imma dardo dicembre ’15 1 SNC =coma Cuore = ridotta compliance,ipocontrattilità Sistema Gastrointestinale=ulcera da stress,perdita della barriera anitibatterica Rene = clearence, flusso ematico Fegato = necrosi centro lobulare, alterazione enzimatica Sistema endocrino= attivazione asse ipotalamo,ipofisi-surrene, alterata risposta periferica Sistema emocoagulativo= cid, aggregazione piastrinica. imma dardo dicembre ’15 2 Le infezioni da germi + o – e da agenti microbici in generale, con liberazione di esoe endotossine; I traumi diffusi caratterizzati da quadro settico e ipovolemico. imma dardo dicembre ’15 3 Il riconoscimento di uno stato di shock in fase di compenso è di un’importanza capitale ai fini prognostici e terapeutici . PA pressione arteriosa è mantenuta normale; La perfusione periferica è insoddisfacente,le estremità appaiono fredde; l’abbassamento della pressione è lo spartiacque tra la fase di compenso e quella di scompenso. Ipotensione,tachiaritmia o bradicardia sono segno di cedimento dei meccanismi di compenso con significato prognostico sfavorevole . imma dardo dicembre ’15 4 La cute inizialmente pallida perde sfumature grigiastre per diventare marezzata negli stati avanzati di shock L’oliguria è indice di ridotta portata sistemica L’attivazione della cascata infiammatoria è tipica dello shock settico. CID Irrequietezza incontrollabile Desaturazione arteriosa imma dardo dicembre ’15 5 Il paziente che presenta con i segni clinici dello shock imminente o in atto, necessita di valutazioni cliniche ravvicinate con particolare riferimento : Allo stato di coscienza; Al tipo di respiro ; Allo stato della cute; Alla diuresi ; imma dardo dicembre ’15 6 Eseguire monitoraggi continui della frequenza cardiaca e respiratoria,della pressione arteriosa,della saturazione di ossigeno,nonché determinazione seriate del pH acido e dei gas ematici. Eseguire esami come creatina, elettroliti,enzimi,emogeniche,emocromo,col ture del sangue,delle urine e di qualsiasi altro sito potenzialmente infetto. Esami strumentali: RX torace, ECG imma dardo dicembre ’15 7 Il trattamento va orientato su più linee e monitoraggi precisi: Controllo della volemia mediante Nacl 20ml/kg in 30’ ripetere 10/20ml/kg in 30’ in caso di mancata risposta Controllo della contrattilità e della portata con infusione di inotropi e conotropi Controlli della sepsi con ATB, indi Antibiogramma Una singola dose di idrocortisone sembra essere efficace L’Antitrombina III va mantenuta su valori altiimma dardo dicembre ’15 8 Tempestività nel riconoscere tale urgenza e le misure da mettere in atto in un paziente con shock settico sono di fondamentale importanza La collaborazione all’interno di un contesto lavorativo come il nostro è di estrema importanza Tutte le figure professionali devono saper intervenire in caso di necessità imma dardo dicembre ’15 9 1° infermiere esegue una prima valutazione delle condizioni del paziente ,posizione senza cuscino,supino,pervietà vie aeree,PV;l’acronimo AVPU è diffusamente utilizzato per valutare lo stato di coscienza 2° infermiere o l ‘OSS chiamano il medico di guardia e se necessita il rianimatore al 5272 L’OSS collabora con gli infermieri contenendo i genitori in assistenza, esegue eventuali ordini dagli infermieri es. collocare il carrello delle urgenze imma dardo dicembre ’15 10 Gli infermieri allestiscono l’erogatore d’O2 e la maschera adatta per l’età ,l’aspiratore con sNG e ne verificano il funzionamento,impostano il monitor per iPV (PAOS,FC,FR,SaO2) deflussano Nacl 1000 ml per eventuale infusione,diluiscono idrocortisone da 1000 mg, preparano ambu e mascherina , collabono con il ,medico. 1° infermiere somministra farmaci sotto prescrizione medica 2° infermiere prepara altri eventuali farmaci e collabora con 1° infermiere e con medico. imma dardo dicembre ’15 11 In caso di trasferimento nel reparto di rianimazione il 2° infermiere e l’OSS preparano il necessario per poter effettuare tale operazione con meno rischi possibili. imma dardo dicembre ’15 12