VOCI DI CORRIDOIO Anno II Settimanale di informazione, cultura e intrattenimento Numero VII MUSICA CINEMA TEATRO MELLO COLLIE AND THE INFI VIVA ZAPATERO! DELITTO E CASTIGO Savini a pag, 6 Violetto a pag. 2 Fatutti a pag. 7 LETTERA APERTA di Enzo De Barbieri (NDR: padre del picchiatore) Ho visto che sul giornale del Collegio Fraccaro si ama, giustamente, parlare di politica. Allora vorrei prender spunto da questo articolo di Giovanni Sartori uscito sul Corriere della Sera del 13 febbraio , per porre un quesito. In effetti l`articolo parla delle fonti d`energia, della loro reperibilita`, del loro eventuale esaurimento e della necessita` di trovarne di alternative. Ma poiche` queste questioni devono essere risolte da una classe politica lungimirante, interessata al bene, non solo presente ma anche e soprattutto futuro del nostro paese, l`autore sottolinea la scarsa propensione di tutta la classe politica ad affrontare questi problemi seriamente. Allora l`articolo si puo` leggere in chiave diversa chiedendendoci, " dove reperire una classe politica, alternativa, innovatrice e seriamente riformatrice " che tenga conto delle esigenze dei cittadini, che non si nasconda dietro le presunte colpe di quelli che l`hanno preceduta alla guida del paese, che sia in grado di chiedere a tutto il paese i sacrifici che produrranno un miglioramento sostanziale del sistema paese e che soprattutto sia in grado di fronteggiare le lobbies che sono i veri poteri forti e che condannano il nostro paese ad essere molto spesso il fanalino di coda della Comunita` Europea. A mio parere la classe politica alternativa esiste gia`, e` distribuita su tutto il territorio ed ha solo il bisogno di una scossa per ridestarsi dopo tanti noiosi discorsi che in questi anni hanno solo prodotto indifferenza e sonnolenza. Essa e costituita da tutti i cittadini ed in particolare dai giovani che dovrebbero a mio parere ricominciare a fare politica, iscrivendosi ai partiti, partecipando ai dibattiti, informandosi di piu` su tutto cio` che succede nel " palazzo ", non solo quello di Roma ma anche e specialmente, in quello Europeo. A mio parere la classe politica alternativa esiste gia`, e` distribuita su tutto il territorio ed ha solo il bisogno di una scossa per ridestarsi dopo tanti noiosi discorsi che in questi anni hanno solo prodotto indifferenza e sonnolenza. 16 febbraio 2006 GRAN BASTONE NEL PAESE DELLE FAVE 1. mercoledì 8 febbraio: TELEFONINO SMARRITO La partita di basket Fraccaro-Cairoli viene rinviata; le volpi cairoline abboccano al nostro tranello e si presentano regolarmente alla palestra CUS (vedi “Voci di corridoio” n.6, anno II). Più tardi nella notte un terzetto cairolotto si presenta barcollando sotto le nostre finestre, biascicando improperi, e viene sommerso dal nostro fuoco. Sputoman è uno di loro: gonfio di vino perde l’equilibrio e rovina a terra trascinando con sé un vaso del Tre Torri; non si accorge di aver perso il telefonino, ma qualcuno è più attento di lui… Segue a pag.11 LO SCONTRO EPOCALE FRACCARO – CAIROLI VALIDO PER IL TORNEO INTERCOLLEGIALE DI BASKET SI TERRA’ MARTEDì ALLE 22:45!! Si prega di avvisare i Cairolotti tramite telefoni fissi, quelli li hanno ancora! PierFerdinando Casini, Presidente della Camera IL CROCIFISSO: UN SIMBOLO RELIGIOSO O LAICO LA LOGICA DEL CONTRATTO di Derpini Andrea di Cesario Delle Donne ROMA - Il crocifisso deve restare nelle aule scolastiche non perché sia un "suppellettile" o un "oggetto di culto", ma perché "è un simbolo idoneo ad esprimere l'elevato fondamento dei valori civili" (tolleranza, rispetto reciproco, valorizzazione della persona, affermazione dei suoi diritti) che hanno un'origine religiosa, ma "che sono poi i valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato". Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che, con un'importante e articolata sentenza, ha respinto il ricorso di una cittadina finlandese, Soile Lauti… L'Unione ha presentato un programma in cui è descritto ogni tratto della società italiana. E, per ogni argomento, vengono proposte numerose misure; esse danno l'idea di un sistema di pensiero e di soluzioni che organizza tutto il Paese. Il concetto base è quello classico della sinistra: è lo Stato che dà forma alla società. Il programma è una sorta di «piano quinquennale», di cui lo Stato è il regista e l'attore, come ciò che dà forma al tutto. La sua stessa ampiezza, lo obbliga però a non scendere nell'indicazione di alcuna misura concreta, esprimendo soltanto la linea che si intende imporre nella propria azione di governo. Continua a pag. 2 Continua a pag. 2 Continua a pagina 9 “Non si può concepire un’Intelligenza Perfetta che non eccella anche in autoironia. Secondo me anche Dio 1 bestemmia.” Zio Scriba LA LOGICA DEL CONTRATTO Segue dalla prima Il Contratto con gli Italiani di Berlusconi era invece un insieme di semplici impegni programmatici, definiti e limitati, e chiaramente intellegibili. Il programma dell'Unione, scritto in politichese e burocratese, è inaccessibile a chi non è esperto di tali linguaggi, che servono proprio a lasciare indefinito quello che sembra volersi invece definire. Il Contratto con gli Italiani non sarà più presentato in quella forma perché il proporzionale obbliga a un impegno diretto i diversi partiti, e quindi non può essere il solo Berlusconi a definirlo, come accadde nel 2001. Sarà invece la prova dell'unità dei partiti di centrodestra ed avrà, come il Contratto, la sua caratteristica nell'indicare scelte precise e determinate. Non avrà la forma del Contratto, ma ne avrà la logica. Ed è una logica che parte dal primato della società sullo Stato e dal carattere limitato dell'azione di governo, che non può definire il futuro della società e le linee di tendenza di essa, ma è in grado di indicare gli obiettivi prioritari che si vogliono perseguire. Sarà perciò, come quello del 2001, comprensibile da tutti, avrà il carattere di dialogo e non di monologo, e mostrerà l'unità della coalizione pur nella diversità delle candidature alla direzione del governo. Cesario IL CROCIFISSO: UN SIMBOLO RELIGIOSO O LAICO Segue dalla prima che chiedeva la rimozione del crocifisso dalla scuola media frequentata dai suoi figli ad Abano Terme in provincia di Padova. Questa sentenza mi lascia personalmente allibito, per più di un motivo. Intanto già il definire il crocifisso un oggetto “non di culto” mi lascia quanto meno perplesso, più correttamente basito, mi chiedo i giudici sono ciechi? Mi sono dato una risposta, non possono andare a toccare i privilegi della chiesa cattolica in italia pena una rivolta delle gerarchie ecclesiastiche sul territorio. Ma andiamo con ordine: - Innanzi tutto il crocifisso è il simbolo della religione cattolica, neanche cristiana. Non ha altri valori al di fuori della religione e come tale va pensato - Il crocifisso in quanto simbolo della cattolicità, come il papa del resto, esprime tutti i valori della chiesa (cattolica), quindi non solo quelli dell’amore del nuovo testamento, ma anche quelli del dio irascibile e vendicativo del vecchio testamento, anche le idee oscurantiste e retrograde del medioevo, della santa inquisizione, della caccia alle streghe alle guerre di religione - Le radici dell’Italia unitaria affondano nell’umanesimo, illuminismo e romanticismo, movimenti che la chiesa ha pensato bene di osteggiare, mettere al muro e reprimere. “libertè, egalitè, fraternitè” non sono 3 parole care ai religiosi, ma di sicuro per secoli hanno associato al male alla corruzione e al peccato. La costituzione sancisce il carattere LAICO dello stato italiano, mi chiedo come un simbolo religioso possa convivere con questa distinzione, appurato che la croce cattolica è un solo un simbolo religioso, poi bisogna considerare il rispetto verso chi ha una idea religiosa diversa dal cattolicesimo, e non solo i mussulmani, gli ebrei, i buddisti, etc… ma anche gli atei e gli agnostici (categoria molto bistrattata quest ultima) gente “senza dio” a cui vedere il crocifisso porta alla mente le stragi perpetrate nel nome di dio, dalle crociate alle epurazioni degli eretici, dall’oscurantismo scientifico al sessismo sociale, tutte cose ancora presenti nella chiesa di oggi, magari celate sotto una patina di tolleranza e di rispetto, ma appena si vanno a toccare i “nervi scoperti” tutta la medievalità, la grettezza e l’oscurantismo ritornano a galla prepotentemente. Alla fine di tutto però mi chiedo ancora, come si fa a dire che al croce NON è un simbolo religioso? Andrea Derpini Io talune volte accetto di buon grado fino all’altro giorno, quando a indispettirmi era una valchiria arrogante. La odio, ho persino pensato di eliminare lei come tutto il genere femminile che non mi capisce, sarò mica diventato misogino? E DILLO…SFOGATI! Risponde il sessuologo dott. Ing. Professor cavalier Eccezzional Marce • Ieri sera mi sono ubriacato con il mio ragazzo dopo una sua discussione con un irsuto bergamasco che lo ha malmenato. Poi lui ha voluto solo un rapporto orale: abbiamo parlato fino alle 6.00 di mattina; rischio conseguenze? Rosso ‘86 Caro pel di carota, speriamo che il grado alcolico del tuo partner sia stato tale da fargli dimenticare quanto amore nutre nei tuoi confronti. Se così non fosse, prendi in considerazione l’ipotesi che il bergamasco sia più dotato di te, ovviamente dialetticamente parlando. • Ho baciato nella stessa sera due ragazze, una del sud e una del nord. Se dovessi prendere la mononucleosi come faccio a capire chi incolpare? Skeletron ‘79 Il tuo problema mi ha fatto molto riflettere: ero in dubbio se rispondere, scappare o chiamare la polizia. Ma ti devo un aiuto; penso che il genere femminile non sia mai stato troppo generoso con te. Sicuramente sono loro a perderci, tu combatti sempre per i tuoi ideali e per la tua postazione e le donne lasciale agli altri. • Xxx bergamasco ‘80 Sinceramente vorrei avere il tuo problema! • Ad una festa di laurea scatta il gioco del maglione…io, inconsapevolmente, capisco male le regole e bacio con la lingua due miei compagni di collegio (84; UK ndr): è la manifestazione della mia omosessualità latente? Terradelfuoco ‘82 Se ripensando a questa catastrofe provi ancora il desiderio di risaggiare quei fugaci momenti rubati ad una serata come un’altra sei oggettivamente omosessuale e la tua omosessualità non è più così latente. Se invece dopo il raccapricciante episodio hai vomitato per settimane, la tua sessualità è salva. Sono moro, barbuto e intellettuale. Chattando ho conosciuto Betty, mora, barbuta e intellettuale; ci diamo appuntamento tutti i giorni in internet. Si può perdere la verginità via etere? Anonimo ‘67 Betty Caro cybernauta certo che si può ma fai attenzione ai rischi, proteggiti con un buon antivirus e ricordati di farle le coccole dopo il download. • Sono un collegiale del cancro: ho letto il vostro oroscopo e la mia ragazza ha seni tutt’altro che abbondanti, è così piatta che potrei spedirla via fax. Anche se la amo dovrei lasciarla ? Cancro xxx • Da alcuni mesi, quando entro in biblioteca, c’è sempre qualcuno che per dispetto occupa la mia pluriennale postazione. Problema risolvibilissimo, ti lascio il numero di un mio amico specialista in chirurgia plastica, dott. JR Castagnoli 3939625702. Quando Chuck Norris è nato, aveva già fatto sesso. Tre volte. Da questo numero voglio aprire un piccolo angolo dedicato ad un fenomeno di marca stelle e strisce, nato in rete: l’adorazione di Chuck Norris. Per chi non sapesse chi è (cosa tra l’altro impossibile, sarebbe come non aver mai visto le proprie palle), si tratta del MITICO personaggio qui a fianco, conosciuto anche come Il Walker Texas Ranger. Bene in rete sono nati blog su blog sulle sue gesta, o anche semplici aforismi o assiomi su questa DIVINA figura. Io ve ne proporrò 5 ogni settimana…così anche la vostra fede comincerà a farsi sentire, a calci rotanti ovviamente. Chuck Norris non crede in Dio. Dio crede in Chuck Norris. Chuck Norris ha contato fino ad infinito - due volte. Chuck Norris può vincere una partita di Forza4 facendo solo tre mosse. Il titolo originale di "Alien vs Predator" era "Alien e Predator vs Chuck Norris". Il film è stato cancellato subito dopo essere entrato in preproduzione. Nessuno avrebbe pagato nove dollari per vedere un film che durava 14 secondi. Dedicata ad Oda: Le avventure delle Tartarughe Ninja sono basate su una storia vera: Chuck Norris una volta inghiottì quattro tartarughe e quando le cagò erano alte due metri e conoscevano le arti marziali. Continuano le avventure del GRANDE BORDELLO Cari collegiali, dopo il grande successo della scorsa settimana, il GB è di nuovo tra noi! Abbiamo già un primo verdetto: grazie al voto di tutti voi è stata fatta la prima vittima. Il vincitore della prima puntata è Trinca (l’ultimo dei moicani) battendo al fotofinish Stridi e Romano (perfino Crespo lo ha votato). Il primo finalista Questa settimana l’occhio del GB ha vigilato sugli abitanti del corridoio “Sacchi”. Anche questa volta ne abbiamo sentite delle belle: “perché ce l’ha piccolo e contorto”…”perché non so chi cazzo sia”…”perché si fa le canne”. Scegli chi vuoi eliminare? YOGHI CAMORANESI Mangia i bambini E’ oriundo FALSO AMICO TONY Sempre al telefono Ascolta musica scandalosa Questi sono i nuovi concorrenti e uno solo di loro potrà sfidare il favorito nonché primo finalista Trinca (questo dato ci è stato fornito dai sondaggi americani a cui fa fede anche berlusconi) Siamo sicuri che anche questa volta possiamo contare sul vostro aiuto!!! Vi alleghiamo alcune foto scattate all’insaputa dei nostri concorrenti durante momenti di normale vita quotidiana. Piccinno&Tinelli ENTERTAINMENT IL SEXY OROSCOPO DI MENDIETA VERGINE L'uomo Vergine ama spogliarsi in fretta e accostare subito il proprio corpo nudo a quello della partner. Ed è bene che questo corpo sia ben lavato, profumato, con le unghie curate e così il resto, fino alla parti più intime. Le profumazioni che predilige sono naturali, ecologiche o alternative. Ama sentirsi rilassato e studiare il corpo della partner, specialmente i punti di più alta sensibilità erogena in modo da poterli leccare e toccare con abilità, riuscendo a dare alla sua partner grande piacere. Adora poi chiudere gli occhi, in estasi, mentre lei si prende cura dei suoi genitali con mani, lingua e bocca. La donna ideale per l'uomo Vergine è dotata di un fisico longilineo, con seni piccoli e un sedere sodo. Pulita e disponibile. Partner ideale: Toro BILANCIA Il Collegiale Bilancia ama molto lo svago e il divertimento. Sesso compreso. Spesso si innamorano di donne bellissime, salvo poi scoprirne il livello culturale e intellettuale inferiore al proprio con sgomento e disappunto. Un bilancia infatti fugge davanti alla stupidità. Apprezzano le raffinatezze e la cura nei dettagli. UNA GIORNATA DIFFICILE A cura di Giacomo de Barbieri Capitolo terzo: L’importanza di farsi bocciare, ovvero, la fortuna di non avere specchi in bagno. Il pronto soccorso è pieno di gente: pazienti, famigliari, infermieri che corrono in ogni direzione, barellieri, volontari della croce rossa. E’ uno degli effetti collaterali del maltempo, mentre uffici e scuole si svuotano gli ospedali si riempiono. A fatica mi faccio largo verso gli ascensori. Un infermiere passando mi vede e, senza fermarsi, mi dice:”Ancora qui, fai prima a fare l’abbonamento ”. Non capisco cosa voglia dire dato che non seguo le lezioni e non frequento l’ospedale. Dopo averci pensato un attimo concludo che deve avermi scambiato per qualcun altro. Arrivato difronte l’aula mi aspetto di vedere il solito casino pre esame, decine di studenti con libri e dispense che passeggiano nervosi lungo i corridoi. Nessuno, in corridoio non c’è nessuno. La porta dell’aula è chiusa a chiave. Improvvisa, una speranza : esame rinviato?! Già sento la tensione abbandonarmi. Uno o due giorni in più basteranno per prepararmi a sufficienza. Mi sento come un condannato a morte che riceve la grazia l’ultimo minuto. Per maggior sicurezza mi dirigo verso la segreteria studenti. “Scusi….” “Prego, prego entri, si accomodi pure. E' venuti per l'esame immagino.Non pensavamo venisse qualcuno oggi, comunque, già che è qui tanto vale interrogarla no?” Non faccio in tempo a capire cosa stia succedendo che già sono seduto davanti ad una scrivania. Il professore si siede, si aggiusta gli occhiali, sorride ed allunga la mano. Meccanicamente gli porgo il libretto universitario. Dopo venti minuti di corsa nella neve mi trovavo in una stanza decisamente troppo riscaldata, mi manca il fiato e ho le vertigini. Vengo preso da un terribile senso di nausea! “Dunque, mi parli di….” Non riesco neanche a sentire la domanda tanto la testa mi gira, vorrei tenerla ferma con le mani! “…e dei vari aspetti …” Adorano le donne che indossano intimo sexy come raffinate sottovesti. Non è raro che gradiscano essere legati al letto e massaggiati dalla partner, lasciando che sia lei a condurre il gioco a suo piacimento. La donna ideale per l'uomo Bilancia è bella, colta, raffinata ed elegante. Bocciate quelle che non sanno curare il proprio aspetto e i dettagli. Partner ideale: Acquario SCORPIONE Il Fraccarotto Scorpione è caratterizzato da una grande sensualità. Non è facile eccitare gli Scorpioni perché la loro fantasia erotica e abilità raffinata li rendono di "gusti" difficili e non è facile sorprenderli. Questo segno è tra quelli che meno amano il sesso orale(forse). Non sono contrari, intendiamoci, ma ritengono che non possa condurre a una totale soddisfazione. Al massimo lo considerano un gustoso "antipasto". Gli Scorpioni sono in genere dotati di un notevole autocontrollo, ma non per il sesso. Quando hanno voglia di farlo, lo vogliono subito senza esitazioni, e ci riescono. La donna ideale per l'uomo Scorpione è passionale, istintiva e con un alone di segretezza e mistero. Partner ideale: Leone Il professore continua a parlare ma a me arrivano solo pezzi di frase“… terapia d’elezione per…” Sono come preso in uno stato di trance. “Si sente bene?” Non posso rispondere, sono troppo impegnato a tenere a bada un conato di vomito; riesco a malapena a trattenerlo, ma in bocca sento il sapore acido dei succhi gastrici, la nausea aumenta. “A dire il vero no. Se non le spiace tornerei la prossima volta”. Mi alzo quasi di corsa e gli strappo il libretto dalle mani. Il professore non ha neanche il tempo di rispondere che già sono uscito dall’ufficio. Un bagno!!! Ho assolutamente bisogno di un bagno!!! DAYHOSPITAL. Entro, mi guardo velocemente in giro in cerca della scritta magica, TOILETTE! Entro, sono al limite, lascio cadere in terra il libretto ,che finisce dietro la tazza del cesso, mi inginocchio e do libero sfogo ai miei “tormenti interiori”. Mentre continuo ad “esprimermi liberamente” sento una mano sulla spalla ; “E' dura, ma vedrai che tra un po’ la nausea passa.” Continuo a vomitare in preda alla confusione più totale. Chi cazzo è che ha parlato! Il professore mi ha seguito?! Ma perché dire quelle cose?!Cazzo,mi sento morire!! Finalmente smetto di vomitare. Sconvolto, riesco ad alzarmi aiutato da un ragazzino. ??????????E’ completamente pelato e non ha sopraciglia. Non ho mai visto una persona più pallida di lui. Anch’io non devo avere una bella cera. “Va un po’ meglio?” Annuisco. Mi guarda un attimo i capelli, poi dice: “Le prime volte è un po’ dura, ci sono passato anch’io. Vorrei poterti dire che dopo è meglio ma…almeno un pò ci fai l’abitudine” ed accenna un sorriso. Io mi reggo in piedi a fatica . Non riesco a dire niente. Mi avvicino al lavello. Mi appoggia di nuovo una mano sulla spalla e prima di uscire dal bagno aggiunge: “Non ti preoccupare, vedrai che andrà tutto bene.” CONCORSO PER DESIGNER ( VERO!! QUESTA VOLTA) Disegna la bandiera e la cravatta del collegio, i migliori progetti verrano portati a Sua Eminenza il Magnifico e Illustrissimo Rettore. I progetti vanno consegnati alla stanza 13 (Pellegrin): le bozze possono essere disegnate su carta semplice, a quadretti o righe, anche fatti a mano. Ma affrettati, il concorso termina alla fine del mese!! AVVISO IMPORTANTE La collegialità a cui noi ci rivolgiamo è profondamente turbata per la sparizione di alcuni averi prelevati nelle nostre camere presumibilmente da un nostro co-inquilino. La questione che è grave e da non sottovalutare coinvolge tutti noi. Dalle nostre colonne, noi della redazione, per una volta seriamente, invitiamo l’autore dell’insano gesto a provvedere alla restituzione del maltolto. Convinti della conversone siamo tutti disposti a perdonare il nostro collegiale, qualora di collegiale si tratti, ma chiediamo di restituire anche la serenità e la fiducia che dovrebbero animarci sempre, noi che apparteniamo all’unico vero collegio il cui motto è IDEM VELLE La redazione AUDIOTECA (a cura di Savini Angelo) Archiviato il primo disco, è ora il momento di passare al secondo. Prima però vale la pena di spendere due parole ancora sull'opera nel suo complesso. Mellon Collie, in quanto album doppio, fa parte di una categoria di uscite discografiche non molto comune, almeno fino a pochi anni fa: tralasciando l'epoca del vinile (in cui si sarebbero dovuti rilasciare oltre otto lp), la storia della musica non conosce molti doppi, in quanto il far uscire tanto materiale in una volta sola è sinonimo di enorme forza caratteriale e contrattuale, è un mettersi in gioco che solo pochi possono permettersi. Fra i casi emblematici ricordiamo Springsteen con The River e i Guns'n'Roses con i loro Use your Illusion. Stiamo quindi parlando di pezzi da novanta (artisticamente e commercialmente), gente che probabilmente avrebbe venduto milioni di copie a prescindere dall'effettiva qualità. I Pumpkins erano sì una band di successo, ma non certo di primo piano, un doppio allora assume il valore di una forse azzardata scommessa che oggi possiamo considerare pienamente vinta. E' però il momento d'infilare twilight to starlight (“dall'imbrunire alla notte stellata”) nel lettore. Se dawn to dusk ci aveva accolto con una serenata di pianoforte, qui è il momento di partire per un posto where boys fear to thread (“dove i ragazzi hanno paura ad addentrarsi”). E' una marcia distorta ed oscura, un incedere cupo che sfocia nella corsa vertiginosa di bodies, canzone dura e veloce in cui Corgan gioca con le parole nobody e no bodies (“nessuno” e “nessun corpo”). Grandissima canzone, veloce e potente, in cui domina la massima love is suicide, efficace per quanto scontata. Due canzoni, due pugni nello stomaco. Inversamente rispetto al primo disco, dopo due pezzi pesanti siamo trasportati su lidi più tranquilli.Thirty-three evoca ricordi sepolti, in un'atmosfera da gotico americano ci sentiamo ragazzini che giocano davanti a casa avvolti dalla malincnia di un tramonto di fine estate, sapendo che “non posso fare tardi, la minestra aspetta in tavola, il domani è solo un'altra scusa...”. In the arms of sleep: più chiaro di così si muore, è una ninna nanna chitarra e voce piuttosto struggente. 1979: Corgan continua sulla falsariga dei ricordi con una canzone autenticamente pop che ai tempi gli fece fare il definitivo salto di qualità. Il songwrting è altissimo, sinceramente durante il mio periodo punk lo annoveravo fra le (minime e trascurabilissime) pecche del disco proprio per questa sua vena schiettamente accessibile, dopo però anni e una cultura musicale ben più ampia posso dire che invece tutto quel successo fu giustificato: raramente ci si imbatte in brani tanto raffinati ed al contempo freschi. Torniamo però a sonorità decisamente più spigolose. Tales of a schorced earth è un polveroso e furioso invito alla perdizione, nessuna speranza: “perchè le stesse vecchie cose continuano a succedere? Perchè oltre le mie speranze non vi sono sentimenti, tutti si perdono aspettando di essere trovati, tutti sono come pensieri che aspettano di sparire”. Alla settima canzone si apre nuovamente un mondo onirico thru the eyes of ruby (“attraverso occhi di rubino”). Dico subito che siamo al cospetto del momento più alto dell'intera discografia dei Pumpkins ed alla mia canzone preferita. Un prog-rock che ha pienamente appreso la lezione rumorista degli anni '90, oltre sette minuti giocati alla perfezione. Arpeggio iniziale, crescendo chitarristico, sospensione, strofa e ritornello, ultimo crescendo catartico con assolo lacerante, chiusa acustica. Non vi sono parole, bisogna solo ascoltare. E il testo? Grande poesia, un lirismo che passa dalla passione amorosa al palpitante affondo del subconscio, una grandissima ode alla giovinezza che è purtroppo “sciupata nella gioventù”. Corgan si apre dicendoci di crendere “nel mai, in tutti i modi possibili, ma credere non significa conoscenza, credere è un forma di fede, ma la fede non ti aiuterà a scappare”. Da qui in avanti non potremmo avere altre sorprese, dopo anche una ballata leggera come stumbeline e gli ultimi, vigorosi sussulti metal di x.y.u. tutto sembra compiuto, ma non è così. Canzoni come we only come out at night, beautiful, lily (my one and only) e by starlight sono solo apparentemente dei bellissimi momenti di quiete, sono delle stelle lontane che brillano di luce propria, compare l'elettronica e la sperimentazione va a cesellare semplici accordi con preziose spirali sonore a volte dolci, a volte gelidamente tristi, a volte romantiche, il tutto fra sospiri e chitarre elettriche che s'affacciano quasi timidamente ma a sottolineare, ancora una volta, la grandiosità del rock targato Smashing Pumpkins. Il congedo arriva a notte fonda con farewell and goodnight, altra ninna nanna suonata in riva al mare ed interpretata a turno da tutti i membri della band le cui voci si uniscono in un rassicurante e delizioso coro finale. Ci abbandona il suono della risacca che pian piano si allontana. Dopo oltre due ore di musica ad altissimi livelli, in cui vengono toccati infiniti generi ed in cui sembrano avere spazio tutti i sentimenti, la band di Billy Corgan ci ha consegnato una pietra miliare della musica moderna e forse il miglior disco degli anni '90. In Mellon Collie ci si deve dunque perdere, ma ci si può innanzitutto emozionare. Non un disco di facile lettura, ma un capolavoro transgenerazionale. Forse l'unico difetto che si può addebitare agli Smashing Pumpkins è di aver difettato di una qualche carica rivoluzionaria ma, visti i riusultati, non si può riconoscergli il merto di aver addensato in una sola opera tanta di quella roba che decine e decine di gruppi non riescono ad esprimere in un'intera carriera. E di fronte ad un tale monumento, beh, anche la rivoluzione cede il passo. TEATRO: DELITTO E CASTIGO di Nazareno Fatutti Apparso nel 1866, Delitto e castigo è uno dei più celebri romanzi di Fëdor Dostoevskij. È la storia del giovane Rodion Romanovic Raskòl’nikov, e del dramma interiore che lo conduce dal peccato alla redenzione. Raskòl’nikov, spinto dalla miseria ma soprattutto da considerazioni teoriche, decide di assassinare un’anziana usuraia e impossessarsi dei suoi beni; con questo tesoro, potrà riprendere gli studi universitari, rendere felice la madre e aiutare la sorella. Il caso viene affidato al giudice istruttore Porfirij Petrovic, personaggio affabile e spietatamente arguto, che darà vita ad una battaglia psicologica con Raskòl’nikov. Petrovic è infatti convinto della colpevolezza del giovane, ma vuole estorcergli una confessione spontanea. I dialoghi tra i due, in cui ogni parola acquista un valore spropositato, e i monologhi interiori di Raskol’nikov, delirante e angosciato, e di Petrovic, intimamente ansioso e irrequieto, sono tratteggiati in modo magistrale dall’Autore. Così come i ritratti delle altre figure del romanzo, tra cui spiccano Razumichin, l’amico di Rodion, Pul’chèrija Aleksàndrovna e Dùnecka, madre e sorella di Raskòl’nikov, e Svidrigajlov, un tipo losco e molto ricco che vorrebbe sposare Dùnecka. Fondamentale è infine la dolce Sonja Marmeladova, di cui Raskòl’nikov si innamorerà e grazie alla quale egli troverà finalmente pace: la sua redenzione passa infatti attraverso l’espiazione della colpa e l’amore per questa creatura così pura. Il romanzo, complesso nell’intreccio e diretto alla perfezione da Dostoevskij, abbraccia temi come il libero arbitrio, il rapporto dell’uomo con Dio e con la Provvidenza, il superomismo nietzschiano, la giustizia sociale e non solo quella giuridica, e fornisce inoltre un piccolo affresco della Russia del XIX secolo, con le sue inquietudini, i suoi primi fervori ideologici (“embrionalmente” socialisti?) e la sua miseria. Si può scorgere in ogni personaggio del racconto un barlume di speranza, una visione ideale spesso soffocata dalla realtà, ma in qualche modo viva. Una piccola aspettativa interiore a cui aggrapparsi. Nella riduzione teatrale, necessaria per un’opera così vasta, Glauco Mauri si è concentrato sul duello tra Petrovic e Raskòl’nikov. Pur privilegiando lo scontro tra i due, il regista ha dato spazio anche ai dialoghi di Rodion con Razumichin e con l’amata Sonja, sua luce e coscienza, e soprattutto alle riflessioni di Rodion, monologhi che aprono e chiudono la rappresentazione. Il copione esalta l’impareggiabile capacità introspettiva dell’Autore, e la sua maestria nel fare del dialogo il vero fulcro dell’azione della vicenda. Allusioni e malintesi, rabbiose invettive e provocatoria formalità inondano la scena teatrale di pathos e mistero, che sfociano in profonda riflessività nei momenti di solitudine del protagonista. Roberto Sturno interpreta un Raskòl’nikov burbero e irritabile, ma allo stesso tempo nobile e commovente. Egli si muove tra le luci e le ombre della scena di pari passo con i tumultuosi alti e bassi del suo cuore, sgretolato dall’incertezza che pende su di lui come una spada di Damocle e liberato infine dalla sofferta confessione: Un uomo tra gli uomini, sempre, anche nella sventura e nel dolore. Da applausi l’irriverente Porfirij Petrovic interpretato dallo stesso Glauco Mauri, con la sua buffa camminata da pinguino, la sua obesità (sulla quale spesso autoironizza) e quel suo sguardo vispo e indagatore. Il giudice istruttore fa della parola un’arte, giocando con Raskòl’nikov come fa il gatto con il topo. Eppure anche in lui si intravede un tormento interiore, la nostalgia di una vita alla quale si è dovuto inchinare e che non sembra poter soggiogare Raskòl’nikov, che vuole essere essere un Napoleone, un uomo straordinario. Straordinaria è Sonja (Silvia Ajelli), nella sua convinta adesione ad un’esistenza che l’ha maledetta, costringendola alla prostituzione e alla miseria. È proprio lei, da cui si sprigiona abbagliante il contrasto tra il sudiciume della vita materiale e la purezza ingenua di uno spirito immacolato, a rappresentare il filo di Arianna a cui Raskòl’nikov si aggrappa per risorgere, per redimersi. Il labirinto in cui si trova Rodion appare sul palco, righe bianche su sfondo nero, definito da pareti che si muovono come a significare punti di vista nuovi nella mente del giovane reo. Fino a quando una luce gli illumina il volto… La compagnia “Mauri Sturno” si esibirà anche a Milano, presso il Teatro Carcano (Corso di Porta Romana, 63; tel. 02.55181377; recite: mar-sab 20.45, dom 15.30), a partire dal 21 marzo 2006. Una bella occasione per trascorrere una serata piacevole, anche per chi, come me, si considera un profano. Compagnia Mauri Sturno Delitto e castigo Da Fedör Dostoevskij Versione, riduzione teatrale e regia Mauri Glauco Personaggi ed interpreti Rodion Romanovic Raskòl’nikov Roberto Sturno Porfirij Petrovic Glauco Mauri Sonja Marmeladova Silvia Ajelli Dimitrij Razumichin Mino Manni Koch Simone Pieroni Il’jà Petrovic Odoardo Trasmondi Scene Alessandro Camera Costumi Simona Morresi Musiche Arturo Annecchino Durata due ore più intervallo UN GRAZIE PARTICOLARE Dopo sette anni di collegio le persone da ringraziare sono talmente tante che è difficile ricordarle tutte. Inizio quindi ringraziando Sivelli per i due anni di vita al piano quasi simbiotica, per le battaglie che ingaggiava con Oghi a colpi di pizza, per i tortellini burro e parmigiano (mezzo chilo per volta), e per quella volta che la sua ragazza lo sorprese con l’amante. Grazie a Berger (si legge come si scrive) per aver rinnovato il mio interesse nella musica leggera italiana, a Ercole, che mi svegliava la mattina con bestemmie colorite ed ammiccanti, e al Ragno, chiuso nel suo antro. Un grazie particolare a Marcello soprattutto perché mi ha assicurato di non aver mai fatto sporcacciate sul mio tappeto. Emigrato dal piano al corridoio Spallanzani ho ritrovato Mosca, grande compagno di matricola e amico, de Biroff, che mi ha permesso di affinare su di lui la scienza medica (tanto era sempre malato…oh non ce la faccio!!) e di dar risalto alle mie indubbie qualità di portiere. Grazie a Ivan Mario Marinho Bordignon Mendieta Bum Bum de Benedetto de Silva da Lima y Gonzales (blanco) per i suoi 13 nomi, e a DeBertijunior perche’ insultava sempre de Biroff. Vorrei ricordare a Mosca lo score delle nostre partite a Pro Evolution Soccer, 143 vittorie contro 6 a mio vantaggio…grazie per avermi fatto sempre vincere!!! Un grazie particolare ai compagni storici della squadra di calcio, di cui sono stato un genio incompreso. Grazie soprattutto a Montolivo, che credeva in me quando non ci credevo nemmeno io (e nessun altro ci ha più creduto), e al mio cuginetto Antonio Cohimbra de la Coronia Ya Se Vedo. Inoltre col Monto ne abbiamo vissute tante, dalle bombe sconvolgenti della cameriera dell’Araldo, alle storie sulla sua presunta omosessualità (in senso figurato, naturalmente). Lui anzi dovrebbe ringraziarmi, dato che gli ho fatto comprendere che sulla figa, non si transige!! Grazie a Maldini per la sua spazzata trasformatasi in assist con cui ho segnato con uno straordinario pallonetto da metà campo contro il S. Agostino in partita ufficiale. Grazie anche a Turca, dato che sono l’unico a cui passa la palla per fare gol, e dato che lui e’ l’unico che ha un minimo di visione di gioco e che ti lancia in profondità. Grazie per i due assist in coppa Cairoli e per gli altri due in amichevole contro il Golgi. VOCI DI CORRIDOIO Fondato nel 2005 Devo ringraziare di un assist anche Colucci, anche se sono sicuro che aveva sbagliato lo stop. Niente ringraziamenti, invece, a Tinelli e a Nazareno che mi vogliono sostituire con un rugbista (e dovrebbero capire di pallone!!) e a Como, che ha detto che lui stoppa la palla meglio di me (cosa impossibile). Inoltre questi tre non me la passano mai perchè vogliono farmi fuori. Sono dei maledetti, in più girano voci che facciano delle cene infernali insieme a Derpini e a Gamba in cui mangiano i bambini. CATTIVI!!! Grazie a Cincinnato per aver dato una possibilità calcistica anche a Trinca sotto forma di tunnel, mentre Trinca non lo ringrazio fino a che non gli arriva la scheda wireless, così la smette di impestare la sala spaccio PC. E smettetela di chattare fra di voi fingendovi donne!!! Grazie a Pampanatale (anche se so per certo che lui preferisce essere chiamato Prodinatale), e a Pulcino, due ragazzi che davvero d’oro, per la felicità delle loro mamme. Grazie ad Abdù (gran gol di testa), a Minna, il primo che ho conosciuto in collegio (cominciamo bene), a Stridi e a Piccinno, che marcandomi a turno nel Chicca 2005 mi hanno permesso di fare gol straordinari. Grazie a “Porcamadò XioSvizzero” Tonucci per avermi permesso di segnare di tacco sotto la pioggia, a Brigante perchè so quanto deve essere dura far da mamma a Tonucci, e a Oda, che mi marca benissimo perchè è impossibile girargli attorno. Grazie a Ceps per la piacevole convivenza, ad Angelo, grande amico sempre gentilissimo, e a DeBe senior per le sue storie elettrizzanti. Grazie a Deba per gli incoraggiamenti a studiare la tromba, e grazie a chi sopporta di ascoltarmi senza lamentarsi troppo (non vedo come potrebbero lamentarsi, suono benissimo!!). Grazie a Sarcinetor (mi ha minacciato se non lo ringraziavo), a Manzoni, a Gotta (massimo esperto di calcio mondiale), a Talema, al Faggio, a Chezzi e a tutta la Compagnia di Mesangeles. Hanno tutti i difetti ma non sono campanilisti. Sperando di non aver dimenticato nessuno, grazie a Plinio e alle torri, sotto la cui ombra tutti noi cresciamo (non solo di peso, vero Yodel?) negli anni forse migliori della vita. Il più grande calciatore del Fraccaro e forse del mondo Il supremo Simone Bernieri Direttore responsabile: Pellegrin Simone Vicedirettori: Rizzi Michele, Pedeferri Luca Addetto impaginazione: Mason Giovanni Antonio Cohimbra de la Coronia Ya Se Vedo e Il Supremo LETTERA APERTA Continua dalla prima Essa e costituita da tutti i cittadini ed in particolare dai giovani che dovrebbero a mio parere ricominciare a fare politica, iscrivendosi ai partiti, partecipando ai dibattiti, informandosi di piu` su tutto cio` che succede nel " palazzo ", non solo quello di Roma ma anche e specialmente, in quello Europeo. Mi rendo conto che non e` facile, il tempo e` poco gli impegni sono tanti e soprattutto se si decide di operare all`interno di un partito ci si scontra spesso contro un disarmante muro di gomma, pero` e` anche vero che se si vuole la citta` piu` pulita dobbiamo essere noi a cominciare buttando la carta nel cestino, se vogliamo piu` pace dobbiamo essere noi a cominciare salutando con un sorriso il vicino invece i ringhiargli un buon giorno proprio perche` non ne possiamo fare a meno. Credo che il primo passo per fare politica sia quello di cambiare atteggiamento, sul lavoro, in casa, nella vita di tutti i giorni. Ci sono tre articoli apparsi sui primi quattro numeri gia` usciti: n.2 “ Che differenza tra il prelato ed il barzelettiere “ n.2 “ L`Italia non e` in declino la sinistra si “ n.3 “ Il capo, I gragari, la trincea…… “ che mettono in evidenza, da un lato questo disagio nel sentirsi italiani in questo momento, per altro ben rappresentato da Giorgio Gaber nei suoi monologhi, e dall`altro questa voglia di far politica in maniera diversa se non altro per non farsi prendere in giro, per non farsi confondere da due biglietti stropicciati tirati fuori casualmente dalla tasca di un`impeccabile gessato, da una barzelletta stantia, da una faccia rassicurante da reverendo di campagna. Mi piace questo giornale, non vorrei offendere nessuno chiamandolo giornalino, mi piace come e` fatto e se l` ho ben interpretato, vuol dire che l`Italia non e` in declino, anche se da buon genovese, non sono incline a facezie ed a facili entusiasmi. Enzo De Barbieri Voci di corridoio presenta le iniziative editoriali di febbraio UN POSTO AL CINEMA Titolo originale: Nazione: Anno: Genere: Durata: Regia: Data di uscita: Viva Zapatero! Italia 2005 Documentario 80' Sabina Guzzanti Venezia 2005 16 Settembre 2005 • Ogni settimana in allegato una grande esclusiva: Il karaoke “delle donne” presentato dallo show man di successo Cesario, a richiesta a soli 7,90 €uri. • Dal prossimo numero colleziona anche tu le 25 monete d’oro con le incisioni dei nostri campioni della squadra di calcio del collegio, la prima uscita è gratuita: Filippo Sarcinelli, il cigno di Barletta. (a cura di Andrea Violetto) Nella pausa sabbatica, in cui devo decidere che strada prendere per le mie recensioni cinematografiche, come fosse una pubblicità (questo ossimoro sarà comprensibile una volta vista la pellicola) vi propongo questo originale pezzo uscito alla Mostra di Venezia di quest’anno. In realtà si tratta di un prodotto nato da una censura, quella per il caso “RaiOt” della Guzzanti, di cui andò in onda solo la prima puntata con un altissimo risultato di share. Il programma era di satira, il protagonista: Silvio Berlusconi. Ci furono polemiche, querele, richieste di risarcimento miliardarie (poi rigettate dalla magistratura): tutto fu fatto per screditare a annientare la trasmissione. Attraverso scenette e personaggi già ben noti, la Guzzanti ci porta in evidenza il quadro dell’informazione in Italia. Il soggetto forse è abbastanza scontato, e i luoghi comuni si sprecano, ma in questo buon tentativo l’innegabilità data dalla tangibile realtà che ci è propinata ogni giorno dai mezzi di comunicazione, viene portata bene alla luce, con molta ironia. Una pellicola corta, piacevole e impregnata di tutta l’abilità di questa romana sicuramente diretta e sagace. Tecnicamente la ricerca del “documentario” è un po’ eccessiva e non sempre riuscita, ma va premiato il coraggio e soprattutto la testardaggine a portare avanti una battaglia fondamentale per tutta la nazione. Una paladina con un gran sorriso che andrebbe ascoltata senza pregiudizi. La satira è un palinsesto fondamentale di una democrazia funzionante, qualsiasi cosa dica e Montesquieu è dal 1750 che ha cercatelo di insegnarcelo, ma evidentemente qualcuno era così occupato a riscrivere i libri di storia da non pensare a leggerli. IL PUNTO DI GOTTA Parola fine sul discorso scudetto? Beh pare proprio di sì. Almeno salvo sorprese, questo è quanto ha dichiarato il campo nell'ultima settimana. L'attesissima super sfida tra inter e juve ha visto trionfare quest' ultima grazie al solito del Piero che ormai sembra avere trovato il suo equilibrio, non si danna se parte dalla panchina ,entra e risolve la partita…è il nuovo Baggio, Baggio segnava gol e sfornava assist per la salvezza del brescia(che non a caso quando il codino si è ritirato è retrocessa), del Piero invece segna gol scudetto. C'è una bella differenza di importanza ma c'è lo stesso entusiasmo nel vederli giocare ed è curioso che i due vadano a corrente alterna. Quando del Piero è esploso alla juve è perchè Baggio si era infortunato...in nazionale il top di uno coincideva con la fase calante dell'altro. Quando 2-3 anni fa Baggio illuminava Brescia con le sue magie del Piero era l'ombra di se stesso. Infine quando il codino ha appeso le scarpe al chiodo del Piero ha cominciato ad essere di nuovo decisivo. Casi della vita! Ma del 10 bianconero ho già parlato qualche settimana fa per cui ora mi concentrerò su qualcos’ altro:discorso arbitri. L' inter dopo la partitissima di domenica sera accusa l' arbitro di aver determinato la sconfitta nerazzurra; ma ha poco da discutere perchè Paparesta ha arbitrato in modo esemplare, come forse pochi avrebbero saputo dirigere. Ha saputo tenere in mano la gara per tutti i 90 minuti, il fallo di Nedved poteva o non poteva starci. Obbiettivamente a velocità normale pareva fallo ma vedendo e rivedendo le immagini alla moviola forse non era così netto l' intervento di Cordoba. Sta di fatto che la juve ha saputo sfruttare meglio gli episodi a suo favore. Perchè 5 minuti dopo la discussa punizione Recoba ha colpito un palo e sulla respinta Burdisso ha inspiegabilmente spedito fuori a porta vuota(sarebbe stato 2-2). Percui l' inter dovrebbe mangiarsi le mani per quell'errore invece di arrampicarsi sugli specchi. Il resto della gara ha visto un Paparesta molto attento e forse unico neo il fatto di essere stato poco pesante coi cartellini; perchè se Emerson andava di certo ammonito per un intervento a metà campo allo stesso modo poteva starci il rosso per Samuel per un’entrata al limite su Ibraimovic( poi uscito malconcio). L'Inter è ovvio che sia furente perchè si è vista sfuggire le ultime speranze scudetto in 3 giorni! Contro fiorentina e juve ha giocato 2 partite ad altissimo livello, ed entrambe le sconfitte son parse immeritate;ma questo è il calcio e la juve non può farci nulla e non si può che prendersela con se stessi.La juve dal canto suo non è immune a favoritismi.Se infatti con l'inter ha raccolto per quel che ha seminato..con parma e udinese ha raccolto ben più del dovuto e qui sì che gli arbitri hanno le loro colpe e grosse anche.è perchè se è vero che la juve è in un annata stratosferica e lo scudetto se lo aggiudicherebbe comunque,non è possibile che in quelle poche giornate storte le si dia 1mano in questa maniera così plateale.Con l'Udinese 1 gol in fuorigioco(con lo stesso guardalinee che in1 situazione ancor più dubbia nel primo tempo aveva fatto annullare 1 gol all udinese); col Parma invece 1 rigore inesistente regalato alla signora..che per fortuna del piero ha mandato sulla traversa e poi 1 rigore negato a Corradi (Parma).Ora non voglio parlare di malafede dei direttori di gara ma certe sviste e certe decisioni son scandalose..perchè oltre a falsare le partite son 1 peso psicologico enorme per chi insegue; che si vede la juve vincere in qualsiasi modo sentendosi scoraggiati e impotenti di conseguenza.Senza questi errori la juve sarebbe a +9,che rimane sempre 1distacco abissale,ma l'inter sicuramente non sarebbe cosi in collera.ll colmo è che l'inter si trova a recriminare su 1 partita che alla fine è l' unica ad essere vergine da errori gravi.In questi gg sui giornali si legge di tutto: inchieste aperte da 1 parte e dall'altra , denunce, dossier aperti...il risultato come al solito sarà di un buco nell'acqua.percui di queste cose ne vedremo ancora per 1pò..fin a che non si introdurre la benedetta moviola in campo che forse,e dico forse perchè su certi episodi anche alla moviola i pareri degli esperti son discordi, ci risparmierà i soliti strascichi polemici del lunedì. SuperFraccaLotto La soluzione della scorsa settimana era: “… e gliel’ho buttato in rete” Siccome in redazione non sono pervenute soluzioni corrette proponiamo in questo nuovo numero la quarta frase da completare. Puoi vincere 2 lussuosissime automobili* con il fantastico concorso del giornale del Collegio. “Chi va con lo zoppo…” Chi per primo completerà la frase e farà pervenire la risposta corretta alla redazione vincerà il fantastico montepremi. *micromachine Concorsi M.Macchi Enterprise Aut.MIn.Ric. SUPER MALDO SHOW di Uzzino Cazzo che mal di testa, sono le 13:00 e non mi sono ancora alzato. Il caffè è freddo, la brioche del giorno prima; basta, si va in mensa. Ora confido in voi, cari amici, che, conoscendo le mie abitudini, penserete che non sia affatto la prima volta... beh, avete ragione. Una giornata buia il 14, davvero una stancante giornata. Alle 15:00 mi presento in sala comune, barcollante e mal conciato, aspettando papà Savini e don Cesario per andare a Milano. Si gira per la città, si scherza, si rutta, si prende in giro qualche comunista. Ritorniamo in collegio... adesso sono le 00:00 in punto, e il vostro affezionatissimo è molto stanco:”Vado a letto!” dico. “Stai scherzando?!” domanda il ce. “Ma si dai, basta spacciare... vado a dormire.” “Strano”, penserete ancora. Eh si, chi nasce spacciatore muore spacciando. Forse è per questa ragione che riscendo giù e busso alla 14. Ma che sfortuna non aver dormito... la scena è di quelle agghiaccianti. Il Maldo, vittima di una sbronza da camionista, giace svenuto a letto con un ghigno da cavallo drogato stampato in bocca. “Come intendi svegliarlo, Ce?” “Non preoccuparti, ci penso io più tardi.” Risponde l'omino con la bava gocciolante. “Ma non vorrai mica...” “Che occasione.” Ripete con occhi estasiati. Il tempo di una veloce piscia, che il Ce tira fuori il suo perizomino da parata e il gatto a nove code, frustando ripetutamente l'inerme Maldini. So di essere stato un vigliacco, ma altro non potevo fare che scappare via. Pugnalato però da terribili sensi di colpa, ritorno nel luogo con un coltello a serramanico. Ma ecco l'inattesa sorpresa: Il Maldo che fa degli apprezzamenti sull'evento libidinoso e il Ce che si riveste orgogliosamente. Capisco solo adesso Maldo... la banana è veramente l'unico frutto dell'amor. Tutto si risolve nel migliore dei modi e tutti felici e contenti. Il povero anziano, però, logorato dall'alcool e sfinito dall'amplesso, cerca aiuto per ritornare in camera. Urla e canzoni accompagnano il nostro tragitto, che prevede anche una veloce pausa in camera di Idro, il quale ci accoglie con una maglietta da gigolò e una mutandina sbiadita. I minuti passano veloci, tra battute e risate, e non ci si rende conto del baccano che si fa alle 04:00 del mattino. A rimproverare il nostro comportamento ci pensa il generale Turco, si proprio lui, l'uomo dalla giacca di spazzatura; A questo punto, vorrei aggiungere una piccola parentesi personale: “Turco, capisco a stento la giacca, tollero il maglione rosa, ma quel pigiamino no!!!!!!!!!” “La pagherete tutti.” Concluse Mr. Fashion. Detto fatto: Sono di nuovo le 13:00, stesso mal di testa e mezzo metro d'acqua in più. Sorrido e penso: “Almeno io dormo in mutande.” VOCI DI CORRIDOIO è davvero un giornale bipartisan. Da modo infatti di ascoltare opinioni anche politiche provenienti da più parti. Due dei nostri articolisti hanno però forse esagerato, come potete vedere nelle foto qui a fianco. Qualche miscredente potrà ingenuamente pensare che le suddette foto siano effetto di fotomontaggio, alcool, o chissà quale altra droga. Non è così! I nostri due amici, e collegiali, incarnano il valore del sapersi mettere in discussione, rinnegando, a volte, persino la propria fede. La redazione GRAN BASTONE NEL PAESE DELLE FAVE 1. mercoledì 8 febbraio: TELEFONINO SMARRITO La partita di basket Fraccaro-Cairoli viene rinviata; le volpi cairoline abboccano al nostro tranello e si presentano regolarmente alla palestra CUS (vedi “Voci di corridoio” n.6, anno II). Più tardi nella notte un terzetto cairolotto si presenta barcollando sotto le nostre finestre, biascicando improperi, e viene sommerso dal nostro fuoco. Sputoman è uno di loro: gonfio di vino perde l’equilibrio e rovina a terra trascinando con sé un vaso del Tre Torri; non si accorge di aver perso il telefonino, ma qualcuno è più attento di lui… 2. giovedì 9 febbraio, mattino: IL GATTO E IL TOPO CARO CAIROLINOOTTO, HAI PERSO QUALCHE COSA IERI SERA DA UBRIACO??? NON TI PREOCCUPARE CHE QUELLO CHE HAI PERSO E’ IN BUONE MANI (le nostre)… QUESTO E’ IL PRIMO PEZZO, LA SIM, BLOCCATA OVVIAMENTE… IL RESTO ARRIVERA’ NEI PROSSIMI GIORNI. CIAO CIAO 3. stesso giorno, pomeriggio: L’ACCORDO Telefonata minatoria di Gran Bastone in Culo Svelto, seguita dalla prima visita dei cairolotti (Svelto: “Noi siamo come la Nutella”); prime minacce denuncia, ma si raggiunge un accordo: alle 17:30 il telefonino verrà barattato con un illustre spilla fraccarotta sottratta con l’inganno anni fa da indegne mani cairolotte. 4. ore 17:20: GENTE DI PAROLA.. 5. poco dopo: …E GUERRA SIA! Pavia, 9/11/2006 “Per la legge di Gattemelata la parola data va rispettata” Villicissimi e disonorabili cairolini, già maialini, viste le note et busone attività, con la presente innanzitutto: - ci rammarichiamo per la vostra indegna povertà, che vi porta a fruire di penna e inchiostro nell’A.D. 2006; - ci chiediamo dove siano finiti gli altri quattro bastoni, ma soprattutto il “cavallo di bastoni” e il “tre di ori”, perché l’”asso di bastoni” è già nell’orribile antro di Tiffany; - non ci stupiamo della vostra ignoranza: “Se un oggetto, smarrito in goliardia, È catturato per le strade di Pavia Siam spiacenti per il mal capitato Non è furto, ma è uccellato. È un trofeo di guerra conquistato E l’iter legale non è contemplato.” - ci meravigliamo del fatto che voi non conosciate l’arcinoto proverbio: “ Cosa trovata Non è rubata ” Infine ci auguriamo che, nell’attesa della venuta del Nucleo Operativo Liberazione Cellulari SMARRITI, l’oggetto in questione, tenuto preventivamente e rispettosamente sottovuoto, non subisca contaminazioni di sorta. Aspettando un insperato ritorno di dignità, vi alleghiamo un fax forse da voi non interpretato MAGNA CUM IGNORANTIA 90 e più GRAN BASTONI In rappresentanza dell’Aulicissimo COLLEGIO PLINIO FRACCARO 6. UN LUNGO FINESETTIMANA Nessuna risposta cairolotta. Il telefono sta bene, inizialmente custodito in un vasetto di…Nutella, viene riesumato con grandi sforzi sabato, nel timore che subisse danneggiamenti permanenti. 7. martedì 14 febbraio: COMPLIMENTI PER LA FANTASIA Nel pomeriggio, la seconda visita cairolotta al Plinio, per ribadire l’impossibilità dello scambio telefoninospilla e minacciare nuovamente una denuncia (ma riuscite a pensare qualcos’altro?) 8. più tardi: NUOVA BEFFA Ai mentecatti del sedicente collegio cairoli CONSTATA la penuria di carta che vi ha reso impossibile una risposta scritta alle nostre richieste; VISTA la frequenza assillante e petulante delle vostre visite negli ultimi giorni; CONOSCENDO la natura spocchiosa, stolta e malfidente del cairolotto, ancora una volta manifesta nella vostra patetica minaccia di un ricorso alla giustizia (ma l’esercito non l’avete chiamato?); SOTTOLINEANDO che senza la nostra pietà il proprietario del telefonino in questione ne sarebbe rimasto privo, invitandolo a una seria riflessione sugli effetti dell’alcool, ma comunque ringraziandolo per essersi reso tanto ridicolo sotto le nostre finestre; CONCORDANDO sulla natura non goliardica dell’oggetto da noi premurosamente recuperato, e pertanto sull’inappropriatezza di uno scambio con la spilla in vostro possesso (scambio che per altro voi avete inizialmente accettato, vogliamo credere in un momento di debolezza); RIMARCANDO che solo la vostra fretta e tracotanza ha impedito una restituzione tempestiva del telefonino (come nelle nostre iniziali intenzioni); RIFLETTENDO infine sui possibili effetti collaterali legati a una presenza tanto perniciosa fra le nostre mura; DISPONIAMO La restituzione dell’oggetto smarrito, intatto e pulito (ma cosa c’avremo fatto? Chiamerete la squadra speciale della Scientifica per saperlo?). Il telefono verra posizionato domattina alle ore 7:00 nel cestino antistante l'entrata del Dipartimento di Ematologia del Policlinico San Matteo, custodito da un involucro biancorosso, all'incirca 30 minuti prima dello svuotamento del cestino che avviene di norma fra le 7:30 e 7:45. Vi lasciamo alle vostre amate penetrazioni di gruppo, nel cumulo di sterco e calcinacci che vi ospita, auspicando (certo, non senza utopia) che la nostra sana attività goliardica collegiale possa contare nei mesi a venire sulla vostra grottesca presenza. Pavia, lì 14.02.2006 I Fraccarotti dalle lunghe fave 9. mercoledì 15 sera: DULCIS IN FUNDO Collegio Plinio Fraccaro, 15/2/2006 Ci rammarichiamo per l’ennesima volta della vostra disarmante ignavia: ameremmo avervi come operosi rivali, ma - non siete divertenti - non c’è simpatia - non c’è interazione - non c’è cortesia - non avete neanche l’ampio parcheggio interno Basta! Questo scambio è molto insoddisfacente! Il vostro “collegio” dista ben poco dal Nostro, ma, stolti, preferite fare tappa a metà strada: BRAVO CAIROLOTTO: TE LA FAI COL POLIZIOTTO! Con la speranza sempre più fievole di un vostro rinsavimento