Conditions de vie au travail des travailleurs agricoles saisonniers et
migrants, impact du travail illégal
Condizioni di vita sul lavoro dei lavoratori agricoli stagionali e migranti, impatto
del lavoro illegale
Conclusioni – Documento finale
VP/2010/001/0448 - VS/2010/683
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Conditions de vie au travail des travailleurs agricoles saisonniers et
migrants, impact du travail illégal
La presentazione del rapporto durante la riunione del comitato di pilotaggio tenutasi a
Roma alla fine di maggio 2011 aveva offerto vari spunti di riflessione, tra i quali
figurano :
·
L’impossibilità di riconoscere ufficialmente le qualifiche e l’esperienza
professionali fa si che i salari dei lavoratori provenienti da altri Stati membri
siano più bassi rispetto a quelli dei lavoratori locali. In effetti, molti lavoratori
dei paesi dell’est possiedono elevate qualifiche professionali in altri settori
professionali, e il lavoro stagionale migrante portato avanti per vari anni
comporta un abbasamento delle loro qualifiche professionali e impedisce un
loro reinserimento in posti di lavoro più stabili e sedentari:
·
Il diritto alla formazione dovrebbe essere esteso, sia per offrire maggiori
qualifiche nel settore agricolo che per permettere di trovare altri lavori;
·
AGRIPASS deve essere sviluppato e maggiormente utilizzato;
·
Le difficoltà linguistiche sono ricorrenti, e occorre anche tener conto degli
aspetti culturali riguardanti i lavoratori migranti ;
·
Occorre creare uno statuto europeo del lavoratore immigrato, sia esso uomo o
donna. Attraverso la portabilità dei diritti, dovrebbe permettere di mettere in
maggior sicurezza i percorsi professionali;
·
Occorre intensificare i rapporti tra paesi di origine e paesi di accoglienza ;
·
Per lottare efficacemente contro il lavoro illegale e il capolarato occorre
introdurre tali pratiche come reato penale per coloro che operano nell’illegalità
sul mercato del lavoro agricolo. Occorre poi elaborare uno statuto delle
vittime.
·
Allo stesso modo, lo sviluppo di società di lavoro temporaneo e di prestazione
di servizi che operano nel quadro della direttiva europea sui lavoratori
distaccati deve essere controllato e strettamente inquadrato.
·
L’adesione sindacale deve essere l’obiettivo di una rete di partenariato
sindacale transnazionale.
Le discussioni hanno fatto emergere i seguenti elementi :
·
·
AGRIPASS può essere completato con l’introduzione di un certo numero di
tematiche ;
Il numero e la varietà di tali tematiche richiede un’assunzione di responsabilità
a vari livelli :
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·
o nazionale innanzitutto, con il coinvolgimento delle organizzazioni
sindacali partner
o transnazionale, stabilendo dei partenariati che portino a concludere
degli accordi tra paesi (sindacalizzazione, accompagnamento dei
lavoratori immigrati) ;
o Europeo, dal momento che tali tematiche riguardano l’insieme del
territorio europeo
Devono essere stabilite delle priorità per evitare qualsiasi dispersione
Dalle discussioni sono emerse delle grandi aspettative in termini di controlli.
Generalmente si evoca il rigore o i vincoli budgetari per spiegare la scarsità dei
controlli effettuati, ma noi pensiamo che questo atteggiamento sia piuttosto a fini
lucrativi : quale studio è stato fatto per affermare che questi controlli rappresentano
solo un costo e non permetterebbero entrate ?
Esiste inoltre la questione della qualità dei controlli (ossia « andare oltre le pure
formalità per verificare effettivamente il rispetto dei diritti), e la necessità di renderli
sistematici sono state poste da un gran numero di rappresentanti. Da questo punto di
vista, una dichiarazione comune può rappresentare un punto di partenza per
un’azione rivendicativa più strutturata.
Altrimenti, il lavoro stagionale, migrante, diventerà sinonimo di lavoro illégale :
ricordiamo lo studio, nel 2007/2008, sul « lavoro nero » realizzato dall’EFFAT.
Durante la conferenza è stata presentata un’idea molto forte : la possibilità di
organizzare i controlli con un servizo di ispettorato del lavoro europeo.
La presentazione che segue è una sintesi dei dibattiti tenuti in occasione della
conferenza di ottobre a Roma e di quelli avuti all’ultima riunione del comitato di
pilotaggio, nel novembre 2011. Si tratta di un piano d’azione articolato in 5 punti,
mentre la questione relativa alla creazione della carta sindacale necessità un più alto
grado di maturazione prima di un suo possibile sviluppo.
Formazione : il diritto alla formazione è riconosciuto su tutto il territorio europei, ma
esistono differenze molto marcate riguardo la sua applicazione tra i diversi Stati
membri, e soprattutto, dei comportamenti da parte delle imprese che si pongono al di
sopra delle leggi. E’ in questo spirito che potrebbe essere redatta una carta
contenente un certo numéro di aspetti, tra cui la formazione. D0altro canto, l’accordo
del 2002 sulla formazione professionale (concluso conformemente alle disposizioni
dell’articolo 139 del Trattato) rappresenta una base su cui poggiare tutta la
discussione. Questo accordo comporta vari punti : organizzazione della formazione
professionale, bilancio delle competenze, riconoscimento delle esperienze
professionali, trasparenza dei diplomi, libretto delle qualifiche e delle competenze.
AGRIPASS : dispositivo di cui tutti riconoscono l’utilità, ma occorre :
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·
·
·
Renderlo effettivo nell’insieme degli Stati membri, svilupparne gli strumenti e
facilitare la loro diffusione. A questo proposito, IGABAU, in partenariato con
« PECO Institut », ha sviluppato un progetto riguardante una serie di
raccomandazioni sull’evoluzione di AGRIPASS e il Registro dei mestieri
dell’agricoltura1. I risultati del progetto hanno portato a 12 raccomandazioni
che riguardano esclusivamente l’evoluzione degli strumenti e la loro diffusione.
Integrare le riflessioni derivanti da questo progetto, e il cui contenuto
essenziale riguarda :
o L’elaborazione di un libretto di accompagnamento delle attività del
lavoratore stagionale migrante /che valorizzi l’esperienza acquisita al
fine di facilitarne un riconoscimento formale)
o Lo stabilimento di un diritto al bilancio di competenze, di un diritto alla
formazione
Renderlo più accessibile anche tramite Internet. La forma « cartacea » può
evolvere e diventare un chip che permetterebbe a qualsiasi lavoratore di
disporre, in tempo réale, delle informazioni che lo riguardano e di aggiornare i
propri dati.
Partenariati : l’esempio della Bulgaria e della Spagna è interessante e getta le prime
basi per un partenariato che deve estendersi geograficamente e integrare la
questione dell’adesione sindacale del lavoratore stagionale migrante. In futuro
occorrerà impegnarsi per la realizzazione di un accordo di “partenariato tipo” a livello
EFFAT, per coordinare e animare una rete di partenariati. La riflessione dovrà
comprendere anche la ricerca di soluzioni per rendere l’adesione adatta anche a un
contesto di occupazione precario e per la portabilità dei diritti e degli obblighi
derivanti dall’adesione sindacale.
Label o carta: esistono varie esperienze di label incentrate sul rispetto delle norme
sociali in vari paesi. Questa carte sono state elaborate da organizzazioni sindacali
(IGBAU), organizzazioni datoriali ( le industrie della carne in Francia per i prestatori di
servizi), CCOO e IGBAU hanno collaborato recentemente ai lavori di organismi per la
certificazione o di controllo della RSI (Responsabilità Sociale d’Impresa). I risultati
non sono del tutto soddisfacenti, e per la RSI, troppo recenti per poterli valutare.
L’idea va mantenuta e sviluppata, e si rivela necessario uno studio più approfondito
sui risultati e le opportunità di tale pratica, per poter poi esprimersi su una sua
possibile generalizzazione e integrazione nei lavori delle parti sociali.
Statuto del lavoratore migrante: é senza dubbio il tema più importante del progetto.
I diritti devono essere inquadrati a livello europeo per assicurare la loro portabilità da
un paese all’altro. Lo loro portabilità deve essere garantita anche da
un’armonizzazione dei diritti esistenti, specialmente nella protezione sociale.
Le evoluzioni in corso, relative ai lavoratori stagionali extracomunitari rendono ancor
più necessaria l’elaborazione di un quadro europeo armonizzato per i lavoratori
stagionali migranti in agricoltura.
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AGRI-TRANS : Trasparenza nella formazione professionale in agricoltura – gli standard europei in
pratica attraverso l’esempio dell’allevatore di animali, settore porcino .
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Riflessione sulla responsabilità genitoriale, garantire uguaglianza e diversità
La questione relativa all’esercizio delle responsabilità educative nel momento in cui i genitori
lavoratori stagionali migranti sono assenti merita la nostra attenzione. Molti bambini sono
lasciati ai nonni o da soli, come in Romania dove i poteri pubblici non riescono a far fronte
alle carenze educative e ai rischi di de socializzazione.
Questa problematica apre un nuovo ambito di riflessione su un tema complesso, ossia come
coniugare la vita professionale migrante con l’esercizio della responsabilità genitoriale.
Le condizioni specifiche della migrazione (precarietà, insicurezza, isolamento, …) rendono
particolarmente vulnerabili le lavoratrici donne e gli stranieri. Una generalizzazione dei piani
di uguaglianza, la prevenzione di molestie sessuali, la gestione della diversità culturale e la
lotta contro il razzismo e la xenofobia devono diventare delle priorità.
Questi temi, spesso ripresi nelle discussioni, sono il più delle volte di competenza
della Federazione europea EFFAT, ma alcuni aspetti possono essere trattati su scala
nazionale o tra gruppi di paesi.
Gli Stati membri possono preparare i lavori relativi al lavoro illegale da far diventare
una fattispecie di reato penale – perdita o riduzione degli aiuti PAC per le imprese
che violano i diritti sindacali.
Da un punto di vista organizzativo, il Comitato di pilotaggio decide sui seguenti assi:
Agripass : il tema Agripass può integrare vari elementi enunciati dai Partner, e le
organizzazioni nazionali possono svolgere un ruolo importante su vari aspetti.
RUOLO DELL’EFFAT
RUOLO DELLE
ORGANIZZAZIONI NAZIONALI
COMMENTI
In un primo tempo, il ruolo
dell’EFFAT deve proseguire
in direzione di una messa in
atto effettiva, e integrare
altri aspetti , tra i quali :uno
studio di fattibilità per
costruire una forma di
passaporto
elettronico
(carta, che permetterebbe
di
integrare
l’accompagnamento
del
lavoratore in termini di
attività (contratto di lavoro),
di diritti sociali, (in senso
iato :
assicurazione
malattia,
infortuni,
pensione), di formazione (in
L’accordo del 2002 sulla
formazione
è
stato
oggetto di valutazione per
quanto riguarda la sua
attuazione. Predominano
due situazioni :
Nella maggior parte degli
Stati membri prima del
2004 l’accordo è poco
conosciuto,
e
può
apparire
come
un
elemento
difficile
da
attuare
e
senza
veramente completare i
dispositivi
nazionali
esistenti. Questo accordo
può
comunque
agire
L’integrazione
dell’adesione
a
un’organizzazione
nazionale non può essere
integrata
nel
sistema
Agripass, non fosse altro
che per delle ragioni di
privacy. Per contro, l’idea
di istaurare una carta
AGRICOLA EFFAT può
essere
esaminata
in
stretto rapporto con il
sistema Agripass. Per
contro, esistono differenze
di punti di vista tra datori
di lavoro e organizzazioni
sindacali
su
scala
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migrants, impact du travail illégal
rapporto con i diritti acquisiti
dal lavoratore, le qualifiche
ottenute, l’apprendimento
delle lingue…). Questo
insieme di punti riprende
l’idea di un libretto di
accoglienza
e
di
accompagnamento il cui
contenuto era formulato nei
questionari.
Il bilancio di competenze e
di riconoscimento delle
esperienze professionali
Le
raccomandazioni
elaborate da IGBAU
come
leva
per
armonizzare
le
competenze
a
livello
dell’UE. Le organizzazioni
nazionali
Partner
del
progetto
devono
impegnarsi
in
questa
direzione e il lavoro deve
poi estendersi all’insieme
dei Paesi membri.
Negli altri Stati membri,
aderiti dopo il 2004, ma
soprattutto in quelli che si
sono aggiunti dopo il
2007, l’accordo non è
conosciuto e per cui non
applicato. In molti paesi
non sono stati messi in
atto
dispositivi
di
formazione continua.
In conclusione, l’accordo
del 2002 deve essere
rivalutato
sia
dalla
federazione europea che
dalle
organizzazioni
nazionali.
europea, e noi riteniamo
che
lo
strumento
AGRIPASS
debba
permettere la portabilità
dei diritti sociali. Questo
aspetto
teorico
si
scontrerà
con
delle
difficoltà,
soprattutto
linguistiche
(come
utilizzare un diritto alla
formazione quando non si
conosce la lingua del
paese di accoglienza) che
devono essere prese in
considerazione
nelle
future azioni.
Sindacalizzazione /partenariato: la sindacalizzazione dei lavoratori rappresenta
una vera sfida sia per i lavoratori che per le organizzazioni sindacali, in materia di
coesione europea. L’idea si baserebbe Sulla creazione di una carta europea di
adesione nel settore agricolo e lo sviluppo di partenariati sul modello presentato dalla
Bulgaria per esempio.
RUOLO DELL’EFFAT
RUOLO DELLE
ORGANIZZAZIONI NAZIONALI
L’EFFAT
potrebbe
diventarne il coordinatore,
in stretto partenariato con
le organizzazioni sindacali
nazionali.
I paesi
partner
del
progetto devono stabilire
un accordo di partenariato
per facilitare la creazione
di questa carta.
La
questione
della
raccolta e ripartizione dei
contributi
versati
dall’aderente deve essere
studiata meglio, tenendo
conto
delle
regole
confederali.
L’accordo
L’Effat potrebbe elaborare
un modello di accordo di
partenariato
tra
le
organizzazioni e dare avvio
a una riflessione sulle
regole comuni da adottare.
COMMENTI
I mezzi da utilizzare per
l’organizzazione
dei
migranti costituiscono una
questione spinosa, poiché
la precarietà, la mobilità e
la scarsità dei salari
rendono difficile l’idea di
recuperare risorse dai
contributi dei lavoratori
migranti.
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migrants, impact du travail illégal
EFFAT potrebbe anche dovrebbe vertere
coordinare e animare la presa in carico
rete di partenariati.
difesa giuridica.
Va affrontata anche la
ripartizione dei mezzi da
dedicare all’organizzazione
sindacale dei migranti.
sulla
della
Label/carta : tema che non troverà una soluzione definitiva in questo progetto,
tenuto conto del numéro di punti di vista diversi.
RUOLO DELL’EFFAT
RUOLO DELLE
ORGANIZZAZIONI NAZIONALI
COMMENTI
L’idea non è nuova e
resta segnata da molte
incognite e punti da
trattare per il futuro.
Tuttavia, questo label o
carta
può
essere
discusso
in
modo
informale, in un primo
momento, con i datori di
lavoro, su scala europea,
per poi essere presentata
in comitato settoriale di
dialogo sociale, e in un
futuro
più
o meno
prossimo , in sede di
Consiglio
settoriale
européo.
Esistono delle carte o label
in vari paesi.
L’idea è di esaminarle per
poi proseguire verso uno
studio esaustivo realizzato
dall’insieme dei paesi e
organizzazioni sindacali (e
organizzazioni
vicine,
Partner), e servire come
base
di
discussione
informale
che
l’EFFAT
potrebbe organizzare.
Il dibattito sulla RSI deve
essere
avviato
senza
perdere di vista il fatto che
il rispetto dei diritti dei
lavoratori non può in
nessun caso diventare
u’opzione facoltativa per
l’impresa, o un elemento di
valorizzazione della stessa
nei
confronti
del
consumatore.
Statuto del lavoratore stagionale/migrante
Lo statuto del lavoratore stagionale migrante sembra essere diventato una necessita,
ancor più con l’attuazione della futura direttiva sul lavoro stagionale dei lavoratori
extra comunitari.
Note complementari : in primo luogo, rammentiamo la nécessita di misurare più
precisamente il ruolo e l’importanza delle Società di Lavoro temporaneo o
« agenzie », attraverso uno studio. Questo studio deve distinguere, da un punto di
vista transnazionale, cosa sono esattamente queste « agenzie » e società di
prestazione di servizi, e deve anche integrare la nozione di “caporalato”.
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Su proposta della Spagna, i contratti di lavoro stagionale dovrebbero essere
convertiti in contratti di lavoro a tempo indeterminato, tenuto conto del carattere
ricorrente che dà un aspetto permanente al lavoro per molteplici ragioni.
A questo proposito, ricordiamo uno studio dell’EFFAT nel 2008/2009. Proponiamo di
riprendere questo studio con i lavori realizzati dalla Spagna, come altre
organizzazioni che hanno lavorato su questo tema. Una seconda proposta consiste
nel facilitare la comunicazione, in particolare la possibilità d permettere
effettivamente la portabilità dei diritti. Questione complessa che nécessita un
adattamento che deve portare a una nozione di portabilità dei diritti, allargata a livello
transnazionale.
La conferenza ha permesso di ritenere alcune priorità, su due punti principali :
1. Accordo di sindacalizzazione e partenariato
2. « statuto » con un contenuto ben definito (il termine indica solo il tema) del
lavoratore stagionale
Il tema « Agripass » occupa regolarmente diverse organizzazioni di vari Stati
membri : EFFAT ha sollecitato un cofinanziamento, presso la Commissione, al fine di
trattare specialmente i punti di vista proposti in queste conclusioni.
Infine, per terminare, ricordiamo che la diffusione dei risultati di questo progetto è uno
degli assi del piano di lavoro.
Ricordiamo :
- che lo svolgimento e i risultati di questo progetto devono essere largamente
diffusi, in particolare sui siti dei Partner del progetto, come previsto dal
programma di lavoro.
- Diffondere questi risultati presso le istituzioni europee (compressa la DG
Giustizia e Affari Interni).
- La diffusione di una « guida » che faciliti lo scambio di informazioni. Questa
guida è stata presentata all’ultima riunione del Comitato di Pilotaggio.
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