Inaugurazione dell’anno accademico 2015-2016 713° dalla fondazione giovedì 21 gennaio 2016 Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione di Eugenio Gaudio, Magnifico Rettore della Sapienza Università di Roma 3 Scommettere su se stessi Fatima Ezzahra Ez zaitouni, studentessa di Scienze politiche sociologia comunicazione e della Scuola superiore di studi avanzati 13 Anticorruzione e trasparenza. Impegni e opportunità per l’Università Andrea Putignani, direttore dell’Area Affari istituzionali 17 La Città universitaria esempio di un’altra modernità Paolo Portoghesi, professore emerito di Progettazione architettonica 21 Saluto di Carlos Andradas Heranz, Magnifico Rettore dell’Universidad Complutense de Madrid 29 Saluto di Didier Viviers, Magnifico Rettore dell’Université libre de Bruxelles 31 Ottoni di MuSa e Coro MuSa diretti dal maestro Silverio Cortesi eseguiranno: • GaudeaMuS.. elaborazione del maestro Silverio Cortesi maestri del coro Paolo Camiz e Giorgio Monari • TrumpetVoluntary Geremiah Clarke (1674-1707) www.musicasapienza.uniroma1.it Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione di Eugenio Gaudio, Magnifico Rettore della Sapienza Università di Roma Educationisthemostpowerfulweapon whichyoucanusetochangetheworld (NelsonMandela) Signore e Signori, In diverse occasioni pubbliche abbiamo sottolineato il nostro modo di intendere oggi, 21 gennaio 2016, la Comunità la cultura e il ruolo dell’istruzione della Sapienza si ritrova in Aula magna nella società contemporanea e vogliamo per il 713° anno accademico ribadirlo in questo momento: siamo dalla sua fondazione. Il primo saluto, chiamati a impegnarci perché i saperi, e un ringraziamento particolare, di cui l’Università è responsabile rispetto va al Presidente della Repubblica alle generazioni future, divengano parte per la sua presenza qui nella giornata integrante e viva della cultura del Paese. per noi più rituale: un saluto deferente E ci riferiamo alla cultura pensandola e un ringraziamento affettuoso, come benecomune, ma anche se mi è consentito, perché il Presidente come risorsaanti-crisi cui affidare Mattarella si è laureato in Sapienza, una rinnovata dichiarazione di fiducia. all’età di 23 anni, nella nostra Facoltà di Giurisprudenza, discutendo una tesi I drammatici eventi dell’attualità, il cui titolo appare oggi singolarmente a partire dai fatti che hanno sconvolto profetico dell’altissimo ufficio cui è stato il mondo, da Parigi a Beirut al Sinai, chiamato: Lafunzionediindirizzopolitico. ci chiedono di non dare per scontato Grazie ancora, Signor Presidente, che la cultura sia universalmente per essere oggi qui con noi. riconosciuta come fattore di coesione, di apertura alla diversità e di crescita Porgo quindi il cordiale saluto socioeconomica. Siamo in piena sintonia della Sapienza ai membri del Governo, con quanto il Presidente, a tutte le Autorità civili, militari nel suo messaggio per il nuovo anno, e religiose, agli studenti, ai docenti, di fronte a un terrorismo al personale. Un caloroso saluto che ci vuole impaurire e condizionare, ai Magnifici Rettori delle università ci ha solennemente consegnato: italiane e ai Rettori delle Università «Nonglielopermetteremo.Difenderemo di Bruxelles e di Madrid, che ci confortano leconquistedellanostraciviltà con la loro presenza e amicizia. elalibertàdellenostresceltedivita». 3 Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore Una strategia dell’attenzione per gli studenti In quest’anno abbiamo delineato una politica attiva che ha riguardato l’orientamento, l’alternanza Considerando l’anno accademico scuola/lavoro, il placement e il rapporto alle nostre spalle, il primo risultato con le imprese: ne è segno tangibile significativo è stata la ripresa capacità la scelta di dar vita a innovativi di richiamo della Sapienza corsi di studio attenti ai cambiamenti sulla popolazione studentesca. In anni della società e alle richieste del mercato di crisi e di demotivazione rispetto del lavoro, così come l’impulso all’Università (anche sotto la spinta ad aumentare i corsi internazionali di campagne ambigue come in lingua inglese, raddoppiati da 7 a 14. quella sul valore legale dei titoli e sull’utilità stessa di studiare e laurearsi), La VII Indagine Eurostudent mostra tutto ciò per noi ha un preciso significato: una riduzione in Italia della presenza la nostra prima responsabilità è la qualità di studenti provenienti da famiglie dell’insegnamento e dei corsi di studio. non privilegiate e rileva che l’importo Questa linea strategica di attenzione medio delle tasse universitarie agli studenti e alla qualità degli studi è aumentato di circa l’8% in tre anni si è realizzata anche attraverso e del 13% in sei anni. È vero la ristrutturazione di aule e biblioteche, che gli atenei lamentano da tempo con piano pluriennale, e mediante un sottodimensionamento l’apertura continuativa di biblioteche dei finanziamenti e che le risorse ottenute e sale di studio secondo le migliori dalle immatricolazioni rappresentano pratiche internazionali. un ingrediente essenziale per l’equilibrio di bilancio, ma, ciononostante, abbiamo Una autocritica, che è anche priorità realizzato una riduzione delle tasse d’impegno per gli anni a venire, universitarie del 20% per gli studenti nasce dalla considerazione che chi ha delle fasce più deboli di reddito, più studenti deve più degli altri curare confermando anche le politiche le condizioni di frequenza dell’Università di sostegno avviate in passato. e mantenere una crescente attenzione Si tratta di una scelta che coinvolge per l’aggiornamento del modello circa un terzo degli studenti di insegnamento e per la puntualità e rappresenta il primo passo delle attività didattiche. di una politica chiara per allargare le basi democratiche dell’accesso all’Università. 4 Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore L’investimento in risorse umane La Sapienza: il progetto scientifico Già nell’inaugurazione dello scorso Per quanto attiene l’area della ricerca, anno accademico abbiamo sottolineato dell’innovazione e del trasferimento come, al fine di sconfiggere tecnologico, l’Ateneo con la cultura la sterilità di un’esistenza si è complessivamente confermato autoreferenziale, sia fondamentale punto di riferimento italiano che la tensione al rafforzamento per le maggiori agenzie di ranking del valore dell’Università venga fatta internazionali (Arwu-Academic propria da ognuno di noi. RankingofWorldUniversities, La linea seguita è stata quella QSWorldUniversityRanking, di sostenere le attività intraprese USNews-ThomsonReuters,Center per la valorizzazione forWorldUniversityRankings). delle pari opportunità a tutti Sono stati adottati regolamenti nuovi i livelli, contrastando ogni forma e criteri trasparenti per l’assegnazione di discriminazione e incoraggiando delle risorse; è stata varata una politica eventi, incontri pubblici e attività per l’acquisto di grandi attrezzature didattiche per affermare la cultura scientifiche volta a dotare Sapienza della parità. di un parco strumentale di assoluto livello internazionale, utilizzabile da tutti Attenzione particolare è stata rivolta i ricercatori delle università italiane all’adeguamento del personale, ed estere. pur nella ristrettezza delle risorse, per le attività di didattica e ricerca, Significativo è l’impegno per la gestione mediante procedure meritocratiche del nuovo Catalogodellaricerca di reclutamento per circa quattrocento e per l’accesso ai finanziamenti europei; professori di ruolo e ricercatori; in tale quadro è stata avviata la presenza aumento dei fondi per assegni di ricerca; strutturata di Sapienza a Bruxelles al fine istituzione di un fondo per la proroga di sostenere le aree di eccellenza scientifica dei contratti per i precari; approvazione dell’Ateneo. Sono state avviate azioni di un piano di reclutamento per oltre congiunte con atenei internazionali duecento posizioni di personale di riconosciuto prestigio tecnico-amministrativo-bibliotecario. per le collaborazioni di ricerca. 5 Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore Sul versante dell’innovazione, Sapienza quali LaSapienzadiDante, ha dato spazio all’evento europeo il CenacolodellaSapienza MakerFaire i cui protagonisti sono con la presentazione di libri anche i giovani innovatori digitali; di nostri illustri laureati, mostre museali ha proseguito con iniziative di formazione come quella sui Dinosauri, stagioni atte a favorire l’autoimprenditorialità musicali e teatrali. Tra gli eventi in cui di studenti e neo-laureati anche ci siamo impegnati mi limito a citare con la stipula di specifici accordi PernondimenticareGarissa: è di pochi con piattaforme di crowdfunding giorni fa la riapertura di quella e sottoscritto numerosi accordi Università, ove siamo impegnati per la valorizzazione dei risultati in una attività di sostegno con i Ministeri della ricerca e il loro trasferimento degli Esteri e dell’Università. con la creazione di spin-off e di start-up. L’avvio del progetto Saperi consentirà Il tema della cooperazione all’Ateneo di sviluppare iniziative e degli scambi internazionali a supporto dell’innovazione è tra quelli più importanti e centrali; e della creatività di studenti occorre quindi ricordare una serie e gruppi di ricerca. di iniziative, veri e propri ponti gettati verso alcune delle realtà culturali più In tale ambito, la semplificazione dinamiche e interessanti del panorama dei regolamenti interni ha avuto geopolitico contemporaneo, fra cui come principio ispiratore il rilancio il conferimento del Dottorato dei rapporti con la società, il territorio, di ricerca honoriscausa in Comunicazione, le imprese e il mondo della ricerca ricerca, innovazione a Evo Morales, applicata, potenziando la terza missione Presidente dello Stato Plurinazionale dell’Università. della Bolivia; del Dottorato di ricerca honoriscausa in Tecnologie avanzate in chirurgia a Susan J. Blumenthal, La Sapienza: il progetto culturale consigliera della Sanità militare del Presidente degli Stati Uniti di America; nonché il conferimento È stato anche approvato il Progetto della Laurea adhonorem in Scienze CulturaleSapienza che coinvolge l’intera dello sviluppo e della cooperazione comunità: hanno preso avvio il Caffè internazionale a Ränia al-Abd Allăh letterario ad Architettura, eventi strategici di Giordania. 6 Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore Le politiche per l’internazionalizzazione A ciò si aggiunga l’impegno per un significativo aumento del numero di professori visitatori Un ambiente formativo fortemente dall’estero e del numero di studenti improntato alla multiculturalità in mobilità in e out. e di respiro internazionale è certamente al centro delle aspettative La Sapienza per la salute di ogni studente universitario moderno. Solo un simile contesto può far crescere nei nostri giovani l’anelito e il desiderio Infine, i Policlinici universitari, peculiarità di conoscenza e progresso, per essere storica e valore aggiunto del nostro protagonisti di una stagione Ateneo. Un anno fa ci siamo impegnati che rappresenta un cambiamento a rilanciare e rafforzare il loro ruolo, di epoca. anche attraverso esempi concreti di ristrutturazione e ampliamento Abbiamo pertanto intensificato delle strutture esistenti. Abbiamo, pertanto, la nostra presenza nell’ambito di reti finanziato e realizzato la progettazione internazionali quali la Alliance e l’appalto per la costruzione of Academic Health Centres Universities dell’edificio universitario and National Academies, la International da adibire a ricerca e didattica Association of Universities, l’Unione per la Facoltà di Medicina e psicologia delle Università del Mediterraneo nell’area di Grottarossa. Abbiamo e soprattutto l’Unione delle Università completato la ristrutturazione totale delle Capitali Europee, dove Sapienza e la messa a norma dell’Obitorio è stata eletta alla Presidenza di Medicina legale. Il piano per i prossimi tre anni. Da sottolineare, di riorganizzazione e ristrutturazione inoltre, le relazioni con il Ministero del Policlinico Umberto I è stato degli Affari esteri e della cooperazione approvato dalla Conferenza dei servizi. internazionale, anche attraverso È stato definito con la Regione l’assetto la Conferenza della Cooperazione. che consolida e rafforza la presenza Abbiamo infine rafforzato alcuni e le attività assistenziali dei Corsi partenariati strategici collaborando di laurea in Medicina nel Polo Pontino. a diversi progetti in Europa, nell’area Il testo del Protocollo di Intesa, del Mediterraneo, in Medio Oriente, concordato con la Regione Lazio, in America Latina e in Cina. ha ricevuto da poco l’approvazione 7 Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore da parte dei Ministeri affiancanti si pone in una posizione di netta la Regione ed è in via di conclusione. inferiorità rispetto alla media dell’Unione europea1: la quota di persone fra 25-64 anni con il diploma L’Università italiana: il costo dell’ignoranza di scuola secondaria superiore (56% rispetto alla media europea del 73,4%) e la quota di persone fra 25-34 anni Ma, anche rispetto alla crisi che attanaglia con titolo universitario (20,3% rispetto le nostre società da lunghi e difficili anni, al 34,6% in Europa, con obiettivo la cultura deve avere qualcosa comunitario del 40%). da dire e forse più ancora da fare. Il riferimento va qui al bel saggio Anche quando registriamo qualche che Giovanni Solimine1 ha dedicato miglioramento, le cose non vanno bene: ai costi dell’ignoranza, un testo che riveste ad esempio, il numero dei laureati particolare interesse per la nostra comunità è aumentato tra il 2008 e il 2012 di studiosi e studenti. di due punti e mezzo, mentre nell’Unione europea è stato È un libro spietato nella denuncia di quasi cinque punti, con un incremento dei guasti del sistema italiano della differenza fra Italia e media europea: della conoscenza, ma in cui allo stesso da quartultimi siamo, ora, ultimi. Senza tempo l’autore testimonia una forte contare gli squilibri interni: in Campania, fiducia nei confronti del sapere. Sicilia e Sardegna la percentuale La sua lettura ci fornisce un’ampia dei diplomati è di nove punti inferiore panoramica sui dati e sulle molte alla media nazionale e di ben venti punti declinazioni in cui l’ignoranza più bassa rispetto a Lazio, Umbria si manifesta nella vita del Paese, e Trentino ove troviamo i risultati migliori1. condizionandone negativamente lo sviluppo e riproducendo vecchie E, ancora oggi, molti indicatori1 collocano e mai superate dicotomie l’Italia a un livello critico rispetto (povertà/ricchezza, inclusione/ alla maggior parte dei Paesi esclusione, centralità/marginalità). dell’Unione europea. Colpisce in particolare la quota di Neet, cioè i giovani fra i 15 Se vogliamo valutare lo stato e 29 anni che non studiano, non lavorano dell’istruzione e della formazione in Italia, e non seguono corsi di formazione possiamo semplicemente considerare professionale: la percentuale raggiunge due indicatori primari per i quali l’Italia il 24% nel 2012, ed è la quota più alta 8 Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore d’Europa. Ma quel che più allarma delle condizioni di vita è che questo dato sale al 28% per i figli e per la competizione internazionale. di genitori con la sola licenza elementare e scende del 10% se si è figli di laureati. La seconda questione riguarda più da vicino il ruolo delle istituzioni La scuola e l’istruzione, cioè, deputate alla formazione, e quindi non funzionano più da fattori le politiche pubbliche educative. di riequilibrio per i ragazzi provenienti Le scuole di ogni grado, e naturalmente da famiglie svantaggiate. In assenza l’Università, devono tornare a essere di politiche adeguate per scuola, università propulsori fondamentali dello sviluppo e cultura che si pongano come obiettivo del Paese. l’inclusione, la coesione sociale e la promozione di una crescita Una ulteriore questione sta nell’intreccio, complessiva della cittadinanza, ancora troppo poco virtuoso, tra ricerca, le diseguaglianze tendono dunque innovazione e occupazione. La qualità a riprodursi attraverso le generazioni, e la formazione del capitale umano diventando allarmanti nel Meridione di un Paese producono, infatti, d’Italia. conseguenze rilevanti a livello non soltanto individuale ma di sistema, Ma il discorso sul sapere e sui suoi costi sulla produttività e sulla ricchezza non deve essere affrontato esclusivamente e anche su altri importanti indicatori, in un’ottica economicistica. Innanzitutto, dall’allungamento dell’aspettativa di vita dobbiamo occuparci della preoccupante alla riduzione del tasso di criminalità. riduzione dell’appeal dello studio: conviene ancora investire tempo e risorse È per queste ragioni che appare urgente economiche sulla formazione? Dobbiamo recuperare quella visione della cultura riconoscere che nella percezione generale come benecomune cui ci riferivamo e nel senso comune, l’istruzione in apertura. Un bene costruito non rappresenta più l’ascensore sociale collettivamente e altrettanto che era solo fino a pochi decenni fa. collettivamente fruito, che rappresenti una base indispensabile per la crescita La prima questione da porre personale e un indispensabile con forza è dunque l’assunzione collante sociale. di una nuova centralità dell’istruzione come fattore strategico per la mobilità Non è senza significato che, tra i principi sociale, per il miglioramento fondamentali, troviamo all’art. 9 9 Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore della nostra Costituzione che «laRepubblica 4. garantire il diritto allo studio promuovelosviluppodellacultura e la mobilità degli studenti, elaricercascientificaetecnica». che devono essere in grado di poter scegliere in base alle proprie A tal proposito vogliamo ricordare vocazioni e aspirazioni, anche che il governatore della Banca d’Italia abbassando o annullando le tasse Ignazio Visco, nell’edizione 2013 di iscrizione per gli studenti del Forum del libro, ha voluto sottolineare meno abbienti in particolare che «unPaesecomel’Italia,poverodirisorse nel Mezzogiorno. materialieinritardosumoltifrontinonsolo economici,dovrebbemirareainvestire Tutte le persone investite di responsabilità nellascuolaenellaconoscenzanonsotto di Governo sanno che le risorse necessarie osullamaal di sopradellamedia a questo piano, che rilanci veramente deglialtriPaesi». il futuro dei giovani e con esso quello del Paese, sono concretamente Molti sono d’accordo su cosa mobilizzabili con una vera spendingreview sia necessario, anzi indispensabile, fare1: che tagli le spese improduttive, sopra la media europea, e investa 1. aumentare i finanziamenti delle sul principale capitale di cui il nostro Università, dopo anni di progressivi Paese è ricco, il capitale umano. tagli, che hanno ridotto i bilanci alla mera copertura delle spese fisse, L’Università italiana: il valore dell’ora di lezione comprimendo la quota da destinare alla ricerca, al diritto allo studio e all’investimento; 2. 3. valorizzare l’autonomia degli Atenei Ma la cultura, il sapere e la loro responsabilità, con forme e la loro trasmissione e innovazione semplici, condivise, serie e rigorose non sono riducibili solo a un problema di valutazione, i cui risultati organizzativo e di risorse, dovranno guidare (ex post) seppur fondamentali per rendere la distribuzione delle risorse; possibile ciò che costituisce avviare rapidamente il reclutamento il fulcro dell’Università: straordinario di giovani ricercatori l’incontro fra docente e discente. e finanziare un piano Per questo voglio ricordare per la progressione di carriera quanto scrive Massimo Recalcati per chi lo meriti; nel suo bel libro L’oradilezione2: 10 Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore Ilmaestrononècoluichepossiede Platone così sottolinea l’impossibilità ilsapere,macoluichesaentrare di una scienza infusa o trasfusa, inunrapportosingolare che fluisca passivamente dal sapiente conl’impossibilitàcheattraversa al discente, evidenziando la necessità ilsapere,cheèl’impossibilità di stimolare un sapere attivo. disaperetuttoilsapere… Sidevedirealloracheuninsegnamento Il lavoro del docente è quindi decisivo hacometrattodistintivoilconfronto nella formazione dell’individuo, anche conillimitedelsapereattraverso se nel nostro Paese è oggi scarsamente ilsapere,mentreilmaestrochemostra considerato sia a livello economico dipossedereilsaperepuòesseresolo che sociale. L’incontro con un docente, unacaricaturarisibiledelsapere. come quello con certi libri o con certe opere d’arte, può cambiare anche È interessante ricordare, come riferimento profondamente la vita di una persona. di questa concezione del sapere, La attivitàdidattica, infatti, il Simposio di Platone3, quando Agatone non può essere limitata a una dimensione incontra Socrate. meramente organizzativa e informativa, senza tener conto della funzione AlloraAgatone,chestavasdraiatotutto metodologica, valoriale e affettiva propria soloall’ultimoposto:«Qua,Socrate, dell’educazione, che in ultima analisi distenditiaccantoame,perchéanch’io ha come obiettivo la umanizzazione possafruire,standoincollatoate, della vita. diquell’arcanochetihavisitatolà nelvestibolo.Èchiarochelohaicarpito Lo sappiamo tutti: un’ora di lezione elotienistretto:altrimentinontisaresti può modificare l’andamento di una vita, mosso».ESocratesedetteereplicò: far cambiare direzione al nostro destino2, «Sarebbebello,Agatone,selasapienza farci scoprire qualcosa che era rimasto fossequalcosachepuòscorrere, sopito all’interno del nostro io. Questo alsemplicecontatto,dalpiùpieno può avvenire in qualunque fase alpiùvuotodinoi,comeattraverso della nostra formazione, dalle scuole unfilodilanal’acquascorredallatazza sino all’Università. Il docente non solo piùcolmaaquellapiùvuota.Mase può svelare strade ignote, ma come anchelasapienzaècosiffatta,intalcaso ci ricorda Platone nel Simposio3, èunveroonorepermestaresdraiato può accendere il desiderio del viaggio accantoate:così,credo,micolmerai intellettuale. E questo può accadere dicopiosaesplendidasapienza». in qualunque branca del sapere: 11 Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore non solo nelle discipline umanistiche, dalla filosofia all’arte, ma anche in territori apparentemente più aridi, dalla chimica all’anatomia, dalla matematica alla ragioneria. Ognuno di noi ha uno o più docenti che non dimentica, che hanno lasciato in noi un’impronta indelebile, come ci indica la etimologia stessa della parola insegnare, che vuol dire lasciare, nell’altro, unsegno. Ricordiamo i maestri non tanto per quello che ci hanno insegnato, ma per come ce lo hanno insegnato: non tanto per il contenuto del sapere, ma per l’accensione della scintilla dell’amore per il sapere e dell’aspirazione alla conoscenza e, in ultima analisi, alla verità. 1 Solimine Giovanni, SenzaSapere.Ilcostodell’ignoranza inItalia, Bari, Editori Laterza, 2014. 2 Recalcati maSSimo, L’oradilezione.Perun’erotica dell’insegnamento, Torino, Einaudi, 2014. 3 Platone, Simposio. 12 Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore Scommettere su se stessi Fatima Ezzahra Ez zaitouni, studentessa di Scienze politiche sociologia comunicazione e della Scuola superiore di studi avanzati Signor Presidente della Repubblica, un atteggiamento di chiusura Magnifico Rettore, Autorità, e rifiuto verso ciò che è «diverso». Comunità universitaria tutta, Viviamo in un mondo e in una società gentili ospiti, sempre più orientati verso la compresenza di più culture, e lo stimolo che riceviamo Vorrei, anzitutto, porgervi un sincero dall’esterno è quello di allargare e caloroso saluto. È un onore per me i nostri orizzonti e interagire essere qui, oggi, come rappresentante con culture diverse e nuove prospettive. del corpo studentesco dell’ateneo, Unodeglistrumenticheabbiamoa quale studentessa di Scienze politiche disposizioneperriuscireinquestasfida e allieva della Scuola superiore èsenz’altroildialogointerculturale, di studi avanzati. all’insegna del rispetto reciproco e della consapevolezza che confrontarsi In questo mio breve intervento vorrei con l’altro non significa competere condividere con voi il significato per prevalere: significa, piuttosto, che hanno per me due parole: crescere insieme arricchendosi dialogo interculturale e ottimismo. vicendevolmente e sviluppando una coscienza critica della realtà Essere portatrice di due culture che ci circonda. contemporaneamente è per me motivo di grande orgoglio. Oggi, essere studentessa Avevo otto anni quando mi sono in questa grande università trasferita in Italia: un Paese nuovo, mi ha permesso di entrare una cultura nuova, una lingua nuova in contatto con studenti di diverse culture e tanta curiosità e voglia di conoscere. e provenienze, inducendomi a riflettere L’incontro e il dialogo con la diversità ulteriormente sull’importanza e la pluralità è iniziato subito, del dialogo e del confronto e questo mi ha aiutato molto a crescere come strumenti per combattere stereotipi a livello umano e come formamentis, e pregiudizi, e per riuscire a gestire nonché a prendere consapevolezza virtuosamente la diversità. Per riuscire che è più saggio arricchire la propria in questo, è necessario potenziare persona tramite il confronto, gli spazi di dialogo e confronto piuttosto che assumere interculturale, individuando le criticità, 13 Scommettere su se stessi Fatima Ezzahra Ez zaitouni ma soprattutto facendo emergere accademica e come studenti. i numerosi esempi positivi. Dobbiamo farlo per tutti quei giovani, come Valeria Solesin, che mancano Mi piace pensare al dialogo interculturale all’appello di questo nuovo anche sotto un’altra ottica: come confronto anno accademico. È una sfida non soltanto fra persone appartenenti che dobbiamo cogliere, tenendo presente a sistemi valoriali differenti, ma anche che, come disse qualcuno, «quando come interazione tra i vari saperi unuomoconlapistolaincontraunuomo che compongono una stessa cultura. conlapenna,l’uomoconlapistola Essere allieva della Scuola Superiore èunuomomorto». mi ha permesso di vivere concretamente anche questa seconda prospettiva. Mi sono sempre chiesta che cosa vuol Avere la possibilità di confrontarsi su temi dire essere ottimisti, e devo ammettere importanti con studenti di facoltà che c’è una definizione che mi piace differenti induce a uscire particolarmente: essereottimistisignifica dalla propria comfortzone, a confrontarsi averelasaggezzael’intuizionedimuovere con colleghi che guardano il mondo da lecoseindirezionepositiva,considerandone angolazioni diverse, ad arricchirsi e, l’aspettomigliorepurrimanendoconcentrati perché no, anche ad arricchire. sullarealtà. Ed è questo, io credo, il tipo Il risultato è un fruttuoso dialogo di approccio di cui abbiamo bisogno tra i saperi, un network di idee, oggi, soprattutto noi giovani. prospettive e approcci, Essere realisticamente ottimisti. e la consapevolezza che la cultura Tendiamo spesso a vedere esclusivamente è tanto più arricchente, quanto più la metà vuota del bicchiere, ad arrenderci fa convivere al proprio interno diverse difronte alla prima difficoltà, al primo prospettive. Sappiamo bene esame non superato o alla prima che in questo momento cultura, civiltà, delusione lavorativa, rischiando di valori come il dialogo e la convivenza dimenticare quanto di meraviglioso sono sotto attacco ed è per questo c’è nelle nostre vite. È vero, viviamo in che dobbiamo riappropriarcene, un momento storico molto delicato e impugnandolifieramente complesso, ma ciò non deve indurci a econdeterminazionecontrochitenta cedere alla rassegnazione e alla passività. dipropagandarel’odio, la violenza Tante sono le difficoltà, tanti i problemi, e vuole rinnegare la ricchezza insita è innegabile, ma nel quotidiano nella diversità. Dobbiamo farlo come di ciascuno di noi tante sono collettività e come singoli, come comunità anche le cose che si possono fare. 14 Scommettere su se stessi Fatima Ezzahra Ez zaitouni «Scommetteresusestessi.Lasfida didiventareciòchesiè». Era il titolo della mia tesina per l’Esame di Stato ed è oggi il mio augurio per tutti noi giovani e studenti: ritornare a credere in noi stessi, riacquisire fiducia in quello che facciamo e iniziare con piccoli, o anche piccolissimi, passi a lavorare concretamente per realizzare quello in cui crediamo. 15 Scommettere su se stessi Fatima Ezzahra Ez zaitouni Anticorruzione e trasparenza. Impegni e opportunità per l’Università Andrea Putignani, direttore dell’Area Affari istituzionali Signor Presidente della Repubblica, e di condivisione. È una malattia Magnifico Rettore, Autorità, contagiosa, perché mentre il delitto Colleghi e Studenti, gentili ospiti, genera repulsione e, solo in alcuni casi, emulazione, la corruzione vive del trionfo nello scorso dicembre, nell’ambito di chi è corrotto, nelle società dove di un importante convegno tenutosi è accettata come qualcosa di veniale, presso la Facoltà di Giurisprudenza, come una mentalità per la quale, autorevoli relatori ci hanno ricordato mozartianamente, possiamo dire l’etimologia latina del termine corruzione, «così fan tutti». che viene da corrumpere, «rompere con». Corruzione è dunque una crepa, Da questo vorrei prendere le mosse una rottura rispetto all’integrità richiesta per il breve intervento che mi onoro da un ruolo, un tradimento egoista di poter svolgere proprio ora che, che infrange un patto di fiducia. nel mese di gennaio, tutte le amministrazioni pubbliche Esiste però un’altra etimologia, sono alle prese con la pianificazione che fa discendere la parola da corruptus, formale delle proprie strategie in tema «cuore spezzato, frantumato», di trasparenza e anticorruzione. quindi corruzione è lo sfaldamento, la degenerazione del sentimento stesso Il valore della trasparenza è in stretta dell’umano. connessione con le esigenze di controllo sull’organizzazione Comune a entrambe le etimologie delle pubbliche amministrazioni. è il significato di «decomposizione, Come ammoniva Nietzsche infatti disfacimento», lo scomporsi del tessuto «Intuttigliistitutiincuinonsoffial’aria di una massa, e dunque, in accezione pungentedellapubblicacritica,cresce politica e filosofica, la corruzione rappresenta comeunfungounacorruzioneincolpevole». la decomposizione delle istituzioni. Non può esserci, dunque, prevenzione della corruzione senza trasparenza, In questo senso, la corruzione è peggiore partecipazione amministrativa di un atto criminale, perché questo e codificazione dei doveri è un atto singolo ma non ha bisogno di comportamento, dei valori di un clima circostante di appoggio e delle prassi organizzative. 17 Anticorruzione e trasparenza. Impegni e opportunità per l’Università Andrea Putignani Le università sono un laboratorio il pluralismo delle idee e il rifiuto ideale per delineare efficaci strategie di ogni integralismo. anticorruzione, per le ragioni che proverò a spiegare sinteticamente di seguito. La trasparenza e le misure di prevenzione della corruzione sono poste, in questo In primo luogo, esse rappresentano ambito, a tutela dei valori costituzionali forse oggi l’unico comparto di uguaglianza sostanziale, di pari accesso, nel quale sia stata attuata (forse di pari opportunità, di diritto allo studio: non ancora pienamente, ma in gran parte) esse contribuiscono a innalzare il grado una vera e propria spendingreview, di condivisione dei valori di imparzialità introducendo un sistema e di virtù pubblica presso i cittadini. di finanziamento basato largamente sulla valutazione dei risultati, È perciò preciso dovere dell’Università che tiene altresì conto delle dimensioni coltivare, oltre ai talenti dei propri di accesso e di utilizzabilità studenti, anche le loro virtù civiche, delle informazioni e degli obiettivi per frenare e invertire la tendenza in termini di riduzione dei comportamenti all’allontanamento delle giovani inappropriati e illegali. generazioni e dei cittadini dalle istituzioni, che fa perdere credibilità e autorevolezza In secondo luogo, le università, alla stessa democrazia, alimentando cui è affidato il compito di formare conseguentemente il crescente successo la nuova classe dirigente, dell’antipolitica: cioè, in ultima analisi, sono primariamente chiamate il disinteresse e il disprezzo per quanto a essere socialmente responsabili faccia capo alla sfera pubblica e comune. verso gli studenti, verso le famiglie, verso le imprese, verso i cittadini. Anche per questo motivo, nell’esercizio delle sue finalità costituzionali, Nella società e nell’economia l’Università, rispondendo all’invito della conoscenza, in cui il sapere del Presidente nel suo messaggio è il fattore principale della competitività di fine anno, è chiamata «adaverecura economica, della convivenza civile dellaRepubblica» facendone «vivereiprincipi e della tenuta democratica, nellavitaquotidianasocialeecivile»: l’Università è destinata a rimanere parole che fanno eco allo spirito il principale propulsore del principio della Convenzione delle Nazioni Unite di eguaglianza sostanziale; contro la Corruzione, che invita la fucina nella quale si forgiano gli Stati membri a «incoraggiareattivamente 18 Anticorruzione e trasparenza. Impegni e opportunità per l’Università Andrea Putignani lapartecipazionedell’opinionepubblica elasensibilizzazionediessaalproblema dellacorruzione». In linea con tali inviti, la responsabilità del personale della Sapienza si traduce in un rinnovato impegno per un’amministrazione trasparente ed etica, in grado di esprimere in attività e risultati rendicontabili il proprio contributo alla crescita socio-culturale e socio-economica del nostro ateneo e del Paese. 19 Anticorruzione e trasparenza. Impegni e opportunità per l’Università Andrea Putignani La Città universitaria esempio di un’altra modernità Paolo Portoghesi, professore emerito di Progettazione architettonica Signor Presidente della Repubblica, verificare con l’aiuto di Minnucci Magnifico Rettore, Autorità, Comunità la fattibilità di ciascun edificio universitaria tutta, gentili ospiti, e realizzarlo con un alto livello di qualità tecnologica. il mio compito oggi è parlarvi del luogo in cui siamo qui riuniti, a ottant’anni Fin qui nulla di imprevedibile: Piacentini dalla costruzione della Città universitaria era un grande organizzatore e di questo di Roma. il Duce se ne era accorto. Quello che sorprende è che, con la sola eccezione «Ungeneralemediocrepuòvincereuna di Arnaldo Foschini e Giulio Rapisardi, battaglia,macinquegeneralisublimi Piacentini abbia scelto come collaboratori corronoilrischiodiperderla». Così Benito dei giovani architetti estranei alla sua Mussolini, all’inizio del 1932, citando scuola e alla sua influenza. Mentre Napoleone, riassumeva la situazione Piacentini (nato nel 1882) nel ’32 aveva di stallo del piano regolatore di Roma appena compiuto i cinquant’anni, e le incertezze della commissione, i collaboratori erano quarantenni presieduta da Gustavo Giovannoni, come Aschieri e Michelucci, o trentenni che doveva decidere dove collocare come Capponi, Pagano, Ponti e Minnucci. i nuovi edifici della università. La nomina, Rimanevano fuori solo i ventenni ma, nel mese di aprile, di Marcello Piacentini con un ardito salto in avanti, come unico coordinatore del progetto la casa dello studente venne assegnata e la scelta definitiva dell’area accanto addirittura attraverso un concorso al Policlinico rispondeva a un preciso riservato a studenti laureandi, e lo vinsero programma: porre fine alle discussioni Giorgio Calza Bini e Saverio Muratori e costruire in tre anni una Città che avevano allora appena superato universitaria, investendo la somma i vent’anni. La verità è che Piacentini, di 70 milioni di lire, 56 stanziati innovatore, ma sensibilissimo ai venti dallo Stato, 10 dal Governatorato dominanti, aveva visto con disappunto di Roma, il resto dalla Provincia, dall’Ina le sue opere inserite nel tavolo e da altri enti e istituti di credito. La data degliorrori, un fotomontaggio cioè, dell’inaugurazione, fissata per il 21 aprile preparato da Bardi nella seconda mostra del 1935, fu spostata solo di 5 mesi, al 30 della Architettura Razionale che ebbe ottobre. In così breve tempo Piacentini luogo in una galleria di via Veneto riuscì a scegliere gli altri architetti, promossa dal Duce. Lo stesso Mussolini fare insieme a loro un progetto unitario, aveva visitato la mostra solidarizzando 21 La Città universitaria esempio di un’altra modernità Paolo Portoghesi con gli espositori. Piacentini ingoiò di un linguaggio completamente diverso il rospo ma preparò la sua rivincita. da quello dell’Eclettismo ottocentesco Si sentiva ingiustamente accusato non ancora del tutto esaurito, una sorta di passatismo, lui che, prima della guerra di AltraModernità, contraria mondiale, aveva portato a Roma il gusto all’omologazione internazionale e sensibile della Secessione Viennese, pagando allo spirito dei luoghi,un’altra modernità la scelta coraggiosa con la demolizione che la storiografia ha ormai identificato. e ricostruzione a sue spese della facciata In realtà la Città universitaria di Roma, del Corso-cinema, barbaramente distrutto al di là delle strategie generazionali, segna agli inizi del 2000. una temporanea ma sincera alleanza tra due protagonisti, Piacentini e Pagano, In realtà, negli anni Venti Piacentini fino ad allora collocati su fronti alternativi con il primo progetto per la chiesa che dura almeno fino al 1937 e ha la sua di Cristo Re e l’albergo Ambasciatori consacrazione nella mostra della Triennale e soprattutto con i progetti non realizzati del ’36 dedicata all’architettura italiana, per la Mole Littoria e il grande albergo una rassegna, come dimostra il catalogo ispirato al Colosseo, era tornato redatto da Pica, che enumera un centinaio al classicismo nostalgico e non poteva di opere, realizzate in soli tre anni, non apparire passatista ai giovani leoni di stupefacente qualità proprio negli anni del razionalismo: Pagano, Libera, in cui nel resto d’Europa il movimento Ridolfi, Terragni. moderno era entrato in crisi. Se l’inclusione tra i collaboratori All’alba degli anni Trenta, però, aveva della Città universitaria di Gio Ponti cambiato orientamento clamorosamente, è pienamente comprensibile spogliando di qualunque ornato il progetto per la comune ambiguità nei confronti della chiesa romana di Cristo Re. del moderno e la chiamata di Michelucci, Aschieri e Capponi risponde La Città universitaria nasce in questo a una strategia prevedibile, l’alleanza clima di contrapposizioni generazionali, con Pagano ha invece un valore decisivo con una strategia che aderisce senza che vale la pena di indagare. Sul piano compromessi a una idea di modernità, della teoria Pagano era un avversario diversa dal Razionalismo, in quanto se non un nemico. Quando Piacentini, non basata sulla tabularasa, ma affine nel 1931, aveva scritto su Dedalo a esso per la ricerca della semplicità. un articolo dal titolo polemico – Dove L’eliminazione della decorazione èirragionevolel’architetturarazionale –, è non meno radicale nella scelta Pagano gli aveva risposto con durezza 22 La Città universitaria esempio di un’altra modernità Paolo Portoghesi su Casabella, nell’aprile del 1931, che le stanno vicini costruiti parecchi anni parlando di «un brutto scherzo prima… con materiali buoni, si invecchiano del troppo ragionare». bene, come il vino buono; la casa nuova Piacentini lamentava l’orizzontalità invece è subito divenuta aceto». dominante nella nuova architettura Può meravigliare che, appena due anni che escludeva la monumentalità dopo il botta e risposta tra Dedalo necessaria negli edifici pubblici. e Casabella, Piacentini abbia chiamato Pagano ebbe allora buon gioco Pagano a collaborare per la Città a sottolineare che l’architettura moderna universitaria e certamente non va esclusa non aveva rifiutato la verticale dalle motivazioni il desiderio né la monumentalità citando esempi di neutralizzare con questa alleanza convincenti come la stazione di Stoccarda, con il più forte degli avversari direttore il Planetario di Düsseldorf, le opere di Casabella il fronte dei giovanissimi di Fahrenkamp, di Tessenow che lo aveva confinato nel tavolodegliorrori; o di Sant’Elia. Non risponde invece ma l’opportunismo non è la sola ragione all’obiezione più sostanziosa di Piacentini, principale. La verità è che Piacentini quella che riguarda la fragilità mostrò di essersi accorto delle ragioni delle architetture razionaliste dell’avversario, di averne compreso dal punto di vista della costruzione la statura, di aver scoperto nei suoi e della manutenzione. riguardi una affinità di gusto, evidente se si confrontano le loro opere. «Lo scorso agosto – aveva scritto Nel novembre del 1931 Piacentini, l’architetto romano – sono tornato diventato direttore della rivista a vedere le casette che nel 1927 furono Architettura del Sindacato Fascista costruite in Stoccarda, in occasione degli architetti, poco dopo aver accusato di quella esposizione internazionale sul Giornaled’Italia il razionalismo della casa (parla della famosa Weissenhof di estremismo bolscevico scrive a Pagano Colonie del 1927) e ho constatato invitandolo a collaborare e Pagano come certe formule allora lanciate gli risponde tatticamente: «Lei, con fanatismo quali dogmi se si mette al timone del movimento della nuova arte hanno sballato moderno in Italia, ha tutti i crismi in meno di quattro anni… A Berlino, per diventarne il CAPO riconosciuto nella Potsdammerplatz una casa costruita di tutti noi e imporsi con sempre circa sei anni or sono… nuda e squallida maggiore autorità». Adulazione: certo, come un uccello pelato, s’è in questi pochi ma con una precisa realistica intenzione, anni ridotta assai malamente. Alcuni palazzi aprire la strada alla nuova architettura. 23 La Città universitaria esempio di un’altra modernità Paolo Portoghesi Poco prima lo stesso Pagano, per l’architettura moderna «razionale con tutt’altro tono aveva scritto a Bardi: e funzionale» – aveva additato la chiesa «Siamo pieni di ambizione, vogliamo di Cristo Re come un tipico esempio avere tutti i nostri diritti»; e aggiunge: di coraggioso rinnovamento «sono italiano al 100%». Non è forse il fine di una istituzione millenaria – aggiungiamo noi – a giustificare i mezzi. come la Chiesa Cattolica. La consapevolezza di Piacentini Nella Facoltà di Fisica, costruita della necessità di una svolta si legge nel contesto della Città universitaria, chiaramente nella sua architettura l’architetto subisce solo in piccola parte di quegli anni, dal ’31 al ’37, il periodo il peso del compromesso di cui viene migliore della sua attività matura, accusato dai suoi compagni di cordata in cui scompaiono i segni più scoperti e costruisce un edificio in cui esprime del classicismo nostalgico con il quale in pieno quell’orgogliodellamodestia aveva cercato di accattivarsi il regime. che aveva scelto come insegna Gli esempi di questo nuovo indirizzo del suo lavoro. Più compromissorio sono la chiesa di Cristo Re, il Rettorato semmai il padiglione italiano in cui adesso ci ritroviamo, il palazzo nella Esposizione di Parigi del 1937, delle Corporazioni, la sede romana dove lui e Piacentini si incontrano della Banca del Lavoro, quella dell’Istituto a mezza strada e, in cima alla griglia delle Assicurazioni e il palazzo di travi e pilastri in cemento armato, di via Barberini dove, abbandonato lo stesso sintagma adoperato da Terragni ogni arcaismo, si pone per un momento alla Casa del Fascio di Como, fanno accanto a Behrens e Mendelssohn capolino delle statue, come nella basilica nell’individuazione di una architettura palladiana. Si tratta sì di un compromesso, urbana di grande forza plastica che esprime sinteticamente però i caratteri in cui i materiali antichi e moderni, di una modernità italiana sotto la quale, dal mattone all’acciaio inossidabile, esaurita la spinta del futurismo, cova mostrano la possibilità di dialogare soprattutto la metafisica dechirichiana in modo convincente. Pagano, unendosi e si fa strada persino una componente a Piacentini, l’unico architetto italiano surrealista. Alberto Savinio che avesse il filo diretto con Mussolini, in Ascoltoiltuocuorecittà aveva scritto: seguiva l’implicito consiglio del Duce, «Ariguardodellestatue,nemmeno che, ricevendo i vincitori del concorso gliarchitettirazionalistihannomostrato per la Stazione di Firenze – intelligenza.Nellalorofuriadispazzarvia e affermando senza ambiguità di essere ornamentiedecorazioni,hannoabolito 24 La Città universitaria esempio di un’altra modernità Paolo Portoghesi anchelestatue.Lastatuasultetto al partito socialista clandestino, nonèunornamentomaunelemento Piacentini morirà nel suo letto funzionale,perdirlanellostessolinguaggio dopo aver trovato nell’Italia dicoloro:unsuperparafulmine». del dopoguerra un maestoso spazio Quando verrà bandito, nel ’34 di sopravvivenza, completando il Concorso per il palazzo del Littorio, per l’Anno Santo del 1950 Pagano aveva subito avvertito lo sventramento dei borghi il pericolo di una sterzata conservatrice e la costruzione di via della Conciliazione e denunciato senza mezzi termini l’errore e della Cappella della Città universitaria. della collocazione dell’edificio, proprio davanti al Colosseo, e della scelta Ma torniamo alla Città universitaria. deludente da parte della giuria. Piacentini, a parte Pagano, tratta Con tutto ciò Piacentini lo chiama i collaboratori più giovani come di nuovo a collaborare per l’Esposizione degli studenti, gli mette alle spalle del ’42 e, in un primo tempo, lascia fare Minnucci, grande e ubbidiente tecnologo, a lui e a Piccinato il progetto urbanistico, gli fa pagare dei viaggi di istruzione in linea con l’urbanistica di Le Corbusier in Europa e in America e chiarisce e di Hilbersheimer. con loro che il successo dell’operazione dipende non solo dalla qualità formale La rottura tra i due avviene solo quando ma anche dalla qualità tecnologica Piacentini fa un’altra sterzata, discrimina e funzionale. Le direttive estetiche i razionalisti più rigorosi a vantaggio stabilite in una lettera del 1932 erano dei più docili al compromesso cercando abbastanza restrittive, in particolare di adeguarsi all’indirizzo che viene si parlava della proporzione verticale dalla Germania hitleriana e impone delle finestre, che non doveva allontanarsi quindi il ritorno con discrezione agli archi dal rapporto di 2 a 3 e dell’opportunità e le colonne che Ojetti lo aveva accusato di non abbandonare del tutto l’uso di aver eliminato dal linguaggio dell’arco; raccomandazioni, specie della architettura. la seconda, sistematicamente disattese. L’unico arco nella Città universitaria La conclusione della sfida tra questi due è infatti quello collocato da Ponti grandi personaggi è ben nota. nella corte del suo istituto di Matematica. Pagano morirà prigioniero nel campo La liberalità di Piacentini si coglie di concentramento di Mauthausen in modo particolare nella Facoltà il 22 aprile del 1945 dopo aver combattuto di Botanica di Giuseppe Capponi, nella Resistenza iscrivendosi che adotta senza complessi il linguaggio 25 La Città universitaria esempio di un’altra modernità Paolo Portoghesi razionalista con un accento personale spicca, oltre al Rettorato, l’Istituto che riguarda l’uso dei materiali. Come di Matematica di Ponti, in cui l’architetto mai Piacentini si dimostra così permissivo milanese esprime liberamente in questo caso? La risposta va cercata la sua personalità, non del tutto spogliata probabilmente nello strano rapporto dal gusto neo-classico del Novecento di amicizia nato tra due personaggi milanese, e l’Istituto di Mineralogia così diversi. Commemorando di Michelucci, che gioca sulla purezza la prematura scomparsa di Capponi, geometrica dell’eredità fiorentina. nel 1939, ecco cosa Piacentini scrisse sulla sua rivista: «C’imbattemmo Gli edifici del secondo gruppo per la prima volta all’epoca della prima obbediscono alla regola di un’uniformità polemica sulla architettura, nel ridotto senza monotonia, di un linguaggio del Reale: io ero solo, lui con Pietro condiviso che definisce una scena urbana Aschieri. Ce ne dicemmo di tutti i colori: unitaria senza personalismi. ovvero, per essere più esatto, io lo assalii Qui è Pagano a dareillacon il suo Istituto violentemente, e lui, debbo riconoscerlo, di Fisica, di una sobria eleganza si contentò signorilmente di parare i colpi, che negli interni raggiungeva una grande aggiungendo solo qualche piccolo afondo, raffinatezza. Michelucci, Foschini, Aschieri, bene aggiustato. Poi divenimmo amici, Rapisardi e Minnucci si adeguano amici provati: egli era allegro, schietto, a questo clima di semplicità e vestono arguto, molto signore, un compagno quel saio di litoceramica giallina ideale, e profondamente buono. che obbedisce sia all’approccio autoritario Accanto a lui era sempre – nel lavoro di Piacentini, che vuole la sintonia e nella gioia – la sua cara e affettuosa Ines, con l’ambiente urbano di Roma, giovane donna di valori eccezionali, che l’orgoglio della modestia, che si può dire sia stata creata da Dio invocato da Pagano, (o, se si vuole, per metterla vicina al suo Pino». Dove è quel francescanesimo che lo stesso Piacentini, finito qui il famoso cinismo di Piacentini? nel suo libro Architetturad’Oggi, aveva rimproverato al Razionalismo). Gli altri edifici si dividono in due gruppi, A conti fatti nel nuovo complesso edilizio quelli di tono più aulico sul fondale ognuno rinuncia a qualcosa e sui due lati della piazza monumentale, per ottenere un risultato che ancora ispirata dal modello della basilica cristiana, ci affascina e ci induce a riflettere. e gli altri edifici che parlano tutti Nel Rettorato Piacentini raggiunge esplicitamente in prosa, accomunati probabilmente il suo risultato più alto dalla cortina in litoceramica. Tra i primi nel campo della edilizia pubblica. 26 La Città universitaria esempio di un’altra modernità Paolo Portoghesi Dopo un primo tentativo di puntare Il portico verticale, anzi verticalissimo, sulla verticalità, attraverso il volume, si contrappone a un lungo insistito alto nove piani, del magazzino silenzio o se preferite al ritmo della biblioteca, si arrende in pieno da bassocontinuodei corpi laterali, solcati alla temuta orizzontalità, o meglio da finestre collocate sotto una grande interpreta l’orizzontalità dominante superficie piena, priva di qualunque come un mezzo per esaltare aggettivazione plastica. Il chiaroscuro una verticalità concentrata resa del portico, unica frattura della fascia più intensa dalla forza del chiaroscuro, luminosa del muro, invita a entrare lasciando al solo portico sporgente in un atrio di grande qualità spaziale, un carattere nettamente verticale e, ritmato da una struttura a telaio mettendolo a contrasto con un volume illuminata da lucernai di vetrocemento orizzontale che si estende che ricorda per molti aspetti il salone per 120 metri, ottiene il risultato della Casa del Fascio di Como costruita di un potente contrasto di scala poco dopo da Giuseppe Terragni. e di una accentuazione dell’ingresso Coincidenza certo casuale, ottenuta con il minimo sforzo: che illustra però un momento quattro pilastri collegati in alto di sorprendente convergenza, durato da una semplicissima cornice appena tre anni, tra i diversi modi che continua ai lati e si adorna di intendere la misura classica alla ricerca della laconica iscrizione «Studium Urbis». di una modernità italiana. Il senso delle proporzioni, l’omaggio Da quest’atrio, menomato recentemente alla matematica è ciò che unisce dalle grandi vetrate aggiunte razionalisti e tradizionalisti nell’assorbire nella balconata superiore, e che sarebbe lo spirito della modernità. Tra i tracciati meritorio eliminare riconducendolo regolatori esibiti da Le Corbusier al primitivo splendore, si entra e quelli nascosti di Piacentini e di Pagano nella Aula magna in cui ci troviamo. le analogie non mancano. Qualcosa Qui Piacentini dà la misura come un motivo di poche note giocato della sua capacità di realizzare spazi su un semplice meccanismo geometrico, interni unitari di forte intensità spaziale, basato sulla sovrapposizione in cui cioè lo spazio è modellato di due quadrati e da un rettangolo aureo dalle pareti e acquista una consistenza che nasce da questo slittamento. visiva. Testimoniavano questa Più o meno lo stesso sistema adorato sua capacità le sale dei cinema Corso da Le Corbù nella casa Schwob. e Barberini, l’ingresso 27 La Città universitaria esempio di un’altra modernità Paolo Portoghesi dell’Hotel Ambasciatori, l’atrio si direbbe se si trattasse di una cattedrale, del palazzo di Giustizia di Milano. e per vero questi termini finiscono spontanei e adatti, perché l’aula ne ha In questa Aula magna certamente un po’ il carattere e alcune forme». l’architetto ha puntato sulla semplicità, sulle proporzioni armoniche delle parti, L’affresco absidale che ha come soggetto e sul forte effetto della grande nicchia L’ItaliatraleArtieleScienze che finalmente affrescata da Sironi, che non si limita sarà ricondotto alla forma originale senza a decorare una delle pareti ma, attraendo più quei pudori che ne avevano suggerito, su di sé l’attenzione dell’osservatore, negli anni Cinquanta, un pasticciato genera un movimento virtuale, un flusso adeguamento, al quale va riconosciuto dall’alto verso il basso, assecondato il merito di aver evitato la cancellazione dalle gradinate e dalla galleria. voluta da una interpretazione Chi ha ascoltato dei concerti in questa discutibile dello spirito del tempo. sala, sa come l’acustica assecondi Forse la sacralità di questo spazio, a sua volta questo moto discendente nell’intenzione degli autori, mirava lasciando alla suggestione della scena a esprimere una sacralità politica sironiana un ruolo di riflettore sonoro che si è tragicamente allontanata, che i colori e le figure arricchiscono ma la sacralità è restata, libera di essere con il loro enigma sovrapponendo interpretata, oggi, come sacralità del alle parole degli oratori conoscere, sacralità dell’insegnare un alone iridescente. e dell’apprendere, sacralità del leggere e dello studiare. «Quest’aula – scrive Margherita Sarfatti sulla NuovaAntologia – è tutta costruita sulla linea dell’onda acustica, seguendone rigorosamente le curve e il ritmo. Felice ardimento, tale ritmo auditivo si compone ad armonia di ritmo anche visivo, come del resto è naturale, se si pensa a quelle leggi di rispondenza cosmica misteriosa e mistica, che esaltano e entusiasmano ogni spirito attento e pensoso. L’aula è molto semplice e schietta… l’affresco di Mario Sironi occupa tutto il catino dell’abside. Così 28 La Città universitaria esempio di un’altra modernità Paolo Portoghesi Saluto di Carlos Andradas Heranz, Magnifico Rettore dell’Universidad Complutense de Madrid Signor Presidente della Repubblica Italiana, con più di venti facoltà e più Rettore della Sapienza Università di Roma, di un centinaio d’istituti e dipartimenti. Autorità accademiche, Illustri Colleghi, Vorrei dire con umiltà, Signori e Signore, che dalla Complutense vorremmo avervi come esempio le celebrazioni e cerimonie servono e imparare da voi, e dire anche per prendere coscienza del trascorso che vi ammiriamo, dato che del tempo, per riconoscere il cammino nonostante la complessità e quantità già percorso e infine per segnalare l’inizio della vostra struttura, avete saputo di un tempo futuro. Vorrei anzitutto, puntare sulla qualità che vi colloca ringraziare Sapienza Università di Roma, tra le 100 migliori università del mondo e in modo particolare il suo rettore nei rankings universitari. Eugenio Gaudio, per l’invito a partecipare oggi in questa cerimonia di apertura Certamente le nostre somiglianze dell’anno accademico che commemora non si riducono agli aspetti che ho appena l’ottantesimo anniversario segnalato. Anche i nostri due Paesi del suo nuovo Campus. condividono alcuni aspetti comuni. Ad esempio, in entrambi siamo stati Come Rettore, è per me un onore colpiti con forza dalla crisi economica rappresentare qui l’Università che ha avuto gravi e significativi riflessi Complutense di Madrid a testimonianza sulle università, e ha evidenziato della vicinanza e gemellaggio tra le nostre il grande paradosso derivato dal fatto istituzioni che condividono caratteri che, se da una parte si segnalava e aspetti che le rendono specialmente da ogni parte che l’uscita dalla crisi passa vicine: con i vostri settecento anni attraverso il sapere, lo studio e la ricerca, di storia siete, come la Complutense, dall’altra le risorse dedicate a queste aree una delle università più antiche; nei nostri Paesi, e più in generale siete, come noi, la più numerosa in tutta l’Europa meridionale, del vostro Paese (e quasi di tutta l’Europa) si sono ridotte. Fino all’estremo in numero di studenti; e siete in più, che, come ho già segnalato un’università urbana, con tutti i vantaggi in qualche occasione, sembrerebbe e i problemi che questo implica. che i nostri dirigenti abbiano voluto accettare in qualche modo, l’esistenza Inoltre, per tradizione e concezione, di un’Europa del Nord, le nostre due istituzioni condividono quella del sapere e della ricerca, anche un’organizzazione simile e una del Sud: quella dei servizi. 29 Saluto di Carlos Andradas Heranz, Magnifico Rettore dell’Universidad Complutense de Madrid Questo sarebbe certamente un nonsenso. internazionali di ricerca, arricchite Ed è proprio per questo che sono davvero ogni giorno di più dalla tecnologia compiaciuto di partecipare in questa e dalle comunicazioni: senzafrontiere cerimonia che simbolicamente riunisce esenzadazi. E per farlo, le università oggi qui, rettori di due università del Sud, devono essere immerse nei problemi con uno che proviene dal cuore stesso della società, dei cittadini, offrendo dell’Europa. L’Europa sta attraversando loro soluzioni e proponendo iniziative momenti difficili nei quali lo sviluppo in qualsiasi ambito: dalla salute all’energia, economico non è di certo il maggiore dal medio ambiente ai problemi migratori dei problemi. Abbiamo bisogno d’idee, e ai comportamenti sociali. di riflessioni, di un maggior rispetto riguardo alle differenze, di una maggior Signor Presidente della Repubblica, integrazione, di più dialogo, aspetti, rettore Eugenio Gaudio, Signore e Signori, tutti questi, che conformano l’anima l’Università Complutense si sente universitaria; è proprio per questo molto onorata di contare tra i suoi dottori che le università devono assumere honoriscausa con personalità del livello un ruolo fondamentale nella costruzione di Giorgio Napolitano, Claudio Magris, dell’Europa che vogliamo. Rita Levi-Montalcini o Giuseppe Vergottini, tra gli altri; e oggi qui, in occasione Un’Europa che garantisca che la mobilità di questo atto solenne, voglio trasmettere e lo scambio tra persone, studenti, l’impegno di collaborazione con la vostra professori siano un dato di fatto. antica università e trasmettervi Un’Europa attiva e presente nel mondo, i nostri migliori auguri per il futuro. che lavori in favore della pace e della stabilità, fondata nella collaborazione e sul sapere di cui le università siano il sostegno essenziale. Dato che non esiste nulla di più universale del sapere. Nulla che attraversi di più qualsiasi frontiera, che la scienza. Mentre il mondo della politica cerca di stabilire barriere e dazi, noi accademici abbiamo bisogno di comunicare con i nostri colleghi, di sapere quali sono le loro ultime scoperte, di collaborare in reti 30 Saluto di Carlos Andradas Heranz, Magnifico Rettore dell’Universidad Complutense de Madrid Saluto di Didier Viviers, Magnifico Rettore dell’Université libre de Bruxelles Signor Presidente, Magnifico Rettore, tuttavia, di un’universalitàda intendersi Illustri Colleghi, Signore e Signori, in senso esclusivamente geografico, Desidero innanzitutto esprimere ma di un invito a dedicarsi a questioni il mio sentito ringraziamento sociali, economiche e politiche. per avermi invitato a partecipare Da oltre 700 anni, direttamente a questa cerimonia che celebra o indirettamente, il vostro ateneo svolge l’80° anniversario dell’edificazione un ruolo fondamentale nello sviluppo di una delle più grandi e antiche dell’Italia e, oggi, dell’Europa. università europee in questo campus I vostri docenti e i vostri alumni, opera dell’architetto Marcello Piacentini. tra i quali sono annoverati Presidenti della Repubblica italiana, La mia presenza oggi tra voi conferma ne sono gli artefici. l’importanza delle reti accademiche internazionali. La mobilità degli studenti, Oggi più che mai l’Europa ha bisogno dei ricercatori e dei docenti è una realtà di tutte le sue energie, in particolare quotidiana. L’internazionalizzazione delle sue università, per affrontare delle comunità studentesche e, le sfide del nostro secolo. È ovvio al contempo, del corpo docente all’interno che la nostra società basata di ogni ateneo rappresenta uno sulla conoscenza non può svilupparsi dei principali fattori di notorietà. senza una forte implicazione Da tempo consapevole dell’importanza delle università, ma il nostro ruolo della collaborazione internazionale s’impone altresì in altri ambiti. tra atenei, l’Université libre de Bruxelles Tra le sfide che l’attualità ci propone, ha promosso, 25 anni fa, l’istituzione permettetemi di citarne una, quella della rete Unica che oggi raggruppa dell’immigrazione. In Italia, l’esempio 46 università di 35 capitali europee. offerto da Riace merita tutta la nostra La rete arricchisce ogni suo membro attenzione, il coraggio e l’impegno – tra i quali la vostra Università di Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, che ne assume oggi la Presidenza – ai confini dell’Europa, merita il nostro permettendo gli scambi, rispetto, ma soprattutto il nostro sostegno. agevolando la mobilità A riprova del ruolo centrale e creando legami che promuovono delle università nell’accoglienza una collegialità rafforzata. dei rifugiati (e tra loro, in particolare, dei ricercatori), ho deciso di bandire, Il mondo universitario è oggi più che mai all’Université libre de Bruxelles, sinonimo di universalità. Non si tratta, 10 cattedre loro destinate. 31 Saluto di Didier Viviers, Magnifico Rettore dell’Université libre de Bruxelles La tragedia che colpisce oggi la vostra lunga storia a servizio il Medio Oriente non può lasciarci della conoscenza, della sua condivisione indifferenti. Quando Daesh e del suo ruolo nello sviluppo armonioso distrugge le testimonianze delle nostre società. del passato siriano, non fa che dimenticare il motto della vostra università: «Il futuro è passato qui». E vi si oppone. Dice Ernest Renan che «Iveriuomini delprogressosonocolorochehanno comepuntodipartenzaunrispettoprofondo perilpassato». La Sapienza, perfino nella sua politica suiMooc-MassiveOpen OnlineCourses, difende l’importanza del patrimonio culturale per lo sviluppo della nostra società moderna. Capite quindi perfettamente che è la nostra visione del mondo a essere distrutta facendo esplodere il tempio di Baal a Palmira. Come non accogliere, dunque, i nostri Colleghi del Medio Oriente che cercano un rifugio lontano dalla loro patria? Come non mostrare che il mondo accademico è un mondo impaginazione: settore Ufficio stampa e comunicazione di apertura, di accoglienza? Come non cogliere quest’occasione per promuovere il nostro universalismo? Signor Presidente, Magnifico Rettore, Illustri Colleghi, Signore e Signori, vi auguro di trascorrere un eccellente 2016, un sereno anniversario della vostra presenza in questo rinomato campus romano, nell’auspicio che possiate proseguire 32 Saluto di Didier Viviers, Magnifico Rettore dell’Université libre de Bruxelles