INCONTRO DEL
9 E 10 MAGGIO 2013
RISCHI FISICI
RUMORE & VIBRAZIONI
PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
AI SENSI DELL’ART. 29 d.Lgs. N° 81
Decreto Interministeriale del 30 novembre 2012
Indicazioni per la stesura del documento standardizzato di
valutazione dei rischi
COMITATO REGIONALE DI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E VIGILANZA
IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO DEL VENETO
12 dicembre 2012
AMBIENTI
DI
LAVORO
CHIMICO
MUTAG.
CANC.
INCENDIO
STRESS
LAVORO
CORRELATO
RUMORE
LAVOR.
MADRI
MMC
MACCHINE
IMPIANTI
VIBRAZIONI
ESPLOS.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE
SE A SEGUITO DELLA VALUTAZIONE, SI PUÒ RITENERE
CHE I VALORI INFERIORI DI AZIONE 80 dB(A) NON
POSSONO ESSERE SUPERATI
e quindi
non è necessaria la misura dei livelli di rumore,
né è necessaria una valutazione dei rischi più dettagliata.
SE SI PUO’ RITENERE CHE I VALORI INFERIORI DI
AZIONE POSSONO ESSERE SUPERATI
Si procede alla valutazione dettagliata seguendo la lista di
controllo RISCHIO RUMORE.
FASE 2
TABELLA 1
Valutazione dei rischi e indicazione delle misure di prevenzione e protezione attuate e da attuare:
Ambiente/Reparto: ……………………………………………………………………………………………….
2.1- Descrizione dell’ambiente/reparto con le caratteristiche igienico - strutturali (viabilità, ventilazione,
illuminazione ecc.). - LISTA DI CONTROLLO 01 AMBIENTI DI LAVORO
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
2.2 - Descrizione del processo di lavorazione, identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e programma delle
misure di prevenzione e protezione da attuare PER OGNI FASE DI LAVORO:
2.
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
A
Fase/
Attività
B
Mansione
N.
Addetti
C
Attrezzature
di lavoro macchine ed
impianti (di
produzione
e servizio)
D
Materie prime,
semilavorati e
sostanze
impiegati –
sostanze
prodotte/scarti
di lavorazione
3.
VALUTAZIONE DEI RISCHI
E
Rischi per
la salute e
la
sicurezza
(Paragrafo
3.3 –
Elenco dei
rischi
normati)
F
Misure di
prevenzione e
protezione
ATTUATE
...
4.
PROGRAMMA INTERVENTI
G
Misure di
prevenzione
e protezione
DA ATTUARE
H
Tempi /
scadenz
a
I
Procedure per
attuazione delle
misure
5.
DOCUMENTAZIONE
L
Incaricati
dell’attuazione
e controllo
M
Documentazione
04 RUMORE
CO.RE.CO VENETO
Indicazioni per stesura
DVR STD Versione 2012
Lista di controllo
ALLEGATO 04
RISCHIO RUMORE
RUMORE – PUNTI DI ATTENZIONE:
Se, a seguito della valutazione, può ritenersi che i valori inferiori di azione (80 dB) non possono essere superati, è stata inclusa una
giustificazione del datore di lavoro secondo cui la natura e l’entità dei rischi non rendono necessaria la misura dei livelli di rumore a cui i
lavoratori sono esposti
Se, a seguito della valutazione, può fondatamente ritenersi che i valori inferiori di azione (80 dB) possono essere superati, sono stati
misurati i livelli di rumore
LG RUMORE ISPESL
MO DEL RUMORE
Banca dati CPT
TORINO
D. Lgs. 27/01/2010 n 17
DIRETTIVA MACCHINE – RUMORE
D Lgs 27/01/2010 n 17
Direttiva macchine - Rumore
Contenuto delle istruzioni:
• il livello di pressione acustica dell'emissione ponderato
A nei posti di lavoro, se supera 70 dB(A); se tale livello
non supera 70 dB(A), deve essere indicato
• il livello di potenza acustica ponderato A emesso dalla
macchina, se il livello di pressione acustica
dell'emissione ponderato A nei posti di lavoro supera
80 dB(A).
http://www.cpt.to.it
Falegnameria
Sega circolare
93,2
dB(A)
Pialla a filo
88,4-96,7
Toupie
81,0-90,3
Levigatrice
orbitalica
Rumore di
fondo
79,5-83,2
81,9-83,2
metalmeccanica
Tornio
84,6
Trapano a
colonna
Fresa
68,7
dB(A)
86,9
Mola
93,6
Centro di
lavoro
84,4 –
95,7
Modello di Documento di Valutazione dei rischi
MOD. 4- DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ, IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI, VALUTAZIONE DEI
RISCHI E PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
1. Pianta dell’azienda/reparto con lay-out
MODELLO DI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
FASE 2
PIALLATURA, PROFILATURA, ASSEMBLAGGIO
2.
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
A
Fase/
Attività
B
Mansione
N. Addetti
C
Attrezzature
di lavoro macchine ed
impianti (di
produzione
e servizio)
D
Materie prime,
semilavorati e
sostanze
impiegati –
sostanze
prodotte/scarti
di lavorazione
3.
VALUTAZIONE DEI RISCHI
E
Rischi per la salute e la
sicurezza (Paragrafo
3.3 – Elenco dei rischi
normati)
F
Misure di prevenzione e
protezione ATTUATE
DPI
RISCHIO SICUREZZA
PROCEDURE DI LAVORO
TRAPANO
A
COLONNA
RISCHIO ELETTRICO
ADDEST. E
FORMAZIONE
MISURE DI
PREVENZIONE
2
3
PIALLA A
SPESSORE
RISCHIO RUMORE
SUPERIORE 80 dB
LISTA DI
CONTROLLO
RISCHIO
VIBRAZIONI
LISTA DI
CONTROLLO
RISCHIO INCENDIO
LISTA DI
CONTROLLO
RISCHIO
ESPLOSIONE
LISTA DI
CONTROLLO
4.
PROGRAMMA INTERVENTI
G
Misure di
prevenzione e
protezione DA
ATTUARE
H
Tempi /
scadenza
I
Procedure per
attuazione delle
misure
5.
DOCUMENTAZIONE
L
Incaricati
dell’attuazione
e controllo
M
Documentazione
04 RUMORE
CO.RE.CO VENETO
Indicazioni per stesura
DVR STD Versione 2012
Lista di controllo
ALLEGATO 04
RISCHIO RUMORE
RUMORE – PUNTI DI ATTENZIONE:
E’ stato valutato il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a rumore impulsivo
E’ stato valutato se l’esposizione dei lavorati nelle diverse mansioni superino i valori di azione e i valori lime di
esposizione
Ispesl Coord. Reg
Sono stati valutati tutti gli effetti sulla e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore (con
particolare riferimento alle donne in gravidanza)
Sono stati valutati, per quanto possibile a livello tecnico, tutti gli effetti sulla e sicurezza dei lavoratori derivanti da
interazioni fra rumore e sostanze ototossiche (es. toluene, xilene ecc.) connesse con l'attività svolta e fra rumore e
vibrazioni
Guida Direttiva
Sono stati valutati, tutti gli effetti indiretti sulla e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e
segnali di avvertimento o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio di infortuni
Si è tenuto conto delle informazioni sull'emissione di rumore fornite dai costruttori dell'attrezzatura di lavoro in
conformità alle vigenti disposizioni in materia
Si è tenuto conto del prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l'orario di lavoro normale
I metodi e le strumentazioni utilizzati risultano essere adeguate alle caratteristiche del rumore da misurare, alla durata
dell’esposizione e ai fattori ambientali secondo le indicazioni delle norme tecniche
La valutazione e la misurazione dei livelli di esposizione al rumore sono ripetute ogni quattro anni, oppure in
occasione di notevoli mutamenti dell’organizzazione del lavoro o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne
mostrino la necessità
FASE 2
Valori limite per i lavoratori stabiliti dal D.Lgs 81/08
L EX,8h
Misure di prevenzione
80 dB(A)
Al superamento di questa dose:
• messa a disposizione DPI
• sorveglianza sanitaria su richiesta
Valore
superiore di
azione
85 dB(A)
Al superamento di questa dose c’è:
• l’obbligo dell’uso dei DPI
• obbligo di sorveglianza sanitaria
• Misure di prevenzione
Valore limite
di
esposizione
87 dB(A)
Dose da non superare (tenendo
conto dell’attenuazione dei DPI)
Valore
inferiore di
azione
04 RUMORE
MISURE DI PREVENZIONE – PUNTI DI ATTENZIONE:
Sono state scelte, ove possibile, attrezzature di lavoro adeguate che emettano il minor rumore possibile
Sono state adottate misure per il contenimento alla fonte del rumore, quali carter insonorizzati, cabine per separare le attivà
rumorose, ….
Sono state adottate misure per la riduzione della propagazione del rumore, quali pannelli fonoassorbenti o fono isolanti….
Sono stati adottati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro
È stata svolta adeguata informazione e formazione sull'uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo la loro
esposizione al rumore
Le aree con esposizione a livelli superiori a 85 dB sono indicate con appositi segnali, delimitate e l’accesso alle stesse è limitato, ove
ciò sia tecnicamente possibile
Qualora i rischi derivanti dal rumore non possano essere evitati con le misure di prevenzione e protezione e nel caso in cui
l'esposizione al rumore superi gli 80 dB il sono messi a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale dell'udito
Nel caso in cui l'esposizione al rumore sia pari o al di sopra degli 85 dB, vengono consegnati i dispositivi di protezione individuale
dell'udito e ci si assicura che vengano indossati dai lavoratori
Sono scelti dispositivi di protezione individuale dell'udito che consentono di eliminare il rischio per l'udito o di ridurlo al minimo,
previa consultazione dei lavoratori o dei loro rappresentanti
Viene verificata l'efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell'udito
E' stata adottata una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e
l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo
SORVEGLIANZA SANITARIA – PUNTI DI ATTENZIONE:
Viene effettuata la sorveglianza sanitaria ai lavoratori la cui esposizione eccede i valori superiori d’azione (85 dB)
La cartella sanaria e di rischio è conforme all’allegato 2a e, in particolare, riporta i valori individuali di esposizione
E’ stata garantita una informazione e formazione in relazione ai rischi provenienti dall’esposizione al rumore ai lavoratori esposti a
valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione (≥80 dB)
FASE 2
Carter insonorizzato
Isolamento
della sorgente
tramite cabina
fonoassorbente
(fonoisolante)
IL RUMORE NEGLI AMBIENTI CHIUSI
L’ASSORBIMENTO E2/2
IL RUMORE NEGLI AMBIENTI CHIUSI
L’ASSORBIMENTO E5/1
IL RUMORE NEGLI AMBIENTI CHIUSI
L’ASSORBIMENTO E5/2
LA RIDUZIONE DEL RUMORE CON PANNELLI O
MURI H1/2
Segnaletica
Dispositivi di protezione individuali
Suggerimenti per la riduzione del
rumore alla sorgente
• Controllare le schede dei macchinari da acquistare e preferire quelli
meno rumorosi
• Sostituire le trasmissioni meccaniche che utilizzano ingranaggi
metallici con ingranaggi in nylon o materiale non metallico
• Preferire trasmissioni silenziose (denti non elicoidali)
• Sostituire trasportatori a rulli con quelli a nastri
• Evitare il contatto metallo-metallo con inserti in gomma o fine corsa
in gomma
• Installare silenziatori su condotte d’aria e realizzare silenziatori per
soffi d’aria di movimentazione
• Limitare la trasmissione delle vibrazioni nei macchinari e con le
strutture
Suggerimenti per la riduzione del
rumore alla sorgente
• Collocare i macchinari tecnici (pompe, compressori, ventilatori) in
locali o aree separate
• Limitare le altezze di caduta dei prodotti o semilavorati o realizzare
paratie in gomma che ne limitino la velocità di impatto
• Implementare e/o migliorare il programma di manutenzione
preventiva.
• Eliminare macchinari obsoleti
• Adottare metodi di lavoro a minor esposizione al rumore
IL RUMORE PRODOTTO NELL’ARIA O NEI GAS
I TUBI C4/2
RUMORE E VIBRAZIONI – MISURE E GRANDEZZE B4/2
RUMORE E VIBRAZIONI – LA RISONANZA B7/2
RUMORE PRODOTTO DA MACCHINE VIBRANTI
MONTAGGIO DELLE MACCHINE G6/2
RUMORE E VIBRAZIONI – COLLISIONI E IMPATTI B5/2
Suggerimenti per la riduzione della
propagazione del rumore
• Applicare materiale fonoassorbente al soffitto e/o alle pareti dei
locali
• Chiudere i macchinari rumorosi con cabine fonoassorbenti
• Montare i macchinari su elementi antivibranti
• Realizzare schermature locali (carter) su parti rumorose dei
macchinari
• Limitare l’ingresso del personale a determinate aree
• Realizzare cabine insonorizzate per il personale addetto al controllo.
• Regolare manutenzione
Organizzazione
• Rotazione del personale
VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE
DESCRIZIONE
All’interno del reparto produzione è stato valutato il livello, il tipo e la durata
dell'esposizione al rumore. (Vedi indagine ambientale allegata).
Le indagini hanno evidenziato i seguenti livelli di rumore per le macchine:
•trapano a colonna dB….,
•Toupie dB….,
•Pialla……;
•Che comportano l’esposizione giornaliera dei 3 lavoratori del reparto a dB…. Nelle
lavorazioni di: piallatura, profilatura, assemblaggio, …
MISURE DI PREVENZIONE
Per ridurre il rumore sono state adottate le seguenti misure di prevenzione:
-Installazione pannelli fonoassorbenti
-carter insonorizzati
Nell’area di lavorazioni meccaniche in cui si supera il livello di 85 dB sono stati installati
apposti cartelli di segnalazione.
I lavoratori del reparto sono stati formati al rischio con un corso di formazione di x ore
organizzato da xxxxx
Ai lavoratori sono stati forniti i seguenti DPI: xxxxxxxx
FASE 2
FASE 2
A
Fase/
Attività
PIALLATURA, PROFILATURA, ASSEMBLAGGIO
2.
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
B
C
D
Mansione Attrezzature
Materie prime,
N. Addetti
di lavoro semilavorati e
macchine ed sostanze
impiegati –
impianti (di
produzione e sostanze
prodotte/scarti
servizio)
di lavorazione
3.
VALUTAZIONE DEI RISCHI
E
Rischi per la salute e la
sicurezza (Paragrafo 3.3
– Elenco dei rischi
normati)
RISCHIO SICUREZZA
RISCHIO ELETTRICO
TRAPANO
A
COLONNA
F
Misure di prevenzione e
protezione ATTUATE
G
4.
PROGRAMMA INTERVENTI
H
I
Misure di prevenzione e
protezione DA ATTUARE
Tem
pi /
scad
enz
a
5.
DOCUMENTAZIONE
L
M
Procedure per
attuazione delle
misure
Incaricati
dell’attuazion
e e controllo
Documentazione
Proc.
Manutenzione
RELAZIONE
DI INDAGINE
Preposto,
AMBIENTALE
RSPP
PER IL
RUMORE
DPI
PROCEDURE DI
LAVORO
ADDEST. E
FORMAZIONE
MISURE DI
PREVENZIONE
SEPARAZIONE FISICA
PROCEDURE DI
LAVORO
2
3
PIALLA A
SPESSORE
RISCHIO RUMORE
86,5 dB
DPI
LISTA DI CONTROLLO
FORMAZIONE
SORVEGLIANZA
SANITARIA
RISCHIO VIBRAZIONI
LISTA DI CONTROLLO
RISCHIO INCENDIO
LISTA DI CONTROLLO
RISCHIO ESPLOSIONE
SORVEGLIANZA
SANITARIA
MANUTENZIONE
AMBIENTI
DI
LAVORO
MUTAG.
CHIMICO
INCENDIO
CANC.
STRESS
LAVORO
CORRELATO
RUMORE
LAVOR.
MADRI
MMC
MACCHINE
IMPIANTI
VIBRAZIO
NI
ESPLOS.
ESPOSIZIONI a vibrazioni sistema mano-braccio
ESPOSIZIONI a vibrazioni corpo intero
I VALORI LIMITE
Valori limite per i lavoratori stabiliti dal D.Lgs 81/08
Vib. mano-braccio
Misure di prevenzione
Valore di azione
giornaliero
2,5 m/s²
Al superamento di questa dose c’è:
• obbligo di sorveglianza sanitaria
• obbligo di misure di prevenzione e
protezione
Valore limite di
esposizione
5 m/s² (8 ore)
20 m/s² (brevi periodi)
Dose da non superare
Vib. corpo intero
Misure di prevenzione
Valore di azione
giornaliero
0,5 m/s²
Al superamento di questa dose c’è:
• obbligo di sorveglianza sanitaria
• obbligo di misure di prevenzione e
protezione
Valore limite di
esposizione
1 m/s² (8 ore)
1,5 m/s² (brevi periodi)
Dose da non superare
Esempi di livelli di acc. (Database Ispesl) per sistema mano-braccio
Tipologia di utensile
Scalpellatori, Scrostatori,
Rivettatori
Martelli Perforatori
Principali lavorazioni
Edilizia - lapidei, metalmeccanica
Edilizia - lavorazioni lapidei
minimi di acc.
massimi di acc.
12.8
36.3
5
37.7
4.4
86.6
Martelli Demolitori e Picconatori
Edilizia - estrazione lapidei
Trapani a percussione
Metalmeccanica
1.3
8
Avvitatori ad impulso
Metalmeccanica, Autocarrozzerie
1.5
3.75
Cesoie e Roditrici per metalli
Metalmeccanica
3.75
3.75
Levigatrici orbitali e roto-orbitali
Seghe circolari e seghetti
alternativi
Smerigliatrici Angolari e Assiali
Metalmeccanica - Lapidei - Legno
0.8
16.2
1.5
8.7
0.5
11.9
Motoseghe
Lavorazioni agricolo-forestali
2.7
16.7
Decespugliatori
Lavorazioni agricolo-forestali
0.3
13
Tagliaerba
Compattatori vibro-cemento
Manutenzione aree verdi
8
8
10.4
10.4
1.1
11.2
75.9
75.9
Iniettori elettrici e pneumatici
Limatrici rotative ad asse flessibile
Metalmeccanica - Lapidei - Legno
Metalmeccanica - Lapidei - Legno
Produzione vibrati in cemento
Produzione vibrati in cemento
Metalmeccanica, Lavorazioni artistiche
Esempi di livelli di acc. (Database Ispesl) per corpo intero
Macchinario
Principali settori Livelli minimi di
di impiego
accelerazione
Livelli massimi di
accelerazione
Ruspe, pale
meccaniche, escavatori
Edilizia, lapidei,
agricoltura
0.42
2.15
Trattori,
Mietitrebbiatrici
Carrelli elevatori
Agricoltura
0.3
3.92
Camion, autobus
Autogru, gru
Autoambulanze
Cantieristica,
0.25
movimentazione
industriale
Trasporti, servizi 0.2
spedizioni etc.
3.5
Cantieristica,
0.13
movimentazione
industriale
Sanità
1.8
1.82
0.79
1.8
FASE 2
D Lgs 27/01/2010 n 17
Direttiva macchine - Vibrazioni
Macchine che presentano pericoli dovuti alla mobilità:
• il valore totale di vibrazioni cui è esposto il sistema
mano-braccio, quando superi 2,5 m/s². Se tale livello è
inferiore o pari a 2,5 m/s², deve essere indicato,
• il valore quadratico medio massimo dell'accelerazione
ponderata cui è esposto tutto il corpo, quando superi
0,5 m/s². Se tale livello è inferiore o pari a 0,5 m/s²,
deve essere indicato.
MODELLO DI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
STOCCAGGIO LEGNAME
FASE 1
2.
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
A
Fase/
Attività
B
Mansione
N. Addetti
C
Attrezzature
di lavoro macchine ed
impianti (di
produzione
e servizio)
D
Materie prime,
semilavorati e
sostanze
impiegati –
sostanze
prodotte/scarti
di lavorazione
3.
VALUTAZIONE DEI RISCHI
E
Rischi per la salute e la
sicurezza (Paragrafo 3.3 –
Elenco dei rischi normati)
RISCHI PER LA
SICUREZZA
LISTA DI CONTROLLO
MACCHINE
AMBIENTE DI LAVORO
LISTA DI CONTROLLO
AMBIENTE DI LAVORO
1
2
Carello
Elevatore
RISCHI PER LA SALUTE
RISCHIO RUMORE
LISTA DI CONTROLLO
RUMORE
RISCHIO VIBRAZIONI
LISTA DI CONTROLLO
VIBRAZIONI
F
Misure di
prevenzione e
protezione
ATTUATE
4.
PROGRAMMA INTERVENTI
G
Misure di
prevenzione
e
protezione
DA
ATTUARE
H
Tempi /
scadenza
5.
DOCUMENTAZIONE
I
L
Procedure per
attuazione delle
misure
Incaricati
dell’attuazion
e e controllo
M
Documentazione
05 VIBRAZIONI
VIBRAZIONI – PUNTI DI ATTENZIONE:
L’esposizione a vibrazione è stata valutata considerando il livello, il tipo e la durata dell’esposizione
L’esposizione a vibrazione è stata valutata considerando i valori limite di esposizione e di azione
L’esposizione a vibrazione è stata valutata considerando gli effetti diretti e indiretti sulla salute e sicurezza dei lavoratori, con
particolare attenzione per minori e donne in gravidanza
L’esposizione a vibrazione è stata valutata considerando le informazioni tecniche del costruttore dell’attrezzatura
ESPOSIZIONI a vibrazioni mano-braccio
Martello Wurth Mod. MH 10E pot. 1,45 KW
punta 128x20 demolizione cls
A m/s² 31,51
Martello Atlas Mod. PHE 75 pot. 1,02 KW
punta d: 20 demolizione pavimento
A m/s² 10,15
ESPOSIZIONI IN EDILIZIA a vibrazioni corpo intero
Carriola Kubota Mod. GH 170 pot. 4,10 KW
carico-scarico terra
A m/s² 0,99
Elevatore Merlo Mod. P38.13 pot. 64 KW
Forche movimentazione bancali
A m/s² 0,99
05 VIBRAZIONI
VIBRAZIONI – PUNTI DI ATTENZIONE:
L’esposizione a vibrazione è stata valutata considerando condizioni di lavoro particolari, come le basse temperature, il bagnato,
l’elevata umidità o il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori e del rachide
Tutti i macchinari conformi alla Direttiva Macchine, che producono esposizioni a vibrazioni superiori ai livelli di azione prescritti
dalla normativa (2,5 m/s2 e o, 0,5 m/s2 rispettivamente per le vibrazioni trasmesse al sistema mano braccio e al corpo intero),
sono corredati della certificazione dei livelli di vibrazione emessi
La valutazione e la misurazione dei livelli di esposizione alle vibrazioni sono ripetute ogni quattro anni, oppure in occasione di
notevoli mutamenti dell’organizzazione del lavoro o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne mostrino la necessità
FASE 2
Basse temperature,
bagnato,
elevata umidità
Fenomeno di Raynaud
• Episodi di pallore digitale dovuti a
vasocostrizione spastica dei vasi
sanguigni afferenti alle dita. Gli
episodi di pallore sono di solito
scatenati
dal
freddo
o
dall’emozione.
Fenomeno
di
Raynaud primitivo: quando gli
episodi di pallore digitale non
possono essere attribuiti a cause
note. Fenomeno di Raynaud
secondario: quando gli episodi di
pallore digitale sono dovuti a
patologie locali o sistemiche ben
identificate.
• Angiopatia da vibranti: forma
secondaria di fenomeno di Raynaud
provocata
dall’esposizione
a
vibrazioni mano-braccio.
05 VIBRAZIONI
Misure di prevenzione
VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO – PUNTI DI ATTENZIONE:
All’atto dell’acquisto sono scelti macchinari che producono il minor livello di vibrazioni possibili, cabina ammortizzata in modo
indipendente, sistemi ammortizzati applicati al sedile (a molle o sedile oleopneumatico a correzione automatica della posizione),
presenza libretto uso e manutenzione
È programmata una periodica manutenzione per le macchine/attrezzature impiegate
I lavoratori sono informati e formati sui rischi derivanti da vibrazioni meccaniche
Se vengono superati i livelli d’azione previsti dalla normativa, i lavoratori sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria (di norma 1 volta
l’anno)
Sono stati valutati gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza e salute dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche, il
rumore e l’ambiente di lavoro o altre attrezzature
Sono stati valutati altri metodi di lavoro che richiedono una minore esposizione a vibrazioni
É prevista un'organizzazione di lavoro appropriata, con adeguati periodi di riposo
E’ prevista una progettazione e organizzazione di lavoro dei luoghi e dei posti di lavoro
FASE 2
Misure di prevenzione
Silent Block
Telaio cabina
Silent block
tra telaio e
asse
Asse trattore
Silent block
tra telaio e
asse
05 VIBRAZIONI
Misure di prevenzione
VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO-BRACCIO – PUNTI DI ATTENZIONE:
All’atto dell’acquisto sono scelti macchinari che producono il minor livello di vibrazioni possibili, basso peso, materiale smorzante fra il
manico ed il corpo dell’attrezzo o tra l’attrezzo e la mano, presenza libretto uso e manutenzione
È programmata una periodica manutenzione per le macchine/attrezzature impiegate
Viene evitata la contemporanea esposizione a freddo
I lavoratori sono informati e formati sui rischi derivanti da vibrazioni meccaniche
Se vengono superati i livelli d’azione previsti dalla normativa, i lavoratori sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria (di norma 1 volta
l’anno)
Sono stati valutati gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza e salute dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni
meccaniche, il rumore e l’ambiente di lavoro o altre attrezzature
Sono stati valutati altri metodi di lavoro che richiedono una minore esposizione a vibrazioni
É prevista un'organizzazione di lavoro appropriata, con adeguati periodi di riposo
E’ prevista una progettazione e organizzazione di lavoro e dei luoghi e dei posti di lavoro
FASE 2
HAV - Misure di prevenzione
Modifica attrezzatura esistente
GUANTI ANTIVIBRANTI
Il livello di protezione (attenuazione) offerto dal guanto dipende dai diversi
spettri di frequenza delle vibrazioni associate alle differenti tipologie di
utensili.
- basse frequenze (es. utensili di tipo percussorio): < 10%
- medie frequenze (es. motoseghe):
10 – 20%
- alte frequenze (es. smerigliatrici):
40 -60 %
ATTENZIONE
i normali guanti da lavoro amplificano le vibrazioni
Valutazione del rischio vibrazioni
DESCRIZIONE
All’interno del reparto produzione è stato valutato il livello, il tipo e la durata
dell'esposizione alle vibrazioni. (con i dati desunti da banca dati, libretti d’uso e
manutenzione delle macchina, attrezzature oppure dall’ indagine ambientale allegata).
Le indagini hanno evidenziato i seguenti livelli di vibrazione per il sistema mano braccio
per le attrezzature:
•Levigatrice orbitalica acc. (m/s2)….,
•Carteggiatrice….
•……;
•Che comportano l’esposizione giornaliera dei 3 lavoratori del reparto alle acc.…. nelle
lavorazioni di: finitura, …
Le indagini hanno evidenziato i seguenti livelli di vibrazione al corpo intero nell’uso dei
seguenti mezzi/macchine:
•Carrello elevatore acc. (m/s2)….,
•furgone….
•……;
•Che comportano l’esposizione giornaliera dei 3 lavoratori del reparto alle acc.…. nelle
lavorazioni di: gestione magazzino, consegna priodotti finiti,
FASE 2
Valutazione del rischio vibrazioni
MISURE DI PREVENZIONE
Per ridurre il livello di vibrazioni sono state adottate le seguenti misure di prevenzione:
- Regolare manutenzione alle macchine/attrezzature
-Organizzazione dei turni di lavoro
I lavoratori del reparto sono stati formati al rischio con un corso di formazione di x ore
organizzato da xxxxx
Ai lavoratori sono stati forniti i seguenti DPI: xxxxxxxx
I lavoratori sono sottoposti a sorveglianza sanitaria
FASE 2
MODELLO DI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
STOCCAGGIO LEGNAME
FASE 1
2.
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
A
Fase/
Attività
B
Mansione
N. Addetti
C
Attrezzature
di lavoro macchine ed
impianti (di
produzione e
servizio)
D
Materie prime,
semilavorati e
sostanze
impiegati –
sostanze
prodotte/scarti
di lavorazione
3.
VALUTAZIONE DEI RISCHI
E
Rischi per la salute e la
sicurezza (Paragrafo 3.3 –
Elenco dei rischi normati)
RISCHI PER LA
SICUREZZA
LISTA DI CONTROLLO
MACCHINE
F
Misure di
prevenzione e
protezione ATTUATE
4.
PROGRAMMA INTERVENTI
G
Misure di
prevenzione e
protezione DA
ATTUARE
5.
DOCUMENTAZIONE
H
I
L
Tem
pi /
scad
enza
Procedure per
attuazione delle
misure
Incaricati
dell’attuazione e
controllo
M
Documentazione
Requisiti di
sicurezza
quali………
AMBIENTE DI LAVORO
LISTA DI CONTROLLO
AMBIENTE DI LAVORO
1
2
Procedure di
lavoro
Carello
Elevatore
RISCHI PER LA SALUTE
RISCHIO RUMORE
LISTA DI CONTROLLO
RUMORE
RISCHIO VIBRAZIONI
0,66 m/s2
MANUTENZIONE
FORMAZIONE
SORVEGLIANZA
SANITARIA
MANUTEN
ZIONE
RELAZIONE
PROC.
Preposto, TECNICA
MANUT. RSPP
VALUTAZION
E VIBRAZIONI
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I rischi fisici application | PDF