Gli infe rmieri al temp o della c risi Ques%oni aperte e ricadute sulla qualita’ delle cure erogate Evento ECM nazionale 2015 credi5: 10,5 (Infermieri-‐ Infermieri Pediatrici-‐ Assisten5 sanitari) Provider: 708 IPASVI la Spezia [email protected] 1 ObieCvo del collega relatore? • Augurare….un BUON GIORNO, • Un BUON CORSO, e illustrare insieme alcune situazioni al fine di CONDIVIDERE SPUNTI, RIFLESSIONI, PERPLESSITA’ PROFESSIONALI. • Ma anche discutere di strategie di contenimento delle conseguenze dei tagli impos? alle dotazioni organiche (da mancato turn over) SOPRATTUTTO SPERO • ….di offrire qualche spunto di riflessione. • Non ho la presunzione di discutere le vostre organizzazioni o i sistemi di lavoro nei quali siete inseri5 (per coloro che oggi un lavoro ce l’hanno..); ma curerò oggi la condivisione di alcuni aspeC può muovere alcune valutazioni su ciò che facciamo: e questo normalmente è un aspe\o posi5vo… [email protected] 3 La cronaca e la aDualità • Impongono e rimarcano il tempo della crisi e della SPENDING REVIEW… molto ci sarebbe da dire da questo punto di vista….sul fa\o che si taglia di più sul personale del comparto, meno su altre figure….ma concentriamoci sui FATTI…. [email protected] 5 ESISTONO ampi studi svol? da Università e Is?tuzioni • ….su numeri e qualità del personale sanitario in servizio e sulle CONSEGUENZE che derivano da ques? DATI…e oggi ve li mostrerò…. • Non esiste solo la ‘percezione’ e la ‘impressione’ che quando gli Infermieri sono in numero INFERIORE agli standard aumentano i problemi… [email protected] 6 RELAZIONE FRA QUANTI SIAMO, QUANTO SIAMO COMPETENTI, E IL RISULTATO SU CURE PRESTATE Se acceCamo l’esistenza di esi? misurabili dell’effe\o di una professione sui suoi assis55, assumiamo che il professionista sia una variabile e che sia possibile ricercare la relazione fra questa (intervento o variabile indipendente) e ciò che accade (variabile dipendente o esito) agli espos5 (cioè i pazien5). [email protected] 7 MENO INFERMIERI= PIU’ MORTI • Può essere possibile, per esempio, misurare il tasso di mortalità di pazien5 ricovera5 in medicina (evento, variabile dipendente) in relazione al numero di infermieri presen5 in turno (variabile indipendente) (Needleman,2011). [email protected] 9 @@@ [email protected] 10 [email protected] 11 Questo ci era noto • Oggi presen5amo una RICERCA INTERNAZIONALE che non produce DISCORSI e OPINIONI, ma NUMERI, DATI, STATISTICHE che indicano due conceC su tuC : • GLI INFERMIERI FANNO LA DIFFERENZA • MENO INFERMIERI (FORMATI), PIU’ MORTI [email protected] 12 Ar?colo di Roberto Turno (Il Sole 24 ore 26.2.2014) • Me= un giorno in corsia d'ospedale con troppi pazien% in carico a pochi infermieri, oltreché a pochi medici. Me= in aggiunta un Paese del "ricco" vecchio Con%nente che sgonfia il portafoglio des%nato alla cura dei suoi ciGadini. E meE ancora, come dimostrano tuE gli studi scienGfici internazionali, che la crisi e la povertà in aumento fanno peggiorare le condizioni di salute sopraKuKo tra chi meno ha. Me= questo combinato disposto e da questa miscela oGerrai risulta% potenzialmente esplosivi per la vecchia Europa del Welfare che non c'è più: il rischio di un aumento della mortalità in ospedale è più alto se gli operatori lavorano troppo e hanno carichi di lavoro impossibili. [email protected] 13 Per il progeDo di crescita di una categoria • È fondamentale che quesG conceE vengano espressi da chi INFERMIERE NON E’. (…meglio se è un giornalista!!!) • Che lo dica una sigla sindacale di categoria, che lo dica un Collegio IPASVI, che lo affermi una associazione di categoria in fondo non solo è NORMALE ….ma è perfino UN ATTO DOVUTO…. [email protected] 14 L’ar5colo che vi ho citato parte da uno studio pubblicato su The Lancet [email protected] 15 • The Lancet è una rivista scien5fica di ambito medico pubblicata seCmanalmente dal Lancet Publishing Group, edita da Elsevier. È stata fondata nel 1823 da Thomas Wakley. Il dire\ore è Richard Horton. • Il suo nome è iden5co a quello dello strumento medico per chirurghi (bisturi). • The Lancet è considerata tra le prime cinque riviste mediche internazionali, insieme a New England Journal of Medicine, Journal of the American Medical Associa%on, Bri%sh Medical Journal e Canadian Medical Associa%on Journal. @@@ • La tesi finale dello studio, ricorda infa= The Lancet, è che il decorso post operatorio e la vita dei pazienG sono a rischio se nel reparto ci sono pochi infermieri che lavorano troppo. [email protected] 17 Numeri emersi dalla analisi di oltre 100000 cartelle cliniche • Secondo l'indagine, guidata dall'University of Pennsylvania of Nursing (Usa), ogni paziente "aggiunto" alla quan5tà media di lavoro di un infermiere può aumentare del 7% la probabilità che i mala? non sopravvivano entro 30 giorni dal ricovero. [email protected] 18 È un dato che dovrebbero conoscere TUTTI • Angel of grief, cimitero acaGolico, Roma • Autore: William Wetmore Story Il valore della FORMAZIONE • Mentre, al contrario, un aumento del 10% del personale in possesso di una laurea* è associato a una diminuzione del 7% del rischio di decesso dei pazien%. • Qui va chiarito che cosa si intende con ‘’personale laureato’’ in altri Paesi: si tra\a di dis5nguere tra Infermieri e operatori di supporto e non tra due differen5 percorsi forma5vi come oggi possiamo incontrare in Italia (peraltro resi del tuKo equipollenG dalla Legge 1/2001) [email protected] 20 Facciamo esempi banali ??? (BANALI solo per noi professionis5) • Turno no\urno in Chirurgia. • Ogni no\e ho circa 3-‐5 mala5 che sono sta5 opera5 nella giornata, magari in urgenza. • Ogni turno, il rilievo dei parametri vitali è svolto con le frequenze previste dalle procedure dedicate. Se il turno è integro e pari a quello standard • Riusciamo a effe\uare tu\e le procedure senza par5colari difficoltà… • Ma se l’organizzazione non sa/non può/non riesce a rimpiazzare l’assenza di un oss la carenza di questa figura inciderà pesantemente sulla quan5tà e sulla qualità delle aCvità dello staff (conceGo di staffing). Ore 23:50… uno dei pazien% opera% • ….ha una emorragia interna. • L’aumento del carico di lavoro, non previsto e non ges5to dall’organizzazione, causa un rilievo di questa complicanza operatoria IN RITARDO. Se il tempo di un intervento correCvo esiste comunque, bene • Altrimen5, ecco spiegato con semplicissima banalità, la RICADUTA e le CONSEGUENZE dell’ aumentato carico di lavoro nei confron5 delle aCvità assistenziali. • Perché un dato IMPORTANTE si nota tardi! Cosa si può fare in concreto? • Ognuno dovrebbe far qualcosa per la propria parte… • DIVULGARE QUESTE CONOSCENZE AD ESEMPIO E’ IMPORTANTE E NECESSARIO, • E APRE SVILUPPI PREZIOSI CAMPAGNA INFORMATIVA 2014 IPASVI LA SPEZIA [email protected] 26 Ripresa in consiglio regionale ligure • Per gli inevitabili provvedimen? del caso… • A dimostrazione che i DATI e la documentazione sono importan?, sempre…di da? e (appunto) del valore di una DOCUMENTAZIONE ci occuperemo quando parleremo di cartella clinica mul?professionale, di schede infermieris?che, ecc [email protected] 27 Una ulteriore ricerca (più datata, 2004) • la privazione del sonno e la fa?ca riducono la aDenzione reabva; viene così compromessa, almeno potenzialmente, la sicurezza del personale infermieris?co e dell’assis?to/i. • In uno studio rela?vo alle ore di lavoro degli infermieri per la sicurezza del paziente, i rischi di errori e gli errori risultano maggiori quando gli infermieri hanno svolto turni straordinari • (Rogers et al., 2004). @@@ • Gli straordinari svol? oltre le 12 ore hanno incrementato 3 volte il rischio di cadere in errore, e più del doppio il rischio di incorrere in un quasi -‐ errore. • (in questo caso sono violate le norma?ve ‘generali’ …) Per questo OGGI ci occupiamo un pò • …di errore, delle sue dinamiche di insorgenza, di come controllarlo, degli effeE….un discorso che proseguirà con la documentazione professionale, dei vantaggi e anche degli ‘’obblighi’’ normaGvi dedicaG. [email protected] 30 [email protected] 31 [email protected] 32 Torniamo all’esito misurabile • • • • • Aiken (2001) ha studiato l’effe\o prodo\o da : dotazione organica infermieris5ca aspeC organizza5vi ospedalieri soddisfazione professionale degli Infermieri ospedali inclusi nello studio: 713 di 5 nazioni (USA,Canada, Scozia, Germania, Inghilterra) • 45300 Infermieri inclusi nello studio. Evidenze emerse • Gli ospedali che dimostravano (dai ques5onari redaC) di avere un buon livello di ges?one del personale avevano tassi più bassi di mortalità e di mancato salvataggio • (studi sugli ‘even5 avversi’) Correlazione tra nursing ed even5 avversi dei pazien5 • Sono state studiate le risultanze nel rapporto fra gli INFERMIERI in servizio, la loro capacità professionale, la loro organizzazione e quesG studi sono staG effeKuaG numerose volte nel corso degli ulGmi 20 anni. • • • • • • ANA 1995,1996,1997,2000 Blegen, Good, red 1998 Cho, Ketefian et al. 2003 Dunton et al., 2004 Hugonnet et al. 2007 Needleman et al., 2011 e numerose altre… Si tra\a di studi • MOLTO IMPORTANTI PER GLI INFERMIERI in tuDo il mondo, perché aiutano a comprendere il peso e l’impa\o della professione sull’esito delle cure, DIMOSTRANDOLO CON DATI STATISTICI E STUDI DOCUMENTALI. Gli even5 avversi indaga5 sono quelli inclusi in 4 macrocategorie • ERRORI TERAPEUTICI • INFEZIONI NOSOCOMIALI • LE CADUTE DEI MALATI • LE LESIONI DA PRESSIONE O DA DECUBITO SUGLI ERRORI DI TERAPIA • Nel 2000 Leape et al. hanno evidenziato che il 39% degli errori legaG ai farmaci avviene: • 39% prescrizione • 12% distribuzione e preparazione in farmacia • 38% somministrazione da parte degli Infermieri Naturalmente, tuC sanno che • Gran parte degli errori non viene segnalata; spesso sono segnala5 solo quelli che comportano problemi al paziente. Fuqua e Stevens nel 1998 • hanno documentato che una significaGva esperienza degli Infermieri provoca una DIMINUZIONE degli errori secondo un rapporto inversamente proporzionale. • Inoltre dal 1995 studi internazionali dimostrano che l’errore è favorito dalla interruzione di chi sta somministrando i farmaci. DAL SITO IPASVI LA SPEZIA [email protected] 41 [email protected] 42 Le infezioni nosocomiali • Secondo Weinstein, 1988, un terzo delle I.N. è prevedibile. • Flood e Diers (1988) hanno riscontrato che le unità con un numero inadeguato di personale (cioè: MENO!) risentono di PIU’ complicanze. • Uno studio del 2002 (Stegenga et al.) ha riportato un AUMENTO di infezioni gastrointesGnali ospedaliere nei reparG pediatrici, se inadeguato il rapporto Infermiere-‐paziente. e… • Lo studio del 2004 di McGillis Hall et al. dimostra che i repar5 che u5lizzavano meno Infermieri e più operatori non professionali avevano un maggior numero di casi di infezioni delle ferite. LE CADUTE • RAPPRESENTANO UN GRANDE PROBLEMA. • Sono una frequente causa di morte fra gli anziani (sesto posto assoluto in Canada,AgosGni et al. 2001) • Rawsky (1998) ha sostenuto che un anziano che cade si spaventa al punto di ridurre sempre più le sue aEvità. Insorge declino fisico, psichico, cogniGvo….più cosG e problemi per il SSN. DATI NUMERICI CERTI • EvidenziaG da PoKer 2003 e Taylor 2007 hanno dimostrato che rapporG più elevaG fra numero di Infermieri e pazienG, e un maggior numero di ore di assistenza infermieris%ca al giorno per paziente, COMPORTANO la diminuzione delle cadute in queste realtà prese in esame. Lesioni da pressione • Una revisione sistema5ca di Kane et al. (nel 2007) ha dimostrato che l’incremento di UN’ORA di assistenza infermieris5ca per malato al giorno è associata a un calo della insorgenza di LDD pari al 2,26%. Sul valore della professione • Esempi concreG nazionali IN ATTO: • -‐ il see and treat • -‐ l’Infermiere di famiglia • -‐ aspeE rilanciaG dal comma 566 della ‘Legge di stabilità’ IL 24 FEBBRAIO • IL GOVERNATORE TOSCANO ENRICO ROSSI SOSTIENE PUBBLICAMENTE: ‘’….ROTTAMARE I VECCHI INFERMIERI STANCHI E INSERIRE GIOVANI OSS SICURAMENTE PIU’ MOTIVATI’’… • VERGOGNA [email protected] 50 Questo il clima • Ed il contesto. • Il messaggio però è chiaro….nonostante tu\e queste contrastan5 situazioni, le responsabilità professionali non vengono meno, purtroppo, con l’a\uale stallo… • Non vi voglio ‘’disturbare’’ con nuove ulteriori sentenze…ma arrivano ….sempre. allora, delle due l’una • O l’Infermiere conta sempre, o non puo’ contare solo in un aula di Tribunale… [email protected] 52 [email protected] 53 [email protected] 54 Ora, se me lo consen5te… • Vi faccio….’’sognare’’….forse non tuE infaE conoscono queste ‘’aKenzioni’’ verso il personale in certe realtà straniere….la crisi in quesG luoghi esisteva in forme diverse: era una crisi ‘vocazionale’ e di ‘permanenza’. • Mol% gli ospedali che non trovavano Infermieri, o non riuscivano a traGenerli (USA, Canada, primi Anni Novanta XX secolo) [email protected] 55 Studio di strategie per rendere • Più GRADITO il rapporto col proprio ambito professionale. • Per evitare stress, burn out, fuga, demo5vazione, caos, confliC.. [email protected] 56 [email protected] 57 I 5 pun% for% di un ospedale magnete • 1-‐ leadership trasformazionale (chi coordina ‘’interce\a’’ in an5cipo il cambiamento necessario, governandolo) • 2-‐ sviluppo struDurale (riguarda le stru\ure e i processi che permeGono la pra%ca professionale di alta qualità , per soddisfare le esigenze dei pazien5 e della comunità) • 3-‐ pra?ca professionale esemplare (ruolo della formazione con5nua) • 4-‐ nuove conoscenze, sviluppo, innovazioni • 5-‐ misura dei risulta? di qualità dell’assistenza raggiun5 (outcome infermieris%ci, sempre più u5lizza5 anche a livello di ricerche internazionali, vedi RN4CAST) [email protected] 58 Ingresso di un magnet hospital [email protected] 59 Noi praGchiamo quasi esclusivamente • • • • • Il modello per COMPITI/GIRI Ore 7, le colazioni. Ore 8, i leC. Ore 9, la visita. Ecceteraaaaaaaaaaaa.. [email protected] 60 EFFETTI DELLA ORGANIZZAZIONE SULLA SODDISFAZIONE PROFESSIONALE (Carnali, 2011) • • • • MODELLO PER COMPITI/GIRI: LA S.P. VALE 68,5 MODELLO PER SETTORI: LA S.P. VALE 79,5 MODELLO PER EQUIPE-‐TEAM: LA S.P. VALE 81 MODELLO PER PRIMARY NURSING VALE 84 • SI MUOVE QUALCOSA ANCHE IN ITALIA.. [email protected] 61 realtà e struGure con diversi modelli assistenziali • Questo ragionamento va illustrato con una cura par?colare. • Partendo dal fa\o che le ‘’cose cambiano’’ e molto importante è essere CONVINTI che esiste sempre una realtà di riferimento che POTREBBE essere migliore della nostra* non solo ‘’per definizione’’, ma anche NEI CONTENUTI, nel QUOTIDIANO… • *(ed anche di noi stessi, forse…) [email protected] 62 [email protected] 63 [email protected] 64 Lavorare in climi favorevoli è più semplice [email protected] 65 Fare ‘’cose note’’ in una oCca nuova • A chi tocca? • Alla poli5ca, alle organizzazioni sindacali, agli ordini professionali, alle associazioni professionali….. • PROPOSTE NUOVE CHE-‐AD ESEMPIO-‐ VADANO A RIPRENDERE REALTA’ GIA’ CONSOLIDATE,FUNZIONANTI… [email protected] 66 [email protected] 67 Vi segnalo che… • L’Infermiere di famiglia (o comunità) è una delle sei aree di specializzazione che il comma 566 della Legge di stabilità prevedrebbe….e che viene osteggiata dalle sigle associa5ve di quei signori che magari, chiama5 a una visita domiciliare, non sempre vanno.. • Eh, ma allora… [email protected] 68 Biblio e webgrafia • Autori cita% nel testo • Nursing outcomes di Diane M.Doran, McGraw Hill • www.ipasvi.laspezia.net