Voci Corridoio
di
Numero 50—Anno III
settimanale fraccarotto
15 novembre 2007
CAIROLI
MERDA
LA SOMIGLIANZA E
LO SBERLEFFO
Quando si usa internet bisogna fare sempre
molta attenzione: non tanto a come lo si usa,
piuttosto a chi si ha a fianco quando lo si usa.
Maragliano è un ragazzo di cui bisogna stare
attenti sempre (nel senso buono, s’intende!).
E’ uno di quegli elementi disposti a tutto pur
di spezzare la ripetitività dei giorni di novembre. E se una sera manda qualche capellone a
recapitare un pacco “importante” nelle mani
di Idro, può anche darsi che due giorni dopo si
inventi una storiella ad hoc capace di catalizzare l’attenzione del collegio e non solo. Basta
una sbirciata alla rete, una somiglianza azzeccata e comincia il divertimento. Una settimana
passata a far credere che il nostro caro amico
collegiale si fosse d’incanto tramutato in un
attore hard, fino a far comparire la voce Mattia Tonucci su Wikipedia. Tutto costruito ad
arte con la complicità di qualcuno, compreso
il soggetto in questione e il sottoscritto, il quale allo sberleffo ha dedicato un editoriale su
questo giornale. E infatti Pampanatale, come
molti altri che vivono spesso a contatto con il
moro di Fossombrone, aveva notato qualcosa
che non andava. E perché non diventare complice di Maragliano, alias Lupo Lucio,
nell’ennesima trovata in grado di destabilizzare l’ambiente? Perché non divertirsi a fare il
democristiano bacchettone sempre pronto a
prendersela col nuovo che avanza? Andate a
leggervi l’editoriale del numero 49, raccolta di
moralismo spazzatura. Non crediate sia sempre così: anzi, l’agrigentino tentatore non bussa mai alla mia porta. Ma dovevate vedervi a
ridere un po’ interdetti sullo show di RedTube, dovevate vedere le occhiate di Tonucci
sottoposto a complimenti di ogni genere, per
non parlare delle bottiglie stappate in suo onore! Roba da matti.
Simone Pellegrin
Dodicirighe
Sono di cinque tipi gli articoli che
troverete in questo supermeganumero di VdC. Innanzitutti i classici
articoli che ci caratterizzano in
quanto settimanale di informazione
e opinione libero e indipendente, il
solito editoriale, i soliti commenti ai
fatti salienti, etc.
Articoli più generici, di argomento
vario, dalle storie dell’orrore, alle
salamandre, tutti frutto delle menti
malate dei fraccarotti. Abbondano
gli articoli celebrativi, che trovano
una loro sezione apposita data
CHI L’AVREBBE MAI DETTO?
Abito al piano terra, per cui non devo più fare
tutti quegli scalini. Oltretutto, è assai raro che
un vicino di casa ostacoli il mio cammino
verso la porta di casa. Tutto è molto meno
faticoso.
E così, Voci di Corridoio è arrivato a quota 50.
Chi l’avrebbe mai detto? A partire da quel
giorno in cui Pampanatale ci aveva annunciato misteriosamente di volerci esporre un progettino, ne è passato di tempo. Ora la redazione sembra una redazione vera!
Aveva affibbiato a ciascuno di noi un ruolo,
quel maledetto. Io ero finito nella categoria
‘opinionisti’, a qualcuno era capitato di diventare da un giorno all’altro ‘critico
musicale’,
oppure
‘cronista
sportivo’. Mancava solo la categoria che a lungo si sarebbe rivelata la
più
prolifica:
quella
degli
‘sparaminchiate’.
Comunque, il giornalino era partito
nella maniera giusta, avvolto da un
entusiasmo crescente che è rimasto solido nonostante le prime
‘migliorabili’ impaginature di Mason. La costanza della redazione e
l’opportuna invadenza del noioso
direttore hanno reso VdC una sana
abitudine del popolo fraccarotto.
Pian piano, prendevano piede rubriche storiche come
‘Il sessuologo’ o ‘Il
l’importanza del numero che avete
tra le mani. Altra categoria: le rubriche, vecchie, nuove, di gran successo e fondamentali nella struttura di VdC. Concludiamo con una
serie di conclusioni (ovviamente),
tutto ciò che aveva avuto un inizio
in questi 50 numeri qui trova la sua
conclusione.
Alla fine troverete un indice che vi
potrà aiutare nella consultazione di
questo “volume”.
Buona Lettura!
punto di Gotta’, mentre il dibattito sulle questioni d’attualità si faceva sempre più serrato.
Si poteva approfittare dei consigli eat&drink
di Giuliano e Turconi, o perdersi nei racconti
di De Barbieri.
Nascevano anche infausti appuntamenti, come ‘Il grande bordello’ o l’indimenticabile
meteora ‘Sem Cumasch’, iniziative apprezzate
in ogni caso dai
lettori più grossolani.
E, a proposito di
iniziative, quelle
della
redazione
sono sempre state
originali e divertenti, a partire dal
semplice ma irrinunciabile
aforisma fino alla sensazionale raccolta
di figurine.
Le notizie ‘interne’
sono sempre state
in primo piano, mantenendo aggiornati i fraccarotti sulle iniziative presenti e future. Inoltre, VdC ha documentato magistralmente le
memorabili (e meno memorabili) imprese
dello sport biancorosso, pubblicando le epiche edizioni straordinarie in occasione dei
nostri trionfi.
Infine, vanno ricordati tutti coloro che hanno scritto per
il giornalino lungo questi 50 numeri, che non sono stati
citati ma che sanno comunque quanto prezioso sia stato il loro contributo.
Ho avuto la fortuna di far parte per un certo periodo
della redazione, e di assaporare il gusto delle nottate
del mercoledì (alcune leggendarie, come quella alcolicamente parlando eroica dell’art director: complimenti).
Credo di poter dire che un gruppo di persone che una
volta alla settimana fa le cinque di mattina per poter
dare ai collegiali il piacere di leggere un nuovo numero
di VdC non ha un cazzo da fare. Però è giusto che ognuno di noi gli voglia un po’ di bene.
Bravo VdC. Anche adesso che vivo al piano terra e nessuno mi ferma per fare due chiacchiere, due voci di
corridoio le posso ancora sentire.
2
Naza
UN ALTRO GIORNO IN COLLEGIO
Sorge il sole di un nuovo giorno su di noi
fraccarotta gioventù. Lunghe le ombre si staccano dalla base delle torri, risuona alto nell'etere il flauto di uzzino. I primi raggi baciano le matricole
ovilate, pazienti nella
loro rassegnata attesa
come i pastori nomadi
nella steppa. La luce
neonata rischiara le
loro stanze vuote,
nella fredda penombra i letti sono vuoti e
intatti. La luce di un
nuovo anno in collegio, per me il terzo,
svela appena i contorni di figure immerse
nell'ombra.
Quando sono arrivato,
il collegio mi sembrava un posto fuori dal
tempo. Immutabile negli anni, impassibile
dinanzi al corso dell'esistenza. Il percorso che
da matricole trasforma in fagioli, poi in colonne, poi in anziani mi appariva tanto interminabile da farsi irreale. Più tardi imparai che ai
piedi delle alte torri tutti passano, nella timorosa incertezza del loro primo giorno, per poi
ripassarvi dopo mille altri giorni e imboccare
una via nuova. Essere terzo anno è strano, i
tormenti subiti in tempi antichi ritornano alla
mente e sussurrano all'orecchio un'infinità di
consigli sadici. Ma tutto sommato non ci è
concesso di indulgere alle voglie di violenza
spietata e cieca (anche se Adolfino qualche
volta mi ha ispirato violenza, non so neanche
perchè ma mi viene voglia di picchiarlo un
po'). Bisogna portare pazienza, e ricordare
che, nonostante il pelame disgustoso che ha
il bidello, ciò che si infligge a una mqm è ben
più del compiaciuto nonnismo. Mi è capitato,
mentre cercavo di spiegare
ad amici miei la vita collegiale, di sentirmi chiedere
proprio
questo,
se
“facciamo nonnismo”. Mai
come oggi vedo che il collegio che conosciamo non
avrebbe speranza né ragion
d'essere senza la matricola,
che è parte integrante di un
complesso di regole e tradizioni tale da potersi definire
una subcultura. Ho avuto
per un semestre un professore che, da vero ex ghisleriano sfegatato, spendeva
spesso qualche parola sull'
“ordinamento giuridico dei
collegi”, come era solito definirlo. E la cosa
mi è tanto più chiara quanto più ripenso
all'anno passato alla residenza-pollaio Golgi:
ho già annoiato parecchi fraccarotti ricordando l'isolamento e lo squallido anonimato in
cui vivono molti inquilini (o subinquilini, talvolta barboni, saltuariamente Gei-gei). Non
sono mai arrivato a conoscere tutte le persone nel corridoio dove vivevo, e reputo senza
timore di smentite che l'unico elemento di
aggregazione sia la famigerata squadra di
calcio. Matricolette, siate contente quando
agiamo sulle vostre mediocri testoline per
operarvi il miracolo e trasformare voi in animali sociali (cosa che tutti siamo secondo
Socrate). E vogliate bene ai nostri simboli
perchè sono l'emblema di ciò che ci unisce. E
fate come D'Antuono che ancora adesso se gli
Interni
chiedono chi è Niccolò ha spesso dei dubbi
(nega e mi metto a ballare sulla tua pancia).
E non spogliatevi in discoteca come Cesario, e
non siate piccoli e neri come Calimero o Tinelli, e e...
Volere e non volere le stesse cose, questa è
la vera amicizia. Sono le parole che Sallustio,
storico romano contemporaneo di Cicerone,
mette in bocca al congiurato Catilina. Parole
che per questo si adattano benissimo a noi,
oltre che per il chiaro richiamo al motto, anche per l'accostamento singolare tra la sua
congiura e la nostra loggia massonica. D'ora
in poi sono il fratello muratore Yoghi, per
tutti.
Il collegio, un baluardo contro gli assalti del
tempo. Niente di più falso. Il collegio vive e
muore ogni volta, con ogni nuovo arrivo e
ogni nuovo addio, ogni anno cambia il suo
volto, che pure porta i segni di chi ci è passato. E il suo volto è duplice, da un lato effimero, dall'altro granitico e impersonale, dalla
durezza di chi ha molte primavere alle spalle.
Eppure, dopo poche ore di sonno, il pacato
Halloween provvede al mio risveglio rivolgendomi garbate parole, con una sorta di compiacimento masochistico misto a prudente
cortesia. E tu, Uzzino, riposando nel tuo remoto Paradiso, studi su un esile flauto una
canzone silvestre. Mentre ancora risuona in
fondo ai corridoi l'eco antica del pianoforte
del maestro Pedeferri, partito con gli abituali
compagni di ventura alla volta di un posto
lontano chiamato l'Appartamento, penso che
Cesario non è fuori dal collegio, ha solo subito una dislocatio veramente ben fatta.
Idem Velle
Yoghi
UN VIAGGIO OLTRE IL CONFINE DELLA VITA
Ora vi racconterò cosa è successo. Mi sono
svegliato di mattina presto, non mi ricordo
l'ora ma svariate sveglie mi strillavano in faccia e così ho capito che era il momento, il
momento di alzarsi.
Era presto, troppo presto, ancora non ero
pronto, il sangue
non mi fluiva bene
nelle vene ma io mi
sentivo eccitato.
Una macchina mi
aspettava davanti il
collegio, cosi, dopo
essermi preparato,
scesi.
Durante il viaggio non pensavo, ero in uno
stato di incoscienza, mi lasciavo trasportare
dagli eventi, non potevo sfuggire al mio destino.
Arrivai davanti all'ospedale sballottato dal
viaggio, avevo bisogno di nicotina, fumai.
Entrato, attesi con ansia il mio turno, il dolore
non era mai stato così forte, ero tornato in
me, volevo farla finita, quell'operazione doveva per me essere l'inizio di una nuova vita,
qualcosa in me doveva cambiare.
Mi chiamarono, entrai in una camera, una
camera bianca, mi guardai intorno, ero a disagio, finalmente compresi, mi stavano osservando, non mi andava di dare soddisfazione a
questo infame destino, che invece di lasciarmi condividere questa esperienza
con una bella ragazza, si burlava di
me, consegnandomi il mio peggior
nemico come compagno, mi stesi
sul letto.
Ero indifferente a tutto, il terzo
individuo che si aggirava, un anziano signore, mi si spoglio davanti,
era il suo turno; una donna prese
a radermi, la guardavo, non parlai.
Le vene mi pulsavano, assaporavo il loro unico modo di esprimere il loro essere vive, in
quel momento capii quanto mi erano necessarie.
Poco dopo il vecchio tornò. Con indosso un
solo camice trasparente, mi infilai sotto un
lenzuolo, e mi lasciai trasportare, era dolce il
muoversi di quel lettino; sanguinavo, quella
donna non era stata molto delicata; sapevo
bene dove andavo, l'eccitazione saliva, quando entrai in quella stanza però era scomparsa.
Improvvisamente venni assalito da un turbine
di voci, volevo dormire, volevo entrare in quel
sonno
che avevo immaginato per giorni e che ora si
avvicinava, ascoltavo il loro vociferare già
proiettato in un'altra dimensione, vidi il chirurgo che mi prendeva il braccio e riversava
in me quel liquido denso, chiusi gli occhi.
Non stavo dormendo, pensavo, pensavo a
tutto e a niente, iniziavo a sentirmi leggero
tutto mi sembrava più chiaro, non ero in attesa, non aspettavo nulla, del resto quella situazione mi piaceva, in quel momento non
esisteva quel corpo, non era più il mio.
Mi sentivo vagare, ero di nuovo nella stanza
bianca, ricevevo ospiti, ero in collegio steso
sul letto, muovevo i primi passi, dormivo,
senza un ordine preciso degli eventi, ora ero
seduto davanti al mio computer, scrivevo,
tutto come proiettato in una nuova vita.
Camoranesi
3
Interni
COLLEGIO FAMIGLIA FRACCARO
Tre sono gli anni che vivo e spaccio in quel ringrazio per non aver raggiunto quel livello
del Fraccaro, due sono le stanze che mi han- d’ignoranza che ho con alcuni altrimenti ad
no rappresentato e fatto vivere fra le auliche ora non avrei dato nemmeno un esame.
mura, uno solo può essere definito PIANO, Scusate mi sono ricordato proprio ora che
quella splendida ala di questo collegio che mi faccio scienze politiche è un po’ una cazzata
ha fatto vivere momenti indimenticabili, anco- quello che ho scritto!
Ora tocca invece a quelle persone che più mi
ra lucidamente presenti nel mio cuore.
sono state vicine, sì
Zero sono le persone
voi, quelle che hanno
a cui ho poco da
saputo sempre regalardire e mille sono le
mi un sorriso( Viole,
parole che vorrei
quante ne ho viste sul
dedicare ad ognuno
tuo pc), una chiacchiedi voi. Si, lo so, querata (Camo è meglio
sto è il solito articolo
che la finiamo con le
menata, che ciclicac a n n e t t e )
mente un collegiale
un’ubriacatura(
Idro
scrive, descrivendo
scusa per quella sera, il
con minuzie di partisistema è da distruggecolari il proprio monre dall’interno), una
do fraccarotto e tutpasseggiata notturna
te quelle fantastiche
( Toz Napo vi ho sempersone che lo caratpre odiato per le cazzaterizzano, però se è
te che mi avete portato
una cosa così scona fare). Tutti momenti
tata ci sarà anche un
bellissimi, che con alminchia di motivo se
cuni di voi posso anconon più di uno.
ra vivere! VI VOGLIO
Il principale è che se
BENE!!!!!! ( Toz non
non scrivo niente
pampa incomincia a Turker e Verbania quando ancora erano simpatici, cioè da sono gay non capire
matricole di merda FOTO FARULLA
male).
fare le scenate e a
Come dimenticarsi di
tirare basti!!!!
Sappiamo tutti com’è il Pampa e tutti gli vo- tutti quei fagioli di merda del R.I.F, Borserio
gliamo un bene dell’anima per quello ( dopo sei un grande, non per altro sei il cavaliere
sta leccata di deretano pretendo la prima del piano. Messina, a te devo dire due cose;
uno smettila di mangiare a qualsiasi ora, due
pagina).
Il secondo motivo è quello più semplice ma continua così, ti ricordo che sei la migliore
matricola del tuo anno un
vero, siete delle persone fantastiche, incominpregio per te un onore per
ciando da quelli che conosco meno, i quali
Interni
me averti avuto come vicino di piano. Trameri
e Tosattone che tipi che siete, davvero dei
personaggi. Ema ma come fai ad essere cosi
grosso, mica ciucci cazzi a mazzi da dieci?
Marce credevi che mi fossi dimenticato di te,
non sia mai!!!
Come potrei dimenticarmi del mio papà collegiale, sei sempre stato un punto di riferimento in molte cose. Primo ho sempre sognato
un giorno di legare il letto con 100000 fascette
come avevi tu, quanti giorni e quante notti,
vero Marce? Il brutto che tu trombavi io ero
obbligato a sentire tutto, non che non mi
piacesse.
Yoghi, non puoi capire che paura atavica è
nata in me la prima volta che ti ho visto, poi
conoscendoti sei buono troppo buono, grazie
per avermi regalato quei ricordi con la canzone.
Monto ce ne sarebbe da dire su di te, semplicemente ti ringrazio per quella chiacchierata a
notte fonda in stanza mia l’anno scorso.
In pratica brutti fraccarotti culi rotti a voi tutti
un grazie di tutto, grazie alla redazione ( tranne pampa) per avermi dato della carta su cui
scrivere tutto questo. Mason sei il migliore un
miscuglio perfettamente equilibrato di ignoranza e profonda capacità. Gemelli per fortuna siete dentro non sarebbe stata la stessa
cosa senza di voi. Brighella descrivibile solo
tramite urli e movimenti acrobatici sei spaziale( che tamarro che sono).
Per ultimo lascio Uzzino ( ti prego non litigare
anche con me), un consiglio si meno tragico
nelle cose che fai alcune volte risulti anche
simpatico(scherzo), continua cosi.
IDEM VELLE
Turker
ESORTAZIONE
Perché il rettore vieta agli ex collegiali di partecipare alla cena delle matricole? Forse perché ha paura, teme l’unione dei collegiali. E
quale modo migliore per dividere la collegialità se non eliminare la tradizione, la memoria
storica?
Ciò nonostante, noi Fraccarotti non dobbiamo
temere le ritorsioni del sedicente creatore
dello spirito collegiale fraccarotto. Perché noi
non temiamo la sua politica DIVIDE ET IMPERA
e i suoi sforzi saranno vani.
Ho piena fiducia negli anziani del collegio e
nel loro operato. Poichè loro sono i precettori
delle future generazioni di fraccarotti che
continueranno a portare gloria alle torri.
Mi appello anche a voi, m.q.m. : non temete
chi per primo ha paura. Fidatevi degli anziani
e dei loro consigli, informatevi sulla storia del
nostro amato collegio Plinio Fraccaro, ma soprattutto studiate, non fate come me, rimanete in collegio tutto il tempo possibile.
Sempre uniti all’ombra delle torri.
IDEM VELLE
Davide (l’Avvocato) Allavena
4
Data la
carenza di
matricole sudiste
e per venire incontro
alle richieste dello ScannaCristiani,
ecco a voi l’ultima pura matricola terrona di vdc.
Solito sosprendente premio per il primo che consegnerà la soluzione
dell’enigma alla camera 53 o 13:
Un esclusivo e originale gioco di Willy
il Coyote per i vostri pc!
Nota per le m.q.m.: Si tratta di indovinare
quali collegiali compongono il misterioso personaggio, indicando i nomi e le parti corrispondenti (che in questo caso sono 4: mento,
La redazione
naso, occhi e testa).
A PRESTO FRACCAROTTI !
Cari ragazzi, mi ritrovo geograficamente lonta- l'eleganza fraccarotta in una delle aule più
prestigiose dell'Ateneo pano da quella che è stavese (vero Como e Toz...?).
ta per 5 anni la mia
Breve assunto del rito del
casa e la mia famiglia,
fraccarotto laureato:
però basta sfogliar l'alCome un sovrano mi avete
manacco di Vcd o ricondotto in spalla in quel
membrar qualche evencircuito obbligato al termito per sentir il vostro
ne del qule mi avete accolaffetto ed il calore del
to con tutta la vostra ineSacro Plinio.
sorabile
dolcezza
Il giorno della laurea è
(Emilioooo,P.D.) generando
un giorno memorabile
in me un'improvvisa catanon solo perchè si raglessi, risvegliata da un getgiunge un traguarto di liquido infiammabile
do
ma soprattuted altamente nocivo che ha
to perchè ci si ritrova
celermente colpito il mio
circondati affettuosacorpo nudo che ad ottobre
mente dalle persone
girava casulamente in fonpiù care, quelle con le
tana.
quali hai vissuto tante
Segue impanatura, inno,
emozioni e quindi tanti,
fotografie, applausi, cazzatanti bellissimi ed indite varie ed eventuali.
menticabili momenti.
Purtroppo il mio percorso pavese è giunto al Sapete, raccontavo in giro che mi sarebbe
termine il 18 ottobre, quando abbiam portato piaciuto festeggiare "l'arrivederci" con i frac-
Interni?
carotti in un'unico modo e cioè brindando e
brindando finchè potessi vedere ancora una
volta i fraccarotti in uno stato di eccessivo
umorismo e memorizzare, conservare gelosamente nella mia mente quelle immagini, quei
volti, quelle espressioni che rappresentano per antonomasia una tipica sbronza
collettiva.
Già, questo era il mio desiderio che a dire il
vero è stato raggiunto ma solo dopo qualche
giorno.
Pare che io mio tessuto nervoso si sia misteriosamente inceppato verso le 01:30 con forti
ripercussioni sull'eloquio, sul mio soma (in
particolare tratto gastro-enterico) e soprattutto sulla memoria episodica (tutti i fatti dopo
le 01:30 sono stati ricostruiti nei giorni seguenti...);che ne dite obiettivo raggiunto?
Grazie di cuore
Un abbraccio
Dott.Sars
DOTTORE DEL BUCO DEL ...
Giovedì 18 ORE 21:51. Mancano circa dieci nua a guardare le tette delle fanciulle presen- obbligarmi gentilmente di allontanarmi. Anche
minuti all’appuntamento, in sala comune, che ti in sala, con sguardo felino e attento a non se l’Hypercut del mio cervello era ormai scaha dato Sarcinelli, Sarcipizza, Sarcipuzza, Sar- farsi sgamare. Ed occhi indiscreti di strana duto da tempo.
Intanto tra la gente (strafatta) c’è un uomo,
ci, Sarciccia (insomma vedete voi come chia- gente…
anzi un omino che sfortunello è stato letteralmarlo) per festeggiare tra i “seguaci di bacco
e di venere” la sua laurea Magistrale. Eh già! Finalmente si và al Dalì. C’è chi va in macchi- mente privato della sua camicia, per mezzo di
na e chi (come me, Geusa, Erario & Co.) va a due balordi coocollegiali: è “The l’Elletto,
Un altro fraccarotto che ci abbandona.
Qualche ora prima a seguito di un’attesa infi- piedi. Sarci, la sua donna ed ai fratelli sono AJ,lemon,Eranio,Geranio ecc ecc” che imperterrito continuava a cercare
nita, la proclamazione ed il solenne inno
“limoooni”.
cantato da molti e indovinato da pochi
Nel frattempo il nostro DottoreDel(M.Q.M.); io, Marcone, Johnny e non ricordo
BucoDelCulo, barcollante ma non
chi più, abbiamo trasportato di forza il Nomollante, limonava prepotentemenstro neo-DottoredelBucodelCulo tra le mura
te la sua consorte; Tony sempre in
del Tempio Fraccarotto. Il megacerca di “buche”da centrare con la 7
NonSiMuoveUnaFoglia post-laurea ha conti(nota mazza a 90° usata nel golf);
nuato a farsi sentire sulla schiena del
Tosattone, Somaini e Trameri tra(finto) canottiere di Barletta, soprattutto
scorrevano il resto della serata spaldopo la feroce schiaffeggiata nelle coste da
mati sul comodo divanone del noparte di “Emilio il terribile”. Il tutto sotto gli
stro privè; qualcuno che infilava le
occhi altamente preoccupati dei familiari
mani nei jeans di una tipa e…vabbè
del Dottore.
io che facevo un po’ il frivolo con
E poi il coro “In fontana, in fontana eh
una bionda (o forse era una moeh…”: il povero Sarcipizza è stato adeguatara??!!).
mente sottoposto al giro completo della
fontana (anche se il Re dei conigli si rifiuLa festa si è conclusa. Camoranesi
ta). Qualcuno imita Turconi. Poi
Che bello quando Sarcinelli se ne doveva andare, invece è ancora qui con
cerca Yoghi, ma nessuno sa dove
l’infarinatura finale.
tutta la sua simpatia. FOTO LOMBARDO
sia. Oramai il locale è semivuoto. Io
ORE 23:00 Abbiamo appena concluso la festic- tra noi. Arrivati al locale si iniziano a stappare non vedo più nessuno. I fraccarotti rimasti
ciola in sala comune con una breve scorpac- le bottiglie di champagne e qualcuno (senza sono tutti fuori (beh interpretatela come voleciata di stuzzichini ed una bevuta a suon di fare nomi…….: CESARIO) ignaro (o ignorante, te). Ci sono mister Massiccio, Mason, il logorchupitos a base di Pampero e Ananas fate voi) della vicinanza della consolle ha roico Idro, Camo e poi Uzzino e Tony che con(originale, ma…!). Qualcuno chiede: “Ma schizzato la pregiata bevanda praticamente tinuano a provarci con due tipe del Castiglioquando andiamo ad alcolizzarci al Dalì?”. Sar- ovunque. Tra negroni, vodka lemon, champa- ni. E Yoghi? Boh!!
ciccia continua a non degnare di attenzione la gne ed immancabili strusciamenti con le bim- Infine la luuuunga strada del ritorno in collesua tipa. Tosattone che mi chiede di bere un be belle della festa, per poco Marce non mi gio, a piedi, consapevoli che ci ritroviamo
chupito con lui (il quinto). L’eletto che conti- dà una capocciata. Perché? Mi sono avvicinato tutti a fare colazione insieme….in mensah…
tomo tomo, quatto quatto ad una sua vecchia
fiamma, per quagliare. Marce si è limitato ad Italo
5
Interni
CHE BELLO IL PIANO
Meno di un anno fa il piano era ancora popo- nuocere (celebre in proposito l’episodio che
lato di grandi personalità, ma sembra passata vedeva Cristian prendere sul serio Montolivo
una vita da quando le si poteva incrociare per sull’ironico suggerimento di aggiungere burro
i corridoi; tanto che
oggi quasi non sembra vero che Turker,
Violetto, Nobis e gli
indimenticabili Marce, Allavena, Napo,
Idro, Leo e Ste, fossero tutti quanti insieme a noi. E invece,
come dimenticare le
mille serate sbronzi
in camera di Idro? O
quei fruttuosi pomeriggi di studio organizzati da Allavena?
O la messa domenicale celebrata da don
Marvaldi… Può darsi
che i ricordi sbiadiscano, ma si trova
ancora il segno della
presenza di queste Nella foto da sinistra: Messina, Leonardo, Cristian e Cesario. FOTO BABBODIMINCHIA
persone. Infatti solo
chi ha vissuto al piano sa cosa significhi, e a un piatto di pizzoccheri che già navigavaanche se noi sentiamo la mancanza di no). Da qui il nome di ‘ammazza-terrone’.
com’era la vita di allora, abbiamo resistito, e Un’altra abitudine che non muore - per nostra
ogni tanto ritroviamo gli stessi momenti in sfortuna però - sono le visite di D’Antuono. Se
quelle abitudini che ci hanno sempre caratte- la camera di Allavena era stata la sala comune on the floor, tempio delle ore piccole, arizzato.
Una di queste è sicuramente il conviviale desso lo sono più che
ritrovo all’ora dei pasti; del resto è ben nota mai quella di Cristian e
l’arte culinaria del piano, in piena attività di Messina: lesto e infisotto forma di cene tipicamente liguri, valtelli- do, questo figuro sgunesi e sicialiane: tra i vari esponenti di questi scia ancora in queste
tre angoli di mondo, la complicità (in cucina) stanze, si ranicchia ai
è tale da far sembrare che pizzoccheri, pesto piedi dei letti, finisce i
e friselle facciano parte dello stesso libro di fondi di caffè, rosicchia
ricette. Per chi predilige la linearità, invece, le garze: non se ne
ogni sera alle 18:30 trasmettiamo Casper con conosce ancora la propennette al Gran Sugo Barilla (al basilico), venienza, ma il Toz lo
appena sporcate di grana, fetta di prosciutto stanerà.
crudo e mozzarella. Durante queste cene, Per le persone che se
però, è emerso come il burro rimanga partico- ne sono andate, natularmente indigesto ai meno settentrionali, o ralmente, ce ne sono di
meglio, come si dice per correttezza, ai diver- nuove che han riempito
samente settentrionali. Questa sostanza a le loro stanze, sopratloro sconosciuta, usata invece in quantità tutto matricole; ma la
industriali da altre popolazioni (molto più ricomposizione del pianordiche, quasi carpazie), sembra provocare no è avvenuta gradualdisturbi del sonno, convulsioni, nausea, e nei mente e in modo spescasi più acuti, una turba dal nome scientifico so imprevedibile. Sapedi ‘Ventilatio intestinalis putrens’; per questa vamo che Messina traragione, in effetti, negli ultimi tempi è sorto slocava nel salotto buoun po’ di contrasto tra chi tentava di sosti- no di casa Macchi; ma
tuirlo con grassi vegetali e chi, invece, rinca- per esempio Biscotti,
rava la dose con la specifica intenzione di che davamo tutti per
LA PROPOSTA DI VdC PER IL
CINEFORUM DEL COLLEGIO
6
dipartito, ce lo siamo visti sbucare in mutande da camera di Armirotta; Casper invece, che
davamo proprio per morto, da due camera
più in là. Inoltre, potrà sembrare ingenuo, ma
non ci saremmo mai aspettati di soffrire così
tanto trovando una matricola al posto di Idro;
ci siamo consolati affliggendo Sascia. Di tutta
la faccenda, però, la vera nota di piacere è
stata convivere, anche se per poco, con una
dolce donzella ospitata dal rettore e poi reindirizzata al Castiglioni. Stava in una specie di
attico con vista sul Teresiano, mai visto da
nessuno e talmente bello da non poter mai
credere che potesse trovarsi sul piano. Anche
se in alcuni si è scatenata una tempesta ormonale indecente per chiunque abbia più di
quindici anni, piuttosto che crisi esistenziali
degne de “Il giovane Werter”, questa prova di
collegio misto si è rivelata un’amena parentesi di caffè e chiacchierate (e pizzoccheri e
vino rosso), plasmando una ragazza del Fraccaro d.o.c.
Ultime news: GRANDE RITORNO DI SARCINELLI
alla 77 (riceve il martedì notte dalle 2 alle 3) e
nuova matricola alla 67… che è l’unico meridionale dei nuovi arrivati !!! Venghino al piano signore e signori; venghino, venghino:
stasera si beve anche alla faccia di chiunque
ponga barriere tra Pavia e “giù”.
Monto e Cristiano
Poesia
PERSONALITA’ SCOMPOSTE di un ANONIMO
ORA
GUARDANDO SENZA VEDERE ...
IL BRUNOSO PAESAGGIO
RIPETITIVAMENTE COLMO DI AVIDA
FUNZIONALITA’ UMANA
GRIGIA INDIFFERENZA E’ SOLO .....
M’ACCORGO CHE ORMAI
META’ DELLA STRADA
DELLA VITA MIA E’ PASSATO!
QUANTE? LE EMOZIONI MAI MIE SARANNO
QUANTI? I PUNTI DI VISTA IN CUI NON MI IMMERGERO’
.....CONTINUANDO.....
CONTINUANDO A SCONTRARMI CONTRO MURI
DEL’ LABIRINTO CHE
LA SOL VITA SENZA CORPO TROVA IL
FILO CHE TI MENA ALL’USCITA
OR.... OR SOLO M’ACCORGO
CHE LEI ! ? LEI.
FACIL VIRATA A VELE SGONFIE
MI PONE
IN ME
PERCHE’ NO?.? MI SI PONE
MILLE LE LIBRE DI PESO DI QUESTO QUESITO
PERCHE’ NO?
SE? GIA’.....
NON LA CONOSCI E SEMPRE IDEM IL TUO DISIO E’ STATO
NON CHE
NEL SOLO AVVICINARTI AD OCCHI CIECHI
CON BREVE AFFANNO
IL SUO PROFUMO TI RIEMPIE
COME UNA CASCATA DI PETALI
E ALLORA PERCHE’? PERCHE’ NON LEI?
LA TIMIDEZZA CHE COM’UNO SCUDO BRONZE’O.............
S’E NESCE CON I SUOI ACULEI
E SPEZZA
TUTTI I DARDI DEL FAMELICO
ANGIOLO CUPIDO
SARA’ L’ ENNESIMA INDIFFERENZA A
RAFFREDDAR ANCHE CODESTA VOLTA
IL FUSO DI RUGGIN COPERTO
ESSO SI SCALDA E DIVAMPA AL SOL SUO PENSIERO
ME! IO! IO STESSO
LA TEME
COME LE ROSE TEMONO L’INVERNO
E’ CODESTO SUO DOLCE ESSERE CHE INCIDE
SCE CON LA DUREZZA
D’UN DIAMANTE SULLO SPECCHI VITREO
SCALFI-
L’AUTUNNO............. DOPO DI LEI.........SI RIVERSEREBBE
NELLA MIA ETERNA PRIMAVERA DI SPENSIERATEZZA
NEVROTICA
LA STABILITA’ DI QUEL DOMINO MAI CONCLUSO......
PRONTAE’ NEL DISSOLVERE IL MIO SORRISO
.....SGUAINO......
CON UNA LINEA COSTANTE........
...........MARCATA........E CRUDA
CON RADICI NELLA FALSITA’ VELATA
TANTI TUTTI ME L’AUGURANO
PER INVIDIA?
CERTO LA MIA LIBERTA’ FA GOLA
PER PACATA LOR VISIONE A COSTANZA MENTAL DOVUTA?
CERTO ELLA E’ IL PARADISO
GRE’MITO DI REGULE
SPONTANEE.
CON DEBOL SOSPIRI .... UN GEMITO
GERMOGLIA... ANCORA....DAL MIO INTESTINO
ESSO E’ QUI PER NARRARVI:
...L’AVVISO
ATTENTI A VOI CHE DELL’AMOR SIETE SCHIAVI
OHH VOI...... CREDESTE VOI DI DOMINARNE LI MOTI ONDUOSI E REPENTI DELL’AMORE
......MA.......
PERCHE’........SCHIAVA E’ ORA LA VOSTRA FANCIULLEA
FORZA PIEGATA
SIETE INERMI E CULLATI.
MA INFINE UN PIU’ PESANTE RISCATTO VI COSTERA’.
Fraccarotti ad HONOREM
Il Collegio Plinio Fraccaro tutto è lieto di conferire il titolo di
Fraccarotto ad HONOREM a:
Enzo De Barbieri
Per la sua prolungata e costante collaborazione con Voci di Corridoio.
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Politica
A PROPOSITO DELLE PRIMARIE DEL P.D.
Domenica quattordici ottobre si sono tenute
le votazioni primarie del partito Democratico,
nuova compagine politica nata dalla fusione
di Democratici di Sinistra e Margherita.
Eviterò accuratamente di parlare dei due partiti in questione, per non fare un racconto
sterile della loro storia.
Ritengo possa essere invece più interessante
raccontare quello che per me è il significato
dell'evento, con i suoi aspetti positivi e negativi.
Per poter criticare o più semplicemente analizzare l'evento tenutosi il 14 ottobre è opportuno prima soffermarsi su ciò che il PD è e su
cosa si propone di diventare.
Fin dal progetto originario questo Partito Democratico è una soluzione, meglio dire un
tentativo, a tutta una serie di problemi. Primo
fra tutti l'ingovernabilità del nostro paese: il
PD è inteso come una forza moderata e
riformista capace di attrarre a se tutto
un'insieme di preferenze in sede elettorale,
tali da mettere in difficoltà e superare i
partiti tradizionali.
Viene immaginato e organizzato in modo
tale da essere elettoralmente appetibile
anche per coloro che tradizionalmente di
sinistra non sono, ma soprattutto si propone di riaprire la partecipazione politica
alla cittadinanza. Per fare ciò si è molto
parlato di primarie, di partecipazione trasparente, in modo piuttosto generico e assai poco
definito nei fatti. Ad ogni modo tanto basta
per capire quale è l'indirizzo preso a modello.
Vari sono gli obbiettivi annunciati durante gli
ultimi mesi, tutti tesi a soddisfare, a parole,
le istanze dei cittadini. Veltroni, il nuovo
leader, vuole incentivare la ricerca e l'istruzione, combattere i privilegi, ridurre il numero
dei parlamentari e via di questo passo.
Molte cose sono belle, la maggior parte è
cindivisibile, il problema che si pone è il
come, nei fatti, una compagine di riciclati,
tutti provenienti da diverse aree politiche,
riuscirà a portare avanti progetti obbiettivi
cosi belli e cosi ambiziosi.
Il Pd cova dentro di se due anime e mezza, se
mi passate l'espressione non proprio felice: vi
sono ex membri del vecchio pc, poi divenuto
pds e infine Ds, come anche vi sono ex componenti della dc, democrazia cristiana. Ad
affiancarli vi è una più corposa e moderna
compagine di persone orientate verso un progressismo liberale “di sinistra”, quindi, almeno di nome, socialdemocratico. Secondo la
propaganda dei vertici del centrosinistra
questa dovrebbe essere la compagine di
traino, la maggioranza interna del pd, progressista liberale e democratica.
Il liberalismo di cui si fa portatore è oggi, a
mio avviso, una delle correnti di pensiero
meglio viste dalla società civile, poiché è, a
conti fatti, la linea vincente predominante in
Europa, universalmente accettata e, in Italia,
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meno compresa. Liberalismo oggi, a voler
sitetizzare all'osso, significa lotta all'evasione
fiscale e alle clientele, tasse basse (ed eque),
tutela del merito e concorrenza.
Ora eviterò di soffermarmi su ciò che socialdemocrazia e democrazia cristiana significhino nel merito, basti dire che nel contesto del PD l'esistenza di due anime cosi
diverse in seno al medesimo partito possono
creare problemi cosi come possono essere
uno stimolo propositivo, a seconda di come la
situazione si evolverà.
Il progetto non è ancora definitivamente avviato, infatti non si è ancora arrivati a definire
una costituente, ovvero un'assemblea che dia
l'avvio a tutto il nuovo apparato, eleggendo
cariche e dividendo i compiti. Questo da par
mio sarà il passaggio cruciale, sarà il momento della resa dei conti, nel quale si sce-
glierà se finalmente creare qualcosa di buono,
oppure se cederà di nuovo alle solite logiche
di convenienza, dando origine ad un partito
storpio.
In costituente, o in assemblea come chiamarla vogliamo, si vedrà se l'esempio dai
leader dei due vecchi partiti, che hanno
rinunciato alle rispettive segreterie di partito
e a buona parte del potere che da esse derivava, verrà seguito anche dai loro funzionari
di partito o se piuttosto le varie macchiette
cercheranno di accapararsi la loro nicchia di
potere personale fin nella culla del PD. Questo
è il punto focale. Lo svilupparsi della vicenda
è da seguire con attenzione.
Il rischio è che una delle parti in causa tenti,
scioccamente, di rendere il PD un nuovo PC o
una nuova DC, stroncandone il dialogo in
costituente cercando l'egemonia a livello centrale, cioè, in soldoni, cercando l'egemonia
nel direttivo di partito della sede di di Roma.
Altra eventualità, sempre da scongiurare, è
che il colpaccio venga tentato a livello locale,
in differita. Quando le varie sedi cittadine dei
due parititi d'origine si saranno riorganizzate
emulando, sostanzialmente, la sede romana,
si vedranno di certo tanti piccoli tentativi di
colpi di mano: ci sarà chi metterà su il democristiano e chi il vecchio ds. E' tutta una
questione di dosi: alcuni colpi di mano sono
tollerabili, purchè abbiano un limite imposto
dal decoro, dall'amore per la democrazia e
dalla condivisione di un progetto comune. Un
altro tasto dolente, poiché di amore per la
democrazia e per il decoro ultimamente non
se ne vede gran che.
Io non so se ex ds ed ex margherita, saranno
capaci di portare avanti fino in fondo e con
maturità un progetto che chiede a tutti loro
delle rinuncie, in termini di potere e di influenza, sia a livello personale che a livello d'organizzazione tradizionale.
Se, come dicono Veltroni Fassino Rutelli e
Prodi, l'obbiettivo del PD è svecchiare la
classe dirigente, rinnovare il concetto di partito politico aprendo lo stesso ad una nuova
partecipazione popolare, che sia entusiasta e
consapevole, è lecito aspettarsi uno sforzo da
parte di tutti i componenti del PD a riorganizzare drasticamente l'apparato partitico.
Deve nascere un nuovo organigramma e, di
pari passo, un nuovo metodo di fare politica
e di fare carriera all'interno dello stesso partito, sintetizzabile in “meno veleni, più
umiltà, più merito”.
Possiamo aspettarci qualcosa di simile a
quanto appena detto da quelle stesse persone che fino a ieri componevano partiti
classici, con impianti altrettanto classici e
assai poco inclini a creare fiducia e stima
nella società civile?
Io voglio sperarlo, pur conservando una
buona dose del mio scetticismo.
I segnali ci sono. Il nuovo leader, Veltroni,
è un buon amministratore ed è inoltre,
cosa insolita per la sinistra italiana, dotato
di carisma e di ottima dialettica. Sa parlare, questo è innegabile, e negli indici di
gradimento pubblicati ieri sul Corriere è primo
davanti a Fini Berlusconi e Prodi.
I vecchi leader, poi, hanno avuto la forza di
abbandonare le rispettive segreterie senza
ricandidarsi. Alcuni sostengono, a mio parere
a torto, che in cambio abbiano avuto chissà
quale favore. Io so per certo, con un pizzico
di presunzione, che per quello che si sa
all'interno del loro stesso ambiente non è
accaduto niente di simile. Faccio pertanto
onore al merito, per una volta.
I giovani cominciano a guadagnare un briciolo
di visibilità in più. Facce nuove se ne vedono
ancora poche, ma è un primo passo che fa
ben sperare.
Per finire le primarie. Stanno diventando una
buona consuetudine, ma non sono esenti da
critiche. Bellissima la partecipazione di tre
milioni e quatrocentomila persone, ma anche
se fossero due milioni e mezzo andrebbe
bene, senza fare polemiche sterili come
quelle puntualmente messe in atto da forza
italia su brogli e numeri maggiorati, campate
per aria come al solito.
Non altrettanto bella la campagna elettorale.
Un sintomo del vecchio che stenta a morire è
infatti lo spazio concesso ai vari candidati alla
segreteria del partito, sintetizzabile nelle percentuali elettorali dei candidati. 74% Veltroni,
14%Bindi, 11%Letta, 1%i restanti. Un brutto
segnale senz'altro.
Come ho già detto però, la questione è tutt'altro che chiusa, tra buoni e cattivi messaggi,
resta contoversa.
C'è da seguire la questione con attenzione,
senza farsi fuorviare, mantenendo un briciolo
di inusuale ottimismo.
Jacopo Gamba
SINDROME POST-FRACCARO: UN BILANCIO PROVVISORIO
Ricordo che
un articolo di
Vdc
dello
scorso autunno accennava
alla
“sindrome
postFraccaro”; l’autore si interrogava su come e in
che misura l’uscita dal collegio potesse modificare la vita di ognuno. Ormai da più di un anno
viviamo nell’Appartamento, e indubbiamente il
cambiamento è stato forte per tutti; diverse sono però state le singole reazioni: chi si è buttato
a capofitto nel mondo del lavoro, chi è affondato
nei vizi, chi ha messo su famiglia…
C’è un dopo Fraccaro?
Fatevelo dire dalla magica penna del Pede.
Esperienze, emozioni e
realtà post-collegio.
Maldini, per esempio, gira ormai con
un’inseparabile valigetta bianca, il suo campionario: flaconcini di shampoo, ciocche di capelli
variopinti, pettini di ogni foggia; tutti articoli che
esibisce e vende ogni giorno girando in lungo e
in largo la provincia.
Se l’innata energia lo rende adatto alle fatiche
dell’agente di commercio, le doti affabulatrici e
lo sguardo languido gli hanno subito fruttato
reazioni simpatiche fra le parrucchiere pavesi,
che in breve lo hanno scelto come fornitore ma
anche confidente. In questo modo il nostro Maldo è sempre aggiornatissimo e ben addentro i
segreti dell’universo femminile.
Il vizietto del mercoledì non è una novità per il
Manzo, che in questo giorno ha sempre riposto
grandi aspettative ed effuso le migliori energie;
l’uscita dal collegio ha però accentuato la sua
tendenza fino agli apici degli ultimi tempi. La
preparazione del nostro campione all’evento
inizia ormai dalle prime ore del pomeriggio, proyoDaGIOcatTolAiOmatToHARDtoYsuSa
presenta in tutti i migliori negozi
in tutti i peggiori negozi
in tutti i pigliori negozi
alla faccia di Preziosi!
segue a vodka-redbull
lungo il corso della
giornata e raggiunge
un picco verso mezzanotte in zona safarà
quando il Manzo, in
preda a deliri di onnipotenza, si proclama
padrone del mondo e
stallone da gara; la
serata
prosegue…
L’indomani il risveglio
è traumatico; lui lo sa
e tiene sempre a portata un piccolo arsenale di bibite reidratanti e aspirine. La
sua previdenza però
non basta e ogni giovedì mattina si ripropone lo stesso teatrino:
Manzo nonostante la buona volontà non riesce ad alzarsi dal letto e con solennità dichiara: “non si può andare avanti così: questa è
l’ultima volta”
Il Deba, lasciato il Fraccaro, ha accentuato la
sua indole di avventuriero e sognatore. Ultimamente è stato particolarmente impegnato
nella progettazione di una zattera: lo studio
di modelli antichi, la scelta dei migliori materiali e delle tecniche di pesca in mare aperto,
la legislazione nautica, la miglior disposizione
a bordo di zona giorno e zona notte...tutto in
vista del viaggio inaugurale, pronosticato per
l’estate 2009, che venti e correnti permettendo porterà l’imbarcazione dalla Liguria alla
Sardegna; cercasi equipaggio.
Esterni
pegnativa e più bella per la sua nuova
vita, mettendo su famiglia. Il lieto evento di quest’estate, oltre a renderci
tutti entusiasti “zii” della piccola Irene,
ha messo fine alla serie inesauribile di
vanterie sessuali con cui Colucci era
solito tediarmi negli anni fraccarotti.
Insomma, la vita dopo il Collegio prosegue, fra scelte e possibilità diverse;
a volte la novità è stimolante, altre
volte è giusta e inevitabile un po’ di
nostalgia. Se qualcuno stesse meditando di lasciare il Fraccaro, il mio consiglio è di non avere fretta: per il dopo,
c’è sempre tempo.
Pede
Fra tutti, Colucci ha imboccato la via più im-
JOLE
Una striscia di sole entra dalla porta finestra e viene a scaldarmi la mano mentre
seduta in poltrona aspetto l'ora di cena. E'
una dolce carezza che mi fa sobbalzare e
mi toglie dal torpore pomeridiano. Il cuore
balza in gola ed un ricordo bellissimo ed al
tempo stesso malinconico mi assale. Era
una giornata di primavera, poteva essere
aprile-maggio, Jole la cavalla baia era nel
suo recinto con il puledrino, anche gli altri
due cavalle da tiro stavano tranquillamente brucando la loro dose giornaliera di erba. Tutti i bambini, me compresa, guardavano lo spettacolo degli animali che a tratti
scattavano per cimentarsi in un galoppo
sfrenato ma subito interrotto per riprendere a mangiare; era soprattutto il puledrino
che ci affascinava perchè non si staccava
un momento dalla madre. Era passato un
po' di tempo ed ecco che ,ad interrompere
lo spettacolo, arrivano Felice ed il figlio
Giuliano, prendono i cavalli e li riportano
nella scuderia tranne Jole. Iniziano a strigliarla ed a bardarla per attaccarla al calesse della nonna; corro in casa trafelata
perchè so che nonna Teresa sta per andare in paese e naturalmente mi porterà con
lei. Vestite della festa saliamo sul calesse
e ci dirigiamo decise verso il paese ma
quella che non è molto decisa invece è
Jole perchè per la prima volta si allontana
dal puledrino che si sente nitrire dall'interno della scuderia. Ad ogni incitamento con
le redini la cavalla esita, gira la testa, è
irrequieta ed al primo slargo, sul ponticello di un fosso, fa un improvviso dietrofront
sganciandosi dal calesse e facendolo girare
fino a finire proprio nel fosso ma fuori
dall'acqua. La risata della nonna scoppia
fragorosa e dalla riva mi prende con forza
la mano e mi riporta sulla strada. Mano
nella mano ci avviamo verso casa.
AMI
9
Politica
SE QUESTA E’ LIBERA INFORMAZIONE
Cari amici FRACCAROTTI da quando è caduto il
regime PAMPANATALICO, voci di corridoio può
essere definito un giornale libero, in cui il
conflitto di interesse è solo un lontano ricordo.
La complicità dei mezzi di comunicazione è
da attribuire soprattutto agli editori che in
Italia svolgono un ruolo diverso che negli altri
paesi democratici.
Questo articolo è un
omaggio a un grande
giornalista, che come
tanti altri, ha pagato
con la vita la propria
libertà intellettuale. Si
tratta di Giuseppe
Fava (il Travaglio degli
anni 80’) che, purtroppo, non abbiamo avuto modo di conoscere
perché durante una
trasmissione di Enzo
Biagi del 1982 si è
permesso di sottolineare il rapporto tra banche politica e mafia.
( c’è il video su you
tube, guardatelo!)
In Italia, invece, un
editore oltre a ricevere
enormi finanziamenti
statali (teoricamente
finalizzati alla pluralità
dell’informazione, ma
come al solito c’è il
trucco), spesso ricopre
pure diverse cariche Oltre alle persone che si impegnano attivaevidentemente incommente per compiacere ai padroni, il grande
patibili con la sua funproblema è la regola, in tv NON SI POSSONO
zione informativa.
CHIAMARE LE COSE CON IL PROPRIO NOME così
In questo modo, se per “prescritto” si dice “assolto”, non si dice prees l’editore è pure un giudicato a un politico anche se ha diverse
imprenditore, è facile condanne, “il giornalista cacciato” si dice “il
che i giornali vengano giornalista che se ne andato con un’ottima
pubblicati per compia- liquidazione” ecc ecc
cere al politico che
E’ proprio questo il motivo per cui persone
sicuramente ricambierà con qualche finanziacome Biagi, Luttazzi, Santoro, Guzzanti S. eramento all’impresa dell’editore. L’es. non regno stati cacciati dalla televisione, questi avege se l’editore è allo stesso tempo imprendivano trattato fatti accertati ( tutti hanno vinto
tore, politico e qualcos’altro perché in questi
le cause contro Berlusconi che ha dovuto
caso siamo di fronte a Berlusconi.
pagare i danni) chiamando le cose con il proLe tecniche usate dagli editori, secondo Trava- prio nome.
glio riguardano:
Se Berlusconi è stato danneggiato, non è di
Controllo delle notizie: fortunatamente certo a causa dei sopracitati, ma delle sue
sono poche quelle che nemmeno malefatte.
vengono pronunciate(le più agghiacQueste persone, in un contesto simile sono
cianti).
particolarmente vulnerabili infatti nel periodo
Scala d’importanza: invece di mettere in bulgaro pochi sottolinearono la gravità della
prima pagina le notizie più importan- situazione (ad es. Montanelli ,che nella sua
ti vengono messe le notizie meno vita aveva già visto queste cose, marcò il
scomode, così a una notizia alla fine fatto che era Mussolini che proibiva la satira,
del giornale si associa automatica- ed era un fatto inaccettabile in un paese democratico). Altri invece screditarono queste
mente un fatto poco rilevante.
persone definendole faziose (verso chi? Tutti
Agenda quotidiana: Si tratta della crea- tifano evidentemente contro corruzione &
zione di un DIVERSIVO con una noti- company) , infangando i loro nomi su tutti i
zia inesistente (a cui andrebbe attri- principali giornali.
buita una scarsa considerazione)
creata a tavolino al fine di coprire Una delle cose più gravi è che questa informazione permette a politici di mentire liberaaltre notizie.
mente senza alcun contraddittorio, cosa che
Associazione di notizie: ad es. accanto al non avviene in nessun paese civile.
trasferimento di De Magistris vengono messi due o tre articoli che river- In America, a Clinton, una bugia sui suoi parsino enormi quantitativi di merda sul ticolari anatomici stava per costargli
magistrato (Woodcock non voleva impeachment, al contrario in Italia i politici
diventare famoso come è stato detto, mentono continuamente. Il nostro re delle
ma ha avuto la sfiga di incontrare il palle è Berlusconi con il suo record assoluto
boss dello spettacolo nelle sue in- di una bugia ogni 90 secondi (su 115 minuti
di deposizioni 85 bugie), mentre deponeva
chieste.)
delle dichiarazioni spontanee al tribunale di
Queste tecniche vengono usate quotidiana- Milano (immaginate che combina nella sua
mente, sia dal blocco unico rai-mediaset sia televisione).
dai maggiori quotidiani, entrambi privi di
qualsiasi autonomia.
In america, ad es. , un editore non ricopre
Purtroppo la stessa cosa non si può dire dei altre cariche (istituzionali o private) che posprincipali quotidiani nazionali, dove il control- sano condizionare l’obbiettivo ultimo del loro
lavoro, cioè vendere più copie possibile.
lo politico è la regola.
La cosa che più mi sconforta è che il sacrificio
di queste persone non è servito a darci una
buona informazione ma, al contrario, ad educare tutti gli altri giornalisti, mostrando un
esempio da non seguire, se no si finisce male. Una cosa simile succede con i giudici, ma
questa è un’altra storia di cui ci occuperemo
prossimamente.
Fava parlava del cosiddetto “LIVELLO SUPERIORE” definendo quelli che ci vengono presentati come boss mafiosi come dei semplici esecutori (come è stato dimostrato poi nel processo Andreotti). Caso strano è che anche
Falcone e Borsellino indagavano sul livello
superiore, ma nessun processo ha garantito
queste persone alla giustizia. Le ipotesi possibili rimangono due: la prima è che queste
persone comprendendo il male fatto all’Italia
si siano messe da parte , lasciando i palazzi
del potere. La seconda è che, grazie a
un’estesa complicità dei mezzi di comunicazione, i corrotti siano riusciti a non diffondere
le notizie di tali complicità, gestendo con minore difficoltà le loro disgrazie giudiziarie e
sono tuttora lì a rappresentarci.
Per chi crede alla prima ipotesi l’articolo finisce qui.
Per chi come me crede alla seconda, quella
che avete appena letto e solo l’introduzione
all’argomento principale: l’INFORMAZIONE, che
non serve per passare il tempo mentre si
beve il caffè, ma oltre a orientare il voto elettorale ci dà la responsabilità di vigilare
sull’operato dei giudici.
10
Sono tantissimi i giornalisti e presentatori tv
che si prestano spesso e molto volentieri a
distrarre l’opinione pubblica, ad es. Bruno
Vespa (che mi fa particolarmente rabbia perché pagato dai contribuenti rai) ha trasformato un programma di approfondimento politico
in un talk show. Vespa il giorno della prima
condanna a Previti, per il processo sme, ha
dedicato la puntata al viagra, il giorno della
sentenza di un boss mafioso e Dell’Utri per
estorsione parla del calcio scommesse, quando Ciampi boccia la riforma Castelli per quattro incostituzionalità, lui ospita Boldi e De
Sica per parlare del loro ultimo film, il giorno
della condanna a Previti per concorso esterno
in associazione mafiosa, si parla dei reality
show, ecc ..ecc ..ecc .
Continua sul prossimo numero di VdC...
LONDRA CHIAMA LE CITTÀ LONTANE
“Ciao ti ricordi di me ?”: Acqua!
“Ma si dai ci beccavamo sempre nelle serate a Pavia”: Ma chi ti ha mai visto?
“Avevo i rasta e ora li ho tagliati per lavorare qua”: si, finalmente ho capito, continua
pure tanto la mancia non te la do lo stesso.
Alzi la mano chi non ha mai pensato di
mollare il lavoro, vendere la macchina, affittare casa, fare le
valige e partire in
cerca di fortuna
altrove? A me,
sarà che praticamente non ho
alcuno dei beni
sopracitati,
e’
bastato partire!
“E dove sei andato?” vi starete
chiedendo.
“Londra of course!”
“E come sta andando?” vi starete
ancora chiedendo
(passi anche questa però poi basta con le domande un poco
banali!)
Cio’ che segue e’ uno spaccato della citta’
che mi vede attualmente ospite e sulla quale, tramite un’apposita rubrica settimanale
su VDC, cerchero’ di analizzare capitolo
dopo capitolo.
Se state pensando di trasferirvi a Londra
dimenticate innanzitutto il gendarme che alla
frontiera vi consegna 1000 sterline come
rimborso dalle compagnie petrolifere per
l’inquinamento e lo scempio del paesaggio
(purtroppo certe cose succedono solo in Alaska, nda), petrolio non ce n’e’ e tantomeno
manca un paesaggio
da sfigurare! Aspettatevi piuttosto una nazione in cui tutto ha un
costo, che oscilla tra
l’alto e il molto alto;
trasporti, case, ostelli,
ristoranti, supermercati, tabacchi, superalcolici e chi piu’ ne ha
piu’ ne metta hanno
costi che in Italia sarebbero alla portata
solamente di una elite
di persone!
Ma se tutto vuol dire
“ogni cosa” a questo
punto non sbagliate ad
includere il vostro nome e cognome in questa lista di beni.
Ebbene si cari amici fraccarotti, forse ancora
non lo sapete ma anche voi avete un costo
che oscilla tra l’alto e il molto alto ed e’ solo
questione di trovare quello che piu’ vi piace
fare! Per capire meglio quest’ultimo e inte-
Esteri
ressantissimo postulato e’ sufficiente tornare
indietro di qualche anno all’epoca in cui il
governo Blair ha in qualche modo incentivato
i grossi istituti di credito e assicurativi europei a spostare i propri quartier generali nella
City (quartiere del centro est di Londra)!
Ebbene, l’effetto domino sperato si e’ concretizzato negli ultimi anni con la creazione
di svariate decine di palazzi compresi tra i 30
e i 100 piani tutti destinati ad uso finanziario, bancario, assicurativo e, per la cream of
the cream, abitativo! Cosi’, quelle che un
tempo erano le losche banchine portuali
della citta’(i cosi’ detti Docks) frequentate
per lo piu’ da scaricatori , manovali e donne
dalla dubbia moralita’ (ma dal sicuro prezzo), sono diventate l’epicentro nel nuovo
polo finanziario mondiale. Conseguentemente si e’ creato un indotto che ha coinvolto
tutti gli altri settori lavorativi sommato poi
alla mancanza perenne di personale qualificato e non, le olimpiadi del 2012, i grossi
investimenti immobiliari russi e cinesi... insomma pare prorpio che questo trend sia
destinato a rimanere stabilmente in crescita
ancora un po’!
Inutile dire che non e’ tutto oro quello che
luccica e per certi “capitoli” si dovrebbe parlare di sopravvivenza a Londra piu’ che di
vita, ma sarete voi a trarne le conclusioni...
“e a questo punto non mi volete fare un bel
sorriso?”
De Berti Alessandro
L’ITALIA CHE AMO
Innanzitutto una doverosa precisazione: per
scrivere questo articolo è stato necessario
ascoltare la canzone Bella Vera – 883, per
entrare un po’ più nell’animo pavese. Grazie
Max, ma soprattutto un grazie particolare a
Mauro Repetto, (quello biondo), hai significato molto per me.
Niente, stavamo al corso di spagnolo per erasmus. Uno di quei corsi
per stranieri dove si torna tutti alla scuola elementare. Umorismo polacco, spiegazione ed
esercizi sull’articolo determinativo, tutti belli e
bravi, bravi e belli. Oh,
che carino! C’è simpatia
tra di noi! Che simpatico
che è questo Mathias,
simpatico
personaggio
(N.B.: Mathias è tedesco,
quindi figuriamoci che
risate per lo humour
teutonico).
La maestra (che tra l’altro è bona) un giorno
tipo ti chiede se sai cos’è un complemento
oggetto. Tu inizialmente ti bulli del fatto che
la grammatica spagnola è uguale a quella
italiana e già sai tutto, però poi ti rendi conto
che non sai più l’italiano, e sprofondi nel
dubbio di quando cacchio si usa il passato
prossimo e il passato remoto, indifferentemente dal fatto che tu sia bergamasco o agrigentino.
Comunque. Un giorno si fa il gioco “gli stereotipi delle nazioni”. Mettersi a gruppetti e trovare per ogni nazione dei componenti vari
aggettivi. Il tono della lezione,
purtroppo, è scaduto ancor
più in facili buonismi e ipocriti complimenti. E in quel marasma di volemose bene, di
sentimenti materni (la classe
è a netta maggioranza femminile), di “gli irlandesi sono
simpatici, i tedeschi precisi”,
ci voleva l’unico italiano della
classe a insultare un po’ le
altre nazioni. Che cavolo, gli
stereotipi sono cose negative,
frutto dell’ignoranza gratuita e
dell’odio immotivato. E di
queste ultime due cose anni e anni di Fraccaro, per quanto inframezzati da erasmus di
varia natura, mi hanno reso un luminare in
materia.
I francesi non sono baguette e Tour Eiffel, i
francesi sono innanzitutto gay, quindi presuntuosi e antipatici. I tedeschi sono noiosi e
pesanti (tradotto con lo spagnolo “serios”,
causa deficienze lessicali), e cose così.
Bene, essendoci solo io di italiano, gli italiani
sono stati fatti per ultimi. Io avevo anche
tentato di far finta di niente, ma il crucco se
n’è accorto è ha detto sogghignando “Y ahora
los italianos!”.
Premettendo che nessuna altra nazione si era
beccata in precedenza più di due aggettivi
negativi, questo è quanto pensano gli altri
europei di noi, nell’ordine esatto in cui le
varie cose sono state espresse dalla classe:
corrotti
guidatori atroci
mafiosi
vanitosi, che si curano eccessivamente
del proprio corpo (detta dalle francesi!)
estroversi
golosi
ghiotti di dolci (questa dovuta a uno svedese atipico e incredibilmente deficiente)
“machos”, più o meno traducibile con
“tamarri”
Da bravo italiano che sono ho sentito dentro
di me il dovere di confermare che sì, è tutto
vero, siamo proprio così, cioè proprio se conosci l’italiano medio è fatto così.
Ho giusto espresso le mie riserve sul fatto
dell’essere ghiotti di dolci.
Ciao a tutti.
Brad
11
Istruzione
Una vasta letteratura economica ha ormai
evidenziato, e continua a ribadire,
l’importanza dell’investimento in capitale
umano - inteso come l’insieme delle conoscenze e delle capacità delle quali gli uomini sono dotati - ai fini dello sviluppo economico. La formazione di capitale umano agevola l’adozione di nuove tecnologie e/o il
processo di innovazione, portando così a
una accelerazione del progresso tecnico e
della crescita economica. Da questo punto
di vista l’istruzione ha assunto un ruolo via
via più rilevante a partire dal XIX secolo, e
secondo il Premio Nobel Gary Becker, nel
XXI secolo i Paesi che non investiranno sulla conoscenza e sulla formazione continua
addirittura crolleranno nella competizione
economica.
L’incremento e il miglioramento del capitale
umano rientrano pertanto fra gli obiettivi
perseguiti a livello nazionale dall’operatore
pubblico, il cui intervento nel settore
dell’istruzione si legittima con il perseguimento dell’efficienza e dell’equità. Dal lato
dell’efficienza la giustificazione è la rimozione di quegli elementi che fanno sì che il
mercato non sia in grado di produrre una
quantità ottimale del “bene” istruzione:
esternalità culturali, esternalità di consumo
e di produzione, imperfezione del mercato
dei capitali, rischio dell’investimento in
istruzione, ecc. Quanto all’equità le motivazioni hanno a che vedere con la rimozione
delle barriere (economiche, culturali e sociali) che ostacolo il libero accesso
all’istruzione.
Questi problemi coinvolgono da vicino il
nostro paese che presenta un gap ampio
rispetto agli altri paesi dell’area Ocse, almeno su due versanti. Il primo: in Italia
ISTRUZIONE E MERITO
l’incidenza di laureati sulla popolazione lavorativa è tra le più basse: essa è del 10%
quando la media UE dei 27 paesi supera il 20
%, ed è ben lontana dai valori di Spagna
(25%), Danimarca e Regno Unito (30%), Finlandia (35%). Inoltre, il divario si manifesta
nella scarsa qualità relativa della preparazione scolastica dei nostri studenti, come hanno dimostrato le indagini internazionali condotte dall’Ocse sull’acquisizione delle competenze matematiche, linguistiche e scientifiche dei quindicenni scolarizzati. I dati più
recenti del Programme for International Student Assessment (Pisa) dell’Ocse mettono in
evidenza risultati per noi poco confortanti.
Ad esempio, per quanto riguarda la matematica e le scienze i ragazzi italiani si collocano
al 33esimo posto, davanti solo a Grecia, (ex)
Yugoslavia e Turchia. Al di sotto del dato
nazionale esistono però forti differenze tra le
diverse aree geografiche del nostro Paese.
Secondo la stessa indagine i licei del Nord
Est raggiungono livelli di eccellenza assoluta,
con punteggi che variano da 551 a 560 (a
fronte della media internazionale di 500); nel
mezzogiorno i punteggi sono inferiori di oltre
100 punti alla media internazionale.
Questa situazione è stata rimarcata anche
dal Governatore della Banca d’Italia, Mario
Draghi. Nelle sue recenti Considerazioni finali, egli ha osservato che “la bassa collocazione del nostro sistema scolastico nelle graduatorie internazionali ha una caratterizzazione territoriale che merita attenzione. Al
Sud i divari nei livelli di apprendimento sono
significativi già a partire dalla scuola primaria e tendono ad ampliarsi nei gradi successivi: un quindicenne su cinque nel Mezzogiorno versa in una condizione di “povertà di
conoscenze, anticamera della povertà econo-
mica. Il ritardo si amplia se si tiene conto dei
più elevati tassi di abbandono scolastico.
L’esistenza di un divario territoriale così marcato mostra che il problema non sta solo
nelle regole, ma anche nella loro applicazione concreta” .
Auspicando interventi che attenuino il
divario tra nord e sud, il Governatore ha
peraltro osservato che “una efficace politica
dell’istruzione deve conciliare l’eccellenza
con l’equa diffusione delle opportunità di
istruirsi nella misura massima desiderata.
Non vi è conflitto fra questi due obiettivi,
purché il soggetto pubblico persegua
l’obiettivo di livellare le opportunità di partenza e compia scelte gestionali che permettano anche al mercato di selezionare
l’eccellenza […] Nella scuola, nell’università,
una più esplicita, consapevole apertura al
merito evita che siano mortificati i talenti
migliori, se assistita da opportune misure di
sostegno degli studenti meritevoli non abbienti.” (Draghi 2006).
Il miglioramento e la diffusione
dell’istruzione, nonché la valorizzazione del
merito nella società non devono essere perseguiti soltanto per sostenere il progresso
economico, ma anche per soddisfare esigenze di equità sociale. La valorizzazione del
merito nelle scuole si realizza se ad ogni
studente viene data la possibilità di esprimere le proprie potenzialità, soprattutto tenendo conto che la decisione su quanto investire in formazione dipende più dalla famiglia
di origine che non dalle abilità individuali e
dai risultati conseguiti fino a quel punto della carriera scolastica, anch’essi condizionati
dal contesto familiare. Se si applica correttamente il principio della meritocrazia, si possono quanto meno ridurre le discriminazioni
nelle condizioni di partenza, anche se ciò
non è di per sé garanzia di completa
equità. Gary Becker ha osservato che
“Istruzione e formazione promuovono la
crescita e l’efficienza, ma non solo: possono ridurre la disuguaglianza e le conseguenze negativa di un ambiente di provenienza svantaggiato. Per i giovani capaci
e poveri, l’istruzione è lo strumento più
efficace per salire nella gerarchia economica: per il 90% della popolazione, infatti
proprio il capitale umano rappresenta il
bene principale di cui sia in possesso. E’
per questo che in un Paese la disuguaglianza dei redditi è maggiore quando
maggiore è la disuguaglianza
nell’istruzione” (Becker, 2005). In altra
occasione lo stesso Becker ha ribadito
che “senza merito non vi è alcuna possibilità di successo nel senso più alto del
termine. La meritocrazia è centrale per
consentire a coloro che si trovano svantaggiati in partenza poter recuperare” (Becker, 2007).
Giorgio Panella
12
CHE TRISTE ESSERE DELLA MCC
Cari amici, come sapete sono della MCC(Mantova che conta, per chi
non lo sapesse). In realtà non è vero dato che faccio parte della Mantova dei poveri. Comunque, l’altro ieri mi è giunta l’osservazione, con
disprezzo da alcune amiche, che non sono mai stato con una donna
della MCC. Questo è vero, anzi vi dirò di più, queste ragazze hanno
condizionato parte della mia giovinezza,
ovviamente in peggio! Ecco alcune frasi
che ho sentito pronunciare dalle loro labbra in questi anni di gioventù buttata via a
correr loro dietro:
Vivo in piazza Erbe
Vado in ztl con il cayanne
Faccio incidenti con la mini
Faccio giurisprudenza a Parma e poi la
specialistica a Milano
Pavia? Cos’è?
Vado allo sport village
Vado in elicottero con il presidente del
Mantova
Mi metto gli occhiali grossi di Gucci
Faccio le foto col telefonino
Ho il macintosh
Vado agli eventi del festival della letteratura
Mi faccio grosse pare
Uh se sono complicata
Quanto mi diverto in disco con gli occhiali da sole
Vado al papete
ho 5 cellulari
mi arrivano 200 sms al giorno
faccio 4 ore da Fiorucci
faccio la lampada 2 volte al giorno
tiro su il colletto della Lacoste
mi piacciono i raga con le Prada e le Gucci
Attualità
vado in erasmus in Spagna e mi faccio tutti
il mio moroso ha rotto la testa a due cremonesi
il mio moroso si è schiantato in via Roma a 200 all’ora contro mano
con la mini
mi piacciano i ragazzi con qualcosa dentro
mi piacciono i ragazzi con la macchina
grossa fuori
che bello il festival della letteratura
da quanto il Mantova è in serie B vado
sempre in curva
vado in curva con le infradito e gli occhiali di gucci
ho la sciarpa del mantova di armani
il mio papi mi prende il cayanne S-turbo
quando vado all’aperitivo metto la mini
in doppia fila
vado a fare gli aperitivi alla domenica
all’ora di cena
una volta ero gabber, ascoltavo
l’hardcore
mi scarico un cd house di Tommy V
nn mi piace il cinema americano, è troppo commerciale
a mantova nn c’è un cazzo
ho la tessera dei DS,
a mantova ci sono solo zanzare, quand’è che disinfestano?
le mie amiche sono troppo delle pazze
sono introversa
non me la tiro, sono solo figa
vado su messenger tutto il giorno
vado a mangiare giapponese a Verona, poi vado dal patataro in città
se un giorno avrete il piacere di conoscerne una, fate i vostri conti.
Nobis
CURIOSITA’ ECONOMICHE
Secondo le stime statistiche della “Analyst
Client Computing Market Group” di Gartner
Dataquest tra il
2007 e il 2008 verranno
raggiunti i due miliardi di unità vendute di
personal computer, facendo anche affidamento sul nuovo sistema operativo Windows Vista.
Ogn’uno di noi avrà sicuramente avuto a che
fare con un PC, nell’era della informatizzazione risulta indispensabile avere un minimo di
conoscenza di questo strumento.
Una curiosità di natura economica riguarda la
tastiera di quasi la totalità dei computer in
commercio.
In questo settore commerciale lo standard è
chiamato QWERTY (a destra) , dalla sequenza
dei primi tasti alfabetici in alto a sinistra.
Numerosi studi hanno provato come tale mo-
dello, ideato da Paul David e
adottato dalla Remington per
le proprie macchine da scrivere nel 1867, non sia il più efficiente sotto il profilo tecnicoergonomico in quanto rallenta
la scrittura e causa errori frequenti di digitazione. Prove
empiriche hanno dimostrato
che tastiere come la Dvorak (figura a fianco)
sono più efficienti dal punto di vista tecnico
della Qwerty.
La scarsa efficienza di questo
sistema dipende dal fatto che
questa tastiera è stata appositamente progettata per non rallentare il lavoro del dattilografo,
nell’obbiettivo di tenere distanti
le lettere che, durante la battitura, sono più spesso utilizzate
insieme: ciò rispondeva alla necessità di far fronte a un problema meccanico che portava i martelletti adiacente ad incastrarsi.
Nonostante i miglioramenti tecnologici apportati alle macchine per scrivere, che, di fatto,
hanno rimosso il problema tecnico alla base
della diffusione delle tastiere Qwerty, questo
modello ha continuato a essere adottato ed è
stato trasferito anche sui computer, per i qua-
li i sistemi di scrittura non sono in nessun
modo vincolati da problemi di natura meccanica.
Il motivo va riscontrato nell’abitudine di utilizzo delle tastiere secondo questo particolare
layout: il tempo impiegato per acquisire familiarità con la tastiera e per memorizzare la
disposizione dei tasti crea resistenze nella
sostituzione del prodotto, anche qualora venga provata - com’è successo - la superiore
efficienza di soluzioni diverse.
La presenza di barriere alla sostituzione di un
bene in commercio non dipende esclusivamente dal prezzo del prodotto, tra le numerose cause ve ne sono alcune anche di tipo non
economico quali l’abitudine e la familiarità
d’uso. Chi compie investimenti per la commercializzazione di beni dovrebbe anche tenere in considerazione questi aspetti.
Tony
13
Horror
LA BAMBINA DAL GREMBIULE ROSSO
Se le mucche guardassero i film dell’orrore, ci
sono pochi dubbi su chi sarebbero i loro mostri preferiti. Intervistati i bovini sostengono
che i fratelli McDonald rappresentano i vampiri per eccellenza, demoni che dal 1954 ad oggi
hanno spedito al tritatutto circa 5 milioni di
loro parenti per rifornire le cucine dei loro
fast food. Questo preambolo per porVi una
domanda: E di cosa ha paura chi vive fra le
mura del Collegio Fraccaro? “ Di niente!” immagino salire in coro la risposta. Ebbene spero che questi miei segreti ricordi che vado ora
a raccontare non facciano vacillare le Vostre
convinzioni. Questi fatti risalgono ad una gelida giornata di Dicembre di 4 anni fà. Di ritorno dalle lezioni pomeridiane stavo pedalando
in direzione di Piazza Petrarca affannandomi
invano nel cercar di tener calde le mani mentre un vento di tramontana soffiava secco
dritto contro di me. Tant’è che alla fine decisi
di scendere d’in sella e proseguire verso il
collegio spingendo a mano la bicicletta. La
città era già buia e le luminarie natalizie ondeggiavano sotto le sferzate del vento mentre
il tempo sembrava sospeso in un’atmosfera
di magia. Fu allora che mi imbattei in una
serie di strane situazioni. Solo in seguito avrei
capito che si trattava di segni premonitori
della vicenda che stavo per vivere. Camminando lateralmente alla chiesa del Carmine
sentii nitide le voci di anziane donne che
stavano seguendo la messa. Era la prima volta che mi capitava di sentire cori di fedeli
giungere fino alla strada ed il fatto mi sembrò
ancor più strano quando distinsi pronunciare
il verso del Credo: “crucifixus est sub Pontio
Pilato” in quanto è certo che ormai in nessuna funzione questa preghiera venga recitata
in latino. Proseguii il mio cammino, ed ormai
Piazza Vittoria stava per spalancarsi davanti a
me, quando notai che sotto i portici alla mia
destra non aveva luogo il solito mercatino di
borsette e cinture contraffatte ma se ne stava
inginocchiata una mendicante dal viso orientale, quasi di antica egizia. Dondolava su se
stessa per combattere il freddo e appena gli
fui affianco spalancò gli occhi e voltò il capo
di scatto verso di me. Incrociammo lo sguardo
e mi lanciò un’occhiata spaventata, come
avesse visto qualcosa e volesse avvertirmi.
Dopo aver attraversato i cortili dell’Università,
a quell’ora ormai deserti, mi trovai davanti
l’aula del Quattrocento, illuminata a festa
nonostante nessuno fosse nei paraggi. Scorsi
che da lontano un volto amico stava arrivando a passo svelto. Era Mattia, il mio vicino di
camera, che si stava recando a far spese al
supermercato accanto alla stazione ferroviaria. -“Serata da lupi…”-“Già” e mentre parlavamo gli sorrideva uno sguardo di soddifazione, in quanto ripensava allo scherzo fattomi
la sera prima, quando aveva staccato
l’elettricità all’intero corridoio della vetrata
pur di far spegnere il computer a cui stavo
14
giocando ad Age of King (o come si chiama).
Oltrepassato il cancello del collegio, volsi lo
sguardo verso le finestre illuminate, dietro
cui, in un accogliente tepore, i ragazzi facevano gruppo raccontandosi della serata prima e
proseguendo i preparativi per il concerto Natalizio. Una leggera nebbia si sollevava dalla
fontana ed andava ad intrappolarsi tra i rami
del roseto. Le torri vegliavano quiete
sull’amore di una giovane coppia che si baciava all’interno della sagoma della loro ombra. Superate le teste dei due gargoyles di
terracotta giunsi nel cortiletto più interno,
stando attento a non scivolare sul lastricato
bagnato. Incamminatomi sullo scivolo che
porta al ricovero sotterraneo delle biciclette
mi fermai
per un attimo ad ascoltare le
note di una
melodia
malinconica
arrivare
dalla camera di un
pianista che
a quel tempo viveva
nel collegio.
Il
lungo
corridoio
del locale
bici
era
umido ed
un
forte
odore
di
muffa
si
impregnava nelle narici. I tubi provenienti dal
locale caldaia scorrevano sopra la testa e
spezzavano il silenzio in piccoli gorgoglii. Le
biciclette di tutti i collegiali erano parcheggiate e dovetti percorrere un lungo tragitto prima
di trovare un posto libero. Fu allora che notai
che la porta che conduce alla cantina era
aperta. Sapevo che prima o poi mi sarei avventurato in quelle stanze se non altro per
togliermi la curiosità di visitare una zona del
collegio che si presentava sconosciuta. Accanto alla soglia erano accatastate montagne di
sedie, tavoli e mobili in disuso. Addentrandomi all’interno della stanza fui distratto da
lunghe grida provenienti dall’esterno che
giungevano fino al mio orecchio dalle grate di
areazione. Erano le urla degli ubriachi che
bivaccavano sotto gli alberi del giardinetto,
quella sera stranamente agitati. Nessuna grazia ma molta poesia nei lamenti di chi ormai
non teme di sputare in faccia ai passanti la
cattiva sorte che gli è capitata. Colsi anche
latrati di cani ed il rintocco della campanella
dell’Università. Pensai allora che era ora di
tornare in camera. Giunto alla porta di ingresso della cantina la trovai chiusa, girai la maniglia ma capii che era serrata a chiave, tentai
di forzarla ma l’unico risultato fu di rompere
l’orologio da polso. Il panico mi stava salendo
alle tempie, il buio diventava sempre più fitto
attorno a me quand’ecco che nella più totale
incredulità, sentii un risolino di bambina alle
mie spalle. Mi voltai convinto di essere nel
mezzo di uno scherzo ben congegnato ma
tutte le mie congetture crollarono quando mi
trovai davanti Lei. Seduta su di uno scatolone
poco distante a me, una bambina di circa sei
o sette anni mi guardava sorridente fissandomi con dei grandi occhi verdi. Indossava un
grembiulino di lino grezzo tinto di rosso scarlatto. Il taglio era quello dei vestiti delle famiglie povere de l’800. -“E’ tanto tempo che
non parlo con qualcuno di voi, ma ciò non
significa che non vi conosca, sai?” Quelle parole fecero sì che il terrore lasciasse posto
alla
curiosità.“Davvero?” risposi. -“ Vi conosco
tutti, mi piace
camminare per i
corridoi ed ascoltare i vostri pensieri al di là delle
porte.
Quando
sento
arrivare
qualcuno
amo
nascondermi dietro gli angoli, vi
osservo passare e
sembra quasi avvertiate la mia
presenza. A volte
mi diverto a farvi
degli scherzetti! ”
La bambina proseguì raccontandomi
che il giorno prima
si trovava davanti alla mia camera ed aveva
ascoltato i miei pensieri. Cominciammo allora
a discutere di argomenti a me molto cari che
non starò qui a raccontare. Ad un tratto la
bambina disse: -“è proprio tardi, ti conviene
raggiungere i tuoi amici per la cena”, guardai
verso la porta per indicarle che era chiusa a
chiave ma la trovai spalancata. Girandomi
verso di lei mi accorsi che era sparita. Uscii
dal ricovero delle biciclette e guardai
l’orologio dimenticandomi che era rotto. Mi
incamminai per le scale ed incontrai il vecchio amico Trinca Tornidor -“Sono le nove
passate, era ora che arrivassi, siamo già tutti
in cucina. A proposito, ho scoperto un forum
dove dei ragazzi parlano di costruirsi in casa
un proiettore video. Sto pensando che l’anno
prossimo forse mi lancerò nel progetto. Chissà se riuscirò mai a costruirmi un proiettore
in camera …”. Cari ragazzi, ho deciso di rendervi partecipi dei ricordi di quella sera perché desidero chiedervi per favore che, se
qualcuno di voi rivedesse la bambina di cui
non conosco neanche il nome, non manchi di
porle il mio saluto. Spero che questi fatti non
Vi abbiano spaventato, cosicché un giorno
potrò scriverVi di ciò che la bambina mi ha
narrato riguardo i fatti avvenuti fra le mura
del palazzo quando ospitava una clinica ostetrica.
Dottor Giò Maiocchi
IL FRACCARO E’...
Fraccaro, scelta di vita per chi decide di stu- vostri più cari amici, fratelloni, compagni, ci
diare all’università a Pavia. Scelta mirata o sarà nei momenti di crisi come nei momenti
puro caso? Beh in ogni modo il Fraccaro è di baldoria o come si suol dire arte del conentrato a far parte della vostra vita e rimarrà ciarsi ubriachi laceri ve lo assicuro!).
con voi per sempre. Sembra un frasone detto Entrati in collegio il primo anno può essere
un po’ traumatico,
così, ma vi assicuro
più
che
altro
e potrei metter la
l’impatto con certi
mano sul fuoco che
elementi, la matricochi ha passato nel
la, le tradizioni ma
collegio anche solo
poi tutto diventa più
un anno o poco mesemplice, una sfida
no lo ricorderà con
a diventar uomini,
tanto affetto.
capire il rispetto e le
Chi vi scrive è semgerarchie per quanplicemente una rato ufficiose, e si va
gazza che ha vissuto
avanti ogni giorno
il Fraccaro con qualcol sorriso e con la
che rara (ma azzecgoliardia nel sancata) visita e sopratgue.
tutto attraverso gli
Tra le tante cose
occhi di uno di voi,
che è stato capace i fraccarotti sono fieri di esserlo anche fuori dal loro am- che ho imparato è
di
trasmettermi biente naturale (fonte foto Dowson’s Creak). E’ il ricordo di che il Fraccaro soun pomeriggio passato con Turker, Toz e Dantuono ai
stanzialmente è un
tutto quello che tra
laghetti di Molini (in Liguria).
agglomerato
di
poco leggerete.
simpatia stranezze
Si può cominciare
con Idem Velle, metterei già un punto e acca- e rozzaggine, io di certo mi sono adeguata
po qui, perché questo motto dice già tutto da subito e così quando mi spiegarono che era
solo. Purtroppo non tutti hanno imparato uso coprirsi se uno ruttava e dare il cambio ci
cosa significa e si sono dimostrati fraccarotti presi così gusto che alcuni avevano quasi
di facciata e gran belle merde nelle fonda- paura della sottoscritta, quando mi dissero
menta! La collegialità e se si può dire la fra- del cavallo era così divertente farlo notare
tellanza sono fra le cose più importanti che agli altri che ogni cena diventava una sfida (io
un ragazzo o uomo che sia, possa imparare sono astemia quindi non vale tiè), quando in
stando al Fraccaro (questo per le matricole: mensa si giocava a pari e dispari per portare i
non abbiate paura, timore, odio verso chi vi vassoi di tutti, si organizzava la canalina con
“fa la matricola” perché diventerà uno dei la tovaglia puntualmente degenerava in ga-
Le donne di Vdc
vettoni con bicchieri d’acqua e maledetto Toz
di yogurt (o tutto questo solo quando c’ero
io?), ma poi tante altre cose l’estate e i party,
l’inverno e le feste di natale, le riunioni, le
cene di corridoio, e tante altre piccole cose
che faranno del Fraccaro il vostro tessssoro.
Il Fraccaro vuol dire avventura (Pavia-Sanremo
in Graziella o Pavia-Tortona di corsa in piena
notte per esempio) ma anche sorpresa
(riunioni stile carramba almeno vissute in
prima persona ad Halloween), lotta e goliardia
(dai cappellini strani di cui non ricordo il nome, alle bandiere, alle varie sostanze organiche lanciate sulle mura dei collegi rivali), festa (tornei, concerti, party di qualsiasi genere
e uscite in compagnia) ma vuol dire tante
altre cose che perderebbero il gusto di esser
raccontate se ve le scrivessi tutte qui.
Volevo ringraziare Edo, oh scusate Turker (un
piccolo sognatore rinchiuso in una testa di
cazzo) che mi ha raccontato e fatto vivere
tutto questo, Toz una montagna di muscoli e
ignoranza dal cuore tenero e la natura del
casalingo, Napo (una sorta di fratellone per
quando salivo al PIANO), Dantuo l’uomo gargamella che ha rischiato la vita per non farsi
rasare i capelli e poi tanti altri che ci sono
ancora o non ci sono più nel collegio (come il
buon “vecchio” Marce e tutto il Rif) che mi
hanno accolto e mi hanno fatto sorridere ogni
volta che ce n’era bisogno.
Concludo dicendo il Fraccaro è come una scatola di cioccolatini non sai mai quello che ti
capita.
Imparate ad apprezzarlo per quello che è.
Marzia
COME AND STUDY IN OPOLE
Dear Colleague,
Dear All,
ticipating in the Erasmus
programme.
I do hope that this information letter will inspire you to
learn more about my beautiful, dynamic and bustling
with activity country and
that you will be curious
enough to choose Poland
and Opole as a destination
country for your Erasmus
mobility!
Come and study in Opole!
Fistly, let me introduce
myself. My name is
Joanna Boguniewicz and
I work at the International Relations Office at
Opole University of
Technology (OUTech) in
Poland. I was student at
University of Pavia and
Erasmus students at OUTech with Mentors during welcoming day (trip to the mountain).
it was the best time of
Joanna
my study period! I was
also living in Collegio Fraccaro for three preciate the value of the experience gained in
Ps. Please do not hesitate to write to me:
year’s! Now it is my pleasure to invite you to our country!
I can assure you that the period of studies in [email protected]
Opole University of Technology!
Opole University of Technology has been par- Opole (Poland) can be truly enjoyable and Also in Italian if you prefer!
ticipating in Erasmus and now co-operate rewarding part of your degree. You will learn And, of course not everything is about the
with University of Pavia, so you could take a what it means to be a student in Poland, you study …
will find friendly and welcoming colleague- Being an Erasmus in Opole means also have
part in this exchange program.
This experience ensures a high quality of students here. I hope you will gain a new fun. There is good Students’ life.
teaching and the period of studies you will perspective of your subject area by experienc- There are students’clubs, academic centres of
culture and sport facilities which offer many
complete at Opole University of Technology ing how it is taught in our country.
certainly will be fully recognised by your I can providing you with some basic informa- possibilities for spending time actively.
home institution as part of your degree pro- tion about our country, its higher education
gramme. Your future employer will also ap- sector, and higher education institutions par-
15
Interni
“U FOTTI CHA TRAS’A TESTA, SPADDI NO N’AVI!”
E’ una tipica espressione di luoghi lontani,che
non potrà piu riecheggiare tra le mura sacre
che ci ospitano se la politica antisemita del
pagnottaro continuerà. Quest’anno la compagine delle m.q.m è composta interamente da
gente nata sopra il Rubicone,basti pensare
che il più terrone è Salamino ,Adolfino Citterio.Noi persone dal cuore grande e la piccante
cucina abbiamo aspettato con ansia per tutto
ottobre la venuta dell’erede che avvesse portato avanti la nostra stirpe tra le moenia Fraccaris,ma
niente,tutti
lombardi,piemontesi,addiruttuta
un marchigiamo,che regione è quella delle marche? mi domando,cosa ha
mai dato alla nostra nazione?cosa ha dato mai al
nostro collegio? Mah…
comunque er pagnotta è
addirittura arrivato a
prenderci per il culo,mandando una m.q.m
con nome Carmine Capone…quando si è presentato ,costui ha riacceso nei
nostri occhi la fiamma
della speranza,tutti si
aspettavano un terrone
doc,di quelli che sputano,ruttano rubbbano e bestemmiano tutto il
giorno,e che soprattutto non fanno una minchia di niente dalla mattina alla sera(per chia-
rimenti
vedi
sotto
la
voce :Cardone,Armirotta ) e invece no,perchè
Carmine Capone è di Varese,studia medicina
e va addirittura a lezione tutti i giorni!
Ma pensate,gia quest’anno nel fine settimana
il piano è deserto fatta eccezione per il sottoscritto e per Borserio,che però dopo un anno
di convivenza con la nostra gente è da considerare un valterrone piu che un lombardo.Cosa succederà quando tutti i corridoi
saranno deserti,non si giocherà piu al teresiano,non si fumeranno i narghi della buonanotte,non si resterà
tutti insieme a
commentare
la
serie A e a far
incazzare
Oda
perche la juve
perde..cosa diventerà il nostro collegio?delle fredde
e silenziose mura
senza un anima.
Non sarete più
allietati dai rutti e
dalle bestemmie
incomprensibili di
un Uzzino,o svegliati dal suo flauto di minchia nel
cuore della notte ,non verrete distratti dalle
soavi note di un Italo canterino durante la
sega pomeridiana,proprio nel punto in cui se
vi fermate dovrete ricominciare tutto da capo,non ci sarà più nessun Pasqualino massiccio dalla camminata “a molla”,nessun Brighella furetteggiante,nessun gemello scrivente,nessun Polo studiante,nessun Diana palestrante,nessun tony pokerantenessun Tinny
maradoneggiante…niente
Per non parlare poi dei pacchi,tutti sanno
quando a qualcuno di giù arriva un pacco,si
sente l’odore nell’aria ,e tutti in stanza del
fortunato ,che sfoggia con orgoglio le vivande
made in terrony e le offre a destra e a manca,indimenticabili
sapori di salami,formaggi,per non parlare delle torte della
sig.ra Polo,dei cannoli o del tonno di mia madre,apprezzati anche da chi del sud non è…
Questo è secondo me un complotto bello e
buono del lungimirante Pagnotta,cosi da chiudere il collegio nel week e con i soldi risparmiati sulle bollette ,comprarsi le gomme slik
per la Mercedes.
Ho scritto queste righe per farvi riflettere,perché nere nuvole di polenta taragna e
pizzoccheri si stanno addensando sopra le
nostre teste,volete veramante che questo
posto perda la sua parte terrona?se non lo
volete allora combattiano al grido di”chiu pilu
pi tutti!!!e futti futti ka diu pidduna a tutti!!!”
Questo testo è sottotitolato
61terrONE di TeleEtna…
alla
pag
Il padrone dello stretto
E FU SERA E FU MATTINA: SESTO GIORNO (Genesi 1;31)
Arial 10 giustificato e via, flusso di coscienza.
Bei ragazzi e belle ragazze che leggete, è fatta. L’annata 2006/2007 tramonta, con una
lacrima sul viso. Eh già... non so chi e quanti,
però qualcuno perderò. Arriva l’estate, la stagione della “felicità forzata” e io l’affronto
con una goccia di tristezza
negli occhi. E’ il ciclo naturale
delle cose, il movimento
d’anime che è questo posto
non può fermarsi perchè a
me, uno fra tanti, mi si spezza il cuore. Il fatto che “nuovi
amici arriveranno e quelli
vecchi non si perdono” però
non consola: sono un abitudinario, e ho bisogno di sicurezze. Spero che gli intrallazzi
funzionino tutti, che gli ingranaggi burocratici si olino in
abbondanza e che le cose
scivolino... perchè pensare
ora a come sarà, fa venire un
po’ di amaro in bocca. Fortunatamente a qualcosa mi ero
preparato. Marzio, oh mio
caro Marzio... da prendere a
testate ogni tanto quando
16
comincia a picchiare sui mulini a vento ma
con un cuore grande così, sempre e comunque. Come si può fare senza? ...lo scoprirò,
purtroppo. E poi BumBum e Sarciz e... e...
Troppi “e” per i miei gusti. Bilancio? Lasciamo
stare... sufficentemente soddisfatto di me da
scrivermelo addosso. E’ un
po’ egoistico questo articolo... ma dopo tutti i miei
Chuck e le cavolate scritte
sopratutto per farvi ridere...
permettetemelo. Nella mia
esperienza di vita, che è
stata vita, ho notato un pendio, come se le cose calassero sempre. Poi studiando ho
capito che le cose non
“scivolano giu”, ma semplicemente cambiano, e sono io
che, abituato e nostalgico
dei miei punti di vista, non
riesco a comprenderle. Eh il
Liceo non è più come una
volta... Eh al Parco O’Tell
(centro di Bordighera) non si
fanno le cavolate di una volta... Eh la matricola come
una volta... Tutto sembra “in
discesa”, ma la speranza che
non sia così, che sia solo un
mio “errore attributivo”, mi da un po’ di forza. 3 crediti, sono nulla, lo so. Ma quanto
basta a rimanere ad un passo dalla
“sicurezza” che è ciò a cui anelo da sempre.
E quindi non voglio parlar dell’anno prossimo
per scaramanzia (buona scusa questa)... e
non voglio parlar di quello passato perchè è lì
che deve rimanere, che deve incastonarsi.
Parlo di oggi, dell’ennesima mensa dei ferrovieri “oh andiamo presto se no c’è coda, hai
mica un fascia 0 per le lattine”... parlo della
Sua voce che è una buona ragione per un
sacco di cose... parlo degli occhi assonnati del
Marce che cerca di capire che senso abbia
giocare ad un giochino online, di Idro che
ascolta Spaccacuore di Bersani, di Allavena e
Camoranesi che ciapettano come due comari
di là girando sigarette, di Turker che come
sempre scompare per un po’, di Napo che è
davvero Napo, tutto ciò che potresti cercare in
un buon amico, e di incredibilmente-Mason a
cui devo dire che ho scritto anche questo... e
a tutti quelli che poseranno gli occhi su queste righe... e che han avuto la forza di arrivare fino a qui. Alla fine è questo il succo, della
mia testa e del marchio che ho sulla schiena.
Volontà, è tutto lì il segreto. Vi voglio bene.
Violenza
CENA DELLE MATRICOLE
Giovedi 8 novembre, questa sera cena delle
matricole, l’unica cosa certa è che mi toccherà cucinare mentre non so ancora chi mi
aiuterà tra i fornelli. Tornato da lezione
trovo nella cucina tutto quanto avevo chiesto per preparare i miei manicaretti tranne
il PREZZEMOLO per la frittata( a ostrega ,uno
degli addetti alla spesa,spiegherò poi la
differenza tra prezzemolo e SEDANO), a
parte questo piccolo inconveniente assoldo
barabba come responsabile dei salumi
sperando che non ci rimetta qualche falange usando l’affettatrice. io e il cazza ci diamo da fare nel preparare tramezzini con
tonno e maionese e nel frattempo svolgiamo con discreto successo anche l’arduo
compito di respingere orde di persone che
arrivano fameliche al piano seguendo
l’odore del cibo. Non ci resta che riempire
le pentole per la pasta sperando che prima
o poi bolla l’acqua e poi cominciamo a pelare e affettare le cipolle: MAI PIANTO COSI’
TANTO IN VITA MIA( ora il tavolo che era mio
su cui ho tagliato le cipolle l’ho rifilato a
splendid ma non diteglielo). Rompiamo la
bellezza di 80 uova e poi non ci resta che
attendere la chiamata in biblioteca per il
giuramento. Una volta giurato corro in cucina
e butto la pasta, nel frattempo i sughi cuocevano in corridoio su un fornello appoggiato
per terra dato che in cucina abbiamo avuto 5
black out dovuti ai troppi fornelli elettrici
accesi, poi ha iniziato a rompere le palle
anche la piastra in corridoio perché saltava
la luce nella camera di cazza ma alla fine
abbiamo avuto la meglio noi sul sistema
elettrico del collegio. Nel frattempo io correvo tra un piano e l’altro per vedere come
procedeva la cottura della pasta (halloween
la pasta SOLO 12 minuti di cottura, VERO? Se
volete prendervela con qualcuno x la qualità
della pasta al pomodoro accanitevi su di lui).
Quando il primo è pronto inizia il via vai di
matricole nelle vesti di camerieri che dandosi il cambio(anche perché ogni volta che
scendevano erano costretti a bere vino e
Qui mqm
birra) trasportano le portate della cena in
palestra. Ma il bello deve ancora venire. E’
l’ora della frittata, cospargo le padelle con
un po’ d’olio confidando nei fornelli già caldi
invece l’olio non frigge, le padelle si scaldano poco e mi parte quasi un bestemmione
dal profondo del cuore. Tra tutte le piastre
ce n’e’ solo una che scalda in maniera decente e quindi sono obbligato a preparare
frittate su frittate su un solo fornello, sperando che le persone non si sbranino
nell’attesa. A un certo punto yoghi entra in
cucina e come un cucciolotto affamato mi
chiede se gli posso dare della frittata promettendomi che al prossimo allenamento di
basket non mi tirerà più gomitate, anche io
cerco di mangiare qualcosa tra quello che è
rimasto in cucina però è rimasto davvero
ben poco. Il mio lavoro di cuoco è giunto a
termine ora non mi resta che scendere in
palestra e pulire…
Big Jim mqm
IL GIURAMENTO
Un momento importante, speciale, il giuramento. è stato l'antipasto prima del delirio
generale della cena delle matricole. Ma
cominciamo con calma...
La sera prima mi ritrovo in camera un biglietto con sopra riportate le seguenti parole: "Davanti al popolo fraccarotto per mezzo
dell'assemblea degli
anziani che ne è la
diretta e legittima
rappresentanza
giuro di compiere la
mia lunga e intensa
missione di matricola e di serivere con
fedeltà e lealtà il
nostro collegio e di
di fenderlo dalle
insidie e dalle minacce ispirandomi ad un
solo motto IDEM VELLE"
Il tono era chiaro ed inequivocabile, serietà
e obbedienza... Poco dopo vengo a sapere
comune il popolo fraccarotto si è mostrato in
tutta la sua forza e il suo impeto. Ad ogni
gruppo o persona che prestava giuramento
faceva seguito una pioggia di palle di carta(a
volte anche qualche cancellino) tirata da
tutti i fraccarotti.è stato un bel momento che
ha saputo condensare la serietà e l'importanza che un
giuramento
deve necessariamente
avere con il
vero spirito
fraccarotto
di
divertimento
e
follia.
Un
altra
La mia mente di matricola già si immaginava tappa verso la mia lunga e intensa missione
una cerimonia seria ed rispettosa... Vi sem- di matricola che mi appresto (e noi tutte
mqm ci apprestiamo) a vivere.
bra possibile una cosa così al Fraccaro????
Certo che no... Infatti, appena entrato in sala IDEM VELLE
che si rende necessario procurarsi giacca e
cravatta(ringrazio Rizzi e Longobucco per
avermele gentilmente prestate). Con i miei
occhi di matricola comincio a pensare alla
serità e importanza del momento e mi vedo
già serio e con tono prestante davanti all'assemblea degli anziani.
Mqm ostrega
17
Esterni
LE RIFLESSIONI DELL'ORA DI MERENDA
Beh, è passato un po' di tempo ormai dall'inizio settembre dello scorso anno, quando,
allora pieno di dubbi e perplessità di vario
genere, mettevo piede per la prima volta in
veste ufficiale nell'appartamento dei ragazzi
di via Volta. Esattamente nella casa di cinque
dei ragazzi protagonisti e pilastri della recente e gloriosa
storia fraccarotta, usciti dal
Plinio natio alla ricerca di
altra gloria e di altre storie;
ed è la casa nella quale abito.
Io, lo Ste, altra esperienza e
altra formazione collegiale, mi
ritrovo dentro: sono il sesto
coinquilino. Posso dire di conoscerli tutti da tempo e,
prima del mio arrivo in casa,
potevo annoverare almeno
due e tre serate trascorse
insieme (e chi trascorre due o
tre serate in compagnia fraccarotta sa, ripeto sa, quanto
possa risultare impegnativa
l'uscita e, a maggior ragione,
il successivo rientro) ma solamente come coinquilino sono
stato in grado di approfondirne meglio la conoscenza e di apprezzarne
pregi e virtù di ognuno. In questo periodo ho
raccolto quindi qualche piccola curiosità e
qualche simpatico aneddoto per far sorridere
chi già li conosce e per far incuriosire tutti gli
altri.
Le vicende dell'appartamento e dei suoi abitanti.
Con Colux ho imparato presto a distinguere il
motivo per cui in alcune serate, seguendo la
sua poliedrica personalità, si fa chiamare Jack
piuttosto che Leonardo: devo dire che preferisco la prima opzione! Quando è in giornata
Jack si arriva a fine serata che si è belli e
laceri! In una “serata Jack” ho imparato in
fretta la distinzione esistente fra un buttafuori di una discoteca ed un normale avventore
in giacca nera. Se non ti è mai accaduto è
solo perchè ancora non ti è capitato; certo,
l'abito non fa il monaco ma.. vallo a spiegare
ad un buttafuori!!
Capita invece in alcune
mattine di essere piacevolmente risvegliato dalle
sonate a pianoforte del
Pede; in alcuni momenti
il nostro artista si concede a divagazioni ed a
svariate reinterpretazioni
di “Che fretta c'era maledetta primavera”o ad
altri grandi successi; il
più delle volte, ligio al
dovere di studente di
conservatorio, si dedica
alle sue otto/nove martellanti ore di esercizi e
prove. Inoltre, per merito
del nostro lecchese, imparo in fretta il significato di essere “sulla cresta
dell'onda” di una serata. A mie spese il fardello dello smontare dall'onda nella mattina
seguente..ovviamente a ciascuno il suo!
Fabri. Perdersi per le strade di Genova alla
ricerca di un concerto inesistente e finire in
una casa piena di ragazze che festeggiano
una serata fra donne.. e tutto questo in compagnia di maldo, non ha prezzo! Maldo, la
donna e la virtù.. e gran serata fra i caruggi!
Ma su fabri nessuna novità particolare, lo
conoscevo già da prima!
Per capire realmente il significato del
“Picchiatore” ho dovuto attendere quest'ultimo settembre. Una serata di allegria ai giardini Malaspina, un cretino di trent’ anni che si
atteggia a bulletto motorizzato uscito da Easy
Rider e un Deba a ruota libera. Il cretino motorizzato si dimostra quale coniglio che realmente è e, per sua fortuna, lascia sgombra la
scena a noi vincitori sul campo. Il bellimbusto
però, allontanandosi in tal guisa, si sottrae
scortesemente e poco cavallerescamente alla
nostra dovuta richiesta di “soddisfazione”.
Sulla via del ritorno Deba ed io ridiamo con
gusto al ricordo della ridicola scenetta.. ed io
posso permettermi di ridere perchè sto con il
Picchiatore... io!!
I mercoledì e le uscite vorticose del Manzo si
sono succedute per tutto il corso dell'anno;
così ho avuto l'occasione, il tempo e il modo
di capire meglio la situazione ed avere quindi
la possibilità di esprimere una mia verità :
Manzo in realtà è Superman! Sapevo dell'esistenza di super-uomini che si dedicano con
serietà al lavoro per tutta la giornata e che
alla sera invece si godono ed animano la nottata fino ad ore folli, ma non ero ancora incappato in un Clark Kent della bergamasca.
Così, pago della serata e con sole due o tre
ore di sonno ed un analgesico, il nostro eroe,
beniamino del Safarà e terrore delle matricole, ritorna diligentemente e proficuamente ai
suoi impegni lavorativi.
Che aggiungere? Un anno sicuramente divertente ed emozionante. Con una scorribanda
notturna nel genovese la notte prima della
Laurea di Colucci ed un'allegra discesa in
gommone del Po, il quadro può dirsi completo. Ma questa è memoria recente e alcune
storie sono già state raccontate.. altro da dire? Ah già! Mi chiamo Stefano Sai originario di
Luino, Varese. Laurea triennale in Scienze
Politiche e attualmente studente 2°fuori corso
LS Storia d'Europa Moderna e Contemporanea.
...ma forse è meglio che ora mi rimetta a studiare.....uhmm, cioccolata-aa!!!
loste.
CARI GOLIARDICI, BALORDI, SIMPATICI FRACCAROTTI
Cari goliardici, balordi, simpatici fraccarotti,
volendo contribuire alle cinquanta pagine (anche se di solito guardo solo le
figure dell’ottimo voci di corridoio) e pur
avendo pochissimi sporadici contatti con
quell’”ottimo” Giovanni delle vostre parti, ho deciso di farmi tornare alla mente
quell’entusiasmante mezza giornata passata con alcuni di voi alla scoperta di
quell’edificio da voi chiamato collegio...
mi aspettavo che sarebbe stato divertente...
Dopo un sabato pomeriggio passato girando a vedere gli altri collegi, in camera
di mio fratello a farmi una cultura con
spongebob, a fare la conoscenza dei
gemelli e dell’“amica” di Giovanni... é
18
arrivata l’ora di cena.
La cena comprendeva bistecca, insalata e
CIOCCOLATA CALDA . Questa, formata da diversi rimasugli di cioccolate e latte, sembrava pronta per essere bevuta quando il proprietario della stanza (che aveva già deciso
di non berla) si é reso conto che c’erano i
grumi (CATASTROFE)
CONSEGUENZE:
1.
Sottrazione della cioccolata
2.
Versamento nel frullatore
3.
Disastri con spargimenti ovunque
4.
Tentativo di pulizia: rottura di una
tazza
5.
Re riscaldamento
Quando finalmente sembrava soddisfatto
sono arrivate altre persone.
La cioccolata non bastava. Serviva altra cioccolata. Altra cioccolata formava altri grumi.
Espressione di disapprovo da parte di Tonucci. Tonucci incontra con lo sguardo il suo
nuovo frullatore. Tonucci si dirige verso il
frullatore.
Quello che segue è accaduto piuttosto velocemente...so solo che dopo l’uscita di scena
di nazareno con il frullatore sottobraccio e
Tonucci alle calcagna siamo riusciti a bere la
cioccolata. C’era qualche grumo. A malincuore abbiamo dovuto sopportare qualche sporadico minuscolo grumo...non sempre i Tonucci di questo mondo sono lasciati dimezzare la quantità di cioccolata per eliminare i
grumi...ma dobbiamo farcene una ragione...siamo circondati da ingiustizie!!
A questo punto ciò che segue non assume la
benché minima importanza..
Anna Mason
VICINI ANTIPATICI
Le donne di Vdc
Antipatici? Ultra antipatici….apri la tua fine- d’acqua, che ci scorteranno a lezione, ci invi- coinquilozze già l’avevamo avuta: Ruttoman.
teranno alle loro feste e immedia- Abbiamo speso pranzi interi con l’orecchio
stra, una mattina
tamente scatta “l’adesso me la tiro ben teso a capire se quello registrato e ripro(beh diciamo tarda
posto a cadenze oscillanti tra il quarto d’ora e
con le amiche”!!!
mattina) di settemLe quali interessate dalla mia mira- i cinque minuti fosse un grugnito suino o un
bre nella tua nuova
bolante descrizione (si lo ammetto acuto gastrico. Alla fine ha vinto la seconda
stanza
paveho un po’ esagerato) si raccolgono ipotesi, ma sciocca io a non pensare che dai
se….raggiante ossera cena per osservare il manipolo principi azzurri che immaginavo, mi sarei
vi la fauna pascolare
di conti, principi e gran cavalieri trovata di fronte ad un sedere tigrato e shasotto casa….di fronche si esibiscono nelle loro attività kerato a dovere.
te a te una facciata
serali; cosa faranno? Tireranno di Continuavo a sperare che prima o poi ci avregialla ultra chiazzata
scherma? Disquisiranno di filosofia? ste invitato a mangiare, a bere qualcosa che
e, vabbeh, poteva
Oppure mostreranno i loro scultorei so io un caffè….almeno a vedere i Simpson e
andarmi peggio. Poi
pettorali (spettacolo sempre gradito invece niente…zero: ”Non ci si filano di pezsi spalancano le
a quattro pulzelle)? No!!! quando za”, urlavo alle coinquy.
imposte di fronte,
orgogliosa faccio sbirciare le comari Ma ormai la questione era di vitale importanun curioso omone
raccoltesi chi trovo? Un ometto za: SOCIALIZZEREMO CON I BUZZURRI RUTTONI
stempiato gioca a
tutto rosso(malpelo!!!) che in piedi DI FRONTE, a qualsiasi prezzo.
golf nella sua camesulla scrivania canta tutto (e dico Dopo mesi e mesi di tentativi di approccio
ra….wow, sorridente
tutto) il trash italiano….IN PERIZO- falliti, pranzi in mensa (vostra) senza un cenmi saluta e scamno di amicizia, sorrisi (in vostra direzione)
MA LEOPARDATO!!!
biamo quattro paroIl tutto accompagnato da un ben spesi per nulla (e nottate passate ad ascoltarle. Subito pensi che
imbastita coreografia: beh, chiaro, vi urlare, ruttare, cantare, fare a palle di negente di classe!!! Eh
la risata è assicurata, ma il mio ve, karaokeare, giornalinizzare, sbigliettare,
sì, è proprio un bel
tentativo di far inviperire le mie anticairolizzare, smegafonare, cesariodellevantaggio
abitare
gallinelle è sfumato immediata- donnizzare senza MAI protestare) le speranze
davanti ad un collemente, sostituito da una grassa erano perse….mi rassegno ho dei vicini antigio; e già immagino
ristata e sfottò in mia direzione. patici!!!
che mi aiuteranno a
Vicina Arcigna
Eppure qualche avvisaglia io e le
portare le casse
QUEI TENERI FRACCAROTTI
Arrivate in quel di Pavia nel lontano ottobre
2006,eravamo due matricoline (Ele e Betti) in
continuo peregrinare da compagnia a compagnia,una meno raccomandabile dell'altra. Un
bel giorno l'avvocato Yogus D'Andrea si decise
a tornare dall' Erasmus e fu invitato ad una
succulenta cena in via Volta 4. L'ignaro Fraccarotto,dopo aver mangiato,ringraziando,due
etti di pasta al tonno,frastornato dall'allegro
parlottio delle padrone di casa,ebbe la malaugurata idea di invitarle al Fraccaro. I primi due
Fraccarotti che le due fanciulle conobbero
furono Fascetta (D'Antuono) e Cesario (che
sfoggiava un tanga a forma di cavallo di peluche che nitriva). La nostra prima reazione
fu:che teneri!Uscite dal Fraccaro incontrammo
Allavena,Turconi e Como (sommerso subito da
domande su sua sorella: ah ma tu sei il fratello della Lau!Ma che facoltà ha intenzione di
fare?Viene a Pavia?Fa il test?E se non lo passa?Prova i collegi?Viene a vivere da noi?
Raccomandaci!).Dalla sua espressione capim-
mo che le avrebbe caldamente consigliato di
starci alla larga.
Pian piano venimmo introdotte alla realtà
collegiale e alla festa-falò di Yoghi capimmo
qual era il nostro destino. Come avremmo
fatto noi senza quei teneri ragazzi
e,soprattutto,come avrebbero fatto loro senza
di noi?La festa del Fraccaro,l'ultima partita di
calcio,i gelati da Cesare e la grigliata confermarono l'idea che la compagnia dei Fraccarotti fosse la migliore che avremmo potuto sperare di avere.
Como,chissà sotto l'effetto di chissà quale
droga (Turcher,non importa se sociale o no)
consigliò alla sua innocente sorellina Laura di
venire a vivere con noi. La svampita fanciulla
accettò e fu così che Betti,Elena e Laura furono completamente fagocitate dalla vita collegiale.
Nonostante alcuni tra i migliori abbiano lasciato il campo, siamo subito venute a contatto
con nuovi interessanti individui. La collegialità
si è così abituata ,suo malgrado,a vedere ad
ogni ora del giorno e della notte (telecamere
a infrarossi permettendo)tre cinguettanti donzelle che saltellano da una camera all'altra.
Nonostante la loro evidente perplessità iniziale,anche i più duri (Toz in primis)si sono abituati alla loro dolce,raffinata e,ahimè,ormai
quasi quotidiana invasione. Siamo addirittura
giunte alla conclusione di alternarci nei
weekend per non lasciarli soli e perchè non si
dimentichino mai che sono veramente teneri.
Pur essendo ormai vaccinate e temprate dalle
loro volgarità,ogni tanto rimaniamo ancora un
po' scosse dalla loro assurda concezione della
donna e i loro deliranti discorsi sul sesso .Nonostante tutto,il Fraccaro è il nostro
rifugio sicuro (?) in questo mondo selvaggio.
Concludiamo con un grazie e con un che teneri!
Le vostre Fraccarotte ad honorem
(Yoghi, NON siamo esterne!Smettila di mugugnare
cose inutili altrimenti ti decliniamo!)
19
Opinioni
PLINIANDO PER IL MONDO
Caro Ferruccio (n.d.r. De Bortoli) o Paolo
(n.d.r. Mieli) [ essendo su un Eurostar per un
transfer lavorativo non posso sfigurare col
mio vicino Manager, chi cazzo l’ha mai sentito Pampanatale!?],
piterà? Tenete i piedi in più scarpe che potete, poi dovrete tenerne un paio per tutta la
vita…
Vi parlo da un treno, che è la metafora della
vita (ok, chi di voi ha subito pensato agli
scambi mi telefoni, ha dei problemi di coppia), e da un treno si capisce la vita, la propria e quella degli altri.
Mi piace fare il Beppe Severgnini, continuo. In
eurostar ti devi atteggiare, io lo faccio di na-
ne Pozzetto ne” il ragazzo di campagna”.
Torniamo a noi, dal treno alla vita, in un baleno: tra dieci minuti arrivo a Milano, poi Pavia,
casa, come cambiano le priorità ragazzi…
cinque anni fa alle sette di sera volevo un
campari…adesso ce ne vogliono due! Vi ho
rattristato con le mie rotture di ex collegiale?
Guardate che sono tutte boiate, io mi diverto
più di prima, lo spaccio si raffina, non si perde… gli amici, quelli veri rimangono, certo
bisogna impegnarsi, il campari ha bisogno del sostegno del vino bianco ed ecco
che si trasforma magicamente in un pirlo, valido sostegno per traghettarti dai
venti ai trent’anni senza che la cosa ti
pesi troppo. Il lavoro, se si trova, è lo
specchio di voi stessi, dovete fare davvero ciò per cui siete portati altrimenti non
funziona, e le scarpe potrete cambiarle,
se vorrete, con ancor più facilità! Vi ho
rinfrancato?
No? Vi state rompendo? Colpa del direttore…
Ancora un paio di considerazioni e concludo, ovviamente senza filo logico.
è solo ora che trovo il tempo per esporre il
mio pensiero su alcuni dei temi più scottanti
dell’attualità e Dio solo sa quanto e quante
volte avrei voluto scriverti prima (pietosa
menzogna).
Mi rivolgo a te e a tutti i tuoi fedeli
lettori per farvi pervenire innanzitutto
le mie felicitazioni per questo gioioso
anniversario editoriale, bel traguardo di
un’iniziativa che da piccola idea di ubriachi si è trasformata in pregevole
puttanata settimanale…davvero, bravi,
anche se devo rimproverarvi di non
inserire più quell’elegante paginone
centrale di nudo artistico, frutto di
un’idea brillante di un intelligente lettore. Ebbene cari Fraccarotti tutti, molti
di voi non sapranno nemmeno chi io
sia (ma rimediate subito cribbio, su
wikipedia sono sotto la voce
Basta con questa immigrazione di cervel“jfdkkjlfòòòde£”), altri mi avranno voli all’estero della Romania che erano
lutamente dimenticato, alcuni ancora
utilizzano i miei consigli e sono ormai DottorBerger,Marketing Manager (quello in mezzo a 2 professio- meglio gli albanesi e poi tutti questi
fuori grazie all’indulto; parliamo di noi: nisti dell’ingegneria e della medicina con lo scettro della conoscen- omicidi che si sa già chi è stato ma non
za, un attimo prima di trasformarsi nell’incantevole Creamy)
l’arrestano e Mastella che insabbia tutto,
dove siamo, dove andiamo, ma sopratla magistratura puzza di marcio, eccetetutto perché morirete? Domande a cui
solo Emilio potrebbe rispondere con una sco- tura e già parto avvantaggiato, non stai viag- ranonchè l’islam nelle scuole e troppe tasse
giando, sei lì per motivi importanti e gli altri eccheccazzo non si trova un parcheggio che
reggia.
Viviamo in un mondo triste, dove solo chi è devono capirlo (mentre scrivo mi chiamo col bella gnocca che c’è davanti a me seduta e
Rom ha delle vere emozioni, a noi ormai sono telefonino dell’ufficio su quello personale), infine ricordiamoci che gli Stati Uniti (Dio salvi
rimaste solo le briciole e tra l’altro piene di hai un background culturale importante, il la Regina e resusciti il Duce) fanno una guerra
formiche. Ragazzi, non laureatevi, state lì, tra lavoro è tutto, non hai tempo libero, ragazzi, ogni tre anni ma chi è senza peccato scagli la
prima pietra, vero beppegrillo?!?!?!
le mura amiche, all’ombra delle torri, godete finirete così.
dell’attimo supremo della colazione delle Quanti finti comunisti collegiali ho rincontrato Un caro abbraccio, una macina a buon prezzo
macchinette, delle feste nate spontanee, degli ingiacchettati e persi nel loro nuovo io lavora- e due pan di stelle gratis.
Dott. Berger
amici che poi, volenti o nolenti, perderete. tivo…
Tenete all’Inter ora che vince, quando ci rica- Il treno è sempre bello, il treno. Aveva ragio-
L’INFORMAZIONE IN ITALIA
Scrivo questo articolo per parlarvi del libro ‘La scomparsa
dei fatti’ del giornalista Marco
Travaglio. Il libro tratta dello
spinoso
problema
dell’informazione nel nostro
paese. Qualcuno si chiederà
perché ciò dovrebbe costituire
un problema ed effettivamente in un paese democratico la
questione non si porrebbe
nemmeno. Ma ahimè(o per
fortuna) ci troviamo in Italia
dove di scontato sembra esserci ben poco. L’informazione
intesa come mass media(tv ,
radio ecc..) e giornalismo offrono sempre più notizie ca-
20
renti ed insoddisfacenti. Molte
volte esse vengono addirittura
omesse e volutamente tralasciate per lasciare spazio a fatti di
dubbio interesse. La questione è
di fondamentale importanza per
la nostra libertà di opinione.
Sono d’accordo con chi afferma
che il cittadino ha il diritto di
conoscere le inchieste e le intercettazioni che riguardano questo
o quel politico poiché è nostro
diritto conoscere chi votiamo. Il
libro descrive innumerevoli casi
di censura e manipolazione da
parte dei media al fine di screditare i giudici e sviare l’opinione
pubblica sui fatti accertati ovvero i reati. Un esempio per tutti è il caso di
Tangentopoli. Da tempo alcuni giornali si
stanno adoperando in una vergognosa cam-
pagna di ‘revisionismo’. Molti politici affermano che le tangenti nel campo degli appalti
non sono mai esistite e il polverone fu scatenato dalle solite ‘toghe rosse’ per sovvertire
gli equilibri politici. Questa sapiente tattica di
manipolazione permette(a chi ovviamente
controlla i media) ai colpevoli di passare per
vittime e di farla franca sia di fronte alla legge
che ai cittadini che vanno a votare senza conoscere i fatti. Ma ciò non stupisce se pensiamo ai giornalisti italiani. A differenza degli
altri paesi i nostri non fanno mai domande
scomode per accertare la verità ma permettono al politico di turno di raccontare le balle
che preferisce. Non a caso in Italia hanno
sempre lavorato senza problemi gente come
Fede, Ferrara e Vespa mentre Biagi e Santoro
vennero cacciati come criminali. Consiglio
questo libro a chi si interessa di politica e
informazione e vuole conoscere ciò che i telegiornali non dicono.
Michele Lazzari
GLI STRANI CASI DELLA MEDICINA
A cura di: Dr. Draghi Riccardo (Chiropratico e
Dietista macrobiotico)
Dr. Perelli Davide (Omeopata e Aromaterapista)
Dr. Rizzi Michele (Onichiochirurgo e Gemmoterapeuta)
Cari lettori di VdC, è con grande gioia ed entusiasmo che vi presentiamo questa nuova
rubrica che apparirà da questa edizione sulle
nostre colonne. Come forse saprete, siamo
tutti e tre studenti di medicina al V anno e, in
virtù di questo mettiamo le nostre conoscenze al servizio della comunità fraccarotta. Il
suo intento è di presentare gli strani casi
della medicina ossia eventi e soprattutto patologie di cui è difficile immaginare l'esistenza...e chissà che non tornino utili poi nel pratico...a proposito di questo ecco il primo argomento, trattato dal Coach Rjcky.
Non ci resta che augurarvi buona lettura –
chiaramente, siamo disponibili a qualsivoglia
chiarimento riguardo gli argomenti trattati
sotto pagamento di lauta parcella, mentre per
i consulti prettamente chirurgici vi indirizziamo al nostro stimatissimo collega Prof. Jr.
Castagnoli.
UN POMPINO DA SHOCK
“Shock anafilattico nell’ingestione di sperma”
Certo sarà capitato anche a voi di essere –
piacevolmente – oggetto di un nobile bacino
intimo donatovi da una gentil e graziosa donzella. Sono sicuro che mai siete stai protagonisti, ruolo forse sicuramente appropriato ai
cairolotti.. Ma lasciamo con grande piacere
quei loschi figuri tra le loro quattro mura e
torniamo al nostro ben più nobile argomento.
E proprio al culmine dell'esperienza certamente vi siete trovarti – o meglio, si è trovata LEI - di fronte all'annosa questione che da
secoli infligge questa sublime pratica: “ che
fare?!”ingerire si, ingerire no???”.
L'orgoglio maschile avrebbe subito e di primo
acchito risposta positiva a tale questione, ma
Ippocrate alzerebbe la mano e timidamente
farebbe presente - seppur a suo malgrado – il
parere e l'osservazione scientifica che la Medicina ha da esporre, così da venir in aiuto
alla frequente ritrosia per lo spuntino che
spesso genere femminile dimostra.
Infatti, non è il solo sapore sgradevole (a det-
ta della donna), ad essere lo svantaggio
dell'ingestione del cosino, ma una possibile,
seppur remota, complicanza che a questa
pratica può sopravvenire: una reazione allergica che a volte può manifestarsi come un
vero e proprio shock anafilattico.
Lo shock per definizione è una condizione
clinica caratterizzata da insufficienza circolatoria acuta a cui segue inevitabilmente la
riduzione della perfusione dei tessuti e di
conseguenza l'insufficienza multiorgano; vale
a dire che il circolo sanguigno diviene insufficiente nell'apporto nutritivo agli tutti organi
determinandone quindi un grave deficit funzionale. Vi sono più tipi di shock, ma nella
fattispecie tratteremo solamente quello
anafilattico/anafilattoide, cioè quello che può
essere determinato, tra le altre cause, da
ingestione di sperma.
Il meccanismo che sta alla base è allergico,
proprio come quello dei soggetti allergici ai
pollini o al pelo di gatto. La giovane avvenente viene a contatto diretto con una o più componenti a lei estranei (detti antigeni) della
sostanza – nel
nostro caso lo
sperma – e il
suo organismo
sviluppa
in
risposta a questa esposizione
una reazione
immunologica
con produzione
di
anticorpo.
Ma,
mentre
nella maggior
parte dei soggetti
questa
sintesi è assente o al più risulta costituita
da un pull bilanciato e fisiologico dei vari tipi
di anticorpi, qui si producono soprattutto
Anticorpi E. Tutto ciò avviene al primo contatto con la sostanza, senza alcuna manifestazione clinica obiettivabile ed è detta SENSIBILIZZAZIONE del soggetto. Quando la donna
assumerà la volta successiva “il cosino” avverrà che questi anticorpi si legheranno a
cellule specifiche (mastociti e basofili) attivando una reazione massiva di rilascio di
Dr. House
mediatori che agendo a livello circolatorio
determineranno, oltre al quadro riportato
nella definizione, anche un aumento della
permeabilità dei capillari con edema e gonfiore della glottide (a volte faringe o laringe) con
difficoltà respiratoria grave. La terapia nel
caso è adrenalina in infusione venosa.
Probabilmente ora state già disperando pensando che, per motivo preventivo e per evitare di avere una ragazza innocente sulla coscienza, dovrete dire addio a questo piacere
sublime. Ma qui vi conforto: in realtà casi di
shock anafilattico per ingestione di sperma
sono stati davvero pochissimi, e si fa molta
fatica solo a ritrovarli nella bibliografia. Rarissimi anche i casi in cui lo sperma ingerito ha
provocato nella donna effetti “di sistema”,
cioè effetti dovuti ad un meccanismo biologico globale dell'organismo: in questo caso le
manifestazioni massime registrate sono orticaria diffusa della pelle e difficoltà respiratoria (in ogni caso queste evenienze sono case
report, ovvero casi così rari che quando un
medico ne registra uno va subito a scriverne
un resoconto per pubblicarlo e farsi figo).
Reazioni invece più
frequenti e a cui può
capitare di assistere
sono di tipo locale e
consistono prevalentemente in irritazione e
gonfiore delle parti
che sono venute a
contatto con lo sperma
– fate voi le vostre
considerazioni – e
quindi anche possibile congestione del
faringe con difficoltà
respiratorie, comunque solitamente minime e che recedono in pochi minuti.
Quindi in conclusione andate tranquilli, e che
non vi venga in mente di girare a scopo preventivo per locali e feste e affini con una fiala
di adrenalina!!!! E se la prossima volta che
capita, giunti nel pre-, lei non ne ha proprio
voglia non fate la faccia corrucciata e non
pensate che sia solo perchè lei non gradisce il
vostro prodotto: magari è solo il suo istinto
di autoconservazione e sopravvivenza che
21
Cultura
LA PROSTITUZIONE SACRA NEL MONDO ANTICO
Collegiali del Fraccaro, voi che vi considerate questa. È obbligo che ogni donna del paese, società comandata da donne la dea Madre
e vi dite seguaci di “Bacco e di Venere”, do- una volta nella vita, postasi nel recinto sacro (per alcuni Demetra ) aveva un ruolo di
vete sapere che l’antichità, contrariamente a ad Afrodite, si unisca con uno straniero. Mol- prim’ordine e doveva essere degnamente
quello che si potrebbe pensare, su molte cose te che disdegnano di andare mescolate alle onorata in modo degno. Nelle epoche succesera molto più libera di noi. Non è affatto uno altre, in quanto orgogliose della loro ricchez- sive, a partire dai tempi di Omero, la donna
scherzo il titolo di queza, si fan- diventa totalmente subalterna all’uomo: presto articolo-ricerca che
no condur- valgono le divinirà maschili su quelle femmivuole essere di interesse
re al tem- nili (Zeus, Apollo, Dioniso ecc.), per questa
culturale e goliardico
pio (…) su ragione sappiamo dell’esistenza della prostiinsieme: nel mondo antiun
carro tuzione solo a Corinto, nel famoso tempio di
co (Mesopotamia, Grecia
coperto, e Afrodite in cima all’Acropoli, e a Pafo,
e Roma) esisteva la ierolà se ne nell’isola di Cipro. Il tempio di Afrodite a Corinto, tuttavia, contava mille prostitute e di
doulia (schiavitù, cioè
stanno,
conseguenza aveva accumulato una ricchezza
prostituzione
sacra).
avendo
Oggi questa forma di
dietro di sè favolosa con le offerte lasciate dai fedeli e dai
clienti. Queste prostitute sacre pare che addireligiosità
avrebbe
numerosa
senz’altro
tantissimi
servitù. Per rittura salvarono la Grecia quando venne mifedeli (tra cui anche
lo più il nacciata dalla flotta dei persiani: i Corinzi
l’ateissimo Gamba che
rito si svol- chiesero alle prostitute del tempio di pregare;
me lo ha confessato
ge così: le le loro preghiere furono ascoltate e quando i
Persiano si ritirarono, sconfitti, i Corinzi offriquando gli ho parlato di
donne se
Affresco proveniente da uno dei lupanari
rono una tavoletta dedicatoria al tempio, per
queste “pratiche” ).
ne stanno
di Pompei, con funzione simile a quella
onorare le sue prostitute.
Le prostitute sacre erano
delle fotografie dei panini dei fast food di oggi.
sedute nel
Ad Atene anche se non si può parlare propriaserve di Afrodite, la dea
sacro remente di ieroduolia, ci fu qualcosa di molto
della bellezza, della primavera, dell’amore
cinto di Afrodite (nome di Isthar grecizzato)
affine. La città era consacrata ad Atena, dea
(carnale) e della prostituzione. Questa dea
con una corona di corda intorno al capo:
nacque secondo un mito greco dalla schiuma
vergine per eccellenza, era della guerra,
fuoriuscita dai testicoli e dal pene del dio sono in gran numero, perché mentre alcune dell’intelligenza (infatti nacque in modo asesUrano amputati con una falce da parte del dio giungono altre se ne vanno; tra le donne si suato dalla testa di Zeus ) e di conseguenza
Crono, suo figlio. L’Afrodite greca ha una certa aprono dei passaggi, delimitati da corde e era dea dello studio (da cui la parola Atenecorrispondenza con la dea del mondo akkadi- rivolti in tutte le direzioni in mezzo ai quali si o). Nonostante dea fosse la dea patrona di
aggirano i forestieri e fanno la loro scelta. Atene, sappiamo però che il legislatore Solone
co-mesopotamico Istar/Astante.
Quando una donna si siede in quel posto non (IV a.C) istituì i primi bordelli per facilitare gli
torna più a casa se prima uno straniero, do- adolescenti intraprendenti ed evitare che
Antico Oriente
po averle gettato del denaro sulle ginocchia, commettessero adulterio con donne rispettaLa più grande festa religiosa degli assiri era non si sia congiunto a lei all'interno del tem- bili e che con il denaro incassato da queste
la celebrazione del viaggio di Ishtar agli inferi pio. Gettando il denaro egli deve pronunciare prime case chiuse, fece costruire il tempio
in cerca dell'amante Tamuz. Le sue sacerdo- questa frase: 'Invoco per te la dea Militta dedicato ad Afrodite Pandemo, la dea patrona
tesse praticavano la prostituzione sacra e '” (Militta o Mylitta è un nome che gli assiri- dell'amore
a pagamento.
durante la sua festa tutte le donne si recava- babilonesi davano ad Ishtar-Astarte).
Poco a poco il numero dei postriboli aumentò
no al tempio anch'esse a praticare la prostitutanto
che
nessuna
città
zione sacra. A Babilonia ancora oggi sono Grecia
aveva tante prostitute quanto Atene,
visibili le imponenti rovine del tempio di quefatta eccezione di Corinto.
Grecia
sta dea. Presso queste popolazioni agricole Nella
alcune donne venivano dedicate a vita ai neolitica esisteIo a circa duemilaciquecento anni di
tempi della dea dell’amore e il loro compito va una cultura
distanza, pochissimi giorni prima di
era di offrire se stesse per denaro a quanti di tipo matriarfinire in questo collegio(!!!), ad Atene
richiedevano i loro servigi. Quindi l’atto ses- cale che obblici ho vissuto e i bordelli sono ovunsuale fatto in onore della dea, per associazio- gava tutte le
que. Nella strada in cui abitavo ce ne
ne all’idea che Isthar era la dea sia della fe- ragazze, senza
sono a perdita d’occhio (la malfamaa
condità che dell’agricoltura, avrebbe propizia- eccezione,
ta odòs Iàsonos, nella zona di Metato fertilità alle donne, alla terra e di conse- essere deflorate
xourghìo).
guenza prosperità alla città. Queste prostitute prima del matrierano considerate parte del personale del monio, conceContinua sul prossimo VdC…
per
tempio, per cui il denaro ricavato non andava dendosi
Scena erotica/pornografica da Pompei
Michele Paolo #52
ad aumentare la loro fortuna personale, ma denaro a un
estraneo,
nel
veniva conservato con il tesoro del tempio.
Leggete un po’ che cosa racconta lo storico tempio, a beneficio della dea. Esse eseguivagreco Erodoto in proposito: “la più riprovevole no un compito sacro che era allo stesso temdelle abitudini che ci sono fra i Babilonesi è po era un atto simbolico-sacro perché in una
IL SOLITO IGNOTO
Vuoi avere più cani te che Giulia, Brigante e Tinelli?
Vuoi vincere una pura piramide fatta interamente di cani di
VdC?
Indovinate il Solito Ignoto di questa settimana consegnando
la risposta alla camera 13 o 53 e tutti i cani saranno vo-
22
Alter ego
Sorprese
Questa è la rubrica che trova il tuo alter ego nel mondo del web. Per il numero 50 due alte cariche del collegio: Vincenzo Romano e Michele Rizzi.
www.vincenzoromano.org
Vincenzo Romano nacque il 3 giugno 1751 a Torre del Greco, città
marinara al centro del golfo di Napoli. Il suo corpo riposa nella
Basilica Pontificia di S.Croce, dove, l'11 novembre 1990 si è recato a venerarlo Giovanni Paolo II, durante la sua Visita Pastorale
alla Chiesa di Napoli. Ecco come si espresse:
"Il più illustre figlio di Torre del Greco è senza dubbio il Beato
Vincenzo Romano. Egli ha lasciato un'eredità spirituale preziosa
con l'esempio di una vita santa, del fervore sacerdotale e della
totale dedizione che caratterizzarono gli oltre trent' anni del suo
m i n i s t e r o
p a s t o r a l e . . .
Egli fu un precursore della carità sociale, così importante per la
Chiesa di oggi, con l'assistenza spirituale e la tutela dei diritti dei
pescatori di corallo, per i quali era celebre Torre del Greco. Durante i lunghi periodi di assenza degli uomini su mari lontani, il
Beato riservava particolari cure alle loro famiglie.
Ma Vincenzo Romano lavorò intensamente soprattutto per la
formazione delle coscienze e per l'evangelizzazione... Alla gente
del popolo propose il Vangelo nella sua semplicità ed autenticità, divenendo egli stesso testimone credibile e araldo della parola di Cristo con una vita povera, umile e, soprattutto, integral-
ALTRO CHE NORDISTA E POLENTONE, MICHELE SEI PROPRIO UN TERRONE... GUARDATE
CHE COSA ABBIAMO TROVATO SU MICHELERIZZI.COM
Uno dei passatempi preferiti del buon Marce è stato, almeno per 5 minuti, quello di metter i nomi dei Fraccarotti su google e vedere cosa usciva. Da questa non voglia di studiare, nasce questa rubrica di tre numeri (39­41­43) in cui l’Eccezionale ci narrava “l’altro noi”, cioè i noi stessi sparsi per il mondo. Memorabile è Bimbo Mattia Tonucci e del suo cane preso a sas­
sate... AV 23
Viaggi
Angolini (ovvero l’angolo di Maldini)
qualcuno che diceva: “....aspetta
aspetta...me ne è venuta in mente
ancora una, e fanno 11!” La competizione era ormai arrivata ai massi“Lupi di mare (anzi di fiume)”
mi livelli, e già si parlava di chi aPrefazione: abbiamo fatto la discesa del
vrebbe fatto il botto quest'anno,
fiume Ticino: lo sapevate?
magari focalizzando il periodo, ovGiusto per contestualizzare, così potete
vero di chi avrebbe inanellato il
immaginarvi un po' la scena.
maggior numero di ragazze distratte, al posto giusto e nel momento
17 porta fortuna ed or ve lo dimostrerò!
giusto!
La sfida era ormai serrata tra pochi
È una tranquilla serata di fine ottobre e ci
pretendenti, anche se chi seguiva la
ritroviamo sulle sponde del fiume Ticino, il
diretta da casa de “i naufraghi del
fuoco acceso, la tanica da 5 litri di rosso è
ormai finita e la grappa fatica ad evaporare Maldini nei suoi pensieri ha sempre una cosa: le donne. Noi le imma- Ticino” avrebbe voluto dire la proginiamo così nella sua testa, vagano con un mantello nero indosso.. pria sul tema (ovviamente non
(e sicuramente non ce la farà).
posso fare i nomi di nessuno poiIntroduco l'argomento sesso, come spesso
ché vige il segreto “confessionale”, ma se ci
succede, e mi informo sulle donne dei miei me!
amici (sai mai che magari una richieda qual- Al numero 17 i 4 baldi amici hanno reagito conoscete almeno un pochetto...).
La sfida è iniziata quella notte di
che ripasso, magari da perte dell'amico!). con un:”cazzo ma son troppe”. Riflettendoci
bene è un numero di tutto rispetto....quanti ottobre, ed ora la propongo anche a tutti voi.
Allora sentiamo un po' se siete in media.
di voi stanno abbassando lo sguardo verso il Quindi, se vi sentite in media, mandate una
“In media per cosa???”
“Ragazzi, proprio non siete informati. Non pipino e pensando: “saresti felice con 17 belle mail ad Angolini (recuperate la mia mail da
qualche anziANO del collegio), cercherò di
sapete che la media di donne con cui un uo- patatine sul curriculum?!”
seguirvi nei vostri numeri, sia grandi che picEh già, e chi non lo sarebbe...
mo fa sesso durante la sua vita è 17 ??!”.
Alché la domanda era implicita: “E voi a che Lo so che ora state tutti facendo mente locale coli. Vi informo che non dovrete essere per
sulle ragazze con cui siete andati a letto...ma forza già a 17, ma magari in linea con la mepunto siete?”
Sapete, nonostante siamo ancora ricordatevi che per essere valide, dovete dia, magari facendo un calcolo ponderato e
q u a n t o m e n o proporzionale con la vostra età e le vostre
giovani e di sesaverglielo messo aspettative!
so ne abbiamo
dentro, al caldo,
ancora tanto da
proprio lì, anche Questo, più che un articolo per vantarsi in
fare, chiudendoFabrizio Dell’Angelo perse il suo nome appena
se per pochi qualche strana e primitiva forma (sesso!), è
si il ciclo discoentrato tra le Sacre Mura. Basta vederlo una
secondi!
Vale un articolo per farvi riflettere sui versi di Lopate universitavolta, anche di sfuggita, che subito si grida
anche pagando. renzo De Maldinici:
rie, si va incon“Minchia Maldini!”
I ns o m tro a bilanci seQuando un è bello… è bello.
Quant'è bella giovinezza
ma, la discussioriosi e si fa presE così nel suo ANGOLINI, ci parla dei suoi viaggi
ne attorno al
sante la necessifotti fotti qui a Pavia,
straordinari, sogni che ognuno di vorrebbe fare,
falò
agitava
protà di concretizchi
vuol essere lieto sia,
ma che solo il buon Maldo è riuscito a fare…
prio un bel polzare il piacere
la patata dalla via”.
perché? E che ne so io, son solo una finestrella!
verone di intercon dei numeri,
venti, e ad ogni
per tirare un po'
minuto sentivi
le somme somVi ricordo che Angolini è sempre la rubrica
dei viaggi incredibili.
GLOBE TROTTING
Due giorni di vacanza
Avevo deciso d`andare un paio di giorni in
Lituania per visitare Vilnius, la capitale. Avevo
girato tutta la mattina, avevo camminato per
cinque ore salendo anche su due colline ed
alla fine mi ero fermato per mangiare qualcosa.
Ero seduto su di un muretto davanti
all`albergo ed aspettavo i miei compagni di
viaggio quando passo un`auto, all`interno un`
inconfondibile famiglia di ebrei. Il padre con
la folta barba, il capello nero in testa, la madre forse rasata, come vuole l`ortodossia piu`
rigorosa, il foular in testa, seduta accanto al
marito, dietro tre figli due maschi ed una
24
di Enzo De Barbieri
bimba tutti inconfondibilmente ebrei, i ma- “ Dov`e` Genova - chiese – nel nord o nel sud
d`Italia “
schi con il loro tipico copri“ Nel nord “ precisai
capo ( kippah ) in testa e
“ E cosa fa qui` a Vilnous “
probabilmente le frange che
incalzo`
forse facevano capolino da
“ Il turista “
sotto la giacca.
“ Ed in Italia “
L`auto mi passo davanti, io
“ Nulla perche` non vivo in
li guardai loro mi guardaroItalia “
no, proseguirono.
“ E dove vive “
Dopo una cinquantina di
“ Attualmente a Varsavia,
metri l`auto si fermo` ed in
dove lavoro “
retromarcia ritorno` verso di
“ E che tipo di lavoro fa “
me, fermandosi alla mia
“ Telecomunicazione”
altezza.
“ Bene! Buona giornata “
L`uomo abbasso` il vetro del
concluse
finestrino dell`auto
“ Buona giornata “ conclusi
Io dissi ( in inglese ) “ non
E se ne ando` con tutta la
parlo lituano”
famiglia
Lui rispose “ lei e` ebreo? “
Ma! Che avra` voluto dire ?
“ No – risposi – sono genovese “
Pratica attività individuali e non...
Sport
Mercato stagione 07/08
Ritorna x festeggiare i 50 numeri di VdC la rubrica sportiva più amata dai Fraccarotti. Lontano dalla
stagione calcistica collegiale, con le squadre ancora da assettare, ci siamo voluti soffermare sul mercato biancorosso; sui giocatori partiti, su quelli che hanno scelto d rimanere e su quelli che sono
arrivati. Non possiamo non iniziare dal regista bergamasco Fatutti. Dopo i ripetuti e falliti tentativi di
portare in Qatar Figo, lo sceicco ha rivolto la sua attenzione al nostro Naza, ai tempi protagonista
della campagna acquisti juventina. Le volontà di rimanere in Italia del campione erano notevoli tanto
che è stato sempre vicinissimo ai bianconeri di Ranieri, come “possibile compagno di Almiron o Zanetti” a detta del mister che lo ha visto giocare nella semifinale intercollegiale dello scorso Giugno. Il
ds Secco però ha voluto puntare su Tiago, abbandonando la prospettiva Fatutti. Ora che il giocatore
portoghese è in rotta con l’allenatore (forse grazie anche al malcontento per questa storia) il club
torinese ha detto ke punterebbe volentieri di nuovo sul nostro regista. Azione impossibile vista l’incedibilità dichiarata dall’Albinoleffe,
squadra che il Naza tiene in testa alla B. L’offerta arrivò nell’ultimo giorno di mercato e fu ben accolta: “questo giorno lo sognavo fin da
bambino, è la squadra di casa e prometto una stagione ad alto livello” ha dichiarato alla presentazione ufficiale. Altro giocatore protagonista nella rifondazione della Juventus è stato il centrocampista
comasco Esposito. Vista l’età di Nedved e la sua calata brillantezza, con le continue minacce di partenza di Camoranesi e la carenza di giocatori in difesa, il club di corso Galileo Ferraris aveva bisogno
di un giocatore polivalente, in grado di rispondere alle necessità di una rosa ristretta. Alla fine
l’ingaggio è andato al tedesco Salhiamidzic, a detta di Secco per “maggior esperienza, visto la bassa
media d’età della squadra”. Non è stata una cosa negativa per noi tifosi biancorossi, visto che Como
ha rinnovato con il Fraccaro per almeno un’altro anno. La crisi Dida al Milan ha rischiato di portarci
via il fortissimo portiere verbano Macchi. Dopo la scelta di Buffon di credere nel progetto juventino e
rimanere coi bianconeri, i rossoneri si sono avventati sul nostro numero 1 che nonostante le lusinghe
ha deciso di rimanere. L’infortunio di Andrade alla Juve ha riaperto le porte per un difensore a Gennaio, visto però il ‘ritorno al buon calcio di Legrottaglie la società potrebbe abbandonare la dispendiosa pista Ivanovic per il nostro centrale tortonese Napolitano a parametro zero. Mondo del calcio
abbandonato dal bel De Benedetto. Il difensore, ormai a fine carriera ha deciso di dedicarsi
all’ingegneria edile e dichiara: “per fortuna una volta a settimana si gioca a calcetto!”: le tifose rimpiangeranno il nostro Mendi. Futuro nel calcio a 7 per il piccolo fenomeno del lago d’Idro Manuel
Vaglia, emerso saltuariamente nei biancorossi e acquistato a Settembre dalla società sportiva ‘Logos:
sport e cultura’ che vanta tra i tesserati un’altro ex: l’allora terzino più forte dell’intercollegiale Adriano Oda. Caduto in depressione post rigore frequenta saltuariamente gli allenamenti della sua attuale
squadra, ma molte delle sue fan sostengono in lacrime di averlo visto ubriaco al McDonald in uno
stato di forma decadente, più e più volte. Speriamo che riesca a uscirne. Si sa ancora poco dei nuovi acquisti, ma quello che fa più rumore
interessa i gemelli del gol Elia e Giovanni Ferrari. Arrivano dal calcio a 7 e sono stati notati dalla dirigenza in un importantissimo torneo
internazionale nel mese di Giugno. Tutti si augurano che sappiano replicare le loro prodezze anche sul campo ad 11. Rosa ristretta ma carattere vincente, questo è l’importante per fare bene anche quest’anno. Con un caloroso Idem Velle la rubrica casa Plinio vi saluta fino ai
prossimi eventi calcistici.
Yoda
TEST: QUANTO LEGGI VdC?
1) Siamo ormai al numero 50 del
“giornalino” sapresti indicare chi tra
questi è il più famoso dei sessuologhi?
1) Marco Bonifacio (ti piacerebbe)
2) Francesco “Colux” Colucci
3) Nazareno “Naza” Fatutti
A) Sandro “Rino” Fanuele
B) Marcello “IL MARCE” Macchi
C) Marco Bonifacio
4) (domanda Hard in tutti i sensi)Chi è il
più famoso porno attore comparso
sulle pagine di VdC?
2) Chi tra questi famosi giornalisti fraccarotti è stato accusato di plagio
nell’ultimo periodo da parte di Gamba?
A)Edoardo “Turker” Marvaldi
B) Marco Bonifacio
C) Cesario “Caesar” Delle Donne
3) Chi più di tutti ha sempre odiato questa rubrica facendomi flettere in sala
comune tutte le volte che usciva sul
giornalino?
1) Giosuè “Rocco” Fortino
2) Marco Bonifacio
3) Mattia “IL TOZ” Tonucci
5) Chi il Dittatore…ops…Direttore del settimanale fraccarotto?
A) Marco Bonifacio
B) Simone “Pampanatale” Pellegrin
C) Giovanni “granMazzon” Mason
Se hai risposto con una maggioranz…va beh
per un numero così significativo non vi sto a
Non è Giozzi
lagnare con i miei profili, tanto le soluzioni
sono ovvie (a parte per la domanda 3, ma vi
dico che non era Naza, vero Colux?), voglio
solo fare i complimenti a “Voci di Corridoio”,
ragazzi della redazione siete dei grandi, ogni
giovedì allietate maggiormente la mia colazione gratuita delle macchinette, un complimento a tutti gli autori degli articoli (ma si dai
uno piccolino anche a me) che dedicano del
tempo per fare qualcosa che ormai è diventato importante per la comunità, un complimento a VdC che arrivato al numero 50 è interessante più del numero 1.
Altro non saprei aggiungere, a parte dire che
Bonifacio è un pirla, e che faccio un grosso in
bocca al lupo a VdC per i prossimi 50…100…
1000 numeri in modo che quella che era l’
“Ultima Matricola” (ndr. vedi nr. 1) il mio
anno da M.Q.M. possa diventare il più anziano degli anziani.
Davide “Verby” Uberti
25
Musica
AUDIOTECA di Savini Angelo Giulio
Per celebrare il cinquantesimo numero del nostro adorato VdC ho pensato ad una cosa pazza, presuntuosa e del tutto autoreferenziale, in
piena sintonia con la linea editoriale insomma. Ho preparato una lista di cinquanta dischi che delineano parzialmente i miei ascolti, e che
spero possano incuriosire i tanti che mi seguono da queste pagine. Dalla prima cassettina comperata da ragazzino ai concerti assurdi di
questi anni, dalla scoperta del suono della mia generazione su treni e pullman fra casa e scuola all'incontro coi classici, c'è qui una parte
importante di me. Tengo a precisare che questa lista non vuole essere inquadrabile in nessuna prospettiva storico-critica: sono semplicemente cinquanta dischi che mi piacciono, non ci sono particolari criteri di scelta se non il mio gusto personale e il non aver preso in considerazione produzioni italiane, perciò non venite a rompermi le scatole perchè non ci sono gli Stones, i Metallica o Coltrane, divertitevi casomai a scoprire gruppi e generi sconosciuti che possano magari aprirvi nuovi orizzonti.
... And You Will Know Us By The Trail Of Death – Worlds Apart
Una delle più interessanti realtà di questi ultimi anni, i Trail of Death fanno in questo disco dell'urgenza compositiva l'unica possibile priorità, il risultato è un lavoro dai nervi scoperti che conquista per la sua sincerità e franchezza. Rock come è difficile
trovarne, dirompente ma intimo, di grande intensità, ricorda certe cose dei primi Pumpkins.
Air – Moon Safari
Dotati di una strumentazione scarna ma essenziale, il duo francese degli Air sopperisce ai pochi mezzi con l'arma migliore, e cioè
la fantasia. Tutto può essere usato per fare musica, e le atmosfere sognanti e preziose rivelano un immaginario vasto ma coerente nella sua eterogeneità. Un disco a cui abbandonarsi senza riserve.
Alice In Chains - Unplugged
Qui lo dico e qui lo nego: l'unplugged degli Alice In Chains è migliore di quello dei Nirvana. Abituati a sonorità quasi metal, in
veste acustica trovano una rinnovata potenza e intensità, e dal momento che le canzoni son tutte bellissime c'è poco da aggiungere. Layne Staley, ultima vittima del grunge, anche se si regge in piedi a stento ci lascia una performance straziante, quasi ridotto a sola voce, sorretto dalla chitarra e dall'antitetico controcanto di Jerry Cantrell.
Bad Religion – New Maps Of Hell
Questo è uno dei dischi dell'anno che ho atteso con più impazienza. I Bad Religion non hanno per nulla deluso, anzi, sono andati
ben oltre le mie più rosee aspettative. I maestri dell'hardcore melodico sono tornati e si dimostrano assolutamente i migliori. Con
sonorità portate all'estremo, quasi a ripescare gli inizi di carriera, sfoderano una sequenza di pezzi velocissimi e poderosi su cui
s'innestano le sempre lucidissime analisi politico-sociali di Graffin. Da ascoltare tutto d'un fiato trascinati dalla sua energia.
Blur – Blur
Da folletti del brit pop più scanzonato a traghettatori della musica inglese verso il terzo millennio: in un solo disco i Blur riescono
nell'intento, accanto a hit da classifica sanno piazzare ballate pinkfloydiane o esperimenti noise, il tutto rimescolando, giocando,
anticipando. Quasi un manuale su come scrivere un album geniale. Albarn trasforma in oro tutto ciò che tocca, peccato che gli
alunni di oggi siano poco attenti.
Bruce Springsteen – Darkness On The Edge Of Town
Adoro questo disco di Springsteen perchè è attraversato da una tensione tutta particolare. Anche se è suonato con la E-Street
Band non è monumentale come Born To Run, anzi è spesso agilissimo e le canzoni più che al mitico guardano al quotidiano, a
tante piccole e spesso oscure storie che compongono un mosaico molto variegato ma allo stesso tempo classico, come le emozioni che riesce a comunicare. Adam raised a Cain e Candy's room sono decisamente i miei pezzi favoriti.
David Bowie – Heroes
Secondo disco della trilogia berlinese, Heroes è forse uno dei dischi più rivoluzionari degli anni '70. Ad una prima parte di canzoni “classiche”, seppur l'uso dell'elettronica e di suoni più sperimentali le renda di per sé fuori dal comune, si contrappone una
seconda parte in cui si aggira musica pura ed algida, che nasconde però odori e suggestioni di una città che è diventata il simbolo di una pagina recente della storia dell'uomo.
Getatchew Mekuria & The Ex – Moa Anbessa
Circa un anno fa, assieme al Colux, Deba, Pede ed allo Ste, assistetti ad uno dei concerti migliori della mia vita. Sul palco c'era la
storica band olandese post-punk The Ex, che all'epoca conoscevo solo di nome. Furono grandiosi, e tutti tornammo a casa esaltatissimi. Qualche mese dopo ascoltai questo Moa Anbessa, scaturito dalla collaborazione dei suddetti Ex con un settantenne sassofonista etiope che pare si sia fatto tutta la storia del jazz da solo, senza aver mai ascoltato nulla che non provenisse dal corno
d'Africa. Il risultato è un disco clamoroso, in cui il buon Getatchew vola libero con le sue melodie esotiche e travolgenti sul tappeto elettrico e
marziale fornito dagli Ex, e noi impazziamo di gioia.
Gwen Stefani – Love Angel Music Baby
Esiste una sorta di pregiudizio, fra chi ascolta un certo tipo di musica e con un certo approccio, che porta a snobbare completamente la cosiddetta musica da classifica, bollandola come superficiale, finta, prefrabbricata. Al 99% abbiamo ragione, ma c'è un
1% che fa saltare sulla sedia, e questo è il caso del debutto solista della biondissima Gwen, che come in una sorta di calderone
da maga mischia il pop più spudorato e danzereccio con melodie zuccherose o l'hip hop più stradaiolo, citando e (auto)
ironizzando duvunque le sia lecito, riuscendo sempre a stupire e a coinvolgere.
Iggy Pop & The Stooges – Funhouse
Benvenuti nella casa stregata, luogo pazzo e allucinato dove Iggy l'iguana ha il suo ambiente naturale. Gli Stooges sono stati
punk prima del punk, grunge prima ancora che esistesse la parola, sempre pronti a gettarsi nel lato oscuro con la massima incoscienza. Disco fatto di perfetti ed essenziali riff di chitarra rubati al blues ma inaciditi e velocizzati oltre ogni limite, ci ipnotizza
col dimenarsi pazzo e animalesco di Iggy, autentico eroe dionisiaco, e con le ossessive e paranoiche melodie di Asheton.
26
Provoca miscele e lieviti gastrointestinali
PERDONO MENDIETA
Ciao Mendy, sono una ragazza a cui piace la
compagnia maschile. Sono una studentessa e
la mia compagnia abituale comprende 15/20
persone, tutti maschi. Penso di avere in totale
più amici maschi che amici femmine. Penso
che i ragazzi siano gli amici ideali per una
come me. Oltre a pensare, però, parlo parlo e
parlo. Parlo talmente tanto che il mio essere
espansiva (con tutti allo stesso modo) mi
mette a volte in difficoltà. Rischio di imbattermi in situazioni spiacevoli con alcuni amici
che, essendo anche ragazzi, provano un certo
interesse per me, dato che sono una ragazza
molto carina e ne sono consapevolmente
compiaciuta. Ora facendo due conti penso di
aver spezzato i cuori di una decina di amici
tenendo fede al mio ideale di “amica dei ragazzi”. Alcuni di questi non mi hanno mai più
rivolto la parola ed ora mi sento in colpa.
Mendy solo tu mi puoi perdonarmi. Grazie in
anticipo, sei tenerissimo!
Ciao, purtroppo non sei la prima ragazza che
si trova in questo tipo di situazione, ormai
quasi tutte le ragazze, come te, preferiscono
la compagnia maschile, in quanto le ragazze
tendono sempre maggiormente ad essere in
contrasto tra di loro a causa di peccati come:
Ira, Accidia, Lussuria, Avarizia, Gola, Invidia e
Superbia. Ti consiglio di essere con i tuoi amici più riservata e umile, in modo da non creare stimoli maschili animaleschi e molesti. In
quanto fino ad ora ti è andata, diciamo abba-
stanza bene, perché non hai trovato uomini
che per loro natura assetati di sesso cercano
di raggiungere il loro piacere attraverso qualsiasi espediente .Inoltre con umiltà e pazienza, quale io ovviamente ho, potrai anche permetterti di avere qualche amica in più. Con
UMILTE’ se ascolterai i miei consigli ti meriti il
mio SANTO PERDONO!
Caro Ivan, sono una persona di media età
della provincia di Pescara. Ti scrivo perché mi
sono accorto di un mio problema solo adesso.
In pratica qualche tempo fa eravamo in discoteca con i miei amici, tutti su di giri, le mogli
le abbiamo lasciate a casa e siamo scappati
nella notte, come ai vecchi tempi. Solo maschietti avventurosi. Eravamo nel pieno della
serata come ti dicevo, quando all’improvviso
parte “The rhythm of the night” di Corona ed
è subito il delirio tra i miei amici. Era il mio
ultimo anno di università… quanti ricordi.
Il bello però viene adesso, perché in preda
all’euforia Mario il mio migliore amico mi
prende di forza e mi infila mezzo metro di
lingua in bocca. Come potrai immaginare sono rimasto in stato di shock per tutta la sera
e non riuscivo a capire il significato di quel
gesto, poi Corona mi ha illuminato. Io e Mario
siamo sempre stati bene insieme, troppo bene. Come ho fatto ad essere così cieco. Io
credo di amarlo. Tant’è vero che il giorno
dopo ero a casa sua. La moglie non c’era e
Perdono
noi abbiamo finito quello
che avevamo cominciato la
sera prima. Questa storia va avanti da un po’
di mesi ormai e mia moglie fa praticamente
finta di non vedere, ma so benissimo che è a
conoscenza di tutto. Ora sento di dover fare
una scelta importante. Scappare con l’uomo
della mia vita lasciandomi indietro una moglie, tre figli e un mutuo ancora da pagare o
tornare sui miei passi? Potrà mai perdonarmi
mia moglie? E tu Mendy mi perdoni?
Buona sera, questo è un bel problema! Come
trovare il coraggio di lasciare una moglie e tre
figli e un mutuo ancora da pagare? I figli hanno bisogno di un padre che gli sia d’esempio.
Mi scusi ma lei non mi sembra proprio in
grado di dare un bel esempio di Padre, Maschio e capofamiglia. E’ cosa buona non far
vedere ai propri figli la sua omosessualità,
poiché bisogna essere tolleranti verso di loro
ma non mettere in testa alle nuove generazioni questo tipo di istinti. Che mondo sarebbe
un mondo gay con pure cani e gatti che si
inc***no? Meglio non pensarci!
Tornando a noi, Le consiglio di lasciare la
propria famiglia, soprattutto di pagare il mutuo e Andare Dove Ti Porta il Cuore. Così facendo sicuramente riceverà il perdono di sua
moglie e il Perdono di maggiore importanza…
ovvero il Mio!
(p.s. Chiedo perdono a tutti i Gay, ma questo
è solo il mio punto di vista )
E
DA GRAND
Eccoci di nuovo qui con la continuazione della
nostra rubrica su cosa saremo da grandi.
Questa settimana mi concentrerò sul mio
corridoio, sul corridoio proprio davanti al mio
forno “la s-figa d’oro”.
Per iniziare dalla
parte
opposta
dalla mia, il nostro caro Longobeach sarebbe una
meravigliosa bagascia, pur sempre
di classe, con un
accento splendido
ed esotico.
Risalendo
pian
piano troviamo il
Somaini, che altro
non potrebbe essere se non un
designer di reggiseni, (beato lui!) e
sicuramente molto
meglio che studiare quattro formule.
Più su troviamo Marcone che potrebbe iniziare benissimo una carriera come rappresentan-
te di vibratori, perché no a forma di pallone
da rugby, magari è l’invenzione del secolo per
i sexy shop!
Poi troviamo il Piccionno che, non so come
mai è ritenuta una professione, ma sarebbe
un gay, lo so, mi spiace, ma questo è quello che è uscito, e francamente penso ora come non
mai ma questo test è sempre
più attendibile!
Subito dopo c’è il Berni, il
nostro dottore effettivo, ma
sono sicuro che ha sprecato
più di 6 anni di studi, poteva
di certo concentrarsi sulla sua
professione ideale quale
scienziato di missilistica, magari un missile a forma di
tromba con sopra anche la
faccia del Tosattone che sorride.
Adesso c’è il Tinny, che al
posto della sua occupazione
attuale, ossia reggi pettorali, potrebbe
sicuramente essere un ladro d’auto,
d’altronde, si sa, arrivando dalla provincia
Il piano è la sua vita
di Bari cosa ci si poteva aspettare d’ altro?!?
Per ultimo prendiamo in considerazione il
caro Cheps, che impersoni fica il gigolò del XI
secolo, ma se avesse seguito il suo lavoro
ideale sarebbe di sicuro un sacerdote, pur
sempre però rigorosamente con giacca e dolcevita.
Gugu
27
Sondaggio
SONDAGGIONE
Il sondaggione per il numero 50 ha come 1) Quale rubrica ti ha appassionato maggiormente fino ad adesso sul giorargomento, naturalmente, il fantasmagori- nalino?
co Voci di Corridoio; inoltre trova spazio
una lista di consigli per nuovi articoli o
gadget (es. figurine ecc). Il sondaggione è
stato realizzato su un campione di 45 pervery important fraccarotti 5
sone.
4) Proposte per una possibile nuova
yoda giocattolaio matto 11
rubrica o un possibile inserto del
giornalino:
we love chuck norris 17
pagina di pornografia
3 domande a sarcinelli 3
inserto di politica
le monetine con le minxxiate di Violetto
risponde il sessuologo
9
radio libera Fraccaro via internet
pagine a colori
figurine con ologramma
modellino da costruire in più puntate
2) Quale domanda ti sorge spontanea rivolgere alla redazione di VdC:
sudoku
mi prestereste la vostra stampante?
10
la cazzata di Pampa (una al mese)
ma davvero Pampa fa lavorare solo gli altri?
27
critiche sulla professione di Rettore
rubrica: il mio primo giorno in collegio
formazione del Napoli
da cosa è nata l'idea di creare un giornalino così bello?
8
3) Bilancio dell'andamento del giornalino fino ad ora:
copertina tratteggiata per filtrini
rubrica: incontri (AAA)
ottimo
buono
Il sondaggione è a cura di Francesco Pradella
5) In che sport secondo te domine-
niente di che
mica tanto bene
remo quest'anno (mi raccomando
toccati i maroni mentre lo dici!)
male
scadente
basket
27
calcio
0
10
pallavolo
beach volley
10
34
17
corsa campestre
briscola chiamata
5
8
11
(il campione soggetto al test in questa domanda poteva fornire anche
più di una risposta)
basket
28
calcio
pallavolo
beach volley
corsa camp.
Indizio fuffa
briscola chiam.
15
20
25
30
Cinema
UN POSTO AL CINEMA di Andrea Violetto
te, e portandolo l’anno scorso a vincere il re con i personaggi è frutto dell’attenta
ricerca psicologica delle sfumature di ogni
Leone d’Oro alla carriera.
Eh si, ormai grazie al buon Toz, la do- Twin Peaks debuttò negli USA nell’aprile protagonista, che non viene nascosta,
manda corre anche nei nostri corridoi: del 1990, con la direzione di Lynch ap- anzi. Far si che il pubblico “conosca” bene
“Chi ha ucciso Laura Palmer?”.
punto ( nei primi 6 episodi più il film pilota) ciò che avviene nelle menti dei personagTwin Peaks è stato il primo
e di Mark Frost: il successo gi, fa nascere una specie di “sensazione
(e forse più di qualità) Serial
fu immediato ed eclatante. di prevedibilità” (cioè sembra che lo spettelevisivo a larga diffusione
La storia narra di una piccola tatore possa dire cosa farebbe quel dato
e con un successo strepitocittà al confine col Canada, personaggio in quella situazione) che vieso,
supratutto
grazie
Twin Peaks appunto, in cui ne ovviamente elusa dalla trama, rendenall’evidente mano del suo
avviene l’omicidio di una gio- do questo Serial uno dei più sorprendenti
regista, a cui dedicherei
vane studentessa molto po- mai visti sul piccolo schermo. La
l’intro di questo pezzo.
polare di nome Laura Palmer “degenerazione delirante” che gli viene
David Lynch nasce nel Mon(Sheryl Lee). Questo caso attribuita (riti, spiriti, visioni, ecc) non è
che,
a
mio
avviso,
tana il 20 gennaio 1946 e
attira sul posto l’agente dell’ nient’altro
viene definito ancora oggi
FBI Dale Cooper (Kyle Ma- l’esplicitazione di ciò che corre dentro di
uno dei pià efficaci visionari
cLachlan) che, con le sue noi e dentro tutta la vicenda, come un
del mondo cinematografico.
indagini poco ortodosse, inconscio esplicitato e a cui Lynch da una
Le sue pellicole (che mi limiscoperchierà un calderone forma, una dimensione e, spesso una
terò a racchiudere in Ele- David Lynch come attore in “Twin che porterà alla luce
phant Man, Dune, Cuore Peaks” nei panni di Gordon Cole, tutti i lati segreti, truci
capo dell’agente Cooper
Selvaggio, Mulholland Dr.
e a tratti perversi della
e molti altri per un totale
piccola comunità.
di circa 25 film) si insinuano nelle coscen- Il telefilm è tecnicamente una perla,
ze comuni di piccoli centri o grandi città, o in quanto, considerando l’epoca, la
comunque gruppi di persone di cui il regi- fotografia è attenta e sconvolgente
sta traspone le visioni, i sogni e i deside- (ricordiamo che si tratta di 30 episodi
ri... come se la realtà fosse solo una me- da 45 minuti l’uno circa), anche
tafora di dell’irreale interno e inconscio. quando Lynch non è più direttamente
C’è da dire che Lynch ha sempre dovuto alla direzione. I silenzi non esistono,
combattere con la mela
musica
diocrità dei botteghini
(stupendo nonchè
(sopratutto negli anni
famosissimo
il L’immagine iniziale, che segue quella di un uccello su un
ramo, è questa: come la più normale e ridenti delle città
’90), dove la genialità di
“Twin Peaks Themontane statunitensi
un regista del suo calime” di Angelo Babro veniva ricambiata
dalamenti) ma ancora voce. Con l’abitudine al “movimento” che
poco e male. In comdi più i rumori “normali” il cinema moderno ci ha inculcato, non è
penso, la critica e gli
accompagnano lo spet- immediato l’innamoramento per questo
appassionati
hanno
tatore nella ricerca del- telefim, o in generale per questo genere...
sempre
“combattuto
la verità, tenendolo co- ma basta un minimo di pazienza iniziale
dalla sua parte”, difenme “dentro” la cittadina: per trovarsi davanti allo schermo a chiedendo
strenuamente
come se fosse un abi- dersi “Chi ha ucciso Laura Palmer”??? E
un genere e uno stile L’immagine famosa del corpo di Laura Pal- tante lui stesso di Twin io lo so!
ormai diventato carat- mer, che personalmente era ua gran bella Peaks. La confidenza
gnagna
Violenza #45
teristico e caraterizzanche si riesce ad otteneI segreti di Twin Peaks
LA MORALE
Questa micro rubrica comincia proprio in questo numero e parla, o meglio racconta, alcune storielle con una salda morale. Come
dice l’autore “Mi è venuto in mente di scriverle sul giornalino perché quando mi sono imbattuto in queste pillole di saggezza su un
libro, come potrete ben capire, dall'alto contenuto culturale ho pensato che sarebbero state pagine giuste per palati fini come quelli
di noi fraccarotti”. Non ci resta che incrociare le dita e leggere il primo racconto:
Un cavallo ed un'oca giocavano in una prateria. Improvvisamente il cavallo cadè (?) in una pozzanghera melmosa, e non riuscendo a tirarsi fuori
da solo chiese aiuto all'oca. Allora l'oca andò a cercare il contadino, ma non trovandolo decise di prendere la sua BMW, la guidò fino alla pozzanghera, attaccò la corda al paraurti e la lanciò al suo amichetto cavallo; poi facendo retromarcia riuscì a salvarlo.
Qualche giorno più tardi l'oca ed il cavallo stavano giocando nuovamente nel prato, e questa volta l'oca cade nella pozzanghera e chiede aiuto al
suo compagno di gioco pregandolo di andare a chiedere aiuto al contadino...Al che il cavallo:-Non c'è bisogno, ci penso io!-, stira in tutta la sua
lunghezza il fallo e dice:-Aggrappati che ti tiro fuori-. L'oca ubbidisce e si tira fuori sana e salva.
MORALE DELLA STORIA. SE SEI DOTATO COME UN CAVALLO NON HAI BISOGNO DI UNA BMW PER
RIMORCHIARE UN'OCA!
Non è pugliese
29
Sarciccià
TRE DOMANDE A SARCINELLI
Queste sono le fatidiche, imperdibili, sottovalutate, deontologiche in ogni situazione della
vita, tre domande a Sarcinelli. Nella riedizione
di questa CLASSICA rubrica vidiciana il nostro
giornalino ha ricevuto via e-mail le domande
rivolte al neo Dottore Magistrale Sarcinelli, il
texano di Barletta. L’autore dei quesiti è il
cowboy per eccellenza del cinema d’azione
hollywoodiano Bruce Willis.
Ciao Sarci, vecchio ubriacone!! Sono lontani i
tempi in cui scorrazzavamo con i nostri destrieri per le praterie pavesi tra mandrie e
risaie. Da quando mi hanno messo la pulce
nell’orecchio che sei il nuovo sagaossa
(dottore, medico ndr) di Barlhet Town ho
pensato di chiederti qualche rimedio per gli
innumerevoli danni fisici che mi procurano le
mie solite idee da camposanto (Die Hard 4.0
ndr).
per
il
suo
1)Ahahaha, come sai io di slittini me ne in- necessarie
tendo... Ricordi allle olimpiadi notturne del supernutrientissimopreziosissimo Minestro2006 cosa successe?
Nonostante la multi- nos, nonché esperto preparatore di tisane.
frattura e le ventordici lesioni apportate Per tutta la notte mi racconta i suoi accurati
all'arto sinistro causatemi dagli avversari co- metodo di cottura delicati, del preservare le
me deterrente per la mia vittoria, riuscì tutta- sostanze nutritive degli alimentie quindi dalla
via a tagliar il traguardo per primo (bè è vero necessità di mangiarli crudi. Pare che i cinche essendo esperto conoscitore della zona ghiali li divorasse mentre il loro cuore pulsava
sapevo tutte le scorciatoie...) Cmq Brucè, il ancora. Quindi detto tra noi Brucè, ho soltanconsiglio che ti do è che tu viaggi sempre con to portato nel mondo della scienza e della
temperature mooolto basse, al di sotto dei ragione l'esperienza di questo misterioso cacciatore....Ahahaha,però
180° circa e che tu beva
rimanga tra di noi,sia ben
sempre prima di partire
chiaro!
un bel po' di Rum invecSe mai vi siete chiesti a che livel­
chiato... Vedrai che in
lo può arrivare la demeneza di 3 - Nei miei ultimi lavori
queste condizioni non
questa redazione, “3 domande a interpreto sempre persosentirai nulla e sopratSars” può rispondervi. naggi buoni, eroi... ora
tutto arriverai sempre
Chiamando in causa una delle però vorrei spostare il tiro
al traguardo.
su delle parti più ricercamenti più eccelse e più vicine te. Mi hanno proposto un
all’apparato sessuale mai com­
2 – Nel nostro lavoro,
ruolo molto intrigante. Nel
noi attori siamo sottoparse in collegio, e tramite la prossimo film dovrò interposti a volte a delle
faccia del Vip di turno, venivano pretare uno scassinatore
prove sovraumane orari
partoriti quesiti e dilemmi degni che ha perso le braccia e
impossibili e stress in
di un Pacciani insignito del No­
le gambe in Vietnam. Nel
agguato, sempre di fretbel per la Letteratura. A cui ov­
film il mio personaggio ha
ta e mai pasti regolari.
viamente il buon Sarciperone un notevole successo con
Ho letto qualcosa della
rispondeva (ah si?) con innata le donne, perchè è un
tua
ultima
ricerca
genialità e mistificata volgari­
famoso campione di nuosull’alimentazione
e
tà... così, come a noi piace ricor­
to. Ho assolutamente bidevo dire che mi ha
darlo. sogno di un programma di
davvero colpito. Potresti
allenamento che fortifichi
spedirmene una copia
il mio...insomma, l’unico
autografata?
Dammi
affare con cui potrò nuoqualche
dritta
tare. So che sei un espersull’alimentazione
del
perfetto
uomo
d’azione, qual’è il segreto del tuo indistrutti- to assoluto dell’arnese e dei suoi utilizzi impropri, quindì, confido in te.
bile fisico?
Ciaooo Brucèèèè, e si la nostalgia mi assale
ogni volta che penso ai tanti momenti trascorsi assieme tra riso, granTurco e le belle
donne delle cascine pavesi. In effetti son diventato da poco il nuovo Sagaossa, sai l'ispirazione mi è venuta quando ho salvato da
morte certa due gemelli Rom a Mortara
(Kapòs e Rezzùs)che mentre giocavano a far i
giornalisti in una casetta di legno costruita su
una quercia nel loro campo, si ritrovarono tra
le fiamme di un'incendio doloso appiccato dal
loro CapoRom PampaNùx con lo scopo di
opprimere qualsiasi forma di libertà. Proprio
lì, in quel momento mi dissi: farò il dottore...per salvare tante vite umane....
Cmq brucè dimmi pure, dalla tua espressione
intuisco che hai qualcosa di mooolto importante da chiedermi, vero???
Ahahahah, ti conosco troppo bene vecchio 2) Anche qui ho colto un'ispirazione improvvisa che mi ha colpito durante i miei viaggi.
mio!!!
Stavo per addormentarmi sulle rive
di un fiume, in una
zona chiamata fossonbronkes quando
mi si è avvicinato
nel buio più totale
un cacciatore di
cinghiali che girava
tra i boschi seminudo con due tirapugni tra le mani.
Accortosi del malinteso con voce squillante esclama: Porca Ma*òòò, pensavo
fosse un cinghiale!
Mi chiede scusa e siccome mi sembra un tipo
1 - Innanzitutto come faccio a non spezzarmi interessante lo invito a cenar con me.
la noce del capocollo ogni volta che faccio Quest'antico cacciatore appena illuminato dal
una gara in slittino o in macchina per le stra- fuoco appena acceso si trasforma in un mix
de di New York con i miei companeros?
tra chèf cinese ed antico schimano esperto
conoscitore di radici, bacche, foglie particolari
30
E’ più alto di Bidello
3)Bè certo i nuotatori hanno un soma veramente scolpito e ben costruito (nulla che
possa confrontarsi con me,sia ben chiaro...)
però se non ha né arti superiori né arti inferiori non gli rimane che generare in toto la
sua forza propulsiva dal suo Pise. Io in passato per allenare il mio ho dovuto fare un lungo
viaggio, recandomi fino in Africa centrale da
un'esperto conoscitore, nonché preparatore
FIFA di Pise ed a dire il vero fu veramente
molto professionale ed efficace. Il suo nome è
Tinnhoù! Mi insegnò la traslazione anteroposteriore verticale basculante sia in fase
aerea sia in fase di
appoggio, necessari per la padronanza degli schemi motori complessi del pise. Dopo un
microciclo di allenamento mi sottoponeva ad
estenuanti sedute di allenamento che vertevano su super serie di ripetute senza pausa di
piegamenti con solo l'ausilio del pise. Secondo
quest'innovativo preparatore il bongo rappresenta l'unica vera e propria sostanza dopante
capace di dar forza ed armonia a tutta la
componente psico-fisica e quindi anche al
Pise. Brucè se non hai altro di importante da
Poesia 2
L’ANGOLO POETICO
Fraccariana comedia (Canto VII)
“Penetratio”
Così di stanza in stanza, altro parlando
che la mia comedìa cantar non cura,
venimmo; e tenavamo 'l colmo, quando
vidimmoli tentar nella fessura
ficcare il dito, fra li pianti vani;
SeM cUmAsCh (a cura di Como/Spoken)
Carissimi amici a malincuore vi annuncio che l'ultimo atto è arrivato.
Si...siamo all'ultima puntata.
Dopo anni di fruttuosa permanenza questa rubrica verrà chiusa.
Non certo per mio volere, questo è certo, e neanche per il vostro visto
che mi seguite da sempre con tanto entusiasmo.
Comunque non starò qui a puntare il dito su nessuno, ne a piangermi
addosso (come invece fece qualche mio illustre collega qualche tempo fa
al TG5), anche perché non sarebbe nel mio stile e neanche in quello del
nostro giornale. Concluderò come si addice ad un professionista: un ultima indifferente lezione e un caloroso saluto.
Per quanto riguarda la lezione ho pensato di lasciarvi qualche parola utile
per poter comunicare almeno le cose essenziali alla sopravvivenza nel
comasco.
in vero a dir, fu cosa molto dura.
Per esempio, immaginate di prendere l'aereo, di arrivare a Como e dovervi rapportare con la famiglia che vi ospiterà durante tutta la permanenza
del viaggio-studio..
Li batton coi bastoni tra le mani,
ENTRI IN CASA E VEDI IL CAPO FAMIGLIA
fra alto romore e ancor più alte grida:
Un tale,fatto cieco con la benda,
Tu: oi veghio tut' a post?
( Salve come sta?)
Padre: todo bien...e te come te la passi?
(Tutto bene. Tu invece?)
Tu: ..da culo. Ma che ci voi 'fa...ho bevuto come un bastardo
ieri sera e mo' cio' no squarao devastante.
(Non c'è male grazie)
non sa di questo scherno e non diffida
A CENA
che propria man, forzata alquanto, tenda
Tu: che sciaura de'mmerda... ma che cazzo stai facendo da sgagnare?
Stronzi?
( Mmm..che buon odore signora..cosa sta cucinando di buono?)
Madre: o' fros! Non sai fare altro che inglobare e infamare...ma la carnazza
da svomo di Tinelli mica l'ho pigliata io.
(Un'ottima carne che ha comperato Tinelli all'eurospin)
CON LA FIGLIA IL SECONDO GIORNO
li anni in collegio li han fatti sovrani.
Ma che nessuno allo spettacol rida!
davvero al retro del compagn girato.
Ah orrore, che quel dito ormai gli rendan
con aspetto cacoso, smerdolato:
caccianlo li altri, in fare con disgusto,
Tu: weila'...oggi sei veramente una bella schioppa! Ti va una botta da
rintrono?
(ciao...ti trovo benissimo oggi!beviamo un tè insieme?
Figlia: o' brutto gomane sottone...ripigliati invece di stra-rompere il cazzo
alla gente..
(no grazie stasera ho un'impegno... magari un'altra volta)
Tu: ma cosa sei robbosa!..
(ok non c'è problema)
e aumentan quello del matricolato.
Ed elli sarà poi, gli dicon tosto,
il prossimo a chinarsi, per lo gioco
crudele, ma gli svelan anche, giusto,
ch'era uno scherzo, e pure non è poco
AL TELEFONO CON UN AMICO (Nazareno)
il suo sollievo, chè non mise in fretta
Tu: a' Nnannarenen!
(ciao Nazareno)
Naz: oi Grespi...tut'a post?..
(ciao Espo..come va?)
Tu: tutto tranzi...asculta...ma stase che fai? Ho sentito Brezz e mi ha detto
che gli altri vanno al cen'des ad alcolizzarsi...te passo a piglia' se
voi!
...Ci si fiata un breis e poi li raggiungiamo..
(bene grazie. Senti cosa hai intenzione di fare questa sera?Perchè Matteo
mi ha detto che vanno tutti al cento dieci a sorseggiare qualche analcolico..
se vuoi passo a prenderti...così colloquiamo un po'? )
Naz: no pacco...mi sa che sta sera boicotto...c'è la parta..
(no scusa.. ma sto a casa a vedere la partita)
Tu: naaa...che infeim che sei! Vabbuo ci si becca allora...e non fallire
troppo.
(sono molto dispiaciuto...ti chiamo prossimamente e...in Gamba!)
lo dito suo in quell'orribil loco.
Era nutella! Mannaggia a dargli retta.
Ancora una volta il gioco è ripetuto,
(e che del cul non facciano trombetta
speran color che questo hanno veduto...).
Dante Huraghieri
divino beota
Grazie a tutti... arrivederci.
31
Valeriano Docet
Madama Butterfly
Libretto di: Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
Tratto da: “Madama Butterfly”, dramma di
David Belasco del 1900
Musica di: Giacomo Puccini
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla
Scala, 17 febbraio 1904
Trama:
La vicenda è ambientata a Nagasaki, epoca
presente.
Il primo atto ci introduce in una casa sulla
collina che sovrasta la città, dove il tenente
della marina americana Pinkerton attende il
corteo nuziale della sua sposa Cio-cio-san (in
giapponese ‘Signorina farfalla’, da cui il nome
Butterfly con cui la interpelleranno quasi
sempre). Nell’attesa il sensale di matrimoni
Goro gli mostra la casa e gli presenta la servitù (fra cui si distingue Suzuki, cameriera di
Cio-cio-san. Arrivato il console Sharpless, Pinkerton intraprende conversazione con
quest’ultimo, rivelandogli la sua morale libertina e cinica (“Dovunque al mondo io Yankee
vagabondo”) e descrivendogli i notevoli vantaggi del rito nuziale giapponese, che, prevedendo la possibilità del ripudio della consorte
anche dopo un mese, ben si confà al suo
credo di spirito libero. Nel frattempo la giovane (di soli quindici anni), ignara e innamorata, gioisce con le amiche e, entrata in scena,
presenta i parenti al futuro sposo. Terminata
la cerimonia nuziale, irrompe in scena, furibondo, lo zio di Butterfly, che rivela all’intero
parentado di come la nipote si sia segretamente recata alla missione con l’intento di
rinnegare la religione degli avi e di abbracciare quella degli americani. Tutti se ne vanno
indignati maledicendo la povera ragazza, che
viene prontamente consolata da Pinkerton,
impaziente di consumare la prima notte di
nozze (duetto: “Viene la sera… Bimba dagli
occhi pieni di malìa”).
Fortunatamente c’è sempre Valeria­
no “solo 30 e lode”, a ricordarci quanto siamo ignoranti. La sua rubbrica è una delle più frut­
tuose. Un dozzina di articoli, ma di grande estensione. Trattando gran­
di opere come La Traviata, l’Aida o il Faltaff, il giovane matematico ha profuso un po’ di amore per la lirica in noi Fraccarotti, abituati ad ascol­
tare solo Toz che urla dalla finestra a Turker. AV 32
la notte (coro a bocca chiusa).
Il sipario si rialza all’alba: Butterfly, dopo aver
atteso invano, sale col bimbo a riposare. Non
passa molto che sopraggiunge Pinkerton accompagnato dalla giovane moglie Kate: le sue
intenzioni sono di prendere con sé il bambino
di cui ha da poco scoperto l’esistenza, portarla in patria ed educarlo secondo i costumi
occidentali. Ma alla vista della dimora condivisa con la piccola Cio-cio-san, preso da cocente rimorso, si allontana (“Addio, fiorito
asil”). Rientra in scena Butterfly, incuriosita
dal tramestio proveniente dal piano inferiore:
alla sola vista di Kate, che aspetta fuori in
giardino, intuisce la tremenda verità, che le
viene immantinente confermata da un addolorato Sharpless. A malincuore, acconsente ad
affidare il bambino ai Pinkerton. Ormai sola
(la famiglia l’ha infatti ripudiata) e privata
degli affetti più cari, decide quindi di togliersi
la vita: dopo aver abbracciato per l’ultima
volta il figlioletto (“Tu, tu , piccolo Iddio”), lo
benda, e, nascosta da un paravento, fa
harakiri con lo stesso pugnale con cui si era
suicidato il padre (quest’ultimo per motivi
militari). Quando Pinkerton rientra nella casa
per chiedere il suo perdono, il destino della
Quando inizia il secondo atto, già tre anni ragazza è già compiuto.
sono passati da quando Pinkerton è ripartito
alla volta della patria. Nonostante i dubbi di Commenti:
Suzuki (il tenente aveva promesso di tornare Da sottolineare il sapiente alternarsi, sopratla primavera successiva…), Butterfly, pervasa tutto nel primo atto, di tipiche melodie puccida un amore ardente e tenace, attende con niane a caratterizzare Pinkerton e Sharopless
fiducia il ritorno del marito, persuasa di non e di temi orientaleggianti a sottolineare
essere stata abbandonata (“Un bel dì vedre- l’atmosfera e il “carattere” della famiglia di
mo”). Giungono Sharpless e Goro. Il primo Cio-cio-san: scale pentafoniche ed esagonali
avrebbe l’intenzione di leggerle la lettera si alternano a impianti armonici tipici della
appena giunta, nella quale Pinkerton annun- musica colta occidentale, quasi a sottolineare
cia il suo arrivo e il suo nuovo
matrimonio con una conterranea, ma, dopo una serie di inutili
tentativi che non sortiscono altro
effetto se non quello di convincere la giovane del ritorno imminente del marito, rinuncia a farlo. Il secondo propone invece a
Cio-cio-san nuovi facoltosi pretendenti, dal momento che, per
la legge giapponese, un la donna
abbandonata è da ritenersi libera: chi meglio del giovane, ricco,
innamorato Yamadori? Ma nulle
smuove Butterfly, che lo respinge dichiarandosi cocciutamente
maritata. Mentre Sharpless cerca
nuovamente di preparare la
sventurata alla terribile notizia, ecco giungere il contrasto fra i due mondi. Traspare infine lo
un bambino, che Cio-cio-san rivela essere il studio meticoloso delle opere di Debussy e di
figlio di cui lo stesso Pinkerton ignora Ravel, soprattutto per la ricerca continua della
l’esistenza, essendo nato dopo la sua parten- “pennellata” che sappia cogliere il particolare,
za.
più interessante, secondo la nuova estetica
Una nave americana approda al porto: But- impressionista, dell’impianto drammaticoterfly la identifica col cannocchiale e, com- patetico della vicenda nel suo complesso.
mossa e felice, prepara la casa ad accogliere
il marito, ornandola di fiori con l’aiuto di SuValeriano Lanza
zuki (“Gettiamo a mani piene”). Indossa
quindi le vesti nuziali e veglia trepidante tutta
PAGINA CULTURALE
Attualmente l’argomento della droga è sempre più conosciuto a proposito della sua larga
diffusione soprattutto a livello giovanile. Ciò
che nn si conosce è il perché certe sostanze
facciano un simile effetto. Vogliamo interessarci, in questo articolo, di una delle sostanze
stupefacenti più conosciute ovvero l’oppio.Vai
a: Navigazione, cerca
L'oppio è uno stupefacente ottenuto incidendo
le capsule del Papaver
somniferum e raccogliendone la linfa che
trasuda, che poi viene
lasciata
rapprendere
all'aria in una resina
scura che viene impastata in pani di colore bruno, che emanano un
odore dolciastro e hanno
un sapore amaro.
Si usa molto nelle culture orientali e mediorientali, sia per usi terapeutici sia per scopi
rituali e ricreativi, ed era noto già agli antichi
greci: il suo nome deriva infatti dal greco òpion (succo), tradotto poi in ebraico come
ophion.
Il lattice (denso, giallo-verdastro) ottenuto
dalla pianta intera e dai suoi semi, meno
ricco di principio attivo, era invece chiamato
dai greci mekònion.
L'oppio chimicamente è molto ricco di sostanze alcaloidi o lievemente basiche: di queste,
quelle con struttura chimica fenantrenica
(morfina, codeina e tebaina) sono analgesiche, costipanti ed euforizzanti, mentre quelle
isochinoliniche (papaverina, noscapina, narceina) sono solo spasmolitiche. L'azione analgesica ed euforizzante, sfruttata in medicina e a
scopo ricreativo dai tossicodipendenti, è dovuta soprattutto alla morfina, che è presente
nell'oppio dal 2%-3% in peso (oppio cinese)
fino al 20% della varietà turca karahissar
(montagna nera). La farmacopea ufficiale italiana ammette l'uso terapeutico di oppio ma
specifica che il suo contenuto di morfina deve
essere compreso fra il 9,8% e il 10,2%.
Vi sono diversi modi di consumare questa
sostanza. Il più diffuso nei paesi occidentali è
quello di scaldare una piccola pallina su una
stagnola e di inalarne il fumo. Per poterlo
consumare nel modo tradizionale, invece, l'oppio deve essere prima preparato
facendolo fermentare e
aggiungendovi nella fase
finale della fermentazione
un fungo, l'Aspergillus niger. Dopodiché è pronto per
essere consumato, in genere fumato in apposite pipe
(pipe da oppio) che ne contengono 0,25 g: un oppiomane può fumarne da 20 a
100 al giorno. In questo modo si assume il
75% della morfina contenuta nell'oppio (il
resto evapora) e si eliminano una serie di
altre sostanze presenti nell'oppio: il dross, il
residuo dell'oppio fumato, è tossico ma molto
ricco di morfina e viene in genere riutilizzato
mescolandolo a tè o caffè per ottenere il tyl,
una bevanda usata in Oriente, oppure viene
torrefatto per poter essere fumato di nuovo. Il
prodotto della torrefazione viene chiamato
tinks o samsching.
L'assunzione per via
orale avviene masticando palline di oppio, oppure mescolato in alimenti dal sapore molto
dolce, oppure con varie
bevande, con piccole
quantità di hashish. In
alternativa può essere
mescolato a tabacco, a
betel o a succo di tamarindo. In Europa alcuni
assumono oppio concentrato per bollitura ripetuta iniettandoselo per endovena, con gravi
rischi di infezione.
Uno dei derivati certamente più conosciuti
dell’ oppio è l’eroina.
Cultura
ni farmaceutiche acquistabili liberamente. A
parte qualche farmacologo contro corrente,
non la si riteneva in grado di dare dipendenza. L'eroina in realtà è molto più potente della
morfina, le dosi terapeutiche sono molto più
basse e la sua azione ipnotica è minore. La
dipendenza è molto forte e si instaura più
rapidamente. Alcuni ritengono che il successo
sia però legato al nome suggestivo, più che
alle proprietà farmacologiche; non ha avuto lo
stesso successo una molecola cinque volte
più potente, ma dal nome commercialmente
infelice l'idromorfone.
L'eroinomania divenne rapidamente una emergenza sanitaria: nel 1905 la città di New
York consumava circa due tonnellate di eroina
all'anno. In Cina, sotto forma di compresse da
fumare, iniziò a sostituire l'oppio. L'Europa e
il vecchio mondo non rimasero immuni e il
consumo si diffuse rapidamente. In Egitto nel
1930 il fenomeno aveva assunto proporzioni
drammatiche: si calcola che su 14 milioni di
abitanti vi fossero 500.000 eroinomani.
Di fronte a questi fatti le
autorità corsero in fretta
ai ripari: l'Italia e gli Stati
Uniti vietarono produzione, importazione e uso di
eroina nel 1925; nello
stesso anno viene firmata
a Ginevra la Convenzione
internazionale dell'oppio,
a cui aderirono molte nazioni. Le ultime nazioni a
mettere al bando l'eroina
sono state la Cecoslovacchia(1960) e il Portogallo
(1962).
Gli effetti dell’eroina sono
del tutto analoghi a quelli
della morfina: attraversata la barriera ematoencefalica l'eroina perde i gruppi acetili ritrasformandosi in morfina.
La dose letale è di circa 100 mg endovena nei
soggetti non assuefatti; una dose per consumo voluttuario ne contiene da 3 a 10 mg. Nei
tossicodipendenti si sviluppa sia tolleranza,
sia dipendenza, per cui aumentano sia la
dose letale che quella necessaria per ottenere
l'effetto cercato: molti dipendenti da eroina
ne assumono da 2,5 a 3 grammi al giorno in
due-tre dosi. A differenza della morfina,
quando iniettata endovena l'eroina provoca
un caratteristico flash euforico della durata di
circa 30-60 secondi, dovuto al massimo superamento della barriera ematoencefalica della
sostanza; questo è il motivo per cui i consumatori di eroina prediligono la via di somministrazione endovenosa. L'eroina può essere
inoltre fumata o sniffata. Alcuni consumatori
definiscono il flash euforico da somministrazione endovenosa simile a una serie multipla
di orgasmi disseminati in tutto il corpo.
Il cocktail di eroina e cocaina o anfetamine
sia endovena che fumate o sniffate, viene
comunemente chiamata "speedball".
Non tutti sanno che l’
eroina è in realtà un
composto organico.
L'eroina il cui corretto
nome chimico è diacetilmorfina è una sostanza semisintetica
ottenuta dall'alcaloide
morfina per reazione
con l'anidride acetica.
Essa derivata per acetilazione della morfina,
fu sintetizzata la prima volta nel 1874 dal
ricercatore inglese C.R. Wright, ma la nuova
molecola sperimentata su animali non fu considerata interessante. Venne risintetizzata nel
1897 da Felix Hoffmann, un chimico tedesco
che lavorava per la Bayer; in quel periodo
l'acetilazione era una tendenza diffusa per la
ricerca di molecole più attive. Hoffmann realizzò l'acetilazione dell'acido salicilico, ottenendo l'Aspirina, e solamente 11 giorni dopo
fece altrettanto con la morfina, producendo
appunto l'Eroina. L'intento era quello di ottenere una molecola più efficace della codeina nel sedare la tosse, nella tubercolosi
e nelle patologie respiratorie. Le effettive proprietà
sedative sul centro del respiro (le stesse che portano
a morte nell'overdose) furono inizialmente male interpretate, ritenendo che la
riduzione del ritmo respiratorio dipendesse da una
migliorata efficienza respiratoria. Fu battezzata commercialmente eroina
e in breve tempo l'impiego terapeutico si amP o l O
pliò alle più disparate patologie pneumologiche,ma anche neurologiche, ginecologiche, (ancora un anno di pazienza e vedrete……)
ecc. Si diffusero pertanto svariate preparazio-
33
Lotto&Caffè
CAFFE’ LETTERARIO (a cura di Dario Maragliano)
“ON THE ROAD” LE STRADE DELL'AMERICA
Ciao amici miei. Ben trovati nella mia umile
(e rara) rubrica. In questi mesi di silenzio
ho riflettuto tanto su quello ancora da scrivere e naturalmente non poteva mancare la
mia firma sul numero 50; quindi eccomi
qua, ancora ad ammaliarvi con la mia infinita sapienza (splendid fletti!!). Una volta
“nell'angolo dei libri” avevo citato On the
road (il mio romanzo preferito) limitandomi
però ad esaltarne solo poche righe; penso
che questa sia l'occasione per parlarne più
approfonditamente: Facciamo un balzo negli
anni cinquanta, ancora lontani da quelli che
saranno i momenti di San Francisco e della
controcultura. Il sistema sociale americano
è bloccato dal conformismo e vincolato negli schemi di una rigida morale che impone
una vita meccanica e sistematica. Kerouac
compie il primo dei suoi viaggi partendo da
New York con un sacco a pelo, 50 dollari e il
pollice in alto. E' l'inizio di quella che sarà
un'esasperata ricerca dell'Ovest, una continua voglia di scoperta dell'universo in cui fa
parte. Scrivendo su una carta per telegrafo,
dipinge i quadri della sua esperienza,: i
campi d'uva al confine del Messico, i sob-
borghi di Denver, l'infinita route 66 tra il
deserto dell'Arizona e le palme di Los Angeles; un lungo percorso tra sbronze e poesia.
On the road non è un romanzo, ma la cronaca di una vita centrata nell'eterna ricerca di
un mondo
alternativo,
di un posto
che non è
lo stesso e
che va vissuto.
Gli
ambienti e
le persone
che fanno
da sfondo,
vengono
descritti con
uno
stile
“da strada”,
spontaneo
e immediato, fotografia genuina della nuova e vecchia
America. L'opera di kerouac non va contestualizzata, è al di fuori di qualsiasi schema
o parametro che possa segnarne i contorni
ed indicarne i movimenti. Allen Ginsberg ne
parla in proposito come il manifesto di una
Gomme da masticare Perelli!!!
Se alle morbide fruit joy tu
resistere non puoi e devi devi
devi devi devi masticar, allora
le con le nuove giganti gomme
Perelli non riuscirai a frenare
la voglia di smangiucchiare
tutto lo smangiucchiabile.
Prova i nuovi gusti fagioli/
wurstel, mela/tonno e perello
mentolato!!!!
“beat generation” , il movimento che darà
vita alla controcultura sessantina. Niente
tecnicismi, niente artifizi per documentare la
bellezza degli spazi aperti, dell'armonia delle
cose che rifiuta una critica razionale. Niente
retorica o ampollosità per
raccontare ciò
che si gusta
con il cuore e
che va giudicato con uno
spirito di finezza.
On the road è
a tutti gli effetti un capolavoro
della
letteratura
americana del
900,
merita
dunque, miei
cari amici fraccarotti, una gradevole lettura.
“L'importante non è arrivare, ma andare”
Uzzino
Stronzate. Uzzino sa dire solo stronzate., e in vitù di questo, devo parlarvi della rubrica che ha il vanto di esser “la più corta rubrica psudo
­seria mai vista in un foglio stampato, da Gutemberg in poi): Il caffè Letterario. Lo straniero del Paradiso cer­
cherà di convincervi che ha scrit­
to centinaia, migliaia di articoli per questa sezione… ma nella realtà dei fatti, il sottoscritto spulciando tutti i 49 numeri di VdC fino ad oggi, non ne ha tro­
vati 100, ma nemmeno 50, ma nemmeno 10, ma nemmeno 5, ma nemmeno 2: ne esiste uno solo. Uno. Quindi quello che leggete, è il secondo… e nun ce stanno cazzi! SuperFraccaLotto
Vinci anche tu Fraccarotto 5 miliardi di euro* con il fantastico concorso del giornale del Collegio.
Chi per primo completerà la frase e farà pervenire la risposta corretta alla redazione vincerà il fantastico
montepremi.
“Capisci Roma per Toma e Torino per .........”
*Falsi
Concorsi M.Macchi Enterprise
Aut.MIn.Ric.
34
Musica
LA MUSICA CHE MI GIRA INTORNO Rubrica musicale a cura di Giorgio Montolivo
(...“MUSICA” PER LE MIE ORECCHIE)
Cari amici, il nuovo anno editoriale di VdC è stato da poco inaugurato, ma molte settimane mi separano dall'ultimo articolo dedicato a queste
pagine, e il numero 50 è il giusto propellente per riaprire i battenti; bentrovati dunque alla rubrica della tazza. Il tempo trascorso è stato per
me foriero di svariate suggestioni: non solo grazie alle nuove uscite e a quei dischi che ho rinvenuto dalla notte dei tempi tra la polvere di
qualche negozietto, ma anche grazie a un'esperienza concertistica non diradatasi (...precisazione urgente dal momento che Cristian chiede,
per ogni cantante di cui gli parlo, se sia morto). Insomma, c'è abbastanza materiale per riprendere il nostro discorso: “e la bobina continua a
girare” direbbe Jannacci. Pronti? Via!
Oggi vi parlerò di un personaggio centrale per la storia della canzone italiana, pietra angolare (e modesto vanto) della mia cultura musicale:
trattazione che rimando sin da quando ho aperto questa rubrica, soprattutto per incertezza del riscontro. Ora, senz'altro il cortese gradimento
per il mio spazio ed il contesto volutamente prolisso di questo numero mi consentono un approccio più sereno, ma rinuncio comunque sin
d'ora a qualunque proposito di completezza. Infatti, come ho anticipato, non recensisco un disco o un concerto, ma vi presento un'artista quale migliore occasione per onorare il frenetico tentativo di richiamare ovunque il numero 50 - alle soglie del mezzo secolo di carriera; e siccome una biografia nulla aggiunge a ciò che già si trova, il mio sarà un racconto imperniato sulla più personale ed autobiografica esperienza.
La voce che mi porto dentro (parte I)
Gli incontri con la musica che ci porteremo
dietro per tutta la vita non sono puramente
casuali, ma seguono un criterio personale che
si forma già dai primi anni. Le primissime
cose me le ha fatte sentire mio padre dalla
radio della macchina: anche se ero piccolissimo, avevo imparato qualche canzone, e riesco quasi a ricordare la sensazione di spiccato entusiasmo di quando cantavo “Notti magiche”1 o “Azzurro”. In quegli anni ascoltavo
soprattutto Battisti: una cassettina rossa con
una manciata di canzoni meravigliose (avete
mai sentito “La luce dell'Est” ?!)... di quelle
che restano nel cuore per sempre e plasmano
nel subconscio il desiderio di inseguire emozioni intense, lasciando appena consci della
fortuna di commuoversi davanti alla bellezza.
“Di tutti i poeti e i pazzi che abbiamo incontrato per strada” (direbbero i Modena), nuovi
punti di riferimento avrebbero potuto essere
i Pink Floyd o i R.E.M. (...o i Modena), ma nel
mio caso ciò valse per De Andrè, Elvis, Cat
Stevens, i Creedence Clearwater Revival, De
Gregori. Quando tutti canticchiavano Nek
(avevo undic'anni), l'ho schivato senza indugio; ma all'inizio si tratta comunque di scelte
su cui incide fortemente il contesto sociale
(gli scout ad esempio danno un'educazione
musicale, il centro sociale un'altra): per agire
con autonomia, bisogna prima farsi l'orecchio
(alcuni preferiscono farsi l'orecchino). Boccaccio diceva che la nostra vita è condizionata
per metà dalla Natura e per metà dalla Fortuna: non dipende tutto da come sei (per natura), ma anche da dove la sorte vuole che ti
trovi - fifty fifty. Niente di più vero per una
società in cui la condizione sociale poneva un
argine invalicabile (per cui l'oste dotato di
straordinaria intelligenza non poteva metterla
a frutto con lo studio, ma solo esplicarla nella
propria attività); ma mi sembra che ai giorni
nostri ritroviamo lo stesso rapporto (in proporzione variabile) per quanto riguarda la
cultura, e in particolare quella musicale. Infatti, aldilà della predisposizione di ciascuno di
noi, qualche volta dobbiamo essere grati alla
colonna sonora di un film o al regalo di un
amico se troviamo qualcosa che ci piace e
vorremmo approfondire.
Io senz'altro devo molto ad alcune persone
(mio padre, la mia insegnante di chitarra, un
amico che mi ha insegnato tutto sulla disco
anni '70); sono però infinitamente grato (mi
secca un po' ammetterlo) a una compilation
di Panorama del 2001. Giustamente direte
'Che tristezza'; ma io lì dentro ho trovato una
manciata di nomi per me nuovi, che ho coltivato intensissimamente, e continuo a portarmi dietro. Le singole canzoni erano: “Lugano
addio” di Ivan Graziani, “Ritornerai” di Bruno
Lauzi, “Piccolo uomo” di Mia Martini, “La ballata del Cerutti” di Giorgio Gaber, “Sapore di
sale” di Gino Paoli, “Samarcanda” di Roberto
Vecchioni, “Mi sono innamorato di te” di Luigi
Tenco e “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo... Quasi tutti cantautori, come si può notare; ma la canzone di quel cd rimasta più impressa, ascoltata e riascoltata per decine di
volte perché aveva in sé qualcosa che andava
oltre la melodia e le parole; la canzone che
tuttora, malgrado la varietà dei miei gusti,
rimane al centro della mia esperienza musicale; la canzone che ho cantato in bici, sotto la
doccia e da ubriaco; la canzone che mi ha
persino aiutato a superare brutti momenti per
il calore che racchiude; la mia canzone preferita è “Domani è un altro giorno” di Ornella
Vanoni.
Conosco varie versioni di
“Domani è un altro giorno” e
l'ho sentita dal vivo molte volte;
ma quella era la versione originale del 1971 (45 giri vincitore
della gondola d'oro), che praticamente è la versione più calma, più lineare, meno impetuosa; eppure... Eppure c'era qualcosa in quella voce che non
riuscivo a capire: una voce bellissima, molto femminile, composta; ma magnetica prima
ancora che affascinante. A quel
punto, il primo passo da compiere era svelare un dubbio: chi
cavolo è Ornella Vanoni? Mai sentita prima, o
meglio, mai ascoltato una canzone: ci fu in
effetti un unico punto di contatto anteriore,
che ho fatto risorgere dalla nebbia della mia
mente solo in un secondo momento, grazie
all'attività meditativa che pratico ogni mattina
appena sveglio concentrandomi su Ornella
Vanoni. Ricordo infatti mio padre - sarà stata
la fine degli anni Novanta - che mi indica in
televisione una signora, ospite di qualche
trasmissione, dicendo: “La conosci? E' Ornella
Vanoni, una grandissima cantante.”; niente
più. Ma da quando scopro “Domani è un altro
giorno”, si spalancano mille porte, cerco quel
nome e lo ritrovo. Dalla radio mi arriva il singolo del nuovo album2, e a distanza di tanti
anni (dal 1971) riconosco la voce - intatta,
suadente - che ricanta splendidamente
“Insieme a te non ci sto più” di Caterina Caselli. La prima biografia mi sarebbe passata
tra le mani successivamente; ma nel frattempo continuo a scoprire canzoni, in qualche
caso veri e propri pezzi-chiave dell'intera carriera, come “L'appuntamento”, poetica traduzione di Bruno Lauzi dell'originale braziliano
(“Sentado a beira do caminho” di Roberto
Carlos) che spopolò nel 1970 - la ritroviamo
anche nella suggestiva scena d'apertura di
“Ocean 12”. Scopro con grande meraviglia che
questa voce è “passata” sulle note di molti
cantautori (non solo italiani, ma anche francesi e americani), con particolare attenzione a
Paoli e Tenco; così riscopro canzoni che già
conoscevo, come “Mi sono innamorato di te”,
“Che cosa c'è”, “Vedrai vedrai” e “Lontano
lontano”. Oggi chiunque
può ricantare “Il cielo in
una stanza” e passare
inosservato; ma Ornella
Vanoni va tenuta distinta
da qualunque altro caso
almeno per una ragione:
Ornella Vanoni è NATA
con i cantautori. Un rigurgito biografico lo chiarirà.
Nel prossimo numero,
cenni biografici, “Ornella
Vanoni e i cantautori”,
“Il Brasile di Ornella”,
“Ornella e il turpiloquio”,
“Come ho conosciuto Ornella Vanoni”.
(1) vero titolo: “Un'estate italiana” di Edoardo
Bennato e Gianna Nannini, Inno Mondiali '90
(2) “E poi... la tua bocca da baciare”, album
del 2001 dedicato ai cantautori
35
Sport
RUGBY MANIA - Vol. 3
E’ finito da poco il mondiale di Rugby 2007.
Per la seconda volta nella sua breve storia, la
prima edizione fu nel 1987, è stato vinto dal
Sud Africa. Nella partita finale gli africani hanno battuto la vincitrice del mondiale 2003
l’Inghilterra. Sicuramente non una partita
spettacolare e come ogni finale che si rispetti,
molto tirata, in cui solo la precisione al piede
Johnny Wilkinson, mediano di apertura
dell’Inghilterra
del ¾ apertura degli springbok e il maggior
rapporto fisicità-tecnica degli avanti sud africani hanno permesso che i campioni uscenti,
prima squadra europea, non facessero il bis.
Detto questo voglio parlare di due giocatori,
simboli di queste due nazioni.
Il primo è Johnny Wilkinson, mediano di apertura dell’Inghilterra, nato nel 1979 e che, dalla
celebre finale del 2003 che lo ha consacrato
quale miglior numero 10 al mondo e come
uno dei migliori giocatori di sempre, ha subito
numerosi stop per guai fisici a ginocchia spalle e braccia.
Un giocatore formidabile, una percentuale e
una precisione al piede mostruosa oltre che
una visione di gioco e una fisicità nel placcaggio non comuni a giocatori del suo ruolo.
L’importanza di questo giocatore, inseguito ed
aspettato negli ultimi quattro anni dal CT inglese si è mostrata anche durante questo
mondiale: senza Johnny l’Inghilterra nella fase
a gironi aveva rimediato 4 vittorie su 5 gare,
perdendo solo con il Sud Africa 39 a 0, senza
mai riuscire però ad imporre il proprio gioco.
Con il ritorno in campo di Wilko invece i ragazzi di Ashton sfavoriti ad ogni match che si
preparavano a giocare, hanno conquistato sul
campo egregie vittorie con i vice campioni del
mondo 2003, ossia gli Australiani e con la
squadra di casa e super favorita Francia. Insomma: un giocatore in grado di fare la differenza, un punto di riferimento per tutta una
nazione.
L’altro giocatore che mi ha molto impressionato è Brian Habana, che in finale la palla
non l’ha vista praticamente mai, ma che durante gli ultimi due o tre anni ha rivoluzionato il gioco S.A. Nato nel 1983 è al momento
attuale il più veloce giocatore di rugby sul
palcoscenico rugbystico professionista.
Un giocatore non molto alto ma dotato di una
fisicità e di una velocità spaventosa. Capace
di segnare 7 mete in 8 partite al mondiale.
Capace di “obbligare” una squadra di bianchi
a giocare e a dare la palla a lui, nero, pur di
fare punti. Posta cosi sembra magari
un’esagerazione soprattutto in uno sport di
squadra, anzi nello sport di squadra in cui
tutti sono ugualmente validi e utili ma in cui,
cito parole testuali del CT della nazionale All
COCKTAIL MANIA di Fabio Turconi
GIAPPOJITO
Questo cocktails è stato inventato da me, dopo un ingranata colossale (strano tra l'altro). È un cocktails a base di
sake, fruttato grazie alla frutta fresca pestata, presenta
un gusto delicato e un discreto tenore alcoolico.
Elementi per la preparazione:
frutta fresca pestata con zucchero bianco, due foglie
di menta e fetta di limone,
ghiaccio tritato,
5 secondi di sake e 2 secondi di vodka.
È possibile gustarlo al battibecco cafè (pubblicità occulta).
BUONA BEVUTA CINGHIALI.
p.s. ciao giorgino combina guai!
fabio turconi
36
Una nicchia di quattro articoli, nei numeri 2, 3, 4 e 6... che presentavano un cocktail diverso ogni nu­
mero illustrato ampia­
mente con tanto di dosi dal buon Generale Turco­
ni. Il Turca però, una volta visto che i suoi Fratelli, al bancone, quando riusci­
vano ancora a parlare, ordinavano solo Cuba decise di rinunciare ad illuminarci sul “buon be­
re”... Blacks ai mondiali del 1995: “quattordici giocatori dovevano giocare per dare la Palla a
Johna Lomu.” (ossia il giocatore più forte di
sempre a Rugby). Cosi il sud Africa giocava
per permettere a questo giocatore di prendere la palla e portarla oltre la linea di meta.
Infine un pensiero all’Italia, eravamo al mondiale della verità, per essere normali bisognava vincere contro Romania e Portogallo e lo
abbiamo fatto, per essere eccezionali bisognava battere anche gli All Blacks; invece dopo
Nato nel 1983 è al momento attuale il più veloce
giocatore di rugby sul palcoscenico rugbystico professionista
aver perso con loro, la sconfitta di due punti
contro un’abbordabile Scozia ci ha mandato a
casa senza il sogno di poter giocare per la
prima volta il quarto di finale di un mondiale.
Resta comunque un gruppo molto giovane su
cui lavorare per il prossimo appuntamento
iridato, sperando che nuove leve ancora più
forti integrino questo già ben avviato gruppo.
Divertiti Placcando… Marcone
Sport
IL PUNTO DI GOTTA
Ritorno alle parole…
Buongiorno Fraccarotti, nel giorno glorioso
dell’uscita del mitico numero 50 torno a scrivere articoli sportivi,
puramente
tecnici,
che solo esperti quali
Valeriano, Montolivo
Giorgio e Cincinnato
possono capire ed
apprezzare. Eh si
basta striscioni, ora
ritorno al calcio giocato. Non potevo non
scrivere nella stagione
più
bella
dell’ultimo ventennio(o di sempre come dice
Sky); nella stagione dove figurano le squadre
più vittoriose e gloriose d’Italia, dove ogni
giornata ci regala grandi emozioni, derby e
sfide al vertice; il tutto in un clima dove i
brogli arbitrali sembrano finiti, e il bel calcio
pulito sembra aver la meglio su ombre, paure, dubbi. A ragion di questo c’è chi compra
PES e FIFA 2008 solo per aver un ricordo e non
solo, e chi il TVFONINO 3 per non perdere neanche un secondo di questa stagione, mettendosi a seguir le partite nei posti più assurdi, vedi fuori dai cinema aspettando il secondo spettacolo,o all’Outlet fuori dai negozi
mentre la tipa sta impazzendo indecisa se
comprare o meno un paio di stivali (io). E non
potevo scegliere giorno migliore per farlo, il 5
novembre, non solo perché faccio 4anni e
1mese con la tipa( e chi se ne frega), e perché è la data ultima per consegnare l’articolo
(se no Pampadux non me lo accetta), ma
anche perché è il giorno dopo Juventus – Inter, big match dell’undicesima giornata. La
partita dell’anno. La partita più attesa
dall’inizio stagione da entrambe le squadre e
soprattutto da entrambe
le tifoserie. Una sfida
nella sfida tra due big
che per motivi diversi,
anche extra-calcistici volevano vincere. L’inter
doveva dimostrare di non
temere la Juve che dopo
un anno di purgatorio in
B è tornata in A, doveva
spazzare via le ombre
sugli ultimi due scudetti
vinti grazie soprattutto
alla Signora. Si perché se il primo l’ha vinto a
tavolino per via delle squalifiche di Milan e
Juve, il secondo l’ha vinto anche grazie ai
giocatori che la società bianconera ha ceduto
ai nerazzurri, Ibrahimovic e Vieira. Per la juve
invece la sfida serviva per testare se può lottare o meno per lo scudetto, con la voglia di
dimostrare di essere sempre la squadra più
titolata d’Italia, e la voglia di fermare questa
Inter che ha cominciato a macinare punti
come l’anno scorso. La partita con queste
prerogative si è chiusa con il più classico dei
pareggi, 1-1. Con un primo tempo dove le due
squadre hanno sbagliato molto, tanti fuorigiochi, tanta paura di perdere, insomma una
brutta gara. Sul finire del primo è arrivata la
rete nerazzurra. Un gol che ha sbloccato e
acceso una partita fin allora noiosa. Nonostante la Juve alla mezzora della ripresa abbia
trovato il pari, la gara ha messo in evidenza
come l’Inter sia ancora la squadra da battere,
se non fosse per i gol falliti dagli attaccanti
nerazzurri, la sfida sarebbe terminata con un
secco 0-3. Quello che impressiona dell’inter è
che poteva vincere anche senza un Ibra decisivo, la squadra è stata tutta superiore, a
dimostrazione che se quest’Inter comincia a
dipendere meno dal suo numero 8, può andare molto avanti anche in champions, a differenza dell’anno scorso. A merito della Juve va
detto che passano gli anni, cambia la dirigenza, ma il carattere è sempre quello, quello
L’eclettico, siccome ci vuole bene (non quanto a chi ha inventato la farina e i cofani delle macchi­
ne ma va beh) ci regala da sem­
pre ciò di cui il nostro animo italiano medio e mediocre neces­
sita, cioè un bel punto sul confu­
sionario mondo calcistico. Opinione suprema e indiscutibi­
le, mantiene da sempre un giudi­
zio oggettivo e distaccato, e poi c’è gente che dice che una vita sessuale soddisfacente non aiu­
ta! della grande squadra, quello di chi non molla
mai, quello che i Buffon e i Camoranesi san
trasmettere al resto del gruppo.
Gotta Lorenzo
NON SOLO DIVANI
La tua rubrica settimanale di arredamento, chicche e pettegolezzi
“Forse hai ragione passo troppo tempo un uso illecito: si dice che De Longobeachi- sia meglio frequentare e sollecitato risponde
stris, una volta finite le performance, dopo la random: “Eh, eh, mica lo uso io il tritolo, edavanti al televisore”
consueta crisi d’asma post-coitum, si porti, heh” oppure “cosa posso rubare per te?”
Long Beach. CA. E’ qui che nasce il teorico
della “integrazione protesica multidisciplinare
uomo-stanza”. Ricordo che la suddetta trattasi di un sistema spaziale sostitutivo di azioni
e facoltà intellettive, tale per cui il desiderio
dell’”uomo nuovo” è esaudito in automatico
con sofisticati “escamotage” di natura “hophop gadget”.
Entrando nella stanza polivalente troviamo un
petto, un capo e due braccia allungate in un
abbraccio al televisore, usato come sostegno,
oltre che come mezzo esplorativo del mondo:
si dice infatti che la nostra Pantera Rosa abbia perso del tutto gli arti inferiori per atrofia
reattiva, dopo aver seguito in diretta tivvù la
vicenda Sme fino ai calci di rigore. Saluta con
consueta gentilezza e mi invita a cambiargli il
pannolone, dopo di che mi spiega la funzionalità del divano-letto, letto e ancora divano,
nel momento in cui il caposquadra della Digos, il commissario Pagnotti, ne sta fiutando
con una scusa, verso la caffettiera, mentre la Vero è proprio grillo parlante al contrario, che
malcapitata finisca nella morsa “scopa e chiu- stimola la tempra anti-massonico-mafioso del
di” che trasforma per l’ennesima volta il letto nostro L. Appesi alla parete troviamo invece:
in un silenzioso e rilassante divano. E’ a que- megamegafono da 80W con “clacson di Filini”
incorporato
(vedi
sto punto che scatLa propria camera collegiale è un mondo proFantozzi); trombette
ta il SuperSkunkBeda stadio in stock di
ghelli ®, congegno prio, ogni dettaglio è una storia, uno oggetto è
100
comprate
da lui inventato: un una caratteristica del suo proprietario.
sofisticato sistema E così il bel ex-Parigino ha tentato di insinuarsi all’asta dei carabinieri di Cosenza,
“salva vita” che nelle camere del Plinio per svelare, attraverso
permette a L. di uno sguardo ad arredamenti, posters e sopram- dopo sequestro di
ricevere
ventate mobili, l’animo malato che abitava queste altri- nave da contrabbando libica e infine,
benefiche al biso- menti asettiche stanze.
sulla porta del cesgno: quando la con- 90 camere, 90 persone, 90 modi di vivere la
so: Giovannona cocentrazione aerea di propria dimora.
scialunga 80X120x 35
essenza al bambo
di gano scende sotto il livello dell’ossigeno, la cm di seno plastificato.
stessa viene liberata per mantenere Riuscirà il commissario Pagnotti a sdivanare
l’offuscamento delle facoltà mentali. E che la stanza n° ventordici? Riuscirà Mastella a
dire del serpentello “Mastella”? Agile e squa- corrompere L.?
Michele Rizzi
mato, piccolo capolavoro dell’ingegneria logistica: ogni mattina si aggiorna su quale cosca
37
Oroscopo
IL SEXY OROSCOPO
Le DONNE che ci troviamo davanti segno
per segno
Le donne ariete sono sempre molto passionali e giocose, preferiscono dilatare i
tempi ma sono simili agli
uomini del segno quanto a
desiderio di soddisfare il partner
nell’accoppiamento. Cercano uomini con
cui vivere situazioni avventurose, non importa chi siano, è importante solo che
questo lui non sia mai stanco, ma pronto
a soddisfarla quando lei ne ha voglia.
La torellina è un tipo spartano che se ha voglia non
esita a farlo capire chiaramente. Ama sperimentare
giochi erotici che comprendano il cibo, magari spalmato sul corpo.
L’incontro sessuale deve svolgersi in modo intenso e quasi selvaggio.
Le donne gemelli si aspettano un’estasi incredibile
dall’accoppiamento sessuale. A letto non amano palpeggiamenti intensi e passionali e nemmeno posizioni eccessivamente ginniche. Amano carezze nei punti
giusti e posizioni classiche.
da fisici scattanti e sportivi necessariaLe leonesse amano danza- mente muscolosi.
re, magari indossando legLe donne capricorno raggere vestiti sexy. Durante le
giungono l’orgasmo con
danze puntano la loro preda
difficoltà. Amano i prelimie cominciano a provocarla. A letto sono
nari brevi con palpeggiaestasiate e si eccitano facilmente davanti
menti molto concreti su
a un pene di grandi dimensioni.
seni e glutei con una rapida escalation del
La donna vergine adora il ritmo e dei movimenti dell’amplesso fino
contatto fisico: non esitano all’apoteosi orgasmica.
a chiedere di essere masLe donne acquario amano
saggiate con il loro olio proi lunghi preliminari erotici,
fumato. Possono diventare
con partner che si dimostri
amanti molto valide, basta che l’uomo sia
capace di accenderle con
un bravo insegnante.
tocchi delicati delle mani e
La donna bilancia ama farsi della bocca sul loro corpo. L’uomo deve
ammirare. Il conquistatore avere stile ed essere elegante. Meglio se
deve dimostrarsi attivo e abile nello sport.
prendere l’iniziativa. Per
attirare l’attenzione l’uomo
deve dimostrarsi intelligente. Una donna
Le donne pesci incantano
bilancia non si accoppia con un uomo di
gli uomini e flirtano con lolivello intellettuale inferiore.
ro. Hanno talento per intuire
e soddisfare il proprio uoLa donna scorpione non
mo.
Ha
spesso
la passione per particolari
ama l’indecisione, se manda chiari segnali di accetta- giochi erotici come l’essere spogliata a
zione non bisogna esitare. lume di candela, essere accarezzata sul
Lei poi condurrà il gioco seno con un fiore e farsi versare sui capur preferendo il ruolo di preda. Sono pezzoli alcune gocce di vino che poi il
sessualmente molto attive non esitano a partner leccherà appassionatamente.
cercare soddisfazione altrove se il partner
non è in grado di soddisfarla.
L’UNICO ED INIMITABILE (se non ci cre-
Le donne Cancro non amano andare a letto con partner sconosciuti. Amano la
di cerca su google sexy oroscopo e veprivacy, seguono riti di se- Le sagittario sono tipe avventurose, amano viaggiare e spesso vivo- drai…)
duzione classici e non amano storie erotiche durante le
no il tradimento. L’uomo resta la figura
Bum Bum Mendieta
loro esplorazioni. Amano
dominante nel sesso. Amano baci appasun uomo divertente, dinamisionati sui seni, collo e mani.
co e avventuroso. Attratte
Non si gioca più a briscola chiamata da quando non c’è lui. Nessuno si presenta a ritirare i biglietti
per il teatro, nessuno prende più in giro Giuliano, nessuno vota più lega nord in collegio. Da quando
Silvio se n’è andato sembra essere scesa una coltre di nebbia e
fumo sul nostro amato collegio. Non si ride più così spesso da
quando non abbiamo più sue notizie. Sarà nel Varesotto? Avrà
preso casa a Pavia? O forse come più probabile, sarà in Israele
al fianco dei Palestinesi? E cosa gli sarà successo? I più saccenti
dicono sia partito per l’Erasmus in Inghilterra, che nemmeno esiste, come la Trinacria, la Prussia e la Boemia. Noi non ci crediamo e vogliamo vederci chiaro su questa storia. Silvio non può
essere scappato, contro di lui era in atto già una sorta di editto bulgaro. Prima gli era stata impedita la partecipazione al Criterium di Briscola Chiamata per ematocrito a livello fuori norma. Poi non poteva più nemmeno tenere la stufetta accesa in camera.
Infine anche Giuliano ci si era messo e gli impediva di andare a teatro. Troppe, troppe ingiustizie contro Rodari. Un cognome certo difficile per un ragazzo che non aveva nessuna colpa se
suo padre, lo scrittore Gianni, era considerato un artista maledetto dopo la pubblicazione della
poesia Rio bo, considerata il manifesto dell’occulto.
Ora da queste colonne lanciamo un appello, a tutti voi. A tutti coloro che siano in possesso di notizie utili al suo ritrovamento chiediamo di collaborare. Basta un e-mail, una telefonata, una lettera anche anonima. Ma vogliamo che torni e che venga fuori quella
dannata verità. E torneremo a poterlo chiamare in camera “Rallenty, vieni a fare un brischino?”.
Se avete notizie di Silvio Rodari scrivetele a [email protected]
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Very Important Fraccarotti
VIF
L’Italia ha vinto i mondiali di calcio, il maestro Pavarotti ci ha lasciato e Sarcinelli è uscito, è entrato e poi è riuscito un’altra volta dal collegio. Ora dicono che sia rientrato un’ennesima volta, io comunque non ci credo se non lo vedo. Ma cosa c’entra tutto questo, direte voi miei
piccolie impauriti lettori. Niente di tutto quello che state congetturando nelle vostre testoline. Nessuna cospirazione allora, era solo per ricordarvi che dall’ultimo numero su cui è apparsa la rubrica più bella di sempre, ne è passato di tempo. Ricordiamo a tutti i lettori che la rubrica venne sospesa per esaurimento di somiglianze e perchè in quel periodo venne fuori una stranissima moda: tutti, ma proprio tutti avevano la capigliatura alla Andrea Lucchetta e come se non bastasse ci fu il boom del barbone alla Giuliano Ferrara, incolto e tinto rigorosamente con colori fluorescenti ...
Dunque qualcuno è tornato a somigliare...è tempo di scoprire gli altarini.
Ed ecco il nostro campione del mondo
con la maglia del Palermo e con un
bel tapiro appena ricevuto dopo la
mancata convocazione da parte di
Donadoni. Il terzino della nazionale ha
esordito con la maglia del Raffadali nel
Carlo Conti, si sa, è il conduttore più
amato dalle vecchiette italiane. Lo
showman di Barletta conduce tutti i programmi di raiuno tra cui: Sarcimattina, un
mezzogiorno da Sarci, l’erediSarci,
scommettiamo che Sarci...ecc
Chi non ha mai pensato che Brighella avesse trascorsi da ballerino? Ebbene avevate
indovinato. Brì è un vero famoso, altro che
Kledy quel finto famoso. Sotto le mentite
spoglie di Massimiliano Verri il Salentino si
esibisce nei teatri più importanti d’Italia.
Tuttora è in tournè con il musical tre mogli
ed un Nannarenen.
Tra tutte le rubriche ap­
parse in questo mezzo centinaio di numeri, una di quelle che ha pià diver­
tito, fatto discutere e, per­
chè no, eccitato è stata VIF, Very Importat Frac­
carotto. Tenuta dai Gemelli Ciccio e Pasticcio, vanta tra le sue scoperte un palese Adam Seller (alias Turco­
ni), un inaspettato Felipe Massa (Manuel Vaglia... chi? Manuela Vaglia... chi? Idro! Ah ok.), un ge­
niale Kurbick (anche se Derpini ha molti più peli sulla schiena) e molti molti altri. Finire su questa rubrica è una risata assicurata, e poi, chi l’avrebbe mai det­
to che se Trinca fosse nor­
male potrebbe esser dav­
vero un bel ragazzo come Kakà? L’ANGOLO DELLA CUCINA di Giuliano Macchi
Ritorna dopo anni luce la nostra rubrica degna della prova del cuoco della Clerici.
Posso tornare a proporvi le mie ricette solo
perché finalmente il regime dittatoriale è caduto, solo perché finalmente è tornata la libertà di stampa, anche se c’ è una nuova
figura losca all’interno della redazione che si
nasconde dietro il ruolo di correttore; sicuramente messo lì dal dittatore ormai deposto.
Per tornare a noi, vi propongo una ricetta
velocissima ma di sicuro effetto, è un secondo perfetto nelle occasioni speciali che vi farà
fare un figurone e ottenere (speriamo) qualcosa in più dal partner.
Ingredienti:
300 g di Gorgonzola
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale
30 g di burro
60 ml di vino bianco secco
pepe nero
800 g di filetto di maiale
200 ml di panna da cucina
Preparazione:
Un’ultima raccomandazione, non prendete
MAI, il filetto di maiale nella macelleria davanti all’univeristà, io ho fatto questo errore
e adesso mi ritrovo con 14 rate di mutuo
Scaldate l'olio e il burro in un tegame e fatevi rosolare a fuoco vivace il filetto salato e
pepato, facendolo colorire da tutte le parti.
Bagnatelo con il vino e lasciatelo evaporare.
Mettete quindi il filetto in forno preriscaldato
a 190 gradi per 20 minuti, bagnandolo ogni
tanto con il fondo di cottura.
Nel frattempo preparate la salsa.
Dividete a pezzetti il gorgonzola e cuocetelo
a bagnomaria insieme alla panna, finche'
questa sara' ridotta quasi alla metà.
Frullate il composto e tenete la salsa a bagnomaria fino al momento di servire il filetto, accompagnato con la salsa calda.
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FINANZA € MERCATI RUBRICA A CURA DI EMANUELE DIANA
Politica&finanza
Numero speciale il numero 50. Voci di Corridoio ha raggiunto un importante traguardo,
se vogliamo anche un po’ inaspettato. Proprio
un anno fa il nostro amato settimanale attraversava il suo periodo più buio: mancavano
articoli ed inviati, le performances sul mercato di borsa erano deludenti e i bassi corsi
azionari avevano addirittura paventato
l’ipotesi di una scalata ad opera del finanziere Delle Donne, in combutta col suo fido avvocato inglese Andrew Cheps. Cosa ha salvato
VdC da morte sicura? Come è rinata da basi di
argilla
il
nuovo
colosso
italiano
dell’informazione su carta stampata? “Dammi
due parole” : HEDGE FUNDS. Come avevo già
spiegato, nella consueta rubrica finanziaria,
nei numeri precedenti, i fondi hedge appartengono alla categoria dei fondi comuni di
investimento ma una particolarità li contraddistingue: gli HEDGE FUNDS investono in attività ad alto rischio e di conseguenza altamente
remunerative. Lo strumento dell’ HEDGE
FUNDS è oggi una delle più redditizie in finanza. Il fondo più capitalizzato è l’americano
Man Investments che gestisce ben 48 miliardi
di dollari di asset finanziari. Cosa c’èntrano i
fondi hedge con Vdc? Semplicemente: la nuova tendenza dei gestori di questa tipologia di
fondi è quella di agire da veri pirati finanziari.
Si studiano per mesi le imprese (di ogni tipo)
che versano in situazioni non proprio ottimali
e in men che non si dica, potendo contare su
grossi investitori che accedono alle quote
hedge con grossissimi capitali, cercano di
scalarla. A questo punto scatta l’operazione
ricatto: o le aziende cercano di incrementare
la reddivitità tramite innovazioni o abbattimenti di costi, incrementando così la profittabilità e quindi il valore delle azioni, oppure
vengono letteralmente <<messi in ginocchio>>
dai gestori del fondo che vendendo un così
grosso ammontare di azioni manderebbero in
crack finanziario anche aziende. Sebbene
possa sembrare una pratica finanziaria piuttosto crudele e poco ortodossa, gli hedge fund
stimolano l’efficienza nella imprese quotate,
l’efficacia nel raggiungimento degli obiettivi e
una piu elevata attività di ricerca e sviluppo
sui processi al fine di sperimentare delle innovazioni che portino ad una complessiva
riduzione dei costi. Il nostro amato settimanale fu scalato dalla GEMINI FERRARI’S importante società di investimento operante nel leccese che non fece altro che portare importanti
capitali di rischio ma misero Pampa con le
spalle al muro e gli fecero cagare tutta
l’efficienza e la redditività possibile. Tutto pur
di non fare diventare il settimanale un mero
mezzo di propaganda politica in mano ad un
Delle Donne spietato. Buon investimento a
tutti!
Ema
IL PUNTO POLITICO di Cesario Delle Donne
I-taliani
Che il Governo Prodi sia in crisi, nessuno lo
mette in dubbio. Che i suoi ministri cerchino
in tutti i modi, di farlo cadere, nessuno lo
mette in dubbio. Che il governo abbia una
maggioranza risicata,
nessuno lo mette in
dubbio. Che la maggior
parte degli italiani sia
scontenta e/o furiosa
della politica adottata
dal governo nel suo
primo anno di lavoro,
nessuno lo mette in
dubbio. Ma nessuno
deve mettere in dubbio
che gli italiani hanno
votato, hanno deciso,
hanno scelto. Perchè
ripetere ogni giorno, e
mi riferisco al mio amato Berlusconi, “il
governo deve cadere al
più presto”, “si andrà
a votare in primavera”,
“la seconda settimana
di novembre il governo
cadrà” ecc... Basta!
Basta! Basta! Abbiamo
capito, lo sappiamo, è
nell'aria! Che cosa ha
fatto l'opposizione in
questo anno e mezzo
di lavoro del Prodi bis? Niente, nulla. Ha solo
cercato in tutti i modi al senato di farlo cadere, ha organizzato manifestazioni, ha creato
un nuovo “partito fuffa”, e ha ripetuto sempre ogni giorno le stesse parole. Ma per gli
italiani che cosa ha proposto, quali battaglie
40
ha intrapreso in Parlamento? Nessuna.
Per quanto riguarda il governo, invece, tutti
hanno cercato di ostacolare tutti. Ogni individuo facente parte della maggioranza ha cercato di ostacolare il compagno e poi? Hanno
creato un “partito fuffa”, ne vogliono crearne
un un altro, ma nel frattempo se ne sono
creati altri due, cercano di proporre qualcosa, ma in Parlamento
presentano più emendamenti dell'opposizione per cambiare quello
che era stato deciso
in consiglio dei ministri.
Che schifo! Signori e
signore, vi presento
l'Italia quella che era,
quella che è e quella
che sarà. Ormai ci siamo abituati. Sì, ci siamo abituati a tutto,
anche ai Grilli della
situazione. Perchè la
politica insegna: ad
ogni crisi della politica
c'è un Grillo... Ma che
fine ha fatto? Non si
vede più in tv. Sicuramente è impegnato in
una delle sue tournée.
Peccato, mi ci ero quasi affezionato... Comunque ritornando ai Grilli della politica uno
solo ha fatto del bene agli italiani: Segni & Co
nel 1991 con il suo referendum, poi ha capito
anche lui come funzionava la politica, ha fatto
il giro di un paio di partiti, ne ha fondato due
ed è diventato uguale agli altri politici: imbroglione e corrotto.
Evviva l'Italia con : la pizza, spaghetti, mafia e
incompetenza.
Evviva gli I-taliani!
I SOLDI DELLA POLITICA
Ora parliamo della Finanziaria 2008 soprattutto di quanto valgono gli emendamenti della
maggioranza. Ecco un resoconto:
il testo presentato dal governo: 10.7 miliardi
Incremento commissione bilancio del senato:
per il 2008 2.3 miliardi; per il triennio
2008/2010 5.8 miliardi
emendamenti presentati dai Verdi: 824 milioni
emendamenti presentati dal Partito Democratico: 404 milioni
emendamenti presentati dal gruppo delle
autonomie: 48 milioni
emendamenti presentati da Rifondazione Comunista: 46 milioni
emendamenti presentati da Luigi Pollaro
(italiani all'estero): 36 milioni
emendamenti presentati dall' UDEUR: 2 milioni
emendamenti presentati dalla “Cosa Rossa” (PRC, PDCI,Verdi,SD): 834 milioni
Ma tutti questi euri come andranno spesi?
Ecco qualche esempio:
“Organi costituzionali e presidenza del consiglio dei ministri”
+134 milioni
Così suddivisi: 50 per il fondo nazionale per la
montagna; 34 per il fondo sviluppo isole minori; 50 per il fondo nazionale servizio civile
“Lavoro straordinario Stato, polizia, forze armate e vigili del fuoco
-97 milioni
“Relazioni con le autonomie territoriali
+10.936 milioni
“Competitività imprese”
+1.067 milioni
“Istruzione scolastica”
-20 milioni
“Welfare”
+1.548 milioni
“Immigrazione”
+51.5
ATTENZIONE! Sono stati stanziati 14 milioni per
il terremoto delle Marche e dell'Umbria di 10
anni fa'!
Sex
RISPONDE IL SESSUOLOGO - a cura di Marce
iniziato alla carriera di regista e di attore
porno. Sono talentuosissimo, ho fatto delle
riprese eccezionali, dal basso dall’altro dal
dentro (quasi), altro che conservazioni dei
beni CULturali mi dedicherò al film hard, che
ne dici?
Caro gamba sono problemi, io mi concentrerei
Rocco Holmes Toz
di più su sorelle di morose di collegiali, avrai
più fortuna!
Dico….beato te! Mamma che mese ottobre!
Secondo me l’herpes non l’hai preso dalla
Caro sessuologo è da un anno ormai che non strega ma dalla rossina danese. Se mi dai il
ci sentiamo, da quando ti ho scritto perche numero la contatto io per organizzarti una
ho vomitato su un carro attrezzi, sono Lorenzo, sono felicemente fidanzato da anni ma
Eccezionale. dall’ultimo summer party la
nostra storia è cambiata, sarà
La rubrica più impertinente, forse perché la presentavo a
sfacciata, clinica e “altissimo tutti non come la mia morosa
livello” di sempre by Marce. ma come quella del cofano
Ci siamo finiti tutti almeno una della macchina e della farina?
volta, e tutti almeno una volta Ivan ramiro
abbiamo trovato il conforto di … e sarà….
una risata, e consigli pratici in­
Caro sessuologo sono un tuo
dispensabili (quasi a tutti). assiduo fan e da quando mi
Domande sincere (tutte VERE sono rifatto crescere i capelli
tranne le mie) a cui il Verbanese becco un bel po’, unica cosa
più famoso delle Torri, risponde­
che mi frega che bevo anche un
va senza peli sulla lingua… Dio bel po’ e questo mi porta sempre a combinare qualche casibenedica il Silk epil caro Media­
no! Nell’ordine vorrei sfogarmi
no di Mischia! rivelando a tutti i due fatti che
AV mi hanno cambiato la vita in
questo mese ( e non credete
che sia diventato religioso o di
Macchè essere più sensibile tu
sinistra)!
nuova performance dato che ormai tutti sandevi mantenere la fama da ras
del quartiere, hai fatto bene a La tipica bastarda splatter di Il primo si è svolto ad una festa no che duri 3 minuti e 24 secondi da ubriaco!
in liguria con il mio amico edo
ingiuriarla, se lo meritava e poi Quarto Oggiaro
(con le vocali un po’ aspirate), Questa è una lettera denuncia: vorrei urlare la
scusa se la domanda è un po’
personale: ma sei circondato solo da gente ero avanti un bel po’ e così per sfida al tur- mondo che da quando mia sorella è venuta a
scema o sei in coma da anni e tutto questo è ker abbiamo deciso di fare a gara a chi si trovarmi lo scorso giugno non è più quella di
un sogno? Appendicite sul lato sinistro e tan- facesse la più brutta figa, aihmè ho vinto una volta, qui a pavia mille persone l’hanno
tomeno tonsillite (più probabile per te essen- facendomi una strega (nel vero senso della davvero stordita con discorsi politici-filosofici,
do una testa di …) e poi alla fine la ragazza parola essendo halloween) un cofano a moto- foto a dorso nudo, dichiarazioni d’amore a
che pensa di essere mestruata! Senza parole. re,
notte fonda e con sms assillanti. Adesso che è
l’apoteosi
Continua così
da sola a forlì è depressa perché le manca
della disgrazia, la
tutto questo, non è che potreste finire
sintesi della schiCaro sessuologo sono un ragazzo comunista fezza! Oltre allo
l’università là così da aiutarla?
del collegio fraccaro, per rimanere schifo penso di
Ste
nell’anonimato cerco di depistarvi, ho i capel- aver preso anche
li lunghi e sono di cremona (sicuramente sarò un herpes, sono
Avendo conosciuto tua sorella in un meeting
anonimo così)! Devo confessare ai lettori e a problemi!
di medicina legale sessuologica e criminale
te che mi sono finalmente innamorato, lei è L’altro fatto che
posso solo consigliare ai fortunati di correre a
una valchiria che conosce bene il collegio un po’ mi rincuoforlì e dire a gamba e a tony di mettersi
oramai, passeggiava spesso per il collegio e le ra è che una sera
d’accordo sulle tipe a cui batterla!
piaceva il tiramisù, il nostro era un amore dopo aver bevuto
senza limiti fintanto che non si è inserito un ancora un bel po’
Caro sessuologo sono sempre il quartooggiaaltro collegiale a rovinare tutto. Io l’ho affron- ho trovato una
rese, seguendo i tuoi consigli sono andato a
tato in duello ma lui da vero siculo non si è danese
farmi togliere definitivamente i punti dallo
(poco
presentato, l’ho aspettato per ore ma alla zoccola
specialista puntologo dott. J.r. Castagnoli e lui
n.d.r.)
fine ha mandato un messere rinunciando alla che mi ha possemi ha tolto dieci punti dalla patente invece
lotta! Evviva la bella sarà mia ho pensato ma duto a casa sua, e fin qui tutto bene, ma il che dalla pancia, è normale? dici di fidarsi
nel mentre che la raggiungevo ho notato che fatto sconvolgente è che mi ha convinto a ciecamente?
lei tra i due litiganti aveva scelto come com- riprendere tutta la mia performance, mi ha
Camo
Caro sessuologo sono un ragazzo della periferia di Milano, mi capita spesso di bullarmi
del fatto che sono un duro con le donne, le
possiedo nei luoghi più impensati e poi le
lascio come stracci vecchi; ultimamente su
internet girano certi miei filmati che mettono
in dubbio la mia mascolinità. Pochi giorni fa
mi hanno operato per un problema al mio
amico pise ma essendo l’accesso chirurgico
situato sull’addome dico a tutti che sono
stato operato di appendicite o ai più scemi
alle tonsille; fin qui tutto molto bene ma pochi giorni dopo il mio tagliuzzamento mi è venuta a trovare
una mia cara amica e non potendo astenermi dal fare il cavaliere l’ho montata, e fin qui essendo un fraccarotto tutto secondo i canoni collegiali; la scena si è trasformata dal trash
allo splatter, sono saltati i punti
dallo sforzo e il sangue zampillante ha iniziato a colare su di
lei, allora io preso male l’ho
subito ingiuriata facendole credere che fosse colpa sua e del
suo ciclo arrivato repentino; lei
si è molto scossa per l’accaduto
e tuttora è talmente in imbarazzo che non mi guarda in faccia,
l’avrò trattata troppo male? Dici
che Avrei potuto essere più sensibile?
Quarto oggiaro for ever
pagno e maestro di vita un valtellinese dai
modi burberi ma gentili, alto ma basso, bello
ma brutto, insomma tutto o niente! Come
faccio sono disperato.
Gambizzato
41
Paurrra
L’ANGOLO DEL MISTERO Rubrica a cura di Fabrizio Erario
Le streghe di Triora
Questa settimana, in occasione, del 50o numero di VDC ed in concomitanza dell’appena
trascorso Halloween vi parlerò di uno degli
episodi più crudeli della caccia alle streghe in
Italia e cioè del processo alle streghe di Triora. Pochi sono a conoscenza degli avvenimenti che ebbero luogo in questo borgo alla fine
del ‘500, quindi vediamo di fare luce su cosa
accadde. Triora è un piccolo paese
dell’entroterra ligure, in provincia di Imperia.
La sua storia ha origini molto antiche, risalenti addirittura al tempo dei Romani. Tuttavia,
Triora sale agli onori della cronaca nel XVI
secolo, quando ebbe luogo una terribile e
violentissima “caccia alle streghe”, fatto che
rese famosa Triora come “il paese delle streghe”. Tra il 1585 ed il 1587 Triora fu vittima di
una gravissima carestia, che portò la popolazione sull’orlo della morte collettiva. In un
clima come questo ed in un paese isolato
come era quello di Triora, ancora
“superstizioso” era abbastanza ovvio che gli
animi si scaldassero. Dunque, nel paese, si
iniziò a sospettare che a causare la carestia ci
fosse lo zampino delle streghe. Le colpevoli
furono subito individuate in alcune donne
abitanti il quartiere di Ca Botina, la zona fuori
le mura più povera di tutto il paese. Il Parlamento generale del paese affidò al podestà
forestiero Stefano Carrega l’incarico di organizzare il processo contro le
supposte streghe. Il podestà decise di rivolgersi al
vescovato della vicina Albenga, da cui Triora dipendeva, che inviò nel paese il
proprio vicario il quale invitò tutti coloro che fossero a
conoscenza di fatti utili al
processo a parlare. La predica fece effetto sul popolo
triorese: infatti, in breve
furono denunciate e processate ben venti sospette
streghe. Vennero, poi, preparati anche i luoghi di
“interrogatorio”, anche se
sarebbe meglio parlare di
torture, ai quali le streghe
furono sottoposte, luoghi
ancora oggi visibili: casa “del Meggia”, anche
chiamata “Ca’ de baggiure” (casa delle streghe) e “Ca’ di spiriti. Si ebbero, poi, anche le
prime due vittime: la sessantenne Isotta Stella, uccisa dall’eccessiva “foga” di giustizia da
parte degli assistenti del vicario, ed un’altra
donna, di cui si ignora il nome, morta nel
tentativo di fuggire da una finestre di casa
“del Meggia”. Visti questi fatti, il Consiglio
degli Anziani, rappresentante delle famiglie
più altolocate del borgo, decise di chiedere al
Parlamento generale un intervento da parte
del governo di Genova, visto che ormai
l’operato degli inquisitori stava degenerando
42
in sadismo. Nella
missiva si riferiva
anche delle torture alle quali le
sospette streghe
erano sottoposte
(“con darli corda
per lungo spatio e
puoi fuoco alli
piedi per longo
spatio
anchora;
appresso le fanno
vegliare per più
d’hore quarantacinque incominciando dalla sera,
oltre averle fatte
con rupitorii pelare in tutte le parte
del corpo; ne è
questo
populo
redatto in desperatione
maxime
che s’intende che
a quest’hora vi siino più di dugento persone
nominate; e nel modo che sino a qui si è fatto,prima che si finisci saranno nominate la
più parte del populo et forse tutta”). A questo punto, Genova, nel giugno 1588, decide di
inviare a Triora un Commissario Speciale, tale
Giulio Scribani, il quale, anziché sbloccare e
chiudere il processo, dà nuova linfa alle accuse e fa incarcerare nuove
potenziali
streghe,facendone inviare 13
a Genova per essere
sottoposte a giudizio.
Tutte le accuse
e le
proposte di pena di Scribani vennero respinte,
sostenendo che non si
potevano
“adottare
provvedimenti punitivi
mancando delle prove
certe e inconfutabili.
Nonostante l’aperta ostilità di Genova, Scribani
processò nuovamente le
donne,
pronunciando,
per quattro loro, il 30
agosto, sentenza di morte. Una quinta ragazza,
invece, inizialmente Scribani propose che
fosse messa in convento, ma poi si convinse
di condannarla a morte come le altre. Il 28
agosto 1589 il cardinale di Santa Severina
annunciò al governo genovese che il procedimento di revisione del processo era finalmente terminato. Il tribunale della Santa Inquisizione aveva annullato alcune condanne a
morte decise dall’autorità ecclesiastica genovese, stabilendo che le ultime tre streghe
rimaste ancora nelle carceri venissero liberate. Nulla si sa su cosa accadde a Scribani,
che tanta parte ha avuto nel complicare questi avvenimenti. Ad agosto, la Santa Inquisizione decise di aprire un procedimento contro
di lui per aver invaso il campo riservato
all’autorità ecclesiastica. Il
“Processo di Triora” è stato
uno dei grandi casi italiani
di processi a streghe. Riguardo la sua legittimità,
molte sono le voci discordanti. Come molte, del resto, furono le urla delle
donne torturate ingiustamente dall’Inquisizione: 9
morirono a causa delle torture inferte loro durante gli
interrogatori, 5 furono condannate a morte, e circa
una diecina morirono rinchiuse nelle carceri di Genova perchè mai scarcerate. Altre furono effettivamente liberate ma non fecero mai ritorno a Triora. Su
dove esse siano finite si
potrebbe forse azzardare
un'ipotesi suggestiva. In un
paesino dell'entroterra di
Genova, san Martino di Struppa, nei primi
anni del Seicento apparvero alcuni cognomi
nei libri parrocchiali: Bazoro, Bazora, Baggiura,
Bazzurro, e tutti richiamano la forma dialettale triorese per strega, bàgiua o basora. Si dice
che il villaggio abbia avuto un'origine avvolta
L’Angolo del Mistero, nasce dalla mente perversa, malata e genia­
le del nostro buon Fabrizio AJ Erario. Il giovane di tendenza della 46, non potendo parlare di cose intelligenti sapendole espri­
mere solo in dialetto strettissi­
mo, ha dilettato e inquietato VdC con questa sua rubrica, i cui fatti spesso si ispiravano alla realtà, a volte anche collegiale. Si condano una decina di artico­
li, compresi tra il numero 31 e il 46, tra cui La Reincarnazione, Castello del Verme e i Misteri di Machu Picchu, per non dimenti­
care la storia di Jack Lo Squarta­
tore, che ha fatto dormire male Tinelli e tutto il suo corridoio per un po’ di notti. AV nel mistero, che le più anziane donne ricordino ancora oggi antiche formule di magia per
risanare i malati. Magari non è vero, ma perché non pensare che le streghe di Triora abbiano iniziato una nuova vita a San Martino?
Fabrizio Erario
Trash
IL VINCITORE
Ragazzi è tornato;dopo due anni di assenza il grande bordello è ancora qui con voi.Vi siete fatti un po' i c.... vostri ma ormai non avete più
scampo!L'occhio più famoso del mondo vi seguirà dappertutto.Ma cari e simpatici fraccarotti riassumiamo un po' cosa è successo l'ultima
puntata del 1963. I finalisti della 1^edizione del grande bordello sono questi:
TRINCA
DERPO
TONY
GIOSUE’
UZZINO
Lo so siete già preoccupati per la partenza di Trinca;non temete il nostro amato personaggio non andrà via..ma la persona che dovrà abbandonare il collegio e quindi il vincitore della prima edizione del grande bordello è:
UZZINO
CHE SCHIFO!
La scelta è stata molto difficile ma
alla fine, mio grande amico uzzino
te ne vai...Hai scelto la strategia
giusta per questo gioco e alla fine
ci sei riuscito.Lo so, era il sogno
della tua vita e finalmente lo hai
realizzato e soprattutto hai finito di
romperci le s......!Complimenti uzzino da parte mia e da parte di
tutto il collegio.Ti auguriamo una
vita felice fuori dal collegio sperando che tu possa fare carriera come ballerino per Maria De Filippi.Non farti più vedere.
Questa rubrica sbuca, sull’onda mediatica dei Reality, nel sesto nu­
mero, e si protrae fino al diciottesi­
mo, senza finire davvero... infondo i curatori erano sempre Tinelli e Pic­
cininno, che non è gente a cui piace far le cose fatte bene. In ogni caso, gli studenti dell’anno domini 2005/2006 vennero messi sotto giudizio coatto dai due aguz­
zini, e, piano piano eliminati. Chi vincerà? E’ una domanda che abbiamo smesso di farci dal titolo sul primo numero, ma forse questo non basterà ad evitarci la risposta. UFFICIALIZZATA LA NUOVA BANDIERA DEL FRACCARO!!!
Dopo vari mesi di incertezza, proposte, progetti poco convincenti e
mai definitivi è finalmente arrivato il nuovo ufficialissimo vessillo del
Plinio Fraccaro!!! L’idea lanciata dal Rettore è stata subito accolta da
molte menti creative. Alla fine della durissima selezione la spunta il
progetto del giovane erasmus tedesco Markus. Il bianco e il nero
nuovi colori collegiali risaltano già sulle nuove divise sportive che da
quest’anno includeranno anche le mutande di flanella e l’elmetto
con punteruolo dell’impero asburgico – prima guerra mondiale. Anche gli interni arredamenti inclusi saranno completamente sostituiti
con una mercedes benz a testa in disuso riclate personalmente dal
pagnotta per l’occasione. Inoltre nelle macchinette della colazione
potrete trovare gustosissime porzioni di wurstel e crauti caldi. Unica
bibita reperibile tra le mura: la birra Wagenstainerstrasse. Per non
parlare poi del nuovo inno scritto apposta da Papa Benedetto XVI in
collaborazione con Giacomo DeBarbieri dal titolo “ La ccioia della cciofentù fraccarotten”. Il Rettore ha già convocato un’assemblea speciale durante la quale faranno il loro intervento le più alte cariche dell’ateneo pavese, Giacomo DeBarbieri, Michael Schumacher e il primo cittadino di Monaco, citta gemellata con il collegio.
La redazione
43
Esperimenti
STUPIDA CHIMICA A CURA DI S5
Ovvero: pensate che la chimica sia solo una cosa riservata a poche persone un po’ strane (matte da legare),
non molto stabili caratterialmente e con tendenze distruttive? Ecco, avete perfettamente ragione...
Disclaimer: tutte le informazioni contenute in
questa rubrica (nel numero presente e in tutti
quelli che seguiranno) sono da intendersi a
scopo puramente informativo, di diletto personale e da non adoperarsi a scopi commerciali.
Non istigo nessuno a produrre esplosivi o
simili in casa propria o tantomeno in Collegio.
Nella malaugurata ipotesi che tu voglia proprio mettere in atto le informazioni diffuse da
questa rubrica (anche -e soprattutto- in caso
di danni a persone o cose) ricorda che:
- non è colpa mia (non ti ho detto io di farlo);
- hai contravvenuto al mio esplicito invito a
non fare esperimenti;
- evidentemente non conosci abbastanza bene la chimica da permetterti di fare certe cazzate (meglio conosciute come scherzi da chimico) (…senza offesa);
- se proprio non puoi resistere e decidi di fare
danni a persone e cose, vai almeno al cairolimerda a farli;
- varie ed eventuali (va sempre bene).
Disclaimer del disclaimer (per mettermi al
sicuro da Gamba e da Krastu): visto che non
sono capace a scrivere un disclaimer fatto
bene e che le mie conoscenze giuridico-legali
sono pari a zero, ho dato un’occhiata a vari
CRETINATE
Ecco le nuove Cretinate: in questo numero
parleremo dello “Stato Supersolido” e del
perché ci gocciola il naso quando fa freddo…
Tutti da piccoli sappiamo dello stato solido
liquido e aeriforme. Ora le nuove frontiere
della tecnologia sono andate avanti con la
scoperta di nuovi stati come quello supersolido.
Come per il ghiaccio amorfo (vedi VdC n°24)
anke qui giocano un ruolo particolare pressione (alta) e temperatura (bassa) che permettono di arrivare a stadi di superconduttività per
i metalli e superfluidità per i liquidi (i fluidi
44
disclaimer in rete (insomma, in pratica ho al plastico!!! Ma ecco qua il mio preferito in
assoluto: il Cesio! La reazione del Cesio in
scopiazzato da due o tre siti…)
acqua è fortemente esotermica (davvero tanHai letto il disclaimer? Hai capito e assimilato? to esotermica) e sviluppa molto idrogeno; in
parole povere si ottiene una simpaticissima
Bene, allora puoi andare avanti a leggere…
esplosione molto molto ma molto violenta e
Oggi parliamo di alcuni simpaticissimi metal- distruttiva! Per fare un esempio pratico,
li… Se vi state chiedendo l’immersione di 2 grammi di Cesio in una
“Chissà cosa caspiterina ci tro- vasca piena d’acqua (all’aperto naturalmente)
va di simpatico nei metalli?” è porta ad un’esplosione che sbriciola letteralsicuramente perché non avete mente la vasca in mille pezzi! Per il Francio,
mai provato a mettere dei me- l’ultimo metallo alcalino, l’esplosione sarebbe
ancora più devastante, peccato ce ne sia moltalli alcalini in acqua!!!
I metalli alcalini a contatto con to poco in natura e sia un tantino radioattil’acqua danno una simpatica vo…
reazione che sviluppa idrogeno Se proprio non avete niente di meglio da fare
gassoso altamente infiammabi- potete anche vedervi qualche video su
le. Inoltre questa reazione è internet sull’argomento. Io consiglio “alkali
fortemente esotermica (rilascia metals in water (not the braniac version)” e
calore nell’ambiente); questo al “braniac alkali metals” (dove fanno saltare la
momento non vuol dire niente vasca), entrambi su youtube (o anche in camera mia se non volete perdere tempo a scama dopo tornerà molto utile, fi…
Il Litio (il primo metallo alcalino) se
messo in acqua dà una leggera
effervescenza dovuta allo sviluppo
di idrogeno. Il Sodio in acqua invece
frizza un bel po’ di più e produce
una simpatica fiammetta rossa. Se
poi provate a mettere del Potassio
metallico in acqua (non fatelo) prima saltella simpaticamente sulla
superficie dell’acqua (fenomeno
dovuto allo sviluppo di gas), poi si
infiamma violentemente per dare
quindi una piccola esplosione (un
grammo di Potassio in acqua è poco più di un normale petardo). Ma
passiamo alle cose davvero divertenti: il Rubi- ricarli). Alla prossima!
dio, il quarto metallo alcalino, a contatto con
l’acqua esplode istantaneamente. E questa
eSseCinque (SC stanno per stupida chimica, anvolta non più come un semplice petardo…
che se S5 potrebbe essere l’acronimo del sodiciamo che l’esplosione è paragonabile (a
prannome che Tony mi dà sempre…)
parità di peso) a quella di un piccolo ordigno
scorrono senza attrito, la viscosità è pari a rosso??(teoricamente ci dovrebbe essere una
zero), i supersolidi invece oltre hanno la vasocostrizione x limitare le dispersioni di
particolarità di essere anche superfluidi e di calore…. ma?)
Qualcuno
mi
poter attraversare altri supersolidi o materiali
risponda
sul
porosi come un fantasma.
giornalino graNon tutti gli elementi chimici possono giungezie (sapete non
re allo stato supersolido, per ora l’unico scoci dormo la
perto di avere queste proprietà è l’elio-3 e
notte per scol’elio-4.
prirlo).
Ieri faceva freddo e mi sono posto una doUn saluto da
manda: “Perché quando fa freddo il naso cui
Cretì ssimo
gocciola???”
Mi sono informato: praticamente nelle cavità
nasali c’è il cosiddetto trasporto mucociliare,
una specie di ascensore per il muco.. tipo ci
sono delle piccole ciglia che trasportano verso
l’alto il muco, però con il freddo le ciglia si
blokkano e ci cola il naso.
Perché quando fa freddo abbiamo il naso
Le salamandre sono capaci di tornare nelle loro tane con una precisione incredibile
Il bacio durò solo pochi secondi e le parole di
Laura riportarono Mario alla realtà:
“Muoviamoci, dobbiamo andarcene da qui…”,
quella voce, quanto tempo…
Gli occhi cominciavano ad abituarsi alla luce
ma braccia e gambe erano come se fossero
passate sotto uno schiacciasassi: ci vollero
diversi minuti prima che riuscisse a camminare senza che sembrasse ubriaco…Laura lo
sosteneva ma non disse una parola e lui, più
che per le gambe, si sentiva ubriaco per le
idee che gli frullavano in testa e gli davano
un senso di nausea mai provato con alcun
mix di alcolici da pub pavese… “Cosa è successo Lalla? E come mai sei in Tunisia?”
La ragazza lo guardò un istante negli occhi e
si mise a piangere… “Sono malata…ho la sclerosi laterale amiotrofica…i medici hanno detto
che mi restano al massimo due anni di vita e
che resterò progressivamente paralizzata fino
a morire soffocata…”
Mario si sentì mancare il fiato: “Ma che cosa..?”
“Non ti ho detto niente perché mi è mancato
il coraggio ma un giorno mi sono confidata
con tua madre che ha insistito per farmi parlare con il suo nuovo compagno, Marik…Da
quanto non vedi tua madre?”
“Non so…saranno due o tre mesi, sai nel
weekend resto in collegio altrimenti mi
muoiono le piantine di basilico…”
“Non credo che la riconosceresti: sembra una
ragazza di trenta anni…Marik è una specie di
medico-biotecnologo che svolge ricerche ed
esperimenti in questi territori per puro diletto
visto che grazie alla sua impresa edile è plurimiliardario…mi hanno convinto a venir qui per
curarmi ma…” un rumore improvviso fece
sussultare Laura ma era solo il verso di un
rapace che volteggiava sopra i due ragazzi.
“Andiamocene di qui Mario…” riprese Laura
visibilmente turbata. “…ho una jeep dietro
quella duna…” e prendendolo per mano lo
trascinò con sé.
Il vento rovente sferzava il loro viso mentre
procedevano rapidamente lungo una specie di
mulattiera a bordo di un vecchio fuoristrada
color sabbia. A Mario sembrava di essere
all’interno di una strampalata storia scritta da
diversi autori che non avessero idea di dove
andare a parare, non aveva capito un tubo ed
era talmente frastornato da non riuscire a
realizzare completamente che veramente la
sua ragazza stesse per morire… “Chi è Asija?”
esplose all’improvviso nella sua mente e le
labbra materializzarono quella domanda.
Laura sembrava aver recuperato la sua consueta tranquillità e guidava come se conoscesse quelle stradine a memoria, rispose
senza scomporsi quasi si aspettasse quella
domanda: “ E’ la figlia di Marick che da sempre lo aiuta nelle sue ricerche, era stata incaricata di venirti ad accogliere e di portarti al
centro di neuroscienze sperimentali dove ti
stavo aspettando insieme a tua madre…ma
qualcosa è andato storto: suo padre pensa
che Asija sia stata suggestionata e, probabilmente, anche drogata da qualche tribù nomade locale che da sempre si oppongono e ostacolano i suoi studi.
Circa sei giorni fa l’autista che ti stava conducendo da noi è stato trovato incosciente al
lato della strada e ha raccontato alla polizia
l’accaduto: purtroppo qui il controllo
dell’ordine pubblico è più in mano a privati
piuttosto che allo stato per cui non è stata
aperta nessun indagine. Marick insieme ad
alcuni dei suoi collaboratori più stretti si sta
dando da fare per trovare sua figlia mentre
per te, dopo alcuni giorni di ricerche, tutti
avevano perso la speranza…tranne io…” Mario
la baciò su una guancia mentre una lacrima
di gratitudine e gioia gli rigava gli zigomi. “…
sapevo che non eri morto: probabilmente
qualche componente di una di queste tribù,
oppure la stessa Asija ti ha nascosto e nutrito
per tutto questo tempo per poter minacciare
o ricattare Marick…comunque non me ne frega più niente di questo paese o di trovare
una cura, voglio solo tornare a casa e fare
con te tutte le cose che avremmo voluto fare
e non abbiamo mai fatto…e che fra poco non
potrò mai più fare.”
…TO BE CONTINUED…
Perellone
WE LOVE CHUCK NORRIS
Eh si, ancora lui, sempre lui, comunque, ovunque, ordunque, suddunque e qualunque
LUI. Che vita sarebbe senza Chuck Norris? Forse una vita con della speranza ma va beh.
E allora ecco qui dieci esilaranti facts sul vostro, ormai amatissimo, e rimpiantissimo,
Messia.
Chuck Norris è talmente famoso che i suoi fans hanno a loro volta dei fans.
Chuck Norris possiede una rarissima collezione di rarissime collezioni.
Aguzzando la vista verso l'orizzonte, Chuck Norris può vedere la sua nuca.
Chuck Norris ha ucciso un leone ed uno squalo con una sola pallottola. Il leone era in
Africa e lo squalo in Australia. E Chuck Norris a casa sua in Texas. Disarmato.
Chuck Norris ha trovato quello che gli U2 stanno cercando.
Una persona normale possiede bicipiti, tricipiti e quadricipiti. Tinelli arriva al quinticipiti. Chuck Norris arriva ai decucipiti.
La prima regola del Fight Club è che non si parla del Fight Club. La seconda regola del Fight Club è che non si parla del Fight Club. La terza
regola del Fight Club è che Chuck Norris può parlare del Fight Club quanto cazzo gli pare.
Una volta Chuck Norris e' stato multato per eccesso di velocita'. Stava andando a 190 km/h. In salita. Trainando un tir. Con i denti.
In tutte le spiagge della California, allo sventolio della bandiera col volto di Chuck Norris esposta dai baywatcher si assiste a scene di panico
da parte degli squali, che fanno di tutto per uscire dall'acqua e rifugiarsi sulla terra ferma.
Un famoso detto afferma che "le bugie hanno le gambe corte". Le bugie di Chuck Norris non vengono mai scoperte. Inoltre, corrono i 110 ostacoli in 4 secondi netti.
E infine una chicca: è uscito il browser-game ufficiale di Chuck Norris, andate a visitarlo tutti!!!
Si lo so che siete curiosi, così vi lascio qui un’assaggino... così da capire di che genialata si tratti!
Violenza #45
http://www.rexbin.com/giochi/tchaqui.nouris.world.php#info
45
Guida
GUIDA ALL 'AUTOCOSTRUZIONE' DI UN VP FAIDATE!
Ecco finalmente la tanto attesa guida sulla costruzione di un videoprioettore faidate!
Una premessa: tutte le operazioni e i passaggi
di seguito descritti potrebbero danneggiare e/o
distruggere i componenti da voi faticosamente
acquistati. Inoltre non mi assumo responsabilità sull'adeguatezza delle Vostre capacità manuali. Leggi: non è colpa mia se Vi martellate le
dita, Vi incollate le mani, bruciare la Vostra
cameretta... scherzo! su quest'ultimo... non
dovete usare la fiamma ossidrica per tagliare il
descritti (riflettore, lampada, lente precondensacompensato, sapete?
trice, lenti fresnel, obiettivo) siano posti sulla
Naturalmente, non ho la pretesa di essere com- stessa retta ideale passante per il centro del
pletamente esaustivo: è un argomento molto pannello LCD.
complesso, soggetto a pesanti personalizzazioni Naturalmente, il massimo rendimento luminoso
ed adattamenti. Purtroppo, inoltre, mentre scri- si potrà avere solo ponendo ogni componente
vo la mia “creatura” ha subito un danno temo del setup alla giusta distanza dal successivo
irreparabile: ho rotto la lampada a scarica. Il (distanza equivalente alla lunghezza focale).
ricambio è parecchio costoso; considerando le Le Lenti
condizioni non proprio ottimali del pannello Un principiante di video proiezione faidate molto
LCD, mi trovo nella condizione di abbandonare spesso utilizza lenti non appropriate. Le varie
il progetto corrente. Non sono quindi in grado tipologie variano l'una dall'altra causa della fordi mostrarvi un videoproiettore funzionante. ma o curvatura, nella lunghezza focale, il mateSpero di poter rimediare in futuro; per gli inte- riale, e l'allineamento con cui vengono assemressati, ovviamente, posso comunque offrirmi blate.
Lente Fresnel
come aiuto.
E' una tipologia particolare di lente realizzata per
Il progetto qui descritto è di facile realizzazio- deviare la traiettoria della luce.
ne, i componenti sono facilmente accessibili Il risultato è ottenuto frazionando la lente sferica
(tranne la lampada, mannaggia) ed esiste una in una serie di sezioni anulari concentriche chiadocumentazione relativamente vasta (ma di- mate anelli di Fresnel.
spersiva). Quindi, ho scelto di riassumere lo È così possibile costruire ottiche di grande discibile sui mi sono basato riportano le basi mensione e piccola lunghezza focale senza l'inteoriche del mio progetto.
gombro, lo spessore ed il peso del materiale
Purtroppo, il forum italiano da cui ho tratto la necessario per costruire una lente sferica conmaggior
parte
del
m a t e r i a l e , venzionale di equivalente potere diottrico.
www.vpfaidate.com, non è più accessibile. Vi La lente fresnel non è ideale per la messa a
avevo anche riportato parecchie delle fasi prati- fuoco; non dovrebbe quindi essere usata come
che relative alla lavorazione vera e propria, obiettivo (abbiamo la tripletta per questo lavodunque rimarrò un po' sul generico per quanto ro). E' comunque indispensabile per il nostro
riguarda gli aspetti più pratici (smontaggio del progetto. Successivamente, scopriremo come
LCD, settaggio delle distanze di base, ecc), an- entra in azione la fresnel nel nostro design.
I due lati della fresnel hanno caratteristiche difche per non appesantire troppo l'articolo.
ferenti:
lato liscio: prende o riceve in maggior parte solo
la luce che passa nella regione del suo cono, con
Setup di base
Ogni proiettore a LCD segue un disegno di base. una direzione angolare che si concentra nel suo
Ovvero, tutti i proiettori a LCD devono avere focale. [vedi la Lunghezza Focale]
lato ruvido: presenta gli anelli di Fresnel, scanaalmeno questi componenti:
lature concentriche realizzate trasformando la
Fonte di Luce
curva continua in una serie di superfici con la
Lente Fresnel
stessa curvatura, non continue. Le scanalature
Panello LCD
consentono il passaggio ottimale solo della luce
La Tripletta / Obiettivo
Il diagramma sotto raffigura il setup generale. che viaggia in direzioni parallele. Raggi aventi
E' molto importante che tutti i componenti sia- angolature differenti subiranno una rifrazione e
no di qualità. La qualità del risultato finale di- non si concentreranno nel focale.
Come potete immaginare, un progetto costruito
pende da tutti i componenti.
La fonte luminosa emette un cono di luce. La
prima lente fresnel raccoglie il fascio luminoso
e ne cambia la conformazione (da conica, appunto, a parallela). Una seconda lente fresnel a
questo punto rifocalizza la luce (passata attraverso il pannello LCD) verso l'obiettivo.
Quest'ultimo ha lo scopo di mettere a fuoco e
quindi proiettare a schermo o sul muro l'immagine con un certo ingrandimento.
È essenziale che tutti i fuochi degli oggetti qui
46
senza lenti fresnel non sarebbe in grado di convogliare al giusta quantità di luce attraverso il
pannello LCD per più di un motivo:
la natura puntiforme della sorgente luminosa
l'utilizzo effettivo di una piccola percentuale
della luce emessa (viene infatti posto
un piccolo riflettore dietro alla lampada
per recuperare parte della radiazione
emessa nel verso sbagliato).
É ovviamente necessario che la fresnel abbia
dimensione pari alla diagonale del pannello LCD:
in caso contrario la luce convogliata dalla lente
non coprirà il display.
Perche' usare due Fresnel?
Riportiamo qui il nostro design di base, e questa
volta indichiamo con le freccine la direzione dei
raggi emessa dalla fonte di luce.
La prima fresnel, rivolta con il lato liscio verso la
lampada e posizionata ad una distanza dalla
lampada pari alla propria LF, o lunghezza focale
(210 mm), ha la funzione di cambiare direzione
al fascio di luce, trasformandolo da conico a
parallelo. A questo punto la luce attraverserà il
pannello LCD avendo una diffusione(e quindi
consentendo un'illuminazione) abbastanza uniforme.
La seconda fresnel (LF 310 mm) avrà il lato liscio
(adatto a raccogliere un fascio luminoso parallelo) rivolto verso il pannello LCD. Il lato zigrinato
conseguentemente sarà rivolto all'obiettivo e lì vi
concentrerà la luce.
La Tripletta (L'Obiettivo)
Tripletta: E' un assemblaggio di tre lenti che sono
montate insieme in maniera particolare.
Il particolare posizionamento delle tre lenti conferisce alla Tripletta una resa qualitativa superiore rispetto ad altre tipologie di obiettivi meno
sofisticati. Entro certi limiti, evita aberrazioni
prospettiche.
É comunque essenziale la scelta di una giusta
lunghezza focale: quanto maggiore sarà, tanto
più piccola sarà l'immagine a schermo. Chi pensa
che non sia un problema avere uno schermo
proiettato troppo grande, dovrebbe provare l'effetto “ping-pong”: non è affatto comodo voltare
al testa per seguire l'azione o le immagini. In
generale, sotto i tre metri di distanza non si dovrebbe superare i due metri di diagonale a muro.
La Lunghezza Focale
La Lunghezza Focale (misurata in millimetri): E' la
distanza dal centro della lente al punto in cui
l'immagine viene messa a fuoco.
La misura si effettua ponendo l'obiettivo sotto ad
una fonte luminosa e variando la distanza dal
pavimento finché a trovare la dimensione minima del punto luminoso proiettato a terra.
La lunghezza focale non deve essere troppo corta: in caso contrario, la distanza di messa a fuoco sarà troppo vicina al pannello LCD e questo
non potrà essere racchiuso interamente nel suo
ridotto campo visivo.
Una volta scelta la tripletta dalla lunghezza focale più adatta, sarà necessario scegliere di conseguenza una lente fresnel con lunghezza focale
simile al obiettivo. Altrimenti, parte della luce
non entrerà nella tripletta.
Alessandro Trinca Tornidor
PAVIA - TORTONA in NOTTURNA
Ed ecco, dopo che già il tempo ha caramella- trasudar nervoso al punto che si crea calcare
to le fatiche da noi sentite, è arrivata l’ora, nei pori della pelle.
si secondo il pampa natale ( pampanatale= Il perchè lui era li:
aniumale metticcio in estinzione dal 1992, vivendo in una famiglia dove da sempre
vive in zona di penombra , va a letto presto vieni considerato il più calmo sei spinto a
ed è predisposto ad una lunga e duratura fare cagate pazzesche ( anche questa volta
vita di coppia, si contraddistingue per la però non ha superato il babbo Mario che di
folta chioma scura, ha la potenzialità di chilometri in gioventù se ne era fatti ottanta
cambiare identità ( svariati esempi in nume- sbadigliando annoiato all’arrivo).
ri storici di V.D.C. ) ha il corpo cremito di In più che dire... gli articoli lunghi no piaclunghi peli per le stagioni più fredde, istinti- ciono a nessuno, quindi ora passero a devamente è predisposto alla gerarchizzazione scrivere Mason che con la storia non c’entra
della sua razza ( ma lo fà con nonchalance nulla.
Terzo gemello della famiglia Ferrari, il piccosatirica )
Stimato per il pragmatismo e il senso per lo Giovanni fù esiliato dalla provincia di lLecl’economia viene facile catturarlo con cibi e ce all’eta di tre mesi, perchè aveva delle
bevande dolci con cui è stato svezzato rimostranze omicide contro la gente del sud
italia, così che fù accolto
”nutella , spuma, cee addottato dalla famidrata tassoni”.
glia Mason.
E’ or giunta l’ora di
Cullato ei fù dalla pacata
concludere ciò che è
e languida aria veneziastato iniziato ma no sò
na, crebbe nel diletto
bene dove eravamo
delle sette arti maggiori,
arrivati, indi per cui
ma già all’eta di 4 anni
cercherò di rimmergerinizio a schiavizzare con
vi nella fiaba con una
l’inganno le sue due
breve sintesi......
sorelle Anna e GiovanniI protagonisti erano tre
na, usate per i suoi loTurker: ominide vicino
schi traffici al casinò.
all’homo
sapiens
Il cairolotto Fastidioso all’opera
Fu così esiliato dalla
sapiens, contraddistinto da violente crisi mistiche dovute al capitale Veneta e prese domicilio a Pavia.
suo leggero equilibrio mentale, codeste li Li cresce facendo una magistrale gavetta
comportano quindi rallentamenti motori o al nelle mura del Fraccaro, già il primo anno
contrario ipertrofici e fulminei scatti di folli- aveva raggiunto parte del monopolio dei
a..... parole dette a caso o addirittura versi media dell’istituto non che creo un movionomatopeici, si calma solo con dosi eccesi- mento nel 05 con altri loschi individui; il
ve di metanolo indi per cui per tutto il viag- Pampa natale Simone pellegrin, il risoluto
gio ne è convenuta la sua posizione a me Michele rizzi, e altri due personaggi
retro. Il motivo per cui è finito in passeggia- dall’ambiguo comportamento che sono praticamente uguali d’aspetto ( una tenera rata:
al momento della partenza era leggermente gazza oggi lobotomizzata da cause inspiegafebbricitante ( non è una bufala) e allora a bili diceva di averli visti unire i minogli e
ben pensato che 50 km di camminata sotto scomparire).
la pioggia alle due e trentacinque di notte Tornando a Mason la sua carriera gerarchica
fossero più salutari che rischiare di soffocare andava via via crescendo raccogliendo i consensi dei colleggiali gia nel 06, comandava
sotto le coperte.
Bè me che dire di me: d’aspetto sono uguale in vie non ufficiali monopolizzando due su
a capitan america con la differenza che, tre dei presenti dell’assemblea.
siccome ho una alimentazione sconessa a Ai giorni nostri Mason Giovanni ha la carica
volte mi trovo a produrre gas tossici per Bin pubblica di Senatore a vita dell’istituto cluniacense pavese e del coleegio Plinio FraccaLaden, per questo sono ricercato da Bush.
( la schizzofrenia di Turker è stata causata ro; gestisce la rendita e i fondi delle manifeda un pasto di leguminose e bicarbonato di stazioni truffa che portano il nome del collegio e voci non ufficiali di corridoio lo dicono
sodio).
Il perchè sono partito: non sò quando far già rettore del collegio e vescovo di Pavia.
finire uno scherzo, poi con l’orgoglio di mez- Anche se il quesito per tentato genocidio di
zo sembra sempre a me connessa razza, sequestro, violenze sui più deboli e
l’esistenza del mondo, in pratica mi hanno traffico di soldi falsi riciclati al casino di
Venezia; Mason Giovanni è oggi la persona
detto coniglio.
Napo personaggio intrinseco, strano da ve- più potente che conosco gestisce qualsiasi
dere in giro ad una certa ora, perchè il suo “ mezzo di comunicazione, manda messaggi
giardino, è sempre pieno di erba” e a una subliminari tramite un bombardamento visicerta nella sua testa sbocciano le primule vo di immagini da lui assemblate ( abile
“un’eterna primavera”.
grafico pubblicitario studioso di psicologia
Ma quando sceglie il digiuno digiuna e a giapponese)
digiuno i fiori diventano pistoni di una loco- Da poco sospettato di essere all’apice di un
motrice che sputa fuoco l’ipertensione gli fà traffico di droga ormai distrutto nelle fonda-
Impresa
menta con l’abile uso di un’infiltrato” operazione Gesù” gli incriminati derivati
dall’operazione sono: Dario Maragliano il
sudista, arrestato mentre scioglieva una spia
valtellinese nell’olio piccante.
L’inquieto bastonatore ( Toz) colui che aveva
il ruolo di pedinare il corriere e in caso di
sgarri ........
Messina lo scanna cristiani, il ricettatore
chiamato così per il suo vizzietto ( sventra
tutti gli orifizi che gli capitano a tiro).
Sono ancora latitanti l’insolito Idro ultima
ma potente ruota el carro, riforniva il polo
della nave con dosi di eroina tagliata, ultimo
avvistamento strafatto dentro un cesso che
cercava la dose.
Marvaldi Edoardo il suo tratto psicologico
alterabile è ancora motivo di studi, ne sono
impegnati la clinica Maugeri che ha apertoo
un dottorato su di lui, la BBc, Mbc,Fox e la
Nasa non che lo specialista in psichiatria
Nicolasi tutt’oggi profugo in Svizzera.
Volto e ruolo sconosciuti si sà solo che ha
ucciso una ragazza alta mora trovata con
tracce di liquido seminale in bocca e arrotolata in una tovaglia, l’autopsia a riconosciuto
altri tre stupratori un certo Bob di non chiara identità, Leo un camionista violento e
Jaque renault altro criminale indagato per
traffici illeciti.
Chiudendo la lunga lista di criminali finanziati da Giovanni Mason vorrei infine tornare
alla sua posizione di predominio preponderante quasi assoluta che sta acquisendo a
livello globale (la sua arrogante megalomania è indiscussa) io stesso sto sedendo su una
poltrona chiamata Mason sedicesimo.
Oggi come oggi, come unica opposizione è
conosciuto un piccolo movimento finanziato
in via non ufficiali dal leader calabrese Vincenzo Romano che ricopre anch’esso la carica del senatore del triunvirato del collegio
Fraccaro.
L’astio fra i due è ovviamente combattuto in
vie non ufficiali tra bande armate che stanno alle loro dipendenze.
E in quanto a me si anche io sono stipendiato da Giovanni Mason ricopro la carica di
segretario generale e domestico.
Con questo scritto come voi capirete o così
firmato le mie memorie non che sarò costretto alla latitanza
Sempre vostro Tonucci Mattia
Comunque per fare contento il Pampa, la
famosa passeggiata si è conclusa per Turker
a 10 km dalla fine, dove per qualche strano
motivo a deciso di iniziare a correre per
dieci km con i piedi snguinanti dalla parte
opposta.....come vi dicevo un folle.
Mentre gli altri due allibiti continuarono a
insultarsi sotto l’unica grande grandinata del
duemila e sei fino ad arrivare stremati a
Torotona.
Tutt’ora si cerca il corpo di Turker disperso
per il Piemonte.
Mattia Tonucci
47
Finali
NOMIGNOLI DA COLLEGIALI
“Dopo questo excursus spero esauriente vi
chiederete: è comoda parlare del soprannome
degli altri, ma del tuo ne vogliamo parlare? In
effetti PampaNatale è un bel caso di studio:
di esso mi dedicherò nel prossimo numero di
Voci di Corridoio, se avrete ancora la pazienza
di sentirmi…”. Eh già, anche il direttore ha
tirato un minipacco nella storia di Voci per lo
meno uno solo ai suoi lettori (per non parlare
della pazienza dei miei cari colleghi di redazione a cui ne ho tirati anche più d’uno). In
quell’articolo affrontavo il tema dei nomignoli
affibbiati ai collegiali presenti lo scorso anno
in collegio. Mancava giusto quello del sottoscritto:
Pampanatale.
Cominciamo
dall’etimologia e dalle origini. Questo nome è
una fusione tra i nomi e cognomi di due ex
collegiali fraccarotti, usciti qualche anno prima che entrassi io. Uno di loro si chiamava
Natale, l’altro Pampanin (tuo chiuso!). Il padre di questo soprannome è stato Angelo
Savini, uno degli anziani più longevi della
storia del nostro Collegio. Con Denzel cenavo
quasi ogni sera durante il mio anno di matricola e vi assicuro che lui era molto più in
carne. Non era l’unico compagno di cene,
c’era infatti anche un certo Montolivo, non
Giorgio ma Luca, da cui ho ereditato anche la
camera. C’era spesso anche il Supremo, nonostante Simone preferisse decisamente la cucina del Mc Donald’s o quella della pizzeria Il
Castello e la sua bresaola e gorgonzola! Infine
c’era Florian, un erasmus, mio compagno di
stanza tedesco di Norimberga. Oltre a noi
cinque, spesso si aggregavano altri collegiali
alle nostre cene; fu proprio durante una di
queste, tra le prime, che Sapington tra un
disco dei Bad Religion e una filippica sul diritto societario coniò il mio soprannome. Tutti
giù a ridere a parte il crucco che guardava i
Fraccarotti con aria stralunata! Beh da quel
giorno sono Pampanatale. Mica granchè come
nomignolo, a colpo d’orecchio suonava anche
un po’ impacciato. Comunque oramai era
fatta, niente abbreviazione si raccomandavano tutti, dal momento che Pampa (Pampanin)
era molto noto e la pronuncia del suo nome
incuteva abbastanza timore (si dice portasse
sfiga o rogna, vi lascio immaginare cosa successe quando alla tesi di laurea prese 0 punti,
poveretto). Io alla sfortuna non ho mai credut
o
quindi
la cosa
n o n
m
i
pesava
affatt o .
Tant’è
vero
c h e
oggi
quasi
tutti
coloro
che hanno vissuto con me in collegio mi chiamano Pampa, punto e stop.
Ad ogni modo, come dicevo, il peggio sarebbe
ancora dovuto venire: da lì a poco il poliglotta
Turconi ha rivisitato il mio nome in Pampanoel, proprio così, alla francese. Immaginatevi
voi se già era imbarazzante Pampanatale
quanto poteva esserlo Pampanoel! Ma non è
finita, perché Montolivo vedendomi prendere
qualche chiletto (al mio ingresso in collegio
pesavo quindici chili in meno!) cominciò a
chiamarmi panda e non intendeva la Fiat ma
l’animaletto grazioso che si ciba di eucalipto.
Ero tragicamente arrivato a chiamarmi Pandanatale, o alla francese Pandanoel. Ma non
finisce qui. Siccome sparare sulla croce rossa
è sempre stato in voga tra le nostre amate
mura, e prima lo era anche molto di più, Bernieri si inventò una panzana in cui io apparivo come un drogato (in senso buono si intende!); e quindi giù di Droganatale o, come
sempre, Droganoel o per lui semplicemente
Droga. Poi c’è stato il mirabolante 4 a 0 a La
Coruna patito dal Milan che venne estromesso dalla Champion’s. Io che a quei tempi non
perdevo neanche un allenamento dei rossoneri ho guardato la partita con il mio
amicone, il Supremo. E quale occasione
migliore che una partita in sala comune
per deridermi: “assomigli un po’ a Pandiani (calciatore che militava nel SuperDepor in quegli anni)”, mi disse il non
ancora medico “già potremmo chiamarti Pandianinatale”. Ma non finisce qui:
perché fin che i nomignoli te li appioppano gli anziani nulla da dire o quasi.
Ma nel mio caso sono riusciti a soprannominarmi anche se più giovani: fu
proprio Giovanni, Kapa, il vicedirettore,
che si inventò Zampanatale o Zampanavale (non ci provo nemmeno a dare
una spiegazione vista la nostra demenza acuta). E cosa dire di ProdiNatale? Uno dei più
gettonati nonostante la mia repulsione (non
per motivi politici ma essere paragonato al
mortadella, sapete non è proprio soddisfacente). Com’è, come non è questa è la storia del
mio soprannome. Negli anni vari episodi e
questioni varie ma hanno portato ad averne
altri, tipo Direttore, Dittatore, Democristiano,
Patafrulli (chiedere a Yoghi). Tutto quello che
ho scritto fin qui può contribuire a dare
un’idea dei soprusi che ho patito e del fatto
che seppur non bello mi tengo stretto il mio
Pampa, porti la sfortuna che deve portare.
Pampanatale...o decidetelo voi
NIGHTMARES II
Continua dal numero 41 pagina 4
Accidenti, per un attimo il numero della vostra camera vi era sembrato il 15. Ma riecco il
vecchio 44 che vi sorride, che strano effetto
che fanno gli incubi. Cominciate a vagare per
il collegio ma non vi ricordate assolutamente
niente del passato più recente. Ma ecco che
Montolivo vi taglia la strada. Notate però
qualcosa di strano. Il Monto procede con andatura zompettante, ha in mano la sua solita
tazza, un grosso orologio e dalla folta capigliatura corvina gli spuntano due orecchie bianche da coniglio. Dovete assolutamente scoprire cosa contiene quella tazza e dove sta correndo il bianconiglio. Cominciate a seguirlo,
ma appena arrivati nei pressi della 54 un odorino di thè alle mille fragranze diverse vi rapisc letteralmente. Una voce assordante vi
invita a prendere un thè. Non potete far altro
che fermarvi a pasteggiare con questo strano
48
individuo dal marcato accento marchigiano e
con in testa un cilindrone sfondato. Dopo aver
assaporato più di 47 tisane diverse e dopo
aver festeggiato 15 noncompleanni riuscite a
lasciare la 54 . Siete nuovamente sulle tracce
del biancolivo. Ora vi trovate nel corridoio
spallanzani e la strada è sbarrata da un enorme narghi caricato inverosimilmente. Bellissime e disinibite ballerine danzano intorno allo
strumento fumante. Il denso fumo che pervade l’area circostante vi fa cadere in uno stato
di esilarante delirio in cui conversate con un
brucone blu Gigante su questioni di medicina
e di basket. Alla parola cairoli però l’essere
immondo impazzisce letteralmente e vi scaccia in malo modo dal suo harem. Siete di nuovo in corridoio, cazzo il biancolivo! Ha appena
svoltato l’angolo. Riparte l’inseguimento.
Siete ad un bivio, due porte, due bivi, quattro
porte, tre bivi, sei porte. Non sapete più che
pesci pigliare. In vostro aiuto compare
l’OSTREGAtto,che esprimendosi in pavese
stretto vi indica la strada giusta e poi scompare. Entrate dunque nella porta più piccola. Vi
trovate in una sala reale con tanto di trono e
siete accolti da uno squillo di trombe assordante con a ruota rose rosse di Massimo Ranieri sparata a palla. Su una parete della camera viene proiettato la versione pornografica
de “il gladiatore” di Ridley Scott. Ad un tratto
irrompe nella sala la regina. Riccioloni lunghissimi, tailleur rosso, top azzurrino e tacchi
a spillo. La visione vi provoca conati di vomito. Correte al lavandino per sboccare ma il
lavabo è ingombro di strani esserini che cominciano a tirarvi i capelli,a schiaffeggiarvi e
poi a sbaciucchiarvi. Sono i Nannarennen, gli
gnometti dispettosi, cattivi e buoni allo stesso
tempo. In preda al panico cercate di scappare,
ma la via d’uscita è ostruita. Siete costretti a
gettarvi dalla finestra per sfuggire all’oblio
della follia che vi circonda. Ormai siete fuori.
Un prato immenso si estende per chilometri.
Il biancolivo corre davanti a voi. Riparte
l’inseguimento e vi chedete dove vi porterà
mai questa storia assurda e quando mai vi
risveglierete...
Rezza
DIARIO DI VIAGGIO—PT. SECONDA
Questo articolo era destinato al numero 14
ma, dato che il mio disordine coinvolge anche
i file del mio pc, si era perso in una sottocartella dell’ormai imponente archivio di VdC. In
occasione del numero 50 l’ho ritrovato e quindi ecco a voi la seconda parte del diario del
nostro viaggio a Londra alla ricerca
di Colucci, dove io, povera matricola
vergine della vita di mondo, ero stata irrimediabilmente trascinata da 2
pessimi elementi come il Pede e il
Naza sulla via della perdizione e
dell’alchol (soprattutto dal Naza),
insomma alla vita del vero Fraccarotto.
Segue dal numero 13
Domenica 5 marzo – Secondo giorno
[14:00]: Dopo una nottata (e mezza
giornata) di sonno “intenso” su un
matrimoniale diviso in 3 (chi ha mai
avuto la fortuna di dormire nelle
vicinanze del Naza può capire cosa
intendo), ci avviamo ad un giro culturale (con annessa immancabile
inculata della vacanza, nello specifico una pizza immangiabile sul lungo
Tamigi) per la City.
[19:00]: Prendiamo la metro e diamo il via alla
serata mettendo piede nel quartiere alternative per eccellenza: Camden. Ci piazziamo in
un tipico pub inglese e la serata scorre piacevolmente accompagnata da bicchieri di
rum&coke (non rum&coca che vuol dire
tutt’altro!), Roma-Inter alla tele, sfide di biliardo, limoni tra uomini, tra donne, tra donne e
uomini e bionde che mordono (Dalso). In
questa circostanza conosciamo Erin e la sua
amica che però alle 11 ci lasciano soli nonostante l’impegno linguistico del Pede che per
tutta la sera ha sfoggiato il suo inglese portentoso.
[12:00 – 4:00]: Vaghiamo senza meta per Londra, la serata è bella, la compagnia pure, in-
contriamo tra gli altri un Casertano appena
arrivato che non sa una parola di inglese (e
poco di italiano), non ha casa e a cui
l’agenzia di viaggio ha appena inculato 500€.
Lunedì 6 marzo – Terzo Giorno
[12:00]: Riordiniamo casa sotto la guida di
Dalso che si riscopre improvvisamente minuzioso o forse semplicemente timoroso della
sorella. Lo accompagniamo al bus dove ci
salutiamo e parte per l’Irlanda a trovare un
altro amico in Erasmus.
Finali
[14:00 – 16:00]: Anche oggi pomeriggio culturale all’insegna della National Gallery: immensa,
troppo per due ore, ma anche una settimana
sarebbe poco. Tra l’altro l’entrata è gratuita,
cioè, se siete un londinese che non ha un
cazzo da fare potete andare a farvi un giro al
parco o, se piove, una passeggiata
tra Leonardo e Caravaggio.
[17:00 – 22:30]: Ci buttiamo dentro
un locale a Trafalgar Square, stranamente economico, e ne approfittiamo per berci 6 birrozze a testa e
passare la serata sbronzandoci,
ormai la vacanza è andata, non
resta che ridere e scherzare sui
giorni passati assieme, la bevuta
di conclude in bellezza con un
sms in arrivo dall’Italia: siamo in
finale di Basket, un BimbeBelle a
Trafalgar Square non ce lo toglie
nessuno.
[1:30 – 13:00 di martedì 7]: Accompagniamo Colucci a prendere il
treno per quel postaccio che è
Reading dopo esserci fatti un bel
FastFoodNightTour con valige al
seguito. Dopo la solito oretta sui
confortevoli sedili Terravision arriviamo
all’aeroporto di Stansted, ne approfittiamo
per spendere gli ultimi soldi che ci sono rimasti nelle solite cazzate che si comperano alla
fine di un viaggio, per rubare qualche cartolina in bianco e nero per la collezione di
Pampa che le aveva espressamente richieste
e farci un pisolino attendendo l’aereo per
Bergamo. Un’altra avventura se n’è andata e
le torri sono all’orizzonte.
Mason
Voci di Corridoio
Direttore responsabile
Simone Pellegrin
Vice Direttori
Elia Ferrari
Giovanni Ferrari
Art Director
Giovanni Mason
Redattore
Andrea Violetto
Ultimo arrivato
Luca Rebecchi
Da due anni che vivo l'esperienza collegiale, piena
di emozioni e di nuove conoscenze. Da un anno
che conosco te e tutto quello che sembrava normalmente importante è divenuto straordinario.
TI AMO MARZIA
Fede
49
Indice
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50
INDICE
Prima Pagina
La somiglianza e lo sberleffo (Pampa) ; Chi l’avrebbe mai detto? (Naza)
Un altro giorno in collegio (Yoghi) ; Un viaggio oltre il confine della vita (Camo)
Collegio famiglia Fraccaro (Turker) ; Esortazione (Allavena) ; Rinoplastica
A presto fraccarotti! (Sars) ; Dottore del buco del... (Italo)
Che bello il piano (Borserio e Montolivo)
Personalità scomposte di un anonimo ; Fraccarotto ad honorem
A proposito delle primarie del Partito Democratico (Gamba)
Sindrome post Fraccaro: un bilancio provvisorio (Pede) ; Jole (Ami)
Se questa è libera informazione (Longobucco)
Londra chiama le città lontane (DeBe) ; L’italia che amo (Brad)
Istruzione e merito (Panella)
Che triste essere della MCC (Nobis) ; Curiosità economiche (Scifo)
La bambina dal grembiule rosso (Maiocchi)
Il Fraccaro è (Marzia) ; Come and study in Opole (Johanna)
U fotti cha tras’a testa, spaddi non’avi! (Messina) ; E fu sera e fu mattina (Violetto)
Cena delle matricole (Big Jim) ; Il Giuramento (Ostrega)
Le riflessioni dell’ora di merenda (Ste) ; Cari goliardici, balordi, simpatici fraccarotti (Anna)
Vicini antipatici (Ilaria) ; Quei teneri fraccarotti (Elena, Betty e Laura)
Pliniando per il mondo (Berger) ; L’informazione in Italia (Lazzari)
Gli strani casi della medicina (Ricky)
La prostituzione sacra nel mondo antico (Paolo)
Alter ego
Angolini (Maldini) ; Globetrotting (Enzo De Barbieri)
CasaPlinio (Oda) ; Test (Verby)
Audioteca (Savini)
Perdono Mendieta
Sondaggione (Franz)
Un posto al cinema (Violetto) ; La morale (Perellino)
Tre domande a Sarcinelli
L’angolo poetico (Trameri) ; Sem cumasch (Como)
Valeriano docet (Lanza)
Pagina culturale (Polo)
Caffè letterario (Uzzino) ; SuperFraccaLotto
La musica che mi gira intorno (Montolivo)
Rugby mania vol.3 (Marcone) ; Cocktailmania (Turconi)
Il punto di Gotta ; Non solo divani (Rizzi)
Il sexy oroscopo (Mendieta) ; Chi l’ha visto?
Very Important Fraccarotti (Elia e Giovanni) ; L’angolo della cucina (Giuliano)
Finanza e mercati (Diana) ; Il punto politico (Delle Donne)
Risponde il sessuologo (Marce)
L’angolo del mistero (Erario)
Grande bordello (Tinelli) ; Bandiera
Stupida chimica (Esse5) ; Cretinate (Cretì)
Salamandre (Perelli) ; We love Chuck Norris (Violetto)
Guida all’autocostruzione di un v.p. faidate (Trinca)
Pavia–Tortona in notturna (Toz)
Nomignoli da collegiali (Pampa) ; Nightmares II (Elia)
Diario di viaggio-pt 2 (Mason)
Indice
Inchiostro Succhia
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Numero 50 - Collegio Plinio Fraccaro