Prof. Massimo Lazzari
IMPIANTI E STRUTTURE
Corso di Laurea PAAS
1
Benessere animale
Perchè?
Alcune definizioni di benessere
animale sono analoghe a quelle
relative al benessere umano
E’ per questo che il concetto di
benessere animale avanza
parallelamente (al seguito) a
quello di ergonomia e sicurezza
Animali hanno una qualche
consapevolezza di sè, del dolore e della
paura che provano
DOVERE diretto da parte dell’uomo di
commisurare i benefici derivati dagli
animali per soddisfare i suoi bisogni con gli
oneri ad essi imposti in termini di disagi,
costrizione, privazioni, sofferenze.
ETICA DELLA RESPONSABILITA’
SUL CONCETTO DI
RESPONSABILITA’
SI FONDANO LE
ARGOMENTAZIONI
RELATIVE AL BENESSESERE
DEGLI ANIMALI
EVOLUZIONE DEL CONCETTO IN BASE A
ETICA ↔TECNICA
Campo di battaglia fra due opposti estremi:
•
Alcuni ritengono che gli animali debbano godere di condizioni
simili a quelle del loro habitat naturale – vedono solo l’animale;
• Altri considerano come unico parametro di valutazione la produttività
- vedono solo l’uomo
Entrambi i punti di vista vanno integrati in un’ottica
sistemica animale-uomo
IL BENESSERE ANIMALE VA CONSIDERATO
COME FATTORE PRINCIPALE NELLA
PROGETTAZIONE E GESTIONE DELLE
STALLE
LE 5 LIBERTA’
Dalla fame e dalla sete
Dal disagio
Dal dolore, da stimoli dannosi e da malattie
Di espressione del normale comportamento
Dalla paura e da fattori stressanti
QUADRO
NORMATIVO
Aggiornamento
Decreto Legislativo 20 febbraio 2004,
n. 53
"Attuazione della direttiva n.
2001/93/CE che stabilisce le norme
minime per la protezione dei suini"
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
49 del 28 febbraio 2004 - Supplemento
Ordinario n. 30
D.leg. 146/01 (analoga alla 626/94 per la
sicurezza sul lavoro)
MISURE MINIME VALIDE PER TUTTI
GLI ANIMALI
ALTRE NORMATIVE SPECIFICIE PER:
OVAIOLE
SUINI
VITELLI.
PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI
(D.l.vo 146/2001)
ISPEZIONE IN AZIENDA
(Animali diversi dai vitelli, suini e galline ovaiole)
Titolare: …………………………………………………………..
A.S.L. competente:…………………………………..
Ubicazione dell'azienda: ……………………………………………………………………………………………….…(…..)
Specie animale e orientamento produttivo
………………………………………
Numero di animali presenti in azienda
……………………………………….…
Conformita' ai principali requisiti previsti dal d.l.vo 146/2001
(dir. 98/58/CE)
Personale
Controllo
degli
animali
Registraz.
dei dati
Liberta' di
movimento
Gli animali sono accuditi da un numero sufficiente di addetti
aventi adeguate conoscenze.
Gli animali sono ispezionati almeno una volta al giorno.
Per consentire l'ispezione completa degli animali in qualsiasi
momento deve essere disponibile un'adeguata illuminazione.
Gli animali malati o feriti devono ricevere immediatamente un
trattamento appropriato.
Ove necessario, gli animali malati o feriti vengono isolati in
appositi locali.
Il proprietario o il custode degli animali tiene un registro di
ogni trattamento medico effettuato e del numero dei casi di
mortalita' constatati ad ogni ispezione per un periodo di almeno
tre anni.
La liberta' di movimento dell'animale non deve essere limitata
in modo tale da causargli inutili sofferenze o lesioni.
I materiali e le attrezzature con i quali gli animali possono
venire a contatto non devono essere nocivi per gli animali.
Non devono esservi spigoli taglienti o sporgenze.
Requisiti
dei
fabbricati
La circolazione dell'aria, la quantita' di polvere, la temperatura,
l'umidita' relativa dell'aria e le concentrazioni di gas devono
essere mantenute entro limiti non dannosi per gli animali.
Gli animali custoditi nei fabbricati non devono essere tenuti
costantemente al buio o senza un adeguato periodo di riposo.
Conforme
Data di costruzione o ultima
ristrutturazione dell'azienda
……………………………….…..….
Non conforme
Non
verificato
Impianti
Mangimi
e altre
sostanze
Mutilazioni
Pratiche
di
allevamento
Animali da
pelliccia
Se la salute e il benessere degli animali dipendono da un
impianto di ventilazione artificiale, dev'essere previsto un
adeguato impianto di riserva per garantire un ricambio d'aria
sufficiente a salvaguardare la salute e il benessere degli animali
in caso di guasto all'impianto e dev'essere previsto un sistema di
allarme che segnali il guasto.
Nessuna altra sostanza, ad eccezione di quelle somministrate a
fini terapeutici o profilattici o in vista di trattamenti zootecnici
come previsto dall'art. 1, par. 2, lettera c), della direttiva
96/22/CE, deve essere somministrata ad un animale, a meno che
gli studi scientifici sul benessere degli animali e l'esperienza
acquisita ne abbiano dimostrato l'innocuita' per la sua salute e il
suo benessere.
Pertinenti disposizioni di cui all'allegato al d.l.vo 146/2001, punto
19.
Non devono essere praticati l'allevamento naturale o artificiale o
procedimenti di allevamento che provochino o possano provocare
agli animali in questione sofferenze o lesioni. Questa
disposizione non impedisce il ricorso a taluni procedimenti che
possono causare sofferenze o ferite minime o momentanee o
richiedere interventi che non causano lesioni durevoli, se
consentiti dalle disposizioni nazionali.
Pertinenti disposizioni di cui all'allegato al d.l.vo 146/2001, punto
22.
GIUDIZIO FINALE, riferito a tutti i requisiti del d.l. vo 146/2001, ed EVENTUALI PROVVEDIMENTI ADOTTATI
………………………………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………………….
Data del controllo o periodo di riferimento (vigilanza continua)
Sottoscrizione da parte del Servizio vet. responsabile
………………………………………………………………….
………..………………………………………………..
17
ESEMPIO BOVINI
•I bovini sono animali sociali
•Femmine e vitelli vivono separati dai maschi
•Attivi al pascolo durante le ore di luce alimentandosi
specie al mattino presto e alla sera.
•Mentre si alimentano gli animali tendono anche a
defecare.
•Negli allevamenti da latte l’attività alimentare delle
vacche ruota invece attorno agli orari di mungitura.
•Pascolando i bovini percorrono distanze variabili tra
le poche centinaia di metri fino a 9 km al giorno.
•Le vacche da latte trascorrono in decubito quasi la
metà della giornata
Struttura gerarchica:
• I sistemi di allevamento possono avere un ruolo
nella formazione del gruppo, il che si ripercuote poi
sulla produttività dell’animale stabulato e sulla sua
aggressività.
• Le bovine sottomesse mangiano più velocemente di
quelle dominanti (la fame è brutta !!!!).
• Molto interessante è osservare l’ordine assunto dalle
bovine quando si recano in sala di mungitura: si
instaura infatti un ordine di precedenza
• Grooming reciproco.
Impossibile fornire agli animali un ambiente
completamente privo di stress
Tuttavia si deve prestare massima attenzione a:
• le dimensioni delle aree stabulative;
• il tipo di lettiera;
• la pavimentazione;
• la pulizia;
• le condizioni ambientali sia estive, sia invernali.
• In ogni caso, l’utilizzo di buon senso e
l’applicazione delle conoscenze nel campo del
comportamento animale avranno ricadute
estremamente positive sia sulle bovine che sulle
persone che lavorano in allevamento.
22
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La stabulazione dovrebbe consentire ad ogni animale:
• di avere un costante accesso all’alimento e
all’acqua,
• di avere un’area di riposo confortevole e asciutta,
• un riparo in caso di cattivo tempo,
• spazio a sufficienza per muoversi e comportarsi
secondo la normale gamma di comportamenti sociali
specie-specifici (in particolare è necessario che gli
animali più in basso nella scala gerarchica abbiano
lo spazio sufficiente per allontanarsi da quelli
dominanti).
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Benessere degli animali