VOCI DI CORRIDOIO
Anno II
Settimanale di informazione, cultura e intrattenimento
Numero VII
MUSICA
CINEMA
TEATRO
MELLO COLLIE
AND THE INFI
VIVA ZAPATERO!
DELITTO E
CASTIGO
Savini a pag, 6
Violetto a pag. 2
Fatutti a pag. 7
LETTERA APERTA
di Enzo De Barbieri (NDR: padre del picchiatore)
Ho visto che sul giornale del Collegio Fraccaro
si ama, giustamente, parlare di politica. Allora
vorrei prender spunto da questo articolo di
Giovanni Sartori uscito sul Corriere della Sera
del
13 febbraio , per porre un quesito.
In effetti l`articolo parla delle fonti d`energia,
della loro reperibilita`, del loro eventuale
esaurimento e della necessita` di trovarne di
alternative. Ma poiche` queste questioni
devono essere risolte da una classe politica
lungimirante, interessata al bene, non solo
presente ma anche e soprattutto futuro del
nostro paese, l`autore sottolinea la scarsa
propensione di tutta
la classe politica ad affrontare questi problemi
seriamente.
Allora l`articolo si puo` leggere in chiave
diversa chiedendendoci, " dove reperire una
classe politica, alternativa, innovatrice e
seriamente riformatrice " che tenga conto delle
esigenze dei cittadini, che non si nasconda
dietro le presunte colpe di quelli che l`hanno
preceduta alla guida del paese, che sia in
grado di chiedere a tutto il paese i sacrifici che
produrranno un miglioramento sostanziale del
sistema paese e che soprattutto sia in grado di
fronteggiare le lobbies che sono i veri poteri
forti e che condannano il nostro paese ad
essere molto spesso il fanalino di coda della
Comunita` Europea.
A mio parere la classe politica alternativa esiste
gia`, e` distribuita su tutto il territorio ed ha solo
il bisogno di una scossa per ridestarsi dopo
tanti noiosi discorsi che in questi anni hanno
solo prodotto indifferenza e sonnolenza. Essa e
costituita da tutti i cittadini ed in particolare dai
giovani che dovrebbero a mio parere
ricominciare a fare politica, iscrivendosi ai
partiti, partecipando ai dibattiti, informandosi di
piu` su tutto cio` che succede nel " palazzo ",
non solo quello di Roma ma anche e
specialmente, in quello Europeo.
A mio parere la classe politica alternativa esiste
gia`, e` distribuita su tutto il territorio ed ha solo
il bisogno di una scossa per ridestarsi dopo
tanti noiosi discorsi che in questi anni hanno
solo prodotto indifferenza e sonnolenza.
16 febbraio 2006
GRAN BASTONE NEL PAESE DELLE
FAVE
1. mercoledì 8 febbraio: TELEFONINO
SMARRITO
La partita di basket Fraccaro-Cairoli
viene rinviata; le volpi cairoline
abboccano al nostro tranello e si
presentano regolarmente alla palestra
CUS (vedi “Voci di corridoio” n.6, anno
II). Più tardi nella notte un terzetto
cairolotto si presenta barcollando sotto
le nostre finestre, biascicando improperi,
e viene sommerso dal nostro fuoco.
Sputoman è uno di loro: gonfio di vino
perde l’equilibrio e rovina a terra
trascinando con sé un vaso del Tre
Torri; non si accorge di aver perso il
telefonino, ma qualcuno è più attento di
lui…
Segue a pag.11
LO SCONTRO EPOCALE
FRACCARO – CAIROLI
VALIDO PER IL TORNEO
INTERCOLLEGIALE DI
BASKET
SI TERRA’ MARTEDì
ALLE 22:45!!
Si prega di avvisare i
Cairolotti tramite telefoni
fissi, quelli li hanno
ancora!
PierFerdinando Casini, Presidente della Camera
IL CROCIFISSO: UN
SIMBOLO RELIGIOSO O
LAICO
LA LOGICA DEL
CONTRATTO
di Derpini Andrea
di Cesario Delle Donne
ROMA - Il crocifisso deve restare
nelle aule scolastiche non
perché sia un "suppellettile" o un
"oggetto di culto", ma perché "è
un simbolo idoneo ad esprimere
l'elevato fondamento dei valori
civili"
(tolleranza,
rispetto
reciproco, valorizzazione della
persona, affermazione dei suoi
diritti) che hanno un'origine
religiosa, ma "che sono poi i
valori che delineano la laicità
nell'attuale ordinamento dello
Stato".
Lo ha stabilito il Consiglio di
Stato che, con un'importante e
articolata sentenza, ha respinto il
ricorso
di
una
cittadina
finlandese, Soile Lauti…
L'Unione
ha
presentato
un
programma in cui è descritto ogni
tratto della società italiana. E, per
ogni argomento, vengono proposte
numerose misure; esse danno
l'idea di un sistema di pensiero e
di soluzioni che organizza tutto il
Paese. Il concetto base è quello
classico della sinistra: è lo Stato
che dà forma alla società. Il
programma è una sorta di «piano
quinquennale», di cui lo Stato è il
regista e l'attore, come ciò che dà
forma al tutto. La sua stessa
ampiezza, lo obbliga però a non
scendere nell'indicazione di alcuna
misura
concreta,
esprimendo
soltanto la linea che si intende
imporre nella propria azione di
governo.
Continua a pag. 2
Continua a pag. 2
Continua a pagina 9
“Non si può concepire un’Intelligenza Perfetta che non eccella
anche in autoironia. Secondo me anche Dio
1
bestemmia.”
Zio Scriba
LA LOGICA DEL CONTRATTO
Segue dalla prima
Il Contratto con gli Italiani di Berlusconi era invece un
insieme di semplici impegni programmatici, definiti e
limitati, e chiaramente intellegibili. Il programma
dell'Unione, scritto in politichese e burocratese, è
inaccessibile a chi non è esperto di tali linguaggi, che
servono proprio a lasciare indefinito quello che sembra
volersi invece definire. Il Contratto con gli Italiani non
sarà più presentato in quella forma perché il
proporzionale obbliga a un impegno diretto i diversi
partiti, e quindi non può essere il solo Berlusconi a
definirlo, come accadde nel 2001. Sarà invece la prova
dell'unità dei partiti di centrodestra ed avrà, come il
Contratto, la sua caratteristica nell'indicare scelte precise
e determinate.
Non avrà la forma del Contratto, ma ne avrà la logica.
Ed è una logica che parte dal primato della società sullo
Stato e dal carattere limitato dell'azione di governo, che
non può definire il futuro della società e le linee di
tendenza di essa, ma è in grado di indicare gli obiettivi
prioritari che si vogliono perseguire. Sarà perciò, come
quello del 2001, comprensibile da tutti, avrà il carattere di
dialogo e non di monologo, e mostrerà l'unità della
coalizione pur nella diversità delle candidature alla
direzione del governo.
Cesario
IL CROCIFISSO: UN SIMBOLO RELIGIOSO O LAICO
Segue dalla prima
che chiedeva la rimozione del crocifisso dalla
scuola media frequentata dai suoi figli ad Abano
Terme in provincia di Padova.
Questa sentenza mi lascia personalmente allibito,
per più di un motivo. Intanto già il definire il
crocifisso un oggetto “non di culto” mi lascia
quanto meno perplesso, più correttamente basito,
mi chiedo i giudici sono ciechi? Mi sono dato una
risposta, non possono andare a toccare i privilegi
della chiesa cattolica in italia pena una rivolta delle
gerarchie ecclesiastiche sul territorio. Ma andiamo
con ordine:
- Innanzi tutto il crocifisso è il simbolo della
religione cattolica, neanche cristiana. Non
ha altri valori al di fuori della religione e
come tale va pensato
- Il crocifisso in quanto simbolo della
cattolicità, come il papa del resto, esprime
tutti i valori della chiesa (cattolica), quindi
non solo quelli dell’amore del nuovo
testamento, ma anche quelli del dio
irascibile e vendicativo del vecchio
testamento, anche le idee oscurantiste e
retrograde del medioevo, della santa
inquisizione, della caccia alle streghe alle
guerre di religione
-
Le
radici
dell’Italia
unitaria
affondano
nell’umanesimo, illuminismo e romanticismo,
movimenti che la chiesa ha pensato bene di
osteggiare, mettere al muro e reprimere. “libertè,
egalitè, fraternitè” non sono 3 parole care ai
religiosi, ma di sicuro per secoli hanno associato al
male alla corruzione e al peccato.
La costituzione sancisce il carattere LAICO dello stato
italiano, mi chiedo come un simbolo religioso possa
convivere con questa distinzione, appurato che la croce
cattolica è un solo un simbolo religioso, poi bisogna
considerare il rispetto verso chi ha una idea religiosa
diversa dal cattolicesimo, e non solo i mussulmani, gli
ebrei, i buddisti, etc… ma anche gli atei e gli agnostici
(categoria molto bistrattata quest ultima) gente “senza dio”
a cui vedere il crocifisso porta alla mente le stragi
perpetrate nel nome di dio, dalle crociate alle epurazioni
degli eretici, dall’oscurantismo scientifico al sessismo
sociale, tutte cose ancora presenti nella chiesa di oggi,
magari celate sotto una patina di tolleranza e di rispetto, ma
appena si vanno a toccare i “nervi scoperti” tutta la
medievalità, la grettezza e l’oscurantismo ritornano a galla
prepotentemente.
Alla fine di tutto però mi chiedo ancora, come si fa a dire
che al croce NON è un simbolo religioso?
Andrea Derpini
Io talune volte accetto di buon grado fino all’altro
giorno, quando a indispettirmi era una valchiria
arrogante.
La odio, ho persino pensato di eliminare lei come
tutto il genere femminile che non mi capisce, sarò
mica diventato misogino?
E DILLO…SFOGATI!
Risponde il sessuologo dott. Ing. Professor cavalier Eccezzional Marce
•
Ieri sera mi sono ubriacato con il mio ragazzo dopo
una sua discussione con un irsuto bergamasco che
lo ha malmenato. Poi lui ha voluto solo un rapporto
orale: abbiamo parlato fino alle 6.00 di mattina;
rischio conseguenze?
Rosso ‘86
Caro pel di carota, speriamo che il grado alcolico del tuo
partner sia stato tale da fargli dimenticare quanto amore
nutre nei tuoi confronti. Se così non fosse, prendi in
considerazione l’ipotesi che il bergamasco sia più dotato di
te, ovviamente dialetticamente parlando.
•
Ho baciato nella stessa sera due ragazze, una del
sud e una del nord. Se dovessi prendere la
mononucleosi come faccio a capire chi incolpare?
Skeletron ‘79
Il tuo problema mi ha fatto molto riflettere: ero in dubbio se
rispondere, scappare o chiamare la polizia. Ma ti devo un
aiuto; penso che il genere femminile non sia mai stato
troppo generoso con te. Sicuramente sono loro a perderci,
tu combatti sempre per i tuoi ideali e per la tua postazione e
le donne lasciale agli altri.
•
Xxx bergamasco ‘80
Sinceramente vorrei avere il tuo problema!
•
Ad una festa di laurea scatta il gioco del
maglione…io, inconsapevolmente, capisco male le
regole e bacio con la lingua due miei compagni di
collegio (84; UK ndr): è la manifestazione della mia
omosessualità latente?
Terradelfuoco ‘82
Se ripensando a questa catastrofe provi ancora il desiderio
di risaggiare quei fugaci momenti rubati ad una serata
come un’altra sei oggettivamente omosessuale e la tua
omosessualità non è più così latente. Se invece dopo il
raccapricciante episodio hai vomitato per settimane, la tua
sessualità è salva.
Sono moro, barbuto e
intellettuale.
Chattando ho
conosciuto Betty,
mora, barbuta e
intellettuale; ci diamo
appuntamento tutti i
giorni in internet. Si
può perdere la
verginità via etere?
Anonimo ‘67
Betty
Caro cybernauta certo che si può ma fai attenzione ai
rischi, proteggiti con un buon antivirus e ricordati di farle le
coccole dopo il download.
•
Sono un collegiale del cancro: ho letto il vostro
oroscopo e la mia ragazza ha seni tutt’altro che
abbondanti, è così piatta che potrei spedirla via
fax. Anche se la amo dovrei lasciarla ?
Cancro xxx
•
Da alcuni mesi, quando entro in biblioteca, c’è
sempre qualcuno che per dispetto occupa la mia
pluriennale postazione.
Problema risolvibilissimo, ti lascio il numero di un mio
amico specialista in chirurgia plastica, dott. JR Castagnoli
3939625702.
Quando Chuck Norris è nato, aveva già fatto sesso.
Tre volte.
Da questo numero voglio aprire un piccolo angolo dedicato
ad un fenomeno di marca stelle e strisce, nato in rete:
l’adorazione di Chuck Norris.
Per chi non sapesse chi è (cosa tra l’altro impossibile,
sarebbe come non aver mai visto le proprie palle), si tratta
del MITICO personaggio qui a fianco, conosciuto anche
come Il Walker Texas Ranger.
Bene in rete sono nati blog su blog sulle sue gesta, o
anche semplici aforismi o assiomi su questa DIVINA figura.
Io ve ne proporrò 5 ogni settimana…così anche la vostra
fede comincerà a farsi sentire, a calci rotanti ovviamente.
Chuck Norris non crede in Dio. Dio crede in Chuck
Norris.
Chuck Norris ha contato fino ad infinito - due volte.
Chuck Norris può vincere una partita di Forza4 facendo
solo tre mosse.
Il titolo originale di "Alien vs Predator" era "Alien e
Predator vs Chuck Norris". Il film è stato cancellato
subito dopo essere entrato in preproduzione. Nessuno
avrebbe pagato nove dollari per vedere un film che
durava 14 secondi.
Dedicata ad Oda:
Le avventure delle Tartarughe Ninja sono basate su
una storia vera: Chuck Norris una volta inghiottì
quattro tartarughe e quando le cagò erano alte due
metri e conoscevano le arti marziali.
Continuano le avventure del
GRANDE
BORDELLO
Cari collegiali, dopo il grande successo della scorsa settimana, il GB è di nuovo tra noi!
Abbiamo già un primo verdetto: grazie al voto di tutti voi è
stata fatta la prima vittima.
Il vincitore della prima puntata è Trinca (l’ultimo dei
moicani) battendo al fotofinish Stridi e Romano (perfino
Crespo lo ha votato).
Il primo finalista
Questa settimana l’occhio del GB ha vigilato sugli abitanti del corridoio “Sacchi”.
Anche questa volta ne abbiamo sentite delle belle: “perché ce l’ha piccolo e contorto”…”perché non
so chi cazzo sia”…”perché si fa le canne”.
Scegli chi vuoi eliminare?
YOGHI
CAMORANESI
Mangia i bambini
E’ oriundo
FALSO AMICO
TONY
Sempre al telefono
Ascolta musica scandalosa
Questi sono i nuovi concorrenti e uno solo di loro potrà sfidare il favorito nonché primo finalista
Trinca (questo dato ci è stato fornito dai sondaggi americani a cui fa fede anche berlusconi)
Siamo sicuri che anche questa volta possiamo contare sul vostro aiuto!!!
Vi alleghiamo alcune foto scattate all’insaputa dei nostri concorrenti durante momenti di normale vita quotidiana.
Piccinno&Tinelli ENTERTAINMENT
IL SEXY OROSCOPO DI MENDIETA
VERGINE
L'uomo Vergine ama spogliarsi in fretta e accostare subito il
proprio corpo nudo a quello della partner. Ed è bene che
questo corpo sia ben lavato, profumato, con le unghie
curate e così il resto, fino alla parti più intime. Le
profumazioni che predilige sono naturali, ecologiche o
alternative. Ama sentirsi rilassato e studiare il corpo della
partner, specialmente i punti di più alta sensibilità erogena
in modo da poterli leccare e toccare con abilità, riuscendo a
dare alla sua partner grande piacere. Adora poi chiudere gli
occhi, in estasi, mentre lei si prende cura dei suoi genitali
con mani, lingua e bocca. La donna ideale per l'uomo
Vergine è dotata di un fisico longilineo, con seni piccoli e un
sedere sodo. Pulita e disponibile.
Partner ideale: Toro
BILANCIA
Il Collegiale Bilancia ama molto lo svago e il divertimento.
Sesso compreso. Spesso si innamorano di donne
bellissime, salvo poi scoprirne il livello culturale e
intellettuale inferiore al proprio con sgomento e disappunto.
Un bilancia infatti fugge davanti alla stupidità. Apprezzano
le raffinatezze e la cura nei dettagli.
UNA GIORNATA DIFFICILE
A cura di Giacomo de Barbieri
Capitolo terzo:
L’importanza di farsi bocciare, ovvero, la
fortuna di non avere specchi in bagno.
Il pronto soccorso è pieno di gente: pazienti, famigliari,
infermieri che corrono in ogni direzione, barellieri, volontari
della croce rossa. E’ uno degli effetti collaterali del
maltempo, mentre uffici e scuole si svuotano gli ospedali si
riempiono. A fatica mi faccio largo verso gli ascensori.
Un infermiere passando mi vede e, senza fermarsi, mi
dice:”Ancora qui, fai prima a fare l’abbonamento ”. Non
capisco cosa voglia dire dato che non seguo le lezioni e
non frequento l’ospedale. Dopo averci pensato un attimo
concludo che deve avermi scambiato per qualcun altro.
Arrivato difronte l’aula mi aspetto di vedere il solito casino
pre esame, decine di studenti con libri e dispense che
passeggiano nervosi lungo i corridoi. Nessuno, in corridoio
non c’è nessuno. La porta dell’aula è chiusa a chiave.
Improvvisa, una speranza : esame rinviato?! Già sento la
tensione abbandonarmi. Uno o due giorni in più basteranno
per prepararmi a sufficienza. Mi sento come un condannato
a morte che riceve la grazia l’ultimo minuto. Per maggior
sicurezza mi dirigo verso la segreteria studenti.
“Scusi….”
“Prego, prego entri, si accomodi pure. E' venuti per l'esame
immagino.Non pensavamo venisse qualcuno oggi,
comunque, già che è qui tanto vale interrogarla no?”
Non faccio in tempo a capire cosa stia succedendo che già
sono seduto davanti ad una scrivania.
Il professore si siede, si aggiusta gli occhiali, sorride ed
allunga la mano.
Meccanicamente gli porgo il libretto universitario.
Dopo venti minuti di corsa nella neve mi trovavo in una
stanza decisamente troppo riscaldata, mi manca il fiato e
ho le vertigini. Vengo preso da un terribile senso di nausea!
“Dunque, mi parli di….”
Non riesco neanche a sentire la domanda tanto la testa mi
gira, vorrei tenerla ferma con le mani!
“…e dei vari aspetti …”
Adorano le donne che indossano intimo sexy come
raffinate sottovesti. Non è raro che gradiscano essere legati
al letto e massaggiati dalla partner, lasciando che sia lei a
condurre il gioco a suo piacimento. La donna ideale per
l'uomo Bilancia è bella, colta, raffinata ed elegante.
Bocciate quelle che non sanno curare il proprio aspetto e i
dettagli.
Partner ideale: Acquario
SCORPIONE
Il Fraccarotto Scorpione è caratterizzato da una grande
sensualità. Non è facile eccitare gli Scorpioni perché la loro
fantasia erotica e abilità raffinata li rendono di "gusti" difficili
e non è facile sorprenderli. Questo segno è tra quelli che
meno amano il sesso orale(forse). Non sono contrari,
intendiamoci, ma ritengono che non possa condurre a una
totale soddisfazione. Al massimo lo considerano un
gustoso "antipasto". Gli Scorpioni sono in genere dotati di
un notevole autocontrollo, ma non per il sesso. Quando
hanno voglia di farlo, lo vogliono subito senza esitazioni, e
ci riescono. La donna ideale per l'uomo Scorpione è
passionale, istintiva e con un alone di segretezza e mistero.
Partner ideale: Leone
Il professore continua a parlare ma a me arrivano solo
pezzi di frase“… terapia d’elezione per…”
Sono come preso in uno stato di trance.
“Si sente bene?”
Non posso rispondere, sono troppo impegnato a tenere a
bada un conato di vomito; riesco a malapena a trattenerlo,
ma in bocca sento il sapore acido dei succhi gastrici, la
nausea aumenta.
“A dire il vero no. Se non le spiace tornerei la prossima
volta”.
Mi alzo quasi di corsa e gli strappo il libretto dalle mani. Il
professore non ha neanche il tempo di rispondere che già
sono uscito dall’ufficio.
Un bagno!!! Ho assolutamente bisogno di un bagno!!! DAYHOSPITAL. Entro, mi guardo velocemente in giro in cerca
della scritta magica, TOILETTE!
Entro, sono al limite, lascio cadere in terra il libretto ,che
finisce dietro la tazza del cesso, mi inginocchio e do libero
sfogo ai miei “tormenti interiori”.
Mentre continuo ad “esprimermi liberamente” sento una
mano sulla spalla ;
“E' dura, ma vedrai che tra un po’ la nausea passa.”
Continuo a vomitare in preda alla confusione più totale. Chi
cazzo è che ha parlato! Il professore mi ha seguito?! Ma
perché dire quelle cose?!Cazzo,mi sento morire!!
Finalmente smetto di vomitare. Sconvolto, riesco ad
alzarmi aiutato da un ragazzino.
??????????E’ completamente pelato e non ha sopraciglia.
Non ho mai visto una persona più pallida di lui.
Anch’io non devo avere una bella cera.
“Va un po’ meglio?”
Annuisco. Mi guarda un attimo i capelli, poi dice:
“Le prime volte è un po’ dura, ci sono passato anch’io.
Vorrei poterti dire che dopo è meglio ma…almeno un pò ci
fai l’abitudine” ed accenna un sorriso.
Io mi reggo in piedi a fatica . Non riesco a dire niente. Mi
avvicino al lavello.
Mi appoggia di nuovo una mano sulla spalla e prima di
uscire dal bagno aggiunge:
“Non ti preoccupare, vedrai che andrà tutto bene.”
CONCORSO PER DESIGNER
( VERO!! QUESTA VOLTA)
Disegna la bandiera e la cravatta del collegio, i migliori
progetti verrano portati a Sua Eminenza il Magnifico e
Illustrissimo Rettore.
I progetti vanno consegnati alla stanza 13 (Pellegrin): le
bozze possono essere disegnate su carta semplice, a
quadretti o righe, anche fatti a mano.
Ma affrettati, il concorso termina alla fine del mese!!
AVVISO IMPORTANTE
La collegialità a cui noi ci rivolgiamo è profondamente
turbata per la sparizione di alcuni averi prelevati nelle
nostre camere presumibilmente da un nostro co-inquilino.
La questione che è grave e da non sottovalutare
coinvolge tutti noi. Dalle nostre colonne, noi della
redazione, per una volta seriamente, invitiamo l’autore
dell’insano gesto a provvedere alla restituzione del
maltolto.
Convinti della conversone siamo tutti disposti a
perdonare il nostro collegiale, qualora di collegiale si
tratti, ma chiediamo di restituire anche la serenità e la
fiducia che dovrebbero animarci sempre, noi che
apparteniamo all’unico vero collegio il cui motto è
IDEM VELLE
La redazione
AUDIOTECA (a cura di Savini Angelo)
Archiviato il primo disco, è ora il momento di passare al
secondo. Prima però vale la pena di spendere due parole
ancora sull'opera nel suo complesso. Mellon Collie, in quanto
album doppio, fa parte di una categoria di uscite
discografiche non molto comune, almeno fino a pochi anni fa:
tralasciando l'epoca del vinile (in cui si sarebbero dovuti
rilasciare oltre otto lp), la storia della musica non conosce
molti doppi, in quanto il far uscire tanto materiale in una volta
sola è sinonimo di enorme forza caratteriale e contrattuale, è
un mettersi in gioco che solo pochi possono permettersi. Fra i
casi emblematici ricordiamo Springsteen con The River e i
Guns'n'Roses con i loro Use your Illusion. Stiamo quindi
parlando di pezzi da novanta (artisticamente e
commercialmente), gente che probabilmente avrebbe
venduto milioni di copie a prescindere dall'effettiva qualità. I
Pumpkins erano sì una band di successo, ma non certo di
primo piano, un doppio allora assume il valore di una forse
azzardata scommessa che oggi possiamo considerare
pienamente vinta. E' però il momento d'infilare twilight to
starlight (“dall'imbrunire alla notte stellata”) nel lettore. Se
dawn to dusk ci aveva accolto con una serenata di pianoforte,
qui è il momento di partire per un posto where boys fear to
thread (“dove i ragazzi hanno paura ad addentrarsi”). E' una
marcia distorta ed oscura, un incedere cupo che sfocia nella
corsa vertiginosa di bodies, canzone dura e veloce in cui
Corgan gioca con le parole nobody e no bodies (“nessuno” e
“nessun corpo”). Grandissima canzone, veloce e potente, in
cui domina la massima love is suicide, efficace per quanto
scontata. Due canzoni, due pugni nello stomaco.
Inversamente rispetto al primo disco, dopo due pezzi pesanti
siamo trasportati su lidi più tranquilli.Thirty-three evoca ricordi
sepolti, in un'atmosfera da gotico americano ci sentiamo
ragazzini che giocano davanti a casa avvolti dalla malincnia
di un tramonto di fine estate, sapendo che “non posso fare
tardi, la minestra aspetta in tavola, il domani è solo un'altra
scusa...”. In the arms of sleep: più chiaro di così si muore, è
una ninna nanna chitarra e voce piuttosto struggente. 1979:
Corgan continua sulla falsariga dei ricordi con una canzone
autenticamente pop che ai tempi gli fece fare il definitivo salto
di qualità. Il songwrting è altissimo, sinceramente durante il
mio periodo punk lo annoveravo fra le (minime e
trascurabilissime) pecche del disco proprio per questa sua
vena schiettamente accessibile, dopo però anni e una cultura
musicale ben più ampia posso dire che invece tutto quel
successo fu giustificato: raramente ci si imbatte in brani tanto
raffinati ed al contempo freschi. Torniamo però a sonorità
decisamente più spigolose. Tales of a schorced earth è un
polveroso e furioso invito alla perdizione, nessuna speranza:
“perchè le stesse vecchie cose continuano a succedere?
Perchè oltre le mie speranze non vi sono sentimenti, tutti si
perdono aspettando di essere trovati, tutti sono come pensieri
che aspettano di sparire”.
Alla settima canzone si apre nuovamente un mondo onirico
thru the eyes of ruby (“attraverso occhi di rubino”). Dico
subito che siamo al cospetto del momento più alto
dell'intera discografia dei Pumpkins ed alla mia canzone
preferita. Un prog-rock che ha pienamente appreso la
lezione rumorista degli anni '90, oltre sette minuti giocati
alla perfezione. Arpeggio iniziale, crescendo chitarristico,
sospensione, strofa e ritornello, ultimo crescendo catartico
con assolo lacerante, chiusa acustica. Non vi sono parole,
bisogna solo ascoltare. E il testo? Grande poesia, un
lirismo che passa dalla passione amorosa al palpitante
affondo del subconscio, una grandissima ode alla
giovinezza che è purtroppo “sciupata nella gioventù”.
Corgan si apre dicendoci di crendere “nel mai, in tutti i
modi possibili, ma credere non significa conoscenza,
credere è un forma di fede, ma la fede non ti aiuterà a
scappare”. Da qui in avanti non potremmo avere altre
sorprese, dopo anche una ballata leggera come stumbeline
e gli ultimi, vigorosi sussulti metal di x.y.u. tutto sembra
compiuto, ma non è così. Canzoni come we only come out
at night, beautiful, lily (my one and only) e by starlight sono
solo apparentemente dei bellissimi momenti di quiete, sono
delle stelle lontane che brillano di luce propria, compare
l'elettronica e la sperimentazione va a cesellare semplici
accordi con preziose spirali sonore a volte dolci, a volte
gelidamente tristi, a volte romantiche, il tutto fra sospiri e
chitarre elettriche che s'affacciano quasi timidamente ma a
sottolineare, ancora una volta, la grandiosità del rock
targato Smashing Pumpkins.
Il congedo arriva a notte fonda con farewell and goodnight,
altra ninna nanna suonata in riva al mare ed interpretata a
turno da tutti i membri della band le cui voci si uniscono in
un rassicurante e delizioso coro finale. Ci abbandona il
suono della risacca che pian piano si allontana.
Dopo oltre due ore di musica ad altissimi livelli, in cui
vengono toccati infiniti generi ed in cui sembrano avere
spazio tutti i sentimenti, la band di Billy Corgan ci ha
consegnato una pietra miliare della musica moderna e
forse il miglior disco degli anni '90. In Mellon Collie ci si
deve dunque perdere, ma ci si può innanzitutto
emozionare. Non un disco di facile lettura, ma un
capolavoro transgenerazionale. Forse l'unico difetto che si
può addebitare agli Smashing Pumpkins è di aver difettato
di una qualche carica rivoluzionaria ma, visti i riusultati, non
si può riconoscergli il merto di aver addensato in una sola
opera tanta di quella roba che decine e decine di gruppi
non riescono ad esprimere in un'intera carriera. E di fronte
ad un tale monumento, beh, anche la rivoluzione cede il
passo.
TEATRO: DELITTO E CASTIGO
di Nazareno Fatutti
Apparso nel 1866, Delitto e castigo è uno dei più celebri
romanzi di Fëdor Dostoevskij. È la storia del giovane Rodion
Romanovic Raskòl’nikov, e del dramma interiore che lo
conduce dal peccato alla redenzione.
Raskòl’nikov, spinto dalla miseria ma soprattutto da
considerazioni teoriche, decide di assassinare un’anziana
usuraia e impossessarsi dei suoi beni; con questo tesoro,
potrà riprendere gli studi universitari, rendere felice la madre
e aiutare la sorella.
Il caso viene affidato al giudice istruttore Porfirij Petrovic,
personaggio affabile e spietatamente arguto, che darà vita ad
una battaglia psicologica con Raskòl’nikov. Petrovic è infatti
convinto della colpevolezza del giovane, ma vuole estorcergli
una confessione spontanea.
I dialoghi tra i due, in cui ogni parola acquista un valore
spropositato, e i monologhi interiori di Raskol’nikov, delirante
e angosciato, e di Petrovic, intimamente ansioso e irrequieto,
sono tratteggiati in modo magistrale dall’Autore. Così come i
ritratti delle altre figure del romanzo, tra cui spiccano
Razumichin, l’amico di Rodion, Pul’chèrija Aleksàndrovna e
Dùnecka, madre e sorella di Raskòl’nikov, e Svidrigajlov, un
tipo losco e molto ricco che vorrebbe sposare Dùnecka.
Fondamentale è infine la dolce Sonja Marmeladova, di cui
Raskòl’nikov si innamorerà e grazie alla quale egli troverà
finalmente pace: la sua redenzione passa infatti attraverso
l’espiazione della colpa e l’amore per questa creatura così
pura.
Il romanzo, complesso nell’intreccio e diretto alla perfezione
da Dostoevskij, abbraccia temi come il libero arbitrio, il
rapporto dell’uomo con Dio e con la Provvidenza, il
superomismo nietzschiano, la giustizia sociale e non solo
quella giuridica, e fornisce inoltre un piccolo affresco della
Russia del XIX secolo, con le sue inquietudini, i suoi primi
fervori ideologici (“embrionalmente” socialisti?) e la sua
miseria. Si può scorgere in ogni personaggio del racconto un
barlume di speranza, una visione ideale spesso soffocata
dalla realtà, ma in qualche modo viva. Una piccola
aspettativa interiore a cui aggrapparsi.
Nella riduzione teatrale, necessaria per un’opera così vasta,
Glauco Mauri si è concentrato sul duello tra Petrovic e
Raskòl’nikov. Pur privilegiando lo scontro tra i due, il regista
ha dato spazio anche ai dialoghi di Rodion con Razumichin e
con l’amata Sonja, sua luce e coscienza, e soprattutto alle
riflessioni di Rodion, monologhi che aprono e chiudono la
rappresentazione.
Il copione esalta l’impareggiabile capacità introspettiva
dell’Autore, e la sua maestria nel fare del dialogo il vero fulcro
dell’azione della vicenda. Allusioni e malintesi, rabbiose
invettive e provocatoria formalità inondano la scena teatrale
di pathos e mistero, che sfociano in profonda riflessività nei
momenti di solitudine del protagonista.
Roberto Sturno interpreta un Raskòl’nikov burbero e irritabile,
ma allo stesso tempo nobile e commovente. Egli si muove tra
le luci e le ombre della scena di pari passo con i tumultuosi
alti e bassi del suo cuore, sgretolato dall’incertezza che
pende su di lui come una spada di Damocle e liberato infine
dalla sofferta confessione: Un uomo tra gli uomini, sempre,
anche nella sventura e nel dolore.
Da applausi l’irriverente Porfirij Petrovic interpretato dallo
stesso Glauco Mauri, con la sua buffa camminata da
pinguino, la sua obesità (sulla quale spesso autoironizza) e
quel suo sguardo vispo e indagatore. Il giudice istruttore fa
della parola un’arte, giocando con Raskòl’nikov come fa il
gatto con il topo.
Eppure anche in lui si intravede un tormento interiore, la
nostalgia di una vita alla quale si è dovuto inchinare e che
non sembra poter soggiogare Raskòl’nikov, che vuole essere
essere un Napoleone, un uomo straordinario.
Straordinaria è Sonja (Silvia Ajelli), nella sua convinta
adesione ad un’esistenza che l’ha maledetta,
costringendola alla prostituzione e alla miseria. È proprio
lei, da cui si sprigiona abbagliante il contrasto tra il
sudiciume della vita materiale e la purezza ingenua di
uno spirito immacolato, a rappresentare il filo di Arianna a
cui Raskòl’nikov si aggrappa per risorgere, per redimersi.
Il labirinto in cui si trova Rodion appare sul palco, righe
bianche su sfondo nero, definito da pareti che si
muovono come a significare punti di vista nuovi nella
mente del giovane reo.
Fino a quando una luce gli illumina il volto…
La compagnia “Mauri Sturno” si esibirà anche a Milano,
presso il Teatro Carcano (Corso di Porta Romana, 63;
tel. 02.55181377; recite: mar-sab 20.45, dom 15.30), a
partire dal 21 marzo 2006. Una bella occasione per
trascorrere una serata piacevole, anche per chi, come
me, si considera un profano.
Compagnia Mauri Sturno
Delitto e castigo
Da Fedör Dostoevskij
Versione, riduzione teatrale e regia
Mauri
Glauco
Personaggi ed interpreti
Rodion Romanovic Raskòl’nikov Roberto Sturno
Porfirij Petrovic Glauco Mauri
Sonja Marmeladova Silvia Ajelli
Dimitrij Razumichin Mino Manni
Koch Simone Pieroni
Il’jà Petrovic Odoardo Trasmondi
Scene Alessandro Camera
Costumi Simona Morresi
Musiche Arturo Annecchino
Durata due ore più intervallo
UN GRAZIE PARTICOLARE
Dopo sette anni di collegio le persone da ringraziare sono
talmente tante che è difficile ricordarle tutte. Inizio quindi
ringraziando Sivelli per i due anni di vita al piano quasi
simbiotica, per le battaglie che ingaggiava con Oghi a colpi
di pizza, per i tortellini burro e parmigiano (mezzo chilo per
volta), e per quella volta che la sua ragazza lo sorprese con
l’amante. Grazie a Berger (si legge come si scrive) per aver
rinnovato il mio interesse nella musica leggera italiana, a
Ercole, che mi svegliava la mattina con bestemmie colorite
ed ammiccanti, e al Ragno, chiuso nel suo antro. Un grazie
particolare a Marcello soprattutto perché mi ha assicurato di
non aver mai fatto sporcacciate sul mio tappeto. Emigrato
dal piano al corridoio Spallanzani ho ritrovato Mosca,
grande compagno di matricola e amico, de Biroff, che mi ha
permesso di affinare su di lui la scienza medica (tanto era
sempre malato…oh non ce la faccio!!) e di dar risalto alle
mie indubbie qualità di portiere. Grazie a Ivan Mario
Marinho Bordignon Mendieta Bum Bum de Benedetto de
Silva da Lima y Gonzales (blanco) per i suoi 13 nomi, e a
DeBertijunior perche’ insultava sempre de Biroff. Vorrei
ricordare a Mosca lo score delle nostre partite a Pro
Evolution Soccer, 143 vittorie contro 6 a mio
vantaggio…grazie per avermi fatto sempre vincere!!!
Un grazie particolare ai compagni storici della squadra di
calcio, di cui sono stato un genio incompreso. Grazie
soprattutto a Montolivo, che credeva in me quando non ci
credevo nemmeno io (e nessun altro ci ha più creduto), e al
mio cuginetto Antonio Cohimbra de la Coronia Ya Se Vedo.
Inoltre col Monto ne abbiamo vissute tante, dalle bombe
sconvolgenti della cameriera dell’Araldo, alle storie sulla sua
presunta omosessualità (in senso figurato, naturalmente).
Lui anzi dovrebbe ringraziarmi, dato che gli ho fatto
comprendere che sulla figa, non si transige!! Grazie a
Maldini per la sua spazzata trasformatasi in assist con cui
ho segnato con uno straordinario pallonetto da metà campo
contro il S. Agostino in partita ufficiale. Grazie anche a
Turca, dato che sono l’unico a cui passa la palla per fare
gol, e dato che lui e’ l’unico che ha un minimo di visione di
gioco e che ti lancia in profondità. Grazie per i due assist in
coppa Cairoli e per gli altri due in amichevole contro il Golgi.
VOCI DI CORRIDOIO
Fondato nel 2005
Devo ringraziare di un assist anche Colucci, anche se
sono sicuro che aveva sbagliato lo stop.
Niente ringraziamenti, invece, a Tinelli e a Nazareno che
mi vogliono sostituire con un rugbista (e dovrebbero capire
di pallone!!) e a Como, che ha detto che lui stoppa la palla
meglio di me (cosa impossibile). Inoltre questi tre non me
la passano mai perchè vogliono farmi fuori. Sono dei
maledetti, in più girano voci che facciano delle cene
infernali insieme a Derpini e a Gamba in cui mangiano i
bambini. CATTIVI!!!
Grazie a Cincinnato per aver dato una possibilità calcistica
anche a Trinca sotto forma di tunnel, mentre Trinca non lo
ringrazio fino a che non gli arriva la scheda wireless, così
la smette di impestare la sala spaccio PC. E smettetela di
chattare fra di voi fingendovi donne!!!
Grazie a Pampanatale (anche se so per certo che lui
preferisce essere chiamato Prodinatale), e a Pulcino, due
ragazzi che davvero d’oro, per la felicità delle loro mamme.
Grazie ad Abdù (gran gol di testa), a Minna, il primo che
ho conosciuto in collegio (cominciamo bene), a Stridi e a
Piccinno, che marcandomi a turno nel Chicca 2005 mi
hanno permesso di fare gol straordinari. Grazie a
“Porcamadò XioSvizzero” Tonucci per avermi permesso di
segnare di tacco sotto la pioggia, a Brigante perchè so
quanto deve essere dura far da mamma a Tonucci, e a
Oda, che mi marca benissimo perchè è impossibile girargli
attorno.
Grazie a Ceps per la piacevole convivenza, ad Angelo,
grande amico sempre gentilissimo, e a DeBe senior per le
sue storie elettrizzanti. Grazie a Deba per gli
incoraggiamenti a studiare la tromba, e grazie a chi
sopporta di ascoltarmi senza lamentarsi troppo (non vedo
come potrebbero lamentarsi, suono benissimo!!).
Grazie a Sarcinetor (mi ha minacciato se non lo
ringraziavo), a Manzoni, a Gotta (massimo esperto di
calcio mondiale), a Talema, al Faggio, a Chezzi e a tutta la
Compagnia di Mesangeles. Hanno tutti i difetti ma non
sono campanilisti.
Sperando di non aver dimenticato nessuno, grazie a Plinio
e alle torri, sotto la cui ombra tutti noi cresciamo (non solo
di peso, vero Yodel?) negli anni forse migliori della vita.
Il più grande calciatore del Fraccaro e forse del mondo
Il supremo Simone Bernieri
Direttore responsabile:
Pellegrin Simone
Vicedirettori:
Rizzi Michele,
Pedeferri Luca
Addetto impaginazione:
Mason Giovanni
Antonio Cohimbra de la Coronia Ya Se Vedo e Il Supremo
LETTERA APERTA
Continua dalla prima
Essa e costituita da tutti i cittadini ed in particolare dai
giovani che dovrebbero a mio parere ricominciare a fare
politica, iscrivendosi ai partiti, partecipando ai dibattiti,
informandosi di piu` su tutto cio` che succede nel " palazzo
", non solo quello di Roma ma anche e specialmente, in
quello Europeo.
Mi rendo conto che non e` facile, il tempo e` poco gli
impegni sono tanti e soprattutto se si decide di operare
all`interno di un partito ci si scontra spesso contro un
disarmante muro di gomma, pero` e` anche vero che se si
vuole la citta` piu` pulita dobbiamo essere noi a cominciare
buttando la carta nel cestino, se vogliamo piu` pace
dobbiamo essere noi a cominciare salutando con un
sorriso il vicino invece i ringhiargli un buon giorno proprio
perche` non ne possiamo fare a meno.
Credo che il primo passo per fare politica sia quello di
cambiare atteggiamento, sul lavoro, in casa, nella vita di
tutti i giorni.
Ci sono tre articoli apparsi sui primi quattro numeri gia`
usciti:
n.2 “ Che differenza tra il prelato ed il barzelettiere “
n.2 “ L`Italia non e` in declino la sinistra si “
n.3 “ Il capo, I gragari, la trincea…… “
che mettono in evidenza, da un lato questo disagio nel
sentirsi italiani in questo momento, per altro ben
rappresentato da Giorgio Gaber nei suoi monologhi, e
dall`altro questa voglia di far politica in maniera diversa se
non altro per non farsi prendere in giro, per non farsi
confondere da due biglietti stropicciati tirati fuori
casualmente dalla tasca di un`impeccabile gessato, da una
barzelletta stantia, da una faccia rassicurante da reverendo
di campagna.
Mi piace questo giornale, non vorrei offendere nessuno
chiamandolo giornalino, mi piace come e` fatto e se l` ho ben
interpretato, vuol dire che l`Italia non e` in declino, anche se
da buon genovese, non sono incline a facezie ed a facili
entusiasmi.
Enzo De Barbieri
Voci di corridoio
presenta
le iniziative editoriali di febbraio
UN POSTO AL CINEMA
Titolo originale:
Nazione:
Anno:
Genere:
Durata:
Regia:
Data di uscita:
Viva Zapatero!
Italia
2005
Documentario
80'
Sabina Guzzanti
Venezia 2005
16 Settembre 2005
•
Ogni settimana in allegato una grande esclusiva:
Il karaoke “delle donne”
presentato dallo show man di successo Cesario, a
richiesta a soli 7,90 €uri.
•
Dal prossimo numero colleziona anche tu le 25
monete d’oro con le incisioni dei nostri campioni
della squadra di calcio del collegio, la prima uscita
è gratuita: Filippo Sarcinelli, il cigno di Barletta.
(a cura di Andrea Violetto)
Nella pausa sabbatica, in cui devo decidere che strada
prendere per le mie recensioni cinematografiche, come
fosse una pubblicità (questo ossimoro sarà comprensibile
una volta vista la pellicola) vi propongo questo originale
pezzo uscito alla Mostra di Venezia di quest’anno.
In realtà si tratta di un prodotto nato da una censura, quella
per il caso “RaiOt” della Guzzanti, di cui andò in onda solo
la prima puntata con un altissimo risultato di share. Il
programma era di satira, il protagonista: Silvio Berlusconi.
Ci furono polemiche, querele, richieste di risarcimento
miliardarie (poi rigettate dalla magistratura): tutto fu fatto
per screditare a annientare la trasmissione.
Attraverso scenette e personaggi già ben noti, la Guzzanti
ci porta in evidenza il quadro dell’informazione in Italia. Il
soggetto forse è abbastanza scontato, e i luoghi comuni si
sprecano, ma in questo buon tentativo l’innegabilità data
dalla tangibile realtà che ci è propinata ogni giorno dai
mezzi di comunicazione, viene portata bene alla luce, con
molta ironia.
Una pellicola corta, piacevole e impregnata di tutta l’abilità
di questa romana sicuramente diretta e sagace.
Tecnicamente la ricerca del “documentario” è un po’
eccessiva e non sempre riuscita, ma va premiato il
coraggio e soprattutto la testardaggine a portare avanti una
battaglia fondamentale per tutta la nazione.
Una paladina con un gran sorriso che andrebbe ascoltata
senza pregiudizi. La satira è un palinsesto fondamentale di
una democrazia funzionante, qualsiasi cosa dica e
Montesquieu è dal 1750 che ha cercatelo di insegnarcelo,
ma evidentemente qualcuno era così occupato a riscrivere i
libri di storia da non pensare a leggerli.
IL PUNTO DI GOTTA
Parola fine sul discorso scudetto? Beh pare proprio di
sì. Almeno salvo sorprese, questo è quanto ha
dichiarato il campo nell'ultima settimana. L'attesissima
super sfida tra inter e juve ha visto trionfare quest'
ultima grazie al solito del Piero che ormai sembra avere
trovato il suo equilibrio, non si danna se parte dalla
panchina ,entra e risolve la partita…è il nuovo Baggio,
Baggio segnava gol e sfornava assist per la salvezza
del brescia(che non a caso quando il codino si è ritirato
è retrocessa), del Piero invece segna gol scudetto. C'è
una bella differenza di importanza ma c'è lo stesso
entusiasmo nel vederli giocare ed è curioso che i due
vadano a corrente alterna. Quando del Piero è esploso
alla juve è perchè Baggio si era infortunato...in
nazionale il top di uno coincideva con la fase calante
dell'altro. Quando 2-3 anni fa Baggio illuminava Brescia
con le sue magie del Piero era l'ombra di se stesso.
Infine quando il codino ha appeso le scarpe al chiodo
del Piero ha cominciato ad essere di nuovo decisivo.
Casi della vita! Ma del 10 bianconero ho già parlato
qualche settimana fa per cui ora mi concentrerò su
qualcos’ altro:discorso arbitri. L' inter dopo la
partitissima di domenica sera accusa l' arbitro di aver
determinato la sconfitta nerazzurra; ma ha poco da
discutere perchè Paparesta ha arbitrato in modo
esemplare, come forse pochi avrebbero saputo
dirigere. Ha saputo tenere in mano la gara per tutti i 90
minuti, il fallo di Nedved poteva o non poteva starci.
Obbiettivamente a velocità normale pareva fallo ma
vedendo e rivedendo le immagini alla moviola forse
non era così netto l' intervento di Cordoba. Sta di fatto
che la juve ha saputo sfruttare meglio gli episodi a suo
favore. Perchè 5 minuti dopo la discussa punizione
Recoba ha colpito un palo e sulla respinta Burdisso ha
inspiegabilmente spedito fuori a porta vuota(sarebbe
stato 2-2).
Percui l' inter dovrebbe mangiarsi le mani per
quell'errore invece di arrampicarsi sugli specchi. Il resto
della gara ha visto un Paparesta molto attento e forse
unico neo il fatto di essere stato poco pesante coi
cartellini;
perchè se Emerson andava di certo ammonito per un
intervento a metà campo allo stesso modo poteva
starci il rosso per Samuel per un’entrata al limite su
Ibraimovic( poi uscito malconcio). L'Inter è ovvio che
sia furente perchè si è vista sfuggire le ultime speranze
scudetto in 3 giorni! Contro fiorentina e juve ha giocato
2 partite ad altissimo livello, ed entrambe le sconfitte
son parse immeritate;ma questo è il calcio e la juve non
può farci nulla e non si può che prendersela con se
stessi.La juve dal canto suo non è immune a
favoritismi.Se infatti con l'inter ha raccolto per quel che
ha seminato..con parma e udinese ha raccolto ben più
del dovuto e qui sì che gli arbitri hanno le loro colpe e
grosse anche.è perchè se è vero che la juve è in un
annata
stratosferica
e
lo
scudetto
se
lo
aggiudicherebbe comunque,non è possibile che in
quelle poche giornate storte le si dia 1mano in questa
maniera così plateale.Con l'Udinese 1 gol in
fuorigioco(con lo stesso guardalinee che in1 situazione
ancor più dubbia nel primo tempo aveva fatto annullare
1 gol all udinese); col Parma invece 1 rigore inesistente
regalato alla signora..che per fortuna del piero ha
mandato sulla traversa e poi 1 rigore negato a Corradi
(Parma).Ora non
voglio parlare di malafede dei
direttori di gara ma certe sviste e certe decisioni son
scandalose..perchè oltre a falsare le partite son 1 peso
psicologico enorme per chi insegue; che si vede la juve
vincere in qualsiasi modo sentendosi scoraggiati e
impotenti di conseguenza.Senza questi errori la juve
sarebbe a +9,che rimane sempre 1distacco
abissale,ma l'inter sicuramente non sarebbe cosi in
collera.ll colmo è che l'inter si trova a recriminare su 1
partita che alla fine è l' unica ad essere vergine da
errori gravi.In questi gg sui giornali si legge di tutto:
inchieste aperte da 1 parte e dall'altra , denunce,
dossier aperti...il risultato come al solito sarà di un buco
nell'acqua.percui di queste cose ne vedremo ancora
per 1pò..fin a che non si introdurre la benedetta
moviola in campo che forse,e dico forse perchè su certi
episodi anche alla moviola i pareri degli esperti son
discordi, ci risparmierà i soliti strascichi polemici del
lunedì.
SuperFraccaLotto
La soluzione della scorsa settimana era: “… e gliel’ho buttato in rete”
Siccome in redazione non sono pervenute soluzioni corrette proponiamo in questo nuovo numero la quarta frase da
completare. Puoi vincere 2 lussuosissime automobili* con il fantastico concorso del giornale del Collegio.
“Chi va con lo zoppo…”
Chi per primo completerà la frase e farà pervenire la risposta corretta alla redazione vincerà il fantastico montepremi.
*micromachine
Concorsi M.Macchi Enterprise
Aut.MIn.Ric.
SUPER MALDO SHOW di Uzzino
Cazzo che mal di testa, sono le 13:00 e non mi sono ancora
alzato. Il caffè è freddo, la brioche del giorno prima; basta, si
va in mensa. Ora confido in voi, cari amici, che, conoscendo
le mie abitudini, penserete che non sia affatto la prima volta...
beh, avete ragione.
Una giornata buia il 14, davvero una stancante giornata. Alle
15:00 mi presento in sala comune, barcollante e mal
conciato, aspettando papà Savini e don Cesario per andare a
Milano. Si gira per la città, si scherza, si rutta, si prende in
giro qualche comunista. Ritorniamo in collegio... adesso sono
le 00:00 in punto, e il vostro affezionatissimo è molto
stanco:”Vado a letto!” dico. “Stai scherzando?!” domanda il
ce. “Ma si dai, basta spacciare... vado a dormire.”
“Strano”, penserete ancora. Eh si, chi nasce spacciatore
muore spacciando. Forse è per questa ragione che riscendo
giù e busso alla 14. Ma che sfortuna non aver dormito... la
scena è di quelle agghiaccianti. Il Maldo, vittima di una
sbronza da camionista, giace svenuto a letto con un ghigno
da cavallo drogato stampato in bocca. “Come intendi
svegliarlo, Ce?” “Non preoccuparti, ci penso io più tardi.”
Risponde l'omino con la bava gocciolante. “Ma non vorrai
mica...”
“Che occasione.” Ripete con occhi estasiati. Il
tempo di una veloce piscia, che il Ce tira fuori il suo
perizomino da parata e il gatto a nove code, frustando
ripetutamente l'inerme Maldini. So di essere stato un
vigliacco, ma altro non potevo fare che scappare via.
Pugnalato però da terribili sensi di colpa, ritorno nel luogo con
un coltello a serramanico. Ma ecco l'inattesa sorpresa: Il
Maldo che fa degli apprezzamenti sull'evento libidinoso e il
Ce che si riveste orgogliosamente. Capisco solo adesso
Maldo... la banana è veramente l'unico frutto dell'amor. Tutto
si risolve nel migliore dei modi e tutti felici e contenti. Il povero
anziano, però, logorato dall'alcool e sfinito dall'amplesso,
cerca aiuto per ritornare in camera.
Urla e canzoni accompagnano il nostro tragitto, che prevede
anche una veloce pausa in camera di Idro, il quale ci accoglie
con una maglietta da gigolò e una mutandina sbiadita. I
minuti passano veloci, tra battute e risate, e non ci si rende
conto del baccano che si fa alle 04:00 del mattino.
A rimproverare il nostro comportamento ci pensa il generale
Turco, si proprio lui, l'uomo dalla giacca di spazzatura; A
questo punto, vorrei aggiungere una piccola parentesi
personale: “Turco, capisco a stento la giacca, tollero il
maglione rosa, ma quel pigiamino no!!!!!!!!!”
“La pagherete tutti.” Concluse Mr. Fashion. Detto fatto: Sono
di nuovo le 13:00, stesso mal di testa e mezzo metro d'acqua
in più. Sorrido e penso: “Almeno io dormo in mutande.”
VOCI DI CORRIDOIO
è davvero un giornale
bipartisan.
Da modo infatti di ascoltare
opinioni anche politiche
provenienti da più parti.
Due dei nostri articolisti hanno
però forse esagerato, come
potete vedere nelle foto qui a
fianco.
Qualche miscredente potrà
ingenuamente pensare che le
suddette foto siano effetto di
fotomontaggio, alcool, o chissà
quale altra droga.
Non è così! I nostri due amici,
e collegiali, incarnano il valore
del sapersi mettere in
discussione, rinnegando, a
volte, persino la propria fede.
La redazione
GRAN BASTONE NEL PAESE DELLE FAVE
1. mercoledì 8 febbraio: TELEFONINO SMARRITO
La partita di basket Fraccaro-Cairoli viene rinviata; le volpi cairoline abboccano al nostro tranello e si
presentano regolarmente alla palestra CUS (vedi “Voci di corridoio” n.6, anno II). Più tardi nella notte un
terzetto cairolotto si presenta barcollando sotto le nostre finestre, biascicando improperi, e viene sommerso
dal nostro fuoco. Sputoman è uno di loro: gonfio di vino perde l’equilibrio e rovina a terra trascinando con sé
un vaso del Tre Torri; non si accorge di aver perso il telefonino, ma qualcuno è più attento di lui…
2. giovedì 9 febbraio, mattino: IL GATTO E IL TOPO
CARO CAIROLINOOTTO,
HAI PERSO QUALCHE COSA IERI SERA DA UBRIACO???
NON TI PREOCCUPARE CHE QUELLO CHE HAI PERSO E’ IN BUONE MANI
(le nostre)…
QUESTO E’ IL PRIMO PEZZO, LA SIM, BLOCCATA OVVIAMENTE…
IL RESTO ARRIVERA’ NEI PROSSIMI GIORNI.
CIAO CIAO
3. stesso giorno, pomeriggio: L’ACCORDO
Telefonata minatoria di Gran Bastone in Culo Svelto, seguita dalla prima visita dei cairolotti (Svelto: “Noi
siamo come la Nutella”); prime minacce denuncia, ma si raggiunge un accordo: alle 17:30 il telefonino verrà
barattato con un illustre spilla fraccarotta sottratta con l’inganno anni fa da indegne mani cairolotte.
4. ore 17:20: GENTE DI PAROLA..
5. poco dopo: …E GUERRA SIA!
Pavia, 9/11/2006
“Per la legge di Gattemelata
la parola data va rispettata”
Villicissimi e disonorabili cairolini, già maialini, viste le note
et busone attività, con la presente innanzitutto:
- ci rammarichiamo per la vostra indegna povertà, che vi porta
a fruire di penna e inchiostro nell’A.D. 2006;
- ci chiediamo dove siano finiti gli altri quattro bastoni, ma
soprattutto il “cavallo di bastoni” e il “tre di ori”, perché
l’”asso di bastoni” è già nell’orribile antro di Tiffany;
- non ci stupiamo della vostra ignoranza:
“Se un oggetto, smarrito in goliardia,
È catturato per le strade di Pavia
Siam spiacenti per il mal capitato
Non è furto, ma è uccellato.
È un trofeo di guerra conquistato
E l’iter legale non è contemplato.”
- ci meravigliamo del fatto che voi non conosciate l’arcinoto
proverbio:
“ Cosa trovata
Non è rubata ”
Infine ci auguriamo che, nell’attesa della venuta del Nucleo
Operativo Liberazione Cellulari SMARRITI, l’oggetto in questione,
tenuto preventivamente e rispettosamente sottovuoto, non subisca
contaminazioni di sorta.
Aspettando un insperato ritorno di dignità,
vi alleghiamo un fax forse da voi non interpretato
MAGNA CUM IGNORANTIA
90 e più GRAN BASTONI
In rappresentanza dell’Aulicissimo
COLLEGIO PLINIO FRACCARO
6. UN LUNGO FINESETTIMANA
Nessuna risposta cairolotta. Il telefono sta bene, inizialmente custodito in un vasetto di…Nutella, viene
riesumato con grandi sforzi sabato, nel timore che subisse danneggiamenti permanenti.
7. martedì 14 febbraio: COMPLIMENTI PER LA FANTASIA
Nel pomeriggio, la seconda visita cairolotta al Plinio, per ribadire l’impossibilità dello scambio telefoninospilla e minacciare nuovamente una denuncia (ma riuscite a pensare qualcos’altro?)
8. più tardi: NUOVA BEFFA
Ai mentecatti del sedicente collegio cairoli
CONSTATA la penuria di carta che vi ha reso impossibile una risposta scritta alle nostre richieste;
VISTA la frequenza assillante e petulante delle vostre visite negli ultimi giorni;
CONOSCENDO la natura spocchiosa, stolta e malfidente del cairolotto, ancora una volta manifesta
nella vostra patetica minaccia di un ricorso alla giustizia (ma l’esercito non l’avete chiamato?);
SOTTOLINEANDO che senza la nostra pietà il proprietario del telefonino in questione ne sarebbe
rimasto privo, invitandolo a una seria riflessione sugli effetti dell’alcool, ma comunque
ringraziandolo per essersi reso tanto ridicolo sotto le nostre finestre;
CONCORDANDO sulla natura non goliardica dell’oggetto da noi premurosamente recuperato, e
pertanto sull’inappropriatezza di uno scambio con la spilla in vostro possesso (scambio che per altro
voi avete inizialmente accettato, vogliamo credere in un momento di debolezza);
RIMARCANDO che solo la vostra fretta e tracotanza ha impedito una restituzione tempestiva del
telefonino (come nelle nostre iniziali intenzioni);
RIFLETTENDO infine sui possibili effetti collaterali legati a una presenza tanto perniciosa fra le
nostre mura;
DISPONIAMO
La restituzione dell’oggetto smarrito, intatto e pulito (ma cosa c’avremo fatto? Chiamerete la
squadra speciale della Scientifica per saperlo?).
Il telefono verra posizionato domattina alle ore 7:00 nel cestino antistante l'entrata del Dipartimento
di Ematologia del Policlinico San Matteo, custodito da un involucro biancorosso, all'incirca 30
minuti prima dello svuotamento del cestino che avviene di norma fra le 7:30 e 7:45.
Vi lasciamo alle vostre amate penetrazioni di gruppo, nel cumulo di sterco e calcinacci che vi
ospita, auspicando (certo, non senza utopia) che la nostra sana attività goliardica collegiale possa
contare nei mesi a venire sulla vostra grottesca presenza.
Pavia, lì 14.02.2006
I Fraccarotti dalle lunghe fave
9. mercoledì 15 sera: DULCIS IN FUNDO
Collegio Plinio Fraccaro, 15/2/2006
Ci rammarichiamo per l’ennesima volta della vostra disarmante ignavia:
ameremmo avervi come operosi rivali, ma
- non siete divertenti
- non c’è simpatia
- non c’è interazione
- non c’è cortesia
- non avete neanche l’ampio parcheggio interno
Basta! Questo scambio è molto insoddisfacente!
Il vostro “collegio” dista ben poco dal Nostro, ma, stolti, preferite fare tappa a metà strada:
BRAVO CAIROLOTTO: TE LA FAI COL POLIZIOTTO!
Con la speranza sempre più fievole di un vostro rinsavimento
Scarica

voci di corridoio - Collegio Plinio Fraccaro