DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO: la comprensione del testo Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista I PARTE : COMPRENSIONE MODELLO TEORICO (1981) Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Le fasi dello studio 1. Acquisizione del materiale e organizzazione preliminare e definizione degli obiettivi di apprendimento. 2. Lettura comprensione e organizzazione delle nuove informazioni da apprendere (elaborazione del testo). 3. Memorizzazione:ripasso e dimostrazione del possesso delle informazioni in vista di una prova futura. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Cosa significa studiare? Concetti chiave: ..INTENZIONALITA’..studente decide tempi e modalità in funzione di CONOSCENZE, OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. ....capacità di gestire la propria attività di AUTOREGOLAZIONEdello studio e di applicare STRATEGIE efficaci per apprendere e automotivarsi Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Come studiare in modo adeguato? ..STRATEGIA DI STUDIO= procedura di studio, controllabile e consapevole, attuata allo scopo di imparare e ricordare in momenti successivi. ..Esistono molte strategie, alcune sempre valide, altre che dipendono prevalentemente dalla personalità dello studente. ..Si possono distinguere due tipi principali di strategie: quelle scritte e quelle orali. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista STRATEGIE SCRITTE ..SOTTOLINEARE, EVIDENZIARE E CERCHIARE.. Evidenziare i punti importanti o concetti da ricordare facendoli emergere dallo sfondo ..ANNOTARE O COPIARE PAROLE, CONCETTI O PAROLE CHIAVI.. trascrivere alcuni aspetti del testo .. RISSUMERE CON PAROLE PROPRIE.. forma di ripetizione dei contenuti utile per il ripasso finale ..COSTRUIRE DIAGRAMMI O SCHEMI.. consente di creare collegamenti tra le parti ed è un modo veloce per consultare le informazioni al momento del ripasso Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista STRATEGIE ORALI ..RIPETERE: può avvenire in modo silente o ad alta voce ..AUTOINTERROGARSI: prova a porsi domande e cercare di rispondere ..COSTRUIRE MODELLI MENTALI E FARE COLLEGAMENTI: consentono di integrare i contenuti da studiare nelle proprie strutture di conoscenza ..IMMAGINARE: immaginare i contenuti aiuta sia nel comprendere che nel memorizzare ..USO DI MNEMOTECHINICHE: molte mnemotecniche si basano sulle immagini mentali e altre su strategie di tipo verbale. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista IL BUON UTILIZZATORE DI STRATEGIE a. Conosce un gran numero di strategie efficaci b. Capisce quando, dove e perché certe strategie sono efficaci c. Sceglie le strategie da applicare correttamente e ne controlla l’efficacia d. E’motivato intrinsecamente e. Ha una teoria incrementale sulla propria intelligenza f. Non ha paura dell’insuccesso g. Non è ansioso nelle prove, che vede come occasioni per imparare h. Crede nell’impegno i. E’sostenuto da genitori, scuola e società Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista PERCHE’NON SEMPRE SI USANO STRATEGIE EFFICACI? ..Studenti che conoscono strategie efficaci alle volte usano strategie poco efficaci perché: a.Deficit motivazionale: poca propensione all’impegno b.Timore di abbandonare un metodo di studio abituale c.Carente conoscenza procedurale: studente non sa bene “come si fa” d.Uso di strategie nuove richiede all’inizio maggior tempo Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista I PARTE : COMPRENSIONE LETTORE : -Buon funzionamento dei sistemi cognitivi che sostengono la lettura -Atteggiamento passivo o attivo ( aspetti motivazionali ) -Conoscenze preesistenti e inferenze ( variabile socio-culturale ) Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Strategie per comprendere Fare previsioni sulla Sulla base della lettura di una parte del testo base delle conoscenze inferire cosa potrà essere scritto dopo date dal testo Individuare le parti importanti Durante la seconda e la terza lettura individuare le parti importanti del testo in relazione ad alcuni criteri di riferimento condivisi Porsi domande per verificare la comprensione Alla fine della seconda o della terza lettura autoformulare delle domande per verificare se si è capito il testo e alcuni termini specifici Comprendere le figure e interagirle con il testo Analizzare e capire le figure integrando le informazioni in esse contenute con quelle fornite nella parte scritta Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista COMPITO : - Perché sto leggendo? Esempio: differenza tra studio e ricerca di brevi semplici informazioni o parole Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista STRATEGIE : - Utilizzo e controllo di diverse modalità di lettura. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista CONTROLLO DELLE STRATEGIE Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista I PARTE : COMPRENSIONE TESTO : -Strutture grammaticali -Strutture sintattiche ( frasi passive e negative) -Maggiore o minore ricercatezza del lessico -Argomento più o meno familiare Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista I PARTE : COMPRENSIONE Capire un testo non significa semplicemente riuscire a ritrovare il significato di una frase e “appiccicarlo” al significato della frase successiva. La comprensione richiede l’intervento di processi complessi che non si esauriscono nella forma scritta della parola e le sue caratteristiche semantiche e lessicali , ma necessita di una costruzione attiva del contenuto del testo. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista AREE DEL TESTO Personaggi luoghi e tempi Fatti e Sequenze Collegamenti Inferenze Gerarchia del testo Modelli mentali COMPRENSIONE DEL TESTO AREE DELL'ELABORAZIONE Struttura Sintattica AREE DELLA METACOGNIZIONE Sensibilità Flessibilità Errori e incongruenze Modello DeBeni,Cornoldi Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista ESEMPI DI ATTIVITA’ PER LA PROMOZIONE DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Lessico Sintassi Inferenze Conoscenze pregresse Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Indice Gulpease L'Indice Gulpease è un indice di leggibilità di un testo tarato sulla lingua italiana. Rispetto ad altri ha il vantaggio di utilizzare la lunghezza delle parole in lettere anziché in sillabe, semplificandone il calcolo automatico. Definito nel 1988 nell'ambito delle ricerche del GULP (Gruppo Universitario Linguistico Pedagogico) presso il Seminario di Scienze dell'Educazione dell’Università di Roma La Sapienza, si basa su rilevazioni raccolte tra il 1986e il 1987dalle cattedre di Filosofia del linguaggio e di Pedagogia dell'Istituto di Filosofia. L'indice di Gulpease considera due variabili linguistiche: la lunghezza della parola e la lunghezza della frase rispetto al numero delle lettere. La formula per il suo calcolo è la seguente: I risultati sono compresi tra 0 e 100, dove il valore "100" indica la leggibilità più alta e "0" la leggibilità più bassa. In generale risulta che testi con un indice • inferiore a 80 sono difficili da leggere per chi ha la licenza elementare • inferiore a 60 sono difficili da leggere per chi ha la licenza media • inferiore a 40 sono difficili da leggere per chi ha un diploma superiore Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Principali regole a cui ci si attiene per la semplificazione dei testi Vocabolario di base a Il «Vocabolario di base» della lingua italiana è stato creato da Tullio De Mauro. Comprende circa 7000 parole, quelle che hanno la maggiore frequenza statistica nella nostra lingua. Cioè: sono quelle che più usiamo, che più ci sono familiari. La lista di queste parole si trova nel libro Guida all'uso delle parole. Il Vocabolario di base si divide in: - «Vocabolario fondamentale»: 1.991 parole. Le più usate in assoluto nella nostra lingua (esempi: amore, lavoro, pane). - «Vocabolario di alto uso»: 2.750 parole. Molto usate, ma meno di quelle del Vocabolario fondamentale (esempi: palo, seta, toro). - «Vocabolario di alta disponibilità»: 2.337 parole. Poco usate nella lingua scritta, ma molto in quella parlata (esempi: mensa, lacca, tuta). Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Esempio di testo in uso in una terza classe di scuola primaria, analizzato con l’indice di Gulpease e poi successivamente semplificato Esempio del corrispondente testo semplificato IL PALEOLITICO •Il paleolitico è la prima parte della preistoria. •La parola paleolitico significa età della pietra antica. •In questo periodo gli uomini costruirono oggetti di pietra e impararono a vivere in gruppo. •I gruppi si chiamavano nomadi e si spostavano per cercare cibo. •Gli uomini vivevano nelle caverna oppure nelle capanne. •Le donne e i bambini raccoglievano erbe, frutti. •I maschi cacciavano e costruivano armi. Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Domande a cui ogni alunno dovrà rispondere in modo autonomo •Cos è il Paleolitico? •Dove vivevano gli uomini? •Casa fanno gli uomini? •Di cosa si occupano le donne? •Di cosa si occupano i maschi? Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Esempio di testo in uso in una terza classe di scuola primaria, analizzato con l’indice di Gulpease e poi successivamente semplificato Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento LA SCOPERTA DEL FUOCO Prima l’uomo aveva paura del fuoco poi l’uomo imparò ad usare il fuoco. L’uomo con il fuoco si scaldava, cuoceva la carne e allontanava gli animali feroci. Gli uomini per accendere il fuoco battevano due pietre tra loro. I primi uomini mangiavano impararono a cuocere la carne. frutta e carne cruda poi Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Esempio del corrispondente testo semplificato GRAFFITI E PITTURE Gli uomini durante il Paleolitico facevano disegni (graffiti) sulle pareti delle caverne. Gli uomini disegnavano animali, scene di caccia e scene della loro vita. Con questi disegni gli uomini pensavano di “favorire” la caccia. Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Cosa faceva l’uomo con il fuoco? Come accendeva il fuoco? Cosa mangiava l’uomo? Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Esempio di testo in uso in una terza classe di scuola primaria , analizzato con l’indice di Gulpease e poi successivamente semplificato Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista L’insegnamento della storia nella scuola dell’obbligo L’insegnamento scolastico tradizionale ha privilegiato un apprendimento nozionistico basato sulla memorizzazione meccanica dei contenuti. Per questo motivo la storia ha conquistato il primato negativo di materia più odiata dagli alunni perché incentrata conoscenza di quasi avvenimenti, esclusivamente date, nomi, sulla rivoluzioni, guerre, armistizi e alleanze. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista I Programmi attuali della scuola, a partire dalle elementari, hanno sottratto la storia a un modello di pura trasmissione mnemonica dei fatti e delle grandi figure storiche (Giulio Cesare, Napoleone, Cavour, ecc.). Oggi la disciplina storica è vista piuttosto come la risultante dell’interpretazione dei documenti e delle fonti documentarie da cui, fin dal primo ciclo elementare, gli alunni devono imparare a ricavare informazioni per formulare ipotesi attendibili. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Molti insegnanti ritengono che un metodo efficace, da contrapporre alla lezione espositiva, sia quello offerto dalla didattica della ricerca, detta anche didattica per problemi. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista I Programmi della scuola dell’obbligo si prefiggono ambiziose finalità didattiche, che però non risultano di facile realizzazione. Infatti i docenti non dispongono al momento di metodologie alternative o comunque di modalità didattiche diverse da quelle tradizionalmente adottate fino a oggi. Gli stessi sussidiari e testi di scuola media hanno subito un’innovazione più sul piano della veste grafica che non su quello dei contenuti, che continuano a essere trattati e presentati in modo sostanzialmente immutato rispetto a quello dei manuali scolastici di qualche anno fa. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista La nuova impostazione dei testi di storia non sempre però riesce a concorrere a un’efficace crescita culturale del soggetto in quanto la fonte iconografica o scritta è spesso inserita nel testo come complemento «decorativo» . Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Nonostante l’insegnamento della storia sia oggi impostato secondo procedure scientificamente più corrette, gli alunni continuano a incontrare notevoli difficoltà non solo in ordine alla memorizzazione dei contenuti storici, ma anche alla capacità di individuare relazioni di natura logico-temporale, causale e modale che sono importanti al fine della costruzione di quadri storici chiari e significativi. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista È indubbio che la storia risulta di difficile comprensione per gli alunni di scuola elementare, per motivi legati alla sua complessità intrinseca in rapporto alle fasi evolutive dello sviluppo percettivo, del pensiero e del linguaggio. Il grado di astrazione dei fatti e la capacità di porre in relazione più fenomeni storici, di isolarne una variabile, di formulare delle ipotesi, di dedurre i possibili effetti di una causa, di esaminare analogie, di cogliere differenze e di individuare la reciprocità tra i fenomeni sociali rappresentano le maggiori difficoltà incontrate dagli alunni che per maturazione cognitiva si trovano ancora nella fase delle operazioni concrete. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Un altro elemento di difficoltà si ravvisa nel fatto che i contenuti storici non possono essere mediati dall’esperienza diretta. Infatti, gli avvenimenti del passato esulano dal quotidiano contesto esperienziale dell’alunno. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Le difficoltà incontrate dagli alunni nello studio della storia sono fondamentalmente di tre tipi: 1. l’insegnante spiega la lezione esclusivamente attraverso il mediatore verbale, ricorrendo a letture del libro di testo e delle fonti storiche che richiedono il possesso di una sicura competenza linguistica. 2. la storia tratta i grandi avvenimenti umani e sociali che non si snodano in modo lineare ma attraverso correlazioni e complicati rapporti di natura logicocausale. In questa complessità, l’alunno incontra un’ulteriore difficoltà sul piano dell’organizzazione delle conoscenze e delle relazioni logiche tra gli eventi; Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista 3. la struttura della storia è costituita da un complesso intreccio di concetti: •metodologici (l’evento storico, il punto di vista, la causalità) •politico-ideologici (nazione, stato, repubblica, democrazia, fascismo, comunismo) •economici (imperialismo, capitalismo) •di civiltà (cultura, mentalità, religione, usanze, abitudini) •di tempo (cronologia, periodizzazione) Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Studi recenti hanno confermato che gli studenti con difficoltà nel comprendere le spiegazioni orali riescono ad acquisire alcuni contenuti soltanto se, durante la spiegazione, gli insegnanti utilizzano dei mediatori visivi come schemi, rappresentazioni grafiche e mappe concettuali. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista L’utilizzo delle mappe appare oggi lo strumento più adatto per effettuare operazioni di organizzazione concettuale. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Funzione e uso delle mappe concettuali «Con il termine mappe concettuali, in verità, si designano spesso realtà diverse: se ci si riferisce alle procedure di rappresentazione delle stesse si possono avere mappe semantiche, quando le relazioni tra le conoscenze sono espressamente indicate ed espresse da connettivi linguistici, mentre si parla di mappe schematiche quando i connettivi tra i vari termini sono rappresentati da soli segni grafici. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista La validità cognitiva di una mappa può essere così riassunta: – l’argomento trattato è situato al centro della mappa, scritto in stampatello maiuscolo e racchiuso in un rettangolo che ha la funzione di evidenziare, in modo chiaro e immediato, il concetto rappresentato; – il concetto centrale è collegato agli altri concetti, più o meno periferici, mediante «linee sintagmatiche» o frecce direzionali sulle quali può essere riportata la parola-legame che collega i concetti tra di loro; Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista – i concetti chiave sono vicini all’idea centrale mentre quelli meno rilevanti si collocano alla «periferia» della mappa; – la mappa offre un chiaro e sintetico quadro sinottico dell’argomento affrontato; – essendo una struttura concettuale aperta, cioè soggetta ad ampliamenti e integrazioni, la mappa consente l’estensione e l’approfondimento dell’argomento mediante l’inserimento di concetti aggiuntivi opportunamente dislocati; – ogni mappa riceve una caratterizzazione personale nell’aspetto grafico, estetico e rappresentativo con innegabili vantaggi sul piano della memorizzazione a lungo termine; Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista una mappa consente all’alunno di capire lo sviluppo concettuale, le sequenze logiche, l’organizzazione e la correlazione dei concetti. La mappa concettuale diventa così intelligibile e utile, comprensibile nel suo significato simbolico in quanto consente una sistemazione e un’organizzazione più efficace delle conoscenze, altrimenti difficili da gestire sia sul piano verbale che su quello concettuale. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Al riguardo Fiorella Giusberti afferma che «la possibilità immaginativa di tenere attivi contemporaneamente, nello schermo mentale, diversi particolari, caratteristiche o aspetti di un’immagine, o addirittura diverse immagini, permette un lavoro cognitivo in parallelo, molto più ricco e articolato, e meno faticoso, di quello necessario per utilizzare le sequenze delle unità linguistiche che descrivono l’oggetto. In altri termini, la funzione immaginativa permette di utilizzare contemporaneamente un numero di informazioni maggiore di quello che può venire utilizzato quando si attivano stringhe di tipo linguistico. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Senza avere la presunzione di risolvere tutti i problemi di apprendimento in storia, l’uso delle mappe figurali può dare un sostanzioso contributo agli alunni con maggiori difficoltà nello studio, nella comprensione e nella memorizzazione degli argomenti. È un loro uso attento, «diversificato e non meccanico che viene auspicato; e soprattutto un uso che non tenda a sostituire l’espressione immediata e diretta del bambino sui fenomeni che lo circondano e sulla loro spiegazione e interpretazione. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Paleolitico = è la prima parte della preistoria. Significa età della pietra antica Dove vivevano gli uomini? Cosa scoprirono gli uomini? Cosa facevano gli uomini? Nelle caverne o nelle capanne. Ma si spostavano spesso. Erano Nomadi Impararono ad usare la pietra Scoprirono il fuoco •Andavano a caccia •Facevano graffiti Cosa facevano le donne? Agricoltura per costruire armi e utensili (oggetti utili) •Per scaldarsi •Per cuocere la carne •Per difendersi dagli animali feroci Per procurarsi il cibo disegnavano sulle pareti delle caverne animali, scene di caccia e della loro vita conservavano e piantavano semi da cui nascevano piante e frutti Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Esempio di testo in uso in una terza classe di scuola primaria, analizzato con l’indice di Gulpease e poi successivamente semplificato Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Esempio del corrispondente testo semplificato Pianeti Pianeti LA STORIA DELLA TERRA Molti anni fa ci fu una grande esplosione. Questa esplosione fu chiamata BIG BANG Dopo questa esplosione si formarono il Sole e altre stelle. Dopo molti anni intorno al sole si formarono palle infuocate ( i pianeti). sole Tra questi pianeti c’era anche la Terra. Anche la Terra era una palla infuocata. Poi la Terra si raffreddò e intorno si formò la CROSTA TERRESTRE La Terra all’interno era ancora infuocata. Questo parte infuocata si chiama magma La crosta in alcuni punti era rotta e usciva il magma (vulcani). Poi le piogge fecero formare anche i mari e i laghi. All’inizio la terra era un unico blocco e c’era un unico mare. Poi la Terra si divise in parti. Queste parti sono i continenti. CROSTA CROSTA TERRESTRE TERRESTRE MAGMA Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento • Come si chiama la grande esplosione? • Cosa si formò dopo il Big Bang? • Cosa si formo intorno al Sole? • La Terra era una palla infuocata? • Come si chiama la parte di terra che si raffreddò? • Come si chiama la parte interna? • All’inizio la terra era un unico blocco? • Cosa sono i continenti? Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista MAPPA CONCETTUALE: L’ORIGINE DEL MONDO E DELLA VITA Big Big Bang Bang “Grande “Grandeesplosione” esplosione” Sole Sole Stelle Stelle Pianeti Pianeti Terra Terra Unico Unico blocco blocco Continenti Continenti Crosta Crosta Terrestre Terrestre Magma Magma Vulcani Vulcani Mare Mare Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento Corrispondente mappa concettuale elaborata da un alunno e da lui arricchita Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento MAGMA Associazione Nazionale Disturbi Apprendimento La terra come unico blocco e unico mare La terra si divide e si formano i continenti Tipologie di intervento La tipologia dell’intervento varia in relazione all’eterogeneità dei profili funzionali e di sviluppo. Di conseguenza gli interventi possono essere: • Preventivi • Riabilitativi • Compensativi Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Interventi Preventivi Sono tutti quegli interventi mirati ad una identificazione precoce del disturbo e, in generale, ad un rafforzamento delle abilità (soprattutto meta-fonologiche) necessarie all’acquisizione della lingua scritta e ad un suo uso efficiente Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista IDENTIFICAZIONE PRECOCE (4) a CHI si rivolge ? Essa può essere svolta come attività di screening: sull’intera popolazione pre-scolare, nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia…o più limitatamente su popolazioni “a rischio” (come ad esempio, bambini con pregresso ritardo del linguaggio, o bambini con una familiarità accertata per il disturbo) Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista IDENTIFICAZIONE PRECOCE (3) QUANDO effettuarla ? Essa può avvenire in qualunque momento durante il processo di acquisizione della letto-scrittura, nel primo anno della scuola elementare. Tuttavia tipicamente essa avviene già in età prescolare nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia. Prima di questa età si ha un alto numero di “falsi positivi”, a causa dell’ancora elevata eterogeneità dei profili individuali di sviluppo Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista IDENTIFICAZIONE PRECOCE (1) COSA osservare ? Le abilità meta-fonologiche sono risultate un elemento predittivo del successivo apprendimento della “lettoscrittura”. Esse sono un’insieme di abilità, che evolvono rapidamente tra i 3-5 anni e si riferiscono alla capacità del soggetto di manipolare i segmenti fonologici della parola (analisi, fusione….) Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista IDENTIFICAZIONE PRECOCE (5) QUALI VANTAGGI offre ? • Consentire un lavoro mirato e tempestivo sugli stessi pre-requisiti dell’apprendimento della “letto-scrittura” che facilita l’acquisizione e l’uso del codice alfabetico • Contribuire a prevenire (parzialmente) l’insuccesso scolastico • Evitare la catena di eventi negativi (colpevolizzazioni) che da esso spesso conseguono • Prevenire l’insorgere di sequele psicopatologiche o francamente psichiatriche Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Interventi Riabilitativi INTERVENTI RIABILITATIVI Sono tutti quegli interventi che si indirizzano in senso stretto ad un recupero della funzione o di quelle sue componenti che risultano più deficitarie (locus funzionale), attraverso cicli di esercitazioni mirate e specifiche Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista InIIIterventi Compensativi INTERVENTI COMPENSATIVI Sono tutti quegli interventi che si attuano in fasi più avanzate del percorso scolastico (scuola media e oltre), nelle situazioni in cui il disturbo è più severo e ormai poco modificabile, per cui non è più ragionevole ipotizzare un ripristino della funzione, e diventa invece necessario individuare le modalità più efficaci per “vicariarla”. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Nell’individuare le strategie metodologiche e didattiche più adatte team terrà conto di: - tempi di elaborazione - tempi di produzione - quantità dei compiti assegnati - comprensione consegne(scritte e orali) - uso e scelta di mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini, schemi, mappe, …) Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista …ausili per facilitare l’apprendimento Esistono numerosi tipi di ausili, più o meno sofisticati dal punto di vista tecnologico che possono essere utilizzati con vantaggio dall’alunno dislessico allo scopo di “vicariare”, anche solo parzialmente, la funzione deficitaria (leggere, scrivere, contare): - audiocassette registrate - calcolatrici tascabili - correttori ortografici - sintesi vocali - riconoscitori di voce - enciclopedie multimediali - ecc………… Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari: a. tabelle e formulari b. calcolatrice c. computer d. risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri parlati) e. …. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Evitare la lettura ad alta voce nella normale attività scolastica Richiedere la lettura di parti di brano su cui l’alunno si è precedentemente allenato Evitare correzioni che evidenziano (sottolineare con la penna rossa) Fornire il target corretto (con la penna rossa) l’errore Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concordano: l’organizzazione di interrogazioni programmate - la compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati - l’uso di mediatori didattici durante le interrogazioni - valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma - … Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Nell’ambito delle discipline l’alunno viene dispensato: a) lettura ad alta voce b) prendere appunti c) dal rispetto dei tempi standard d)…. Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista Si concordano: - i compiti a casa - le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline - gli strumenti compensativi utilizzati a casa - le dispense - la riduzione di compiti - le interrogazioni - altro Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista ……………………gli insegnanti formano i bambini per la vita ………………….insegnanti ben formati possono fare la differenza IBB Dott.ssa Imma Buonanno Logopedista