Diritti dei minori L’importanza della tutela dell’infanzia Oggi i diritti dei minori sono garantiti dalla CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA Questa convenzione è il più importante strumento giuridico in materia e si propone di garantire ai bambini gli stessi diritti degli adulti: • diritti civili • diritti politici • diritti sociali • diritti economici • diritti culturali La Convenzione è stata approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York ed è entrata in vigore il 2 settembre 1990. L'Italia ha ratificato la Convenzione il 27 maggio 1991 con la legge n. 176 e a tutt'oggi 193 Stati, un numero addirittura superiore a quello degli Stati membri dell'ONU, sono parte della Convenzione Secondo la definizione della Convenzione sono "bambini" (il termine inglese "children", in realtà, andrebbe tradotto in "bambini e adolescenti") gli individui di età inferiore ai 18 anni (art. 1), il cui interesse deve essere tenuto in primaria considerazione in ogni circostanza (art. 3). Tutela il diritto alla vita (art. 6), nonché il diritto alla salute e alla possibilità di beneficiare del servizio sanitario (art. 24), il diritto di esprimere la propria opinione (art. 12) e ad essere informati (art. 13). I bambini hanno diritto al nome, tramite la registrazione all'anagrafe subito dopo la nascita, nonché alla nazionalità (art.7), hanno il diritto di avere un'istruzione (art. 28 e 29), quello di giocare (art. 31) e quello di essere tutelati da tutte le forme di sfruttamento e di abuso (art. 34). Nonostante ciò al giorno d’oggi numerosi diritti, a partire da quelli primari, non vengono rispettati. Il lavoro minorile: Nel mondo sono 250 i milioni di bambini costretti a lavorare numerose ore al giorno, solo in Asia se ne contano addirittura 150 milioni. Perché? Il lavoro minorile permette di: abbassare i costi di produzione contare su una manodopera incapace di rivendicare condizioni migliori rende meglio in determinate mansioni Bambini-soldato: Tra il 1985 e il 1995, secondo le stime dell‘Unicef, oltre 30 milioni di minori sono stati uccisi o rimasti feriti in seguito a conflitti armati. Dal 2002, per gli stati aderenti alla convenzione stop all'uso dei bambini soldato", " è proibito utilizzare i bambini al i sotto dei 18 anni nei combattimenti e arruolare minori di 16 nelle forze armate. Ciò non avviene solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche nel mondo occidentale, come negli USA, in Francia e in Gran Bretagna, si accettano 17enni e 16enni nelle scuole militari. In Italia ciò è proibito dal 2000. Lo sfruttamento sessuale Da una decina di anni lo sfruttamento sessuale dei minori ha assunto dimensioni mondiali. Un milione di minori, tra i 13 e i 18 anni, è coinvolto nell'industria del sesso infantile, tale fenomeno si sta diffondendo anche nei paesi occidentali. Nel 1996, a Stoccolma, 122 paesi hanno adottato misure idonee a combattere tale forma di sfruttamento. Tuttavia al giorno d'oggi, solo una trentina di paesi, tra cui l‘Italia hanno approntato un valido programma di azione. L’istruzione negata Tutti i minori coinvolti nei precedenti tipi di sfruttamento, non hanno la possibilità di studiare. Sono 130 i milioni di bambini che non frequentano la scuola, di cui i 2/3 femmine; assieme agli adulti formano un miliardo si persone, incapaci di leggere e scrivere il proprio nome. Il diritto all'istruzione è stato dichiarato nel 1948 con a dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. l‘Unesco, tra il ‘90 e l'80, ha raddoppiato il tasso di istruzione elementare in Asia e in america latina e triplicato in Africa. Negli anni 80 si è verificata una battuta d'arresto causata dall'aumento del debito estero, che ha impedito l'investimento di somme di denaro a favore dell'istruzione pubblica. Liceo Ginnasio Statale “G. Siotto Pintor” Cagliari a.s. 2007/2008 Classe VB Nicolò Deiana Claudio Maccioni THANK YOU !