Servizio Assistenza tecnica e supporto al funzionamento Osservatorio Regionale per la
Formazione Continua Rif.to contratto rep. n. 1236 del 24.09.2013
Linea di azione 1.C Valorizzazione e implementazione della rete degli Agenti per il
cambiamento e lo sviluppo
Definizione di un progetto formativo adeguato
alla figura professionale dell’agente
Progetto approvato dalla Regione Marche con Decreto del Dirigente della PF Formazione Professionale n. 132/FOP del 20/06/2013 Codice C.I.G. 5094859AA4
1
INDICE
INTRODUZIONE ...................................................................................... 3
1.
1.1.
1.2.
1.3.
2.
3.
4.
5.
Premessa.......................................................................................... 3
Inquadramento professionale dell’Agente ........................................ 4
Organizzazione e scopo del documento ............................................ 6
FIGURA PROFESSIONALE ....................................................................... 7
COMPETENZE RICHIESTE ALLA FIGURA PROFESSIONALE....................... 8
LA FORMAZIONE DELL’AGENTE ............................................................. 10
RICONOSCIMENTO E CERTIFICAZIONE COMPETENZE ........................... 16
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1. INTRODUZIONE
1.1.
Premessa
Con riferimento alle attività previste dalla linea di azione 1.c) Valorizzazione e
implementazione della rete degli Agenti per il Cambiamento e lo Sviluppo ed in
particolare alla sotto-azione 1. Definizione di un progetto formativo adeguato alla
figura professionale dell’agente, ed in linea con le attività ed i risultati previsti, il
presente documento intende:
a) fornire una valutazione relativa alla figura professionale dell’Agente per il
Cambiamento e lo Sviluppo e al percorso formativo sperimentato nel progetto
F.A.R.O.Lab.;
b) sviluppare un’offerta formativa adeguata alla costruzione della figura professionale
dell’agente;
c) elaborare un’ipotesi di riconoscimento e certificazione delle competenze;
d) realizzare una progettazione di massima del corso di 300 ore in coerenza con la
sperimentazione F.A.R.O.Lab. e Asviloc.
Output previsto è dunque la progettazione di massima di un percorso di 300 ore per la
formazione della figura dell’Agente per il Cambiamento e lo Sviluppo.
La declinazione della figura professionale contenuta nel presente documento, è frutto
dell’analisi integrata dei seguenti documenti:
1. Il report “Creazione e Valorizzazione della rete degli Agenti per il cambiamento e lo
sviluppo” prodotto in sede di contratto rep.nr.1205 del 11/05/2012 - linea 1 –
azione 4;
2. Il report conclusivo “Agente per il cambiamento e lo sviluppo delle PMI” prodotto
nell’ambito del Progetto AsviLoc Plus “Agencies Supporting Value of Innovation
systems in regional and LOCal economies” Programma SEE – CIG – 40291411724;
3. il
verbale
della
riunione
del
Comitato
F.A.R.O.Lab. del 28 novembre 2012.
di
coordinamento
dell’Osservatorio
3/18
Nella sua prima formulazione –report di cui al punto 2 – la figura dell’Agente era stata
sviluppata in termini consulenziali abbastanza ampi, con competenze che includevano
tanto i processi di innovazione quanto quelli organizzativi. In sede di comitato di
coordinamento - verbale di cui al punto 3 - si è ritenuto di circoscrivere l’azione
dell’Agente all’ambito formativo e, soprattutto, di porre l’accento sul ruolo di ascolto,
facilitazione e indirizzo, di collegamento fra pubblico e privato, di snodo con i soggetti
del territorio in grado di offrire specifiche risposte, in primo luogo le parti sociali.
1.2.
Inquadramento professionale dell’Agente
In via preliminare alla definizione del ruolo professionale, ipotizziamo alcuni criteri di
classificazione della figura dell’Agente, ispirati
alle caratteristiche dei repertori
regionali (es. Regione Toscana). Tuttavia ci preme sottolineare che quello dell’Agente è
un profilo multidimensionale: di conseguenza inquadramenti e classificazioni sono a
nostro
avviso
da
sperimentazione.
utilizzare
con
cautela,
soprattutto
in
una
fase
iniziale
di
La tabella che segue, riepiloga alcuni elementi di classificazione della figura:
Settore di appartenenza
Livello EQF
Tipologia rapporti di lavoro
Collocazione contrattuale
Collocazione organizzativa
Servizi alle imprese
Livello 5
“tecnico”
EQF,
qualifiche
professionali
di
La collocazione nel mercato del lavoro può
avvenire sia come libero professionista che
come lavoratore dipendente presso strutture
di servizi all’impresa o altre organizzazioni
pubbliche o private con scopi affini.
È una figura professionale con buon livello di
responsabilità e autonomia
E’ una figura di snodo, che si pone tra
l’impresa
destinataria del servizio e l’ente committente
(di cui può essere dipendente o meno).
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Pertanto, dal punto di vista formale e
“gerarchico”, risponde dei risultati del proprio
lavoro all’ente committente, ma da un punto
di vista sostanziale, risponde anche alle
funzioni aziendali alle quali si affianca in logica
di staff.
Bacino di provenienza
Più ipotesi:
L’Agente proviene dalle parti sociali o da
soggetti ad esse collegate;
Il bacino di provenienza dell’Agente è quello
dei servizi professionali alle imprese;
Il bacino di provenienza dell’agente coincide
con quello di persone disoccupate e
inoccupate, in possesso di esperienze
formative e /o professionali coerenti con la
figura professionale;
Il bacino di provenienza dell’Agente si estende
alle strutture dei CIOF – centri per l’impiego,
l’orientamento e la formazione – provinciali.
Percorsi formativi
Consigliabili:
-
una formazione universitaria che abbia
sviluppato competenze di tipo socio-
economico o organizzativo-gestionali;
-
un
percorso
specialistico
e
professionalizzante,
con
esperienze
applicative sul campo.
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1.3.
Organizzazione e scopo del documento
Scopo di questo documento è illustrare le caratteristiche della figura professionale
dell’Agente e delineare un’offerta formativa coerente con le stesse.
Il documento intende anche rendere esplicita la revisione della figura professionale di
cui si è fatto cenno al precedente punto 1.1.: i paragrafi che seguono conservano, in
taluni passaggi, le formulazioni inizialmente riferite alla figura dell’agente - attinte dai
documenti citati in premessa 1.1 - barrandole in modo da rendere evidente quali sono i
punti in cui il ruolo e le competenze dell’Agente sono stati rivisti.
Il documento è articolato in 4 parti – oltre all’introduzione – che sviluppano in
sequenza logica i seguenti contenuti:
-
descrizione della figura professionale;
competenze richieste per la figura professionale;
-
offerta
formativa
-
riconoscimento e certificazione competenze.
contenutistiche;
distinta
in:
durata,
approccio
metodologico,
aree
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2. FIGURA PROFESSIONALE
L’Agente per il Cambiamento e lo Sviluppo è il soggetto che favorisce l’introduzione di
innovazione e conoscenza presso le imprese in quanto:
•
in grado di accompagnare l'azienda nella lettura del cambiamento e
nell’adozione di politiche di sviluppo adeguate, con una particolare attenzione a
quelle formative e di innovazione;
•
capace di individuare e suggerire le opportunità esistenti in termini di
aiuti all’impresa, incentivi per l’innovazione, finanziamenti per la formazione,
facilitando
la
coniugazione
razionale
miglioramento delle performance;
•
delle
varie
opzioni
di
sostegno
al
in possesso delle conoscenze utili per rinviare le imprese ad altri
soggetti
competenti
del
sistema
(parti
sociali,
istituzioni,
centri
servizi…) per le specifiche azioni di progettazione e gestione degli interventi
individuati come efficaci per migliorare la competitività dell’azienda (es. processi
di
internazionalizzazione,
formazione…).
•
investimenti
in
ricerca
e
sviluppo,
progetti
di
L’Agente per definizione opera in rete. E’ un catalizzatore di conoscenza, sta al
centro di una rete di rapporti fra imprese, fra imprese e parti sociali, fra imprese
e istituzioni, dando concretezza al ruolo di cerniera che sta alla base delle analisi
su cui si è basata la sperimentazione. A regime, la rete fra gli Agenti potrà
essere sostenuta dagli altri strumenti messi a disposizione dall’Osservatorio per
la Formazione continua.
L’agente costituisce pertanto una figura complessa, con competenze integrate ed
intersettoriali.
Questo elemento va riconosciuto ed esplicitato, costituisce la cifra distintiva di una
professionalità che intende dare risposta a bisogni anch’essi complessi: quelli di un
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sistema di micro e piccole imprese inserite in una società in rapida evoluzione,
contraddistinta da un tasso elevato di informazioni spesso poco fruibili, numerose o
misconosciute, in cui le opportunità disponibili richiedono tempo e professionalità per
essere analizzate e valorizzate. La novità e complessità del ruolo richiede una
particolare attenzione nella fase iniziale di comunicazione alle imprese per aiutarle a
comprendere una figura professionale non riconducibile ad un esperto mono settoriale.
3. COMPETENZE RICHIESTE ALLA FIGURA PROFESSIONALE
Competenze relative alla comprensione degli scenari regionale, nazionale ed europeo
L’Agente è in grado di:
-
conoscere in maniera approfondita il sistema socio - economico locale;
conoscere le principali strategie, politiche e normative, a livello comunitario,
nazionale e locale, di interesse per la PMI e per la formazione continua;
avere una visione di insieme degli scenari economico – sociali in cui si
collocano gli strumenti di finanziamento della formazione continua e la sua
azione di facilitatore.
Competenze relative all’Area di Attività: Analisi Fabbisogni e Pianificazione Formativa
L’Agente è in grado di:
-
-
-
comprendere l’impatto delle strategie sull’organizzazione, supportando
l’impresa nell’analisi e nell’individuazione di soluzioni per gestire il
cambiamento e lo sviluppo;
rilevare ed esplicitare i fabbisogni aziendali in termini di innovazione e di
aggiornamento delle figure professionali e delle competenze; fornire al
management aziendale elementi utili per una pianificazione degli interventi
organizzativi necessari;
promuovere un corretto approccio imprenditoriale in fasi specifiche di
cambiamento e innovazione quali il ricambio generazionale e l’adozione della
responsabilità sociale d’impresa.
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Competenze relative all’Area di Attività: Mappatura di programmi e strumenti a
sostegno dello sviluppo aziendale in particolare attraverso la formazione
L’Agente è in grado di:
-
supportare l’impresa nella valutazione di programmi e strumenti per il
finanziamento di iniziative formative a sostegno dello sviluppo;
individuare nuovi ed ulteriori opportunità di incentivazione e sostegno, in
coerenza con il fabbisogno di formazione aziendale verificato;
ampliare la gamma di opportunità a disposizione dell’impresa per finanziare i
propri programmi di sviluppo con particolare riferimento alla formazione.
Competenze relative all’area di attività Facilitazione, Relazione e Animazione in logica
di rete
L’Agente è in grado di:
-
comprendere l’interlocutore aziendale
individuare i fabbisogni impliciti
attivare una rete di attori a sostegno dell’azione imprenditoriale e favorire
l’inclusione dell’azienda all’interno di network, locali e non;
elaborare report informativi utili per il miglioramento delle politiche di
programmazione regionale a supporto dell’innovazione e della formazione
continua.
Conoscenze relative a temi di particolare rilievo per l’impresa:
-
Ricambio generazionale
Responsabilità sociale di impresa
Internazionalizzazione
Ambiente
Innovazione tecnologica
Digitalizzazione dei processi aziendali e commercio elettronico
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4. LA FORMAZIONE DELL’AGENTE
Durata
L’intervento formativo per lo sviluppo della figura professionale dell’Agente, si
caratterizza come percorso di specializzazione e ha una durata di 300 ore, di cui 90
ore, pari al 30% del percorso di project work/laboratorio in situazione.
Approccio metodologico
Il corso fornisce informazioni e strumenti di immediata applicabilità nel contesto
professionale dell’agente.
I temi trattati si sviluppano secondo una logica sequenziale:
-
Conoscenza e consapevolezza del contesto locale, nazionale, europeo
Analisi e pianificazione degli interventi
Programmi e strumenti
Facilitazione, relazione e animazione in logica di rete
Approfondimenti tematici di attualità
I docenti utilizzano modalità interattive e case histories e
all’interno del gruppo.
valorizzano il confronto
Il percorso d’aula è integrato da un project work aziendale. Il project work riguarderà
casi aziendali reali di imprese che avranno dato la loro disponibilità ad essere coinvolte
nell’iniziativa. I partecipanti, singolarmente o in piccolo gruppo, analizzeranno i
fabbisogni delle aziende ed individueranno un piano di intervento da proporre. Al
termine del percorso formativo i partecipanti saranno in grado in particolare di
rispondere ai fabbisogni formativi dell’azienda e di dare indicazioni ed indirizzare ad
altri soggetti presenti sul territorio per i fabbisogni attinenti ad altre aree di intervento
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(es. innovazione, finanziamenti per l’internazionalizzazione, finanziamenti per micro
credito, finanziamenti per PMI).
Aree e contenuti
In coerenza con le caratteristiche della figura professionale e tenuto conto degli esiti
della sperimentazione, un percorso formativo potrebbe essere strutturato sulla base
delle seguenti aree:
AREA 1: CONTESTI E SCENARI
Obiettivi:
-
Conoscere il sistema socio – economico locale, i principali trend di evoluzione e i
-
Conoscere i sistemi a rete e distrettuali;
-
principali attori, istituzionali e della rappresentanza;
Conoscere le principali politiche e la normativa relativa alla formazione continua
e agli strumenti per il suo finanziamento a livello nazionale, regionale e
provinciale (in particolare FSE, Legge 236/93, Legge 53/00 Fondi Paritetici
Interprofessionali);
-
Conoscere le principali politiche europee sul tema della formazione continua, in
modo da essere in grado di collocare i sistemi di finanziamento per la formazione
continua nel quadro del funzionamento e delle strategie dell’Unione Europea.
AREA 2: ANALISI E PIANIFICAZIONE
Obiettivi:
-
Conoscere l’impresa come sistema organizzato e i principali elementi di
progettazione organizzativa;
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-
Saper leggere l’organizzazione da un punto di vista sistemico e in relazione a
-
Conoscere tecniche di rilevazione dei fabbisogni, con specifico riferimento alla
-
Identificare i bisogni di competenze professionali in funzione degli obiettivi
-
Elaborare un piano formativo aziendale di massima coerente con gli obiettivi
-
Suggerire interventi di innovazione organizzativa e tecnologica in coerenza con i
cambiamenti e strategie imprenditoriali;
qualificazione del capitale umano e alle varie forme di innovazione;
definiti;
individuati nell’analisi dei fabbisogni;
bisogni rilevati e con le caratteristiche del contesto.
AREA 3: PROGRAMMI E STRUMENTI
Obiettivi:
-
Conoscere le principali normative e i principali programmi di finanziamento
specie in tema di innovazione, organizzazione e qualificazione del capitale
umano;
-
Effettuare ricognizioni e mappature delle opportunità esistenti per il sostegno
-
Contestualizzare le esigenze dell’impresa in ambito formativo e collegarle alle
-
Suggerire le opportunità esistenti in termini di aiuti all’impresa, di finanziamenti
-
Interpretare le politiche di sviluppo locali in termini di fabbisogni professionali e
finanziario all’innovazione e alla formazione continua;
opportunità disponibili;
per l’innovazione, per la formazione e per lo sviluppo organizzativo;
di innovazione, declinandole sulle strategie di crescita dell’impresa, a breve,
medio e lungo termine;
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-
Comunicare con le reti di informazione attive sulla molteplicità di fonti di
-
Analizzare, valutare e selezionare le informazioni, al fine di facilitarne accesso e
-
Interpretare attivamente la presenza all’interno dei network.
finanziamento, in relazione ai diversi tipi di intervento;
fruibilità;
AREA 4: FACILITAZIONE, RELAZIONE, ANIMAZIONE IN LOGICA DI RETE
Obiettivi:
-
-
-
Comprendere i differenti stili di comunicazione degli interlocutori aziendali e
adattarsi flessibilmente
Gestire i conflitti
Promuovere collaborazione
Facilitare processi di integrazione fra l’impresa e altri soggetti del territorio che
possono sostenerne lo sviluppo in termini di qualificazione del capitale umano
Ascoltare attivamente per comprendere i fabbisogni impliciti
Essere proattivi
Elaborare report informativi utili per il miglioramento
delle politiche di
programmazione regionale a supporto della formazione continua.
AREA 5: FOCUS TEMATICI
Obiettivi:
-
acquisire un quadro di riferimento di temi e tendenze che hanno un significativo
impatto nei processi di innovazione, sviluppo e formazione aziendale:
-
Ricambio generazionale
Responsabilità sociale di impresa
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-
Internazionalizzazione
Ambiente
Innovazione tecnologica
Digitalizzazione dei processi aziendali e commercio elettronico
CONTESTI E
SCENARI
DOVE SONO
COLLOCATO
ANALISI E
PIANIFICAZIO
NE
COME
ANALIZZO E
PIANIFICO
PROGRAMMI E
STRUMENTI
FACILITAZION
E RELAZIONE
ANIMAZIONE
IN LOGICA DI
RETE
QUALI SONO
GLI
STRUMENTI A
DISPOSIZIONE
DELL’IMPRESA
RELAZIONARS
I FACILITARE
FARE RETE
FOCUS
TEMATICI
AGGIORNAME
NTI TEMATICI
PROJECT WORK/LABORATORI IN SITUAZIONE
PREREQUISITI
-
Titolo di laurea triennale o specialistica o possesso di un titolo di istruzione
secondaria superiore e di comprovata esperienza in ambito socio - economico o
organizzativo - gestionale;
-
Possedere conoscenze informatiche per l’utilizzo del pacchetto Office, per la
-
Possedere conoscenze web 2.0 e social media;
-
consultazione di data base telematici, per la realizzazione di ricerche;
Orientamento all’apprendimento continuo;
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-
Capacità relazionali;
Conoscenza della lingua inglese.
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5. RICONOSCIMENTO E CERTIFICAZIONE COMPETENZE
L’attività
1.c)
prevede
l’elaborazione
di
un’ipotesi
di
riconoscimento
e
certificazione delle competenze, al fine di rendere possibile il riconoscimento della
figura dell’agente per il cambiamento e lo sviluppo al termine del percorso formativo o
un successivo riconoscimento della figura a seguito dell’attivazione del sistema di
certificazione.
Il sistema proposto permetterà inoltre la valorizzazione ed il riconoscimento delle
competenze in ingresso, di cui i partecipanti al percorso formativo sono già in
possesso,
in
modo
da
consentire
il
riconoscimento
di
crediti
formativi
che
consentiranno di non partecipare a parte del percorso, per i moduli che sviluppano
contenuti volti all’acquisizione delle competenze possedute.
L’ipotesi di riconoscimento e certificazione delle competenze che sarà proposta ha
come presupposto il sistema di riconoscimento e certificazione in fase di sviluppo nella
Regione Marche.
Di seguito i principali riferimenti normativi alla base del modello di riconoscimento e
certificazione delle competenze nella Regione Marche, ai quali si è fatto riferimento
nella definizione della figura professionale, negli standard del percorso formativo e sui
quali si baserà l’ipotesi di validazione e certificazione della figura che sarà elaborata e
proposta:
-
Delibera 1656 del 22/11/2010 "Approvazione dell'Architettura del Sistema
Regionale per il riconoscimento e la certificazione delle Competenze della
Regione Marche", con il quale è stata delineata un’ipotesi di architettura per la
definizione di un sistema regionale di standard per il riconoscimento e la
certificazione delle competenze, che possa collocarsi nel quadro delle azioni di
sistema sollecitate dall’Unione europea nell’ambito della cosiddetta strategia di
Lisbona, rilanciata e confermata in prospettiva 2020.
16/18
Tale documento ha portato a sintesi le riflessioni e le esperienze sviluppate
all’interno della Regione e in altri contesti regionali e si è avvalso della
collaborazione del Formez. In fase di stesura, il documento è stato condiviso con
le Amministrazioni provinciali e, in data 10 novembre 2010, è stato sottoposto
all’approvazione dalla Commissione regionale Lavoro che ne ha condiviso
impostazione metodologica e output finali.
Il sistema regionale si articola in:
o
o
o
o
-
Repertorio regionale degli standard professionali;
Standard minimi per l’individuazione degli obiettivi di apprendimento;
Standard per la verifica e valutazione dell’effettivo possesso delle
competenze;
Standard procedurali e documentali di attestazione degli esiti delle attività
formative e dei procedimenti di certificazione delle competenze
DGR 808 del 06/06/2011 con la quale è stato approvato lo schema di
“Protocollo di intesa tra Regione Toscana e Regione Marche finalizzato alla
definizione di standard professionali, di riconoscimento e certificazione delle
competenze nel sistema regionale di istruzione, formazione e lavoro”
-
Delibera 1786 del 28/12/2012 con la quale sono stati approvati il format
"regionale" del Libretto Formativo del Cittadino e le Linee Guida per la sua
compilazione ed implementazione.
Rispetto al format ministeriale il modello marchigiano prevede una maggiore
esplicitazione
delle
specificatamente
esperienze
informazioni
formative,
relative
alla
vengono
formazione
infatti
aziendale
richieste
ed
alla
formazione in materia di sicurezza. Rispetto alla formazione aziendale questa
prevede che venga evidenziata proprio la formazione realizzata attraverso i
Fondi Interprofessionali.
17/18
-
-
È stato inoltre aggiudicato ed è attualmente in fase di avvio il servizio di
implementazione del libretto formativo cittadino VA.LI.CO.
È inoltre in corso nel territorio marchigiano un progetto sperimentale ad opera di
Italia Lavoro che all'interno di alcune aziende dei comparti calzaturiero,
pelletteria,
fisarmonica
sta
competenze dei lavoratori.
-
procedendo
alla
messa
in
trasparenza
delle
Si fa inoltre riferimento a:
o
Decreto Legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 “Definizione delle norme
generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e
validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard
minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze
a norma dell’articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92;
o
Disciplinare
per
l’attuazione
del
sistema
regionale
delle
competenze previsto dal Regolamento di esecuzione della L.R.
32/2002 (Testo coordinato con le modifiche approvate con DGR n.
731/2010, DGR 591/2011 e DGR 559/2013), Regione Toscana, Sistema
Regionale delle Competenze nel Quadro degli Standard Minimi Nazionali.
Il processo di validazione e certificazione della figura professionale verrà discusso e
definito in dettaglio con la Stazione Appaltante, in accordo con quanto sarà previsto a
conclusione dell’iter in corso per la definizione del sistema di validazione e
certificazione.
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Definizione di un progetto formativo per l`Agente