Il Sole 24 Ore - In Famiglia Lunedì 5 Gennaio 2009 - N. 26 Casa CORBIS Vanno usate quelle «termiche» fino a marzo per aumentare l’aderenza Una ricetta «salvavita» per le gomme invernali Più sicurezza anche sui fondi bagnati contro l’aquaplaning Massimo Mambretti Sarà anche vero che dalle nostre parti il tempo fa le bizze, tanto da insinuare il dubbio che gran parte della Vecchia Europa rientri ormai in una zona monsonica. Ma è altrettanto vero che, comunque, per affrontare il lungo inverno è sempre più necessario attrezzarsi al meglio. In questa stagione per molti automobilisti, compresi quelli che viaggiano in 4x4, sarebbe cosa buona e saggia sostituire le gomme estive con quelle da neve. Un’esagerazione? Una spesa inutile in gran parte d’Italia? A nessuna di questedomandesi deve rispondere a priori in maniera affermativa. Infatti, questi pneumatici non permettono solo di togliersi dai guai in caso di neve, ma anche d’innalzarei parametridi sicurezza quando si viaggia in zone in cui la temperatura è spesso vicina allo zero: in queste condizioni la presenzadelghiacciosullastrada è facile anche quando l’asfalto sembra perfettamente pulito. Evitare queste insidie prospetta pochi svantaggi. Fra questi non va incluso il costo d’acquisto, poiché si anticipa solo la spesa che prima o poi si deve sostenereper sostituireglipneumatici normali. Le gomme invernali (ma come vedremo è meglio chiamarle termiche) vanno usate tra metà ottobre e fine marzo. In questo periodo aggrappano la vettura alla strada - e sull’asfalto pulito e freddo - grazie al silice della mescola che facilita il riscaldamento del pneumatico incrementandone l’aderenza (da qui la definizione di termiche). Così come sulla neve, grazie alla scolpitura del battistrada e alle lamelle che vi sono presenti. Queste ultime mantengono attaccata la neve allo pneumatico in modo da creare un continuo legame con quella presente sullastrada, e quindi avvantaggiano anche le fasi di rallentamento. Oggi poi il particolare disegno del battistrada favorisce il drenaggio dell’acqua quando si viaggia sui fondi bagnati, allontanando il pericolo dell’aquaplaning, senza innescare fastidiose rumorosità dovute al rotolamento. Tornando ai costi, va aggiunto che quello degli pneumatici invernali non si ONLINE L’approfondimento Servizi assicurativi telematici www.ilsole24ore.com/famiglia AFFARI PRIVATI Ogni lunedì la pagina di Motori nell’inserto allegato al quotidiano discosta granché da quello degli estivi di analoga misura. Si può anche optare, se è riportato sul libretto di circolazione, per pneumatici di sezione leggermente più stretta che lavorano meglio sulla neve. In questo caso, però, si devono avereanche cerchi specifici. Se saggiamentesiscelgonoquellimenocostosi inmetallo, laspesa viene recuperata abbastanza in fretta nel tempo poiché si può evitare di spendere40/50euro(allafine è questo l’unico reale extra costo connesso con l’uso delle gomme termiche) ogni volta che si smonta un tipo di pneumatico, si rimonta l’altro e si ribilanciano le ruote. Il "cambio gomme" si può effettuare anche proprio e in pochi minuti. In questo caso è consigliabile, ogni volta che si effettua la sostituzione, segnare su ogni ruota la posizione in cui ha lavorato - ad esempio, Ps per posteriore sinistra - in modo da poterla poi risistemare al posto giusto. 3 Gomme invernali. Il cambio migliora la «presa» in caso di neve Pneumatici che fanno la differenza