I del T R E N T I N O sabato 11 ottobre 2014 - T R E N T I N O - Pagina: 21 - Via al riscaldamento, i consigli All’Adoc tante richieste di chiarimento in vista dell’accensione delle caldaie ◗ TRENTO Dal 15 si accendono le caldaie In prossimità della riaccensione del riscaldamento, presso lo sportello Adoc del Trentino sono arrivate diverse segnalazioni nonché richieste informazioni riferite alla cadenza dei controlli caldaie, al costo richiesto dal caldaista per la compilazione del nuovo libretto dell’impianto e per la manutenzione della caldaia domestica. Ecco allora che l’Adoc ieri ha diffuso una nota con una serie di consigli utili da seguira in vista dell’accensione. Si ricorda che la manutenzione dell’impianto è obbligatoria e le eventuali omissioni o imprecisioni sono soggette a sanzioni significative (500 a un massimo di 3.000 euro). Ecco i consigli utili: 1. Dal 15 ottobre 2014 sarà obbligatorio il nuovo libretto unificato; 2. La manutenzione dell’impianto con la prova fumi va di fatto effettuata ogni anno; 3. Il responsabile della corretta manutenzione di un impianto termico è colui che occupa l’unità immobiliare inquilino, proprietario, comodatario oppure un “terzo responsabile” nel caso di un condominio; 4. E’ meglio rivolgersi ad un centro autorizzato relativo alla marca del pro- prio impianto, possibilmente contattando più manutentori per avere diversi preventivi e chiedendo eventuali abbonamenti; 5. Il costo della manutenzione per una classica caldaia domestica va da un minimo di 80 euro ad un massimo di 120 euro; 6. Per gli impianti con una potenza fino ai 100 KW alimentati a gas (in cui è compresa la caldaia domestica) i “rapporti di controllo di efficienza energetica“ vanno inoltrati dal tecnico all’Aprie ogni quattro anni ma, lo ribadiamo, si compilano con cadenza annuale in occasione della manutenzione; I del T R E N T I N O sabato 11 ottobre 2014 - T R E N T I N O - Pagina: 25 - GROFF (ADOC) «Trenta restituisca la Tia non dovuta» TRENTO. Adoc del Trentino rivolge un perentorio invito al comparto pubblico (Provincia e Comuni in primis) legato alla Trenta «a proposito del rimborso dell’Iva sulla Tia, che la Cassazione ha confermato non essere dovuta scrive Sergio Groff- . La società – e quindi anche la compagine pubblica a cui fa riferimento – dovrebbe restituire con spontaneità quanto dovuto, rinunciando alla pretesa di una richiesta formale che gli utenti devono attualmente avanzare per riottenere ciò che hanno indebitamente corrisposto». Può essere presa in considerazione l’ipotesi di erogare un bonus una tantum, evitando macchinosi riconteggi. «D’altra parte, né ai consumatori né alla società conviene incaponirsi sulla richiesta formale» conclude Groff: finirebbe tutto in un provvedimento legale con ingenti costi «in termini di tempo e spese».