ilgiudice di Gennaro Francione I GIUDICI POETI ALLO SHERATON GOLF HOTEL DI ROMA L ’EUGIUS, Unione Europea Giudici Scrittori, in collaborazione con lo Studio Legale Elia con la Herald editore e con la rivista FLEMING ROMA organizza il 3° Convegno dei Giudici Scrittori, dedicato quest’anno alla Poesia di Giustizia che si terrà nell’intera giornata del 4 ottobre allo Sheraton Golf Parco De’ Medici Hotel & Resort di Roma. Dopo il primo convegno del 2003, dedicato alla drammaturgia, e il secondo del 2005, dedicato alla saggistica, quest’anno è di scena la poesia dei giudici scrittori con l’intervento del Centro Ugo Betti e di giudici, avvocati, operatori del diritto, giornalisti, creativi, critici, ma anche di pubblico comune interessato a vedere i giudici “dal volto artistico e umano”. Il Centro Ugo Betti sarà presente col presidente dr. Lucia Lasciarrea e la famiglia di colui che rappresenta uno dei tre grandi drammaturghi italiani, con Pirandello ed Eduardo De Filippo. Betti è il capostipite di questa che Francione, anch’egli drammaturgo, chiama Onda di Temi. Ben 130 giudici scrittori in pag. 86 poco più di mezzo secolo a costituire un fenomeno unico nella letteratura di tutti i tempi. Molte le curiosità. Nel foyer una mostra di Carlo Riccardi, grande fotografo della Dolce Vita, ma anche anche foto di Betti offerte dalla Fondazione Ugo Betti, oltre a banchetti con libri a cura degli editori dei giudici scrittori, materiali di associazioni artistiche etc.. Moderatore Francione, si succederanno in una girandola oltre 30 velocissimi relatori non solo giudici, ma anche avvocati e operatori di altre amministrazioni statali a dimostrare che l’arte tocca davvero tutti. Ospite d’onore Visar Zithi, viceambasciatore d’Albania, condannato dal precedente regime a 13 anni di lavori lavori forzati per le sue poesie. Ne leggerà alcune riportate nel saggio di Francione Il sistema penale: tra realtà e utopia edito dalla Herald. Il saggio, è un trattato utopico sull’apocalisse del sistema penale e sulla sostituzione della cura anche artistica alla pena nel trattamento dei criminali. Nel pomeriggio, dopo la passerella di editori , ci sarà un autentico “circo di giustizia” con performance veloci a cominciare dall’arte prestidigitatoria dell’avv. Remo Pannain, a proseguire coi monologhi da Il cornuto immaginario da Molière(Di Majo), Angeli Invisibili(di e con Giannelli) a Inno alla bellezza(Dalla cella di Alessio –La prigione di Dostoevschij di Francione con Vincenzo e Ilaria Sartini). Musiche di giustizia saranno eseguita da Giovanni Cucinella e dal suo complesso a partire dalla famosa canzone di Georges Brassens Le Gorille tradotta ed eseguita in italiano da Fabrizio De Andé. Un gorilla vergine scappato di prigione ha la scelta tra lo stuprare una vecchia o un giudice. Perché sceglie il magistrato? GISELLE PER LA PACE Alle Terme di Caracalla il 14 agosto 2008 il Teatro dell’Opera di Roma ha presentato uno splendido balletto in due atti, Giselle, per la regia affidata alle sapienti mani di Beppe Menegatti. Direttore d’orchestra Alessandro D’Agostini. Per compiutezza di realizzazione quest’opera è la sintesi perfetta del balletto romantico. Andò in scena a Parigi per la prima volta nel 1841 su libretto di Théophile Gautier, musica di Adolphe-Charles Adam e coreografia di Jean Coralli e Jules Perrot. A Roma, con la memorabile interpretazione di Carlotta Grisi, fu presentato il 18 maggio 1911 al Teatro Costanzi dalla Compagnia Les Ballets Russes di Sergej Diaghilev con la direzione d’orchestra di Nikolai Tchérepnine; le scene e i costumi di Alexandre Benois e gli interpreti d’eccellenza Tamara Karsavina e Vaslav Nijinsky. Il titolo è assai frequente nei programmi del Teatro; si ricorda l’irripetibile interpretazione di Carla Fracci e Rudolph Nureyev nella stagione 1979-80 e una delle ultime versioni con la coreografia di Vladimir Vassiliev (1994). La musica di Adolphe-Charles Adam segue la fanciulla invaghitasi del nobile Albrecht (che lei crede un contadino) cui è promessa però la ricca Bathilde. Quando i due si sposano, Giselle impazzisce e ne muore. Ma la sua passione riuscirà a salvare l’amato da un sortilegio. Nel secondo atto le Ville, spiriti di donne trapassate per l’amore tradito, decretano la morte del principe, salvato da un estremo atto d’amore di Giselle che lo tira nella danza della morte fino all’alba, quando gl’incubi svaniranno con l’avvento della luce. L’attuale versione si basa sulla riproposizione coreografica di Carla Fracci, in aderenza allo spartito integrale della composizione con orchestra e corpo di ballo del teatro dell’opera, capeggiato da una splendida Ashley Bouder nei panni della protagonista. Coreografia e scenografia si caratterizzano, nel primo atto, per l’eleganza e la forza in una colorazione fiabesca ed espressionista, che esprime le alternanze tra il popolo semplice contadino e la fastosità della corte. Nel secondo atto, le Ville, fluorescenti nella note cimiteriale, si muovono con soavità, in linea con una composizione più leggera, geometrica e tradizionale. Dice Carla Fracci alle danzatrici che affrontano questo ruolo: «Danzatelo soprattutto contro la violenza, contro la guerra, contro la fame nel mondo. Liberate la vostra anima e libratevi nella bellissima notte artificiale del secondo atto pensando che la salvezza e la salute arriveranno quando tutti gli uomini di buona volontà riusciranno a educare gli altri allo spirito della tolleranza, alla libertà e all’onestà» Di Agius & Francione Carla Fracci