FONDATA DA FILIPPO TURATI NEL 1891
DIREZIONE
Ugo Finetti - Stefano Carluccio
(direttore responsabile)
Email: [email protected]
Grafica: Gianluca Quartuccio Giordano
Rivista di Cultura Politica, Storica e Letteraria
Anno CXXII – N. 5 / 2013
GIORNALISTI EDITORI scarl
Via Benefattori dell’Ospedale, 24 - Milano
Tel. +39 02 6070789 / 02 683984
Fax +39 02 89692452
Email: [email protected]
Registrazione Tribunale di Milano n. 646 / 8 ottobre 1948 e n. 537 / 15 ottobre 1994 – Stampa: Industria Grafica - Editoriale Pizzorni - IGEP srl - Via Castelleone, 152 - 26100 Cremona - Abbonamento annuo: Euro 50,00
Euro - 10,00
■ DAL SOCIALISMO IDENTITARIO AL “SOCIALISMO LARGO”. MATERIALI DI RINO FORMICA
LA QUESTIONE SOCIALISTA OGGI
Emanuele Ceglie
L
POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione
in a.p.D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) Art. 1
comma 1, DCB Milano - Mens.
778000 057003
9
ISSN 1827-4501
13005
a questione socialista oggi, dal Socialismo identitario al Socialismo
“largo” è un di contenitore di materiali politici. Un raccoglitore di idee, analisi, riflessioni, semplici appunti, annotazioni; il tutto utilizzato, grosso modo
dal 2007 ad oggi, per partecipare a un evento specifico oppure per fissare una linea di ragionamento da sviluppare magari in seguito e in un giro più largo di discussioni. Insomma, allo
stesso tempo un memorandum di questioni e un tracciato per una storia e un’analisi politica
della Sinistra e del Paese, una sorta di reagente chimico da immettere in un contesto di dibattito pubblico che da troppo tempo è inerte. Nel libretto c’è un cuore e un cervello, un sentimento e una ratio, entrambi impiantati nella politica. Sto parlando di Rino Formica, una figura notoriamente atipica, rispetto all’idealtipo del politico di professione che lo vuole o
tutta tattica o tutto strategia in un quadro, naturalmente, dove se messe in competizione la
tattica prevale quasi sempre sulla strategia.
Questo libretto è una specie di contenitore di materiali politici. Un raccoglitore di idee,
analisi, riflessioni, semplici appunti, annotazioni; il tutto utilizzato, grosso modo dal 2007
ad oggi, per partecipare a un evento specifico oppure per fissare una linea di ragionamento
da sviluppare magari in seguito e in un giro più largo di discussioni.
Insomma, allo stesso tempo un memorandum di questioni e un tracciato per una storia e
un’analisi politica della Sinistra e del Paese, una sorta di reagente chimico da immettere in
un contesto di dibattito pubblico che da troppo tempo è inerte.
Nel libretto c’è un cuore e un cervello, un sentimento e una ratio, entrambi impiantati nella
politica. Sto parlando di Rino Formica, una figura notoriamente atipica, rispetto all’idealtipo del politico di professione che lo vuole o tutta tattica o tutto strategia in un quadro, naturalmente, dove se messe in competizione la tattica prevale quasi sempre sulla strategia. E
perché sia chiaro che non si vuole fare qui l’agiografia del personaggio, va detto che personalità di questo tipo si sono formate in “scuole” particolari e sono maturate dentro una particolarissima esperienza storico-politica collettiva, quella del socialismo autonomista italiano,
con l’accento posto sull’aggettivo “autonomista” e senza nulla togliere al valore di altre scuole. Si sta parlando di quella particolare esperienza che ha dovuto confrontarsi e scontrasi con
l’Ideologia italiana, scritta nella Carta costituzionale, l’ideologia dello “stare assieme”. Quella
Costituzione “ideologica” voluta soprattutto dalle componenti “organiche” delle due più
grandi forze politiche dell’Italia del dopoguerra: la sinistra democristiana e il PCI disegnato
da Togliatti. Va da sé che l’Ideologia italiana poteva essere ricondotta nel solco della normalità liberaldemocratica e delle sue regole dell’alternanza, solo a patto di usare buoni gruppi
dirigenti nonché la tattica più la strategia in una combinazione positiva di ardimento tattico
e di saggezza strategica. Ecco spiegate le ragioni della formazione di un gruppo dirigente di
“eccellenza”, quello socialista ed ecco spiegate anche le “atipicità” prodotte da quella esperienza.
Quella storia finì come sappiamo nel 1993 e incominciò un’altra storia, una storia senza
più il socialismo autonomista. Anzi una storia perfino contro la memoria di quel socialismo.
Lo sviluppo impetuoso degli avvenimenti di questo ultimo ventennio associato allo status di
semplice osservatore (quasi come ufficiali della riserva!) hanno creato le condizioni giuste
per una riflessione che, in questo libretto, si srotola in più direzioni ma che sempre ritorna
al suo nucleo originario: spiegare le ragioni della “diversità” dell’esperienza democratica
nazionale e la durezza dello scontro per una risposta “normale” che i socialisti hanno voluto
offrire alla governabilità del Paese, non riuscendoci. Un punto di osservazione certamente
non neutro ma sicuramente disincantato e critico rispetto alle recriminazioni e alle pulsioni
PER ABBONARSI
Abbonamento annuo Euro 50,00 / Sostenitore Euro 100
c/c postale 30516207 intestato a Giornalisti editori scarl
Banco Posta: IBAN IT 64 A 0760101600000030516207
Banca Intesa: IBAN IT 06 O 0306901626100000066270
E-mail: [email protected]
Editore - Stefano Carluccio
La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7/08/1990 n.250
che ancora gravano sul campo di Agramante della Sinistra italiana.
Questo libretto è ispirato da Rino Formica ed è cresciuto in un rapporto pluridecennale di scambio culturale, nel senso
del confronto tra due culture politiche
con molti tratti convergenti ma non omologabili, non fosse altro che per ragioni
anagrafiche. La mia, maturata nella prima metà degli anni ‘60 tra i giovani comunisti per i quali la “via italiana al socialismo” è stata comunque una via “rivoluzionaria”, quella di Formica negli
anni “ruggenti” dell’antifascismo nelle
fila, assai scomode per quei tempi, di un
socialismo non “frontista” e che si incontrano all’angolo di strada della crisi del
berlinguerismo (siamo agli inizi degli anni ‘80) con le nuove prospettive aperte
dal riformismo del nuovo PSI.
Sullo sfondo c’era la Sinistra di governo, una sinistra che su quello sfondo oggi
proietta una immagine di sé perdente se
non informe. Se dunque l’ispirazione si deve a Formica, l’articolazione dei testi qui raccolti
mi appartiene, come mi appartengono non poche dilatazioni concettuali e di giudizio, soprattutto alcune indulgenze per un moderatismo (il fenomeno del berlusconismo) che ha dato
e sta dando pessima prova di sé ma che ha anche segnato un punto di frattura rispetto al moderatismo “consociativo” della Prima repubblica, dal quale un altro personaggio assai distante
dal “Cavaliere”, Bettino Craxi, tentò una difficile deviazione. Ebbene, di queste “forzature”
sono pienamente responsabile, nella condivisione di un punto centrale di giudizio politico e
di lettura storica delle vicende nazionali, vale a dire l’idea della forza passiva e conservatrice
esercitata dalla Costituzione “organica” sulla forma della nostra democrazia e sulla tormentata evoluzione del nostro sistema istituzionale verso un modello di governance adeguato al
tempo della globalizzazione. C’è una idea, in breve, che accomuna: la Sinistra di governo
del nuovo millennio o riparte da qui, da questa “larghezza” di visione o sarà un’altra cosa.
Per una guida alla lettura
I primi due capitoli, “La questione socialista oggi” e “Oltre la democrazia organica”, sono
rispettivamente dell’aprile e settembre 2007. Entrambi sono stati elaborati come base di discussione sulla forma della nostra democrazia nell’occasione del 60° anniversario della Carta
costituzionale. A settembre di quell’anno fu organizzato un convegno cui parteciparono vari
esponenti della Sinistra e in quella sede i due documenti furono presentati e dibattuti.
Il terzo capitolo dal titolo “Revisionismo e popolo” riproduce il documento presentato da
Formica alla manifestazione nazionale organizzata dai Socialisti democratici italiani (SDI)
per il lancio di una proposta di legge d’iniziativa popolare per l’elezione di un’Assemblea
costituente. La manifestazione si svolse a Vieste (Fg) il 21 settembre 2008.
Il quarto “L’uscita di sicurezza del Socialismo largo” è stato presentato a maggio 2012 a
Milano. La rivista e il circolo socialista “Critica sociale” convocarono i “volenterosi” per il
rilancio del quotidiano storico del PSI l’Avanti!, con Rino Formica direttore.
Il capitolo quinto “Oltre la stagione dei manifesti” e il sesto “L’Italia: una società senza nazione” sono del 2012, anno “terribile”: crisi del berlusconismo, rinascita del centrismo, il
fenomeno di massa del grillismo. E’ stata anche la stagione dei Manifesti politici, tra i quali
quello di Giulio Tremonti, al quale i due documenti, riprodotti nei capitoli quinto e sesto, rivolgono una attenzione simpatetica e alla stesso tempo critica.
Il capitolo settimo “Idee per una Sinistra senza l’idea del socialismo” e l’ottavo “Dalla
questione morale alla questione criminale: il declino della Sinistra” sono del 2013 e non hanno avuto circolazione. Vanno letti come un memorandum di questioni, predisposto con l’idea
di avviare un giro di discussioni, coinvolgendo circoli socialisti, associazioni, gruppi di militanti e di compagni. Un giro per l’Italia per parlare del “Socialismo largo”. s
Il volume è disponibile solo in formato ebook presso le librerie elettroniche (www.bookrepublic.it/book/9788868555122-la-questione-socialista-oggi/)
Scarica

La questione socialista oggi