50° Anniversario della nascita del Biomedicale Mirandola, 20 aprile 2012 Ricerca e Produzione nel settore dei dispositivi medici in Italia Stefano Rimondi Presidente Assobiomedica Assobiomedica Lo studio di Assobiomedica Per la prima volta è stata realizzata un’approfondita ricerca sul settore, comprensivo di tutte le tecnologie medico-sanitarie, esclusi i farmaci. La ricerca ha riguardato non solo l’industria in senso stretto, i produttori diretti, ma tutti i principali “protagonisti” e le relative interazioni. Le imprese censite coprono i seguenti settori: Biomedicale (vari dispositivi medici, impiantabili e non); Biomedicale strumentale (strumenti e apparecchiature per chirurgia, elettro-medicina, riabilitazione, supporto); Elettromedicale diagnostico (dispositivi radiologici per immagini e ad ultrasuoni; ECG, EEG; sistemi per la gestione informatizzata dell’imaging ecc.); Diagnostica in vitro (di laboratorio, compresa la diagnostica molecolare*; bedsidetesting; self-testing); Attrezzature tecniche (ospedaliere, di laboratorio, per studi medici e odontoiatrici); Servizi (di telemedicina; lavorazioni e altre attività connesse a dispositivi medici). Assobiomedica 2 Perché puntare sul settore dei dispositivi medici? Perché è una componente essenziale della “Industria della salute”, ricca di eccellenze e punti di forza oggi valorizzati soltanto in minima parte, e gode di un mercato anticiclico che in prospettiva è probabilmente quello con le maggiori potenzialità di svilupparsi nel mondo. Perché vi trovano applicazione innumerevoli tecnologie provenienti dai campi più disparati, e tale caratteristica offre un potenziale forte traino per le PMI italiane e per gli spin-off della ricerca universitaria. Perché è caratterizzato da un rapido tasso di innovazione. Assobiomedica 3 Dispositivi medici Straordinaria convergenza di scienze BIOLOGIA BIOTECNOLOGIE CHIMICA FISICA Dispositivi medici MECCANICA MATERIALI INFORMATICA Assobiomedica TELECOMUNICAZ. ELETTRONICA 4 Il settore dei dispositivi medici(1) Totale Aziende Censite di cui: Produttori Contoterzisti** Imprese di servizi e commerciali*** No. Aziende Fatturato* (mil. €) Dipendenti 2.735 16.800 52.700 742 6.100 26.000 92 700 4.500 1.901 10.000 22.200 (1) Su dati 2009 Note: * i dati di fatturato si riferiscono al fatturato realizzato in Italia (mercato domestico) e dall’Italia (export) ed è riferito all’attività complessiva di ciascun’azienda censita; ** non è stato possibile distinguere con esattezza tra produttori diretti e sub-fornitori, in quanto diversi produttori diretti sono altresì contoterzisti e viceversa; *** compresi i rivenditori locali. Fonte: elaborazioni Centro Studi Assobiomedica su dati Orbis TM 2009 (2011) Assobiomedica 5 Concentrazioni eterogenee, ma con prevalenza di az. di un determinato settore: • Milano • Firenze Concentrazioni omogenee: • Modena • Bologna Concentrazioni eterogenee: • Padova • Roma Start-up Quasi il 90% delle aziende ha dimensioni micro-/piccole Oltre il 60% è concentrato in 4 regioni (Lo, ER, La, V) Assobiomedica 6 Forme strutturate di collaborazioni tra imprese non concorrenti che, nel rispetto dell’autonomia di ciascuna di esse, consenta di cogliere sinergie finalizzate ad es. a: Marzo 2010 – Dicembre 2011 214 contratti di rete di cui 9 coinvolgono aziende del settore dei dispositivi medici Assobiomedica ridurre i propri costi investire insieme in R&S crescere all’estero 7 L’innovazione nel settore è trainata dai Paesi avanzati Brevetti PCT per paese, (2000-2009) Stati Uniti 44,5 Giappone 11,5 Germania 9,4 Regno Unito 4,5 Francia 3,4 Olanda 3,3 Svizzera 3 Svezia 2 Canada 1,9 Corea del Sud 1,8 Israele 1,8 Australia 1,6 Cina 1,4 Italia 1,3 Danimarca 1,3 0 I Paesi avanzati rivestono un ruolo rilevante nel campo della tecnologia: Stati Uniti, Giappone, Germania hanno depositato il 65%circa dei brevetti (sul totale dei brevetti depositati nel settore), nel periodo 2000-2009. Spicca il ruolo degli Stati Uniti che sono leader in tutti i comparti. L’Italia (quindicesima) con una quota pari all’1,3% si posiziona dopo la Cina (1,4%). 10 20 30 40 50 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Oecd Assobiomedica 8 La struttura del settore(1) (mil. €) Mercato domestico dispositivi medici di cui - Domanda Pubblica° - Domanda Privata (ivi comprese le strutture private accreditate) 8.630 Importazioni °° 7.380 Produzione per il mercato domestico Esportazioni °° Produzione totale 1.250 5.880 7.130 Totale investimenti in ricerca e innovazione Saldo bilancia commerciale 73% 27% 520 -1.500 (1) Su dati 2010 Fonti: Centro Studi Assobiomedica (2011); ° elaborazioni Centro Studi Assobiomedica su dati enti sanitari 2009 (2011); °° elaborazioni Confindustria su dati Istat 2010 (2012). Assobiomedica 9 Le esportazioni mondiali di dispositivi medici (quote %, 2010) USA Germania Giappone Cina Olanda Francia Belgio Irlanda Regno Unito Svizzera L’Italia è 12° tra gli esportatori Messico Italia Singapore Svezia Hong Kong 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati UNCTAD Assobiomedica 10 Le importazioni mondiali di dispositivi medici (quote %, 2010) USA Germania Cina Giappone Francia Olanda Regno Unito L’Italia è 9° tra gli importatori Belgio Italia Canada Spagna Russia Australia Hong Kong Messico 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati UNCTAD Assobiomedica 11 Le prospettive del settore in Italia La ricerca di Assobiomedica conferma che quello dei Dispositivi Medici è un settore dinamico, con forte propensione ad innovazione ed internazionalizzazione Superare il deficit della bilancia commerciale, in un settore di alta tecnologia, e con forti tradizioni in Italia, dovrebbe essere una priorità del decisore politico. Le conoscenze e la professionalità diffuse a tutti i livelli nel settore possono consentire il raggiungimento dell’equilibrio fra Import ed Export; a condizione che si superino due criticità che condizionano pesantemente presente e futuro: Assobiomedica politica degli acquisti politica dei pagamenti. 12 Pagamenti Quasi un’impresa su due, delle 2.735 mappate, risulta avere problemi di liquidità, e a tutte le imprese del comparto vengono a mancare importanti risorse, che potrebbero essere investite in R&S. A questo riguardo, dunque, occorre con urgenza: ritirare la norma che stabilisce il blocco dei pignoramenti da intraprendere o da proseguire nei confronti delle aziende sanitarie delle regioni che hanno sottoscritto “Piani di rientro dai disavanzi sanitari”; definire un puntuale programma di ripiano del debito accumulato, che si basi sull’intera gamma dei possibili interventi e strumenti; adottare tutti i necessari correttivi delle attuali procedure per ottenere un decreto ingiuntivo, così da ridurre significativamente la tempistica di tali procedure; garantire alle imprese una regolare certificazione dei propri crediti; questo favorirebbe il fatto che un terzo (ad esempio una società di factoring), dotato di un’autonoma credibilità economica, si assumesse l’impegno del pagamento al fornitore a data certa e pattuisse un accordo con l’ente pubblico in termini compatibili con il suo ciclo finanziario. Assobiomedica 13 Politica degli Acquisti La domanda pubblica per questo comparto ha una valenza enorme e, se bene esercitata, può risultare determinante nello stimolare e attrarre gli investimenti in R&S. Infatti, le imprese investono in R&S se e dove sanno che l’innovazione per una sempre maggiore qualità è premiata: dai criteri di aggiudicazione delle forniture; dai meccanismi di finanziamento e di rimborso delle prestazioni sanitarie. Da diversi anni, in Italia la politica pubblica di acquisto dei dispositivi medici sembra disinteressata all’impatto sulla qualità dell’offerta. Questo almeno traspare dalle sempre più numerose gare caratterizzate da punteggi prezzo-qualità sbilanciati sul prezzo, e dalle gare centralizzate. Queste ultime, in particolare, tentano di imporre la logica della standardizzazione forzata e sono in in totale controtendenza rispetto agli indirizzi della ricerca nel campo delle tecnologie sanitarie, che invece va verso una crescente personalizzazione dei dispositivi medici. Assobiomedica 14 Personalizzazione e Standardizzazione In una moderna società, i bisogni dei pazienti non sono standardizzabili: un corretto approccio terapeutico deve rapportarsi alla specificità del paziente per età, sesso, comorbidità, condizione sociale, fattori di rischio Qualunque politica d’acquisto dei dispositivi, se rispettosa del diritto dei pazienti a ricevere la terapia adeguata alla propria specificità, deve evitare, in primo luogo, meccanismi tali da ridurre l’offerta terapeutica, rispetto alle potenzialità offerte dall’insieme dei dispositivi. Si devono quindi evitare le concentrazioni di grandi masse di acquisto in 1-2 lotti, se tali lotti massificati implicano l’esclusione di accesso alle forniture di alcuni prodotti e servizi, più adeguati a specifiche fasce di pazienti. Assobiomedica 15 Centralizzazione – Luci e Ombre Assobiomedica ha una posizione critica, ma non preconcetta, nei confronti dei processi di centralizzazione. L’esigenza di un controllo centralizzato di appropriatezza e trasparenza è sentita sia dal gestore del SSN che dalle aziende di tecnologia medica, disponibili al massimo di collaborazione. Il controllo centralizzato non si traduce necessariamente in massificazione dei lotti, drastica riduzione dei fornitori e dell’offerta terapeutica: evitare processi di forzosa standardizzazione è possibile, anche con politiche di controllo centralizzato, finalizzato alla razionalizzazione del sistema. Assobiomedica 16 Conclusioni (I) I 50 anni che abbiamo alle spalle hanno visto una formidabile crescita del settore dei Dispositivi Medici, che è stata elemento fondamentale per conseguire una quantità ed una qualità di vita impensabili, quando questa avventura è nata. Esistono tutti gli elementi culturali e tecnologici per garantire all’Italia un futuro da protagonista, e non da comprimario, nell’evoluzione che certamente il settore vivrà nei prossimi 50 anni. La condizione essenziale è “fare sistema” tra tutte le componenti che influenzano il futuro del settore. Assobiomedica 17 Conclusioni (II) I protagonisti del rilancio del settore dei Dispositivi Medici L’Industria Investire nell’innovazione rivolta al paziente La classe politica Valorizzare la tecnologia come investimento Gli Operatori Clinici Rafforzare una trasparente collaborazione con la ricerca industriale Le Istituzioni Finanziarie Contribuire alla crescita con lungimirante Credit Policy Assobiomedica 18