Relazione L'ATTIVITA’ DI SOSTEGNO AI MALATI
FRAGILI CON GLI ANIMALI
di Francesco Falli
Evento Agenas nazionale RES 708-147978 ediz. 1
LA PET THERAPY,ESPERIENZE CONSOLIDATE E
NUOVE ESPERIENZE. GLI ANIMALI COTERAPEUTI
Crediti ECM 10,1
Prato, 30 gennaio 2016
31/01/2016
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Buongiorno a tutti
• In questa prima
comunicazione i relatori
desiderano proporre i
due aspetti prevalenti
della giornata ECM,
anche se non saranno i
soli trattati….
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• UNO > analisi,
valutazioni,
ragionamenti intorno al
rapporto
UOMO/ANIMALE
nell’ottica della pet
therapy
• DUE > il professionista
sanitario nelle attività di
pet therapy (cose reali)
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SVEZIA, 1956…una foto che ha una storia
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Alcuni fra gli aspetti ufficiali
• SUL SITO DEL MINISTERO SALUTE
• http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_
5.jsp?lingua=italiano&area=cani&menu=pe
t (dove si citano ‘’gli animali terapeuti’’)
• LA CARTA Modena e il Centro di Referenza
Nazionale (dal 2009)
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Un corso ECM un po’ diverso
• E, FINALMENTE, un evento che si
concentrerà anche -se non soprattutto - su
questioni interiori, intime, emotive….
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La pet rientra nella categoria delle ‘’terapie complementari’’
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Gli animali e l’uomo malato
o in difficoltà
• …..da molto tempo esiste , da parte
dell’uomo, l’impiego di animali (in prevalenza
cani, ma non solo) a sostegno e supporto di
situazioni problematiche che lo riguardano.
• Situazioni spesso poco note, sconosciute,
oppure mediaticamente di respiro mondiale,
come in questo drammatico caso…
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cani da ricerca e soccorso alle ‘’Torri gemelle’’
Notte fra il 12 ed il 13
settembre 2001, vicino alle
macerie delle Twins Tower: un
soccorritore ed un cane, sfiniti,
recuperano un po’ di energie
prima di riprendere le ricerche
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Il corso di oggi è attuale nel
contesto delle professioni sanitarie
• Ci sono più aspetti che lo dimostrano… per ciò
che riguarda- ad esempio- gli Infermieri, una
recente esperienza personale: commissario alle
tesi del corso di Laurea in Infermieristica a
Genova, ho osservato e ascoltato più tesi dedicate
alla pet therapy ed al collegato ruolo
dell’Infermiere….ma naturalmente anche altre
professioni sanitarie incontrano questa disciplina
con molto interesse…
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… sono infatti più di una le Professioni Sanitarie
che possono essere coinvolte in questa disciplina
• Basta leggere cosa indica il ‘bando’ della
università di Trieste per la ammissione al
Master dedicato (anno accademico
2013/14, master di 1° livello in Pet
Therapy)
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Possiamo osservare la crescita, la
diffusione …
• …di master universitari dedicati alla pet
therapy…la stessa pet cresce con
l’interesse di molti soggetti nel mondo
sanitario e nel mondo sociale; anche nel
mondo della formazione scolastica
dell’obbligo si osservano crescenti attività
che avvicinano gli studenti a questo
contesto…
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altro recente bando di Master
(della Università di Genova)
• OBIETTIVI:
Obiettivo del Corso è creare e consolidare una cultura, un linguaggio e
una capacità professionale univoci riguardo alle attività coadiuvate
con gli animali nel trattamento educativo e socio-sanitario delle
persone, laddove tali professioni in Italia sono ancora poco conosciute
e riconosciute.
• Il Corso si prefigge lo scopo di impartire nozioni, abilità e
competenze nelle attività e terapie svolte con l’ausilio di animali e si
rivolge alle diverse figure professionali che possono comporre una
équipe di pet therapy - medici, veterinari, educatori, psicologi,
infermieri, riabilitatori - in modo da assicurare una preparazione
completa, multidisciplinare e condivisa agli allievi.
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Letteratura, editoria, stampe…
UN
CRESCENTE
INTERESSE
ANCHE
ECONOMICO
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Grande l’interesse
• Anche commerciale sugli animali.
• Ne parleremo in seguito: si sviluppa oggi in
modo esponenziale l’interesse delle catene
commerciali di distribuzione del cibo, di
gadget, di interessi legati al mondo animale
in genere.
• Inevitabile quindi una accresciuta attenzione
su questo contesto, PT inclusa.
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23 MARZO 2012
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NATURALMENTE
• Poiché stiamo parlando di disabilità e di impiego
dei cani addestrati sui disabili, certamente
esiste un ruolo per il professionista sanitario
che partecipa all’assistenza, alla riabilitazione,
all’inserimento, al percorso che sostiene le
autonomie possibili.
• E ritorniamo alle molte professioni coinvolte
nell’accesso al master dedicato…
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Da un articolo sul web che descrive una
iniziativa piemontese (in ASL TO 5)
• Oltre agli animali, l’equipe è composta da uno psicologo,
un etologo, un fisiatra e un fisioterapista. Ma per quale
motivo l’apporto della pet therapy diventa così
importante? A spiegarlo è sempre il responsabile:
• Gli animali, a differenza dei medici e dei malati,
non conoscono né riconoscono la disabilità.
• Sono stimoli allo stato puro per il paziente, fatti di carezze
e gesti amorevoli. [...] Nessuna terapia riabilitativa è in
grado di invogliare i pazienti a utilizzare un arto quanto lo
possa fare un cane che si avvicina per essere toccato. Non
c’è nessuna tecnica migliore della pet therapy per far
vincere al malato la diffidenza, per aprire un varco tra lui
e lo staff di cura».
•
http://www.greenstyle.it/cani-gatti-e-conigli-per-la-pet-therapy-a-torino-17910.html
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Per farla sorridere, nei giorni scorsi, i
medici avevano acconsentito che il suo
cane potesse andarle a fare visita nel
reparto di isolamento.
Black, un meticcio scuro di piccola
taglia, è stato il primo quattro zampe
ad entrare al "Regina Margherita"
insieme ad un addestratore del
progetto "pet therapy". "I
Emma, 4 anni, a Torino,
mentre aspetta il cuore nuovo
riceve la visita del suo Black
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bambini contenti
guariscono più
facilmente", spiegò il primario.
"Vedere i propri animali è anche una
cura".
Fonte:
http://genova.repubblica.it/cronaca/2013/
03/08/news/cuore-54105247/
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Vediamo ora un dato molto
importante a livello….
• …di delibera regionale di QUESTA Regione
che la pone, con la Lombardia, al top della
norma ‘’dedicata’’.
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Dal testo della Delibera @@@
• Visto il P.S.R. 2008- 2010, approvato con delibera del
Consiglio regionale n. 53 del 16 luglio 2008, che al
paragrafo 5.2.6. punto 10. afferma: “ (….) è possibile
consentire (….) il contatto fra uomo e animale, ad
esempio sviluppando le attività di sostegno come la pettherapy, la cui efficacia è consolidata nei pazienti
disabili, nei bambini e negli anziani”, che per estensione
afferma l’interesse nell’agevolare il mantenimento della
relazione con l’animale di affezione presente nel nucleo
familiare…
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QUANDO SONO A UN CORSO
COME DISCENTE
• Mi piace andare via almeno con alcune
certezze….(insieme ai miei crediti ECM!!)
…così cerco di farlo, ogni qual volta posso,
quando il docente sono io….iniziamo dalla
certezza ‘’sottrattiva’’: eccovela subito, in
partenza…..
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CERTEZZA NUMERO 1: la pet therapy
NON sostituisce le cure mediche
…sicuramente, puo’
sostenere moltissimo
la sfera emotiva e
intima, relazionale,
della persona
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Ma allora PERCHE’ la pet?
• Obiettivo UNO: migliorare la efficacia
dell’approccio terapeutico, del trattamento
‘standard’: rendere meno ‘ostico’ il
percorso di trattamento che verrà…
• 1- aumenta l’alleanza ( di natura
terapeutica) fra il malato e il terapeuta
• 2-favorisce la crescita della motivazione nel
malato
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Ma allora PERCHE’ la pet/2?
• 3- migliora la condizione e la disponibilità
psicologica del malato
• 4- i momenti di relazione col team
assistenziale e la stessa affettività sono
favoriti, e più avvertiti, vissuti…
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Vorrei spendere
due parole personali
• Non lo faccio mai in genere, ma in questo caso
credo aiuti a capire anche il contesto odierno, il
bisogno di un giusto approccio.
• Dopo decenni di area critica si assume un
atteggiamento perfino troppo pragmatico.
• Vi sono invece molte altri aspetti assistenziali che
meritano di essere considerati e che
FUNZIONANO veramente…
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Ho esercitato per anni
queste attività …
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L’animale di certo NON risolve
• …la frattura di
femore…
• né permette il
recupero di
un ritmo efficace….
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Le emozioni del corso, e soprattutto la
attività di PT, riguardano contesti differenti
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ed a mio avviso
• Sono –appunto- molto intense, e
certamente più importanti dei crediti ECM
che derivano da questo evento (comunque
utili e necessari!)‫‏‬
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si tratta
• ….di esperienze VERE come Sonia vi
dimostrerà nella sua descrizione.
• Esperienze reali con interessanti aspetti di
natura professionale ed anche
organizzativa…
• NON LO SOTTOLINEO MAI ABBASTANZA E
MI SCUSO PER L’INSISTENZA. MA E’ ROBA
REALE!
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Io sono stato testimone
• dell’impegno di queste colleghe in un Cafè
Alzheimer…i risultati li ho VISTI e mi hanno
CONVINTO.
• Si tratta di cose concrete,
non di teoria.
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Uno studio fatto a Chiampo
• …nel Vicentino, e chiamato ‘’contenere la
contenzione’’, ha visto gli anziani ospiti di
una RSA per malati di demenza senile
impegnati in gite, uscite, e intrattenimento
con i cani ‘esperti’.
• CROLLO del quantitativo di sedativi
utilizzati e della procedura di contenzione.
• (cfr ‘’contenere la contenzione’’, atti del corso ECM Ipasvi la Spezia)
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Chi sono i destinatari
dell’attività di PT???
• ….i soggetti FRAGILI, come meglio
vedremo insieme, ed il ruolo collegato dei
professionisti sanitari...
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E le emozioni riguardano anche
‘’loro’’, gli animali
• Come dimostra uno studio del tutto
superfluo per i ‘’padroni’’ dei quattrozampe
più diffusi….che sanno bene come
funzionano le cose...
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Oggi gli animali
• Come già illustrato, sono collaboratori degli
esseri umani in moltissime attività.
• Vi sono cose note, come la PT, o poco note,
come l'impiego di topi nel rilievo di sostanze
dopanti da parte della Polizia Olandese (i
topi impiegati hanno un maggior numero di
cellule olfattive rispetto ai cani, e costano di
meno allo Stato…)‫‏‬
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Ma naturalmente
• Abbiamo anche
• Animali impiegati
esempi diversissimi.
come ''strumenti di
Cani che fanno
difesa''...ma oggi ci
ricerche in molti
dedichiamo
contesti, mare
naturalmente alla
incluso.
loro attività di
''sostegno'' verso le
• Animali purtroppo
persone più fragili...
usati in guerra...
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cani operativi nel soccorso
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Qui due simpatici e competenti cani
conduttori di non vedenti
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Aeroporto di Los Angeles
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Athos, cane paziente
QUI STA DANDO
RETTA ALLA SUA
‘’PADRONA’’ CHE E’
LA NOSTRA
PRINCIPALE DOCENTE
DI OGGI.
Davvero molto
paziente, però!!
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La nostra docente: Sonia
• È persona esperta in ogni senso, su
‘’entrambi i versanti’’.
• Su quello del Nursing
e su quello della pet
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.. Secolo XIX
• Dalla stampa ‘’dell’epoca’’….Il
•
•
•
•
PET THERAPY
Genova, un cane in corsia visita la padrona
Al San Martino permesso per Athos
L'incrocio di Rottweiler ha potuto entrare in Chirurgia
con l'autorizzazione dei medici e delle infermiere
• Alle 18 all'ospedale San Martino di Genova inizia l'orario
di visita. E lui è andato a trovare la sua malata, Sonia
Ricciu, come fanno tutti.
• Solo che «lui» si chiama Athos, ha 9 anni e 4 zampe.
• Si tratta, infatti, di un cane incrocio di rottweiler che
pesa ben 45 chili. …..( >)‫‏‬
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LA VALENZA MEDIATICA
DEL CASO
• ALL’EPOCA ANCORA PIU’ RARA DI OGGI HA
PORTATO DIVERSE TESTATE
GIORNALISTICHE CARTACEE, SU WEB, E TV
A OCCUPARSI DI SONIA E DEL SUO ATHOS.
• ANCHE LA TV DEL PAPA….
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Nel caso di…
• …Sonia , dunque,
durante il ricovero
la visita è stata
quella del ‘’suo’’
cane.
• Il corso in realtà
esplorerà anche
situazioni nelle
quali…
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• È un animale ‘’non
di proprietà
dell’assistito’’ a
portare aiuto e
beneficio,con
l'aiuto degli esperti
( i professionisti
sanitari).
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Dopo questa esperienza
• Sonia ha acquistato una motivazione
particolare.
• Quella di cercare di coinvolgere animali
educati in attività di sostegno e su vari
settori.
• Sanitari (esperienza del dentista) e non solo
sanitari, come vedremo…
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AEROPORTO COLOMBO, GENOVA, 2015
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All’inizio della applicazione
della PT
• …era più frequentemente individuata una
situazione di approccio nella quale un
‘’conduttore’’ esperto dell’animale, e
naturalmente l’animale, si presentavano in
struttura: a questo punto i professionisti
sanitari (medici, infermieri, altri
professionisti) svolgevano il ruolo di
‘’mediatore’’ perlomeno su quei soggetti
più deboli e fragili…
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Con lo sviluppo e la crescita
• ….delle attività legate alla PET non sono
poche le diverse professionalità che si
sono dedicate ad una maggior conoscenza
della disciplina, col risultato che -non di
rado- si ha la coincidenza del conduttore
con il professionista sanitario…
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curiosità
• Per alcune professioni sanitarie la
possibilità di ‘esplorazione’ verso nuove
tematiche assistenziali è inclusa perfino
nelle coordinate professionali.
• Vediamo l’Infermiere …
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La educazione sanitaria
• Forse non sempre è chiaro, ma questa attività (la PT) può
appartenere a PIENO TITOLO ALL'INFERMIERE.
• Lo ricorda il buon senso, la vecchia cara vicinanza ai
malati, e anche una delle tre coordinate normative: il
CODICE DEONTOLOGICO.
• Articolo 2
• L'assistenza infermieristica è servizio alla persona, alla
famiglia e alla collettività. Si realizza attraverso interventi
specifici, autonomi e complementari di natura
intellettuale, tecnico-scientifica, gestionale, relazionale ed
educativa.
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Leggiamo BENE, ancora
• Articolo 7
• L’infermiere orienta la sua azione al bene
dell'assistito di cui attiva le risorse
sostenendolo nel raggiungimento della
maggiore autonomia possibile, in
particolare, quando vi sia disabilità,
svantaggio, fragilità.
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Svantaggio e fragilità
• NON sono condizioni così rare.
• Un bambino ricoverato in un ospedale ed
un anziano ricoverato in una RSA o geriatria
sono esattamente in queste condizioni…
31/01/2016
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Attenzione alla scelta del ‘’pet’’
• Articolo 9
• L’infermiere, nell'agire professionale, si
impegna ad operare con prudenza al fine di
non nuocere.
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@@@
• Articolo 12
• L’infermiere riconosce il valore della
ricerca, della sperimentazione clinica e
assistenziale per l’evoluzione delle
conoscenze e per i benefici sull’assistito.
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Il nuovo codice deontologico
medico, 2014
• Cita all’art 15 i ‘’…metodi di cura non
convenzionali…’’ che possono essere
adottati dal professionista Medico, e che
ovviamente NON devono sottrarre la
persona assistita ai metodi
scientificamente validati e di comprovata
efficacia…
• (FNOMCeO maggio 2014)
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Ogni professione sanitaria
• ….dovrebbe tendere a cercare quei dati e
quegli elementi che possono essere utili a
una migliore interazione con gli assistiti …
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Dalla testimonianza
di una collega attenta
• Una degente, entrata per infarto del miocardio,
appariva molto chiusa, come indifferente
all’ambiente; non interagiva con nessuno: per
oltre due giornate la signora quasi non ha parlato.
• Una collega ha sondato il terreno e ha scoperto
che la malata aveva un piccolo cane a casa, al
centro dei suoi pensieri.
• Da quel momento, rotto il ghiaccio comunicativo,
‘’usando’’ il cane ‘’assente’’, la signora ha
recuperato fiducia, forza, voglia di reagire.
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Come valutare…
• …la scelta dei pazienti che possono essere
inseriti nella attività di pet therapy? (non
tutti lo possono essere)…questo è un altro
aspetto che comprende l’impegno e lo
sforzo del professionista Infermiere.
• Sarà Sonia a dare alcune informazioni al
riguardo, ma il rapporto particolare che
lega Infermiere e degente è un punto
decisivo nella valutazione di chi può essere
compreso nelle attività.
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È ovvio
• …che persone con forti allergie già note al
pelo di animali, oppure persone con
importanti ferite aperte (post traumatiche
o post chirurgiche) non dovranno essere
incluse in questi progetti..
• Altrettanto da escludere coloro che hanno
fobie specifiche per gli animali …
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Problematiche ed esperienze VERE:
il Meyer, Firenze
• Come dimostrato dallo studio (“Animal assisted activity at
Meyer children's hospital: a pilot study”) realizzato nel
2006 dal Servizio Terapia del Dolore (dr. Andrea Messeri,
Simona Caprilli) per valutare gli esiti ambientali
dell’inserimento degli animali in ospedale, sono emersi
alcuni aspetti molto positivi di questa esperienza: la
partecipazione agli incontri con gli animali nei reparti è
stata del 32% maggiore delle aspettative, gli incontri
con gli animali hanno prodotto effetti
benefici sui bambini (miglioramento della
percezione del contesto e buone capacità di interazione).
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Importanti risultati REALI
• Lo studio ha anche valutato il profilo igienico
sanitario, confermando come non sia stato
rilevato alcun aumento nella presenza di
infezioni con la presenza dei cani in reparto.
• I cani impiegati negli “Incontri con gli animali”
hanno caratteristiche e requisiti
comportamentali, di socievolezza, affidabilità,
docilità e prevedibilità, nonché un’accurata
documentazione igienico infettivo sanitaria, per
dimostrare ed escludere la presenza di zoonosi.
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…
• Antropozoa fornisce ogni tre mesi i
certificati veterinari al CIO (Comitato
Infettivo Ospedaliero dell’Azienda Meyer)
garantendo così il benessere fisico e
comportamentale dei propri animali, di cui
la stessa Associazione è proprietaria,
garante e responsabile.
31/01/2016
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Un sondaggio in una SC
pediatrica ligure
• Il 35% del personale sanitario ritiene
PROBABILE la diffusione di infezioni da
parti di animali (cani) portati in corsia
• Il 33% dei familiari presenti nello stesso
periodo del sondaggio ha espresso la stessa
convinzione ….
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Quando quasi tutte le infezioni
nosocomiali sono sostenute dalle…
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Articolo del 5.10.2012 su ipasvi.it
• Il Meyer è il primo esempio in Italia dove l’attività
ospedaliera assistita da animali è schematizzata
attraverso uno specifico protocollo del 2011, che
segue le raccomandazioni del Cdc-Center for
Disease Control and prevention di Atlanta.
• Il protocollo, tra l'altro, ha l’obiettivo di
implementare la pet therapy durante il ricovero di
bambini e anziani, una volta presi i dovuti
accorgimenti d’igiene generale e di controllo
dell’attività.
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@@@
• La pet therapy dentro ad una struttura
ospedaliera può essere svolta senza alcun
pericolo di infezioni o contagio e questa
attività ha permesso agli operatori sanitari
di effettuare anche studi inediti.
• (sintesi atti evento dedicato Ospedale
Meyer, 2011)
31/01/2016
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Serve avere una chiara idea
• …delle caratteristiche dell’animale; se il progetto
di PT è ben strutturato, se chi presenta il pet lo
accompagna con un libretto sul quale sono
indicate le vaccinazioni: serve certezza sullo stato
di salute (visita del Medico Veterinario); sulle
competenze acquisite e le esperienze precedenti.
• Naturalmente serve anche una polizza
assicurativa.
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Se invece si vuole
• Portare in una struttura sanitaria il cane del
malato e del ricoverato (vedi RSA) le
formalità sono inferiori, di norma… anche
se purtroppo persistono ‘blocchi’ anche
abbastanza assurdi….
• (ricordare la testimonianza di una collega
che agisce in una RSA del Nord)
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ANIMALI E DISABILI
• Un esempio concreto è quello raccontato
nel libro “La sedia di Lulù” che racconta la
storia, dall’incidente alla rinascita, di
Alessandra, vittima di un incidente stradale
che l’ ha condannata alla sedia a rotelle.
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@@@
• Un libro che la stessa Alessandra ha scritto a
quattro mani con Marina C., laureata in Scienze
dell’Educazione presso l’Università di Firenze, è
cofondatrice dell’Associazione ChiaraMilla.
• La Lulù del libro è un cucciolo meticcio – incrocio
fra papà labrador e mamma pastore tedesco –
che, opportunamente addestrata in un centro
specializzato, diventa suo cane da supporto, sua
inseparabile compagna.
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@@
• …dal libro emerge
quanto possa
essere utile un
animale,
correttamente
formato, a chi vive
dovendo affrontare
quotidianamente la
disabilità
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…da una conferenza
Alessandra e Lulù
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@@@
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Tratto dal sito disabili.com
• Accarezzare un gatto
o un cane significa
tranquillizzarsi, può
vincere lo stress, fa
abbassare la
pressione sanguigna e
in qualche maniera
riesce a dare anche
benessere e felicità
all'individuo.
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….dallo stesso sito, visitato pochi
giorni fa
• ‘’Rivalutare il ruolo degli animali domestici
nella cura e nella prevenzione delle malattie
umane e che si basano sull'affetto, sul
rapporto interpersonale uomo-animale
soprattutto a livello emozionale, è
fondamentale’’.
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La pet therapy comprende animali non ….scontati, vedi il
maiale: qui un rappresentante della specie sta per essere
portato in una RSA per
un ‘’giretto’’ terapeutico…
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La foto ha un senso, se spiegata
• In una RSA australiana gli ospiti erano quasi
tutti ex agricoltori, o mogli di agricoltori,
che avevano vissuto tutta la vita con
animali di fattoria, maiali inclusi.
• E avrebbero trovato probabilmente poco
stimolante la visita di un criceto, o di un
piccolo cane…
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RSA olandese, il maiale come animale per la pet
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Animali di molte specie
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A proposito di RSA,
ancora un contributo
• Ricerche condotte su soggetti tra i 70 e gli 85 anni
hanno dimostrato che lo status morale e
sanitario dei pazienti anziani migliorava se veniva
affidato loro un animale, inducendoli ad una
maggior reattività, ad un maggior interesse alla
vita e ad un aumento della loro curiosità perduta.
• (da ‘geriatria oggi’)
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….. segue ancora da
disabili.com…
• L'emozione è infatti un importante elemento che
interviene nei rapporti uomo-animale,
influenzando sulla salute e non ha niente a che
fare con pratiche terapeutiche farmacologiche.
• L'interazione tra animale e individuo, oggetto di
numerose ricerche scientifiche, viene chiamata
Pet-Therapy, che in italiano significa "uso
terapeutico degli animali da compagnia".
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Ci sono immagini
• Che assumono un valore FORTISSIMO.
• Che valgono molto più di mille parole.
• (come la slide successiva ci racconta….con
un colpo d’occhio)
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Dati scientifici di osservazione
• Pet-therapy negli anziani
• Un gruppo di psicologi ha condotto uno studio sistematico per
analizzare il potenziale giovamento apportato dalla pet-therapy su
specifici indici generali di umore di un gruppo di anziani ospiti di una
casa di riposo . L'esperimento è consistito nell'introduzione nella casa
per anziani di un cane addestrato per un periodo di sei mesi. Ai
ricoverati sono stati effettuati numerosi test, sia prima che in seguito
al periodo di convivenza con il cane, per valutarne gli eventuali
cambiamenti di una serie di parametri sia neuroendocrinologici che
psicologici. Alla fine del periodo di osservazione i soggetti
sembravano aver migliorato il tono dell’umore, erano più sorridenti,
più gioviali, allo stesso tempo dimostrando maggiore reattività e
socievolezza, al contrario dei pazienti di controllo che non si erano
giovati dell'opportunità di interagire con l'animale.
• Da www.villabasilea.it sito visitato il 20.12.2013
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RSA: popolazione in due gruppi
• 6 mesi col cane
• MIGLIORAMENTO
DEL TONO
DELL’UMORE
• + GIOVIALI
• + SOCIEVOLI
• + REATTIVI
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• 6 mesi senza il
coinvolgimento nel
team di lavoro coi
cani, assenza di
queste evidenze.
• (www.villabasilea.it)
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Quindi, un confronto
• Malati con pet più
sorridenti
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• Malati senza pet
meno sereni…
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E inoltre, la pet funziona anche con animali ‘’non
comuni’’…che sono ‘’non comuni’’
per noi, naturalmente…
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Animali da SEMPRE presenti nella
nostra Storia
SIN DAI TEMPI DELLA
ADDOMESTICAZIONE
-circa 12000 a.C. – DEL CANE
FINO AI GIORNI NOSTRI…
OGGI IL LORO RUOLO E’
CAMBIATO E I LORO DIRITTI
SONO PIU’ OSSERVATI…
ANCHE SE ESISTONO
ANCORA MOLTI ABUSI
E SOPRUSI
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Passiamo ora la parola a Sonia,
con un omaggio a Genova*
• .
* Ma solo perché c’è Sonia,
sia chiaro!
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Lord George Byron, poeta, usò parole intense per il
suo 'terranova '
Porto Venere (SP),
Un esemplare di
Terranova
la ‘’Grotta Byron’’
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A Boatswain, in loving memory
• «In questo luogo è deposta la spoglia di uno che
fu bello senza vanità, forte senza insolenza,
coraggioso senza ferocia. Egli possedeva tutte le
virtù dell'uomo, senza i suoi vizi. E questa lode,
che non sarebbe che una bugiarda adulazione se
ne fossero oggetto resti umani, non è invece
che il giusto omaggio alla memoria di Boatswain,
un cane che nacque a Terranova nel maggio 1803
e morì a Newstead Abbey il 18 novembre 1808.
Queste pietre segnano il posto di un amico.
Uno solo ne ho conosciuto e qui riposa».
•
di Lord George Byron, 1788-1824
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bibliografia
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Normative riferite nel testo
Siti visitati :
www.sanita.gov.it (10.9.14)
www.ipasvi.it (9.7.14)
www.disabili.com (4.12.2014)
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