La valutazione delle
competenze
Percorso formativo per insegnanti,
dirigenti e formatori
UCIIM Lombardia – UCIIM Milano
Milano, gennaio-maggio 2008
Percorso di autoformazione
UCIIM: Associazione professionale
cattolica di insegnanti, dirigenti e formatori.
 Ispirazione cattolica = punto di vista
culturale (personalismo pedagogico).
 Ambiente di sviluppo professionale =
nuovo modo di fare formazione in servizio.
 Autoformazione.

La valutazione delle competenze
Perché questo argomento?
 E’ l’anello mancante:

 finché
non si dice come valutare, si rischia di
non capirsi sulle competenze.
Oggi diamo il quadro, normativo e
professionale.
 Poi incontreremo gli esperti e lavoreremo
con loro.

Il quadro normativo
1997: Riforma Berlinguer.
 2000: Riforma De Mauro.
 2003: Riforma Moratti.
 2006: Riforma Fioroni.
 Tesi della continuità: dal quadro europeo.

Il quadro europeo
Raccomandazione del Parlamento
Europeo e della Commissione Europea
sulle competenze chiave per
l’apprendimento permanente (18 dicembre
2006).
 Quadro europeo delle qualifiche (bozza
ottobre 2007).

Le competenze-chiave



Competenza = combinazione di conoscenze,
abilità e atteggiamenti appropriati a contesto.
Competenze-chiave: per la realizzazione e lo
sviluppo personale, la cittadinanza attiva,
l’inclusione sociale e l’occupazione.
A conclusione dell’istruzione e formazione
iniziale  da sviluppare, mantenere, aggiornare
(apprendimento permanente).
Otto competenze-chiave

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





Comunicazione nelle lingue straniere.
Comunicazione nella lingua madre.
Competenza matematica e competenza di base
in scienza e tecnologia.
Competenza digitale.
Imparare a imparare.
Competenze interpersonali, interculturali e
sociali e competenza civica.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Consapevolezza ed espressione culturale.
Quadro europeo delle qualifiche

Competenza = comprovata capacità di
usare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in
situazione di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e/o personale.
Indicazioni per il primo ciclo

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





“Una scuola che intende educare istruendo non può
ridurre tutto il percorso della conoscenza alla semplice
acquisizione di competenze” (G. Fioroni).
(Ndr: concezione riduttiva della competenza…)
Educare la persona. Trasmettere i valori.
Insegnare a imparare e insegnare a essere.
Insegnare le regole del vivere e del convivere.
Formare cittadini italiani, europei, planetari.
Educare istruendo: aree disciplinari, obiettivi di
apprendimento, traguardi di sviluppo delle competenze.
Per lo sviluppo integrale e per il successo formativo di
ogni studente.
Scuola dell’infanzia
Sviluppare l’identità.
 Sviluppare l’autonomia.
 Sviluppare la competenza:

 Imparare
a riflettere sull’esperienza,
 descrivere la propria esperienza,
 fare domande, riflettere, negoziare i significati.

Sviluppare il senso della cittadinanza.
Scuola dell’infanzia

Campi di esperienza:
 Il
sé e l’altro,
 Il corpo in movimento,
 Linguaggi, creatività, espressione,
 I discorsi e le parole,
 La conoscenza del mondo.

Per ogni campo sono indicati “traguardi
per lo sviluppo delle competenze”.
Primo ciclo


Scuola primaria e secondaria di I grado.
Aree disciplinari:
 Linguistico-espressiva,
 Storico-geografica,
 Matematico-scientifico-tecnologica.

Per ogni disciplina sono indicati:
 Obiettivi
di apprendimento (in III e V primaria e in III
secondaria I grado).
 Traguardi per lo sviluppo delle competenze (in V
primaria e III secondaria I grado).

Non c’è più né profilo, né convivenza civile.
Documento tecnico per il
Biennio

4 assi culturali:

Linguaggi:


Matematica:


4 competenze;
Scienza e tecnologia:


6 competenze;
8 competenze di cittadinanza.





3 competenze;
Storia e società:


3 competenze.



I. Imparare a imparare;
II. Progettare;
III. Comunicare;
IV. Collaborare e partecipare;
V. Agire in modo autonomo e
responsabile;
VI. Risolvere problemi;
VII. Individuare collegamenti e
relazioni;
VIII. Acquisire e interpretare le
informazioni.
Linee guida per il Biennio


“Coniugare l’accertamento dei livelli di
conoscenza disciplinare con la verifica dei livelli
di competenza acquisiti dagli studenti, che
diventano protagonisti consapevoli del processo
valutativo”.
“Richiede un costante lavoro collegiale dei
docenti e modelli di valutazione coerenti con un
impianto centrato sulle competenze”.
Domanda

Ma che cosa sono queste competenze?
Competenza: una immagine

Parte emersa:
 Conoscenze,
 Abilità.

Parte sommersa:
 Tratti
personali,
 Immagine di sé,
 Motivazione.
Fonte: Spencer e Spencer
Lavorare per competenze significa
organizzare situazioni di apprendimento
Compiti dell’insegnante:
 Considerare i saperi come risorse da mobilitare,
 Lavorare sistematicamente per problemi,
 Inventare o ricorrere a strategie diverse d’insegnamento,
 Negoziare o portare avanti progetti con gli allievi,
 Mettere in atto ed esplicitare un nuovo contratto
didattico,
 Adottare una valutazione formativa, in situazione di
lavoro,
 Andare verso una minor divisione disciplinare.
(da: Perrenoud, 2000)
Risultati attesi:
Gli allievi:
 Danno senso agli oggetti del loro
apprendimento,
 Esplicitano le loro attese e le loro aspettative,
 Imparano a lavorare in situazione di ricerca,
 Imparano a organizzare il loro sapere e
imparano a trasferirlo.
Con una didattica che sappia organizzare
momenti di apprendimento:
Costruttivi
 Attivi
 Collaborativi
 Intenzionali
 Riflessivi
 Contestualizzati
 verificabili

Problemi aperti
Come si valutano e come si certificano
le competenze?
 In attesa di standard nazionali o di
istituto.
 Attenzione ai compiti di realtà.
 E la personalizzazione?
 Stili di apprendimento e livelli di
apprendimento.

Prossimi incontri
15 febbraio 2008:Laboratorio.
 7 marzo 2008: Mario Castoldi.
 11 aprile 2008: Piero Cattaneo.
 9 maggio 2008: Laboratorio conclusivo.

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