Anno I - N. 9 - Settembre 1968
BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI S. MARGHERITA - MONTEFIASCONE
s P ed. m abb. postale • Gruppo
m n.
1«
Patrocinio di S. Locia filippini
1°
Esultiamo!
Questa del Patrocinio della nostra Santa è la festa dell'amore, della riconoscenza, della fede.
Montefiascone e Diocesi, come ogni anno, accorre a quel Sacro Altare, a deporvi
il tributo di devozione e di filiale amore.
Dal cuore innocente dei piccoli e dall'animo pensoso degli uomini maturi si leva,
con la preghiera alla Santa, l'inno della riconoscenza al Cielo, per il dono ineffabile di tanto Angelo tutelare, rimasto a ve-
S E T T E M B R E
gliare per il bene di questa terra già santificata dalla sua virtù.
PROGRAMMA
Ed è l'annuale intesa per una rinnovata
professione di fede, cui S. Lucia tutti noi
richiama, additando le insegne: la Croce,
il Catechismo della Dottrina Cristiana.
GIOVEDÌ' 29 AGOSTO
I Fanciulli di tutte le parrocchie sono invitati per il tradizionale omaggio alla Santa.
Ore 9: S. E. il Vescovo celebrerà
per essi la S. Messa.
Ore 10: Assemblea catechistica, in
Seminario, del Clero
Ore 19: S. Rosario - Predica- Funzione Eucaristica.
VENERDÌ' 30 AGOSTO
Ore 8: S. Messa e Comunione per
donne.
Ore 19: S. Rosario - Predica - Funzione Eucaristica
SABATO 31 AGOSTO
Ore 9: S. Messa per le giovani
e Comunione
Ore 19: Rosario - Predica - Funzione Eucaristica.
DOMENICA 1° SETTEMBRE
Ore 8: Lega di perseveranza per
uomini e giovani
Ore 11: Messa solenne Pontificale
Ore 18: Vespri Pontificali - Panegirico della Santa - Funzione
Eucaristica.
Esultiamo, dunque! E la cara celebrazione, ricca di opere di pietà, di predicazione, di studio della verità, di grazia, ci
meriti il sorriso della Santa e ci faccia
sempre più degni del suo Patrocinio.
Scongiurato il pericolo di trasferimento dell'ultimo triennio
11
dell'Istituto Tecnico Paolo Savi „ ?
Da fonti ben informate e responsabili abbiamo appreso in questi ultimi giorni che il pericolo di un trasferimento a Viterbo di tre classi dell'Istituto Tecnico Commerciale
« Paolo Savi »
sembra scongiurato.
Certamente il problema di costruire un edificio moderno, ampio e funzionale, che possa ospitare anche altri tipi di scuola 3 Montefiascone, rimane aperto e preghiamo le Autorità competenti ad affrettarne la soluzione.
I locali che il Comune ha messo a disposizione prima della scuola media inferiore e da
qualche anno dell'Istituto con l'aggiunta di alcuni
ambienti del piano adibito esclusivamente per la
Direzione didattica delle scuole elementari pos-
sono considerarsi una soluzione di emergenza.
Ci auguriamo vivamente che il Sig. Direttore
didattico, che è un uomo di scuoia, non voglia
insistere nelle sue posizioni di assoluta intransigenza.
Nessuno vuol far sloggiare g!i ilunni delle
scuole elementari, che dispongono e disporranno di aule belle, spaziose e riscaldate nei piani
superiori. Sappiamo che « maxima debetur puero reverentia » anche in questo senso. Ma la
presenza di... baldi giovani nel piano inferiore
ed in quello della direzione didattica non costituirà certamente un pericolo né per la disciplina
né per la moralità dei più piccoli. Si può stare
tranquilli.
Per il bene della scuola (anche se è la
scuola del... tetto!) siamo certi che il Sig. Direttore sarà ben lieto di sacrificare qualche esigenza della sua Direzione.
Ci risulta che alcuni giovani seguitano ad
essere alquanto inquieti e disposti a scendere in
piazza per far dimostrazioni. Crediamo che non ci
sarà bisogno, perché le Autorità Comunali e provinciali sono ben decise a mantenere a Montefiascone l'Istituto tecnico commerciale; anzi studieranno la possibilità di istituire altre scuole secondarie superiori, perché vi possano più facilmente accedere coloro che per tanti motivi hanno difficoltà di raggiungere altre sedi più lontane.
2
la v o c e
A
Montefiascone
la
sera
d e l 31
luglio
1968
riconsegna alla Cattedrale la 8. Testa il 8. Margherita
Ho la gioia di riconsegnare alla nostra Cattedrale il tesoro religioso e artistico della nostra cara S. Margherita; come giovedì 25 luglio
avevo avuto l'onore di scortare la Sacra Reliquia
fino a Gozo, una delle isole dell'Arcipelago Maltese, nota nel mondo per la sua fede genuina e
per i suoi merletti artistici lavorati a mano.
Si è trattato di festeggiamenti solennissimi nelia
Parrocchia di Sannat, un grazioso villaggio dell'isola di Gozo, per commemorare la ricorrenza tre
volte centenaria della consacrazione della Chiesa Parrocchiale, dedicata alla nostra Santa Patrona che vi riscuote una straordinaria devozione.
Da mesi quel Parroco aveva sognato e invocato la presenza della insigne Reliquia: una cosa
non semplice, se si pensa anche solo alle difficoltà del trasporto e alla necessità di Autorizzazioni anche dei nostri Ministeri Governativi.
Laboriosamente, ma tutto andò a buon termine e si ebbe il trionfo della nostra Santa.
Trionfo dico, anche subito, all'arrivo all'aeroporto di Malta, dove Parroco e personalità erano ad attendere per il primo incontro. Un apposito motoscafo, pavesato di bandiere e recante
Ja rappresentanza del Clero e del Comitato dei
festeggiamenti, è venuto a prelevare a Malta il
prezioso bagaglio.
Alla sponda dell'altra isola era il delirio di
una folla in festa. All'arrivo il saluto delle sirene delle imbarcazioni, l'eco delle campane dei
numerosi villaggi, il suono della banda, il canto
delle Associazioni e l'applauso indescrivibile di
una moltitudine immensa. Sul volto di molti erano le lacrime della commozione.
Un ricevimento regale, degno di una Santa.
Presenti ad attenderla in prima linea i due
Eccellentissimi Vescovi dell'Isola di Gozo, molti
Sacerdoti, Religiosi e Religiose, convenuti da tutti
i paesi dintorno.
C a r e n t e , solfo
certi
aspetti,
il nostro c i v i c o O s p e d a l e ?
Rev.do Direttore,
la ringrazio dell'invio che mi
f a de « LA VOCE », giornale che
leggo e stimo peir la sua serena
presa di posizione e la sua obbiettività.
Anche io, per natura, rifuggo da
ogni facile polemica ma non sopporto le ingiustizie e i soprusi.
Tempo fa il suo giornale pubblicò un ampio servizio sull'ospedale
•civile della nostra città; ora io dovrei aggiungere che il reparto sanitario di tale aspedale è carente sotto tanti punti di vista.
Per mia sventura ho avuto più di
u n a lunga occasione per sperimentare di persona la noncuranza e la
trascuratezza di tailuni sanitari e
del personale infiermiaristico che
troppo spesso non solo è incapace
m a poco urbano e poco educato.
Sicuramente interpreto lo sdegno di molti e molti degenti trascurati per giorni e giorni nei loro letti di pene da medici che hanno una
aria di sufficienza e di noncuranza.
Eppure
paghiamo
profumatamente ogni mossa dei signori dottori.
E' doveroso fare le debite eccezioni, ma quando queste eccezioni
mancano dall'Ospedale per ferie o
p e r altro, allora è il caos.
Richiami al senso di dovere questi giovani medici che credendosi arrivati non hanno più il senso del
Quindi il corteo di macchine ed il carro trionfale, fatto di fiori e di altre ornamentazioni. Su
di esso la nostra Santa sorretta da due Sacerdoti.
Un viaggio ancora di oltre un'ora, potrei dira tra due ali di popolo. Una scena commovente:
vecchi e bambini e donne e giovani, inginocchiati
sulla pubblica strada, elevare invocazioni ed evviva all'indirizzo della Santa e mandare baci con
gesto di saluto devoto.
Sul grande Sacrato della Chiesa, un bell'altare, una illuminazione fantasiosa, una corona
splendida di un popolo festante.
Ho potuto in quel momento rivolgere, a nome
del nostro Ecc.mo Vescovo e di Montefiascone,
il primo atteso saluto e dare l'assicurazione che
i fedeli di Montefiascone, lontani geograficamente, erano però là col pensiero e, affratellati nella
devozione, si inchinano riverenti con lo spirito
dinanzi alla comune celeste Patrona.
Son seguiti tre giorni di solennità grandiose.
Nella bella Chiesa era stato preparato un vero
trono di fiori, di damaschi, di ori e di luce. Funzioni Pontificali, anche dell'Arcivescovo di Catania, nativo della nostra Viterbo, appositamente
invitato. E specialmente preghiere e preghiere,
Comunioni e Comunioni e un continuo pellegrinaggio della popolazione di tutta l'Isola.
Perché questo è il fenomeno: un'isola ancora privilegiata, che, lungi dal risentire delle moderne deviazioni, conserva la genuinità di quella
fede di cui lasciò il germe S. Paolo, là portato
avventurosamente dal mare, come si legge negli
Atti degli Apostoli.
L'artistico reliquiario contenente la Sacra Testa
Pur con ritardo forzato, a motivo dello sciopero dell'aeroporto di Malta, ho riportato con me
il S. Reliquiario. Eccolo, sempre bello, sempre a
noi tanto caro per il tesoro che contiene. Ho
portato però nell'animo la impressione di una fede religiosa, di una serietà di vita e di costumi
che era il più bell'omaggio alla Santa. Lo sia anche da parte nostra; e deponendola nella sua custodia, deponiamovi insieme il nostro proposito
che ci assicuri la Sua Benedizione.
Mettere ai giornale
che quello che diamo va dritto allo
scopo. "Le Voce " che leggi con piacere, continuerà ad arrivarti puntualmente. Saluti da tutti gli amici
di Montefiascone.
rispetto umano e del dovere della
Iciro missione.
Renda questo modesto servizio a
chi soffre!!
L. R.
Ringraziamo per la stima e pubblichiamo, rendendo così il modesto servizio da Lei richiestoci.
•
Lo v o l e t e o non lo v o l e t e !
Gent.mo Direttore,
dopo aver salutato con entusiasmo la progettazione del Villaggio svedese, in seguito vi siete pronunciati, se non proprio contro, almeno \con .sfiducia. I Insomma ilo
volete o non lo volete!
Distinti saluti.
M. M.
Il Villaggio svedese lo vogliamo
e siamo çontenti della sua realizzazione. Ma quando ci si accorge che
il ViltdggI5~svedese diventa
pretesto
per una crisi comunale,
deleteria
alla comunità, e perché " l'un vada
contro l'altro armato ", diciamo: lasciatelo perdere, tanto più che i
vantaggi
per Montefiascone
non
sono poi così rosei, come sembra!
•
P.
Enzo
C o r b a ci r i n g r a z i a
dal P a k i s t a n
Carissimi,
leggo semnre molto volent" eri la
Voce. Ho visto il programma dei
festeggiamenti per S. Margherita ed
ho tetto del Villaggio svedese. Interessanti quei consiglieri comunali!
Grazie di cuore per la prontezza
e generosità con cui avete risposto
al mio appello. Intendo ringraziare tutti.
Ho cominciato a scavare le fondamenta. Ho acquistato mattoni e
cemento e spero che f r a due o tre
mesi potremo usare la Chiesa.
Per ora usiamo una stanza che
serve da chiesa il mattino, da aule
scolastiche durante il giorno e da
dormitorio per 86 bambine durante
la notte.
Qui continua a piovere inondando
tutto. A duecento metri dalla mia
casa è tutto allagato. Il fiume ha
straripato ed un argine di terra
ferma per 51 memento l'acqua. Molte famiglie hanno dovuto abbandonare le loro capanne sommerse. Per
fortuna che fa caldo.
Grazie di cuore per l'affetto e generosità con cui mi seguite.
Il S'gnore vi
ricompenserà.
P. ENZO CORBA
Novara Center
Suihari, Dinajpur
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Caro P. Enzo, veramente non abbiamo fatto un granché e speriamo
di poterti aiutare ancora. Per noi di
Montefiascone
è un onore
averti
missionario in Pabstan, deve essere
quindi un dovere l'esserti vicini con
' : nostra generosità. E siamo sicuri
•
Gradito interessamento
Gent.mo Direttore,
ho ricevuto e gradito il numero del giornale « La Voce ».
Circa il problema relativo al trasferimento dell'ultimo triennio dello
Istituto Tecnico Commarciale per
Ragionieri in Viterbo, Le assicuro
che mi sto interessando.
Sarà mia cura comunicarLe notizie in merito appena ne sarò in possesso.
Mi è gradita l'occasione per ioviarLe i miei più cordiali saluti.
On. ATTILIO JOZZELL1
Grazie,
Onorevole.
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3
la v o c e
S. Lucia Filippini gloria e benedizione
di Montefiascone
Nessuno è Santo...
in Patria sua !
Si potrebbe dire di S. Lucia nei riguardi della sua patria adottiva, Montefiascone, tanto da
lei amata, nella quale visse e svolse la sua maggiore attività, nella quale morì ed è sepolta.
Il suo sacro corpo giace sotto l'altare ruffiniano nella bellissima cripta della cattedrale, quasi dimenticato dai più, poco visitato anche dai
fervorosi.
LE DATE PIÙ' SALIENTI
DELLA SUA VITA
1672 - Lucia nasce il 3 giugno a
Tarquinia da Filippo e Maddalena
Picchi Falzacappa. Da bambina dà
segni di responsabilità e pietà
non comuni.
Il parroco le affida l'incarico di
catechista, che Lucia svolge con
perizia.
1679 - Dopo aver perduto a 11 mesi
la madre, perde anche il padre ed
è ricevuta in casa degli zii materni.
1688 - Il Card. Marco Antonio Barbarigo, in visita pastorale a Tarquinia, s'incontra con Lucia, la
porta a Montefiascone e la colloca nel monastero di S. Chiara
(Divino Amore).
1692 - Il Barbarigo pensa ad aprire
una scuola per fanciulle e chiama
come prima maestra Rosa Vénerini, che già a Viterbo aveva aperto scuole popolari.
Rosa Venerini prende alloggio nel
monastero di S. Chiara, dove fa
conoscenza e amicizia con la Filippini.
Dopo qualche mese la Venerini
ritorna a Viterbo e suggerisce al
Barbarigo, come maestra
della
scuola, Lucia.
DIRETTRICE DI TUTTE LE SCUOLE
Il Barbarigo vuole estendere l'opera delle scuole a tutti i paesi
della Diocesi. Per far questo è necessario fondare una Congregazione di Maestre Pie.
Disegna e taglia l'abito che consegna solennemente a Lucia; apre
un noviziato per le future Maestre
e nomina Lucia responsabile del noviziato e Direttrice di tutte le
Scuole.
1694-1706 - Lucia, aiutata dal Cardinale, fonda le scuole a Capodimonte, Marta, Valentano, Grotte
di Castro, Gradoli, S. Lorenzo
vecchio, Latera, Piansano, Arlena,
Tessennano.
1704 - Le Monachelle di S. Chiara
aderiscono alla proposta del Cardinale di unirsi alle Maestre Pie
e di trasformare la loro casa in
« Casa delle Maestre Pie ».
Il 15 ottobre il Cardinale consegna la Regola scritta e erige canonicamente la
Congregazione
delle Maestre Pie.
Il 27 ottobre nomina Superiora
Generale Lucia Filippini.
1705 - Lucia, visto inutile il tentativo di connubio con le Monachelle,
d'accordo con il Cardinale lascia
Il Monastero, ritorna nella casa vi-
li Barbarigo consegna il crocifisso a S. Lucia - Uno dei due marmorei
pannelli ruffiniani sorreggenti l'alta re di S. Lucia.
cino piazza S. Margherita, per dedicarsi tutta alle scuole e alle
Maestre.
1707 - Lucia, su esplicita richiesta
del papa Clemente XI, si porta a
Roma e apre la scuola in via
delle Chiavi d'Oro. A Roma per la
prima volta viene chiamata la
« Maestra Santa ».
In seguito ritornerà a Roma per
aprire altre scuole.
1711 - Erige la scuola ad Acquasparta, dietro invito del Card.
Gualterio, vescovo di Todi.
Ad Acquapendente, su invito del
vescovo Recchi.
A Bagnoregio, su invito dell'abate Granaroli.
1713 - Su invito de! vescovo Salvi
e del Granduca Cosimo III, apre
la scuola a Pitigliano, Montemerano, Sorano, Onano (allora della
diocesi di Sovana).
La malattia le impedì di aprirle
a Scansano e Roccalbegna.
1719 - Sospetta di eresia viene fatta seguire e interrogare dal S. Uffizio, che però deve riconoscere
la sua ortodossia e santità.
1727 - Il Vescovo Pompilio Bonaventura passa ad una nuova e
solenne erezione delle Scuole Pie.
Dissapori e dispiaceri di Lucia soprattutto per motivi di amministrazione.
1727-1732 - Ultimi anni di Lucia, trascorsi nel consolidare le Scuole e
nel formare le Maestre Pie, provata da difficoltà non indifferenti.
La salute incomincia a vacillare.
Colpita da un tumore al petto,
muore a Montefiascone il pomeriggio del 25 marzo 1.732 e viene
sepolta nella Cattedrale d S. Margherita.
LUCIA ALLA GLORIA DEGLI ALTARI
1909 - Si costituisce a Montefiascone il Tribunale diocesano per il
processo informativo sulla fama,
1912 - Pio X firma il decreto di introduzione alla Causa di Beatificazione
1924 - Pio XI approva le virtù eron
che esercitate in grado eroico da
Lucia.
1926 - Riconosciuti i miracoli della
Filippini, si procede alla Beatificazione, che avviene il 13 gennaio.
Il Vescovo Rosi procede alla ricognizione delle spoglie mortali del-
la Filippini e trova il corpo quasi
completamente intatto.
Manifestazioni straordinarie in onore della nuova Beata si concludono il 13 giugno 1926, quando la
Beata adagiata in una bella urna,
viene deposta in Cattedrale, sotto
l'altare della Madonna del Rosario.
1930 - Col decreto di Canonizzazione viene iscritta nell'albo dei Santi. Lucia Filippini viene invocata
col nome di Santa.
1962 - Restaurata la cripta di S. Margherita dal Vescovo Boccadoro,
viene consacrata e inaugurata come Santuario di S. Lucia Filippini.
Il Corpo della Santa giace ora
sotto l'altare della cripta.
I MIRACOLI
CHE L HANNO PORTATA
AGLI ONORI DEGLI ALTARI
Dicembre dell'anno 1910 - Evelina
Palazzesi è in disperate condizioni
per la malattia d'ileo-tifo, enterorragia, bronco polmonite. La' mamma
tiene pronto il vestito per rivestirla
dopo la morte.
La sera del 1 gennaiio 1911, dopo
un triduo fatto a S .Lucia, Evelina
si sente improvvisamente guarita.
S. Lucia le ha fatto il miracolo.
Sr. Domenica Caciolo,
Maestra
Pia, versa in condizioni disperate
per colica biliare, coma urico con
nefrite acuta consecutiva, intossicamento generale (polinevrite tossica) .
Il medico la lascia la sera del 22
giugno 1912 con la convinzione che
sarebbe morta durante la notte.
Sr. Domenica invoca la sua Fondatrice, che durante la notte le
<T> ifta
compare, la tocca e la guarisce improvvisamente e completamente.
...
Dicembre dell'anno 1919. Desdemona Ranelletti viene operata di
gozzo nell'ospedale di S. Giacomo
in Augusta.
L'asportazione quasi
completa
delle paratiroidi ed altre complicazioni la riducono in fin di vita.
Una suora dell'ospedale le suggerisce come unico rimedio il ricorso a Lucia Filippini.
Si fa un triduo in suo onore.
Verso la mezzanotte del 31 dicembre, la malata riacquista
improvvisamente la salute. Miracolo
di S. Lucia.
Per suo intervento diversi i miracoli ottenuti.
In un'epoca in cui è tanto difficile l'educazione dei figli, a chi possono ricorrere e chiedere luce i
genitori di Montefiascone se non a
questa Santa: la Santa dell'arte educativa.
Gli studenti, nel loro sforzo intellettuale, quale aiuto migliore possono invocare di quello di S. Lucia,
pioniera dell'insegnamento e della
scuola?
Le giovani a chi debbono chiedere
luce, consiglio, forza per conservare l'onestà, darsi sistemazione se
non a Colei che è stata la consigliera, la Madre delle giovani?
Tanti nella cittadina i decessi per
tumore. Perché non invocare S. Lucia, che è morta di tumore, se non
altro per avere rassegnazione e
speranza cristiana?
S. Lucia Filippini è un tesoro spirituale e una benedizione del cielo, che I falisci, dopo secoli, ancora debbono scoprire.
J^t&iiauLi
Ferramenta - Vernici
Colori - Carte da parati
Cinghie Trapezoidali
Via della C r o c e
MONTEFIASCONE
, .
la v o c e
4
SPORT
-
SPORT
À Laireri su Ferrari
la 6a edizione
della Lago -Montefiascone
B E i
ps
La Ferrari Dino di Latteri
La 6.a Lago-Montefiascone ha preso il via con circa 110 concorrenti
in rappresentanza delle
maggiori
scuderie nazionali, dando a questa
bella Montefiascone un tono più
solenne che non nelle edizioni precedenti.
La vittoria è andata al palermitano Latteri, che a bordo d'una Ferrari Dino 2000 ha sbaragliato tutti i
records del percorso ad una media di 135,135.
Dietro il bolide rosso di Latteri
si sono rispettivamente piazzati una De Sanctis F3, pilotata dal romano Francisci e una Porsche Carrera 10 dell'altro alfiere della Scuderia Pegaso, Capuano.
Lo sfortunato Natili, che la sera
prima aveva fatto registrare il miglior tempo nelle prove, si è dovuto accontentare di un modesto 4°
posto assoluto.
Perfettissima l'organizzazione, ma
purtroppo una nota di dolore ha funestato questa_belja gjornata di corseTcon la scomparsa del giovane
pilota della scuderia Sette
Colli,
Paolo Pinna, che correva con lo
pseudonimo di Papi.
La sua macchina, una Fulvia, usciva di strada con una sbandata di
circa 200 metri, finendo su di un
fossato. Il pilota immediatamente
soccorso e trasportato all'ospedale
civile di Montefiascone, cessava di
vivere poco dopo.
Dai primi rilievi sembra che la
causa della mortale sciagura debba
attribuirsi alla inesperienza del pilota (infatti « Papi » era alla sua
seconda e purtroppo ultima corsa)
e a qualche difetto meccanico della
vettura.
Tra alcuni giorni conosceremo il
responso della Commissione di inchiesta.
La salma di « Papi » è partita per
Roma il 20 agosto, dopo essere stata benedetta nella Chiesa di S. FlaViano.
A darle l'ultimo saluto erano
(Foto Brucchi)
i piloti della Scuderia Galassia e Alto Lazio, rivali di corsa ma amici
di fronte al mistero della morte, oltre ad Autorità cittadine e rappresentanti dell'Automobil Club di Viterbo e di Roma.
PUGILATO
Sabato 17 agosto, Montefiascone
ha avuto l'onore ed il piacere di
avere per la prima volta una riunione pugilistica tutta sua. Organizzata dalla Società Sportiva Montefiascone, e quindi un caloroso ringraziamento vada al
Presidente
Dott. Ferlizzi, la riunione ha avuto
un discreto successo tecnico e spettacolare per la bravura e il coraggio dei pugili.
Tuttavia è mancato il corrispondente successo di pubblico e quindi finanziario tanto che a conti
fatti la stessa Società Sportiva non
sa se avere o meno coperto le spese. Va notato anche che il pubblico accorso ara costituito per la maggior parte da forestieri e che alcuni spettatori non si sono accontentati di non' aver pagato il biglietto
ma non hanno dimostrato neanché
molta sportività avendo provocato
dei danni alio stesso impianto sportivo. Perciò dati questi risultati è
ben difficile che possa essere organizzata un'altra riunione, a meno
che nell'opinione pubblica non vi sia
un cambiamento di idee e, riferendoci a questo caso particolare, non
vi sia un maggior attaccamento alla
squadra.
Nonostante questo i presenti hanno applaudito la buona esibizione
dei novizi e dei dilettanti e sono
tornati a casa contenti
di avere
trascorso una bella serata.
- SPORT
C
A
L
Molto intensa è stata l'attività
della Società Sportiva in quest'ultimo mese sia per quanto riguarda
l'attività dirigenziale sia anche in
questi ultimi giorni con il ritorno
degli allenamenti della squadra. In
questo scorcio di tempo è stato
concluso l'acquisto del mediano-mezzala Donzelli e dello stopper-centromediano Turchetti, mentre sono dn
corso ulteriori trattative. Ancora è
stata al centro dell'attenzione dei dirigenti per aumentare i fondi della
squadra la riunione di pugilato.
Purtroppo per la scarsa sensibilità degli sportivi non si è ottenuto
quanto sperato, anzi si è rimesso
dalle diecimila alle ventimila lire;
quindi difficilmente si avranno nuove manifestazioni sportive a prezzi
altrettanto popolari. Logicamente ci
sono anche note positive, in special
modo per quanto riguarda la campagna soci che prosegue a ritmo abbastanza sostenuto facendo sperare
in ulteriori incrementi e che ha superato quota 170. Per quanto concerne più strettamente l'attività agonistica questa è ripresa completamente.
Infatti, dopo un discorso del presidente, che ha invitato i giocatori
al maggior attaccamento ai colori
sociali, domenica 18 agosto vi è
stata la presentazione dei giocatori
all'allenatore dott. Spadaro.
Dal martedì seguente sono poi
cominciati gli allenamenti a cui hanno partecipato quasi tutti gli atleti.
In queste prime sedute notiamo
con piacere che si vanno affermando i giovanissimi dalla squadra i
CICLISMO
Dal giorno 10 agosto i nostri corridori sono ospiti della Ditta F i l i
Furzi in quel di Piancastagnaio e vi
rimarranno fino ai primi di settembre, godendosi la buona aria ossigenata del Monte Amiata molto utile a chi pratica questo sport.
Sappiamo che in questo arco di
tempo hanno partecipato e parteciperanno a numerose gare. Gentili
sportivi al prossimo numero vi faremo un reso conto delle vittorie
e piazzamenti dei nostri a,tleti.
SPORT
C
I
O
quali tenteranno di ottenere subito
un posto al sole. Domenica prossima l.o settembre dovrebbe aver
luogo la prima partita ufficiale
contro l'Orvietana e l'Orbetello e
sicuramente una grande massa di
sportivi assisterà all'inizio della attività della squadra e apprezzerà anche gli sforzi effettuati dai dirigenti
per l'acquisto di nuove tribune in
canne Innocenti in sostituzione delle vecchie. D'altra parte presto gli
atleti della società avranno modo
di incontrarsi per un lieto evento:
infatti il forte libero Maurizi convolerà a nozze seguito dal sincero
augurio, da parte di tutti i tifosi,
di una felice e serena vita. Fra le
note spicciole notiamo che il « piedone » dalla squadra è il terzino
Oriolesi con scarpe calibro 44, mentre il « piedino » è Ferri con il 39.
Gli inizi, tutto sommato, sono buoni, e se è vero che dal mattino si
prevede la giornata se ne dovrebbe
dedurre che l'avvenire della società
sarà costellato di molte soddisfazioni.
Neo Presidente
degli sportivi falisci
all'estero
Abbiamo appreso la notizia che
il concittadino Enrico Maiucci, con
il quale vivamente ci complimentiamo, è stato eletto all'unanimità da
parte dei consiglieri Presidente degli
sportivi falisci all'estero.
Ecco la lettera:
Caro Enrico,
Mi è particolarmente
gradito comunicarti che nella assemblea generale degli sportivi del 10 agosto,
sei stato eletto all'unanimità,
Presidente Onorario degli sportivi falisci
all'estero.
Sono certo che accetterai con entusiasmo tale nomina
ricordandoti
con simpatia della nostra
Società
Sportiva che conta, è naturale, anche sul tuo
contributo.
Accogli i miei ringraziamenti
e
saluti cordiali.
Il Presidente
(Giuseppe
Ferlizzi)
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5
la v o c e
Dopo l'era delle Sagre... o contemporaneamente a questa ci sembra di dover segnalare l'avvento dell'era dei « cortei storici »... almeno
per quanto riguarda le nostre zone.
Viterbo ha il suo bel corteo storico che ha fatto degna cornice ai
festeggiamenti del V
Centenario
della Madonna della Quercia, noi di
Montefiascone abbiamo il nostro
corteo rievocativo dell'arrivo
del
principe Giovanni Defuk... quello dal
«boccale facile» che otto secoli fa
stabilì il record (tutt'ora imbattuto]
di sbornia da vino fino al punto di
che la domenica, era ad attendere
gli ospiti tedeschi ai quali Montefiascone deve una enorme gratitudine per l'universale pubblicità che
essi resero all'ottimo vino dei suoi
colli e della sua valle.
Non c'è « carosello » che regga;
gli industriali di ogni tipo pagherebbero oro per poter disporre di un simile veicolo pubblicitario.
Ma occorre togliere l'abbondante
polvere che ricopre le tradizioni tanto belle quanto utili, di qui il plauso
unanime per questa rievocazione
storica.
Una
precisazione
Defuk non era Cardinale
Nel corteo storico del 4 agosto,
Defuk aveva impropriamente
gli abiti di cardinale.
Non che alla Chiesa
importerebbe granché aver avuto tra i suoi
ecclesiastici, un prelato
innamorato
del buon vino, per carità.
E' per il rispetto della storia o
leggenda che sia, che ci sentiamo in
obbligo di fare una dovuta przcisazione
documentabile.
Joannes Defuk era uno dei tanti
principi tedeschi che in Baviera si
unirono a Enrico V imperatore che
scendeva a Roma.
Il fatto di identificarlo in un cardinale è dovuto sicuramente
alla
Un
poca accortezza che si ha, nel guardare le sue sembianze impresse nella pietra tombale in S. Flaviano.
Il copricapo dalla
caratteristica
foggia bavarese del secolo X I I , può
essere confuso con una mitra episcopale e così il suo manto.
Ma basta controllarne i costumi
in voga nella medioevale
Alemanna,
per rendersi conto della semplicistica
confusione.
Per finire... non vorremmo
essere
maliziosi, ma può darsi anche che
il popolo (o chi per lui) abbia trovato gusto e lo trovi tutt'ora a
crearsi cardinale un principe
per
farlo poi scoppiare di vino.
consiglio
Per un vero corteo
(Foto Bruchi)
stramazzare annegato in un lago di
Est! Est! Est!
Quest'anno, in occasione della X
edizione della tradizionale Fiera del
Vino si è varato il corteo storico
che ha avuto due tempi distinti, per
attenersi scrupolosamente alla tradizione; il sabato sera 3 agosto è arrivato quasi in sordina il servo Martino, mentre la domenica successiva giungeva pomposamente il Defuk
che alla vista dei tre « est » strabuzzava gli occhi di gioia.
Un'immensa folla, sia il sabato
Chi
e
di
turno?
A
Critiche se ne potrebbero fare,
dal lato scenico... organizzativo... ma
non dimentichiamo che è un avvenimento pionieristico; è la prima
volta e tutti dobbiamo dare atto al
coraggio che hanno avuto gli intraprendenti organizzatori, i quali sicuramente trarranno la dovuta esperienza per le prossime edizioni.
Noi dobbiamo soltanto augurarci
che la Fiera del Vino e il Corteo
Storico vadano ormai a braccetto
senza mai separarsi.
U.G.R.
1 Settembre
8 settembre
15 settembre
22 settembre
29 settembre
STI] D EU T I !
Dai p r i m i di S e t t e m b r e p r e s s o la
Nulla da eccepire — come abbiamo detto in altra parte de giornale — sul valore e la messa in
opera del Primo Corteo Storico di
Defuk.
Vorremmo
solo consigliare agli
organizzatori di far sì che il Corteo
non si limiti ai pochi passi della
Porta di Borgo, ma interessi
tutta
la città, snodandosi su più lunga
strada.
Non sarebbe più
caratteristico
fargli risalire la Bandita con tutte
le sue genuine cannellette?
Certamente fu li che Martino e Defuk
si sbronzarono. Quindi il corteo dovrebbe attraversare via Trento, l'unico retaggio antico della città in
fatto di vie, e farlo poi scendere
o per il Corso o lateralmente
lungo la Verentana fino al luogo della
Fiera del Vino. A nostro avviso questo sarebbe più corteo,
interesserebbe più cittadini, durerebbe
di
più, sarebbe una lunga festa per
tutti, specie per i turisti.
Si tratta di un'idea, se vale, slamo certi che gli organizzatori la faranno propria.
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6
la v o c e
Uno sfregio deturpa il volto
di Montefiascone
Si prospettava, l'ultima volta, la necessità di creare tanto nei cittadini che negli
amministratori, ima « mentalità turistica ». Il che vuol dire, tra l'altro, sensibilizzare l'opinione pubblica a tutto ciò che
può rendere la nostra cittadina più piacevole e accogliente e rendere i cittadini tutti vigili e attenti a tutto ciò che può menomare o diminuire le bellezze che Madre
natura ha regalato al nostro paese.
Uno degli scorci più belli che offre Montefiascone è certamente la sua verde vallata che abbraccia amorosamente il limpido lago di Bolsena. E' raro incontrare la
suggestiva visione di una cittadina arroccata sopra un compatto monte che digrada dolcemente verso le sponde dell'ampio
e arioso lago. E ciò che soprattutto piace
e dà sicurezza è l'aspetto monolitico della
collina su cui si erge Montefiascone. Da
qualche tempo, però, l'impressione di solidità e l'armoniosa visione d'insieme sta
venendo meno a causa di una inopportuna quanto dannosa cava di lapillo che con
le spaccate che si sono dovute creare per
permettere l'estrazione di tonnellate di
materiale, ha sfregiato e mutilato uno degli squarci più belli che offre il panorama
moni efiasconese.
Quel che più meraviglia è che l'Autorità, preposta alla salvaguardia dei paesaggi
solitamente molto solerte nell'impedire distruzione o alterazioni delle bellezze naturali dei luoghi 'tutelati, lasci che si
compia questo scempio senza interventi
di sorta. L'errore più grave l'ha compiuto, certo, chi ha permesso che venisse aperta una cava di lapillo proprio sotto le
fondamenta del paese; si sbaglia, però, ancora, permettendo che l'inopinata escavazione continui con pregiudizio grave per
l'aspetto paesistico e, forse, per la stessa
stabilità della cittadina. Se fosse largamente diffusa quella che abbiamo chiamata
mentalità turistica, la opinione pubblica
e le stesse autorità locali sarebbero certamente insorti contro uno stato di cose
che con il passar del tempo si aggrava
sempre più. Né vogliamo credere che la
speculazione o lo sfruttamento economico
debba avere il sopravvento sulla sicurezza e sul bene comune. Nessuno contesta
la legittimità della proprietà, ma è opinione radicata nella coscienza di tutti che anche lo sfruttamento della proprietà avendo una precisa funzione sociale trova un
limite invalicabile nel bene e nell'utile comune.
Questi nostri rilievi non vogliono avere
alcun sapore personale: non sappiamo
nemmeno chi sia il proprietario della cava e per conto di chi viene estratto il lapillo.
La nostra è l'osservazione di chi ha cuore le fortune del nostro paese, il suo ordinato sviluppo, la sua crescita economica
e la sua affermazione anche in campo turistico.
La nostra Voce vuole essere solo un
campanello di allarme perché l'opinione
pubblica si renda conto di certi problemi
e di certi suoi fondamentali interessi e affinché anche le Autorità locali facciano
quanto è in loro potere per far cessare il
lamentato e pericoloso sconcio impedendo, così, che il riprovevole sfregio con cui
si è deturpato una parte del volto di Montefiascone, assuma proporzioni irreparabili.
Pensierini (omunali
VIGILE PRO-CAPITE
La città di Porta di Borgo in giorni festivi
ha cinque vigili urbani fissi. Facendo le debite proporzioni, questa cittadella sarebbe
in testa, come numero di vigili per abitanti seguita da New-York, da Tokio e da
Londra. Roma e Milano sono di là da venire.
I VIGILI CHE VIGILANO?
No, non ce l'abbiamo con i vigili, ci mancherebbe! Ci sono tutti così simpatici! Però non devono essere impegnati a svolgere soltanto le funzioni di « polizia stradale ». Quanti altri compiti essi devono assolverei? Vigilanza nei parchi pubblici, al
lago, nelle frazioni, nelle zone dimenticate
della città. Se no, i vigili che vigilano?
Massi
a
perduti
Prato
COSI' PER SCHERZARE
Circa i lamenti di cui sopra il Comune
risponde: Asfalto? ma i soldi dove li prendiamo? Noi diciamo: e le contravvenzioni i
vigili che li fanno a fare? (Scherziamo...
ogni tanto ci va di celiare...).
PROTESTA DI UN GRUPPO FALISCO
Quanti mondezzai ci sono a Montefiascone? Ne abbiamo notati diversi.
Quelli che maggiormente ci hanno colpito sono: all'inizio di Via Indipendenza di
fronte al Civico Ospedale e soprattutto
presso il Piazzale di Borgheriglia. Ci vorrebbe tanto poco eliminare certe brutture
specie in periodo estivo per non dare cattiva impressione ai villeggianti, che ancora
sono affezionati alla nostra cittadina.
Opere pubbliche
APPALTI
E' stata aggiudicata, mediante asta svoltasi il
13 agosto 1968, alla ditta Carmelo Danti la sistemazione delle seguenti strade cittadine: Via
XXIV Maggio, Via C. Battisti, Via S. Lucia Filippini, Piazza del Suffragio, Piazzale S. Maria,
Via O. Boirghesi, Via Manin, Piazza S. Agostino,
Via Scuola Zepponami e Viale della Stazione.
Importo del progetto di tale opera L. 28.384.000.
Aggiudicata alla sopraindicata Ditta per lire
21.785.000.
•
E' s t a t a aggiudicata alla Ditta Governatori, mediante asta del 20 agosto 1968, la costruzione del
collettore per fogne in Via del Castagno.
Impoirto del progetto L. 8.295.000. Aggiudicata
alla sopraindicata Ditta per L. 8.171.000.
. .
Giardino
TORNA A SETTEMBRE
D'estate tutti vanno in ferie...; si entra inutilmente
(negli uffici, pi salgono
mille scale, si bussa a mille porte, il ritornello è sempre lo stesso: " Torna a Settembre ".
Solo il contadino non va mai in ferie...
come mai?
SONNO PERDUTO
Quanto sonno ha fatto perdere la Fiera del Vino.
Per riacquistarlo Montefiascone
dovrebbe chiudere i battenti per un mese intero
e russare
sonoramente.
IL MURETTO DELL'OZIO
A Gerusalemme c'è il muro del pianto, alla Porta di Borgo c'è il muretto dell'ozio. Ma è mai possibile che tanti giovani, d'estate, campano di rendita1.?1.
PAROLONE
In effetti il viale di Prato Giardino dedicato ai Granatieri di Sardegna, non è
più lungo di cinquanta
passi.
Bontà delle parole; Viale!
NUOVO BOOM
E' scoppiato il boom dei motocicli. Non
c'è ragazzetta o maschiotto
che non ti
sfilzi improvvisamente
alle spalle con uno
di questi diabolici aggeggi.
Una novità venuta con i villeggianti
della Capitale... e non è la sola.
SCUSE MAGRE
VERE STRADE
Strade... strade... strade! E' il lamento
cinese della nostra gente. Siccome poi è
finito da un pezzo il tempo dell'Africa Orientale, il popolo si è imbirbito, non vuole
più viottoli a Ramadam, ma asfalto e manutenzione. Il popolo dice: Pago per questo.
•
D'inverno molti cosidetti cristiani non
vanno a Messa perché — dicono — in
chiesa si gela.
D'estate le nostre chiese sono fresche
e vuote.
Occorrono altre scuse.
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7
la v o c e
Scuola professionale di Stato per l'Industria
Il nuovo anno scolastico bussa alle porte. Per
molti studenti e relative famiglie non ci saranno
gravi problemi da risolvere; qualche certificato,
qualche versamento e tutto sarà sistemato. Per
i diplomati della scuola media inferiore si presenta invece la grave responsabilità della scelta
del nuovo indirizzo di studi da intraprendere.
E' una scelta seria, importante che può avere un
peso determinante nella vita stessa dell'individuo. E ' pertanto dovere dei genitori aiutare i loro
figli in questa impegnativa decisione con responsabilità e consapevolezza senza lasciarsi prendere dal qualunquismo troppo facile quanto deleterio.
D'altra parte una scelta è tanto più valida
e sicura quanto più ampia è la gamma delle soluzioni prospettate. In queste righe ci proponiamo di far conoscere un nuovo tipo di scuola
che si trova nella nostra provincia e che ptrebbe
soddisfare le aspirazioni di molti studenti.
Si parla della Scuola Professionale di Stato
per l'Industria la cui struttura e de oui caratteristiche essenziali illustreremo sommariamente.
L'Istituto Professionale di Stato per l'Industria ha lo scopo di preparare i giovani all'esercizio di attività lavorative di ordine tecnico-esecutivo nei vari settori dell'Industria. Il corso di
studi porta al conseguimento di un diploma di
qualifica professionale e dà la possibilità, non
solo di una immediata sistemazione dei giovani
nel mondo della produzione e del lavoro qualificato e specializzato, ma anche di continuare gli
studi negli Istituti Tecnici e di raggiungere i più
alti livelli, fino a quelli universitari. L'Istituto di
Viterbo è articolato nei seguenti quattro settori:
1) Settore Meccanico - Sezioni per « Meccanico
Tornitore » e « Congeniatore Meccanico » (durata del corso tre anni).
2) Settore Elettrotecnico - Sezione per « Elettricista Istallatore in b. t. » (durata del corso
tre anni)
3) Settore Radiotecnico - Sezione per « Montatore e Riparatore di apparecchi radio » (durata
del corso tre anni).
4) Settore Televisione - Sezione per « Montatore
e riparatore di apparecchi Televisivi » (durata del corso un anno dopo la qualifica nel settore radiotecnico).
Il diploma di qualifica è titolo valido ai fini:
— dell'assunzione in qualità di addetti a mansio-
ni esecutive presso aziende, opifici, laboratori, ecc. con riconoscimento della qualifica professionale (legge 31 marzo 1966 n. 206) e con
possibilità di rapida carriera nei quadri esecutivi;
— della partecipazione ai pubblio: concorsi per
l'ammissione alle carriere esecutive e particolari carriere di concetto nelle Amministrazioni
Statali e parastatali (legge 21 aprile 1965 n.
449);
— del proseguimento degli studi;
— del perfezionamento nella qualifica professionale attraversò brevi specifici corsi.
L'Istituto pratica inoltre varie agevolazioni,
quali il rimborso spese di viaggio, refezione gratuita, borse di studio ecc.
Per chi fosse interessato ad ulteriori informazioni, forniamo l'indirizzo: Istituto Professionale
di Stato per l'Industria, largo V. Colonna 17, tel.
30694, Viterbo.
G a l a t e o in C h i e s a
Ciò
che si deve
Cio
fare
1) Se sto parlando, termino, perché mi porto
in luogo sacro. Riprenderò la conversazione una volta fuori della chiesa.
2) Intingo la mano nell'acqua santa, mi faccio il segno della croce e saluto con una
genuflessione ben fatta il « Padrone di casa »
che si trova presso l'altare del Sacramento.
3) Prendo posto nel banco, portandomi il più
possibile vicino all'altare.
4) Mi inginocchio e completo il mio saluto al
Signore; quindi mi dispongo a seguire la
Santa Messa.
5) Partecipo in pieno alle azioni e preghiere comuni: prego a voce alta, canto nei limiti
delle mie possibilità, mi alzo, m'inginocchio,
mi metto seduto insieme agli altri.
6) Presto attenzione a ciò che si svolge sull'altare, senza distrarmi e guardare a destra e a sinistra.
7) Il mio comportamento esterno sarà dignitoso, raccolto e serio.
8) Tengo pronta l'offerta da consegnare al chierichetto, quando passa, fin dall'inizio della
Messa, per non distrarmi e perdere tempo.
9) Se mi debbo muovere, per qualsiasi motivo,
lo farò quasi in punta di piedi, per non disturbare il raccoglimento degli altri.
10) Terminata la S. Messa, rimarrò un poco in
ginocchio per ringraziare e salutare il « Padrone di casa », quindi uscirò con calma e
senza parlare.
s.
c.
N.
che non
si deve
fare
1) Se vengo in compagnia, continuo a parlare
anche se entro in chiesa, finché non ho esaurito il discorso.
2) Prendo posto senza preoccuparmi di altro (è
come se entrassi in casa altrui senza bussare e chiedere permesso).
3) Cerco di mettermi all'ultimo posto per vedere e non essere veduto. L'ultimo posto è
sempre un buon punto di osservazione!
4) Mi metto subito seduto e magari, in attesa
che esca la Messa, attacco conversazione
con qualcuno.
5) Gli altri facciano come vogliono, ma io prego per conto mio, in ginocchio, seduto e in
piedi mi ci metto quando mi fa comodo.
6) Non mi sfugge nulla: né chi entra, né chi
esce, né chi va a confessarsi. In mezz'ora
di tempo riesco a giudicare quasi tutti i presenti.
7) Non sono conformista: se mi va d'appoggiarmi al banco, stando in piedi, lo faccio;
se mi va di accavallare o allungare le gambe non ci trovo difficoltà; se debbo starnutire, tossire, soffiarmi il naso, è bene che lo
faccia liberamente.
8) E' giusto che il chierichetto aspetti se vuole
la mia offerta; debbo vedere se ho spiccioli
a disposizione.
9) Come faccio ad uscire dal banco, senza dare qualche spintarella a qualcuno? Li pestano tante volte a me i calli!!
10) Terminata la Messa, posso pure iniziare conversazione a voce alta e uscire tranquillamente dalla chiesa.
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MONTEFIASCONE
la v o c e
8
Sogni e smanie di una
notte di m e z z a estate
Ho sognato. Nel sogno due cani legati
a guinzaglio mi guidavano per le vie del
mio paese, Montefiascone, gremito di turisti che percorrevano le vie delle zone
panoramiche; le guardie cittadine vestite
di bianco accompagnavano i forestieri assetati di curiosità; nessuno sapeva leggere
il nome delle vie, nessuno riusciva a respirare e tutti correvano con il naso all'aria
come i miei due cani che non riuscivano
a farsi strada tra tanta folla.
Era un giorno di gran festa! Tutti volevano osservare da vicino un celebre personaggio che viaggiava a cavallo tra il
popolo. Quando ad un tratto suonò repentino un corno da porcaro i miei cani si
sedettero vicino a me perché non potevano udire il puzzo delle fogne e le bestemmie inaudite di alcuni ragazzacci che abbandonavano un'osteria vuota.
A questo punto un distinto cittadino mi
faceva osservare che i miei cani erano assetati e mi indicava il parco imbandierato ed illuminato dove avveniva la mescita. Anche i cani bevvero vino puro, si riebbero dallo sbigottimento e non mi lasciavano più un attimo di respiro.
Correvano, correvano come impazziti.
A BORGHERIGLIA, luogo incantevole,
si fermarono. Mi sedetti e mi gustai un
meraviglioso tramonto sul Lago di Bolsena. I cani lasciati liberi
approfittavano
per procurarsi la cena: tra le immondizie
vicine reperirono ossa di prosciutto, formaggi e carni varie.
Poveri i miei cani! Stavano leccandosi
l'ultimo osso quando udirono il passaggio
di un gruppo di giovinastri che viaggiavano come il vento su veloci motorette: s'inpennarono come cavalli ed inseguirono i
disturbatori. Io mi vidi perduto ed abbandonato poiché pensavo alle conseguenze di
quel furioso inseguimento.
Mi tirai i capelli e mi misi anch'io alla
ricerca come se avessi le ali ai piedi. Mi
svegliai di soprassalto perché caddi dentro la fontana di Piazza del Popolo ed udii
il fischio della Guardia Comunale. Mi sveglio e suona appunto il campanello di casa: " Lo scopino per l'immondizia! ".
Fin qui il sogno mio scaturito da tante
smanie quotidiane
1) - Paura dei cani randagi (grazie a Dio
è uscita approvata una speciale ordinanza del Comune)
2) - Puzzo orribile delle fogne cittadine
3) - Paura degli acrobati delle motorette
4) - Ossessione del quarto d'ora di sosta lungo Corso Cavour
5) - Scarichi abusivi di immondizie in
luoghi pubblici.
Chi ha orecchi per intendere, intenda!
I sogni non si fanno solo per caso, c'è
sempre qualcosa di vero!
FILIPPI
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N O T IZ I E
LA CHIESA DI S. ANDREA CAMBIA VOLTO
Sono iniziati i lavori di restauro della centrale e comoda chiesa di S. Andrea. Verrà rifatto
il tetto centrale, tolta la controsoffitta, riportate
a pietra le pareti della navata centrale.
La spesa dei lavori è sostenuta dalla locale
Banca Cattolica, alla quale siamo grati; mentre
alla Rettoria rimane la spesa delle rifiniture.
Dirige i lavori il nostro Ing. Mezzetti, che
ha già diretto quelli del campanile, contento di
dare la sua apprezzata opera per una chiesa tanto amata dai Falisci.
ORGANO NEL SANTUARIO DI S. LUCIA
La classica Cripta di S. Lucia, tanto ammirata e visitata, specie durante il periodo estivo,
presto sarà dotata di un organo. Ci voleva proprio per rendere più solenni e decorose le sacre
funzioni.
ANCHE LA CURA PER RINGIOVANIRE
Da sabato — 3 agosto — nei giorni lunedì,
mercoledì, venerdì di ogni settimana, dalle ore
14 alle 16,30, è presente per consultazioni presso
lo studio del Dott. Rossi Luigi in via Trento, 18 il
Dott. Saines Misu, Dottore in Medicina Laurea
Francese, Dottore in Medicina e Chirurgia Laurea
Rumena, Medico Chirurgo Laurea Italiana, Primario Medico Reumatologo e Geriatrico Interinista
dell'Ospedale di Bucarest.
E' DIVENTATO « MICROBO »»
Chi? Il nostro carissimo Marcello Mari, che
curava così bene la pagina sportiva della Voce.
Sta ora facendo la naia in quel di Viterbo. Coraggio, Marcello, presto sarai « padre » e infine
« nonno »!
GIORNATA .< PRO SEMINARIO » IN CATTEDRALE
Chiesa S. Margherita
Divino Amore
Benedettine
Ospedale Civile
L. 196.680
L. 20.000
L. 34.320
L. 16.500
Totale L. 267.500
NEO - CAVALIERE
Il Maresciallo Marconi Raffaele è stato recentemente nominato Cavaliere dell'Ordine e inserito nell'elenco dei Cavalieri della Repubblica Italiana. Congratulazioni!
ELOGIO MERITATO
L'Arcivescovo Mons. Leonetti, nativo della
nostra cittadina, così scrive a Mons. Decano, dopo aver ricevuto l'opuscolo « Vita di S. Margherita d'Antiochia »:
« Carissimo Monsignore! ammiro il suo spirito e il suo stile, sempre giovinilmente brillante
ed operoso!
E la ringrazio di cuore d'aver pensato anche
a questo figlio di Montefiascone, dall'altezza del
Colle falisco finito nella lontana pianura di Terra di Lavoro!
Che il suo opuscolo sia esaltazione, monito, richiamo!... e pegno di protezione di S. Mar-
IN
B R E V E
gherita sopra tutti i suoi devoti vicini e fontani; ma particólarmente su Lei, che da 60 anni
ne canta le glorie ».
BILANCIO ECONOMICO DEI FESTEGGIAMENTI
DI S. MARGHERITA, 1968
L. 3.918.755
— ENTRATA
— USCITA
L. 3.668.515
Residuo netto
L. 250.240
N.B. - Tra le uscite vanno annoverate L. 250.000
pro-Cattedrale, L. 50.000 pro-Orfanotrofio, lire
260.000 in conto avere gestione '67.
SPECIALIZZAZIONE
Il dott. Mario Carelli, medico-chirurgo, si è
specializzato in cardiologia presso l'Università
degli Studi di Torino discutendo la tesi: Fisiopatologia e quadro radiologico dell'embolia polmonare. Relatore il chiarissimo Prof. Giulio Cesare
Dogliotti.
PANE BEN COTTO !
Si pregano i Sigg. Panettieri, ai quali
i cittadini corrispondono regolarmente il
pesante aumento sul prezzo del pane, di
fornire il medesimo almeno ben cotto. Se
gli interessati volessero sostenere che il
loro pane è ottimo sarebbero subito smentiti dai molti consumatori, il cui parere siamo pronti a riportare sulle nostre colonne.
Se invece essi volessero sostenere che
il pane poco cotto pesa di più credo che
nessuno li potrebbe smentire!
Benemeriti della voce
Ha offerto L. 10.000: Calisti Z. C.
Ha offerto L. 3.000: Costantini M.
Hanno offerto L. 2.000: Volpini P.; Mattei G.;
De Rosa O.; Cordovani L.
Hanno offerto L. 1.000: Iacoponi A.; Maestre
Pie di Arlena; O. B.; Iacopomi U.; Picotti D. L.;
Sensi C.; Danti A.; Menchinelli E.;
Hanno offerto L. 500: Stefanoni D. D.; Ricca
D.; Sr. Stefanoni A.; Perugi C.
Chi volesse aiutare le spese non indifferenti
della « Voce» può usare il c.c.p. n. 1/37007 intestato alla Parrocchia di S. Margherita - Montefiascone (VT) o consegnare l'offerta al segretario di redazione Luigi Mari oppure a D. Agostino Ballarono. Grazie.
LA VOCE
Bollettino della Parrocchia di S. Margherita Montefiascone - Suppl. a Santa
Maria Nuova.
Direttore responsabile : D. A. Gargiuli
Dir. di Redaz. : D. Agostino Ballarono
Segr. di Red. : Mari Luigi
Aut. Trib. VT n. 153 del 30-10.67
Redaz. e Amm.ne: Via S. Lucia 1 .
Montefiascone - Tel. 8050.
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con il suo p a n o r a m a di cielo, terra
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attrezzatissimi per banchetti, matrimoni,
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