Ricerca e Produzione nel settore dei dispositivi medici in Italia Carlo Castellano Vice Presidente Assobiomedica 2° Conferenza Nazionale sulla Ricerca Sanitaria Cernobbio, 8 novembre 2011 Assobiomedica Premessa Nel novembre 2010 abbiamo avviato il “Progetto Ricerca e Produzione nel settore dei dispositivi medici in Italia”. Con questo progetto si vuole dar vita a un Osservatorio permanente sulla “Produzione e Ricerca in Italia” nel comparto dei dispositivi medici che consenta di elaborare proposte di policy tese a promuovere gli investimenti industriali in questione e a valorizzare le eccellenze della sanità italiana e dunque creare le migliori condizioni per lo sviluppo di queste tecnologie. L’Obiettivo è quindi promuovere lo sviluppo del comparto dei dispositivi medici puntando sulla valorizzazione del know-how italiano in sanità e specificatamente riferito alle tecnologie sanitarie, e degli investimenti in R&S e produzione fatti in Italia da imprese sia a capitale italiano che a capitale estero. Assobiomedica 2 Comitato scientifico Carlo Castellano * Vice-Presidente Assobiomedica, presidente Esaote Paolo Gazzaniga ** Direttore Centro Studi Assobiomedica Gabriele Cappellini Amministratore Delegato Fondo Italiano di Investimento Gregorio De Felice Responsabile Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo Luca Del Vecchio Confindustria Franco Mosca Presidente Fondazione Arpa Fabio Pammolli Direttore IMT di Lucca Riccardo Pietrabissa Presidente Netval, direttore Dip. Sistemi di Produzione e Dip. ICT del CNR, prof. c/o Dip. Ingegneria Strutturale del Politecnico di Milano Riccardo Varaldo Presidente Scuola Superiore S. Anna di Pisa Note: *Project Leader; ** Responsabile operativo del progetto. Assobiomedica 3 Perché uno studio sui dispositivi medici? Il progressivo invecchiamento della popolazione e la crescente attenzione alla qualità della vita rendono le tecnologie medicali sempre più cruciali per favorire nuove metodologie di cura ed innalzare il benessere della popolazione. Nel generale contesto di riduzione delle risorse finanziarie pubbliche, i dispositivi medici possono contribuire a migliorare l’efficienza dei sistemi sanitari, sostenendo in modo fondamentale le attività di prevenzione che sempre più spazio avranno alla luce degli sviluppi demografici. A fronte di una domanda mondiale in continua espansione, il settore riveste, infine, un ruolo significativo anche dal punto di vista della competitività del paese, contribuendo all’innalzamento del contenuto tecnologico delle esportazioni. Assobiomedica 4 Lo studio di Assobiomedica Per la prima volta è stata realizzata un’approfondita ricerca sul settore, comprensivo di tutte le tecnologie medico-sanitarie, esclusi i farmaci. La ricerca ha riguardato non solo l’industria in senso stretto, ma i principali “protagonisti” e le relative interazioni. Le imprese censite coprono i seguenti settori: Biomedicale (vari dispositivi medici, impiantabili e non); Biomedicale strumentale (strumenti e apparecchiature per chirurgia, elettromedicina, riabilitazione, supporto); Elettromedicale diagnostico (dispositivi radiologici per immagini e ad ultrasuoni; ECG, EEG; sistemi per la gestione informatizzata dell’imaging ecc.); Diagnostica in vitro (di laboratorio, compresa la diagnostica molecolare*; bedside-testing; self-testing); Attrezzature tecniche (ospedaliere, di laboratorio, per studi medici e odontoiatrici); Servizi (di telemedicina; lavorazioni e altre attività connesse a dispositivi medici). Assobiomedica 5 Lo studio di Assobiomedica Le imprese mappate sono state distinte per tipo: azienda di distribuzione a capitale italiano filiale commerciale di multinazionale a capitale estero azienda di produzione a capitale italiano azienda di produzione multinazionale a capitale italiano azienda di produzione di multinazionale a capitale estero azienda di produzione per conto terzi azienda di servizi e per dimensioni: micro-imprese (fatturato annuo non > a €2 mil. e/o < a 10 occupati) piccole imprese (fatturato annuo = €2-10 milioni e/o 10-49 occupati) medie imprese (fatturato annuo = €10-50 milioni e/o 50-249 occupati) grandi imprese (fatturato annuo non < €50 milioni) Il 27% delle imprese mappate sono aziende di produzione. Quasi il 90% delle imprese mappate sono micro-/piccole imprese. Assobiomedica 6 Fonte: Studio condotto da Centro Studi Assobiomedica Il settore dei dispositivi medici (1) No. Aziende Fatturato (mil. €) Totale Aziende Censite di cui: Produttori Sub-fornitori* Imprese di servizi e commerciali** Dipendenti 2.567 16.237 51.177 608 5.721 24.724 92 662 4.535 1.867 9.854 21.918 (1) Su dati 2009 Note: i dati di fatturato si riferiscono al mercato italiano; * non è stato possibile distinguere con esattezza tra produttori diretti e sub-fornitori: infatti, diversi produttori diretti sono altresì subfornitori di altri produttori, e viceversa; ** compresi i rivenditori locali. Fonte: elaborazioni Centro Studi Assobiomedica su dati Orbis TM 2009 (2011) Assobiomedica 7 La struttura del settore (1) (mil. €) Mercato nazionale dispositivi medici di cui - Domanda Pubblica° - Domanda Privata 8.600 Importazioni °° 6.900 Produzione per il mercato nazionale Esportazioni Produzione totale 1.700 5.100 6.800 Investimenti industriali in R&S R&S su Produzione nazionale Investimenti in indagini cliniche Totale investimenti Saldo bilancia commerciale Importazioni / Mercato nazionale Esportazioni / Produzione totale (1) Assobiomedica % 100 73 27 460 6,8 180 640 -1.800 80 75 Su dati 2009 Fonti: Centro Studi Assobiomedica (2011); ° elaborazioni Centro Studi Assobiomedica su dati enti sanitari 2009 (2011); °° elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat 2009 (2011). 8 I dati del settore Dallo studio emerge una fotografia del comparto che evidenzia una struttura ancora più complessa e delle dimensioni ancora più importanti di quanto non fossero immaginabili: 2.567 imprese 16.237 milioni di fatturato domestico 51.177 dipendenti. Peraltro si tratta di un’indagine ancora in itinere, soprattutto per quanto riguarda le intersezioni del settore dei dispositivi medici con altri settori dell’high tech. Assobiomedica 9 Fonte: Studio condotto da Centro Studi Assobiomedica I dati del settore Le imprese di produzione, complessivamente 700. Di queste: compresi i sub-fornitori, sono Le aziende multinazionali rappresentano il 15% e sono concentrate nelle Regioni del Nord (77% contro il 20% delle Regioni del Centro e il restante 3-4% di quelle del Sud e insulari); il 13% è rappresentato da aziende che producono componenti per conto di terzi e che hanno una localizzazione nel Paese quasi sovrapponibile a quella delle multinazionali (98% nelle Regioni del Nord e del Centro e soltanto 2% in quelle del Sud e insulari). Le Regioni a maggior concentrazione di imprese di produzione del settore sono Lombardia, Emilia Romagna, e Veneto; seguono Lazio e Toscana. Assobiomedica 10 Fonte: Studio condotto da Centro Studi Assobiomedica Il ruolo internazionale dell’Italia nel settore dei dispositivi medici I brevetti nelle tecnologie medicali ed elettromedicali rappresentano una quota significativa dei brevetti mondiali, leggermente superiore a quella dei prodotti farmaceutici. Il posizionamento dell’Italia è – quale titolare di brevetti – al 15° posto e, quale inventore di brevetti, al 14° (viene dopo Germania, UK, Francia, Olanda, Svizzera e Svezia) La quota sulle esportazioni mondiali è stabile (inferiore a quanto si riscontra a livello complessivo) ed è più rilevante nel campo degli strumenti: l’Italia nel 2010 era il 12simo esportatore (viene dopo Germania, Olanda, Francia, Belgio, Irlanda, UK e Svizzera) Il posizionamento italiano è ridotto nei Paesi grandi acquirenti: in particolare abbiamo una quota di mercato ridotta negli USA, in Germania ed in Cina (Paese che ha fortemente incrementato le importazioni negli ultimi anni). All’opposto il posizionamento italiano è buono in molte aree “vicine” come l’Africa e l’Europa dell’Est. L’Italia è il 9°mercato sulle importazioni mondiali, con un saldo nettamente negativo. Assobiomedica 11 Fonte: Studio condotto da Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo L’innovazione nel settore è trainata dai Paesi avanzati Brevetti PCT per paese, (2000-2009) Stati Uniti 44,5 Giappone 11,5 Germania 9,4 Regno Unito 4,5 Francia 3,4 Olanda 3,3 Svizzera 3 Svezia 2 Canada 1,9 Corea del Sud 1,8 Israele 1,8 Australia 1,6 Cina 1,4 Italia 1,3 Danimarca I Paesi avanzati rivestono un ruolo rilevante nel campo della tecnologia: Stati Uniti, Giappone, Germania hanno depositato il 65%circa dei brevetti (sul totale dei brevetti depositati nel settore), nel periodo 2000-2009. Spicca il ruolo degli Stati Uniti che sono leader in tutti i comparti. L’Italia (quindicesima) con una quota pari all’1,3% si posiziona dopo la Cina (1,4%). 1,3 0 10 20 30 40 50 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Oecd Assobiomedica 12 Dati estratti da uno Studio condotto da Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo Le esportazioni mondiali di dispositivi medici (quote %, 2010) Le esportazioni mondiali di dispositivi medici (quote %, 2010) USA Germania Giappone Cina Olanda Francia Belgio Irlanda Regno Unito Svizzera L’Italia è 12° tra gli esportatori Messico Italia Singapore Svezia Hong Kong 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati UNCTAD Assobiomedica 13 Dati estratti da uno Studio condotto da Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo Export: crescono soprattutto Germania e Cina... Le esportazioni mondiali di dispositivi medici (quote %) 25 Quota 2005-09 20 Usa Germania 15 10 Giappone Olanda Francia Irlanda Svizzera Belgio Regno Unito 5 Cina Italia 0 -3,6 -2,6 -1,6 -0,6 0,4 1,4 2,4 3,4 Var. quota 2005-09/2000-04 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati UNCTAD Assobiomedica 14 Dati estratti da uno Studio condotto da Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ...ma emergono anche altre realtà Oltre a Germania e Cina, emergono anche altri paesi sia di nuova industrializzazione (Corea, Rep.Ceca, Messico, Sud Africa) che avanzati come la Francia (biomedicale, IVD) l’Olanda (elettromedicale), l’Irlanda (IVD), il Belgio (biomedicale, IVD). Le esportazioni mondiali di dispositivi medici (variazione quote 2005-09/2000-04 %) Biomedicale Biomedicale strumentale Elettrom. diagnostica IVD Germania 1,1 Germania 1,1 Germania 1,7 Francia 0,2 Cina 2,2 Cina 2,7 Olanda 3,0 Belgio 0,2 Francia 1,0 Messico 0,4 Regno Unito 0,2 Irlanda 1,1 Belgio 1,0 Sudafrica 0,4 Cina 2,0 Olanda 0,4 Corea 1,7 Singapore 0,2 Corea 0,3 Hong Kong 0,5 Rep.Ceca 0,3 Corea 0,6 Messico 0,1 Cina 1,5 Nota: l’ordine dei paesi nella tabella corrisponde al livello delle quote sui mercati mondiali registrato in media nel 2005-09. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati UNCTAD Assobiomedica 15 Dati estratti da uno Studio condotto da Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo Italia: una quota stabile... Le esportazioni italiane di dispositivi medicali (valori e quote %) 8,0 3,0% 7,0 2,5% 6,0 2,0% Miliardi di $ Quote di mercato 5,0 1,5% 4,0 1,0% 3,0 0,5% 0,0% 2,0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati UNCTAD Assobiomedica 16 Dati estratti da uno Studio condotto da Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo …e concentrata su mercati minori Quote di mercato dell’Italia sui mercati mondiali (media 2007-09) Quote di mercato inferiori alla media (< 2,5%) Quote di mercato superiori alla media (> 2,5%) Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati UNCTAD Assobiomedica 17 Dati estratti da uno Studio condotto da Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo Quote di mercato e posizionamento qualitativo (media 2005-09) 80% Svizzera Quota prodotti alta qualità/prezzo 70% 60% Svezia 50% Regno Unito 40% Irlanda Giappone Olanda Francia Belgio 30% Germania Usa Singapore Messico Italia 20% Cina 10% 0% 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 Quota % sui mercati mondiali Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati UNCTAD Assobiomedica Centro Studi 18 Fonte: Studio condotto da Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo Le importazioni mondiali di dispositivi medici (quote %, 2010) Le importazioni mondiali di dispositivi medici (quote %, 2010) USA Germania Cina Giappone Francia Olanda Regno Unito L’Italia è 9° tra gli importatori Belgio Italia Canada Spagna Russia Australia Hong Kong Messico 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati UNCTAD Assobiomedica 19 Dati estratti da uno Studio condotto da Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo Importazioni elevate e saldo commerciale negativo Le importazioni italiane di dispositivi medicali sono elevate e portano a un saldo costantemente negativo Le importazioni ed il saldo italiano di dispositivi medicali (valori e quote %) 4,5% 10,0 Import (mld $) Saldo (mld $) Quota 4,0% 8,0 3,5% 3,0% 6,0 2,5% 4,0 2,0% 1,5% 2,0 1,0% 0,0 0,5% 0,0% -2,0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati UNCTAD Assobiomedica 20 Dati estratti da uno Studio condotto da Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo Conclusioni Il quadro internazionale mostra che il comparto dei dispositivi medici è vitale: è tra quelli high-tech, offre un approdo a processi di innovazione provenienti da innumerevoli altri comparti industriali, e soprattutto è ad alto potenziale di sviluppo nei prossimi decenni. Il settore dei dispositivi medici può dunque assolvere un ruolo strategico nel qualificare il nostro Paese nella divisione internazionale del lavoro. L’attuale posizionamento dell’Italia però non è all’altezza delle potenzialità del Paese, in termini di competenze ed eccellenze presenti nel nostro sistema sanitario. Occorre puntare su questo settore, valorizzandone i punti di forza, sui quali intendiamo aprire un confronto ed elaborare proposte. Assobiomedica 21 Conclusioni Con questa presentazione prende avvio l’Osservatorio permanente sulla Produzione e la Ricerca nel settore dei dispositivi medici in Italia. Un Osservatorio attraverso il quale Assobiomedica intende approfondire sempre meglio i dati strutturali di questo comparto, così articolato e caratterizzato da importanti interazioni con gli altri settori dell’high tech. L’obiettivo è offrire dati sulle imprese che producono e forniscono queste tecnologie sanitarie ed elaborare proposte di policy tese a promuovere gli investimenti industriali in questione e la valorizzazione delle eccellenze della sanità italiana. Assobiomedica 22