ARCIDIOCESI DI TARANTO
Servizio per la Pastorale Giovanile
GMG 2014
Celebrazione diocesana
Presieduta da S. Ecc. Mons. Filippo Santoro
Sabato 12 Aprile 2014
Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli Mt (5,3)
Arrivo e accoglienza dell’Arcivescovo
in piazza Castello
Canto: Scatenate la gioia
Uscite dalle case voi, che siete chiusi dentro,
venite qui tra noi, qualcosa sta accadendo.
Qui non piove, qui c’è solo sole,
fate in fretta, mancate solo voi.
Muovi i piedi tu, tu che stai ascoltando,
e le mani tu, per tenere il tempo.
Segui il ritmo di questa canzone,
tutti pronti, possiamo dare il via.
Rit. Scatenate la gioia,
Oggi qui si fa festa
dai cantate con noi,
qui la festa siamo noi (2 volte)
Non si sente bene qui, qualcuno canta piano,
fatti trascinare tu, non puoi farne a meno.
Se non canti, togli il tuo colore,
all’arcobaleno di questa canzone. Rit.
Siamo in tanti qui, a cantare forte
che la gioia entra basta aprir le porte.
Qui nell’aria si sente un buon profumo
se ci stai, non manca più nessuno. Rit.
Il responsabile del Servizio per la Pastorale Giovanile Diocesana
rivolge parole di saluto a Mons. Filippo Santoro
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GMG 2014
Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5,3)
L’Arcivescovo saluta i giovani presenti
e invita all’ascolto del Papa
Lettore: Dal messaggio del S. Padre Francesco
per la XXIX Giornata Mondiale della Gioventù
Cari giovani,
è impresso nella mia memoria lo straordinario incontro vissuto a Rio de
Janeiro, nella XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù: una grande festa della fede e della fraternità! La brava gente brasiliana ci ha accolto con le braccia spalancate, come la statua del Cristo Redentore che dall’alto del Corcovado
domina il magnifico scenario della spiaggia di Copacabana. Sulle rive del mare
Gesù ha rinnovato la sua chiamata affinché ognuno di noi diventi suo discepolo
missionario, lo scopra come il tesoro più prezioso della propria vita e condivida
questa ricchezza con gli altri, vicini e lontani, fino alle estreme periferie geografiche ed esistenziali del nostro tempo.
Breve commento dell’Arcivescovo
Lettore: Quest’anno, in previsione della prossima GMG,
mediteremo sulla prima Beatitudine:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,3)
Scrive Papa Francesco: “Ci fa sempre molto bene leggere e meditare le
Beatitudini! Gesù le ha proclamate nella sua prima grande predicazione, sulla
riva del lago di Galilea. C’era tanta folla e Lui salì sulla collina, per ammaestrare
i suoi discepoli, perciò quella predica viene chiamata “discorso della montagna”.
Nella Bibbia, il monte è visto come luogo dove Dio si rivela, e Gesù che predica
sulla collina si presenta come maestro divino, come nuovo Mosè. E che cosa
comunica? Gesù comunica la via della vita, quella via che Lui stesso percorre,
anzi, che Lui stesso è, e la propone come via della vera felicità. In tutta la sua
vita, dalla nascita nella grotta di Betlemme fino alla morte in croce e alla risurrezione, Gesù ha incarnato le Beatitudini. Tutte le promesse del Regno di Dio si
sono compiute in Lui. Nel proclamare le Beatitudini Gesù ci invita a seguirlo, a
percorrere con Lui la via dell’amore, la sola che conduce alla vita eterna. Non è
una strada facile, ma il Signore ci assicura la sua grazia e non ci lascia mai soli”.
GMG 2014
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Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli Mt (5,3)
Accogliamo la Parola
Un diacono porta l’Evangeliario accompagnato da dodici sacerdoti rappresentanti le vicarie della nostra arcidiocesi. Giunti al
centro della piazza, i sacerdoti consegnano i nastri a dei ragazzi
che ne prendono il posto.
La consegna è segno che tutti siamo chiamati ad accogliere Cristo che è la
Parola di Vita, scoprendoci parte attiva della Chiesa e dell’annuncio.
Lettore: Il Vangelo è la Parola di Dio che ci nutre,
è la Buona Novella del Maestro, è il verbo di Dio, Nostro Signore Gesù Cristo, che si è fatto uomo
e ci salva con il sacrificio della Croce.
È la Verità che ci fa liberi,
È Cristo Spiritualmente presente tra noi
Canto: Mani
Vorrei che le parole mutassero in preghiera
e rivederti o Padre che dipingevi il cielo.
Sapessi quante volte guardando questo mondo
vorrei che tu tornassi a ritoccare il cuore.
Vorrei che le mie mani avessero la forza
per sostenere chi non può camminare
Vorrei che questo cuore che esplode in sentimenti
diventasse culla per chi non ha più madre...
Rit. Mani, prendi queste mie mani,
fanne vita, fanne amore
braccia aperte per ricevere... chi è solo.
Cuore, prendi questo mio cuore,
fa che si spalanchi al mondo
germogliando per quegli occhi
che non sanno pianger più.
Sei tu lo spazio che desidero da sempre,
so che mi stringerai e mi terrai la mano.
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GMG 2014
Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5,3)
Fa che le mie strade si perdano nel buio
ed io cammini dove cammineresti Tu.
Tu soffio della vita prendi la mia giovinezza
con le contraddizioni e le falsità.
Strumento fa che sia per annunciare il Regno
a chi per queste vie Tu chiami Beati... Rit.
Noi giovani di un mondo che cancella i sentimenti
e inscatola le forze nell’asfalto di città.
Siamo stanchi di guardare siamo stanchi di gridare
ci hai chiamati siamo Tuoi cammineremo insieme... Rit.
Inizio preghiera
V. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T.Amen.
V. La grazia, la pace e la gioia di Dio nostro Padre sia con tutti voi.
T. E con il tuo spirito.
Arcivescovo: Gesù ci interpella, cari giovani, perché rispondiamo alla sua proposta di vita, perché decidiamo quale strada
vogliamo percorrere per arrivare alla vera gioia. Si tratta di una
grande sfida di fede. Gesù non ha avuto paura di chiedere ai suoi
discepoli se volevano davvero seguirlo o piuttosto andarsene per
altre vie (cfr Gv 6,67). E Simone detto Pietro ebbe il coraggio di
rispondere: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna» (Gv 6,68). Se saprete anche voi dire “sì” a Gesù, la vostra giovane vita si riempirà di significato, e così sarà feconda. (Messaggio
GMG 2014).
Lasciamoci illuminare e guidare dalla Parola di Dio, cerchiamo di scoprire
nella nostra vita le beatitudini elencate da Matteo. Cerchiamo di scoprire
se la nostra vita è un dono per amore secondo l’ideale delle Beatitudini.
V. Procediamo in pace!
T. Nel nome di Cristo. Amen!
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Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli Mt (5,3)
Verso la Cattedrale
Guidati dalla Parola del Vangelo
e custoditi dal nostro Pastore,
ci avviamo in pelleg rinaggio
L’Evangeliario ci precede con i dodici ragazzi che portano i nastri. Seguono tutti gli altri.
Chiude la processione l’arcivescovo con i presbiteri presenti.
Spiegazione dell’ordine processionale.
La Parola guida il nostro cammino verso la Croce, sopraggiunti in Cattedrale l’evangeliario verrà riposto ai piedi della croce. I
giovani seguono la Parola ed essa li conduce alla loro piena realizzazione. I Pastori seguono i giovani, garantendo loro di non smarrirsi lungo la strada.
“I Pastori sappiano essere davanti al gregge per indicare la strada, in mezzo al gregge per mantenerlo unito, dietro al gregge per evitare che qualcuno rimanga indietro e perché lo stesso gregge ha, per così dire, il fiuto nel
trovare la strada”.
“Per questo, essere Pastori vuol dire anche disporsi a camminare in mezzo
e dietro al gregge: capaci di ascoltare il silenzioso racconto di chi soffre e
di sostenere il passo di chi teme di non farcela; attenti a rialzare, a rassicurare e a infondere speranza”.
(tratti da alcuni interventi di Papa Francesco)
Arrivo in Cattedrale
I giovani entrano, mentre il coro esegue dei canti di accoglienza. L’Arcivescovo è accolto nella sua chiesa di pietre dalla sua chiesa viva.
L’Evangeliario viene posto ai piedi della croce diocesana dei
giovani.
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GMG 2014
Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5,3)
Canto: Emmanuel
Dall’orizzonte una grande luce
viaggia nella storia
e lungo gli anni ha vinto il buio
facendosi Memoria,
e illuminando la nostra vita
chiaro ci rivela
che non si vive se non si cerca
la Verità...
Da mille strade arriviamo a Roma
sui passi della fede,
sentiamo l’eco della Parola
che risuona ancora
da queste mura, da questo cielo
per il mondo intero
è vivo oggi, è l’Uomo vero:
Cristo tra noi.
Rit. Siamo qui
sotto la stessa luce,
sotto la sua croce
cantando ad una voce.
È l’Emmanuel,
Emmanuel, Emmanuel.
È l’Emmanuel, Emmanuel.
Dalla città di chi ha versato
il sangue per amore
ed ha cambiato il vecchio mondo
vogliamo ripartire.
Seguendo Cristo, insieme a Pietro,
rinasce in noi la fede,
Parola viva che ci rinnova
e cresce in noi. Rit.
GMG 2014
Un grande dono che Dio ci ha fatto
è Cristo, il suo Figlio,
e l’umanità è rinnovata,
è in Lui salvata.
È vero uomo, è vero Dio,
è il Pane della Vita,
che ad ogni uomo ai suoi fratelli
ridonerà. Rit.
La morte è uccisa,
la vita ha vinto,
è Pasqua in tutto il mondo,
un vento soffia in ogni uomo
lo Spirito fecondo,
Che porta avanti nella storia
la Chiesa sua sposa,
sotto lo sguardo di Maria,
comunità. Rit.
Noi debitori del passato
di secoli di storia,
di vite date per amore,
di santi che han creduto,
di uomini che ad alta quota
insegnano a volare,
di chi la storia sa cambiare,
come Gesù. Rit.
È giunta un’era di primavera,
è tempo di cambiare.
È oggi il giorno sempre nuovo
per ricominciare, per dare svolte,
parole nuove e convertire il cuore,
per dire al mondo, ad ogni uomo:
Signore Gesù. Rit.
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Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli Mt (5,3)
Lettore: Il Papa invita alla non violenza
Questo nostro mondo nel cuore e nella mente di Dio è la “casa dell’armonia
e della pace” ed è il luogo in cui tutti possono trovare il proprio posto e sentirsi
“a casa”, perché è “cosa buona”. Tutto il creato forma un insieme armonioso,
buono, ma soprattutto gli umani, fatti ad immagine e somiglianza di Dio, sono
un’unica famiglia, in cui le relazioni sono segnate da una fraternità reale non
solo proclamata a parole: l’altro e l’altra sono il fratello e la sorella da amare, e
la relazione con il Dio che è amore, fedeltà, bontà si riflette su tutte le relazioni
tra gli esseri umani e porta armonia all’intera creazione. Il mondo di Dio è un
mondo in cui ognuno si sente responsabile dell’altro, del bene dell’altro.
Ma domandiamoci adesso: è questo il mondo in cui noi viviamo? Il creato
conserva la sua bellezza che ci riempie di stupore, rimane un’opera buona. Ma
ci sono anche “la violenza, la divisione, lo scontro, la guerra”. Questo avviene
quando l’uomo, vertice della creazione, lascia di guardare l’orizzonte della bellezza e della bontà, si chiude nel proprio egoismo. Quando l’uomo pensa solo a
sé stesso, ai propri interessi e si pone al centro, quando si lascia affascinare dagli idoli del dominio e del potere, quando si mette al posto di Dio, allora guasta
tutte le relazioni, rovina tutto; e apre la porta alla violenza, all’indifferenza, al
conflitto. Esattamente questo è ciò che vuole farci capire il brano della Genesi in cui si narra il peccato dell’essere umano: l’uomo entra in conflitto con se
stesso, si accorge di essere nudo e si nasconde perché ha paura (Gen 3,10), ha
paura dello sguardo di Dio; accusa la donna, colei che è carne della sua carne
(v. 12); rompe l’armonia con il creato, arriva ad alzare la mano contro il fratello
per ucciderlo.
Testimonianza
di un volontario dell’Associazione “Amici di Marcellino”
Canto: Inno alla Carità
Posso parlare le lingue del mondo
ma senza l’amor nulla vale.
Posso conoscere tutti i misteri
ma senza l’amor nulla vale.
Posso donare le mie ricchezze
ma senza l’amor nulla vale.
Posso bruciare anche il mio corpo
ma senza l’amor nulla vale.
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L’amore è benigno e paziente,
l’amore non è invidioso,
l’amore è umile e buono,
non cerca il proprio interesse.
L’amore non sa di amare,
non tiene conto del male,
non si compiace dell’ingiustizia
ma cerca la verità.
GMG 2014
Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5,3)
L’amore, poi, copre ogni cosa,
sempre dimostra fiducia.
L’amore spera oltre la morte,
con calma tutto sopporta.
Scompariranno le profezie
assieme a tutta la scienza,
però l’amore non avrà fine
e la più grande virtù è l’amore.
Lettore: Il Papa denuncia i casi di abbandono
L’amore di Dio aggiusta i nostri sbagli, le nostre storie di peccatori, perché il Signore non ci abbandona mai, anche se noi non capiamo il suo amore: è
quanto ha affermato il Papa celebrando lunedì mattina la Messa a Santa Marta
in questo primo lunedì del Tempo ordinario.
“Sembra che Simone, Andrea, Giacomo, Giovanno siano stati definitivamente eletti, sì sono stati eletti! Ma loro in questo momento non sono stati definitivamente fedeli! Dopo questa elezione hanno sbagliato, hanno fatto proposte
non cristiane al Signore: hanno rinnegato il Signore! Pietro in grado superlativo, gli altri per timore: sono spaventati e sono andati vita. Hanno abbandonato
il Signore. Il Signore prepara. E poi, dopo la Resurrezione, il Signore ha dovuto continuare questo cammino di preparazione sino al giorno di Pentecoste. E
dopo Pentecoste anche qualcuno di questi Pietro, per esempio ha sbagliato e
Paolo ha dovuto correggerlo. Ma il Signore prepara”.
“E quando le cose non vanno bene, Lui si immischia nella storia e arrangia la situazione e va avanti con noi. Ma pensiamo alla genealogia di Gesù Cristo,
a quella lista: questo genera questo, questo genera questo, questo genera questo… In quella lista di storia ci sono peccatori e peccatrici. Ma come ha fatto il
Signore? Si è immischiato, ha corretto la strada, ha regolato le cose. Pensiamo al
grande Davide, un grande peccatore e poi un grande santo. Il Signore sa! Quando il Signore ci dice ‘Con amore eterno, Io ti ho amato’ si riferisce a questo. Da
tante generazioni il Signore ha pensato a noi, a ognuno di noi!”.
Testimonianza
di un volontario dell’Associazione “Amici di Marcellino”
Canto: Il canto dell’amore
Se dovrai attraversare il deserto
non temere io sarò con te
se dovrai camminare nel fuoco
la sua fiamma non ti brucerà
seguirai la mia luce nella notte
GMG 2014
sentirai la mia forza nel cammino
io sono il tuo Dio, il Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato
ti ho chiamato per nome
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Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli Mt (5,3)
io da sempre ti ho conosciuto
e ti ho dato il mio amore
perché tu sei prezioso ai miei occhi
vali più del più grande dei tesori
io sarò con te dovunque andrai.
Non pensare alle cose di ieri
cose nuove fioriscono già
aprirò nel deserto sentieri
darò acqua nell’aridità
perché tu sei prezioso ai miei occhi
vali più del più grande dei tesori
io sarò con te dovunque andrai
perché tu sei prezioso ai miei occhi
vali più del più grande dei tesori
io sarò con te dovunque andrai.
Io ti sarò accanto sarò con te
per tutto il tuo viaggio sarò con te
io ti sarò accanto sarò con te
per tutto il tuo viaggio sarò con te.
Lettore: Il Papa e l’aiuto fraterno
Ma Papa Francesco sottolinea che “non esistono solo le povertà legate
all’economia. È lo stesso Gesù a ricordarcelo, ammonendoci che la nostra vita
non dipende solo dai nostri beni”. Il Papa esorta a non utilizzare i beni solo per i
propri bisogni, se offerti ad altri possono portare a “un frutto inatteso”. Il Pontefice parla inoltre del bisogno di solidarietà, di aiuto fin da quando si è bambini.
Prima servono le cure dei genitori, poi in ogni tappa della vita sarà necessario
l’aiuto di qualcuno, nessuno “riuscirà mai a strappare da sé il limite dell’impotenza davanti a qualcuno o qualcosa”.
Testimonianza
di un volontario dell’Associazione “Amici di Marcellino”
Canto: Cerco la tua voce
Dove sei perché non rispondi?
Vieni qui dove ti nascondi?
Ho bisogno della tua presenza
è l’anima che cerca te.
Spirito che dai vita al mondo
cuore che batte nel profondo
lava via le macchie della terra
e coprila di libertà.
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Rit. Soffia vento che hai la forza
di cambiare fuori e dentro me
questo mondo che ora gira
che ora gira attorno a te.
Soffia proprio qui fra le case
nelle strade della mia città
tu ci spingi verso un punto che
rappresenta il senso del tempo
il tempo dell’unità.
GMG 2014
Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5,3)
Rialzami e cura le ferite
riempimi queste mani vuote
sono così spesso senza meta
e senza te cosa farei?
Spirito oceano di luce
parlami cerco la tua voce
traccia a fili d’oro la mia storia
e intessila d’eternità. Rit.
Gesù è in mezzo a noi
Esposizione del Santissimo Sacramento con un canto adatto di
adorazione. Durante la preghiera a Gesù Eucaristia ci metteremo
in ginocchio.
Stare inginocchiati ci fa ricordare che siamo davanti al Signore e lo riconosciamo come l’Unico della nostra vita.
Canto: Adoro Te
Sei qui davanti a me, o mio Signore,
sei in questa brezza che ristora il cuore,
roveto che mai si consumerà,
Presenza che riempie l’anima.
Rit. Adoro Te, fonte della Vita,
adoro Te, Trinità infinità.
I miei calzari leverò su questo santo suolo,
alla presenza Tua mi prostrerò.
Sei qui davanti a me, o mio Signore,
nella Tua grazia trovo la mia gioia.
Io lodo, ringrazio e prego perchè
il mondo ritorni a vivere in Te. Rit.
Adorazione silenziosa
Dal Vangelo secondo Matteo (5,1-12)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestra-
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Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli Mt (5,3)
va dicendo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli
afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati
quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati Figli di Dio. Beati i
perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi
quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di
male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi”.
Parola del Signore
Riflessione dell’Arcivescovo
Canto: Beati voi
Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi.
Se sarete poveri nel cuore, beati voi,
sarà vostro il regno di Dio Padre.
Se sarete voi che piangerete, beati voi,
perché un giorno vi consolerò.
Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi.
Se sarete miti verso tutti, beati voi,
erediterete tutto il mondo.
Quando avrete fame di giustizia, beati voi,
perché un giorno io vi sazierò.
Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi.
Se sarete misericordiosi, beati voi,
la misericordia troverete.
Se sarete puri dentro il cuore, beati voi,
perché voi vedrete il Padre mio.
Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi.
Se lavorerete per la pace, beati voi,
chiameranno voi Figli di Dio.
Se per causa mia voi soffrirete, beati voi,
sarà grande in voi la santità.
Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi ... (4)
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Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5,3)
Padre Nostro
L’Arcivescovo impartisce la benedizione finale
Saluto finale dell’Arcivescovo
con l’annuncio della Giornata mondiale di preghiera
per le Vocazioni e per la GMG del 2016
“Cari giovani, sono lieto di annunciarvi che la prossima tappa del pellegrinaggio intercontinentale dei giovani sarà a Cracovia
dal 25 luglio al primo agosto 2016. Per scandire il nostro incontro, nei prossimi tre anni vorrei riflettere con voi sulle Beatitudini evangeliche che leggiamo nel Vangelo di San Matteo (5,1-12).
Quest’anno abbiamo iniziato meditando sulla prima: ”Beati i
poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli”; per il 2015 “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”; infine, nel 2016, il tema
sarà “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”.
Arcivescovo: Andate nella pace del Signore e mostrate al mondo
che la fede porta felicità, gioia vera, piena e duratura.
T. Rendiamo grazie a Dio.
Canto: Gioia che invade l’anima
Gioia che invade l’anima e canta, gioia
di avere Te, resurrezione e vita infinita,
vita dell’unità.
La porteremo al mondo che attende,
la porteremo, là dove si sta spegnendo la vita, vita si accenderà.
Perché la tua casa è ancora più grande, grande come sai tu, grande come
la terra nell’universo che vive in Te;
continueremo il canto delle tue lodi,
noi con la nostra vita con Te (2 v).
GMG 2014
Ed ora, via! A portare l’amore nel
mondo, carità nelle case, nei campi,
nella città.
Liberi a portare l’amore nel mondo,
verità nelle scuole, in ufficio,
dove sarà: e sarà vita nuova!
Fuori il mondo chiama anche noi con
il canto delle tue lodi, nella vita con
Te.
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Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli Mt (5,3)
CANTI PER L’ANIMAZIONE
1. Come Tu mi vuoi
Eccomi Signor, vengo a te mio re, che si compia in me la tua volontà.
Eccomi Signor, vengo a te mio Dio, plasma il cuore mio e di te vivrò.
Se tu lo vuoi Signore manda me e il tuo nome annuncerò.
Rit. Come tu mi vuoi io sarò, dove Tu mi vuoi io andrò.
Questa vita io voglio donarla a Te
per dar gloria al Tuo nome mio re.
Come tu mi vuoi io sarò, dove Tu mi vuoi io andrò.
Se mi guida il tuo amore paura non ho,
per sempre io sarò come Tu mi vuoi.
Eccomi Signor, vengo a Te mio Re, che si compia in me la tua volontà.
Eccomi Signor, vengo a te mio Dio, plasma il cuore mio e di te vivrò
Tra le tue mani mai più vacillerò e strumento tuo sarò.
2. Ecco il nostro sì
Fra tutte le donne scelta in Nazareth,
sul tuo volto risplende il coraggio di quando hai detto “Sì”.
Insegna a questo cuore l’umiltà,
il silenzio d’amore, la Speranza nel Figlio tuo Gesù
Rit. Ecco il nostro Sì, nuova luce che rischiara il giorno,
è bellissimo regalare al mondo la Speranza.
Ecco il nostro Sì, camminiamo insieme a te Maria,
Madre di Gesù, madre dell’umanità
Nella tua casa il verbo si rivelò
nel segreto del cuore il respiro del Figlio Emmanuel.
Insegna a queste mani la fedeltà,
a costruire la pace, una casa comune insieme a te. Rit.
Donna dei nostri giorni sostienici,
guida il nostro cammino con la forza di quando hai detto “Sì”.
Insegnaci ad accogliere Gesù,
noi saremo Dimora, la più bella poesia dell’anima. Rit.
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Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5,3)
3. Sono qui a lodarti
Luce del mondo nel buio del cuore
vieni ed illuminami,
Tu mia sola speranza di vita,
resta per sempre con me.
Rit. Sono qui a lodarti,
qui per adorarti,
qui per dirti che tu sei
il mio Dio
E solo Tu sei Santo,
sei meraviglioso,
degno e glorioso sei per me.
Re nella storia Re nella Gloria,
sei sceso in Terra fra noi.
Con umiltà il tuo trono hai lasciato,
per dimostrarci il tuo amor. Rit.
E solo Tu sei Santo, sei meraviglioso,
degno e glorioso sei per me.
Non so quanto è costato a te.
Morire in croce lì per me (4 volte).
Rit.
E solo Tu sei Santo, sei meraviglioso,
degno e glorioso sei per me. (3X)
Non so quanto è costato a te.
Morire in croce li per me. (2X). Rit.
4. Danza la vita
Solista:
Canta con la voce e con il cuore,
con la bocca e con la vita,
canta senza stonature,
la verità…del cuore.
Canta come cantano i viandanti
Tutti:
canta come cantano i viandanti
S: non solo per riempire il tempo
T: non solo per riempire il tempo
S: Ma per sostenere lo sforzo
T: Ma per sostenere lo sforzo
Canta e cammina (2 volte)
S: Se poi, credi non possa bastare
segui il tempo, stai pronto e…
GMG 2014
Danza la vita, al ritmo dello Spirito.
Oh Spirito che riempi I nostri
Danza, danza al ritmo
che c’è in te cuor.
Danza assieme a noi
S: Cammina sulle orme del Signore,
non solo con i piedi ma
usa soprattutto il cuore.
Ama…chi è con te.
Cammina con lo zaino sulle spalle
T: Cammina con lo zaino sulle spalle
S.: la fatica aiuta a crescere
T: la fatica aiuta a crescere
S: nella condivisione
T: nella condivisione.
Canta e cammina (2volte)
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Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli Mt (5,3)
S.: Se poi, credi non possa bastare
segui il tempo, stai pronto e …
5. Jesus Christ, you are my life
Rit. Jesus Christ , you are my life,
GLORIA, GLORIA
Jesus Christ , you are my life,
GLORIA, GLORIA.
Tu sei vita, sei verità,
Tu sei la nostra vita,
camminando insieme a Te
vivremo in Te per sempre. Rit.
Ci raccogli nell’unità,
riuniti nell’amore,
nella gioia dinanzi a Te
cantando la Tua gloria. Rit.
Nella gioia camminerem,
portando il Tuo Vangelo,
testimoni di carità,
Figli di Dio nel mondo. Rit.
6. Costellazioni
Non occorrono parole, a cosa serve dirselo
resta ancora poco al sole, prima del crepuscolo.
Questi giorni tanto attesi ora che finiscono
lasceranno tracce che col tempo si dissolvono
Onde sulla spiaggia che la notte mi risuonano,
le costellazioni che nel cielo adesso brillano
Eco di parole che non sai perché si dicono
ho aspettato tanto queste cose che finiscono
TI chiamerò le parole sono come sabbia al vento
e il disincanto svanisce nel risveglio
L’infinito si completa in un momento
e l’alba porta via il sonno
e l’alba porta via al sonno
Si ringraziano tutte le persone
che hanno organizzato,
collaborato e partecipato
per la realizzazione di questa giornata,
importante attività per l’Arcidiocesi di Taranto.
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