Anna Salmina, Romina Spigaglia
MICHAEL ENDE
LA FAVOLA DEI SALTIMBANCHI
Grafica
La favola dei saltimbanchi
La storia di questo spettacolo si snoda tra realtà e
sogno.
La cornice è una realtà dove l'arte, la fantasia, e la
verità della fantasia non hanno più spazio. L'arte, se
vuole sopravvivere, deve rinunciare alla libertà,
celebrare i falsi trionfi e tacere le colpe di chi le
procura i mezzi finanziari per esistere.
Dentro questa cornice la fantasia della favola
assegna a potenti metafore il compito di raccontare la
guerra fra le contraddizioni. Angramain, il ragno
malefico, il suo veleno, la sua tela che imprigiona sono
immagini della libertà negata. Eli, la principessa,
trasfigurazione di una ragazzina gravemente colpita
dagli effetti di una nube tossica di origine industriale,
rappresenta un'umanità che vive un'infanzia eterna di
immagini rassicuranti, procurate dallo specchio
Kalophain, finché l'esperienza dell'innamoramento,
dell'emozione sentimentale, provoca una maturazione
dolorosa. Joan, il principe del Regno del domani,
trasfigurazone di Jojo, clown e capocomico che cerca
consolazione nell'alcool, ci insegna che solo nell'amore
vero e profondo sono possibili la libertà e il desiderio
del futuro. Intorno a questi personaggi si muovono
damigelle e cortigiani di fantasia, pedine della dama,
il matto di corte e, anch'essi in trasfigurazione
fantastica, i saltimbanchi: Wilma, la lanciatrice di
coltelli, Jussuf, il prestigiatore, Ottokar, il pupazzo
meccanico, Bux, il suo padrone, Lola, la funambola,
Pippo il giocoliere.
Alla fine della favola, nel mondo della realtà gli artisti
sceglieranno di non asservirsi, nonostante la miseria
che li attende.
Che l'arte muoia per fame è una possibilità, ma se è
privata della libertà la sua morte è una certezza.
Personaggi e interpreti
Pippo
Lola
Wilma
Jussuf
Bux
Ottokar
Eli ragazzina
Jojo
Eli principessa
Kolophain
Angramain
Principe Joan
Ministro del matrimonio
Il matto
Smeralda
Ancelle mute, Coro delle spose,
Dignitari, Figure della dama
Diamante Favero
Arianna Guerra
Giulia Riberti
Valentina Scandella
Laura Snider
Concetta Tabone
Ideazioni coreografiche e registiche
Nuria Prazak, David La Banca
Regia
Vittore Nason
In una rappresentazione teatrale, un utile supporto
alla recitazione degli attori è fornito dalla
scenografia.
Di questo aspetto si sono occupati alcuni allievi del
corso opzionale di arti visive sotto la guida del
professor Giovanni Rezzonico. La sequenza delle
ricostruzioni sceniche, elaborate dinamicamente in
modo digitale propone forti contrasti cromatici e
ambientali. Da non dimenticare pure il lavoro svolto
sui costumi e la grafica elaborati sempre all’interno
del corso OC arti visive. Le varie fasi di
progettazione sono esposte in una piccola mostra
all’entrata del teatro.
Tiziana Vonlanthen
Diamante Favero
Sarah Hugel
Oliver Scheurer
Arianna Guerra
Lucia Bronner
Gioia Cacchioli
Elia Salsano
Noemi Daugaard
Cheyenne Peverelli
Luca Ceravolo
Simone Bertinotti
Matthias Licheri
Stefan Djokic
Katia Culap
Fondali
Aleksandar Gogov, Filip Grebac
Costumi
Anna Bertini, Anna Carrara,
Laura Buetti, Clelia Bellaggio
Coordinazione
Clelia Bellaggio
Scarica

libretto di sala