Voci Corridoio di Numero 50—Anno III settimanale fraccarotto 15 novembre 2007 CAIROLI MERDA LA SOMIGLIANZA E LO SBERLEFFO Quando si usa internet bisogna fare sempre molta attenzione: non tanto a come lo si usa, piuttosto a chi si ha a fianco quando lo si usa. Maragliano è un ragazzo di cui bisogna stare attenti sempre (nel senso buono, s’intende!). E’ uno di quegli elementi disposti a tutto pur di spezzare la ripetitività dei giorni di novembre. E se una sera manda qualche capellone a recapitare un pacco “importante” nelle mani di Idro, può anche darsi che due giorni dopo si inventi una storiella ad hoc capace di catalizzare l’attenzione del collegio e non solo. Basta una sbirciata alla rete, una somiglianza azzeccata e comincia il divertimento. Una settimana passata a far credere che il nostro caro amico collegiale si fosse d’incanto tramutato in un attore hard, fino a far comparire la voce Mattia Tonucci su Wikipedia. Tutto costruito ad arte con la complicità di qualcuno, compreso il soggetto in questione e il sottoscritto, il quale allo sberleffo ha dedicato un editoriale su questo giornale. E infatti Pampanatale, come molti altri che vivono spesso a contatto con il moro di Fossombrone, aveva notato qualcosa che non andava. E perché non diventare complice di Maragliano, alias Lupo Lucio, nell’ennesima trovata in grado di destabilizzare l’ambiente? Perché non divertirsi a fare il democristiano bacchettone sempre pronto a prendersela col nuovo che avanza? Andate a leggervi l’editoriale del numero 49, raccolta di moralismo spazzatura. Non crediate sia sempre così: anzi, l’agrigentino tentatore non bussa mai alla mia porta. Ma dovevate vedervi a ridere un po’ interdetti sullo show di RedTube, dovevate vedere le occhiate di Tonucci sottoposto a complimenti di ogni genere, per non parlare delle bottiglie stappate in suo onore! Roba da matti. Simone Pellegrin Dodicirighe Sono di cinque tipi gli articoli che troverete in questo supermeganumero di VdC. Innanzitutti i classici articoli che ci caratterizzano in quanto settimanale di informazione e opinione libero e indipendente, il solito editoriale, i soliti commenti ai fatti salienti, etc. Articoli più generici, di argomento vario, dalle storie dell’orrore, alle salamandre, tutti frutto delle menti malate dei fraccarotti. Abbondano gli articoli celebrativi, che trovano una loro sezione apposita data CHI L’AVREBBE MAI DETTO? Abito al piano terra, per cui non devo più fare tutti quegli scalini. Oltretutto, è assai raro che un vicino di casa ostacoli il mio cammino verso la porta di casa. Tutto è molto meno faticoso. E così, Voci di Corridoio è arrivato a quota 50. Chi l’avrebbe mai detto? A partire da quel giorno in cui Pampanatale ci aveva annunciato misteriosamente di volerci esporre un progettino, ne è passato di tempo. Ora la redazione sembra una redazione vera! Aveva affibbiato a ciascuno di noi un ruolo, quel maledetto. Io ero finito nella categoria ‘opinionisti’, a qualcuno era capitato di diventare da un giorno all’altro ‘critico musicale’, oppure ‘cronista sportivo’. Mancava solo la categoria che a lungo si sarebbe rivelata la più prolifica: quella degli ‘sparaminchiate’. Comunque, il giornalino era partito nella maniera giusta, avvolto da un entusiasmo crescente che è rimasto solido nonostante le prime ‘migliorabili’ impaginature di Mason. La costanza della redazione e l’opportuna invadenza del noioso direttore hanno reso VdC una sana abitudine del popolo fraccarotto. Pian piano, prendevano piede rubriche storiche come ‘Il sessuologo’ o ‘Il l’importanza del numero che avete tra le mani. Altra categoria: le rubriche, vecchie, nuove, di gran successo e fondamentali nella struttura di VdC. Concludiamo con una serie di conclusioni (ovviamente), tutto ciò che aveva avuto un inizio in questi 50 numeri qui trova la sua conclusione. Alla fine troverete un indice che vi potrà aiutare nella consultazione di questo “volume”. Buona Lettura! punto di Gotta’, mentre il dibattito sulle questioni d’attualità si faceva sempre più serrato. Si poteva approfittare dei consigli eat&drink di Giuliano e Turconi, o perdersi nei racconti di De Barbieri. Nascevano anche infausti appuntamenti, come ‘Il grande bordello’ o l’indimenticabile meteora ‘Sem Cumasch’, iniziative apprezzate in ogni caso dai lettori più grossolani. E, a proposito di iniziative, quelle della redazione sono sempre state originali e divertenti, a partire dal semplice ma irrinunciabile aforisma fino alla sensazionale raccolta di figurine. Le notizie ‘interne’ sono sempre state in primo piano, mantenendo aggiornati i fraccarotti sulle iniziative presenti e future. Inoltre, VdC ha documentato magistralmente le memorabili (e meno memorabili) imprese dello sport biancorosso, pubblicando le epiche edizioni straordinarie in occasione dei nostri trionfi. Infine, vanno ricordati tutti coloro che hanno scritto per il giornalino lungo questi 50 numeri, che non sono stati citati ma che sanno comunque quanto prezioso sia stato il loro contributo. Ho avuto la fortuna di far parte per un certo periodo della redazione, e di assaporare il gusto delle nottate del mercoledì (alcune leggendarie, come quella alcolicamente parlando eroica dell’art director: complimenti). Credo di poter dire che un gruppo di persone che una volta alla settimana fa le cinque di mattina per poter dare ai collegiali il piacere di leggere un nuovo numero di VdC non ha un cazzo da fare. Però è giusto che ognuno di noi gli voglia un po’ di bene. Bravo VdC. Anche adesso che vivo al piano terra e nessuno mi ferma per fare due chiacchiere, due voci di corridoio le posso ancora sentire. 2 Naza UN ALTRO GIORNO IN COLLEGIO Sorge il sole di un nuovo giorno su di noi fraccarotta gioventù. Lunghe le ombre si staccano dalla base delle torri, risuona alto nell'etere il flauto di uzzino. I primi raggi baciano le matricole ovilate, pazienti nella loro rassegnata attesa come i pastori nomadi nella steppa. La luce neonata rischiara le loro stanze vuote, nella fredda penombra i letti sono vuoti e intatti. La luce di un nuovo anno in collegio, per me il terzo, svela appena i contorni di figure immerse nell'ombra. Quando sono arrivato, il collegio mi sembrava un posto fuori dal tempo. Immutabile negli anni, impassibile dinanzi al corso dell'esistenza. Il percorso che da matricole trasforma in fagioli, poi in colonne, poi in anziani mi appariva tanto interminabile da farsi irreale. Più tardi imparai che ai piedi delle alte torri tutti passano, nella timorosa incertezza del loro primo giorno, per poi ripassarvi dopo mille altri giorni e imboccare una via nuova. Essere terzo anno è strano, i tormenti subiti in tempi antichi ritornano alla mente e sussurrano all'orecchio un'infinità di consigli sadici. Ma tutto sommato non ci è concesso di indulgere alle voglie di violenza spietata e cieca (anche se Adolfino qualche volta mi ha ispirato violenza, non so neanche perchè ma mi viene voglia di picchiarlo un po'). Bisogna portare pazienza, e ricordare che, nonostante il pelame disgustoso che ha il bidello, ciò che si infligge a una mqm è ben più del compiaciuto nonnismo. Mi è capitato, mentre cercavo di spiegare ad amici miei la vita collegiale, di sentirmi chiedere proprio questo, se “facciamo nonnismo”. Mai come oggi vedo che il collegio che conosciamo non avrebbe speranza né ragion d'essere senza la matricola, che è parte integrante di un complesso di regole e tradizioni tale da potersi definire una subcultura. Ho avuto per un semestre un professore che, da vero ex ghisleriano sfegatato, spendeva spesso qualche parola sull' “ordinamento giuridico dei collegi”, come era solito definirlo. E la cosa mi è tanto più chiara quanto più ripenso all'anno passato alla residenza-pollaio Golgi: ho già annoiato parecchi fraccarotti ricordando l'isolamento e lo squallido anonimato in cui vivono molti inquilini (o subinquilini, talvolta barboni, saltuariamente Gei-gei). Non sono mai arrivato a conoscere tutte le persone nel corridoio dove vivevo, e reputo senza timore di smentite che l'unico elemento di aggregazione sia la famigerata squadra di calcio. Matricolette, siate contente quando agiamo sulle vostre mediocri testoline per operarvi il miracolo e trasformare voi in animali sociali (cosa che tutti siamo secondo Socrate). E vogliate bene ai nostri simboli perchè sono l'emblema di ciò che ci unisce. E fate come D'Antuono che ancora adesso se gli Interni chiedono chi è Niccolò ha spesso dei dubbi (nega e mi metto a ballare sulla tua pancia). E non spogliatevi in discoteca come Cesario, e non siate piccoli e neri come Calimero o Tinelli, e e... Volere e non volere le stesse cose, questa è la vera amicizia. Sono le parole che Sallustio, storico romano contemporaneo di Cicerone, mette in bocca al congiurato Catilina. Parole che per questo si adattano benissimo a noi, oltre che per il chiaro richiamo al motto, anche per l'accostamento singolare tra la sua congiura e la nostra loggia massonica. D'ora in poi sono il fratello muratore Yoghi, per tutti. Il collegio, un baluardo contro gli assalti del tempo. Niente di più falso. Il collegio vive e muore ogni volta, con ogni nuovo arrivo e ogni nuovo addio, ogni anno cambia il suo volto, che pure porta i segni di chi ci è passato. E il suo volto è duplice, da un lato effimero, dall'altro granitico e impersonale, dalla durezza di chi ha molte primavere alle spalle. Eppure, dopo poche ore di sonno, il pacato Halloween provvede al mio risveglio rivolgendomi garbate parole, con una sorta di compiacimento masochistico misto a prudente cortesia. E tu, Uzzino, riposando nel tuo remoto Paradiso, studi su un esile flauto una canzone silvestre. Mentre ancora risuona in fondo ai corridoi l'eco antica del pianoforte del maestro Pedeferri, partito con gli abituali compagni di ventura alla volta di un posto lontano chiamato l'Appartamento, penso che Cesario non è fuori dal collegio, ha solo subito una dislocatio veramente ben fatta. Idem Velle Yoghi UN VIAGGIO OLTRE IL CONFINE DELLA VITA Ora vi racconterò cosa è successo. Mi sono svegliato di mattina presto, non mi ricordo l'ora ma svariate sveglie mi strillavano in faccia e così ho capito che era il momento, il momento di alzarsi. Era presto, troppo presto, ancora non ero pronto, il sangue non mi fluiva bene nelle vene ma io mi sentivo eccitato. Una macchina mi aspettava davanti il collegio, cosi, dopo essermi preparato, scesi. Durante il viaggio non pensavo, ero in uno stato di incoscienza, mi lasciavo trasportare dagli eventi, non potevo sfuggire al mio destino. Arrivai davanti all'ospedale sballottato dal viaggio, avevo bisogno di nicotina, fumai. Entrato, attesi con ansia il mio turno, il dolore non era mai stato così forte, ero tornato in me, volevo farla finita, quell'operazione doveva per me essere l'inizio di una nuova vita, qualcosa in me doveva cambiare. Mi chiamarono, entrai in una camera, una camera bianca, mi guardai intorno, ero a disagio, finalmente compresi, mi stavano osservando, non mi andava di dare soddisfazione a questo infame destino, che invece di lasciarmi condividere questa esperienza con una bella ragazza, si burlava di me, consegnandomi il mio peggior nemico come compagno, mi stesi sul letto. Ero indifferente a tutto, il terzo individuo che si aggirava, un anziano signore, mi si spoglio davanti, era il suo turno; una donna prese a radermi, la guardavo, non parlai. Le vene mi pulsavano, assaporavo il loro unico modo di esprimere il loro essere vive, in quel momento capii quanto mi erano necessarie. Poco dopo il vecchio tornò. Con indosso un solo camice trasparente, mi infilai sotto un lenzuolo, e mi lasciai trasportare, era dolce il muoversi di quel lettino; sanguinavo, quella donna non era stata molto delicata; sapevo bene dove andavo, l'eccitazione saliva, quando entrai in quella stanza però era scomparsa. Improvvisamente venni assalito da un turbine di voci, volevo dormire, volevo entrare in quel sonno che avevo immaginato per giorni e che ora si avvicinava, ascoltavo il loro vociferare già proiettato in un'altra dimensione, vidi il chirurgo che mi prendeva il braccio e riversava in me quel liquido denso, chiusi gli occhi. Non stavo dormendo, pensavo, pensavo a tutto e a niente, iniziavo a sentirmi leggero tutto mi sembrava più chiaro, non ero in attesa, non aspettavo nulla, del resto quella situazione mi piaceva, in quel momento non esisteva quel corpo, non era più il mio. Mi sentivo vagare, ero di nuovo nella stanza bianca, ricevevo ospiti, ero in collegio steso sul letto, muovevo i primi passi, dormivo, senza un ordine preciso degli eventi, ora ero seduto davanti al mio computer, scrivevo, tutto come proiettato in una nuova vita. Camoranesi 3 Interni COLLEGIO FAMIGLIA FRACCARO Tre sono gli anni che vivo e spaccio in quel ringrazio per non aver raggiunto quel livello del Fraccaro, due sono le stanze che mi han- d’ignoranza che ho con alcuni altrimenti ad no rappresentato e fatto vivere fra le auliche ora non avrei dato nemmeno un esame. mura, uno solo può essere definito PIANO, Scusate mi sono ricordato proprio ora che quella splendida ala di questo collegio che mi faccio scienze politiche è un po’ una cazzata ha fatto vivere momenti indimenticabili, anco- quello che ho scritto! Ora tocca invece a quelle persone che più mi ra lucidamente presenti nel mio cuore. sono state vicine, sì Zero sono le persone voi, quelle che hanno a cui ho poco da saputo sempre regalardire e mille sono le mi un sorriso( Viole, parole che vorrei quante ne ho viste sul dedicare ad ognuno tuo pc), una chiacchiedi voi. Si, lo so, querata (Camo è meglio sto è il solito articolo che la finiamo con le menata, che ciclicac a n n e t t e ) mente un collegiale un’ubriacatura( Idro scrive, descrivendo scusa per quella sera, il con minuzie di partisistema è da distruggecolari il proprio monre dall’interno), una do fraccarotto e tutpasseggiata notturna te quelle fantastiche ( Toz Napo vi ho sempersone che lo caratpre odiato per le cazzaterizzano, però se è te che mi avete portato una cosa così scona fare). Tutti momenti tata ci sarà anche un bellissimi, che con alminchia di motivo se cuni di voi posso anconon più di uno. ra vivere! VI VOGLIO Il principale è che se BENE!!!!!! ( Toz non non scrivo niente pampa incomincia a Turker e Verbania quando ancora erano simpatici, cioè da sono gay non capire matricole di merda FOTO FARULLA male). fare le scenate e a Come dimenticarsi di tirare basti!!!! Sappiamo tutti com’è il Pampa e tutti gli vo- tutti quei fagioli di merda del R.I.F, Borserio gliamo un bene dell’anima per quello ( dopo sei un grande, non per altro sei il cavaliere sta leccata di deretano pretendo la prima del piano. Messina, a te devo dire due cose; uno smettila di mangiare a qualsiasi ora, due pagina). Il secondo motivo è quello più semplice ma continua così, ti ricordo che sei la migliore matricola del tuo anno un vero, siete delle persone fantastiche, incominpregio per te un onore per ciando da quelli che conosco meno, i quali Interni me averti avuto come vicino di piano. Trameri e Tosattone che tipi che siete, davvero dei personaggi. Ema ma come fai ad essere cosi grosso, mica ciucci cazzi a mazzi da dieci? Marce credevi che mi fossi dimenticato di te, non sia mai!!! Come potrei dimenticarmi del mio papà collegiale, sei sempre stato un punto di riferimento in molte cose. Primo ho sempre sognato un giorno di legare il letto con 100000 fascette come avevi tu, quanti giorni e quante notti, vero Marce? Il brutto che tu trombavi io ero obbligato a sentire tutto, non che non mi piacesse. Yoghi, non puoi capire che paura atavica è nata in me la prima volta che ti ho visto, poi conoscendoti sei buono troppo buono, grazie per avermi regalato quei ricordi con la canzone. Monto ce ne sarebbe da dire su di te, semplicemente ti ringrazio per quella chiacchierata a notte fonda in stanza mia l’anno scorso. In pratica brutti fraccarotti culi rotti a voi tutti un grazie di tutto, grazie alla redazione ( tranne pampa) per avermi dato della carta su cui scrivere tutto questo. Mason sei il migliore un miscuglio perfettamente equilibrato di ignoranza e profonda capacità. Gemelli per fortuna siete dentro non sarebbe stata la stessa cosa senza di voi. Brighella descrivibile solo tramite urli e movimenti acrobatici sei spaziale( che tamarro che sono). Per ultimo lascio Uzzino ( ti prego non litigare anche con me), un consiglio si meno tragico nelle cose che fai alcune volte risulti anche simpatico(scherzo), continua cosi. IDEM VELLE Turker ESORTAZIONE Perché il rettore vieta agli ex collegiali di partecipare alla cena delle matricole? Forse perché ha paura, teme l’unione dei collegiali. E quale modo migliore per dividere la collegialità se non eliminare la tradizione, la memoria storica? Ciò nonostante, noi Fraccarotti non dobbiamo temere le ritorsioni del sedicente creatore dello spirito collegiale fraccarotto. Perché noi non temiamo la sua politica DIVIDE ET IMPERA e i suoi sforzi saranno vani. Ho piena fiducia negli anziani del collegio e nel loro operato. Poichè loro sono i precettori delle future generazioni di fraccarotti che continueranno a portare gloria alle torri. Mi appello anche a voi, m.q.m. : non temete chi per primo ha paura. Fidatevi degli anziani e dei loro consigli, informatevi sulla storia del nostro amato collegio Plinio Fraccaro, ma soprattutto studiate, non fate come me, rimanete in collegio tutto il tempo possibile. Sempre uniti all’ombra delle torri. IDEM VELLE Davide (l’Avvocato) Allavena 4 Data la carenza di matricole sudiste e per venire incontro alle richieste dello ScannaCristiani, ecco a voi l’ultima pura matricola terrona di vdc. Solito sosprendente premio per il primo che consegnerà la soluzione dell’enigma alla camera 53 o 13: Un esclusivo e originale gioco di Willy il Coyote per i vostri pc! Nota per le m.q.m.: Si tratta di indovinare quali collegiali compongono il misterioso personaggio, indicando i nomi e le parti corrispondenti (che in questo caso sono 4: mento, La redazione naso, occhi e testa). A PRESTO FRACCAROTTI ! Cari ragazzi, mi ritrovo geograficamente lonta- l'eleganza fraccarotta in una delle aule più prestigiose dell'Ateneo pano da quella che è stavese (vero Como e Toz...?). ta per 5 anni la mia Breve assunto del rito del casa e la mia famiglia, fraccarotto laureato: però basta sfogliar l'alCome un sovrano mi avete manacco di Vcd o ricondotto in spalla in quel membrar qualche evencircuito obbligato al termito per sentir il vostro ne del qule mi avete accolaffetto ed il calore del to con tutta la vostra ineSacro Plinio. sorabile dolcezza Il giorno della laurea è (Emilioooo,P.D.) generando un giorno memorabile in me un'improvvisa catanon solo perchè si raglessi, risvegliata da un getgiunge un traguarto di liquido infiammabile do ma soprattuted altamente nocivo che ha to perchè ci si ritrova celermente colpito il mio circondati affettuosacorpo nudo che ad ottobre mente dalle persone girava casulamente in fonpiù care, quelle con le tana. quali hai vissuto tante Segue impanatura, inno, emozioni e quindi tanti, fotografie, applausi, cazzatanti bellissimi ed indite varie ed eventuali. menticabili momenti. Purtroppo il mio percorso pavese è giunto al Sapete, raccontavo in giro che mi sarebbe termine il 18 ottobre, quando abbiam portato piaciuto festeggiare "l'arrivederci" con i frac- Interni? carotti in un'unico modo e cioè brindando e brindando finchè potessi vedere ancora una volta i fraccarotti in uno stato di eccessivo umorismo e memorizzare, conservare gelosamente nella mia mente quelle immagini, quei volti, quelle espressioni che rappresentano per antonomasia una tipica sbronza collettiva. Già, questo era il mio desiderio che a dire il vero è stato raggiunto ma solo dopo qualche giorno. Pare che io mio tessuto nervoso si sia misteriosamente inceppato verso le 01:30 con forti ripercussioni sull'eloquio, sul mio soma (in particolare tratto gastro-enterico) e soprattutto sulla memoria episodica (tutti i fatti dopo le 01:30 sono stati ricostruiti nei giorni seguenti...);che ne dite obiettivo raggiunto? Grazie di cuore Un abbraccio Dott.Sars DOTTORE DEL BUCO DEL ... Giovedì 18 ORE 21:51. Mancano circa dieci nua a guardare le tette delle fanciulle presen- obbligarmi gentilmente di allontanarmi. Anche minuti all’appuntamento, in sala comune, che ti in sala, con sguardo felino e attento a non se l’Hypercut del mio cervello era ormai scaha dato Sarcinelli, Sarcipizza, Sarcipuzza, Sar- farsi sgamare. Ed occhi indiscreti di strana duto da tempo. Intanto tra la gente (strafatta) c’è un uomo, ci, Sarciccia (insomma vedete voi come chia- gente… anzi un omino che sfortunello è stato letteralmarlo) per festeggiare tra i “seguaci di bacco e di venere” la sua laurea Magistrale. Eh già! Finalmente si và al Dalì. C’è chi va in macchi- mente privato della sua camicia, per mezzo di na e chi (come me, Geusa, Erario & Co.) va a due balordi coocollegiali: è “The l’Elletto, Un altro fraccarotto che ci abbandona. Qualche ora prima a seguito di un’attesa infi- piedi. Sarci, la sua donna ed ai fratelli sono AJ,lemon,Eranio,Geranio ecc ecc” che imperterrito continuava a cercare nita, la proclamazione ed il solenne inno “limoooni”. cantato da molti e indovinato da pochi Nel frattempo il nostro DottoreDel(M.Q.M.); io, Marcone, Johnny e non ricordo BucoDelCulo, barcollante ma non chi più, abbiamo trasportato di forza il Nomollante, limonava prepotentemenstro neo-DottoredelBucodelCulo tra le mura te la sua consorte; Tony sempre in del Tempio Fraccarotto. Il megacerca di “buche”da centrare con la 7 NonSiMuoveUnaFoglia post-laurea ha conti(nota mazza a 90° usata nel golf); nuato a farsi sentire sulla schiena del Tosattone, Somaini e Trameri tra(finto) canottiere di Barletta, soprattutto scorrevano il resto della serata spaldopo la feroce schiaffeggiata nelle coste da mati sul comodo divanone del noparte di “Emilio il terribile”. Il tutto sotto gli stro privè; qualcuno che infilava le occhi altamente preoccupati dei familiari mani nei jeans di una tipa e…vabbè del Dottore. io che facevo un po’ il frivolo con E poi il coro “In fontana, in fontana eh una bionda (o forse era una moeh…”: il povero Sarcipizza è stato adeguatara??!!). mente sottoposto al giro completo della fontana (anche se il Re dei conigli si rifiuLa festa si è conclusa. Camoranesi ta). Qualcuno imita Turconi. Poi Che bello quando Sarcinelli se ne doveva andare, invece è ancora qui con cerca Yoghi, ma nessuno sa dove l’infarinatura finale. tutta la sua simpatia. FOTO LOMBARDO sia. Oramai il locale è semivuoto. Io ORE 23:00 Abbiamo appena concluso la festic- tra noi. Arrivati al locale si iniziano a stappare non vedo più nessuno. I fraccarotti rimasti ciola in sala comune con una breve scorpac- le bottiglie di champagne e qualcuno (senza sono tutti fuori (beh interpretatela come voleciata di stuzzichini ed una bevuta a suon di fare nomi…….: CESARIO) ignaro (o ignorante, te). Ci sono mister Massiccio, Mason, il logorchupitos a base di Pampero e Ananas fate voi) della vicinanza della consolle ha roico Idro, Camo e poi Uzzino e Tony che con(originale, ma…!). Qualcuno chiede: “Ma schizzato la pregiata bevanda praticamente tinuano a provarci con due tipe del Castiglioquando andiamo ad alcolizzarci al Dalì?”. Sar- ovunque. Tra negroni, vodka lemon, champa- ni. E Yoghi? Boh!! ciccia continua a non degnare di attenzione la gne ed immancabili strusciamenti con le bim- Infine la luuuunga strada del ritorno in collesua tipa. Tosattone che mi chiede di bere un be belle della festa, per poco Marce non mi gio, a piedi, consapevoli che ci ritroviamo chupito con lui (il quinto). L’eletto che conti- dà una capocciata. Perché? Mi sono avvicinato tutti a fare colazione insieme….in mensah… tomo tomo, quatto quatto ad una sua vecchia fiamma, per quagliare. Marce si è limitato ad Italo 5 Interni CHE BELLO IL PIANO Meno di un anno fa il piano era ancora popo- nuocere (celebre in proposito l’episodio che lato di grandi personalità, ma sembra passata vedeva Cristian prendere sul serio Montolivo una vita da quando le si poteva incrociare per sull’ironico suggerimento di aggiungere burro i corridoi; tanto che oggi quasi non sembra vero che Turker, Violetto, Nobis e gli indimenticabili Marce, Allavena, Napo, Idro, Leo e Ste, fossero tutti quanti insieme a noi. E invece, come dimenticare le mille serate sbronzi in camera di Idro? O quei fruttuosi pomeriggi di studio organizzati da Allavena? O la messa domenicale celebrata da don Marvaldi… Può darsi che i ricordi sbiadiscano, ma si trova ancora il segno della presenza di queste Nella foto da sinistra: Messina, Leonardo, Cristian e Cesario. FOTO BABBODIMINCHIA persone. Infatti solo chi ha vissuto al piano sa cosa significhi, e a un piatto di pizzoccheri che già navigavaanche se noi sentiamo la mancanza di no). Da qui il nome di ‘ammazza-terrone’. com’era la vita di allora, abbiamo resistito, e Un’altra abitudine che non muore - per nostra ogni tanto ritroviamo gli stessi momenti in sfortuna però - sono le visite di D’Antuono. Se quelle abitudini che ci hanno sempre caratte- la camera di Allavena era stata la sala comune on the floor, tempio delle ore piccole, arizzato. Una di queste è sicuramente il conviviale desso lo sono più che ritrovo all’ora dei pasti; del resto è ben nota mai quella di Cristian e l’arte culinaria del piano, in piena attività di Messina: lesto e infisotto forma di cene tipicamente liguri, valtelli- do, questo figuro sgunesi e sicialiane: tra i vari esponenti di questi scia ancora in queste tre angoli di mondo, la complicità (in cucina) stanze, si ranicchia ai è tale da far sembrare che pizzoccheri, pesto piedi dei letti, finisce i e friselle facciano parte dello stesso libro di fondi di caffè, rosicchia ricette. Per chi predilige la linearità, invece, le garze: non se ne ogni sera alle 18:30 trasmettiamo Casper con conosce ancora la propennette al Gran Sugo Barilla (al basilico), venienza, ma il Toz lo appena sporcate di grana, fetta di prosciutto stanerà. crudo e mozzarella. Durante queste cene, Per le persone che se però, è emerso come il burro rimanga partico- ne sono andate, natularmente indigesto ai meno settentrionali, o ralmente, ce ne sono di meglio, come si dice per correttezza, ai diver- nuove che han riempito samente settentrionali. Questa sostanza a le loro stanze, sopratloro sconosciuta, usata invece in quantità tutto matricole; ma la industriali da altre popolazioni (molto più ricomposizione del pianordiche, quasi carpazie), sembra provocare no è avvenuta gradualdisturbi del sonno, convulsioni, nausea, e nei mente e in modo spescasi più acuti, una turba dal nome scientifico so imprevedibile. Sapedi ‘Ventilatio intestinalis putrens’; per questa vamo che Messina traragione, in effetti, negli ultimi tempi è sorto slocava nel salotto buoun po’ di contrasto tra chi tentava di sosti- no di casa Macchi; ma tuirlo con grassi vegetali e chi, invece, rinca- per esempio Biscotti, rava la dose con la specifica intenzione di che davamo tutti per LA PROPOSTA DI VdC PER IL CINEFORUM DEL COLLEGIO 6 dipartito, ce lo siamo visti sbucare in mutande da camera di Armirotta; Casper invece, che davamo proprio per morto, da due camera più in là. Inoltre, potrà sembrare ingenuo, ma non ci saremmo mai aspettati di soffrire così tanto trovando una matricola al posto di Idro; ci siamo consolati affliggendo Sascia. Di tutta la faccenda, però, la vera nota di piacere è stata convivere, anche se per poco, con una dolce donzella ospitata dal rettore e poi reindirizzata al Castiglioni. Stava in una specie di attico con vista sul Teresiano, mai visto da nessuno e talmente bello da non poter mai credere che potesse trovarsi sul piano. Anche se in alcuni si è scatenata una tempesta ormonale indecente per chiunque abbia più di quindici anni, piuttosto che crisi esistenziali degne de “Il giovane Werter”, questa prova di collegio misto si è rivelata un’amena parentesi di caffè e chiacchierate (e pizzoccheri e vino rosso), plasmando una ragazza del Fraccaro d.o.c. Ultime news: GRANDE RITORNO DI SARCINELLI alla 77 (riceve il martedì notte dalle 2 alle 3) e nuova matricola alla 67… che è l’unico meridionale dei nuovi arrivati !!! Venghino al piano signore e signori; venghino, venghino: stasera si beve anche alla faccia di chiunque ponga barriere tra Pavia e “giù”. Monto e Cristiano Poesia PERSONALITA’ SCOMPOSTE di un ANONIMO ORA GUARDANDO SENZA VEDERE ... IL BRUNOSO PAESAGGIO RIPETITIVAMENTE COLMO DI AVIDA FUNZIONALITA’ UMANA GRIGIA INDIFFERENZA E’ SOLO ..... M’ACCORGO CHE ORMAI META’ DELLA STRADA DELLA VITA MIA E’ PASSATO! QUANTE? LE EMOZIONI MAI MIE SARANNO QUANTI? I PUNTI DI VISTA IN CUI NON MI IMMERGERO’ .....CONTINUANDO..... CONTINUANDO A SCONTRARMI CONTRO MURI DEL’ LABIRINTO CHE LA SOL VITA SENZA CORPO TROVA IL FILO CHE TI MENA ALL’USCITA OR.... OR SOLO M’ACCORGO CHE LEI ! ? LEI. FACIL VIRATA A VELE SGONFIE MI PONE IN ME PERCHE’ NO?.? MI SI PONE MILLE LE LIBRE DI PESO DI QUESTO QUESITO PERCHE’ NO? SE? GIA’..... NON LA CONOSCI E SEMPRE IDEM IL TUO DISIO E’ STATO NON CHE NEL SOLO AVVICINARTI AD OCCHI CIECHI CON BREVE AFFANNO IL SUO PROFUMO TI RIEMPIE COME UNA CASCATA DI PETALI E ALLORA PERCHE’? PERCHE’ NON LEI? LA TIMIDEZZA CHE COM’UNO SCUDO BRONZE’O............. S’E NESCE CON I SUOI ACULEI E SPEZZA TUTTI I DARDI DEL FAMELICO ANGIOLO CUPIDO SARA’ L’ ENNESIMA INDIFFERENZA A RAFFREDDAR ANCHE CODESTA VOLTA IL FUSO DI RUGGIN COPERTO ESSO SI SCALDA E DIVAMPA AL SOL SUO PENSIERO ME! IO! IO STESSO LA TEME COME LE ROSE TEMONO L’INVERNO E’ CODESTO SUO DOLCE ESSERE CHE INCIDE SCE CON LA DUREZZA D’UN DIAMANTE SULLO SPECCHI VITREO SCALFI- L’AUTUNNO............. DOPO DI LEI.........SI RIVERSEREBBE NELLA MIA ETERNA PRIMAVERA DI SPENSIERATEZZA NEVROTICA LA STABILITA’ DI QUEL DOMINO MAI CONCLUSO...... PRONTAE’ NEL DISSOLVERE IL MIO SORRISO .....SGUAINO...... CON UNA LINEA COSTANTE........ ...........MARCATA........E CRUDA CON RADICI NELLA FALSITA’ VELATA TANTI TUTTI ME L’AUGURANO PER INVIDIA? CERTO LA MIA LIBERTA’ FA GOLA PER PACATA LOR VISIONE A COSTANZA MENTAL DOVUTA? CERTO ELLA E’ IL PARADISO GRE’MITO DI REGULE SPONTANEE. CON DEBOL SOSPIRI .... UN GEMITO GERMOGLIA... ANCORA....DAL MIO INTESTINO ESSO E’ QUI PER NARRARVI: ...L’AVVISO ATTENTI A VOI CHE DELL’AMOR SIETE SCHIAVI OHH VOI...... CREDESTE VOI DI DOMINARNE LI MOTI ONDUOSI E REPENTI DELL’AMORE ......MA....... PERCHE’........SCHIAVA E’ ORA LA VOSTRA FANCIULLEA FORZA PIEGATA SIETE INERMI E CULLATI. MA INFINE UN PIU’ PESANTE RISCATTO VI COSTERA’. Fraccarotti ad HONOREM Il Collegio Plinio Fraccaro tutto è lieto di conferire il titolo di Fraccarotto ad HONOREM a: Enzo De Barbieri Per la sua prolungata e costante collaborazione con Voci di Corridoio. 7 Politica A PROPOSITO DELLE PRIMARIE DEL P.D. Domenica quattordici ottobre si sono tenute le votazioni primarie del partito Democratico, nuova compagine politica nata dalla fusione di Democratici di Sinistra e Margherita. Eviterò accuratamente di parlare dei due partiti in questione, per non fare un racconto sterile della loro storia. Ritengo possa essere invece più interessante raccontare quello che per me è il significato dell'evento, con i suoi aspetti positivi e negativi. Per poter criticare o più semplicemente analizzare l'evento tenutosi il 14 ottobre è opportuno prima soffermarsi su ciò che il PD è e su cosa si propone di diventare. Fin dal progetto originario questo Partito Democratico è una soluzione, meglio dire un tentativo, a tutta una serie di problemi. Primo fra tutti l'ingovernabilità del nostro paese: il PD è inteso come una forza moderata e riformista capace di attrarre a se tutto un'insieme di preferenze in sede elettorale, tali da mettere in difficoltà e superare i partiti tradizionali. Viene immaginato e organizzato in modo tale da essere elettoralmente appetibile anche per coloro che tradizionalmente di sinistra non sono, ma soprattutto si propone di riaprire la partecipazione politica alla cittadinanza. Per fare ciò si è molto parlato di primarie, di partecipazione trasparente, in modo piuttosto generico e assai poco definito nei fatti. Ad ogni modo tanto basta per capire quale è l'indirizzo preso a modello. Vari sono gli obbiettivi annunciati durante gli ultimi mesi, tutti tesi a soddisfare, a parole, le istanze dei cittadini. Veltroni, il nuovo leader, vuole incentivare la ricerca e l'istruzione, combattere i privilegi, ridurre il numero dei parlamentari e via di questo passo. Molte cose sono belle, la maggior parte è cindivisibile, il problema che si pone è il come, nei fatti, una compagine di riciclati, tutti provenienti da diverse aree politiche, riuscirà a portare avanti progetti obbiettivi cosi belli e cosi ambiziosi. Il Pd cova dentro di se due anime e mezza, se mi passate l'espressione non proprio felice: vi sono ex membri del vecchio pc, poi divenuto pds e infine Ds, come anche vi sono ex componenti della dc, democrazia cristiana. Ad affiancarli vi è una più corposa e moderna compagine di persone orientate verso un progressismo liberale “di sinistra”, quindi, almeno di nome, socialdemocratico. Secondo la propaganda dei vertici del centrosinistra questa dovrebbe essere la compagine di traino, la maggioranza interna del pd, progressista liberale e democratica. Il liberalismo di cui si fa portatore è oggi, a mio avviso, una delle correnti di pensiero meglio viste dalla società civile, poiché è, a conti fatti, la linea vincente predominante in Europa, universalmente accettata e, in Italia, 8 meno compresa. Liberalismo oggi, a voler sitetizzare all'osso, significa lotta all'evasione fiscale e alle clientele, tasse basse (ed eque), tutela del merito e concorrenza. Ora eviterò di soffermarmi su ciò che socialdemocrazia e democrazia cristiana significhino nel merito, basti dire che nel contesto del PD l'esistenza di due anime cosi diverse in seno al medesimo partito possono creare problemi cosi come possono essere uno stimolo propositivo, a seconda di come la situazione si evolverà. Il progetto non è ancora definitivamente avviato, infatti non si è ancora arrivati a definire una costituente, ovvero un'assemblea che dia l'avvio a tutto il nuovo apparato, eleggendo cariche e dividendo i compiti. Questo da par mio sarà il passaggio cruciale, sarà il momento della resa dei conti, nel quale si sce- glierà se finalmente creare qualcosa di buono, oppure se cederà di nuovo alle solite logiche di convenienza, dando origine ad un partito storpio. In costituente, o in assemblea come chiamarla vogliamo, si vedrà se l'esempio dai leader dei due vecchi partiti, che hanno rinunciato alle rispettive segreterie di partito e a buona parte del potere che da esse derivava, verrà seguito anche dai loro funzionari di partito o se piuttosto le varie macchiette cercheranno di accapararsi la loro nicchia di potere personale fin nella culla del PD. Questo è il punto focale. Lo svilupparsi della vicenda è da seguire con attenzione. Il rischio è che una delle parti in causa tenti, scioccamente, di rendere il PD un nuovo PC o una nuova DC, stroncandone il dialogo in costituente cercando l'egemonia a livello centrale, cioè, in soldoni, cercando l'egemonia nel direttivo di partito della sede di di Roma. Altra eventualità, sempre da scongiurare, è che il colpaccio venga tentato a livello locale, in differita. Quando le varie sedi cittadine dei due parititi d'origine si saranno riorganizzate emulando, sostanzialmente, la sede romana, si vedranno di certo tanti piccoli tentativi di colpi di mano: ci sarà chi metterà su il democristiano e chi il vecchio ds. E' tutta una questione di dosi: alcuni colpi di mano sono tollerabili, purchè abbiano un limite imposto dal decoro, dall'amore per la democrazia e dalla condivisione di un progetto comune. Un altro tasto dolente, poiché di amore per la democrazia e per il decoro ultimamente non se ne vede gran che. Io non so se ex ds ed ex margherita, saranno capaci di portare avanti fino in fondo e con maturità un progetto che chiede a tutti loro delle rinuncie, in termini di potere e di influenza, sia a livello personale che a livello d'organizzazione tradizionale. Se, come dicono Veltroni Fassino Rutelli e Prodi, l'obbiettivo del PD è svecchiare la classe dirigente, rinnovare il concetto di partito politico aprendo lo stesso ad una nuova partecipazione popolare, che sia entusiasta e consapevole, è lecito aspettarsi uno sforzo da parte di tutti i componenti del PD a riorganizzare drasticamente l'apparato partitico. Deve nascere un nuovo organigramma e, di pari passo, un nuovo metodo di fare politica e di fare carriera all'interno dello stesso partito, sintetizzabile in “meno veleni, più umiltà, più merito”. Possiamo aspettarci qualcosa di simile a quanto appena detto da quelle stesse persone che fino a ieri componevano partiti classici, con impianti altrettanto classici e assai poco inclini a creare fiducia e stima nella società civile? Io voglio sperarlo, pur conservando una buona dose del mio scetticismo. I segnali ci sono. Il nuovo leader, Veltroni, è un buon amministratore ed è inoltre, cosa insolita per la sinistra italiana, dotato di carisma e di ottima dialettica. Sa parlare, questo è innegabile, e negli indici di gradimento pubblicati ieri sul Corriere è primo davanti a Fini Berlusconi e Prodi. I vecchi leader, poi, hanno avuto la forza di abbandonare le rispettive segreterie senza ricandidarsi. Alcuni sostengono, a mio parere a torto, che in cambio abbiano avuto chissà quale favore. Io so per certo, con un pizzico di presunzione, che per quello che si sa all'interno del loro stesso ambiente non è accaduto niente di simile. Faccio pertanto onore al merito, per una volta. I giovani cominciano a guadagnare un briciolo di visibilità in più. Facce nuove se ne vedono ancora poche, ma è un primo passo che fa ben sperare. Per finire le primarie. Stanno diventando una buona consuetudine, ma non sono esenti da critiche. Bellissima la partecipazione di tre milioni e quatrocentomila persone, ma anche se fossero due milioni e mezzo andrebbe bene, senza fare polemiche sterili come quelle puntualmente messe in atto da forza italia su brogli e numeri maggiorati, campate per aria come al solito. Non altrettanto bella la campagna elettorale. Un sintomo del vecchio che stenta a morire è infatti lo spazio concesso ai vari candidati alla segreteria del partito, sintetizzabile nelle percentuali elettorali dei candidati. 74% Veltroni, 14%Bindi, 11%Letta, 1%i restanti. Un brutto segnale senz'altro. Come ho già detto però, la questione è tutt'altro che chiusa, tra buoni e cattivi messaggi, resta contoversa. C'è da seguire la questione con attenzione, senza farsi fuorviare, mantenendo un briciolo di inusuale ottimismo. Jacopo Gamba SINDROME POST-FRACCARO: UN BILANCIO PROVVISORIO Ricordo che un articolo di Vdc dello scorso autunno accennava alla “sindrome postFraccaro”; l’autore si interrogava su come e in che misura l’uscita dal collegio potesse modificare la vita di ognuno. Ormai da più di un anno viviamo nell’Appartamento, e indubbiamente il cambiamento è stato forte per tutti; diverse sono però state le singole reazioni: chi si è buttato a capofitto nel mondo del lavoro, chi è affondato nei vizi, chi ha messo su famiglia… C’è un dopo Fraccaro? Fatevelo dire dalla magica penna del Pede. Esperienze, emozioni e realtà post-collegio. Maldini, per esempio, gira ormai con un’inseparabile valigetta bianca, il suo campionario: flaconcini di shampoo, ciocche di capelli variopinti, pettini di ogni foggia; tutti articoli che esibisce e vende ogni giorno girando in lungo e in largo la provincia. Se l’innata energia lo rende adatto alle fatiche dell’agente di commercio, le doti affabulatrici e lo sguardo languido gli hanno subito fruttato reazioni simpatiche fra le parrucchiere pavesi, che in breve lo hanno scelto come fornitore ma anche confidente. In questo modo il nostro Maldo è sempre aggiornatissimo e ben addentro i segreti dell’universo femminile. Il vizietto del mercoledì non è una novità per il Manzo, che in questo giorno ha sempre riposto grandi aspettative ed effuso le migliori energie; l’uscita dal collegio ha però accentuato la sua tendenza fino agli apici degli ultimi tempi. La preparazione del nostro campione all’evento inizia ormai dalle prime ore del pomeriggio, proyoDaGIOcatTolAiOmatToHARDtoYsuSa presenta in tutti i migliori negozi in tutti i peggiori negozi in tutti i pigliori negozi alla faccia di Preziosi! segue a vodka-redbull lungo il corso della giornata e raggiunge un picco verso mezzanotte in zona safarà quando il Manzo, in preda a deliri di onnipotenza, si proclama padrone del mondo e stallone da gara; la serata prosegue… L’indomani il risveglio è traumatico; lui lo sa e tiene sempre a portata un piccolo arsenale di bibite reidratanti e aspirine. La sua previdenza però non basta e ogni giovedì mattina si ripropone lo stesso teatrino: Manzo nonostante la buona volontà non riesce ad alzarsi dal letto e con solennità dichiara: “non si può andare avanti così: questa è l’ultima volta” Il Deba, lasciato il Fraccaro, ha accentuato la sua indole di avventuriero e sognatore. Ultimamente è stato particolarmente impegnato nella progettazione di una zattera: lo studio di modelli antichi, la scelta dei migliori materiali e delle tecniche di pesca in mare aperto, la legislazione nautica, la miglior disposizione a bordo di zona giorno e zona notte...tutto in vista del viaggio inaugurale, pronosticato per l’estate 2009, che venti e correnti permettendo porterà l’imbarcazione dalla Liguria alla Sardegna; cercasi equipaggio. Esterni pegnativa e più bella per la sua nuova vita, mettendo su famiglia. Il lieto evento di quest’estate, oltre a renderci tutti entusiasti “zii” della piccola Irene, ha messo fine alla serie inesauribile di vanterie sessuali con cui Colucci era solito tediarmi negli anni fraccarotti. Insomma, la vita dopo il Collegio prosegue, fra scelte e possibilità diverse; a volte la novità è stimolante, altre volte è giusta e inevitabile un po’ di nostalgia. Se qualcuno stesse meditando di lasciare il Fraccaro, il mio consiglio è di non avere fretta: per il dopo, c’è sempre tempo. Pede Fra tutti, Colucci ha imboccato la via più im- JOLE Una striscia di sole entra dalla porta finestra e viene a scaldarmi la mano mentre seduta in poltrona aspetto l'ora di cena. E' una dolce carezza che mi fa sobbalzare e mi toglie dal torpore pomeridiano. Il cuore balza in gola ed un ricordo bellissimo ed al tempo stesso malinconico mi assale. Era una giornata di primavera, poteva essere aprile-maggio, Jole la cavalla baia era nel suo recinto con il puledrino, anche gli altri due cavalle da tiro stavano tranquillamente brucando la loro dose giornaliera di erba. Tutti i bambini, me compresa, guardavano lo spettacolo degli animali che a tratti scattavano per cimentarsi in un galoppo sfrenato ma subito interrotto per riprendere a mangiare; era soprattutto il puledrino che ci affascinava perchè non si staccava un momento dalla madre. Era passato un po' di tempo ed ecco che ,ad interrompere lo spettacolo, arrivano Felice ed il figlio Giuliano, prendono i cavalli e li riportano nella scuderia tranne Jole. Iniziano a strigliarla ed a bardarla per attaccarla al calesse della nonna; corro in casa trafelata perchè so che nonna Teresa sta per andare in paese e naturalmente mi porterà con lei. Vestite della festa saliamo sul calesse e ci dirigiamo decise verso il paese ma quella che non è molto decisa invece è Jole perchè per la prima volta si allontana dal puledrino che si sente nitrire dall'interno della scuderia. Ad ogni incitamento con le redini la cavalla esita, gira la testa, è irrequieta ed al primo slargo, sul ponticello di un fosso, fa un improvviso dietrofront sganciandosi dal calesse e facendolo girare fino a finire proprio nel fosso ma fuori dall'acqua. La risata della nonna scoppia fragorosa e dalla riva mi prende con forza la mano e mi riporta sulla strada. Mano nella mano ci avviamo verso casa. AMI 9 Politica SE QUESTA E’ LIBERA INFORMAZIONE Cari amici FRACCAROTTI da quando è caduto il regime PAMPANATALICO, voci di corridoio può essere definito un giornale libero, in cui il conflitto di interesse è solo un lontano ricordo. La complicità dei mezzi di comunicazione è da attribuire soprattutto agli editori che in Italia svolgono un ruolo diverso che negli altri paesi democratici. Questo articolo è un omaggio a un grande giornalista, che come tanti altri, ha pagato con la vita la propria libertà intellettuale. Si tratta di Giuseppe Fava (il Travaglio degli anni 80’) che, purtroppo, non abbiamo avuto modo di conoscere perché durante una trasmissione di Enzo Biagi del 1982 si è permesso di sottolineare il rapporto tra banche politica e mafia. ( c’è il video su you tube, guardatelo!) In Italia, invece, un editore oltre a ricevere enormi finanziamenti statali (teoricamente finalizzati alla pluralità dell’informazione, ma come al solito c’è il trucco), spesso ricopre pure diverse cariche Oltre alle persone che si impegnano attivaevidentemente incommente per compiacere ai padroni, il grande patibili con la sua funproblema è la regola, in tv NON SI POSSONO zione informativa. CHIAMARE LE COSE CON IL PROPRIO NOME così In questo modo, se per “prescritto” si dice “assolto”, non si dice prees l’editore è pure un giudicato a un politico anche se ha diverse imprenditore, è facile condanne, “il giornalista cacciato” si dice “il che i giornali vengano giornalista che se ne andato con un’ottima pubblicati per compia- liquidazione” ecc ecc cere al politico che E’ proprio questo il motivo per cui persone sicuramente ricambierà con qualche finanziacome Biagi, Luttazzi, Santoro, Guzzanti S. eramento all’impresa dell’editore. L’es. non regno stati cacciati dalla televisione, questi avege se l’editore è allo stesso tempo imprendivano trattato fatti accertati ( tutti hanno vinto tore, politico e qualcos’altro perché in questi le cause contro Berlusconi che ha dovuto caso siamo di fronte a Berlusconi. pagare i danni) chiamando le cose con il proLe tecniche usate dagli editori, secondo Trava- prio nome. glio riguardano: Se Berlusconi è stato danneggiato, non è di Controllo delle notizie: fortunatamente certo a causa dei sopracitati, ma delle sue sono poche quelle che nemmeno malefatte. vengono pronunciate(le più agghiacQueste persone, in un contesto simile sono cianti). particolarmente vulnerabili infatti nel periodo Scala d’importanza: invece di mettere in bulgaro pochi sottolinearono la gravità della prima pagina le notizie più importan- situazione (ad es. Montanelli ,che nella sua ti vengono messe le notizie meno vita aveva già visto queste cose, marcò il scomode, così a una notizia alla fine fatto che era Mussolini che proibiva la satira, del giornale si associa automatica- ed era un fatto inaccettabile in un paese democratico). Altri invece screditarono queste mente un fatto poco rilevante. persone definendole faziose (verso chi? Tutti Agenda quotidiana: Si tratta della crea- tifano evidentemente contro corruzione & zione di un DIVERSIVO con una noti- company) , infangando i loro nomi su tutti i zia inesistente (a cui andrebbe attri- principali giornali. buita una scarsa considerazione) creata a tavolino al fine di coprire Una delle cose più gravi è che questa informazione permette a politici di mentire liberaaltre notizie. mente senza alcun contraddittorio, cosa che Associazione di notizie: ad es. accanto al non avviene in nessun paese civile. trasferimento di De Magistris vengono messi due o tre articoli che river- In America, a Clinton, una bugia sui suoi parsino enormi quantitativi di merda sul ticolari anatomici stava per costargli magistrato (Woodcock non voleva impeachment, al contrario in Italia i politici diventare famoso come è stato detto, mentono continuamente. Il nostro re delle ma ha avuto la sfiga di incontrare il palle è Berlusconi con il suo record assoluto boss dello spettacolo nelle sue in- di una bugia ogni 90 secondi (su 115 minuti di deposizioni 85 bugie), mentre deponeva chieste.) delle dichiarazioni spontanee al tribunale di Queste tecniche vengono usate quotidiana- Milano (immaginate che combina nella sua mente, sia dal blocco unico rai-mediaset sia televisione). dai maggiori quotidiani, entrambi privi di qualsiasi autonomia. In america, ad es. , un editore non ricopre Purtroppo la stessa cosa non si può dire dei altre cariche (istituzionali o private) che posprincipali quotidiani nazionali, dove il control- sano condizionare l’obbiettivo ultimo del loro lavoro, cioè vendere più copie possibile. lo politico è la regola. La cosa che più mi sconforta è che il sacrificio di queste persone non è servito a darci una buona informazione ma, al contrario, ad educare tutti gli altri giornalisti, mostrando un esempio da non seguire, se no si finisce male. Una cosa simile succede con i giudici, ma questa è un’altra storia di cui ci occuperemo prossimamente. Fava parlava del cosiddetto “LIVELLO SUPERIORE” definendo quelli che ci vengono presentati come boss mafiosi come dei semplici esecutori (come è stato dimostrato poi nel processo Andreotti). Caso strano è che anche Falcone e Borsellino indagavano sul livello superiore, ma nessun processo ha garantito queste persone alla giustizia. Le ipotesi possibili rimangono due: la prima è che queste persone comprendendo il male fatto all’Italia si siano messe da parte , lasciando i palazzi del potere. La seconda è che, grazie a un’estesa complicità dei mezzi di comunicazione, i corrotti siano riusciti a non diffondere le notizie di tali complicità, gestendo con minore difficoltà le loro disgrazie giudiziarie e sono tuttora lì a rappresentarci. Per chi crede alla prima ipotesi l’articolo finisce qui. Per chi come me crede alla seconda, quella che avete appena letto e solo l’introduzione all’argomento principale: l’INFORMAZIONE, che non serve per passare il tempo mentre si beve il caffè, ma oltre a orientare il voto elettorale ci dà la responsabilità di vigilare sull’operato dei giudici. 10 Sono tantissimi i giornalisti e presentatori tv che si prestano spesso e molto volentieri a distrarre l’opinione pubblica, ad es. Bruno Vespa (che mi fa particolarmente rabbia perché pagato dai contribuenti rai) ha trasformato un programma di approfondimento politico in un talk show. Vespa il giorno della prima condanna a Previti, per il processo sme, ha dedicato la puntata al viagra, il giorno della sentenza di un boss mafioso e Dell’Utri per estorsione parla del calcio scommesse, quando Ciampi boccia la riforma Castelli per quattro incostituzionalità, lui ospita Boldi e De Sica per parlare del loro ultimo film, il giorno della condanna a Previti per concorso esterno in associazione mafiosa, si parla dei reality show, ecc ..ecc ..ecc . Continua sul prossimo numero di VdC... LONDRA CHIAMA LE CITTÀ LONTANE “Ciao ti ricordi di me ?”: Acqua! “Ma si dai ci beccavamo sempre nelle serate a Pavia”: Ma chi ti ha mai visto? “Avevo i rasta e ora li ho tagliati per lavorare qua”: si, finalmente ho capito, continua pure tanto la mancia non te la do lo stesso. Alzi la mano chi non ha mai pensato di mollare il lavoro, vendere la macchina, affittare casa, fare le valige e partire in cerca di fortuna altrove? A me, sarà che praticamente non ho alcuno dei beni sopracitati, e’ bastato partire! “E dove sei andato?” vi starete chiedendo. “Londra of course!” “E come sta andando?” vi starete ancora chiedendo (passi anche questa però poi basta con le domande un poco banali!) Cio’ che segue e’ uno spaccato della citta’ che mi vede attualmente ospite e sulla quale, tramite un’apposita rubrica settimanale su VDC, cerchero’ di analizzare capitolo dopo capitolo. Se state pensando di trasferirvi a Londra dimenticate innanzitutto il gendarme che alla frontiera vi consegna 1000 sterline come rimborso dalle compagnie petrolifere per l’inquinamento e lo scempio del paesaggio (purtroppo certe cose succedono solo in Alaska, nda), petrolio non ce n’e’ e tantomeno manca un paesaggio da sfigurare! Aspettatevi piuttosto una nazione in cui tutto ha un costo, che oscilla tra l’alto e il molto alto; trasporti, case, ostelli, ristoranti, supermercati, tabacchi, superalcolici e chi piu’ ne ha piu’ ne metta hanno costi che in Italia sarebbero alla portata solamente di una elite di persone! Ma se tutto vuol dire “ogni cosa” a questo punto non sbagliate ad includere il vostro nome e cognome in questa lista di beni. Ebbene si cari amici fraccarotti, forse ancora non lo sapete ma anche voi avete un costo che oscilla tra l’alto e il molto alto ed e’ solo questione di trovare quello che piu’ vi piace fare! Per capire meglio quest’ultimo e inte- Esteri ressantissimo postulato e’ sufficiente tornare indietro di qualche anno all’epoca in cui il governo Blair ha in qualche modo incentivato i grossi istituti di credito e assicurativi europei a spostare i propri quartier generali nella City (quartiere del centro est di Londra)! Ebbene, l’effetto domino sperato si e’ concretizzato negli ultimi anni con la creazione di svariate decine di palazzi compresi tra i 30 e i 100 piani tutti destinati ad uso finanziario, bancario, assicurativo e, per la cream of the cream, abitativo! Cosi’, quelle che un tempo erano le losche banchine portuali della citta’(i cosi’ detti Docks) frequentate per lo piu’ da scaricatori , manovali e donne dalla dubbia moralita’ (ma dal sicuro prezzo), sono diventate l’epicentro nel nuovo polo finanziario mondiale. Conseguentemente si e’ creato un indotto che ha coinvolto tutti gli altri settori lavorativi sommato poi alla mancanza perenne di personale qualificato e non, le olimpiadi del 2012, i grossi investimenti immobiliari russi e cinesi... insomma pare prorpio che questo trend sia destinato a rimanere stabilmente in crescita ancora un po’! Inutile dire che non e’ tutto oro quello che luccica e per certi “capitoli” si dovrebbe parlare di sopravvivenza a Londra piu’ che di vita, ma sarete voi a trarne le conclusioni... “e a questo punto non mi volete fare un bel sorriso?” De Berti Alessandro L’ITALIA CHE AMO Innanzitutto una doverosa precisazione: per scrivere questo articolo è stato necessario ascoltare la canzone Bella Vera – 883, per entrare un po’ più nell’animo pavese. Grazie Max, ma soprattutto un grazie particolare a Mauro Repetto, (quello biondo), hai significato molto per me. Niente, stavamo al corso di spagnolo per erasmus. Uno di quei corsi per stranieri dove si torna tutti alla scuola elementare. Umorismo polacco, spiegazione ed esercizi sull’articolo determinativo, tutti belli e bravi, bravi e belli. Oh, che carino! C’è simpatia tra di noi! Che simpatico che è questo Mathias, simpatico personaggio (N.B.: Mathias è tedesco, quindi figuriamoci che risate per lo humour teutonico). La maestra (che tra l’altro è bona) un giorno tipo ti chiede se sai cos’è un complemento oggetto. Tu inizialmente ti bulli del fatto che la grammatica spagnola è uguale a quella italiana e già sai tutto, però poi ti rendi conto che non sai più l’italiano, e sprofondi nel dubbio di quando cacchio si usa il passato prossimo e il passato remoto, indifferentemente dal fatto che tu sia bergamasco o agrigentino. Comunque. Un giorno si fa il gioco “gli stereotipi delle nazioni”. Mettersi a gruppetti e trovare per ogni nazione dei componenti vari aggettivi. Il tono della lezione, purtroppo, è scaduto ancor più in facili buonismi e ipocriti complimenti. E in quel marasma di volemose bene, di sentimenti materni (la classe è a netta maggioranza femminile), di “gli irlandesi sono simpatici, i tedeschi precisi”, ci voleva l’unico italiano della classe a insultare un po’ le altre nazioni. Che cavolo, gli stereotipi sono cose negative, frutto dell’ignoranza gratuita e dell’odio immotivato. E di queste ultime due cose anni e anni di Fraccaro, per quanto inframezzati da erasmus di varia natura, mi hanno reso un luminare in materia. I francesi non sono baguette e Tour Eiffel, i francesi sono innanzitutto gay, quindi presuntuosi e antipatici. I tedeschi sono noiosi e pesanti (tradotto con lo spagnolo “serios”, causa deficienze lessicali), e cose così. Bene, essendoci solo io di italiano, gli italiani sono stati fatti per ultimi. Io avevo anche tentato di far finta di niente, ma il crucco se n’è accorto è ha detto sogghignando “Y ahora los italianos!”. Premettendo che nessuna altra nazione si era beccata in precedenza più di due aggettivi negativi, questo è quanto pensano gli altri europei di noi, nell’ordine esatto in cui le varie cose sono state espresse dalla classe: corrotti guidatori atroci mafiosi vanitosi, che si curano eccessivamente del proprio corpo (detta dalle francesi!) estroversi golosi ghiotti di dolci (questa dovuta a uno svedese atipico e incredibilmente deficiente) “machos”, più o meno traducibile con “tamarri” Da bravo italiano che sono ho sentito dentro di me il dovere di confermare che sì, è tutto vero, siamo proprio così, cioè proprio se conosci l’italiano medio è fatto così. Ho giusto espresso le mie riserve sul fatto dell’essere ghiotti di dolci. Ciao a tutti. Brad 11 Istruzione Una vasta letteratura economica ha ormai evidenziato, e continua a ribadire, l’importanza dell’investimento in capitale umano - inteso come l’insieme delle conoscenze e delle capacità delle quali gli uomini sono dotati - ai fini dello sviluppo economico. La formazione di capitale umano agevola l’adozione di nuove tecnologie e/o il processo di innovazione, portando così a una accelerazione del progresso tecnico e della crescita economica. Da questo punto di vista l’istruzione ha assunto un ruolo via via più rilevante a partire dal XIX secolo, e secondo il Premio Nobel Gary Becker, nel XXI secolo i Paesi che non investiranno sulla conoscenza e sulla formazione continua addirittura crolleranno nella competizione economica. L’incremento e il miglioramento del capitale umano rientrano pertanto fra gli obiettivi perseguiti a livello nazionale dall’operatore pubblico, il cui intervento nel settore dell’istruzione si legittima con il perseguimento dell’efficienza e dell’equità. Dal lato dell’efficienza la giustificazione è la rimozione di quegli elementi che fanno sì che il mercato non sia in grado di produrre una quantità ottimale del “bene” istruzione: esternalità culturali, esternalità di consumo e di produzione, imperfezione del mercato dei capitali, rischio dell’investimento in istruzione, ecc. Quanto all’equità le motivazioni hanno a che vedere con la rimozione delle barriere (economiche, culturali e sociali) che ostacolo il libero accesso all’istruzione. Questi problemi coinvolgono da vicino il nostro paese che presenta un gap ampio rispetto agli altri paesi dell’area Ocse, almeno su due versanti. Il primo: in Italia ISTRUZIONE E MERITO l’incidenza di laureati sulla popolazione lavorativa è tra le più basse: essa è del 10% quando la media UE dei 27 paesi supera il 20 %, ed è ben lontana dai valori di Spagna (25%), Danimarca e Regno Unito (30%), Finlandia (35%). Inoltre, il divario si manifesta nella scarsa qualità relativa della preparazione scolastica dei nostri studenti, come hanno dimostrato le indagini internazionali condotte dall’Ocse sull’acquisizione delle competenze matematiche, linguistiche e scientifiche dei quindicenni scolarizzati. I dati più recenti del Programme for International Student Assessment (Pisa) dell’Ocse mettono in evidenza risultati per noi poco confortanti. Ad esempio, per quanto riguarda la matematica e le scienze i ragazzi italiani si collocano al 33esimo posto, davanti solo a Grecia, (ex) Yugoslavia e Turchia. Al di sotto del dato nazionale esistono però forti differenze tra le diverse aree geografiche del nostro Paese. Secondo la stessa indagine i licei del Nord Est raggiungono livelli di eccellenza assoluta, con punteggi che variano da 551 a 560 (a fronte della media internazionale di 500); nel mezzogiorno i punteggi sono inferiori di oltre 100 punti alla media internazionale. Questa situazione è stata rimarcata anche dal Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. Nelle sue recenti Considerazioni finali, egli ha osservato che “la bassa collocazione del nostro sistema scolastico nelle graduatorie internazionali ha una caratterizzazione territoriale che merita attenzione. Al Sud i divari nei livelli di apprendimento sono significativi già a partire dalla scuola primaria e tendono ad ampliarsi nei gradi successivi: un quindicenne su cinque nel Mezzogiorno versa in una condizione di “povertà di conoscenze, anticamera della povertà econo- mica. Il ritardo si amplia se si tiene conto dei più elevati tassi di abbandono scolastico. L’esistenza di un divario territoriale così marcato mostra che il problema non sta solo nelle regole, ma anche nella loro applicazione concreta” . Auspicando interventi che attenuino il divario tra nord e sud, il Governatore ha peraltro osservato che “una efficace politica dell’istruzione deve conciliare l’eccellenza con l’equa diffusione delle opportunità di istruirsi nella misura massima desiderata. Non vi è conflitto fra questi due obiettivi, purché il soggetto pubblico persegua l’obiettivo di livellare le opportunità di partenza e compia scelte gestionali che permettano anche al mercato di selezionare l’eccellenza […] Nella scuola, nell’università, una più esplicita, consapevole apertura al merito evita che siano mortificati i talenti migliori, se assistita da opportune misure di sostegno degli studenti meritevoli non abbienti.” (Draghi 2006). Il miglioramento e la diffusione dell’istruzione, nonché la valorizzazione del merito nella società non devono essere perseguiti soltanto per sostenere il progresso economico, ma anche per soddisfare esigenze di equità sociale. La valorizzazione del merito nelle scuole si realizza se ad ogni studente viene data la possibilità di esprimere le proprie potenzialità, soprattutto tenendo conto che la decisione su quanto investire in formazione dipende più dalla famiglia di origine che non dalle abilità individuali e dai risultati conseguiti fino a quel punto della carriera scolastica, anch’essi condizionati dal contesto familiare. Se si applica correttamente il principio della meritocrazia, si possono quanto meno ridurre le discriminazioni nelle condizioni di partenza, anche se ciò non è di per sé garanzia di completa equità. Gary Becker ha osservato che “Istruzione e formazione promuovono la crescita e l’efficienza, ma non solo: possono ridurre la disuguaglianza e le conseguenze negativa di un ambiente di provenienza svantaggiato. Per i giovani capaci e poveri, l’istruzione è lo strumento più efficace per salire nella gerarchia economica: per il 90% della popolazione, infatti proprio il capitale umano rappresenta il bene principale di cui sia in possesso. E’ per questo che in un Paese la disuguaglianza dei redditi è maggiore quando maggiore è la disuguaglianza nell’istruzione” (Becker, 2005). In altra occasione lo stesso Becker ha ribadito che “senza merito non vi è alcuna possibilità di successo nel senso più alto del termine. La meritocrazia è centrale per consentire a coloro che si trovano svantaggiati in partenza poter recuperare” (Becker, 2007). Giorgio Panella 12 CHE TRISTE ESSERE DELLA MCC Cari amici, come sapete sono della MCC(Mantova che conta, per chi non lo sapesse). In realtà non è vero dato che faccio parte della Mantova dei poveri. Comunque, l’altro ieri mi è giunta l’osservazione, con disprezzo da alcune amiche, che non sono mai stato con una donna della MCC. Questo è vero, anzi vi dirò di più, queste ragazze hanno condizionato parte della mia giovinezza, ovviamente in peggio! Ecco alcune frasi che ho sentito pronunciare dalle loro labbra in questi anni di gioventù buttata via a correr loro dietro: Vivo in piazza Erbe Vado in ztl con il cayanne Faccio incidenti con la mini Faccio giurisprudenza a Parma e poi la specialistica a Milano Pavia? Cos’è? Vado allo sport village Vado in elicottero con il presidente del Mantova Mi metto gli occhiali grossi di Gucci Faccio le foto col telefonino Ho il macintosh Vado agli eventi del festival della letteratura Mi faccio grosse pare Uh se sono complicata Quanto mi diverto in disco con gli occhiali da sole Vado al papete ho 5 cellulari mi arrivano 200 sms al giorno faccio 4 ore da Fiorucci faccio la lampada 2 volte al giorno tiro su il colletto della Lacoste mi piacciono i raga con le Prada e le Gucci Attualità vado in erasmus in Spagna e mi faccio tutti il mio moroso ha rotto la testa a due cremonesi il mio moroso si è schiantato in via Roma a 200 all’ora contro mano con la mini mi piacciano i ragazzi con qualcosa dentro mi piacciono i ragazzi con la macchina grossa fuori che bello il festival della letteratura da quanto il Mantova è in serie B vado sempre in curva vado in curva con le infradito e gli occhiali di gucci ho la sciarpa del mantova di armani il mio papi mi prende il cayanne S-turbo quando vado all’aperitivo metto la mini in doppia fila vado a fare gli aperitivi alla domenica all’ora di cena una volta ero gabber, ascoltavo l’hardcore mi scarico un cd house di Tommy V nn mi piace il cinema americano, è troppo commerciale a mantova nn c’è un cazzo ho la tessera dei DS, a mantova ci sono solo zanzare, quand’è che disinfestano? le mie amiche sono troppo delle pazze sono introversa non me la tiro, sono solo figa vado su messenger tutto il giorno vado a mangiare giapponese a Verona, poi vado dal patataro in città se un giorno avrete il piacere di conoscerne una, fate i vostri conti. Nobis CURIOSITA’ ECONOMICHE Secondo le stime statistiche della “Analyst Client Computing Market Group” di Gartner Dataquest tra il 2007 e il 2008 verranno raggiunti i due miliardi di unità vendute di personal computer, facendo anche affidamento sul nuovo sistema operativo Windows Vista. Ogn’uno di noi avrà sicuramente avuto a che fare con un PC, nell’era della informatizzazione risulta indispensabile avere un minimo di conoscenza di questo strumento. Una curiosità di natura economica riguarda la tastiera di quasi la totalità dei computer in commercio. In questo settore commerciale lo standard è chiamato QWERTY (a destra) , dalla sequenza dei primi tasti alfabetici in alto a sinistra. Numerosi studi hanno provato come tale mo- dello, ideato da Paul David e adottato dalla Remington per le proprie macchine da scrivere nel 1867, non sia il più efficiente sotto il profilo tecnicoergonomico in quanto rallenta la scrittura e causa errori frequenti di digitazione. Prove empiriche hanno dimostrato che tastiere come la Dvorak (figura a fianco) sono più efficienti dal punto di vista tecnico della Qwerty. La scarsa efficienza di questo sistema dipende dal fatto che questa tastiera è stata appositamente progettata per non rallentare il lavoro del dattilografo, nell’obbiettivo di tenere distanti le lettere che, durante la battitura, sono più spesso utilizzate insieme: ciò rispondeva alla necessità di far fronte a un problema meccanico che portava i martelletti adiacente ad incastrarsi. Nonostante i miglioramenti tecnologici apportati alle macchine per scrivere, che, di fatto, hanno rimosso il problema tecnico alla base della diffusione delle tastiere Qwerty, questo modello ha continuato a essere adottato ed è stato trasferito anche sui computer, per i qua- li i sistemi di scrittura non sono in nessun modo vincolati da problemi di natura meccanica. Il motivo va riscontrato nell’abitudine di utilizzo delle tastiere secondo questo particolare layout: il tempo impiegato per acquisire familiarità con la tastiera e per memorizzare la disposizione dei tasti crea resistenze nella sostituzione del prodotto, anche qualora venga provata - com’è successo - la superiore efficienza di soluzioni diverse. La presenza di barriere alla sostituzione di un bene in commercio non dipende esclusivamente dal prezzo del prodotto, tra le numerose cause ve ne sono alcune anche di tipo non economico quali l’abitudine e la familiarità d’uso. Chi compie investimenti per la commercializzazione di beni dovrebbe anche tenere in considerazione questi aspetti. Tony 13 Horror LA BAMBINA DAL GREMBIULE ROSSO Se le mucche guardassero i film dell’orrore, ci sono pochi dubbi su chi sarebbero i loro mostri preferiti. Intervistati i bovini sostengono che i fratelli McDonald rappresentano i vampiri per eccellenza, demoni che dal 1954 ad oggi hanno spedito al tritatutto circa 5 milioni di loro parenti per rifornire le cucine dei loro fast food. Questo preambolo per porVi una domanda: E di cosa ha paura chi vive fra le mura del Collegio Fraccaro? “ Di niente!” immagino salire in coro la risposta. Ebbene spero che questi miei segreti ricordi che vado ora a raccontare non facciano vacillare le Vostre convinzioni. Questi fatti risalgono ad una gelida giornata di Dicembre di 4 anni fà. Di ritorno dalle lezioni pomeridiane stavo pedalando in direzione di Piazza Petrarca affannandomi invano nel cercar di tener calde le mani mentre un vento di tramontana soffiava secco dritto contro di me. Tant’è che alla fine decisi di scendere d’in sella e proseguire verso il collegio spingendo a mano la bicicletta. La città era già buia e le luminarie natalizie ondeggiavano sotto le sferzate del vento mentre il tempo sembrava sospeso in un’atmosfera di magia. Fu allora che mi imbattei in una serie di strane situazioni. Solo in seguito avrei capito che si trattava di segni premonitori della vicenda che stavo per vivere. Camminando lateralmente alla chiesa del Carmine sentii nitide le voci di anziane donne che stavano seguendo la messa. Era la prima volta che mi capitava di sentire cori di fedeli giungere fino alla strada ed il fatto mi sembrò ancor più strano quando distinsi pronunciare il verso del Credo: “crucifixus est sub Pontio Pilato” in quanto è certo che ormai in nessuna funzione questa preghiera venga recitata in latino. Proseguii il mio cammino, ed ormai Piazza Vittoria stava per spalancarsi davanti a me, quando notai che sotto i portici alla mia destra non aveva luogo il solito mercatino di borsette e cinture contraffatte ma se ne stava inginocchiata una mendicante dal viso orientale, quasi di antica egizia. Dondolava su se stessa per combattere il freddo e appena gli fui affianco spalancò gli occhi e voltò il capo di scatto verso di me. Incrociammo lo sguardo e mi lanciò un’occhiata spaventata, come avesse visto qualcosa e volesse avvertirmi. Dopo aver attraversato i cortili dell’Università, a quell’ora ormai deserti, mi trovai davanti l’aula del Quattrocento, illuminata a festa nonostante nessuno fosse nei paraggi. Scorsi che da lontano un volto amico stava arrivando a passo svelto. Era Mattia, il mio vicino di camera, che si stava recando a far spese al supermercato accanto alla stazione ferroviaria. -“Serata da lupi…”-“Già” e mentre parlavamo gli sorrideva uno sguardo di soddifazione, in quanto ripensava allo scherzo fattomi la sera prima, quando aveva staccato l’elettricità all’intero corridoio della vetrata pur di far spegnere il computer a cui stavo 14 giocando ad Age of King (o come si chiama). Oltrepassato il cancello del collegio, volsi lo sguardo verso le finestre illuminate, dietro cui, in un accogliente tepore, i ragazzi facevano gruppo raccontandosi della serata prima e proseguendo i preparativi per il concerto Natalizio. Una leggera nebbia si sollevava dalla fontana ed andava ad intrappolarsi tra i rami del roseto. Le torri vegliavano quiete sull’amore di una giovane coppia che si baciava all’interno della sagoma della loro ombra. Superate le teste dei due gargoyles di terracotta giunsi nel cortiletto più interno, stando attento a non scivolare sul lastricato bagnato. Incamminatomi sullo scivolo che porta al ricovero sotterraneo delle biciclette mi fermai per un attimo ad ascoltare le note di una melodia malinconica arrivare dalla camera di un pianista che a quel tempo viveva nel collegio. Il lungo corridoio del locale bici era umido ed un forte odore di muffa si impregnava nelle narici. I tubi provenienti dal locale caldaia scorrevano sopra la testa e spezzavano il silenzio in piccoli gorgoglii. Le biciclette di tutti i collegiali erano parcheggiate e dovetti percorrere un lungo tragitto prima di trovare un posto libero. Fu allora che notai che la porta che conduce alla cantina era aperta. Sapevo che prima o poi mi sarei avventurato in quelle stanze se non altro per togliermi la curiosità di visitare una zona del collegio che si presentava sconosciuta. Accanto alla soglia erano accatastate montagne di sedie, tavoli e mobili in disuso. Addentrandomi all’interno della stanza fui distratto da lunghe grida provenienti dall’esterno che giungevano fino al mio orecchio dalle grate di areazione. Erano le urla degli ubriachi che bivaccavano sotto gli alberi del giardinetto, quella sera stranamente agitati. Nessuna grazia ma molta poesia nei lamenti di chi ormai non teme di sputare in faccia ai passanti la cattiva sorte che gli è capitata. Colsi anche latrati di cani ed il rintocco della campanella dell’Università. Pensai allora che era ora di tornare in camera. Giunto alla porta di ingresso della cantina la trovai chiusa, girai la maniglia ma capii che era serrata a chiave, tentai di forzarla ma l’unico risultato fu di rompere l’orologio da polso. Il panico mi stava salendo alle tempie, il buio diventava sempre più fitto attorno a me quand’ecco che nella più totale incredulità, sentii un risolino di bambina alle mie spalle. Mi voltai convinto di essere nel mezzo di uno scherzo ben congegnato ma tutte le mie congetture crollarono quando mi trovai davanti Lei. Seduta su di uno scatolone poco distante a me, una bambina di circa sei o sette anni mi guardava sorridente fissandomi con dei grandi occhi verdi. Indossava un grembiulino di lino grezzo tinto di rosso scarlatto. Il taglio era quello dei vestiti delle famiglie povere de l’800. -“E’ tanto tempo che non parlo con qualcuno di voi, ma ciò non significa che non vi conosca, sai?” Quelle parole fecero sì che il terrore lasciasse posto alla curiosità.“Davvero?” risposi. -“ Vi conosco tutti, mi piace camminare per i corridoi ed ascoltare i vostri pensieri al di là delle porte. Quando sento arrivare qualcuno amo nascondermi dietro gli angoli, vi osservo passare e sembra quasi avvertiate la mia presenza. A volte mi diverto a farvi degli scherzetti! ” La bambina proseguì raccontandomi che il giorno prima si trovava davanti alla mia camera ed aveva ascoltato i miei pensieri. Cominciammo allora a discutere di argomenti a me molto cari che non starò qui a raccontare. Ad un tratto la bambina disse: -“è proprio tardi, ti conviene raggiungere i tuoi amici per la cena”, guardai verso la porta per indicarle che era chiusa a chiave ma la trovai spalancata. Girandomi verso di lei mi accorsi che era sparita. Uscii dal ricovero delle biciclette e guardai l’orologio dimenticandomi che era rotto. Mi incamminai per le scale ed incontrai il vecchio amico Trinca Tornidor -“Sono le nove passate, era ora che arrivassi, siamo già tutti in cucina. A proposito, ho scoperto un forum dove dei ragazzi parlano di costruirsi in casa un proiettore video. Sto pensando che l’anno prossimo forse mi lancerò nel progetto. Chissà se riuscirò mai a costruirmi un proiettore in camera …”. Cari ragazzi, ho deciso di rendervi partecipi dei ricordi di quella sera perché desidero chiedervi per favore che, se qualcuno di voi rivedesse la bambina di cui non conosco neanche il nome, non manchi di porle il mio saluto. Spero che questi fatti non Vi abbiano spaventato, cosicché un giorno potrò scriverVi di ciò che la bambina mi ha narrato riguardo i fatti avvenuti fra le mura del palazzo quando ospitava una clinica ostetrica. Dottor Giò Maiocchi IL FRACCARO E’... Fraccaro, scelta di vita per chi decide di stu- vostri più cari amici, fratelloni, compagni, ci diare all’università a Pavia. Scelta mirata o sarà nei momenti di crisi come nei momenti puro caso? Beh in ogni modo il Fraccaro è di baldoria o come si suol dire arte del conentrato a far parte della vostra vita e rimarrà ciarsi ubriachi laceri ve lo assicuro!). con voi per sempre. Sembra un frasone detto Entrati in collegio il primo anno può essere un po’ traumatico, così, ma vi assicuro più che altro e potrei metter la l’impatto con certi mano sul fuoco che elementi, la matricochi ha passato nel la, le tradizioni ma collegio anche solo poi tutto diventa più un anno o poco mesemplice, una sfida no lo ricorderà con a diventar uomini, tanto affetto. capire il rispetto e le Chi vi scrive è semgerarchie per quanplicemente una rato ufficiose, e si va gazza che ha vissuto avanti ogni giorno il Fraccaro con qualcol sorriso e con la che rara (ma azzecgoliardia nel sancata) visita e sopratgue. tutto attraverso gli Tra le tante cose occhi di uno di voi, che è stato capace i fraccarotti sono fieri di esserlo anche fuori dal loro am- che ho imparato è di trasmettermi biente naturale (fonte foto Dowson’s Creak). E’ il ricordo di che il Fraccaro soun pomeriggio passato con Turker, Toz e Dantuono ai stanzialmente è un tutto quello che tra laghetti di Molini (in Liguria). agglomerato di poco leggerete. simpatia stranezze Si può cominciare con Idem Velle, metterei già un punto e acca- e rozzaggine, io di certo mi sono adeguata po qui, perché questo motto dice già tutto da subito e così quando mi spiegarono che era solo. Purtroppo non tutti hanno imparato uso coprirsi se uno ruttava e dare il cambio ci cosa significa e si sono dimostrati fraccarotti presi così gusto che alcuni avevano quasi di facciata e gran belle merde nelle fonda- paura della sottoscritta, quando mi dissero menta! La collegialità e se si può dire la fra- del cavallo era così divertente farlo notare tellanza sono fra le cose più importanti che agli altri che ogni cena diventava una sfida (io un ragazzo o uomo che sia, possa imparare sono astemia quindi non vale tiè), quando in stando al Fraccaro (questo per le matricole: mensa si giocava a pari e dispari per portare i non abbiate paura, timore, odio verso chi vi vassoi di tutti, si organizzava la canalina con “fa la matricola” perché diventerà uno dei la tovaglia puntualmente degenerava in ga- Le donne di Vdc vettoni con bicchieri d’acqua e maledetto Toz di yogurt (o tutto questo solo quando c’ero io?), ma poi tante altre cose l’estate e i party, l’inverno e le feste di natale, le riunioni, le cene di corridoio, e tante altre piccole cose che faranno del Fraccaro il vostro tessssoro. Il Fraccaro vuol dire avventura (Pavia-Sanremo in Graziella o Pavia-Tortona di corsa in piena notte per esempio) ma anche sorpresa (riunioni stile carramba almeno vissute in prima persona ad Halloween), lotta e goliardia (dai cappellini strani di cui non ricordo il nome, alle bandiere, alle varie sostanze organiche lanciate sulle mura dei collegi rivali), festa (tornei, concerti, party di qualsiasi genere e uscite in compagnia) ma vuol dire tante altre cose che perderebbero il gusto di esser raccontate se ve le scrivessi tutte qui. Volevo ringraziare Edo, oh scusate Turker (un piccolo sognatore rinchiuso in una testa di cazzo) che mi ha raccontato e fatto vivere tutto questo, Toz una montagna di muscoli e ignoranza dal cuore tenero e la natura del casalingo, Napo (una sorta di fratellone per quando salivo al PIANO), Dantuo l’uomo gargamella che ha rischiato la vita per non farsi rasare i capelli e poi tanti altri che ci sono ancora o non ci sono più nel collegio (come il buon “vecchio” Marce e tutto il Rif) che mi hanno accolto e mi hanno fatto sorridere ogni volta che ce n’era bisogno. Concludo dicendo il Fraccaro è come una scatola di cioccolatini non sai mai quello che ti capita. Imparate ad apprezzarlo per quello che è. Marzia COME AND STUDY IN OPOLE Dear Colleague, Dear All, ticipating in the Erasmus programme. I do hope that this information letter will inspire you to learn more about my beautiful, dynamic and bustling with activity country and that you will be curious enough to choose Poland and Opole as a destination country for your Erasmus mobility! Come and study in Opole! Fistly, let me introduce myself. My name is Joanna Boguniewicz and I work at the International Relations Office at Opole University of Technology (OUTech) in Poland. I was student at University of Pavia and Erasmus students at OUTech with Mentors during welcoming day (trip to the mountain). it was the best time of Joanna my study period! I was also living in Collegio Fraccaro for three preciate the value of the experience gained in Ps. Please do not hesitate to write to me: year’s! Now it is my pleasure to invite you to our country! I can assure you that the period of studies in [email protected] Opole University of Technology! Opole University of Technology has been par- Opole (Poland) can be truly enjoyable and Also in Italian if you prefer! ticipating in Erasmus and now co-operate rewarding part of your degree. You will learn And, of course not everything is about the with University of Pavia, so you could take a what it means to be a student in Poland, you study … will find friendly and welcoming colleague- Being an Erasmus in Opole means also have part in this exchange program. This experience ensures a high quality of students here. I hope you will gain a new fun. 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Quest’anno la compagine delle m.q.m è composta interamente da gente nata sopra il Rubicone,basti pensare che il più terrone è Salamino ,Adolfino Citterio.Noi persone dal cuore grande e la piccante cucina abbiamo aspettato con ansia per tutto ottobre la venuta dell’erede che avvesse portato avanti la nostra stirpe tra le moenia Fraccaris,ma niente,tutti lombardi,piemontesi,addiruttuta un marchigiamo,che regione è quella delle marche? mi domando,cosa ha mai dato alla nostra nazione?cosa ha dato mai al nostro collegio? Mah… comunque er pagnotta è addirittura arrivato a prenderci per il culo,mandando una m.q.m con nome Carmine Capone…quando si è presentato ,costui ha riacceso nei nostri occhi la fiamma della speranza,tutti si aspettavano un terrone doc,di quelli che sputano,ruttano rubbbano e bestemmiano tutto il giorno,e che soprattutto non fanno una minchia di niente dalla mattina alla sera(per chia- rimenti vedi sotto la voce :Cardone,Armirotta ) e invece no,perchè Carmine Capone è di Varese,studia medicina e va addirittura a lezione tutti i giorni! Ma pensate,gia quest’anno nel fine settimana il piano è deserto fatta eccezione per il sottoscritto e per Borserio,che però dopo un anno di convivenza con la nostra gente è da considerare un valterrone piu che un lombardo.Cosa succederà quando tutti i corridoi saranno deserti,non si giocherà piu al teresiano,non si fumeranno i narghi della buonanotte,non si resterà tutti insieme a commentare la serie A e a far incazzare Oda perche la juve perde..cosa diventerà il nostro collegio?delle fredde e silenziose mura senza un anima. Non sarete più allietati dai rutti e dalle bestemmie incomprensibili di un Uzzino,o svegliati dal suo flauto di minchia nel cuore della notte ,non verrete distratti dalle soavi note di un Italo canterino durante la sega pomeridiana,proprio nel punto in cui se vi fermate dovrete ricominciare tutto da capo,non ci sarà più nessun Pasqualino massiccio dalla camminata “a molla”,nessun Brighella furetteggiante,nessun gemello scrivente,nessun Polo studiante,nessun Diana palestrante,nessun tony pokerantenessun Tinny maradoneggiante…niente Per non parlare poi dei pacchi,tutti sanno quando a qualcuno di giù arriva un pacco,si sente l’odore nell’aria ,e tutti in stanza del fortunato ,che sfoggia con orgoglio le vivande made in terrony e le offre a destra e a manca,indimenticabili sapori di salami,formaggi,per non parlare delle torte della sig.ra Polo,dei cannoli o del tonno di mia madre,apprezzati anche da chi del sud non è… Questo è secondo me un complotto bello e buono del lungimirante Pagnotta,cosi da chiudere il collegio nel week e con i soldi risparmiati sulle bollette ,comprarsi le gomme slik per la Mercedes. Ho scritto queste righe per farvi riflettere,perché nere nuvole di polenta taragna e pizzoccheri si stanno addensando sopra le nostre teste,volete veramante che questo posto perda la sua parte terrona?se non lo volete allora combattiano al grido di”chiu pilu pi tutti!!!e futti futti ka diu pidduna a tutti!!!” Questo testo è sottotitolato 61terrONE di TeleEtna… alla pag Il padrone dello stretto E FU SERA E FU MATTINA: SESTO GIORNO (Genesi 1;31) Arial 10 giustificato e via, flusso di coscienza. Bei ragazzi e belle ragazze che leggete, è fatta. L’annata 2006/2007 tramonta, con una lacrima sul viso. Eh già... non so chi e quanti, però qualcuno perderò. Arriva l’estate, la stagione della “felicità forzata” e io l’affronto con una goccia di tristezza negli occhi. E’ il ciclo naturale delle cose, il movimento d’anime che è questo posto non può fermarsi perchè a me, uno fra tanti, mi si spezza il cuore. Il fatto che “nuovi amici arriveranno e quelli vecchi non si perdono” però non consola: sono un abitudinario, e ho bisogno di sicurezze. Spero che gli intrallazzi funzionino tutti, che gli ingranaggi burocratici si olino in abbondanza e che le cose scivolino... perchè pensare ora a come sarà, fa venire un po’ di amaro in bocca. Fortunatamente a qualcosa mi ero preparato. Marzio, oh mio caro Marzio... da prendere a testate ogni tanto quando 16 comincia a picchiare sui mulini a vento ma con un cuore grande così, sempre e comunque. Come si può fare senza? ...lo scoprirò, purtroppo. E poi BumBum e Sarciz e... e... Troppi “e” per i miei gusti. Bilancio? Lasciamo stare... sufficentemente soddisfatto di me da scrivermelo addosso. E’ un po’ egoistico questo articolo... ma dopo tutti i miei Chuck e le cavolate scritte sopratutto per farvi ridere... permettetemelo. Nella mia esperienza di vita, che è stata vita, ho notato un pendio, come se le cose calassero sempre. Poi studiando ho capito che le cose non “scivolano giu”, ma semplicemente cambiano, e sono io che, abituato e nostalgico dei miei punti di vista, non riesco a comprenderle. Eh il Liceo non è più come una volta... Eh al Parco O’Tell (centro di Bordighera) non si fanno le cavolate di una volta... Eh la matricola come una volta... Tutto sembra “in discesa”, ma la speranza che non sia così, che sia solo un mio “errore attributivo”, mi da un po’ di forza. 3 crediti, sono nulla, lo so. Ma quanto basta a rimanere ad un passo dalla “sicurezza” che è ciò a cui anelo da sempre. E quindi non voglio parlar dell’anno prossimo per scaramanzia (buona scusa questa)... e non voglio parlar di quello passato perchè è lì che deve rimanere, che deve incastonarsi. Parlo di oggi, dell’ennesima mensa dei ferrovieri “oh andiamo presto se no c’è coda, hai mica un fascia 0 per le lattine”... parlo della Sua voce che è una buona ragione per un sacco di cose... parlo degli occhi assonnati del Marce che cerca di capire che senso abbia giocare ad un giochino online, di Idro che ascolta Spaccacuore di Bersani, di Allavena e Camoranesi che ciapettano come due comari di là girando sigarette, di Turker che come sempre scompare per un po’, di Napo che è davvero Napo, tutto ciò che potresti cercare in un buon amico, e di incredibilmente-Mason a cui devo dire che ho scritto anche questo... e a tutti quelli che poseranno gli occhi su queste righe... e che han avuto la forza di arrivare fino a qui. Alla fine è questo il succo, della mia testa e del marchio che ho sulla schiena. Volontà, è tutto lì il segreto. Vi voglio bene. Violenza CENA DELLE MATRICOLE Giovedi 8 novembre, questa sera cena delle matricole, l’unica cosa certa è che mi toccherà cucinare mentre non so ancora chi mi aiuterà tra i fornelli. Tornato da lezione trovo nella cucina tutto quanto avevo chiesto per preparare i miei manicaretti tranne il PREZZEMOLO per la frittata( a ostrega ,uno degli addetti alla spesa,spiegherò poi la differenza tra prezzemolo e SEDANO), a parte questo piccolo inconveniente assoldo barabba come responsabile dei salumi sperando che non ci rimetta qualche falange usando l’affettatrice. io e il cazza ci diamo da fare nel preparare tramezzini con tonno e maionese e nel frattempo svolgiamo con discreto successo anche l’arduo compito di respingere orde di persone che arrivano fameliche al piano seguendo l’odore del cibo. Non ci resta che riempire le pentole per la pasta sperando che prima o poi bolla l’acqua e poi cominciamo a pelare e affettare le cipolle: MAI PIANTO COSI’ TANTO IN VITA MIA( ora il tavolo che era mio su cui ho tagliato le cipolle l’ho rifilato a splendid ma non diteglielo). Rompiamo la bellezza di 80 uova e poi non ci resta che attendere la chiamata in biblioteca per il giuramento. Una volta giurato corro in cucina e butto la pasta, nel frattempo i sughi cuocevano in corridoio su un fornello appoggiato per terra dato che in cucina abbiamo avuto 5 black out dovuti ai troppi fornelli elettrici accesi, poi ha iniziato a rompere le palle anche la piastra in corridoio perché saltava la luce nella camera di cazza ma alla fine abbiamo avuto la meglio noi sul sistema elettrico del collegio. Nel frattempo io correvo tra un piano e l’altro per vedere come procedeva la cottura della pasta (halloween la pasta SOLO 12 minuti di cottura, VERO? Se volete prendervela con qualcuno x la qualità della pasta al pomodoro accanitevi su di lui). Quando il primo è pronto inizia il via vai di matricole nelle vesti di camerieri che dandosi il cambio(anche perché ogni volta che scendevano erano costretti a bere vino e Qui mqm birra) trasportano le portate della cena in palestra. Ma il bello deve ancora venire. E’ l’ora della frittata, cospargo le padelle con un po’ d’olio confidando nei fornelli già caldi invece l’olio non frigge, le padelle si scaldano poco e mi parte quasi un bestemmione dal profondo del cuore. Tra tutte le piastre ce n’e’ solo una che scalda in maniera decente e quindi sono obbligato a preparare frittate su frittate su un solo fornello, sperando che le persone non si sbranino nell’attesa. A un certo punto yoghi entra in cucina e come un cucciolotto affamato mi chiede se gli posso dare della frittata promettendomi che al prossimo allenamento di basket non mi tirerà più gomitate, anche io cerco di mangiare qualcosa tra quello che è rimasto in cucina però è rimasto davvero ben poco. Il mio lavoro di cuoco è giunto a termine ora non mi resta che scendere in palestra e pulire… Big Jim mqm IL GIURAMENTO Un momento importante, speciale, il giuramento. è stato l'antipasto prima del delirio generale della cena delle matricole. Ma cominciamo con calma... La sera prima mi ritrovo in camera un biglietto con sopra riportate le seguenti parole: "Davanti al popolo fraccarotto per mezzo dell'assemblea degli anziani che ne è la diretta e legittima rappresentanza giuro di compiere la mia lunga e intensa missione di matricola e di serivere con fedeltà e lealtà il nostro collegio e di di fenderlo dalle insidie e dalle minacce ispirandomi ad un solo motto IDEM VELLE" Il tono era chiaro ed inequivocabile, serietà e obbedienza... Poco dopo vengo a sapere comune il popolo fraccarotto si è mostrato in tutta la sua forza e il suo impeto. Ad ogni gruppo o persona che prestava giuramento faceva seguito una pioggia di palle di carta(a volte anche qualche cancellino) tirata da tutti i fraccarotti.è stato un bel momento che ha saputo condensare la serietà e l'importanza che un giuramento deve necessariamente avere con il vero spirito fraccarotto di divertimento e follia. Un altra La mia mente di matricola già si immaginava tappa verso la mia lunga e intensa missione una cerimonia seria ed rispettosa... Vi sem- di matricola che mi appresto (e noi tutte mqm ci apprestiamo) a vivere. bra possibile una cosa così al Fraccaro???? Certo che no... Infatti, appena entrato in sala IDEM VELLE che si rende necessario procurarsi giacca e cravatta(ringrazio Rizzi e Longobucco per avermele gentilmente prestate). Con i miei occhi di matricola comincio a pensare alla serità e importanza del momento e mi vedo già serio e con tono prestante davanti all'assemblea degli anziani. Mqm ostrega 17 Esterni LE RIFLESSIONI DELL'ORA DI MERENDA Beh, è passato un po' di tempo ormai dall'inizio settembre dello scorso anno, quando, allora pieno di dubbi e perplessità di vario genere, mettevo piede per la prima volta in veste ufficiale nell'appartamento dei ragazzi di via Volta. Esattamente nella casa di cinque dei ragazzi protagonisti e pilastri della recente e gloriosa storia fraccarotta, usciti dal Plinio natio alla ricerca di altra gloria e di altre storie; ed è la casa nella quale abito. Io, lo Ste, altra esperienza e altra formazione collegiale, mi ritrovo dentro: sono il sesto coinquilino. Posso dire di conoscerli tutti da tempo e, prima del mio arrivo in casa, potevo annoverare almeno due e tre serate trascorse insieme (e chi trascorre due o tre serate in compagnia fraccarotta sa, ripeto sa, quanto possa risultare impegnativa l'uscita e, a maggior ragione, il successivo rientro) ma solamente come coinquilino sono stato in grado di approfondirne meglio la conoscenza e di apprezzarne pregi e virtù di ognuno. In questo periodo ho raccolto quindi qualche piccola curiosità e qualche simpatico aneddoto per far sorridere chi già li conosce e per far incuriosire tutti gli altri. Le vicende dell'appartamento e dei suoi abitanti. Con Colux ho imparato presto a distinguere il motivo per cui in alcune serate, seguendo la sua poliedrica personalità, si fa chiamare Jack piuttosto che Leonardo: devo dire che preferisco la prima opzione! Quando è in giornata Jack si arriva a fine serata che si è belli e laceri! In una “serata Jack” ho imparato in fretta la distinzione esistente fra un buttafuori di una discoteca ed un normale avventore in giacca nera. Se non ti è mai accaduto è solo perchè ancora non ti è capitato; certo, l'abito non fa il monaco ma.. vallo a spiegare ad un buttafuori!! Capita invece in alcune mattine di essere piacevolmente risvegliato dalle sonate a pianoforte del Pede; in alcuni momenti il nostro artista si concede a divagazioni ed a svariate reinterpretazioni di “Che fretta c'era maledetta primavera”o ad altri grandi successi; il più delle volte, ligio al dovere di studente di conservatorio, si dedica alle sue otto/nove martellanti ore di esercizi e prove. Inoltre, per merito del nostro lecchese, imparo in fretta il significato di essere “sulla cresta dell'onda” di una serata. A mie spese il fardello dello smontare dall'onda nella mattina seguente..ovviamente a ciascuno il suo! Fabri. Perdersi per le strade di Genova alla ricerca di un concerto inesistente e finire in una casa piena di ragazze che festeggiano una serata fra donne.. e tutto questo in compagnia di maldo, non ha prezzo! Maldo, la donna e la virtù.. e gran serata fra i caruggi! Ma su fabri nessuna novità particolare, lo conoscevo già da prima! Per capire realmente il significato del “Picchiatore” ho dovuto attendere quest'ultimo settembre. Una serata di allegria ai giardini Malaspina, un cretino di trent’ anni che si atteggia a bulletto motorizzato uscito da Easy Rider e un Deba a ruota libera. Il cretino motorizzato si dimostra quale coniglio che realmente è e, per sua fortuna, lascia sgombra la scena a noi vincitori sul campo. Il bellimbusto però, allontanandosi in tal guisa, si sottrae scortesemente e poco cavallerescamente alla nostra dovuta richiesta di “soddisfazione”. Sulla via del ritorno Deba ed io ridiamo con gusto al ricordo della ridicola scenetta.. ed io posso permettermi di ridere perchè sto con il Picchiatore... io!! I mercoledì e le uscite vorticose del Manzo si sono succedute per tutto il corso dell'anno; così ho avuto l'occasione, il tempo e il modo di capire meglio la situazione ed avere quindi la possibilità di esprimere una mia verità : Manzo in realtà è Superman! Sapevo dell'esistenza di super-uomini che si dedicano con serietà al lavoro per tutta la giornata e che alla sera invece si godono ed animano la nottata fino ad ore folli, ma non ero ancora incappato in un Clark Kent della bergamasca. Così, pago della serata e con sole due o tre ore di sonno ed un analgesico, il nostro eroe, beniamino del Safarà e terrore delle matricole, ritorna diligentemente e proficuamente ai suoi impegni lavorativi. Che aggiungere? Un anno sicuramente divertente ed emozionante. Con una scorribanda notturna nel genovese la notte prima della Laurea di Colucci ed un'allegra discesa in gommone del Po, il quadro può dirsi completo. Ma questa è memoria recente e alcune storie sono già state raccontate.. altro da dire? Ah già! Mi chiamo Stefano Sai originario di Luino, Varese. Laurea triennale in Scienze Politiche e attualmente studente 2°fuori corso LS Storia d'Europa Moderna e Contemporanea. ...ma forse è meglio che ora mi rimetta a studiare.....uhmm, cioccolata-aa!!! loste. CARI GOLIARDICI, BALORDI, SIMPATICI FRACCAROTTI Cari goliardici, balordi, simpatici fraccarotti, volendo contribuire alle cinquanta pagine (anche se di solito guardo solo le figure dell’ottimo voci di corridoio) e pur avendo pochissimi sporadici contatti con quell’”ottimo” Giovanni delle vostre parti, ho deciso di farmi tornare alla mente quell’entusiasmante mezza giornata passata con alcuni di voi alla scoperta di quell’edificio da voi chiamato collegio... mi aspettavo che sarebbe stato divertente... Dopo un sabato pomeriggio passato girando a vedere gli altri collegi, in camera di mio fratello a farmi una cultura con spongebob, a fare la conoscenza dei gemelli e dell’“amica” di Giovanni... é 18 arrivata l’ora di cena. La cena comprendeva bistecca, insalata e CIOCCOLATA CALDA . Questa, formata da diversi rimasugli di cioccolate e latte, sembrava pronta per essere bevuta quando il proprietario della stanza (che aveva già deciso di non berla) si é reso conto che c’erano i grumi (CATASTROFE) CONSEGUENZE: 1. Sottrazione della cioccolata 2. Versamento nel frullatore 3. Disastri con spargimenti ovunque 4. Tentativo di pulizia: rottura di una tazza 5. Re riscaldamento Quando finalmente sembrava soddisfatto sono arrivate altre persone. La cioccolata non bastava. Serviva altra cioccolata. Altra cioccolata formava altri grumi. Espressione di disapprovo da parte di Tonucci. Tonucci incontra con lo sguardo il suo nuovo frullatore. Tonucci si dirige verso il frullatore. Quello che segue è accaduto piuttosto velocemente...so solo che dopo l’uscita di scena di nazareno con il frullatore sottobraccio e Tonucci alle calcagna siamo riusciti a bere la cioccolata. C’era qualche grumo. A malincuore abbiamo dovuto sopportare qualche sporadico minuscolo grumo...non sempre i Tonucci di questo mondo sono lasciati dimezzare la quantità di cioccolata per eliminare i grumi...ma dobbiamo farcene una ragione...siamo circondati da ingiustizie!! A questo punto ciò che segue non assume la benché minima importanza.. Anna Mason VICINI ANTIPATICI Le donne di Vdc Antipatici? Ultra antipatici….apri la tua fine- d’acqua, che ci scorteranno a lezione, ci invi- coinquilozze già l’avevamo avuta: Ruttoman. teranno alle loro feste e immedia- Abbiamo speso pranzi interi con l’orecchio stra, una mattina tamente scatta “l’adesso me la tiro ben teso a capire se quello registrato e ripro(beh diciamo tarda posto a cadenze oscillanti tra il quarto d’ora e con le amiche”!!! mattina) di settemLe quali interessate dalla mia mira- i cinque minuti fosse un grugnito suino o un bre nella tua nuova bolante descrizione (si lo ammetto acuto gastrico. Alla fine ha vinto la seconda stanza paveho un po’ esagerato) si raccolgono ipotesi, ma sciocca io a non pensare che dai se….raggiante ossera cena per osservare il manipolo principi azzurri che immaginavo, mi sarei vi la fauna pascolare di conti, principi e gran cavalieri trovata di fronte ad un sedere tigrato e shasotto casa….di fronche si esibiscono nelle loro attività kerato a dovere. te a te una facciata serali; cosa faranno? Tireranno di Continuavo a sperare che prima o poi ci avregialla ultra chiazzata scherma? Disquisiranno di filosofia? ste invitato a mangiare, a bere qualcosa che e, vabbeh, poteva Oppure mostreranno i loro scultorei so io un caffè….almeno a vedere i Simpson e andarmi peggio. Poi pettorali (spettacolo sempre gradito invece niente…zero: ”Non ci si filano di pezsi spalancano le a quattro pulzelle)? No!!! quando za”, urlavo alle coinquy. imposte di fronte, orgogliosa faccio sbirciare le comari Ma ormai la questione era di vitale importanun curioso omone raccoltesi chi trovo? Un ometto za: SOCIALIZZEREMO CON I BUZZURRI RUTTONI stempiato gioca a tutto rosso(malpelo!!!) che in piedi DI FRONTE, a qualsiasi prezzo. golf nella sua camesulla scrivania canta tutto (e dico Dopo mesi e mesi di tentativi di approccio ra….wow, sorridente tutto) il trash italiano….IN PERIZO- falliti, pranzi in mensa (vostra) senza un cenmi saluta e scamno di amicizia, sorrisi (in vostra direzione) MA LEOPARDATO!!! biamo quattro paroIl tutto accompagnato da un ben spesi per nulla (e nottate passate ad ascoltarle. Subito pensi che imbastita coreografia: beh, chiaro, vi urlare, ruttare, cantare, fare a palle di negente di classe!!! Eh la risata è assicurata, ma il mio ve, karaokeare, giornalinizzare, sbigliettare, sì, è proprio un bel tentativo di far inviperire le mie anticairolizzare, smegafonare, cesariodellevantaggio abitare gallinelle è sfumato immediata- donnizzare senza MAI protestare) le speranze davanti ad un collemente, sostituito da una grassa erano perse….mi rassegno ho dei vicini antigio; e già immagino ristata e sfottò in mia direzione. patici!!! che mi aiuteranno a Vicina Arcigna Eppure qualche avvisaglia io e le portare le casse QUEI TENERI FRACCAROTTI Arrivate in quel di Pavia nel lontano ottobre 2006,eravamo due matricoline (Ele e Betti) in continuo peregrinare da compagnia a compagnia,una meno raccomandabile dell'altra. Un bel giorno l'avvocato Yogus D'Andrea si decise a tornare dall' Erasmus e fu invitato ad una succulenta cena in via Volta 4. L'ignaro Fraccarotto,dopo aver mangiato,ringraziando,due etti di pasta al tonno,frastornato dall'allegro parlottio delle padrone di casa,ebbe la malaugurata idea di invitarle al Fraccaro. I primi due Fraccarotti che le due fanciulle conobbero furono Fascetta (D'Antuono) e Cesario (che sfoggiava un tanga a forma di cavallo di peluche che nitriva). La nostra prima reazione fu:che teneri!Uscite dal Fraccaro incontrammo Allavena,Turconi e Como (sommerso subito da domande su sua sorella: ah ma tu sei il fratello della Lau!Ma che facoltà ha intenzione di fare?Viene a Pavia?Fa il test?E se non lo passa?Prova i collegi?Viene a vivere da noi? Raccomandaci!).Dalla sua espressione capim- mo che le avrebbe caldamente consigliato di starci alla larga. Pian piano venimmo introdotte alla realtà collegiale e alla festa-falò di Yoghi capimmo qual era il nostro destino. Come avremmo fatto noi senza quei teneri ragazzi e,soprattutto,come avrebbero fatto loro senza di noi?La festa del Fraccaro,l'ultima partita di calcio,i gelati da Cesare e la grigliata confermarono l'idea che la compagnia dei Fraccarotti fosse la migliore che avremmo potuto sperare di avere. Como,chissà sotto l'effetto di chissà quale droga (Turcher,non importa se sociale o no) consigliò alla sua innocente sorellina Laura di venire a vivere con noi. La svampita fanciulla accettò e fu così che Betti,Elena e Laura furono completamente fagocitate dalla vita collegiale. Nonostante alcuni tra i migliori abbiano lasciato il campo, siamo subito venute a contatto con nuovi interessanti individui. La collegialità si è così abituata ,suo malgrado,a vedere ad ogni ora del giorno e della notte (telecamere a infrarossi permettendo)tre cinguettanti donzelle che saltellano da una camera all'altra. Nonostante la loro evidente perplessità iniziale,anche i più duri (Toz in primis)si sono abituati alla loro dolce,raffinata e,ahimè,ormai quasi quotidiana invasione. Siamo addirittura giunte alla conclusione di alternarci nei weekend per non lasciarli soli e perchè non si dimentichino mai che sono veramente teneri. Pur essendo ormai vaccinate e temprate dalle loro volgarità,ogni tanto rimaniamo ancora un po' scosse dalla loro assurda concezione della donna e i loro deliranti discorsi sul sesso .Nonostante tutto,il Fraccaro è il nostro rifugio sicuro (?) in questo mondo selvaggio. Concludiamo con un grazie e con un che teneri! Le vostre Fraccarotte ad honorem (Yoghi, NON siamo esterne!Smettila di mugugnare cose inutili altrimenti ti decliniamo!) 19 Opinioni PLINIANDO PER IL MONDO Caro Ferruccio (n.d.r. De Bortoli) o Paolo (n.d.r. Mieli) [ essendo su un Eurostar per un transfer lavorativo non posso sfigurare col mio vicino Manager, chi cazzo l’ha mai sentito Pampanatale!?], piterà? Tenete i piedi in più scarpe che potete, poi dovrete tenerne un paio per tutta la vita… Vi parlo da un treno, che è la metafora della vita (ok, chi di voi ha subito pensato agli scambi mi telefoni, ha dei problemi di coppia), e da un treno si capisce la vita, la propria e quella degli altri. Mi piace fare il Beppe Severgnini, continuo. In eurostar ti devi atteggiare, io lo faccio di na- ne Pozzetto ne” il ragazzo di campagna”. Torniamo a noi, dal treno alla vita, in un baleno: tra dieci minuti arrivo a Milano, poi Pavia, casa, come cambiano le priorità ragazzi… cinque anni fa alle sette di sera volevo un campari…adesso ce ne vogliono due! Vi ho rattristato con le mie rotture di ex collegiale? Guardate che sono tutte boiate, io mi diverto più di prima, lo spaccio si raffina, non si perde… gli amici, quelli veri rimangono, certo bisogna impegnarsi, il campari ha bisogno del sostegno del vino bianco ed ecco che si trasforma magicamente in un pirlo, valido sostegno per traghettarti dai venti ai trent’anni senza che la cosa ti pesi troppo. Il lavoro, se si trova, è lo specchio di voi stessi, dovete fare davvero ciò per cui siete portati altrimenti non funziona, e le scarpe potrete cambiarle, se vorrete, con ancor più facilità! Vi ho rinfrancato? No? Vi state rompendo? Colpa del direttore… Ancora un paio di considerazioni e concludo, ovviamente senza filo logico. è solo ora che trovo il tempo per esporre il mio pensiero su alcuni dei temi più scottanti dell’attualità e Dio solo sa quanto e quante volte avrei voluto scriverti prima (pietosa menzogna). Mi rivolgo a te e a tutti i tuoi fedeli lettori per farvi pervenire innanzitutto le mie felicitazioni per questo gioioso anniversario editoriale, bel traguardo di un’iniziativa che da piccola idea di ubriachi si è trasformata in pregevole puttanata settimanale…davvero, bravi, anche se devo rimproverarvi di non inserire più quell’elegante paginone centrale di nudo artistico, frutto di un’idea brillante di un intelligente lettore. Ebbene cari Fraccarotti tutti, molti di voi non sapranno nemmeno chi io sia (ma rimediate subito cribbio, su wikipedia sono sotto la voce Basta con questa immigrazione di cervel“jfdkkjlfòòòde£”), altri mi avranno voli all’estero della Romania che erano lutamente dimenticato, alcuni ancora utilizzano i miei consigli e sono ormai DottorBerger,Marketing Manager (quello in mezzo a 2 professio- meglio gli albanesi e poi tutti questi fuori grazie all’indulto; parliamo di noi: nisti dell’ingegneria e della medicina con lo scettro della conoscen- omicidi che si sa già chi è stato ma non za, un attimo prima di trasformarsi nell’incantevole Creamy) l’arrestano e Mastella che insabbia tutto, dove siamo, dove andiamo, ma sopratla magistratura puzza di marcio, eccetetutto perché morirete? Domande a cui solo Emilio potrebbe rispondere con una sco- tura e già parto avvantaggiato, non stai viag- ranonchè l’islam nelle scuole e troppe tasse giando, sei lì per motivi importanti e gli altri eccheccazzo non si trova un parcheggio che reggia. Viviamo in un mondo triste, dove solo chi è devono capirlo (mentre scrivo mi chiamo col bella gnocca che c’è davanti a me seduta e Rom ha delle vere emozioni, a noi ormai sono telefonino dell’ufficio su quello personale), infine ricordiamoci che gli Stati Uniti (Dio salvi rimaste solo le briciole e tra l’altro piene di hai un background culturale importante, il la Regina e resusciti il Duce) fanno una guerra formiche. Ragazzi, non laureatevi, state lì, tra lavoro è tutto, non hai tempo libero, ragazzi, ogni tre anni ma chi è senza peccato scagli la prima pietra, vero beppegrillo?!?!?! le mura amiche, all’ombra delle torri, godete finirete così. dell’attimo supremo della colazione delle Quanti finti comunisti collegiali ho rincontrato Un caro abbraccio, una macina a buon prezzo macchinette, delle feste nate spontanee, degli ingiacchettati e persi nel loro nuovo io lavora- e due pan di stelle gratis. Dott. Berger amici che poi, volenti o nolenti, perderete. tivo… Tenete all’Inter ora che vince, quando ci rica- Il treno è sempre bello, il treno. Aveva ragio- L’INFORMAZIONE IN ITALIA Scrivo questo articolo per parlarvi del libro ‘La scomparsa dei fatti’ del giornalista Marco Travaglio. Il libro tratta dello spinoso problema dell’informazione nel nostro paese. Qualcuno si chiederà perché ciò dovrebbe costituire un problema ed effettivamente in un paese democratico la questione non si porrebbe nemmeno. Ma ahimè(o per fortuna) ci troviamo in Italia dove di scontato sembra esserci ben poco. L’informazione intesa come mass media(tv , radio ecc..) e giornalismo offrono sempre più notizie ca- 20 renti ed insoddisfacenti. Molte volte esse vengono addirittura omesse e volutamente tralasciate per lasciare spazio a fatti di dubbio interesse. La questione è di fondamentale importanza per la nostra libertà di opinione. Sono d’accordo con chi afferma che il cittadino ha il diritto di conoscere le inchieste e le intercettazioni che riguardano questo o quel politico poiché è nostro diritto conoscere chi votiamo. Il libro descrive innumerevoli casi di censura e manipolazione da parte dei media al fine di screditare i giudici e sviare l’opinione pubblica sui fatti accertati ovvero i reati. Un esempio per tutti è il caso di Tangentopoli. Da tempo alcuni giornali si stanno adoperando in una vergognosa cam- pagna di ‘revisionismo’. Molti politici affermano che le tangenti nel campo degli appalti non sono mai esistite e il polverone fu scatenato dalle solite ‘toghe rosse’ per sovvertire gli equilibri politici. Questa sapiente tattica di manipolazione permette(a chi ovviamente controlla i media) ai colpevoli di passare per vittime e di farla franca sia di fronte alla legge che ai cittadini che vanno a votare senza conoscere i fatti. Ma ciò non stupisce se pensiamo ai giornalisti italiani. A differenza degli altri paesi i nostri non fanno mai domande scomode per accertare la verità ma permettono al politico di turno di raccontare le balle che preferisce. Non a caso in Italia hanno sempre lavorato senza problemi gente come Fede, Ferrara e Vespa mentre Biagi e Santoro vennero cacciati come criminali. Consiglio questo libro a chi si interessa di politica e informazione e vuole conoscere ciò che i telegiornali non dicono. Michele Lazzari GLI STRANI CASI DELLA MEDICINA A cura di: Dr. Draghi Riccardo (Chiropratico e Dietista macrobiotico) Dr. Perelli Davide (Omeopata e Aromaterapista) Dr. Rizzi Michele (Onichiochirurgo e Gemmoterapeuta) Cari lettori di VdC, è con grande gioia ed entusiasmo che vi presentiamo questa nuova rubrica che apparirà da questa edizione sulle nostre colonne. Come forse saprete, siamo tutti e tre studenti di medicina al V anno e, in virtù di questo mettiamo le nostre conoscenze al servizio della comunità fraccarotta. Il suo intento è di presentare gli strani casi della medicina ossia eventi e soprattutto patologie di cui è difficile immaginare l'esistenza...e chissà che non tornino utili poi nel pratico...a proposito di questo ecco il primo argomento, trattato dal Coach Rjcky. Non ci resta che augurarvi buona lettura – chiaramente, siamo disponibili a qualsivoglia chiarimento riguardo gli argomenti trattati sotto pagamento di lauta parcella, mentre per i consulti prettamente chirurgici vi indirizziamo al nostro stimatissimo collega Prof. Jr. Castagnoli. UN POMPINO DA SHOCK “Shock anafilattico nell’ingestione di sperma” Certo sarà capitato anche a voi di essere – piacevolmente – oggetto di un nobile bacino intimo donatovi da una gentil e graziosa donzella. Sono sicuro che mai siete stai protagonisti, ruolo forse sicuramente appropriato ai cairolotti.. Ma lasciamo con grande piacere quei loschi figuri tra le loro quattro mura e torniamo al nostro ben più nobile argomento. E proprio al culmine dell'esperienza certamente vi siete trovarti – o meglio, si è trovata LEI - di fronte all'annosa questione che da secoli infligge questa sublime pratica: “ che fare?!”ingerire si, ingerire no???”. L'orgoglio maschile avrebbe subito e di primo acchito risposta positiva a tale questione, ma Ippocrate alzerebbe la mano e timidamente farebbe presente - seppur a suo malgrado – il parere e l'osservazione scientifica che la Medicina ha da esporre, così da venir in aiuto alla frequente ritrosia per lo spuntino che spesso genere femminile dimostra. Infatti, non è il solo sapore sgradevole (a det- ta della donna), ad essere lo svantaggio dell'ingestione del cosino, ma una possibile, seppur remota, complicanza che a questa pratica può sopravvenire: una reazione allergica che a volte può manifestarsi come un vero e proprio shock anafilattico. Lo shock per definizione è una condizione clinica caratterizzata da insufficienza circolatoria acuta a cui segue inevitabilmente la riduzione della perfusione dei tessuti e di conseguenza l'insufficienza multiorgano; vale a dire che il circolo sanguigno diviene insufficiente nell'apporto nutritivo agli tutti organi determinandone quindi un grave deficit funzionale. Vi sono più tipi di shock, ma nella fattispecie tratteremo solamente quello anafilattico/anafilattoide, cioè quello che può essere determinato, tra le altre cause, da ingestione di sperma. Il meccanismo che sta alla base è allergico, proprio come quello dei soggetti allergici ai pollini o al pelo di gatto. La giovane avvenente viene a contatto diretto con una o più componenti a lei estranei (detti antigeni) della sostanza – nel nostro caso lo sperma – e il suo organismo sviluppa in risposta a questa esposizione una reazione immunologica con produzione di anticorpo. Ma, mentre nella maggior parte dei soggetti questa sintesi è assente o al più risulta costituita da un pull bilanciato e fisiologico dei vari tipi di anticorpi, qui si producono soprattutto Anticorpi E. Tutto ciò avviene al primo contatto con la sostanza, senza alcuna manifestazione clinica obiettivabile ed è detta SENSIBILIZZAZIONE del soggetto. Quando la donna assumerà la volta successiva “il cosino” avverrà che questi anticorpi si legheranno a cellule specifiche (mastociti e basofili) attivando una reazione massiva di rilascio di Dr. House mediatori che agendo a livello circolatorio determineranno, oltre al quadro riportato nella definizione, anche un aumento della permeabilità dei capillari con edema e gonfiore della glottide (a volte faringe o laringe) con difficoltà respiratoria grave. La terapia nel caso è adrenalina in infusione venosa. Probabilmente ora state già disperando pensando che, per motivo preventivo e per evitare di avere una ragazza innocente sulla coscienza, dovrete dire addio a questo piacere sublime. Ma qui vi conforto: in realtà casi di shock anafilattico per ingestione di sperma sono stati davvero pochissimi, e si fa molta fatica solo a ritrovarli nella bibliografia. Rarissimi anche i casi in cui lo sperma ingerito ha provocato nella donna effetti “di sistema”, cioè effetti dovuti ad un meccanismo biologico globale dell'organismo: in questo caso le manifestazioni massime registrate sono orticaria diffusa della pelle e difficoltà respiratoria (in ogni caso queste evenienze sono case report, ovvero casi così rari che quando un medico ne registra uno va subito a scriverne un resoconto per pubblicarlo e farsi figo). Reazioni invece più frequenti e a cui può capitare di assistere sono di tipo locale e consistono prevalentemente in irritazione e gonfiore delle parti che sono venute a contatto con lo sperma – fate voi le vostre considerazioni – e quindi anche possibile congestione del faringe con difficoltà respiratorie, comunque solitamente minime e che recedono in pochi minuti. Quindi in conclusione andate tranquilli, e che non vi venga in mente di girare a scopo preventivo per locali e feste e affini con una fiala di adrenalina!!!! E se la prossima volta che capita, giunti nel pre-, lei non ne ha proprio voglia non fate la faccia corrucciata e non pensate che sia solo perchè lei non gradisce il vostro prodotto: magari è solo il suo istinto di autoconservazione e sopravvivenza che 21 Cultura LA PROSTITUZIONE SACRA NEL MONDO ANTICO Collegiali del Fraccaro, voi che vi considerate questa. È obbligo che ogni donna del paese, società comandata da donne la dea Madre e vi dite seguaci di “Bacco e di Venere”, do- una volta nella vita, postasi nel recinto sacro (per alcuni Demetra ) aveva un ruolo di vete sapere che l’antichità, contrariamente a ad Afrodite, si unisca con uno straniero. Mol- prim’ordine e doveva essere degnamente quello che si potrebbe pensare, su molte cose te che disdegnano di andare mescolate alle onorata in modo degno. Nelle epoche succesera molto più libera di noi. Non è affatto uno altre, in quanto orgogliose della loro ricchez- sive, a partire dai tempi di Omero, la donna scherzo il titolo di queza, si fan- diventa totalmente subalterna all’uomo: presto articolo-ricerca che no condur- valgono le divinirà maschili su quelle femmivuole essere di interesse re al tem- nili (Zeus, Apollo, Dioniso ecc.), per questa culturale e goliardico pio (…) su ragione sappiamo dell’esistenza della prostiinsieme: nel mondo antiun carro tuzione solo a Corinto, nel famoso tempio di co (Mesopotamia, Grecia coperto, e Afrodite in cima all’Acropoli, e a Pafo, e Roma) esisteva la ierolà se ne nell’isola di Cipro. Il tempio di Afrodite a Corinto, tuttavia, contava mille prostitute e di doulia (schiavitù, cioè stanno, conseguenza aveva accumulato una ricchezza prostituzione sacra). avendo Oggi questa forma di dietro di sè favolosa con le offerte lasciate dai fedeli e dai clienti. Queste prostitute sacre pare che addireligiosità avrebbe numerosa senz’altro tantissimi servitù. Per rittura salvarono la Grecia quando venne mifedeli (tra cui anche lo più il nacciata dalla flotta dei persiani: i Corinzi l’ateissimo Gamba che rito si svol- chiesero alle prostitute del tempio di pregare; me lo ha confessato ge così: le le loro preghiere furono ascoltate e quando i Persiano si ritirarono, sconfitti, i Corinzi offriquando gli ho parlato di donne se Affresco proveniente da uno dei lupanari rono una tavoletta dedicatoria al tempio, per queste “pratiche” ). ne stanno di Pompei, con funzione simile a quella onorare le sue prostitute. Le prostitute sacre erano delle fotografie dei panini dei fast food di oggi. sedute nel Ad Atene anche se non si può parlare propriaserve di Afrodite, la dea sacro remente di ieroduolia, ci fu qualcosa di molto della bellezza, della primavera, dell’amore cinto di Afrodite (nome di Isthar grecizzato) affine. La città era consacrata ad Atena, dea (carnale) e della prostituzione. Questa dea con una corona di corda intorno al capo: nacque secondo un mito greco dalla schiuma vergine per eccellenza, era della guerra, fuoriuscita dai testicoli e dal pene del dio sono in gran numero, perché mentre alcune dell’intelligenza (infatti nacque in modo asesUrano amputati con una falce da parte del dio giungono altre se ne vanno; tra le donne si suato dalla testa di Zeus ) e di conseguenza Crono, suo figlio. L’Afrodite greca ha una certa aprono dei passaggi, delimitati da corde e era dea dello studio (da cui la parola Atenecorrispondenza con la dea del mondo akkadi- rivolti in tutte le direzioni in mezzo ai quali si o). Nonostante dea fosse la dea patrona di aggirano i forestieri e fanno la loro scelta. Atene, sappiamo però che il legislatore Solone co-mesopotamico Istar/Astante. Quando una donna si siede in quel posto non (IV a.C) istituì i primi bordelli per facilitare gli torna più a casa se prima uno straniero, do- adolescenti intraprendenti ed evitare che Antico Oriente po averle gettato del denaro sulle ginocchia, commettessero adulterio con donne rispettaLa più grande festa religiosa degli assiri era non si sia congiunto a lei all'interno del tem- bili e che con il denaro incassato da queste la celebrazione del viaggio di Ishtar agli inferi pio. Gettando il denaro egli deve pronunciare prime case chiuse, fece costruire il tempio in cerca dell'amante Tamuz. Le sue sacerdo- questa frase: 'Invoco per te la dea Militta dedicato ad Afrodite Pandemo, la dea patrona tesse praticavano la prostituzione sacra e '” (Militta o Mylitta è un nome che gli assiri- dell'amore a pagamento. durante la sua festa tutte le donne si recava- babilonesi davano ad Ishtar-Astarte). Poco a poco il numero dei postriboli aumentò no al tempio anch'esse a praticare la prostitutanto che nessuna città zione sacra. A Babilonia ancora oggi sono Grecia aveva tante prostitute quanto Atene, visibili le imponenti rovine del tempio di quefatta eccezione di Corinto. Grecia sta dea. Presso queste popolazioni agricole Nella alcune donne venivano dedicate a vita ai neolitica esisteIo a circa duemilaciquecento anni di tempi della dea dell’amore e il loro compito va una cultura distanza, pochissimi giorni prima di era di offrire se stesse per denaro a quanti di tipo matriarfinire in questo collegio(!!!), ad Atene richiedevano i loro servigi. Quindi l’atto ses- cale che obblici ho vissuto e i bordelli sono ovunsuale fatto in onore della dea, per associazio- gava tutte le que. Nella strada in cui abitavo ce ne ne all’idea che Isthar era la dea sia della fe- ragazze, senza sono a perdita d’occhio (la malfamaa condità che dell’agricoltura, avrebbe propizia- eccezione, ta odòs Iàsonos, nella zona di Metato fertilità alle donne, alla terra e di conse- essere deflorate xourghìo). guenza prosperità alla città. Queste prostitute prima del matrierano considerate parte del personale del monio, conceContinua sul prossimo VdC… per tempio, per cui il denaro ricavato non andava dendosi Scena erotica/pornografica da Pompei Michele Paolo #52 ad aumentare la loro fortuna personale, ma denaro a un estraneo, nel veniva conservato con il tesoro del tempio. Leggete un po’ che cosa racconta lo storico tempio, a beneficio della dea. Esse eseguivagreco Erodoto in proposito: “la più riprovevole no un compito sacro che era allo stesso temdelle abitudini che ci sono fra i Babilonesi è po era un atto simbolico-sacro perché in una IL SOLITO IGNOTO Vuoi avere più cani te che Giulia, Brigante e Tinelli? Vuoi vincere una pura piramide fatta interamente di cani di VdC? Indovinate il Solito Ignoto di questa settimana consegnando la risposta alla camera 13 o 53 e tutti i cani saranno vo- 22 Alter ego Sorprese Questa è la rubrica che trova il tuo alter ego nel mondo del web. Per il numero 50 due alte cariche del collegio: Vincenzo Romano e Michele Rizzi. www.vincenzoromano.org Vincenzo Romano nacque il 3 giugno 1751 a Torre del Greco, città marinara al centro del golfo di Napoli. Il suo corpo riposa nella Basilica Pontificia di S.Croce, dove, l'11 novembre 1990 si è recato a venerarlo Giovanni Paolo II, durante la sua Visita Pastorale alla Chiesa di Napoli. Ecco come si espresse: "Il più illustre figlio di Torre del Greco è senza dubbio il Beato Vincenzo Romano. Egli ha lasciato un'eredità spirituale preziosa con l'esempio di una vita santa, del fervore sacerdotale e della totale dedizione che caratterizzarono gli oltre trent' anni del suo m i n i s t e r o p a s t o r a l e . . . Egli fu un precursore della carità sociale, così importante per la Chiesa di oggi, con l'assistenza spirituale e la tutela dei diritti dei pescatori di corallo, per i quali era celebre Torre del Greco. Durante i lunghi periodi di assenza degli uomini su mari lontani, il Beato riservava particolari cure alle loro famiglie. Ma Vincenzo Romano lavorò intensamente soprattutto per la formazione delle coscienze e per l'evangelizzazione... Alla gente del popolo propose il Vangelo nella sua semplicità ed autenticità, divenendo egli stesso testimone credibile e araldo della parola di Cristo con una vita povera, umile e, soprattutto, integral- ALTRO CHE NORDISTA E POLENTONE, MICHELE SEI PROPRIO UN TERRONE... GUARDATE CHE COSA ABBIAMO TROVATO SU MICHELERIZZI.COM Uno dei passatempi preferiti del buon Marce è stato, almeno per 5 minuti, quello di metter i nomi dei Fraccarotti su google e vedere cosa usciva. Da questa non voglia di studiare, nasce questa rubrica di tre numeri (394143) in cui l’Eccezionale ci narrava “l’altro noi”, cioè i noi stessi sparsi per il mondo. Memorabile è Bimbo Mattia Tonucci e del suo cane preso a sas sate... AV 23 Viaggi Angolini (ovvero l’angolo di Maldini) qualcuno che diceva: “....aspetta aspetta...me ne è venuta in mente ancora una, e fanno 11!” La competizione era ormai arrivata ai massi“Lupi di mare (anzi di fiume)” mi livelli, e già si parlava di chi aPrefazione: abbiamo fatto la discesa del vrebbe fatto il botto quest'anno, fiume Ticino: lo sapevate? magari focalizzando il periodo, ovGiusto per contestualizzare, così potete vero di chi avrebbe inanellato il immaginarvi un po' la scena. maggior numero di ragazze distratte, al posto giusto e nel momento 17 porta fortuna ed or ve lo dimostrerò! giusto! La sfida era ormai serrata tra pochi È una tranquilla serata di fine ottobre e ci pretendenti, anche se chi seguiva la ritroviamo sulle sponde del fiume Ticino, il diretta da casa de “i naufraghi del fuoco acceso, la tanica da 5 litri di rosso è ormai finita e la grappa fatica ad evaporare Maldini nei suoi pensieri ha sempre una cosa: le donne. Noi le imma- Ticino” avrebbe voluto dire la proginiamo così nella sua testa, vagano con un mantello nero indosso.. pria sul tema (ovviamente non (e sicuramente non ce la farà). posso fare i nomi di nessuno poiIntroduco l'argomento sesso, come spesso ché vige il segreto “confessionale”, ma se ci succede, e mi informo sulle donne dei miei me! amici (sai mai che magari una richieda qual- Al numero 17 i 4 baldi amici hanno reagito conoscete almeno un pochetto...). La sfida è iniziata quella notte di che ripasso, magari da perte dell'amico!). con un:”cazzo ma son troppe”. Riflettendoci bene è un numero di tutto rispetto....quanti ottobre, ed ora la propongo anche a tutti voi. Allora sentiamo un po' se siete in media. di voi stanno abbassando lo sguardo verso il Quindi, se vi sentite in media, mandate una “In media per cosa???” “Ragazzi, proprio non siete informati. Non pipino e pensando: “saresti felice con 17 belle mail ad Angolini (recuperate la mia mail da qualche anziANO del collegio), cercherò di sapete che la media di donne con cui un uo- patatine sul curriculum?!” seguirvi nei vostri numeri, sia grandi che picEh già, e chi non lo sarebbe... mo fa sesso durante la sua vita è 17 ??!”. Alché la domanda era implicita: “E voi a che Lo so che ora state tutti facendo mente locale coli. Vi informo che non dovrete essere per sulle ragazze con cui siete andati a letto...ma forza già a 17, ma magari in linea con la mepunto siete?” Sapete, nonostante siamo ancora ricordatevi che per essere valide, dovete dia, magari facendo un calcolo ponderato e q u a n t o m e n o proporzionale con la vostra età e le vostre giovani e di sesaverglielo messo aspettative! so ne abbiamo dentro, al caldo, ancora tanto da proprio lì, anche Questo, più che un articolo per vantarsi in fare, chiudendoFabrizio Dell’Angelo perse il suo nome appena se per pochi qualche strana e primitiva forma (sesso!), è si il ciclo discoentrato tra le Sacre Mura. Basta vederlo una secondi! Vale un articolo per farvi riflettere sui versi di Lopate universitavolta, anche di sfuggita, che subito si grida anche pagando. renzo De Maldinici: rie, si va incon“Minchia Maldini!” I ns o m tro a bilanci seQuando un è bello… è bello. Quant'è bella giovinezza ma, la discussioriosi e si fa presE così nel suo ANGOLINI, ci parla dei suoi viaggi ne attorno al sante la necessifotti fotti qui a Pavia, straordinari, sogni che ognuno di vorrebbe fare, falò agitava protà di concretizchi vuol essere lieto sia, ma che solo il buon Maldo è riuscito a fare… prio un bel polzare il piacere la patata dalla via”. perché? E che ne so io, son solo una finestrella! verone di intercon dei numeri, venti, e ad ogni per tirare un po' minuto sentivi le somme somVi ricordo che Angolini è sempre la rubrica dei viaggi incredibili. GLOBE TROTTING Due giorni di vacanza Avevo deciso d`andare un paio di giorni in Lituania per visitare Vilnius, la capitale. Avevo girato tutta la mattina, avevo camminato per cinque ore salendo anche su due colline ed alla fine mi ero fermato per mangiare qualcosa. Ero seduto su di un muretto davanti all`albergo ed aspettavo i miei compagni di viaggio quando passo un`auto, all`interno un` inconfondibile famiglia di ebrei. Il padre con la folta barba, il capello nero in testa, la madre forse rasata, come vuole l`ortodossia piu` rigorosa, il foular in testa, seduta accanto al marito, dietro tre figli due maschi ed una 24 di Enzo De Barbieri bimba tutti inconfondibilmente ebrei, i ma- “ Dov`e` Genova - chiese – nel nord o nel sud d`Italia “ schi con il loro tipico copri“ Nel nord “ precisai capo ( kippah ) in testa e “ E cosa fa qui` a Vilnous “ probabilmente le frange che incalzo` forse facevano capolino da “ Il turista “ sotto la giacca. “ Ed in Italia “ L`auto mi passo davanti, io “ Nulla perche` non vivo in li guardai loro mi guardaroItalia “ no, proseguirono. “ E dove vive “ Dopo una cinquantina di “ Attualmente a Varsavia, metri l`auto si fermo` ed in dove lavoro “ retromarcia ritorno` verso di “ E che tipo di lavoro fa “ me, fermandosi alla mia “ Telecomunicazione” altezza. “ Bene! Buona giornata “ L`uomo abbasso` il vetro del concluse finestrino dell`auto “ Buona giornata “ conclusi Io dissi ( in inglese ) “ non E se ne ando` con tutta la parlo lituano” famiglia Lui rispose “ lei e` ebreo? “ Ma! Che avra` voluto dire ? “ No – risposi – sono genovese “ Pratica attività individuali e non... Sport Mercato stagione 07/08 Ritorna x festeggiare i 50 numeri di VdC la rubrica sportiva più amata dai Fraccarotti. Lontano dalla stagione calcistica collegiale, con le squadre ancora da assettare, ci siamo voluti soffermare sul mercato biancorosso; sui giocatori partiti, su quelli che hanno scelto d rimanere e su quelli che sono arrivati. Non possiamo non iniziare dal regista bergamasco Fatutti. Dopo i ripetuti e falliti tentativi di portare in Qatar Figo, lo sceicco ha rivolto la sua attenzione al nostro Naza, ai tempi protagonista della campagna acquisti juventina. Le volontà di rimanere in Italia del campione erano notevoli tanto che è stato sempre vicinissimo ai bianconeri di Ranieri, come “possibile compagno di Almiron o Zanetti” a detta del mister che lo ha visto giocare nella semifinale intercollegiale dello scorso Giugno. Il ds Secco però ha voluto puntare su Tiago, abbandonando la prospettiva Fatutti. Ora che il giocatore portoghese è in rotta con l’allenatore (forse grazie anche al malcontento per questa storia) il club torinese ha detto ke punterebbe volentieri di nuovo sul nostro regista. Azione impossibile vista l’incedibilità dichiarata dall’Albinoleffe, squadra che il Naza tiene in testa alla B. L’offerta arrivò nell’ultimo giorno di mercato e fu ben accolta: “questo giorno lo sognavo fin da bambino, è la squadra di casa e prometto una stagione ad alto livello” ha dichiarato alla presentazione ufficiale. Altro giocatore protagonista nella rifondazione della Juventus è stato il centrocampista comasco Esposito. Vista l’età di Nedved e la sua calata brillantezza, con le continue minacce di partenza di Camoranesi e la carenza di giocatori in difesa, il club di corso Galileo Ferraris aveva bisogno di un giocatore polivalente, in grado di rispondere alle necessità di una rosa ristretta. Alla fine l’ingaggio è andato al tedesco Salhiamidzic, a detta di Secco per “maggior esperienza, visto la bassa media d’età della squadra”. Non è stata una cosa negativa per noi tifosi biancorossi, visto che Como ha rinnovato con il Fraccaro per almeno un’altro anno. La crisi Dida al Milan ha rischiato di portarci via il fortissimo portiere verbano Macchi. Dopo la scelta di Buffon di credere nel progetto juventino e rimanere coi bianconeri, i rossoneri si sono avventati sul nostro numero 1 che nonostante le lusinghe ha deciso di rimanere. L’infortunio di Andrade alla Juve ha riaperto le porte per un difensore a Gennaio, visto però il ‘ritorno al buon calcio di Legrottaglie la società potrebbe abbandonare la dispendiosa pista Ivanovic per il nostro centrale tortonese Napolitano a parametro zero. Mondo del calcio abbandonato dal bel De Benedetto. Il difensore, ormai a fine carriera ha deciso di dedicarsi all’ingegneria edile e dichiara: “per fortuna una volta a settimana si gioca a calcetto!”: le tifose rimpiangeranno il nostro Mendi. Futuro nel calcio a 7 per il piccolo fenomeno del lago d’Idro Manuel Vaglia, emerso saltuariamente nei biancorossi e acquistato a Settembre dalla società sportiva ‘Logos: sport e cultura’ che vanta tra i tesserati un’altro ex: l’allora terzino più forte dell’intercollegiale Adriano Oda. Caduto in depressione post rigore frequenta saltuariamente gli allenamenti della sua attuale squadra, ma molte delle sue fan sostengono in lacrime di averlo visto ubriaco al McDonald in uno stato di forma decadente, più e più volte. Speriamo che riesca a uscirne. Si sa ancora poco dei nuovi acquisti, ma quello che fa più rumore interessa i gemelli del gol Elia e Giovanni Ferrari. Arrivano dal calcio a 7 e sono stati notati dalla dirigenza in un importantissimo torneo internazionale nel mese di Giugno. Tutti si augurano che sappiano replicare le loro prodezze anche sul campo ad 11. Rosa ristretta ma carattere vincente, questo è l’importante per fare bene anche quest’anno. Con un caloroso Idem Velle la rubrica casa Plinio vi saluta fino ai prossimi eventi calcistici. Yoda TEST: QUANTO LEGGI VdC? 1) Siamo ormai al numero 50 del “giornalino” sapresti indicare chi tra questi è il più famoso dei sessuologhi? 1) Marco Bonifacio (ti piacerebbe) 2) Francesco “Colux” Colucci 3) Nazareno “Naza” Fatutti A) Sandro “Rino” Fanuele B) Marcello “IL MARCE” Macchi C) Marco Bonifacio 4) (domanda Hard in tutti i sensi)Chi è il più famoso porno attore comparso sulle pagine di VdC? 2) Chi tra questi famosi giornalisti fraccarotti è stato accusato di plagio nell’ultimo periodo da parte di Gamba? A)Edoardo “Turker” Marvaldi B) Marco Bonifacio C) Cesario “Caesar” Delle Donne 3) Chi più di tutti ha sempre odiato questa rubrica facendomi flettere in sala comune tutte le volte che usciva sul giornalino? 1) Giosuè “Rocco” Fortino 2) Marco Bonifacio 3) Mattia “IL TOZ” Tonucci 5) Chi il Dittatore…ops…Direttore del settimanale fraccarotto? A) Marco Bonifacio B) Simone “Pampanatale” Pellegrin C) Giovanni “granMazzon” Mason Se hai risposto con una maggioranz…va beh per un numero così significativo non vi sto a Non è Giozzi lagnare con i miei profili, tanto le soluzioni sono ovvie (a parte per la domanda 3, ma vi dico che non era Naza, vero Colux?), voglio solo fare i complimenti a “Voci di Corridoio”, ragazzi della redazione siete dei grandi, ogni giovedì allietate maggiormente la mia colazione gratuita delle macchinette, un complimento a tutti gli autori degli articoli (ma si dai uno piccolino anche a me) che dedicano del tempo per fare qualcosa che ormai è diventato importante per la comunità, un complimento a VdC che arrivato al numero 50 è interessante più del numero 1. Altro non saprei aggiungere, a parte dire che Bonifacio è un pirla, e che faccio un grosso in bocca al lupo a VdC per i prossimi 50…100… 1000 numeri in modo che quella che era l’ “Ultima Matricola” (ndr. vedi nr. 1) il mio anno da M.Q.M. possa diventare il più anziano degli anziani. Davide “Verby” Uberti 25 Musica AUDIOTECA di Savini Angelo Giulio Per celebrare il cinquantesimo numero del nostro adorato VdC ho pensato ad una cosa pazza, presuntuosa e del tutto autoreferenziale, in piena sintonia con la linea editoriale insomma. Ho preparato una lista di cinquanta dischi che delineano parzialmente i miei ascolti, e che spero possano incuriosire i tanti che mi seguono da queste pagine. Dalla prima cassettina comperata da ragazzino ai concerti assurdi di questi anni, dalla scoperta del suono della mia generazione su treni e pullman fra casa e scuola all'incontro coi classici, c'è qui una parte importante di me. Tengo a precisare che questa lista non vuole essere inquadrabile in nessuna prospettiva storico-critica: sono semplicemente cinquanta dischi che mi piacciono, non ci sono particolari criteri di scelta se non il mio gusto personale e il non aver preso in considerazione produzioni italiane, perciò non venite a rompermi le scatole perchè non ci sono gli Stones, i Metallica o Coltrane, divertitevi casomai a scoprire gruppi e generi sconosciuti che possano magari aprirvi nuovi orizzonti. ... And You Will Know Us By The Trail Of Death – Worlds Apart Una delle più interessanti realtà di questi ultimi anni, i Trail of Death fanno in questo disco dell'urgenza compositiva l'unica possibile priorità, il risultato è un lavoro dai nervi scoperti che conquista per la sua sincerità e franchezza. Rock come è difficile trovarne, dirompente ma intimo, di grande intensità, ricorda certe cose dei primi Pumpkins. Air – Moon Safari Dotati di una strumentazione scarna ma essenziale, il duo francese degli Air sopperisce ai pochi mezzi con l'arma migliore, e cioè la fantasia. Tutto può essere usato per fare musica, e le atmosfere sognanti e preziose rivelano un immaginario vasto ma coerente nella sua eterogeneità. Un disco a cui abbandonarsi senza riserve. Alice In Chains - Unplugged Qui lo dico e qui lo nego: l'unplugged degli Alice In Chains è migliore di quello dei Nirvana. Abituati a sonorità quasi metal, in veste acustica trovano una rinnovata potenza e intensità, e dal momento che le canzoni son tutte bellissime c'è poco da aggiungere. Layne Staley, ultima vittima del grunge, anche se si regge in piedi a stento ci lascia una performance straziante, quasi ridotto a sola voce, sorretto dalla chitarra e dall'antitetico controcanto di Jerry Cantrell. Bad Religion – New Maps Of Hell Questo è uno dei dischi dell'anno che ho atteso con più impazienza. I Bad Religion non hanno per nulla deluso, anzi, sono andati ben oltre le mie più rosee aspettative. I maestri dell'hardcore melodico sono tornati e si dimostrano assolutamente i migliori. Con sonorità portate all'estremo, quasi a ripescare gli inizi di carriera, sfoderano una sequenza di pezzi velocissimi e poderosi su cui s'innestano le sempre lucidissime analisi politico-sociali di Graffin. Da ascoltare tutto d'un fiato trascinati dalla sua energia. Blur – Blur Da folletti del brit pop più scanzonato a traghettatori della musica inglese verso il terzo millennio: in un solo disco i Blur riescono nell'intento, accanto a hit da classifica sanno piazzare ballate pinkfloydiane o esperimenti noise, il tutto rimescolando, giocando, anticipando. Quasi un manuale su come scrivere un album geniale. Albarn trasforma in oro tutto ciò che tocca, peccato che gli alunni di oggi siano poco attenti. Bruce Springsteen – Darkness On The Edge Of Town Adoro questo disco di Springsteen perchè è attraversato da una tensione tutta particolare. Anche se è suonato con la E-Street Band non è monumentale come Born To Run, anzi è spesso agilissimo e le canzoni più che al mitico guardano al quotidiano, a tante piccole e spesso oscure storie che compongono un mosaico molto variegato ma allo stesso tempo classico, come le emozioni che riesce a comunicare. Adam raised a Cain e Candy's room sono decisamente i miei pezzi favoriti. David Bowie – Heroes Secondo disco della trilogia berlinese, Heroes è forse uno dei dischi più rivoluzionari degli anni '70. Ad una prima parte di canzoni “classiche”, seppur l'uso dell'elettronica e di suoni più sperimentali le renda di per sé fuori dal comune, si contrappone una seconda parte in cui si aggira musica pura ed algida, che nasconde però odori e suggestioni di una città che è diventata il simbolo di una pagina recente della storia dell'uomo. Getatchew Mekuria & The Ex – Moa Anbessa Circa un anno fa, assieme al Colux, Deba, Pede ed allo Ste, assistetti ad uno dei concerti migliori della mia vita. Sul palco c'era la storica band olandese post-punk The Ex, che all'epoca conoscevo solo di nome. Furono grandiosi, e tutti tornammo a casa esaltatissimi. Qualche mese dopo ascoltai questo Moa Anbessa, scaturito dalla collaborazione dei suddetti Ex con un settantenne sassofonista etiope che pare si sia fatto tutta la storia del jazz da solo, senza aver mai ascoltato nulla che non provenisse dal corno d'Africa. Il risultato è un disco clamoroso, in cui il buon Getatchew vola libero con le sue melodie esotiche e travolgenti sul tappeto elettrico e marziale fornito dagli Ex, e noi impazziamo di gioia. Gwen Stefani – Love Angel Music Baby Esiste una sorta di pregiudizio, fra chi ascolta un certo tipo di musica e con un certo approccio, che porta a snobbare completamente la cosiddetta musica da classifica, bollandola come superficiale, finta, prefrabbricata. Al 99% abbiamo ragione, ma c'è un 1% che fa saltare sulla sedia, e questo è il caso del debutto solista della biondissima Gwen, che come in una sorta di calderone da maga mischia il pop più spudorato e danzereccio con melodie zuccherose o l'hip hop più stradaiolo, citando e (auto) ironizzando duvunque le sia lecito, riuscendo sempre a stupire e a coinvolgere. Iggy Pop & The Stooges – Funhouse Benvenuti nella casa stregata, luogo pazzo e allucinato dove Iggy l'iguana ha il suo ambiente naturale. Gli Stooges sono stati punk prima del punk, grunge prima ancora che esistesse la parola, sempre pronti a gettarsi nel lato oscuro con la massima incoscienza. Disco fatto di perfetti ed essenziali riff di chitarra rubati al blues ma inaciditi e velocizzati oltre ogni limite, ci ipnotizza col dimenarsi pazzo e animalesco di Iggy, autentico eroe dionisiaco, e con le ossessive e paranoiche melodie di Asheton. 26 Provoca miscele e lieviti gastrointestinali PERDONO MENDIETA Ciao Mendy, sono una ragazza a cui piace la compagnia maschile. Sono una studentessa e la mia compagnia abituale comprende 15/20 persone, tutti maschi. Penso di avere in totale più amici maschi che amici femmine. Penso che i ragazzi siano gli amici ideali per una come me. Oltre a pensare, però, parlo parlo e parlo. Parlo talmente tanto che il mio essere espansiva (con tutti allo stesso modo) mi mette a volte in difficoltà. Rischio di imbattermi in situazioni spiacevoli con alcuni amici che, essendo anche ragazzi, provano un certo interesse per me, dato che sono una ragazza molto carina e ne sono consapevolmente compiaciuta. Ora facendo due conti penso di aver spezzato i cuori di una decina di amici tenendo fede al mio ideale di “amica dei ragazzi”. Alcuni di questi non mi hanno mai più rivolto la parola ed ora mi sento in colpa. Mendy solo tu mi puoi perdonarmi. Grazie in anticipo, sei tenerissimo! Ciao, purtroppo non sei la prima ragazza che si trova in questo tipo di situazione, ormai quasi tutte le ragazze, come te, preferiscono la compagnia maschile, in quanto le ragazze tendono sempre maggiormente ad essere in contrasto tra di loro a causa di peccati come: Ira, Accidia, Lussuria, Avarizia, Gola, Invidia e Superbia. Ti consiglio di essere con i tuoi amici più riservata e umile, in modo da non creare stimoli maschili animaleschi e molesti. In quanto fino ad ora ti è andata, diciamo abba- stanza bene, perché non hai trovato uomini che per loro natura assetati di sesso cercano di raggiungere il loro piacere attraverso qualsiasi espediente .Inoltre con umiltà e pazienza, quale io ovviamente ho, potrai anche permetterti di avere qualche amica in più. Con UMILTE’ se ascolterai i miei consigli ti meriti il mio SANTO PERDONO! Caro Ivan, sono una persona di media età della provincia di Pescara. Ti scrivo perché mi sono accorto di un mio problema solo adesso. In pratica qualche tempo fa eravamo in discoteca con i miei amici, tutti su di giri, le mogli le abbiamo lasciate a casa e siamo scappati nella notte, come ai vecchi tempi. Solo maschietti avventurosi. Eravamo nel pieno della serata come ti dicevo, quando all’improvviso parte “The rhythm of the night” di Corona ed è subito il delirio tra i miei amici. Era il mio ultimo anno di università… quanti ricordi. Il bello però viene adesso, perché in preda all’euforia Mario il mio migliore amico mi prende di forza e mi infila mezzo metro di lingua in bocca. Come potrai immaginare sono rimasto in stato di shock per tutta la sera e non riuscivo a capire il significato di quel gesto, poi Corona mi ha illuminato. Io e Mario siamo sempre stati bene insieme, troppo bene. Come ho fatto ad essere così cieco. Io credo di amarlo. Tant’è vero che il giorno dopo ero a casa sua. La moglie non c’era e Perdono noi abbiamo finito quello che avevamo cominciato la sera prima. Questa storia va avanti da un po’ di mesi ormai e mia moglie fa praticamente finta di non vedere, ma so benissimo che è a conoscenza di tutto. Ora sento di dover fare una scelta importante. Scappare con l’uomo della mia vita lasciandomi indietro una moglie, tre figli e un mutuo ancora da pagare o tornare sui miei passi? Potrà mai perdonarmi mia moglie? E tu Mendy mi perdoni? Buona sera, questo è un bel problema! Come trovare il coraggio di lasciare una moglie e tre figli e un mutuo ancora da pagare? I figli hanno bisogno di un padre che gli sia d’esempio. Mi scusi ma lei non mi sembra proprio in grado di dare un bel esempio di Padre, Maschio e capofamiglia. E’ cosa buona non far vedere ai propri figli la sua omosessualità, poiché bisogna essere tolleranti verso di loro ma non mettere in testa alle nuove generazioni questo tipo di istinti. Che mondo sarebbe un mondo gay con pure cani e gatti che si inc***no? Meglio non pensarci! Tornando a noi, Le consiglio di lasciare la propria famiglia, soprattutto di pagare il mutuo e Andare Dove Ti Porta il Cuore. Così facendo sicuramente riceverà il perdono di sua moglie e il Perdono di maggiore importanza… ovvero il Mio! (p.s. Chiedo perdono a tutti i Gay, ma questo è solo il mio punto di vista ) E DA GRAND Eccoci di nuovo qui con la continuazione della nostra rubrica su cosa saremo da grandi. Questa settimana mi concentrerò sul mio corridoio, sul corridoio proprio davanti al mio forno “la s-figa d’oro”. Per iniziare dalla parte opposta dalla mia, il nostro caro Longobeach sarebbe una meravigliosa bagascia, pur sempre di classe, con un accento splendido ed esotico. Risalendo pian piano troviamo il Somaini, che altro non potrebbe essere se non un designer di reggiseni, (beato lui!) e sicuramente molto meglio che studiare quattro formule. Più su troviamo Marcone che potrebbe iniziare benissimo una carriera come rappresentan- te di vibratori, perché no a forma di pallone da rugby, magari è l’invenzione del secolo per i sexy shop! Poi troviamo il Piccionno che, non so come mai è ritenuta una professione, ma sarebbe un gay, lo so, mi spiace, ma questo è quello che è uscito, e francamente penso ora come non mai ma questo test è sempre più attendibile! Subito dopo c’è il Berni, il nostro dottore effettivo, ma sono sicuro che ha sprecato più di 6 anni di studi, poteva di certo concentrarsi sulla sua professione ideale quale scienziato di missilistica, magari un missile a forma di tromba con sopra anche la faccia del Tosattone che sorride. Adesso c’è il Tinny, che al posto della sua occupazione attuale, ossia reggi pettorali, potrebbe sicuramente essere un ladro d’auto, d’altronde, si sa, arrivando dalla provincia Il piano è la sua vita di Bari cosa ci si poteva aspettare d’ altro?!? Per ultimo prendiamo in considerazione il caro Cheps, che impersoni fica il gigolò del XI secolo, ma se avesse seguito il suo lavoro ideale sarebbe di sicuro un sacerdote, pur sempre però rigorosamente con giacca e dolcevita. Gugu 27 Sondaggio SONDAGGIONE Il sondaggione per il numero 50 ha come 1) Quale rubrica ti ha appassionato maggiormente fino ad adesso sul giorargomento, naturalmente, il fantasmagori- nalino? co Voci di Corridoio; inoltre trova spazio una lista di consigli per nuovi articoli o gadget (es. figurine ecc). Il sondaggione è stato realizzato su un campione di 45 pervery important fraccarotti 5 sone. 4) Proposte per una possibile nuova yoda giocattolaio matto 11 rubrica o un possibile inserto del giornalino: we love chuck norris 17 pagina di pornografia 3 domande a sarcinelli 3 inserto di politica le monetine con le minxxiate di Violetto risponde il sessuologo 9 radio libera Fraccaro via internet pagine a colori figurine con ologramma modellino da costruire in più puntate 2) Quale domanda ti sorge spontanea rivolgere alla redazione di VdC: sudoku mi prestereste la vostra stampante? 10 la cazzata di Pampa (una al mese) ma davvero Pampa fa lavorare solo gli altri? 27 critiche sulla professione di Rettore rubrica: il mio primo giorno in collegio formazione del Napoli da cosa è nata l'idea di creare un giornalino così bello? 8 3) Bilancio dell'andamento del giornalino fino ad ora: copertina tratteggiata per filtrini rubrica: incontri (AAA) ottimo buono Il sondaggione è a cura di Francesco Pradella 5) In che sport secondo te domine- niente di che mica tanto bene remo quest'anno (mi raccomando toccati i maroni mentre lo dici!) male scadente basket 27 calcio 0 10 pallavolo beach volley 10 34 17 corsa campestre briscola chiamata 5 8 11 (il campione soggetto al test in questa domanda poteva fornire anche più di una risposta) basket 28 calcio pallavolo beach volley corsa camp. Indizio fuffa briscola chiam. 15 20 25 30 Cinema UN POSTO AL CINEMA di Andrea Violetto te, e portandolo l’anno scorso a vincere il re con i personaggi è frutto dell’attenta ricerca psicologica delle sfumature di ogni Leone d’Oro alla carriera. Eh si, ormai grazie al buon Toz, la do- Twin Peaks debuttò negli USA nell’aprile protagonista, che non viene nascosta, manda corre anche nei nostri corridoi: del 1990, con la direzione di Lynch ap- anzi. Far si che il pubblico “conosca” bene “Chi ha ucciso Laura Palmer?”. punto ( nei primi 6 episodi più il film pilota) ciò che avviene nelle menti dei personagTwin Peaks è stato il primo e di Mark Frost: il successo gi, fa nascere una specie di “sensazione (e forse più di qualità) Serial fu immediato ed eclatante. di prevedibilità” (cioè sembra che lo spettelevisivo a larga diffusione La storia narra di una piccola tatore possa dire cosa farebbe quel dato e con un successo strepitocittà al confine col Canada, personaggio in quella situazione) che vieso, supratutto grazie Twin Peaks appunto, in cui ne ovviamente elusa dalla trama, rendenall’evidente mano del suo avviene l’omicidio di una gio- do questo Serial uno dei più sorprendenti regista, a cui dedicherei vane studentessa molto po- mai visti sul piccolo schermo. La l’intro di questo pezzo. polare di nome Laura Palmer “degenerazione delirante” che gli viene David Lynch nasce nel Mon(Sheryl Lee). Questo caso attribuita (riti, spiriti, visioni, ecc) non è che, a mio avviso, tana il 20 gennaio 1946 e attira sul posto l’agente dell’ nient’altro viene definito ancora oggi FBI Dale Cooper (Kyle Ma- l’esplicitazione di ciò che corre dentro di uno dei pià efficaci visionari cLachlan) che, con le sue noi e dentro tutta la vicenda, come un del mondo cinematografico. indagini poco ortodosse, inconscio esplicitato e a cui Lynch da una Le sue pellicole (che mi limiscoperchierà un calderone forma, una dimensione e, spesso una terò a racchiudere in Ele- David Lynch come attore in “Twin che porterà alla luce phant Man, Dune, Cuore Peaks” nei panni di Gordon Cole, tutti i lati segreti, truci capo dell’agente Cooper Selvaggio, Mulholland Dr. e a tratti perversi della e molti altri per un totale piccola comunità. di circa 25 film) si insinuano nelle coscen- Il telefilm è tecnicamente una perla, ze comuni di piccoli centri o grandi città, o in quanto, considerando l’epoca, la comunque gruppi di persone di cui il regi- fotografia è attenta e sconvolgente sta traspone le visioni, i sogni e i deside- (ricordiamo che si tratta di 30 episodi ri... come se la realtà fosse solo una me- da 45 minuti l’uno circa), anche tafora di dell’irreale interno e inconscio. quando Lynch non è più direttamente C’è da dire che Lynch ha sempre dovuto alla direzione. I silenzi non esistono, combattere con la mela musica diocrità dei botteghini (stupendo nonchè (sopratutto negli anni famosissimo il L’immagine iniziale, che segue quella di un uccello su un ramo, è questa: come la più normale e ridenti delle città ’90), dove la genialità di “Twin Peaks Themontane statunitensi un regista del suo calime” di Angelo Babro veniva ricambiata dalamenti) ma ancora voce. Con l’abitudine al “movimento” che poco e male. In comdi più i rumori “normali” il cinema moderno ci ha inculcato, non è penso, la critica e gli accompagnano lo spet- immediato l’innamoramento per questo appassionati hanno tatore nella ricerca del- telefim, o in generale per questo genere... sempre “combattuto la verità, tenendolo co- ma basta un minimo di pazienza iniziale dalla sua parte”, difenme “dentro” la cittadina: per trovarsi davanti allo schermo a chiedendo strenuamente come se fosse un abi- dersi “Chi ha ucciso Laura Palmer”??? E un genere e uno stile L’immagine famosa del corpo di Laura Pal- tante lui stesso di Twin io lo so! ormai diventato carat- mer, che personalmente era ua gran bella Peaks. La confidenza gnagna Violenza #45 teristico e caraterizzanche si riesce ad otteneI segreti di Twin Peaks LA MORALE Questa micro rubrica comincia proprio in questo numero e parla, o meglio racconta, alcune storielle con una salda morale. Come dice l’autore “Mi è venuto in mente di scriverle sul giornalino perché quando mi sono imbattuto in queste pillole di saggezza su un libro, come potrete ben capire, dall'alto contenuto culturale ho pensato che sarebbero state pagine giuste per palati fini come quelli di noi fraccarotti”. Non ci resta che incrociare le dita e leggere il primo racconto: Un cavallo ed un'oca giocavano in una prateria. Improvvisamente il cavallo cadè (?) in una pozzanghera melmosa, e non riuscendo a tirarsi fuori da solo chiese aiuto all'oca. Allora l'oca andò a cercare il contadino, ma non trovandolo decise di prendere la sua BMW, la guidò fino alla pozzanghera, attaccò la corda al paraurti e la lanciò al suo amichetto cavallo; poi facendo retromarcia riuscì a salvarlo. Qualche giorno più tardi l'oca ed il cavallo stavano giocando nuovamente nel prato, e questa volta l'oca cade nella pozzanghera e chiede aiuto al suo compagno di gioco pregandolo di andare a chiedere aiuto al contadino...Al che il cavallo:-Non c'è bisogno, ci penso io!-, stira in tutta la sua lunghezza il fallo e dice:-Aggrappati che ti tiro fuori-. L'oca ubbidisce e si tira fuori sana e salva. MORALE DELLA STORIA. SE SEI DOTATO COME UN CAVALLO NON HAI BISOGNO DI UNA BMW PER RIMORCHIARE UN'OCA! Non è pugliese 29 Sarciccià TRE DOMANDE A SARCINELLI Queste sono le fatidiche, imperdibili, sottovalutate, deontologiche in ogni situazione della vita, tre domande a Sarcinelli. Nella riedizione di questa CLASSICA rubrica vidiciana il nostro giornalino ha ricevuto via e-mail le domande rivolte al neo Dottore Magistrale Sarcinelli, il texano di Barletta. L’autore dei quesiti è il cowboy per eccellenza del cinema d’azione hollywoodiano Bruce Willis. Ciao Sarci, vecchio ubriacone!! Sono lontani i tempi in cui scorrazzavamo con i nostri destrieri per le praterie pavesi tra mandrie e risaie. Da quando mi hanno messo la pulce nell’orecchio che sei il nuovo sagaossa (dottore, medico ndr) di Barlhet Town ho pensato di chiederti qualche rimedio per gli innumerevoli danni fisici che mi procurano le mie solite idee da camposanto (Die Hard 4.0 ndr). per il suo 1)Ahahaha, come sai io di slittini me ne in- necessarie tendo... Ricordi allle olimpiadi notturne del supernutrientissimopreziosissimo Minestro2006 cosa successe? Nonostante la multi- nos, nonché esperto preparatore di tisane. frattura e le ventordici lesioni apportate Per tutta la notte mi racconta i suoi accurati all'arto sinistro causatemi dagli avversari co- metodo di cottura delicati, del preservare le me deterrente per la mia vittoria, riuscì tutta- sostanze nutritive degli alimentie quindi dalla via a tagliar il traguardo per primo (bè è vero necessità di mangiarli crudi. Pare che i cinche essendo esperto conoscitore della zona ghiali li divorasse mentre il loro cuore pulsava sapevo tutte le scorciatoie...) Cmq Brucè, il ancora. Quindi detto tra noi Brucè, ho soltanconsiglio che ti do è che tu viaggi sempre con to portato nel mondo della scienza e della temperature mooolto basse, al di sotto dei ragione l'esperienza di questo misterioso cacciatore....Ahahaha,però 180° circa e che tu beva rimanga tra di noi,sia ben sempre prima di partire chiaro! un bel po' di Rum invecSe mai vi siete chiesti a che livel chiato... Vedrai che in lo può arrivare la demeneza di 3 - Nei miei ultimi lavori queste condizioni non questa redazione, “3 domande a interpreto sempre persosentirai nulla e sopratSars” può rispondervi. naggi buoni, eroi... ora tutto arriverai sempre Chiamando in causa una delle però vorrei spostare il tiro al traguardo. su delle parti più ricercamenti più eccelse e più vicine te. Mi hanno proposto un all’apparato sessuale mai com 2 – Nel nostro lavoro, ruolo molto intrigante. Nel noi attori siamo sottoparse in collegio, e tramite la prossimo film dovrò interposti a volte a delle faccia del Vip di turno, venivano pretare uno scassinatore prove sovraumane orari partoriti quesiti e dilemmi degni che ha perso le braccia e impossibili e stress in di un Pacciani insignito del No le gambe in Vietnam. Nel agguato, sempre di fretbel per la Letteratura. A cui ov film il mio personaggio ha ta e mai pasti regolari. viamente il buon Sarciperone un notevole successo con Ho letto qualcosa della rispondeva (ah si?) con innata le donne, perchè è un tua ultima ricerca genialità e mistificata volgari famoso campione di nuosull’alimentazione e tà... così, come a noi piace ricor to. Ho assolutamente bidevo dire che mi ha darlo. sogno di un programma di davvero colpito. Potresti allenamento che fortifichi spedirmene una copia il mio...insomma, l’unico autografata? Dammi affare con cui potrò nuoqualche dritta tare. So che sei un espersull’alimentazione del perfetto uomo d’azione, qual’è il segreto del tuo indistrutti- to assoluto dell’arnese e dei suoi utilizzi impropri, quindì, confido in te. bile fisico? Ciaooo Brucèèèè, e si la nostalgia mi assale ogni volta che penso ai tanti momenti trascorsi assieme tra riso, granTurco e le belle donne delle cascine pavesi. In effetti son diventato da poco il nuovo Sagaossa, sai l'ispirazione mi è venuta quando ho salvato da morte certa due gemelli Rom a Mortara (Kapòs e Rezzùs)che mentre giocavano a far i giornalisti in una casetta di legno costruita su una quercia nel loro campo, si ritrovarono tra le fiamme di un'incendio doloso appiccato dal loro CapoRom PampaNùx con lo scopo di opprimere qualsiasi forma di libertà. Proprio lì, in quel momento mi dissi: farò il dottore...per salvare tante vite umane.... Cmq brucè dimmi pure, dalla tua espressione intuisco che hai qualcosa di mooolto importante da chiedermi, vero??? Ahahahah, ti conosco troppo bene vecchio 2) Anche qui ho colto un'ispirazione improvvisa che mi ha colpito durante i miei viaggi. mio!!! Stavo per addormentarmi sulle rive di un fiume, in una zona chiamata fossonbronkes quando mi si è avvicinato nel buio più totale un cacciatore di cinghiali che girava tra i boschi seminudo con due tirapugni tra le mani. Accortosi del malinteso con voce squillante esclama: Porca Ma*òòò, pensavo fosse un cinghiale! Mi chiede scusa e siccome mi sembra un tipo 1 - Innanzitutto come faccio a non spezzarmi interessante lo invito a cenar con me. la noce del capocollo ogni volta che faccio Quest'antico cacciatore appena illuminato dal una gara in slittino o in macchina per le stra- fuoco appena acceso si trasforma in un mix de di New York con i miei companeros? tra chèf cinese ed antico schimano esperto conoscitore di radici, bacche, foglie particolari 30 E’ più alto di Bidello 3)Bè certo i nuotatori hanno un soma veramente scolpito e ben costruito (nulla che possa confrontarsi con me,sia ben chiaro...) però se non ha né arti superiori né arti inferiori non gli rimane che generare in toto la sua forza propulsiva dal suo Pise. Io in passato per allenare il mio ho dovuto fare un lungo viaggio, recandomi fino in Africa centrale da un'esperto conoscitore, nonché preparatore FIFA di Pise ed a dire il vero fu veramente molto professionale ed efficace. Il suo nome è Tinnhoù! Mi insegnò la traslazione anteroposteriore verticale basculante sia in fase aerea sia in fase di appoggio, necessari per la padronanza degli schemi motori complessi del pise. Dopo un microciclo di allenamento mi sottoponeva ad estenuanti sedute di allenamento che vertevano su super serie di ripetute senza pausa di piegamenti con solo l'ausilio del pise. Secondo quest'innovativo preparatore il bongo rappresenta l'unica vera e propria sostanza dopante capace di dar forza ed armonia a tutta la componente psico-fisica e quindi anche al Pise. Brucè se non hai altro di importante da Poesia 2 L’ANGOLO POETICO Fraccariana comedia (Canto VII) “Penetratio” Così di stanza in stanza, altro parlando che la mia comedìa cantar non cura, venimmo; e tenavamo 'l colmo, quando vidimmoli tentar nella fessura ficcare il dito, fra li pianti vani; SeM cUmAsCh (a cura di Como/Spoken) Carissimi amici a malincuore vi annuncio che l'ultimo atto è arrivato. Si...siamo all'ultima puntata. Dopo anni di fruttuosa permanenza questa rubrica verrà chiusa. Non certo per mio volere, questo è certo, e neanche per il vostro visto che mi seguite da sempre con tanto entusiasmo. Comunque non starò qui a puntare il dito su nessuno, ne a piangermi addosso (come invece fece qualche mio illustre collega qualche tempo fa al TG5), anche perché non sarebbe nel mio stile e neanche in quello del nostro giornale. Concluderò come si addice ad un professionista: un ultima indifferente lezione e un caloroso saluto. Per quanto riguarda la lezione ho pensato di lasciarvi qualche parola utile per poter comunicare almeno le cose essenziali alla sopravvivenza nel comasco. in vero a dir, fu cosa molto dura. Per esempio, immaginate di prendere l'aereo, di arrivare a Como e dovervi rapportare con la famiglia che vi ospiterà durante tutta la permanenza del viaggio-studio.. Li batton coi bastoni tra le mani, ENTRI IN CASA E VEDI IL CAPO FAMIGLIA fra alto romore e ancor più alte grida: Un tale,fatto cieco con la benda, Tu: oi veghio tut' a post? ( Salve come sta?) Padre: todo bien...e te come te la passi? (Tutto bene. Tu invece?) Tu: ..da culo. Ma che ci voi 'fa...ho bevuto come un bastardo ieri sera e mo' cio' no squarao devastante. (Non c'è male grazie) non sa di questo scherno e non diffida A CENA che propria man, forzata alquanto, tenda Tu: che sciaura de'mmerda... ma che cazzo stai facendo da sgagnare? Stronzi? ( Mmm..che buon odore signora..cosa sta cucinando di buono?) Madre: o' fros! Non sai fare altro che inglobare e infamare...ma la carnazza da svomo di Tinelli mica l'ho pigliata io. (Un'ottima carne che ha comperato Tinelli all'eurospin) CON LA FIGLIA IL SECONDO GIORNO li anni in collegio li han fatti sovrani. Ma che nessuno allo spettacol rida! davvero al retro del compagn girato. Ah orrore, che quel dito ormai gli rendan con aspetto cacoso, smerdolato: caccianlo li altri, in fare con disgusto, Tu: weila'...oggi sei veramente una bella schioppa! Ti va una botta da rintrono? (ciao...ti trovo benissimo oggi!beviamo un tè insieme? Figlia: o' brutto gomane sottone...ripigliati invece di stra-rompere il cazzo alla gente.. (no grazie stasera ho un'impegno... magari un'altra volta) Tu: ma cosa sei robbosa!.. (ok non c'è problema) e aumentan quello del matricolato. Ed elli sarà poi, gli dicon tosto, il prossimo a chinarsi, per lo gioco crudele, ma gli svelan anche, giusto, ch'era uno scherzo, e pure non è poco AL TELEFONO CON UN AMICO (Nazareno) il suo sollievo, chè non mise in fretta Tu: a' Nnannarenen! (ciao Nazareno) Naz: oi Grespi...tut'a post?.. (ciao Espo..come va?) Tu: tutto tranzi...asculta...ma stase che fai? Ho sentito Brezz e mi ha detto che gli altri vanno al cen'des ad alcolizzarsi...te passo a piglia' se voi! ...Ci si fiata un breis e poi li raggiungiamo.. (bene grazie. Senti cosa hai intenzione di fare questa sera?Perchè Matteo mi ha detto che vanno tutti al cento dieci a sorseggiare qualche analcolico.. se vuoi passo a prenderti...così colloquiamo un po'? ) Naz: no pacco...mi sa che sta sera boicotto...c'è la parta.. (no scusa.. ma sto a casa a vedere la partita) Tu: naaa...che infeim che sei! Vabbuo ci si becca allora...e non fallire troppo. (sono molto dispiaciuto...ti chiamo prossimamente e...in Gamba!) lo dito suo in quell'orribil loco. Era nutella! Mannaggia a dargli retta. Ancora una volta il gioco è ripetuto, (e che del cul non facciano trombetta speran color che questo hanno veduto...). Dante Huraghieri divino beota Grazie a tutti... arrivederci. 31 Valeriano Docet Madama Butterfly Libretto di: Luigi Illica e Giuseppe Giacosa Tratto da: “Madama Butterfly”, dramma di David Belasco del 1900 Musica di: Giacomo Puccini Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 17 febbraio 1904 Trama: La vicenda è ambientata a Nagasaki, epoca presente. Il primo atto ci introduce in una casa sulla collina che sovrasta la città, dove il tenente della marina americana Pinkerton attende il corteo nuziale della sua sposa Cio-cio-san (in giapponese ‘Signorina farfalla’, da cui il nome Butterfly con cui la interpelleranno quasi sempre). Nell’attesa il sensale di matrimoni Goro gli mostra la casa e gli presenta la servitù (fra cui si distingue Suzuki, cameriera di Cio-cio-san. Arrivato il console Sharpless, Pinkerton intraprende conversazione con quest’ultimo, rivelandogli la sua morale libertina e cinica (“Dovunque al mondo io Yankee vagabondo”) e descrivendogli i notevoli vantaggi del rito nuziale giapponese, che, prevedendo la possibilità del ripudio della consorte anche dopo un mese, ben si confà al suo credo di spirito libero. Nel frattempo la giovane (di soli quindici anni), ignara e innamorata, gioisce con le amiche e, entrata in scena, presenta i parenti al futuro sposo. Terminata la cerimonia nuziale, irrompe in scena, furibondo, lo zio di Butterfly, che rivela all’intero parentado di come la nipote si sia segretamente recata alla missione con l’intento di rinnegare la religione degli avi e di abbracciare quella degli americani. Tutti se ne vanno indignati maledicendo la povera ragazza, che viene prontamente consolata da Pinkerton, impaziente di consumare la prima notte di nozze (duetto: “Viene la sera… Bimba dagli occhi pieni di malìa”). Fortunatamente c’è sempre Valeria no “solo 30 e lode”, a ricordarci quanto siamo ignoranti. La sua rubbrica è una delle più frut tuose. Un dozzina di articoli, ma di grande estensione. Trattando gran di opere come La Traviata, l’Aida o il Faltaff, il giovane matematico ha profuso un po’ di amore per la lirica in noi Fraccarotti, abituati ad ascol tare solo Toz che urla dalla finestra a Turker. AV 32 la notte (coro a bocca chiusa). Il sipario si rialza all’alba: Butterfly, dopo aver atteso invano, sale col bimbo a riposare. Non passa molto che sopraggiunge Pinkerton accompagnato dalla giovane moglie Kate: le sue intenzioni sono di prendere con sé il bambino di cui ha da poco scoperto l’esistenza, portarla in patria ed educarlo secondo i costumi occidentali. Ma alla vista della dimora condivisa con la piccola Cio-cio-san, preso da cocente rimorso, si allontana (“Addio, fiorito asil”). Rientra in scena Butterfly, incuriosita dal tramestio proveniente dal piano inferiore: alla sola vista di Kate, che aspetta fuori in giardino, intuisce la tremenda verità, che le viene immantinente confermata da un addolorato Sharpless. A malincuore, acconsente ad affidare il bambino ai Pinkerton. Ormai sola (la famiglia l’ha infatti ripudiata) e privata degli affetti più cari, decide quindi di togliersi la vita: dopo aver abbracciato per l’ultima volta il figlioletto (“Tu, tu , piccolo Iddio”), lo benda, e, nascosta da un paravento, fa harakiri con lo stesso pugnale con cui si era suicidato il padre (quest’ultimo per motivi militari). Quando Pinkerton rientra nella casa per chiedere il suo perdono, il destino della Quando inizia il secondo atto, già tre anni ragazza è già compiuto. sono passati da quando Pinkerton è ripartito alla volta della patria. Nonostante i dubbi di Commenti: Suzuki (il tenente aveva promesso di tornare Da sottolineare il sapiente alternarsi, sopratla primavera successiva…), Butterfly, pervasa tutto nel primo atto, di tipiche melodie puccida un amore ardente e tenace, attende con niane a caratterizzare Pinkerton e Sharopless fiducia il ritorno del marito, persuasa di non e di temi orientaleggianti a sottolineare essere stata abbandonata (“Un bel dì vedre- l’atmosfera e il “carattere” della famiglia di mo”). Giungono Sharpless e Goro. Il primo Cio-cio-san: scale pentafoniche ed esagonali avrebbe l’intenzione di leggerle la lettera si alternano a impianti armonici tipici della appena giunta, nella quale Pinkerton annun- musica colta occidentale, quasi a sottolineare cia il suo arrivo e il suo nuovo matrimonio con una conterranea, ma, dopo una serie di inutili tentativi che non sortiscono altro effetto se non quello di convincere la giovane del ritorno imminente del marito, rinuncia a farlo. Il secondo propone invece a Cio-cio-san nuovi facoltosi pretendenti, dal momento che, per la legge giapponese, un la donna abbandonata è da ritenersi libera: chi meglio del giovane, ricco, innamorato Yamadori? Ma nulle smuove Butterfly, che lo respinge dichiarandosi cocciutamente maritata. Mentre Sharpless cerca nuovamente di preparare la sventurata alla terribile notizia, ecco giungere il contrasto fra i due mondi. Traspare infine lo un bambino, che Cio-cio-san rivela essere il studio meticoloso delle opere di Debussy e di figlio di cui lo stesso Pinkerton ignora Ravel, soprattutto per la ricerca continua della l’esistenza, essendo nato dopo la sua parten- “pennellata” che sappia cogliere il particolare, za. più interessante, secondo la nuova estetica Una nave americana approda al porto: But- impressionista, dell’impianto drammaticoterfly la identifica col cannocchiale e, com- patetico della vicenda nel suo complesso. mossa e felice, prepara la casa ad accogliere il marito, ornandola di fiori con l’aiuto di SuValeriano Lanza zuki (“Gettiamo a mani piene”). Indossa quindi le vesti nuziali e veglia trepidante tutta PAGINA CULTURALE Attualmente l’argomento della droga è sempre più conosciuto a proposito della sua larga diffusione soprattutto a livello giovanile. Ciò che nn si conosce è il perché certe sostanze facciano un simile effetto. Vogliamo interessarci, in questo articolo, di una delle sostanze stupefacenti più conosciute ovvero l’oppio.Vai a: Navigazione, cerca L'oppio è uno stupefacente ottenuto incidendo le capsule del Papaver somniferum e raccogliendone la linfa che trasuda, che poi viene lasciata rapprendere all'aria in una resina scura che viene impastata in pani di colore bruno, che emanano un odore dolciastro e hanno un sapore amaro. Si usa molto nelle culture orientali e mediorientali, sia per usi terapeutici sia per scopi rituali e ricreativi, ed era noto già agli antichi greci: il suo nome deriva infatti dal greco òpion (succo), tradotto poi in ebraico come ophion. Il lattice (denso, giallo-verdastro) ottenuto dalla pianta intera e dai suoi semi, meno ricco di principio attivo, era invece chiamato dai greci mekònion. L'oppio chimicamente è molto ricco di sostanze alcaloidi o lievemente basiche: di queste, quelle con struttura chimica fenantrenica (morfina, codeina e tebaina) sono analgesiche, costipanti ed euforizzanti, mentre quelle isochinoliniche (papaverina, noscapina, narceina) sono solo spasmolitiche. L'azione analgesica ed euforizzante, sfruttata in medicina e a scopo ricreativo dai tossicodipendenti, è dovuta soprattutto alla morfina, che è presente nell'oppio dal 2%-3% in peso (oppio cinese) fino al 20% della varietà turca karahissar (montagna nera). La farmacopea ufficiale italiana ammette l'uso terapeutico di oppio ma specifica che il suo contenuto di morfina deve essere compreso fra il 9,8% e il 10,2%. Vi sono diversi modi di consumare questa sostanza. Il più diffuso nei paesi occidentali è quello di scaldare una piccola pallina su una stagnola e di inalarne il fumo. Per poterlo consumare nel modo tradizionale, invece, l'oppio deve essere prima preparato facendolo fermentare e aggiungendovi nella fase finale della fermentazione un fungo, l'Aspergillus niger. Dopodiché è pronto per essere consumato, in genere fumato in apposite pipe (pipe da oppio) che ne contengono 0,25 g: un oppiomane può fumarne da 20 a 100 al giorno. In questo modo si assume il 75% della morfina contenuta nell'oppio (il resto evapora) e si eliminano una serie di altre sostanze presenti nell'oppio: il dross, il residuo dell'oppio fumato, è tossico ma molto ricco di morfina e viene in genere riutilizzato mescolandolo a tè o caffè per ottenere il tyl, una bevanda usata in Oriente, oppure viene torrefatto per poter essere fumato di nuovo. Il prodotto della torrefazione viene chiamato tinks o samsching. L'assunzione per via orale avviene masticando palline di oppio, oppure mescolato in alimenti dal sapore molto dolce, oppure con varie bevande, con piccole quantità di hashish. In alternativa può essere mescolato a tabacco, a betel o a succo di tamarindo. In Europa alcuni assumono oppio concentrato per bollitura ripetuta iniettandoselo per endovena, con gravi rischi di infezione. Uno dei derivati certamente più conosciuti dell’ oppio è l’eroina. Cultura ni farmaceutiche acquistabili liberamente. A parte qualche farmacologo contro corrente, non la si riteneva in grado di dare dipendenza. L'eroina in realtà è molto più potente della morfina, le dosi terapeutiche sono molto più basse e la sua azione ipnotica è minore. La dipendenza è molto forte e si instaura più rapidamente. Alcuni ritengono che il successo sia però legato al nome suggestivo, più che alle proprietà farmacologiche; non ha avuto lo stesso successo una molecola cinque volte più potente, ma dal nome commercialmente infelice l'idromorfone. L'eroinomania divenne rapidamente una emergenza sanitaria: nel 1905 la città di New York consumava circa due tonnellate di eroina all'anno. In Cina, sotto forma di compresse da fumare, iniziò a sostituire l'oppio. L'Europa e il vecchio mondo non rimasero immuni e il consumo si diffuse rapidamente. In Egitto nel 1930 il fenomeno aveva assunto proporzioni drammatiche: si calcola che su 14 milioni di abitanti vi fossero 500.000 eroinomani. Di fronte a questi fatti le autorità corsero in fretta ai ripari: l'Italia e gli Stati Uniti vietarono produzione, importazione e uso di eroina nel 1925; nello stesso anno viene firmata a Ginevra la Convenzione internazionale dell'oppio, a cui aderirono molte nazioni. Le ultime nazioni a mettere al bando l'eroina sono state la Cecoslovacchia(1960) e il Portogallo (1962). Gli effetti dell’eroina sono del tutto analoghi a quelli della morfina: attraversata la barriera ematoencefalica l'eroina perde i gruppi acetili ritrasformandosi in morfina. La dose letale è di circa 100 mg endovena nei soggetti non assuefatti; una dose per consumo voluttuario ne contiene da 3 a 10 mg. Nei tossicodipendenti si sviluppa sia tolleranza, sia dipendenza, per cui aumentano sia la dose letale che quella necessaria per ottenere l'effetto cercato: molti dipendenti da eroina ne assumono da 2,5 a 3 grammi al giorno in due-tre dosi. A differenza della morfina, quando iniettata endovena l'eroina provoca un caratteristico flash euforico della durata di circa 30-60 secondi, dovuto al massimo superamento della barriera ematoencefalica della sostanza; questo è il motivo per cui i consumatori di eroina prediligono la via di somministrazione endovenosa. L'eroina può essere inoltre fumata o sniffata. Alcuni consumatori definiscono il flash euforico da somministrazione endovenosa simile a una serie multipla di orgasmi disseminati in tutto il corpo. Il cocktail di eroina e cocaina o anfetamine sia endovena che fumate o sniffate, viene comunemente chiamata "speedball". Non tutti sanno che l’ eroina è in realtà un composto organico. L'eroina il cui corretto nome chimico è diacetilmorfina è una sostanza semisintetica ottenuta dall'alcaloide morfina per reazione con l'anidride acetica. Essa derivata per acetilazione della morfina, fu sintetizzata la prima volta nel 1874 dal ricercatore inglese C.R. Wright, ma la nuova molecola sperimentata su animali non fu considerata interessante. Venne risintetizzata nel 1897 da Felix Hoffmann, un chimico tedesco che lavorava per la Bayer; in quel periodo l'acetilazione era una tendenza diffusa per la ricerca di molecole più attive. Hoffmann realizzò l'acetilazione dell'acido salicilico, ottenendo l'Aspirina, e solamente 11 giorni dopo fece altrettanto con la morfina, producendo appunto l'Eroina. L'intento era quello di ottenere una molecola più efficace della codeina nel sedare la tosse, nella tubercolosi e nelle patologie respiratorie. Le effettive proprietà sedative sul centro del respiro (le stesse che portano a morte nell'overdose) furono inizialmente male interpretate, ritenendo che la riduzione del ritmo respiratorio dipendesse da una migliorata efficienza respiratoria. Fu battezzata commercialmente eroina e in breve tempo l'impiego terapeutico si amP o l O pliò alle più disparate patologie pneumologiche,ma anche neurologiche, ginecologiche, (ancora un anno di pazienza e vedrete……) ecc. Si diffusero pertanto svariate preparazio- 33 Lotto&Caffè CAFFE’ LETTERARIO (a cura di Dario Maragliano) “ON THE ROAD” LE STRADE DELL'AMERICA Ciao amici miei. Ben trovati nella mia umile (e rara) rubrica. In questi mesi di silenzio ho riflettuto tanto su quello ancora da scrivere e naturalmente non poteva mancare la mia firma sul numero 50; quindi eccomi qua, ancora ad ammaliarvi con la mia infinita sapienza (splendid fletti!!). Una volta “nell'angolo dei libri” avevo citato On the road (il mio romanzo preferito) limitandomi però ad esaltarne solo poche righe; penso che questa sia l'occasione per parlarne più approfonditamente: Facciamo un balzo negli anni cinquanta, ancora lontani da quelli che saranno i momenti di San Francisco e della controcultura. Il sistema sociale americano è bloccato dal conformismo e vincolato negli schemi di una rigida morale che impone una vita meccanica e sistematica. Kerouac compie il primo dei suoi viaggi partendo da New York con un sacco a pelo, 50 dollari e il pollice in alto. E' l'inizio di quella che sarà un'esasperata ricerca dell'Ovest, una continua voglia di scoperta dell'universo in cui fa parte. Scrivendo su una carta per telegrafo, dipinge i quadri della sua esperienza,: i campi d'uva al confine del Messico, i sob- borghi di Denver, l'infinita route 66 tra il deserto dell'Arizona e le palme di Los Angeles; un lungo percorso tra sbronze e poesia. On the road non è un romanzo, ma la cronaca di una vita centrata nell'eterna ricerca di un mondo alternativo, di un posto che non è lo stesso e che va vissuto. Gli ambienti e le persone che fanno da sfondo, vengono descritti con uno stile “da strada”, spontaneo e immediato, fotografia genuina della nuova e vecchia America. L'opera di kerouac non va contestualizzata, è al di fuori di qualsiasi schema o parametro che possa segnarne i contorni ed indicarne i movimenti. Allen Ginsberg ne parla in proposito come il manifesto di una Gomme da masticare Perelli!!! Se alle morbide fruit joy tu resistere non puoi e devi devi devi devi devi masticar, allora le con le nuove giganti gomme Perelli non riuscirai a frenare la voglia di smangiucchiare tutto lo smangiucchiabile. Prova i nuovi gusti fagioli/ wurstel, mela/tonno e perello mentolato!!!! “beat generation” , il movimento che darà vita alla controcultura sessantina. Niente tecnicismi, niente artifizi per documentare la bellezza degli spazi aperti, dell'armonia delle cose che rifiuta una critica razionale. Niente retorica o ampollosità per raccontare ciò che si gusta con il cuore e che va giudicato con uno spirito di finezza. On the road è a tutti gli effetti un capolavoro della letteratura americana del 900, merita dunque, miei cari amici fraccarotti, una gradevole lettura. “L'importante non è arrivare, ma andare” Uzzino Stronzate. Uzzino sa dire solo stronzate., e in vitù di questo, devo parlarvi della rubrica che ha il vanto di esser “la più corta rubrica psudo seria mai vista in un foglio stampato, da Gutemberg in poi): Il caffè Letterario. Lo straniero del Paradiso cer cherà di convincervi che ha scrit to centinaia, migliaia di articoli per questa sezione… ma nella realtà dei fatti, il sottoscritto spulciando tutti i 49 numeri di VdC fino ad oggi, non ne ha tro vati 100, ma nemmeno 50, ma nemmeno 10, ma nemmeno 5, ma nemmeno 2: ne esiste uno solo. Uno. Quindi quello che leggete, è il secondo… e nun ce stanno cazzi! SuperFraccaLotto Vinci anche tu Fraccarotto 5 miliardi di euro* con il fantastico concorso del giornale del Collegio. Chi per primo completerà la frase e farà pervenire la risposta corretta alla redazione vincerà il fantastico montepremi. “Capisci Roma per Toma e Torino per .........” *Falsi Concorsi M.Macchi Enterprise Aut.MIn.Ric. 34 Musica LA MUSICA CHE MI GIRA INTORNO Rubrica musicale a cura di Giorgio Montolivo (...“MUSICA” PER LE MIE ORECCHIE) Cari amici, il nuovo anno editoriale di VdC è stato da poco inaugurato, ma molte settimane mi separano dall'ultimo articolo dedicato a queste pagine, e il numero 50 è il giusto propellente per riaprire i battenti; bentrovati dunque alla rubrica della tazza. Il tempo trascorso è stato per me foriero di svariate suggestioni: non solo grazie alle nuove uscite e a quei dischi che ho rinvenuto dalla notte dei tempi tra la polvere di qualche negozietto, ma anche grazie a un'esperienza concertistica non diradatasi (...precisazione urgente dal momento che Cristian chiede, per ogni cantante di cui gli parlo, se sia morto). Insomma, c'è abbastanza materiale per riprendere il nostro discorso: “e la bobina continua a girare” direbbe Jannacci. Pronti? Via! Oggi vi parlerò di un personaggio centrale per la storia della canzone italiana, pietra angolare (e modesto vanto) della mia cultura musicale: trattazione che rimando sin da quando ho aperto questa rubrica, soprattutto per incertezza del riscontro. Ora, senz'altro il cortese gradimento per il mio spazio ed il contesto volutamente prolisso di questo numero mi consentono un approccio più sereno, ma rinuncio comunque sin d'ora a qualunque proposito di completezza. Infatti, come ho anticipato, non recensisco un disco o un concerto, ma vi presento un'artista quale migliore occasione per onorare il frenetico tentativo di richiamare ovunque il numero 50 - alle soglie del mezzo secolo di carriera; e siccome una biografia nulla aggiunge a ciò che già si trova, il mio sarà un racconto imperniato sulla più personale ed autobiografica esperienza. La voce che mi porto dentro (parte I) Gli incontri con la musica che ci porteremo dietro per tutta la vita non sono puramente casuali, ma seguono un criterio personale che si forma già dai primi anni. Le primissime cose me le ha fatte sentire mio padre dalla radio della macchina: anche se ero piccolissimo, avevo imparato qualche canzone, e riesco quasi a ricordare la sensazione di spiccato entusiasmo di quando cantavo “Notti magiche”1 o “Azzurro”. In quegli anni ascoltavo soprattutto Battisti: una cassettina rossa con una manciata di canzoni meravigliose (avete mai sentito “La luce dell'Est” ?!)... di quelle che restano nel cuore per sempre e plasmano nel subconscio il desiderio di inseguire emozioni intense, lasciando appena consci della fortuna di commuoversi davanti alla bellezza. “Di tutti i poeti e i pazzi che abbiamo incontrato per strada” (direbbero i Modena), nuovi punti di riferimento avrebbero potuto essere i Pink Floyd o i R.E.M. (...o i Modena), ma nel mio caso ciò valse per De Andrè, Elvis, Cat Stevens, i Creedence Clearwater Revival, De Gregori. Quando tutti canticchiavano Nek (avevo undic'anni), l'ho schivato senza indugio; ma all'inizio si tratta comunque di scelte su cui incide fortemente il contesto sociale (gli scout ad esempio danno un'educazione musicale, il centro sociale un'altra): per agire con autonomia, bisogna prima farsi l'orecchio (alcuni preferiscono farsi l'orecchino). Boccaccio diceva che la nostra vita è condizionata per metà dalla Natura e per metà dalla Fortuna: non dipende tutto da come sei (per natura), ma anche da dove la sorte vuole che ti trovi - fifty fifty. Niente di più vero per una società in cui la condizione sociale poneva un argine invalicabile (per cui l'oste dotato di straordinaria intelligenza non poteva metterla a frutto con lo studio, ma solo esplicarla nella propria attività); ma mi sembra che ai giorni nostri ritroviamo lo stesso rapporto (in proporzione variabile) per quanto riguarda la cultura, e in particolare quella musicale. Infatti, aldilà della predisposizione di ciascuno di noi, qualche volta dobbiamo essere grati alla colonna sonora di un film o al regalo di un amico se troviamo qualcosa che ci piace e vorremmo approfondire. Io senz'altro devo molto ad alcune persone (mio padre, la mia insegnante di chitarra, un amico che mi ha insegnato tutto sulla disco anni '70); sono però infinitamente grato (mi secca un po' ammetterlo) a una compilation di Panorama del 2001. Giustamente direte 'Che tristezza'; ma io lì dentro ho trovato una manciata di nomi per me nuovi, che ho coltivato intensissimamente, e continuo a portarmi dietro. Le singole canzoni erano: “Lugano addio” di Ivan Graziani, “Ritornerai” di Bruno Lauzi, “Piccolo uomo” di Mia Martini, “La ballata del Cerutti” di Giorgio Gaber, “Sapore di sale” di Gino Paoli, “Samarcanda” di Roberto Vecchioni, “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco e “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo... Quasi tutti cantautori, come si può notare; ma la canzone di quel cd rimasta più impressa, ascoltata e riascoltata per decine di volte perché aveva in sé qualcosa che andava oltre la melodia e le parole; la canzone che tuttora, malgrado la varietà dei miei gusti, rimane al centro della mia esperienza musicale; la canzone che ho cantato in bici, sotto la doccia e da ubriaco; la canzone che mi ha persino aiutato a superare brutti momenti per il calore che racchiude; la mia canzone preferita è “Domani è un altro giorno” di Ornella Vanoni. Conosco varie versioni di “Domani è un altro giorno” e l'ho sentita dal vivo molte volte; ma quella era la versione originale del 1971 (45 giri vincitore della gondola d'oro), che praticamente è la versione più calma, più lineare, meno impetuosa; eppure... Eppure c'era qualcosa in quella voce che non riuscivo a capire: una voce bellissima, molto femminile, composta; ma magnetica prima ancora che affascinante. A quel punto, il primo passo da compiere era svelare un dubbio: chi cavolo è Ornella Vanoni? Mai sentita prima, o meglio, mai ascoltato una canzone: ci fu in effetti un unico punto di contatto anteriore, che ho fatto risorgere dalla nebbia della mia mente solo in un secondo momento, grazie all'attività meditativa che pratico ogni mattina appena sveglio concentrandomi su Ornella Vanoni. Ricordo infatti mio padre - sarà stata la fine degli anni Novanta - che mi indica in televisione una signora, ospite di qualche trasmissione, dicendo: “La conosci? E' Ornella Vanoni, una grandissima cantante.”; niente più. Ma da quando scopro “Domani è un altro giorno”, si spalancano mille porte, cerco quel nome e lo ritrovo. Dalla radio mi arriva il singolo del nuovo album2, e a distanza di tanti anni (dal 1971) riconosco la voce - intatta, suadente - che ricanta splendidamente “Insieme a te non ci sto più” di Caterina Caselli. La prima biografia mi sarebbe passata tra le mani successivamente; ma nel frattempo continuo a scoprire canzoni, in qualche caso veri e propri pezzi-chiave dell'intera carriera, come “L'appuntamento”, poetica traduzione di Bruno Lauzi dell'originale braziliano (“Sentado a beira do caminho” di Roberto Carlos) che spopolò nel 1970 - la ritroviamo anche nella suggestiva scena d'apertura di “Ocean 12”. Scopro con grande meraviglia che questa voce è “passata” sulle note di molti cantautori (non solo italiani, ma anche francesi e americani), con particolare attenzione a Paoli e Tenco; così riscopro canzoni che già conoscevo, come “Mi sono innamorato di te”, “Che cosa c'è”, “Vedrai vedrai” e “Lontano lontano”. Oggi chiunque può ricantare “Il cielo in una stanza” e passare inosservato; ma Ornella Vanoni va tenuta distinta da qualunque altro caso almeno per una ragione: Ornella Vanoni è NATA con i cantautori. Un rigurgito biografico lo chiarirà. Nel prossimo numero, cenni biografici, “Ornella Vanoni e i cantautori”, “Il Brasile di Ornella”, “Ornella e il turpiloquio”, “Come ho conosciuto Ornella Vanoni”. (1) vero titolo: “Un'estate italiana” di Edoardo Bennato e Gianna Nannini, Inno Mondiali '90 (2) “E poi... la tua bocca da baciare”, album del 2001 dedicato ai cantautori 35 Sport RUGBY MANIA - Vol. 3 E’ finito da poco il mondiale di Rugby 2007. Per la seconda volta nella sua breve storia, la prima edizione fu nel 1987, è stato vinto dal Sud Africa. Nella partita finale gli africani hanno battuto la vincitrice del mondiale 2003 l’Inghilterra. Sicuramente non una partita spettacolare e come ogni finale che si rispetti, molto tirata, in cui solo la precisione al piede Johnny Wilkinson, mediano di apertura dell’Inghilterra del ¾ apertura degli springbok e il maggior rapporto fisicità-tecnica degli avanti sud africani hanno permesso che i campioni uscenti, prima squadra europea, non facessero il bis. Detto questo voglio parlare di due giocatori, simboli di queste due nazioni. Il primo è Johnny Wilkinson, mediano di apertura dell’Inghilterra, nato nel 1979 e che, dalla celebre finale del 2003 che lo ha consacrato quale miglior numero 10 al mondo e come uno dei migliori giocatori di sempre, ha subito numerosi stop per guai fisici a ginocchia spalle e braccia. Un giocatore formidabile, una percentuale e una precisione al piede mostruosa oltre che una visione di gioco e una fisicità nel placcaggio non comuni a giocatori del suo ruolo. L’importanza di questo giocatore, inseguito ed aspettato negli ultimi quattro anni dal CT inglese si è mostrata anche durante questo mondiale: senza Johnny l’Inghilterra nella fase a gironi aveva rimediato 4 vittorie su 5 gare, perdendo solo con il Sud Africa 39 a 0, senza mai riuscire però ad imporre il proprio gioco. Con il ritorno in campo di Wilko invece i ragazzi di Ashton sfavoriti ad ogni match che si preparavano a giocare, hanno conquistato sul campo egregie vittorie con i vice campioni del mondo 2003, ossia gli Australiani e con la squadra di casa e super favorita Francia. Insomma: un giocatore in grado di fare la differenza, un punto di riferimento per tutta una nazione. L’altro giocatore che mi ha molto impressionato è Brian Habana, che in finale la palla non l’ha vista praticamente mai, ma che durante gli ultimi due o tre anni ha rivoluzionato il gioco S.A. Nato nel 1983 è al momento attuale il più veloce giocatore di rugby sul palcoscenico rugbystico professionista. Un giocatore non molto alto ma dotato di una fisicità e di una velocità spaventosa. Capace di segnare 7 mete in 8 partite al mondiale. Capace di “obbligare” una squadra di bianchi a giocare e a dare la palla a lui, nero, pur di fare punti. Posta cosi sembra magari un’esagerazione soprattutto in uno sport di squadra, anzi nello sport di squadra in cui tutti sono ugualmente validi e utili ma in cui, cito parole testuali del CT della nazionale All COCKTAIL MANIA di Fabio Turconi GIAPPOJITO Questo cocktails è stato inventato da me, dopo un ingranata colossale (strano tra l'altro). È un cocktails a base di sake, fruttato grazie alla frutta fresca pestata, presenta un gusto delicato e un discreto tenore alcoolico. Elementi per la preparazione: frutta fresca pestata con zucchero bianco, due foglie di menta e fetta di limone, ghiaccio tritato, 5 secondi di sake e 2 secondi di vodka. È possibile gustarlo al battibecco cafè (pubblicità occulta). BUONA BEVUTA CINGHIALI. p.s. ciao giorgino combina guai! fabio turconi 36 Una nicchia di quattro articoli, nei numeri 2, 3, 4 e 6... che presentavano un cocktail diverso ogni nu mero illustrato ampia mente con tanto di dosi dal buon Generale Turco ni. Il Turca però, una volta visto che i suoi Fratelli, al bancone, quando riusci vano ancora a parlare, ordinavano solo Cuba decise di rinunciare ad illuminarci sul “buon be re”... Blacks ai mondiali del 1995: “quattordici giocatori dovevano giocare per dare la Palla a Johna Lomu.” (ossia il giocatore più forte di sempre a Rugby). Cosi il sud Africa giocava per permettere a questo giocatore di prendere la palla e portarla oltre la linea di meta. Infine un pensiero all’Italia, eravamo al mondiale della verità, per essere normali bisognava vincere contro Romania e Portogallo e lo abbiamo fatto, per essere eccezionali bisognava battere anche gli All Blacks; invece dopo Nato nel 1983 è al momento attuale il più veloce giocatore di rugby sul palcoscenico rugbystico professionista aver perso con loro, la sconfitta di due punti contro un’abbordabile Scozia ci ha mandato a casa senza il sogno di poter giocare per la prima volta il quarto di finale di un mondiale. Resta comunque un gruppo molto giovane su cui lavorare per il prossimo appuntamento iridato, sperando che nuove leve ancora più forti integrino questo già ben avviato gruppo. Divertiti Placcando… Marcone Sport IL PUNTO DI GOTTA Ritorno alle parole… Buongiorno Fraccarotti, nel giorno glorioso dell’uscita del mitico numero 50 torno a scrivere articoli sportivi, puramente tecnici, che solo esperti quali Valeriano, Montolivo Giorgio e Cincinnato possono capire ed apprezzare. Eh si basta striscioni, ora ritorno al calcio giocato. Non potevo non scrivere nella stagione più bella dell’ultimo ventennio(o di sempre come dice Sky); nella stagione dove figurano le squadre più vittoriose e gloriose d’Italia, dove ogni giornata ci regala grandi emozioni, derby e sfide al vertice; il tutto in un clima dove i brogli arbitrali sembrano finiti, e il bel calcio pulito sembra aver la meglio su ombre, paure, dubbi. A ragion di questo c’è chi compra PES e FIFA 2008 solo per aver un ricordo e non solo, e chi il TVFONINO 3 per non perdere neanche un secondo di questa stagione, mettendosi a seguir le partite nei posti più assurdi, vedi fuori dai cinema aspettando il secondo spettacolo,o all’Outlet fuori dai negozi mentre la tipa sta impazzendo indecisa se comprare o meno un paio di stivali (io). E non potevo scegliere giorno migliore per farlo, il 5 novembre, non solo perché faccio 4anni e 1mese con la tipa( e chi se ne frega), e perché è la data ultima per consegnare l’articolo (se no Pampadux non me lo accetta), ma anche perché è il giorno dopo Juventus – Inter, big match dell’undicesima giornata. La partita dell’anno. La partita più attesa dall’inizio stagione da entrambe le squadre e soprattutto da entrambe le tifoserie. Una sfida nella sfida tra due big che per motivi diversi, anche extra-calcistici volevano vincere. L’inter doveva dimostrare di non temere la Juve che dopo un anno di purgatorio in B è tornata in A, doveva spazzare via le ombre sugli ultimi due scudetti vinti grazie soprattutto alla Signora. Si perché se il primo l’ha vinto a tavolino per via delle squalifiche di Milan e Juve, il secondo l’ha vinto anche grazie ai giocatori che la società bianconera ha ceduto ai nerazzurri, Ibrahimovic e Vieira. Per la juve invece la sfida serviva per testare se può lottare o meno per lo scudetto, con la voglia di dimostrare di essere sempre la squadra più titolata d’Italia, e la voglia di fermare questa Inter che ha cominciato a macinare punti come l’anno scorso. La partita con queste prerogative si è chiusa con il più classico dei pareggi, 1-1. Con un primo tempo dove le due squadre hanno sbagliato molto, tanti fuorigiochi, tanta paura di perdere, insomma una brutta gara. Sul finire del primo è arrivata la rete nerazzurra. Un gol che ha sbloccato e acceso una partita fin allora noiosa. Nonostante la Juve alla mezzora della ripresa abbia trovato il pari, la gara ha messo in evidenza come l’Inter sia ancora la squadra da battere, se non fosse per i gol falliti dagli attaccanti nerazzurri, la sfida sarebbe terminata con un secco 0-3. Quello che impressiona dell’inter è che poteva vincere anche senza un Ibra decisivo, la squadra è stata tutta superiore, a dimostrazione che se quest’Inter comincia a dipendere meno dal suo numero 8, può andare molto avanti anche in champions, a differenza dell’anno scorso. A merito della Juve va detto che passano gli anni, cambia la dirigenza, ma il carattere è sempre quello, quello L’eclettico, siccome ci vuole bene (non quanto a chi ha inventato la farina e i cofani delle macchi ne ma va beh) ci regala da sem pre ciò di cui il nostro animo italiano medio e mediocre neces sita, cioè un bel punto sul confu sionario mondo calcistico. Opinione suprema e indiscutibi le, mantiene da sempre un giudi zio oggettivo e distaccato, e poi c’è gente che dice che una vita sessuale soddisfacente non aiu ta! della grande squadra, quello di chi non molla mai, quello che i Buffon e i Camoranesi san trasmettere al resto del gruppo. Gotta Lorenzo NON SOLO DIVANI La tua rubrica settimanale di arredamento, chicche e pettegolezzi “Forse hai ragione passo troppo tempo un uso illecito: si dice che De Longobeachi- sia meglio frequentare e sollecitato risponde stris, una volta finite le performance, dopo la random: “Eh, eh, mica lo uso io il tritolo, edavanti al televisore” consueta crisi d’asma post-coitum, si porti, heh” oppure “cosa posso rubare per te?” Long Beach. CA. E’ qui che nasce il teorico della “integrazione protesica multidisciplinare uomo-stanza”. Ricordo che la suddetta trattasi di un sistema spaziale sostitutivo di azioni e facoltà intellettive, tale per cui il desiderio dell’”uomo nuovo” è esaudito in automatico con sofisticati “escamotage” di natura “hophop gadget”. Entrando nella stanza polivalente troviamo un petto, un capo e due braccia allungate in un abbraccio al televisore, usato come sostegno, oltre che come mezzo esplorativo del mondo: si dice infatti che la nostra Pantera Rosa abbia perso del tutto gli arti inferiori per atrofia reattiva, dopo aver seguito in diretta tivvù la vicenda Sme fino ai calci di rigore. Saluta con consueta gentilezza e mi invita a cambiargli il pannolone, dopo di che mi spiega la funzionalità del divano-letto, letto e ancora divano, nel momento in cui il caposquadra della Digos, il commissario Pagnotti, ne sta fiutando con una scusa, verso la caffettiera, mentre la Vero è proprio grillo parlante al contrario, che malcapitata finisca nella morsa “scopa e chiu- stimola la tempra anti-massonico-mafioso del di” che trasforma per l’ennesima volta il letto nostro L. Appesi alla parete troviamo invece: in un silenzioso e rilassante divano. E’ a que- megamegafono da 80W con “clacson di Filini” incorporato (vedi sto punto che scatLa propria camera collegiale è un mondo proFantozzi); trombette ta il SuperSkunkBeda stadio in stock di ghelli ®, congegno prio, ogni dettaglio è una storia, uno oggetto è 100 comprate da lui inventato: un una caratteristica del suo proprietario. sofisticato sistema E così il bel ex-Parigino ha tentato di insinuarsi all’asta dei carabinieri di Cosenza, “salva vita” che nelle camere del Plinio per svelare, attraverso permette a L. di uno sguardo ad arredamenti, posters e sopram- dopo sequestro di ricevere ventate mobili, l’animo malato che abitava queste altri- nave da contrabbando libica e infine, benefiche al biso- menti asettiche stanze. sulla porta del cesgno: quando la con- 90 camere, 90 persone, 90 modi di vivere la so: Giovannona cocentrazione aerea di propria dimora. scialunga 80X120x 35 essenza al bambo di gano scende sotto il livello dell’ossigeno, la cm di seno plastificato. stessa viene liberata per mantenere Riuscirà il commissario Pagnotti a sdivanare l’offuscamento delle facoltà mentali. E che la stanza n° ventordici? Riuscirà Mastella a dire del serpentello “Mastella”? Agile e squa- corrompere L.? Michele Rizzi mato, piccolo capolavoro dell’ingegneria logistica: ogni mattina si aggiorna su quale cosca 37 Oroscopo IL SEXY OROSCOPO Le DONNE che ci troviamo davanti segno per segno Le donne ariete sono sempre molto passionali e giocose, preferiscono dilatare i tempi ma sono simili agli uomini del segno quanto a desiderio di soddisfare il partner nell’accoppiamento. Cercano uomini con cui vivere situazioni avventurose, non importa chi siano, è importante solo che questo lui non sia mai stanco, ma pronto a soddisfarla quando lei ne ha voglia. La torellina è un tipo spartano che se ha voglia non esita a farlo capire chiaramente. Ama sperimentare giochi erotici che comprendano il cibo, magari spalmato sul corpo. L’incontro sessuale deve svolgersi in modo intenso e quasi selvaggio. Le donne gemelli si aspettano un’estasi incredibile dall’accoppiamento sessuale. A letto non amano palpeggiamenti intensi e passionali e nemmeno posizioni eccessivamente ginniche. Amano carezze nei punti giusti e posizioni classiche. da fisici scattanti e sportivi necessariaLe leonesse amano danza- mente muscolosi. re, magari indossando legLe donne capricorno raggere vestiti sexy. Durante le giungono l’orgasmo con danze puntano la loro preda difficoltà. Amano i prelimie cominciano a provocarla. A letto sono nari brevi con palpeggiaestasiate e si eccitano facilmente davanti menti molto concreti su a un pene di grandi dimensioni. seni e glutei con una rapida escalation del La donna vergine adora il ritmo e dei movimenti dell’amplesso fino contatto fisico: non esitano all’apoteosi orgasmica. a chiedere di essere masLe donne acquario amano saggiate con il loro olio proi lunghi preliminari erotici, fumato. Possono diventare con partner che si dimostri amanti molto valide, basta che l’uomo sia capace di accenderle con un bravo insegnante. tocchi delicati delle mani e La donna bilancia ama farsi della bocca sul loro corpo. L’uomo deve ammirare. Il conquistatore avere stile ed essere elegante. Meglio se deve dimostrarsi attivo e abile nello sport. prendere l’iniziativa. Per attirare l’attenzione l’uomo deve dimostrarsi intelligente. Una donna Le donne pesci incantano bilancia non si accoppia con un uomo di gli uomini e flirtano con lolivello intellettuale inferiore. ro. Hanno talento per intuire e soddisfare il proprio uoLa donna scorpione non mo. Ha spesso la passione per particolari ama l’indecisione, se manda chiari segnali di accetta- giochi erotici come l’essere spogliata a zione non bisogna esitare. lume di candela, essere accarezzata sul Lei poi condurrà il gioco seno con un fiore e farsi versare sui capur preferendo il ruolo di preda. Sono pezzoli alcune gocce di vino che poi il sessualmente molto attive non esitano a partner leccherà appassionatamente. cercare soddisfazione altrove se il partner non è in grado di soddisfarla. L’UNICO ED INIMITABILE (se non ci cre- Le donne Cancro non amano andare a letto con partner sconosciuti. Amano la di cerca su google sexy oroscopo e veprivacy, seguono riti di se- Le sagittario sono tipe avventurose, amano viaggiare e spesso vivo- drai…) duzione classici e non amano storie erotiche durante le no il tradimento. L’uomo resta la figura Bum Bum Mendieta loro esplorazioni. Amano dominante nel sesso. Amano baci appasun uomo divertente, dinamisionati sui seni, collo e mani. co e avventuroso. Attratte Non si gioca più a briscola chiamata da quando non c’è lui. Nessuno si presenta a ritirare i biglietti per il teatro, nessuno prende più in giro Giuliano, nessuno vota più lega nord in collegio. Da quando Silvio se n’è andato sembra essere scesa una coltre di nebbia e fumo sul nostro amato collegio. Non si ride più così spesso da quando non abbiamo più sue notizie. Sarà nel Varesotto? Avrà preso casa a Pavia? O forse come più probabile, sarà in Israele al fianco dei Palestinesi? E cosa gli sarà successo? I più saccenti dicono sia partito per l’Erasmus in Inghilterra, che nemmeno esiste, come la Trinacria, la Prussia e la Boemia. Noi non ci crediamo e vogliamo vederci chiaro su questa storia. Silvio non può essere scappato, contro di lui era in atto già una sorta di editto bulgaro. Prima gli era stata impedita la partecipazione al Criterium di Briscola Chiamata per ematocrito a livello fuori norma. Poi non poteva più nemmeno tenere la stufetta accesa in camera. Infine anche Giuliano ci si era messo e gli impediva di andare a teatro. Troppe, troppe ingiustizie contro Rodari. Un cognome certo difficile per un ragazzo che non aveva nessuna colpa se suo padre, lo scrittore Gianni, era considerato un artista maledetto dopo la pubblicazione della poesia Rio bo, considerata il manifesto dell’occulto. Ora da queste colonne lanciamo un appello, a tutti voi. A tutti coloro che siano in possesso di notizie utili al suo ritrovamento chiediamo di collaborare. Basta un e-mail, una telefonata, una lettera anche anonima. Ma vogliamo che torni e che venga fuori quella dannata verità. E torneremo a poterlo chiamare in camera “Rallenty, vieni a fare un brischino?”. Se avete notizie di Silvio Rodari scrivetele a [email protected] 38 Very Important Fraccarotti VIF L’Italia ha vinto i mondiali di calcio, il maestro Pavarotti ci ha lasciato e Sarcinelli è uscito, è entrato e poi è riuscito un’altra volta dal collegio. Ora dicono che sia rientrato un’ennesima volta, io comunque non ci credo se non lo vedo. Ma cosa c’entra tutto questo, direte voi miei piccolie impauriti lettori. Niente di tutto quello che state congetturando nelle vostre testoline. Nessuna cospirazione allora, era solo per ricordarvi che dall’ultimo numero su cui è apparsa la rubrica più bella di sempre, ne è passato di tempo. Ricordiamo a tutti i lettori che la rubrica venne sospesa per esaurimento di somiglianze e perchè in quel periodo venne fuori una stranissima moda: tutti, ma proprio tutti avevano la capigliatura alla Andrea Lucchetta e come se non bastasse ci fu il boom del barbone alla Giuliano Ferrara, incolto e tinto rigorosamente con colori fluorescenti ... Dunque qualcuno è tornato a somigliare...è tempo di scoprire gli altarini. Ed ecco il nostro campione del mondo con la maglia del Palermo e con un bel tapiro appena ricevuto dopo la mancata convocazione da parte di Donadoni. Il terzino della nazionale ha esordito con la maglia del Raffadali nel Carlo Conti, si sa, è il conduttore più amato dalle vecchiette italiane. Lo showman di Barletta conduce tutti i programmi di raiuno tra cui: Sarcimattina, un mezzogiorno da Sarci, l’erediSarci, scommettiamo che Sarci...ecc Chi non ha mai pensato che Brighella avesse trascorsi da ballerino? Ebbene avevate indovinato. Brì è un vero famoso, altro che Kledy quel finto famoso. Sotto le mentite spoglie di Massimiliano Verri il Salentino si esibisce nei teatri più importanti d’Italia. Tuttora è in tournè con il musical tre mogli ed un Nannarenen. Tra tutte le rubriche ap parse in questo mezzo centinaio di numeri, una di quelle che ha pià diver tito, fatto discutere e, per chè no, eccitato è stata VIF, Very Importat Frac carotto. Tenuta dai Gemelli Ciccio e Pasticcio, vanta tra le sue scoperte un palese Adam Seller (alias Turco ni), un inaspettato Felipe Massa (Manuel Vaglia... chi? Manuela Vaglia... chi? Idro! Ah ok.), un ge niale Kurbick (anche se Derpini ha molti più peli sulla schiena) e molti molti altri. Finire su questa rubrica è una risata assicurata, e poi, chi l’avrebbe mai det to che se Trinca fosse nor male potrebbe esser dav vero un bel ragazzo come Kakà? L’ANGOLO DELLA CUCINA di Giuliano Macchi Ritorna dopo anni luce la nostra rubrica degna della prova del cuoco della Clerici. Posso tornare a proporvi le mie ricette solo perché finalmente il regime dittatoriale è caduto, solo perché finalmente è tornata la libertà di stampa, anche se c’ è una nuova figura losca all’interno della redazione che si nasconde dietro il ruolo di correttore; sicuramente messo lì dal dittatore ormai deposto. Per tornare a noi, vi propongo una ricetta velocissima ma di sicuro effetto, è un secondo perfetto nelle occasioni speciali che vi farà fare un figurone e ottenere (speriamo) qualcosa in più dal partner. Ingredienti: 300 g di Gorgonzola 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva sale 30 g di burro 60 ml di vino bianco secco pepe nero 800 g di filetto di maiale 200 ml di panna da cucina Preparazione: Un’ultima raccomandazione, non prendete MAI, il filetto di maiale nella macelleria davanti all’univeristà, io ho fatto questo errore e adesso mi ritrovo con 14 rate di mutuo Scaldate l'olio e il burro in un tegame e fatevi rosolare a fuoco vivace il filetto salato e pepato, facendolo colorire da tutte le parti. Bagnatelo con il vino e lasciatelo evaporare. Mettete quindi il filetto in forno preriscaldato a 190 gradi per 20 minuti, bagnandolo ogni tanto con il fondo di cottura. Nel frattempo preparate la salsa. Dividete a pezzetti il gorgonzola e cuocetelo a bagnomaria insieme alla panna, finche' questa sara' ridotta quasi alla metà. Frullate il composto e tenete la salsa a bagnomaria fino al momento di servire il filetto, accompagnato con la salsa calda. 39 FINANZA € MERCATI RUBRICA A CURA DI EMANUELE DIANA Politica&finanza Numero speciale il numero 50. Voci di Corridoio ha raggiunto un importante traguardo, se vogliamo anche un po’ inaspettato. Proprio un anno fa il nostro amato settimanale attraversava il suo periodo più buio: mancavano articoli ed inviati, le performances sul mercato di borsa erano deludenti e i bassi corsi azionari avevano addirittura paventato l’ipotesi di una scalata ad opera del finanziere Delle Donne, in combutta col suo fido avvocato inglese Andrew Cheps. Cosa ha salvato VdC da morte sicura? Come è rinata da basi di argilla il nuovo colosso italiano dell’informazione su carta stampata? “Dammi due parole” : HEDGE FUNDS. Come avevo già spiegato, nella consueta rubrica finanziaria, nei numeri precedenti, i fondi hedge appartengono alla categoria dei fondi comuni di investimento ma una particolarità li contraddistingue: gli HEDGE FUNDS investono in attività ad alto rischio e di conseguenza altamente remunerative. Lo strumento dell’ HEDGE FUNDS è oggi una delle più redditizie in finanza. Il fondo più capitalizzato è l’americano Man Investments che gestisce ben 48 miliardi di dollari di asset finanziari. Cosa c’èntrano i fondi hedge con Vdc? Semplicemente: la nuova tendenza dei gestori di questa tipologia di fondi è quella di agire da veri pirati finanziari. Si studiano per mesi le imprese (di ogni tipo) che versano in situazioni non proprio ottimali e in men che non si dica, potendo contare su grossi investitori che accedono alle quote hedge con grossissimi capitali, cercano di scalarla. A questo punto scatta l’operazione ricatto: o le aziende cercano di incrementare la reddivitità tramite innovazioni o abbattimenti di costi, incrementando così la profittabilità e quindi il valore delle azioni, oppure vengono letteralmente <<messi in ginocchio>> dai gestori del fondo che vendendo un così grosso ammontare di azioni manderebbero in crack finanziario anche aziende. Sebbene possa sembrare una pratica finanziaria piuttosto crudele e poco ortodossa, gli hedge fund stimolano l’efficienza nella imprese quotate, l’efficacia nel raggiungimento degli obiettivi e una piu elevata attività di ricerca e sviluppo sui processi al fine di sperimentare delle innovazioni che portino ad una complessiva riduzione dei costi. Il nostro amato settimanale fu scalato dalla GEMINI FERRARI’S importante società di investimento operante nel leccese che non fece altro che portare importanti capitali di rischio ma misero Pampa con le spalle al muro e gli fecero cagare tutta l’efficienza e la redditività possibile. Tutto pur di non fare diventare il settimanale un mero mezzo di propaganda politica in mano ad un Delle Donne spietato. Buon investimento a tutti! Ema IL PUNTO POLITICO di Cesario Delle Donne I-taliani Che il Governo Prodi sia in crisi, nessuno lo mette in dubbio. Che i suoi ministri cerchino in tutti i modi, di farlo cadere, nessuno lo mette in dubbio. Che il governo abbia una maggioranza risicata, nessuno lo mette in dubbio. Che la maggior parte degli italiani sia scontenta e/o furiosa della politica adottata dal governo nel suo primo anno di lavoro, nessuno lo mette in dubbio. Ma nessuno deve mettere in dubbio che gli italiani hanno votato, hanno deciso, hanno scelto. Perchè ripetere ogni giorno, e mi riferisco al mio amato Berlusconi, “il governo deve cadere al più presto”, “si andrà a votare in primavera”, “la seconda settimana di novembre il governo cadrà” ecc... Basta! Basta! Basta! Abbiamo capito, lo sappiamo, è nell'aria! Che cosa ha fatto l'opposizione in questo anno e mezzo di lavoro del Prodi bis? Niente, nulla. Ha solo cercato in tutti i modi al senato di farlo cadere, ha organizzato manifestazioni, ha creato un nuovo “partito fuffa”, e ha ripetuto sempre ogni giorno le stesse parole. Ma per gli italiani che cosa ha proposto, quali battaglie 40 ha intrapreso in Parlamento? Nessuna. Per quanto riguarda il governo, invece, tutti hanno cercato di ostacolare tutti. Ogni individuo facente parte della maggioranza ha cercato di ostacolare il compagno e poi? Hanno creato un “partito fuffa”, ne vogliono crearne un un altro, ma nel frattempo se ne sono creati altri due, cercano di proporre qualcosa, ma in Parlamento presentano più emendamenti dell'opposizione per cambiare quello che era stato deciso in consiglio dei ministri. Che schifo! Signori e signore, vi presento l'Italia quella che era, quella che è e quella che sarà. Ormai ci siamo abituati. Sì, ci siamo abituati a tutto, anche ai Grilli della situazione. Perchè la politica insegna: ad ogni crisi della politica c'è un Grillo... Ma che fine ha fatto? Non si vede più in tv. Sicuramente è impegnato in una delle sue tournée. Peccato, mi ci ero quasi affezionato... Comunque ritornando ai Grilli della politica uno solo ha fatto del bene agli italiani: Segni & Co nel 1991 con il suo referendum, poi ha capito anche lui come funzionava la politica, ha fatto il giro di un paio di partiti, ne ha fondato due ed è diventato uguale agli altri politici: imbroglione e corrotto. Evviva l'Italia con : la pizza, spaghetti, mafia e incompetenza. Evviva gli I-taliani! I SOLDI DELLA POLITICA Ora parliamo della Finanziaria 2008 soprattutto di quanto valgono gli emendamenti della maggioranza. Ecco un resoconto: il testo presentato dal governo: 10.7 miliardi Incremento commissione bilancio del senato: per il 2008 2.3 miliardi; per il triennio 2008/2010 5.8 miliardi emendamenti presentati dai Verdi: 824 milioni emendamenti presentati dal Partito Democratico: 404 milioni emendamenti presentati dal gruppo delle autonomie: 48 milioni emendamenti presentati da Rifondazione Comunista: 46 milioni emendamenti presentati da Luigi Pollaro (italiani all'estero): 36 milioni emendamenti presentati dall' UDEUR: 2 milioni emendamenti presentati dalla “Cosa Rossa” (PRC, PDCI,Verdi,SD): 834 milioni Ma tutti questi euri come andranno spesi? Ecco qualche esempio: “Organi costituzionali e presidenza del consiglio dei ministri” +134 milioni Così suddivisi: 50 per il fondo nazionale per la montagna; 34 per il fondo sviluppo isole minori; 50 per il fondo nazionale servizio civile “Lavoro straordinario Stato, polizia, forze armate e vigili del fuoco -97 milioni “Relazioni con le autonomie territoriali +10.936 milioni “Competitività imprese” +1.067 milioni “Istruzione scolastica” -20 milioni “Welfare” +1.548 milioni “Immigrazione” +51.5 ATTENZIONE! Sono stati stanziati 14 milioni per il terremoto delle Marche e dell'Umbria di 10 anni fa'! Sex RISPONDE IL SESSUOLOGO - a cura di Marce iniziato alla carriera di regista e di attore porno. Sono talentuosissimo, ho fatto delle riprese eccezionali, dal basso dall’altro dal dentro (quasi), altro che conservazioni dei beni CULturali mi dedicherò al film hard, che ne dici? Caro gamba sono problemi, io mi concentrerei Rocco Holmes Toz di più su sorelle di morose di collegiali, avrai più fortuna! Dico….beato te! Mamma che mese ottobre! Secondo me l’herpes non l’hai preso dalla Caro sessuologo è da un anno ormai che non strega ma dalla rossina danese. Se mi dai il ci sentiamo, da quando ti ho scritto perche numero la contatto io per organizzarti una ho vomitato su un carro attrezzi, sono Lorenzo, sono felicemente fidanzato da anni ma Eccezionale. dall’ultimo summer party la nostra storia è cambiata, sarà La rubrica più impertinente, forse perché la presentavo a sfacciata, clinica e “altissimo tutti non come la mia morosa livello” di sempre by Marce. ma come quella del cofano Ci siamo finiti tutti almeno una della macchina e della farina? volta, e tutti almeno una volta Ivan ramiro abbiamo trovato il conforto di … e sarà…. una risata, e consigli pratici in Caro sessuologo sono un tuo dispensabili (quasi a tutti). assiduo fan e da quando mi Domande sincere (tutte VERE sono rifatto crescere i capelli tranne le mie) a cui il Verbanese becco un bel po’, unica cosa più famoso delle Torri, risponde che mi frega che bevo anche un va senza peli sulla lingua… Dio bel po’ e questo mi porta sempre a combinare qualche casibenedica il Silk epil caro Media no! Nell’ordine vorrei sfogarmi no di Mischia! rivelando a tutti i due fatti che AV mi hanno cambiato la vita in questo mese ( e non credete che sia diventato religioso o di Macchè essere più sensibile tu sinistra)! nuova performance dato che ormai tutti sandevi mantenere la fama da ras del quartiere, hai fatto bene a La tipica bastarda splatter di Il primo si è svolto ad una festa no che duri 3 minuti e 24 secondi da ubriaco! in liguria con il mio amico edo ingiuriarla, se lo meritava e poi Quarto Oggiaro (con le vocali un po’ aspirate), Questa è una lettera denuncia: vorrei urlare la scusa se la domanda è un po’ personale: ma sei circondato solo da gente ero avanti un bel po’ e così per sfida al tur- mondo che da quando mia sorella è venuta a scema o sei in coma da anni e tutto questo è ker abbiamo deciso di fare a gara a chi si trovarmi lo scorso giugno non è più quella di un sogno? Appendicite sul lato sinistro e tan- facesse la più brutta figa, aihmè ho vinto una volta, qui a pavia mille persone l’hanno tomeno tonsillite (più probabile per te essen- facendomi una strega (nel vero senso della davvero stordita con discorsi politici-filosofici, do una testa di …) e poi alla fine la ragazza parola essendo halloween) un cofano a moto- foto a dorso nudo, dichiarazioni d’amore a che pensa di essere mestruata! Senza parole. re, notte fonda e con sms assillanti. Adesso che è l’apoteosi Continua così da sola a forlì è depressa perché le manca della disgrazia, la tutto questo, non è che potreste finire sintesi della schiCaro sessuologo sono un ragazzo comunista fezza! Oltre allo l’università là così da aiutarla? del collegio fraccaro, per rimanere schifo penso di Ste nell’anonimato cerco di depistarvi, ho i capel- aver preso anche li lunghi e sono di cremona (sicuramente sarò un herpes, sono Avendo conosciuto tua sorella in un meeting anonimo così)! Devo confessare ai lettori e a problemi! di medicina legale sessuologica e criminale te che mi sono finalmente innamorato, lei è L’altro fatto che posso solo consigliare ai fortunati di correre a una valchiria che conosce bene il collegio un po’ mi rincuoforlì e dire a gamba e a tony di mettersi oramai, passeggiava spesso per il collegio e le ra è che una sera d’accordo sulle tipe a cui batterla! piaceva il tiramisù, il nostro era un amore dopo aver bevuto senza limiti fintanto che non si è inserito un ancora un bel po’ Caro sessuologo sono sempre il quartooggiaaltro collegiale a rovinare tutto. Io l’ho affron- ho trovato una rese, seguendo i tuoi consigli sono andato a tato in duello ma lui da vero siculo non si è danese farmi togliere definitivamente i punti dallo (poco presentato, l’ho aspettato per ore ma alla zoccola specialista puntologo dott. J.r. Castagnoli e lui n.d.r.) fine ha mandato un messere rinunciando alla che mi ha possemi ha tolto dieci punti dalla patente invece lotta! Evviva la bella sarà mia ho pensato ma duto a casa sua, e fin qui tutto bene, ma il che dalla pancia, è normale? dici di fidarsi nel mentre che la raggiungevo ho notato che fatto sconvolgente è che mi ha convinto a ciecamente? lei tra i due litiganti aveva scelto come com- riprendere tutta la mia performance, mi ha Camo Caro sessuologo sono un ragazzo della periferia di Milano, mi capita spesso di bullarmi del fatto che sono un duro con le donne, le possiedo nei luoghi più impensati e poi le lascio come stracci vecchi; ultimamente su internet girano certi miei filmati che mettono in dubbio la mia mascolinità. Pochi giorni fa mi hanno operato per un problema al mio amico pise ma essendo l’accesso chirurgico situato sull’addome dico a tutti che sono stato operato di appendicite o ai più scemi alle tonsille; fin qui tutto molto bene ma pochi giorni dopo il mio tagliuzzamento mi è venuta a trovare una mia cara amica e non potendo astenermi dal fare il cavaliere l’ho montata, e fin qui essendo un fraccarotto tutto secondo i canoni collegiali; la scena si è trasformata dal trash allo splatter, sono saltati i punti dallo sforzo e il sangue zampillante ha iniziato a colare su di lei, allora io preso male l’ho subito ingiuriata facendole credere che fosse colpa sua e del suo ciclo arrivato repentino; lei si è molto scossa per l’accaduto e tuttora è talmente in imbarazzo che non mi guarda in faccia, l’avrò trattata troppo male? Dici che Avrei potuto essere più sensibile? Quarto oggiaro for ever pagno e maestro di vita un valtellinese dai modi burberi ma gentili, alto ma basso, bello ma brutto, insomma tutto o niente! Come faccio sono disperato. Gambizzato 41 Paurrra L’ANGOLO DEL MISTERO Rubrica a cura di Fabrizio Erario Le streghe di Triora Questa settimana, in occasione, del 50o numero di VDC ed in concomitanza dell’appena trascorso Halloween vi parlerò di uno degli episodi più crudeli della caccia alle streghe in Italia e cioè del processo alle streghe di Triora. Pochi sono a conoscenza degli avvenimenti che ebbero luogo in questo borgo alla fine del ‘500, quindi vediamo di fare luce su cosa accadde. Triora è un piccolo paese dell’entroterra ligure, in provincia di Imperia. La sua storia ha origini molto antiche, risalenti addirittura al tempo dei Romani. Tuttavia, Triora sale agli onori della cronaca nel XVI secolo, quando ebbe luogo una terribile e violentissima “caccia alle streghe”, fatto che rese famosa Triora come “il paese delle streghe”. Tra il 1585 ed il 1587 Triora fu vittima di una gravissima carestia, che portò la popolazione sull’orlo della morte collettiva. In un clima come questo ed in un paese isolato come era quello di Triora, ancora “superstizioso” era abbastanza ovvio che gli animi si scaldassero. Dunque, nel paese, si iniziò a sospettare che a causare la carestia ci fosse lo zampino delle streghe. Le colpevoli furono subito individuate in alcune donne abitanti il quartiere di Ca Botina, la zona fuori le mura più povera di tutto il paese. Il Parlamento generale del paese affidò al podestà forestiero Stefano Carrega l’incarico di organizzare il processo contro le supposte streghe. Il podestà decise di rivolgersi al vescovato della vicina Albenga, da cui Triora dipendeva, che inviò nel paese il proprio vicario il quale invitò tutti coloro che fossero a conoscenza di fatti utili al processo a parlare. La predica fece effetto sul popolo triorese: infatti, in breve furono denunciate e processate ben venti sospette streghe. Vennero, poi, preparati anche i luoghi di “interrogatorio”, anche se sarebbe meglio parlare di torture, ai quali le streghe furono sottoposte, luoghi ancora oggi visibili: casa “del Meggia”, anche chiamata “Ca’ de baggiure” (casa delle streghe) e “Ca’ di spiriti. Si ebbero, poi, anche le prime due vittime: la sessantenne Isotta Stella, uccisa dall’eccessiva “foga” di giustizia da parte degli assistenti del vicario, ed un’altra donna, di cui si ignora il nome, morta nel tentativo di fuggire da una finestre di casa “del Meggia”. Visti questi fatti, il Consiglio degli Anziani, rappresentante delle famiglie più altolocate del borgo, decise di chiedere al Parlamento generale un intervento da parte del governo di Genova, visto che ormai l’operato degli inquisitori stava degenerando 42 in sadismo. Nella missiva si riferiva anche delle torture alle quali le sospette streghe erano sottoposte (“con darli corda per lungo spatio e puoi fuoco alli piedi per longo spatio anchora; appresso le fanno vegliare per più d’hore quarantacinque incominciando dalla sera, oltre averle fatte con rupitorii pelare in tutte le parte del corpo; ne è questo populo redatto in desperatione maxime che s’intende che a quest’hora vi siino più di dugento persone nominate; e nel modo che sino a qui si è fatto,prima che si finisci saranno nominate la più parte del populo et forse tutta”). A questo punto, Genova, nel giugno 1588, decide di inviare a Triora un Commissario Speciale, tale Giulio Scribani, il quale, anziché sbloccare e chiudere il processo, dà nuova linfa alle accuse e fa incarcerare nuove potenziali streghe,facendone inviare 13 a Genova per essere sottoposte a giudizio. Tutte le accuse e le proposte di pena di Scribani vennero respinte, sostenendo che non si potevano “adottare provvedimenti punitivi mancando delle prove certe e inconfutabili. Nonostante l’aperta ostilità di Genova, Scribani processò nuovamente le donne, pronunciando, per quattro loro, il 30 agosto, sentenza di morte. Una quinta ragazza, invece, inizialmente Scribani propose che fosse messa in convento, ma poi si convinse di condannarla a morte come le altre. Il 28 agosto 1589 il cardinale di Santa Severina annunciò al governo genovese che il procedimento di revisione del processo era finalmente terminato. Il tribunale della Santa Inquisizione aveva annullato alcune condanne a morte decise dall’autorità ecclesiastica genovese, stabilendo che le ultime tre streghe rimaste ancora nelle carceri venissero liberate. Nulla si sa su cosa accadde a Scribani, che tanta parte ha avuto nel complicare questi avvenimenti. Ad agosto, la Santa Inquisizione decise di aprire un procedimento contro di lui per aver invaso il campo riservato all’autorità ecclesiastica. Il “Processo di Triora” è stato uno dei grandi casi italiani di processi a streghe. Riguardo la sua legittimità, molte sono le voci discordanti. Come molte, del resto, furono le urla delle donne torturate ingiustamente dall’Inquisizione: 9 morirono a causa delle torture inferte loro durante gli interrogatori, 5 furono condannate a morte, e circa una diecina morirono rinchiuse nelle carceri di Genova perchè mai scarcerate. Altre furono effettivamente liberate ma non fecero mai ritorno a Triora. Su dove esse siano finite si potrebbe forse azzardare un'ipotesi suggestiva. In un paesino dell'entroterra di Genova, san Martino di Struppa, nei primi anni del Seicento apparvero alcuni cognomi nei libri parrocchiali: Bazoro, Bazora, Baggiura, Bazzurro, e tutti richiamano la forma dialettale triorese per strega, bàgiua o basora. Si dice che il villaggio abbia avuto un'origine avvolta L’Angolo del Mistero, nasce dalla mente perversa, malata e genia le del nostro buon Fabrizio AJ Erario. Il giovane di tendenza della 46, non potendo parlare di cose intelligenti sapendole espri mere solo in dialetto strettissi mo, ha dilettato e inquietato VdC con questa sua rubrica, i cui fatti spesso si ispiravano alla realtà, a volte anche collegiale. Si condano una decina di artico li, compresi tra il numero 31 e il 46, tra cui La Reincarnazione, Castello del Verme e i Misteri di Machu Picchu, per non dimenti care la storia di Jack Lo Squarta tore, che ha fatto dormire male Tinelli e tutto il suo corridoio per un po’ di notti. AV nel mistero, che le più anziane donne ricordino ancora oggi antiche formule di magia per risanare i malati. Magari non è vero, ma perché non pensare che le streghe di Triora abbiano iniziato una nuova vita a San Martino? Fabrizio Erario Trash IL VINCITORE Ragazzi è tornato;dopo due anni di assenza il grande bordello è ancora qui con voi.Vi siete fatti un po' i c.... vostri ma ormai non avete più scampo!L'occhio più famoso del mondo vi seguirà dappertutto.Ma cari e simpatici fraccarotti riassumiamo un po' cosa è successo l'ultima puntata del 1963. I finalisti della 1^edizione del grande bordello sono questi: TRINCA DERPO TONY GIOSUE’ UZZINO Lo so siete già preoccupati per la partenza di Trinca;non temete il nostro amato personaggio non andrà via..ma la persona che dovrà abbandonare il collegio e quindi il vincitore della prima edizione del grande bordello è: UZZINO CHE SCHIFO! La scelta è stata molto difficile ma alla fine, mio grande amico uzzino te ne vai...Hai scelto la strategia giusta per questo gioco e alla fine ci sei riuscito.Lo so, era il sogno della tua vita e finalmente lo hai realizzato e soprattutto hai finito di romperci le s......!Complimenti uzzino da parte mia e da parte di tutto il collegio.Ti auguriamo una vita felice fuori dal collegio sperando che tu possa fare carriera come ballerino per Maria De Filippi.Non farti più vedere. Questa rubrica sbuca, sull’onda mediatica dei Reality, nel sesto nu mero, e si protrae fino al diciottesi mo, senza finire davvero... infondo i curatori erano sempre Tinelli e Pic cininno, che non è gente a cui piace far le cose fatte bene. In ogni caso, gli studenti dell’anno domini 2005/2006 vennero messi sotto giudizio coatto dai due aguz zini, e, piano piano eliminati. Chi vincerà? E’ una domanda che abbiamo smesso di farci dal titolo sul primo numero, ma forse questo non basterà ad evitarci la risposta. UFFICIALIZZATA LA NUOVA BANDIERA DEL FRACCARO!!! Dopo vari mesi di incertezza, proposte, progetti poco convincenti e mai definitivi è finalmente arrivato il nuovo ufficialissimo vessillo del Plinio Fraccaro!!! L’idea lanciata dal Rettore è stata subito accolta da molte menti creative. Alla fine della durissima selezione la spunta il progetto del giovane erasmus tedesco Markus. Il bianco e il nero nuovi colori collegiali risaltano già sulle nuove divise sportive che da quest’anno includeranno anche le mutande di flanella e l’elmetto con punteruolo dell’impero asburgico – prima guerra mondiale. Anche gli interni arredamenti inclusi saranno completamente sostituiti con una mercedes benz a testa in disuso riclate personalmente dal pagnotta per l’occasione. Inoltre nelle macchinette della colazione potrete trovare gustosissime porzioni di wurstel e crauti caldi. Unica bibita reperibile tra le mura: la birra Wagenstainerstrasse. Per non parlare poi del nuovo inno scritto apposta da Papa Benedetto XVI in collaborazione con Giacomo DeBarbieri dal titolo “ La ccioia della cciofentù fraccarotten”. Il Rettore ha già convocato un’assemblea speciale durante la quale faranno il loro intervento le più alte cariche dell’ateneo pavese, Giacomo DeBarbieri, Michael Schumacher e il primo cittadino di Monaco, citta gemellata con il collegio. La redazione 43 Esperimenti STUPIDA CHIMICA A CURA DI S5 Ovvero: pensate che la chimica sia solo una cosa riservata a poche persone un po’ strane (matte da legare), non molto stabili caratterialmente e con tendenze distruttive? Ecco, avete perfettamente ragione... Disclaimer: tutte le informazioni contenute in questa rubrica (nel numero presente e in tutti quelli che seguiranno) sono da intendersi a scopo puramente informativo, di diletto personale e da non adoperarsi a scopi commerciali. Non istigo nessuno a produrre esplosivi o simili in casa propria o tantomeno in Collegio. Nella malaugurata ipotesi che tu voglia proprio mettere in atto le informazioni diffuse da questa rubrica (anche -e soprattutto- in caso di danni a persone o cose) ricorda che: - non è colpa mia (non ti ho detto io di farlo); - hai contravvenuto al mio esplicito invito a non fare esperimenti; - evidentemente non conosci abbastanza bene la chimica da permetterti di fare certe cazzate (meglio conosciute come scherzi da chimico) (…senza offesa); - se proprio non puoi resistere e decidi di fare danni a persone e cose, vai almeno al cairolimerda a farli; - varie ed eventuali (va sempre bene). Disclaimer del disclaimer (per mettermi al sicuro da Gamba e da Krastu): visto che non sono capace a scrivere un disclaimer fatto bene e che le mie conoscenze giuridico-legali sono pari a zero, ho dato un’occhiata a vari CRETINATE Ecco le nuove Cretinate: in questo numero parleremo dello “Stato Supersolido” e del perché ci gocciola il naso quando fa freddo… Tutti da piccoli sappiamo dello stato solido liquido e aeriforme. Ora le nuove frontiere della tecnologia sono andate avanti con la scoperta di nuovi stati come quello supersolido. Come per il ghiaccio amorfo (vedi VdC n°24) anke qui giocano un ruolo particolare pressione (alta) e temperatura (bassa) che permettono di arrivare a stadi di superconduttività per i metalli e superfluidità per i liquidi (i fluidi 44 disclaimer in rete (insomma, in pratica ho al plastico!!! Ma ecco qua il mio preferito in assoluto: il Cesio! La reazione del Cesio in scopiazzato da due o tre siti…) acqua è fortemente esotermica (davvero tanHai letto il disclaimer? Hai capito e assimilato? to esotermica) e sviluppa molto idrogeno; in parole povere si ottiene una simpaticissima Bene, allora puoi andare avanti a leggere… esplosione molto molto ma molto violenta e Oggi parliamo di alcuni simpaticissimi metal- distruttiva! Per fare un esempio pratico, li… Se vi state chiedendo l’immersione di 2 grammi di Cesio in una “Chissà cosa caspiterina ci tro- vasca piena d’acqua (all’aperto naturalmente) va di simpatico nei metalli?” è porta ad un’esplosione che sbriciola letteralsicuramente perché non avete mente la vasca in mille pezzi! Per il Francio, mai provato a mettere dei me- l’ultimo metallo alcalino, l’esplosione sarebbe ancora più devastante, peccato ce ne sia moltalli alcalini in acqua!!! I metalli alcalini a contatto con to poco in natura e sia un tantino radioattil’acqua danno una simpatica vo… reazione che sviluppa idrogeno Se proprio non avete niente di meglio da fare gassoso altamente infiammabi- potete anche vedervi qualche video su le. Inoltre questa reazione è internet sull’argomento. Io consiglio “alkali fortemente esotermica (rilascia metals in water (not the braniac version)” e calore nell’ambiente); questo al “braniac alkali metals” (dove fanno saltare la momento non vuol dire niente vasca), entrambi su youtube (o anche in camera mia se non volete perdere tempo a scama dopo tornerà molto utile, fi… Il Litio (il primo metallo alcalino) se messo in acqua dà una leggera effervescenza dovuta allo sviluppo di idrogeno. Il Sodio in acqua invece frizza un bel po’ di più e produce una simpatica fiammetta rossa. Se poi provate a mettere del Potassio metallico in acqua (non fatelo) prima saltella simpaticamente sulla superficie dell’acqua (fenomeno dovuto allo sviluppo di gas), poi si infiamma violentemente per dare quindi una piccola esplosione (un grammo di Potassio in acqua è poco più di un normale petardo). Ma passiamo alle cose davvero divertenti: il Rubi- ricarli). Alla prossima! dio, il quarto metallo alcalino, a contatto con l’acqua esplode istantaneamente. E questa eSseCinque (SC stanno per stupida chimica, anvolta non più come un semplice petardo… che se S5 potrebbe essere l’acronimo del sodiciamo che l’esplosione è paragonabile (a prannome che Tony mi dà sempre…) parità di peso) a quella di un piccolo ordigno scorrono senza attrito, la viscosità è pari a rosso??(teoricamente ci dovrebbe essere una zero), i supersolidi invece oltre hanno la vasocostrizione x limitare le dispersioni di particolarità di essere anche superfluidi e di calore…. ma?) Qualcuno mi poter attraversare altri supersolidi o materiali risponda sul porosi come un fantasma. giornalino graNon tutti gli elementi chimici possono giungezie (sapete non re allo stato supersolido, per ora l’unico scoci dormo la perto di avere queste proprietà è l’elio-3 e notte per scol’elio-4. prirlo). Ieri faceva freddo e mi sono posto una doUn saluto da manda: “Perché quando fa freddo il naso cui Cretì ssimo gocciola???” Mi sono informato: praticamente nelle cavità nasali c’è il cosiddetto trasporto mucociliare, una specie di ascensore per il muco.. tipo ci sono delle piccole ciglia che trasportano verso l’alto il muco, però con il freddo le ciglia si blokkano e ci cola il naso. Perché quando fa freddo abbiamo il naso Le salamandre sono capaci di tornare nelle loro tane con una precisione incredibile Il bacio durò solo pochi secondi e le parole di Laura riportarono Mario alla realtà: “Muoviamoci, dobbiamo andarcene da qui…”, quella voce, quanto tempo… Gli occhi cominciavano ad abituarsi alla luce ma braccia e gambe erano come se fossero passate sotto uno schiacciasassi: ci vollero diversi minuti prima che riuscisse a camminare senza che sembrasse ubriaco…Laura lo sosteneva ma non disse una parola e lui, più che per le gambe, si sentiva ubriaco per le idee che gli frullavano in testa e gli davano un senso di nausea mai provato con alcun mix di alcolici da pub pavese… “Cosa è successo Lalla? E come mai sei in Tunisia?” La ragazza lo guardò un istante negli occhi e si mise a piangere… “Sono malata…ho la sclerosi laterale amiotrofica…i medici hanno detto che mi restano al massimo due anni di vita e che resterò progressivamente paralizzata fino a morire soffocata…” Mario si sentì mancare il fiato: “Ma che cosa..?” “Non ti ho detto niente perché mi è mancato il coraggio ma un giorno mi sono confidata con tua madre che ha insistito per farmi parlare con il suo nuovo compagno, Marik…Da quanto non vedi tua madre?” “Non so…saranno due o tre mesi, sai nel weekend resto in collegio altrimenti mi muoiono le piantine di basilico…” “Non credo che la riconosceresti: sembra una ragazza di trenta anni…Marik è una specie di medico-biotecnologo che svolge ricerche ed esperimenti in questi territori per puro diletto visto che grazie alla sua impresa edile è plurimiliardario…mi hanno convinto a venir qui per curarmi ma…” un rumore improvviso fece sussultare Laura ma era solo il verso di un rapace che volteggiava sopra i due ragazzi. “Andiamocene di qui Mario…” riprese Laura visibilmente turbata. “…ho una jeep dietro quella duna…” e prendendolo per mano lo trascinò con sé. Il vento rovente sferzava il loro viso mentre procedevano rapidamente lungo una specie di mulattiera a bordo di un vecchio fuoristrada color sabbia. A Mario sembrava di essere all’interno di una strampalata storia scritta da diversi autori che non avessero idea di dove andare a parare, non aveva capito un tubo ed era talmente frastornato da non riuscire a realizzare completamente che veramente la sua ragazza stesse per morire… “Chi è Asija?” esplose all’improvviso nella sua mente e le labbra materializzarono quella domanda. Laura sembrava aver recuperato la sua consueta tranquillità e guidava come se conoscesse quelle stradine a memoria, rispose senza scomporsi quasi si aspettasse quella domanda: “ E’ la figlia di Marick che da sempre lo aiuta nelle sue ricerche, era stata incaricata di venirti ad accogliere e di portarti al centro di neuroscienze sperimentali dove ti stavo aspettando insieme a tua madre…ma qualcosa è andato storto: suo padre pensa che Asija sia stata suggestionata e, probabilmente, anche drogata da qualche tribù nomade locale che da sempre si oppongono e ostacolano i suoi studi. Circa sei giorni fa l’autista che ti stava conducendo da noi è stato trovato incosciente al lato della strada e ha raccontato alla polizia l’accaduto: purtroppo qui il controllo dell’ordine pubblico è più in mano a privati piuttosto che allo stato per cui non è stata aperta nessun indagine. Marick insieme ad alcuni dei suoi collaboratori più stretti si sta dando da fare per trovare sua figlia mentre per te, dopo alcuni giorni di ricerche, tutti avevano perso la speranza…tranne io…” Mario la baciò su una guancia mentre una lacrima di gratitudine e gioia gli rigava gli zigomi. “… sapevo che non eri morto: probabilmente qualche componente di una di queste tribù, oppure la stessa Asija ti ha nascosto e nutrito per tutto questo tempo per poter minacciare o ricattare Marick…comunque non me ne frega più niente di questo paese o di trovare una cura, voglio solo tornare a casa e fare con te tutte le cose che avremmo voluto fare e non abbiamo mai fatto…e che fra poco non potrò mai più fare.” …TO BE CONTINUED… Perellone WE LOVE CHUCK NORRIS Eh si, ancora lui, sempre lui, comunque, ovunque, ordunque, suddunque e qualunque LUI. Che vita sarebbe senza Chuck Norris? Forse una vita con della speranza ma va beh. E allora ecco qui dieci esilaranti facts sul vostro, ormai amatissimo, e rimpiantissimo, Messia. Chuck Norris è talmente famoso che i suoi fans hanno a loro volta dei fans. Chuck Norris possiede una rarissima collezione di rarissime collezioni. Aguzzando la vista verso l'orizzonte, Chuck Norris può vedere la sua nuca. Chuck Norris ha ucciso un leone ed uno squalo con una sola pallottola. Il leone era in Africa e lo squalo in Australia. E Chuck Norris a casa sua in Texas. Disarmato. Chuck Norris ha trovato quello che gli U2 stanno cercando. Una persona normale possiede bicipiti, tricipiti e quadricipiti. Tinelli arriva al quinticipiti. Chuck Norris arriva ai decucipiti. La prima regola del Fight Club è che non si parla del Fight Club. La seconda regola del Fight Club è che non si parla del Fight Club. La terza regola del Fight Club è che Chuck Norris può parlare del Fight Club quanto cazzo gli pare. Una volta Chuck Norris e' stato multato per eccesso di velocita'. Stava andando a 190 km/h. In salita. Trainando un tir. Con i denti. In tutte le spiagge della California, allo sventolio della bandiera col volto di Chuck Norris esposta dai baywatcher si assiste a scene di panico da parte degli squali, che fanno di tutto per uscire dall'acqua e rifugiarsi sulla terra ferma. Un famoso detto afferma che "le bugie hanno le gambe corte". Le bugie di Chuck Norris non vengono mai scoperte. Inoltre, corrono i 110 ostacoli in 4 secondi netti. E infine una chicca: è uscito il browser-game ufficiale di Chuck Norris, andate a visitarlo tutti!!! Si lo so che siete curiosi, così vi lascio qui un’assaggino... così da capire di che genialata si tratti! Violenza #45 http://www.rexbin.com/giochi/tchaqui.nouris.world.php#info 45 Guida GUIDA ALL 'AUTOCOSTRUZIONE' DI UN VP FAIDATE! Ecco finalmente la tanto attesa guida sulla costruzione di un videoprioettore faidate! Una premessa: tutte le operazioni e i passaggi di seguito descritti potrebbero danneggiare e/o distruggere i componenti da voi faticosamente acquistati. Inoltre non mi assumo responsabilità sull'adeguatezza delle Vostre capacità manuali. Leggi: non è colpa mia se Vi martellate le dita, Vi incollate le mani, bruciare la Vostra cameretta... scherzo! su quest'ultimo... non dovete usare la fiamma ossidrica per tagliare il descritti (riflettore, lampada, lente precondensacompensato, sapete? trice, lenti fresnel, obiettivo) siano posti sulla Naturalmente, non ho la pretesa di essere com- stessa retta ideale passante per il centro del pletamente esaustivo: è un argomento molto pannello LCD. complesso, soggetto a pesanti personalizzazioni Naturalmente, il massimo rendimento luminoso ed adattamenti. Purtroppo, inoltre, mentre scri- si potrà avere solo ponendo ogni componente vo la mia “creatura” ha subito un danno temo del setup alla giusta distanza dal successivo irreparabile: ho rotto la lampada a scarica. Il (distanza equivalente alla lunghezza focale). ricambio è parecchio costoso; considerando le Le Lenti condizioni non proprio ottimali del pannello Un principiante di video proiezione faidate molto LCD, mi trovo nella condizione di abbandonare spesso utilizza lenti non appropriate. Le varie il progetto corrente. Non sono quindi in grado tipologie variano l'una dall'altra causa della fordi mostrarvi un videoproiettore funzionante. ma o curvatura, nella lunghezza focale, il mateSpero di poter rimediare in futuro; per gli inte- riale, e l'allineamento con cui vengono assemressati, ovviamente, posso comunque offrirmi blate. Lente Fresnel come aiuto. E' una tipologia particolare di lente realizzata per Il progetto qui descritto è di facile realizzazio- deviare la traiettoria della luce. ne, i componenti sono facilmente accessibili Il risultato è ottenuto frazionando la lente sferica (tranne la lampada, mannaggia) ed esiste una in una serie di sezioni anulari concentriche chiadocumentazione relativamente vasta (ma di- mate anelli di Fresnel. spersiva). Quindi, ho scelto di riassumere lo È così possibile costruire ottiche di grande discibile sui mi sono basato riportano le basi mensione e piccola lunghezza focale senza l'inteoriche del mio progetto. gombro, lo spessore ed il peso del materiale Purtroppo, il forum italiano da cui ho tratto la necessario per costruire una lente sferica conmaggior parte del m a t e r i a l e , venzionale di equivalente potere diottrico. www.vpfaidate.com, non è più accessibile. Vi La lente fresnel non è ideale per la messa a avevo anche riportato parecchie delle fasi prati- fuoco; non dovrebbe quindi essere usata come che relative alla lavorazione vera e propria, obiettivo (abbiamo la tripletta per questo lavodunque rimarrò un po' sul generico per quanto ro). E' comunque indispensabile per il nostro riguarda gli aspetti più pratici (smontaggio del progetto. Successivamente, scopriremo come LCD, settaggio delle distanze di base, ecc), an- entra in azione la fresnel nel nostro design. I due lati della fresnel hanno caratteristiche difche per non appesantire troppo l'articolo. ferenti: lato liscio: prende o riceve in maggior parte solo la luce che passa nella regione del suo cono, con Setup di base Ogni proiettore a LCD segue un disegno di base. una direzione angolare che si concentra nel suo Ovvero, tutti i proiettori a LCD devono avere focale. [vedi la Lunghezza Focale] lato ruvido: presenta gli anelli di Fresnel, scanaalmeno questi componenti: lature concentriche realizzate trasformando la Fonte di Luce curva continua in una serie di superfici con la Lente Fresnel stessa curvatura, non continue. Le scanalature Panello LCD consentono il passaggio ottimale solo della luce La Tripletta / Obiettivo Il diagramma sotto raffigura il setup generale. che viaggia in direzioni parallele. Raggi aventi E' molto importante che tutti i componenti sia- angolature differenti subiranno una rifrazione e no di qualità. La qualità del risultato finale di- non si concentreranno nel focale. Come potete immaginare, un progetto costruito pende da tutti i componenti. La fonte luminosa emette un cono di luce. La prima lente fresnel raccoglie il fascio luminoso e ne cambia la conformazione (da conica, appunto, a parallela). Una seconda lente fresnel a questo punto rifocalizza la luce (passata attraverso il pannello LCD) verso l'obiettivo. Quest'ultimo ha lo scopo di mettere a fuoco e quindi proiettare a schermo o sul muro l'immagine con un certo ingrandimento. È essenziale che tutti i fuochi degli oggetti qui 46 senza lenti fresnel non sarebbe in grado di convogliare al giusta quantità di luce attraverso il pannello LCD per più di un motivo: la natura puntiforme della sorgente luminosa l'utilizzo effettivo di una piccola percentuale della luce emessa (viene infatti posto un piccolo riflettore dietro alla lampada per recuperare parte della radiazione emessa nel verso sbagliato). É ovviamente necessario che la fresnel abbia dimensione pari alla diagonale del pannello LCD: in caso contrario la luce convogliata dalla lente non coprirà il display. Perche' usare due Fresnel? Riportiamo qui il nostro design di base, e questa volta indichiamo con le freccine la direzione dei raggi emessa dalla fonte di luce. La prima fresnel, rivolta con il lato liscio verso la lampada e posizionata ad una distanza dalla lampada pari alla propria LF, o lunghezza focale (210 mm), ha la funzione di cambiare direzione al fascio di luce, trasformandolo da conico a parallelo. A questo punto la luce attraverserà il pannello LCD avendo una diffusione(e quindi consentendo un'illuminazione) abbastanza uniforme. La seconda fresnel (LF 310 mm) avrà il lato liscio (adatto a raccogliere un fascio luminoso parallelo) rivolto verso il pannello LCD. Il lato zigrinato conseguentemente sarà rivolto all'obiettivo e lì vi concentrerà la luce. La Tripletta (L'Obiettivo) Tripletta: E' un assemblaggio di tre lenti che sono montate insieme in maniera particolare. Il particolare posizionamento delle tre lenti conferisce alla Tripletta una resa qualitativa superiore rispetto ad altre tipologie di obiettivi meno sofisticati. Entro certi limiti, evita aberrazioni prospettiche. É comunque essenziale la scelta di una giusta lunghezza focale: quanto maggiore sarà, tanto più piccola sarà l'immagine a schermo. Chi pensa che non sia un problema avere uno schermo proiettato troppo grande, dovrebbe provare l'effetto “ping-pong”: non è affatto comodo voltare al testa per seguire l'azione o le immagini. In generale, sotto i tre metri di distanza non si dovrebbe superare i due metri di diagonale a muro. La Lunghezza Focale La Lunghezza Focale (misurata in millimetri): E' la distanza dal centro della lente al punto in cui l'immagine viene messa a fuoco. La misura si effettua ponendo l'obiettivo sotto ad una fonte luminosa e variando la distanza dal pavimento finché a trovare la dimensione minima del punto luminoso proiettato a terra. La lunghezza focale non deve essere troppo corta: in caso contrario, la distanza di messa a fuoco sarà troppo vicina al pannello LCD e questo non potrà essere racchiuso interamente nel suo ridotto campo visivo. Una volta scelta la tripletta dalla lunghezza focale più adatta, sarà necessario scegliere di conseguenza una lente fresnel con lunghezza focale simile al obiettivo. Altrimenti, parte della luce non entrerà nella tripletta. Alessandro Trinca Tornidor PAVIA - TORTONA in NOTTURNA Ed ecco, dopo che già il tempo ha caramella- trasudar nervoso al punto che si crea calcare to le fatiche da noi sentite, è arrivata l’ora, nei pori della pelle. si secondo il pampa natale ( pampanatale= Il perchè lui era li: aniumale metticcio in estinzione dal 1992, vivendo in una famiglia dove da sempre vive in zona di penombra , va a letto presto vieni considerato il più calmo sei spinto a ed è predisposto ad una lunga e duratura fare cagate pazzesche ( anche questa volta vita di coppia, si contraddistingue per la però non ha superato il babbo Mario che di folta chioma scura, ha la potenzialità di chilometri in gioventù se ne era fatti ottanta cambiare identità ( svariati esempi in nume- sbadigliando annoiato all’arrivo). ri storici di V.D.C. ) ha il corpo cremito di In più che dire... gli articoli lunghi no piaclunghi peli per le stagioni più fredde, istinti- ciono a nessuno, quindi ora passero a devamente è predisposto alla gerarchizzazione scrivere Mason che con la storia non c’entra della sua razza ( ma lo fà con nonchalance nulla. Terzo gemello della famiglia Ferrari, il piccosatirica ) Stimato per il pragmatismo e il senso per lo Giovanni fù esiliato dalla provincia di lLecl’economia viene facile catturarlo con cibi e ce all’eta di tre mesi, perchè aveva delle bevande dolci con cui è stato svezzato rimostranze omicide contro la gente del sud italia, così che fù accolto ”nutella , spuma, cee addottato dalla famidrata tassoni”. glia Mason. E’ or giunta l’ora di Cullato ei fù dalla pacata concludere ciò che è e languida aria veneziastato iniziato ma no sò na, crebbe nel diletto bene dove eravamo delle sette arti maggiori, arrivati, indi per cui ma già all’eta di 4 anni cercherò di rimmergerinizio a schiavizzare con vi nella fiaba con una l’inganno le sue due breve sintesi...... sorelle Anna e GiovanniI protagonisti erano tre na, usate per i suoi loTurker: ominide vicino schi traffici al casinò. all’homo sapiens Il cairolotto Fastidioso all’opera Fu così esiliato dalla sapiens, contraddistinto da violente crisi mistiche dovute al capitale Veneta e prese domicilio a Pavia. suo leggero equilibrio mentale, codeste li Li cresce facendo una magistrale gavetta comportano quindi rallentamenti motori o al nelle mura del Fraccaro, già il primo anno contrario ipertrofici e fulminei scatti di folli- aveva raggiunto parte del monopolio dei a..... parole dette a caso o addirittura versi media dell’istituto non che creo un movionomatopeici, si calma solo con dosi eccesi- mento nel 05 con altri loschi individui; il ve di metanolo indi per cui per tutto il viag- Pampa natale Simone pellegrin, il risoluto gio ne è convenuta la sua posizione a me Michele rizzi, e altri due personaggi retro. Il motivo per cui è finito in passeggia- dall’ambiguo comportamento che sono praticamente uguali d’aspetto ( una tenera rata: al momento della partenza era leggermente gazza oggi lobotomizzata da cause inspiegafebbricitante ( non è una bufala) e allora a bili diceva di averli visti unire i minogli e ben pensato che 50 km di camminata sotto scomparire). la pioggia alle due e trentacinque di notte Tornando a Mason la sua carriera gerarchica fossero più salutari che rischiare di soffocare andava via via crescendo raccogliendo i consensi dei colleggiali gia nel 06, comandava sotto le coperte. Bè me che dire di me: d’aspetto sono uguale in vie non ufficiali monopolizzando due su a capitan america con la differenza che, tre dei presenti dell’assemblea. siccome ho una alimentazione sconessa a Ai giorni nostri Mason Giovanni ha la carica volte mi trovo a produrre gas tossici per Bin pubblica di Senatore a vita dell’istituto cluniacense pavese e del coleegio Plinio FraccaLaden, per questo sono ricercato da Bush. ( la schizzofrenia di Turker è stata causata ro; gestisce la rendita e i fondi delle manifeda un pasto di leguminose e bicarbonato di stazioni truffa che portano il nome del collegio e voci non ufficiali di corridoio lo dicono sodio). Il perchè sono partito: non sò quando far già rettore del collegio e vescovo di Pavia. finire uno scherzo, poi con l’orgoglio di mez- Anche se il quesito per tentato genocidio di zo sembra sempre a me connessa razza, sequestro, violenze sui più deboli e l’esistenza del mondo, in pratica mi hanno traffico di soldi falsi riciclati al casino di Venezia; Mason Giovanni è oggi la persona detto coniglio. Napo personaggio intrinseco, strano da ve- più potente che conosco gestisce qualsiasi dere in giro ad una certa ora, perchè il suo “ mezzo di comunicazione, manda messaggi giardino, è sempre pieno di erba” e a una subliminari tramite un bombardamento visicerta nella sua testa sbocciano le primule vo di immagini da lui assemblate ( abile “un’eterna primavera”. grafico pubblicitario studioso di psicologia Ma quando sceglie il digiuno digiuna e a giapponese) digiuno i fiori diventano pistoni di una loco- Da poco sospettato di essere all’apice di un motrice che sputa fuoco l’ipertensione gli fà traffico di droga ormai distrutto nelle fonda- Impresa menta con l’abile uso di un’infiltrato” operazione Gesù” gli incriminati derivati dall’operazione sono: Dario Maragliano il sudista, arrestato mentre scioglieva una spia valtellinese nell’olio piccante. L’inquieto bastonatore ( Toz) colui che aveva il ruolo di pedinare il corriere e in caso di sgarri ........ Messina lo scanna cristiani, il ricettatore chiamato così per il suo vizzietto ( sventra tutti gli orifizi che gli capitano a tiro). Sono ancora latitanti l’insolito Idro ultima ma potente ruota el carro, riforniva il polo della nave con dosi di eroina tagliata, ultimo avvistamento strafatto dentro un cesso che cercava la dose. Marvaldi Edoardo il suo tratto psicologico alterabile è ancora motivo di studi, ne sono impegnati la clinica Maugeri che ha apertoo un dottorato su di lui, la BBc, Mbc,Fox e la Nasa non che lo specialista in psichiatria Nicolasi tutt’oggi profugo in Svizzera. Volto e ruolo sconosciuti si sà solo che ha ucciso una ragazza alta mora trovata con tracce di liquido seminale in bocca e arrotolata in una tovaglia, l’autopsia a riconosciuto altri tre stupratori un certo Bob di non chiara identità, Leo un camionista violento e Jaque renault altro criminale indagato per traffici illeciti. Chiudendo la lunga lista di criminali finanziati da Giovanni Mason vorrei infine tornare alla sua posizione di predominio preponderante quasi assoluta che sta acquisendo a livello globale (la sua arrogante megalomania è indiscussa) io stesso sto sedendo su una poltrona chiamata Mason sedicesimo. Oggi come oggi, come unica opposizione è conosciuto un piccolo movimento finanziato in via non ufficiali dal leader calabrese Vincenzo Romano che ricopre anch’esso la carica del senatore del triunvirato del collegio Fraccaro. L’astio fra i due è ovviamente combattuto in vie non ufficiali tra bande armate che stanno alle loro dipendenze. E in quanto a me si anche io sono stipendiato da Giovanni Mason ricopro la carica di segretario generale e domestico. Con questo scritto come voi capirete o così firmato le mie memorie non che sarò costretto alla latitanza Sempre vostro Tonucci Mattia Comunque per fare contento il Pampa, la famosa passeggiata si è conclusa per Turker a 10 km dalla fine, dove per qualche strano motivo a deciso di iniziare a correre per dieci km con i piedi snguinanti dalla parte opposta.....come vi dicevo un folle. Mentre gli altri due allibiti continuarono a insultarsi sotto l’unica grande grandinata del duemila e sei fino ad arrivare stremati a Torotona. Tutt’ora si cerca il corpo di Turker disperso per il Piemonte. Mattia Tonucci 47 Finali NOMIGNOLI DA COLLEGIALI “Dopo questo excursus spero esauriente vi chiederete: è comoda parlare del soprannome degli altri, ma del tuo ne vogliamo parlare? In effetti PampaNatale è un bel caso di studio: di esso mi dedicherò nel prossimo numero di Voci di Corridoio, se avrete ancora la pazienza di sentirmi…”. Eh già, anche il direttore ha tirato un minipacco nella storia di Voci per lo meno uno solo ai suoi lettori (per non parlare della pazienza dei miei cari colleghi di redazione a cui ne ho tirati anche più d’uno). In quell’articolo affrontavo il tema dei nomignoli affibbiati ai collegiali presenti lo scorso anno in collegio. Mancava giusto quello del sottoscritto: Pampanatale. Cominciamo dall’etimologia e dalle origini. Questo nome è una fusione tra i nomi e cognomi di due ex collegiali fraccarotti, usciti qualche anno prima che entrassi io. Uno di loro si chiamava Natale, l’altro Pampanin (tuo chiuso!). Il padre di questo soprannome è stato Angelo Savini, uno degli anziani più longevi della storia del nostro Collegio. Con Denzel cenavo quasi ogni sera durante il mio anno di matricola e vi assicuro che lui era molto più in carne. Non era l’unico compagno di cene, c’era infatti anche un certo Montolivo, non Giorgio ma Luca, da cui ho ereditato anche la camera. C’era spesso anche il Supremo, nonostante Simone preferisse decisamente la cucina del Mc Donald’s o quella della pizzeria Il Castello e la sua bresaola e gorgonzola! Infine c’era Florian, un erasmus, mio compagno di stanza tedesco di Norimberga. Oltre a noi cinque, spesso si aggregavano altri collegiali alle nostre cene; fu proprio durante una di queste, tra le prime, che Sapington tra un disco dei Bad Religion e una filippica sul diritto societario coniò il mio soprannome. Tutti giù a ridere a parte il crucco che guardava i Fraccarotti con aria stralunata! Beh da quel giorno sono Pampanatale. Mica granchè come nomignolo, a colpo d’orecchio suonava anche un po’ impacciato. Comunque oramai era fatta, niente abbreviazione si raccomandavano tutti, dal momento che Pampa (Pampanin) era molto noto e la pronuncia del suo nome incuteva abbastanza timore (si dice portasse sfiga o rogna, vi lascio immaginare cosa successe quando alla tesi di laurea prese 0 punti, poveretto). Io alla sfortuna non ho mai credut o quindi la cosa n o n m i pesava affatt o . Tant’è vero c h e oggi quasi tutti coloro che hanno vissuto con me in collegio mi chiamano Pampa, punto e stop. Ad ogni modo, come dicevo, il peggio sarebbe ancora dovuto venire: da lì a poco il poliglotta Turconi ha rivisitato il mio nome in Pampanoel, proprio così, alla francese. Immaginatevi voi se già era imbarazzante Pampanatale quanto poteva esserlo Pampanoel! Ma non è finita, perché Montolivo vedendomi prendere qualche chiletto (al mio ingresso in collegio pesavo quindici chili in meno!) cominciò a chiamarmi panda e non intendeva la Fiat ma l’animaletto grazioso che si ciba di eucalipto. Ero tragicamente arrivato a chiamarmi Pandanatale, o alla francese Pandanoel. Ma non finisce qui. Siccome sparare sulla croce rossa è sempre stato in voga tra le nostre amate mura, e prima lo era anche molto di più, Bernieri si inventò una panzana in cui io apparivo come un drogato (in senso buono si intende!); e quindi giù di Droganatale o, come sempre, Droganoel o per lui semplicemente Droga. Poi c’è stato il mirabolante 4 a 0 a La Coruna patito dal Milan che venne estromesso dalla Champion’s. Io che a quei tempi non perdevo neanche un allenamento dei rossoneri ho guardato la partita con il mio amicone, il Supremo. E quale occasione migliore che una partita in sala comune per deridermi: “assomigli un po’ a Pandiani (calciatore che militava nel SuperDepor in quegli anni)”, mi disse il non ancora medico “già potremmo chiamarti Pandianinatale”. Ma non finisce qui: perché fin che i nomignoli te li appioppano gli anziani nulla da dire o quasi. Ma nel mio caso sono riusciti a soprannominarmi anche se più giovani: fu proprio Giovanni, Kapa, il vicedirettore, che si inventò Zampanatale o Zampanavale (non ci provo nemmeno a dare una spiegazione vista la nostra demenza acuta). E cosa dire di ProdiNatale? Uno dei più gettonati nonostante la mia repulsione (non per motivi politici ma essere paragonato al mortadella, sapete non è proprio soddisfacente). Com’è, come non è questa è la storia del mio soprannome. Negli anni vari episodi e questioni varie ma hanno portato ad averne altri, tipo Direttore, Dittatore, Democristiano, Patafrulli (chiedere a Yoghi). Tutto quello che ho scritto fin qui può contribuire a dare un’idea dei soprusi che ho patito e del fatto che seppur non bello mi tengo stretto il mio Pampa, porti la sfortuna che deve portare. Pampanatale...o decidetelo voi NIGHTMARES II Continua dal numero 41 pagina 4 Accidenti, per un attimo il numero della vostra camera vi era sembrato il 15. Ma riecco il vecchio 44 che vi sorride, che strano effetto che fanno gli incubi. Cominciate a vagare per il collegio ma non vi ricordate assolutamente niente del passato più recente. Ma ecco che Montolivo vi taglia la strada. Notate però qualcosa di strano. Il Monto procede con andatura zompettante, ha in mano la sua solita tazza, un grosso orologio e dalla folta capigliatura corvina gli spuntano due orecchie bianche da coniglio. Dovete assolutamente scoprire cosa contiene quella tazza e dove sta correndo il bianconiglio. Cominciate a seguirlo, ma appena arrivati nei pressi della 54 un odorino di thè alle mille fragranze diverse vi rapisc letteralmente. Una voce assordante vi invita a prendere un thè. Non potete far altro che fermarvi a pasteggiare con questo strano 48 individuo dal marcato accento marchigiano e con in testa un cilindrone sfondato. Dopo aver assaporato più di 47 tisane diverse e dopo aver festeggiato 15 noncompleanni riuscite a lasciare la 54 . Siete nuovamente sulle tracce del biancolivo. Ora vi trovate nel corridoio spallanzani e la strada è sbarrata da un enorme narghi caricato inverosimilmente. Bellissime e disinibite ballerine danzano intorno allo strumento fumante. Il denso fumo che pervade l’area circostante vi fa cadere in uno stato di esilarante delirio in cui conversate con un brucone blu Gigante su questioni di medicina e di basket. Alla parola cairoli però l’essere immondo impazzisce letteralmente e vi scaccia in malo modo dal suo harem. Siete di nuovo in corridoio, cazzo il biancolivo! Ha appena svoltato l’angolo. Riparte l’inseguimento. Siete ad un bivio, due porte, due bivi, quattro porte, tre bivi, sei porte. Non sapete più che pesci pigliare. In vostro aiuto compare l’OSTREGAtto,che esprimendosi in pavese stretto vi indica la strada giusta e poi scompare. Entrate dunque nella porta più piccola. Vi trovate in una sala reale con tanto di trono e siete accolti da uno squillo di trombe assordante con a ruota rose rosse di Massimo Ranieri sparata a palla. Su una parete della camera viene proiettato la versione pornografica de “il gladiatore” di Ridley Scott. Ad un tratto irrompe nella sala la regina. Riccioloni lunghissimi, tailleur rosso, top azzurrino e tacchi a spillo. La visione vi provoca conati di vomito. Correte al lavandino per sboccare ma il lavabo è ingombro di strani esserini che cominciano a tirarvi i capelli,a schiaffeggiarvi e poi a sbaciucchiarvi. Sono i Nannarennen, gli gnometti dispettosi, cattivi e buoni allo stesso tempo. In preda al panico cercate di scappare, ma la via d’uscita è ostruita. Siete costretti a gettarvi dalla finestra per sfuggire all’oblio della follia che vi circonda. Ormai siete fuori. Un prato immenso si estende per chilometri. Il biancolivo corre davanti a voi. Riparte l’inseguimento e vi chedete dove vi porterà mai questa storia assurda e quando mai vi risveglierete... Rezza DIARIO DI VIAGGIO—PT. SECONDA Questo articolo era destinato al numero 14 ma, dato che il mio disordine coinvolge anche i file del mio pc, si era perso in una sottocartella dell’ormai imponente archivio di VdC. In occasione del numero 50 l’ho ritrovato e quindi ecco a voi la seconda parte del diario del nostro viaggio a Londra alla ricerca di Colucci, dove io, povera matricola vergine della vita di mondo, ero stata irrimediabilmente trascinata da 2 pessimi elementi come il Pede e il Naza sulla via della perdizione e dell’alchol (soprattutto dal Naza), insomma alla vita del vero Fraccarotto. Segue dal numero 13 Domenica 5 marzo – Secondo giorno [14:00]: Dopo una nottata (e mezza giornata) di sonno “intenso” su un matrimoniale diviso in 3 (chi ha mai avuto la fortuna di dormire nelle vicinanze del Naza può capire cosa intendo), ci avviamo ad un giro culturale (con annessa immancabile inculata della vacanza, nello specifico una pizza immangiabile sul lungo Tamigi) per la City. [19:00]: Prendiamo la metro e diamo il via alla serata mettendo piede nel quartiere alternative per eccellenza: Camden. Ci piazziamo in un tipico pub inglese e la serata scorre piacevolmente accompagnata da bicchieri di rum&coke (non rum&coca che vuol dire tutt’altro!), Roma-Inter alla tele, sfide di biliardo, limoni tra uomini, tra donne, tra donne e uomini e bionde che mordono (Dalso). In questa circostanza conosciamo Erin e la sua amica che però alle 11 ci lasciano soli nonostante l’impegno linguistico del Pede che per tutta la sera ha sfoggiato il suo inglese portentoso. [12:00 – 4:00]: Vaghiamo senza meta per Londra, la serata è bella, la compagnia pure, in- contriamo tra gli altri un Casertano appena arrivato che non sa una parola di inglese (e poco di italiano), non ha casa e a cui l’agenzia di viaggio ha appena inculato 500€. Lunedì 6 marzo – Terzo Giorno [12:00]: Riordiniamo casa sotto la guida di Dalso che si riscopre improvvisamente minuzioso o forse semplicemente timoroso della sorella. Lo accompagniamo al bus dove ci salutiamo e parte per l’Irlanda a trovare un altro amico in Erasmus. Finali [14:00 – 16:00]: Anche oggi pomeriggio culturale all’insegna della National Gallery: immensa, troppo per due ore, ma anche una settimana sarebbe poco. Tra l’altro l’entrata è gratuita, cioè, se siete un londinese che non ha un cazzo da fare potete andare a farvi un giro al parco o, se piove, una passeggiata tra Leonardo e Caravaggio. [17:00 – 22:30]: Ci buttiamo dentro un locale a Trafalgar Square, stranamente economico, e ne approfittiamo per berci 6 birrozze a testa e passare la serata sbronzandoci, ormai la vacanza è andata, non resta che ridere e scherzare sui giorni passati assieme, la bevuta di conclude in bellezza con un sms in arrivo dall’Italia: siamo in finale di Basket, un BimbeBelle a Trafalgar Square non ce lo toglie nessuno. [1:30 – 13:00 di martedì 7]: Accompagniamo Colucci a prendere il treno per quel postaccio che è Reading dopo esserci fatti un bel FastFoodNightTour con valige al seguito. Dopo la solito oretta sui confortevoli sedili Terravision arriviamo all’aeroporto di Stansted, ne approfittiamo per spendere gli ultimi soldi che ci sono rimasti nelle solite cazzate che si comperano alla fine di un viaggio, per rubare qualche cartolina in bianco e nero per la collezione di Pampa che le aveva espressamente richieste e farci un pisolino attendendo l’aereo per Bergamo. Un’altra avventura se n’è andata e le torri sono all’orizzonte. Mason Voci di Corridoio Direttore responsabile Simone Pellegrin Vice Direttori Elia Ferrari Giovanni Ferrari Art Director Giovanni Mason Redattore Andrea Violetto Ultimo arrivato Luca Rebecchi Da due anni che vivo l'esperienza collegiale, piena di emozioni e di nuove conoscenze. Da un anno che conosco te e tutto quello che sembrava normalmente importante è divenuto straordinario. TI AMO MARZIA Fede 49 Indice -1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13-14-15-16-17-18-19-20-21-22-23-24-25-26-27-28-29-30-31-32-33-34-35-36-37-38-39-40-41-42-43-44-45-46-47-48-49-50- 50 INDICE Prima Pagina La somiglianza e lo sberleffo (Pampa) ; Chi l’avrebbe mai detto? (Naza) Un altro giorno in collegio (Yoghi) ; Un viaggio oltre il confine della vita (Camo) Collegio famiglia Fraccaro (Turker) ; Esortazione (Allavena) ; Rinoplastica A presto fraccarotti! (Sars) ; Dottore del buco del... (Italo) Che bello il piano (Borserio e Montolivo) Personalità scomposte di un anonimo ; Fraccarotto ad honorem A proposito delle primarie del Partito Democratico (Gamba) Sindrome post Fraccaro: un bilancio provvisorio (Pede) ; Jole (Ami) Se questa è libera informazione (Longobucco) Londra chiama le città lontane (DeBe) ; L’italia che amo (Brad) Istruzione e merito (Panella) Che triste essere della MCC (Nobis) ; Curiosità economiche (Scifo) La bambina dal grembiule rosso (Maiocchi) Il Fraccaro è (Marzia) ; Come and study in Opole (Johanna) U fotti cha tras’a testa, spaddi non’avi! (Messina) ; E fu sera e fu mattina (Violetto) Cena delle matricole (Big Jim) ; Il Giuramento (Ostrega) Le riflessioni dell’ora di merenda (Ste) ; Cari goliardici, balordi, simpatici fraccarotti (Anna) Vicini antipatici (Ilaria) ; Quei teneri fraccarotti (Elena, Betty e Laura) Pliniando per il mondo (Berger) ; L’informazione in Italia (Lazzari) Gli strani casi della medicina (Ricky) La prostituzione sacra nel mondo antico (Paolo) Alter ego Angolini (Maldini) ; Globetrotting (Enzo De Barbieri) CasaPlinio (Oda) ; Test (Verby) Audioteca (Savini) Perdono Mendieta Sondaggione (Franz) Un posto al cinema (Violetto) ; La morale (Perellino) Tre domande a Sarcinelli L’angolo poetico (Trameri) ; Sem cumasch (Como) Valeriano docet (Lanza) Pagina culturale (Polo) Caffè letterario (Uzzino) ; SuperFraccaLotto La musica che mi gira intorno (Montolivo) Rugby mania vol.3 (Marcone) ; Cocktailmania (Turconi) Il punto di Gotta ; Non solo divani (Rizzi) Il sexy oroscopo (Mendieta) ; Chi l’ha visto? 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