Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città Dio Padre di misericordia “Commosso gli corse incontro” (Lc, 15, 20) L’Azione Cattolica di Roma, anche quest’anno, offre un’occasione speciale di preghiera personale e comunitaria. Proponiamo gli Esercizi Spirituali in città per vivere, seguendo l‘invito di Papa Francesco, la “Quaresima di quest’anno giubilare più intensamente, come momento forte per celebrare la misericordia di Dio” (Misericordiae Vultus, 17) Per tre giorni, dal 25 al 27 febbraio, durante tre momenti della giornata, nonostante il nostro pensiero e le nostre attività siano rivolte agli innumerevoli impegni, siamo chiamati a trovare in maniera più intensa quell’occasione speciale per ascoltare, accogliere e parlare con il Signore. Il libretto è una “regola” che ci guida sia nella preghiera personale del mattino che di metà giornata, sia nella preghiera comunitaria della sera: la preghiera al mattino, prima di qualsiasi tipo di attività, prima di arrivare al lavoro, a scuola, in negozio o prima di iniziare a riordinare la casa; a metà giornata, quando mille preoccupazioni, dubbi e fatiche hanno già la meglio sui nostri pensieri, per fermarsi. Sì, per ritemprare il fisico, ma anche per chiedere al Signore, Lui che è nostro Padre, la Sua Benedizione e la Sua Grazia affinché sia sempre il nostro riferimento; alla sera, dopo che la giornata ci lascia esausti, un momento per ritirarci a parlare con Cristo Gesù, colui che ci ascolta intimamente e che rinvigorisce le nostre forze. Tutti insieme nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme dalle 19.30 alle 21.30 con la riflessione e la meditazione della Parola di Dio affidata alla cura di Monsignor Angelo De Donatis, Vescovo ausiliare di Roma. Il libretto è anche un invito e un ausilio per quanti vorranno proporre gli esercizi nelle proprie realtà parrocchiali, associative, di gruppo, negli ambienti di lavoro e nella propria famiglia per sentirci parte di una storia universale, fratelli di tutti nella riscoperta della centralità di Cristo, nel quale tutti siamo stati creati. L’ AC di Roma 2 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città Giovedì 25 febbraio 2016 PERDONO MATTINA Preghiera allo Spirito Santo (Paolo VI) Vieni, o Spirito Santo e donami un cuore puro, pronto ad amare Cristo Signore con la pienezza, la profondità e la gioia che tu solo sai infondere. Donami un cuore puro, come quello di un fanciullo che non conosce il male se non per combatterla e fuggirlo. Vieni, o Spirito Santo e donami un cuore grande, aperto alla tua parola ispiratrice e chiuso ad ogni meschina ambizione. Donami un cuore grande e forte capace di amare tutti, deciso a sostenere per loro ogni prova, noia e stanchezza, ogni delusione e offesa. Donami un cuore grande, forte e costante fino al sacrificio, felice solo di palpitare con il cuore di Cristo e di compiere umilmente, fedelmente e coraggiosamente la volontà di Dio. Amen. Salmo 51 (Al maestro del coro, Salmo di Davide) Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto: così sei giusto nella tua sentenza, sei retto nel tuo giudizio. Ecco, nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre. Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo, 3 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città nel segreto del cuore mi insegni la sapienza. Aspergimi con rami d'issòpo e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve. Fammi sentire gioia e letizia: esulteranno le ossa che hai spezzato. Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. Insegnerò ai ribelli le tue vie e i peccatori a te ritorneranno. Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza: la mia lingua esalterà la tua giustizia. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode. Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocausti, tu non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. Nella tua bontà fa' grazia a Sion, ricostruisci le mura di Gerusalemme. Allora gradirai i sacrifici legittimi, l'olocausto e l'intera oblazione; allora immoleranno vittime sopra il tuo altare. Gloria. Dal Vangelo di Luca (15, 11-32) 11 Gesù raccontò anche questa parabola: 'Un uomo aveva due figli. 12Il più giovane disse a suo padre: 'Padre, dammi la mia parte d'eredità'. Allora il padre divise il patrimonio tra i due figli. 13 'Pochi giorni dopo, il figlio più giovane vendette tutti i suoi beni e con i soldi ricavati se ne andò in un paese lontano. Là, si abbandonò a una vita disordinata e così spese tutti i suoi soldi. 14 'Ci fu poi in quella regione una grande carestia, e quel giovane non avendo più nulla si trovò in grave difficoltà. 15Andò da uno degli abitanti di quel paese e si mise alle sue dipendenze. Costui lo mandò nei campi a fare il guardiano dei maiali. 16Era talmente affamato che avrebbe voluto sfamarsi con le ghiande che si davano ai maiali, ma nessuno gliene dava. 17 'Allora si mise a riflettere sulla sua condizione e disse: 'Tutti i dipendenti di mio padre hanno cibo in abbondanza. Io, invece, sto qui a morire di fame. 18Ritornerò da mio padre e gli dirò: Padre ho peccato contro Dio e contro di te. 19Non sono più degno di essere considerato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi dipendenti'. 20 'Si mise subito in cammino e ritornò da suo padre. 4 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città 'Era ancora lontano dalla casa paterna, quando suo padre lo vide e, commosso, gli corse incontro. Lo abbracciò e lo baciò. 21Ma il figlio gli disse: 'Padre, ho peccato contro Dio e contro di te. Non sono più degno di essere considerato tuo figlio'. 22 'Ma il padre ordinò subito ai suoi servi: 'Presto, andate a prendere il vestito più bello e fateglielo indossare. Mettetegli l'anello al dito e dategli un paio di sandali. 23Poi prendete il vitello, quello che abbiamo ingrassato, e ammazzatelo. Dobbiamo festeggiare con un banchetto il suo ritorno, 24perché questo mio figlio era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l'ho ritrovato'. E cominciarono a far festa. 25 'Il figlio maggiore, intanto, si trovava nei campi. Al suo ritorno, quando fu vicino alla casa, sentì un suono di musiche e di danze. 26Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa stava succedendo. 27Il servo gli rispose: 'È ritornato tuo fratello, e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello, quello che abbiamo ingrassato, perché ha potuto riavere suo figlio sano e salvo. 28 'Allora il fratello maggiore si sentì offeso e non voleva neppure entrare in casa. Suo padre usci e cercò di convincerlo a entrare. 29 'Ma il figlio maggiore gli disse: 'Da tanti anni io lavoro con te e non ho mai disubbidito a un tuo comando. Eppure tu non mi hai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici. 30Adesso, invece, torna a casa questo tuo figlio che ha sprecato i tuoi beni con le prostitute, e per lui tu fai ammazzare il vitello grasso. 31 'Il padre gli rispose: 'Figlio mio, tu stai sempre con me e tutto ciò che è mio è anche tuo. 32Non potevo non essere contento e non far festa, perché questo tuo fratello era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l'ho ritrovato''. Dalla Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia “Misericordiae Vultus” (n. 9) “Nelle parabole dedicate alla misericordia, Gesù rivela la natura di Dio come quella di un Padre che non si dà mai per vinto fino a quando non ha dissolto il peccato e vinto il rifiuto, con la compassione e la misericordia. Conosciamo queste parabole, tre in particolare: quelle della pecora smarrita e della moneta perduta, e quella del padre e i due figli (cfr Lc 15,1-32). In queste parabole, Dio viene sempre presentato come colmo di gioia, soprattutto quando perdona. In esse troviamo il nucleo del Vangelo e della nostra fede, perché la misericordia è presentata come la forza che tutto vince, che riempie il cuore di amore e che consola con il perdono. Da un’altra parabola, inoltre, ricaviamo un insegnamento per il nostro stile di vita cristiano. Provocato dalla domanda di Pietro su quante volte fosse necessario perdonare, Gesù rispose: « Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette » (Mt 18,22), e raccontò la parabola del “servo spietato”. Costui, chiamato dal padrone a restituire una grande somma, lo supplica in ginocchio e il padrone gli condona il debito. Ma subito dopo incontra un altro servo come lui che gli era debitore di pochi centesimi, il quale lo supplica in ginocchio di avere pietà, ma lui si rifiuta e lo fa imprigionare. Allora il padrone, venuto a conoscenza del fatto, si adira molto e richiamato quel servo gli dice: « Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? » (Mt 18,33). E Gesù concluse: « Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello » (Mt 18,35).” Padre Nostro Colletta O Dio, che ami l’innocenza, e la ridoni a chi l’ha perduta, volgi verso di te i nostri cuori e donaci il fervore del tuo Spirito, perché possiamo esser saldi nella fede e operosi nella carità. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen. 5 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città METÀ GIORNATA Salmo 32 (La gioia del peccatore perdonato) Beato l'uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato. Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto e nel cui spirito non è inganno. Tacevo e si logoravano le mie ossa, mentre ruggivo tutto il giorno. Giorno e notte pesava su di me la tua mano, come nell'arsura estiva si inaridiva il mio vigore. Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa. Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità» e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato. Per questo ti prega ogni fedele nel tempo dell'angoscia; quando irromperanno grandi acque non potranno raggiungerlo. Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall'angoscia, mi circondi di canti di liberazione: Ti istruirò e ti insegnerò la via da seguire; con gli occhi su di te, ti darò consiglio. Non siate privi d'intelligenza come il cavallo e come il mulo: la loro foga si piega con il morso e le briglie, se no, a te non si avvicinano». Molti saranno i dolori del malvagio, ma l'amore circonda chi confida nel Signore. Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti! Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia Gloria. Dalla Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia “Misericordiae Vultus” (n. 21) La misericordia non è contraria alla giustizia ma esprime il comportamento di Dio verso il peccatore, offrendogli un’ulteriore possibilità per ravvedersi, convertirsi e credere. L’esperienza del profeta Osea ci viene in aiuto per mostrarci il superamento della giustizia nella direzione della misericordia. L’epoca di questo profeta è tra le più drammatiche della storia del popolo ebraico. Il Regno è vicino alla distruzione; il popolo non è rimasto fedele all’alleanza, si è allontanato da Dio e ha perso la fede dei Padri. Secondo una logica umana, è giusto che Dio pensi di rifiutare il popolo infedele: non ha osservato il patto stipulato e quindi merita la dovuta pena, cioè l’esilio. Le parole del profeta lo attestano: « Non ritornerà al paese d’Egitto, ma Assur sarà il suo re, perché non hanno voluto convertirsi » (Os 11,5). Eppure, dopo questa reazione che si richiama alla giustizia, il profeta modifica radicalmente il suo linguaggio e rivela il vero volto di Dio: « Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. Non darò sfogo all’ardore della mia ira, non tornerò a distruggere 6 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città Èfraim, perché sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò da te nella mia ira » (11,8-9). Sant’Agostino, quasi a commentare le parole del profeta dice: « È più facile che Dio trattenga l’ira più che la misericordia ». È proprio così. L’ira di Dio dura un istante, mentre la sua misericordia dura in eterno. Se Dio si fermasse alla giustizia cesserebbe di essere Dio, sarebbe come tutti gli uomini che invocano il rispetto della legge. La giustizia da sola non basta, e l’esperienza insegna che appellarsi solo ad essa rischia di distruggerla. Per questo Dio va oltre la giustizia con la misericordia e il perdono. Ciò non significa svalutare la giustizia o renderla superflua, al contrario. Chi sbaglia dovrà scontare la pena. Solo che questo non è il fine, ma l’inizio della conversione, perché si sperimenta la tenerezza del perdono. Dio non rifiuta la giustizia. Egli la ingloba e supera in un evento superiore dove si sperimenta l’amore che è a fondamento di una vera giustizia. Dobbiamo prestare molta attenzione a quanto scrive Paolo per non cadere nello stesso errore che l’Apostolo rimproverava ai Giudei suoi contemporanei: « Ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio. Ora, il termine della Legge è Cristo, perché la giustizia sia data a chiunque crede » (Rm 10,3-4). Questa giustizia di Dio è la misericordia concessa a tutti come grazia in forza della morte e risurrezione di Gesù Cristo. La Croce di Cristo, dunque, è il giudizio di Dio su tutti noi e sul mondo, perché ci offre la certezza dell’amore e della vita nuova. Preghiera per il Giubileo (Papa Francesco) Signore Gesù Cristo, tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste, e ci hai detto che chi vede te vede Lui. Mostraci il tuo volto e saremo salvi. Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro; l'adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura; fece piangere Pietro dopo il tradimento, e assicurò il Paradiso al ladrone pentito. Fa' che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana: Se tu conoscessi il dono di Dio! Tu sei il volto visibile del Padre invisibile, del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia: fa' che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te, suo Signore, risorto e nella gloria. Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch'essi rivestiti di debolezza per sentire giusta compassione per quelli che sono nel l'ignoranza e nell'errore; fa' che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio. Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore e la sua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio, proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista. Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia a teche vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen 7 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città SERA SALMO 71, 1-11 (I) Il potere regale del Messia Dio, da' al re il tuo giudizio, * al figlio del re la tua giustizia; regga con giustizia il tuo popolo * e i tuoi poveri con rettitudine. Le montagne portino pace al popolo * e le colline giustizia. Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, † salverà i figli dei poveri * e abbatterà l'oppressore. Il suo regno durerà quanto il sole, * quanto la luna, per tutti i secoli. Scenderà come pioggia sull'erba, * come acqua che irrora la terra. Nei suoi giorni fiorirà la giustizia † e abbonderà la pace, * finché non si spenga la luna. E dominerà da mare a mare, * dal fiume sino ai confini della terra. A lui si piegheranno gli abitanti del deserto, * lambiranno la polvere i suoi nemici. Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, * i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi. A lui tutti i re si prostreranno, * lo serviranno tutte le nazioni. Gloria. Per la riflessione personale. Dalla Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia “Misericordiae Vultus” (n. 9) “Gesù afferma che la misericordia non è solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli. Insomma, siamo chiamati a vivere di misericordia, perché a noi per primi è stata usata misericordia. Il perdono delle offese diventa l’espressione più evidente dell’amore misericordioso e per noi cristiani è un imperativo da cui non possiamo prescindere. Come sembra difficile tante volte perdonare! Eppure, il perdono è lo strumento posto nelle nostre fragili mani per raggiungere la serenità del cuore. Lasciar cadere il rancore, la rabbia, la violenza e la vendetta sono condizioni necessarie per vivere felici. Accogliamo quindi l’esortazione dell’apostolo: « Non tramonti il sole sopra la vostra ira » (Ef 4,26). E soprattutto ascoltiamo la parola di Gesù che ha posto la misericordia come un ideale di vita e come criterio di credibilità per la nostra fede: « Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia » (Mt 5,7) è la beatitudine a cui ispirarsi con particolare impegno in questo Anno Santo.” 8 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città Intercessioni Celebriamo la misericordia del Padre che ci ha illuminati con la grazia dello Spirito Santo, perché la nostra vita risplenda con la luce della fede e delle opere. Preghiamo insieme e diciamo: Santifica, Padre, il popolo redento da Cristo. Fonte e artefice di ogni santità, unisci più intimamente a Cristo, mediante il mistero eucaristico, i vescovi, i presbiteri e i diaconi, - perché si ravvivi in loro la grazia, che hanno ricevuto con l'imposizione delle mani. Insegna ai tuoi fedeli a partecipare in modo attivo e consapevole alla mensa della parola e del corpo di Cristo, - perché esprimano nella vita ciò che hanno ricevuto mediante la fede e i sacramenti. Fa' che riconosciamo la dignità di tutti gli uomini, che Cristo ha redenti a prezzo del suo sangue, - e rispettiamo la libertà di coscienza dei nostri fratelli. Fa' che gli uomini imparino a frenare la cupidigia di danaro e di potere, - e si aprano generosamente alla comprensione e all'aiuto del prossimo. Abbi pietà dei fedeli, che oggi hai chiamato a te da questa vita, - concedi loro l'eredità eterna nel tuo regno. 9 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città Venerdì 26 febbraio 2016 COMPASSIONE MATTINA INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima. Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore, irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola. Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore. Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore. Amen. Salmo 103 Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue malattie; salva dalla fossa la tua vita, ti corona di grazia e di misericordia; egli sazia di beni i tuoi giorni e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza. Il Signore agisce con giustizia 10 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città e con diritto verso tutti gli oppressi. Ha rivelato a Mosè le sue vie, ai figli d'Israele le sue opere. Buono e pietoso è il Signore, lento all'ira e grande nell'amore. Egli non continua a contestare e non conserva per sempre il suo sdegno. Non ci tratta secondo i nostri peccati, non ci ripaga secondo le nostre colpe. Come il cielo è alto sulla terra, così è grande la sua misericordia su quanti lo temono; come dista l'oriente dall'occidente, così allontana da noi le nostre colpe. Come un padre ha pietà dei suoi figli, così il Signore ha pietà di quanti lo temono. Perché egli sa di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere. Come l'erba sono i giorni dell'uomo, come il fiore del campo, così egli fiorisce. Lo investe il vento e più non esiste e il suo posto non lo riconosce. Ma la grazia del Signore è da sempre, dura in eterno per quanti lo temono; la sua giustizia per i figli dei figli, per quanti custodiscono la sua alleanza e ricordano di osservare i suoi precetti. Il Signore ha stabilito nel cielo il suo trono e il suo regno abbraccia l'universo. Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola. Benedite il Signore, voi tutte, sue schiere, suoi ministri, che fate il suo volere. Benedite il Signore, voi tutte opere sue, in ogni luogo del suo dominio. Benedici il Signore, anima mia. Gloria. Dal Vangelo di Luca (6, 36-38) Ma amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne nulla e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; poiché egli è buono verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e 11 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città vi sarà perdonato. Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi». Dalla Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia “Misericordiae Vultus” (n. 14) Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è viator, un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata. Anche per raggiungere la Porta Santa a Roma e in ogni altro luogo, ognuno dovrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Esso sarà un segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio. Il pellegrinaggio, quindi, sia stimolo alla conversione: attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere Il Signore Gesù indica le tappe del pellegrinaggio attraverso cui è possibile raggiungere questa meta: « Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio ». Dice anzitutto di non giudicare e di non condannare. Se non si vuole incorrere nel giudizio di Dio, nessuno può diventare giudice del proprio fratello. Gli uomini, infatti, con il loro giudizio si fermano alla superficie, mentre il Padre guarda nell’intimo. Quanto male fanno le parole quando sono mosse da sentimenti di gelosia e invidia! Parlare male del fratello in sua assenza equivale a porlo in cattiva luce, a compromettere la sua reputazione e lasciarlo in balia della chiacchiera. Non giudicare e non condannare significa, in positivo, saper cogliere ciò che di buono c’è in ogni persona e non permettere che abbia a soffrire per il nostro giudizio parziale e la nostra presunzione di sapere tutto. Ma questo non è ancora sufficiente per esprimere la misericordia. Gesù chiede anche di perdonare e di donare. Essere strumenti del perdono, perché noi per primi lo abbiamo ottenuto da Dio. Essere generosi nei confronti di tutti, sapendo che anche Dio elargisce la sua benevolenza su di noi con grande magnanimità. Misericordiosi come il Padre, dunque, è il “motto” dell’Anno Santo. Nella misericordia abbiamo la prova di come Dio ama. Egli dà tutto se stesso, per sempre, gratuitamente, e senza nulla chiedere in cambio. Viene in nostro aiuto quando lo invochiamo. È bello che la preghiera quotidiana della Chiesa inizi con queste parole: « O Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiuto » (Sal 70,2). L’aiuto che invochiamo è già il primo passo della misericordia di Dio verso di noi. Egli viene a salvarci dalla condizione di debolezza in cui viviamo. E il suo aiuto consiste nel farci cogliere la sua presenza e la sua vicinanza. Giorno per giorno, toccati dalla sua compassione, possiamo anche noi diventare compassionevoli verso tutti. Padre nostro Colletta Dio onnipotente e misericordioso, concedi ai tuoi fedeli di essere intimamente purificati dall’impegno penitenziale della Quaresima, per giungere con spirito nuovo alle prossime feste di Pasqua. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. 12 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città METÀ GIORNATA SALMO 146 Anima mia, loda il Signore. Io loderò il Signore finché vivrò, salmeggerò al mio Dio, finché esisterò. Non confidate nei prìncipi, né in alcun figlio d'uomo, che non può salvare. Il suo fiato se ne va, ed egli ritorna alla sua terra; in quel giorno periscono i suoi progetti. Beato colui che ha per aiuto il Dio di Giacobbe e la cui speranza è nel Signore suo Dio, che ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutto ciò ch'è in essi; che mantiene la fedeltà in eterno, che rende giustizia agli oppressi, che dà il cibo agli affamati. Il Signore libera i prigionieri, il Signore apre gli occhi ai ciechi, il Signore rialza gli oppressi, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri, sostenta l'orfano e la vedova, ma sconvolge la via degli empi. Il Signore regna per sempre; il tuo Dio, o Sion, regna per ogni età. Gloria Dalla Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia “Misericordiae Vultus” (6) 6.«È proprio di Dio usare misericordia e specialmente in questo si manifesta la sua onnipotenza».Le parole di san Tommaso d’Aquino mostrano quanto la misericordia divina non sia affatto un segno di debolezza, ma piuttosto la qualità dell’onnipotenza di Dio. È per questo che la liturgia, in una delle collette più antiche, fa pregare dicendo: «O Dio che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono ». Dio sarà per sempre nella storia dell’umanità come Colui che è presente, vicino, provvidente, santo e misericordioso. “Paziente e misericordioso” è il binomio che ricorre spesso nell’Antico Testamento per descrivere la natura di Dio. Il suo essere misericordioso trova riscontro concreto in tante azioni della storia della salvezza dove la sua bontà prevale sulla punizione e la distruzione. I Salmi, in modo particolare, fanno emergere questa grandezza dell’agire divino: « Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia » (103,3-4). In modo ancora più esplicito, un altro Salmo attesta i segni concreti della misericordia: « Il Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge 13 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città le vie dei malvagi » (146,7-9). E da ultimo, ecco altre espressioni del Salmista: « [Il Signore] risana i cuori affranti e fascia le loro ferite. … Il Signore sostiene i poveri, ma abbassa fino a terra i malvagi » (147,3.6). Insomma, la misericordia di Dio non è un’idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino dal profondo delle viscere per il proprio figlio. È veramente il caso di dire che è un amore “viscerale”. Proviene dall’intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto di tenerezza e di compassione, di indulgenza e di perdono. Preghiera per il Giubileo (Papa Francesco) Signore Gesù Cristo, tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste, e ci hai detto che chi vede te vede Lui. Mostraci il tuo volto e saremo salvi. Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro; l'adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura; fece piangere Pietro dopo il tradimento, e assicurò il Paradiso al ladrone pentito. Fa' che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana: Se tu conoscessi il dono di Dio! Tu sei il volto visibile del Padre invisibile, del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia: fa' che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te, suo Signore, risorto e nella gloria. Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch'essi rivestiti di debolezza per sentire giusta compassione per quelli che sono nel l'ignoranza e nell'errore; fa' che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio. Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore e la sua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio, proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista. Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia a teche vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen 14 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città SERA Salmo 114 (Rendimento di grazia) È necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio (At 14, 21). Amo il Signore perché ascolta il grido della mia preghiera. Verso di me ha teso l'orecchio nel giorno in cui lo invocavo. Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi. Mi opprimevano tristezza e angoscia e ho invocato il nome del Signore: «Ti prego, Signore, salvami». Buono e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso. Il Signore protegge gli umili: ero misero ed egli mi ha salvato. Ritorna, anima mia, alla tua pace, poiché il Signore ti ha beneficato; egli mi ha sottratto dalla morte, ha liberato i miei occhi dalle lacrime, ha preservato i miei piedi dalla caduta. Camminerò alla presenza del Signore sulla terra dei viventi. Gloria. Per la riflessione personale Dalla Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia “Misericordiae Vultus” (8) 8. Con lo sguardo fisso su Gesù e il suo volto misericordioso possiamo cogliere l’amore della SS. Trinità. La missione che Gesù ha ricevuto dal Padre è stata quella di rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza. « Dio è amore » (1 Gv 4,8.16), afferma per la prima e unica volta in tutta la Sacra Scrittura l’evangelista Giovanni. Questo amore è ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesù. La sua persona non è altro che amore, un amore che si dona gratuitamente. Le sue relazioni con le persone che lo accostano manifestano qualcosa di unico e di irripetibile. I segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono all’insegna della misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di compassione. Gesù, dinanzi alla moltitudine di persone che lo seguivano, vedendo che erano stanche e sfinite, smarrite e senza guida, sentì fin dal profondo del cuore una forte compassione per loro (cfr Mt 9,36). In forza di questo amore compassionevole guarì i malati che gli venivano presentati (cfr Mt 14,14), e con pochi pani e pesci sfamò grandi folle (cfr Mt 15,37). Ciò che muoveva Gesù in tutte le circostanze non era altro che la misericordia, con la quale leggeva nel cuore dei suoi interlocutori e rispondeva al loro bisogno più vero. 15 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città Intercessioni Adoriamo il Salvatore del genere umano, che morendo distrusse la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita, e chiediamo umilmente: Santifica il popolo redento con il tuo sangue, Signore. Gesù Salvatore, fa' che completiamo in noi con la penitenza ciò che manca alla tua passione, - per condividere la gloria della tua risurrezione. Per intercessione della Madre tua, consolatrice degli afflitti, consolaci della tua consolazione divina, - perché, da te consolati, diffondiamo la gioia in quelli che sono nel dolore. Fa' che in mezzo alle lotte e alle prove della vita, ci sentiamo partecipi della tua passione, - per sperimentare in noi la forza della tua redenzione. Tu che ti sei umiliato facendoti obbediente fino alla morte e alla morte di croce, - donaci lo spirito di obbedienza e di mansuetudine. Trasfigura i corpi dei nostri defunti a immagine del tuo corpo glorioso, - ammetti un giorno anche noi nella Gerusalemme del cielo. 16 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città Sabato 27 febbraio 2016 SOLIDARIETÀ MATTINA Preghiera allo Spirito Santo Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto; ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli, che solo in te confidano, i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen SALMO 120 Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore che ha fatto cielo e terra. 17 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città Non lascerà vacillare il tuo piede non si addormenterà il tuo custode. Non si addormenterà, non prenderà sonno, il custode di Israele. Il Signore è il tuo custode, + il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra. Di giorno non ti colpirà il sole, né la luna di notte. Il Signore ti proteggerà da ogni male egli proteggerà la tua vita. Il Signore veglierà su di te, + quando esci e quando entri da ora e per sempre. Gloria. Dal Vangelo di Luca (10, 29-37) Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forzae con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». E Gesù: «Hai risposto bene; fà questo e vivrai». Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Và e anche tu fà lo stesso». Dalla Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia “Misericordiae Vultus” (n. 15) 15. In questo Anno Santo, potremo fare l’esperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera drammatica. Quante situazioni di precarietà e sofferenza sono presenti nel mondo di oggi! Quante ferite sono impresse nella carne di tanti che non hanno più voce perché il loro grido si è affievolito e spento a causa dell’indifferenza dei popoli ricchi. In questo Giubileo ancora di più la Chiesa sarà chiamata a curare queste ferite, a lenirle con l’olio della consolazione, fasciarle con la misericordia e curarle con la solidarietà e l’attenzione dovuta. Non cadiamo nell’indifferenza che umilia, nell’abitudinarietà che anestetizza l’animo e impedisce di scoprire la novità, nel cinismo che distrugge. Apriamo i nostri occhi per guardare le miserie del mondo, le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della dignità, e sentiamoci provocati ad ascoltare il loro grido di aiuto. Le nostre mani stringano le loro mani, e tiriamoli a noi perché sentano il calore della nostra presenza, dell’amicizia e della fraternità. Che 18 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città il loro grido diventi il nostro e insieme possiamo spezzare la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana per nascondere l’ipocrisia e l’egoismo. È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli. Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti. Padre nostro Colletta: O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen 19 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città METÀ GIORNATA SALMO 25 A te, Signore, elevo l'anima mia, Dio mio, in te confido: non sia confuso! Non trionfino su di me i miei nemici! Chiunque spera in te non resti deluso, sia confuso chi tradisce per un nulla. Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua verità e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza, in te ho sempre sperato. Ricordati, Signore, del tuo amore, della tua fedeltà che è da sempre. Non ricordare i peccati della mia giovinezza: ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. Buono e retto è il Signore, la via giusta addita ai peccatori; guida gli umili secondo giustizia, insegna ai poveri le sue vie. Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia per chi osserva il suo patto e i suoi precetti. Per il tuo nome, Signore, perdona il mio peccato anche se grande. Chi è l'uomo che teme Dio? Gli indica il cammino da seguire. Egli vivrà nella ricchezza, la sua discendenza possederà la terra. Il Signore si rivela a chi lo teme, gli fa conoscere la sua alleanza. Tengo i miei occhi rivolti al Signore, perché libera dal laccio il mio piede. Volgiti a me e abbi misericordia, perché sono solo ed infelice. Allevia le angosce del mio cuore, liberami dagli affanni. Vedi la mia miseria e la mia pena e perdona tutti i miei peccati. Guarda i miei nemici: sono molti e mi detestano con odio violento. Proteggimi, dammi salvezza; al tuo riparo io non sia deluso. Mi proteggano integrità e rettitudine, perché in te ho sperato. 20 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città O Dio, libera Israele da tutte le sue angosce. Gloria Dalla Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia “Misericordiae Vultus” (n. 15) Non possiamo sfuggire alle parole del Signore: e in base ad esse saremo giudicati: se avremo dato da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete. Se avremo accolto il forestiero e vestito chi è nudo. Se avremo avuto tempo per stare con chi è malato e prigioniero (cfr Mt 25,31-45). Ugualmente, ci sarà chiesto se avremo aiutato ad uscire dal dubbio che fa cadere nella paura e che spesso è fonte di solitudine; se saremo stati capaci di vincere l’ignoranza in cui vivono milioni di persone, soprattutto i bambini privati dell’aiuto necessario per essere riscattati dalla povertà; se saremo stati vicini a chi è solo e afflitto; se avremo perdonato chi ci offende e respinto ogni forma di rancore e di odio che porta alla violenza; se avremo avuto pazienza sull’esempio di Dio che è tanto paziente con noi; se, infine, avremo affidato al Signore nella preghiera i nostri fratelli e sorelle. In ognuno di questi “più piccoli” è presente Cristo stesso. La sua carne diventa di nuovo visibile come corpo martoriato, piagato, flagellato, denutrito, in fuga… per essere da noi riconosciuto, toccato e assistito con cura. Non dimentichiamo le parole di san Giovanni della Croce: «Alla sera della vita, saremo giudicati sull’amore». Preghiera per il Giubileo (Papa Francesco) Signore Gesù Cristo, tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste, e ci hai detto che chi vede te vede Lui. Mostraci il tuo volto e saremo salvi. Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro; l'adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura; fece piangere Pietro dopo il tradimento, e assicurò il Paradiso al ladrone pentito. Fa' che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana: Se tu conoscessi il dono di Dio! Tu sei il volto visibile del Padre invisibile, del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia: fa' che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te, suo Signore, risorto e nella gloria. Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch'essi rivestiti di debolezza per sentire giusta compassione per quelli che sono nel l'ignoranza e nell'errore; fa' che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio. Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore e la sua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio, proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista. Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia a teche vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen 21 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città SERA SALMO 112 (Lodate il nome del Signore) Lodate, servi del Signore, * lodate il nome del Signore. Sia benedetto il nome del Signore, * ora e sempre. Dal sorgere del sole al suo tramonto * sia lodato il nome del Signore. Su tutti i popoli eccelso è il Signore, * più alta dei cieli è la sua gloria. Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell'alto * e si china a guardare nei cieli e sulla terra? Solleva l'indigente dalla polvere, * dall'immondizia rialza il povero, per farlo sedere tra i principi, * tra i principi del suo popolo. Fa abitare la sterile nella sua casa * quale madre gioiosa di figli. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen. Gloria. Per la riflessione personale Dalla Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia “Misericordiae Vultus” (n. 19) La parola del perdono possa giungere a tutti e la chiamata a sperimentare la misericordia non lasci nessuno indifferente. Il mio invito alla conversione si rivolge con ancora più insistenza verso quelle persone che si trovano lontane dalla grazia di Dio per la loro condotta di vita. Penso in modo particolare agli uomini e alle donne che appartengono a un gruppo criminale, qualunque esso sia. Per il vostro bene, vi chiedo di cambiare vita. Ve lo chiedo nel nome del Figlio di Dio che, pur combattendo il peccato, non ha mai rifiutato nessun peccatore. Non cadete nella terribile trappola di pensare che la vita dipende dal denaro e che di fronte ad esso tutto il resto diventa privo di valore e di dignità. È solo un’illusione. Non portiamo il denaro con noi nell’al di là. Il denaro non ci dà la vera felicità. La violenza usata per ammassare soldi che grondano sangue non rende potenti né immortali. Per tutti, presto o tardi, viene il giudizio di Dio a cui nessuno potrà sfuggire. Lo stesso invito giunga anche alle persone fautrici o complici di corruzione. Questa piaga putrefatta della società è un grave peccato che grida verso il cielo, perché mina fin dalle fondamenta la vita personale e sociale. La corruzione impedisce di guardare al futuro con speranza, perché con la sua prepotenza e avidità distrugge i progetti dei deboli e schiaccia i più poveri. È un male che si annida nei gesti quotidiani per estendersi poi negli scandali pubblici. La corruzione è un accanimento nel peccato, che intende sostituire Dio con l’illusione del denaro come forma di potenza. È un’opera delle tenebre, sostenuta dal sospetto e dall’intrigo. Corruptio optimi pessima, diceva con ragione san Gregorio Magno, per indicare che nessuno può sentirsi immune da questa tentazione. Per debellarla dalla vita personale e sociale sono necessarie prudenza, 22 Azione Cattolica - Diocesi di Roma Dio Padre di Misericordia – Esercizi Spirituali in città vigilanza, lealtà, trasparenza, unite al coraggio della denuncia. Se non la si combatte apertamente, presto o tardi rende complici e distrugge l’esistenza. Questo è il momento favorevole per cambiare vita! Questo è il tempo di lasciarsi toccare il cuore. Davanti al male commesso, anche a crimini gravi, è il momento di ascoltare il pianto delle persone innocenti depredate dei beni, della dignità, degli affetti, della stessa vita. Rimanere sulla via del male è solo fonte di illusione e di tristezza. La vera vita è ben altro. Dio non si stanca di tendere la mano. È sempre disposto ad ascoltare, e anch’io lo sono, come i miei fratelli vescovi e sacerdoti. È sufficiente solo accogliere l’invito alla conversione e sottoporsi alla giustizia, mentre la Chiesa offre la misericordia. Intercessioni Gloria a Cristo, che si è fatto maestro, amico, modello dell'umanità. Pieni di fiducia invochiamo il suo nome: Sii la vita del tuo popolo, Signore. Cristo, che hai voluto essere simile a noi in tutto fuorché nel peccato, insegnaci a gioire con chi gioisce e a piangere con chi piange, - perché la nostra carità diventi sempre più concreta e generosa. Donaci la grazia di riconoscerti nei poveri e nei sofferenti, - per saziare la tua fame negli affamati e la tua sete negli assetati. Tu che hai risvegliato Lazzaro dal sonno della morte, - fa' che i peccatori passino da morte a vita mediante la preghiera e la penitenza. Fa' che molti seguano la via della perfetta carità, - sull'esempio di Maria Vergine e dei tuoi santi. Conduci i defunti alla risurrezione gloriosa, - perché si allietino in eterno nel tuo amore. 23 Azione Cattolica - Diocesi di Roma