Liceo Scientifico Statale "Leonardo da Vinci"
Casalecchio di Reno
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI NEGLI
AMBIENTI DI LAVORO
ANNO
SCOLASTICO
2012-2013
PIANO DI EMERGENZA
Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81
PIANO DI EMERGENZA
Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni
Decreto Ministeriale 26 agosto 1992
Decreto Ministeriale 10 marzo 1998
Scuola / Istituto:
LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI”
Indirizzo:
VIA CAVOUR N°6 - CASALECCHIO DI RENO
SEDE DI VIA PIO PANFILI 17/3° - BOLOGNA
Anno scolastico
2012 - 2013.
Data:
21 NOVEMBRE 2012
Il presente DOCUMENTO PIANO DI EMERGENZA è stato elaborato
dalla Dirigente scolastica DOTT.SSA MARINELLA COCCHI
in collaborazione con:
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell’istituto: ARCH. ANDREA VITTUARI
Il Documento è stato elaborato previa consultazione dei Rappresentante/i dei Lavoratori per la Sicurezza:
sig.ra Patrizia Piperno.
La Dirigente Scolastica
Dott.ssa Marinella Cocchi
_______________________
Il presente documento si compone di n° 20 pagine ed è corredato dagli allegati planimetrici dell’Istituto. Il
piano di emergenza è aggiornato periodicamente in funzione delle variazioni intervenute nella struttura attrezzature - organizzazione - n. di persone presenti.
Indice
A - GENERALITA'
1- Identificazione e riferimenti della Scuola
2- Caratteristiche generali dell'edificio scolastico e planimetrie delle aree interne e esterne - in
allegato
3- Distribuzione e localizzazione della popolazione scolastica
4- Identificazione delle aree ad alta vulnerabilità
4
5
6
6
B - ORGANIZZAZIONE DELL'EMERGENZA
1 - Obiettivi del piano
2 - Informazione
3 - Classificazione emergenze
4 - Localizzazione del Centro di Coordinamento
5 - Composizione della Squadra di Emergenza
Squadra Prevenzione Incendi
Squadra Evacuazione
Squadra Pronto Soccorso
6 - Esercitazioni - prove di evacuazione
7
7
7
7
8
8
8
8
9
C - PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE
1 - Compiti della Squadra di Evacuazione per funzione
Scheda 1 - Coordinatore dell'Emergenza
Scheda 2 - Responsabile Area di Raccolta
Scheda 3 - Responsabile chiamata di soccorso
Scheda 4 - Responsabile evacuazione classe
Scheda 5 - Studenti - Aprifila - Chiudifila - Soccorso
2 - Compiti della Squadra di Prevenzione Incendi
Incendio di ridotte proporzioni
Incendio di vaste proporzioni
3 - Aree di raccolta
4 - Sistema Comunicazione Emergenze
Avvisi con campanella
Comunicazioni a mezzo altoparlante
Comunicazioni telefoniche
5 - Chiamate di soccorso
6 - Enti esterni di Pronto Intervento
9
9
9
10
10
10
11
11
11
12
12
12
12
13
13
13
D - NORME DI COMPORTAMENTO IN BASE AL TIPO DI EMERGENZA E MANSIONE
Scheda 1 - Norme per l'evacuazione
Scheda 2 - Norme per l'incendio
Scheda 3 - Norme per l'emergenza sismica
Scheda 4 - Norme per l'emergenza elettrica
Scheda 5 - Norme per la segnalazione di presenza di un ordigno
Scheda 6 - Norme per l'emergenza tossica o che comporti il confinamento nella scuola
Scheda 7 - Norme per l'allagamento
Scheda 8 - Norme per i genitori
14
15
16
17
17
17
18
18
E - PRESIDI ANTINCENDIO
1 - Segnaletica di emergenza
2 - Sostanze estinguenti per tipo di incendio
3 - Sostanze estinguenti - Effetti
18
19
20
A - GENERALITA’
PREMESSA
Il Piano d'Emergenza è l'insieme delle misure da attuare per affrontare la situazione in modo da
prevenire eventuali incidenti, evitare o limitare i danni per l'integrità e la salute dei lavoratori o
delle persone eventualmente coinvolte nell'ambiente di lavoro, arrivando ad attuare, se
necessario, il relativo piano d'evacuazione totale dei locali.
Una puntuale organizzazione per far fronte alle situazioni imprevedibili riduce inoltre il rischio di
reazioni non controllate che, specialmente in ambito collettivo, possono essere pericolose.
Questo comportamento irrazionale è conosciuto con il termine di PANICO.
Il panico si manifesta con varie reazioni emotive: timore e paura, oppressione, ansia fino ad
emozioni convulse e manifestazioni isteriche, assieme a particolari reazioni dell'organismo; le
persone reagiscono in modo non controllato e razionale.
In una situazione di pericolo, presunta o reale, con presenza di molte persone, il panico si
manifesta principalmente nei seguenti modi:



COINVOLGIMENTO DELLE PERSONE NELL’ANSIA GENERALE, CON INVOCAZIONI D’AIUTO,
GRIDA, ATTI DI DISPERAZIONE
ISTINTO ALL’AUTODIFESA, CON TENTATIVI DI FUGA AI DANNI DEGLI ALTRI (SPINTE –
CORSE – AFFERMAZIONE DEI POSTI CONQUISTATI VERSO LA SALVEZZA)
DECADIMENTO D’ALCUNE FUNZIONI COMPORTAMENTALI: ATTENZIONE – CONTROLLO DEI
MOVIMENTI – FACOLTA’ DI RAGIONAMENTO.
Queste reazioni costituiscono elementi di grave turbativa e pericolo.
I comportamenti di cui abbiamo parlato possono essere modificati e ricondotti alla normalità se
il sistema in cui si evolvono è preparato e organizzato per far fronte ai pericoli che lo insidiano.
Un contributo fondamentale in questa direzione, come già sottolineato, lo può dare il piano
d'emergenza.
A 1. - IDENTIFICAZIONE E RIFERIMENTI DELLA SCUOLA
Scuola/Istituto LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO DA VINCI”
Via Cavour n° 6, 40033 Casalecchio di Reno (sede principale)
Via Pio Panfili , n° civico 17/3°, BOLOGNA (sede succursale)
PROPRIETARIO DELL’EDIFICIO
Ragione sociale PROVINCIA DI BOLOGNA
Via MALVASIA n° civico 4 Cap 40131 - Bologna (Bo)
Referente per l’edificio scolastico SETTORE EDILIZIA E PATRIMONIO, Servizio edilizia scolastica
Ing. Simone Stella
DATI OCCUPAZIONALI ANNO SCOLASTICO 2012/2013 nella sede di Via p.Panfili 17/3°
STUDENTI
N. Totale
535
N. femmine
301
N. maschi
234
PERSONALE DELLA SCUOLA
DOCENTI COLLABORATORI DELLA PRESIDENZA:
due collaboratrici
prof.ssa Ferrarini Rossella
prof.ssa Sortino Maria
DIRETTORI RESPONSABILI DI LABORATORIO:
N°
LABORATORIORESPONSABILE
AULE SPECIALI
1 CHIMICA
Prof. Rubino Roberta
2 FISICA
Prof. Contarini Rossella
3 INFORMATICA
Prof. Scaravelli Irene
4 PALESTRA
Prof. Pajni Paola
Sostituto
Prof. Pensabene Giovanna
Prof. Rimondi Rossella
Prof. Ferrarini Rossella
Prof. Lolli Silvia
PERSONALE
CORPO DOCENTE
PERSONALE AUSILIARIO
PERSONALE AMMINISTRATIVO E DI SEGRETERIA
ALTRO
N. Totale
65
6
2
--
N. femmine
52
5
--
N. maschi
13
1
2
--
Nella documentazione è riportata la planimetria completa della scuola, dalla quale si
possono desumere le ubicazioni delle diverse aree, le strutture che ospitano laboratori o veri
e propri impianti, i corpi tecnici ed in generale i diversi luoghi coperti o all’aperto.
Breve descrizione dell’ edificio
Si tratta di una struttura di quattro piani fuori terra più un interrato risultante da due parti: una preesistente, che è
parte di un corpo di fabbrica dell’istituto “O.Belluzzi”, da settembre 2011 definitivamente separata con opere murarie
dalle pertinenze dell’istituto tecnico, e l’altra, che è una nuova costruzione ultimata a settembre 2012 e congiunta alla
parte preesistente.
Nella definizione planimetrica d’insieme la nuova sede del liceo assume una forma ad “L”, con il nuovo corpo, più
lungo, orientato a Sud ( quindi sull’asse Est-Ovest) ed il corpo preesistente orientato sull’asse Nord-Sud.
La struttura portante è, per entrambi i corpi di fabbrica, in cemento armato e la copertura è piana.
I blocchi-scale sono due interni, nell’ala nuova, e uno esterno, nell’ala preesistente, adibito a via di fuga per la
sicurezza. Un ascensore è funzionante, anche per disabili, mentre un altro, previsto, non è stato realizzato.
L’edificio adibito a palestra, con relativi spogliatoi e magazzini, è esterno e collegato con un passaggio coperto con
pensilina.
Trattandosi di una recente realizzazione tutti i servizi e gli accessori sono adeguati e rispondenti alle esigenze,
l’illuminazione è buona e gli spazi consoni alla capienza prevista.
Aree libere, a verde o lastricate o adibite a parcheggio, completano l’insieme.
Corpo di fabbrica adibito a palestra:
- piano terra: atrio, palestra (doppio volume), spogliatoi doppi con relativi servizi per gli studenti, ufficio con
spogliatoio e servizio per i docenti, 2 magazzini per attrezzi
- piano primo: locale caldaia con deposito scorte materiali
Corpo di fabbrica adibito ad aule e altri ambienti scolastici:
- piano terra:
 Atrio per l’accoglienza
 Locale per il centralino
 5 Aule per le classi
 1 Aula per gli insegnanti
 1 sala di lettura o per riunioni e per ricevimento dei genitori
 1 Aula per la collaboratrice della dirigente scolastica


- primo piano:
7 Aule per le classi
1 ufficio adibito a centro stampa ed al personale tecnico






1
1
1
1
2
1


- terzo piano:
7 Aule per le classi
1 Auletta per i gruppi di alternativa alla Religione Cattolica




- interrato:
saletta ginnica attrezzata
2 spogliatoi con relativi servizi e docce
1 locale pompe caldaia
2 magazzini
secondo piano
Aula per classi
Laboratorio Informatica
Laboratorio Chimica e Biologia
Laboratorio Fisica
Aule per le proiezioni e l’uso di ausilii multimediali
Saletta pluriuso
A 2.1 ELABORATI PLANIMETRICI
Nelle planimetrie sono indicate le destinazioni d’uso dei locali di lavori, i dispositivi, gli impianti di
sicurezza e antincendio ed i percorsi d’esodo .
Tali elaborati sono esposti all’interno dell’istituto e all’interno di ogni singolo ambiente, per consentire la
rapida evacuazione dell’edificio, in caso di emergenza.
Nella documentazione cartografica sono riportate le seguenti informazioni:
 Ubicazione delle Uscite di emergenza
 Ubicazione dei luoghi sicuri
 Individuazione dei percorsi di fuga
 Ubicazione delle attrezzature antincendio (idranti, estintori, ecc.)
 Individuazione delle aree di raccolta esterne
 Indicazione della segnaletica di sicurezza
 Individuazione di tutti i locali del piano evidenziando i più pericolosi
 Individuazione dell'interruttore elettrico generale di piano e generale
 Individuazione delle chiusure del gas metano
 Individuazione delle chiusure dell'erogazione dell'acqua
PIANO
Studenti
Disabili
Docenti
interrato
terra
primo
secondo
terzo
TOTALE
(max 25*)
138
187
30**
179
535
--1
--- **
--1
1
5/6
7
1**
7
20
Non
Docenti
-2
2
2
1
7
Amministrativ
i
-------
TOTALE
(max 26*)
146
195
34**
188
563
* solo nel caso che una classe usi l’auletta ginnica
** non considerando classi che utilizzano i laboratori
Luoghi a rischio
Magazzini
Laboratori
Locali tecnologici
Centrale termica e locali tecnologici
Biblioteca
Bar
Centro stampa
Impianti Sportivi
Aula magna
Archivi
Parcheggio esterno
Aree esterne di distribuzione
Ubicazione
Piano interrato
Secondo piano
Piano interrato blocco centrale
Piano primo edificio palestra
----Primo piano
Piano interrato e piano terra
--Piano terra
Area esterna fronte ingresso
Aree di accesso e di disimpegno con altra
struttura scolastica e con la palestra
Aule particolari
Aula Magna per attività collettive
Aule con studenti disabili
Aule ubicate in posizioni particolari con
difficoltà di evacuazione
Ubicazione
--Piano terra
---
Numero
--1
---
Altri Rischi
Sostanze tossiche
Attrezzature particolari
Ubicazione
Laboratorio Chimica
palestra
Numero
1
1
Numero
2
3
1
1
----1
2
--1
1
B- ORGANIZZAZIONE DELL’EMERGENZA
Il Dirigente Scolastico unitamente al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell’Istituto,
dispone le seguenti programmazioni all’interno dell’Istituto per la gestione dell’emergenza:
a) vengono tenuti costantemente i rapporti con i servizi pubblici, la lotta antincendio, i sistemi di gestione
dell’emergenza, il salvataggio;
b) vengono designati gli addetti della squadra antincendio, in relazione alle competenze e alle caratteristiche
dell’istituto;
c) vengono informati i lavoratori e gli studenti in merito alle eventuali esposizioni al pericolo e alle misure da
adottare per l’abbattimento del pericolo stesso;
d) vengono predisposti i programmi di intervento per il piano di evacuazione e per il deflusso delle persone
dagli edifici scolastici e programmate le relative prove;
e) i lavoratori partecipano all’abbattimento del pericolo e partecipano fattivamente alla sua riduzione.
B 1- Obiettivi del piano
Il presente piano tende a perseguire i seguenti obiettivi:
 affrontare l'emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti sulla popolazione scolastica;
 pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che esterni;
 coordinare i servizi di emergenza, lo staff tecnico e la direzione didattica;
 fornire una base informativa didattica per la formazione dei tutto il personale, degli studenti e dei loro
genitori.
B 2 - Informazione
L'informazione a tutto il personale e agli studenti prevede incontri per l'acquisizione delle procedure e dei
comportamenti individuati nel piano, lo studio di casi esemplari tramite la visione di video e la partecipazione
a dibattiti.
La sintesi del piano di emergenza è riportata sulle planimetrie affisse
Formazione - informazione e addestramento per l'emergenza
Nella scuola, oltre alla specifica formazione della squadra d'emergenza incendi e pronto soccorso, si segue
un programma d'addestramento periodico per tutti i lavoratori, atto a monitorare continuamente il livello di
sicurezza dell'attività, di preparazione all'uso dei dispositivi antincendio e nell'esercitazione sul piano
d'emergenza/evacuazione.
Il programma relativo all'informazione e formazione dei dipendenti, in merito ai rischi ed alle conseguenti
misure di tutela, si articola in due occasioni fondamentali:
 all'atto dell'assunzione,
 periodicamente (annualmente e due volte l'anno per l'esercitazione antincendio)
Qualora vengano ad attuarsi mutamenti, organizzativi o tecnologici, il programma prevede una tempestiva
formazione agli addetti interessati.
EMERGENZE INTERNE
Incendio
Ordigno esplosivo
Allagamento
Emergenza elettrica
Fuga di gas
Fuoriuscita di liquidi infiammabili o tossico- nocivi
Infortunio/malore
EMERGENZE ESTERNE
Incendio
Attacco terroristico
Alluvione
Evento sismico
Emergenza tossico- nociva
B 4 - Localizzazione del Centro di Coordinamento
Il Centro di Coordinamento è ubicato nell'ufficio di dirigenza al piano terra,
il numero telefonico è
051.6194857
In caso di evacuazione nell'area di raccolta nella zona parcheggio antistante l’ingresso principale.
E' qui che si svolgono le funzioni preposte per coordinare l'emergenza, tenere i contatti con le autorità
esterne, decidere le azioni per affrontare l'emergenza e in caso di evacuazione è il punto di riferimento per le
informazioni provenienti dalle aree di raccolta.
SQUADRA DI PREVENZIONE INCENDI
Due unità per piano (indicativamente)
Abilitati dopo corso di formazione allo
spegnimento e all'uso dei mezzi di estinzione
Attestato rilasciato dai VVF
n.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
NOMINATIVO
tel.
interno
PIANO
T
T
T
1
T/1
1/2
2
2
3
3
Ferrarini Rossella
Marasco Teresina
Laudati Valeria
Vitiello Anna
Vecchione Alessandra
Barberini Mauro
Calabrese Cesare
Rubino Roberta
Maccagnani Rita
Piperno Patrizia
Compiti
Circoscrive l'incendio e ne ritarda la propagazione
Scelta del mezzo di estinzione
Spegnimento
CORSO
n° ore
anno
8
2009
8
2004
8
8
2010
8
2009
8
2010
8
2010
8
8
12
2002
Note
Formazione prevista nel corso dell’a.s.
Con attestato di idoneità tecnica
Formazione prevista nel corso dell’a.s.
Formazione prevista nel corso dell’a.s.
Formazione prevista nel corso dell’a.s.
Formazione prevista nel corso dell’a.s.
Formazione prevista nel corso dell’a.s.
Formazione prevista nel corso dell’a.s.
Formazione prevista nel corso dell’a.s.
Con attestato di idoneità tecnica
SQUADRA DI EVACUAZIONE - Assegnazione incarichi
INCARICO
FIGURA
Emanazione ordine di evacuazione
Addetta FERRARINI ROSSELLA
Sostituta Vecchione Alessandra
Diffusione ordine di evacuazione
Addetta MARASCO TERESINA
Chiamata di soccorso
Responsabile dell'evacuazione della
classe
Responsabile centro di raccolta esterno
Interruzione energia elettrica/gas
Verifica giornaliera uscite emergenza e
verifica settimanale degli estintori
Addetta LAUDATI VALERIA
Sostituta Marasco Teresina
Docente in servizio nella classe al momento dell’emergenza
Addette FERRARINI ROSSELLA e VECCHIONE ALESSANDRA
Addetto MARASCO TERESINA
Sostituta Vitiello Anna
Addetti tutti i collaboratori scolastici, ciascuno al piano
assegnato
SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO
Pronto Soccorso
Compiti
Due unità per piano in media.
Conoscere e applicare al bisogno le misure di primo soccorso,
Abilitati dopo corso di formazione
utilizzando le attrezzature fondamentali.
Organizzare il primo intervento e la richiesta dei soccorsi.
n.
NOMINATIVO
1
2
3
Laudati Valeria
4
5
6
7
8
9
10
Rimondi Rossella
Barberini Mauro
Marasco Teresina
Vitiello Anna
Bonanno Caterina
Rubino Roberta
Ferrari Fiammetta
Vecchione Alessandra
Piperno Patrizia
PIANO
T
T
T/1
1
2
2
2/3
2/3
3
3
CORSO
N° ore Ente
8
2010
12
2010
12
2010
8
8
2001
8
-8
2010
2002
Note e programmazione aggiornamento
Addetta alle chiamate di pronto soccorso
Aggiornam. novembre 2012
Addetta alla verifica periodica cassette di primo
soccorso - Aggiornam. novembre 2012
Formazione novembre 2012
Formazione novembre 2012
Aggiornam. novembre 2012
Aggiornam. novembre 2012
Aggiornam. novembre 2012
Formazione novembre 2012
Aggiornam. novembre 2012
PREVENZIONE E GESTIONE DELL’EMERGENZA
Ai fini della prevenzione e della protezione si effettueranno almeno due volte all'anno
le esercitazioni periodiche precedute da iniziative di informazione e formazione,
come da programmazione.
Buone Pratiche per l’esecuzione delle prove :
 effettuazione all'inizio e a metà dell'anno scolastico;
 una programmata e l’altra a sorpresa;
 con la presenza e la collaborazione delle protezione civile o enti di soccorso locale
(ciò consentirà a tali enti di conoscere la realtà scolastica);
 periodicamente durante le esercitazioni, si utilizzerà l'impianto elettrico
d'emergenza per verificarne la funzionalità.
Dalle prove di evacuazione si procederà a valutare e verificare :
 un sensibile miglioramento del tempo realizzato per evacuare l’intero edificio,
rispetto alla prova precedente;
 il funzionamento dell’intera organizzazione sia in termini di compiti e mansioni che
di reazioni “umane”.
COMPITI DEGLI ADDETTI ALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA
SCHEDA 1 - LA FIGURA DEL COORDINATORE DELL’EMERGENZA
L’ADDETTO CHE HA RICEVUTO la segnalazione di "inizio emergenza" assume il ruolo di
“Coordinatore dell’Emergenza”, attiva gli altri componenti della squadra e si reca sul posto
segnalato. Il ruolo di Coordinatore dell’emergenza potrà anche essere assunto dal Dirigente
Scolastico, se presente.





Valuta la situazione di emergenza e di conseguenza la necessità di evacuare l’edificio, attuando la
procedura d’emergenza prestabilita.
Dà ordine agli addetti di disattivare gli impianti di piano o generali.
Dà il segnale di evacuazione generale e ordina ad uno degli altri addetti di chiamare i mezzi di soccorso
necessari.
Sovrintende a tutte le operazioni sia della squadra di emergenza interna che degli enti di soccorso.
Dà il segnale di fine emergenza.
SCHEDA 2 - RESPONSABILI DELL'AREA DI RACCOLTA
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
1)
Per i non docenti:
-
2)
si dirigono verso il punto di raccolta percorrendo l’itinerario previsto dalle planimetrie di piano;
acquisiscono, dai docenti di ogni classe, la presenza degli studenti e la trascrivono nell’apposito
modulo; (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendono tutte le informazioni necessarie
e le trasmettono al Capo d’Istituto);
comunicano al Capo d’Istituto la presenza complessiva degli studenti;
Per i docenti:
- effettuano la procedura d’esodo della propria classe, come previsto dalla procedura d’emergenza;
- arrivati all'area di raccolta, acquisiscono, dai docenti di ogni classe, la presenza degli studenti e la
trascrivono nell’apposito modulo; (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendono tutte le
informazioni necessarie e le trasmettono al Capo d’Istituto);
SCHEDA 3 - RESPONSABILE CHIAMATA DI SOCCORSO All’ordine di evacuazione dell’edificio:
- Attende l'avviso del Coordinatore dell'emergenza per effettuare la chiamata dei mezzi di soccorso
seguendo le procedure previste.
- Si dirige verso l'area di raccolta seguendo l’itinerario prestabilito dalle planimetrie di piano.
SCHEDA 4 - RESPONSABILE DELL'EVACUAZIONE DELLA CLASSE - DOCENTE
All’insorgere di una emergenza:
-
Contribuisce a mantenere la calma in tutta la classe in attesa che venga comunicato il motivo
dell'emergenza.
Si attiene alle procedure corrispondenti al tipo di emergenza che è stato segnalato.
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
-
Fa uscire ordinatamente gli studenti iniziando dalla fila più vicina alla porta; gli studenti
procederanno in fila senza spingersi e senza correre; uno studente assume la funzione di "apri-fila"
e un altro quella di "chiudi-fila".
Prende il registro delle presenze, con gli alunni si reca all 'area di raccolta e fa l'appello per
compilare l'apposito modulo allegato al registro.
NOTE
Nel caso di presenza di disabili, deve intervenire la persona designata per l'assistenza di tali alunni.
I docenti facenti parte della squadra di emergenza verranno immediatamente sostituiti nelle
procedure di evacuazione della classe.
SCHEDA 4 - RESPONSABILI DELL'EVACUAZIONE AI PIANI
All’insorgere di una emergenza:
-
Contribuiscono a mantenere la calma nei locali comuni, quali corridoi, bagni, salette, ecc., in attesa
che venga comunicato il motivo dell'emergenza.
Si attengono alle procedure corrispondenti al tipo di emergenza che è stato segnalato.
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
-
raggiungono i locali che sanno sprovvisti di impianto d’allarme per allertare i presenti
sull’emergenza
assicurano l’assistenza e la vigilanza ai fini di un corretto esodo delle classi
guidano verso il percorso d’esodo alunni e persone che non sono in classe al momento
dell’insorgere dell’emergenza
escono per ultimi, dopo essersi assicurati che il proprio compartimento sia stato tutto evacuato, e
raggiungono il punto di raccolta.
SCHEDA 6 - STUDENTI
APRI-FILA
CHIUDI-FILA
SOCCORSO
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
-
Mantengono la calma, seguono le procedure stabilite e le istruzioni del docente.
Gli Apri-fila devono iniziare il percorso verso la via di fuga stabilita, guidando i compagni alla propria
area di raccolta.
I Chiudi-fila hanno il compito di verificare da ultimi la completa assenza di compagni nella classe
evacuata e di chiudere la porta (una porta chiusa è segnale di classe vuota).
Per gli Istituti Superiori è necessario che vengano individuati in ogni classe Studenti per il Soccorso
che hanno il compito di aiutare i disabili o persone ferite durante tutte le fasi dell'evacuazione.
C - PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE
INCENDIO DI RIDOTTE PROPORZIONI
1. E’ necessario che intervengano almeno due operatori della squadra d’emergenza:
- un operatore interviene con l'estintore più vicino,
- contemporaneamente un altro operatore procura almeno un altro estintore
- lo dispone per l'utilizzo, collocandolo a distanza di sicurezza dal fuoco, ma facilmente accessibile al
primo operatore,
- allontana le persone,
- compartimenta la zona dell'incendio,
- allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l'incendio e
ritardarne la propagazione.
2. Utilizzo degli estintori come da addestramento:
- una prima erogazione a ventaglio di sostanza estinguente può essere utile per avanzare in profondità ed
aggredire il fuoco da vicino;
- se si utilizzano due estintori contemporaneamente si deve operare da posizioni che formino rispetto al
fuoco un angolo massimo di 90°;
- operare a giusta distanza per colpire il fuoco con un getto efficace;
- dirigere il getto alla base delle fiamme;
- non attraversare con il getto le fiamme, agire progressivamente prima le fiamme vicine poi verso il centro;
- non sprecare inutilmente le sostanze estinguenti.
3. Proteggersi le vie respiratore con un fazzoletto bagnato, gli occhi con gli occhiali.
N.B. Se si valuta che il fuoco è di piccole dimensioni si deve arieggiare il locale, perchè è più
importante tenere bassa la temperatura dell'aria per evitare il raggiungimento di temperature
pericolose per l'accensione di altro materiale presente e per far evacuare i fumi e gas responsabili di
intossicazioni e ulteriori incendi.
INCENDIO DI VASTE PROPORZIONI
1. Avvisare i Vigili del Fuoco.
2. Il Coordinatore dell'emergenza dà il segnale di evacuazione della scuola.
3. Interrompere l'erogazione dell'energia elettrica e del gas il più a monte possibile.
4. Compartimentare le zone circostanti.
5. Solo nel caso in cui non si metta a repentaglio la propria incolumità, utilizzare i naspi per provare a
spegnere l'incendio e per mantenere a più basse temperature le zone circostanti.
6.
Solo nel caso in cui non si metta a repentaglio la propria incolumità, la squadra allontana dalla zona
della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l'incendio e ritardare la propagazione.
RACCOMANDAZIONI FINALI
Quando l'incendio è domato :
- accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci;
- arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori;
- far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare che non vi siano lesioni a strutture portanti
NOTE GENERALI
o
o
o
Attenzione alle superfici vetrate: a causa del calore possono esplodere.
In caso di impiego di estintori ad Co2 in locali chiusi, abbandonare immediatamente i locali
dopo la scarica.
Non dirigere mai il getto contro la persona avvolta dalle fiamme, ma usare grandi quantità
d 'acqua oppure avvolgere la persona in una coperta o indumenti.
AREE DI RACCOLTA
Sono individuate aree di raccolta all'interno e all'esterno dell'edificio.
- Le aree di raccolta interne sono individuate in zone sicure adatte ad accogliere le classi in caso
l'emergenza non preveda l'evacuazione.
- Le aree di raccolta esterne sono individuate e assegnate alle singole classi, in cortili o zone di pertinenza,
in modo da permettere il coordinamento delle operazioni di evacuazione e il controllo dell'effettiva presenza
di tutti.
Le aree di raccolta devono far capo a "luoghi sicuri" individuati tenendo conto delle diverse ipotesi di
rischio.
LUOGO SICURO: Spazio scoperto ovvero compartimento antincendio separato da altri compartimenti
mediante spazio scoperto avente caratteristiche idonee a ricevere e contenere un predeterminato numero di
persone (luogo sicuro statico) ovvero a consentirne il movimento ordinato ( luogo sicuro dinamico)
Ad es. Giardini protetti, cortili non chiusi, piazze chiuse al traffico.
Elenco aree di raccolta e relativo contrassegno
Piano
terra
terra
Classi
2AL, 2CL, 1CL, 1AU,
2AU, 1A, 1C, 1D, 1B,
2B, 2BU
3A, 3B, 3D, 2A, 1AL,
1BL, 1BU, 2BL, 2C
AREA DI RACCOLTA
DESCRIZIONE E UBICAZIONE DELL'AREA
Zona antistante l’entrata principale, all’altezza
della rotatoria
COLORE o LETTERA
A
Zona verde a sud dell’arrivo delle scale
d’emergenza esterne
B
COMUNICAZIONE DELL’EMERGENZA
La comunicazione dell'emergenza avviene a mezzo di allarme sonoro, di telefoni via cavo e di radiotelefoni.
1. Segnale d’allarme
Il segnale d’allarme è rappresentato da:
segnale sonoro con impianto d’allarme attivo o, in
sostituzione, suono prolungato e con brevi intermittenza della campanella, o trombe nautiche.
2. Comunicazioni a mezzo altoparlante (Obbligatorio nelle scuole di tipo 3, 4, 5 - DM 26.8.92).
Riservate al Coordinatore dell'Emergenza, che valuterà la necessità di fornire chiarimenti e comunicazioni
sullo stato della situazione.
3. Comunicazioni telefoniche:
La segnalazione di un’emergenza può essere fatta da chiunque ne venga a conoscenza, comunicando
con il nr. 051.6194857 ad un addetto alla gestione dell’emergenza (si veda elenco). Tale addetto
assumerà, come già precisato, il ruolo di “coordinatore dell’emergenza”.
Esempio di chiamata:
"Sono_________________________al _______ piano, classe ______, è in atto una emergenza
(incendio/tossica/____) nell'area seguente ________________, esistono /non esistono feriti"
Quindi si attenderanno le istruzioni dal Coordinatore Emergenze, che potrà attivare telefonicamente altre
persone interne o esterne.
In caso di Incendio:
115 - Vigili del Fuoco
"Pronto qui è la scuola _______________ ubicata in ____________________________
è richiesto il vostro intervento per un principio di incendio.
Il mio nominativo è ________________ il nostro numero di telefono è _______________.
Ripeto, qui è la scuola _______________ ubicata in ____________________________
è richiesto il vostro intervento per un principio di incendio.
Il mio nominativo è ________________ il nostro numero di telefono è _______________."
In caso di malore o infortunio: 118 - Pronto Soccorso
"Pronto qui è la scuola _______________ ubicata in ____________________________
è richiesto il vostro intervento per un incidente.
Il mio nominativo è ________________ il nostro numero di telefono è _______________.
Si tratta di ___________(caduta, schiacciamento, intossicazione, ustione, malore, ecc.) la vittima è
______(rimasta incastrata, ecc.),
(c'è ancora il rischio anche per altre persone)
la vittima : ______(sanguina abbondantemente, svenuta, non parla, non respira)
in questo momento è assistita da un soccorritore che gli sta praticando (una compressione della ferita, la
respirazione bocca a bocca, il massaggio cardiaco, l'ha messa sdraiata con le gambe in alto, ecc.)
qui è la scuola _______________ ubicata in ____________________________
mandiamo subito una persona che vi aspetti nel punto (sulla strada davanti al cancello, all'ingresso generale
della scuola, sulla via...........)
Il mio nominativo è ________________ il nostro numero di telefono è _______________."
RIFERIMENTI PER L’EMERGENZA
ANTINCENDIO E SALVATAGGIO
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
Via Aposazza, 1 - 40100 Bologna (BO)
051/63.85.111
EMERGENZA -
Pronto intervento: Tel. 115
DIPARTIMENTO DI SALUTE PUBBLICA
Via Gramsci, 1240100 – BOLOGNA (BO)
051/60.79.711
Sicurezza e Salute Ambienti di Lavoro 051/60.79.929
CARABINIERI
Tel. 112
POLIZIA
Tel. 113
UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO
(Ex Prefettura di Bologna)
Piazza G.Galilei N°7,
40100- Bologna (BO)
Centralino
051/64.01.111
PRIMO SOCCORSO SANITARIO
Pronto soccorso EMERGENZE:
Tel. 118
telefax. 051/38.86.96
OSPEDALE MAGGIORE
Largo Nigrisoli, 2
40100- BOLOGNA (BO)
centralino
051/64.78.111
OSPEDALE BELLARIA
Via Altura,3
40100- BOLOGNA (BO)
centralino
051/62.25.111
OSPEDALE S.ORSOLA
Via Massarenti,9
40100- BOLOGNA (BO)
centralino
051/63.63.111
centralino
051/64.78.955
centralino
051/64.78.214
CENTRO ANTIVELENI
(OSPEDALE MAGGIORE)
Via Nigrisoli,2
40100- BOLOGNA (BO)
CENTRO ORTOPEDICO TRAUMATOLOGICO
(OSPEDALE MAGGIORE)
Via Nigrisoli,2
40100- BOLOGNA (BO)
C 5 - Chiamate di soccorso
Tra la Scuola e gli Enti preposti è definito un coordinamento perchè sia organizzato il soccorso nei tempi più
rapidi possibili in relazione all'ubicazione della Scuola, delle vie di accesso, del traffico ipotizzabile nelle varie
ore del giorno.
D - NORME DI COMPORTAMENTO IN BASE AL TIPO DI EMERGENZA E MANSIONE
Il Coordinatore dell'Emergenza è autorizzato a decidere l'evacuazione della scuola.
Tutto il personale, deve raggiungere l'Area di Raccolta a ciascuno assegnata.
SCHEDA 1 – NORME GENERALI
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
Mantenere la calma
Interrompere tutte le attività
seguire tutte le istruzioni ricevute in fase di formazione
in caso di indicazione di esodo:
lasciare gli oggetti personali dove si trovano
abbandonare il locale ordinatamente, non spingersi, non correre, non urlare
aiutare le persone in difficoltà
non usare ascensori ne’ montacarichi
scendere le scale addossati alle pareti
seguire il percorso d’esodo assegnato
raggiungere l’area di raccolta assegnata
rapportarsi con le figure di riferimento (docente per gli studenti, responsabile del centro di
raccolta per gli adulti)
13) attendere unlteriori istruzioni
SUPPORTO ALLE PERSONE DISABILI O NON IN GRADO DI EVACUARE AUTONOMAMENTE
Persone con problemi motori permanenti: uno studente
Personale designato per il supporto alla suddetta persona: docenti in servizio nella classe, docenti
di sostegno, collaboratori scolastici
Procedura individuata e misure adottate per l’evacuazione definita nel piano educativo
personalizzato e precisata nella fase di formazione della classe
In generale i docenti di sostegno, con l’aiuto di alunni precedentemente individuati e, se necessario,
supportati da operatori scolastici, devono curare la protezione degli alunni disabili.
Le procedure, definite in sede di gruppo operativo, sono riportate in allegato.
SCHEDA 2 – NORME PER EMERGENZA INCENDIO
Chiunque si accorge dell’incendio:


avverte la persona addestrata all’uso dell’estintore che interviene immediatamente;
avverte il Coordinatore che si reca sul luogo dell’incendio e dispone lo stato di
preallarme. Questo consiste in:
- interrompere immediatamente l’erogazione di gas dal contatore esterno.
- se l'incendio è di vaste proporzioni, avvertire i VVF e se del caso il Pronto Soccorso;
- dare il segnale di evacuazione;
- avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione;
- coordinare tutte le operazioni attinenti.
Tutti i presenti nell’edificio si atterranno alle norme generali
I componenti della squadra di protezione incendi seguiranno le procedure previste, nello specifico:
INCENDIO DI RIDOTTE PROPORZIONI
1. Mentre almeno un operatore della squadra interviene con l'estintore più vicino, contemporaneamente
l'altro operatore procura almeno un altro estintore predisponendolo per l'utilizzo, mettendolo a distanza di
sicurezza dal fuoco ma facilmente accessibile dal primo operatore, allontana le persone, compartimenta la
zona dell'incendio, allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere
l'incendio e ritardarne la propagazione
2.Utilizzare gli estintori come da addestramento:
- una prima erogazione a ventaglio di sostanza estinguente può essere utile per avanzare in profondità ed
aggredire il fuoco da vicino;
- se si utilizzano due estintori contemporaneamente si deve operare da posizioni che formino rispetto al
fuoco un angolo massimo di 90°;
- operare a giusta distanza per colpire il fuoco con un getto efficace;
- dirigere il getto alla base delle fiamme;
- non attraversare con il getto le fiamme, agire progressivamente prima le fiamme vicine poi verso il centro;
- non sprecare inutilmente le sostanze estinguenti.
3. Proteggersi le vie respiratore con un fazzoletto bagnato, gli occhi con gli occhiali.
N.B. Se si valuta che il fuoco è di piccole dimensione si deve arieggiare il locale, perchè è più
importante tenere bassa la temperatura dell'aria per evitare il raggiungimento di temperature
pericolose per l'accensione di altro materiale presente e per far evacuare i fumi e gas responsabili di
intossicazioni e ulteriori incendi.
INCENDIO DI VASTE PROPORZIONI
1.Avvisare i Vigili del Fuoco.
2.Il Coordinatore dell'emergenza dà il segnale di evacuazione della scuola.
3.Interrompere l'erogazione dell'energia elettrica e del gas il più a monte possibile.
4.Compartimentare le zone circostanti.
5.Solo nel caso in cui non si metta a repentaglio la propria incolumità, utilizzare i naspi per provare a
spegnere l'incendio e per mantenere a più basse temperature le zone circostanti.
6. Solo nel caso in cui non si metta a repentaglio la propria incolumità, la squadra allontana dalla zona della
combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l'incendio e ritardare la propagazione.
RACCOMANDAZIONI FINALI
Il capo d’istituto, o il suo sostituto, può disporre il cessato allarme e dare ordine di rientro se, domato
l’incendio nel giro di 5-10 minuti , ha acquisito certezza dell’agibilità dei locali, dopo attenta valutazione di
quanto successo mediante :
- accertamento che non permangano focolai nascosti o braci;
- areazione dei locali per eliminare gas o vapori;
- controllo che nei
locali non vi siano lesioni alle strutture edilizie e/o agli impianti (elettrico, gas,
macchinari…), chiedendo la consulenza dei Vigili del fuoco
- avvertimento, se necessario, delle compagnie per la distribuzione delle utenze.
La certificazione di agibilità dei locali viene di norma rilasciata dai VVFF, o dai tecnici del settore edilizia e
patrimonio della Provincia di Bologna.
Nel caso che, pur dichiarando a voce l’agibilità dell’edificio, nessuno dei tecnici dei due enti preposti rilasci
per iscritto la certificazione, il capo d’istituto, o il suo sostituto, compilerà una dichiarazione, sostenuta da
testimoni presenti, che attesta l’ottenimento verbale della suddetta agibilità.
Note Generali
Attenzione alle superfici vetrate: a causa del calore possono esplodere.
In caso di impiego di estintori ad Co2 in locali chiusi, abbandonare immediatamente i locali dopo la scarica.
Non dirigere mai il getto contro la persona avvolta dalle fiamme, usare grandi quantità d 'acqua oppure
avvolgere la persona in una coperta o indumenti.
IN CASO DI EMERGENZA INCENDIO SI RACCOMANDERA’:
-
Di camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi
sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga;
-
Se i corridoi e le vie di fuga non sono percorribili o sono invasi dal fumo, non uscire dalla
classe, sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati; segnalare la propria
presenza dalle finestre.
SCHEDA 2 - NORME PER INCENDIOChiunque si accorga dell’incendio:
SCHEDA 3 - NORME PER EMERGENZA SISMICA
Tutto il personale addetto alla gestione dell’emergenza:
si riparerà, dove possibile, sotto tavoli o scrivanie o si attesterà verso le pareti perimetrali, per tutta la durata
della scossa sismica, terminata la quale attiverà la procedura di evacuazione.
Tutti i presenti nell’edificio si atterranno alle norme generali:
1. mantenere la calma
2. interrompere ogni attività
3. ripararsi eventualmente sotto a scrivanie/banchi/tavoli, oppure
4. addossarsi alle pareti non finestrate del locale, preferibilmente in corrispondenza di architravi
o pilastri, se riconoscibili
5. non avvicinarsi alle finestre e tenersi lontani da scaffali o oggetti sospesi
6. lasciare nel locale gli effetti personali
7. attendere il termine delle scosse
8. seguire il percorso d'esodo assegnato muovendosi con grande cautela e in silenzio
9. aiutare le persone eventualmente in difficoltà
10. raggiungere l’area di raccolta assegnata
11. rapportarsi con le figure di riferimento (docente per gli studenti, responsabile del centro di
raccolta per gli adulti)
12. attendere ulteriori istruzioni.
SCHEDA 4 - NORME PER EMERGENZA ELETTRICA
In caso di black-out:
Il Coordinatore dispone lo stato di pre-allarme che consiste in:
- verificare lo stato del generatore EE, se vi sono sovraccarichi eliminarli;
- azionare generatore sussidiario (se c’è)
- telefonare all'ENEL
- avvisare il responsabile di piano che tiene i rapporti con i docenti presenti nelle classi;
- disattivare tutte le macchine eventualmente in uso prima dell’interruzione elettrica.
SCHEDA 5 - NORME PER SEGNALAZIONE DELLA PRESENZA DI UN ORDIGNO
Chiunque si accorga di un oggetto sospetto o riceva telefonate di segnalazione:
- non si avvicina all’oggetto, non tenta di identificarlo o di rimuoverlo;
- avverte il Coordinatore dell’emergenza che dispone lo stato di allarme.
Questo consiste in:
- evacuare immediatamente le classi e le zone limitrofe all’eventuale area sospetta;
- telefonare immediatamente alla Polizia –tel.113;
- avvertire i VVF e il Pronto Soccorso;- tel.115-118
- avvertire i responsabili di piano che si tengono pronti ad organizzare
l’evacuazione;
- attivare l’allarme per l’evacuazione.
SCHEDA 6 - NORME PER EMERGENZA TOSSICA O CHE COMPORTI IL
CONFINAMENTO (incendio esterno o presenza di nube tossica dovuta ad altri motivi, intrusione di
estraneo pericoloso, altri fatti che comportano impedimento all’uscita degli alunni)
In caso di emergenza per fumo o nube tossica, è indispensabile conoscere la durata del rilascio, ed
evacuare solo in caso di effettiva necessità. Il personale della scuola è tenuto al rispetto di tutte le norme di
sicurezza, a salvaguardare l’incolumità degli alunni, in caso di nube tossica o di emergenza che comporti
obbligo di rimanere in ambienti confinati il personale è tenuto ad assumere e far assumere agli alunni tutte le
misure di autoprotezione conosciute e sperimentate durante le esercitazioni.
Il Coordinatore dell’emergenza deve:
- Tenere il contatto con gli Enti esterni, per concordare le decisioni necessarie (In genere l’evacuazione è
da evitarsi).
- Aspettare l’arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse;
- Disporre lo stato di allarme. Questo consiste in:
- Far rientrare tutti nella scuola
- segnalare la necessità di rimanere dentro le aule, assicurando la chiusura di porte e finestre,
- tenere costantemente monitorata la situazione, ricordando di mantenere la calma e dando istruzioni
precise a seconda della situazione.
- In caso di sospetto di atmosfera esplosiva agire sull'interruttore di energia elettrica centralizzato e non
effettuare nessuna altra operazione elettrica ne’ usare i telefoni.
I docenti devono:
- chiudere le finestre, tutti i sistemi di ventilazione, le prese d’aria presenti in classe, assegnare agli
studenti compiti specifici per la preparazione della tenuta dell’aula, come, ad esempio, sigillarne gli
interstizi con stracci bagnati o assicurare la tenuta della chiusura della porta;
- aiutare gli studenti a mantenere la calma e a seguire le istruzioni ricevute;
- mantenersi in continuo contatto con il coordinatore attendendo disposizioni sull’eventuale
evacuazione.
Gli studenti devono: mantenere la calma, seguire le istruzioni e, in caso di fumo o nube diffusa, stendersi a
terra e tenere una straccio bagnato sul naso;
I docenti di sostegno devono:
- con l’aiuto di alunni predisposti e, se necessario, supportati da operatori scolastici, curare la
protezione degli alunni disabili.
SCHEDA 7 - NORME PER ALLAGAMENTO
Chiunque si accorga della presenza di acqua:
avverte il Coordinatore che si reca sul luogo e dispone lo stato di pre-allarme.
Questo consiste in:
- interrompere immediatamente l’erogazione di acqua dal contatore esterno;
- aprire l’interruttore di energia elettrica centralizzato e non effettuare altre operazioni elettriche;
- avvertire i responsabili di piano, che comunicheranno alle classi l’interruzione di energia elettrica;
- telefonare all’Azienda Gas Acqua;
- verificare se vi sono cause accertabili di fughe di acqua (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni,
lavori in corso su tubazioni in strada o lavori di movimentazione terra e scavo in strade o edifici
adiacenti).
Se la causa dell’allagamento è da fonte interna controllabile (rubinetto, tubazione isolabile, ecc.) e l’acqua
non ha raggiunto parti elettriche o di altri impianti, il Coordinatore, una volta isolata la causa e interrotta
l’erogazione dell’acqua, dispone lo stato di cessato allarme,.
Questo consiste in:
- dare l'avviso di fine emergenza;
- avvertire l’Azienda Gas Acqua.
Se la causa dell’allagamento è dovuta a fonte non certa o comunque non isolabile, il Coordinatore dispone
lo stato di allarme. Questo consiste in:
- avvertire i Vigili del fuoco
attivare il sistema di allarme per l’evacuazione.
SCHEDA 8 - NORME PER I GENITORI
Il DIRIGENTE SCOLASTICO predispone perché tutta l’informazione necessaria sia messa a disposizione
dei genitori, mediante la segnaletica affissa nei vari ambienti dell’edificio raggiungibili dai genitori nelle
occasioni del loro ingresso e della loro permanenza nei locali scolastici.
Tutte le famiglie potranno leggere l’opuscolo informativo inserito nel libretto dello studente che ogni alunno
ha ricevuto e, su richiesta, potranno avere anche copia del piano di emergenza.
I genitori sono informati che dovranno attenersi a quanto predisposto da questo piano tutte le volte
che faranno ingresso e permarranno nei locali scolastici, semplicemente seguendo gli avvisi e le
indicazioni della segnaletica grafica e luminosa opportunamente dislocati nei vari ambienti.
LA SEGNALETICA
La segnaletica relativa alla Prevenzione Incendi si compone di più segnali con funzione di:
 Avvertimento: evidenzia le condizioni di pericolo capaci di determinare l'insorgere di un incendio Triangolo con pittogramma nero su fondo Giallo e bordo Nero.
 Divieto: vieta determinate azioni in presenza delle condizioni di pericolo - Cerchio con pittogramma Nero
su fondo Bianco bordo e barra trasversale Rossa.
 Attrezzature antincendio: informa a mezzo di pittogrammi dell'esistenza e dell'ubicazione dei presidi
antincendio (segnali antincendio, scala, estintore, ecc.) Rettangolo o Quadrato pittogramma Bianco su
fondo Rosso.
 Salvataggio: informa a mezzo di pittogrammi dell'esistenza e dell'ubicazione dei dispositivi di soccorso e
delle situazioni di sicurezza (vie di fuga, telefono, cassetta pronto soccorso, ecc.) Rettangolo o Quadrato
con pittogramma Bianco su fondo Verde.
E 1 - Tabella sostanze estinguenti per tipo di incendio
Classe di Incendio
Materiali
da proteggere
Sostanze Estinguenti
Getto
Pieno
A
B
INCENDI DI
MATERIALI
SOLIDI
COMBUSTIBILI,
INFIAMMABILI ED
INCANDESCENTI
Acqua
Nebulizz.
Vapore
Schiuma
CO2
2
Gomma e derivati
2
Tessuti naturali
D
2




2
Libri e documenti




2
Quadri, tappeti pregiati e
mobili d’arte
Alcoli, eteri e sostanze
solubili in acqua




2
Metano, propano, butano
Etilene, propilene, e
acetilene
INCENDI DI
SOSTANZE
CHIMICHE
SPONTANEAMENTE
COMBUSTIBILI
IN PRESENZA DI
ARIA,
REATTIVE IN
PRESENZA
DI ACQUA O
SCHIUMA
CON FORMAZIONE
DI
IDROGENO E
PERICOLO
DI ESPLOSIONE

Cuoio e pelli
INCENDI DI
MATERIALI E
LIQUIDI PER I QUALI Vernici e solventi
E’
NECESSARIO UN
EFFETTO DI COPERTURA Oli minerali e benzine
E DI
SOFFOCAMENTO
Automezzi
INCENDI DI
MATERIALI
GASSOSI
INFIAMMABILI
H
1
Legnami, carta e carboni
Idrogeno
C
P
Nitrati, nitriti, clorati e
perclorati
Alchilati di alluminio
Perossido di bario, di
sodio e di
potassio
Magnesio e manganese
Sodio e potassio

Alluminio in polvere
E
INCENDI DI
APPARECCHIATURE
ELETTRICHE
SOTTO TENSIONE
Trasformatori
Alternatori
3
3


Quadri ed interruttori
3

Motori elettrici
Impianti telefonici
3


Legenda

USO VIETATO
1
SCARSAMENTE EFFICACE
2
EFFICACE
3
- IN EDIFICI CHIUSI E CON
IMPIANTI FISSI
- SPENGONO L’INCENDIO MA NON
ELIMINANO GLI INNESCHI
(BRACI)
- PERMESSA PURCHE’ EROGATA
DA IMPIANTI FISSI
EFFICACE MA DANNEGGIA I
MATERIALI
E 2 - Tabella sostanze estinguenti - Effetti
SOSTANZA
ANIDRIDE
CARBONICA
POLVERE
HALON
CARATTERISTICHE
EFFETTI SUL CORPO
UMANO
Di relativa efficacia, richiede una abbondante erogazione; il
costo è moderato. Utilizzata in mezzi di estinzione fissi a
saturazione d’ambiente e mobili.
Gli estintori portatili risultano pesanti a causa della robustezza
imposta dalla pressione di conservazione allo stato liquido.
Durante l’espansione a pressione atmosferica si raffredda
energicamente
Possibilità di ustioni da
freddo
per
contatto
durante l’erogazione.
Durante la scarica di
mezzi mobili in locali
molto angusti o di impianti
fissi
a
saturazione
d’ambiente pericolo di
asfissia
tipo BC
Costo e prestazioni molto variabili a
seconda del tipo e della qualità tipo ABC
(polivalente)
impiegata.
Tipi adatti per qualsiasi classe di per metalli
fuoco.
Utilizzata in mezzi fissi e mobili.
Di elevata efficacia, richiede una
erogazione
limitata,
con
raggiungimento
di
minime
concentrazioni ambientali.
Costo elevato. Utilizzato in mezzi di
spegnimento fissi a saturazione
d’ambiente e mobili.
halon 1301 - 1211
In locali angusti o in caso
di investimento diretto
possibili irritazioni alle vie
respiratorie e agli occhi;
raramente dermatosi.
Innocuità
decrescente
(Aerare dopo
nell’ordine di elencazione.
l'erogazione in ambienti Alle concentrazioni di
chiusi)
estinzione effetti reversibili
di tipo anestetico e del
halon 2402
ritmo cardiaco.
(Impiegare solo
Formazione di sostanze
all'aperto)
tossiche
per
decomposizione termica.
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piano di emergenza - Liceo Leonardo da Vinci