L’Operetta: un mondo inverosimile, popolato da personaggi irreali, resi mitici dalle aspirazioni e dalle
fantasie di una società gaudente, pronta a riversare
nel teatro leggero i suoi modelli, i suoi simboli più
cari. Un mondo che assegna al teatro il compito di
esprimere, con un sontuoso apparato di scene, costumi e musiche, gli ultimi sussulti di un’epoca che,
a ridosso della “grande guerra“, aveva sostituito i
grandi ideali di un tempo con uno spiccato senso di
comicità e con la tendenza a compiacersi, specchiandosi con occhi divertiti e maliziosi, nelle più
classiche situazioni che costellano l’immaginario ed il
vissuto: amanti passionali, conturbanti soubrettes,
ricche e corteggiate ereditiere, nobili dissoluti, avventurieri, astuti adulatori ed eleganti damerini. Le
situazioni a cui essi danno vita apparivano ed appaiono tuttora seducenti per i nostalgici del jet set di
un tempo: amori fedifraghi e bon ton, champagne,
lustrini e paillettes, vesti di seta e feste da ballo ove
il valzer regnava incontrastato; presenze femminili
che annoveravano innocenti fanciulle e “femmes fatales”, equivoci esilaranti, grotteschi scambi di coppie e teneri baci al chiaro di luna. Anche le ambientazioni hanno qualcosa di mitico: la Parigi della Belle
Epoque, frivola ed elegante, sembrava il luogo ideale per ospitare vicende ed avventure da Operetta,
con i suoi celebri locali come il Bal Tabarin. Les Folies-Bergère, Chez Maxim. Altre volte prevale l’ambientazione esotica, l’Oriente, l’isoletta sperduta,
luoghi di fascino di cui si nutre a piene mani l’immaginazione. A tutte queste figure, alla rappresentazione di questa umanità improbabile e decadente, la
musica ha saputo dare ritmo, sostanza e vitalità,
sottolineandone l’ironia, cogliendone ora la malizia,
ora il sentimento, ora il lato buffo, accentuandone le
intemperanze, interpretandone i desideri e gli incanti. L’Operetta ci ha consegnato melodie amabili e
immortali; esse ci raccontano di un mondo che non
c’è più, che forse non è mai esistito, ma che è stato
bello incontrare nella finzione di un teatro capace di
sorridere così tanto alla vita.
spettacolo musicale
delle classi ad
Si ringraziano tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del progetto ed in particolare La Dirigente Scolastica e lo staff di Direzione, la
Direzione amministrativa, il personale della scuola,
la prof.ssa Terraneo e la prof.ssa Familiari, che
hanno curato rispettivamente la scenografia e i testi, docenti, ex-docenti ei genitori che hanno sostenuto, con le più varie forme di contributo, le iniziative delle sezioni musicali.
indirizzo musicale
giovedì
20 maggio 2010
ore 21
Cineteatro
FUMAGALLI
Ordine dei brani:
Frou Frou del Tabarin da "La Duchessa del Bal Tabarin" di Leon
Bard, pseudonimo esotico di Carlo Lombardo. Il Duca di Pontarcy ama
Edy, una semplice ma avvenente telefonista che gli preferisce Ottavio,
un giovane scapestrato, in passato amante di Frou Frou, ex stella del
Tabarin e attuale moglie (e qui il cerchio si chiude) del Duca…
Forse un titol nobiliar da "La Duchessa del Bal Tabarin" di Leon
Bard.
Fox della luna da Il Paese dei Campanelli, operetta, di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato. In un’isoletta olandese vi è un villaggio le abitazioni hanno sopra la porta un campanello magico che secondo una leggenda potrebbe suonare nel caso in cui all'interno della casa l'angelo del focolare cadesse in tentazione…
Blues del Carillon da Cin Ci La, operetta in tre atti di Carlo Lombardo, e Virgilio Ranzato. A Macao, in Cina, il Principe Ciclamino ha sposato
la Principessa Myosotis e, secondo l'usanza, tutte le attività e i divertimenti sono sospesi finché non viene consumato il matrimonio: vista l'inesperienza dei due, l'attesa potrebbe rivelarsi assai lunga. Ma arrivano
da Parigi l’attrice Cin Ci La ed il suo spasimante Petit Gris: le loro
“attenzioni” permetteranno alla Cina di avere un erede al trono.
Le Lettere da “Si”, operetta in tre atti di Carlo Lombardo, musica di Pietro Mascagni. Sì è una soubrette, stella delle Folies-Bergère; deve il suo
soprannome al fatto di non dire mai di no a nessuno. La proposta di matrimonio del duca di Chablis la fa sognare, ma si rivelerà solo un’illusione: il duca farà altre scelte e a Sì non rimane che ritornare malinconicamente alla vita di sempre.
Nel Mister della Pagoda da “Il paese del Sorriso” Operetta di
L.Herzer e F.Lohner-Beda Musica di Franz Lehar, storia di un amore difficile e contrastato tra la giovane viennese Lisa e il principe cinese SouChong: lo stile di vita della giovane mal si concila con le rigorose tradizioni orientali…
Tu che m’hai preso il cuor da “Il Paese del Sorriso” di L.Herzer F.Lohner-Beda - Franz Lehar.
Io chiudo gli occhi e vedo ancor da "Il re di chez Maxim" Operetta di Carlo Lombardo e Mario Costa. Max, giovane “viveur” detto Il re
di chez Maxim, accetta, per questioni di eredità, un finto fidanzamento
con la bella parigina Carla Labosse, ma alla fine se ne innamora veramente…
Tace il labbro da La Vedova Allegra, operetta in tre atti di Franz Lehár,
su libretto di V.Léon e L. Stein. Hanna Glavari è una ricca, bella e corteggiatissima ereditiera; il conte Danilo Danilovich si dice intenzionato a
sposarla, per motivi apparentemente “politici”, ma l’amore è in agguato..
E' scabroso le donne studiar da La Vedova Allegra, operetta in tre
atti di Franz Lehár, su libretto di V.Léon e L. Stein.
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