Avendo a disposizione 4 nucleotidi diversi (A,C,G,U) un codice a tre lettere produce 64 possibili codoni. Esistono però solo 20 aminoacidi. Questo suggerisce che alcuni aminoacidi vengano specificati da più di un codone. Le caratteristiche del codice genetico sono le seguenti: 1. Il codice è a triplette. 2. Il codice non ha segni di interpunzione, ovvero è letto in modo continuo. 3. Il codice non ha sovrapposizioni. 4. Il codice è quasi universale. 5. Il codice è degenerato. Tranne due eccezioni, per ogni aminoacido è presente più di un codone. 6. Il codice ha segnali di inizio e segnali di fine. Dei 64 codoni possibili 61 soltanto codificano per aminoacidi. Questi sono detti codoni senso. Gli altri tre codoni – UAG, UAA, UGA – non specificano per nessun aminoacido e sono i codoni di stop detti anche non senso. 7. L’anticodone vacilla. Dal momento che 61 codoni specificano aminoacidi nel mRNA, esiste un totale di 61 molecole di tRNA che potrebbero portare gli anticodoni appropriati. A causa però del vacillamento nell’anticodone questi codoni potrebbero essere letti anche da meno tRNA. La base 5’ terminale all’anticodone (complementare alla base al 3’ terminale del codone) infatti, non è sottoposta a restrizioni come le altre due basi. Questa caratteristica permette un appaiamento meno preciso. 8. Il codice genetico è privo di ambiguità. È molto raro che un codone specifichi per più di un aminoacido: esempi di questo genere ci vengono dall’”effetto del contesto” dove la lettura del codone dipende dal contesto dove è inserito. 5’GGGTTAGTGAGGTTTCGCCATTTTT 3’ 3’ CCCAATCACTCCAAAGCGGTAAAAA5’ 5’ AAAAAUGGCGAAACCUCACUAACCC 3’ 5’ GGGUUAGUGAGGUUUCGCCAUUUUU3’ 5’ AAAA AUG GCG AAA CCU CAC UAA CCC 3’ MET ALA LYS PRO HIS STOP