Alchimia: La chiave dell'immortalità by Valerio Zecchini «Come ottenere la Pietra Filosofale in Tre Mosse.» . Trattandosi di un manualetto della collana a basso costo Atlanti del Sapere, ci si sarebbe aspettati una diligente compilation o tesina a cura di qualche tesista o dottorando- ...e invece no, l'autore all'alchimia ci crede veramente! Il volume si chiude con la fase finale (la Terza opera) necessaria per l'ottenimento della Pietra Filosofale, con tanto di ricetta. Quando i concetti vengono presentati in modo tutto sommato garbato come in questo caso, e senza generare illusioni (sulla ricetta l'autore non promette nulla...), il peggio che possa capitare è dirsi: suvvia, il libretto è bel illustrato, leggiamo fino a che punto vuole arrivare questo signore. A questo punto verrebbe voglia di leggere le opere del maestro Fulcanelli, personaggio che qualche decennio fa ha raggiunto l'immortalità grazie alla pietra filosofale (postilla: non si è certi sulla reale esistenza di Fulcanelli...). L'apparato iconografico è interessante e dà delle chiavi di lettura (giuste o sbagliate che siano) affascinanti, in particolare sull'immagine del Cavaliere che trafigge il Drago. In conclusione tre stellette per la buona volontà, il candore e la simpatia nel presentare uno dei sistemi di pensiero più privi di senso sulla piazza.|Da buon appassionato di storia, ho acquistato questo libro pensando di trovare al suo interno una trattazione scientificamente critica dell'alchimia. E invece è un testo iniziatico. L'alchimia viene presentata come reale e funzionante, e tutto ha un sapore molto New Age. Roba da Società Teosofica. Si parla di uomini divenuti immortali, trasmutazioni alchemiche, raggi cosmici. E invece è un testo iniziatico. L'alchimia viene presentata come reale e funzionante, e tutto ha un sapore molto New Age. Roba da Società Teosofica. Si parla di uomini divenuti immortali, trasmutazioni alchemiche, raggi cosmici. Per intenderci, alla banalissima domanda "Quando è nata l'alchimia?" Risponde l'autore: "Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, forse fino alla perduta Atlantide" (pag 20) Il testo è di per sé scorrevole, e offre alcuni spunti interessanti, ma è assolutamente privo di qualsivoglia fonte ed è permeato da un tono profetico tipico dei testi esoterici. Ad esempio, nella sezione dedicata alla trasmutazione dei metalli, Zecchini si premura di dirci che "Esistono molte testimonianze attendibili" senza però mai citarle e fa sfoggio di una dubbia conoscenza dell'economia medievale sostenendo che saltuariamente emergevano in Europa "quantità d'oro di sospetta provenienza" e di "eccessiva purezza" (Forse l'autore è in possesso di oro medievale su cui ha eseguito test chimici?). E poi massoni, Rosa-Croce, e chi più ne ha più ne metta. Di sicuro non lo avrei inserito in una collana chiamata "Atlanti del Sapere". Da leggere solo se cercate ispirazione per scrivere un libro Fantasy o se siete star di Hollywood annoiate in cerca di una nuova religione.