UNIONE EUROPEA
Fondo Sociale Europeo
Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale
Unione Europea
ISTITUTO COMPRENSIVO “P.ROSETI”
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
BICCARI (FG)
PROGRAMMAZIONE
2007-2013
PROGETTO
DIRITTI
A SCUOLA
ALBERONA
ALBERONA
BICCARI
BICCARI
ROSETO
Valfortore
ROSETO
“Educare istruendo”
“Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed
esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano
nell'ambito della loro autonomia.
Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi
determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed
economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa”
Dpr n.275 dell' 8 marzo 1999
ANNO 2009/2010
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
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“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
“DARE SENSO ALLA FRAMMENTAZIONE DEL SAPERE”
“Compito della scuola è educare istruendo le nuove generazioni.
La prima domanda da porre riguarda "chi educhiamo". Il nostro compito è quello di educare "la
persona": un essere unico ed irripetibile.
Questa persona, unica ed irripetibile, può essere educata a conoscere, ad accettare, a tirar fuori e
costruire sé, solo entrando in rapporto con la realtà che la circonda.
L'arte, la storia, la letteratura, le scienze non sono che strade tracciate da uomini per capire,
scoprire, conoscere questa realtà: per questo possono essere interessanti ed aiutare a scoprire il
sé ed apprezzare l’altro.
La scuola è luogo di incontro e di crescita di persone. Persone sono gli insegnanti e persone sono
gli allievi. Educare istruendo significa essenzialmente tre cose:
• consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e possa
essere messo a frutto;
• preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle competenze
indispensabili per essere protagonisti all'interno del contesto economico e sociale in cui vivono;
• accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie sostenendo la sua
ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria personalità.
Questa è la via italiana all'Europa e all'acquisizione delle competenze indicate a Lisbona.
Obiettivo della scuola è quello di far nascere "il tarlo" della curiosità, lo stupore della
conoscenza,la voglia di declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l'ingegno, la pluralità delle
applicazioni delle proprie capacità, abilità e competenze.
Solo così ogni persona può essere protagonista e costruire il proprio futuro in modi plurali, diversi
ed innovativi.
Educare istruendo significa incrociare lo stile cognitivo del bambino o del ragazzo.
Non è pensabile una scuola costruita su un modello unico di studente astratto.
Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi
un’identità consapevole e aperta.
La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (articoli 2
e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede
oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola,
ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di
integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie
possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e
spirituale della società” (art. 4 della Costituzione).
La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il
successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie
forme di diversità, di disabilità o di svantaggio.
Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi,
relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.
È altrettanto importante valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio che segnano le tappe
principali di apprendimento e di crescita di ogni studente.
Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione
dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla
socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo
compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a
“educare istruendo”
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un
progetto educativo condiviso.
La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime
l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita;
quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori
extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo.
Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più
ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà
più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo.
La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori.
La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti
dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il
rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali.
La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e
non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta
riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna,
invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza
della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni
religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere.
Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla
costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea,
quella mondiale.
Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo, una via privilegiata è proprio la
conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali: non si possono realizzare
appieno le possibilità del presente senza una profonda memoria e condivisione delle radici
storiche.
A tal fine sarà indispensabile una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio
nazionale, proprio per arricchire l’esperienza quotidiana dello studente con culture materiali,
espressioni artistiche, idee, valori che sono il lascito vitale di altri tempi e di altri luoghi.
La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini
dell’Europa e del mondo. I problemi più importanti che oggi toccano il nostro continente e
l’umanità tutta intera non possono essere affrontati e risolti all’interno dei confini nazionali
tradizionali, ma solo attraverso la comprensione di far parte di grandi tradizioni comuni, di
un’unica comunità di destino europea così come di un’unica comunità di destino planetaria.”
Ministero della Pubblica Istruzione
MOICLO
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
per la scuola dell’infanzia
e per il primo ciclo d’istruzione
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“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
LE SCELTE PRIORITARIE
“SVILUPPARE LE COMPETENZE PER LA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA”.
L’Unione Europea ha invitato gli Stati membri a sviluppare, nell'ambito delle loro politiche
educative, strategie per assicurare che l’istruzione e la formazione iniziali offrano a tutti i giovani
non solo gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a un livello tale che li preparino alla
vita adulta, ma anche le abilità necessarie per attivare ulteriori occasioni di apprendimento lungo
tutto l’arco della vita. Le otto competenze chiave indicate nella recente Raccomandazione sono le
seguenti:
1. comunicazione nella madre lingua;
2. comunicazione nelle lingue straniere;
3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4. competenza digitale;
5. imparare ad imparare;
6. competenze sociali e civiche;
7. spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8. consapevolezza ed espressione culturale.
Parimenti il programma PISA valuta la literacy raggiunta dagli alunni, intesa come capacità di
apprendimento attraverso un processo continuo; pertanto, oggetto dell’indagine non sono tanto le
conoscenze strettamente disciplinari quanto piuttosto la capacità, in senso ampio, che i giovani
hanno sviluppato di utilizzare le abilità e le conoscenze maturate a scuola per affrontare e risolvere
problemi aventi attinenza con la vita di ogni giorno e per continuare ad imparare lungo tutto il
corso della propria esistenza.
Le definizioni di competenza relativa agli ambiti indagati dal PISA:
Competenza matematica
La competenza matematica è la capacità di un individuo di identificare e comprendere il ruolo che
la matematica gioca nel mondo reale, di operare valutazioni fondate e di utilizzare la matematica e
confrontarsi con essa in modi che rispondono alle esigenze della vita di quell’individuo in quanto
cittadino che esercita un ruolo costruttivo, impegnato e basato sulla riflessione.
Competenza di lettura
“La competenza di lettura consiste nella comprensione e nell’utilizzazione di testi scritti e nella
riflessione sui loro contenuti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie
conoscenze e potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società.”
Competenza scientifica
“La competenza scientifica è la capacità di utilizzare conoscenze scientifiche, di identificare
domande che hanno un senso scientifico e di trarre conclusioni basate sui fatti, per comprendere il
mondo della natura e i cambiamenti a esso apportati dall’attività umana e per aiutare a prendere
decisioni al riguardo.”
Problem solving
“Per problem solving si intende la capacità di un individuo di mettere in atto processi cognitivi
per affrontare e risolvere situazioni reali e interdisciplinari, per le quali il percorso di soluzione
non è immediatamente evidente e nelle quali gli ambiti di competenza o le aree curricolari che si
possono applicare non sono all’interno dei singoli ambiti della matematica, delle scienze o della
natura.”
“educare istruendo”
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
DALL’ANALISI DELLA SITUAZIONE
Strumenti d’indagine
•
•
•
•
•
Incontri/colloqui con i rappresentanti degli ENTI LOCALI
Incontri/colloqui con le famiglie
Incontri/colloqui con gli insegnanti delle classi-ponte dei diversi ordini di scuola
Lettura delle schede personali
Test d’ingresso disciplinari
BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI
•
•
•
•
•
d’identità
di autonomia
di appartenenza ad un gruppo
di comunicare
di modelli e stili di vita
In tale contesto, il nostro Istituto intende migliorare, potenziare gli aspetti positivi e minimizzare,
annullare gli aspetti negativi.
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“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
IL NOSTRO PROGETTO DI SCUOLA
“educare istruendo”
IMPARARE AD IMPARARE
PRIORITÀ
CITTADINANZA ATTIVA
COMPETENZE
LETTURA- MATEMATICA-SCIENTIFICA- PROBLEM SOLVING
SECONDA LINGUA
AZIONI PROGETTUALI
AUTOANALISI D’ISTITUTO E
VALUTAZIONE
PROMOZIONE LETTURA
E DELLE BIBLIOTECHE
CONTINUITÁ,
INTEGRAZIONE,
ORIENTAMENTO
INFORMATICA,
SCRITTURA E
DOCUMENTAZIONE
USO DIDATTICO
DEL TERRITORIO
POTENZIAMENTO LABORATORI: LETTURA, INFORMATICA, SCIENZE
FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO A TEMPO PIENO
“educare istruendo”
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
INDICE
CAPITOLO 1
Identità dell’istituzione scolastica
pag 9
CAPITOLO 2
Il curricolo
pag 14
CAPITOLO 3
Le scelte culturali e le azioni progettuali dell’Istituto
pag 27
CAPITOLO 4
Flessibilità organizzativa e didattica
pag 40
CAPITOLO 5
Progetti PON
pag 43
CAPITOLO 6
Diritti a scuola
pag 45
CAPITOLO 7
Struttura organizzativa
pag 46
CAPITOLO 8
Regolamento d’istituto
pag 50
CAPITOLO 9
Viaggi d’istruzione e visite guidate
pag. 57
CAPITOLO 10
Disciplina alunni
pag. 65
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“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
CAPITOLO 1
IDENTITÁ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
L’Istituto Comprensivo di Biccari comprende tre segmenti di scuola, suddivisi lungo un
continuum: scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Biccari,
Alberona e Roseto Valfortore.
Il territorio ricade interamente nel comprensorio del Sub-Appennino Dauno settentrionale, ai
confini della Campania e, in base alla tradizionale classificazione per zone altimetriche, per il
40% è montano e per il 60% è collinare. La zona montana presenta una rilevanza di fattori
naturali costituenti inaspettate risorse la cui valorizzazione nonché utilizzazione a fini
economici (e non solo nel settore turistico) potrebbe contribuire a ridisegnare le scelte
occupazionali degli abitanti, tradizionalmente votate all’agricoltura. Qualcosa in questo senso
si è già attivato se si pensa all’area naturale di Monte Cornacchia” e lago Pescara (Biccari), al
Parco eolico (Alberona) e all’ Osservatorio di ecologia appenninica (Roseto).
Il patrimonio edilizio dei tre comuni consta di un centro storico, poco abitato e di zone
periferiche di più recente espansione, che presentano una maggiore densità abitativa.
Oltre ai centri urbani esistono insediamenti sparsi nelle campagne, tra i quali i più
importanti sono:
- Tertiveri, Berardinone e Mezzana San Cataldo per Biccari;
- Casarsa, Tuoro Serrone, Maitini, Ischia, Mezzana, Fosso di Coccio, Candela e Valloncello
per Alberona;
- Acquabianca, Stellera, Fontana Romana, Pietra Cantata, Maitini, Iammocche, Montrelli e
Mirabella per Roseto Valfortore.
Gli abitanti di queste frazioni affluiscono nei paesi più vicini per usufruire dei servizi; la
presenza di un servizio di scuolabus ne permette l’integrazione territoriale a livello di scuola
dell’obbligo.
Nel corso degli ultimi anni, nonostante si stia assistendo all’insediamento sul territorio di
famiglie extracomunitarie, la popolazione residente nei tre comuni ha continuato a ridursi a
causa dei costanti movimenti centrifughi verso le città vicine. Si spera che i nuovi
insediamenti produttivi che ultimamente stanno sorgendo sul territorio, anche di una certa
ampiezza e diversificazione, possano in qualche maniera fronteggiare, arginandolo, questo
fenomeno di fuga.
Tessuto sociale e culturale
In tutti e tre i comuni poco spessore hanno le realtà di tipo associazionistico, anche se si
registra a tal proposito un certo risveglio, favorito dalle Pro Loco dei rispettivi centri, in
particolare per quanto concerne le attività aggregative, a sfondo sia solidaristico, rientra la nuova
associazione biccarese “Superamento handicap”(che va ad aggiungersi alla “Caritas”, al
“Volontariato Vincenziano” e all’“Ordine francescano”) sia socio-culturale, come l’associazione
“Graffiti”di Biccari che si adopera nell’attività di pubblicazione di un giornale locale; inoltre il
“Centro di aggregazione ragazzi” il “Circolo Culturale 88” e l’Oratorio “Villa Frassati” di Roseto,
nonché l’Archeoclub di Alberona.
Mancano luoghi di aggregazione per i giovani e spazi verdi attrezzati per i più piccoli, che
spesso sono costretti a giocare in strada, con tutte le insidie che questo comporta.
“educare istruendo”
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
Le mentalità e gli stili di vita di questi centri urbani si stanno assimilando a quelli propri
della città attorno a cui essi gravitano: attività sportive, musicali, o d’altro genere, qualora esse
manchino in loco, nonché l’intero ciclo d’istruzione secondaria di 2° grado, sono infatti praticati a
Lucera o a Foggia.
Sotto il profilo economico i tre paesi presentano molte affinità: in essi sembrano quasi del
tutto scomparse le attività artigianali, salvo quelle legate all’attività agricola e destinate alla
produzione di prodotti alimentari tipici.
Contesto relazionale dei ragazzi
Famiglia
La famiglia, formata da tre o quattro elementi e con condizioni economiche di medio
benessere, rappresenta ancora il più importante riferimento valoriale per i ragazzi. Certo non
mancano i fenomeni di contestazione dell’autorevolezza genitoriale; e probabilmente per questo
l’istituzione familiare sembra adottare atteggiamenti più morbidi nella gestione dei comportamenti
minorili: pone maggiore attenzione ai problemi della vita di relazione ed accetta la condivisione
del ruolo educativo con altre agenzie, con le quali si mostra disponibile alla collaborazione
attraverso un lavorio quotidiano e fruttuoso.
Gruppo amicale
Privilegiato interlocutore dei nostri ragazzi è il gruppo amicale, che presenta sovente ampie
dimensioni. Si registrano in questo contesto situazioni di interazione più fluide e transitorie che in
passato, come la nascita di gruppi spontanei che frequentano le sale giochi e gruppi amicali che
condividono la pratica sportiva, gli interessi musicali o attività ludiche al personal computer.
LE RISORSE
Il nostro istituto comprende scuole diversificate per grado ed ubicazione territoriale; si
presentano in questa sezione le “ Risorse strumentali”, le “Risorse umane e materiali” dei tre
plessi e la struttura organizzativa finalizzata a garantire integrazione ed equilibrio all’interno di
ogni singola istituzione e tra le diverse scuole.
Docenti
Infanzia
Curriculari
Sostegnp
Religione
ALBERONA
2
\
1
BICCARI
6
1
1
ROSETO VALF.
4
\
1
10
“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
Primaria
Curriculari
Sostegnp
Religione
ALBERONA
10
1
1
BICCARI
15
5
1
ROSETO VALF
10
1
2
Secondaria di 1° grado
ALBERONA
2^ Lingua.
2
Matem.
Scienze
2
2^ Lingua.
2
Matem.
Scienze
2
ROSETO VALF.RE
2^ LinLettere Inglese
gua.
3
1
1
Matem.
Scienze
2
Lettere
Inglese
3
1
Tecnol.
Musica
Arte.
1
1
1
Tecnol.
Musica
Arte.
1
1
1
Tecnol.
Musica
Arte.
1
1
1
Scienze
Motorie
1
Religione
1
Scienze
Motorie
1
Religione
1
Scienze
Motorie
1
Religione
1
Sostegno
1
BICCARI
Lettere
Inglese
3
1
Sostegno
2
Sostegno
1
Personale ATA (sede amministrativa di Biccari)
•
Direttore dei servizi generali ed amministrativi.
•
3 assistenti amministrativi.
•
12 collaboratori scolastici.
Biccari
ƒ 1 collaboratori nella scuola sec. di 1° grado e
Uffici
ƒ 2 collaboratori nella scuola primaria
ƒ 2 collaboratori nella scuola dell’infanzia
Alberona *
ƒ 3 collaboratori + 1 PERSONALE DUSMAN
Alunni
SCUOLA DELL’INFANZIA
BICCARI
ALBERONA
ROSETO
Sezioni
n.
3
1
2
Alunni
Alunni diversamente
n.
abili n.
68
2
15
\
34
\
“educare istruendo”
Alunni stranieri
n.
3
\
\
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
SCUOLA PRIMARIA:
BICCARI
ALBERONA
ROSETO
Classi
n.
7
5
5
Alunni
n.
130
40
43
Alunni diversamente
abili n.
7
2
2
Alunni stranieri
n.
6
\
\
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
BICCARI
ALBERONA
ROSETO
Classi
n.
3
3
3
Alunni
n.
60
30
26
Alunni diversamente
abili n.
2
1
1
Alunni stranieri
n.
0
0
0
RIEPILOGO GENERALE
Scuola dell’infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di
primo grado
totali
Classi
n.
Alunni
n.
6
17
117
213
Alunni
diversamente
abili n.
2
11
Alunni stranieri
n.
9
116
4
4
32
446
17
13
3
6
STRUTTURE , SPAZI, SUSSIDI
BICCARI
INFANZIA E PRIMARIA e SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La struttura che accoglie la scuola dell’Infanzia, la scuola Primaria e la scuola Secondaria
di primo grado è un complesso costituito da due edifici collegati da un corridoio coperto.
L’edificio principale è di due piani con un corpo di pianta a C, in esso ha sede al piano terra
l’amministrazione scolastica e al primo piano le aule, i laboratori ed altre strutture didattiche e/o di
supporto sono distribuite sui due piani. L’edificio laterale collegato dal corridoio è la palestra.
Tutto il complesso è recintato e dotato di parcheggio interno. Le verifiche antisismiche, le
dotazioni d’emergenza, i piani d’evacuazione ecc.. fanno del complesso una struttura sicura e
adeguata alle normative. La struttura è dotata dei seguenti laboratori e/o spazi funzionali:
- palestra;
- auditorium e teatro;
- biblioteca e laboratorio di lettura;
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“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
-
aula d’informatica;
aula di scienze fisiche, chimiche e naturali;
aula e laboratorio linguistico;
ALBERONA
INFANZIA , PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
L’edificio scolastico si sviluppa su 3 piani ed essendo ubicato su un forte pendio è consentito l’accesso ai
vari piani pressoché a livello stradale.
Attualmente il piano inferiore non ha una destinazione d’uso, mentre gli altri piani ospitano i tre ordini di
scuole.
I vani di ogni livello sono disposti in linea, in direzione est-ovest, tutti affiancati da un lungo corridoio che
ne consente l’accesso.
Al piano intermedio, dotato di doppio ingresso quasi a livello stradale (si devono scendere alcuni scalini), è
sistemata la Scuola Primaria con le 5 aule per gli alunni, l’aula di scienze, i bagni, il ripostiglio e la sala
mensa.
Al piano superiore, dotato di ingresso a livello stradale, è sistemata la Scuola Media con le 3 aule per gli
alunni, il salone del teatro, la sala professori, i bagni, l’aula che ospita una fotocopiatrice, la sala della
biblioteca, l’aula informatica e il ripostiglio.
Sullo stesso piano, ma con una geometria diversa e l’ingresso quasi a livello stradale (si devono scendere
alcuni scalini), è sistemata anche la Scuola dell’Infanzia con un ingresso vetrato, l’aula per l’unica sezione
degli alunni , la sala mensa e i servizi igienici.
Alla palestra, situata a piano terra, si accede tramite scalinata interna all’edificio scolastico.
ROSETO
INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO .
L’edificio scolastico di Roseto Valfortore ospita i tre ordini di Scuola:
Si sviluppa su tre livelli:
• Il seminterrato con cinque stanze di cui tre adibite a refettorio , due a cucina e una a dispensa.
• Il piano terra, piano d’ingresso, con ampio e luminoso atrio in cui sono situati la guardiola per il
personale ATA e il gabinetto medico. Nell’ala sinistra è situata la Scuola dell’Infanzia, dotata di tre
aule più servizi; in quella destra la Scuola Secondaria di I grado con tre aule, sala professori,
palestra, tre aule laboratorio (di lettura, musicale, artistico e scientifico ) e servizi.
• Il primo piano ospita la Scuola Primaria costituita da ampio atrio con palcoscenico, cinque aule,
laboratorio multimediale e una biblioteca.
Le aule sono tutte ampie, luminose ed accoglienti.
La Scuola rispetta le vigenti norme di sicurezza (Lg.626) ed è dotata di uscite di sicurezza sui cortili
interni ed esterni
I LABORATORI
L’attività di laboratorio è una situazione di apprendimento che coniuga conoscenze e
abilità specifiche su compiti unitari e significativi per gli alunni, possibilmente in una dimensione
operativa e progettuale che li metta in condizione di dovere e poter mobilitare l’intero sapere
esplicito e tacito di cui dispongono.
Il laboratorio è un luogo didattico nel quale i saperi di tutte le discipline vengono scoperti,
costruiti e rielaborati, secondo una dimensione metacognitiva.
Nella sua qualità di “spazio attrezzato” , il laboratorio è il luogo formativo nel quale viene
a crearsi quella situazione che Vygotsky ha chiamato “zona prossimale di sviluppo”.
“educare istruendo”
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
La caratteristica più significativa dell’attività di laboratorio, organizzato sia in gruppo
classe che in gruppo di livello, di compito e d’elezione è proprio il superamento dell’omogeneità a
tutti i costi, la rottura dell’omogeneità della classe, dove tutti fanno la stessa cosa, a beneficio di
una didattica attenta ai bisogni di ciascuno.
Il laboratorio è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la
progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare-realizzare-valutare attività vissute in modo
condiviso e partecipato con altri, e che può essere attivata sia all’interno sia all’esterno della
scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.
CAPITOLO 2
IL CURRICOLO
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia si pone la finalità di
promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.
Sviluppare l’identità significa
• imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente
sociale allargato.
• imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile,
• sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità:
figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente a una
comunità.
Sviluppare l’autonomia comporta
• l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo;
• partecipare alle attività nei diversi contesti;
• avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;
• provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto;
• esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
• esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana;
• partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie
scelte e i propri comportamenti;
• assumere atteggiamenti sempre più responsabili.
Sviluppare la competenza significa
• imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio
al confronto;
• descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando,
narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere,
negoziare i significati.
Sviluppare il senso della cittadinanza significa
14
“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
•
scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole
condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio
pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e
dei doveri;
• porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e
rispettoso del rapporto uomo-natura.
I BAMBINI, LE FAMIGLIE, L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
I bambini
Giungono alla scuola dell’infanzia con una storia.
Le loro potenzialità e disponibilità possono essere sviluppate o inibite, possono evolvere in modo
armonioso o disarmonico, in ragione dell’impegno professionale degli insegnanti, della
collaborazione con le famiglie, dell’organizzazione e delle risorse disponibili per costruire contesti
di apprendimento ricchi e significativi.
Le famiglie
Le famiglie, che rappresentano il contesto più influente per lo sviluppo dei bambini, pur nella loro
diversità sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e condivise
nella scuola, per consentire di creare una rete solida di scambi e di responsabilità comuni.
Il primo incontro con la scuola e con gli insegnanti, nonché l’esperienza scolastica dei figli
aiutano i genitori a prendere più chiaramente coscienza della responsabilità educativa che è loro
affidata.
L’ambiente di apprendimento
L’ambiente di apprendimento è organizzato dagli insegnanti in modo che ogni bambino si
senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato:
il bambino con competenze forti, il bambino la cui famiglia viene da lontano, il bambino con
fragilità e difficoltà, il bambino con bisogni educativi specifici, il bambino con disabilità, poiché
tutti devono saper coniugare il senso dell’incompiutezza con la tensione verso la propria riuscita.
La vita di relazione è caratterizzata da ritualità e da convivialità serena per incoraggiare il
bambino a ritrovarsi nell’ambiente e ad averne cura e responsabilità.
Le relazioni con gli insegnanti e fra i bambini sono un importante fattore protettivo e di
promozione dello sviluppo.
La scuola dell’infanzia organizza le proposte educative e didattiche espandendo e dando forma
alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini attraverso un curricolo esplicito.
A esso è sotteso un curricolo implicito costituito da costanti che definiscono l’ambiente di
apprendimento e lo rendono specifico e immediatamente riconoscibile:
– Lo spazio accogliente, caldo, curato, orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle
scelte educative di ciascuna scuola. È uno spazio che parla dei bambini, del loro valore, dei loro
“educare istruendo”
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bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità, attraverso l’ambiente
fisico, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare una funzionale e invitante disposizione
a essere abitato dagli stessi bambini.
– Il tempo disteso, nel quale è possibile per il bambino giocare, esplorare, dialogare, osservare,
ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività
che sperimenta e nelle quali si esercita. In questo modo il bambino può scoprire e vivere il proprio
tempo esistenziale senza accelerazioni e senza rallentamenti indotti dagli adulti.
– La documentazione, come processo che produce tracce, memoria e riflessione, che rende
visibili le modalità e i percorsi di formazione e che permette di valutare i progressi
dell’apprendimento individuale e di gruppo.
–Lo stile educativo, fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata
collegialmente, sull’intervento indiretto e di regia.
I CAMPI DI ESPERIENZA
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino,
opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi
di simbolizzazione e formalizzazione.
Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano,
dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti.
COMPETENZE CHIAVE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
IL SÉ E L’ALTRO
IDENTITÁ
• Dimostra stima e fiducia in sé stesso, sicuro di affrontare nuove esperienze.
AUTONOMIA
• Conosce e rispetta le norme che regolano la vita della comunità scolastica.
COMPETENZE
• É consapevole delle proprie esigenze e delle proprie capacità;
• Assume atteggiamenti collaborativi con gli adulti e con gli altri bambini;
• Si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto;
• Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole
di comportamento e assumersi responsabilità.
CITTADINANZA
• Scopre l’altro come persona diversa da sé, individuandone somiglianze e differenze;
• E’ consapevole della diversità e sa averne rispetto.
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“educare istruendo”
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IL CORPO IN MOVIMENTO
IDENTITÁ
• Dimostra conoscenza del proprio corpo attraverso l’esperienza sensoriale e percettiva e
fiducia delle capacità motorie.
AUTONOMIA
• Si muove con sicurezza e fiducia, usando il corpo per esprimersi e comunicare.
COMPETENZE
• Raggiunge una buona autonomia personale;
• Riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e cosa fa male;
• Conosce le diverse parti del corpo e lo rappresenta graficamente;
• Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del
corpo;
• Mantiene la postura adeguata all’attività svolta.
CITTADINANZA
• Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri, rispetta le regole.
LINGUAGGI, CREATIVITÁ, ESPRESSIONE
IDENTITÁ
• Dimostra di esprimersi creativamente con linguaggi differenti.
AUTONOMIA
• Possiede le potenzialità espressive dei materiali esplorati con i sensi.
COMPETENZE
• Utilizza le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente;
• Si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione;
• Si esprime attraverso attività manipolative, tecniche espressive;
• Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per
comunicare e per esprimersi attraverso di esse;
• Formula piani di azione, individuali e in gruppo, sceglie con cura materiali in relazione al
progetto da realizzare.
CITTADINANZA
• Condivide con gli altri il materiale e rispetta i loro bisogni e la necessità di usarli.
I DISCORSI E LE PAROLE
IDENTITÁ
• Ha fiducia delle proprie capacità.
AUTONOMIA
• Parla con sicurezza e disinvoltura.
COMPETENZE
• Ha padronanza della lingua italiana e arricchisce e precisa il suo vocabolario;
“educare istruendo”
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•
Usa il linguaggio verbale per esprimere e comunicare con gli altri idee, stati d’animo,
sentimenti, impressioni;
• Ascolta, comprende, inventa storie e narrazioni;
• Usa il linguaggio per progettare le attività e definire regole;
• Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione
attraverso la scrittura
CITTADINANZA
• Riflette e confronta lingue diverse;
• Apprezza e sperimenta la pluralità linguistica
LA CONOSCENZA DEL MONDO
IDENTITÁ
• Esplorazione, scoperta e conoscenza della realtà naturale e artificiale in riferimento a
conoscenze scientifico-matematiche.
AUTONOMIA
• Esplora la realtà, imparando a organizzare le proprie esperienze.
COMPETENZE
• Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone;
• Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali;
• Sa stabilire relazioni topologiche;
• Conta, ordina, classifica e raggruppa secondo criteri diversi;
• Valuta quantità-uguaglianza-differenze;
• Si orienta nel tempo;
• Coglie le trasformazioni naturali e i fenomeni;
• E’ curioso, esplorativo e confronta ipotesi.
CITTADINANZA
• Collabora alla realizzazione di un progetto comune.
IL PRIMO CICLO
Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.
La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona.
Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso
l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un
orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo.
Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale, che include quella strumentale e la potenzia
con un ampliamento e un approfondimento della prospettiva attraverso i linguaggi delle varie
discipline.
La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei
diritti costituzionali.
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“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
Ai bambini e alle bambine che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni
cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi
irrinunciabili.
Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline permette di esercitare
differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo
e critico.
La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline
come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e
rappresentazione del mondo.
Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come
chiavi interpretative.
Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate a trovare interconnessioni e a formulare in modo
adeguato i problemi complessi posti dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso
sapere.
L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano
di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano
forme di cooperazione e di solidarietà.
Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e
lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in
modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate
al miglioramento continuo del proprio contesto di vita.
Gli allievi imparano a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica
Italiana.
È compito ineludibile del primo ciclo garantire un adeguato livello di uso e di controllo della
lingua italiana, in rapporto di complementarità con gli idiomi nativi e le lingue comunitarie.
La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi.
La lingua scritta, in particolare, rappresenta un mezzo importante per l’organizzazione del
pensiero e della riflessione e per l’accesso ai beni culturali.
DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI
1. AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più
discipline:
lingua italiana;
lingue comunitarie;
musica;
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arte-immagine;
corpo-movimento-sport.
Tutte queste discipline, pur mantenendo un ambito di apprendimento proprio, storicamente e
convenzionalmente organizzato intorno a specifici temi e problemi, a metodi e a linguaggi propri,
concorrono a definire un’area sovradisciplinare, in cui esse ritrovano una comune matrice
antropologica.
COMPETENZE CHIAVE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO
SCUOLA PRIMARIA
LINGUA ITALIANA
L’alunno
• Individua in un testo pensieri, sentimenti, stati d’animo rispettando l’ordine causale e
temporale.
• Riconosce in un testo alcuni fondamentali connettivi (temporali, spaziali e logici).
• Esprime attraverso il parlato spontaneo affetti, emozioni e stati d’animo rispettando l’rdine
causale e temporale.
• Usa registri linguistici diversi in relazione con il contesto.
• Produce testi scritti coesi e coerenti per raccontare esperienze personali o altrui.
• Utilizza forme di lettura funzionali allo scopo.
LINGUE COMUNITARIE
L’alunno
• Comprende parole, comandi, istruzioni, semplici frasi e messaggi orali relative alle attività
svolte.
• Produce oralmente domande semplici e brevi frasi per chiedere e dare informazioni su se
stessi, l’ambiente familiare e la vita di classe.
• Comprende e riproduce espressioni familiari di uso quotidiano.
MUSICA
L’alunno
• Coglie i più immediati valori espressivi delle musiche ascoltate e le traduce con la parola,
azione motoria e disegni.
• Riconosce alcune strutture fondamentali del linguaggio musicale mediante l’ascolto di brani di
epoche e generi diversi.
• Usa le risorse espressive della vocalità nella lettura, recitazione e drammatizzazione di testi
verbali.
• Intona canti singolarmente e in gruppo.
• Usa lo strumentario di classe per sperimentare e per seguire varie modalità di produzione
sonora.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno
• Identifica in un testo visivo gli elementi del relativo linguaggio: linee, colore, ritmi delle
forme, campi, piani…..
• Analizza, classifica ed apprezza i beni del patrimonio artistico-culturale presenti sul proprio
territorio.
• Rielabora, ricombina e modifica creativamente disegni e immagini.
CORPO – MOVIMENTO – SPORT
L’alunno
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•
•
•
•
Utilizza schemi motori e posturali, le loro interazioni in situazione combinata e simultanea.
Esegue semplici composizioni motorie utilizzando un’ampia gamma di codici espressivi.
Rispetta le regole dei giochi sportivi praticati.
Riconosce il rapporto tra alimentazione e benessere fisico.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ITALIANO
Ascoltare e Parlare
L’alunno
• Usa con efficacia la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri,
• Si serve di manuali o testi di studio per ricercare, raccogliere e rielaborare dati,
informazioni, concetti, esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici.
Leggere
L’alunno
• legge in modo espressivo, usando pause e intonazioni giuste e mettendo in atto strategie
differenziate , riformulando le informazioni e riorganizzandole in modo personale
• Comprende testi di vario genere (racconti, novelle, romanzi, poesie …), individuando le
loro caratteristiche, le tecniche narrative e l’intenzione comunicativa dell’autore e
ricavando informazioni esplicite e implicite.
Scrivere
L’alunno
• Produce testi dotati di coerenza e coesione e corretti dal punto di vista ortografico,
morfosintattico, lessicale.
• Scrive testi di diversa tipologia (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo…) adeguati a: situazione, argomento, scopo, destinatario, registro
• Realizza forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi.
• Produce semplici ipertesti utilizzando l’accostamento di linguaggi verbali, iconici e sonori
utilizzando programmi di videoscrittura .
Riflettere sulla lingua
L’alunno
• È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione
orale e scritta.
• Varia i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
PRIMA LINGUA COMUNITARIA (INGLESE – LIVELLO B1)
Ascolto
L’alunno
• comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari,
inerenti alla scuola, al tempo libero
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Lettura
• Legge e individua informazioni in semplici testi di uso quotidiano e in lettere personali
Produzione orale non interattiva
• Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni; espone brevemente ragioni
e dà spiegazioni di opinioni e progetti
Interazione orale
• Interagisce con uno o più interlocutori, comprende i punti chiave di una conversazione ed
espone le proprie idee in modo chiaro e comprensibile
SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE – SPAGNOLO )
Ascolto
L’alunno
• comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad argomenti conosciuti (scuola,
vacanze, amici, passatempi…)
Lettura
• Comprende testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto (cartoline, messaggi di
posta elettronica, lettere personali, brevi articoli di cronaca…)
Interazione orale
• Si esprime linguisticamente in modo comprensibile, utilizzando espressioni adatte alla
situazione e all’interlocutore
Produzione scritta
• Scrive testi brevi e semplici, legati al proprio vissuto, esponendo opinioni personali.
• Sa redigere lettere informali, adeguate al destinatario.
MUSICA
L’alunno
• partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e
l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti
• Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali,
facendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi
• Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria
esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee
• Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi
anche di appropriati codici e sistemi di codifica
ARTE E IMMAGINE
L’alunno
• legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali
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“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
•
•
•
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del
proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione
Realizza un elaborato personale creativo, applicando le regole del linguaggio visivo,
utilizzando tecniche e materiali differenti
Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali,
utilizzando il linguaggio verbale specifico
CORPO MOVIMENTO SPORT
L’alunno
• attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, costruisce la propria identità personale e
la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti
• Utilizza gli aspetti comunicativo – relazionali del linguaggio corporeo – motorio – sportivo
• È capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di
accettare e rispettare l’altro
• È capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per
il bene comune
• Possiede conoscenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione
di corretti stili di vita
• Sperimenta i corretti valori della sport e la rinuncia a qualunque forma di violenza,
attraverso il riconoscimento di tali valori in contesti diversificati.
2. AREA STORICO-GEOGRAFICA
L'area storico-geografica è composta dalle scienze che si occupano dello studio delle società
umane, nello spazio e nel tempo: la storia e la geografia, strettamente collegate fra loro e in
continuità fra primaria e secondaria.
L’area storico-geografica è aperta alla collaborazione con le altre discipline.
Infatti, oltre ai linguaggi verbali, numerici e artistici che le discipline dell’area condividono con
tutte le altre, gli alunni imparano a utilizzare il linguaggio della geo-graficità, che è l’espressione
grafica dell’intelligenza visivo-spaziale e, quindi, apprendono a usare grafici e modelli, per la
descrizione e l’interpretazione sia di sistemi territoriali, sia di fenomeni storico/sociali.
Il processo di insegnamento/apprendimento è concepito come coinvolgente, spinge l'alunno a
interrogarsi, è basato su questioni inerenti l'attualità e su conoscenze significative.
Si sviluppa grazie a uno strumentario diversificato: manuali, fonti di genere diverso, atlanti, testi
storici divulgativi e scientifici, i media, strumenti multimediali, l'ambiente e il territorio, il
patrimonio storico/artistico.
COMPETENZE CHIAVE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO
SCUOLA PRIMARIA
STORIA
L’alunno
•
•
Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del
patrimonio artistico e culturale.
Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia
antica e sa esporli in forma scritta e orale.
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
•
Colloca nel tempo e nello spazio fatti, eventi e periodi storici, utilizzando la linea
del tempo e carte storico-geografiche.
GEOGRAFIA
L’alunno
• Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.
• Individua elementi fisici e antropici in uno spazio geografico e il loro rapporto di
interdipendenza e connessione in un sistema territoriale.
• Localizza, conosce e descrive, utilizzando il linguaggio specifico, gli elementi
caratterizzanti dei paesaggi fisici e antropici con particolare attenzione a quelli
italiani.
• Utilizza una pluralità di fonti per ricavarne informazioni storico-geografiche.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
STORIA
L’alunno
• dimostra curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su
fatti e problemi storici.
• Conosce gli aspetti essenziali della storia del proprio ambiente.
• Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità.
• Conosce i momenti fondamentali della storia italiana, europea e mondiale.
• Elabora un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni
storiche da fonti di vario genere e li sa organizzare in testi.
• Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa
argomentare le proprie riflessioni.
• Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente,
comprende opinioni e culture diverse, comprende i problemi fondamentali del
mondo contemporaneo.
GEOGRAFIA
L’alunno
• Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani
• Utilizza opportunamente concetti geografici, carte geografiche, fotografiche e
immagini dallo spazio, grafici, dati statistici.
• Conosce e localizza i principali elementi geografici fisici e antropici dell’Europa e
del mondo.
• Si Apre al confronto con l’altro attraverso la conoscenza dei diversi contesti
ambientali e socio–culturali, superando stereotipi e pregiudizi.
• Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici e le emergenze storiche, estetiche,
artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e
valorizzare.
• Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui sistemi
territoriali.
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3. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Nella formazione di base, l’area matematico-scientifico-tecnologica comprende argomenti di
matematica, di scienze dell'uomo e della natura, di tecnologia sia tradizionale sia informatica. Si
tratta di discipline che studiano e propongono modi di pensare, artefatti, esperienze, linguaggi,
modi di agire che oggi incidono profondamente su tutte le dimensioni della vita quotidiana,
individuale e collettiva: è perciò necessario che la formazione si confronti in modo sistematico
anche con l’esperienza comune (in senso lato) di ragazzi e adulti.
Tutte le discipline dell'area hanno come elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come
luogo fisico (aula, o altro spazio specificamente attrezzato) sia come momento in cui l'alunno è
attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e
argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati e a confrontarli con le ipotesi formulate,
negozia e costruisce significati interindividuali, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture
la costruzione delle conoscenze…
COMPETENZE CHIAVE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO
SCUOLA PRIMARIA
MATEMATICA
L’alunno
ƒ
Ha Sviluppato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e
comprende che gli strumenti matematici sono utili per operare nella realtà
ƒ Sa muoversi con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali.
ƒ Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, utilizzando
strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni
strumenti di misura.
ƒ Utilizza rappresentazioni di dati e sa ricavarne informazioni.
ƒ Affronta i problemi con strategie diverse e li risolve, spiegando il
procedimento seguito.
ƒ Costruisce ragionamenti e sostiene le proprie tesi.
ƒ Qualifica e quantifica situazioni di incertezza.
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
L’alunno
ƒ Ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di
esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni.
ƒ Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all’esperienza che
fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto
alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti.
ƒ Impara a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in
gioco,senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni.
ƒ Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a
partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di
comunicazione e dai testi letti.
ƒ Formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza,
identifica relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici
relazioni con altri concetti.
ƒ Argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, prevede alternative,
“educare istruendo”
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TECNOLOGIA E INFORMATICA
L’alunno
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un
artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con
le loro funzioni e ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza.
Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i
compagni e valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego.
Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con l’ambiente e rileva segni e
simboli comunicativi analizzando i prodotti commerciali.
Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe
più significative della storia della umanità, osservando oggetti del passato.
È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare
il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per
potenziare le proprie capacità comunicative.
Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di
gioco e di relazione con gli altri.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
MATEMATICA
L’alunno
ƒ Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica ed è consapevole
che gli strumenti matematici appresi sono utili per operare nella realtà.
ƒ Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e
strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.
ƒ Ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentarle.
ƒ Valuta le informazioni, riconosce la coerenza e sviluppa il senso critico.
ƒ Riconosce e risolve problemi di vario genere, analizzando la situazione e
traducendola in termini matematici.
ƒ Usa correttamente connettivi e quantificatori, nonché le espressioni della
probabilità.
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
L’alunno
ƒ Ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in
situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di
laboratorio.
ƒ Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più
strumenti insieme in uno stesso contesto.
ƒ Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che
nell’esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o
sperimentalmente controllati; è in grado di decomporre e ricomporre la
complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi
campi disciplinari; pensa e interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o
fattuali.
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ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Sviluppa semplici schematizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei
fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana.
È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto,
sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte
effettuate e su quelle da compiere.
Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e
cambiamento.
Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di
specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le
strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel
sistema, il carattere finito delle risorse, nonché l’ineguaglianza dell’accesso a esse,
e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse.
Conosce i principali problemi legati all’uso delle scienza nel campo dello sviluppo
tecnologico ed è disposto a confrontarsi con curiosità e interesse.
TECNOLOGIA E INFORMATICA
L’alunno
ƒ È in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità
in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono
per il funzionamento.
ƒ Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali,
anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione.
ƒ È in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto
coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo.
ƒ Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando
il disegno tecnico.
ƒ Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato
sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie
forme e modalità di produzione.
ƒ È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare
il proprio lavoro, avanzare ipotesi, validarle, per autovalutarsi e per presentare i
risultati del lavoro.
ƒ Ricerca informazioni e è in grado di selezionarle e di sintetizzarle, sviluppa le
proprie idee utilizzando le TIC e è in grado di condividerle con gli altri.
CAPITOLO 3
LE SCELTE CULTURALI E
LE AZIONI PROGETTUALI DELL’ISTITUTO
ACCOGLIENZA - CONTINUITÁ – ORIENTAMENTO - INTEGRAZIONE - SALUTE
Si ritiene fondamentale dare applicazione alla L.148\ ‘90,alla C.M.339 sulla continuità educativa
della scuola di base ,operando un accordo costante all’interno dell’azione educativa svolta dai
diversi ordini di scuola e favorendo il confronto e la collaborazione a livello scuola – famigliascuola – agenzie educative presenti nel territorio.
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FINALITA’
Tale raccordo (pedagogico, curriculare, organizzativo) si rende indispensabile al fine di:
• Creare le condizioni necessarie alla continuità educativa così da garantire all’alunno un
percorso formativo il più possibile unitario organico e coerente;
• Potenziare le attività di raccordo tra i vari ordini di scuola;
• Migliorare lo scambio di informazioni sull’alunno nel passaggio da un ordine di scuola
all’altro ;
• Favorire il confronto e lo scambio di esperienze fra insegnanti dei diversi ordini di scuola;
• Favorire i contatti e diffusione di informazioni tra l’istituto e le famiglie;
• Favorire i rapporti con gli enti locali, forze dell’ordine, istituzioni religiose, A.S.L., sede
provinciale dell’Associazione Italiana Dislessia.
OBIETTIVI
•
•
•
•
•
•
•
Promuovere l’adeguata conoscenza, da parte dei docenti appartenenti ai diversi ordini di
scuola,dei percorsi formativi del bambino ;
Individuare percorsi curriculari tra i diversi ordini di scuola;
Favorire la compartecipazione ad attività didattiche tra i docenti degli anni ponte;
Organizzare incontri tra i docenti per promuovere ipotesi di raccordo curriculare per il
coordinamento delle risorse esistenti;
Individuare eventuali criteri documentativi e valutativi all’interno del progetto di
continuità didattico – curriculare;
Rivedere criticamente le modalità di lavoro utilizzate ( progettazione di spazi, tempi,
materiali, metodi e contenuti);
Realizzare percorsi di ricerca su tematiche comuni volti alla promozione della lettura e
dell’ educazione alla salute, alla valorizzazione e tutela del territorio attraverso l’uso
didattico dello stesso.
PIANI OPERATIVI
Per dare concreta attuazione alla continuità si elabora il piano annuale delle attività articolato in
due percorsi.
SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA
PROGETTO ACCOGLIENZA
FINALITA’
•
•
•
Favorire l’inserimento nel nuovo contesto dei neo iscritti alla scuola dell’infanzia e alla
scuola primaria;
Rendere piacevole il ritorno a scuola degli alunni già frequentanti;
Creare un clima di accettazione e promozione dell’individualità di ciascun alunno.
OBIETTIVI
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“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
•
•
•
•
•
•
•
•
Superare il distacco dalle figure parentali;
Acquisire la capacità di relazionarsi in modo positivo con coetanei e adulti;
Sviluppare il senso del cambiamento rispetto a cose e persone;
Conquistare sempre maggior autonomia nei confronti dell’ambiente scolastico;
Rafforzare la stima e la fiducia in se, negli altri e nelle proprie capacità ;
Riconoscersi come elemento di un gruppo organizzato;
Prendere coscienza delle proprie emozioni e condividerle;
Imparare a condividere semplici norme di comportamento.
ATTIVITA’
Sarà predisposto un ambiente gradevole dal punto di vista estetico, funzionale, nella
disposizione di giochi e materiale didattico, colorato e allegro che incuriosisca e invogli
ognuno alla scoperta dei diversi ambienti e dei giochi presenti.
Si organizzeranno giochi, attività, canti tratti dalla tradizione popolare per socializzare per
conoscersi e farsi conoscere.
Saranno proposte attività ludico – motorie, tipo gimcana, corsa, salti che consentiranno un a
stima complessiva della situazione del gruppo classe.Inoltre l’ascolto di racconti, di fiabe ,di
canzoncine e piccole drammatizzazioni, elaborazioni di disegni e di rappresentazioni grafico
pittoriche consentiranno agli alunni di esprimere sentimenti, emozioni, stati d’animo.
FASI
RISULTATO PREVISTO
Accoglienza primi giorni di Rispondere alle esigenze di
scuola
alunni e genitori
Accoglienza in itinere
Creare un clima collaborativo
Orientamento
e di fiducia tra alunni, docenti
e genitori
Accoglienza finale
TEMPI
Primi quindici giorni di
scuola
Natale
Carnevale
Pasqua
Spettacolo e festa di fine anno
FESTA DELL’ACCOGLIENZA
La festa dell’accoglienza sarà svolta nei primi giorni dell’anno scolastico e rivolta principalmente
a coloro che fanno il primo ingresso nella scuola.Dopo il benvenuto del dirigente scolastico e delle
insegnanti seguirà un momento ludico gioioso con attività motorie individuali o collettive, attività
ritmiche,espressioni orali,disegni e altro.Anche i genitori saranno invitati a questo momento di
socializzazione generale.
PROGETTO CONTINUITÁ
OBIETTIVI SPECIFICI
•
•
•
•
•
Promuovere momenti di incontro tra alunni della S.I. e della S.P.
Creare un clima di festa ed accoglienza.
Conoscere i locali della S.P. con una visita ai vari ambienti della struttura scolastica.
Realizzare attività comuni.
Utilizzare sistematicamente gruppi più piccoli del gruppo classe.
“educare istruendo”
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
SPAZI E TEMPI
Gli alunni della Scuola dell’Infanzia effettueranno gli incontri presso i locali della Scuola
Primaria.
Per i lunghi tragitti saranno usati gli Scuolabus.
METODOLOGIA
Sarà favorita una metodologia tesa a stimolare la partecipazione consapevole ed attiva di ciascun
alunno che si sentirà protagonista del suo apprendimento.
In particolare, con la Scuola dell’Infanzia saranno privilegiati i momenti ludici in cui gli alunni
apprenderanno giocando.
DOCUMENTAZIONE VERIFICA E VALUTAZIONE
• Attività pratiche e lavori di gruppo
• Prodotti degli alunni
• Questionari
• Stesura di un libro auto-costruito
La Valutazione sarà elaborata in forma congiunta dai docenti coinvolti nei progetti.
SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
PROGETTO ACCOGLIENZA
FINALITA’
Il progetto accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni nelle classi
prime e consiste in alcuni giorni di specifiche attività atte a presentare la nuova scuola secondaria
di primo grado come una esperienza da vivere insieme.Per gli insegnanti costituisce un momento
di osservazione dei comportamenti e delle abilità utile a integrare le informazioni raccolte
attraverso i test di ingresso e i colloqui con le maestre.
OBIETTIVI
•
•
•
•
30
Favorire l’inserimento nella scuola secondaria di primo grado degli alunni provenienti
dalla primaria;
Conoscere la personalità di ciascun ragazzo;
Far crescere nei ragazzi l’autostima, la disponibilità a socializzare e ad apprendere;
Esplorare con attività varie e divertenti le potenzialità e le lacune presenti nel gruppo
classe.
“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
ATTIVITA’
Giochi finalizzati alla presentazione, alla socializzazione con i compagni e con i docenti e alla
conoscenza dell’ambiente scolastico.
FESTA DELL’ACCOGLIENZA
Anche per la scuola secondaria di I grado, la festa dell’accoglienza sarà un momento ludico–
gioioso. Agli alunni in ingresso sarà dato il benvenuto dal dirigente scolastico, dai docenti.
Insieme alle altre classi si vivranno momenti di giochi aggreganti.Con attività di brainstorming
giro dei nomi con il gioco della palla, giochi di orientamento, interviste a coppie, ascolto di
brani musicali e disegno di gruppo, sarà dato modo agli alunni di presentarsi e di prendere
familiarità con il nuovo ambiente.
PROGETTO CONTINUITÁ E ORIENTAMENTO
Per quanto riguarda le attività di continuità e orientamento da attuarsi tra le classi ponte
si propone un primo approccio con la seconda lingua straniera (spagnolo francese).
Tale approccio avrà carattere ludico e potrà essere attuato con l’intervento delle due insegnanti
di lingua della scuola secondaria di primo grado. Ciò offrirà agli alunni di classe quinta una
prima conoscenza gioiosa delle due lingue. A tal fine le attività preposte al progetto,potrebbero
essere svolte nel mese di novembre e dicembre 2008 in modo da rendere consapevole la scelta
in fase di preiscrizione al grado di scuola successivo.
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO –SCUOLA SECONDARIA 2° GRADO
L’orientamento della Scuola Secondaria di 1° grado è un percorso educativo che
favorisce in ogni ragazzo la possibilità di pensare ad un progetto di vita personale e
rispondente alle esigenze di una società in rapida evoluzione in tutti i campi ed in ogni
tipo di rapporto.
FINALITA’
-
Aiutare l’alunno nella formazione di una propria identità basata su una vera
conoscenza di sé, delle proprie capacità e limiti.
- Promuovere la conoscenza della realtà, prima di tutto prossima e successivamente
estesa al territorio regionale e/o nazionale.
- Avviare ad operare scelte.
OBIETTIVI
-Ricostruire il proprio percorso scolastico
-Individuare le persone di riferimento per avere consigli
-Individuare e confrontare le diverse aree di indirizzi per il proseguimento degli studi
-Riferire informazioni sulle modalità di inserimento nel mondo del lavoro
“educare istruendo”
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
-Operare scelte che consentano di mantenere un equilibrio personale e quindi di “star bene”.
ATTIVITA’
Attraverso schede, questionari,videocassette, l’alunno sarà indotto a descrivere e
schematizzare il proprio percorso scolastico; a valutare, attraverso la riflessione sulle
discipline e sulla scuola il raggiungimento della consapevolezza e dell’autovalutazione.
La collaborazione con le famiglie si rende necessaria al fine di illustrare l’offerta formativa del
territorio circostante. Lo scopo è quello di aiutare gli alunni ad operare scelte coerenti alle
proprie capacità e attitudini.
Gli incontri con i docenti delle scuole superiori serviranno ad illustrare i piani di studio.
Seguiranno visite ad istituti superiori.
Si prevedono, anche, eventuali incontri con esperti per la prevenzione delle devianze giovanili.
PROGETTO INTEGRAZIONE
L’orientamento scolastico italiano riconosce il diritto-dovere all’educazione e all’istruzione per
tutti gli alunni.
Tale diritto permane anche in presenza di:
a)
difficoltà di apprendimento derivanti da handicap o svantaggio socio-culturale;
b)
alunni iperdotati all’interno di classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine
e grado (legge n.53 del 28-03-2003).
c)
Alunni stranieri
OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Garantire PARI OPPORTUNITÀ di istruzione e formazione a tutti gli alunni; promozione
dello sviluppo delle competenze psicomotorie e cognitive degli alunni per evitare ogni forma
di emarginazione;
collaborazione con i Servizi Territoriali ASL, con gli Enti Locali, con le Agenzie Educative
Extrascolastiche pubbliche e private, con le Associazioni di Volontariato, con le Famiglie, con
tutte le persone coinvolte nel processo di crescita del bambino;
valorizzazione di tutte le risorse culturali, ambientali, strumentali e di socializzazione presenti
nel territorio;
favorire l’acquisto o l’utilizzo di sussidi e materiali didattici per l’allestimento di laboratori;
attenuare i disagi per i bambini e per i genitori, derivanti dagli spostamenti in relazione
all’attività scolastica e riabilitativa;
garantire unitarietà nella progettazione, verifica e valutazione del piano d’intervento
personalizzato nei suoi molteplici aspetti;
favorire la conoscenza e il confronto fra diversi aspetti della cultura di altri paesi;
acquisire consapevolezza dell’esistenza di tante culture con pari dignità;
superare stereotipi e pregiudizi nei confronti di culture diverse.
PROGETTO SALUTE
La salute è uno degli obiettivi formativi che coincidono con le finalità, poste dalla normativa, che
impongono la salvaguardia della qualità della vita scolastica dei bambini.
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“educare istruendo”
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Al diritto alla salute, intesa come star bene con se stessi, con gli altri, in famiglia, nella scuola, nel
proprio territorio, corrisponde il dovere della scuola di educare alla salute, inteso come sviluppo di
tutte le potenzialità e la capacità di orientarsi nel mondo in cui vive.
I nuclei tematici sui quali operare saranno:
- il corpo umano
- igiene alimentare
- igiene dentaria
- igiene ambientale
- assunzione di corrette abitudini di vita
VERIFICA E VALUTAZIONE
• Attività pratiche e lavori di gruppo
• Prodotti degli alunni
• Questionari
La Valutazione sarà elaborata in forma congiunta dal gruppo docenti.
PROMOZIONE LETTURA E DELLE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE
Un progetto di educazione alla lettura che coinvolga in una linea di continuità i vari livelli di
scolarità e che si ponga tra gli obiettivi comuni delle varie discipline, deve avere come premessa
essenziale la condivisione dei seguenti fondamenti:
SAPER LEGGERE
• è un insieme di abilità e un atteggiamento che supera gli ambiti dell'educazione linguistica
e che riguarda un'area disciplinare vasta come una biblioteca;
• è soprattutto un problema di curiosità e di motivazione alla lettura in quanto tale, e non
solo alla lettura scolastica, basato sul superamento della scissione tra quello che si vuole e
quello che si deve leggere; e in sostanza il passaggio da una concezione della lettura come
dovere scolastico ad una lettura come attività libera e capace di porre il soggetto in
relazione con se stesso e con gli altri.
Il significato e l'estensione del termine lettura è da intendersi come processo continuo tendente
alla formazione di un lettore autonomo e consapevole, e costituisce ancora un problema aperto e
articolato in più variabili:
• lettura come decodifica e comprensione del testo scritto;
• lettura come percorso di approccio motivato a una pluralità di testi (letterari, scientifici,
tecnologici, divulgativi, ecc);
• lettura come abilità funzionale allo studio della letteratura italiana;
• lettura come abilità autonoma.
È importante che l'educazione alla lettura non consideri il libro una realtà contrapposta e
alternativa agli altri media, ma anzi si ponga l'obiettivo di individuare tutte le possibili connessioni
tra il libro e gli ambiti comunicativi sia che utilizzino i linguaggi verbali come il giornale, sia che
si tratti di codici misti o soltanto audio/visuali.
Allora il libro può essere un punto di ritorno e una conquista, uno strumento che accompagna le
proprie scelte culturali e che, attraverso gli strumenti, i metodi, le strategie date dalla scuola, può
essere guida ad analisi consapevoli da affinare col passare degli anni e delle esperienze.
“educare istruendo”
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
Questo processo diventa ancor più efficace, nella prospettiva di una continuità educativa e
didattica, se raccordato in ingresso alle iniziative educative della scuola dell’infanzia in cui, in
ottemperanza a quanto previsto nei Nuovi Orientamenti, vengono promosse le prime abilità
immaginative e cognitive connesse alla lettura di materiale non soltanto figurativo e se si
connettono in uscita con gli obiettivi della scuola media.
Soprattutto nella scuola primaria assume un particolare rilievo il ruolo dell'insegnante e la sua
capacità di creare un "clima pedagogico" adatto ad instaurare un incontro con la lettura che non sia
puramente strumentale. Presupposto di tale clima, la messa in atto di strategie trascinanti e
gradevoli, quali il saper coinvolgere l'alunno nella continuità del racconto creando una situazione
di attesa attraverso sapienti interruzioni, stabilendo un'interazione tra ciò che si legge e le
esperienze familiari e sociali o fantastiche dei bambini, sapendo scegliere i testi in rapporto alla
loro età e al loro gusto, il che presuppone la familiarità dell'insegnante con le offerte più recenti
dell'editoria per l'infanzia e con l'immaginario che il bambino si è costruito come fruitore spesso
passivo di altri media.
… l'educazione alla lettura non è vista come obiettivo dell'educazione linguistica e dell'insegnante
di lettere, ma deve divenire momento trasversale a tutte le discipline attraverso l'incentivazione
della motivazione a un leggere che coinvolga i processi cognitivi e quelli affettivo-emotivi.
La capacità di organizzare le proprie letture personali e di reagire agli stimoli del mondo esterno,
non come negazione della civiltà dell'immagine, ma come recupero dei valori della fantasia e della
creatività, deve fondarsi su una consapevolezza dell'autonomia del lettore come persona in grado
di orientarsi e di scegliere, di attivare, in modo del tutto personale e correlato alle problematiche
esterne, le proprie energie intellettuali al fine di vivere la lettura come ambito mentale e di essere
fruitore consapevole delle offerte del mercato librario.
Se l'educazione alla lettura è processo e percorso sistematico all'interno della programmazione e
dell'organizzazione didattica, ambiti di riferimento sono l'angolo di lettura (per la scuola
dell'infanzia), la biblioteca di classe e naturalmente la biblioteca scolastica, che va considerata
anche come luogo di incontro e di comunicazione dove si realizzano progetti di educazione alla
lettura capaci di coinvolgere gli alunni. Proprio in tale dimensione vanno predisposti itinerari di
accesso creativo ai libri che, adeguatamente inseriti nella programmazione d'istituto, possono far
capo ad uno o più docenti referenti per la tematica in questione. Tali itinerari vanno altresì
coerentemente definiti in stretto raccordo interdisciplinare anche con l'educazione all'immagine i
cui ambiti d'apprendimento sono in sinergia con quelli inerenti il rapporto con il testo scritto.
La biblioteca scolastica inoltre offre l'opportunità di aprire la scuola alle sollecitazioni del
territorio e diviene contesto di aggregazione per le "esperienze di lettura" da attuarsi coi docenti
nell'ambito della formazione in servizio e con i genitori nell'ambito delle attività di informazione e
sensibilizzazione.” ¹
La promozione della lettura si attuerà attraverso le seguenti strategie:
• conoscenza delle biblioteche scolastiche, comunali, provinciali;
• visite guidate a tipografie e redazioni;
• adesione alle iniziative proposte sia dagli ENTI sia da soggetti diversi;
• incontri con autori, giornalisti, attori;
• letture comparate in lingue diverse (italiano, inglese, francese, spagnolo);
• lettura in classe di quotidiani e riviste;
• partecipazione a rappresentazioni teatrali, anche in lingua straniera;
• drammatizzazione di testi che coinvolga vari linguaggi;
• produzione di testi, giornalini, diari di classe, ipertesti, libri-game;
• elaborazione di un giornale d’Istituto o di plesso scolastico
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“educare istruendo”
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• partecipazione a concorsi, festa del libro, settimane della cultura, eventi letterari in genere;
• potenziamento dei laboratori linguistici;
• percorsi guidati di cineforum;
• percorsi di lettura spaziale (letture girovaghe animate per il territorio);
• incontri con gruppi specializzati che leggano e rappresentino fiabe.
Materiali:
• audiolibri
• libri auto/costruiti
• materiali multimediali (cd-rom, DVD, videocassette)
• libri di vario genere
• vocabolari (di italiano, inglese, francese, spagnolo, latino)
• riviste specializzate, quotidiani, giornali per bambini
• registratori
• materiali di facile consumo.
¹ Circolare Ministeriale n. 105
USO DIDATTICO DEI BENI ARTISTICI E AMBIENTALI DEL TERRITORIO
L’ambiente, molto spesso considerato come “mondo esterno”, realtà circostante estesa e
oggettiva, è uno spazio fisico e socio-culturale costituito da una fitta rete di relazioni; ogni
individuo vive, si esprime, si realizza in questo complesso sistema relazionale.
Conoscere il territorio è la prima fondamentale azione di apertura, ma non è sufficiente per
modificare i comportamenti: è necessario acquisire conoscenze, comportamenti e atteggiamenti
capaci di mettere l’alunno nelle condizioni di maturare un rapporto più equilibrato e responsabile
nei confronti di spazi e beni pubblici.
Attraverso un ruolo attivo, autenticamente partecipativo, si giunge alla scoperta e alla
valorizzazione del patrimonio naturalistico, socio-culturale ed artistico del territorio di
appartenenza, in una visione sempre più ampia, e allo sviluppo di una coscienza attenta e
rispettosa dell’ambiente.
Il territorio, più che un insieme di beni, è “ bene comune” ed invita a recuperare i valori della
responsabilità, dei diritti/ doveri, della solidarietà e del rispetto dell’altro.
Si sottolinea, così, la valenza formativa del territorio, con cui la scuola, uscendo dall’isolamento e
dall’episodicità, collabora ed interagisce.
“ La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante- recitano le Indicazioni per il curricolo
per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione- facendo perno sugli strumenti forniti
dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme, è un modo di concepire il
rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali”.
PERCORSO METODOLOGICO-DIDATTICO
FINALITA’
(da raggiungere nei tre ordini di scuola)
Sapersi rapportare con la realtà naturale e socio- storico-culturale, interagendo positivamente con
essa.
“educare istruendo”
35
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
OBIETTIVI
♦ Leggere la realtà locale nel tempo e nello spazio.
♦ Cogliere il valore naturale, storico, tradizionale, culturale e artistico del territorio.
♦ Sensibilizzare e responsabilizzare gli alunni alla tutela, conservazione e valorizzazione del
patrimonio socio-culturale, artistico e ambientale.
♦ Scoprire il significato e il valore che l’ambiente riveste ai fini del benessere fisico e
psichico della persona.
♦ Educare al senso di legalità e all’etica della responsabilità.
ITINERARIO METODOLOGICO
¾
¾
¾
¾
¾
Individuazione del problema
Formulazione di ipotesi
Verifica attraverso la ricerca-azione: ricerca di dati, informazioni e documenti
Conclusioni e proposte innovative
Divulgazione e/o pubblicizzazione.
USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Saranno favorite uscite didattiche per consentire l’esplorazione delle risorse ambientali,
architettoniche, socio- culturali del territorio di appartenenza.
Si organizzeranno visite guidate e viaggi d’istruzione per promuovere negli alunni una migliore
conoscenza e fruizione del territorio. Sono auspicabili momenti di incontro con alunni
appartenenti a scuole di altri Comuni, in una sorta di gemellaggio, in accordo fra gli Istituti.
Saranno realizzate le visite culturali già previste lo scorso anno scolastico (Roma: Palazzo
Montecitorio, per le classi terze di Scuola secondaria di primo grado).
BENI CULTURALI E AMBIENTALI RILEVANTI DEL TERRITORIO
ASPETTO STORICO
Siti archeologici
e reperti
Architettura civile
palazzi
musei
monumenti
fontane
porte
mura
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Architettura sacra
chiese
“educare istruendo”
Architettura rurale
masserie
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ASPETTO GEOGRAFICO
urbanistico
topologico
idrogeologico
strade
piazze
spazi verdi
centro storico
quartieri nuovi
acque:
lago
fiume
antropologico
dighe
ponti
acquedotti
centrali eoliche
demografico
popolazione
emigrazione
ASPETTO SOCIO-ECONOMICO
istituzionale
Comuni
Provincia
Regione
Comunità Montane
enti assistenziali
artigianale
agricolo
industriale
folcloristico
legno
ferro
pietra
trasform.
latte
olive
grano
Chimico
alimentare
usanze
credenze
leggende
proverbi
costumi e danze
cucina tipica
ASPETTO NATURALISTICO
Flora e fauna
Agriturismo
Dissesti
Inquinamento
COLLABORAZIONI E INTERAZIONI
L’Istituto Comprensivo prevede la partecipazione a progetti finalizzati all’arricchimento culturale
e all’ampliamento dell’offerta formativa e promuove intese, collaborazioni, convenzioni con Enti
Locali, istituzioni scolastiche ed altre agenzie formative; saranno possibili contributi di esperti e
tecnici di ogni settore, adesioni a concorsi e ad iniziative sportive, musicali e culturali.
Riportiamo qui di seguito collaborazioni e progetti già avviati negli anni precedenti ed altri di
possibile attuazione, in accordo con le varie agenzie formative:
Amministrazioni Comunali;
Pro Loco: manifestazioni culturali e folcloristiche;
Amministrazione Provinciale:
Biblioteca Provinciale;
Biblioteche Comunali: progetti per la promozione della lettura;
Ministero della Pubblica Istruzione: Piano ISS (Insegnare Scienze Sperimentali);
“educare istruendo”
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Osservatorio di Ecologia Appenninica: progetti di sensibilizzazione e di salvaguardia ambientale;
LA MIA RACCOLTA È DIFFERENTE Saturnia osservatorio di ecologia appenninica Roseto
Valfortore
Comunità Montane: Agenda 21 scuola;
A.FO.RI.S-Ambiente Italia: “Vai col vento”, programma regionale di formazione ambientale per
lo sviluppo delle energie rinnovabili”;
C.O.N.I: progetti “Sport nei Piccoli Comuni”, “Giocosport” e “Giochi della Gioventù”;
Azienda USL: “Progetto Salute”;
Associazione culturale Carovana Folkart: il folk nella scuola, la scuola nelle piazze”;
Fondazione Famiglia Attilio Cascioli –Roseto: iniziative per lo sviluppo dell’istruzione e della
cultura, finanziamenti per l’acquisto di attrezzature e sussidi didattici;
Comunità parrocchiali ed associazioni religiose: progetti di solidarietà.
Musei. “Progetto Colori”; “ Dalle tracce alla storia”
INFORMATICA , SCRITTURA CREATIVA E DOCUMENTAZIONE
L’Istituto Comprensivo “P.Roseti” di Biccari, da anni, persegue l’introduzione delle tecnologie
dell’informazione nella propria struttura scolastica creando adeguati laboratori e fornendo al corpo
docente le opportunità di crescita professionale così da realizzare in autonomia un’offerta
formativa per i diversi livelli di scolarità.
A tale scopo, nell’ambito di un progetto organico ed unitario, ogni ordine di scuola persegue i
seguenti obiettivi:
SCUOLA DELL’INFANZIA
• Conoscere i principali componenti del computer: pulsante di accensione, monitor, tastiera,
mouse;
• Saper eseguire la procedura canonica per l’accensione e lo spegnimento del P.C.;
• Ampliare gli orizzonti creativi utilizzando il P.C.;
• Utilizzare la dimensione del gioco per imparare con il computer.
SCUOLA PRIMARIA
Al termine della terza classe della Scuola Primaria l’alunno, guidato, deve essere in grado di:
• Scrivere un semplice testo utilizzando un word processor;
• Esplorare un programma di disegno tipo Paint;
• Utilizzare un lettore cd/dvd per visionare materiale multimediale.
Al termine della classe quinta della Scuola Primaria l’alunno, guidato, deve essere in grado di:
• Scrivere un testo, autonomamente, utilizzando un word processor;
• Utilizzare Power Point per la creazione di semplici presentazioni;
• Navigare in Internet per compiere ricerche;
• Eseguire semplici procedure di calcolo assistito.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Al termine della Scuola Secondaria l’alunno deve essere in grado di:
• Conoscere il computer e le periferiche di input e di output;
• Utilizzare autonomamente word nelle sue funzioni più importanti (formattazione testo,
inserimento di tabelle, tabulazioni);
38
“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
•
•
•
Utilizzare excel per l’elaborazione di dati (tabulazione, calcolo di formule, elaborazione di
grafici, etc.);
Eseguire presentazioni interattive con Power Point.
Utilizzo dei motori di ricerca per un uso didattico di Internet.
VALUTAZIONE E AUTOANALISI D’ISTITUTO
La valutazione assume pieno senso se gli elementi formativi del servizio sono individuati,
analizzati e utilizzati per apportare alle attività didattiche e al sistema le modifiche e i correttivi
necessari ad eliminare o, quanto meno, ridurre al minimo le difficoltà incontrate sia da chi
apprende nel suo percorso che da chi il percorso stesso ha progettato.
Al fine di garantire adeguatezza alla nostra proposta formativa e garantire qualità complessiva del
servizio, si procederà a verificare e valutare i risultati conseguiti, secondo variabili tra loro
dipendenti, riferiti a:
1. valutazione didattica (in ingresso, in itinere e finale, quindi continua e
sistematica) mirante all'accertamento delle conoscenze, delle abilità e competenze,
di una valida disposizione affettiva e di consoni e rispettosi atteggiamenti sociali:
detta valutazione sarà risultato concertato tra docenti, alunni, genitori e quante altre
figure interverranno nell'opera educativo-formativa, con l'intento di incrementare la
qualità del processo di insegnamento-apprendimento.
2. valutazione di sistema interno alla scuola, mirante alla valutazione del quadro
socio-economico da cui muovono gli allievi e in cui la scuola opera, le condizioni
strutturali e organizzative interne, la disponibilità e l'uso delle risorse umane e
finanziarie, progetti, attività e ogni altro aspetto che possa dare impulso al
raggiungimento degli intenti educativi; detta valutazione verrà effettuata sulla
base delle risultanze delle indagini attraverso questionari, interviste, assemblee..
rivolti a tutte le componenti operanti nella scuola, ai genitori, agli alunni e a quanti
con la scuola collaborano al perseguimento degli intenti;
3.valutazione di sistema, mirante alla valutazione/verifica di tutto il sistema scuola
secondo i parametri nazionali, affidata all'Istituto Nazionale per la Valutazione del
Sistema dell'Istruzione (INVALSI)
Il conoscere meglio la visione interna ed esterna, consente di negoziare uno sforzo di
esplicitazione e di confronto costante tra le componenti impegnate, al fine di migliorare il servizio
complessivo.
AUTOANALISI D’ISTITUTO
Finalità:
• Predisposizione di strumenti idonei a rilevare le competenze professionali disponibili nel
Circolo
• Elaborazione di strumenti per l’osservazione e la valutazione delle attività del POF
• Elaborazione di strumenti di valutazione dell’efficacia formativa
• Elaborazione di questionari,griglie e mappe di sintesi
“educare istruendo”
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• Formulazione di proposte innovative
Nell’autoanalisi d’istituto sono coinvolti tutto il personale, gli alunni e i genitori.
CAPITOLO 4
FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA
In sintonia con il regolamento dell’autonomia scolastica, nel rispetto della libertà di insegnamento,
della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma
dell'articolo 8 si intendono concretizzare gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla
realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscere e
valorizzare le diversità, promuovere le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al
raggiungimento del successo formativo.
A tal fine si adotteranno tutte le forme di flessibilità opportune quali:
a) l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività;
b) la definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione e
l'utilizzazione, nell'ambito del curricolo obbligatorio di cui all'articolo 8, degli spazi orari residui;
c) l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale
dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione
di handicap secondo quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104;
d) l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da
diversi anni di corso;
e) l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari.
Nell'ambito dell'autonomia didattica saranno programmati, anche sulla base degli interessi
manifestati dagli alunni, percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività nonché
insegnamenti in lingua straniera in attuazione di intese e accordi internazionali.
Saranno assicurate la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di
orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte
dagli Enti locali in materia di interventi integrati a norma dell'articolo 139, comma 2, lett. b) del
decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.
AREA LINGUISTICA-ARTISTICO-ESPRESSIVA
•
•
•
•
•
40
Progetti di accoglienza, socializzazione ed integrazione rivolti a tutti gli alunni con
particolare attenzione a quelli in situazione di handicap e di disagio
Progettazione di moduli didattico-organizzativi che favoriscano la continuità, verticale e
orizzontale, fra ordini di scuola e plessi.
Percorsi di individualizzazione dell’insegnamento, consolidamento e sviluppo del percorso
formativo.
Miglioramento ed ampliamento dell’offerta formativa attraverso attività opzionali
( lettura, animazione teatrale, lingue antiche e comunitarie )
Potenziamento delle capacità espressive attraverso attività di laboratorio (musicale,
grafico-pittorico, psicomotorio)
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AREA STORICO-GEOGRAFICA
•
•
Progettazione e realizzazione di percorsi orientati alla conoscenza, alla valorizzazione e
alla tutela del patrimonio artistico, culturale e naturale.
Realizzazione di uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione.
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
•
•
Utilizzo delle nuove tecnologie per l’arricchimento culturale ( lo sviluppo di capacità
cognitive e strumentali)
Progettazione di moduli didattici per l’orientamento in uscita degli alunni.
ORGANIZZAZIONE ORARI DEI DOCENTI
L’orario dei docenti è improntato a criteri di efficienza ed economicità.
Le ore di contemporaneità sono utilizzate in parte per l’attuazione di progetti trasversali, di
recupero, potenziamento e avanzamento; in parte sono utilizzati per sostituire i colleghi assenti.
Criteri per la formulazione dell’orario delle lezioni nella scuola dell’infanzia e nella scuola
primaria approvati nella delibera del POF n. 1 del 13 novembre 2007.
SCUOLA DELL’INFANZIA
I docenti della scuola dell’infanzia osservano un orario normale che segue il funzionamento
dell’orario scolastico a tempo pieno dalle ore 8.00 alle ore 16.00 dal lunedì al venerdì.
Una forma di flessibilità viene attuata per un solo docente che al secondo turno compie il suo
orario di servizio alle ore 16.20 ( in tal caso entra con un ritardo di 20 minuti rispetto agli altri
colleghi) , per un’attività di post scuola da dedicare a due alunni che aspettano lo scuolabus per la
campagna.
SCUOLA PRIMARIA
I docenti utilizzano le contemporaneità di religione e inglese per sostituire i colleghi assenti, in
caso contrario per attività progettuali a sostegno della classe.
Le contemporaneità dei due docenti di classe devono coprire il maggior numero di ore possibili ed
evitare che ci sia più di un docente a disposizione contemporaneamente nella stessa ora.
I docenti di una classe mettono a disposizione due ore e mezza per le sostituzioni (all’inizio e alla
fine dell’orario).
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Criteri per la formulazione dell’orario delle lezioni nella scuola secondaria di primo grado.
I seguenti criteri intendono perseguire due obiettivi fondamentali:
1 – offrire agli alunni un orario “didattico” che li metta nella migliore condizione per star
bene a scuola;
2 – mettere i docenti nella condizione di provare quotidianamente valide motivazioni per
“fare scuola” ( in condizioni di provare quotidianamente valide motivazioni per “fare” ) in
generali condizioni di serenità con gli alunni e i colleghi stessi.
“educare istruendo”
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L’orario verrà formulato tenendo presenti, nei limiti del possibile e tenendo conto delle
cattedre orario con più scuole, dei seguenti criteri:
Art. 1 – distribuzione equilibrata delle varie ore di insegnamento nell’arco della giornata,
alternando il più possibile le discipline “verbali” e “non verbali” e cercando di evitare il ripetersi
della stessa disciplina in giorni consecutivi.
Art. 2 - Si eviterà di concentrare ore della stessa disciplina, intercalandole con insegnamenti di
natura diversa, con laboratori ed esercitazioni pratiche.
Art. 3 - Per Scienze Matematiche, a partire dalla classe prima, dovranno essere previste due ore
consecutive almeno una volta alla settimana per i compiti in classe.
Art. 4 - Per Lettere potrà essere possibile un susseguirsi di tre ore consecutive nell'arco della
stessa settimana, una volta alla settimana, solo per le classi seconde e terze.
Art. 5 - Le attività di laboratorio e l’ora di informatica nonché le ore di compresenza potranno
essere collocate sia durante le ore antimeridiane che in quelle pomeridiane, cercando, ove
possibile, di farle capitare in maggior misura il pomeriggio.
Art. 6 – I docenti, ove cause esterne alla scuola lo rendano impossibile, saranno utilizzati, per
l’attuazione di quanto disposto dall’art. 5, sia al mattino che al pomeriggio.
Art. 7 - I giorni liberi saranno accordati a turnazione.
Art.10 – E’ opportuno che gli insegnanti di lettere, di scienze ed seconda lingua non abbiano lo
stesso giorno libero e che esso non capiti cadere nei giorni di tempo prolungato.
Art.11 - Le prime e le quinte ore e le ore “buco” dovranno essere distribuite equamente fra
tutti gli insegnanti, anche considerando la somma totale delle prime ed ultime, ogni insegnante in
generale dovrà avere una sola prima ed ultima nello stesso giorno.
Art.12 - Le ore di interscuola saranno effettuate a turno da tutti gli insegnanti utilizzando le ore a
disposizione, a meno ché non ci siano docenti che vogliano effettuare il servizio di interscuola in
maniera fissa.
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“educare istruendo”
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CAPITOLO 5
PROGETTI PON
Ministero della Pubblica Istruzione
Unione Europea
Fondo Sociale Europeo
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Affari Internazionali
Ufficio V
OBIETTIVI
La scuola aderisce ai PROGETTI PON
(PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2007-2013)
OBIETTIVO CONVERGENZA
“Competenze per lo Sviluppo”
“educare istruendo”
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PROGETTI PON
1. P41 FESR –B1 B 2008-311 Laboratori linguistici € 25.000,00
2. P42 FESR –B1 C 2008-327 Laboratori Musicali € 10.000,00
3. P.43 PON FSE B1-2009-574 € 15.714,29
4. P.44 PON FSE C1-2009-2254 € 49107,16
Obiettivi:
- Ottimizzare le strutture esistenti incrementando le dotazioni hardware e software;
- Promuovere l’uso delle attrezzature informatiche nelle attività didattiche e favorire
l’approccio alle tecnologie multimediali.
- Favorire in ogni ordine di scuola l’introduzione dell’informatica tra le discipline del
curricolo
- Favorire l’uso nella normale attività di insegnamento dei laboratori multimediali
- Migliorare e potenziare le reti.
- Produrre materiali didattici atti ad essere diffusi e divulgati
- Migliorare le competenze del personale docente in relazione all’insegnamento della storia
e dell’acquisizione di un’adeguata metodologia per la costruzione del testo scritto.
- Migliorare i livelli di conoscenza e competenza degli alunni in relazione agli
apprendimenti di italiano , scienze, ed. ambientale, inglese, musica, cinema-teatro.
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“educare istruendo”
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CAPITOLO 6
PROGETTO “DIRITTI A SCUOLA”
PROGETTO”DIRITTI A SCUOLA”
•
Progetto “Diritti a scuola “Biccari
•
Progetto “Diritti a scuola” Alberona –Roseto
Sono previsti moduli formativi sia in orario curriculare che in orario extracurriculare
(ORARIO ANTIMERIDIANO E POMERIDIANO)con la suddivisione della classe
in sottogruppi di livello. I beneficiari delle azioni progettuali sono alunni della
scuola primaria che necessitano di interventi per il miglioramento delle competenze
di base e trasversali, in particolare nell’area della lettura/comprensione. Per lo
sviluppo delle competenze nella lingua italiana verrà posta attenzione a:
•
comprendere e utilizzare le principali strutture grammaticali;
•
comprendere testi orali e scritti di uso quotidiano e riorganizzare le informazioni;
•
comunicare correttamente nella lingua orale;
•
produrre testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari;
•
comprendere i testi a livello di struttura logico-concettuale;
•
conoscere gli eventi storici e saperli collocare nello spazio e nel tempo;
•
saper comprendere il rapporto causa-effetto di un evento.
“educare istruendo”
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CAPITOLO 7
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
L’organico docente permette di garantire il funzionamento ordinario delle sezioni e delle
classi, lo svolgimento del curricolo, le attività di ampliamento dell’offerta formativa, i progetti
speciali e organizzativi.
Alcune di queste attività che comportano un impegno maggiore rispetto ai regolari carichi
di lavoro dei docenti o non rientranti nell’orario curricolare sono retribuite con compensi stabiliti
dalla contrattazione d’Istituto.
VICARIO
STAFF ORGANIZZATIVO
ins. FRANCA PAOLELLA
RESPONSABILI
SCUOLA DELL’INFANZIA
BICCARI:
•
Ins. Trotta Lucia
ALBERONA:
•
Ins. D’Emanuele Maria Rosaria
ROSETO VALFORTORE:
Prof.ssa Lucia Cacciacarro
RESPONSABILI
SCUOLA PRIMARIA
BICCARI:
Vicario del dirigente
ALBERONA:
•
Ins. CEDOLA LUISA
ROSETO VALFORTORE:
•
Ins. GODUTO Antonella
RESPONSABILI SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
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BICCARI
•
Prof.ssa Luisa Tudisco
ALBERONA:
•
Prof.ssa Antonietta Iatalelese
ROSETO VALFORTORE:
•
.Prof.ssa Lucia Cacciacarro
“educare istruendo”
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FUNZIONI STRUMENTALI. ALL’ATTUAZIONE DEL POF
(sono individuate 15 FF. SS. suddivise omogeneamente sui tre plessi di Alberona Biccari e
Roseto)
“CONTINUITÀ,
ORIENTAMENTO E
INTEGRAZIONE”
1. BICCARI
a. Prof.ssa CARRATU’ Nicolina
2. ALBERONA
b. Ins. Mazziotti Anna
3. ROSETO VALF.RE
•
Ins. Forte Amalia
“PROMOZIONE LETTURA E
DELLE BIBLIOTECHE”
1.BICCARI
•
Ins. DE FILIPPIS Maria Antonietta
2.ALBERONA
•
Prof.ssa IATALESE Antonietta
3.ROSETO VALFORTORE
•
Ins. Fiorilli Celestina
“INFORMATICA,
SCRITTURA E
DOCUMENTAZIONE”
BICCARI
•
Prof. Manzi Adolfo
•
Prof. LATELLA Nicola
•
Prof. Barbato Michele
ALBERONA
ROSETO VALFORTORE
PERSONALE ATA
La distribuzione del personale tra i plessi, e i rispettivi carichi di lavoro sono indicati dettagliatamente nel
piano annuale predisposto dal DSGA.
I carichi di lavoro che comportano un impegno maggiore rispetto ai normali obblighi di servizio sono
retribuite con compensi stabiliti dalla contrattazione d’Istituto.
“educare istruendo”
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PERSONALE DI SEGRETERIA
RUOLI
DIRETTORE SGA
GOFFREDO
MARIA ASSUNTA
FUNZIONI
COMPITI
Svolge attività lavorativa di rilevante
complessità ed avente rilevanza esterna.
Sovrintende con autonomia operativa ai servizi
generali amministrativo-contabili e ne cura
l’organizzazione svolgendo funzioni di
coordinamento, promozione delle attività e
verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli
obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti, al
personale ATA. posto alle sue dirette
dipendenze.
Organizza autonomamente l’attività del personale
ATA nell’ambito delle direttive del Dirigente
Scolastico.
Attribuisce al personale ATA, nell’ambito del
piano delle attività, incarichi di natura
organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario
d’obbligo,quanto necessario.
Svolge con autonomia operativa e responsabilità
diretta attività di istruzione, predisposizione e
formalizzazione degli atti amministrativi e
contabili. E’funzionario delegato,ufficiale rogante
e consegnatario dei beni mobili. Può svolgere
attività di studio e di elaborazione di piani e
programmi richiedenti specifica specializzazione
professionale, con autonoma determinazione dei
processi formativi ed attuativi. Può svolgere
incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e
formazione nei confronti del personale. Possono
essergli affidati incarichi ispettivi nell’ambito
delle Istituzioni scolastiche.
Protocollo, archivio, raccolta gazzette e bollettini
ufficiali, riviste, iscrizione alunni, gestione
registro matricolare, tenuta fascicoli documenti
alunni, richiesta e trasmissione documenti,
gestione corrispondenze con le famiglie, gestione
statistiche, gestione pagelle, diplomi tabelloni
scrutini, gestione assenze e ritardi, gestione
organizzativa viaggi d’istruzione, certificazioni
varie e tenuta registri, esoneri educazione fisica,
infortuni alunni, libri di testo, pratiche alunni H,
elezioni organi collegiali, collaborazioni docenti
F.S. per monitoraggi relativi agli alunni, supporto
progetti POF.
Gestione procedure sussidi, consegna sussidi
didattici, gestione inventario e magazzino,
emissione buoni d’ordine, acquisizione richieste e
offerte, preparazione prospetti comparativi, carico
e scarico materiale, redazione richiesta preventivi,
verbali di collaudo, gestione denunce e furti
Tenuta fascicoli del personale, stipula contratti
di lavoro, ferie, permessi, assenze e aspettative,
visite fiscali, organici ATA, compilazione
graduatorie supplenze, gestione supplenze
temporanee.
Tenuta fascicoli personali, richiesta e
trasmissione documenti, stipula contratti di
lavoro, certificati di servizio, registri stato
personale, pratiche pensioni, riscatti e
ricostruzioni di carriera, gestione pratiche
mobilità, gestione ferie, permessi, assenze,
aspettative, visite fiscali, organici docenti,
statistiche e monitoraggi relativi al personale.
AREA DEI SERVIZI
ASS. AMMINISTRATIVO
TUSINO GIUSI
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ARCHIVIAZIONE,
GESTIONE ALUNNI,
P.O.F.
ACQUISTI
GESTIONE BENI PATRIMONIALI
ƒ
AMMINISTRAZIONE DEL
PERSONALE DOCENTE
SUPPLENTE e RUOLO
AMMINISTRAZIONE DEL
PERSONALE ATA SUPPLENTE E
DI RUOLO
AREA DEI SERVIZI
ASS. AMMINISTRATIVO
SILVESTRE ROSANNA
ƒ
AREA DEI SERVIZI
ASS. AMMINISTRATIVO
PANNESE DONATA
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ƒ
ƒ
GESTIONE FINANZIARIA
Compilazione programma annuale: preventivo e
LIQUIDAZIONE COMPETENZE E consuntivo, emissione mandati e riversali,
COMPENSI ACCESSORI
versamento ritenute, monitoraggi e flussi di cassa,
liquidazione stipendi, liquidazione compensi
accessori, mod. 101, CUD, conto corrente postale,
“educare istruendo” INPS, rapporti con INPDAP, pagamento
indennità di missioni, stipula contratti con
soggetti esterni, quote associative, TRF,
disoccupazione.
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COLLABORATORI SCOLASTICI
SETTORE FORMATIVO
Scuola dell’infanzia
COMPITI
Addetti ai servizi generali della scuola con compiti di
accoglienza del pubblico; di accoglienza e sorveglianza nei
confronti degli alunni, nei periodi, immediatamente
antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e
durante la ricreazione; di vigilanza sugli alunni, compresa
Scuola primaria
l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto
delle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica
sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti; di pulizia
dei locali degli spazi scolastici e degli arredi.
Scuola secondaria di primo grado Ausilio materiale agli alunni portatori di handicap,
nell’accesso alle aree esterne alle strutture scolastiche,
all’interno e all’uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi
igienici e nella cura dell’igiene personale anche con
riferimento alle attività previste dall’art. 47 del CCNL 20022005.
CAPITOLO 8
“educare istruendo”
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Art. 1 - Disposizioni generali sul funzionamento degli organi
collegiali.
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo
preavviso - di massima non inferiore ai 5 giorni - rispetto alla data delle riunioni. In
caso di urgenza e/o di improrogabili motivi, la convocazione può essere effettuata
anche per fonogramma in seduta immediata.
La normale convocazione degli organi collegiali elettivi deve essere effettuata con
lettera diretta ai singoli membri e mediante affissione all'albo di apposito avviso; in
ogni caso, l'affissione all'albo dell'avviso è adempimento sufficiente per la regolare
convocazione dell'organo collegiale.
La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella
seduta dell'organo collegiale, secondo l'ordine del giorno stabilito dall'organo
preposto alla convocazione.
Possono essere discussi argomenti che non siano all'ordine del giorno soltanto con
una delibera adottata ad unanimità dal consiglio stesso. Per variare l'ordine di
discussione degli argomenti è necessaria una delibera a maggioranza dei presenti.
Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal
presidente e dal segretario, steso su apposito registro.
Per la convocazione dei consigli di classe, interclasse ed intersezione, collegi dei
docenti e comitato di valutazione, il dirigente scolastico predisporrà un opportuno
ordine di servizio.
Art. 2 - Programmazione delle attività degli organi collegiali
Ciascuno degli organi collegiali, con esclusione del consiglio di disciplina degli
alunni, programma le proprie attività nel tempo in rapporto alle proprie
competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato
svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date prestabilite in linea di
massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la
necessità di adottare decisioni, proposte o pareri
Art. 3 - Svolgimento coordinato dell'attività degli organi
collegiali.
Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali
che esercitano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate
materie.
Ai fini di cui al precedente comma si considerano anche le competenze, in materie
definite, di un determinato organo quando il loro esercizio costituisca presupposto
necessario od opportuno per l'esercizio delle competenze di altro organo collegiale.
Art. 4 - Elezioni contemporanee di organi di durata annuale.
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“educare istruendo”
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Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo, possibilmente,
nello stesso giorno ed entro il secondo mese dell'anno scolastico.
Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali.
Art. 5 - Convocazione dei consigli di classe, interclasse, intersezione.
I consigli di classe, interclasse, intersezione sono convocati dal dirigente scolastico
di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi
membri, escluso dal computo il presidente.
I consigli di classe si riuniscono, di regola, una volta al mese, quelli di interclasse
ed intersezione ogni bimestre.
La componente genitori deve avere uno spazio di almeno 15 minuti in coda ai
consigli di classe almeno una volta ogni due consigli.
Art. 6 - Programmazione e coordinamento dell'attività dei consigli di classe, interclasse,
intersezione.
Le riunioni dei consigli di classe devono essere programmate secondo i criteri
stabiliti dall'art. 2 e coordinate con quelle di altri organi collegiali secondo i criteri
stabiliti dall'art. 3.
Art. 7 - Convocazione del collegio dei docenti.
Il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall'art. 7 quarto
comma del decreto legislativo n. 297 del 16-4-94.
Art. 8 - Programmazione e coordinamento dell'attività del collegio dei docenti.
Per la programmazione e il coordinamento dell'attività del collegio dei docenti si
applicano le disposizioni dei precedenti artt. 2 e 3.
Art. 9 - Prima convocazione del consiglio di istituto.
La prima convocazione del consiglio di istituto, immediatamente successiva alla
nomina dei relativi membri, da parte del dirigente scolastico, su delega del
Provveditore agli Studi, è disposta dal dirigente scolastico.
Art.10 - Elezione del presidente e del vice presidente del consiglio di istituto.
Nella prima seduta il consiglio è presieduto dal dirigente scolastico ed elegge il
proprio presidente, tra i rappresentanti dei genitori membri del consiglio stesso.
L'elezione ha luogo a scrutinio segreto.
Sono candidati tutti i genitori membri del consiglio.
E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti
rapportata al numero dei componenti del consiglio.
Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è
eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta
almeno la metà più uno dei componenti in carica.
A parità di voti non viene eletto il più anziano di età, ma si proseguirà nelle
votazioni fin tanto che uno dei membri non raggiunga la detta maggioranza.
Il consiglio può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i
genitori componenti il consiglio stesso, secondo le stesse modalità previste per
l'elezione del presidente.
“educare istruendo”
51
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
Art.11 - Giunta esecutiva.
La giunta esecutiva è eletta dal Consiglio d'Istituto nel suo seno; essa è composta da
un rappresentante dei docenti, da due rappresentanti dei genitori e da un
rappresentante del personale A.T.A..
Ne fanno parte di diritto il dirigente scolastico, che la presiede ed ha la
rappresentanza dell'Istituto, e dal responsabile dei servizi di segreteria (Direttore
Amministrativo).
Art.12 - Convocazione del consiglio di istituto.
Il consiglio di istituto è convocato dal presidente del consiglio stesso presso la sede
dell'istituto.
Il presidente del consiglio è tenuto a disporre la convocazione del consiglio su
richiesta del presidente della giunta esecutiva ovvero della maggioranza dei
componenti del consiglio stesso.
Le sedute sono valide con la presenza della metà più uno dei consiglieri in carica e
sono pubbliche.
Art.13 - Relazione annuale.
La relazione annuale del consiglio di istituto al Provveditore agli Studi e al
consiglio scolastico provinciale prevista dall'art. 10, nono comma, del D.L. n.297
del 16-4-94, è predisposta nel mese di settembre di ogni anno, accoglie nel suo
interno quella del dirigente scolastico, ed è oggetto di discussione e approvazione
in apposita seduta del consiglio, da convocarsi entro il mese di ottobre e,
comunque, quando si dia luogo al rinnovamento dell'organo, prima
dell'insediamento del nuovo organo.
La relazione, firmata dal presidente del consiglio di istituto e dal presidente della
giunta esecutiva, è inviata dal dirigente scolastico al provveditore agli studi e al
consiglio scolastico provinciale, entro 15 giorni dalla data della sua approvazione.
Art.14 - Pubblicità degli atti.
La pubblicità degli atti del consiglio di istituto, disciplinata dall'art. 43 del D.L.
n.297 del 16-4-94, deve avvenire mediante affissione, in apposito albo di istituto,
della copia integrale - sottoscritta e autenticata dal segretario del consiglio - del
testo delle deliberazioni adottate dal consiglio stesso.
L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa
seduta del consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un
periodo di 10 giorni.
I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell'ufficio di segreteria
dell'istituto e, per lo stesso periodo, sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta.
La copia della deliberazione da affiggere all'albo è consegnata al dirigente
scolastico dal segretario del consiglio; il dirigente ne dispone l'affissione immediata
e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione.
Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole
persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.
Si osservano inoltre le disposizioni in vigore per l'accesso ai documenti
amministrativi.
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“educare istruendo”
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Art.15 - Convocazione del comitato per la valutazione del servizi degli insegnanti.
Il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal preside:
a) in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 2, per la valutazione del
servizio richiesta da singoli interessati a norma dell'art 66 del decreto del Presidente
della Repubblica 31 maggio 1974, n 417;
b) alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di
prova degli insegnanti, ai sensi dell'art. 58 del decreto del Presidente della
Repubblica 31 maggio 1974, n. 417;
c) ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
Art.16 - Assemblee dei genitori.
Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto. Esse possono
svolgersi nei locali della scuola, purché vengano concordate, ogni volta, con il
preside l'ora e il giorno del loro svolgimento, comunque sempre fuori dall'orario
delle lezioni.
Le assemblee di classe devono essere convocate dal preside, o di sua iniziativa
oppure su richiesta della metà dei genitori eletti nei consigli di classe.
Le assemblee di istituto o di sedi devono essere convocate dal preside, o di sua
iniziativa o su richiesta di almeno il 10 % dei genitori, ovvero su richiesta del
presidente dell'assemblea, qualora sia stato eletto dall'assemblea stessa, od anche su
richiesta della maggioranza del comitato dei genitori, ove esso sia stato espresso
dalla stessa assemblea.
L'assemblea comunque deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che
deve essere inviato al preside perché ne prenda visione.
Alle assemblee possono partecipare, con diritto di parola, il preside ed i docenti di
classe o di istituto a seconda del tipo di assemblea.
Art.17 - Funzionamento della biblioteca, dei gabinetti scientifici, dei laboratori e della
palestra.
Il funzionamento della biblioteca è disciplinato dai seguenti criteri generali stabiliti
dal consiglio di istituto, sentito il collegio dei docenti:
a) l'accesso alla biblioteca da parte dei docenti, dei genitori e degli studenti è
consentito anche - nei limiti del possibile - nelle ore pomeridiane;
b) l'accesso al prestito o alla consultazione deve essere agevole.
Il funzionamento dei gabinetti scientifici e dei laboratori deve essere tale da
facilitarne l'uso da parte degli studenti, possibilmente anche in ore pomeridiane, per
studi e ricerche, con la presenza di un docente.
Il funzionamento delle palestre deve essere tale da assicurarne la disponibilità, a
rotazione oraria, a tutte le classi della scuola, e, nei casi di necessità, ad altre scuole.
Per l'utilizzo degli spazi scolastici da parte di figure esterne alla scuola si farà
riferimento alla normativa in vigore.
Art.18 - Vigilanza sugli alunni.
“educare istruendo”
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
Per la vigilanza sugli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola, nonché
durante l'uscita dalla medesima valgono le norme seguenti:
a) gli alunni entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono l'inizio delle
lezioni, prelevati all'ingresso dai docenti della prima ora, che li accompagneranno
in classe vigilando sulla loro sicurezza;
b) gli alunni in ritardo rispetto all'orario, di cui sopra, sono ammessi in classe con
decisione del preside o del docente delegato; qualora il ritardo fosse abituale, il
preside provvederà a contattare i genitori per chiederne ragione;
c) gli alunni possono lasciare la scuola prima della fine delle lezioni solo su
richiesta dei genitori, ovvero per serie motivazioni valutate dal preside e di cui
bisognerà informare i genitori;
d) la presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre
attività (ricerche culturali, lavori di gruppo, visite istruttive, ecc.) che vengono
svolte nel contesto dei lavori scolastici;
e) le assenze vanno giustificate sull'apposito libretto che verrà esibito il giorno del
rientro a scuola all'insegnante della prima ora; in caso di non giustificazione il
primo giorno l'allievo deve essere mantenuto in classe per giustificare il giorno
successivo; in mancanza egli dovrà essere mandato dal dirigente scolastico che
provvederà ad informarne i genitori e disporrà in merito; per le assenze causate da
malattia è necessario esigere il certificato medico quando esse si protraggono per
oltre cinque giorni;
f) durante l'intervallo delle lezioni, che è almeno di 10 minuti, è necessario che il
personale docente di turno vigili sul comportamento degli alunni in maniera da
evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose;
g) durante la permanenza degli alunni nella scuola, gli stessi saranno costantemente
vigilati dagli insegnanti che, qualora debbano allontanarsi, avvertiranno l’ausiliario
assegnato al piano o un collega;
h) al termine delle lezioni, l'uscita degli alunni avviene per piani (a cominciare dal
primo) e con la vigilanza del personale docente di turno; le classi lasceranno le aule
solo dopo lo squillo della campanella e non dovranno sostare nel corridoio in attesa
della fine delle lezioni;
i) l'uscita ai servizi deve essere consentita di norma dopo la prima ora di lezione e
comunque non più di un alunno dello stesso sesso per classe per volta; in caso di
uscite singole, la vigilanza sarà a cura del personale ausiliario assegnato al piano.
l) durante le lezioni bisogna evitare di allontanare anche temporaneamente alunni
dalla classe, indipendentemente dal loro comportamento; ove esso fosse
particolarmente riprovevole l'insegnante provvederà ad informarne il preside che
deciderà di conseguenza;
m) gli alunni della scuola materna entrano nella scuola al massimo entro un’ora
dall’orario fissato per l’inizio delle lezioni, accolti e vigilati dalle insegnanti, ed
escono dalla scuola nei 30 minuti che precedono l’orario fissato per il termine delle
attività.
Art.19 - Rapporti individuali con le famiglie.
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“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
Dovranno essere tenuti almeno tre colloqui collegiali con le famiglie,
preferibilmente a novembre, a febbraio e alla fine di aprile. I singoli docenti della
scuola media ed elementare si renderanno disponibili, previo appuntamento preso
tre giorni prima, in un ora settimanale di ricevimento, di cui dovrà essere data
comunicazione alle famiglie; copia dei turni di ricevimento dovrà essere esposta
all'albo della scuola e/o in incontri annuali stabiliti con delibera del collegio docenti
e del consiglio d’Istituto
Art.20 – Accesso di estranei nella scuola.
Non è consentito ad estranei l'accesso ai locali scolastici, a meno che non siano
espressamente autorizzati dal dirigente scolastico che valuterà di volta in volta i
motivi. E’ consentito l’accesso agli uffici, negli orari previsti, per il disbrigo di
pratiche. Non è consentita comunque la vendita nei locali scolastici di qualsivoglia
oggetto o pubblicazione, né è consentito l'accesso alle aule di chiunque voglia
proporre direttamente agli alunni materiali, concorsi, o quant'altro si presenti come
una richiesta di denaro.
I genitori degli alunni della scuola materna consegnano l’alunno all’insegnante.
E’ fatto divieto di entrare nelle aule o nelle sezioni, fatta eccezione, durante il
primo mese di lezione o di attività, per i genitori degli alunni delle classi o delle
sezioni iniziali.
E’ fatto obbligo al personale ausiliario di impedire l’accesso alla scuola ad estranei
in orario non stabilito.
Art.21 - Dei professori.
I professori hanno l'obbligo di vigilare sugli alunni per tutto il tempo in cui sono
loro affidati. Il cambio fra gli insegnanti al termine delle ore di lezione deve essere
celere in modo da non lasciare gli alunni soli in classe per tempi superiori ai
normali trasferimenti da un'aula ad un'altra. Nel caso che l'insegnante dovesse
lasciare una classe perché impegnato con una lezione in un'altra senza ricevere il
cambio, provvederà ad affidare la classe ad un ausiliario che effettuerà la
sorveglianza fino all'arrivo del docente di turno. In caso di ritardo del docente,
l'ausiliario dovrà informarne il preside che provvederà alle sostituzioni.
Quando un ritardo supera i 10 minuti il preside provvederà a sostituire il docente
ritardatario e quest'ultimo dovrà essere considerato in permesso per l'intera ora che
dovrà recuperare secondo i criteri stabiliti dalla legge. In caso di frequenti ritardi il
preside dovrà chiederne conto ed ammonire il ritardatario al rispetto dell'orario di
servizio.
In caso di proclamazione di scioperi, gli insegnanti che non vi aderiscano, sono
tenuti a presentarsi a scuola all'inizio della prima ora di lezione, per consentire al
preside, o a chi in quel momento è il responsabile della scuola, di approntare un
orario di emergenza rispettando l'orario di servizio previsto per quel giorno dei
docenti presenti. Il dirigente scolastico, per garantire l'incolumità degli allievi, può,
nei giorni precedenti allo sciopero, chiedere ai docenti di comunicare, l'intenzione o
meno di aderire allo sciopero, così da poter adottare tutte le misure necessarie fino
alla sospensione dell'intero servizio scolastico se dovesse essere necessario.
Nei rapporti con gli alunni i professori debbono astenersi da ogni forma di
punizione corporale e morale tale da risultare mortificante per i ragazzi. Devono
altresì evitare di usare parole offensive per la dignità delle persone.
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
Ai professori può essere concesso di esercitare una libera professione purché essa,
per la sua natura e per l'entità dell'impegno, non sia nociva al diritto allo studio dei
ragazzi ed al funzionamento della scuola. In questo caso il dirigente scolastico
dovrà revocare tale autorizzazione. L'autorizzazione ha valore annuale e va
richiesta all'inizio di ogni anno scolastico.
E' proibito impartire lezioni private ad alunni della propria scuola. Prima di
assumere una qualsiasi lezione privata, i professori sono tenuti ad informarne il
dirigente al quale devono comunicare il nome dell'allievo e la sua provenienza.
Art.22 - Del restante personale.
Tutto il personale non insegnante è tenuto ad osservare gli orari di servizio ed ad
adempiere a tutte le mansioni a cui è sottoposto per effetto della normativa vigente.
Dovrà essere gentile, cortese, disponibile e rispettoso con gli alunni, col pubblico e
con il restante personale della scuola.
La presidenza e la segreteria devono stabilire un orario giornaliero di accesso al
pubblico tale da permettere all'utenza di fruirne senza troppe difficoltà.
Il personale ausiliario deve garantire l’igiene degli ambienti scolastici, vigilare sulle
porte d'ingresso e di uscita dalla scuola, dare le opportune delucidazioni al
pubblico, mantenere costantemente il posto di servizio, vigilare sugli alunni
affidati, vigilare sull'afflusso ai bagni e coadiuvare gli insegnati nella vigilanza
durante l'ingresso, l'uscita, la ricreazione, le attività didattiche interne ed esterne
alla scuola che prevedono la presenza contemporanea di più classi.
Art.23 – Festeggiamenti.
In occasione di ricorrenze religiose e civili; a conclusione di percorsi formativi; nei
momenti di documentazione e pubblicizzazione delle esperienze scolastiche, si
possono organizzare festeggiamenti, momenti di gioco e drammatizzazioni, sempre
che realizzino il conseguimento di obiettivi didattici ed educativi.
Art.24 – Uso e custodia dei sussidi didattici.
I sussidi didattici vengono affidati ogni anno ad un incaricato che ne controllerà
l’uso da parte de docenti e degli alunni.
CAPITOLO 9
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VIAGGI D’ISTRUZIONE E
VISITE GUIDATE
Principali riferimenti normativi in materia di viaggi d’istruzione
• C.M. n. 291 del 1992 / D.L n. 111/17/3 del 1995
• C.M. n. 623 del 1996
• D.I. n. 44 del 2001 / Nota ministeriale prot. 645/2002
• Circolare n. 36 del 1995 / Circolare ministeriale interna n. 3 del 1995
• Circolare ministeriale n.380 del 1995
• Art. n. 1321-1326-1328 Codice Civile
PREMESSA
I viaggi di istruzione, le visite guidate, gli scambi culturali, rappresentano per gli
alunni
un’occasione formativa. Tali iniziative hanno valenza didattica e integrano la
normale attività della scuola contribuendo alla formazione dei discenti. I viaggi di
istruzione, difatti, favoriscono la socializzazione e lo sviluppo delle dinamiche
socio-affettive e relazionali degli allievi ampliandone al contempo gli orizzonti
culturali e le conoscenze.
Il presente regolamento si fonda sulla normativa vigente ed è stato elaborato
tenendo presenti le esigenze dell’istituto nell’ambito dell’autonomia della scuola.
ORGANIZZAZIONE
• Il Dirigente Scolastico individua una Commissione costituita da docenti dei tre ordini
scolastici : infanzia, primaria, secondaria di 1°grado, che avranno il compito di operare una
collaborazione ed una mediazione tra i vari soggetti istituzionali: Dirigente, DSGA, Docenti dei
Consigli di classe, interclasse, intersezione, affinché sia predisposto in modo corretto il piano
annuale delle visite e viaggi d’istruzione (ENTRO DICEMBRE).
• La Commissione prenderà visione delle iniziative che perverranno a scuola ed informerà i
docenti sugli itinerari, sulle finalità e sulla concreta fattibilità delle proposte dando indicazioni
sulla parte organizzativa, sui mezzi, sui costi.
• La Segreteria osserverà i seguenti adempimenti:
- fornire notizie agli interessati riguardo ai progetti approvati
- consegnare la modulistica prevista al responsabile della gita
- predisporre le lettere di incarico ai docenti
- ritirare i bollettini del versamento effettuato dal docente responsabile o dai genitori e le
autorizzazioni all’uscita degli allievi
- preparare i mandati di eventuali anticipi alle agenzie e ulteriore saldo.
• Nell’ambito di ciascun Consiglio di classe, interclasse o intersezione, il coordinatore
provvederà ad esaminare le proposte, verificandone la coerenza con le finalità del POF e con le
attività previste nella programmazione di classe, nell’ipotesi di valutazione positiva,
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provvederà ad indicare gli accompagnatori.
• Le attività approvate dal Collegio docenti rientrano nel piano delle uscite e dei viaggi
d’istruzione della scuola.
• Il D.S. valuta in base al regolamento contabile di cui al D.M. 44/01 e provvede con il DSGA a
prendere contatti con agenzie individuate in applicazione al D.M. 44/01 e, in
collaborazione con la Commissione specifica, opera un monitoraggio di tutte le iniziative ,
abbinando le classi in modo opportuno e funzionale alla riuscita del progetto
Tipologia dei viaggi di istruzione
1. Viaggi culturali finalizzati alla conoscenza del paesaggio e delle opere d’arte
2. Viaggi ad aziende e partecipazione a mostre
3. Viaggi connessi ad attività sportive, settimana bianca, campo scuola ecc.
4. Visite guidate presso musei, parchi naturali, fattorie …( una sola giornata )
5. Uscite didattiche per partecipare a conferenze, spettacoli teatrali gare sportive ….
La procedura in sintesi
• Proposta dei Consigli di classe (per iscritto con indicazione delle finalità e del percorso)
• Individuazione dei docenti accompagnatori e del referente all’atto della programmazione
• Autorizzazioni dei genitori ( anche cumulativa annuale )
• Autorizzazione del Dirigente scolastico.
• I destinatari sono tutti gli alunni dell’Istituto per i quali è obbligatorio acquisire il consenso
scritto di chi esercita la patria potestà.
Resta confermata l'esclusione delle iniziative in parola per i bambini della scuola materna, data la
loro tenera età. Per questi ultimi, peraltro, sulla base delle proposte avanzate dal collegio dei
docenti nell'ambito della programmazione didattico-educativa, il consiglio d’Istituto potrà
deliberare l'effettuazione di brevi gite secondo modalità e criteri adeguati in relazione all'età dei
bambini, avendo cura di predisporre, ovviamente, ogni iniziativa di garanzia e di tutela per i
bambini medesimi.
- E' opportuno che ad ogni viaggio partecipino studenti compresi nella medesima fascia di età,
sussistendo tra coetanei esigenze ed interessi per lo più comuni.
- La partecipazione dei genitori degli alunni potrà essere consentita, solo nei casi in cui gli alunni
debbano partecipare a gare o concorsi (attività sportive, concorsi canori o teatrali) a condizione
che detta partecipazione non comporti oneri a carico del bilancio dell'istituto e/o responsabilità
varie e che gli stessi si impegnino a partecipare alle attività programmate per gli alunni.
- Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno due terzi
degli alunni componenti le singole classi coinvolte, anche se è auspicabile la presenza pressoché
totale degli alunni delle classi. Al divieto fanno eccezione i viaggi la cui programmazione
contempli la partecipazione di studenti, appartenenti a classi diverse, ad attività teatrali,
cinematografiche, musicali etc., nonché i viaggi connessi ad attività sportive agonistiche.
Destinazione
- Viaggi in Italia. Hanno lo scopo, come si è già detto, di promuovere negli alunni una migliore
conoscenza del loro Paese. Si ritiene consigliabile evitare di scegliere come meta località molto
lontane dalla sede della scuola, privilegiando la propria regione e quelle confinanti o più vicine.
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E' inoltre opportuno diversificare le mete, in modo tale che accanto alle più note città d'arte nelle
quali, specie in taluni periodi dell'anno, più accentuato è il flusso dei turisti stranieri e italiani,
siano tenute presenti anche località e centri minori, parimenti ricchi di patrimonio storico, artistico
e culturale e, quindi, altrettanto rispondenti agli obiettivi formativi dei viaggi d'istruzione in
argomento.
E' consigliabile che il personale della scuola incaricato dell'organizzazione dei viaggi o delle visite
guidate informi il sindaco e l'Ente provinciale turismo delle località interessate, in vista
dell'apprestamento di ogni misura che possa rendere più confortevole e più proficua l'iniziativa.
- riguardo al primo ciclo della scuola elementare gli spostamenti dovranno avvenire nell'ambito
delle rispettive province, mentre per il secondo ciclo l'ambito territoriale può essere allargato
all'intera regione. Ovviamente, tale criterio territoriale assume carattere generale e orientativo,
essendo connesso con la volontà di evitare lunghi viaggi e con l'opportunità di far conoscere
approfonditamente il proprio territorio. Infatti, non si esclude la possibilità di uno
"sconfinamento" in altra provincia o regione, allorché la località di partenza sia confinante o,
comunque prossima ad altra provincia o ad altra regione.
In tale ottica, sono consentiti, limitatamente al secondo ciclo e, comunque, in via del tutto
eccezionale, gite di un solo giorno, senza pernottamento, in territorio estero, purché la meta
prescelta sia, per l'appunto, confinante;
- riguardo alla scuola media, gli spostamenti possono avvenire sull'intero territorio nazionale.
Sono inoltre consentite brevi gite di un solo giorno, senza pernottamento, in territorio estero, in
occasione di viaggi che abbiano per meta zone di confine.
Limitatamente alle terze classi, gli uffici scolastici provinciali potranno eccezionalmente
autorizzare, osservando con particolare rigore le dovute cautele, viaggi in Europa per la visita ad
importanti organismi internazionali , ovvero viaggi connessi con manifestazioni culturali di
risonanza internazionale o programmati in conseguenza dell'adesione ad iniziative internazionali.
Organi competenti
Le deliberazioni del consiglio d’Istituto, contenenti tutti gli elementi e la documentazione di cui
appresso elencata, debbono essere trasmesse agli uffici scolastici provinciali, per la preventiva
verifica circa la regolarità o legittimità delle procedure organizzative seguite, con particolare
riguardo agli obiettivi cognitivo-culturali e relazionali che i viaggi debbono prefiggersi.
In caso di conflitto tra il collegio dei docenti e il consiglio d'istituto, l'ufficio scolastico
provinciale ha il potere di ristabilire il loro regolare funzionamento, proprio in forza del suddetto
potere di vigilanza.
Per le visite guidate non è necessario trasmettere, per la vigilanza, le suddette deliberazioni,
essendo sufficiente una comunicazione scritta in cui il capo di istituto, nel dare notizia della data
di effettuazione della visita, assicuri il rispetto della normativa circa la sicurezza degli alunni e la
validità didattica dell'iniziativa attuata.
Viaggi all'estero.
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Occorre sempre la preventiva autorizzazione dell'ufficio scolastico provinciale, ove trattasi di
viaggi organizzati in qualunque Paese europeo o affacciantesi nel bacino del Mediterraneo.
Come per i viaggi all'interno, è necessario che detto ufficio riceva tutti gli atti con congruo
anticipo rispetto alla data prevista per l'effettuazione del viaggio…
In nessun caso possono essere concesse autorizzazioni per viaggi in Paesi la cui situazione interna
possa fornire motivi di preoccupazione per la sicurezza dei partecipanti.
Durata dei viaggi e periodi di effettuazione
Considerata l'opportunità che per il completo svolgimento dei programmi di insegnamento non
vengano sottratti tempi eccessivi alle normali lezioni in classe, appare adeguato indicare in sei
giorni complessivi il periodo massimo utilizzabile per le visite guidate, i viaggi di istruzione e per
attività sportive, per ciascuna classe…
Il limite dei sei giorni potrà essere superato, in via del tutto eccezionale e previa autorizzazione
scritta dell'ufficio scolastico provinciale, in presenza di specifici progetti organicamente inseriti
nella programmazione didattica che intendono conseguire obiettivi di particolare importanza
formativa e di rilevante interesse, in coerenza con la tipologia dei vari indirizzi di studio ed anche
in relazione ai vari aspetti sperimentali.
E' fatto divieto di effettuare visite e viaggi nell'ultimo mese delle lezioni, durante il quale l'attività
didattica è, in modo più accentuato, indirizzata al completamento dei programmi di studio, in vista
della conclusione delle lezioni…
Al divieto di effettuare viaggi nell'ultimo mese di lezione si può derogare solo per l'effettuazione
di viaggi connessi ad attività sportive scolastiche nazionali ed internazionali o di attività collegate
con l'educazione ambientale, considerato che tali attività all'aperto non possono, nella maggior
parte dei casi, essere svolte prima della tarda primavera.
La realizzazione dei viaggi non dovrà coincidere con altre particolari attività istituzionali della
scuola (scrutini, elezioni scolastiche, etc.).
Per ragioni di sicurezza, è fatto divieto, in via generale, di intraprendere qualsiasi tipo di viaggio
nelle ore notturne. Le ragioni poste a sostegno di tale divieto sono connesse, da un lato, alla
volontà di prevenire alla partenza (ed, eventualmente, anche in arrivo) disguidi, talora pericolosi,
nel raduno dei partecipanti, dall'altro alla constatazione che l'itinerario da percorrere prima di
arrivare a destinazione può inserirsi a pieno titolo nel contesto delle finalità educative della
iniziativa.
Docenti accompagnatori
Sono individuati i docenti appartenenti alle classi frequentate degli alunni partecipanti al viaggio e
preferibilmente di materie attinenti alle sue finalità.
Nei viaggi finalizzati allo svolgimento di attività sportive, la scelta degli accompagnatori cadrà sui
docenti di educazione fisica, con l'eventuale integrazione di docenti di altre materie cultori dello
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sport interessato o in grado per interessi e prestigio di aggiungere all'iniziativa una connotazione
socializzante e di promuovere un contatto interdisciplinare che verifichi il binomio cultura-sport.
Per i viaggi all'estero, si deve curare che almeno uno degli accompagnatori possieda un'ottima
conoscenza della lingua del Paese da visitare.
È superfluo rammentare che detto incarico comporta l'obbligo di una attenta ed assidua vigilanza
degli alunni, con l'assunzione delle responsabilità di cui all'art. 2047 del codice civile integrato
dalla norma di cui all'art. 61 della legge 11 luglio 1980, n. 312, che limita la responsabilità
patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave.
Una vigilanza così qualificata deve essere esercitata non solo a tutela dell'incolumità degli alunni,
ma anche a tutela del patrimonio artistico nei cui confronti troppo spesso, purtroppo, vengono da
più parti lamentati danni, anche gravi, a causa dell'irrazionale e riprovevole comportamento dei
singoli alunni o di gruppi di essi.
Quanto al numero si conviene che nella programmazione dei viaggi debba essere prevista la
presenza di almeno un accompagnatore ogni quindici alunni, fermo restando che l'eventuale
elevazione di una unità e fino ad un massimo di tre unità complessivamente per classe può essere
deliberata…
Nel caso di partecipazione di uno o più alunni in situazione di handicap, si demanda alla ponderata
valutazione dei competenti organi collegiali di provvedere, in via prioritaria, alla designazione di
un qualificato accompagnatore contemplato al primo capoverso del presente punto, nonché di
predisporre ogni altra misura di sostegno commisurata alla gravità della menomazione.
Ai fini del conferimento dell'incarico, il dirigente scolastico, nell'ambito delle indicazioni fornite
dal consiglio di istituto e secondo le modalità e i criteri fissati al precedente capoverso, individua i
docenti, tenendo conto della loro effettiva disponibilità, prima di procedere alle relative
designazioni. La medesima linea procedurale sarà seguita ai fini delle eventuali integrazioni o
sostituzioni, ove non sia stato raggiunto il numero degli accompagnatori richiesto.
Deve essere assicurato, di norma, l'avvicendamento dei docenti accompagnatori, in modo da
escludere che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio di istruzione nel medesimo anno
scolastico.
Tale limitazione non si applica alle visite guidate, pure essendo comunque sempre auspicabile una
rotazione dei docenti accompagnatori, al fine di evitare frequenti assenze dello stesso insegnante.
I docenti accompagnatori, a viaggio di istruzione concluso, sono tenuti ad informare gli organi
collegiali ed il capo di istituto, per gli interventi del caso, degli inconvenienti verificatisi nel corso
del viaggio o della visita guidata, con riferimento anche al servizio fornito dall'agenzia o ditta di
trasporto.
La relazione degli accompagnatori consente al capo di istituto di riferire a sua volta all'ufficio
scolastico provinciale il quale, ove noti che in più occasioni una medesima agenzia o ditta di
trasporto abbia dato luogo a gravi inconvenienti o rilievi, provvede a segnalarla alle istituzioni
scolastiche dipendenti perché ne tengano conto nell'organizzazione delle iniziative future.
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Si consiglia di utilizzare il treno, ogni volta che i percorsi programmati lo consentano, specie per i
viaggi a lunga percorrenza.
In proposito, Ë auspicabile che le località direttamente collegate con la ferrovia siano raggiunte
attraverso una oculata combinazione treno + pullman.
Circa i suddetti viaggi a lunga percorrenza, se ne consente l'effettuazione anche nelle ore notturne,
in deroga al divieto generale previsto precedentemente.
Si precisa che i viaggi a lunga percorrenza, rientranti nella deroga, sono quelli che si protraggono
per l'intera notte e si concludono, in base agli orari ferroviari ufficiali, in ore propizie a consentire
l'agevole espletamento, da parte degli accompagnatori di tutti gli adempimenti connessi con la
sistemazione in albergo della comitiva.
Il consiglio d’Istituto delibera, inoltre
Di avvalersi di agenzie di viaggio in possesso di licenza di categoria A, A illimitata e B ed in
grado, pertanto, di fornire un servizio completo dal viaggio, comprensivo della sistemazione in
albergo, all'assistenza nella visita della località meta del viaggio (agevolazioni di orario o di
ingresso nelle visite a musei, edifici pubblici, stabilimenti industriali, etc.).
- Nella scelta dell'agenzia di viaggio cui affidare la fase pratica di attuazione dell'iniziativa, gli
incaricati devono accertare con la massima diligenza, eventualmente consultando anche l'Ente
provinciale turismo e le Aziende di promozione turistica (APT), l'assoluta affidabilità e serietà
dell'agenzia di viaggio o della ditta di autotrasporti.
- Nella scelta dell'agenzia di viaggio o della ditta di autotrasporti deve essere osservata la
procedura di cui all'art. 34 del D.I. 28 maggio 1975, che prevede, tra l'altro, l'acquisizione agli atti
del prospetto comparativo di almeno tre ditte interpellate.
Nel caso di specie, detto prospetto, stilato dalle ditte sulla base di una richiesta scritta della scuola,
uguale per tutte le ditte interpellate, dovrà essere allegato alla deliberazione del consiglio di
istituto.
- All'agenzia prescelta dovrà essere richiesta una dichiarazione da acquisire agli atti della scuola e
da allegare alla deliberazione del consiglio di circolo o di istituto ( da inviare all'ufficio scolastico
provinciale, nei casi previsti) con la quale l'agenzia stessa garantisca;
a) di essere in possesso dell'autorizzazione regionale all'esercizio delle attività professionali delle
agenzie di viaggio e turismo, precisandone gli estremi e fornendo gli eventuali riferimenti
(secondo le varie leggi regionali) in ordine all'iscrizione, nell'apposito registro-elenco, del titolare
e del direttore tecnico;
b) di rendersi responsabile in toto dell'osservanza delle norme di legge nell'organizzazione del
viaggio, assumendosi la piena responsabilità in ordine ad eventuali omissioni o inadempienze;
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“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
c) di essere in possesso, in caso di viaggio effettuato con automezzo, di tutti i requisiti di sicurezza
contemplati dalle disposizioni vigenti in materia di circolazione di autoveicoli. A questo riguardo,
si fa rinvio alle garanzie segnatamente indicate al successivo punto 9.8.
- In occasione di visite guidate e di brevi gite effettuate con automezzi di proprietà del Comune,
condotti da autisti dipendenti comunali, nessuna dichiarazione o documentazione dovrà essere
richiesta all'ente locale circa il possesso dei requisiti di sicurezza contemplati dalle disposizioni
vigenti in materia di circolazione di autoveicoli.
Sull'argomento sono fatte salve, ovviamente, anche le disposizioni aggiornate impartite dal
Ministero dei Trasporti nell'ambito della propria competenza.
- Per tutti i viaggi, comunque organizzati, l'agenzia di viaggio o la ditta di autotrasporti deve
garantire per iscritto:
a) che nel viaggio di istruzione, allorché, per motivi del tutto eccezionali, sia organizzato in modo
tale da tenere in movimento l'automezzo per un periodo superiore alle 9 (nove) ore giornaliere,
sino presenti due autisti. L'alternarsi alla guida dei due autisti consente l'osservanza del
regolamento CEE n. 3820 del 20 dicembre 1985, il quale prescrive che il periodo di guida
continuata di un medesimo autista non può superare le quattro ore e mezza;
b) che, in tutti i casi il viaggio preveda un percorso di durata inferiore alle ore 9 giornaliere,
l'autista effettuerà un riposo non inferiore a 45 minuti ogni quattro ore e mezza di servizio;
c) spetta, inoltre, alle agenzie di viaggio assicurare che la sistemazione alberghiera offerta
presenti, sia per l'alloggio che per il vitto, i necessari livelli di igienicità e di benessere per i
partecipanti. A questo riguardo Ë, comunque, opportuno che gli organizzatori si assicurino che
l'alloggio non sia ubicato in località moralmente poco sicure o eccessivamente lontane dai luoghi
da visitare.
Altri aspetti finanziari
-Le spese per la realizzazione di visite guidate e viaggi di istruzione o connessi ad attività sportive,
compreso il pagamento delle indennità di missione del personale docente, dovranno essere
imputate sugli appositi capitoli del bilancio, che dovranno essere opportunamente dotati.
- Eventuali contributi elargiti da regioni, enti locali o istituzioni diverse, nonché le quote
eventualmente poste a carico dei partecipanti, devono essere sempre versate nel bilancio
dell'istituto.
- I pagamenti disposti a qualsiasi titolo per lo svolgimento delle iniziative in argomento, in Italia o
all'estero, devono avvenire esclusivamente attraverso i normali documenti contabili.
In quest'ambito è consentito l'accreditamento al preside o ad uno dei docenti accompagnatori di
una somma in denaro per piccole spese impreviste o da regolarsi in contanti durante il viaggio.
Il preside o il docente renderanno conto di dette spese con la documentazione.
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la documentazione
Si rammenta che la documentazione da acquisire agli atti della scuola, per essere esibita
prontamente ad ogni richiesta dell'organo superiore, è la seguente:
a) l'elenco nominativo degli alunni partecipanti, distinti per classi di appartenenza;
b) le dichiarazioni di consenso delle famiglie, se trattisi di alunni minorenni;
c) l'elenco nominativo degli accompagnatori e le dichiarazioni sottoscritte circa l'assunzione
dell'obbligo della vigilanza;
d) il preventivo di spesa e delle disponibilità finanziarie a copertura, con l'indicazione delle
eventuali quote poste a carico degli alunni;
e) il programma analitico del viaggio;
f) la dettagliata relazione illustrativa degli obiettivi culturali e didattici dell'iniziativa;
g) ogni certificazione, attestazione o dichiarazione utili ad accertare la sicurezza dell'automezzo
utilizzato (cfr. punti 9.7, 9.8, 9.9);
h) prospetto comparativo di almeno tre agenzie interpellate (cfr. punto 9.6);
i) specifiche polizze di assicurazione contro gli infortuni (cfr. punto 10).
Ai suddetti atti deve sempre fare riferimento la delibera del consiglio d’ istituto, la quale dovrà,
inoltre, contenere:
l) la precisazione che è stato sentito il parere del consiglio di classe e del collegio dei docenti;
m) la precisazione, per i viaggi organizzati per l'estero, che tutti i partecipanti sono in possesso di
documenti di identità validi per l'espatrio.
CAPITOLO 10
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“educare istruendo”
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DISCIPLINA ALUNNI
Nel rispetto di quanto stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti DPR n. 249 del
1998, del DPR n 235/2007 il Consiglio d'Istituto delibera il seguente Regolamento:
FINALITA' DELLA SCUOLA
La scuola forma ed educa mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della
coscienza critica. E' il luogo dove si sviluppa il dialogo, la ricerca e dove cresce l'esperienza
sociale. In essa ognuno, agendo con pari dignità, pur nella diversità dei ruoli, opera per garantire
la formazione al senso civico, la realizzazione al diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità.
La scuola fonda il suo progetto educativo sulla qualità della relazione insegnante- studente.
DIRITTI DELLO STUDENTE
Lo studente ha diritto:
- ad una formazione culturale e sociale qualificata che rispetti e valorizzi la sua identità;
- ad una conoscenza consapevole dei percorsi disciplinari, opzionali, integrativi attivati;
- ad una scuola attiva, aperta al dialogo costruttivo;
- allo studio, alla trasparenza delle valutazioni, all'avvio di un percorso di autovalutazione che lo
porti ad individuare i propri punti di forza e le proprie carenze per esercitare scelte personali,
sociali e civiche consapevoli e ponderate;
- alla partecipazione attiva e responsabile alla vita scolastica;
- ad una scuola accogliente, sicura e organizzata in funzione ai suoi bisogni di crescita, ad
ambienti sicuri.
La scuola si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza, di religione e ripudia ogni
barriera ideologica, sociale, culturale e ogni forma di razzismo.
DOVERI DELLO STUDENTE
Lo studente è tenuto:
- al rispetto verso i propri compagni e verso tutto il personale della scuola, al mantenimento di un
comportamento corretto
- a frequentare regolarmente e ad assolvere con assiduità i propri compiti
- all'osservanza di norme e regolamenti sia organizzativi che di sicurezza dettati dai regolamenti
scolastici
- all'utilizzo corretto delle strutture dei laboratori e dei sussidi didattici in modo da non arrecare
danno al patrimonio della scuola
- a condividere la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e ad averne cura
- a rifondere il danno materiale causato per colpa o volontariamente, una volta accertate le sue
responsabilità
LA SCUOLA
Si impegna a:
- creare un clima di serenità e di cooperazione con i genitori;
- promuovere con ogni singolo alunno un clima di confronto e di reciprocità per motivarlo
all'apprendimento;
- realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative, le metodologie didattiche elaborate nel
Piano dell'Offerta Formativa anche attraverso percorsi di formazione, aggiornamento e
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ricercazione dei propri docenti ;
- comunicare alle famiglie l'andamento didattico e disciplinare ( valutazioni, assenze, ritardi..) allo
scopo di ricercare ogni possibile sinergia
Provvedimenti disciplinari
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità e al ripristino del rapporto all'interno della comunità scolastica, al recupero dello
studente attraverso attività di natura sociale, culturale a vantaggio della comunità scolastica
2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
3. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto
possibile, al principio della riparazione del danno.
4. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto in
caso di gravi e reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. La
sospensione temporanea è di competenza del Consiglio di Classe presieduto dal Dirigente
Scolastico o dal vicario e può essere irrogata anche con l'obbligo di frequenza /presenza. In casi
urgenti la sospensione può essere disposta direttamente dal dirigente
5. Per mancanze molto gravi è previsto l'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica
per più di 15 giorni, l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato. Tali
sanzioni possono essere disposte quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per
l'incolumità delle persone. Esse rientrano nelle competenze del Consiglio d'Istituto su proposta del
rispettivo Consiglio di Classe o team, tenuto conto della normativa vigente riguardante i reati
penali.
6. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte
dalla Commissione d'esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
7. I provvedimenti dovranno essere presi con tempestività al fine di non sminuire il valore
educativo degli stessi.
8. Nei periodi di allontanamento si prevede, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e
con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
9. Gli studenti che rispettano le regole, che si dimostrano cooperativi, sono sempre meritevoli di
stima e, in casi particolari, anche valorizzati con note di apprezzamento.
10. Sono considerate infrazioni o mancanze tutti quei comportamenti che si configurano come non
rispettosi delle norme stabilite nel Regolamento d'Istituto
Le infrazioni sono raggruppate secondo le seguenti categorie:
a) mancanza ai doveri scolastici
b)mancanze comportamentali
c)mancanze verso la comunità
11. Gli studenti che violano i propri doveri sono soggetti alle seguenti sanzioni disciplinari:
66
“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
12. richiamo verbale;
13. consegna da svolgere in classe;
14. consegna da svolgere a casa;
15. richiamo scritto con annotazione sul DIARIO personale;
16. allontanamento dalla classe per breve periodo di tempo. L'insegnante che adotta il
provvedimento deve garantire la sorveglianza dell'alunno nei modi che riterrà più idonei;
17.esclusione dalla ricreazione con i compagni: L'insegnante che adotta il provvedimento deve
garantire la sorveglianza dell'alunno nei modi che riterrà più idonei;
18.ammonizione scritta sul registro di classe;
19. convocazione scritta dei genitori da parte del coordinatore;
20. esclusione dalle visite didattiche e dai viaggi di istruzione;
21.attività a favore dei compagni o della scuola, lavori manuali( pulizia aule, sistemazione
biblioteca o altri locali..) e lavori socialmente utili;
22. riparazione del danno o risarcimento;
23.allontanamento dalla scuola da uno a 15 giorni;
24.allontanamento dalla comunità scolastica.
25. In caso di impossibilità di gestione dell'alunno all'interno della classe o della scuola, è prevista
la possibilità di allontanarlo durante le lezioni, tramite convocazione telefonica dei genitori.
Elementi di valutazione della gravità del comportamento sono:
26. l'intenzionalità;
27. il grado di negligenza o di imprudenza, anche in riferimento alla prevedibilità dell'evento da
parte dello studente;
28.il concorso nella mancanza di più studenti tra loro;
29.la sussistenza di altre circostanze aggravanti o attenuanti con riferimento anche al pregresso
comportamento dello studente.
Tabella esplicativa delle mancanze e sanzioni (ai sensi dello Statuto delle studentesse e degli
studenti della scuola secondaria e art. 328 del D.L.vo 297 del 16/04/1999 e del DPR n. 235 del
21/11/2007
Per reiterazione del comportamento si intende la mancanza ripetuta per tre volte.
“educare istruendo”
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
Mancanza ai doveri scolastici
Descrizione
Mancato rispetto dei
doveri scolastici
( non seguire le lezioni,
non effettuare i compiti,
non portare il materiale)
Sanzione
Richiamo orale
Reiterazione
comportamento
organo
competente
sanzione
Richiamo scritto
sul libretto
personale
Insegnanti
Mancata trasmissione di Richiamo scritto Convocazione
voti alla famiglia,
sul libretto
genitori
contraffazione di voti,
personale
falsificazione firma
Insegnanti
Ritardi, assenze
ingiustificate
Insegnanti
Richiamo scritto Convocazione
sul libretto
genitori
personale
Verifica assenze
tramite telefonata
acasa
Mancanze comportamentali
68
Descrizione
Sanzione
Reiterazione
comportamento
organo
competente
sanzione
a)- Disturbo durante le
lezioni, durante il
cambio dell'ora.
b)- Comportamento
scorretto nei confronti
dei compagni.
c)- Comportamento
offensivo nei confronti
di compagni e adulti.
d)- Ricorso ad un
linguaggio scorretto,
volgare
Richiamo orale.
Richiamo scritto
sul libretto
personale.
Annotazione
registro classe.
Convocazione
genitori.
Insegnanti
Esclusione
ricreazione.
Eventuale
sospensione
“educare istruendo”
Insegnanti
Consiglio. di
Classe
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
Ricorso alle vie di fatto Esclusione
con compagni,
ricreazione
intimidazioni, minacce,
atti di bullismo
Esclusione uscite
didattiche
Convocazione
genitori
Violazione del divieto
di introduzione di
oggetti e sostanze
pericolose
Convocazione
immediata dei
genitori
Intervento di
sostegno
Violazione del divieto
di introduzione di
oggetti non inerenti
l'attività scolastica
(giornalini, giochi,
videogiochi…)
Ritiro e
consegna solo ai
genitori
a)- Violazione del
divieto dell'uso del
cellulare
b)- Violazione del
divieto di riprendere
compagni, professori e
personale scolastico con
videofonini
Ritiro del
cellulare e
restituzione solo
ai genitori
Pagamento
ammenda (Come
da normativa
vigente)
Eventuale
sospensione fino a
15 gg
Oltre 15 gg
“educare istruendo”
Insegnanti
Consiglio di
Classe
C.Istituto
Insegnanti
Dirigente
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
Mancanze verso la comunità
Descrizione
Sanzione
Reiterazione
comportamento
organo
competente
sanzione
Violazione delle
disposizioni sulla
sicurezza che può
incidere anche sui
compagni e adulti
Richiamo scritto sul Richiamo scritto
libretto personale
sul registro
Sospensione
Insegnanti
Consiglio di
Classe
Utilizzo scorretto delle
strutture, strumentazioni
e sussidi didattici
Incuria e
danneggiamento di beni
altrui e della scuola, atti
vandalici *
Avvertimento
scritto e riparazione
del danno e/o
risarcimento
monetario
risarcimento del
danno
e/o lavori
socialmente utili
Insegnanti
Consiglio di
Classe
Sottrazione indebita di
beni altrui
Convocazione
genitori
risarcimento del
danno
risarcimento del
danno
e/o lavori
socialmente utili
Consigliodi
Classe
* in caso i danneggiamento a vestiario, mobili, suppellettili e infrastrutture … all'alunno vengono addebitate le spese di riparazione,
sostituzione e ripristino. Le spese per i danni per i quali non siano stati individuati i colpevoli saranno ripartite fra tutti gli alunni.
IMPUGNAZIONI
- L'applicazione delle sanzioni che prevedono la sospensione dalle lezioni sono sempre precedute da una contestazione scritta degli
addebiti e immediata convocazione dei genitori; in tale sede, potranno appellarsi. La mancata presenza alla convocazione o
contestazione scritta agli addebiti sarà considerata una tacita accettazione della sanzione.
- Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chi ne abbia interesse, entro quindici giorni dalla loro irrogazione,
all'organo di garanzia interno alla scuola, che deve decidere nel termine di dieci giorni.
- L'organo di garanzia è formato da un docente, designato dal Consiglio d'Istituto, da due genitori e dal dirigente scolastico e dura
in carica tre anni.
Saranno eletti anche un docente e un genitore come membri supplenti .
- L'organo di garanzia decide, su richiesta di chi ne abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito
all'applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle studentesse e degli studenti.
- Saranno valide le deliberazioni effettuate con la presenza di almeno tre membri dell'Organo di Garanzia
- Il Direttore dell'USR (Ufficio Scolastico Regionale) della Puglia, o un suo delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti
da chi vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, tramite il parere vincolante di un organo di garanzia
regionale che svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base della documentazione acquisita o di memorie scritte
prodotte da chi propone reclamo.
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“educare istruendo”
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
CAPITOLO 11
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA
Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico
•
•
Visto l’art. 3 del DPR 235/2007;
Preso atto che:
La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che
dell’alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica;
La scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di
risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc. che necessitano di interventi complessi di
gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti;
Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento che sostiene l’impegno formativo ed
educativo. Alla promozione ed allo sviluppo di ciò, i genitori, gli studenti e gli operatori scolastici
dedicano impegno particolare, i cui tratti essenziali sono richiamati nei punti che seguono.
1.
2.
RECIPROCITÀ NEI DIRITTI E DOVERI
Le carte fondamentali d’istituto (regolamento d’istituto, Piano dell’Offerta Formativa – POF -,
programmazioni ecc) contengono una o più sezioni nelle quali sono esplicitati i diritti e doveri dei
genitori/affidatari, diritti e doveri degli alunni e diritti e doveri degli operatori scolastici.
Le carte fondamentali d’istituto sono adeguatamente pubblicizzate e a disposizione di chiunque ne
abbia interesse.
IMPEGNI DI CORRESPONSABILITÀ
Il genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, assume impegno:
a. ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e nelle carte
qui richiamate;
b. a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno/studente.
Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile
gestionale assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente
patto siano pienamente garantiti.
3.
DISCIPLINA
Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:
a. le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno possono dar luogo a sanzioni disciplinari;
b. nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone, la sanzione è ispirata al principio
della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR
235/2007);
c. il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e
d’impugnazione.
“educare istruendo”
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
sottoscrivono il seguente patto educativo di corresponsabilità
La scuola
si impegna a
La famiglia
si impegna a
Rendere un servizio alla persona
attraverso l’elaborazione e la
realizzazione della propria offerta
formativa;
OFFERTA
FORMATIVA
presentare e pubblicizzare il POF.
e tutte le attività progettate;
proporre un’Offerta Formativa
che favorisca il “benessere”
psicofisico necessario
all’apprendimento e allo sviluppo
della persona;
condurre l’alunno ad una sempre
più chiara conoscenza di sé,
guidandolo alla conquista della
propria identità;
creare un clima scolastico
positivo fondato sul dialogo e sul
rispetto;
non compiere atti che offendano
la morale, la civile convivenza ed il
regolare svolgimento delle lezioni;
RELAZIONALITÀ
INTERVENTI
EDUCATIVI
maturare sempre di più l’abilità
professionale di saper comunicare
con i genitori a livello individuale
e assembleare;
conoscere e rispettare il Regolamento
d’Istituto e il Patto Educativo di
Corresponsabilità tra scuola e famiglia.
conoscere il
Regolamento di
Istituto;
impartire ai figli le
regole del vivere
civile;
rispettare i docenti, i compagni e tutto il
personale della scuola sviluppando
rapporti di integrazione e di solidarietà;
ricercare linee
educative condivise
con i docenti per
un’efficace azione
comune;
rispettare le cose proprie ed altrui, gli
arredi, i materiali didattici e tutto il
patrimonio comune della scuola;
ricercare e costruire
con i docenti una
comunicazione chiara
e corretta basata
sull’ascolto reciproco;
firmare sempre tutte le
comunicazioni per
presa visione;
rafforzare il senso di
collaborazione, cooperazione e
responsabilità;
risolvere eventuali
conflitti o situazioni
problematiche
attraverso il dialogo e
la fiducia reciproca;
far rispettare le norme di
sicurezza da parte degli operatori
e degli studenti;
Conoscere il POF, per le parti di
competenza;
prendere visione del
POF , per le parte di
competenza;
sviluppare/consolidare il senso
di appartenenza alla comunità
scolastica e locale;
far rispettare le norme di
comportamento perché le regole di
convivenza civile si trasformino in
72
Prendere visione del
Patto Educativo di
Corresponsabilità,
condividerlo e farne
motivo di riflessione
con i propri figli;
L’alunno/a
si impegna a
rispettare le regole per
il buon funzionamento
della scuola;
evitare di
“giustificare” in modo
“educare istruendo”
non compiere atti che offendano la
morale, la civile convivenza ed il regolare
svolgimento delle lezioni;
tenere, anche fuori della scuola, un
comportamento educato e rispettoso
verso tutti;
utilizzaare il diario per annotare
puntualmente i lavori assegnati;
far firmare puntualmente le
comunicazioni scuola-famiglia;
Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
troppo parziale il
proprio figlio;
comportamenti condivisi;
essere disposti a dare
credito agli insegnanti;
controllare che
l’abbigliamento sia
adeguato al luogo;
prendere in considerazione le
proposte dei genitori e degli
alunni;
PARTECIPAZIONE
favorire la presenza e la
partecipazione degli studenti,
delle famiglie, degli operatori
scolastici e del territorio alle
attività proposte;
tenersi aggiornata
sull’attività scolastica
dei propri figli
verificando il diario;
partecipare agli
incontri scuolafamiglia
documentandosi sul
profitto in ciascuna
disciplina;
partecipare con attenzione durante le
attività scolastiche;
intervenire costruttivamente ;
agire produttivamente;
informarsi
costantemente del
percorso didattico educativo svolto a
scuola;
individuare i bisogni formativi
espliciti e non;
rilevare le carenze e individuare
gli obiettivi da conseguire;
predisporre interventi di aiuto,
consulenza, assistenza e supporto
per lo studio individuale;
progettare interventi di sostegno
e recupero;
mettere in atto strategie
innovative e proporre agli studenti
attività, anche di tipo laboratoriale;
INTERVENTI
DIDATTICI
creare situazioni di
apprendimento in cui gli studenti
possano costruire un sapere
unitario;
guidare gli studenti a valorizzare
il patrimonio culturale;
programmare le verifiche al
termine di ogni percorso didattico;
spiegare i criteri di verifica e di
valutazione;
prendere
periodicamente
contatto con gli
insegnanti;
collaborare con gli
insegnanti per
l’attuazione di
eventuali strategie di
recupero e
approfondimento;
aiutare il figlio ad
organizzare gli
impegni di studio e le
attività
extrascolastiche in
modo adeguato e
proporzionato;
Riflettere sul proprio impegno scolastico
e sul proprio metodo di studio e
apportarvi i correttivi necessari;
impegnarsi assiduamente nello studio per
raggiungere gli obiettivi formativi e
didattici;
consultare il diario per eseguire
regolarmente i compiti assegnati;
svolgere i compiti con ordine e
precisione;
in caso non venissero svolti, presentare
giustificazione scritta dai genitori;
controllare che il
proprio figlio abbia
eseguito con cura i
compiti assegnati
dopo aver consultato il
diario;
distribuire e calibrare i carichi di
studio;
verificare sistematicamente lo
studio per abituare l’alunno ad
una corretta applicazione e
sviluppare il meto di studio;
provvedere tempestivamente alla
correzione delle prove di verifica
attivando processi di autocorrezione e di valutazione;
VALUTAZIONE
comunicare alle famiglie la
collaborare e
“educare istruendo”
avere consapevolezza delle proprie
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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari
situazione dei propri figli: carenze,
interventi/ azioni/ corsi, obiettivi
da raggiungere ed esiti;
confrontarsi con le
insegnanti per
potenziare nel ragazzo
una coscienza delle
proprie risorse e delle
proprie carenze;
capacità, dei propri limiti e dei risultati
conseguiti;
garantire la puntualità delle
lezioni;
rispettare l’orario di
ingresso;
rispettare l’ora d’inizio delle lezioni;
essere tempestiva nelle
comunicazioni alle famiglie;
limitare al minimo
indispensabile le
assenze, le uscite o le
entrate fuori orario;
portare sempre la giustificazione delle
assenze;
PUNTUALITÀ
NORMATIVE
ATTI
VANDALICI
portare sempre il libretto personale;
giustificare sempre
eventuali assenze o
ritardi per garantire la
regolarità della
frequenza scolastica;
informare sulla normativa
vigente in materia di fumo, uso del
cellulare ….. presentare i divieti
esplicitati nel Regolamento di
Istituto;
tutelare la privacy di ciascun
alunno ;
indagare sui responsabili del danno;
valutare l’entità del danno da parte
degli appositi organi competenti;
esigere la riparazione del danno;
individuare le sanzioni disciplinari
in sede di Consiglio di Classe,
Interclasse e di Istituto;
avvertire le Forze dell’Ordine se il
danno è grave.
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far firmare sempre gli avvisi scritti;
educare al rispetto dei
divieti disciplinati
dalla legge;
far riflettere il proprio
figlio sul rispetto del
Regolamento
Scolastico e della
normativa vigente;
risarcire al soggetto o ai
soggetti danneggiato/i
il danno provocato;
far riflettere il proprio
figlio sul
comportamento da
adottare in una
comunità;
mettere in pratica
provvedimenti
correttivi atti a
migliorare il
comportamento del
proprio figlio.
“educare istruendo”
rispettare quanto previsto dalle norme e
dal Regolamento Scolastico;
riflettere sui comportamenti da adottare
nei luoghi pubblici;
osservare nei confronti di tutti la stessa
attenzione e riservatezza che si richiede
per se stessi;
accettare le sanzioni come momento di
riflessione sui propri errori;
rispettare le decisioni prese dalla scuola;
mantenere un comportamento corretto
nel rispetto del Regolamento di Istituto.
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POF 2009_2010 - Istituto Comprensivo "Paolo Roseti"