Liceo Scientifico Statale "Leonardo da Vinci" Casalecchio di Reno DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2012-2013 PIANO DI EMERGENZA Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81 PIANO DI EMERGENZA Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni Decreto Ministeriale 26 agosto 1992 Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 Scuola / Istituto: LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI” Indirizzo: VIA CAVOUR N°6 - CASALECCHIO DI RENO SEDE DI VIA PIO PANFILI 17/3° - BOLOGNA Anno scolastico 2012 - 2013. Data: 21 NOVEMBRE 2012 Il presente DOCUMENTO PIANO DI EMERGENZA è stato elaborato dalla Dirigente scolastica DOTT.SSA MARINELLA COCCHI in collaborazione con: Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell’istituto: ARCH. ANDREA VITTUARI Il Documento è stato elaborato previa consultazione dei Rappresentante/i dei Lavoratori per la Sicurezza: sig.ra Patrizia Piperno. La Dirigente Scolastica Dott.ssa Marinella Cocchi _______________________ Il presente documento si compone di n° 20 pagine ed è corredato dagli allegati planimetrici dell’Istituto. Il piano di emergenza è aggiornato periodicamente in funzione delle variazioni intervenute nella struttura attrezzature - organizzazione - n. di persone presenti. Indice A - GENERALITA' 1- Identificazione e riferimenti della Scuola 2- Caratteristiche generali dell'edificio scolastico e planimetrie delle aree interne e esterne - in allegato 3- Distribuzione e localizzazione della popolazione scolastica 4- Identificazione delle aree ad alta vulnerabilità 4 5 6 6 B - ORGANIZZAZIONE DELL'EMERGENZA 1 - Obiettivi del piano 2 - Informazione 3 - Classificazione emergenze 4 - Localizzazione del Centro di Coordinamento 5 - Composizione della Squadra di Emergenza Squadra Prevenzione Incendi Squadra Evacuazione Squadra Pronto Soccorso 6 - Esercitazioni - prove di evacuazione 7 7 7 7 8 8 8 8 9 C - PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE 1 - Compiti della Squadra di Evacuazione per funzione Scheda 1 - Coordinatore dell'Emergenza Scheda 2 - Responsabile Area di Raccolta Scheda 3 - Responsabile chiamata di soccorso Scheda 4 - Responsabile evacuazione classe Scheda 5 - Studenti - Aprifila - Chiudifila - Soccorso 2 - Compiti della Squadra di Prevenzione Incendi Incendio di ridotte proporzioni Incendio di vaste proporzioni 3 - Aree di raccolta 4 - Sistema Comunicazione Emergenze Avvisi con campanella Comunicazioni a mezzo altoparlante Comunicazioni telefoniche 5 - Chiamate di soccorso 6 - Enti esterni di Pronto Intervento 9 9 9 10 10 10 11 11 11 12 12 12 12 13 13 13 D - NORME DI COMPORTAMENTO IN BASE AL TIPO DI EMERGENZA E MANSIONE Scheda 1 - Norme per l'evacuazione Scheda 2 - Norme per l'incendio Scheda 3 - Norme per l'emergenza sismica Scheda 4 - Norme per l'emergenza elettrica Scheda 5 - Norme per la segnalazione di presenza di un ordigno Scheda 6 - Norme per l'emergenza tossica o che comporti il confinamento nella scuola Scheda 7 - Norme per l'allagamento Scheda 8 - Norme per i genitori 14 15 16 17 17 17 18 18 E - PRESIDI ANTINCENDIO 1 - Segnaletica di emergenza 2 - Sostanze estinguenti per tipo di incendio 3 - Sostanze estinguenti - Effetti 18 19 20 A - GENERALITA’ PREMESSA Il Piano d'Emergenza è l'insieme delle misure da attuare per affrontare la situazione in modo da prevenire eventuali incidenti, evitare o limitare i danni per l'integrità e la salute dei lavoratori o delle persone eventualmente coinvolte nell'ambiente di lavoro, arrivando ad attuare, se necessario, il relativo piano d'evacuazione totale dei locali. Una puntuale organizzazione per far fronte alle situazioni imprevedibili riduce inoltre il rischio di reazioni non controllate che, specialmente in ambito collettivo, possono essere pericolose. Questo comportamento irrazionale è conosciuto con il termine di PANICO. Il panico si manifesta con varie reazioni emotive: timore e paura, oppressione, ansia fino ad emozioni convulse e manifestazioni isteriche, assieme a particolari reazioni dell'organismo; le persone reagiscono in modo non controllato e razionale. In una situazione di pericolo, presunta o reale, con presenza di molte persone, il panico si manifesta principalmente nei seguenti modi: COINVOLGIMENTO DELLE PERSONE NELL’ANSIA GENERALE, CON INVOCAZIONI D’AIUTO, GRIDA, ATTI DI DISPERAZIONE ISTINTO ALL’AUTODIFESA, CON TENTATIVI DI FUGA AI DANNI DEGLI ALTRI (SPINTE – CORSE – AFFERMAZIONE DEI POSTI CONQUISTATI VERSO LA SALVEZZA) DECADIMENTO D’ALCUNE FUNZIONI COMPORTAMENTALI: ATTENZIONE – CONTROLLO DEI MOVIMENTI – FACOLTA’ DI RAGIONAMENTO. Queste reazioni costituiscono elementi di grave turbativa e pericolo. I comportamenti di cui abbiamo parlato possono essere modificati e ricondotti alla normalità se il sistema in cui si evolvono è preparato e organizzato per far fronte ai pericoli che lo insidiano. Un contributo fondamentale in questa direzione, come già sottolineato, lo può dare il piano d'emergenza. A 1. - IDENTIFICAZIONE E RIFERIMENTI DELLA SCUOLA Scuola/Istituto LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO DA VINCI” Via Cavour n° 6, 40033 Casalecchio di Reno (sede principale) Via Pio Panfili , n° civico 17/3°, BOLOGNA (sede succursale) PROPRIETARIO DELL’EDIFICIO Ragione sociale PROVINCIA DI BOLOGNA Via MALVASIA n° civico 4 Cap 40131 - Bologna (Bo) Referente per l’edificio scolastico SETTORE EDILIZIA E PATRIMONIO, Servizio edilizia scolastica Ing. Simone Stella DATI OCCUPAZIONALI ANNO SCOLASTICO 2012/2013 nella sede di Via p.Panfili 17/3° STUDENTI N. Totale 535 N. femmine 301 N. maschi 234 PERSONALE DELLA SCUOLA DOCENTI COLLABORATORI DELLA PRESIDENZA: due collaboratrici prof.ssa Ferrarini Rossella prof.ssa Sortino Maria DIRETTORI RESPONSABILI DI LABORATORIO: N° LABORATORIORESPONSABILE AULE SPECIALI 1 CHIMICA Prof. Rubino Roberta 2 FISICA Prof. Contarini Rossella 3 INFORMATICA Prof. Scaravelli Irene 4 PALESTRA Prof. Pajni Paola Sostituto Prof. Pensabene Giovanna Prof. Rimondi Rossella Prof. Ferrarini Rossella Prof. Lolli Silvia PERSONALE CORPO DOCENTE PERSONALE AUSILIARIO PERSONALE AMMINISTRATIVO E DI SEGRETERIA ALTRO N. Totale 65 6 2 -- N. femmine 52 5 -- N. maschi 13 1 2 -- Nella documentazione è riportata la planimetria completa della scuola, dalla quale si possono desumere le ubicazioni delle diverse aree, le strutture che ospitano laboratori o veri e propri impianti, i corpi tecnici ed in generale i diversi luoghi coperti o all’aperto. Breve descrizione dell’ edificio Si tratta di una struttura di quattro piani fuori terra più un interrato risultante da due parti: una preesistente, che è parte di un corpo di fabbrica dell’istituto “O.Belluzzi”, da settembre 2011 definitivamente separata con opere murarie dalle pertinenze dell’istituto tecnico, e l’altra, che è una nuova costruzione ultimata a settembre 2012 e congiunta alla parte preesistente. Nella definizione planimetrica d’insieme la nuova sede del liceo assume una forma ad “L”, con il nuovo corpo, più lungo, orientato a Sud ( quindi sull’asse Est-Ovest) ed il corpo preesistente orientato sull’asse Nord-Sud. La struttura portante è, per entrambi i corpi di fabbrica, in cemento armato e la copertura è piana. I blocchi-scale sono due interni, nell’ala nuova, e uno esterno, nell’ala preesistente, adibito a via di fuga per la sicurezza. Un ascensore è funzionante, anche per disabili, mentre un altro, previsto, non è stato realizzato. L’edificio adibito a palestra, con relativi spogliatoi e magazzini, è esterno e collegato con un passaggio coperto con pensilina. Trattandosi di una recente realizzazione tutti i servizi e gli accessori sono adeguati e rispondenti alle esigenze, l’illuminazione è buona e gli spazi consoni alla capienza prevista. Aree libere, a verde o lastricate o adibite a parcheggio, completano l’insieme. Corpo di fabbrica adibito a palestra: - piano terra: atrio, palestra (doppio volume), spogliatoi doppi con relativi servizi per gli studenti, ufficio con spogliatoio e servizio per i docenti, 2 magazzini per attrezzi - piano primo: locale caldaia con deposito scorte materiali Corpo di fabbrica adibito ad aule e altri ambienti scolastici: - piano terra: Atrio per l’accoglienza Locale per il centralino 5 Aule per le classi 1 Aula per gli insegnanti 1 sala di lettura o per riunioni e per ricevimento dei genitori 1 Aula per la collaboratrice della dirigente scolastica - primo piano: 7 Aule per le classi 1 ufficio adibito a centro stampa ed al personale tecnico 1 1 1 1 2 1 - terzo piano: 7 Aule per le classi 1 Auletta per i gruppi di alternativa alla Religione Cattolica - interrato: saletta ginnica attrezzata 2 spogliatoi con relativi servizi e docce 1 locale pompe caldaia 2 magazzini secondo piano Aula per classi Laboratorio Informatica Laboratorio Chimica e Biologia Laboratorio Fisica Aule per le proiezioni e l’uso di ausilii multimediali Saletta pluriuso A 2.1 ELABORATI PLANIMETRICI Nelle planimetrie sono indicate le destinazioni d’uso dei locali di lavori, i dispositivi, gli impianti di sicurezza e antincendio ed i percorsi d’esodo . Tali elaborati sono esposti all’interno dell’istituto e all’interno di ogni singolo ambiente, per consentire la rapida evacuazione dell’edificio, in caso di emergenza. Nella documentazione cartografica sono riportate le seguenti informazioni: Ubicazione delle Uscite di emergenza Ubicazione dei luoghi sicuri Individuazione dei percorsi di fuga Ubicazione delle attrezzature antincendio (idranti, estintori, ecc.) Individuazione delle aree di raccolta esterne Indicazione della segnaletica di sicurezza Individuazione di tutti i locali del piano evidenziando i più pericolosi Individuazione dell'interruttore elettrico generale di piano e generale Individuazione delle chiusure del gas metano Individuazione delle chiusure dell'erogazione dell'acqua PIANO Studenti Disabili Docenti interrato terra primo secondo terzo TOTALE (max 25*) 138 187 30** 179 535 --1 --- ** --1 1 5/6 7 1** 7 20 Non Docenti -2 2 2 1 7 Amministrativ i ------- TOTALE (max 26*) 146 195 34** 188 563 * solo nel caso che una classe usi l’auletta ginnica ** non considerando classi che utilizzano i laboratori Luoghi a rischio Magazzini Laboratori Locali tecnologici Centrale termica e locali tecnologici Biblioteca Bar Centro stampa Impianti Sportivi Aula magna Archivi Parcheggio esterno Aree esterne di distribuzione Ubicazione Piano interrato Secondo piano Piano interrato blocco centrale Piano primo edificio palestra ----Primo piano Piano interrato e piano terra --Piano terra Area esterna fronte ingresso Aree di accesso e di disimpegno con altra struttura scolastica e con la palestra Aule particolari Aula Magna per attività collettive Aule con studenti disabili Aule ubicate in posizioni particolari con difficoltà di evacuazione Ubicazione --Piano terra --- Numero --1 --- Altri Rischi Sostanze tossiche Attrezzature particolari Ubicazione Laboratorio Chimica palestra Numero 1 1 Numero 2 3 1 1 ----1 2 --1 1 B- ORGANIZZAZIONE DELL’EMERGENZA Il Dirigente Scolastico unitamente al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell’Istituto, dispone le seguenti programmazioni all’interno dell’Istituto per la gestione dell’emergenza: a) vengono tenuti costantemente i rapporti con i servizi pubblici, la lotta antincendio, i sistemi di gestione dell’emergenza, il salvataggio; b) vengono designati gli addetti della squadra antincendio, in relazione alle competenze e alle caratteristiche dell’istituto; c) vengono informati i lavoratori e gli studenti in merito alle eventuali esposizioni al pericolo e alle misure da adottare per l’abbattimento del pericolo stesso; d) vengono predisposti i programmi di intervento per il piano di evacuazione e per il deflusso delle persone dagli edifici scolastici e programmate le relative prove; e) i lavoratori partecipano all’abbattimento del pericolo e partecipano fattivamente alla sua riduzione. B 1- Obiettivi del piano Il presente piano tende a perseguire i seguenti obiettivi: affrontare l'emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti sulla popolazione scolastica; pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che esterni; coordinare i servizi di emergenza, lo staff tecnico e la direzione didattica; fornire una base informativa didattica per la formazione dei tutto il personale, degli studenti e dei loro genitori. B 2 - Informazione L'informazione a tutto il personale e agli studenti prevede incontri per l'acquisizione delle procedure e dei comportamenti individuati nel piano, lo studio di casi esemplari tramite la visione di video e la partecipazione a dibattiti. La sintesi del piano di emergenza è riportata sulle planimetrie affisse Formazione - informazione e addestramento per l'emergenza Nella scuola, oltre alla specifica formazione della squadra d'emergenza incendi e pronto soccorso, si segue un programma d'addestramento periodico per tutti i lavoratori, atto a monitorare continuamente il livello di sicurezza dell'attività, di preparazione all'uso dei dispositivi antincendio e nell'esercitazione sul piano d'emergenza/evacuazione. Il programma relativo all'informazione e formazione dei dipendenti, in merito ai rischi ed alle conseguenti misure di tutela, si articola in due occasioni fondamentali: all'atto dell'assunzione, periodicamente (annualmente e due volte l'anno per l'esercitazione antincendio) Qualora vengano ad attuarsi mutamenti, organizzativi o tecnologici, il programma prevede una tempestiva formazione agli addetti interessati. EMERGENZE INTERNE Incendio Ordigno esplosivo Allagamento Emergenza elettrica Fuga di gas Fuoriuscita di liquidi infiammabili o tossico- nocivi Infortunio/malore EMERGENZE ESTERNE Incendio Attacco terroristico Alluvione Evento sismico Emergenza tossico- nociva B 4 - Localizzazione del Centro di Coordinamento Il Centro di Coordinamento è ubicato nell'ufficio di dirigenza al piano terra, il numero telefonico è 051.6194857 In caso di evacuazione nell'area di raccolta nella zona parcheggio antistante l’ingresso principale. E' qui che si svolgono le funzioni preposte per coordinare l'emergenza, tenere i contatti con le autorità esterne, decidere le azioni per affrontare l'emergenza e in caso di evacuazione è il punto di riferimento per le informazioni provenienti dalle aree di raccolta. SQUADRA DI PREVENZIONE INCENDI Due unità per piano (indicativamente) Abilitati dopo corso di formazione allo spegnimento e all'uso dei mezzi di estinzione Attestato rilasciato dai VVF n. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 NOMINATIVO tel. interno PIANO T T T 1 T/1 1/2 2 2 3 3 Ferrarini Rossella Marasco Teresina Laudati Valeria Vitiello Anna Vecchione Alessandra Barberini Mauro Calabrese Cesare Rubino Roberta Maccagnani Rita Piperno Patrizia Compiti Circoscrive l'incendio e ne ritarda la propagazione Scelta del mezzo di estinzione Spegnimento CORSO n° ore anno 8 2009 8 2004 8 8 2010 8 2009 8 2010 8 2010 8 8 12 2002 Note Formazione prevista nel corso dell’a.s. Con attestato di idoneità tecnica Formazione prevista nel corso dell’a.s. Formazione prevista nel corso dell’a.s. Formazione prevista nel corso dell’a.s. Formazione prevista nel corso dell’a.s. Formazione prevista nel corso dell’a.s. Formazione prevista nel corso dell’a.s. Formazione prevista nel corso dell’a.s. Con attestato di idoneità tecnica SQUADRA DI EVACUAZIONE - Assegnazione incarichi INCARICO FIGURA Emanazione ordine di evacuazione Addetta FERRARINI ROSSELLA Sostituta Vecchione Alessandra Diffusione ordine di evacuazione Addetta MARASCO TERESINA Chiamata di soccorso Responsabile dell'evacuazione della classe Responsabile centro di raccolta esterno Interruzione energia elettrica/gas Verifica giornaliera uscite emergenza e verifica settimanale degli estintori Addetta LAUDATI VALERIA Sostituta Marasco Teresina Docente in servizio nella classe al momento dell’emergenza Addette FERRARINI ROSSELLA e VECCHIONE ALESSANDRA Addetto MARASCO TERESINA Sostituta Vitiello Anna Addetti tutti i collaboratori scolastici, ciascuno al piano assegnato SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO Pronto Soccorso Compiti Due unità per piano in media. Conoscere e applicare al bisogno le misure di primo soccorso, Abilitati dopo corso di formazione utilizzando le attrezzature fondamentali. Organizzare il primo intervento e la richiesta dei soccorsi. n. NOMINATIVO 1 2 3 Laudati Valeria 4 5 6 7 8 9 10 Rimondi Rossella Barberini Mauro Marasco Teresina Vitiello Anna Bonanno Caterina Rubino Roberta Ferrari Fiammetta Vecchione Alessandra Piperno Patrizia PIANO T T T/1 1 2 2 2/3 2/3 3 3 CORSO N° ore Ente 8 2010 12 2010 12 2010 8 8 2001 8 -8 2010 2002 Note e programmazione aggiornamento Addetta alle chiamate di pronto soccorso Aggiornam. novembre 2012 Addetta alla verifica periodica cassette di primo soccorso - Aggiornam. novembre 2012 Formazione novembre 2012 Formazione novembre 2012 Aggiornam. novembre 2012 Aggiornam. novembre 2012 Aggiornam. novembre 2012 Formazione novembre 2012 Aggiornam. novembre 2012 PREVENZIONE E GESTIONE DELL’EMERGENZA Ai fini della prevenzione e della protezione si effettueranno almeno due volte all'anno le esercitazioni periodiche precedute da iniziative di informazione e formazione, come da programmazione. Buone Pratiche per l’esecuzione delle prove : effettuazione all'inizio e a metà dell'anno scolastico; una programmata e l’altra a sorpresa; con la presenza e la collaborazione delle protezione civile o enti di soccorso locale (ciò consentirà a tali enti di conoscere la realtà scolastica); periodicamente durante le esercitazioni, si utilizzerà l'impianto elettrico d'emergenza per verificarne la funzionalità. Dalle prove di evacuazione si procederà a valutare e verificare : un sensibile miglioramento del tempo realizzato per evacuare l’intero edificio, rispetto alla prova precedente; il funzionamento dell’intera organizzazione sia in termini di compiti e mansioni che di reazioni “umane”. COMPITI DEGLI ADDETTI ALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA SCHEDA 1 - LA FIGURA DEL COORDINATORE DELL’EMERGENZA L’ADDETTO CHE HA RICEVUTO la segnalazione di "inizio emergenza" assume il ruolo di “Coordinatore dell’Emergenza”, attiva gli altri componenti della squadra e si reca sul posto segnalato. Il ruolo di Coordinatore dell’emergenza potrà anche essere assunto dal Dirigente Scolastico, se presente. Valuta la situazione di emergenza e di conseguenza la necessità di evacuare l’edificio, attuando la procedura d’emergenza prestabilita. Dà ordine agli addetti di disattivare gli impianti di piano o generali. Dà il segnale di evacuazione generale e ordina ad uno degli altri addetti di chiamare i mezzi di soccorso necessari. Sovrintende a tutte le operazioni sia della squadra di emergenza interna che degli enti di soccorso. Dà il segnale di fine emergenza. SCHEDA 2 - RESPONSABILI DELL'AREA DI RACCOLTA All’ordine di evacuazione dell’edificio: 1) Per i non docenti: - 2) si dirigono verso il punto di raccolta percorrendo l’itinerario previsto dalle planimetrie di piano; acquisiscono, dai docenti di ogni classe, la presenza degli studenti e la trascrivono nell’apposito modulo; (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendono tutte le informazioni necessarie e le trasmettono al Capo d’Istituto); comunicano al Capo d’Istituto la presenza complessiva degli studenti; Per i docenti: - effettuano la procedura d’esodo della propria classe, come previsto dalla procedura d’emergenza; - arrivati all'area di raccolta, acquisiscono, dai docenti di ogni classe, la presenza degli studenti e la trascrivono nell’apposito modulo; (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendono tutte le informazioni necessarie e le trasmettono al Capo d’Istituto); SCHEDA 3 - RESPONSABILE CHIAMATA DI SOCCORSO All’ordine di evacuazione dell’edificio: - Attende l'avviso del Coordinatore dell'emergenza per effettuare la chiamata dei mezzi di soccorso seguendo le procedure previste. - Si dirige verso l'area di raccolta seguendo l’itinerario prestabilito dalle planimetrie di piano. SCHEDA 4 - RESPONSABILE DELL'EVACUAZIONE DELLA CLASSE - DOCENTE All’insorgere di una emergenza: - Contribuisce a mantenere la calma in tutta la classe in attesa che venga comunicato il motivo dell'emergenza. Si attiene alle procedure corrispondenti al tipo di emergenza che è stato segnalato. All’ordine di evacuazione dell’edificio: - Fa uscire ordinatamente gli studenti iniziando dalla fila più vicina alla porta; gli studenti procederanno in fila senza spingersi e senza correre; uno studente assume la funzione di "apri-fila" e un altro quella di "chiudi-fila". Prende il registro delle presenze, con gli alunni si reca all 'area di raccolta e fa l'appello per compilare l'apposito modulo allegato al registro. NOTE Nel caso di presenza di disabili, deve intervenire la persona designata per l'assistenza di tali alunni. I docenti facenti parte della squadra di emergenza verranno immediatamente sostituiti nelle procedure di evacuazione della classe. SCHEDA 4 - RESPONSABILI DELL'EVACUAZIONE AI PIANI All’insorgere di una emergenza: - Contribuiscono a mantenere la calma nei locali comuni, quali corridoi, bagni, salette, ecc., in attesa che venga comunicato il motivo dell'emergenza. Si attengono alle procedure corrispondenti al tipo di emergenza che è stato segnalato. All’ordine di evacuazione dell’edificio: - raggiungono i locali che sanno sprovvisti di impianto d’allarme per allertare i presenti sull’emergenza assicurano l’assistenza e la vigilanza ai fini di un corretto esodo delle classi guidano verso il percorso d’esodo alunni e persone che non sono in classe al momento dell’insorgere dell’emergenza escono per ultimi, dopo essersi assicurati che il proprio compartimento sia stato tutto evacuato, e raggiungono il punto di raccolta. SCHEDA 6 - STUDENTI APRI-FILA CHIUDI-FILA SOCCORSO All’ordine di evacuazione dell’edificio: - Mantengono la calma, seguono le procedure stabilite e le istruzioni del docente. Gli Apri-fila devono iniziare il percorso verso la via di fuga stabilita, guidando i compagni alla propria area di raccolta. I Chiudi-fila hanno il compito di verificare da ultimi la completa assenza di compagni nella classe evacuata e di chiudere la porta (una porta chiusa è segnale di classe vuota). Per gli Istituti Superiori è necessario che vengano individuati in ogni classe Studenti per il Soccorso che hanno il compito di aiutare i disabili o persone ferite durante tutte le fasi dell'evacuazione. C - PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE INCENDIO DI RIDOTTE PROPORZIONI 1. E’ necessario che intervengano almeno due operatori della squadra d’emergenza: - un operatore interviene con l'estintore più vicino, - contemporaneamente un altro operatore procura almeno un altro estintore - lo dispone per l'utilizzo, collocandolo a distanza di sicurezza dal fuoco, ma facilmente accessibile al primo operatore, - allontana le persone, - compartimenta la zona dell'incendio, - allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l'incendio e ritardarne la propagazione. 2. Utilizzo degli estintori come da addestramento: - una prima erogazione a ventaglio di sostanza estinguente può essere utile per avanzare in profondità ed aggredire il fuoco da vicino; - se si utilizzano due estintori contemporaneamente si deve operare da posizioni che formino rispetto al fuoco un angolo massimo di 90°; - operare a giusta distanza per colpire il fuoco con un getto efficace; - dirigere il getto alla base delle fiamme; - non attraversare con il getto le fiamme, agire progressivamente prima le fiamme vicine poi verso il centro; - non sprecare inutilmente le sostanze estinguenti. 3. Proteggersi le vie respiratore con un fazzoletto bagnato, gli occhi con gli occhiali. N.B. Se si valuta che il fuoco è di piccole dimensioni si deve arieggiare il locale, perchè è più importante tenere bassa la temperatura dell'aria per evitare il raggiungimento di temperature pericolose per l'accensione di altro materiale presente e per far evacuare i fumi e gas responsabili di intossicazioni e ulteriori incendi. INCENDIO DI VASTE PROPORZIONI 1. Avvisare i Vigili del Fuoco. 2. Il Coordinatore dell'emergenza dà il segnale di evacuazione della scuola. 3. Interrompere l'erogazione dell'energia elettrica e del gas il più a monte possibile. 4. Compartimentare le zone circostanti. 5. Solo nel caso in cui non si metta a repentaglio la propria incolumità, utilizzare i naspi per provare a spegnere l'incendio e per mantenere a più basse temperature le zone circostanti. 6. Solo nel caso in cui non si metta a repentaglio la propria incolumità, la squadra allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l'incendio e ritardare la propagazione. RACCOMANDAZIONI FINALI Quando l'incendio è domato : - accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci; - arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori; - far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare che non vi siano lesioni a strutture portanti NOTE GENERALI o o o Attenzione alle superfici vetrate: a causa del calore possono esplodere. In caso di impiego di estintori ad Co2 in locali chiusi, abbandonare immediatamente i locali dopo la scarica. Non dirigere mai il getto contro la persona avvolta dalle fiamme, ma usare grandi quantità d 'acqua oppure avvolgere la persona in una coperta o indumenti. AREE DI RACCOLTA Sono individuate aree di raccolta all'interno e all'esterno dell'edificio. - Le aree di raccolta interne sono individuate in zone sicure adatte ad accogliere le classi in caso l'emergenza non preveda l'evacuazione. - Le aree di raccolta esterne sono individuate e assegnate alle singole classi, in cortili o zone di pertinenza, in modo da permettere il coordinamento delle operazioni di evacuazione e il controllo dell'effettiva presenza di tutti. Le aree di raccolta devono far capo a "luoghi sicuri" individuati tenendo conto delle diverse ipotesi di rischio. LUOGO SICURO: Spazio scoperto ovvero compartimento antincendio separato da altri compartimenti mediante spazio scoperto avente caratteristiche idonee a ricevere e contenere un predeterminato numero di persone (luogo sicuro statico) ovvero a consentirne il movimento ordinato ( luogo sicuro dinamico) Ad es. Giardini protetti, cortili non chiusi, piazze chiuse al traffico. Elenco aree di raccolta e relativo contrassegno Piano terra terra Classi 2AL, 2CL, 1CL, 1AU, 2AU, 1A, 1C, 1D, 1B, 2B, 2BU 3A, 3B, 3D, 2A, 1AL, 1BL, 1BU, 2BL, 2C AREA DI RACCOLTA DESCRIZIONE E UBICAZIONE DELL'AREA Zona antistante l’entrata principale, all’altezza della rotatoria COLORE o LETTERA A Zona verde a sud dell’arrivo delle scale d’emergenza esterne B COMUNICAZIONE DELL’EMERGENZA La comunicazione dell'emergenza avviene a mezzo di allarme sonoro, di telefoni via cavo e di radiotelefoni. 1. Segnale d’allarme Il segnale d’allarme è rappresentato da: segnale sonoro con impianto d’allarme attivo o, in sostituzione, suono prolungato e con brevi intermittenza della campanella, o trombe nautiche. 2. Comunicazioni a mezzo altoparlante (Obbligatorio nelle scuole di tipo 3, 4, 5 - DM 26.8.92). Riservate al Coordinatore dell'Emergenza, che valuterà la necessità di fornire chiarimenti e comunicazioni sullo stato della situazione. 3. Comunicazioni telefoniche: La segnalazione di un’emergenza può essere fatta da chiunque ne venga a conoscenza, comunicando con il nr. 051.6194857 ad un addetto alla gestione dell’emergenza (si veda elenco). Tale addetto assumerà, come già precisato, il ruolo di “coordinatore dell’emergenza”. Esempio di chiamata: "Sono_________________________al _______ piano, classe ______, è in atto una emergenza (incendio/tossica/____) nell'area seguente ________________, esistono /non esistono feriti" Quindi si attenderanno le istruzioni dal Coordinatore Emergenze, che potrà attivare telefonicamente altre persone interne o esterne. In caso di Incendio: 115 - Vigili del Fuoco "Pronto qui è la scuola _______________ ubicata in ____________________________ è richiesto il vostro intervento per un principio di incendio. Il mio nominativo è ________________ il nostro numero di telefono è _______________. Ripeto, qui è la scuola _______________ ubicata in ____________________________ è richiesto il vostro intervento per un principio di incendio. Il mio nominativo è ________________ il nostro numero di telefono è _______________." In caso di malore o infortunio: 118 - Pronto Soccorso "Pronto qui è la scuola _______________ ubicata in ____________________________ è richiesto il vostro intervento per un incidente. Il mio nominativo è ________________ il nostro numero di telefono è _______________. Si tratta di ___________(caduta, schiacciamento, intossicazione, ustione, malore, ecc.) la vittima è ______(rimasta incastrata, ecc.), (c'è ancora il rischio anche per altre persone) la vittima : ______(sanguina abbondantemente, svenuta, non parla, non respira) in questo momento è assistita da un soccorritore che gli sta praticando (una compressione della ferita, la respirazione bocca a bocca, il massaggio cardiaco, l'ha messa sdraiata con le gambe in alto, ecc.) qui è la scuola _______________ ubicata in ____________________________ mandiamo subito una persona che vi aspetti nel punto (sulla strada davanti al cancello, all'ingresso generale della scuola, sulla via...........) Il mio nominativo è ________________ il nostro numero di telefono è _______________." RIFERIMENTI PER L’EMERGENZA ANTINCENDIO E SALVATAGGIO Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Via Aposazza, 1 - 40100 Bologna (BO) 051/63.85.111 EMERGENZA - Pronto intervento: Tel. 115 DIPARTIMENTO DI SALUTE PUBBLICA Via Gramsci, 1240100 – BOLOGNA (BO) 051/60.79.711 Sicurezza e Salute Ambienti di Lavoro 051/60.79.929 CARABINIERI Tel. 112 POLIZIA Tel. 113 UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO (Ex Prefettura di Bologna) Piazza G.Galilei N°7, 40100- Bologna (BO) Centralino 051/64.01.111 PRIMO SOCCORSO SANITARIO Pronto soccorso EMERGENZE: Tel. 118 telefax. 051/38.86.96 OSPEDALE MAGGIORE Largo Nigrisoli, 2 40100- BOLOGNA (BO) centralino 051/64.78.111 OSPEDALE BELLARIA Via Altura,3 40100- BOLOGNA (BO) centralino 051/62.25.111 OSPEDALE S.ORSOLA Via Massarenti,9 40100- BOLOGNA (BO) centralino 051/63.63.111 centralino 051/64.78.955 centralino 051/64.78.214 CENTRO ANTIVELENI (OSPEDALE MAGGIORE) Via Nigrisoli,2 40100- BOLOGNA (BO) CENTRO ORTOPEDICO TRAUMATOLOGICO (OSPEDALE MAGGIORE) Via Nigrisoli,2 40100- BOLOGNA (BO) C 5 - Chiamate di soccorso Tra la Scuola e gli Enti preposti è definito un coordinamento perchè sia organizzato il soccorso nei tempi più rapidi possibili in relazione all'ubicazione della Scuola, delle vie di accesso, del traffico ipotizzabile nelle varie ore del giorno. D - NORME DI COMPORTAMENTO IN BASE AL TIPO DI EMERGENZA E MANSIONE Il Coordinatore dell'Emergenza è autorizzato a decidere l'evacuazione della scuola. Tutto il personale, deve raggiungere l'Area di Raccolta a ciascuno assegnata. SCHEDA 1 – NORME GENERALI 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) Mantenere la calma Interrompere tutte le attività seguire tutte le istruzioni ricevute in fase di formazione in caso di indicazione di esodo: lasciare gli oggetti personali dove si trovano abbandonare il locale ordinatamente, non spingersi, non correre, non urlare aiutare le persone in difficoltà non usare ascensori ne’ montacarichi scendere le scale addossati alle pareti seguire il percorso d’esodo assegnato raggiungere l’area di raccolta assegnata rapportarsi con le figure di riferimento (docente per gli studenti, responsabile del centro di raccolta per gli adulti) 13) attendere unlteriori istruzioni SUPPORTO ALLE PERSONE DISABILI O NON IN GRADO DI EVACUARE AUTONOMAMENTE Persone con problemi motori permanenti: uno studente Personale designato per il supporto alla suddetta persona: docenti in servizio nella classe, docenti di sostegno, collaboratori scolastici Procedura individuata e misure adottate per l’evacuazione definita nel piano educativo personalizzato e precisata nella fase di formazione della classe In generale i docenti di sostegno, con l’aiuto di alunni precedentemente individuati e, se necessario, supportati da operatori scolastici, devono curare la protezione degli alunni disabili. Le procedure, definite in sede di gruppo operativo, sono riportate in allegato. SCHEDA 2 – NORME PER EMERGENZA INCENDIO Chiunque si accorge dell’incendio: avverte la persona addestrata all’uso dell’estintore che interviene immediatamente; avverte il Coordinatore che si reca sul luogo dell’incendio e dispone lo stato di preallarme. Questo consiste in: - interrompere immediatamente l’erogazione di gas dal contatore esterno. - se l'incendio è di vaste proporzioni, avvertire i VVF e se del caso il Pronto Soccorso; - dare il segnale di evacuazione; - avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione; - coordinare tutte le operazioni attinenti. Tutti i presenti nell’edificio si atterranno alle norme generali I componenti della squadra di protezione incendi seguiranno le procedure previste, nello specifico: INCENDIO DI RIDOTTE PROPORZIONI 1. Mentre almeno un operatore della squadra interviene con l'estintore più vicino, contemporaneamente l'altro operatore procura almeno un altro estintore predisponendolo per l'utilizzo, mettendolo a distanza di sicurezza dal fuoco ma facilmente accessibile dal primo operatore, allontana le persone, compartimenta la zona dell'incendio, allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l'incendio e ritardarne la propagazione 2.Utilizzare gli estintori come da addestramento: - una prima erogazione a ventaglio di sostanza estinguente può essere utile per avanzare in profondità ed aggredire il fuoco da vicino; - se si utilizzano due estintori contemporaneamente si deve operare da posizioni che formino rispetto al fuoco un angolo massimo di 90°; - operare a giusta distanza per colpire il fuoco con un getto efficace; - dirigere il getto alla base delle fiamme; - non attraversare con il getto le fiamme, agire progressivamente prima le fiamme vicine poi verso il centro; - non sprecare inutilmente le sostanze estinguenti. 3. Proteggersi le vie respiratore con un fazzoletto bagnato, gli occhi con gli occhiali. N.B. Se si valuta che il fuoco è di piccole dimensione si deve arieggiare il locale, perchè è più importante tenere bassa la temperatura dell'aria per evitare il raggiungimento di temperature pericolose per l'accensione di altro materiale presente e per far evacuare i fumi e gas responsabili di intossicazioni e ulteriori incendi. INCENDIO DI VASTE PROPORZIONI 1.Avvisare i Vigili del Fuoco. 2.Il Coordinatore dell'emergenza dà il segnale di evacuazione della scuola. 3.Interrompere l'erogazione dell'energia elettrica e del gas il più a monte possibile. 4.Compartimentare le zone circostanti. 5.Solo nel caso in cui non si metta a repentaglio la propria incolumità, utilizzare i naspi per provare a spegnere l'incendio e per mantenere a più basse temperature le zone circostanti. 6. Solo nel caso in cui non si metta a repentaglio la propria incolumità, la squadra allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l'incendio e ritardare la propagazione. RACCOMANDAZIONI FINALI Il capo d’istituto, o il suo sostituto, può disporre il cessato allarme e dare ordine di rientro se, domato l’incendio nel giro di 5-10 minuti , ha acquisito certezza dell’agibilità dei locali, dopo attenta valutazione di quanto successo mediante : - accertamento che non permangano focolai nascosti o braci; - areazione dei locali per eliminare gas o vapori; - controllo che nei locali non vi siano lesioni alle strutture edilizie e/o agli impianti (elettrico, gas, macchinari…), chiedendo la consulenza dei Vigili del fuoco - avvertimento, se necessario, delle compagnie per la distribuzione delle utenze. La certificazione di agibilità dei locali viene di norma rilasciata dai VVFF, o dai tecnici del settore edilizia e patrimonio della Provincia di Bologna. Nel caso che, pur dichiarando a voce l’agibilità dell’edificio, nessuno dei tecnici dei due enti preposti rilasci per iscritto la certificazione, il capo d’istituto, o il suo sostituto, compilerà una dichiarazione, sostenuta da testimoni presenti, che attesta l’ottenimento verbale della suddetta agibilità. Note Generali Attenzione alle superfici vetrate: a causa del calore possono esplodere. In caso di impiego di estintori ad Co2 in locali chiusi, abbandonare immediatamente i locali dopo la scarica. Non dirigere mai il getto contro la persona avvolta dalle fiamme, usare grandi quantità d 'acqua oppure avvolgere la persona in una coperta o indumenti. IN CASO DI EMERGENZA INCENDIO SI RACCOMANDERA’: - Di camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga; - Se i corridoi e le vie di fuga non sono percorribili o sono invasi dal fumo, non uscire dalla classe, sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati; segnalare la propria presenza dalle finestre. SCHEDA 2 - NORME PER INCENDIOChiunque si accorga dell’incendio: SCHEDA 3 - NORME PER EMERGENZA SISMICA Tutto il personale addetto alla gestione dell’emergenza: si riparerà, dove possibile, sotto tavoli o scrivanie o si attesterà verso le pareti perimetrali, per tutta la durata della scossa sismica, terminata la quale attiverà la procedura di evacuazione. Tutti i presenti nell’edificio si atterranno alle norme generali: 1. mantenere la calma 2. interrompere ogni attività 3. ripararsi eventualmente sotto a scrivanie/banchi/tavoli, oppure 4. addossarsi alle pareti non finestrate del locale, preferibilmente in corrispondenza di architravi o pilastri, se riconoscibili 5. non avvicinarsi alle finestre e tenersi lontani da scaffali o oggetti sospesi 6. lasciare nel locale gli effetti personali 7. attendere il termine delle scosse 8. seguire il percorso d'esodo assegnato muovendosi con grande cautela e in silenzio 9. aiutare le persone eventualmente in difficoltà 10. raggiungere l’area di raccolta assegnata 11. rapportarsi con le figure di riferimento (docente per gli studenti, responsabile del centro di raccolta per gli adulti) 12. attendere ulteriori istruzioni. SCHEDA 4 - NORME PER EMERGENZA ELETTRICA In caso di black-out: Il Coordinatore dispone lo stato di pre-allarme che consiste in: - verificare lo stato del generatore EE, se vi sono sovraccarichi eliminarli; - azionare generatore sussidiario (se c’è) - telefonare all'ENEL - avvisare il responsabile di piano che tiene i rapporti con i docenti presenti nelle classi; - disattivare tutte le macchine eventualmente in uso prima dell’interruzione elettrica. SCHEDA 5 - NORME PER SEGNALAZIONE DELLA PRESENZA DI UN ORDIGNO Chiunque si accorga di un oggetto sospetto o riceva telefonate di segnalazione: - non si avvicina all’oggetto, non tenta di identificarlo o di rimuoverlo; - avverte il Coordinatore dell’emergenza che dispone lo stato di allarme. Questo consiste in: - evacuare immediatamente le classi e le zone limitrofe all’eventuale area sospetta; - telefonare immediatamente alla Polizia –tel.113; - avvertire i VVF e il Pronto Soccorso;- tel.115-118 - avvertire i responsabili di piano che si tengono pronti ad organizzare l’evacuazione; - attivare l’allarme per l’evacuazione. SCHEDA 6 - NORME PER EMERGENZA TOSSICA O CHE COMPORTI IL CONFINAMENTO (incendio esterno o presenza di nube tossica dovuta ad altri motivi, intrusione di estraneo pericoloso, altri fatti che comportano impedimento all’uscita degli alunni) In caso di emergenza per fumo o nube tossica, è indispensabile conoscere la durata del rilascio, ed evacuare solo in caso di effettiva necessità. Il personale della scuola è tenuto al rispetto di tutte le norme di sicurezza, a salvaguardare l’incolumità degli alunni, in caso di nube tossica o di emergenza che comporti obbligo di rimanere in ambienti confinati il personale è tenuto ad assumere e far assumere agli alunni tutte le misure di autoprotezione conosciute e sperimentate durante le esercitazioni. Il Coordinatore dell’emergenza deve: - Tenere il contatto con gli Enti esterni, per concordare le decisioni necessarie (In genere l’evacuazione è da evitarsi). - Aspettare l’arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse; - Disporre lo stato di allarme. Questo consiste in: - Far rientrare tutti nella scuola - segnalare la necessità di rimanere dentro le aule, assicurando la chiusura di porte e finestre, - tenere costantemente monitorata la situazione, ricordando di mantenere la calma e dando istruzioni precise a seconda della situazione. - In caso di sospetto di atmosfera esplosiva agire sull'interruttore di energia elettrica centralizzato e non effettuare nessuna altra operazione elettrica ne’ usare i telefoni. I docenti devono: - chiudere le finestre, tutti i sistemi di ventilazione, le prese d’aria presenti in classe, assegnare agli studenti compiti specifici per la preparazione della tenuta dell’aula, come, ad esempio, sigillarne gli interstizi con stracci bagnati o assicurare la tenuta della chiusura della porta; - aiutare gli studenti a mantenere la calma e a seguire le istruzioni ricevute; - mantenersi in continuo contatto con il coordinatore attendendo disposizioni sull’eventuale evacuazione. Gli studenti devono: mantenere la calma, seguire le istruzioni e, in caso di fumo o nube diffusa, stendersi a terra e tenere una straccio bagnato sul naso; I docenti di sostegno devono: - con l’aiuto di alunni predisposti e, se necessario, supportati da operatori scolastici, curare la protezione degli alunni disabili. SCHEDA 7 - NORME PER ALLAGAMENTO Chiunque si accorga della presenza di acqua: avverte il Coordinatore che si reca sul luogo e dispone lo stato di pre-allarme. Questo consiste in: - interrompere immediatamente l’erogazione di acqua dal contatore esterno; - aprire l’interruttore di energia elettrica centralizzato e non effettuare altre operazioni elettriche; - avvertire i responsabili di piano, che comunicheranno alle classi l’interruzione di energia elettrica; - telefonare all’Azienda Gas Acqua; - verificare se vi sono cause accertabili di fughe di acqua (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni, lavori in corso su tubazioni in strada o lavori di movimentazione terra e scavo in strade o edifici adiacenti). Se la causa dell’allagamento è da fonte interna controllabile (rubinetto, tubazione isolabile, ecc.) e l’acqua non ha raggiunto parti elettriche o di altri impianti, il Coordinatore, una volta isolata la causa e interrotta l’erogazione dell’acqua, dispone lo stato di cessato allarme,. Questo consiste in: - dare l'avviso di fine emergenza; - avvertire l’Azienda Gas Acqua. Se la causa dell’allagamento è dovuta a fonte non certa o comunque non isolabile, il Coordinatore dispone lo stato di allarme. Questo consiste in: - avvertire i Vigili del fuoco attivare il sistema di allarme per l’evacuazione. SCHEDA 8 - NORME PER I GENITORI Il DIRIGENTE SCOLASTICO predispone perché tutta l’informazione necessaria sia messa a disposizione dei genitori, mediante la segnaletica affissa nei vari ambienti dell’edificio raggiungibili dai genitori nelle occasioni del loro ingresso e della loro permanenza nei locali scolastici. Tutte le famiglie potranno leggere l’opuscolo informativo inserito nel libretto dello studente che ogni alunno ha ricevuto e, su richiesta, potranno avere anche copia del piano di emergenza. I genitori sono informati che dovranno attenersi a quanto predisposto da questo piano tutte le volte che faranno ingresso e permarranno nei locali scolastici, semplicemente seguendo gli avvisi e le indicazioni della segnaletica grafica e luminosa opportunamente dislocati nei vari ambienti. LA SEGNALETICA La segnaletica relativa alla Prevenzione Incendi si compone di più segnali con funzione di: Avvertimento: evidenzia le condizioni di pericolo capaci di determinare l'insorgere di un incendio Triangolo con pittogramma nero su fondo Giallo e bordo Nero. Divieto: vieta determinate azioni in presenza delle condizioni di pericolo - Cerchio con pittogramma Nero su fondo Bianco bordo e barra trasversale Rossa. Attrezzature antincendio: informa a mezzo di pittogrammi dell'esistenza e dell'ubicazione dei presidi antincendio (segnali antincendio, scala, estintore, ecc.) Rettangolo o Quadrato pittogramma Bianco su fondo Rosso. Salvataggio: informa a mezzo di pittogrammi dell'esistenza e dell'ubicazione dei dispositivi di soccorso e delle situazioni di sicurezza (vie di fuga, telefono, cassetta pronto soccorso, ecc.) Rettangolo o Quadrato con pittogramma Bianco su fondo Verde. E 1 - Tabella sostanze estinguenti per tipo di incendio Classe di Incendio Materiali da proteggere Sostanze Estinguenti Getto Pieno A B INCENDI DI MATERIALI SOLIDI COMBUSTIBILI, INFIAMMABILI ED INCANDESCENTI Acqua Nebulizz. Vapore Schiuma CO2 2 Gomma e derivati 2 Tessuti naturali D 2 2 Libri e documenti 2 Quadri, tappeti pregiati e mobili d’arte Alcoli, eteri e sostanze solubili in acqua 2 Metano, propano, butano Etilene, propilene, e acetilene INCENDI DI SOSTANZE CHIMICHE SPONTANEAMENTE COMBUSTIBILI IN PRESENZA DI ARIA, REATTIVE IN PRESENZA DI ACQUA O SCHIUMA CON FORMAZIONE DI IDROGENO E PERICOLO DI ESPLOSIONE Cuoio e pelli INCENDI DI MATERIALI E LIQUIDI PER I QUALI Vernici e solventi E’ NECESSARIO UN EFFETTO DI COPERTURA Oli minerali e benzine E DI SOFFOCAMENTO Automezzi INCENDI DI MATERIALI GASSOSI INFIAMMABILI H 1 Legnami, carta e carboni Idrogeno C P Nitrati, nitriti, clorati e perclorati Alchilati di alluminio Perossido di bario, di sodio e di potassio Magnesio e manganese Sodio e potassio Alluminio in polvere E INCENDI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE SOTTO TENSIONE Trasformatori Alternatori 3 3 Quadri ed interruttori 3 Motori elettrici Impianti telefonici 3 Legenda USO VIETATO 1 SCARSAMENTE EFFICACE 2 EFFICACE 3 - IN EDIFICI CHIUSI E CON IMPIANTI FISSI - SPENGONO L’INCENDIO MA NON ELIMINANO GLI INNESCHI (BRACI) - PERMESSA PURCHE’ EROGATA DA IMPIANTI FISSI EFFICACE MA DANNEGGIA I MATERIALI E 2 - Tabella sostanze estinguenti - Effetti SOSTANZA ANIDRIDE CARBONICA POLVERE HALON CARATTERISTICHE EFFETTI SUL CORPO UMANO Di relativa efficacia, richiede una abbondante erogazione; il costo è moderato. Utilizzata in mezzi di estinzione fissi a saturazione d’ambiente e mobili. Gli estintori portatili risultano pesanti a causa della robustezza imposta dalla pressione di conservazione allo stato liquido. Durante l’espansione a pressione atmosferica si raffredda energicamente Possibilità di ustioni da freddo per contatto durante l’erogazione. Durante la scarica di mezzi mobili in locali molto angusti o di impianti fissi a saturazione d’ambiente pericolo di asfissia tipo BC Costo e prestazioni molto variabili a seconda del tipo e della qualità tipo ABC (polivalente) impiegata. Tipi adatti per qualsiasi classe di per metalli fuoco. Utilizzata in mezzi fissi e mobili. Di elevata efficacia, richiede una erogazione limitata, con raggiungimento di minime concentrazioni ambientali. Costo elevato. Utilizzato in mezzi di spegnimento fissi a saturazione d’ambiente e mobili. halon 1301 - 1211 In locali angusti o in caso di investimento diretto possibili irritazioni alle vie respiratorie e agli occhi; raramente dermatosi. Innocuità decrescente (Aerare dopo nell’ordine di elencazione. l'erogazione in ambienti Alle concentrazioni di chiusi) estinzione effetti reversibili di tipo anestetico e del halon 2402 ritmo cardiaco. (Impiegare solo Formazione di sostanze all'aperto) tossiche per decomposizione termica.