AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P
NUMERO 1600
DI
GIOVEDI
10
MARZO
2016
Aggressioni
,
tentata
evasione, detenuti salvati
dalla Polizia penitenziaria ,
situazione
sempre
piu
‘difficile
nelle
carceri
italiane
A
CURA DELLA
SEGRETERIA
GENERALE AD USO
intervento del personale di Polizia
penitenziaria , mentre un altro detenuto
straniero sfasciava la sua cella , e venvia
bloccato dal pronto intervento del
personale di Polizia penitenziaria. La
Segreteria Generale invia solidarieta’ e
vicinanza al personale aggredito e gli
augura una pronta guarigione
Segreteria Generale
Berretti
della
polizia
penitenziaria rinvenuti in
un
auto
automobilista
sotto accusa processato e
assolto perché il fatto non
costituisce reato
La Polizia penitenziaria in servizio nel
Centro di Giustizia Minorile di Catanzaro
ha sventato un evasione di due detenuti
stranieri , i due spintonavano l’agente e si
davano alla fuga scavalcando il muro di
cinta ma venivano prontamente bloccati
da altro personale di Polizia penitenziaria
intervenuto. E’ dell’altro giorno nella Casa
Circondariale di Via del Coroneo a Trieste
che alcuni detenuti hanno aggredito
personale
di
Polizia
penitenziaria
provocandogli ferite per fortuna non gravi
, la situazione non e’ degenerata
ulteriormente anche per l’intervento di
altro personale che blocca, stessa
situazione a Prato nel carcere della Dogaia
dove un detenuto straniero ha aggredito
un agente che ha riportato delle ferite
medicate al pronto soccorso cittadino con
7 giorni di prognosi in questo caso . A
Roma nel carcere di Regina Coeli un
agente della polizia penitenziaria è stato
aggredito l’altro
pomeriggio da un
detenuto italiano .A Voghera un detenuto
è stato soccorso dagli agenti di polizia
penitenziaria questo pomeriggio dopo
aver ingerito del detersivo caustico
provocandosi ustioni interne. L'uomo è
stato soccorso dopo il primo soccorso
dagli agenti di polizia penitenziaria,
prontamente è intervenuta un'ambulanza
del 118. Da un primo accertamento degli
inquirenti, si sarebbe trattato di un gesto
dimostrativo. Il detenuto è stato portato al
pronto soccorso di Voghera, le sue
condizioni non sono gravi. A Velletri
infine un detenuto italiano tentava il
suicidio , veniva salvato dal pronto
Automobilista sotto accusa per due
berretti da uniforme GROSSETO. «Ce li
siamo provati, volevamo fare gli sciocchi:
avevamo trovato quei cappelli in un sacco
accanto al bidone dell'immondizia, ce
n'erano tantissimi, centinaia. Poi Stefano
li ha presi e li..
Ce li siamo provati, volevamo fare gli
sciocchi: avevamo trovato quei cappelli in
un
sacco
accanto
al
bidone
dell'immondizia, ce n'erano tantissimi,
centinaia. Poi Stefano li ha presi e li ha
messi in auto: e lì sono rimasti fino a che
non li ha trovati la guardia di finanza».
La testimonianza della compagna,
similare a quella dell'amico che era con
loro, ha dato una spiegazione al perché
l'11 novembre 2012 dentro a una Audi Q7
vennero trovati due berretti da uniforme
della
polizia
penitenziaria.
Un
ritrovamento seguito da sequestro che
aveva finito per mettere nei guai un
grossetano oggi 53enne, processato per
possesso di segni distintivi. Processato e
INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO
DÌ
TUTTI_
assolto perché il fatto non costituisce
reato dal giudice Puliatti, che ha accolto
la richiesta univoca del pm onorario
Dompetrini e del difensore Frediani.
La pattuglia delle fiamme gialle aveva
fermato l'auto nei pressi di Marina di
Grosseto: «Quei due berretti di colore blu
erano per noi assolutamente veri», ha
detto uno dei sottufficiali che componeva
la pattuglia. «Quei berretti erano in un
sacco in via Fossombroni, all'incrocio con
la strada che proviene dal carcere»,
hanno precisato i due testimoni portati
dalla difesa. Uno smaltimento scorretto
da
parte
dell'amministrazione
penitenziaria? Se lo è chiesto l'avvocato
Frediani. Il militare ha aggiunto che del
sequestro era stata data notizia al
carcere.(Il Tirreno)
Polizia penitenziaria lo
fermo’ con cocaina ed
hashish, 23enne patteggia
due anni
Cocaina ed hashish al fratello detenuto:
23enne patteggia due anni Due anni di
reclusione per la droga portata in carcere
al fratello detenuto. Roberto Albano,
23enne di Veglie, ha saldato i conti con la
giustizia patteggiando. La sentenza è
stata emessa dal gip Simona Panzera. Il
giudice ha ritenuto congrua la pena
(sospesa)
concordata
dall’avvocato
difensore Luigi Piccinni con il pubblico
ministero titolare dell’indagine.
L’arresto risale al dieci dicembre scorso.
Il giovane si era recato nel carcere di
Lecce per un colloquio con il fratello. Con
sè aveva piccole dosi di hashish e cocaina
ma è stato scoperto dagli agenti della
Polizia penitenziaria di Borgo San Nicola.
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Le sorprese non sono finite qui. Sono
scattati ulteriori controlli nella sua
abitazione dove la Polizia penitenziaria ha
trovato anche un bilancino di precisione
ed altra droga.
E il giovane venne arrestato. Attualmente
si trova agli arresti domiciliari.(Corriere
Salentino)
La
pianta
organica
ministeriale prevede 340
agenti
della
polizia
penitenziaria , attualmente
sono 317, dei quali 78 al
nucleo traduzioni , nella
Casa Circondariale di Bari
forte carenza di personale
di polizia penitenziaria
Bari: delegazione radicale in visita al
carcere, il report. Il 29 febbraio 2016, una
delegazione di Radicali delle Associazione
Radicale di Foggia "Mariateresa Di Lascia"
e Radicali Bari, guidata dai due Segretari,
rispettivamente, Norberto Guerriero e
Michele Macelletti, si è recata nella Casa
circondariale di Bari, per una visita resasi
necessaria in seguito all'ultimo suicidio
avvenuto nel carcere il 16 Febbraio
scorso.I Radicali, accolti con grande
disponibilità dalla Direttrice Dott.ssa Lidia
De Leonardis, e dalla Comandante del
reparto di polizia penitenziaria, hanno
avuto modo di visitare la struttura in
particolare la sezione femminile e la
seconda sezione maschile, unica ad essere
stata oggetto di un intervento di
ristrutturazione. Dalla visita effettuata
emergono almeno tre rilevanti criticità
delle quali i Radicali investiranno le
autorità competenti e preposte. In primo
luogo, la Casa circondariale di Bari è un
edificio vetusto, costruito quasi un secolo
fa, ormai assolutamente obsoleto e
strutturalmente inadeguato ad assolvere la
sua funzione di accoglienza, rieducazione
e reinserimento sociale della popolazione
carceraria. Nelle sezioni maschili, le celle
sono generalmente piccolissime con letti a
castello che occupano da soli la gran parte
dello spazio a disposizione e meglio non và
nella sezione seconda unica ad essere stata
ristrutturata.
Attualmente
la
casa
circondariale di Bari, a fronte di un
capienza regolamentare di 301 posti,
ospita 348 detenuti, dei quali ben 267 in
attesa di giudizio. L'amministrazione
carceraria riesce a rispettare l'insufficiente
parametro dei 3 metri quadri per
detenuto, imposti dopo la sentenza
Torregiani del 2013, solamente facendo
ricorso a continui trasferimenti di detenuti
presso altre strutture detentive. Le
sezioni sono generalmente prive di aree
idonee per lo svolgimento delle attività
rieducative e per la socializzazione, le
poche presenti sono state faticosamente
ricavate in una struttura, che costruita
secondo filosofie detentive ormai vetuste,
non consente di averne in numero e
dimensioni sufficienti. Mancano aree
verdi e le zone destinate all' "ora d'aria"
sono insufficienti.Un discorso a parte
merita la sezione femminile, che non
essendo stata oggetto di lavori di
ristrutturazione, si presenta ancora oggi,
come un incubo penitenziario, celle con
water a vista e niente acqua calda,
pavimenti sconnessi e muri scrostati. Una
condizione di precarietà che non può
certo essere modificata con i semplici e
colorati disegni che le detenute hanno
realizzato sulla pareti. La notizia buona
però è quella, comunicata dalla
Direttrice, dell'arrivo di un finanziamento
per i lavori di ristrutturazione della
sezione femminile. Ovvio che gli stessi
difficilmente potranno incidere così
profondamente da rendere davvero
funzionale una struttura così obsoleta.
La Casa circondariale di Bari, andrebbe
dismessa, sia per la vetustà dell'edificio,
sia per la sua collocazione all'interno
della città consolidata, incapace per limiti
insuperabili a poter garantire ai detenuti
gli spazi aperti regolamentari che la legge
prevede.
Alle criticità strutturali si aggiunge
l'emergenza dei detenuti con patologie
psichiatriche.
Oltre
80
detenuti
presentano patologie accertate rispetto
alle quali il personale medico è
insufficiente non essendo presente nel
carcere barese un'equipe completa
d'intervento. Ciò si è tradotto in oltre 320
atti di autolesionismo negli ultimi 24
mesi sintomo di una situazione
insostenibile.Il tutto è reso ancor più
grave dai colpevoli inadempimenti della
Regione Puglia nell'attuazione della
normativa nazionale per il superamento
degli Opg. Delle 3 Rems che dovevano
essere realizzate in Puglia solo quella di
Spinazzola è stata inaugurata, ma i 20
posti letto previsti sono assolutamente
insufficienti. I Radicali auspicano che il
Dott. Corleone, appena nominato
commissario ad acta dal Governo
nazionale, possa prontamente intervenire
dinanzi a tali assenza del nostro governo
regionale.A questo stato di cose si
aggiungono le carenze del personale della
polizia penitenziaria e degli educatori.
Secondo la pianta organica ministeriale
gli agenti dovrebbero essere 340,
attualmente sono soltanto 317, dei quali
78 destinati al nucleo traduzioni, numeri
destinati a calare nei prossimi mesi oltre
la soglia critica delle 300 unità. Non va
meglio per gli educatori, ne sono presenti
solo 6, oltre un terzo in meno rispetto al
numero previsto dal ministero. Si
chiedono i Radicali come sia possibile
assicurare la funzione di rieducazione e
reinserimento sociale che la costituzione
affida alla sanzione penale della
reclusione.Un capitolo a parte riguarda la
presenza all'interno del carcere di Bari
del SAI, struttura assistenza integrata, ,
una delle solo 8 presenti in tutta Italia, un
vero e proprio mini-ospedale con la
presenza di figure professionali, medico e
farmacista interne alla pianta organica,
affiancate da altri medici specialisti in
regime di consulenza e personale
infermieristicoUna struttura alla quale
spesso però si chiede di fare veri e propri
miracoli, anche da parte di magistrati,
che nel tempo si sono fatti latori di
richieste impossibili da soddisfare, come
il sottoporre il detenuto oncologico alla
chemioterapia in carcere.I Radicai sono
purtroppo consapevoli di quanto il
carcere italiano sia non solo criminogeno,
ma spesso diventi anche assassino, lungo
è l'elenco delle morti per suicidio e ancor
più lunga la serie dei tentativi di suicidio
per fortuna falliti. Le carceri Italiane, ma
oramai lo ripetiamo da tempo e
purtroppo sempre più come "voce sola
nel deserto" assolvono molte funzioni,
meno quella che assegna loro la Carta
costituzionale, cioè il recupero del
detenuto ed il suo reinserimento nella
società.(radicali.it)
Incarichi incompatibili di
consigliere regionale e
dirigente
generale
dell’amministrazione
penitenziaria
,
Lucia
Castellano lascia la regione
Lombardia
Lucia Castellano, capogruppo del Patto
Civico, ha rassegnato le dimissioni da
consigliere regionale dopo che il
Consiglio dei Ministri ha deliberato la sua
nomina
a
dirigente
generale
dell’amministrazione penitenziaria. Le
dimissioni della consigliera hanno effetto
immediato in considerazione della
sopravvenuta incompatibilità di carica.
Già nella seduta di Consiglio regionale
convocata
dal
Presidente
Raffaele Cattaneo per martedì 8 marzo, a
Lucia Castellano subentrerà Daniela
Mainini, prima dei non eletti nella lista
“Con Ambrosoli Presidente – Patto
Civico” nella circoscrizione di Milano.
Lucia Castellano, direttrice di carceri dal
1991, tra il 2002 e il 2011 ha diretto
quello di Bollate (Mi) per detenuti
comuni per poi ricoprire l’incarico di
assessore alla Casa, Demanio e Lavori
pubblici del Comune di Milano prima di
essere eletta in Consiglio regionale nel
febbraio 2013. Daniela Mainini, avvocato
cassazionista, esperta di diritto penale
industriale, tra l’altro ha ricoperto le
cariche di Vice Procuratore Onorario
della Repubblica di Milano e di
Presidente del Consiglio Nazionale
Anticontraffazione.(qui Brescia)
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Ex direttore penitenziario
si costituisce al carcere
della Spezia, deve scontare
5 anni e 3 mesi di
reclusione
eccezione sui difetti di motivazione
rilevati nella sentenza di secondo grado
una circostanza tesa a mettere in dubbio
la terzietà dei giudici: un lungo passaggio
della sentenza stessa riprende tal quale il
testo della motivazione del verdetto
emesso da altri giudici della Corte di
appello nei confronti del coimputato
Prospero Santa croce.
Ma, come detto, il ricorso è stato
dichiarato inammissibile. Il parallelo
diventano definitive le pene inflitte agli
altri ricorrenti: Stefano Tendola, ex
geometra del provveditorato alle opere
pubbliche, e Salvatore Cantone, ex
contabile della casa circondariale,
condannati rispettivamente 2 anni e a 18
mesi di reclusione.(La Nazione)
Mense
nelle
carceri,
venerdì 11 sciopero contro
le mancate retribuzioni
nelle Marche
Iodice bussa al carcere spezzino: «Vengo a
scontare la pena...»La Spezia, 7 marzo
2015 –
PER SCONTARE la pena ha scelto il
carcere della Spezia, quello dove era stato
direttore per venti anni, dal 1980 al 2000.
Salvatore Iodice sabato mattina si è
presentato lì, alla porta della casa
circondariale
di
via
Fontevivo,
spontaneamente, senza attendere la
notifica formale dell’atto che aveva tentato
di contrastare: il verdetto della Cassazione
che conferma la condanna emessa il 29
aprile scorso dalla Corte di appello di
Genova a 5 anni e 3 mesi di reclusione per
i reati rimasti in piedi fra quelli contestati
nell’ambito dell’inchiesta della Procura di
Massa sugli appalti pilotati – a suon di
tangenti, falsi e e truffe – nel carcere della
città toscana, del quale Iodice fu direttore
dal 2001 al 2014. Venerdì sera, per le vie
brevi, Iodice ha saputo che il ricorso che
aveva presentato alla Suprema Corte era
stato dichiarato inammissibile. E così ha
giocato d’anticipo sulla comunicazione
ufficiale,
presentandosi
alla
casa
circondariale. «Una prova di dignità...»
dice radio carcere,secondo la quale non
sono
mancate
espressioni
di
incoraggiamento al detenuto eccellente da
parte del personale che era stato alle sue
dipendenze all’epoca della direzione della
struttura, un’epoca caratterizzata da
diverse iniziative per l’ottimizzazione del
complesso carcerario, per il reinserimento
sociale dei detenuti e anche da
un’inchiesta della Procura della Spezia
sull’assegnazione degli appalti: in quel
caso non emersero elementi per portare
Iodice a processo.A MASSA, invece, la
Procura raccolse le prove che diedero
forma a di vari capi d’accusa, molti dei
quali, sotto le bordate della difesa
sviluppata dall’avvocato Riccardo Balatri,
caddero in appello, innescando il taglio
della pena rispetto alla condanna stabilita
dal Tribunale di Massa a 6 anni di
reclusione.
Venerdì Balatri, fresco della nomina a
cassazionista,
si
è
battuto
per
l’annullamento della sentenza della Corte
di appello ritessendo il filo del ricorso
elaborato dall’avvocato Giuliana Feliciani,
andando oltre. Ha infatti saldato alle
Sciopero, venerdì 11 marzo, dei lavoratori
delle mense delle carceri di Montacuto,
Barcaglione, Ascoli Piceno, Fermo,
Pesaro e Fossombrone. La protesta è
contro la mancata corresponsione degli
stipendi, fermi da gennaio 2016, e anche
per manifestare la preoccupazione per le
mensilità future.
La ditta, in questione, infatti, il consorzio
Slem-Rica, ha già dichiarato che non
pagherà, oltre le retribuzioni di gennaio
2016, le future mensilità, a causa di
mancanza di liquidità dovuta alle
mancate erogazioni delle fatture 2015 da
parte
dei
Prap,
provveditorati
penitenziari, ferme ad ottobre scorso.
La Filcams Cgil Marche, dunque,
sottolineando che il rischio di impresa
non può essere scaricato sui lavoratori,
comunica lo stato di profondo disagio dei
lavoratori,
proclamando
un'intera
giornata di sciopero.(Dire)
Cambia la sede della prova
scritta
del 23 marzo
prossimo del Concorso
interno a complessivi 643
posti da Vice Ispettore nel
Corpo
di
Polizia
penitenziaria.
Il Concorso interno a complessivi
643 posti di cui 608 uomini e 35
donne per la nomina alla qualifica
iniziale del ruolo maschile e
femminile degli Ispettori del Corpo
di Polizia penitenziaria pubblicato
nel
Bollettino
Ufficiale
del
Ministero della Giustizia del 15
giugno 2008 di cui le prove
preliminari furono svolte nel mese
di marzo 2010 , dove risultarono
circa 2.500 idonei , continuera’ il
suo iter concorsuale che verte sulla
espletamento prova scritta
a
partire dal prossimo 23 marzo
2016.La sede dello svolgimento
delle prove sara’ presso all' Hotel
Ergife e non più alla nuova Fiera di
Roma .
Segreteria Generale
Il 15 marzo prossimo
pubblicazione
dei
calendari per le prove
preselettive del Concorso
allievi agenti di Polizia
penitenziaria
Dopo vari rinvii della pubblicazione
della sulla Gazzetta Ufficiale della
data dei calendari della prova
preselettiva del concorso pubblico,
per titoli ed esami, per il
reclutamento, di 100 allievi agenti
del Corpo di polizia penitenziaria
del ruolo femminile, e 300 allievi
agenti
del
Corpo
di
polizia
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penitenziaria del ruolo maschile
concorso bandito e pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 57 del 28 luglio
2015 - IV serie speciale .Ricordiamo
che la pubblicazione dei calendari
delle prove
erano previsti sulla
Gazzetta Ufficiale 4^ serie speciale
“Concorsi
ed
Esami”
del
27
novembre 2015 , poi rinviata al 22
gennaio 2016 ,adesso i diari delle
prove d'esame saranno pubblicati
nella Gazzetta Ufficiale - 4^ serie
speciale - Concorsi ed esami del 15
marzo 2016, e con ogni probabilita’ le
prove d’esame saranno espletate
dopo la meta’ di aprile con sede
ancora da definire . Per ulteriori
informazioni in merito scrivete
a:[email protected]
oppure
seguiteci sul nostro
sito: www.alsippe.it dove troverete
il
recapito
telefonico
della
Segreteria oppure sui profili di
Facebook e Twitter di Alleanza
Sindacale
Polizia
Penitenziaria
(Alsippe)
Segreteria Generale
Circolari ministeriali
note D.A.P. marzo 2016
e
Convenzioni nazionali e
regionali per gli iscritti
Alsippe
ulteriori informazioni chiamare al
numero
di
telefono 081
0139841 oppure
inviare
la
documentazione
direttamente
all’indirizzo
mail [email protected]
oppure al fax 081 0139841
documentazione richiesta sotto.
la
Documenti
preventivo
per
il
1)Fotocopia
del
libretto
circolazione fronte e retro
di
richiesti
2)Fotocopia dell’attestato di rischio
3)Certificato di proprieta’ dell’auto
da assicurare
La
Segreteria
Generale
in
collaborazione con i rappresentanti
regionali
provinciali
e
locali
presenti sul territorio ha stipulato
una serie di convenzioni per gli
iscritti Alsippe e i propri familiari ,
per usufruire di servizi con sconti
particolari.
Per
usufruire
dei
predetti sconti bastera’ esibire la
Tessera Servizi Alsippe che potra’
essere richiesta ai responsabili delle
Segreterie Sindacali . Cliccando il
link sotto potrete visionare i servizi
offerti
4)Attestato di Servizio e fotocopia
del tesserino di riconoscimento del
Corpo di Polizia penitenziaria
5) Codice fiscale
6) Documento di riconoscimento
Nel caso in cui sia un familiare
intestatario
della
polizza
un
autocertificazione che ne attesti la
parentela ai sensi della normativa
vigente, per altre informazioni
contattare l’ufficio ai numeri
indicati sopra
http://www.alsippe.it/it/category/c
onvenzioni/ oppure CONVENZIONI
del sito www.alsippe.it
Per
ulteriori
richieste
ed
informazioni contattate l’indirizzo
email:
[email protected]
Segreteria Generale
Convenzione tra Universita’
telematica
Unitelma
Sapienza e Alsippe
Segreteria Generale
Ministeriale
dell’8.3.2016
GDAP-0083284
Convenzione per la stipula
di polizze assicurative RC
auto per gli iscritti Alsippe
e propri familiari
Concorso a 643 posti per la nomina
alla qualifica iniziale del ruolo
maschile e femminile degli Ispettori
del Corpo di Polizia Penitenziaria
Convenzione
tra
Universita’
telematica Unitelma Sapienza e
Alsippe , per ulteriori informazioni
consultare il sito dell’Universita’
Ministeriale n.0074979 del 2.3.2016
http://www.unitelmasapienza.it/
Interpello straordinario ruoli
direttivi Corpo Pol.Pen. - IPM
Torino
Clicca il link per
convenzione stipulata
Leggi circolari ministeriali e note
sul sito www.alsippe.it
Segreteria Generale
La Segreteria Generale Alsippe ha
definito con la
Allianz una
convenzione per la stipula di
polizze assicurative RC auto e moto
per gli iscritti Alsippe ed i propri
familiari. Per eventuali preventivi e
leggere
la
Convenzione Universita’ telematica
Unitelma Sapienza e Alsippe
Segreteria Generale
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NotiziAlsippe del 10 marzo 2016.