Hapworth 16, 1924 by J.D. Salinger Posso ufficialmente chiamare questo mese di aprile come ‘il mese di Salinger’. Giusto qualche giorno fa ho – finalmente! – letto Franny e Zooey e ieri, grazie ad un caro amico che mi ha gentilmente prestato la sua copia, ho letto anche I giovani, i tre racconti nuovi di zecca di J.D.Salinger- nuovi almeno per i lettori italiani. La bibliografia di Salinger si è adesso leggermente allargata per il pubblico del nostro paese. Fin qui tutto normale, finché non sono arrivato alla postfazione di Giorgio Vasta. Qui lo scrittore siciliano dice di aver recentemente recuperato tra le sue letture quella di Hapworth 16, 1924. A questo punto ho strabuzzato un po’ gli occhi. Sapevo che il caro Jerome aveva pubblicato altri racconti al di là dell’Atlantico, ma questo non l’avevo mai sentito nominare. Mi son chiesto dov’è che Vasta fosse andato a pescarlo allora. Ho fatto una breve ricerca su Google e mi sono imbattuto in questa recensione che mi ha fornito tutte le risposte. (Volevo inserire il collegamento ipertestuale ma non ho idea di come si faccia, per cui in barba ad ogni gusto estetico ecco il link:https://2000battute.wordpress.com/201...) Per chi non avesse voglia di leggere il pezzo, sintetizzerò la surreale vicenda che ruota attorno al racconto. Hapworth 16, 1924 sembra essere l’ultimo racconto pubblicato da Salinger nel giugno del ’65 sul New Yorker, prima di scomparire agli occhi del mondo. Tra il 1988 e il 1997, una casa editrice americana tentò di raggiungere un accordo con Salinger per l’acquisto dei diritti per la pubblicazione del libro. La notizia finì sui giornali e perfino Amazon pubblicizzò l’uscita del volume. Immagino che l’intero mondo andò in brodo di giuggiole per una pubblicazione così succosa. Non si sa bene perché, ma quel birbante di J.D. cambiò idea all’ultimo momento e questo ormai famoso libretto non vide mai la luce. *inserire qui lacrimuccia* Tuttavia, in Italia siamo noti per non farci mancare nulla. Proprio nel ’97, infatti, quando la casa editrice americana stava probabilmente organizzando riti propiziatori e sacrificando vittime a molteplici divinità per ottenere quei benedetti diritti, una giovane studentessa di Siena si laureava in lingue con una tesi su Salinger, in particolare con una traduzione di Hapworth 16, 1924. Mi chiedo dove avesse recuperato una copia del New Yorker di trentadue anni prima! La tesi dev’essere piaciuta così tanto al prof. che, avendo una sua casa editrice, non ci pensò due volte benedetti diritti, una giovane studentessa di Siena si laureava in lingue con una tesi su Salinger, in particolare con una traduzione di Hapworth 16, 1924. Mi chiedo dove avesse recuperato una copia del New Yorker di trentadue anni prima! La tesi dev’essere piaciuta così tanto al prof. che, avendo una sua casa editrice, non ci pensò due volte a stampare e distribuire il libro, se così si può definire, non avendo alcun codice di identificazione! L’Einaudi, che deteneva i diritti su Salinger, lo venne a sapere, il prof negò tutto, le copie non vennero più ristampate, ma si dice che ben 2000 abbiano fatto il giro dell’Italia. Per fortuna (o sfortuna?) non siamo più nel 1997 e non è stato difficile recuperare la versione originale del racconto. God Bless America and the Internet! In cosa consiste, dunque, questo Hapworth 16, 1924? Si tratta di una luuunga lettera che Seymour Glass invia alla sua famiglia mentre si trova in un campo estivo col fratello minore, Buddy. La lettera che leggiamo è stata trascritta proprio da quest’ultimo circa quarant’anni dopo. Devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di totalmente diverso, ma non so cosa esattamente. Forse qualcosa di meno allucinato. Sì, perché l’intera epistola è quanto di più inverosimile abbiate mai letto. Per quanto sappiamo bene che i Glass kids sono stati dei bambini prodigio, fuori dal comune, sembra difficile credere che queste siano frasi scaturite dalle penna di un bambino di sette anni (7!!!). La psicologia che la mia mente, a quell’età, era in grado di penetrare si limitava forse ai personaggi di Heidi o dell’Ape Maya. Sicuramente non avrei mai fatto la mia comparsata a Ecco un bambino eccezionale. Nella premessa alla missiva Buddy giura che trascriverà parola per parola la lettera di Seymour, ma non è detto che la vena di scrittore di W. G. Glass non l'abbia spinto ad aggiungere modifiche e ad abbellire l'eloquio del fratellino. Ma tutto ciò non è importante e mi sento un po’ stupido a tentare di trovare una logica in Salinger. Quello che conta è che questo racconto è una porta che si apre su un mondo completamente nuovo. E' un biglietto per un viaggio nel tempo, nell'infanzia di Seymour, personaggio cardine della famiglia Glass nonostante rimanga sempre una presenza misteriosa, che aleggia nell’aria e nei dialoghi dei ‘sopravvissuti’. Se si riesce a superare lo shock iniziale del dover accettare che i pensieri contenuti nella lettera siano stati partoriti da una mente di un bambino di sette anni, si possono godere di momenti estremamente esilaranti, come la parte in cui Seymour, dopo aver descritto le qualità di Mrs. Happy (a touching heritage of quite perfect legs, ankles, saucy bosoms, very fresh, cute, hind quarters, and remarkable little feet with quite handsome, small toes), descrizione di per sé già abbastanza inquietante, arriva addirittura a dire alla madre "then I must admit, in all joviality, to moments when this cute, ravishing girl, Mrs. Happy, unwittingly rouses all my unlimited sensuality.". Se pensate che questo sia scioccante, aspettate di leggere la parte in cui il primogenito dei Glass chiede al padre di illustrarlo su quali fantasie sensuali stuzzicavano la sua mente alla sua età! “it would be quite a little windfall if you, dear Les, as my dear father and hearty friend, would be a complete, shameless, open book with regard to your own pressing sensuality when you were our ages. I have had the opportunity of reading one or two books dealing with sensuality, but they are either inflaming or inhumanly written, yielding little fruit for thought. I am not asking to know what sensual acts you performed when you were our ages- I am asking something worse- I am asking to know what imaginary sensual acts gave lively, unmentionable entertainment to your mind." Il narratore, con un eloquio degno dei migliori college inglesi, descrive i compagni di campeggio, i consulenti e le attività svolte nel corso dell’estate. Fornisce consigli di recitazione e di canto ai genitori, supplicando la madre di non abbandonare il palcoscenico così giovane, ma di attendere il momento giusto. Si rivolge anche ai fratelli minori, spiegando per esempio alla sorella Boo Boo come pregare e come comportarsi in pubblico e in privato. Nell’ultima parte della lettera, invece, stila un lunghissimo elenco di letture che lui e Buddy vorrebbero fare approfittando della vacanza al campeggio, pregando i genitori di contattare la biblioteca e di provvedere all’invio dei libri. Si tratta di classici della letteratura, di libri di filosofia, religione e medicina! Le tipiche letture estive di due bambini di sette e cinque anni, insomma. Ho tentato di trovare in questa lettera una risposta alla domanda che sicuramente tutti i lettori di Salinger si sono posti almeno una volta: perché Seymour si suicidò in quella camera d’albergo della Florida? Non sono certo uno psicologo in grado di riconoscere in una mente così giovane, come quella del bambino di Hapworth, i segni premonitori di un gesto così radicale. Da quello che ho letto però, mi son risposto che Seymour aveva sempre saputo che non avrebbe vissuto a lungo. In questo racconto sottolinea più volte il fatto che quella attuale non è altro che un’apparizione temporanea della sua persona e che il suo genio proviene dalla sua ultima incarnazione. saputo che non avrebbe vissuto a lungo. In questo racconto sottolinea più volte il fatto che quella attuale non è altro che un’apparizione temporanea della sua persona e che il suo genio proviene dalla sua ultima incarnazione. Seymour sembra prevedere che non raggiungerà mai la vecchiaia: “I personally will live at least as long as a well-preserved telephone pole, a generous matter of thirty (30) years or more, which is surely nothing to snicker at.” Inoltre, sottolinea come sia presente in lui una vena di instabilità: “but one must painfully remember that a vein of instability runs through me quite like some turbulent river- this cannot be overlooked.” Per quanto non sia stata una lettura convenzionale, sono più che felice di aver aggiunto un altro tassello al mosaico dell’indimenticabile famiglia Glass. Adesso non mi resta che recuperare Alzate l'architrave, carpentieri e Seymour. Introduzione, ma piango già al solo pensiero che con quello, il mosaico sarà davvero completo. |:| رجنیلسالصا دوبن:| رثن ینی ش...رثنهگا بخ و، رثن رجنیلس هشابن، هگیدهنومیم یچ هشاب باذجداوخبهک اعقاو ؟مدآارب:/ نیییییییا زا بخ و یلیخت دح متسنوتن ودموینمشوخالصا مه شندوب طابتراشاهاب رارقرب ممهفب ومنک هتساوخیمنثم ارچهک هگب یگلاستفهوتسلگرومیس یاباتک یفسلف هتفرتسد زا نامز یوج وتسج رد و یوتسلوتلماکراثآ و هدنوخیمانیا و،و وشایلیخیتح البق هدوبهدنوخ...؟بخ اعقاو یچهک:/ تفگهشیمالک شمدیمهفن:))|This novella is undeniably odd and probably only really worth reading for the real Salingerites (?) out there. The sense of unreality that hangs over it is more pervasive than in the other Glass family works- the others you might doubt, but probably won't disbelieve. All the same, it was fun for me, in the middle of a necessary Salinger-fest, and it does give great insight into the person of Seymour- he shapes so much of the family's later actions but the reader knows him personally almost not at all. After reading this, it makes sense that the loss of him sets adrift the remainder of his siblings and that they sort of go down like dominoes. So, if you're a great lover of the Glass family cycle and haven't read it yet, by all means.|باتکنیالک دنلبیهمانکی دوب. ییاهباتکهکمنادیم الامتحادیاهدناوخدایزدناهمانهک. توافتمنیا اما دوب.هتشون زورکی رد ودوبهمان"کی"طقف نوچ هدش دوب. مناوتیمن نم و تبسن ور مدوخساسحا و لاح رجنیلسهب نایبمزیزع منک. !هدادوداک نمهبیاهقالعبابزیچنیچمه یروطچمیرمهکممهفیمنیتح و ناتساد ناتساد مهزاب تسازیزعسلگیهداوناخ... هکنیاابشنحل البقهکدوبرومیسنابز زا مدوبهدناوخ شزایزیچ مه،دوبرخافیلیخ.یبلاج و هیضق نیایوتهکدوب اجنیا باتک تساشلاستفهطقف.ناتسادنیا یهمه مدآیتقو و رجنیلسهک ییاه هتشونهداوناخنیا درومرد ودراذگیم مهرانک ار ناشندشگرزب دنکیمهاگن ار،نایاپیبجع ردطقف ریذپان دوریمورف. دیاب مدآهکمنادیمن هراتسیارب دیاب نداد دراذگب درذگبینامز شتاساسحا و نیشنهت دنوشب هکنیاای و رد ارهیلواساسحا نامه دریگبرظن... دوبهداعلاقوف نمرظنهب لاح رههب اما.یلیالدهب لباقهک نایب دنتسین یلیخ،رتهبدیاش و دشاب باتکهک ار دیناوخب.... شمدناوخ مارآ مارآیلیخ.لباقوحنهبملاحهک ییاهتقو رد یلوبق دوب بوخ،یهرجنپرانک و مقاتا متسشنیم ومدناوخیم و یسیلگنایمیدقیاهرتخددای مداتفایم هبنلقیاهربا و ارنامسآهبنلق ی مادیم هماداندناوخهبزابدعب ومدرکیمهاگن.. تیاهن رد،ریدقتبتارم هدنسیوننیاهب ورمتدارا و مرادیمزاربا. منونمم شزا و.|Salingerat his most aimless and Sisyphean. The extraneous detail adds little to the glass family's literary identity other than stressing their precocious dexterity to unbelievable lengths. The idea that a seven year old kid would write this letter home to his family from camp ruins the narrative before it can even begin to develop out of its embryonic state. Furthermore, the writing is dilapidated and stale- just steeped with unbelievable haughtiness. Salinger has no focus here, other than pushing forward with a strange age related symbiosis, where a child can have the same wisdom and erudition of a middle aged man. It's ironically a really unlearned and stupid interpretation of how children think and how they structure and link thoughts together. So, what could be at work here? Could it be a case of Buddy Glass lying and not reproducing an exact copy of the letter he introduces? Could it therefore be a case of unreliable narrator, given its tampered with content? These interpretations make little sense given that Semour is part of a family which is endlessly praised for it's wit and precocious knowledge in every other glass story. Buddy doesn't seem to have a reason to alter or rewrite a letter in this fashion. Could Buddy be writing a fictional text, whereby he merely uses his brother's voice in his later years and sutures it to a younger self? If so, what again is the purpose? It does seem odd that Seymour "predicts" that Buddy will write in the future and his observations indicating that Buddy was writing long and detailed short in this fashion. Could Buddy be writing a fictional text, whereby he merely uses his brother's voice in his later years and sutures it to a younger self? If so, what again is the purpose? It does seem odd that Seymour "predicts" that Buddy will write in the future and his observations indicating that Buddy was writing long and detailed short stories at the age of five and memorizing entire books. Could this be the mind of an egomaniac, rewriting a family log to make himself and his brother better? If so, why did he reproduce the tale of his brother oddly committing suicide in a perfect day for bananafish? (where he comes across as a bizarre introvert, who cannot connect in basic ways with anyone other than a child.) Is his connection with a child in that story reflected here symbolically in taking maybe a suicide note and reworking it into a child's voice? I don't think so. Salinger is totally aimless here and it makes no sense whatsoever. Salinger was full of endless praise for this story, saying that it represented a high point in his oeuvre, which doesn't bode well for his posthumous works at all (if they actually unlock his magical volt which contains all of these supposed works) This story got it's fair share of criticism and it's supposedly this that turned Salinger in on himself. Despite being a fan of his work generally, this is really pathetic and the outrageous conduct he displayed when working with Orchises Press should be the subject of scorn for all readers.