Anteprima Estratta dall' Appunto di Semiologia Università : Università degli studi Firenze Facoltà : Sc.Formazione Indice di questo documento L' Appunto Le Domande d'esame ABCtribe.com e' un sito di knowledge sharing per facilitare lo scambio di materiali ed informazioni per lo studio e la formazione.Centinaia di migliaia di studenti usano ABCtribe quotidianamente per scambiare materiali, consigli e opportunità Più gli utenti ne diffondono l'utilizzo maggiore e' il vantaggio che ne si può trarre : 1. Migliora i tuoi voti ed il tempo di studio gestendo tutti i materiali e le risorse condivise 2. Costruisci un network che ti aiuti nei tuoi studi e nella tua professione 3. Ottimizza con il tuo libretto elettronico il percorso di studi facendo in anticipo le scelte migliori per ogni esame 4. Possibilità di guadagno vendendo appunti, tesine, lezioni private, tesi, svolgendo lavori stagionali o part time. www.ABCtribe.com ABCtribe.com - [Pagina 1] L' Appunto A partire dalla pagina successiva potete trovare l' Anteprima Estratta dall' Appunto. Se desideri l'appunto completo clicca questo link. Il numero di pagina tra le parentesi tonde si riferisce a tutto il documento contenente l'appunto. Sull'appunto stesso in alcuni casi potrete trovare una altra numerazione delle pagine che si riferisce al solo appunto. ABCtribe.com - [Pagina 2] Semiologia La verità ha un suo versante etico (critica delle fonti), noi ci occupiamo di un aspetto detto “simulazione”, la semiotica si occupa della possibilità di mentire: non importa se una cosa è vera o falsa, l’importante è che abbia un senso (esempio: unicorno). Un’affermazione si può riempire di senso anche se non corrisponde a verità; la significazione sta nell’ambito culturale in cui le parole evocano aspetti condivisi da tutti. Semiologia e semiotica sono quasi equivalenti: De Saussure 1 , nel suo Corso di linguistica generale 2 , “inventa” il termine semiologia discutendo del segno linguistico. Semiotica si usa nella tradizione anglosassone (Pierce e Morris). Panofsky si è interessato al “significato” delle immagini e ha definito un primo livello di lettura come preiconografico (es.: un’immagine che rappresenta tredici uomini seduti a tavola evocherà, nella nostra tradizione, l’ultima cena). Un secondo livello è iconografico: permette di ricostruire la storia narrata. Un terzo livello è iconologico: in questo caso l’immagine è usata per capire aspetti della cultura del tempo che vanno al di là dell’immagine stessa. La semiologia studia tutti i fenomeni culturali con i sistemi di segni. Per fenomeni culturali si intendono tutte le cose che interessano l’uomo, ciò che l’uomo produce, come, per esempio, la 1 2 AB Ct rib e.c om Ferdinand de Saussure nasce a Ginevra il 26 novembre del 1857. La sua era una famiglia di intellettuali e scienziati, distintisi in vari campi del sapere. Comincia a Ginevra gli studi di chimica e fisica, ma li abbandona presto per dedicarsi a quelli di glottologia e linguistica, che prosegue a Lipsia e a Berlino, dove approfondisce il persiano antico, l'antico irlandese, lo slavo e il lituano. Nel 1878 pubblica la fondamentale Memoria sul sistema primitivo delle vocali nelle lingue indoeuropee, in cui postula l'esistenza di entità vocaliche astratte, definite dalla loro funzione strutturale e non semplicemente dalla loro realtà fonetica. Nel 1880 diviene docente a Parigi (1880), dove ebbe come allievi A. Meillet e M. Grammont, e Ginevra (1891), dove tenne la cattedra di sanscrito e di lingue indoeuropee, a cui si aggiunse quella di linguistica generale. Le idee fondamentali di Saussure vennero appunto esposte nei tre corsi di linguistica generale da lui tenuti tra il 1906 e il 1911: queste lezioni costituirono poi la base del Corso di linguistica generale, pubblicato postumo dai suoi allievi Charles Bally e Albert Séchehaye nel 1916. Tale opera costituisce la base della linguistica strutturale; in essa sono proposti e definiti nozioni come quelle di struttura, segno, arbitrarietà, significante/significato, sincronia/diacronia, langue/parole. L'edizione critica del Corso è stata intrapresa nel 1967 da R. Engler, sulla base delle ricerche interpretative di R. Godel e T. De Mauro. Noi abbiamo appena visto che la lingua è un’istituzione sociale. Essa, però si distingue per diversi tratti dalle altre istituzioni politiche, giuridiche eccetera. Per comprendere la sua speciale natura, bisogna fare intervenire un nuovo ordine di fatti. La lingua è un sistema di segni esprimenti delle idee, e pertanto, è confrontabile con la scrittura, l’alfabeto dei sordomuti, i riti simbolici, le formule di cortesia, i segnali militari eccetera. Essa è semplicemente il più importante di tali sistemi. Si può dunque concepire una scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale; essa potrebbe formare una parte della psicologia generale; noi la chiameremo semiologia. Essa potrebbe dirci in che consistono i segni, quali leggi li regolano. Poiché essa non esiste ancora, non possiamo dire che cosa sarà; essa ha tuttavia diritto ad esistere, e il suo posto è determinato in partenza. La linguistica è solo una parte di questa scienza generale, le leggi scoperte della semiologia saranno applicabili alla linguistica e questa si troverà collegata a un dominio ben definito nell’insieme dei fatti umani. Tocca allo psicologo determinare il posto esatto della semiologia; compito della linguistica è definire ciò che fa della lingua un sistema speciale nell’insieme dei fatti semiologici. Ferdinand de Saussure Ma che cos’è la lingua? Per noi, essa non si confonde con linguaggio; essa non ne è che una determinata parte, quantunque, è vero, essenziale. Essa è al tempo stesso un prodotto sociale della facoltà del linguaggio ed un insieme di convenzioni necessarie, adottate dal corpo sociale per consentire l’esercizio di questa facoltà negli individui. Preso nella sua totalità, il linguaggio è multiforme ed eteroclito; a cavallo di parecchi campi, nello stesso tempo fisico, fisiologico, psichico, esso appartiene anche al dominio individuale e al dominio sociale; non si lascia classificare in alcuna categoria di fatti umani, poiché non si sa come enucleare la sua unità. [...]Separando la lingua dalla parole, si separa a un sol tempo: 1. ciò che è sociale da ciò che è individuale; 2. ciò che è essenziale da ciò che è più o meno accidentale. [...]Il legame che unisce il significante al significato è arbitrario o ancora, poiché intendiamo con segno il totale risultante dall’associazione di un significante a un significato, possiamo dire più semplicemente: il segno linguistico è arbitrario.[…] (F. de Saussure, Corso di linguistica generale, Bari-Roma, Laterza, 1967, pp. 19, 23-24, 83-93) 1 ABCtribe.com - [Pagina 3] costruzione di un vaso che, a seconda dell’uso che se ne fa, acquista un valore diverso. Il fenomeno culturale porta sempre un valore di produzione. Per segno si intende la possibilità che un oggetto o un evento presente si possa riferire ad un oggetto o evento non presente: posso utilizzare la parola “albero” senza che ci sia un albero reale nel momento in cui parlo e tuttavia questa assenza non provoca un fraintendimento: la persona con cui parlo capisce ciò che dico. Il segno può essere: Volontario (segnale) Involontario (sintomo, come la febbre, ad es.) L’oggetto di studio della semiologia sono i segni volontari, intenzionali, prodotti per avere una conseguenza. Lo scambio di segni è comunicazione. Modello di schema comunicativo o semiotico Referente (contesto) Messaggio Produttore Destinatario e.c om Canale (contatto) Codice AB Ct rib Questo è lo schema generale della comunicazione, vediamone gli elementi significativi: Codice: sistema di regole mediante le quali l’informazione è veicolata. Esempio tipico: bacino idrico in cui l’acqua deve rimanere sotto un certo livello perché non ci sia pericolo; se l’acqua arrivasse al punto critico, di pericolo (livello 0), deve esserci la possibilità di trasmettere l’allarme in un altro luogo. Supponiamo che tale trasmissione avvenga attraverso un cavo elettrico: il galleggiante che indica il livello dell’acqua è la sorgente del messaggio che viene trasmesso attraverso un canale, il filo elettrico e, attraverso un codice, l’elettricità, arriva ad un destinatario, la lampadina. Talora può accadere che nella trasmissione del segnale ci siano elementi di altra natura che la interrompono, delle interferenze, che si chiamano “fenomeni di rumore”, per ovviare ai quali si usa la ridondanza. Per esempio, nel caso sopraccitato si potranno usare due lampadine come destinatario: Bianca: se è accesa indica che la situazione è normale Rossa: se è accesa indica che c’è pericolo. Nel caso in cui entrambe le lampadine siano spente ci rendiamo conto che qualcosa non va, non c’è elettricità: ecco l’interferenza, il fenomeno di rumore. Più il codice è complicato, maggiore è la ridondanza e minore la possibilità di interferenza. Il destinatario del messaggio è la lampadina, che attiva la risposta meccanicamente. Nel caso in cui il destinatario fosse un uomo, a seconda del segnale pervenuto, ci saranno delle reazioni emotive, nel caso di pericolo, ad es., paura. Vi è quindi un processo di significazione: al momento della decodificazione il soggetto attiva un processo per intendere correttamente ciò che il codice significa. Questo processo di significazione è l’ambito di cui si occupa la semiologia. De Saussure distingue tra: Significante: aspetto grafico, esterno; (nell’esempio sopraccitato la luce accesa) Significato: concetto, ciò a cui il significante si riferisce; (il pericolo) Il significato a sua volta presenta due aspetti: 2 ABCtribe.com - [Pagina 4] Questo documento e' un frammento dell'intero appunto utile come anteprima. Se desideri l'appunto completo clicca questo link. ABCtribe.com - [Pagina 5] Preparati con le domande di ABCtribe su Semiologia. * Carica Appunti,Domande,Suggerimenti su : Semiologia e guadagna punti >> * Lezioni Private per Semiologia >> Avvertenze: La maggior parte del materiale di ABCtribe.com è offerto/prodotto direttamente dagli studenti (appunti, riassunti, dispense, esercitazioni, domande ecc.) ed è quindi da intendersi ad integrazione dei tradizionali metodi di studio e non vuole sostituire o prevaricare le indicazioni istituzionali fornite dai docenti. 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