2004/13 prof. Stefano Lamon per Scuola Secondaria di I Grado “Marconi” Como Albate Chopin e Verdi La Rivoluzione dell’Ottocento Nell’Ottocento la società e gli equilibri sociali cambiano, almeno in parte. Il potere non era più nelle mani di pochi nobili ma diventò più diffuso. Si sviluppò la borghesia, una classe sociale fatta da persone intraprendenti che, prima, promossero azioni rivoluzionarie in tutta Europa per abbattere il potere assoluto dell’aristocrazia, poi avviarono il forte processo della Rivoluzione industriale. CHOPIN: Una pagina di diario studia anche: LIBRO VERDE, pagina 207 Ogni pagina di diario di ciascuno di noi contiene il racconto di esperienza personali ed emozioni. Rileggi quella ascoltata in classe. “Caro diario, ho scritto le pagine precedenti senza sapere che abbiamo i nemici in casa. La periferia è distrutta, bruciata. Wilus sarà certo morto sui bastioni. Vedo Marcel prigioniero, il generale Sowinski, quel caro uomo, nelle mani di quelle canaglie! Oh, Dio, esisti ancora? Ci sei e non fai giustizia? Infelice mio padre, sarai affamato, non avrai di che comprare il pane per la mamma. Forse le mie so relle hanno subìto la furia di quelle canaglie scatenate... O padre, sono queste le gioie riservate alla tua vecchiaia? Mamma triste, dolce mamma, hai già perso una figlia, e ora i nemici piombano sulla sua tomba per opprimere voi... Hanno almeno rispettato la sua tomba?”. Un classe abbiamo poi ascoltato la POLACCA “EROICA” op. 53 di Fryderyk Chopin, descrivendo a parole le caratteristiche del suono: come il colpo iniziale, la cascata discendente, gli altri colpi nervosi, a scatti. Fryderyk Chopin, pianista e compositore, nacque da padre francese e madre polacca il 22 febbraio 1810 a Zelazowa Wola, piccolo centro nei pressi di Varsavia. Abbiamo conosciuto queste informazioni nel periodo dell'anno in cui la classe faceva la conoscenza con i moti rivoluzionari scatenati nella prima metà dell'Ottocento in varie Regioni d'Europa da diverse popolazioni scatenarono per rivendicare la propria LIBERTA’ contro il dominio di Stati dominanti: rivoluzioni patriottiche a volte vittoriose, a vol te – come in Polonia e in Italia – soppresse e soffocate sanguinosamente. Collochiamo la pagina di diario nella vita di Chopin: il brano POLACCA fu composto in tournèe a Vienna come ribellione drammatica alla notizia della presa violenta della capitale polacca da parte delle truppe dello Zar di Russia. In conseguenza di ciò, Chopin dovette rassegnarsi al fallimento dei moti rivoluzio nari patriottici nei quali anche lui aveva creduto e non tornare mai più nella sua patria. 2004/13 prof. Stefano Lamon per Scuola Secondaria di I Grado “Marconi” Como Albate Chopin, che conosceva il suo genio musicale e riteneva essenziale creare opere musicali di alto valore artistico, usò molte volte lo spunto tipico del genere musicale popolare tipico della sua terra, che Chopin stesso pare denominò Polka cioè polacca e che unisce elementi originari di Polonia, Boemia, Ungheria. La Polacca - contrariamente alla Polka oggi eseguita nel ballo liscio popolare, che è in due - ha una misura ternaria. Protagonisti sono una figura ritmica scattante e il pianoforte. Il pianoforte, ai tempi di Chopin, è lo strumento moderno, la novità del secolo: un vero e proprio simbolo sociale, un mezzo per diffondere con maggior facilità la musica. VERDI: NEL BICENTENARIO DELLA NASCITA 1813 - 2013 studia anche: LIBRO VERDE, pagina 211 212 Il nostro percorso è iniziato con il confronto fra due popoli. Scrivi qui come era fatto il messaggio creato dal tuo gruppo al e quale significato voleva mandare. _____________________________________________________________________ _______________________________________________________ Successivamente hai ascoltato dal prof il racconto della storia di due popoli, quello Ebreo e quello Assiro Babilonese. La storia fa riferimento ad un fatto storico, l’assedio di Gerusalemme da parte dei Babilonesi nel 587 a.C. e la deportazione del popolo Ebraico a Babilonia. Su questa storia viene creato un romanzo che poi diventa un’opera di teatro musicale, un’opera lirica (il genere che oggi è diventato il musical) composta dal musicista Giuseppe Verdi. Definizione: si tratta di un genere di spettacolo nel quale, in un teatro, dal vivo, attori che sono anche cantanti cantano e recitano una storia, cioè fingono che i fatti avvengano usando. scene, costumi, effetti di luce e un’orchestra che suona la base musicale. Ricorda il nome dei personaggi e il tipo di voce che hanno: Gran sacerdote Zaccaria (basso) Ismaele (tenore) Fenena (soprano) Abigaille (soprano) Nabucco (basso) Riassunto della trama ascoltata: Zaccaria invita il popolo alla speranza grazie a Dio hanno in ostaggio la figlia del re nemico. Intanto avanza furibondo il re dei nemici ; Zaccaria affida Fenena al giovane Ismaele. Ismaele ricorda a Fenena quando, venuto egli a Babilania come ambasciatore di Giudea, ella o salvò da sua sorella che lo aveva imprigionato perchè non voleva ricambiare il suo amore. Ismaele vuole ricambiare l'atto di affetto che va oltre i sacri doveri di stirpe e religione. Abigaille annuncia che il tempio è stato preso. Irrompe Nabucco che disprezza il Dio ebreo. Zaccaria sta per uccidere Fenena ma Ismaele la libera e lei si rifugia dal padre, l'imperatore Nabucco. Risultato: Nabucco saccheggia e incendia Gerusalemme. Più tardi, schiavi a Babilonia, gli Ebrei cantano la loro sofferenza con il canto Va’ pensiero. Nabucco ha diversi significati. 2004/13 prof. Stefano Lamon per Scuola Secondaria di I Grado “Marconi” Como Albate Storie di popoli. In ogni tempo sono esistiti popoli oppressori e popoli sottomessi con la forza. Riconosciamo il valore del rispetto reciproco fra tutti i popoli della terra e l’importanza che ogni popolo viva pacificamente per sé e con gli altri. La storia personale di Giuseppe Verdi (nato 1813, morto 1901). Nasce a Busseto (Parma) quando il territorio è sottomesso ai Francesi e subito dopo riconquistato dagli Austriaci. Bambino prodigio, a 10 anni è già organista al suo paese. Un ricco commerciante, Barezzi, di cui Verdi sposerà la figlia, lo aiuta fino a mandarlo a cercare successo al Teatro alla Scala di Milano. Qui, quando ha 30 anni, a Verdi muoiono moglie e un figlio: la sua opera buffa non ha successo. Per la disperazione, Verdi decide di non comporre più musica. L’impresario della Scala Merelli gli dà il libretto della storia di Nabucco, che un musicista austriaco non voleva musicare. Verdi inizialmente rifiuta, ma poi legge il libretto, trova nella storia la somiglianza con le sue sofferenze personali e compone una musica forte, passionale e energica che ha enorme successo. La storia del Risorgimento italiano. Nabucco di Verdi ha successo anche perché i popoli dei territori italiani si riconoscono nella storia: anche loro erano oppressi da uno straniero e trovano in questa musica la forza di ribellarsi e liberarsi. (Leggi anche le pagine 230 231 del libro B) Stefano lamon, 2002-2011 Leggiamo una storia Il nostro esercito è ormai sconfitto. Il nemico è alle porte, comandato da Nabuk: lo vedo, sta per entrare in città alla testa delle sue truppe. Il nostro gran sacerdote, però, ci incoraggia. Dice che abbiamo un importante ostaggio nelle nostre mani: è stata fatta prigioniera la figlia di re Nabuk, Fenena, della quale, oltretutto, è innamorato il figlio del nostro re. Improvvisamente, nel tempio entra un gruppo di nemici travestiti. Arrivano anche alcuni di noi, braccati dal nemico, che credono inutilmente di trovare rifugio nel luogo sacro. Il gran sacerdote, come ultima ancora di salvezza, impugna un’arma per uccidere Fenena, ma il figlio del re lo trattiene e salva la ragazza. Per noi, però, è la fine. Nabuk fa saccheggiare la nostra città. In molti veniamo portati prigionieri in terra straniera. Di nuovo in patria, il re Nabuk, orgoglioso di essere vincitore, si siede sul trono e, mettendosi la corona in testa, si proclama re e dio di tutti i popoli conquistati. Non appena pronunciate queste parole, una vera e propria bestemmia, un fulmine scoppia sul suo capo. Nabuk, tramortito, sente che una forza soprannaturale gli fa cadere la corona dalle mani. Questa gli viene strappata dalla superba Abigaille, una sua schiava che pretendeva di essere sua figlia e, invidiosa, aspira a diventare la regina del popolo nemico. La superba Abigaille si siede sul trono, sottomette i grandi del suo regno e, come pegno per il potere conquistato, pretende che tutti noi, fatti prigionieri insieme e Fenena (che si è convertita alla nostra causa), veniamo condannati a morte. Radunati sulle rive di un fiume, non possiamo far altro che piangere la nostra cara patria persa. Il nostro pensiero va alla terra dove siamo nati Rinchiuso nel palazzo reale, Nabuk si pente della propria ferocia, soprattutto quando vede la figlia prediletta Fenena avviarsi al patibolo: si inginocchia e prega chiedendo pietà. Improvvisamente, un gruppo di guerriglieri rimastigli fedeli… 2004/13 prof. Stefano Lamon per Scuola Secondaria di I Grado “Marconi” Como Albate L’opera lirica o melodramma è uno spettacolo nel quale, come nel teatro o nei film, attori danno vita ad una storia. Gli attori recitano su un palcoscenico con scene, costumi, effetti di luce… Nell’opera, però, essi sono cantanti: dunque, recitano non parlando ma cantando. Il testo è tutto in versi, per fare in modo che, come nelle canzoni, si adatti al ritmo della musica; tutto è accompagnato da un’orchestra. Ogni attore/cantante impersona un personaggio; se ci sono scene di popolo, può essere presente in palcoscenico un coro, che fa le parti di massa (e, ovviamente, canta!). In alcune opere sono presenti anche balletti, affidate a ballerini di un corpo di ballo: anche qui, l’orchestra accompagna con la musica.