illustri quali Giuseppe De Rita Presidente del CENSIS, e da molti importanti rappresentanti di imprese di pubblici
servizi, dell’Autorita’ dell’Energia, e rinomati economisti.
I servizi pubblici sono fattore di produttività per le imprese e di qualità della vita per i cittadini, e contribuiscono alla crescita di un paese a livello economico sociale, tecnologico. Il libro che oggi viene presentato,
di cui è coautore il nostro Socio ALATEL LAZIO, prof.
Sergio Cherubini, titolare della cattedra di MARKETING nella facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Roma Tor Vergata, vuole contribuire ad
accelerare questa evoluzione cercando di sfatare alcuni tabù come quello del necessario orientamento al
mercato di tutti i servizi pubblici siano essi erogati dalla pubblica amministrazione o, indirettamente, dai
concessionari.
Con il mio caro collega Guido Pugliesi siamo stati invitati alla presentazione del libro che si è svolta in Roma il 20 marzo u.s. presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’aula magna della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Il tema, come
descritto nella premessa, è di scottante attualità ma,
devo dirlo, Sergio Cherubini è nostro caro amico, e,
pur non essendo la prima volta che assistiamo alle sue
“perfomances” è sempre un motivo di grande piace-
Anziché parlarvi del libro, cari lettori - quanto detto
nella premessa penso sia sufficiente a dare un’idea
dei contenuti - mi è piaciuta l’idea di Guido Pugliesi
di fare una breve intervista al prof. Cherubini, lasciando, a chi desideri approfondimenti, la lettura del testo disponibile presso di noi, omaggio che l’autore ha
voluto fare con dedica al nostro Presidente Giancarlo Pasquini. Ecco l’intervista:
Pugliesi: ”Ci vuoi parlare dell’importanza
del management dei servizi pubblici?”
Cherubini: ”Ancora oggi si sottovaluta la cognizione della criticità dell’efficienza dei servizi pubblici:
nessun Paese va da qualche parte senza un’adeguata efficienza nel settore. Pensiamo alla sanità, alla
scuola, alla mobilità: il servizio pubblico è moltiplicatore di rendimento in tutte le attività ad esso collegate; rende migliore la vita quotidiana del cittadino e gli
permette di essere più soddisfatto e più competitivo.
Anche la politica si è aperta a questi concetti, lo si è
visto nelle recenti elezioni politiche e, particolarmente, in quelle amministrative, dove sono stati i cavalli
di battaglia dei partiti.
P: ”Anche recentemente, in Parlamento, se
ne è sottolineata l’urgenza additando ad
9
re stargli accanto in queste occasioni, anche con un
po’ di emozione. La sala è gremita di un pubblico formato oltre che da operatori del settore dei servizi pubblici, anche da studenti delle facoltà di cui gli autori
sono docenti.
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esempio, nel settore delle telecomunicazioni, l’opportunità di una separazione della
gestione della rete da quella dei servizi
d’utenza affidandone la gestione a soggetti diversi.
è questo il problema; non è determinante chi fa le cose, l’importante è che i costi siano ragionevoli e che
il risultato sia l’efficienza. Potrebbe ipotizzarsi anche
una gestione mista pubblico/privato sul modello
I.R.I. che ha dato in passato ottimi risultati.”
C: ”Non c’è una regola: in alcuni casi conviene concentrare facendo tutto all’interno, ammesso che lo si
sappia fare, perché, in caso contrario, si potrebbe
creare un carrozzone dove poi sarebbe facile nascondere l’inefficienza. In altri casi conviene invece dividere perché qui è più facile che ogni responsabile di
divisione venga individuato e “misurato”. Alla base
delle diverse scelte c’è infatti la misurabilità dei risultati, sia attraverso strumenti interni, sia tastando il polso alla gente attraverso mirati sondaggi di opinione.
È chiaro che, separando, si verifica una maggiore
specializzazione che può, in teoria, garantire una migliore qualità dei servizi. Poi però ci sono le persone
che dovrebbero agire in questo senso e qui possono
nascere problemi. Sono personalmente favorevole nel
caso delle telecomunicazioni alla separazione della
rete ma l’importante resta l’individuazione del rendimento complessivo dell’operazione sempre in termini di costo/efficienza e la sua misurazione.
P: ”Per chiudere: dopo tanti anni che pratichi, tra l’altro, il marketing, esiste maggiore e appropriata conoscenza di questa
disciplina che quarant’anni fa veniva confusa con altre, tipo la comunicazione pubblicitaria, la pratica delle liquidazioni nel
commercio al minuto, gli omaggi di prova
etc.?
P: ”Cosa pensi, ai fini della garanzia di un
buon livello di qualità dei servizi ,dell’attività dell’autority?”
C: ”Di per sé la funzione dell’autority sarebbe molto importante, però l’esperienza ha dimostrato che
svolge più un compito giuridico che di controllo pratico. Infatti se vai a vedere i suoi componenti non c’è
chi sia competente di management. Da parte di essi
viene svolto più un controllo sull’idoneità delle normative che sulla concreta coerenza con le attività
svolta dai vari operatori. D’altra parte in tutti i concorsi che conducono a quelle funzioni sono ben presenti le conoscenze giuridiche ma sono totalmente
assenti quelle di management e più in particolare di
marketing. Diviene quindi una funzione burocratica
importante quanto si vuole ma troppo distante dalla
realtà gestionale.”
P: ”Ultima domanda: che ne pensi della
scelta tra gestore pubblico e privato?”
C. ”Si trascina in proposito un’annosa polemica sull’interrogativo :pubblico o privato? A mio avviso non
C: ”Ritengo di sì anche se oggi la sua conoscenza
crea non pochi vincoli all’operatore dello sviluppo.
Crea nuove discussioni in ambito aziendale ai fini
delle scelte e dell’adozione di adeguati processi decisionali. In ambito marketing, ad esempio, si tiene
sempre in gran conto l’ offerta in funzione della domanda e non, come spesso avveniva in passato, di
ciò che all’azienda o all’ente pubblico faceva comodo offrire in un dato momento. Posso aggiungere
che, nella mia esperienza del mio precedente lavoro
in SIP, ho riscontrato, caso alquanto singolare nel panorama delle aziende erogatrici di servizi pubblici
dell’epoca (anni ’60-’70), una propensione all’analisi della domanda dell’utenza che veniva svolta sia
osservando il grado di fruizione dei nuovi servizi
messi a disposizione dell’utenza ma anche monitorando i bisogni di prodotti e servizi espressi dall’utenza stessa. Ciò veniva praticato, come oggi avviene ripetutamente, tramite frequenti sondaggi e interviste. Direi quindi che in campo marketing, anche
grazie alla collaborazione del settore di tua competenza (comunicazione), la SIP ha precorso i tempi,
ancor più “meritevole” dato che allora operava in regime di monopolio.
P: ”Grazie caro Sergio, faremo tesoro dei
numerosi consigli contenuti nel Tuo libro
sperando che lo facciano maggiormente gli
addetti ai lavori. Noi, nel nostro piccolo,
contribuiremo a diffonderne la conoscenza
o, almeno, ci proveremo. “
C: ”Grazie anche a Te caro Guido e saluti ai lettori,
nostri consoci ALATEL, quelli già in pensione, come te
tuttora interessati a seguire lo sviluppo delle Teleco-
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municazioni ed in particolare a quelli tuttora in servizio cui auguro di essere fautori e protagonisti nel rendere ottimale tale sviluppo, ognuno per la sua parte.
Auguro infine alla “nostra” TELECOM ITALIA il miglior
successo in tutti i suoi settori di azione convinto che
disponga di un ottimo “Management”.
Mi è stato particolarmente gradito riportare l’intervista che il collega Pugliesi ha condotto sollevandomi dal compito non facile di individuare le peculiarità del pensiero del “prof.” che Lui invece ha saputo ben cogliere, facilitato forse anche dalla sintonia nata come ottima coppia di doppio tennistico (v. nota nel riquadro) e mantenutasi in questi 48 anni di amicizia e, anche se saltuaria, collaborazione.
Mentre andiamo in macchina ci perviene una lieta notizia: i seguenti nostri Soci sono stati decorati con la
“Stella al merito del Lavoro” e quindi possono fregiarsi del titolo di
MAESTRI DEL LAVORO
La Direzione del Giornale, a nome anche di tutti i Soci dell’Alatel Lazio, invia ai Colleghi le più vive congratulazioni.
Carlo CARISSIMI - Dario D’ALEO
Bruno DAVID - Domenico FIORINI
P.Paolo MUSICARELLI - Giuseppe SAVO
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Sergio Cherubini, ns. consocio, è stato nostro collega nella SIP appena formata, incaricato presso il “Servizio
Statistica” di ricerche di mercato e dell’allora nascente Marketing dei servizi di telecomunicazioni. Ha svolto attività professionale sempre nel settore
del MARKETING e, dopo aver ricoperto importanti incarichi per più di
un ventennio in ambito I.R.I. è divenuto professore universitario Ha scritto
numerosi testi di marketing per vari
settori di attività. Da giovane ha trascorso molto del suo tempo libero nella pratica agonistica amatoriale nel tennis condividendo questa forte
passione con il suo ormai quasi cinquantennale amico Guido Pugliesi, ns. consocio che ha realizzato l’intervista. Il redattore dell’articolo, molto meno abile nella pratica del tennis, oltre ad essere assiduo spettatore degli incontri dei due, ha svolto attività, a volte apprezzata, di arbitro nei loro “scontri” diretti.
Luciano Stoppa
incondominio
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IL CONDOMINIO
La nuova legge
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A fine 2012 è stata approvata la legge che detta nuove norme in tema di “Condomini”; pubblicata sulla G.
U. del 17/12/2012 n° 293, è in vigore dal 18 giugno prossimo.
Nella legge vi sono alcuni aspetti che chiariscono meglio le norme del codice civile sinora vigenti ed altri
che sono invece completamente nuovi; si desidera
quindi enunciare alcune delle novità che riguardano più da vicino i condomini nei rapporti con gli
altri ed in particolare:
dominio (sia in entrata che in uscita) devono obbligatoriamente transitare attraverso un apposito c/c (postale o bancario) intestato al condominio. Inoltre viene accettato il principio che i vari condòmini sono
chiamati individualmente (e non più solidalmente) a
rispondere dei pagamenti interessanti il condominio
e - (è epocale!) - in caso di morosità, verrà dall’amministratore divulgata al terzo fornitore l’identità del
“moroso” per consentire al terzo la diretta rivalsa sull’inadempiente.
b) ASSEMBLEA e MAGGIORANZE
a) la “figura dell’amministratore” e la “gestione condominiale”
b) le “assemblee, le maggioranze e le deleghe“
c) il “Regolamenti”
a) AMMINISTRATORE
Nomina: Deve avere il godimento dei diritti civili e
non aver subito condanne per delitti contro la Pubblica Amministrazione ed il patrimonio: inoltre possedere un titolo di studio di scuola secondaria di 2° grado ed avere frequentato un apposito corso di formazione; però a chi ha svolto attività di amministratore
per almeno un anno nell’arco del triennio precedente è consentito lo svolgimento dell’attività anche in
mancanza dei nuovi requisiti.
Doveri: nei confronti del condomino moroso c’è
l’obbligo di procedere, senza il benestare dell’assemblea, alla richiesta del decreto ingiuntivo entro sei
mesi dal consuntivo in cui sia indicata la spesa; deve
curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari e inquilini nonché i dati catastali di ciascuna unità immobiliare
Gestione Condominiale- La gestione deve essere trasparente e quindi tutti i flussi finanziari del con-
- per la costituzione dell’assemblea (nuovo
art. 1136 c.c.) in prima convocazione si richiede la presenza della maggioranza dei condomini (e
non più i 2/3) che rappresentino i 2/3 del valore dell’edificio espresso in millesimi; in seconda convocazione nulla è mutato: devono essere presenti 1/3
dei partecipanti al condominio che rappresentino
1/3 del valore.
- per le decisioni: prima convocazione: nulla è
mutato (maggioranza degli intervenuti che rappresentino 500 millesimi); seconda convocazione: maggioranza degli intervenuti (e non più 1/3) che rappresentino 1/3 del valore dell’edificio.
- per le deleghe: se i condomini sono più di venti, il delegato non può rappresentare più di un quinto dei condomini ed è vietato dare deleghe all’Amministratore.
c) REGOLAMENTO
Per modificare le norme del “regolamento contrattuale (cioè quello annesso all’atto di acquisto e non le
norme che con il tempo l’assemblea abbia inserito o
innovato) non è più necessaria l’unanimità dei partecipanti, ma la maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresenti almeno 1/3 del valore dell’edificio.
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Le cerimonie si sono aperte con interessanti filmati che
hanno ripercorso i più importanti avvenimenti degli
anni 1987 e 1982, cioè negli anni in cui i premiati
sono stati assunti in SIP. La descrizione dei fatti più salienti di cronaca, di politica, di economia e di sport si
è alternata con gli aspetti “tecnici” della telefonia di
quegli anni.
Sono così passati sotto i nostri occhi, ed abbiamo ricordato insieme, la telefonia pubblica a gettoni, le
centrali con i grandi selettori, la giunzione dei cavi di
enorme portata, le statistiche per evidenziare i considerevoli investimenti per ammodernare la rete e il ga-
Da questa constatazione il passaggio obbligato è stato quello di focalizzare l’attenzione sul “cambiamento” che è sempre stato, e che ancora maggiormente
lo è tuttora, un momento importante e nodale per lo
sviluppo telefonico. Quindi insieme al ringraziamento dell’Azienda per come si è operato, uno sprone a
non “mollare” nel presente e nel prossimo futuro di
fronte ad una concorrenza più mai agguerrita.
Subito dopo, con l’intervento dei rappresentanti dell’Alatel Lazio (Pasquini e Musicarelli) sono stati enunciati i principali obbiettivi della Associazione portati
avanti da colleghi “volontari” che si prodigano nel
cercare di aiutare i Soci nelle piccole e grandi difficoltà quotidiane che si incontrano nel campo fiscale
(aiuto nella dichiarazione dei redditi), previdenziale,
condominiale, ecc.; è una Associazione che opera in
stretto contatto con la Telecom per tenere alti i sensi
dell’amicizia instauratisi nei lunghi anni di lavoro;
quindi un caldo invito ad iscriversi. È seguita la premiazione dei presenti.
LA PRESENZA DELL’ALATEL LAZIO ALLA CERIMONIA “SENIORITY DAY”
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Anche quest’anno l’Alatel Lazio è intervenuta con una
nutrita rappresentanza per divulgare le attività della
Associazione e per dare ai premiati un ricordo; tra
l’altro è stato consegnato anche un biglietto di auguri del nostro Presidente Nazionale
loppante sviluppo di nuovi impianti, e cosi via. Prendendo spunto da questi filmati i rappresentanti aziendali hanno posto l’accento sul cammino della telefonia in questi ultimi 25-30 anni di cui sono stati protagonisti i lavoratori presenti in sala.
inpremiazione
Tra fine marzo e primi di aprile si sono svolte in Roma le premiazioni dei dipendemti Telecom-Lazio che
hanno maturato 25 e 30 anni di anzianità di servizio. Le cerimonie si sono svolte nella bella cornice della sala conferenze in Oriolo Romano alla presenza di
responsabili territoriali delle “Risorse Umane“ e di
“Attività tecniche”.
La Redazione
SENIORITY DAY
Amalia Madonna
inpersonaggi
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GIUSEPPE VERDI
Il giorno 23 marzo c.a. si è tenuto presso la Basilica Santi Bonifacio ed Alessio (sull’Aventino) il concerto di primavera della nostra Associazione Alatel Lazio. Un bellissimo concerto, durante il quale abbiamo potuto ascoltare ed assaporare, in tutta la loro bellezza, grazie anche alla bravura e professionalità delle tre giovani Artiste,
non solo musica sacra ma anche arie tratte da alcune opere di Verdi; un doveroso e sentito tributo all’Uomo, al
Musicista e al Compositore che ci ha donato musiche immortali conosciute ed apprezzate in tutto il mondo e del
quale ricorre quest’anno il bicentenario della nascita (1813-2013).
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Con l’occasione desidero ripercorrere con Voi Amici lettori ed estimatori di questo grande Musicista alcuni dei
punti salienti della sua vita e delle sue composizioni.
VERDI nasce a Roncole, una frazione di Busseto nel
parmense, il 10.10.1813 da una famiglia di locandieri e piccoli conduttori agricoli.
I primi insegnamenti musicali li riceve dal parroco di
Roncole don Pietro Baistrocchi, e poi dal maestro di
cappella Ferdinando Provesi. Sarà Antonio Barezzi,
commerciante e musicofilo, che lo sosterrà economicamente avendone intuite le grandi capacità. Verdi
ottiene nel 1836 il posto di maestro di musica del Comune di Busseto e sposa Margherita Barezzi. Nel
1839, all’età di 26 anni, si trasferisce definitivamente a Milano e viene notato per la sua prima opera
Oberto, conte di San Bonifacio (libretto di Temistocle
Solera) rappresentata alla Scala di Milano il
17.11.1839. L’anno successivo muore la moglie Margherita, in precedenza Verdi aveva subito la dolorosissima perdita anche dei due figli.
Nel suo decennio di permanenza a Milano, ha modo di frequentare i salotti della Contessa Clara Maffei, dove è un fluire di nuove concezioni artistiche, letterarie, musicali, che si intrecciano con la passione
patriottica, data la presenza non solo di nobili ma anche di borghesi ed intellettuali. L’anno successivo al
1848, che aveva visto la mobilitazione del popolo con
le cinque giornate di Milano, Verdi diviene il simbolo del risveglio delle coscienze simboleggiato dalla
scritta Viva Verdi che sta a significare Viva Vittorio
Emanuele re degli Italiani.
La fama gli arride con Nabucodonosor (Nabucco) il
9.3.1842, sia in questa opera, che in altre eccellenti
composizioni verdiane, i temi trattati sono vicini alle esigenze e speranze patriottiche del tempo, ma collocati
geograficamente lontani per superare le barriere dei
veti imperiali. Nabucco segnerà il trionfo del giovane
Verdi con sessantaquattro repliche in un anno.
Alcune caratteristiche delle sue opere giovanili sono
i grandi momenti corali, una musica incalzante dai
ritmi stringenti e forti scene di valenza drammatica.
Nel 1847 ha inizio l’unione con il famoso soprano
Giuseppina Strepponi, prima interprete di Abigaille
in Nabucco, che sposerà nel 1859. Nello stesso anno, Verdi si avvicina a un soggetto shakespeariano
con Macbeth rappresentato a Firenze, la Pergola, il
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14.3.1847. Macbeth rimaneggiato e tradotto in francese andrà in scena a Parigi il 21.4.1865.
Va ricordato che, tra gli anni venti ed ottanta dell’Ottocento, le Grand Opéra, un genere operistico, nato
in Francia, strutturato in cinque atti, con enfatizzazione sia della orchestrazione che della scenografia e
con uno stile di canto più severo, domina la scena
francese, sostituendosi alla tragedie lyrique.
Dal 1851 al 1853 compone la celeberrima “Trilogia
popolare” : Rigoletto (personaggio tratto da una commedia di Victor Hugo), Il Trovatore e La Traviata. In
questi melodrammi, i vari personaggi assumono una
nuova valenza, in quanto sono decisamente evidenziati i loro tratti caratteriali complessi ed ambivalenti. Questo tratto distintivo sarà adottato anche in Un
Ballo in Maschera (1859), la cui storia, per motivi di
opportunità, sarà ambientata in America a Boston. Si
assisterà così ad una commistione tra forza tragica e
Con Simon Boccanegra, Verdi si cimenta con la drammaturgia spagnola, la rappresentazione nel 1857 è
un insuccesso dovuto a una molteplicità di fattori, come era stato quattro anni prima per la Traviata. Solo
vent’anni dopo nel marzo del 1881, a seguito di
un’attenta revisione sia del libretto (a cura di Arrigo
Boito) che della partitura, l’opera ottiene la sua consacrazione alla Scala di Milano.
Per il suo impegno politico, Verdi viene eletto deputato del primo Parlamento italiano (1861-1865) e nel
1874 è nominato senatore.
Nel 1869 è inaugurato il Canale di Suez, realizzato da una compagnia finanziaria francese. Nel 1870
Verdi compone l’Aida che viene rappresentata a Natale del 1871 alla presenza del Viceré d’Egitto Ismail
Pascià. Il Compositore non sarà presente alla prima
della sua opera. Alcune settimane prima al Comunale di Bologna c’era stata l’esecuzione italiana del Lohengrin di Wagner, permanendo così viva la conflittualità tra Verdiani e Wagneriani che era iniziata a
Parigi.
Il dramma lirico Otello, viene rappresentato alla Scala di Milano il 10.1.1884.
Il Falstaff è l’ultima delle opere Verdiane, il Maestro
conclude il suo lunghissimo percorso di compositore
melodrammatico con una commedia lirica in 3 atti,
già ottantenne scrive quello che è stato definito il capolavoro del buon umore, nel quale è un’armonia di
musicalità, di ritmi e dello stesso personaggio. Lo
spunto è ancora una volta Shakespeare con il quale
Verdi si confronta per essere uomo del dramma e del
sorriso. Il libretto è ancora una volta di A.Boito. La Prima è alla Scala il 9.2.1893.
Nel 1893 G.Verdi dà addio al teatro e si ritira nella
sua tenuta a Sant’Agata di Villanova sull’Arda (in provincia di Piacenza). G. Strepponi muore il 14.11.1897,
il Maestro muore a Milano il 27.1.1901.
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Fondamentali sono le esperienze d’oltre alpe del nostro grande Compositore, si reca a Parigi, una prima
volta nel 1847 e poi dal 1853 al 1855. Come per le
altre espressioni artistiche, anche per gli operisti italiani Parigi è una meta ambita non solo per una maggiore libertà intellettuale ma anche per i maggiori lauti guadagni. Verdi tra l’altro è un profondo conoscitore delle principali opere francesi di Meyerbeer, Helévy e Gounod. Si avvertirà infatti, prima e dopo l’Unità d’Italia, la necessità di un rinnovamento del melodramma, per affacciarsi ad una visione più ampia e
di respiro rispetto a quella nazionale. Les Vèpres siciliennes (i Vespri siciliani), dramma in francese, in
cinque atti, che tratta della rivolta siciliana del 1282
contro gli Angioni, rappresentata all’Opéra di Parigi
il 13.6.1855, è il frutto dell’esperienza parigina.
comica tipica del teatro romantico francese. La Forza
del destino, opera in quattro atti, scritta da Verdi, su
libretto di F.M.Piave, per il teatro dello Zar, fu rappresentata al Teatro Imperiale di San Pietroburgo il
10.11.1862, riscuotendo il successo, per cui il Maestro sarà insignito dell’Ordine Imperiale e Reale di
San Stanislao.
Carlo Carissimi
interritorio
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IL GHETTO DI ROMA
Uno dei quartieri più antichi di Roma
tra Largo Argentina e l’Isola Tiberina
Il 14 luglio 1555 Papa Paolo IV creò a Roma il ghetto ebraico ed emise la bolla “Cum nimis absurdum”
che forzava gli ebrei a vivere in un’area specifica e
prevedeva una serie di restrizioni particolari, che sarebbero poi state in vigore per secoli.
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Oltre all’obbligo di risiedere all’interno del ghetto, gli
ebrei, come prescritto dal paragrafo tre della bolla,
dovevano portare un distintivo che li rendesse sempre
riconoscibili: un berretto gli uomini, un altro segno di
facile riconoscimento le donne, entrambi di colore
giallo (glauci coloris). Nel paragrafo nove, inoltre, veniva loro proibito di esercitare qualunque commercio
ad eccezione di quello degli stracci e dei vestiti usati.
L’obbligo fu revocato solamente nel 1848 da Pio IX.
Il ghetto in una piante di G .B Falda (1676)
con le porte che ne limitavano l’accesso.
Dire del ghetto di Roma significa parlare della più antica comunità ebraica d’Occidente, sopravissuta a secoli di persecuzioni. Per anni e generazioni, il ghetto
è stato un concentrato di umanità “compressa” simbolo stupefacente della capacità di adattamento dell’uomo alle più inverosimili condizioni di convivenza.
Separato dal resto della città da un alto muro, meritò il detto “reclusorio degli ebrei”, a cui si accedeva
attraverso cinque portoni che a partire dal 1603, dovevano essere chiusi dopo il tramonto e riaperti al sorgere del sole.
Gli ebrei a Roma sono forse i soli abitanti della città
che possano vantare una presenza ininterrotta di oltre duemila anni.. Le prime testimonianze di contatti
ufficiali tra Gerusalemme e Roma risalgono alle ambascerie inviate dai Maccabei a partire dal 161 a C.
per stringere patti di alleanza con i romani contro il
predominio dei Seleucidi. Il nucleo originario la cui
datazione viene indicata tra il II e il I sec. a.C. si accrebbe notevolmente con l’arrivo dei prigionieri portati a Roma tra il 63 e il 61 a.C. a seguito della campagna di guerra di Pompeo in Giudea.
Ma bisognerà aspettare il Regno d’Italia perché gli
ebrei romani ottengano il pieno riconoscimento dei
loro diritti.
La strada romana più carica di suggestioni e di memorie è la Via del Portico d’Ottavia.
Nel 1572 papa Gregorio XIII, al secolo Ugo Boncompagni, impose agli ebrei romani l’obbligo di assistere settimanalmente, nel giorno di sabato, a prediche
al fine di convertirli alla religione cattolica.
Queste “prediche coatte” si tennero, nel corso dei secoli, con risultati però assai modesti. Quattro o cinque volte l’anno gli ebrei del ghetto venivano convogliati verso le chiese più vicine nel tentativo di convincerli ad abbandonare la propria religione.
Facciamo allora una passeggiata in questo specialissimo luogo. Poco oltre, si apre un arco maestoso, cui
fa sfondo una grande porta inquadrata tra colonne
che da accesso alla chiesa di S. Angelo in Pescheria.
L’origine della chiesa è antichissima: l’edificio infatti
risale al tempo di Bonifacio II (530-532) o forse, di
Stefano III ( 752-757 ). Uno di questi due papi, volle
che fosse incastonato fra i resti del Portico, utilizzan-
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do come pronao, i propilei del grandioso monumento fatto edificare da Augusto, in memoria della sorella nel 33-23 a.C.
Superate le due stradine, si giunge ad un palazzo
d’angolo noto come “Casa di Lorenzo Manilio”, con
la sua lunga dedica marmorea a caratteri cubitali ed
i resti archeologici incastrati nella facciata.
Appena girato l’angolo su pz. Costaguti, ci si
imbatte in una cappelletta settecentesca nota
come “tempietto del
Carmelo “ altro luogo
deputato alle prediche
coatte.
Procedendo su V. del Portico d’Ottavia, sulla destra,
si aprono due strette vie parallele ( V. di S. Ambrogio
e V. della Reginella ) che rendono bene l’idea di cosa fosse il ghetto prima che il vecchio quartiere venisse distrutto e quasi interamente riedificato a partire
dal 1888.
Sulla sinistra si apre uno slargo irregolare chiamato
piazza delle Cinque Scole a ricordo di altrettante sinagoghe (Tempio, Catalana, Castigliana, Siciliana e
Nova) qui un tempo esistenti e i cui resti sono stati ritrovati al di sotto dell’attuale piano stradale.
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La via si conclude in
uno slargo che corrisponde all’antica pz.
Giudea, posta subito
all’esterno di un’altra
delle porte di accesso
alla zona segregata
del ghetto. La cinquecentesca fontana che
Portico d’Ottavia con l’ingresso della chiesa
l’adorna è opera di Giacomo della Porta e dello
stesso artista, a poca diNell’antichità, il Portico, oltre che facilitare l’ingresso
stanza da qui, in pz. Mattei c’è l’aggraziata fontana
del pubblico al vicino Teatro di Marcello, risultava esdelle Tartarughe (foto a lato), una delle più leggiadre
sere un interessante luogo d’incontro, racchiudendo
che esistano a Roma.
nel suo perimetro numerose opere d’arte, fra le quali la statua bronzea dedicata a Cornelia, madre dei
Gracchi, la prima donna in memoria della quale sia
stata eretta a Roma una statua onoraria. Inoltre la
chiesa è celebre oltre che per la sua collocazione unica al mondo, ma anche per il fatto che da questa chiesa, nella notte di Pentecoste del 1347, il tribuno Cola di Rienzo, con altri pochi compagni, partì armi in
pugno per conquistare il Campidoglio; infatuato della gloria di Roma, pensava di restaurare le antiche
glorie dell’Urbe facendo di Roma la capitale del mondo, sollevando nel contempo la città dalla prepotenza dei baroni e dalla miseria che ne nasceva.
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Luciano Stoppa
inprevidenza
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ANCORA SUL CONTRIBUTO
DI SOLIDARIETÀ
Come ormai noto (vedere in proposito precedenti edizioni del Giornale e il nostro sito) la legge del 2011
ha previsto un contributo di solidarietà (dal 2012 al
2017) a carico degli iscritti e pensionati degli ex c.d.
Fondi Speciali (tra i quali il FONDO TELEFONICI)
confluiti poi nel Fondo Lavoratori Dipendenti. Per comprendere meglio i calcoli effettuati dall’INPS, si è ritenuto di invitare i SOCI PENSIONATI a richiedere alla propria sede INPS i conteggi; però sono pervenute
soltanto alcune risposte e peraltro non esaustive, tal-
(Prima lettera)
ché la Presidenza Nazionale Alatel, a firma del Presidente dr. Antonio Zappi, in data 4 marzo inoltrava all’INPS Direzione Generale una prima lettera (ved.sotto). Anche questa, però, ha avuto un riscontro non coerente con la richiesta e pertanto in data 28 marzo la
Presidenza Nazionale - sempre a firma del Dr. Zappi
- ha inviato all’INPS Direzione Generale una seconda
lettera (ved. sotto) con la quale, tra l’altro, si sono precisate le modalità dei conteggi che, secondo il pensiero dell’Alatel, sarebbero più coerenti.
(Seconda lettera)
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o quant’altro possa interessare i nostri Soci ed il loro ambiente familiare, condominiale, lavorati-
indiritto
Continuiamo la rubrica che “apre le finestre” sulle più recenti e principali leggi, sentenze, decreti
La Redazione
GOCCE… LEGISLATIVE
vo, economico, ecc. Non possiamo qui pubblicare per intero le normative, per cui ci limitiamo a
darne il “succo” con alcuni riferimenti (es.: n° della G.U.- estremi della Sentenza, della Circolare,
ecc.) utili per chi voglia ricercare ed approfondire maggiormente l’argomento.
Attenzione alle cinture di sicurezza
circolazione lo stesso, se si è reso conto che qualcuno
dei trasportati non si conforma alle regole stabilite
dalla normativa sulla circolazione stradale e quindi su
di lui ricade la responsabilità di aver fatto circolare un
mezzo non in sicurezza (cfr. Cassazione
8216/2002 e 4993/2004); inoltre c’è da
aggiungere che l’orientamento espresso in sede penale
(Cassazione penale, Sez.IV n°
9904/1996), è chiaro: il conducente di un veicolo
è tenuto, in base alle regole della comune diligenza e
prudenza, ad esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza ed, in caso di renitenza, anche rifiutarne il trasportato o sospendere la marcia; ciò a prescindere dall’obbligo a carico di chi deve far uso
della detta censura.
Condominio: morosità
La esistenza di condomini morosi è una situazione che
mette in difficoltà l’amministratore che non può provvedere alle spese di gestione. In caso poi di lavori
straordinari e di rilevante entità questa situazione
potrebbe riversarsi sui condomini corretti; ma rammentiamo che in base alla sentenza delle Sezioni
Unite della Corte di Cassazione (n° 9148/2008)
ciascun condomino risponde della propria quota e
l’amministratore può segnalare i nominativi dei morosi all’impresa che ha svolto i lavori la quale, in tal
modo, potrà attivare nei confronti di costoro (e non
degli altri condomini) le azioni per il recupero delle
somme non pagate
Prova testimoniale validità
Il divieto di utilizzo, nel processo tributario, della
prova testimoniale deve essere interpretato con elasticità (Corte di Cassazione- sent. n. 7707 del
2013); il caso in esame era incentrato sull’accertamento per le spese effettuate per l’avvio di una attività ritenute dall’Agenzia delle Entrate non coerente
con il reddito del negoziante; costui si era difeso
affermando che i soldi glieli aveva prestati il padre
che in tal senso aveva prodotto la sua testimonianza.
Detto accertamento per “ingiustificato arricchimento”
è stato pertanto annullato perché ritenuto illegittimo
ed infondato.
19
Infatti in base alla Legge 143/1999 vi é l’obbligo
anche da parte del trasportato sul sedile anteriore dell’auto di indossare la cintura di sicurezza ed
il mancato uso delle stesse espone il trasportato trasgressore alla sanzione; ma l’omesso uso delle cinture di sicurezza costituisce un comportamento colposo
che, in caso di danno subito per un sinistro, legittima
la riduzione del risarcimento. Ma c’è di più: ci si chiede: una volta accertata che il mancato uso delle cinture di sicurezza da parte del trasportato è stato rilevante per il danno subito, ci può essere una qualche
responsabilità nei confronti anche del conducente? La
Cassazione si è espressa in senso positivo partendo
dal fatto che in termini di prudenza e diligenza il conducente di un autoveicolo non può porre o tenere in
AA.VV.
insieme
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GIRARE GIRARE
Mostra su Tiziano
20
(F. Pettorini)
Si è svolta di Roma, a completamento dell’esposizione delle opere
dei Maestri pittorici Veneti del 400500, la mostra di TIZIANO, considerato il maggiore Autore e che
porta alle espressioni più alte i motivi di questa scuola d’arte. La visita promossa dall’Alatel ha visto
una numerosa partecipazioni di
soci interessati alle manifestazioni
culturali.Visitando la mostra si ripercorrono i tratti salienti dell’ascesa dell’artista: dagli esordi sotto gli influssi del Bellini
e del Giorgione, alla maturità delle opere svolte nella corso della sua lunga vita. L’arte di Tiziano si inserisce nel contesto sociale e culturale di Venezia, sua
città. La Repubblica veneta, uscita indenne dalle guerre per la conquista d’Italia e sfuggita alla dominazione spagnola, al sicuro dagli eccessi della Controriforma, ricca e potente per i suoi traffici con l’Oriente, si
trova a vivere uno dei suoi periodi più prosperi della
sua storia. L’arte di Tiziano rispecchia il clima culturale e pittorico del suo ambiente; nelle le sue opere
prevale il cromatismo. Le figure non sono delineate
dalla linea del disegno, ma dall’accordo dei colori e
questi sono graduati a seconda dell’effetto di luce ed
ombra che si vuole ottenere. Caratteristico è il “Rosso Tizianesco” : si pone in una determinata zona del
quadro una massa di colore rosso vivo (posta di solito nei capelli delle donne, nei mantelli o in torce di
illuminazione) e da questa zona si irradia luce che dà
forma e corporeità alle immagini. Le scene sono situazioni vive di vita quotidiana. Il paesaggio veneto
o del suo Cadore, più che l’architettura, fa quasi sempre da sfondo. Il genere in cui eccelle e che gli darà
fama e successo è il ritratto, specie il ritratto di corte:
lavorò per i duchi di Ferrara, Mantova, Urbino, per i Dogi della Serenissima e poi per i Papi, Cardinali,
Regnanti e l’Imperatore. Tiziano fu
un vero maestro nella pittura del
500; la sua importanza travalica i
secoli. La sua lezione viene raccolta
dal Caravaggio e dal Rembrandt e
penetra nel futuro dell’arte fino agli
autori del 600 e del 700.
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PASTENA - Le grotte che non ti aspetti
(D. Fiorini)
Arrivati su un piazzale/parcheggio, ci siamo ritrovati in
compagnia degli amici di Latina di Frosinone e di Viterbo, tre pullman in tutto per un totale di circa 100
partecipanti. Ci siamo diretti verso il luogo da visitare e lo scenario diventava sempre più interessante. Lateralmente alla strada, scendeva un corso d’acqua
che si inoltrava in un grande foro sul fianco della parete della collina, una grande fessura, una vera caverna, che era poi l’entrata delle grotte. Dopo una
piccola sosta in attesa che uscisse un gruppo entrato
precedentemente ci siamo addentrati all’interno. Lo
spettacolo è stato senza dubbio di grande effetto data la particolarità e la conformazione delle grotte.
L’azione erosiva del torrente ha creato un ambiente
completamente invaso da stalattiti e stalagmiti, la cui
formazione si è realizzata indecine e decine di secoli, millenni (ci è stato detto che per unire una stalattite a una stalagmite di un centimetro possono trascorrere circa 20/25 anni). Il fiume attraversa le grotte ef-
21
PASTENA è una piccola località situata nel sud del
Lazio, in piena Ciociaria, e deve la sua notorietà alla presenza di alcune grotte di origine carsica situate nelle vicinanze del paese.
Al momento di partecipare alla gita non ero pienamente a
conoscenza del luogo da visitare, non riuscivo a pensare a
quale tipo di scenario mi sarei
trovato di fronte, dato che la
visita era incentrata su queste
“famose” grotte.
fettuando ad un tratto una piccola cascata, con un
balzo molto rumoroso, creando un piccolo laghetto
all’interno e uscendo alla fine verso la valle del Sacco. Le grotte sono distribuite su un percorso di poco
meno di un chilometro, con un dislivello di circa 120
metri, sono dotate di una buona illuminazione e di
una buona pavimentazione che ci ha permesso di
percorrere e di vedere tutto il tracciato senza difficoltà, e dando sicurezza ai visitatori di addentrarsi fino
in fondo per una visita completa di tutti gli ambienti.
I vari ambienti visitati durante il percorso, alcuni molto grandi, altri un poco meno, sono stati denominati
a secondo di quello che rappresentano. Uno di questi molto bello e interessante, formato da una grande
cavità, è la sala del salice piangente (il nome è dato
da una scultura naturale che
sembra un salice piangente),
un altro la “sala dei piastrelli”, e poi la “sala delle meraviglie”, la “sala delle colonne”
(già il nome fa intendere la
grandezza delle stalattiti e
delle stalagmiti che si sono
unite formando delle vere colonne) e la “sala del calvario”.
Tutti questi ambienti sono ricchissimi di stalattiti e stalagmiti che formano delle sculture naturali bellissime. Le
grotte sono state scoperte all’inizio del ‘900 da parte di un cittadino romano, il barone Carlo Franchetti.
Dopo circa due ore di visita in questo ambiente certamente un po’ umido ma molto interessante, ci siamo trasferiti in un vicino ristorante dove, oltre a riposarci, abbiamo gustato anche un ottimo pranzo.
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Museo del Vetro
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(M. L. Sparaci)
La gita alla Scarzuola prevista in due turni non ha potuto avere lo svolgimento programmato causa la impraticabilità della strada per le abbondanti piogge
dei giorni precedenti. In alternativa, lunedì 8 aprile
l’organizzazione Alatel Lazio ha
saputo in tempi rapidissimi reperire un’ altra visita valida, quella
al MUSEO DEL VETRO. Nel
cuore dell’antico borgo di Piegaro (vicino al lago Trasimeno), alla base di un’imponente ciminiera in mattoni, sorge il complesso
dell’antica vetreria, all’interno
del quale si trova il museo che
racconta la centenaria storia della produzione vetraria dal medioevo al XX secolo.
Una giovane guida professionalmente preparata ci
ha illustrato le diverse parti dell’edificio, lo snodarsi
del ciclo produttivo, dall’arrivo delle materie prime al
prodotto finito, passando per le fasi della fusione del
vetro e della lavorazione manuale (per soffiatura); in
effetti dalla mescola all’immagazzinamento dei prodotti finiti. Numerosi sono i pezzi esposti, che testimoniano la raffinatezza delle produzioni ottocentesche,
in vetro trasparente con decorazioni dipinte in oro ed incise, ma
anche la grande fortuna raggiunta nei periodi successivi, da
damigiane e fiaschi piegaresi,
che qui venivano anche impagliati, con la tradizionale paglia palustre detta “scarcia”.
Nel suggestivo sotterraneo, tra
cunicoli per la circolazione del
calore e i magazzini, un’imponente massa verde smeraldo (ved. foto), prodotta dalla solidificazione dell’ultimo vetro fuso.
In conclusione una visita molto interessante in un
paesino ben curato ove si respirava aria pulita.
Il concerto di Pasqua
(D. Fiorini)
Nella splendida cornice della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino, gentilmente concessaci
per l’occasione dai Padri Somaschi, si è tenuto lo scorso 23 marzo il “CONCERTO DI PASQUA” (vedi a
lato l’annuncio su un giornale romano). Una novità assoluta per il tradizionale appuntamento di primavera dei Seniores Telecom Alatel Lazio
che quest’anno ha avuto luogo, per la prima volta, in una
Basilica Romana, la cui bellezza ha contribuito a rendere ancora più suggestiva
l’esecuzione dei diversi brani
proposti. Il pubblico ha partecipato con fervido interesse riservando calorosi applausi al
trio delle artiste composto da:
Jessica Loniza Perez (so-
prano), Lucia Dorelli (violinista), e Nicoletta
Scattone (pianista). Nella prima parte del programma sono state eseguite alcune delle pagine più famose di musica sacra, aperte dall’Ave Maria di Charles
Gounod per proseguire al Domine Deus di Antonio Vivaldi,
fino al celeberrimo Panis Angelicus di César August
Frank. Altrettanto note le altre
composizioni proposte, quali
l’Allegro iniziale dal “Concerto op. 8 n. 1” e La primavera”
di Vivaldi, il Cigno di Camille
Saint-Saens e Meditation di
Jules Massenet. In occasione
dei 140 anni della nascita e
dei settanta anni dalla morte
di Sergej Rachmaninov è stata eseguita una delle pagine
più popolari: il Preludio op. 3
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Da sinistra: N. Scattone, L. Dorelli, J.L. Perez
Ascoli Piceno - Norcia
(G. Nei)
Una fine settimana pieno di “belle cose” sia dal punto di vista artistico che gastronomico. Si inizia con la
visita alla cittadina di ASCOLI PICENO che vanta
una delle più belle piazze d’Italia; infatti la monumentale Piazza Arringo ha destato l’ammirazione dei Soci; sembrava di essersi immersi nel medioevo: il Palazzo Comunale, il Palazzo
Vescovile ed il Duomo costituiscono una degna cornice a
questo spazio ove troneggia
in uno dei lati lo storico e famoso palazzo dell’Anisetta
Meletti.
Il giorno dopo la tappa è
NORCIA, chiusa da una cinta muraria con all’interno severi edifici settecenteschi a
fianco di quelli risalenti al
‘300. A Norcia, anzi nell’antica Nursia, nel 480 d.C. nacquero due gemelli che oggi
veneriamo come Santi: S. Benedetto e S. Scolastica,. Nel
centro della cittadina, dominano la Cattedrale, la
Chiesa di S.Benedetto ed il Palazzo Comunale sui
quali si erge la possente Rocca “Castellina”. Al pranzo abbiamo assaporato e gustato tutte le delizie gastronomiche di questa zona dalla quale prendono nome i rinomati negozi detti “norcinerie”.
23
n. 2. Nella seconda parte del
concerto, in occasione dei 200
anni della nascita, musiche di
Giuseppe Verdi e le arie celebri
tratte dalle sue opere: “Un Ballo
in maschera” - “La Traviata” “L’Aida” per finire con il “Nabucco” sulle note del sempre apprezzato “Va Pensiero”. A conclusione del concerto, il Superiore della Basilica, Padre Alberto Monnis ha voluto salutarci nel giardino del complesso della Basilica, da dove abbiamo potuto
ammirare un bellissimo panorama sulla città di Roma; con l’occasione ci siamo scambiati gli
auguri di una buona e serena
Pasqua.
24
Roscini - Gioffreda
infilatelia
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GRUPPO FILATELIA - NUMISMATICA - HOBBY
Lettera aperta
CARI SOCI,
il trasferimento della sede del GRUPPO al 1° piano di via Cristoforo Colombo, 142 ci ha consentito, finalmente, di sistemare ed archiviare tutto il nostro materiale filatelico e numismatico (cataloghi di francobolli
e di monete di tutto il mondo, riviste specializzate, libri tematici) a disposizione di tutti i soci. Questo materiale, proprio in questi giorni, è stato notevolmente incrementato da libri, riviste, articoli specializzati donatici dal nostro socio Gino Bachini Albi che ha raccolto in oltre sessanta anni di appassionata attività filatelica. L’amico Gino, che nel lontano 1960 contribuì alla fondazione del nostro GRUPPO, è un grande filatelico che ha ricevuto riconoscimenti in tutta Italia nelle varie Esposizioni alle quali ha partecipato, contribuendo a far conoscere il nome del nostro GRUPPO. Fa parte della donazione anche una collezione “didattica” di francobolli intitolata “IL MIO DIARIO” ove in prima persona il francobollo racconta la sua storia. Questa splendida collezione, unitamente a quella donataci precedentemente (LE TELECOMUNICAZIONI) da un altro fondatore del GRUPPO, Rag. Bifulco, saranno esposte, ogni volta che parteciperemo alle
Mostre a nome del nostro GRUPPO.
Abbiamo inoltre ricevuto molto materiale filatelico (francobolli nuovi e usati, interi postali nuovi e usati, annulli tematici, buste primo giorno) che useremo per la diffusione della Filatelia e che sono a disposizione
di coloro che vorranno usufruirne per la ricerca dei valori mancanti nella propria collezione o per iniziarne una nuova...
Si ricorda infine che il GRUPPO è a disposizione dei Soci nella nostra sede tutti i giovedì dalle 9.30
alle 12.30 o contattateci tramite il Numero Verde 800299225.
VENITE A TROVARCI
NOTIZIARIO
Franco Roscini
NUMISMATICO
(Gioffreda)
L’anno 2013 è portatore di diverse novità attinenti le emissioni numismatiche dei Paesi dell’Eurozona. È significativa l’innovazione introdotta dal Vaticano. Per la prima volta nella storia della sua monetazione saranno emesse monete caratterizzate da soggetti “laici”. Come molti sanno nel 2013 ricorre il bicentenario della nascita di due grandissimi musicisti: Giuseppe Verdi e Richard Wagner. La Santa Sede ha voluto riservare, ai due protagonisti
assoluti della musica dell’ottocento, una attenzione davvero speciale. La moneta da 20 euro in argento inserita nella Divisionale proof è dedicata a Verdi mentre il taglio in oro da 50 euro è dedicato a Wagner ed inserito sempre
in una diversa versione della Divisionale proof. -Il direttore dell’Ufficio Filatelico e Numismatico del Vaticano
dott. Mauro Olivieri ha confermato che l’idea di aprire la numismatica vaticana a nuove prospettive ha trovato
benevolo consenso negli organi superiori favorito dalla scelta del denominatore comune della musica che vuole
essere anche un sentito omaggio all’attuale Papa Emerito Benedetto XVI grande estimatore di questa nobile arte. Con la simbolica immagine del portone del Palazzo Apostolico di Castelgandolfo che si chiude lentamente
tutti noi abbiamo assistito all’inizio della Sede Vacante.
La storica conseguente monetazione per l’interregno, comunicata dall’UFN del Vaticano, è costituita da tre pezzi con la classica iconografia dello Spirito Santo su un lato e dallo stemma del camerlengo, ossia il Cardinale
Tarcisio Bertone, sull’altro verso.
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2 € Sede Vacante
5 € in argento Sede Vacante
10 € oro Sede Vacante
Infine una anticipazione che riguarderà l’anno 2014. Salvo imprevisti legati alla fluidità
della situazione monetaria europea, dopo l’Estonia, un secondo Paese Baltico, la Lettonia,
dovrebbe entrare tra i Paesi dell’Euro circolante dal 1° gennaio 2014. I soggetti delle facce monetali saranno quelli già resi pubblici nel 2006. A lato il 2 Euro della Lettonia
“Il maremmano” (B. Fiata)
Quel viale bianco lungo polveroso della casa
dei nonni
molto suggestivo di rose e di cipressi ornato
ha sempre dolcemente cullato i miei pensieri
Contento di portarmi il cane
guadava fossi
saltava canali
ed abbaia di felicità
Mi ricordo la nonna seduta sulla panca
ad aspettare sorridente il nostro arrivo
Poi giungeva il nonno con il suo cane
burberi d’aspetto entrambi
ma d’animo cortese
Adesso coi capelli bianchi
e l’emozione ancor forte dentro il cuore
guardo il viale bianco lungo polveroso
Apro il cancello e m’incammino
Da tempo i nonni sono andati
ad abitar le stelle
Giganti ora gli allor piccoli cipressi
Le ortensie han preso il posto delle rose
Era quello il momento più agognato
che ancor oggi porto nel mio cuore
Salivo in groppa al maremmano e
via di corsa nei prati di campagna
Saldo mi tenevo
stringendomi al suo manto
Una sola rimasta:
quella bianca ch’io piantai
quando l’amico mio più caro
salì a correre nei cieli
25
Le monete sono tre: una bimetallica da 2 €, una moneta da 5 € in argento ed infine la più attesa la piccola moneta aurea da 10 € (solo 3 gr.) che segna l’atteso ritorno alla coniazione aurea per la Sede Vacante dopo oltre
160 anni dall’ultima avvenuta alla morte di Papa Gregorio XVI nel 1846. Altra novità degna di grande attenzione è la decisione del Parlamento Europeo di apportare alcune modifiche alle disposizioni monetarie. In particolare è stato deciso che i 17 Paesi aderenti ad Eurolandia esclusi i cosiddetti micro Stati (Repubblica San Marino, Principato di Monaco e Stato Città del Vaticano) potranno emettere nel corso dell’anno due volte la commemorativa da 2 € con soggetti diversi anziché una sola volta come avviene dal 2004. Ovviamente la bimetallica celebrativa sarà soltanto una nel caso in cui sia prevista nell’anno una emissione a soggetto comune per tutti i Paesi.
Domenico Fiorini
inbolletta
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VARIAZIONE COSTI
della linea telefonica di casa
Come sapete dal 1° aprile di quest’anno i prezzi base delle
telefonate sono diventati ancora più chiari e più semplici poiché è stato introdotto un
26
prezzo unico per tutte le chiamate
verso i fissi nazionali e verso i cellulari.
Questa importante novità ha l’obiettivo di offrire prezzi ancora più trasparenti e soprattutto consente di chiamare in maggiore libertà, senza più distinzione tra telefoni fissi e
mobili. Inoltre ogni mese per le telefonate verso tutti i fissi nazionali al superamento
delle tre ore di conversazione, calcolate con la tariffazione a scatti anticipati, il prezzo
sarà scontato del 50%. Per maggiore comodità dei nostro Soci riportiamo qui in tabella
i nuovi prezzi che sono stati applicati a tutti i clienti che non hanno sottoscritto una specifica offerta tariffaria di fonia.
Alla stessa data è variato anche il costo dell’abbonamento al servizio telefonico di base,
che è passato da 16.64 €/mese Iva inclusa a 17,40 €/mese Iva inclusa.
Non ha subito alcuna variazione il costo dell’abbonamento per i clienti di linee ISDN,
linee con attive le offerte Voce Senza Limiti, Internet Senza Limiti, Tutto Senza Limiti,
Alice Casa, per tutti i clienti aventi diritto alle condizioni agevolate previste dalle delibere 314/00/CONS e per i clienti titolari della carta acquisti (c.d. Social Card). (D.Fiorini)
Rammentiamo che i “PENSIONATI
TELECOM ISCRITTI ALL’ALATEL”
(e in regola con la quota associativa)
Hanno la possibilità di usufruire di
Queste interessanti facilitazioni sui
Servizi telefonici. Per informazioni
Prendere contatti con la Segreteria
Alatel Lazio n° verde 800299225
“TUTTO SENZA LIMITI”
Consente di chiamare tutti i numeri fissi nazionali gratis a qualsiasi ora e senza limiti e, parimenti, navigare in Internet a 7 Mega sena limiti,
con un risparmio di 168 euro/anno
“ ALTA VELOCITA’ A 20 MEGA”
con un risparmio di 10,00 euro/mese
“INTERNET SENZA LIMITI”
con sconto di 14,00 euro/mese
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Il 20 novembre scorso l’Agenzia delle Entrate ha presentato il Redditest, il nuovo strumento di “compliance” che permette a tutti i contribuenti di valutare la
coerenza tra il proprio reddito e le spese sostenute.
Come funziona:
Secondo la scheda informativa pubblicata dall’Agenzia, il Redditest è un software che consente, appunto,
di valutare se il reddito familiare è, nell’anno, coerente con le spese sostenute.
b) 100 voci di spesa raggruppate in 7 categorie (Abitazioni, mezzi di trasporto, assicurazione e contributi, istruzione, attività sportive e ricreative, investimenti immobiliari e mobiliari, altre spese - come gioielli,
arte, donazioni);
Nel Redditest devono essere inizialmente indicati la
composizione, il reddito e il comune di residenza della famiglia, e, successivamente, le spese sostenute nell’anno, suddivise in 7 categorie:
1. Abitazione
2. Mezzi di trasporto
3. Assicurazioni e contributi
4. Istruzione
5. Tempo libero e cura alla persona
6. Altre spese significative
7. Investimenti immobiliari e mobiliari.
È possibile in qualsiasi momento modificare o integrare le informazioni riportate. Il risultato e i dati inseriti possono essere salvati.
A che cosa serve: a ricostruire il reddito attraverso elementi indicativi di capacità contributiva (spese);
A chi serve:
a) al contribuente per orientarlo nella sua dichiarazione dei redditi
b) all’Agenzia, come strumento di supporto per l’accertamento
a) gli elementi di capacità contributiva (spese) sono
desunti da campioni significativi di contribuenti;
c) attraverso alcuni coefficienti le spese vengono “convertite in redditi” tenendo conto di 11 gruppi omogenei di contribuenti per aree geografiche;
d) lo scostamento massimo tra reddito ricostruito e
reddito dichiarato è del 20%: al disopra scatta la “non
coerenza” e si potrà procedere all’accertamento.
Ricordiamo che il DPR 29/9/1973 n. 600, relativamente alle disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi, all’articolo 38 prevede l’accertamento sintetico (in vigore dal 31 maggio
2010) “per il quale l’ufficio delle imposte procede alla rettifica delle dichiarazioni presentate dalle persone fisiche quando il reddito complessivo dichiarato risulta inferiore a quello effettivo o non sussistono o non
spettano, in tutto o in parte, le deduzioni o le detrazioni indicate nella dichiarazione.
27
Per utilizzare il programma è necessario scaricare il
software e inserire i dati richiesti. Le informazioni, dichiara l’Agenzia, resteranno sul proprio computer,
senza lasciare alcuna traccia sul web.
infiscalità
Francesco Abet
IL REDDITEST
La Redazione
inmemento
ALATEL 35 Impaginato_Layout 1 02/05/13 10.57 Pagina 28
Associazione per l’assistenza sanitaria integrativa
ai lavoratori delle Aziende del Gruppo Telecom Italia
Sito internet: www.assilt.it
HR SERVICES Srl
Nuova sede dal 28 febbraio 2011 - Via del Pellegrino, 155 - 00186 Roma Da tale data anche la corrispondenza dovrà essere inviata al nuovo indirizzo
all’attenzione di “HRS/Welfare-Servizi Amministrati per Assilt/Centro.
Nella nuova sede vengono mantenuti gli attuali giorni ed orari, e cioè:
lunedì - martedì dalle ore 9,30 alle 12,30 - Servizio fax 06.68466168
In Via C.Colombo, 142, nell’atrio d’ingresso, rimane attiva
la cassetta postale per la raccolta della corrispondenza
28
Associazione per l’assistenza sanitaria integrativa
A dirigenti Aziende del Gruppo Telecom Italia
ID A
Via Tripoli, 94 - 10137 Torino - fax 011/5729470
S
S
A
Per i contatti con l’amministrazione e la gestione rimborsi andare sul sito
https://assida.cww.telecomitalia.it
digitando poi i due codici personali in possesso di ciascun Associato.
(oppure per conoscere i recapiti dei referenti di gestione andare anche sul sito: www.alatel.it - Lazio)
già
Siamo tà
a meo
ann
A
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S
I
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N
Z
A
Devo ricordarmi di rinnovare la
QUOTA SOCIALE 2013
(invariata a Euro 25,00/anno)
Per il versamento si può provvedere tramite
- il c/c postale n° 91364000 intestato a
Alatel - Associazione Lavoratori Seniores Gruppo Telecom
- tramite bonifico postale o bancario (vedere IBAN nel retro di copertina)
- presso la sede di Roma - Via C. Colombo, 142 (da Lu a Ve ore 9-12)
- oppure, se si risiede fuori Roma, versare la quota ai nostri Fiduciari locali.
Mi raccomando, non indugiare, perché il tuo contributo è molto importante.
(per informazioni è attivo il numero verde 800299225 (da Lu a Ve ore 9-12)
Caro Socio, ti ricordiamo che se usufruisci delle
FACILITAZIONI TELEFONICHE concesse
ai pensionati Soci Alatel Lazio,
il MANCATO RINNOVO DELLA QUOTA ASSOCIATIVA
ENTRO E NON OLTRE IL 31 GENNAIO
provoca la revoca automatica delle
“facilitazioni” concesse
ASSOCIAZIONE SPILLE D’ORO OLIVETTI
Delegazione di Roma e del Lazio
Fiduciario: SILVIO ASCOLI - Tel/Fax 06.687346
Sede: (presso Fondazione Adriano Olivetti) - Via Zanardelli, 34 00186 Roma
Orario presenza in sede: Martedì e Giovedì ore 10,00 - 12,30
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ALATEL n. 35 Copertina_Layout 1 02/05/13 11.07 Pagina 3
IL GRUPPO ALATEL A NORCIA
VITERBO - NOI... INSIEME
MUSEO DEL VETRO
I SOCI ALL’AGRITURISMO
DI MONTEGABBIONE (TN)
I SOCI AL MUSEO DEL VETRO DI PIEGARO (PG)
I CUNICOLI
VETRI RITORTI
ALATEL n. 35 Copertina_Layout 1 02/05/13 11.08 Pagina 4
LE GRO
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PASTE TE DI
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Maggio 2013 - Alatel Lazio