Movimento Comunitário Vida e Esperança ATTIVITà svolte 2014 2015 MANAUS - AMAZZONIA - BRASILE STORIA E PRESENTAZIONE “... è dovere della famiglia, della comunità, della società in generale e del potere pubblico assicurare, con assoluta priorità, l’attuazione dei diritti che riguardano la vita, la salute, l’alimentazione, l’educazione, lo sport, lo svago, la professionalizzazione, la cultura, la dignità, il rispetto, la libertà e la convivenza famigliare e comunitaria”. Legge 8.069 dell’ ECA, articolo 4 e articolo 227 del CF. Basandosi su questo diritto fondamentale e sul desiderio di seguire Gesù Cristo, nelle aree missionarie di Santa Monica e santa Elena (che si trovano nella zona Nord della periferia di Manaus), è sorto nel 1997 un Movimento Comunitario. I coordinatori delle comunità cattoliche si sono uniti e hanno cominciato a cercare il modo di aiutare le famiglie più povere, e in particolare i bambini e gli adolescenti in situazione di rischio, emarginati dalla società. È importante ricordare la presenza coraggiosa di don Riccardo Zanchin, ispiratore del Movimento, che si è dedicato con forza a questa causa fino ad oggi. Il Movimento ha iniziato le sue attività nel 1997 con classi di rinforzo scolastico e alfabetizzazione di adulti. Nel 1998 si è avvertita la necessità di un riconoscimento giuridico e così si è istituito il “Movimento Comunitario Vita e Speranza” (MCVE) che, conforme all’articolo 2 del suo statuto, ha come scopo principale quello di “incentivare gli abitanti dell’Area Missionaria di Santa Monica e Sant’Elena e dei quartieri vicini a prendere iniziative e sviluppare atteggiamenti che promuovano e difendano la cittadinanza e la dignità di tutti, dando però la priorità agli esclusi, agli emarginati e ai poveri, soprattutto giovani, attraverso attività di educazione integrale e formazione al lavoro”. Il Movimento negli anni 1999 e 2000 ha continuato il suo cammino con le Scuoline comunitarie per i bambini. Nel frattempo si erano presentate anche altre necessità: poiché molti bambini andavano a scuola senza mangiare a causa del basso reddito delle loro famiglie, si è pensato di avviare alcuni gruppi di Economia solidale con i genitori, per offrire alle famiglie nuove risorse economiche. Inoltre, il desiderio di donare nuove opportunità agli adolescenti che stavano vivendo situazioni di disagio ha fatto sorgere in quegli anni il Progetto Orto. Nel 2001 è iniziato invece il progetto Raggio di Luce volto ad accogliere adolescenti incinte o già mamme per dar loro una nuova prospettiva di vita. Nel 2002, attraverso alcune sponsorizzazioni, siamo riusciti a realizzare il sogno di aprire delle Scuole di informatica in alcune comunità. Nel 2003, come risposta alla situazione di scarsa igiene e alla proliferazione di malattie nelle comunità, è sorta l’Equipe Ambientale, che ancora oggi lavora nei quartieri promuovendo campagne di educazione ambientale, raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti. Nel 2004 abbiamo iniziato il lavoro Contro la violenza domestica, e in particolare abbiamo cercato di contrastare la violenza sulle donne. Abbiamo accompagnato e sostenuto alcune mamme dei bambini dei nostri progetti che ci avevano chiesto aiuto per uscire da situazioni di violenza. Nel 2013, per continuare a servire le comunità in modo adeguato e degno, e per rispondere alle nuove esigenze dei giovani, abbiamo unificato i progetti Orto e Raggio di Luce creando un nuovo progetto che mira allo sviluppo integrale dell’essere umano attraverso attività di formazione, laboratori, accompagnamento psicologico ed educativo. Questo nuovo progetto si svolge in uno spazio dell’Area missionaria chiamato Centro di Formazione Awa’re e propone inclusione digitale, economia solidale, sport e cultura, mediazione di lettura, rinforzo scolastico, accompagnamento sociale e psicologico. Così è continuato fino ad oggi il cammino del Movimento Comunitario Vita e Speranza, grazie anche a numerosi finanziatori che, identificandosi con la nostra causa, hanno donato forza e un sostegno significativo per l’organizzazione e il miglioramento dei progetti. Il lavoro realizzato dall’MCVE non mira all’assistenzialismo, ma cerca di far sì che ogni partecipante ai vari progetti si trasformi in un agente-protagonista della propria storia nella società. L’MCVE, come Gesù Cristo, continua ancora oggi a gridare contro le situazioni che uccidono la vita, indicando cammini più giusti ed egualitari, credendo e mostrando nella pratica che un mondo migliore è possibile, con Vita e Speranza per tutti. INTRODUZIONE Il Movimento Comunitario Vita e Speranza con questa relazione vuole presentare i progetti svolti fornendo anche alcuni dati. Sono state realizzate molte attività, dalle visite alle famiglie per l’iscrizione, ai progetti educativi, alle manifestazioni pubbliche. L’MCVE ha sviluppato 10 linee di azione coinvolgendo circa 3000 bambini e adolescenti con i loro familiari e realizzando più di 3000 attività. I progetti si sono sviluppati grazie a un’équipe di 35 persone che comprende educatori, coordinatori, volontari e stagisti. I nostri servizi di psicologia e assistenza sociale hanno offerto consulenze e formazione a 950 persone coinvolte nei progetti. Gli educatori hanno potuto partecipare a 20 incontri di formazione, a un ritiro spirituale e a una gita. il Gruppone Missionario, padrini, scuole e parrocchie italiane, il Centro Quest’anno i nostri sostenitori sono stati: Missionario Diocesano di Treviso, la SEAS (Secreteria Statale di Assistenzia Sociale e Cittadinanza), FPS (Fondo di Promozione Sociale). Nostri collaboratori sono stati: l’Area Missionaria di Santa Helena (che ha concesso gli spazi delle comunità per lo svolgimento dei progetti), “Sesc Mesa Brasil” (donazione di alimenti), l’Università Nilton Lins (stagiste), il CETAM e il Centro di Democratizzazione dell’Informatica (laboratori di inclusione digitale), CDI, SEDUC (alfabetizzazione di giovani e adulti). L’anno è stato segnato da diversi eventi significativi, soprattutto a causa dei cambiamenti verificatisi nel 2013 e nel 2014. Abbiamo vissuto dei momenti difficili: è stato necessario costituire una nuova coordinazione e ottenere di nuovo il permesso all’uso delle strutture per i progetti. Con l’aiuto dello Spirito Santo di Dio questo processo di cambiamento è stato superato; siamo riusciti a camminare con tutti in modo armonioso e a strutturare una nuova gestione del Movimento, riaffermando che la nostra missione è continuare il lavoro che già veniva svolto. Attraverso vari incontri abbiamo coinvolto e reso partecipi di questi cambiamenti tutti gli educatori, preparandoci insieme a nuove forme di collaborazione, ma anche tenendo sempre presenti alcuni principi di vita e cristiani. L’MCVE, negli anni, ha sempre più valorizzato la collaborazione pastorale con l’Area Missionaria di Santa Elena, realizzando assieme diverse attività. Possiamo ricordare: la partecipazione all’incontro bimestrale della Pastorale di unità, ai consigli pastorali delle comunità e dell’area missionaria; la manifestazione per la condanna dell’ex-sindaco di Coarì; la mobilitazione per la raccolta di firme per il Plebiscito popolare per la riforma politica; la campagna di sensibilizzazione per i padrini brasiliani; eventi in collaborazione con il Forum e il Consiglio dei diritti dei bambini e degli adolescenti; la presenza nel Consiglio statale dei diritti dei bambini e degli adolescenti; la vendita di alimenti in vari Festival locali in collaborazione con lo Stato dell’Amazzonia; la preparazione e la realizzazione della visita ai progetti dell’MCVE da parte del nostro vescovo, Don Sergio. Nell’Assemblea Pastorale dell’Area Missionaria, ancora una volta, i responsabili delle pastorali hanno scelto di continuare ad appoggiare in modo prioritario i progetti sociali promossi dall’ MCVE nelle comunità. Nelle pagine della storia dei 16 anni dell’ MCVE molte persone hanno lasciato il loro segno, hanno scritto la loro parte, hanno lasciato un po’ di sé, hanno portato un po’ di vita e di speranza. Perciò scriviamo qui il nostro più sincero ringraziamento per tutte le persone che da lontano e da vicino hanno donato il loro tempo, hanno donato la loro vita, hanno condiviso, hanno creduto nelle nostre attività realizzate con grande energia e determinazione, con fede e speranza, per una società senza sofferenze, senza violenza, con giustizia e uguaglianza per tutti e tutte. Con grande soddisfazione, Il coordinamento del Movimento Comunitario Vita e Speranza INCLUSIONE DIGITALE Le scuole di informatica dell’MCVE, in collaborazione con il CDI e il CETAM, offrono inclusione digitale alla popolazione della periferia di Manaus, popolazione svantaggiata rispetto alle esigenze del mercato del lavoro. Nel 2014 abbiamo organizzato corsi di informatica base e avanzata. Durante il corso è stata utilizzata la metodologia ispirata a Paulo Freire e quindi si è data importanza alla promozione di una cittadinanza attiva e critica che miri a una trasformazione della società attraverso l’uso della tecnologia. Ecco le attività realizzate dalle tre scuole di informatica, che hanno reso possibili professionalizzazione, inclusione digitale e formazione di cittadinanza attiva. ATTIVITÀ REALIZZATE Lezioni di informatica base e avanzata Settimana di uso corretto e del riciclo dei mezzi tecnologici Totale NUMERO DI CORSI Nº PROMOSSI BENEFICIARI 12 360 6 35 18 360 Il corso di informatica si è svolto dal lunedì al venerdì nelle seguenti comunità: Sagrada Família, Santo Expedito, Santa Marta. Durante l’anno si sono svolti 6 corsi di informatica di base e 6 corsi di informatica avanzata. La settimana sull’uso corretto dei mezzi tecnologici ha incluso un seminario su vantaggi e svantaggi di Internet, i diritti delle donne e i social network. Il seminario è stato gestito dall’assistente sociale del progetto “Ama la Vita”, un progetto del 18° Distretto di polizia del dipartimento di Novo Israel. Si è sottolineata la responsabilità di fare un uso corretto dei social network, cercando di mostrare i rischi che i giovani corrono nella rete. Si è discusso anche dei diritti della donna nella società. È stata inoltre realizzata un’attività di raccolta di materiale tecnologico usato per avere l’opportunità di creare altri centri di inclusione digitale e di trasformare in materiale riciclabile quello che sarebbe finito nella spazzatura. Alla fine di ogni corso si è incentivato il fatto che alcuni alunni potessero specializzarsi, diventando a loro volta educatori delle future informatica. . classi di CENTRO FORMAZIONE AWA’RÈ I principali destinatari delle attività portate avanti nel Centro di Formazione Awa’rè sono bambini, adolescenti e donne che vivono situazioni di emarginazione sociale, fragilità economica e disagio familiare. È per loro che abbiamo attivato corsi di chitarra, capoeira e calcio: per rispondere all’urgenza di toglierli dalla strada ed allontanarli da tutti i rischi ad essa connessi, proponendo loro un’alternativa che sia tanto attrattiva quanto educativa. Alle donne della comunità, molto spesso sole con figli a carico, viene proposto di partecipare ad un corso di cucina. Attraverso questo corso creano una preziosa rete di relazioni che permette loro di aiutarsi a vicenda. Inoltre, grazie a ciò che apprendono, possono iniziare semplici attività commerciali da cui trarre qualche entrata economica, che favorisce la loro indipendenza. Attraverso quotidianamente i ragazzi in un percorso educativo e formativo, che li aiuta a prendere in mano la propria vita, a rompere il circolo di i progetti del Centro Awa’rè accompagnamo violenza che spesso vivono in famiglia e a sognare un futuro diverso. Ogni giornata inizia con la pulizia degli spazi, perché ognuno si senta responsabile dell’ambiente che lo circonda. Poi si prega insieme, per imparare a condividere con gli altri la propria dimensione spirituale e per crescere nella fede. Periodicamente riflettiamo insieme su problematiche che ci toccano da vicino (ad esempio politica e cittadinanza, droga, educazione sessuale) per diventare più critici e non subire passivamente la realtà. Crediamo che la trasformazione abbia inizio nei piccoli gesti quotidiani e il Centro di Formazione si propone come un ambiente nel quale i ragazzi possono respirare relazioni divertimento regole e e sani, disciplina, cura e rispetto verso se stessi, gli altri e l’ambiente che li circonda. Solo così potranno essere figli, fratelli, cittadini testimoni del cambiamento. Nei diversi progetti dell’MCVE c’è una costante attenzione alla dimensione psicologica e sociale della vita dei ragazzi. Attraverso figure professionali come la psicologa e l’assistente sociale vengono realizzati interventi educativi e vengono periodicamente visitate le famiglie dei bambini e degli adolescenti che accompagnamo nei nostri progetti. La visita alle famiglie è un momento fondamentale per conoscere la realtà da cui provengono e i problemi che stanno vivendo, in modo da intervenire nel modo più adeguato. Uno degli obiettivi principali dell’azione psicosociale che svolgiamo è quello di accompagnare le persone in un processo di consapevolezza dei loro diritti per aiutarle a renderli effettivi, migliorando così, la qualità della vita. SCUOLINE COMUNITARIE ATTIVITÀ LUDICHE E DI CITTADINANZA Il progetto accompagna bambini ed adolescenti attraverso attività sociopedagogiche che promuovono la cittadinanza, la dignità e che sanno essere da stimolo per una trasformazione di vita. La nostra sfida è quella di avere uno sguardo sensibile e attento sull’intero contesto di vita nel quale i bambini crescono, contesto fatto di relazioni sociali ed affettive, sia familiari che comunitarie. Interveniamo con azioni di promozione e protezione che hanno origine nel pensiero di Paulo Freire, Piaget, e Maria Montessori. Le attività ludiche, cooperative, formative e culturali, vengono pianificate settimanalmente sulla base delle necessità che via via emergono dai bambini ed adolescenti, perché crediamo fortemente che questi piccoli debbano sentirsi parte della comunità, liberi di esprimersi e di far sentire la loro voce. All’inizio dell’anno abbiamo visitato le famiglie delle comunità. In questo modo abbiamo compreso la realtà in cui vivono i nostri bambini e la loro storia familiare. Abbiamo cercato di capire se frequentavano la scuola pubblica, la loro condizione abitativa, anagrafica e di salute, dando la priorità di iscrizione al progetto a coloro che più avevano bisogno del nostro servizio. Le attività si svolgono dal martedì al venerdì, riservando il lunedì alla programmazione delle attività, alla visita alle famiglie, alla formazione e valutazione del progetto. Nel progetto ha concreto il l’obiettivo di alfabetizzare tutti bambini per motivi, che, non quei diversi avrebbero altrimenti accesso alla lettura ed alla scrittura. Ad proposta arricchire la didattica si aggiungono temi trasversali come: educazione stradale, educazione ambientale, educazione alla sessualità, etica, solidarietà e diritti dei bambini. Così, nelle scuoline, oltre ai contenuti scolastici, i bambini imparano anche ad avere uno sguardo critico sulla realtà. ALCUNE DELLE ATTIVITA’ REALIZZATE: GENNAIO / FEBBRAIO: allestimento delle aule e visita alle famiglie. Crediamo che sia importante creare un ambiente accogliente in cui i bambini possano imparare divertendosi. Per questo abbiamo dedicato il primo periodo dell’anno ad abbellire e rendere stimolanti gli ambienti di apprendimento con cartelloni colorati e preparazione di materiali didattici. Le primissime attività sono state sull’accoglienza centrate e sulla conoscenza reciproca fra i bambini; inoltre tutti assieme abbiamo stabilito le regole di convivenza che ogni bambino ha firmato prendendo così l’impegno a rispettarle. Attraverso la narrazione di alcune favole, i bambini hanno riflettuto ed espresso le loro opinioni ed i loro vissuti su temi anche impegnativi come la corruzione, il traffico di droga, furti ed assassinii e tutti i tipi di violenza che la nostra città vive. La lettura ha un enorme potenziale nella formazione dei giovani perché stimola l’immaginazione e trasmette grandi insegnamenti e valori morali. Vogliamo che i bambini sappiano che loro sono il futuro del nostro pianeta, che ognuno di noi ha il diritto e il dovere di fare la propria parte nella costruzione di società più giusta. una MARZO e APRILE: nei mesi di marzo e aprile abbiamo parlato del rispetto dell’ambiente in cui viviamo. Vogliamo risvegliare bambini una ambientale, nei coscienza cioè la consapevolezza che ciascuno, attraverso piccole scelte quotidiane, può fare la differenza se saprà prendersi cura di ciò che lo circonda. MAGGIO e GIUGNO: in Brasile ciò che ha caratterizzato i mesi di maggio e giugno sono state le “feste junine” e la Coppa del mondo. I bambini percepiscono che attorno a loro c’è un grande fermento ed assieme a loro abbiamo scoperto la storia e la simbologia di questi importanti momenti LUGLIO e AGOSTO: la sessualità è una dimensione importante nella costruzione della propria identità sociale, di genere, e nelle relazioni con gli altri. Per questo abbiamo deciso di dedicare spazio a questa tematica con un’ottica educativa tesa alla prevenzione, nel rispetto di ogni fase dello sviluppo. SETTEMBRE questo mese è stato dedicato all’educazione stradale, attraverso discussione, cartelloni, gruppi costruzione attività drammatizzazioni. ludiche di di e OTTOBRE: Nel mese di ottobre abbiamo parlato dei diritti e dei doveri dei bambini e degli adolescenti, includendo la tematica delle politiche pubbliche, visto che nello stesso momento in Brasile c’era una grande mobilitazione popolare per le elezioni politiche. I bambini, non indifferenti a questo evento, ci hanno portato molte domande e curiosità; abbiamo cercato di trovare assieme a loro delle risposte. Abbiamo provato a comprendere a fondo il significato delle parole “diritto” e “dovere”, a capire che cosa questi termini comportano nella quotidianità e a cosa servono. C’è stata grande partecipazione da parte dei bambini e alla fine simulato votazione. abbiamo una Un evento importante del mese di ottobre è stato la FESTA DEI BAMBINI. Siamo stati presenti nelle varie comunità e abbiamo invitato i bambini e le loro famiglie a partecipare alla festa. Abbiamo realizzato uno spettacolo teatrale con un tema ecologico, seguito da vari laboratori divisi per fasce d’età. Infine è stata offerta una merenda e abbiamo concluso con una preghiera di ringraziamento nella quale i bambini hanno chiesto la protezione dei loro genitori. NOVEMBRE: Nel mese di novembre, abbiamo colto l’occasione del Giorno della brasiliana per cultura afro- parlare delle differenze culturali tra i diversi gruppi etnici presenti in Brasile; abbiamo conosciuto artigianati, musiche, tradizioni diverse per valorizzare la bellezza di ciascuno. DICEMBRE: Quest’anno abbiamo collaborato con il gruppo “Amici di Babbo Natale”, che il giorno di Natale consegna dei regalini ai bambini che vivono ai margini della città di Manaus. Questo gruppo ci ha consegnato 500 giochini da distribuire ai nostri bimbi. Crediamo che, al di là dell’ideologia consumistica che spesso viene associata a questa tradizione, valga la pena regalare ai bambini dei momenti felici, in cui possano dimenticare la loro difficile realtà e, attraverso i giocattoli (che molti dei nostri bambini non hanno mai ricevuto) sognare e divertirsi. Ringraziamo questo gruppo per aver collaborato con noi e per la loro testimonianza di solidarietà. Sempre nel mese di dicembre abbiamo riflettuto sul significato del Natale, sottolineando l’importanza di condividere questo momento con le proprie famiglie. Abbiamo cercato di capire come i bambini vivono il Natale nelle loro case e abbiamo voluto trasmettere il messaggio d’amore che la nascita di Gesù porta a tutti noi. PROGETTO “COSTRUENDO LA PACE IN FAMIGLIA” Con i genitori dei bambini che partecipano al progetto abbiamo parlato dei cinque tipi di violenza che quotidianamente i loro figli possono vivere: negligenza, lavoro minorile, violenza fisica, psicologica e sessuale. Siamo stati presenti in quattro comunità. Ogni incontro è iniziato con una preghiera di benvenuto; poi la nostra psicologa, con il supporto di video, canzoni e dinamiche, ha coinvolto i genitori creando un buon clima di dialogo, in cui ognuno si è sentito libero di esprimere i propri vissuti e in qualche caso di chiedere aiuto. Il progetto di accompagnamento familiare si è svolto parallelamente attività portate nelle scuoline. alle avanti RACCOLTA FONDI E AUTOFINANZIAMENTO Anche a Manaus, da qualche anno, ci sono padrini e madrine brasiliani che sostengono i nostri progetti, non solo con aiuti economici, ma anche condividendo con noi la lotta, i sogni e l’attenzione per i più piccoli. Si accoglie e si fa fruttare ciò che di meglio hanno le persone: la loro solidarietà e lo spirito di fratellanza, che si esprimono attraverso la presenza agli eventi che promuoviamo, le donazioni volontarie, le preghiere, i sorrisi e altro ancora. L’MCVE sta cercando diverse maniere di autofinanziarsi: l’organizzazione di feste (come la notte culturale), la vendita di dolci preparati dalle donne che partecipano al corso di cucina nel Centro di Formazione AWA’RE’ e, recentemente, anche una bancarella di vestiti usati. MANIFESTAZIONI E ATTI PUBBLICI Crediamo fortemente che la nostra missione non può essere slegata dal contesto economico, politico e sociale del nostro Brasile. Per questo vogliamo far sentire forte la nostra voce partecipando attivamente ed in modo costruttivo a manifestazioni in favore dei diritti dei più emarginati e vulnerabili, collaborando con organizzazioni sociali che denunciano l’abuso di potere delle autorità, la mancanza di rispetto della vita, soprattutto di bambini ed adolescenti. Da quest’anno, inoltre, l’MCVE è stato scelto per entrare a far parte del Consiglio per i diritti dei bambini e degli adolescenti dello stato dell’Amazzonia. Questo per noi significa un grande passo per realizzare interventi sempre più decisivi a garanzia dei diritti dei nostri bambini ed adolescenti. Noi pensiamo al nostro servizio come ad un ponte attraverso il quale i più poveri ed i più fragili possono camminare e raggiungere una vita più giusta. SCAMBIO CULTURALE Nel 2014 l’MCVE ha accolto sei Gruppone del Missionario: Emanuele, Davide volontari Elena, Cristina, e Marino. Hanno vissuto fianco a fianco con noi in questa brasiliana, calda partecipando terra ai progetti e vivendo le piccole e grandi gioie, ma anche le fatiche quotidiane. È nata una forte amicizia, un legame importante, più forte della distanza, che tuttora vive di amore, affetto, rispetto e solidarietà. Nello stesso periodo, si trovava in Italia Nazarè Castro, coordinatrice del Movimento, con la sua famiglia: il marito Pedro Paulo e Pietra, la loro bambina di 3 anni. Grazie a questo scambio è stato possibile far conoscere i diversi cambiamenti che hanno interessato la direzione e la struttura del Movimento, conoscere e condividere l’impegno ed il lavoro del Gruppone Missionario, rafforzare il legame di amicizia e di fiducia che ci lega da oltre 15 anni. Quale può essere il tuo impegno? Con il contributo di 18 euro mensili per 12 mesi puoi sostenere i vari progetti e aiutare i bambini e le loro famiglie a migliorare le loro attuali condizioni di vita. C/C n° 28950319 intestato a: Associazione Gruppone Camposampiero Progetto Menor – Manaus Per adesioni e informazioni: Serena e Bepi 049.5794946 348.5474436 Stefania e Rudi 049.5791320 346.9682472 Francesca e Marco 0422.340390 Francesca e Diego 041.442977 347.9992407 Serena e Sandro 0423.545316 331.1018234 Loredana e Gabriele 340.4274037 Iniziativa promossa e sostenuta dal Visita i siti: www.gruppone.org www.mcve.org.br