Opera domani 2011 ed XV
NABUCCO,
C’ERA UNA VOLTA LA FIGLIA DI UN RE
di Giuseppe Verdi
Fondazione Teatro Lirico “G. Verdi” – Riva Tre Novembre, 1 – 34121 TRIESTE
tel. 040.6722311 – fax 040.6722249
[email protected]
P. Iva 00050020320
Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi - Trieste
NABUCCO
(novembre dicembre 2011)
XV EDIZIONE
PROGETTO PER LA PRODUZIONE DI OPERE LIRICHE INTRODOTTE DA PERCORSI DIDATTICI REALIZZATO DA ASLICO
Opera domani…è un progetto dell AsLiCo (Associazione Lirica e Concertistica Italiana) che
intende mettere in moto l’interesse dei ragazzi nei confronti dell’opera lirica.
Un percorso didattico per gli insegnanti (riconosciuto dal Ministero dell’istruzione,
dell’Università e della Ricerca) e una serie di attività laboratoriali
per i ragazzi,
accompagneranno gli studenti in un percorso didattico che culminerà con la visione di uno
spettacolo di opera lirica a novembre.
La caratteristica principale di Opera domani sta nella partecipazione attiva del pubblico alla
rappresentazione: bambini e ragazzi infatti intervengono durante lo spettacolo, cantando dalla
platea alcune pagine dell’opera ed eseguendo alcuni semplici movimenti, appositamente scelti e
appresi nei mesi precedenti la rappresentazione.
Opera domani è nato nel 1997, ad oggi il progetto coinvolge ogni anno circa 100.000 ragazzi e
4000 insegnanti di tutta Italia!
Con la sua quindicesima edizione, la quinta ospitata a Trieste, Opera domani contribuisce a
rivisitare un capitolo cruciale della storia contemporanea, nel quale la musica, il melodramma e
la canzone hanno avuto una funzione di primo piano.
L’edizione XV è dedicata a Nabucco di Giuseppe Verdi, l’opera esemplare di un autore che
sentiva profondamente l’anelito alla libertà e all’indipendenza dei popoli. La produzione di
Nabucco offre ai ragazzi una nuova opportunità non solo di conoscere la musica di Verdi ma
anche di approfondire le tematiche suggerite dal libretto e i temi del Risorgimento. Per poter al
meglio immergersi appunto nell’atmosfera risorgimentale, è previsto anche lo studio del nostro
inno nazionale (Il canto degli italiani, di Michele Novaro su testo di Goffredo Mameli), composto
nel 1847 e diventato rapidamente il simbolo stesso del Risorgimento. Lo studio è inserito
all’interno del percorso didattico così da poter essere cantato prima di ogni rappresentazione.
Un contributo forte di Opera domani alle celebrazioni dell’Unità d’Italia.
La scelta di Nabucco segna un ritorno al repertorio classico da parte di Opera domani.
AsLiCo è soggetto riconosciuto per la formazione del personale della scuola – art. 66 del
vigente C.C.N.L. e artt. 2 e 3 della Direttiva n. 90/2003.
INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI: FONDAZIONE TEATRO LIRICO “GIUSEPPE VERDI” – TRIESTE
SIG.RA CHIARA BARICHELLO
TEL. 040.6722311 – E-MAIL: [email protected]
Fondazione Teatro Lirico “G. Verdi” – Riva Tre Novembre, 1 – 34121 TRIESTE
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PERCORSO DIDATTICO
responsabile: Carlo Delfrati
INCONTRO DI PRESENTAZIONE CON IL PROF. CARLO DELFRATI
L’edizione 2011 di Opera domani: Nabucco, c’era una volta la figlia di un re.
TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI, TRIESTE – SALA DEL RIDOTTO: MARTEDÌ 17 MAGGIO 2011 ORE 16.30
- Opera domani: strategie e modalità didattiche del progetto, le modalità e finalità didattiche,
lo spettacolo, l’approccio all’opera lirica.
- Primi cenni didattici su Nabucco di Giuseppe Verdi e sul Risorgimento.
- Modalità di iscrizione di partecipazione al progetto Opera domani. Calendario percorso
didattico.
DIDATTICA MUSICALE
PRIMO INCONTRO DIDATTICO – 3 ORE
TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI, TRIESTE – SALA DEL RIDOTTO: MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011 ORE 16.30
Attività di ascolto e analisi dell’opera, i temi del libretto e il Risorgimento.
Incontro introduttivo di didattica musicale su Nabucco: inquadramento storico e musicale
dell’opera e dell’Inno d’Italia. La musica di Verdi, primi suggerimenti didattici per introdurre
l’opera in classe.
Docente: Giovanni Mocchi, docente di didattica musicale.
I CORI
SECONDO INCONTRO DIDATTICO – 3 ORE
TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI, TRIESTE – SALA DEL RIDOTTO: MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2011 ORE 16.30
Le arie di Nabucco da preparare per lo spettacolo e le strategie didattiche per insegnarle ai
ragazzi.
Docente: Mariagrazia Mercaldo – docente di direzione di coro e cantante lirica.
DRAMMATIZZAZIONE
TERZO INCONTRO DIDATTICO – 3 ORE
TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI, TRIESTE – SALA DEL RIDOTTO: MARTEDÌ 11 OTTOBRE 2011 ORE 16.30
Attività di drammatizzazione sul libretto e attività pratiche per allestire uno spettacolo in classe
sulle musiche e le tematiche di Nabucco.
Docente: Jacopo Boschini – regista e drammaturgo
22 E 24 NOVEMBRE 2011 ORE 10.30 – 23 E 25 NOVEMBRE 2011 ORE 9.30 E 11.30
SPETTACOLO “NABUCCO, C’ERA UNA VOLTA LA FIGLIA DI UN RE” ALLA SALA TRIPCOVICH DI
TRIESTE RISERVATO AGLI ALUNNI DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA, PRIMARIE E SECONDARIE.
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MATERIALE E SUPPORTI DIDATTICI
LIBRETTO NABUCCO, C’ERA UNA VOLTA LA FIGLIA DI UN RE
Per tutti i ragazzi partecipanti al progetto e per gli insegnanti. Il libretto dell’opera,
comprensivo degli spartiti semplificati delle arie da imparare per lo spettacolo e di
attività didattiche differenziate per la scuola primaria e secondaria.
Il libretto contiene anche le istruzioni per realizzare gli oggetti da portare a teatro ed è
realizzato dal team didattico di Opera domani.
DISPENSA: L’AURE DOLCI DEL SUOLO NATAL
Per gli insegnanti. Una guida in classe per gli insegnanti partecipanti al progetto, una
rosa di proposte didattiche da poter realizzare in classe.
CD AUDIO CANTIAMO NABUCCO
Per gli insegnanti. Un CD audio con le arie da imparare per lo spettacolo e le basi, inciso
dal Coro di Voci bianche del Teatro Sociale di Como. Il CD contiene anche estratti
originali dell’opera per il lavoro didattico in classe. Le arie di Nabucco per lo spettacolo
sono scaricabili anche dal sito operadomani.org nella sezione didattica.
OPERADOMANI.ORG – E-LEARNING
il sito dedicato al progetto contiene giochi e approfondimenti per insegnanti e ragazzi
nelle aree dedicate: sezione didattica e area ragazzi. Dal Web è possibile scaricare
anche la dispensa introduttiva al progetto: un’introduzione alle modalità e alle strategie
didattiche di Opera domani. Un primo approccio alla didattica musicale per docenti
neofiti.
PREZZI E MODALITÀ DI ISCRIZONE
Il percorso formativo riservato agli insegnanti è gratuito e comprende il libretto
dell’opera, il materiale didattico e il cd con i cori da insegnare ai ragazzi e le basi
pianistiche. Al termine del percorso didattico verrà rilasciato un attestato di
partecipazione compilato in base alle ore di frequenza attestate dai fogli firma.
Il prezzo del biglietto per lo spettacolo è di € 6,00 e comprende il libretto dell’opera.
Ogni 10 alunni paganti un insegnante ha diritto all’ingresso omaggio. L’ingresso per i
ragazzi disabili e per i loro accompagnatori è gratuito.
Lo spettacolo avrà una durata di un’ora circa.
È possibile aderire al progetto Opera domani compilando il modulo di iscrizione e
inviandolo esclusivamente a mezzo fax al numero 040.6722249. Il modulo di
iscrizione deve essere compilato in ogni sua parte, compreso l’elenco degli
insegnanti che parteciperanno al percorso didattico.
Le iscrizioni saranno aperte dal 15 settembre al 31 ottobre 2010
Le iscrizioni pervenute prima del 15 settembre non verranno accettate.
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LO SPETTACOLO
NOTE DI REGIA
C’era una volta un re,
Un re pazzo di ambizione e di potere
Sua Maestà del rancore fraterno,
sovrano dell’odio fra nazioni e religioni.
La sua storia di morte e rinascita,
è la storia di un incubo,
una visione oppressiva che in realtà è la Realtà
Ma è una storia di Amore e di speranza.
La storia di un sogno che vorrei fosse Realtà,
quella che vi racconto:
la storia di Abigaille e delle sue scelte sbagliate.
Presi per mano dal giovane Giuseppe Verdi, entriamo in un luogo magico la cui frontiera,
rappresentata del golfo mistico, divide due popoli che si odiano. In questa atmosfera di
antagonismo, due ragazzi che si amano, lottano per tendere un ponte che, volando sulle ali
dell’amore, unisca i loro rispettivi fratelli.
Bambini e ragazzi, impersonando il popolo oppresso, vivono l’azione che si svolge tra palco e
platea, fianco a fianco degli interpreti: dopo esser stati imprigionati, canteranno il Va’,
pensiero, grido di dolore di un intero popolo che aspira alla libertà. Le parole di questo canto di
esuli – che ai tempi di Verdi furono proclama di indipendenza degli Italiani oppressi dalla
dominazione austro-ungarica – sono anche parole che racchiudono la nostalgia degli immigrati
nel ricordare la propria patria, lasciata per cercare altrove una vita migliore. Perciò nel finale
dello spettacolo bambini, ragazzi e artisti, intonano l’inno Fratelli d’Italia, simbolo di
fratellanza e di unità, nel senso più cosmopolita.
Vorrei che questa mia versione di Nabucco, raccontato ai bambini dopo 150 anni dall’Unità
d’Italia, sia un appello di tolleranza, di unione e di comunione sincera. I bambini che “vivranno”
questo progetto sono anche gli uomini di domani e rappresentano la nostra speranza per un
futuro in cui il mondo intero sarà considerato la patria di tutti, senza distinzioni di religioni,
colore, cultura e classe.
Silvia Collazuol
TRAMA
C’era una volta la figlia di un re… si chiamava Abigaille.
In realtà del Re Nabuccodonosor di Babilonia era solo la figlia adottiva.
Aveva una sorella, Fenena, che non amava, anzi, odiava a morte… ma in realtà odiava tutti a
morte… amici, nemici, amori.
Abigaille non sapeva amare: ci aveva provato una volta, con il giovane soldato Ismaele. Un ebreo
che era a Babilonia come ambasciatore. Aveva provato ad amarlo… ma in realtà il suo era un
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amore possessivo, ossessivo, persecutorio, malato; non corrisposta, in accordo col padre, l’aveva
fatto addirittura imprigionare.
Del carattere del padre adottivo aveva preso tutti i difetti: l’odio, la cupidigia, la sete di potere,
l’ambizione sfrenata, la propensione alla violenza… ma in realtà dentro di lei qualcosa di buono
c’era; solo che noi lo vedremo solamente alla fine o… per meglio dire… alla fine della dine.
…MA IN REALTÀ la nostra storia inizia proprio da qui, quando tutto è già successo, dal…
PROLOGO
Luogo: un cimitero: …provate a immaginare un cimitero, piccolo, molto buio, spaventoso.
Il grande musicista Giuseppe Verdi è triste perché la sua seconda opera è stata fischiata dagli
spettatori e allora per consolarsi è venuto a far visita alle tombe della moglie Margherita e dei
due figlioletti Virginia e Icilio, che lo hanno lasciato da poco. Mentre con dolore sta raccontando
ai suoi cari di voler abbandonare la musica, ecco apparire un… fantasma. È lo spirito di Abigaille.
Dopo aver vissuto una vita piena di odio, facendo male alla sorella, al padre, all’uomo che
amava e a tutto un intero popolo, è arrivata persino a togliersi la vita. Lo spirito di Abigaille ha
bisogno di trovare serenità, perché altrimenti dovrà vagare in eterno senza pace, e per
raggiungerla chiede a Verdi di mettere in scena la storia della sua vita, affinché la sua
esperienza negativa sia per tutti un esempio da non seguire. Solo così potrà riposare finalmente
in pace e riconciliarsi con la sua famiglia, con sé stessa, col mondo.
Verdi prima cerca di rifiutare, poi, incuriosito, accetta e si lascia affascinare e conquistare dalla
storia che Abigaille gli racconta, ci racconta…
PARTE PRIMA
Luogo: La Città di Gerusalemme, sotto l’assedio del crudele Re babilonese Nabucco.
Il popolo ebreo è rifugiato dentro il Tempio. Zaccaria, il sommo sacerdote del popolo ebreo,
porta ai suoi fedeli la prova che Dio non li ha abbandonati: Fenena, la figlia del Re nemico, è sua
prigioniera e, come ostaggio, potrà essere il mezzo di scambio per fermare l’attacco del padre
Nabucco.
Mentre Zaccaria cerca di rassicurare il suo popolo, arriva Ismaele, giovane guerriero ebreo, ad
annunciare l’inarrestabile assalto di Nabucco. Il sommo sacerdote vuole vedere con i suoi occhi
l’avanzata del nemico e quindi lascia Fenena nelle mani di Ismaele; senza sapere però che i due
giovani si conoscono da tempo: da quando Ismaele, andato a Babilonia come ambasciatore, era
stato preso prigioniero. Era nato allora tra i due un amore così forte da npn temere il passo del
tempo e la distanza.
Ismaele, non visto, cerca il modo di liberare la sua amata Fenena, ma viene bloccato da
Abigaille, sorella di Fenena, che nel frattempo è entrata con la forza nel tempio. Abigaille offre
ad Ismaele la salvezza sua e del suo popolo in cambio del suo amore. Egli rifiuta; non vuole
rinnegare il proprio amore per Fenena e non teme di morire per le. Chiede però pietà per il suo
popolo. In quell’istante, il Re Nabucco entra nel tempio. Zaccaria, che spaventato dall’avanzare
di Nabucco e dei suoi era tornato a rifugiarsi nel tempio, minaccia di uccidere Fenena se
Nabucco oserà profanare il luogo sacro degli Ebrei.
Nel momento in cui il sommo sacerdote sta per colpire la ragazza, Ismaele riesce a liberarla.
Nabucco, preso da un’immensa rabbia, ordina di saccheggiare e bruciare il tempio; Abigaille
giura di cancellare il popolo nemico dalla faccia della terra; Zaccaria e il suo popolo ebreo
maledicono Ismaele che li ha traditi.
PARTE SECONDA
Luogo: Babilonia.
Abigaille, rovistando tra i documenti di famiglia, trova uno scritto in cui legge di essere in realtà
figlia di schiavi e non del Re Nabucco. Questa scoperta avvelena irrimediabilmente il suo cuore.
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Il Gran Sacerdote di Belo informa Abigaille che Fenena, a cui Nabucco ha affidato il trono prima
di partire alla conquista della Giudea, sta liberando tutti gli Ebrei prigionieri e che, per questo,
il popolo babilonese è in rivolta. Le confessa quindi di aver architettato un piano diabolico: ha
sparso la voce della morte in battaglia di Nabucco, così che il popolo acclami lei come Regina.
Nel frattempo Fenena, desiderosa più che mai di unire i due popoli, decide di farsi esempio di
convivenza facendosi battezzare da Zaccaria nella religione ebraica. Approfittando della sua
nuova condizione chiede agli Ebrei di perdonare Ismaele che, salvandola, salvò in effetti una di
loro.
Abigaille, che di nascosto ha assistito al battesimo, si scaglia su Fenena, pretendendo la corona.
Sopraggiunge in quell’istante Nabucco e, nella sorpresa generale, riprende con violenza da sua
figlia Fenena la corona e se la pone sul capo. Ordina ad entrambi i popoli di inchinarsi e di
adorarlo come il solo e unico sovrano e dio. All’improvviso, mandato dal cielo, un fulmine lo
colpisce e la corona cade. Nabucco impazzisce e poi, stremato, sviene.
Abigaille non si lascia sfuggire l’occasione: raccoglie velocemente la corona, se la mette sul capo
e s’impossessa del trono.
PARTE TERZA
Nabucco rinviene e trova Abigaille sul trono; ancora stordito, non la riconosce. Abigaille,
approfittando della debolezza e della confusione del padre, si dichiara custode temporanea del
trono regale e, non contenta, consegna al deposto Re un atto terribile: la sentenza di morte di
tutti gli Ebrei. Ultimo atto del suo perfido disegno.
Nabucco è indeciso, non vuole assecondare la figlia, ma Abigaille lo provoca rivelandogli tutto
l’odio che la divora e aggiungendo che, poiché Fenena si è convertita all’ebraismo, dovrà morire
assieme a tutti gli altri Ebrei.
Nabucco in un ultimo disperato tentativo di convincere la figlia a desistere dai suoi crudeli
intenti, le rivela le sue origini di schiava ebrea e le ordina di risparmiare la sua unica vera figlia
Fenena. Abigaille, nella sua crudele determinatezza e ferita a morte nell’orgoglio, svelta
distrugge la prova della sua nascita e fa imprigionare Nabucco che implora perdono. Il vecchio
Re, ormai ridotto all’ombra di ciò che era, è pronto a rinunciare al trono e supplica invano
Abigaille di risparmiare Fenena. Piegato dal dolore e vinto nell’animo, Nabucco si assopisce.
Intanto il popolo ebreo imprigionato in esilio e sul punto di essere annientato, ricorda con
nostalgia la sua patria lontana.
PARTE QUARTA
Nabucco si risveglia confuso da un brutto sonno agitato e chiede il suo cavallo per andare in
battaglia. Sente allora il grido di condanna a morte di Fenena e ricorda ciò che è appena
accaduto; vuole correre a salvare la figlia, ma si rende conto di essere prigioniero. Chiede
perdono al Dio degli Ebrei per tanta tracotanza, promette di ricostruire il tempio distrutto e di
convertirsi. Ritrovando la lucidità e la forza di reagire, riesce a liberarsi e finalmente libera
anche il popolo ebreo. Nel frattempo, Abigaille nel veder crollare il suo diabolico piano si è
avvelenata e, agonizzante, giunge in scena. È aiutata e sorretta da Giuseppe Verdi. Chiede
perdono a tutti per come ha vissuto e per il male che ha commesso, poi ringrazia Verdi per
averla aiutata a trovare la pace dell’anima.
E così finisce la storia di Abigaille, la figlia di un re… ma in realtà forse questo è solo l’inizio…
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presentazione Nabucco TS