Inaugurazione
dell’anno accademico 2015-2016
713° dalla fondazione
giovedì 21 gennaio 2016
Più cultura e Università per cambiare il Paese
Prolusione di Eugenio Gaudio,
Magnifico Rettore della Sapienza Università di Roma
3
Scommettere su se stessi
Fatima Ezzahra Ez zaitouni,
studentessa di Scienze politiche sociologia comunicazione
e della Scuola superiore di studi avanzati
13
Anticorruzione e trasparenza.
Impegni e opportunità per l’Università
Andrea Putignani,
direttore dell’Area Affari istituzionali
17
La Città universitaria esempio di un’altra modernità
Paolo Portoghesi,
professore emerito di Progettazione architettonica
21
Saluto di Carlos Andradas Heranz,
Magnifico Rettore dell’Universidad Complutense de Madrid
29
Saluto di Didier Viviers,
Magnifico Rettore dell’Université libre de Bruxelles
31
Ottoni di MuSa e Coro MuSa
diretti dal maestro Silverio Cortesi eseguiranno:
• GaudeaMuS..
elaborazione del maestro Silverio Cortesi
maestri del coro Paolo Camiz e Giorgio Monari
• TrumpetVoluntary
Geremiah Clarke (1674-1707)
www.musicasapienza.uniroma1.it
Più cultura e Università per cambiare il Paese
Prolusione di Eugenio Gaudio,
Magnifico Rettore della Sapienza Università di Roma
Educationisthemostpowerfulweapon
whichyoucanusetochangetheworld
(NelsonMandela)
Signore e Signori,
In diverse occasioni pubbliche abbiamo
sottolineato il nostro modo di intendere
oggi, 21 gennaio 2016, la Comunità
la cultura e il ruolo dell’istruzione
della Sapienza si ritrova in Aula magna
nella società contemporanea e vogliamo
per il 713° anno accademico
ribadirlo in questo momento: siamo
dalla sua fondazione. Il primo saluto,
chiamati a impegnarci perché i saperi,
e un ringraziamento particolare,
di cui l’Università è responsabile rispetto
va al Presidente della Repubblica
alle generazioni future, divengano parte
per la sua presenza qui nella giornata
integrante e viva della cultura del Paese.
per noi più rituale: un saluto deferente
E ci riferiamo alla cultura pensandola
e un ringraziamento affettuoso,
come benecomune, ma anche
se mi è consentito, perché il Presidente
come risorsaanti-crisi cui affidare
Mattarella si è laureato in Sapienza,
una rinnovata dichiarazione di fiducia.
all’età di 23 anni, nella nostra Facoltà
di Giurisprudenza, discutendo una tesi
I drammatici eventi dell’attualità,
il cui titolo appare oggi singolarmente
a partire dai fatti che hanno sconvolto
profetico dell’altissimo ufficio cui è stato
il mondo, da Parigi a Beirut al Sinai,
chiamato: Lafunzionediindirizzopolitico.
ci chiedono di non dare per scontato
Grazie ancora, Signor Presidente,
che la cultura sia universalmente
per essere oggi qui con noi.
riconosciuta come fattore di coesione,
di apertura alla diversità e di crescita
Porgo quindi il cordiale saluto
socioeconomica. Siamo in piena sintonia
della Sapienza ai membri del Governo,
con quanto il Presidente,
a tutte le Autorità civili, militari
nel suo messaggio per il nuovo anno,
e religiose, agli studenti, ai docenti,
di fronte a un terrorismo
al personale. Un caloroso saluto
che ci vuole impaurire e condizionare,
ai Magnifici Rettori delle università
ci ha solennemente consegnato:
italiane e ai Rettori delle Università
«Nonglielopermetteremo.Difenderemo
di Bruxelles e di Madrid, che ci confortano
leconquistedellanostraciviltà
con la loro presenza e amicizia.
elalibertàdellenostresceltedivita».
3
Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore
Una strategia dell’attenzione
per gli studenti
In quest’anno abbiamo delineato
una politica attiva che ha riguardato
l’orientamento, l’alternanza
Considerando l’anno accademico
scuola/lavoro, il placement e il rapporto
alle nostre spalle, il primo risultato
con le imprese: ne è segno tangibile
significativo è stata la ripresa capacità
la scelta di dar vita a innovativi
di richiamo della Sapienza
corsi di studio attenti ai cambiamenti
sulla popolazione studentesca. In anni
della società e alle richieste del mercato
di crisi e di demotivazione rispetto
del lavoro, così come l’impulso
all’Università (anche sotto la spinta
ad aumentare i corsi internazionali
di campagne ambigue come
in lingua inglese, raddoppiati da 7 a 14.
quella sul valore legale dei titoli
e sull’utilità stessa di studiare e laurearsi),
La VII Indagine Eurostudent mostra
tutto ciò per noi ha un preciso significato:
una riduzione in Italia della presenza
la nostra prima responsabilità è la qualità
di studenti provenienti da famiglie
dell’insegnamento e dei corsi di studio.
non privilegiate e rileva che l’importo
Questa linea strategica di attenzione
medio delle tasse universitarie
agli studenti e alla qualità degli studi
è aumentato di circa l’8% in tre anni
si è realizzata anche attraverso
e del 13% in sei anni. È vero
la ristrutturazione di aule e biblioteche,
che gli atenei lamentano da tempo
con piano pluriennale, e mediante
un sottodimensionamento
l’apertura continuativa di biblioteche
dei finanziamenti e che le risorse ottenute
e sale di studio secondo le migliori
dalle immatricolazioni rappresentano
pratiche internazionali.
un ingrediente essenziale per l’equilibrio
di bilancio, ma, ciononostante, abbiamo
Una autocritica, che è anche priorità
realizzato una riduzione delle tasse
d’impegno per gli anni a venire,
universitarie del 20% per gli studenti
nasce dalla considerazione che chi ha
delle fasce più deboli di reddito,
più studenti deve più degli altri curare
confermando anche le politiche
le condizioni di frequenza dell’Università
di sostegno avviate in passato.
e mantenere una crescente attenzione
Si tratta di una scelta che coinvolge
per l’aggiornamento del modello
circa un terzo degli studenti
di insegnamento e per la puntualità
e rappresenta il primo passo
delle attività didattiche.
di una politica chiara per allargare
le basi democratiche dell’accesso
all’Università.
4
Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore
L’investimento
in risorse umane
La Sapienza:
il progetto scientifico
Già nell’inaugurazione dello scorso
Per quanto attiene l’area della ricerca,
anno accademico abbiamo sottolineato
dell’innovazione e del trasferimento
come, al fine di sconfiggere
tecnologico, l’Ateneo
con la cultura la sterilità di un’esistenza
si è complessivamente confermato
autoreferenziale, sia fondamentale
punto di riferimento italiano
che la tensione al rafforzamento
per le maggiori agenzie di ranking
del valore dell’Università venga fatta
internazionali (Arwu-Academic
propria da ognuno di noi.
RankingofWorldUniversities,
La linea seguita è stata quella
QSWorldUniversityRanking,
di sostenere le attività intraprese
USNews-ThomsonReuters,Center
per la valorizzazione
forWorldUniversityRankings).
delle pari opportunità a tutti
Sono stati adottati regolamenti nuovi
i livelli, contrastando ogni forma
e criteri trasparenti per l’assegnazione
di discriminazione e incoraggiando
delle risorse; è stata varata una politica
eventi, incontri pubblici e attività
per l’acquisto di grandi attrezzature
didattiche per affermare la cultura
scientifiche volta a dotare Sapienza
della parità.
di un parco strumentale di assoluto livello
internazionale, utilizzabile da tutti
Attenzione particolare è stata rivolta
i ricercatori delle università italiane
all’adeguamento del personale,
ed estere.
pur nella ristrettezza delle risorse,
per le attività di didattica e ricerca,
Significativo è l’impegno per la gestione
mediante procedure meritocratiche
del nuovo Catalogodellaricerca
di reclutamento per circa quattrocento
e per l’accesso ai finanziamenti europei;
professori di ruolo e ricercatori;
in tale quadro è stata avviata la presenza
aumento dei fondi per assegni di ricerca;
strutturata di Sapienza a Bruxelles al fine
istituzione di un fondo per la proroga
di sostenere le aree di eccellenza scientifica
dei contratti per i precari; approvazione
dell’Ateneo. Sono state avviate azioni
di un piano di reclutamento per oltre
congiunte con atenei internazionali
duecento posizioni di personale
di riconosciuto prestigio
tecnico-amministrativo-bibliotecario.
per le collaborazioni di ricerca.
5
Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore
Sul versante dell’innovazione, Sapienza
quali LaSapienzadiDante,
ha dato spazio all’evento europeo
il CenacolodellaSapienza
MakerFaire i cui protagonisti sono
con la presentazione di libri anche
i giovani innovatori digitali;
di nostri illustri laureati, mostre museali
ha proseguito con iniziative di formazione
come quella sui Dinosauri, stagioni
atte a favorire l’autoimprenditorialità
musicali e teatrali. Tra gli eventi in cui
di studenti e neo-laureati anche
ci siamo impegnati mi limito a citare
con la stipula di specifici accordi
PernondimenticareGarissa: è di pochi
con piattaforme di crowdfunding
giorni fa la riapertura di quella
e sottoscritto numerosi accordi
Università, ove siamo impegnati
per la valorizzazione dei risultati
in una attività di sostegno con i Ministeri
della ricerca e il loro trasferimento
degli Esteri e dell’Università.
con la creazione di spin-off e di start-up.
L’avvio del progetto Saperi consentirà
Il tema della cooperazione
all’Ateneo di sviluppare iniziative
e degli scambi internazionali
a supporto dell’innovazione
è tra quelli più importanti e centrali;
e della creatività di studenti
occorre quindi ricordare una serie
e gruppi di ricerca.
di iniziative, veri e propri ponti gettati
verso alcune delle realtà culturali più
In tale ambito, la semplificazione
dinamiche e interessanti del panorama
dei regolamenti interni ha avuto
geopolitico contemporaneo, fra cui
come principio ispiratore il rilancio
il conferimento del Dottorato
dei rapporti con la società, il territorio,
di ricerca honoriscausa in Comunicazione,
le imprese e il mondo della ricerca
ricerca, innovazione a Evo Morales,
applicata, potenziando la terza missione
Presidente dello Stato Plurinazionale
dell’Università.
della Bolivia; del Dottorato di ricerca
honoriscausa in Tecnologie avanzate
in chirurgia a Susan J. Blumenthal,
La Sapienza:
il progetto culturale
consigliera della Sanità militare
del Presidente degli Stati Uniti
di America; nonché il conferimento
È stato anche approvato il Progetto
della Laurea adhonorem in Scienze
CulturaleSapienza che coinvolge l’intera
dello sviluppo e della cooperazione
comunità: hanno preso avvio il Caffè
internazionale a Ränia al-Abd Allăh
letterario ad Architettura, eventi strategici
di Giordania.
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Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore
Le politiche
per l’internazionalizzazione
A ciò si aggiunga l’impegno
per un significativo aumento
del numero di professori visitatori
Un ambiente formativo fortemente
dall’estero e del numero di studenti
improntato alla multiculturalità
in mobilità in e out.
e di respiro internazionale è certamente
al centro delle aspettative
La Sapienza per la salute
di ogni studente universitario moderno.
Solo un simile contesto può far crescere
nei nostri giovani l’anelito e il desiderio
Infine, i Policlinici universitari, peculiarità
di conoscenza e progresso, per essere
storica e valore aggiunto del nostro
protagonisti di una stagione
Ateneo. Un anno fa ci siamo impegnati
che rappresenta un cambiamento
a rilanciare e rafforzare il loro ruolo,
di epoca.
anche attraverso esempi concreti
di ristrutturazione e ampliamento
Abbiamo pertanto intensificato
delle strutture esistenti. Abbiamo, pertanto,
la nostra presenza nell’ambito di reti
finanziato e realizzato la progettazione
internazionali quali la Alliance
e l’appalto per la costruzione
of Academic Health Centres Universities
dell’edificio universitario
and National Academies, la International
da adibire a ricerca e didattica
Association of Universities, l’Unione
per la Facoltà di Medicina e psicologia
delle Università del Mediterraneo
nell’area di Grottarossa. Abbiamo
e soprattutto l’Unione delle Università
completato la ristrutturazione totale
delle Capitali Europee, dove Sapienza
e la messa a norma dell’Obitorio
è stata eletta alla Presidenza
di Medicina legale. Il piano
per i prossimi tre anni. Da sottolineare,
di riorganizzazione e ristrutturazione
inoltre, le relazioni con il Ministero
del Policlinico Umberto I è stato
degli Affari esteri e della cooperazione
approvato dalla Conferenza dei servizi.
internazionale, anche attraverso
È stato definito con la Regione l’assetto
la Conferenza della Cooperazione.
che consolida e rafforza la presenza
Abbiamo infine rafforzato alcuni
e le attività assistenziali dei Corsi
partenariati strategici collaborando
di laurea in Medicina nel Polo Pontino.
a diversi progetti in Europa, nell’area
Il testo del Protocollo di Intesa,
del Mediterraneo, in Medio Oriente,
concordato con la Regione Lazio,
in America Latina e in Cina.
ha ricevuto da poco l’approvazione
7
Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore
da parte dei Ministeri affiancanti
si pone in una posizione di netta
la Regione ed è in via di conclusione.
inferiorità rispetto alla media
dell’Unione europea1: la quota di persone
fra 25-64 anni con il diploma
L’Università italiana:
il costo dell’ignoranza
di scuola secondaria superiore (56%
rispetto alla media europea del 73,4%)
e la quota di persone fra 25-34 anni
Ma, anche rispetto alla crisi che attanaglia
con titolo universitario (20,3% rispetto
le nostre società da lunghi e difficili anni,
al 34,6% in Europa, con obiettivo
la cultura deve avere qualcosa
comunitario del 40%).
da dire e forse più ancora da fare.
Il riferimento va qui al bel saggio
Anche quando registriamo qualche
che Giovanni Solimine1 ha dedicato
miglioramento, le cose non vanno bene:
ai costi dell’ignoranza, un testo che riveste
ad esempio, il numero dei laureati
particolare interesse per la nostra comunità
è aumentato tra il 2008 e il 2012
di studiosi e studenti.
di due punti e mezzo, mentre
nell’Unione europea è stato
È un libro spietato nella denuncia
di quasi cinque punti, con un incremento
dei guasti del sistema italiano
della differenza fra Italia e media europea:
della conoscenza, ma in cui allo stesso
da quartultimi siamo, ora, ultimi. Senza
tempo l’autore testimonia una forte
contare gli squilibri interni: in Campania,
fiducia nei confronti del sapere.
Sicilia e Sardegna la percentuale
La sua lettura ci fornisce un’ampia
dei diplomati è di nove punti inferiore
panoramica sui dati e sulle molte
alla media nazionale e di ben venti punti
declinazioni in cui l’ignoranza
più bassa rispetto a Lazio, Umbria
si manifesta nella vita del Paese,
e Trentino ove troviamo i risultati migliori1.
condizionandone negativamente
lo sviluppo e riproducendo vecchie
E, ancora oggi, molti indicatori1 collocano
e mai superate dicotomie
l’Italia a un livello critico rispetto
(povertà/ricchezza, inclusione/
alla maggior parte dei Paesi
esclusione, centralità/marginalità).
dell’Unione europea. Colpisce in particolare
la quota di Neet, cioè i giovani fra i 15
Se vogliamo valutare lo stato
e 29 anni che non studiano, non lavorano
dell’istruzione e della formazione in Italia,
e non seguono corsi di formazione
possiamo semplicemente considerare
professionale: la percentuale raggiunge
due indicatori primari per i quali l’Italia
il 24% nel 2012, ed è la quota più alta
8
Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore
d’Europa. Ma quel che più allarma
delle condizioni di vita
è che questo dato sale al 28% per i figli
e per la competizione internazionale.
di genitori con la sola licenza elementare
e scende del 10% se si è figli di laureati.
La seconda questione riguarda più
da vicino il ruolo delle istituzioni
La scuola e l’istruzione, cioè,
deputate alla formazione, e quindi
non funzionano più da fattori
le politiche pubbliche educative.
di riequilibrio per i ragazzi provenienti
Le scuole di ogni grado, e naturalmente
da famiglie svantaggiate. In assenza
l’Università, devono tornare a essere
di politiche adeguate per scuola, università
propulsori fondamentali dello sviluppo
e cultura che si pongano come obiettivo
del Paese.
l’inclusione, la coesione sociale
e la promozione di una crescita
Una ulteriore questione sta nell’intreccio,
complessiva della cittadinanza,
ancora troppo poco virtuoso, tra ricerca,
le diseguaglianze tendono dunque
innovazione e occupazione. La qualità
a riprodursi attraverso le generazioni,
e la formazione del capitale umano
diventando allarmanti nel Meridione
di un Paese producono, infatti,
d’Italia.
conseguenze rilevanti a livello
non soltanto individuale ma di sistema,
Ma il discorso sul sapere e sui suoi costi
sulla produttività e sulla ricchezza
non deve essere affrontato esclusivamente
e anche su altri importanti indicatori,
in un’ottica economicistica. Innanzitutto,
dall’allungamento dell’aspettativa di vita
dobbiamo occuparci della preoccupante
alla riduzione del tasso di criminalità.
riduzione dell’appeal dello studio:
conviene ancora investire tempo e risorse
È per queste ragioni che appare urgente
economiche sulla formazione? Dobbiamo
recuperare quella visione della cultura
riconoscere che nella percezione generale
come benecomune cui ci riferivamo
e nel senso comune, l’istruzione
in apertura. Un bene costruito
non rappresenta più l’ascensore sociale
collettivamente e altrettanto
che era solo fino a pochi decenni fa.
collettivamente fruito, che rappresenti
una base indispensabile per la crescita
La prima questione da porre
personale e un indispensabile
con forza è dunque l’assunzione
collante sociale.
di una nuova centralità dell’istruzione
come fattore strategico per la mobilità
Non è senza significato che, tra i principi
sociale, per il miglioramento
fondamentali, troviamo all’art. 9
9
Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore
della nostra Costituzione che «laRepubblica
4.
garantire il diritto allo studio
promuovelosviluppodellacultura
e la mobilità degli studenti,
elaricercascientificaetecnica».
che devono essere in grado
di poter scegliere in base alle proprie
A tal proposito vogliamo ricordare
vocazioni e aspirazioni, anche
che il governatore della Banca d’Italia
abbassando o annullando le tasse
Ignazio Visco, nell’edizione 2013
di iscrizione per gli studenti
del Forum del libro, ha voluto sottolineare
meno abbienti in particolare
che «unPaesecomel’Italia,poverodirisorse
nel Mezzogiorno.
materialieinritardosumoltifrontinonsolo
economici,dovrebbemirareainvestire
Tutte le persone investite di responsabilità
nellascuolaenellaconoscenzanonsotto
di Governo sanno che le risorse necessarie
osullamaal di sopradellamedia
a questo piano, che rilanci veramente
deglialtriPaesi».
il futuro dei giovani e con esso quello
del Paese, sono concretamente
Molti sono d’accordo su cosa
mobilizzabili con una vera spendingreview
sia necessario, anzi indispensabile, fare1:
che tagli le spese improduttive,
sopra la media europea, e investa
1.
aumentare i finanziamenti delle
sul principale capitale di cui il nostro
Università, dopo anni di progressivi
Paese è ricco, il capitale umano.
tagli, che hanno ridotto i bilanci
alla mera copertura delle spese fisse,
L’Università italiana:
il valore dell’ora di lezione
comprimendo la quota da destinare
alla ricerca, al diritto allo studio
e all’investimento;
2.
3.
valorizzare l’autonomia degli Atenei
Ma la cultura, il sapere
e la loro responsabilità, con forme
e la loro trasmissione e innovazione
semplici, condivise, serie e rigorose
non sono riducibili solo a un problema
di valutazione, i cui risultati
organizzativo e di risorse,
dovranno guidare (ex post)
seppur fondamentali per rendere
la distribuzione delle risorse;
possibile ciò che costituisce
avviare rapidamente il reclutamento
il fulcro dell’Università:
straordinario di giovani ricercatori
l’incontro fra docente e discente.
e finanziare un piano
Per questo voglio ricordare
per la progressione di carriera
quanto scrive Massimo Recalcati
per chi lo meriti;
nel suo bel libro L’oradilezione2:
10
Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore
Ilmaestrononècoluichepossiede
Platone così sottolinea l’impossibilità
ilsapere,macoluichesaentrare
di una scienza infusa o trasfusa,
inunrapportosingolare
che fluisca passivamente dal sapiente
conl’impossibilitàcheattraversa
al discente, evidenziando la necessità
ilsapere,cheèl’impossibilità
di stimolare un sapere attivo.
disaperetuttoilsapere…
Sidevedirealloracheuninsegnamento
Il lavoro del docente è quindi decisivo
hacometrattodistintivoilconfronto
nella formazione dell’individuo, anche
conillimitedelsapereattraverso
se nel nostro Paese è oggi scarsamente
ilsapere,mentreilmaestrochemostra
considerato sia a livello economico
dipossedereilsaperepuòesseresolo
che sociale. L’incontro con un docente,
unacaricaturarisibiledelsapere.
come quello con certi libri o con certe
opere d’arte, può cambiare anche
È interessante ricordare, come riferimento
profondamente la vita di una persona.
di questa concezione del sapere,
La attivitàdidattica, infatti,
il Simposio di Platone3, quando Agatone
non può essere limitata a una dimensione
incontra Socrate.
meramente organizzativa e informativa,
senza tener conto della funzione
AlloraAgatone,chestavasdraiatotutto
metodologica, valoriale e affettiva propria
soloall’ultimoposto:«Qua,Socrate,
dell’educazione, che in ultima analisi
distenditiaccantoame,perchéanch’io
ha come obiettivo la umanizzazione
possafruire,standoincollatoate,
della vita.
diquell’arcanochetihavisitatolà
nelvestibolo.Èchiarochelohaicarpito
Lo sappiamo tutti: un’ora di lezione
elotienistretto:altrimentinontisaresti
può modificare l’andamento di una vita,
mosso».ESocratesedetteereplicò:
far cambiare direzione al nostro destino2,
«Sarebbebello,Agatone,selasapienza
farci scoprire qualcosa che era rimasto
fossequalcosachepuòscorrere,
sopito all’interno del nostro io. Questo
alsemplicecontatto,dalpiùpieno
può avvenire in qualunque fase
alpiùvuotodinoi,comeattraverso
della nostra formazione, dalle scuole
unfilodilanal’acquascorredallatazza
sino all’Università. Il docente non solo
piùcolmaaquellapiùvuota.Mase
può svelare strade ignote, ma come
anchelasapienzaècosiffatta,intalcaso
ci ricorda Platone nel Simposio3,
èunveroonorepermestaresdraiato
può accendere il desiderio del viaggio
accantoate:così,credo,micolmerai
intellettuale. E questo può accadere
dicopiosaesplendidasapienza».
in qualunque branca del sapere:
11
Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore
non solo nelle discipline umanistiche,
dalla filosofia all’arte, ma anche
in territori apparentemente più aridi,
dalla chimica all’anatomia,
dalla matematica alla ragioneria.
Ognuno di noi ha uno o più docenti
che non dimentica, che hanno lasciato
in noi un’impronta indelebile, come
ci indica la etimologia stessa
della parola insegnare, che vuol
dire lasciare, nell’altro, unsegno.
Ricordiamo i maestri non tanto per quello
che ci hanno insegnato, ma per
come ce lo hanno insegnato: non tanto
per il contenuto del sapere,
ma per l’accensione della scintilla
dell’amore per il sapere e dell’aspirazione
alla conoscenza e, in ultima analisi,
alla verità.
1
Solimine Giovanni, SenzaSapere.Ilcostodell’ignoranza
inItalia, Bari, Editori Laterza, 2014.
2
Recalcati maSSimo, L’oradilezione.Perun’erotica
dell’insegnamento, Torino, Einaudi, 2014.
3
Platone, Simposio.
12
Più cultura e Università per cambiare il Paese Prolusione del Rettore
Scommettere su se stessi
Fatima Ezzahra Ez zaitouni,
studentessa di Scienze politiche sociologia comunicazione
e della Scuola superiore di studi avanzati
Signor Presidente della Repubblica,
un atteggiamento di chiusura
Magnifico Rettore, Autorità,
e rifiuto verso ciò che è «diverso».
Comunità universitaria tutta,
Viviamo in un mondo e in una società
gentili ospiti,
sempre più orientati verso la compresenza
di più culture, e lo stimolo che riceviamo
Vorrei, anzitutto, porgervi un sincero
dall’esterno è quello di allargare
e caloroso saluto. È un onore per me
i nostri orizzonti e interagire
essere qui, oggi, come rappresentante
con culture diverse e nuove prospettive.
del corpo studentesco dell’ateneo,
Unodeglistrumenticheabbiamoa
quale studentessa di Scienze politiche
disposizioneperriuscireinquestasfida
e allieva della Scuola superiore
èsenz’altroildialogointerculturale,
di studi avanzati.
all’insegna del rispetto reciproco
e della consapevolezza che confrontarsi
In questo mio breve intervento vorrei
con l’altro non significa competere
condividere con voi il significato
per prevalere: significa, piuttosto,
che hanno per me due parole:
crescere insieme arricchendosi
dialogo interculturale e ottimismo.
vicendevolmente e sviluppando
una coscienza critica della realtà
Essere portatrice di due culture
che ci circonda.
contemporaneamente è per me
motivo di grande orgoglio.
Oggi, essere studentessa
Avevo otto anni quando mi sono
in questa grande università
trasferita in Italia: un Paese nuovo,
mi ha permesso di entrare
una cultura nuova, una lingua nuova
in contatto con studenti di diverse culture
e tanta curiosità e voglia di conoscere.
e provenienze, inducendomi a riflettere
L’incontro e il dialogo con la diversità
ulteriormente sull’importanza
e la pluralità è iniziato subito,
del dialogo e del confronto
e questo mi ha aiutato molto a crescere
come strumenti per combattere stereotipi
a livello umano e come formamentis,
e pregiudizi, e per riuscire a gestire
nonché a prendere consapevolezza
virtuosamente la diversità. Per riuscire
che è più saggio arricchire la propria
in questo, è necessario potenziare
persona tramite il confronto,
gli spazi di dialogo e confronto
piuttosto che assumere
interculturale, individuando le criticità,
13
Scommettere su se stessi Fatima Ezzahra Ez zaitouni
ma soprattutto facendo emergere
accademica e come studenti.
i numerosi esempi positivi.
Dobbiamo farlo per tutti quei giovani,
come Valeria Solesin, che mancano
Mi piace pensare al dialogo interculturale
all’appello di questo nuovo
anche sotto un’altra ottica: come confronto
anno accademico. È una sfida
non soltanto fra persone appartenenti
che dobbiamo cogliere, tenendo presente
a sistemi valoriali differenti, ma anche
che, come disse qualcuno, «quando
come interazione tra i vari saperi
unuomoconlapistolaincontraunuomo
che compongono una stessa cultura.
conlapenna,l’uomoconlapistola
Essere allieva della Scuola Superiore
èunuomomorto».
mi ha permesso di vivere concretamente
anche questa seconda prospettiva.
Mi sono sempre chiesta che cosa vuol
Avere la possibilità di confrontarsi su temi
dire essere ottimisti, e devo ammettere
importanti con studenti di facoltà
che c’è una definizione che mi piace
differenti induce a uscire
particolarmente: essereottimistisignifica
dalla propria comfortzone, a confrontarsi
averelasaggezzael’intuizionedimuovere
con colleghi che guardano il mondo da
lecoseindirezionepositiva,considerandone
angolazioni diverse, ad arricchirsi e,
l’aspettomigliorepurrimanendoconcentrati
perché no, anche ad arricchire.
sullarealtà. Ed è questo, io credo, il tipo
Il risultato è un fruttuoso dialogo
di approccio di cui abbiamo bisogno
tra i saperi, un network di idee,
oggi, soprattutto noi giovani.
prospettive e approcci,
Essere realisticamente ottimisti.
e la consapevolezza che la cultura
Tendiamo spesso a vedere esclusivamente
è tanto più arricchente, quanto più
la metà vuota del bicchiere, ad arrenderci
fa convivere al proprio interno diverse
difronte alla prima difficoltà, al primo
prospettive. Sappiamo bene
esame non superato o alla prima
che in questo momento cultura, civiltà,
delusione lavorativa, rischiando di
valori come il dialogo e la convivenza
dimenticare quanto di meraviglioso
sono sotto attacco ed è per questo
c’è nelle nostre vite. È vero, viviamo in
che dobbiamo riappropriarcene,
un momento storico molto delicato e
impugnandolifieramente
complesso, ma ciò non deve indurci a
econdeterminazionecontrochitenta
cedere alla rassegnazione e alla passività.
dipropagandarel’odio, la violenza
Tante sono le difficoltà, tanti i problemi,
e vuole rinnegare la ricchezza insita
è innegabile, ma nel quotidiano
nella diversità. Dobbiamo farlo come
di ciascuno di noi tante sono
collettività e come singoli, come comunità
anche le cose che si possono fare.
14
Scommettere su se stessi Fatima Ezzahra Ez zaitouni
«Scommetteresusestessi.Lasfida
didiventareciòchesiè». Era il titolo
della mia tesina per l’Esame di Stato
ed è oggi il mio augurio per tutti noi
giovani e studenti: ritornare a credere
in noi stessi, riacquisire fiducia in quello
che facciamo e iniziare con piccoli,
o anche piccolissimi, passi a lavorare
concretamente per realizzare quello
in cui crediamo.
15
Scommettere su se stessi Fatima Ezzahra Ez zaitouni
Anticorruzione e trasparenza.
Impegni e opportunità per l’Università
Andrea Putignani,
direttore dell’Area Affari istituzionali
Signor Presidente della Repubblica,
e di condivisione. È una malattia
Magnifico Rettore, Autorità,
contagiosa, perché mentre il delitto
Colleghi e Studenti, gentili ospiti,
genera repulsione e, solo in alcuni casi,
emulazione, la corruzione vive del trionfo
nello scorso dicembre, nell’ambito
di chi è corrotto, nelle società dove
di un importante convegno tenutosi
è accettata come qualcosa di veniale,
presso la Facoltà di Giurisprudenza,
come una mentalità per la quale,
autorevoli relatori ci hanno ricordato
mozartianamente, possiamo dire
l’etimologia latina del termine corruzione,
«così fan tutti».
che viene da corrumpere, «rompere con».
Corruzione è dunque una crepa,
Da questo vorrei prendere le mosse
una rottura rispetto all’integrità richiesta
per il breve intervento che mi onoro
da un ruolo, un tradimento egoista
di poter svolgere proprio ora che,
che infrange un patto di fiducia.
nel mese di gennaio, tutte
le amministrazioni pubbliche
Esiste però un’altra etimologia,
sono alle prese con la pianificazione
che fa discendere la parola da corruptus,
formale delle proprie strategie in tema
«cuore spezzato, frantumato»,
di trasparenza e anticorruzione.
quindi corruzione è lo sfaldamento,
la degenerazione del sentimento stesso
Il valore della trasparenza è in stretta
dell’umano.
connessione con le esigenze
di controllo sull’organizzazione
Comune a entrambe le etimologie
delle pubbliche amministrazioni.
è il significato di «decomposizione,
Come ammoniva Nietzsche infatti
disfacimento», lo scomporsi del tessuto
«Intuttigliistitutiincuinonsoffial’aria
di una massa, e dunque, in accezione
pungentedellapubblicacritica,cresce
politica e filosofica, la corruzione rappresenta
comeunfungounacorruzioneincolpevole».
la decomposizione delle istituzioni.
Non può esserci, dunque, prevenzione
della corruzione senza trasparenza,
In questo senso, la corruzione è peggiore
partecipazione amministrativa
di un atto criminale, perché questo
e codificazione dei doveri
è un atto singolo ma non ha bisogno
di comportamento, dei valori
di un clima circostante di appoggio
e delle prassi organizzative.
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Anticorruzione e trasparenza. Impegni e opportunità per l’Università Andrea Putignani
Le università sono un laboratorio
il pluralismo delle idee e il rifiuto
ideale per delineare efficaci strategie
di ogni integralismo.
anticorruzione, per le ragioni che proverò
a spiegare sinteticamente di seguito.
La trasparenza e le misure di prevenzione
della corruzione sono poste, in questo
In primo luogo, esse rappresentano
ambito, a tutela dei valori costituzionali
forse oggi l’unico comparto
di uguaglianza sostanziale, di pari accesso,
nel quale sia stata attuata (forse
di pari opportunità, di diritto allo studio:
non ancora pienamente, ma in gran parte)
esse contribuiscono a innalzare il grado
una vera e propria spendingreview,
di condivisione dei valori di imparzialità
introducendo un sistema
e di virtù pubblica presso i cittadini.
di finanziamento basato largamente
sulla valutazione dei risultati,
È perciò preciso dovere dell’Università
che tiene altresì conto delle dimensioni
coltivare, oltre ai talenti dei propri
di accesso e di utilizzabilità
studenti, anche le loro virtù civiche,
delle informazioni e degli obiettivi
per frenare e invertire la tendenza
in termini di riduzione dei comportamenti
all’allontanamento delle giovani
inappropriati e illegali.
generazioni e dei cittadini dalle istituzioni,
che fa perdere credibilità e autorevolezza
In secondo luogo, le università,
alla stessa democrazia, alimentando
cui è affidato il compito di formare
conseguentemente il crescente successo
la nuova classe dirigente,
dell’antipolitica: cioè, in ultima analisi,
sono primariamente chiamate
il disinteresse e il disprezzo per quanto
a essere socialmente responsabili
faccia capo alla sfera pubblica e comune.
verso gli studenti, verso le famiglie,
verso le imprese, verso i cittadini.
Anche per questo motivo, nell’esercizio
delle sue finalità costituzionali,
Nella società e nell’economia
l’Università, rispondendo all’invito
della conoscenza, in cui il sapere
del Presidente nel suo messaggio
è il fattore principale della competitività
di fine anno, è chiamata «adaverecura
economica, della convivenza civile
dellaRepubblica» facendone «vivereiprincipi
e della tenuta democratica,
nellavitaquotidianasocialeecivile»:
l’Università è destinata a rimanere
parole che fanno eco allo spirito
il principale propulsore del principio
della Convenzione delle Nazioni Unite
di eguaglianza sostanziale;
contro la Corruzione, che invita
la fucina nella quale si forgiano
gli Stati membri a «incoraggiareattivamente
18
Anticorruzione e trasparenza. Impegni e opportunità per l’Università Andrea Putignani
lapartecipazionedell’opinionepubblica
elasensibilizzazionediessaalproblema
dellacorruzione».
In linea con tali inviti, la responsabilità
del personale della Sapienza
si traduce in un rinnovato impegno
per un’amministrazione trasparente
ed etica, in grado di esprimere in attività
e risultati rendicontabili il proprio
contributo alla crescita socio-culturale
e socio-economica del nostro ateneo
e del Paese.
19
Anticorruzione e trasparenza. Impegni e opportunità per l’Università Andrea Putignani
La Città universitaria esempio di un’altra modernità
Paolo Portoghesi,
professore emerito di Progettazione architettonica
Signor Presidente della Repubblica,
verificare con l’aiuto di Minnucci
Magnifico Rettore, Autorità, Comunità
la fattibilità di ciascun edificio
universitaria tutta, gentili ospiti,
e realizzarlo con un alto livello
di qualità tecnologica.
il mio compito oggi è parlarvi del luogo
in cui siamo qui riuniti, a ottant’anni
Fin qui nulla di imprevedibile: Piacentini
dalla costruzione della Città universitaria
era un grande organizzatore e di questo
di Roma.
il Duce se ne era accorto. Quello
che sorprende è che, con la sola eccezione
«Ungeneralemediocrepuòvincereuna
di Arnaldo Foschini e Giulio Rapisardi,
battaglia,macinquegeneralisublimi
Piacentini abbia scelto come collaboratori
corronoilrischiodiperderla». Così Benito
dei giovani architetti estranei alla sua
Mussolini, all’inizio del 1932, citando
scuola e alla sua influenza. Mentre
Napoleone, riassumeva la situazione
Piacentini (nato nel 1882) nel ’32 aveva
di stallo del piano regolatore di Roma
appena compiuto i cinquant’anni,
e le incertezze della commissione,
i collaboratori erano quarantenni
presieduta da Gustavo Giovannoni,
come Aschieri e Michelucci, o trentenni
che doveva decidere dove collocare
come Capponi, Pagano, Ponti e Minnucci.
i nuovi edifici della università. La nomina,
Rimanevano fuori solo i ventenni ma,
nel mese di aprile, di Marcello Piacentini
con un ardito salto in avanti,
come unico coordinatore del progetto
la casa dello studente venne assegnata
e la scelta definitiva dell’area accanto
addirittura attraverso un concorso
al Policlinico rispondeva a un preciso
riservato a studenti laureandi, e lo vinsero
programma: porre fine alle discussioni
Giorgio Calza Bini e Saverio Muratori
e costruire in tre anni una Città
che avevano allora appena superato
universitaria, investendo la somma
i vent’anni. La verità è che Piacentini,
di 70 milioni di lire, 56 stanziati
innovatore, ma sensibilissimo ai venti
dallo Stato, 10 dal Governatorato
dominanti, aveva visto con disappunto
di Roma, il resto dalla Provincia, dall’Ina
le sue opere inserite nel tavolo
e da altri enti e istituti di credito. La data
degliorrori, un fotomontaggio cioè,
dell’inaugurazione, fissata per il 21 aprile
preparato da Bardi nella seconda mostra
del 1935, fu spostata solo di 5 mesi, al 30
della Architettura Razionale che ebbe
ottobre. In così breve tempo Piacentini
luogo in una galleria di via Veneto
riuscì a scegliere gli altri architetti,
promossa dal Duce. Lo stesso Mussolini
fare insieme a loro un progetto unitario,
aveva visitato la mostra solidarizzando
21
La Città universitaria esempio di un’altra modernità
Paolo Portoghesi
con gli espositori. Piacentini ingoiò
di un linguaggio completamente diverso
il rospo ma preparò la sua rivincita.
da quello dell’Eclettismo ottocentesco
Si sentiva ingiustamente accusato
non ancora del tutto esaurito, una sorta
di passatismo, lui che, prima della guerra
di AltraModernità, contraria
mondiale, aveva portato a Roma il gusto
all’omologazione internazionale e sensibile
della Secessione Viennese, pagando
allo spirito dei luoghi,un’altra modernità
la scelta coraggiosa con la demolizione
che la storiografia ha ormai identificato.
e ricostruzione a sue spese della facciata
In realtà la Città universitaria di Roma,
del Corso-cinema, barbaramente distrutto
al di là delle strategie generazionali, segna
agli inizi del 2000.
una temporanea ma sincera alleanza
tra due protagonisti, Piacentini e Pagano,
In realtà, negli anni Venti Piacentini
fino ad allora collocati su fronti alternativi
con il primo progetto per la chiesa
che dura almeno fino al 1937 e ha la sua
di Cristo Re e l’albergo Ambasciatori
consacrazione nella mostra della Triennale
e soprattutto con i progetti non realizzati
del ’36 dedicata all’architettura italiana,
per la Mole Littoria e il grande albergo
una rassegna, come dimostra il catalogo
ispirato al Colosseo, era tornato
redatto da Pica, che enumera un centinaio
al classicismo nostalgico e non poteva
di opere, realizzate in soli tre anni,
non apparire passatista ai giovani leoni
di stupefacente qualità proprio negli anni
del razionalismo: Pagano, Libera,
in cui nel resto d’Europa il movimento
Ridolfi, Terragni.
moderno era entrato in crisi.
Se l’inclusione tra i collaboratori
All’alba degli anni Trenta, però, aveva
della Città universitaria di Gio Ponti
cambiato orientamento clamorosamente,
è pienamente comprensibile
spogliando di qualunque ornato il progetto
per la comune ambiguità nei confronti
della chiesa romana di Cristo Re.
del moderno e la chiamata di Michelucci,
Aschieri e Capponi risponde
La Città universitaria nasce in questo
a una strategia prevedibile, l’alleanza
clima di contrapposizioni generazionali,
con Pagano ha invece un valore decisivo
con una strategia che aderisce senza
che vale la pena di indagare. Sul piano
compromessi a una idea di modernità,
della teoria Pagano era un avversario
diversa dal Razionalismo, in quanto
se non un nemico. Quando Piacentini,
non basata sulla tabularasa, ma affine
nel 1931, aveva scritto su Dedalo
a esso per la ricerca della semplicità.
un articolo dal titolo polemico – Dove
L’eliminazione della decorazione
èirragionevolel’architetturarazionale –,
è non meno radicale nella scelta
Pagano gli aveva risposto con durezza
22
La Città universitaria esempio di un’altra modernità
Paolo Portoghesi
su Casabella, nell’aprile del 1931,
che le stanno vicini costruiti parecchi anni
parlando di «un brutto scherzo
prima… con materiali buoni, si invecchiano
del troppo ragionare».
bene, come il vino buono; la casa nuova
Piacentini lamentava l’orizzontalità
invece è subito divenuta aceto».
dominante nella nuova architettura
Può meravigliare che, appena due anni
che escludeva la monumentalità
dopo il botta e risposta tra Dedalo
necessaria negli edifici pubblici.
e Casabella, Piacentini abbia chiamato
Pagano ebbe allora buon gioco
Pagano a collaborare per la Città
a sottolineare che l’architettura moderna
universitaria e certamente non va esclusa
non aveva rifiutato la verticale
dalle motivazioni il desiderio
né la monumentalità citando esempi
di neutralizzare con questa alleanza
convincenti come la stazione di Stoccarda,
con il più forte degli avversari direttore
il Planetario di Düsseldorf, le opere
di Casabella il fronte dei giovanissimi
di Fahrenkamp, di Tessenow
che lo aveva confinato nel tavolodegliorrori;
o di Sant’Elia. Non risponde invece
ma l’opportunismo non è la sola ragione
all’obiezione più sostanziosa di Piacentini,
principale. La verità è che Piacentini
quella che riguarda la fragilità
mostrò di essersi accorto delle ragioni
delle architetture razionaliste
dell’avversario, di averne compreso
dal punto di vista della costruzione
la statura, di aver scoperto nei suoi
e della manutenzione.
riguardi una affinità di gusto, evidente
se si confrontano le loro opere.
«Lo scorso agosto – aveva scritto
Nel novembre del 1931 Piacentini,
l’architetto romano – sono tornato
diventato direttore della rivista
a vedere le casette che nel 1927 furono
Architettura del Sindacato Fascista
costruite in Stoccarda, in occasione
degli architetti, poco dopo aver accusato
di quella esposizione internazionale
sul Giornaled’Italia il razionalismo
della casa (parla della famosa Weissenhof
di estremismo bolscevico scrive a Pagano
Colonie del 1927) e ho constatato
invitandolo a collaborare e Pagano
come certe formule allora lanciate
gli risponde tatticamente: «Lei,
con fanatismo quali dogmi
se si mette al timone del movimento
della nuova arte hanno sballato
moderno in Italia, ha tutti i crismi
in meno di quattro anni… A Berlino,
per diventarne il CAPO riconosciuto
nella Potsdammerplatz una casa costruita
di tutti noi e imporsi con sempre
circa sei anni or sono… nuda e squallida
maggiore autorità». Adulazione: certo,
come un uccello pelato, s’è in questi pochi
ma con una precisa realistica intenzione,
anni ridotta assai malamente. Alcuni palazzi
aprire la strada alla nuova architettura.
23
La Città universitaria esempio di un’altra modernità
Paolo Portoghesi
Poco prima lo stesso Pagano,
per l’architettura moderna «razionale
con tutt’altro tono aveva scritto a Bardi:
e funzionale» – aveva additato la chiesa
«Siamo pieni di ambizione, vogliamo
di Cristo Re come un tipico esempio
avere tutti i nostri diritti»; e aggiunge:
di coraggioso rinnovamento
«sono italiano al 100%». Non è forse il fine
di una istituzione millenaria
– aggiungiamo noi – a giustificare i mezzi.
come la Chiesa Cattolica.
La consapevolezza di Piacentini
Nella Facoltà di Fisica, costruita
della necessità di una svolta si legge
nel contesto della Città universitaria,
chiaramente nella sua architettura
l’architetto subisce solo in piccola parte
di quegli anni, dal ’31 al ’37, il periodo
il peso del compromesso di cui viene
migliore della sua attività matura,
accusato dai suoi compagni di cordata
in cui scompaiono i segni più scoperti
e costruisce un edificio in cui esprime
del classicismo nostalgico con il quale
in pieno quell’orgogliodellamodestia
aveva cercato di accattivarsi il regime.
che aveva scelto come insegna
Gli esempi di questo nuovo indirizzo
del suo lavoro. Più compromissorio
sono la chiesa di Cristo Re, il Rettorato
semmai il padiglione italiano
in cui adesso ci ritroviamo, il palazzo
nella Esposizione di Parigi del 1937,
delle Corporazioni, la sede romana
dove lui e Piacentini si incontrano
della Banca del Lavoro, quella dell’Istituto
a mezza strada e, in cima alla griglia
delle Assicurazioni e il palazzo
di travi e pilastri in cemento armato,
di via Barberini dove, abbandonato
lo stesso sintagma adoperato da Terragni
ogni arcaismo, si pone per un momento
alla Casa del Fascio di Como, fanno
accanto a Behrens e Mendelssohn
capolino delle statue, come nella basilica
nell’individuazione di una architettura
palladiana. Si tratta sì di un compromesso,
urbana di grande forza plastica
che esprime sinteticamente però i caratteri
in cui i materiali antichi e moderni,
di una modernità italiana sotto la quale,
dal mattone all’acciaio inossidabile,
esaurita la spinta del futurismo, cova
mostrano la possibilità di dialogare
soprattutto la metafisica dechirichiana
in modo convincente. Pagano, unendosi
e si fa strada persino una componente
a Piacentini, l’unico architetto italiano
surrealista. Alberto Savinio
che avesse il filo diretto con Mussolini,
in Ascoltoiltuocuorecittà aveva scritto:
seguiva l’implicito consiglio del Duce,
«Ariguardodellestatue,nemmeno
che, ricevendo i vincitori del concorso
gliarchitettirazionalistihannomostrato
per la Stazione di Firenze –
intelligenza.Nellalorofuriadispazzarvia
e affermando senza ambiguità di essere
ornamentiedecorazioni,hannoabolito
24
La Città universitaria esempio di un’altra modernità
Paolo Portoghesi
anchelestatue.Lastatuasultetto
al partito socialista clandestino,
nonèunornamentomaunelemento
Piacentini morirà nel suo letto
funzionale,perdirlanellostessolinguaggio
dopo aver trovato nell’Italia
dicoloro:unsuperparafulmine».
del dopoguerra un maestoso spazio
Quando verrà bandito, nel ’34
di sopravvivenza, completando
il Concorso per il palazzo del Littorio,
per l’Anno Santo del 1950
Pagano aveva subito avvertito
lo sventramento dei borghi
il pericolo di una sterzata conservatrice
e la costruzione di via della Conciliazione
e denunciato senza mezzi termini l’errore
e della Cappella della Città universitaria.
della collocazione dell’edificio, proprio
davanti al Colosseo, e della scelta
Ma torniamo alla Città universitaria.
deludente da parte della giuria.
Piacentini, a parte Pagano, tratta
Con tutto ciò Piacentini lo chiama
i collaboratori più giovani come
di nuovo a collaborare per l’Esposizione
degli studenti, gli mette alle spalle
del ’42 e, in un primo tempo, lascia fare
Minnucci, grande e ubbidiente tecnologo,
a lui e a Piccinato il progetto urbanistico,
gli fa pagare dei viaggi di istruzione
in linea con l’urbanistica di Le Corbusier
in Europa e in America e chiarisce
e di Hilbersheimer.
con loro che il successo dell’operazione
dipende non solo dalla qualità formale
La rottura tra i due avviene solo quando
ma anche dalla qualità tecnologica
Piacentini fa un’altra sterzata, discrimina
e funzionale. Le direttive estetiche
i razionalisti più rigorosi a vantaggio
stabilite in una lettera del 1932 erano
dei più docili al compromesso cercando
abbastanza restrittive, in particolare
di adeguarsi all’indirizzo che viene
si parlava della proporzione verticale
dalla Germania hitleriana e impone
delle finestre, che non doveva allontanarsi
quindi il ritorno con discrezione agli archi
dal rapporto di 2 a 3 e dell’opportunità
e le colonne che Ojetti lo aveva accusato
di non abbandonare del tutto l’uso
di aver eliminato dal linguaggio
dell’arco; raccomandazioni, specie
della architettura.
la seconda, sistematicamente disattese.
L’unico arco nella Città universitaria
La conclusione della sfida tra questi due
è infatti quello collocato da Ponti
grandi personaggi è ben nota.
nella corte del suo istituto di Matematica.
Pagano morirà prigioniero nel campo
La liberalità di Piacentini si coglie
di concentramento di Mauthausen
in modo particolare nella Facoltà
il 22 aprile del 1945 dopo aver combattuto
di Botanica di Giuseppe Capponi,
nella Resistenza iscrivendosi
che adotta senza complessi il linguaggio
25
La Città universitaria esempio di un’altra modernità
Paolo Portoghesi
razionalista con un accento personale
spicca, oltre al Rettorato, l’Istituto
che riguarda l’uso dei materiali. Come
di Matematica di Ponti, in cui l’architetto
mai Piacentini si dimostra così permissivo
milanese esprime liberamente
in questo caso? La risposta va cercata
la sua personalità, non del tutto spogliata
probabilmente nello strano rapporto
dal gusto neo-classico del Novecento
di amicizia nato tra due personaggi
milanese, e l’Istituto di Mineralogia
così diversi. Commemorando
di Michelucci, che gioca sulla purezza
la prematura scomparsa di Capponi,
geometrica dell’eredità fiorentina.
nel 1939, ecco cosa Piacentini scrisse
sulla sua rivista: «C’imbattemmo
Gli edifici del secondo gruppo
per la prima volta all’epoca della prima
obbediscono alla regola di un’uniformità
polemica sulla architettura, nel ridotto
senza monotonia, di un linguaggio
del Reale: io ero solo, lui con Pietro
condiviso che definisce una scena urbana
Aschieri. Ce ne dicemmo di tutti i colori:
unitaria senza personalismi.
ovvero, per essere più esatto, io lo assalii
Qui è Pagano a dareillacon il suo Istituto
violentemente, e lui, debbo riconoscerlo,
di Fisica, di una sobria eleganza
si contentò signorilmente di parare i colpi,
che negli interni raggiungeva una grande
aggiungendo solo qualche piccolo afondo,
raffinatezza. Michelucci, Foschini, Aschieri,
bene aggiustato. Poi divenimmo amici,
Rapisardi e Minnucci si adeguano
amici provati: egli era allegro, schietto,
a questo clima di semplicità e vestono
arguto, molto signore, un compagno
quel saio di litoceramica giallina
ideale, e profondamente buono.
che obbedisce sia all’approccio autoritario
Accanto a lui era sempre – nel lavoro
di Piacentini, che vuole la sintonia
e nella gioia – la sua cara e affettuosa Ines,
con l’ambiente urbano di Roma,
giovane donna di valori eccezionali,
che l’orgoglio della modestia,
che si può dire sia stata creata da Dio
invocato da Pagano, (o, se si vuole,
per metterla vicina al suo Pino». Dove è
quel francescanesimo che lo stesso Piacentini,
finito qui il famoso cinismo di Piacentini?
nel suo libro Architetturad’Oggi,
aveva rimproverato al Razionalismo).
Gli altri edifici si dividono in due gruppi,
A conti fatti nel nuovo complesso edilizio
quelli di tono più aulico sul fondale
ognuno rinuncia a qualcosa
e sui due lati della piazza monumentale,
per ottenere un risultato che ancora
ispirata dal modello della basilica cristiana,
ci affascina e ci induce a riflettere.
e gli altri edifici che parlano tutti
Nel Rettorato Piacentini raggiunge
esplicitamente in prosa, accomunati
probabilmente il suo risultato più alto
dalla cortina in litoceramica. Tra i primi
nel campo della edilizia pubblica.
26
La Città universitaria esempio di un’altra modernità
Paolo Portoghesi
Dopo un primo tentativo di puntare
Il portico verticale, anzi verticalissimo,
sulla verticalità, attraverso il volume,
si contrappone a un lungo insistito
alto nove piani, del magazzino
silenzio o se preferite al ritmo
della biblioteca, si arrende in pieno
da bassocontinuodei corpi laterali, solcati
alla temuta orizzontalità, o meglio
da finestre collocate sotto una grande
interpreta l’orizzontalità dominante
superficie piena, priva di qualunque
come un mezzo per esaltare
aggettivazione plastica. Il chiaroscuro
una verticalità concentrata resa
del portico, unica frattura della fascia
più intensa dalla forza del chiaroscuro,
luminosa del muro, invita a entrare
lasciando al solo portico sporgente
in un atrio di grande qualità spaziale,
un carattere nettamente verticale e,
ritmato da una struttura a telaio
mettendolo a contrasto con un volume
illuminata da lucernai di vetrocemento
orizzontale che si estende
che ricorda per molti aspetti il salone
per 120 metri, ottiene il risultato
della Casa del Fascio di Como costruita
di un potente contrasto di scala
poco dopo da Giuseppe Terragni.
e di una accentuazione dell’ingresso
Coincidenza certo casuale,
ottenuta con il minimo sforzo:
che illustra però un momento
quattro pilastri collegati in alto
di sorprendente convergenza, durato
da una semplicissima cornice
appena tre anni, tra i diversi modi
che continua ai lati e si adorna
di intendere la misura classica alla ricerca
della laconica iscrizione «Studium Urbis».
di una modernità italiana.
Il senso delle proporzioni, l’omaggio
Da quest’atrio, menomato recentemente
alla matematica è ciò che unisce
dalle grandi vetrate aggiunte
razionalisti e tradizionalisti nell’assorbire
nella balconata superiore, e che sarebbe
lo spirito della modernità. Tra i tracciati
meritorio eliminare riconducendolo
regolatori esibiti da Le Corbusier
al primitivo splendore, si entra
e quelli nascosti di Piacentini e di Pagano
nella Aula magna in cui ci troviamo.
le analogie non mancano. Qualcosa
Qui Piacentini dà la misura
come un motivo di poche note giocato
della sua capacità di realizzare spazi
su un semplice meccanismo geometrico,
interni unitari di forte intensità spaziale,
basato sulla sovrapposizione
in cui cioè lo spazio è modellato
di due quadrati e da un rettangolo aureo
dalle pareti e acquista una consistenza
che nasce da questo slittamento.
visiva. Testimoniavano questa
Più o meno lo stesso sistema adorato
sua capacità le sale dei cinema Corso
da Le Corbù nella casa Schwob.
e Barberini, l’ingresso
27
La Città universitaria esempio di un’altra modernità
Paolo Portoghesi
dell’Hotel Ambasciatori, l’atrio
si direbbe se si trattasse di una cattedrale,
del palazzo di Giustizia di Milano.
e per vero questi termini finiscono
spontanei e adatti, perché l’aula ne ha
In questa Aula magna certamente
un po’ il carattere e alcune forme».
l’architetto ha puntato sulla semplicità,
sulle proporzioni armoniche delle parti,
L’affresco absidale che ha come soggetto
e sul forte effetto della grande nicchia
L’ItaliatraleArtieleScienze che finalmente
affrescata da Sironi, che non si limita
sarà ricondotto alla forma originale senza
a decorare una delle pareti ma, attraendo
più quei pudori che ne avevano suggerito,
su di sé l’attenzione dell’osservatore,
negli anni Cinquanta, un pasticciato
genera un movimento virtuale, un flusso
adeguamento, al quale va riconosciuto
dall’alto verso il basso, assecondato
il merito di aver evitato la cancellazione
dalle gradinate e dalla galleria.
voluta da una interpretazione
Chi ha ascoltato dei concerti in questa
discutibile dello spirito del tempo.
sala, sa come l’acustica assecondi
Forse la sacralità di questo spazio,
a sua volta questo moto discendente
nell’intenzione degli autori, mirava
lasciando alla suggestione della scena
a esprimere una sacralità politica
sironiana un ruolo di riflettore sonoro
che si è tragicamente allontanata,
che i colori e le figure arricchiscono
ma la sacralità è restata, libera di essere
con il loro enigma sovrapponendo
interpretata, oggi, come sacralità del
alle parole degli oratori
conoscere, sacralità dell’insegnare
un alone iridescente.
e dell’apprendere, sacralità del leggere
e dello studiare.
«Quest’aula – scrive Margherita Sarfatti
sulla NuovaAntologia – è tutta costruita
sulla linea dell’onda acustica, seguendone
rigorosamente le curve e il ritmo.
Felice ardimento, tale ritmo auditivo
si compone ad armonia di ritmo
anche visivo, come del resto è naturale,
se si pensa a quelle leggi di rispondenza
cosmica misteriosa e mistica, che esaltano
e entusiasmano ogni spirito attento
e pensoso. L’aula è molto semplice
e schietta… l’affresco di Mario Sironi
occupa tutto il catino dell’abside. Così
28
La Città universitaria esempio di un’altra modernità
Paolo Portoghesi
Saluto di Carlos Andradas Heranz,
Magnifico Rettore dell’Universidad Complutense de Madrid
Signor Presidente della Repubblica Italiana,
con più di venti facoltà e più
Rettore della Sapienza Università di Roma,
di un centinaio d’istituti e dipartimenti.
Autorità accademiche, Illustri Colleghi,
Vorrei dire con umiltà,
Signori e Signore,
che dalla Complutense
vorremmo avervi come esempio
le celebrazioni e cerimonie servono
e imparare da voi, e dire anche
per prendere coscienza del trascorso
che vi ammiriamo, dato che
del tempo, per riconoscere il cammino
nonostante la complessità e quantità
già percorso e infine per segnalare l’inizio
della vostra struttura, avete saputo
di un tempo futuro. Vorrei anzitutto,
puntare sulla qualità che vi colloca
ringraziare Sapienza Università di Roma,
tra le 100 migliori università del mondo
e in modo particolare il suo rettore
nei rankings universitari.
Eugenio Gaudio, per l’invito a partecipare
oggi in questa cerimonia di apertura
Certamente le nostre somiglianze
dell’anno accademico che commemora
non si riducono agli aspetti che ho appena
l’ottantesimo anniversario
segnalato. Anche i nostri due Paesi
del suo nuovo Campus.
condividono alcuni aspetti comuni.
Ad esempio, in entrambi siamo stati
Come Rettore, è per me un onore
colpiti con forza dalla crisi economica
rappresentare qui l’Università
che ha avuto gravi e significativi riflessi
Complutense di Madrid a testimonianza
sulle università, e ha evidenziato
della vicinanza e gemellaggio tra le nostre
il grande paradosso derivato dal fatto
istituzioni che condividono caratteri
che, se da una parte si segnalava
e aspetti che le rendono specialmente
da ogni parte che l’uscita dalla crisi passa
vicine: con i vostri settecento anni
attraverso il sapere, lo studio e la ricerca,
di storia siete, come la Complutense,
dall’altra le risorse dedicate a queste aree
una delle università più antiche;
nei nostri Paesi, e più in generale
siete, come noi, la più numerosa
in tutta l’Europa meridionale,
del vostro Paese (e quasi di tutta l’Europa)
si sono ridotte. Fino all’estremo
in numero di studenti; e siete in più,
che, come ho già segnalato
un’università urbana, con tutti i vantaggi
in qualche occasione, sembrerebbe
e i problemi che questo implica.
che i nostri dirigenti abbiano voluto
accettare in qualche modo, l’esistenza
Inoltre, per tradizione e concezione,
di un’Europa del Nord,
le nostre due istituzioni condividono
quella del sapere e della ricerca,
anche un’organizzazione simile
e una del Sud: quella dei servizi.
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Saluto di Carlos Andradas Heranz, Magnifico Rettore dell’Universidad Complutense de Madrid
Questo sarebbe certamente un nonsenso.
internazionali di ricerca, arricchite
Ed è proprio per questo che sono davvero
ogni giorno di più dalla tecnologia
compiaciuto di partecipare in questa
e dalle comunicazioni: senzafrontiere
cerimonia che simbolicamente riunisce
esenzadazi. E per farlo, le università
oggi qui, rettori di due università del Sud,
devono essere immerse nei problemi
con uno che proviene dal cuore stesso
della società, dei cittadini, offrendo
dell’Europa. L’Europa sta attraversando
loro soluzioni e proponendo iniziative
momenti difficili nei quali lo sviluppo
in qualsiasi ambito: dalla salute all’energia,
economico non è di certo il maggiore
dal medio ambiente ai problemi migratori
dei problemi. Abbiamo bisogno d’idee,
e ai comportamenti sociali.
di riflessioni, di un maggior rispetto
riguardo alle differenze, di una maggior
Signor Presidente della Repubblica,
integrazione, di più dialogo, aspetti,
rettore Eugenio Gaudio, Signore e Signori,
tutti questi, che conformano l’anima
l’Università Complutense si sente
universitaria; è proprio per questo
molto onorata di contare tra i suoi dottori
che le università devono assumere
honoriscausa con personalità del livello
un ruolo fondamentale nella costruzione
di Giorgio Napolitano, Claudio Magris,
dell’Europa che vogliamo.
Rita Levi-Montalcini o Giuseppe Vergottini,
tra gli altri; e oggi qui, in occasione
Un’Europa che garantisca che la mobilità
di questo atto solenne, voglio trasmettere
e lo scambio tra persone, studenti,
l’impegno di collaborazione con la vostra
professori siano un dato di fatto.
antica università e trasmettervi
Un’Europa attiva e presente nel mondo,
i nostri migliori auguri per il futuro.
che lavori in favore della pace
e della stabilità, fondata
nella collaborazione e sul sapere
di cui le università siano
il sostegno essenziale. Dato che non esiste
nulla di più universale del sapere.
Nulla che attraversi di più qualsiasi
frontiera, che la scienza. Mentre il mondo
della politica cerca di stabilire barriere
e dazi, noi accademici abbiamo bisogno
di comunicare con i nostri colleghi,
di sapere quali sono le loro ultime
scoperte, di collaborare in reti
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Saluto di Carlos Andradas Heranz, Magnifico Rettore dell’Universidad Complutense de Madrid
Saluto di Didier Viviers,
Magnifico Rettore dell’Université libre de Bruxelles
Signor Presidente, Magnifico Rettore,
tuttavia, di un’universalitàda intendersi
Illustri Colleghi, Signore e Signori,
in senso esclusivamente geografico,
Desidero innanzitutto esprimere
ma di un invito a dedicarsi a questioni
il mio sentito ringraziamento
sociali, economiche e politiche.
per avermi invitato a partecipare
Da oltre 700 anni, direttamente
a questa cerimonia che celebra
o indirettamente, il vostro ateneo svolge
l’80° anniversario dell’edificazione
un ruolo fondamentale nello sviluppo
di una delle più grandi e antiche
dell’Italia e, oggi, dell’Europa.
università europee in questo campus
I vostri docenti e i vostri alumni,
opera dell’architetto Marcello Piacentini.
tra i quali sono annoverati Presidenti
della Repubblica italiana,
La mia presenza oggi tra voi conferma
ne sono gli artefici.
l’importanza delle reti accademiche
internazionali. La mobilità degli studenti,
Oggi più che mai l’Europa ha bisogno
dei ricercatori e dei docenti è una realtà
di tutte le sue energie, in particolare
quotidiana. L’internazionalizzazione
delle sue università, per affrontare
delle comunità studentesche e,
le sfide del nostro secolo. È ovvio
al contempo, del corpo docente all’interno
che la nostra società basata
di ogni ateneo rappresenta uno
sulla conoscenza non può svilupparsi
dei principali fattori di notorietà.
senza una forte implicazione
Da tempo consapevole dell’importanza
delle università, ma il nostro ruolo
della collaborazione internazionale
s’impone altresì in altri ambiti.
tra atenei, l’Université libre de Bruxelles
Tra le sfide che l’attualità ci propone,
ha promosso, 25 anni fa, l’istituzione
permettetemi di citarne una, quella
della rete Unica che oggi raggruppa
dell’immigrazione. In Italia, l’esempio
46 università di 35 capitali europee.
offerto da Riace merita tutta la nostra
La rete arricchisce ogni suo membro
attenzione, il coraggio e l’impegno
– tra i quali la vostra Università
di Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa,
che ne assume oggi la Presidenza –
ai confini dell’Europa, merita il nostro
permettendo gli scambi,
rispetto, ma soprattutto il nostro sostegno.
agevolando la mobilità
A riprova del ruolo centrale
e creando legami che promuovono
delle università nell’accoglienza
una collegialità rafforzata.
dei rifugiati (e tra loro, in particolare,
dei ricercatori), ho deciso di bandire,
Il mondo universitario è oggi più che mai
all’Université libre de Bruxelles,
sinonimo di universalità. Non si tratta,
10 cattedre loro destinate.
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Saluto di Didier Viviers, Magnifico Rettore dell’Université libre de Bruxelles
La tragedia che colpisce oggi
la vostra lunga storia a servizio
il Medio Oriente non può lasciarci
della conoscenza, della sua condivisione
indifferenti. Quando Daesh
e del suo ruolo nello sviluppo armonioso
distrugge le testimonianze
delle nostre società.
del passato siriano,
non fa che dimenticare il motto
della vostra università:
«Il futuro è passato qui». E vi si oppone.
Dice Ernest Renan che «Iveriuomini
delprogressosonocolorochehanno
comepuntodipartenzaunrispettoprofondo
perilpassato». La Sapienza, perfino
nella sua politica suiMooc-MassiveOpen
OnlineCourses, difende l’importanza
del patrimonio culturale per lo sviluppo
della nostra società moderna.
Capite quindi perfettamente
che è la nostra visione del mondo
a essere distrutta facendo esplodere
il tempio di Baal a Palmira.
Come non accogliere, dunque,
i nostri Colleghi del Medio Oriente
che cercano un rifugio lontano
dalla loro patria? Come non mostrare
che il mondo accademico è un mondo
impaginazione: settore Ufficio stampa e comunicazione
di apertura, di accoglienza?
Come non cogliere quest’occasione
per promuovere il nostro universalismo?
Signor Presidente, Magnifico Rettore,
Illustri Colleghi, Signore e Signori,
vi auguro di trascorrere un eccellente 2016,
un sereno anniversario
della vostra presenza
in questo rinomato campus romano,
nell’auspicio che possiate proseguire
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Saluto di Didier Viviers, Magnifico Rettore dell’Université libre de Bruxelles
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Inaugurazione dell`anno accademico 2015-2016 713