Pre-eclampsia Ipertensione gestazionale preeclampsiaeclampsia • Alterato processo di adattamento istologico, emodinamico e metabolico dell’organismo materno alla gravidanza • Eziologia sconosciuta • Incidenza: 10% delle gravidanze, 3-5% secondo classificazioni più restrittive • Tra le maggiori cause (insieme all’embolismo) di morte materna nei paesi sviluppati • Patologia multi-organo e multi-sistemica Mortalità materna British Journal of Anaesthesia, 2002, 89, 369-372, Confidential Enquiries into Maternal Deaths 1997-1999 Ipertensione gestazionale preeclampsiaeclampsia • • • • • • • • • Epoca comparsa: dopo la 20° settimana Fattori di rischio: breve coabitazione sessuale primipaternità fecondazione eterologa o donazione gameti o embrioni età (estremi) gravidanza multipla ipertensione e nefropatie, diabete, obesità Ipertensione gestazionale preeclampsiaeclampsia • • • • • • • • • Idrope e mola, Malattie autoimmuni e reumatologiche Trombofilia Infezioni Basso peso materno Fattori razziali Suscettibilità genetica Familiarità per PE Proteggono: cambiamento di partner se precedente PE, fumo Definizioni • Ipertensione: PA >140/90 o incremento >15 mmHg PA diastolica e >30 mmHg PA sistolica, severa se >160 e/o 110 • Proteinuria: >300mg/24 h o >100 mg/dl in 2 rilevazioni estemporanee a distanza di 6 ore • Edema: suggestivo se generalizzato, non più incluso nella definizione di preeclampsia (80% gravide ha edema moderato) Definizioni • Preeclampsia: Ipertensione associata a proteinuria • In assenza di proteinuria considerarla per persistenza di segni, sintomi ed esami suggestivi di danno d’organo (es. cerebrali, dolore epigastrico,trombocitopenia, enzimi epatici alterati, IUGR) Preeclampsia severa PA 160 o 110 (sis-dias) Insufficienza renale acuta Oliguria (<500 cc/24 h) Eclampsia Edema polmonare HELLP Syndrome Trombocitopenia (<100.000 PLT/microlitro) Sintomi suggestivi di interessamento d’organo • IUGR o oligoidramnios • • • • • • • • Preeclampsia severa: complicanze materne • Abruptio: 1-4% • DIC-HELLP: 10-20% • Edema polmonare: 2-5% • IRA: 1-5% • Eclampsia: 1% • Insufficienza epatica o emorragia: 1% • Stroke, morte: rari • Danno cardiovascolare a distanza (il rischio dipende da Eg esordio, EG parto, severità, disordini medici associati) Preeclampsia severa: complicanze fetali • • • • • Parto pretermine: 15-67% IUGR: 10-25% Danno ipossico-neurologico: 1% Mortalità perinatale: 1-2% Morbidità cardiovascolare nell’adulto associata a basso peso Eclampsia • Insorgenza di coma o convulsioni (non ascrivibili ad altra causa) in una donna con preeclampsia • Può manifestarsi ante (75% dei casi) o postpartum • DD con accidenti cerebrovascolari (con cui può complicarsi), encefalopatia ipertensiva, feocromocitoma, lesioni occupanti spazio, malattie infettive, malattie metaboliche Ipertensione cronica • Ipertensione di qualsiasi origine preesistente alla gravidanza oppure insorta prima della 20° settimana • Può complicarsi con preeclampsia sovraimposta, diagnosticata per esacerbazione dell’ipertensione o comparsa di proteinuria. Tale complicanza si verifica nel 15-30% dei casi Eziologia e Patogenesi della Preeclampsia • • • • • Mancata invasione trofoblastica delle arterie spirali nella porzione miometriale Disfunzione delle cellule endoteliali Sono i due meccanismi chiave della patogenesi della preeclampsia. Meccanismi ipotetici (non mutuamente esclusivi) che portano a questo Maladattamento immune Ischemia placentare (causa-effetto) Imprinting genetico Circolazione utero-placentare (1) • Nelle prime settimane le cellule del citotrofoblasto fuoriescono dall’estremtà dei villi di ancoraggio e penetrano nel sinciziotrofoblasto che li ricopre per formare le colonne di citotrofoblasto. • Le colonne di citotrofoblasto migrano nella decidua e successivamente nel miometrio • Quando incontrano lo sbocco delle arterie spirali, vengono convogliate dal flusso all’interno del loro lume formando un tappo intraluminale • Le cellule trofoblastiche rimpiazzano l’endotelio delle arterie spirali e invadono la tonaca media, distruggendo tessuto elastico, muscolare e nervoso • Il trofoblasto viene incorporato nella parete vascolare e ricostituisce, sostituendolo, l’endotelio (il citotrofoblasto mima addirittura un fenotipo vascolare) Circolazione utero-placentare (2) • Si crea così un letto vascolare a bassa resistenza privo di controllo vasotomotorio materno, che permette il drammatico aumento di nutrimento al feto • Durante le fasi precoci dell’impianto i “tappi” di trofoblasto agiscono come valvole che regolano il flusso ematico nello spazio intervilloso e proteggono l’embrione da un eccessivo flusso materno (spazio intervilloso continuo nel primo trimestre dà gravidanze complicate) • Accumulo deciduale di natural-killer intorno al citotrofoblasto che invade, produzione di citochine implicate nell’angiogenesi e nella stabilità vascolare (IFNgamma;VEGF; PIGF; angiopoietina2), scompaiono Circolazione utero-placentare (3) • Nella preeclampsia e nel ritardo di crescita intrauterino i cambiamenti fisiologici descritti sono confinati alla porzione deciduale delle arterie con il segmento intramiometriale che rimane intatto • Il citotrofoblasto rimane intraluminale nelle arterie spirali • Il danno dei vasi relativo all’alta resistenza favorisce processi di aterosi con accumulo di macrofagi e infiltrati di mononucleati perivascolari Circolazione utero-placentare (4) e maladattamento immune • Quale meccanismo permette questo contatto tra cellule allogeniche e questa profonda invasione trofoblastica? • Cellule trofoblastiche in contatto con il sangue materno (sincizio) non producono tipici mRNA HLA o proteine HLA di membrana. Assenza di HLA classe I (tranne HLA-C), esprimono HLA-G e HLA-E. HLA-G protegge trofoblasto da danno citotossico da NK e media il danno vascolare Evidenze epidemiologiche • La presenza del seme nel tratto genitale produce una risposta immune (infiammatoria) • Risposta immune tipo T2 che blocca la risposta T1 verso il prodotto del concepimento (TGFbeta1) • L’esposizione alle cellule dello sperma causa una alloimunizzazione della mucosa, che induce tolleranza • ICSI: rischio 3 volte aumentato se prelievo dal tratto genitale e non sperma Maladattamento immune • Dati epidemiologici che dimostrano questo maladattamento: - primigravide - coabitazione sessuale - cambiamento di partner o di diversa razza - feto maschio - complessi immuni circolanti (IgG, IgM, Complemento) Preeclampsia e apoptosi • Aumento di sinciziotrofoblasto nel circolo materno • Il maladattamento immune e la risposta infiammatoria che ne derivano danno: • Aumentata apoptosi (“shedding” del trofoblasto) • Il siero di donne preeclamptiche riduce la vita del trofoblasto aumentando la sensibilità FAS mediata all’apoptosi • I detriti apoptotici cooperano all’esacerbazione della risposta infiammatoria Attivazione leucocitaria Nella preeclampsia i leucociti ( neutrofili e monociti) sono attivati. Le citochine infiammatorie ( come IL-6 e TNFalpha), e le molecole di adesività cellulare (VCAM-1), sono più elevate nel circolo materno. I neutrofili attivati aattaccano le cellule endoteliali e generano superossidi (*02-) producendo stress ossidativo nelle cellule e perossidazione lipidica delle membranm(LOOH). Da qui deriva la disfunzione cellulare. Conseguenze dello stress ossidativo sono l’aumentata permeabilità dell’endotelio (edema generalizzato, proteinuria…) Attivazione leucocitaria • In questo meccanismo di attivazione leucocitaria, un’aumentata produzione di perossidi placentari attiva i leucociti che circolano nello spazio intervilloso . • I leucociti attivati entrano nel circolo materno e generano stress ossidativo. • Alcuni perossidi lipidici possono entrare nel circolo materno direttamente come acidi grassi ossidati legati alle proteine. • Entrambi i meccanismi esitano in un aumento del livello di perossidi lipidici nel circolo materno. Imprinting genetico • La preeclampsia ha una tendenza familiare dimostrata dalla incidenza del 26 % nelle figlie di donne con preeclampsia vs l’8% nelle nuore • Ipotizzato un gene maggiore recessivo o dominante a penetranza incompleta oppure una ereditarietà multifattoriale • Importanza anche del genotipo fetale dimostrata dall’incidenza maggiore di HELLP Syndrome in gravidanze con feti con disordini metabolici e nelle anomalie cromosomiche • Presenza di mutazioni specifiche come quella per l’angiotensina associata ad ipertensione essenziale e preeclampsia Imprinting genetico • Teoria del “conflitto”: geni fetali-geni materni, geni di derivazione materna e paterna • VEGF fattore solubile mediatore della quiescenza dell’endotelio • Loci per la suscettibilità alla preeclampsia, che interagiscono con l’omeostasi cardiovascolare e con la risposta infiammatoria Rischio di preeclampsia nelle parenti di donne con eclampsia Relazione con la donna eclamptica Preeclampsia Eclampsia Donne con eclampsia (future gravidanze) 21% 1% Sorelle (future gravidanze) 38% 4% Figlie (prima gravidanza) 25% 3% Nuore (prima gravidanza) 8% - Disfunzione delle cellule endoteliali • L’endotelio è un tessuto complesso con molte funzioni. Quando è intatto è resistente alla formazione dei trombi ed influenza la risposta della tonaca muscolare agli agenti vasoattivi • In presenza di danno vascolare le cellule endoteliali danno inizio alla cascata coagulatoria sia intrinseca che estrinseca permettendo l’adesione piastrinica e la formazione del trombo • Quando l’endotelio è danneggiato si riduce la produzione di prostacicline che sono potenti vasodilatatori ed anche induttrici di resistenza all’azione dell’angiotensina II • Anche il nitrossido è una sostanzae bioattiva prodotta dall’endotelio normale, ed agisce sinergicamente alle prostacicline • Sostanze prodotte dalla placenta stessa come: citochine, frammenti di trofoblasto, redicali liberi e altre sostanze Patogenesi della preeclampsia Placental hypoperfusion Platelet activation Endothelial cell injury Labs: low platelets, DIC, hemolysis Retina: Liver: visual changes abnormal test liver distention retinal detachment liver rupture Brain: headache seizures Renal: Proteinuria oliguria Patologia • La patologia placentare di PIH, preeclampsia, e HELLP è la stessa ed è responsabile della mortalità perinatale. Preeclampsia & patologia • La patologia placentare è un continuum, mentre spesso le definizioni e gli outcomes sono espressi con una scala dicotomica (es. presenti/assenti) Preeclampsia: Doppler delle arterie uterine • In molti casi di preeclampsia severa aumento delle resistenze delle arterie uterine • Rilievi anomali del Doppler delle arterie uterine possono aiutare una corretta diagnosi • Nessuna evidenza di capacità predittiva come test di screening Test predittivi di PE • • • • • Marcatori di Disfunzione placentare Attivazione coagulatoria ed endoteliale Infiammazione sistemica Risultati ad oggi non univoci né consistenti Ipertensione gestazionale preeclampsiaeclampsia • Organi coinvolti: • Rene (proteinuria, oliguria, insufficienza renale) • Fegato (dolore epigastrico, ematoma sottocapsulare, HELLP S) • Placenta e feto (danno vascolare, ipoperfusione e ipossia, distacco di placenta) • Vasi (ipertensione, deposizione trombi, emolisi, piastrinopenia, aumentata permeabilità capillare, ascite, DIC) • Sistema nervoso centrale (cefalea, disturbi visivi, eclampsia) • Altri distretti (cuore, occhio…) severity scale La severità della preeclampsia è inversamente correlata all’epoca della diagnosi Controlli ed Esami ematochimici • PA, peso, diuresi, riflessi OT, sensorio, indagare disturbi tipici • Es.urine, Ht, PLT, creatininemia, test epatici, uricemia, test coagulazione, test emolisi Altre indagini • Monitoraggio invasivo intravascolare (CVC) • Esami strumentali per diagnosi di edema polmonare, versamenti sierose • Monitoraggio Magnesemia/diuresi, SpO2 HELLP SYNDROME • Emolisi (anemia emolitica microangiopatica, H), aumento enzimi epatici (danno epatocellulare, EL), bassa conta piastrinica (LP) • 5-10% delle pazienti preeclamptiche • Dolore quadrante addominale superiore destro, epigastrico, addominale, nausea e vomito • Tenere alto indice di sospetto per non diagnosticare erroneamente gastrite, colelitiasi, iperemesi…. Ipertensione gestazionale preeclampsiaeclampsia • Trattamento: espletamento del parto (rischi/benefici per madre e feto) • Terapia “sintomatica” e di supporto: riposo, idratazione, farmaci anti-ipertensivi, sedativi (solfato di magnesio), steroidi per HELLP, eventuali trasfusioni di GRC e plasma • Gestione: ambulatoriale (forme lievi), ospedalizzazione, unità di cura intensiva madre-feto Terapia e farmaci antiipertensivi • Indicazione: solo per valori di PA elevati (160/110), riduce complicanze cerebrovascolari • Controindicati: ACE-inibitori (teratogeni, IUGR), diuretici, beta-bloccanti (relativamente) • Sicuri: nifedipina, alfametildopa, labetalolo, idralazina • Prevenzione eclampsia e recidive: solfato di magnesio MgSO4 • • • • Ritarda la trasmissione neuromuscolare Riduce la contrattilità del muscolo liscio Riduce l’irritabilità del SNC Riduce la PA (effetto lieve e transitorio) • Ridotta l’eclampsia e la sua ricorrenza (morte materna, esiti perinatali) rispetto ad altri anticonvulsivanti o farmaci in studi randomizzati • Indicato nella preeclampsia severa • Effetti dei livelli diMgSO4 • • • • • Profilassi eclampsia 4 - 6 mg% Perdita ROT 10mg% Paralisi respiratoria 15mg% Anestesia generale 15mg% Arresto cardiaco > 25mg% Preeclampsia e gestione dei liquidi • Frequente emoconcentrazione • Rischio edema cerebrale e polmonare • Farmaci con effetti diversi (es. Nifedipina, MgSO4) • Necessità di espandere il volume plasmatico? • Attenzione liquidi (NO colloidi) • Attenzione in & out Preeclampsia: predizione e prevenzione • Proposti più di 100 tests clinici, biofisici e biochimici per l’identificazione di donne a rischio di sviluppare preeclampsia • Farmaci e dieta per prevenire: ASA a basso dosaggio, oligoelementi, Calcio, vitamine , acidi grassi insaturi Rischio di ricorrenza • Della preeclampsia severa/HELLP 20% • Maggior rischio di IUGR o oligoidramnios in future gravidanze • ASA 100-120 mg al giorno prima della 16 settimana può ridurre il rischio (spt forme severe) Ipertensione gestazionale preeclampsiaeclampsia: rischi fetali • • • • • • • Ritardo di crescita intrauterino Patologia del liquido amniotico Sofferenza fetale Distacco di placenta Morte fetale Morbilità neonatale Necessità di monitoraggio biofisico fetale: MAF, NST, ecografia, Velocimetria Doppler Preeclampsia: casi tipici e atipici Trattare e monitorare come se si trattasse di preeclampsia La preeclampsia non o mal diagnosticata può causare morte fetale &/or seria morbidità materna