NOTIZIARIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CALVENE ANNO 2008 SOM MA RIO Lavori Pubblici 2 Un Paese più sicuro Notizie brevi 24 Notizie in Comune breve Organizz. 45 Organizzazione Calvene in cifre Comune 56 Calvene in cifre Bilancio 2009 68 BilancioStrade 2009 Pulizia 8 11 Rifiuti Ma, Calvene 11 12 Rifiuti Gente fuori dal comune 13 12 Associazioni 14 Gruppo Minoranza 17 Nucleare/Ospedale 19 Comunità Montana 20 In caso di neve 24 Giovani 25 Servizi Sociali 26 E’ l’ultimo notiziario comunale che viene pubblicato da questa amministrazione, giunta ormai a scadenza ( le elezioni amministrative si terranno la prossima primavera). E’ normale che a fine mandato ci si guardi indietro e si rifletta sull’operato, su come si sono vissuti questi cinque anni, cose negative e anche positive, soddisfazioni e pure delusioni. Non voglio tediare il lettore con la lista delle cose fatte che darebbe il sapore di un’auto-celebrazione, come dire “siamo stati bravi”, le cose che abbiamo fatto sono sotto gli occhi di tutti e le abbiamo fatte solo perchè era giusto e doveroso farle senza altri motivi. Il prossimo anno come dicevo, il Comune di Calvene avrà la possibilità di dotarsi di una nuova amministrazione, momento questo molto importante per il paese. Mi auguro che la prossima amministrazione trovi le condizioni per lavorare al meglio, il bilancio lo lasciamo in ordine, anzi potrà avere un considerevole avanzo 2008 dovuto a restituzione di denaro dallo Stato che c’era stato impropriamente prelevato (€16.900) oltre al solito avanzo, il personale del Comune sebbene insufficiente è competente e molto disponibile, ci sono dei progetti urbanistici in corso in mano alla futura volontà del prossimo consiglio comunale che deciderà cosa fare, esiste un tessuto sociale incredibilmente attivo e in armonia che si palesa in varie associazioni di volontariato, in breve ci sono le condizioni per lavorare bene per Calvene. Altresì auguro alla prossima amministrazione di avere una maggioranza e una minoranza (anche più di una) che, ognuna nei propri compiti assegnati dall’esito delle urne, lavori come hanno lavorato le attuali“per” e non “contro”. Il ruolo di Sindaco in particolare nei piccoli Comuni dove non c’è una figura del Segretario Comunale sempre presente, dove esiste da sempre una scarsità di organico del personale, dove i problemi da risolvere sono quotidiani e simili ai paesi dotati di molti più numeri e risorse, esige una disponibilità pressoché quotidiana, come anche una buona dose di pazienza, forza d’animo e tenacia, la “delega” ampiamente usata in altri comuni più attrezzati è utilizzabile solo in alcuni casi. Approfitto di questo spazio per fare un appello a tutti i cittadini, soprattutto ai giovani, alle donne; non abbiate paura ad avvicinarvi alla Politica, la Politica con la P maiuscola e in particolare alla possibilità di entrare a fare parte di un consiglio comunale dove, sia come maggioranza o come minoranza, esiste l’opportunità di dedicare un po’ del proprio tempo al Paese e poi credetemi è un’esperienza che vale la pena di fare anche per le opportunità di crescita culturale, morale e di senso civico che ne derivano a livello personale. A chiunque voglia saperne un po’ di più di come funziona la macchina comunale anche solo per curiosità o per riflettere su una sua eventuale esperienza amministrativa, mi rendo disponibile anche in forma privata se lo si desidera. Il Sindaco InForma Calvene Pagina 2 LAVORI PUBBLICI Il 2008 sta per terminare e quindi è tempo di bilanci. Nel mio assessorato Lavori Pubblici di certo il lavoro non manca!! Un lavoro per certi versi impegnativo visto che ci si deve confrontare quotidianamente con la burocrazia, leggi e regolamenti che non sono sempre posti in essere per facilitare la progettazione e l’esecuzione dei lavori anzi…un esempio: la costruzione del parcheggio del Cimitero. Costo: euro 180.000 per un’opera che dà ordine e decoro al nostro Cimitero e mette in sicurezza i pedoni lungo la strada provinciale. Per la realizzazione sono stati chiesti diversi pareri; è stata eseguita un’indagine geologica ed è stato richiesto il nulla osta della commissione edilizia del Comune, della Provincia, dei Beni Ambientali e del Genio Civile. Insomma, una trafila che impegna tempo e risorse umane! Però l’importante è non mollare mai anche di fronte a certe situazioni a volte deprimenti! Quello che manca adesso è un po’ di educazione nel parcheggiare le autovetture: non è possibile che ancora oggi qualcuno sosti sopra il marciapiede in porfido o peggio nella sede stradale impedendo l’entrata e l’uscita dal parcheggio. La segnaletica c’è e va rispettata!! Nonostante tutto il nostro programma è stato rispettato, forse si poteva fare meglio, ma si sa: chi fa qualcosa può anche sbagliare, chi non fa nulla di certo indovina sempre tutto, magari senza sapere cosa prevede il PRG, quali sono i vincoli previsti da Beni Ambientali, Genio Civile, Demanio, Beni Architettonici, fattori Idro Geologici – Forestali, fasce di rispetto Elettrodotti e Gasdotti. Sono anche cominciati i lavori di messa in sicurezza di un tratto di strada a monte dell’abitato “Dardini” in località Mortisa in Comune di Calvene, opera a totale carico della Provincia dal costo complessivo di euro 300.000. Questi lavori permetteranno la posa di barriere paramassi che garantiranno la totale incolumità di chi abita lungo la strada e di chi vi transita. Nonostante tutto ciò, la pioggia di questi giorni ha evidenziato la fragilità del nostro territorio. Questa arteria è di fondamentale importanza per Calvene, visto che serve le contrade alte del paese e la nostra montagna! Il Comune di Calvene ha collaborato con la Provincia per la realizzazione del progetto per quasi 3 anni. Il 2008 si concluderà con il rifacimento del tetto della Scuola Elementare, la sostituzione delle grondaie, l’installazione dell’impianto anti incendio e la tinteggiatura, per un importo di euro 165.600, finanziato in parte dalla Regione Veneto (euro 102.936), il rimanente con mutuo della cassa DDPP. Un lavoro necessario a completamento di tutta una serie di manutenzioni fatte in questi anni all’interno della Scuola, rendendola sicura e accogliente. In 4 anni e mezzo sono stati eseguiti lavori per euro 2.3769.336, una cifra molto importante viste le crescenti emergenze che il Comune deve affrontare quotidianamente avendo a disposizione risorse sempre più esigue. Spero in futuro nel Federalismo Fiscale, strumento importante per la vita dei piccoli Comuni. Voglio ringraziare la Regione Veneto, la Provincia di Vicenza e la Comunità Montana. Tutto questo è stato possibile grazie al loro contributo economico. In questi anni abbiamo lavorato per la sicurezza dei cittadini e della viabilità. Sempre inerente la sicurezza stradale, si è concluso il primo stralcio dei lavori di posa delle barriere stradali nel tratto di strada che parte da via Grumale e arriva a Busa Fonte. Costo: euro 72.000 finanziato per euro 45.000 dalla Comunità Montana, e i restanti euro 27.000 a carico del Comune. Il progetto complessivo è di euro 226.960,40. LAVORI PUBBLICI Pagina 3 InForma Calvene Questa amministrazione ha nel suo programma altri lavori per aumentare la sicurezza. Le opere in fase di progettazione sono le seguenti: · la costruzione del marciapiede lungo la strada provinciale di via Bissoli, il progetto è in Provincia e siamo in attesa del finanziamento. Il costo è di euro 150.000. · progetto di asfaltatura di varie strade comunali. Costo: euro 280.000. Il progetto è in Regione per le valutazioni necessarie per ottenere il finanziamento. In questi mesi si è provveduto ad asfaltare vari tratti di strade, sempre con il contributo della Regione per euro 150.000. · la riorganizzazione degli impianti sportivi, per la quale è in corso uno studio di fattibilità per verificare la possibilità di inserire una viabilità secondaria al centro del paese. Il costo previsto è di euro 150.000. · la messa in sicurezza del centro con la costruzione di marciapiedi e la riorganizzazione della Piazza con annesso parcheggio. Costo: euro 200.000. (primo stralcio) Queste opere a mio avviso sono importanti per Calvene. Si andrebbe a chiudere una lunga stagione di interventi economicamente consistenti, dotando il nostro paese di opere necessarie per la vita quotidiana di tutti i cittadini Voglio ringraziare di cuore il geom. Loris Sandonà del Comune di Caltrano per la sua disponibilità e professionalità in qualità di responsabile del procedimento lavori pubblici a Calvene. È anche merito suo se questo assessorato è riuscito a portare a termine il suo programma di opere pubbliche. Un ringraziamento va anche al geom. Giovanni Pozzan, Ufficio Tecnico del Comune di Calvene, sempre disponibile. Un elogio alla nostra squadra esterna: Giuseppe, Sergio e Giorgio. Con loro ho lavorato molto bene perché sono persone serie e capaci nei vari lavori a loro assegnati. Grazie anche ai lavoratori socialmente utili che in questi anni hanno dato il loro contributo a Calvene, all’Ufficio Ragioneria, responsabile signora Lorena De Rossi, sempre efficiente nel collaborare con questo assessorato, all’Ufficio Anagrafe nelle persone di Sartori Daniela e Dal Santo Roberta coadiuvate dal Segretario Comunale, dott. Livio Bertoia. UN GRAZIE SINCERO A TUTTI. Assessore ai Lavori Pubblici Luciano Brazzale LAVORI FINANZIATI E CONCLUSI NEL 2007/2008 Parcheggio Cimitero e Marciapiede accesso Sistemazione copertura spogliatoi campi sportivi Percorso Vita area campi sportivi Sistemazione asfaltatura strade Comunali Scarico acque meteoriche Bordogni - Castegnaroli Scarico acque meteoriche Grumale - Malleo - Monte Sistemazione masiere Grumale - Monte Viabilità Malleo di Sotto - Gramoli Messa in sicurezza Tratto di Strada "Dardini" Messa in sicurezza Scuole Elementari Messa in sicurezza strada Calvene-Monte-Busa Fonte TOTALE LAVORI PUBBLICI 180.000,00 35.000,00 12.450,00 150.000,00 10.000,00 10.000,00 20.000,00 10.000,00 300.000,00 165.600,00 72.000,00 965.050,00 Pagina 4 InForma Calvene Riconoscimento all’artigiano Gino Brazzale Nel corso della serata conviviale organizzata dal gruppo artigiani di Calvene in località Monte, abbiamo consegnato una targa di riconoscimento “al Mastro falegname Brazzale Gino quale riconoscimento per la propria attività lavorativa e per l’impegno profuso nella vita sociale del paese“. Un plauso va all’organizzazione artigiani di Calvene per le molteplici attività che stanno compiendo a favore della Comunità. La Meridiana della Scuola Elementare 5 PER MILLE POSSIBILE DESTINAZIONE AL COMUNE È possibile destinare il 5 per mille dell’Irpef al finanziamento di finalità a carattere sociale svolte dai Comuni di residenza dei contribuenti. Lo prevede l’art. 63-bis del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008 che stabilisce che, per l’anno finanziario 2009, con riferimento al periodo d’imposta 2008, i contribuenti possono destinare il 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche ai Comuni di residenza per lo svolgimento di attività sociali. Facciamo appello ai cittadini di Calvene di prendere in seria considerazione questa occasione che per il cittadino non comporta nessun costo, per il nostro Comune invece diventa una risorsa importante. Ricordo che, oltre a non comportare nessun costo per il cittadino, questa destinazione economica è supplementare all’ otto per mille che continuerà essere destinato come prima. La scuola elementare “Caduti per la Libertà” si è dotata di una meridiana, e’ un’opera molto bella oltre che istruttiva, la realizzazione è stata curata da Martina Dalla Stella insieme con alcune collaboratrici e il contributo importante delle insegnanti e degli alunni delle elementari. E’ sicuramente un modo per rendere ancora più bella la nostra scuola. Continuiamo su questa strada, noi come amministrazione abbiamo fatto e faremo il possibile per fare ancora più sicura, confortevole e bello l’edificio che ospita i nostri alunni delle elementari. Nuova scadenza carte d’identità Dal 26 giugno 2008 la carta di identità ha scadenza decennale. Nel caso di primo rilascio verrà apposta automaticamente la nuova scadenza. Nel caso di carte che compiano la scadenza quinquennale a far data dal 26 giugno 2008, il Comune procederà con la convalida del documento originario per ulteriori 5 anni apponendo specifica postilla. Si invitano pertanto i residenti a verificare la scadenza del proprio documento e a recarsi presso l'Ufficio Anagrafe per gli opportuni provvedimenti. NOTIZIE IN BREVE Luminarie di Natale L’amministrazione comunale, come peraltro hanno fatto molti altri comuni, ha deciso di non installare le luminarie di natale lungo la via principale del paese e devolvere il risparmio a fini benefici. Pagina 5 InForma Calvene Sindaco Giunta Consiglieri di maggioranza Consiglieri di minoranza Riccardo Finozzi Luciano Brazzale Silvia Pauletto Andrea Pasin Antonio Dalla Stella Lorella Busa Luca Cappozzo Marco Carollo Roberto Rigotti Gianluca Balzan Franco Segalla Paolo Lavarda Ezio Testolin Bilancio, Affari Generali Vice Sindaco delega Lavori Pubblici Assessore delega Servizi Sociali Assessore delega Montagna Assessore delega Ubanistica -Edilizia Privata Servizi Sociali Comunità Montana Edilizia Privata - Urbanistica Giovani - Associazioni - Sport Commissione Regolamenti Pres. Commissione Regolamenti Commissione Urbanistica Commissione Urbanistica Segretario Comunale Dr. Livio Bertoia Ufficio Tecnico Geom. Gianni Pozzan Squadra esterna Giuseppe Testolin Sergio Dal Bianco Giorgio Dal Santo Ufficio Anagrafe-Tributi Rag, Daniela Sartori Ufficio Segreteria Rag. Roberta Dal Santo Ufficio Ragioneria Rag. Lorena De Rossi Ufficio Tecnico Ufficio Anagrafe-Tributi Sindaco Assessori TELEFONO COMUNE CENTRALINO TELEFONO Call Center UTAP di Zugliano lunedì - venerdì 10.00 - 12.30 lunedì - venerdì 10.00 - 13.00 mercoledì 15.00 - 17.00 sabato 10.00 - 12.30 giovedì dalle 19.00 alle 20.00 (altri giorni su appuntamento) su appuntamento 0445-860534 848 800158 lun-ven dalle 7.45 alle 20.00 Sabato dalle 7.45 alle 12.00 E-MAIL SINDACO: [email protected] ORGANIZZAZIONE DEL COMUNE Pagina 6 InForma Calvene DATI AL 30 NOVEMBRE 2008 RESIDENTI 1.318 abitanti NATI 13 MORTI 12 IMMIGRATI 33 (di cui 6 dall’estero) EMIGRATI 39 1.323 2007 2006 1.320 1.314 2005 1.310 2004 1.303 2003 1.293 2002 2001 1.272 1.261 2000 1.257 1999 1998 1.242 1.259 1997 1.251 1996 1995 1.241 CALVENE IN CIFRE Pagina 7 InForma Calvene Il Comune di Calvene si estende su una superficie di 11,54 Kmq • • • Altitudine centro paese 200 mt. Altitudine minima 170 mt. Altitudine massima 1.519 mt. STRADE : - Strade Comunali 40 Km. - Strade Provinciali 2,5 Km STRANIERI DIVISI PER NAZIONALITA' Albania Regno Unito Yugoslavia Romania Ucraina Croazia Bosnia-Erzegovina Moldavia Bangladesh Cina Popolare Costa d'Avorio Ghana Marocco Tunisia Stati Uniti d'America Brasile Colombia CALVENE IN CIFRE 4 1 4 2 1 4 3 1 3 6 2 5 29 1 1 1 1 Pagina 8 InForma Calvene VOCI ENTRATE BILANCIO (corrente) ICI ICI DA ACCERTAMENTI COMPARTECIPAZIONE IRPEF ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF ADDIZIONALE ENERGIA ELETTRICA QUOTA 5 PER MILLE DA REDDITI TASSA OCCUPAZIONE SPAZI PUBBLICI TOSAP TASSA RIFIUTI TARSU ADD.LE TASSA RIFIUTI TARSU DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI TRASFERIMENTI DALLO STATO TRASFERIMENTI DALLA REGIONE TRASFERIMENTI DA ALTRI ENTI CONTRIBUTO COMUNITA' MONTANA DIRITTI DI SEGRETERIA DIRITTI DI SEGRETERIA UFF.TECNICO DIRITTI ANAGRAFE DIRITTI CIMITERIALI SANZIONI AMMINISRATIVE TRASPORTO SCOLASTICO FITTO MALGA FITTO ALTRI FABBRICATI CANONI PER LOCULI PROVENTI LEGNAME INTERESSI ATTIVI DIVERSI RIMBORSI DALLO STATO RIMBORSI IVA RIMBORSO GESTIONE ECOSTAZIONE RECUPERO SPESE E INTROITI E RIMB.DIVERSI CANONE LOCAZIONE IMPIANTI ATO BACCH.NE DIVIDENDO SOCI AVA CONCESSIONE GAS ASCOPIAVE CONTRIBUTI ATTIVITA' CULTURALI ONERI URBANIZZAZIONE PARTE CORRENTE AVANZO ANNO PRECEDENTE ENTRATA CHE FINANZIA CONTO CAPITALE TOTALE ENTRATE PARTE CORRENTE 2009 (previsione) 2008 (in corso) 2007 (concluso) 112.000,00 112.000,00 148.500,00 5.000,00 10.000,00 10.000,00 30.247,00 30.247,00 25.577,24 75.000,00 75.000,00 75.000,00 13.300,00 13.300,00 13.263,48 2.905,00 0,00 2.904,41 3.100,00 3.100,00 3.011,43 77.040,00 77.040,00 64.165,75 7.704,00 7.704,00 6.420,33 1.000,00 620,00 620,00 258.804,00 258.804,00 214.740,76 40.663,00 43.213,00 40.969,13 1.132,00 1.132,00 963,64 0,00 0,00 2.500,00 2.000,00 2.000,00 1.112,53 4.300,00 4.300,00 4.173,52 1.200,00 1.200,00 1.145,52 2.500,00 2.500,00 2.604,00 3.000,00 3.000,00 2.483,08 15.000,00 15.000,00 15.000,00 21.522,00 21.100,00 15.167,04 10.302,00 10.100,00 9.513,53 3.000,00 3.000,00 1.859,24 5.165,00 6.489,00 14.739,84 6.100,00 5.200,00 6.255,40 4.257,00 4.257,00 4.257,00 0,00 0,00 14.002,00 1.000,00 1.000,00 774,09 9.100,00 9.300,00 7.021,34 3.900,00 3.900,00 3.824,27 0,00 3.900,00 3.830,05 4.923,00 4.923,00 3.297,60 2.000,00 2.000,00 2.000,00 10.000,00 10.000,00 10.000,00 0,00 15.046,00 16.954,00 67,00 737.164,00 760.308,00 748.650,22 BILANCIO 2009 Pagina 9 InForma Calvene VOCI USCITE BILANCIO (corrente) INTERESSI PASSIVI SUI MUTUI SPESE PER IL PERSONALE SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE SPESE PER FUNZIONAMENTO UFFICI SPESE RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI SPESE PER SCUOLA ELEMENTARE EROGAZIONE BORSE DI STUDIO CONTRIBUTO SCUOLA MATERNA CONTRIBUTI E SUSSIDI VARI SERVIZI SOCIALI COMUNALI PROGETTI PER I GIOVANI ILLUMINAZIONE PUBBLICA GESTIONE AUTOMEZZI COMUNALI GESTIONE SCUOLABUS MANUTENZIONE STRADE E PATRIMONIO GESTIONE BIBLIOTECA CULTURA INCARICHI PROFESSIONALI INDENNITA' AMMINISTRATORI E COMMISSIONE SERVIZIO VIGILI URBANI SPESE PER ASSICURAZIONI SPESE RISCOSSIONE TRIBUTI SPESE PATRIMONIO DISPONIBILE CONTRIBUTO PER SCUOLA MEDIA LUGO CONTRIBUTO ISTITUTO COMPRENSIVO SPESE PER CIMITERO FONDI MIGLIORIE SILVO PASTORALI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI SPESE VARIE CONTRIBUTO PROTEZIONE CIVILE INDENNITA' CORPO FORESTALE SPESE PER INFORMAZIONE AI CITTADINI QUOTA CAPITALE MUTUI FONDO DI RISERVA 2009 (previsione) 2008 (in corso) 2007 (concluso) 27.830,00 26.441,00 26.233,32 289.367,00 293.410,00 286.791,14 5.000,00 0,00 0,00 28.700,00 28.900,00 26.256,76 83.800,00 83.800,00 78.560,07 18.700,00 16.900,00 11.908,23 500,00 500,00 183,80 10.330,00 10.330,00 14.330,00 63.232,00 66.151,00 61.315,51 16.570,00 15.290,00 14.501,94 3.580,00 2.252,00 1.779,57 21.200,00 23.200,00 18.448,13 9.550,00 9.550,00 8.644,68 10.750,00 38.131,00 25.350,00 16.000,00 16.000,00 17.033,63 5.550,00 4.750,00 5.452,59 8.000,00 7.700,00 13.047,51 23.640,00 22.146,00 21.928,52 5.000,00 5.000,00 6.128,00 5.560,00 7.060,00 6.992,31 6.600,00 6.600,00 6.868,78 4.400,00 4.400,00 2.718,57 4.150,00 4.150,00 4.365,60 1.000,00 1.000,00 1.500,00 1.100,00 1.100,00 647,18 2.669,00 2.626,00 1.530,00 5.165,00 5.165,00 3.356,96 6.260,00 7.060,00 5.270,91 1.600,00 1.600,00 1.567,00 200,00 200,00 200,00 2.050,00 2.050,00 8.000,00 46.096,00 42.156,00 39.211,76 3.015,00 4.690,00 0,00 AVANZO TOTALE USCITE PARTE CORRENTE 737.164,00 BILANCIO 2009 760.308,00 28.527,75 748.650,22 Pagina 10 InForma Calvene Quest’anno a differenza degli anni scorsi, corre l’obbligo di approvare il bilancio di previsione entro fine anno, risulta cosi difficile trovare il tempo necessario per presentare alla popolazione una proposta da condividere insieme. Oltretutto siamo costretti a compilare un bilancio “al buio” nel senso che non abbiamo certezze rispetto ai trasferimenti dello Stato. In ogni caso i punti salienti del Bilancio 2009 sono: • NESSUN AUMENTO DI TASSE PER I CITTADINI • MAGGIORI RISORSE PER LA SCUOLA ELEMENTARE • MAGGIORI RISORSE PER IL SOCIALE E LA CULTURA Il bilancio di previsione 2009 Opere previste 2009 VOCI ENTRATA BILANCIO (Conto Capitale) VENDITA IMMOBILI COMUNALI CONTRIBUTO REGIONE PARCHEGGIO 90% FONDO NAZIONALE INVESTIMENTI ONERI DI URBANIZZAZIONE CONTRIB. PROV. MARCIAPIEDI VIA BISSOLI MUTUO PER MARCIAPIEDI VIA BISSOLI ANTICIPAZIONI DI CASSA TOTALE ENTRATE PARTE CORRENTE VOCI USCITE BILANCIO (Conto Capitale) INCARICHI PROFESSIONALI ACQUISTO MACCHINE UFFICIO RICAPITALIZZAZIONE AVS ACQUISTO AREA PER PARCHEGGIO 2° RATA REALIZZAZIONE NUOVO PARCHEGGIO CONSORZIO POLIZIA LOCALE INVESTIMENTI LIBRI PER LA BIBLIOTECA SISTEMAZIONE CALDAIE MARCIAPIEDI VIA BISSOLI CONTRIBUTO OPERE DI CULTO ONERI APPLICATI PARTE CORRENTE ANTICIPAZIONI DI CASSA TOTALE ENTRATE PARTE CORRENTE BILANCIO 2009 2009 (previsione) 60.000,00 180.000,00 22.500,00 42.400,00 50.000,00 77.500,00 180.424,00 612.824,00 2009 (previsione) 2.000,00 5.000,00 2.900,00 50.000,00 200.000,00 200,00 750,00 10.000,00 150.000,00 1.550,00 10.000,00 180.424,00 612.824,00 Pagina 11 InForma Calvene PULIZIA STRADE Voglio ricordare a quei cittadini che hanno proprietà lungo le strade Comunali che è in vigore l’ordinanza n. 12/2008 riguardante il taglio e la pulizia delle aree verdi adiacenti alla strada dal 01/12/2008 al 15/3/2008, scaduto il termine si effettuerà un sopralluogo con l’autorità competente. Riporto sotto quanto già scritto. La corretta gestione del nostro territorio, ma soprattutto la sicurezza ed il decoro della nostra rete viaria hanno bisogno, oltre che dell’attenzione degli amministratori, della fattiva collaborazione dei cittadini. Molte volte sentiamo esclamare “…è compito del COMUNE”, intendendo con questa frase addebitare all’ente qualche mancanza più o meno grave. Ebbene, in gran parte dei casi bisognerebbe ribaltare l’affermazione esclamando “…è compito del cittadino!”. Siamo tutti convinti di avere sempre e solo “diritti” e ci dimentichiamo molto spesso dei “doveri”. Il Comune ha dei compiti ben precisi, derivatigli da leggi e regolamenti, ed è giusto evidenziarne le eventuali mancanze. Ma non è giusto addossare all’ente le colpe di ogni spiacevole situazione. Ci sono interventi che il Comune, con le proprie risorse umane e di mezzi, non spetta risolvere. Un esempio pratico, sotto gli occhi di tutti, è rappresentato dal taglio dell’erba e dei rami lungo le strade comunali. Precisato che la rete stradale di nostra competenza supera abbondantemente i 30 chilometri e che la sua manutenzione richiede sforzi imponenti per il nostro apparato, è bene chiarire che tale incombenza non spetta direttamente al Comune bensì al proprietario del terreno confinante con la strada! L’art. 29 del Codice della Strada cita testualmente: I proprietari confinanti hanno l’obbligo di mantenere le siepi in modo da non restringere o danneggiare la strada o l’autostrada e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il confine stradale e che nascondono la segnaletica e che ne compromettono comunque la leggibilità dalla distanza e dalla angolazione necessarie. Qualora per effetto di intemperie o per qualsiasi altra causa vengano a cadere sul piano stradale alberi piantati in terreni laterali o ramaglie di qualsiasi specie e dimensioni, il proprietario di essi è tenuto a rimuoverli nel più breve tempo possibile. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 148 a euro 594. Alla violazione delle precedenti disposizioni consegue la sanzione amministrativa accessoria dell’obbligo, per l’autore della stessa, del ripristino a sue spese dei luoghi o della rimozione delle opere abusive secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI. Quanti proprietari rispettano la legge? Forse i cittadini non sanno delle loro responsabilità in caso di incidenti causati dal mancato rispetto dei loro compiti di proprietari dei terreni? Nonostante tutto il Comune ogni anno provvede alla pulizia delle strade, spendendo soldi pubblici mentre, se i cittadini facessero ogni anno la loro piccola parte, questi soldi potrebbero essere spesi per altri fini. Non è solo con i divieti, le ordinanze o le multe che un paese può migliorare. Il Comune è di tutti e noi ne facciamo parte. Il decoro e la pulizia sono un biglietto da visita del paese dove si misura il grado di civiltà dei propri cittadini. L’Assessore ai Lavori Pubblici Luciano Brazzale PULIZIA STRADE Pagina 12 InForma Calvene MA, CALVENE E’ AMMINISTRATO DAL CENTRODESTRA O DAL CENTROSINISTRA? Sembra strano dover spiegare ai cittadini di Calvene se l’amministrazione comunale che attualmente governa il proprio Paese è di ispirazione politica di centrodestra piuttosto che di centrosinistra. Pubblico questo articolo in quanto mi è giunta da più parti questa domanda e quindi penso di fare una cosa utile dare qualche elemento in più per una maggiore comprensione a quei cittadini che magari nutrono questo dubbio. Come prima cosa è da dire che la nostra lista di persone, che si è presentata al confronto elettorale del 2004, è una Lista civica. Lista civica è il nome dato comunemente ad una lista di candidati alla carica di amministratore comunale che si presenta alla prova elettorale senza essere, almeno ufficialmente, espressione diretta di un partito politico nazionale. Storicamente la nostra Lista civica è sempre stata di centrosinistra e questo è un dato di fatto incontrovertibile, oggi all’interno del consiglio e della giunta ci sono persone che non si riconoscono in questa collocazione ma proprio perché facenti parte di una Lista civica e non di una lista di partito si guarda il bene del paese piuttosto che proporre i propri distinguo ideologici. Per essere ancora più chiaro riporto quanto pubblicato nel notiziario di presentazione della lista civica precedentemente alle elezioni del 2004 “ Un gruppo di cittadini con anni di esperienza in campo amministrativo, sociale e nel lavoro di diversa provenienza politica ma uniti nella stessa condivisione di libertà, solidarietà, uguaglianza al di là degli schieramenti di partito”. Io personalmente trovo una grande difficoltà a collocarmi in una visione di partito, almeno così come sono concepiti oggi, con questo non voglio far pensare che sono tutti uguali ma solo che in questo momento nessuno mi sta dando una risposta concreta ai bisogni reali non solo miei ma anche della maggioranza di tutti i cittadini. La mia visione rispetto a tutto ciò riguarda essenzialmente alla condivisione, da parte dei componenti della Lista Civica, di alcuni chiamiamoli cosi “ideali” che sono imprescindibili per poter lavorare insieme per il bene del Paese. Questi ideali che ritengo indispensabile siano condivisi, vanno al di là dalle cosiddette pratiche tipicamente organizzative, manageriali dove è necessario applicare la “buona tecnica” la propria esperienza e capacità utili per realizzare opere, manutenzioni e cose simili, gli ideali a cui mi riferisco coinvolgono aspetti profondi della vita di ciascun individuo e, almeno due li ritengo essenziali. Un primo punto riguarda a come ci si relaziona con il “diverso” e con diverso intendo l’uomo diverso di colore, razza, credo religioso etc. Non posso condividere il pensiero con chi attua una divisione del genere umano in maschifemmine, bianchi-neri, buoni-cattivi, privilegiati dalla fortuna - buoni a nulla, e via dicendo. Per me ogni persona è sì diversa ma con identici diritti e deve avere le stesse opportunità per potersi migliorare sia economicamente che culturalmente in armonia con l’ambiente in cui vive e la diversità diventa un valore e non una discriminante. Altrettanto non posso condividere con chi ritiene che ciò che conta è lo sforzo personale e pensare che la fortuna ovviamente sorride ai migliori, dove diventa importante l’essere arrivato, l’avere, la libertà economica senza limiti e controlli. Per me conta la solidarietà tra gli uomini, l’amicizia piuttosto che le relazioni per interessi, la parola piuttosto che la violenza, la cultura prima del benessere oltre il necessario e l’uomo va rispettato in quanto tale e non solo per compassione e misericordia. Ecco secondo me bastano questi due punti per poter capire se si può lavorare in sintonia e intenderci nella difficile opera di amministrare un Comune, non serve sbandierare tessere di partito o ritenersi portatori di presunte maggioranze politiche in Paese. Stiamo vivendo un periodo molto confuso nella scena politica non solo nazionale, diventa sempre più difficile comprendere una schematizzazione politica che poi nella realtà assume contorni molto sfumati. Ecco perché a mio avviso diventa necessario individuare degli “ideali” che sono universali e non potranno mai cambiare nel tempo rispetto ai programmi politici di tizio o caio e su questi convergere e impostare il proprio operato. L’appartenenza politica così come la vedo io, è un fatto culturale e non genetico e quindi può anche modificarsi nel tempo. In conclusione lascerei al lettore dare una risposta alla domanda che forma il titolo del presente articolo, ritengo che ognuno abbia gli elementi sufficienti per valutare e se poi queste valutazioni fanno storcere il naso e non sono in sintonia con quanto ho espresso, pazienza, significa che abbiamo una visione del mondo “diversa” e proprio per questo rispettabile anche se non condivisibile. Il Sindaco Riccardo Finozzi MA, CALVENE…... Pagina 13 InForma Calvene Finalmente anche a Calvene ci si sta organizzando per attivare la raccolta differenziata porta a porta. Calvene fa parte di quei 14 Comuni soci di AVA (inceneritore Ca’Capretta di Schio) dove ancora si raccoglie i rifiuti tal quale. A dire il vero non è che a Calvene oggi non si attui la raccolta differenziata dal momento che esistono le campane per la raccolta del vetro dislocate per il paese e in ecostazione si può conferire tutto ciò che è differenziabile. Il problema per Calvene è dettato dalla configurazione geografica del paese, tipica dei piccoli paesi della fascia pedemontana con numerosi problemi anche di natura economica per poter attivare in modo proficuo la raccolta differenziata porta a porta. La modalità con cui andremmo ad attivare la differenziata si sta organizzando insieme con gli altri 31 Comuni appartenenti al bacino VI2. La modalità di differenziazione dei rifiuti e le modalità di raccolta dovranno giocoforza essere le più omogenee in tutto il territorio, in modo da rendere il più economico possibile il servizio. Attualmente si sta pensando ad attivare il servizio di raccolta porta a porta per la frazione secca del rifiuto attraverso un bidoncino che verrà consegnato ad ogni utenza . È dotato di un microchip per permettere di registrare il numero di svuotamenti, e quindi di monitorare la quantità di rifiuto conferito. Si potrà così arrivare, in futuro, alla realizzazione di una tariffa sempre più commisurata ai rifiuti effettivamente prodotti da ciascuno. La corretta separazione, secondo le nuove norme, consentirà di ridurre la quantità di secco da avviare all’incenerimento. Il servizio di raccolta sarà effettuato porta a porta 1 volta la settimana e sarà esteso a tutti (in montagna da giugno a settembre). IL SERVIZIO PARTIRA’ DALLA SECONDA META’ DEL PROSSIMO ANNO VERRANNO DATI AL MOMENTO OPPORTUNO LE INFORMAZIONI NECESSARIE ISOLE ECOLOGICHE : 9 PUNTI DISLOCATI IN TUTTO IL COMUNE VETRO CARTA PLASTICA E LATTINE COMPOSTAGGIO DOMESTICO CON SCONTO SU BOLLETTA UMIDO BIDONCINO PER OGNI UTENZA O BIDONE COLLETTIVO SECCO BIDONCINO PER OGNI UTENZA DOTATO DI MICROCHIP RIFIUTI Pagina 14 InForma Calvene InForma Calvene Pagina 15 InForma Calvene Pagina 16 LETTERA INVIATA DAL SINDACO AL PRESIDENTE DELLA PRO-LOCO GIANNI BALZAN Mi rivolgo a lei, Presidente Balzan Gianni, per esprimere tutta la mia soddisfazione per lo spettacolo teatrale che avete messo in scena sabato e domenica scorsa presso la Palestra comunale. Ero certo che avreste fatto una cosa grande anche perché dopo “Giulietta e Romeo” non poteva che essere così, ma ho dovuto ricredermi, avete fatto una cosa grandissima e trovo difficoltà ad esprimere in parole le sensazioni e le emozioni che tale spettacolo ha suscitato, ma non posso, proprio perchè Sindaco e quindi rappresentante istituzionale del paese di Calvene, sottrarmi al dovere di rivolgermi a Lei e a tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di questo evento per complimentarmi a nome di tutta la cittadinanza. Tutto ciò non fa che avvalorare ancora di più la consapevolezza di fare parte di una comunità, quella di Calvene, che ha il dono veramente speciale di riuscire a compiere imprese che altri Comuni ben più dotati di mezzi e di numeri di persone ci invidiano. Certo che tutti questi talenti, energie, voglia di fare debbono essere scoperte e indirizzate a trovare le giuste espressioni; è questo il lavoro fondamentale che debbo riconoscere a Lei e a tutto lo staff che ha collaborato e ha dato spunto e poi vita all’evento. Sono altresì convinto che aldilà dell’occasione di onorare il 150^ anniversario della costruzione della chiesa di Calvene, sia stato compiuto un notevole lavoro di valenza sociale. Mettere in moto così tante persone per così tanto tempo ha sicuramente creato occasioni di vivere momenti di aggregazione culturalmente interessanti e in particolare il coinvolgimento dei giovani ha dato loro la possibilità di vivere modi diversi di impegno e crescita mettendosi come si suol dire "in gioco" in un lavoro completamente nuovo e ricco di spunti per creare occasioni di riflessione e comunicazione. Sono convinto che lo sforzo di impersonare un personaggio, diverso dal proprio modo di vivere o di agire, richiede un lavoro interno che necessita di una presa di coscienza dei propri limiti e pregi personali che si traducono poi in una valorizzazione di capacità e possibilità espressive che diversamente rimangono "nascoste" o represse. Un valore sociale che, ripeto, va oltre la semplice celebrazione del momento e non si esaurisce nelle due serate di rappresentazione. Siete riusciti a comunicare contenuti con una metodologia (quella della rappresentazione teatrale) inusuale. La cosa che mi ha colpito è che tutto (scene, suoni e immagini), andava nella stessa direzione, con un’armonia e un equilibrio veramente unici. Il vostro è stato ed è un lavoro magnifico! Ripenso ancora a come avete posto il problema della violenza, del sopruso che quotidianamente sta martoriando l'umanità, le immagini, le scene di vita paesana fatta di gente umile di povertà, di dolore e di semplici grandi amori. Belle le scene e bella la regia, bravissimi tutti. Voi con quello che avete realizzato avete dato vita ad una nuova cultura nel nostro piccolo grande paese e, grazie a questo potente mezzo di comunicazione, siete riusciti oltre che a ripercorrere fatti e tradizioni di un tempo che fu a far conoscere ed apprezzare il paese di Calvene di oggi, cosa che mi rende orgoglioso di esserne il rappresentante. Cordialmente la saluto Il Sindaco Riccardo Finozzi ASSOCIAZIONI Pagina 17 InForma Calvene “SOLIDARIETA' E PROGRESSO PER CALVENE” Qualche considerazione al termine di un impegno amministrativo Siamo giunti, come gruppo “Solidarietà e progresso per Calvene”, ormai alla fine del nostro mandato. La nascita del nostro gruppo a ridosso delle ultime elezioni amministrative fu una scommessa che nasceva dalla volontà di completare il consiglio comunale con persone che rappresentassero anche quella parte di paese che, per idee o per scelta, non si riconoscevano in una lista unica. In risposta a chi affermava allora che “non c’era bisogno a Calvene di una sterile minoranza”. In qualsiasi democrazia, anche nella forma più semplice ed elementare, c’è necessità se non di un’opposizione (parola che non mi piace perché evidenzia un ruolo troppo limitativo e di solo contrasto), almeno di un’attività di vigilanza e controllo su chi in quel momento amministra il bene pubblico. Attività di vigilanza e controllo che noi abbiamo cercato di svolgere sempre, pur con i nostri limiti umani, con impegno e correttezza. Senza però abbandonarci mai in tentazioni “alla Riccardo Villari” neo presidente dell’omonima Commissione RAI, senza cioè sentirci mai legati né alla poltrona, né a velleitaria bramosia di potere. Cercando di svolgere sempre e comunque questo prezioso ruolo con la disponibilità che abbiamo fin dall’inizio dichiarato e che ci è stata più volte riconosciuta in molte occasioni dallo stesso gruppo di maggioranza. Senza però per questo venire meno al nostro compito di ricercare in ogni nostro intervento esclusivamente il bene della comunità calvenese. Motivazione che naturalmente, è bene precisarlo, ha guidato sempre il lavoro di tutto il Consiglio Comunale nella sua interezza. Non mi soffermo però in questo mio intervento a parlare delle opere e delle iniziative portate a termine da chi ha avuto il compito, dal voto popolare, di amministrare il nostro comune. Non per non voler riconoscere il lavoro da loro svolto, piuttosto perché suppongo che in questo opuscolo ci sarà già chi si prenderà, in maniera ampia, questo compito di divulgazione. L’argomento che, invece, volevo affrontare era il rapporto fra noi, gruppo di minoranza, e quello di maggioranza e la Giunta Comunale nel corso di questo mandato amministrativo. Come dicevo prima c’è sempre stata fin dall’inizio la massima reciproca collaborazione, voluta e cercata da entrambe le parti e, di questo, dobbiamo dare atto al Sindaco. Testimonianza ne sia che per la stragrande maggioranza delle votazioni avvenute in sala consiliare le nostre astensioni o i nostri voti contrari si sono verificate solo in rare occasioni, nelle quali abbiamo sempre evidenziato e giustificato in maniera dettagliata le nostre scelte. Non poteva essere altrimenti, se posso aggiungere. Nel senso che in una piccola realtà come quella calvenese, date le esigue risorse di bilancio, si procede più gestendo la “normale amministrazione” piuttosto che in “grandi opere” che non troverebbero spazio e fattibilità da un punto di vista finanziario. Nonostante questo si è riusciti comunque a realizzare progetti importanti per il nostro comune. Anche grazie al nostro contributo. Dunque un sostanziale spirito collaborativo. Se dovessimo trovare un difetto in tutto questo potremo ricercarlo in un atteggiamento che, anche a livello nazionale, la minoranza ha evidenziato nel modo di porsi dell’attuale compagine di governo e che si risolve in una frase: insofferenza alla critica. Infatti in quelle occasioni, poche in a dire il vero, che per qualche motivo ci hanno visti contrapposti al parere della maggioranza abbiamo sempre notato un certo disagio da parte della maggioranza stessa ad ascoltare ed accettare le nostre critiche accompagnato da un certo nervosismo nel rispondere alle questioni da noi poste, scordando quasi che le stesse fanno parte integrante del ruolo che noi ricopriamo in sala consiliare. In alcuni casi, e per argomenti particolarmente delicati, il solo fatto di prendere la parola provocava già a priori una certa insofferenza e malcelato “prurito” in qualche membro dell’attuale maggioranza. Non si è mai arrivati a limiti estremi in questi atteggiamenti, a parte un caso che ci ha visti costretti, giustamente a nostro parere, a chiedere le dimissioni di un membro della Giunta. Prontamente respinte, come è nel suo diritto, dal sindaco. La critica e l’eventuale parere contrario è parte integrante della normale dialettica umana, è la base essenziale e costruttiva del dialogo fra persone, a maggior ragione in una sala consiliare dove la discussione degli argomenti è sovrana ed è la strada giusta per ricercare le soluzioni più opportune per il bene della comunità. Oserei dire che è vitale per il Consiglio Comunale stesso senza la quale ne esce svilito della sua principale prerogativa. Prova ne sia che, a volte, le nostre valutazioni sono state importanti per suggerire, correggere o completare argomenti delicati e rilevanti per Calvene, evitando in alcuni casi “passi falsi” alla stessa Giunta. Alle volte, facendo un piccolo “mea culpa” forse abbiamo avuto anche noi qualche difetto nella formulazione e nell’esposizione delle nostre proposte, ma io sono più propenso a credere che questo singolare atteggiamento della maggioranza nasca dal fatto che da troppo tempo Calvene si era disabituato ad avere una minoranza e, nel nostro caso, siamo stati fin dall’inizio talmente collaborativi da far credere che, all’occasione, non avremo mai e in alcun modo sollevato critiche. Rinunciando dunque di fatto al nostro ruolo. Concludo dicendo che nelle altre realtà amministrative è ben altro il clima in consiglio comunale, sono ben altri e più cruenti gli scontri, ben più aspre e dure le battaglie. Senza esclusioni di colpi (anche bassi). Le nostre critiche e i nostri (pochi) pareri e voti contrari sono rose e viole a confronto. Ciò non significa che noi abbiamo rinunciato di fatto a svolgere il nostro ruolo con la dovuta serietà e attenzione, ma semplicemente che abbiamo fatto il nostro dovere evitando sempre di opporci, tornando a quanto detto all’inizio, in maniera “sterile”. Averne, dunque, di “minoranze sterili” come le nostre! Ci auguriamo che ce ne siano ancora in occasione del prossimo mandato amministrativo. Gianluca Balzan Consigliere comunale del gruppo: Gruppo Consigliare “Solidarietà e Progresso” InForma Calvene Pagina 18 CEMENTO E BILANCI Fino al 2000 i Comuni potevano spendere i soldi delle licenze edilizie solo a fronte di investimenti (opere pubbliche per intenderci). OTTOBRE 2001: grazie al nuovo testo unico sull’edilizia, i Comuni possono spendere tali fondi per fare quello che vogliono, potendo usarli anche per ripianare la parte corrente del bilancio. E’ il boom edilizio. Le amministrazioni comunali non si lasciano scappare l’occasione per aumentare le entrate e le aree edificabili crescono come funghi. ANNO 2000: 159.000 abitazioni costruite. ANNO 2007: 298.000 abitazioni costruite e 38.000 ampliamenti. Le licenze rilasciate annualmente raddoppiano a distanza di 7 anni. I Comuni raddoppiano gli incassi e con questa fame di soldi viene saccheggiato il territorio. Il territorio comunale, lo dice la parola stessa, è patrimonio “comune” dei cittadini che lo abitano. Appartiene a loro. Il bosco, il prato, la vista panoramica, un posto per passeggiare o per giocare, il parco, i giardini o anche un semplice spazio vuoto per vedere l’orizzonte. Quanto ancora si può cementificare il paesaggio italiano? Bisogna dire basta! Basta con le nuove aree edificabili create solamente per aumentare le entrate dei bilanci comunali o peggio ancora, come spesso riportano le cronache dei nostri quotidiani, per interessi privati di pochi privilegiati, a volte gli stessi politici e loro amici costruttori. Bisogna incentivare il riutilizzo degli edifici non più abitati dei nostri paesi e delle nostre contrade. Creando nuove aree edificabili, al contrario, si favorisce l’abbandono dei vecchi edifici e questa è la causa principale del degrado dei nostri centri storici. Non si deve cementificare solo perché lo richiede il bilancio. La ricchezza non deve essere prodotta a danno dell’ambiente. Anzi: per produrre ricchezza, quella vera, bisogna investire nella salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo, perché la vera ricchezza è la qualità della vita di ogni essere umano. Ma ad investire in tutto questo sembra non ci sia la volontà e soprattutto l’interesse di chi ha il potere. La vita delle persone non è mai al centro dell’interesse dei potenti. Un drammatico esempio: le Nazioni Unite avevano messo a punto un progetto che mirava a dimezzare in un decennio il numero delle persone che nel mondo ogni anno muoiono di fame. Tale progetto sarebbe costato ai paesi più ricchi, nel loro insieme, 35 miliardi di dollari all’anno per dieci anni. Il progetto è saltato perché i governi delle maggiori potenze mondiali, a sentir loro, non trovavano i fondi per finanziarlo. Improvvisamente, a seguito dell’attuale crisi economico-finanziaria, per aiutare le più grosse banche mondiali a superare le difficoltà del mercato sono comparsi, nelle casse degli stessi governi, 2000 (duemila) miliardi di dollari. Evidentemente i bilanci delle banche sono molto più importanti della vita di milioni di persone. Dimenticavo: come il territorio, del quale scrivevo sopra, anche i miliardi di dollari sono di noi cittadini. Franco Segalla Gruppo di minoranza LA CERTEZZA In un paese dove regna il caos, dove l'incertezza diventa parte integrante del quotidiano, dove il precariato è il nuovo modo di intendere il lavoro, dove il caro vita attanaglia le famiglie, dove le imprese boccheggiano per le condizioni avverse di mercato, dove il mondo della finanza è in caduta libera, dove il debito pubblico continua a salire, dove le parti sociali si spaccano perchè i problemi del lavoro diventano motivo di visibilità politica, dove tutto è il contrario di tutto, dove... Abbiamo una certezza: la nostra classe politica dirigente. Si, signori. Sempre loro. Sia che si tratti di una poltrona in Parlamento, sia che si tratti di una sedia negli Enti Locali. Spesso per far credere il loro disinteresse a ruoli di potere escono dalla porta principale, con “sana” consapevolezza di chi ha fatto tutto il possibile per il bene della comunità, ed entrano dalla finestra della stanza dei bottoni (che coincidenza). Oppure si defilano per qualche tempo dalla visibilità comune per poi “risorgere” più agguerriti di prima. Grazie. Grazie di cuore a voi politichesi e soprattutto a voi amministratori locali che con la vostra saggia pluriennale esperienza sapete cogliere le esigenze e le necessità delle nostre piccole comunità. Come potremmo fare senza di voi, come potremmo pensare ad un'amministrazione per Calvene diversa dall'attuale? Non c'è nessuno in grado di svolgere un tale arduo compito (pensa qualcuno). Mi pongo spesso una domanda: ma perchè in una piccola realtà paesana come la nostra, dove fare amministrazione significa fare volontariato, l'attaccamento ai ruoli istituzionali è così forte da non permettere alcun “ricambio generazionale”? In quasi cinque anni di Consiglio Comunale, in seduta pubblica, avrò visti una decina di cittadini presenti. Perchè? E' forse disinteresse popolare? Io non credo. Gli ultimi eventi organizzati dalle associazioni locali, alle quali va tutta la mia gratitudine, hanno visto la partecipazione massiccia di cittadini in vari ruoli, ciò significa che coinvolgendo e stimolando le proprie e altrui attitudini si ottengono risultati impensabili anche ai più ottimisti. Il lavoro di squadra, la sinergia e la concertazione portano sempre e comunque a qualcosa di positivo. Sono esempi da portare e prendere come modello anche nella macchina amministrativa. Non dimentichiamo, sebbene ci siano degli insofferenti, che il confronto e il dialogo costruttivo è l'unico modo di governo sostenibile. Ricordiamoci cari concittadini che il Comune siamo Noi e nessuno può ledere tale diritto. Paolo Lavarda Consigliere di “Solidarietà e progresso per Calvene” Gruppo Consigliare “Solidarietà e Progresso” Pagina 19 InForma Calvene IL COMUNE DI CALVENE NEL PROPRIO STATUTO ALL’ARTICOLO N.2 SI LEGGE: “Il Comune di Calvene riconosce la tutela dell’ambiente e del paesaggio fra i valori fondamentali della comunità. A tal fine, opera per assicurare le condizioni di salvaguardia della salubrità ambientale, tende a ridurre le fonti inquinanti e si impegna per mantenere il suo territorio libero da impianti nucleari e da organismi geneticamente modificati. Si impegna inoltre, nei limiti delle proprie competenze, affinchè ciò avvenga pure nel territorio dei comuni confinanti e della Comunità Montana di cui fa parte “. Inoltre nel Consiglio Comunale del 13 novembre 2008 è stato votato all’unanimità un’ordine del giorno dove viene rafforzato il principio di territorio libero dal nucleare. Vent’anni dopo il referendum (1987) le ragioni del NO all'energia nucleare sono ancora attuali, sia per lo smaltimento delle scorie che per la quantità di uranio. Senza contare i costi reali. Non ci sono esempi accettabili per la gestione di lungo periodo delle scorie, i reattori a sicurezza intrinseca sono ancora allo studio, non esiste una filiera che non sia utilizzabile anche a fini militari, le riserve di uranio sono molto limitate. E, non meno importante, l’energia nucleare è molto più costosa di quanto si cerca di far apparire. La strada maestra sono le energie rinnovabili: Germania, Spagna, Austria, Grecia, Danimarca e tanti altri stati, europei e non, si stanno liberando dalla schiavitù del petrolio investendo grandi risorse sull'energia solare termica, fotovoltaica e a concentrazione, sull’energia eolica e sul risparmio e razionalizzazione degli attuali consumi. In Italia basterebbe coprire di pannelli fotovoltaici solo lo 0,1% (un millesimo) del territorio nazionale (utilizzando un decimo di tetti, pensiline, barriere autostradali ecc.) per soddisfare il 20% del fabbisogno nazionale di energia elettrica. La costruzione del nuovo Ospedale di Santorso iniziata un paio di mesi fa e che si concluderà entro il 2011 va necessariamente a modificare l’offerta sanitaria ai cittadini dell’Alto Vicentino. Il nuovo Ospedale di Santorso sorgerà in una area di 180.000 metri quadrati e avrà una superficie di 73.000. Sarà realizzato con un piano interrato e tre piani fuori terra, con in tutto 460 posti letto e 246 camere di degenza molto ampie rispetto a quelle tradizionali, tutte utilizzabili per uso singolo, o singolo con accompagnatore. Ci saranno quindici sale operatorie e otto sale endoscopiche. Il valore complessivo dell'opera è di circa 140 milioni di euro Iva compresa, metà dei quali coperti da un finanziamento regionale, mentre la restante quota sarà finanziata da Summano Sanità, la quale potrà ripagarsi dell'investimento grazie all'affidamento della gestione di servizi non sanitari, già attualmente esternalizzati, per i successivi 24 anni. Il tutto si gioca sul riutilizzo degli attuali ospedali di Thiene e Schio che in una prima ipotesi sembrava dovessero essere dismessi, saranno invece completamente utilizzati e vi troveranno posto tutti i servizi di base, tra i quali anche il distretto, il poliambulatorio comprensivo di tutte le branche specialistiche, gli ambulatori di medicina pubblica, l'ospedale di comunità e la diabetologia . La struttura del "De Lellis", così come il "Boldrini" di Thiene sarà così uno dei centri di un sistema diffuso, nel quale il nuovo ospedale di Santorso sarà riservato al ricovero degli acuti, mentre per tutte le altre esigenze si continuerà a fare riferimento alle strutture del territorio. Oltre ai servizi dei due ospedali dismessi, infatti, un ruolo importante in questo sistema sarà giocato dalle Unità Territoriali di Assistenza Primaria (UTAP) e dalla medicina di famiglia: i medici potranno infatti unirsi in gruppi per garantire una presenza costante e continua sul territorio. "Si tratta di un modello di assoluta modernità che noi stiamo gia sperimentando con l’UTAP di Zugliano dove i risultati ad oggi sono incoraggianti. Grazie ad una enorme razionalizzazione e ad una ricollocazione dei servizi, porterà ad una rete in cui le cure di primo e secondo livello saranno presidiate dal territorio e quelle di terzo livello, ossia per gli acuti, saranno destinate all'ospedale di Santorso. NO AL NUCLEARE / SERVIZI SOCIO-SANITARI Pagina 20 InForma Calvene Calvene comune montano: il ruolo della Comunità Montana e le politiche a favore dei territori montani nella legislazione italiana. Introduzione. La legislazione a favore dei territori montani affonda le proprie radici nella legge 20 giugno 1877, la quale individua indirizzi unitari per regolare i tagli e le opere consentite su terreni collinari e montani e le prescrizioni a cui i proprietari terrieri devono attenersi. Lo Stato inizia così a prendere coscienza della necessità di adottare misure adeguate per contrastare i fenomeni di dissesto idrogeologico. Altro provvedimento legislativo fondamentale è il Regio decreto legge 30 dicembre 1923, n.3267 sul riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani detto “Legge forestale” e conosciuto anche come legge sul vincolo idrogeologico. Per quanto riguarda la legislazione interessante i territori montani si deve sottolineare un aspetto molto importante, ossia che le leggi anteriori al 1945 si prefiggono come obiettivo la tutela della montagna intesa come tutela del territorio montano, con il preciso intento di difendere la pianura dai danni provocati dal dissesto idrogeologico; dopo tale data, invece, gli intereventi legislativi sono rivolti principalmente a tutelare l’uomo che vive e lavora in montagna. La classificazione dei territori montani ed i Consigli di Valle. La Costituzione del 1948 all’art. 44 prevede che la legge disponga dei provvedimenti a favore delle zone montane ed è con la promulgazione della legge 25 luglio 1952, n.991 conosciuta come “legge Fanfani” che si introducono le prime disposizioni organiche ed efficaci rivolte esclusivamente alla montagna. Questa legge fissa i criteri per la classificazione dei comuni montani, considerando tali: i comuni situati per almeno l’80% del loro territorio a quota altimetrica superiore ai 600 metri sul livello del mare e quelli nei quali il dislivello tra la quota altimetrica inferiore e quella superiore del territorio comunale non sia minore di 600 metri, purché sussistano determinati indici di reddito imponibile medio per ettaro. La verifica di tali requisiti è affidata alla commissione censuaria centrale, organo consultivo competente in materia di catasto e terreni, alla quale spetta anche la compilazione e l’aggiornamento di un elenco dei terreni montani. Successivamente il DPR 10 giugno1955, n. 987, inerente il decentramento dei servizi del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, prevede l’istituzione dei Consigli di Valle o Comunità Montane che sono dei consorzi di comuni, a carattere permanente, compresi del tutto o in parte nel perimetro di una zona montana, con compiti diretti al miglioramento tecnico ed economico del territorio. L’istituzione della Comunità Montana: la Comunità Montana dall’Astico al Brenta. Sulla base ed esperienza dei Consigli di Valle, con la Legge 3 dicembre 1971, n.1102 si introduce ufficialmente nel nostro ordinamento la comunità montana, quale organo di governo del territorio montano, che opera attraverso la redazione ed attuazione di piani di sviluppo economico-sociale; infatti questa legge si propone la valorizzazione delle zone montane al fine di effettuare una politica generale di riequilibrio economico-sociale. I territori montani, così come classificati dalla legge 25 luglio 1952, n.991, precedentemente citata, vengono ripartiti, da parte della Regione con proprio provvedimento legislativo, in zone omogenee. Tra i comuni ricadenti in ciascuna zona omogenea si costituisce la comunità montana. La Regione Veneto attua queste disposizioni contemporaneamente con due distinte leggi. La prima è la legge regionale 27 marzo 1973, n.10, che classifica, con criteri di unità territoriale economica e sociale, 18 zone omogenee di cui 6 nella provincia di Vicenza. Il Comune di Calvene, comune interamente montano, è inserito nella zona omogenea del Basso Astico assieme ai comuni di Breganze (parte), Caltrano, Fara Vicentino (parte), Lugo di Vicenza (parte), Marostica (parte), Mason vicentino (parte), Molvena (parte), Pianezze (parte), Salcedo. E’ da notare che solamente tre sono i comuni interamente montani mentre gli altri lo sono in parte. La seconda legge regionale, invece, è la n.11 del 27 marzo 1973,che disciplina a sua volta il funzionamento e l’attività delle comunità montane. La Comunità Montana dall’Astico al Brenta, con sede a Breganze, si costituisce con l’approvazione dello Statuto il 18 marzo del 1974; fino al 24 gennaio 1976 è retta da un presidente provvisorio e successivamente si susseguono i seguenti Presidenti: Pellegrini Lino (Calvene); Montemaggiore Francesco (Salcedo), Scalco Pietro (Marostica), Montemaggiore Francesco (Salcedo), Stevan Luigi ( Marostica), Pizzato Gianni (Marostica), Crivellaro Francesco (Breganze), Gasparini Gianantonio (Salcedo). Il riordinamento delle autonomie locali e la nuova “legge sulla montagna”. Nel 1990 con la legge 8 giugno, n.142, sull’ordinamento delle autonomie locali, si definisce definitivamente che le comunità montane sono enti locali costituiti tra comuni montani e parzialmente montani della stessa provincia aventi lo scopo di promuovere la valorizzazione delle zone montane, l’esercizio associato delle funzioni comunali, nonché la fusione di tutti o parte dei comuni associati. Nell’azione di riordino operata con questa legge, assume un rilievo preminente una nuova concezione di comunità montana, sotto il profilo squisitamente associativo e di raccordo tra comuni vicini per un migliore esercizio di funzioni. E’compito delle comunità montane, infatti, oltre all’esercizio associato di funzioni proprie dei comuni o a questi delegate dalla regione, anche l’esercizio di quelle attribuite dalla legge, quelle delegate dai comuni, dalla provincia e dalla regione nonché gli interventi speciali per la montagna stabiliti dalla Comunità economica europea da leggi statali e regionali. Infine, viene riconosciuta alla comunità montana la possibilità di trasformarsi in unione di comuni. Dieci anni dopo l’entrata in vigore delle legge n.142, il nuovo codice delle autonomie locali, il decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, sancisce definitivamente che le comunità montane sono unioni di comuni, enti locali costituiti fra comuni montani e parzialmente montani anche appartenenti a province diverse. COMUNITA’ MONTANA Pagina 21 InForma Calvene Un passaggio fondamentale, per quanto riguarda la legislazione sui territori montani, si effettua con la legge 31 gennaio 1994, n.97, “Nuove disposizioni per le zone montane” detta anche “legge sulla montagna”, la quale sigla una trasformazione sulla concezione di montagna da problema a risorsa, infatti, questa legge ha come finalità la salvaguardia e la valorizzazione dei territori montani ed istituisce il Fondo nazionale per la montagna. I trasferimenti di questo fondo, la cui consistenza viene annualmente determinata con la legge finanziaria, vengono attribuiti alle comunità montane attraverso le regioni di appartenenza per il finanziamento delle spese di investimento, in base ai principi fissati dalla stessa legge istitutiva e ai criteri di riparto deliberati annualmente dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) su istruttoria e proposta del Comitato Tecnico Interministeriale per la Montagna. Attualmente devono essere riscossi da parte delle comunità montane, per la mancata erogazione alle regioni da parte dello Stato, i fondi relativi agli 2004, 2005, 2006 e 2007. La “legge sulla montagna”, infine, dà un ulteriore impulso alle comunità montane per l’esercizio associato delle funzioni e servizi comunali, nel solco già tracciato dalla legge n.142, con particolare riguardo ad alcuni settori quali: la costituzione di strutture tecnico-amministrative di supporto alle attività istituzionali dei comuni, con riferimento ai compiti di assistenza al territorio; la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani con eventuale trasformazione in energia; il trasporto locale ed in particolare il trasporto scolastico; il servizio di polizia municipale; la realizzazione di strutture di servizio sociale per gli anziani e di orientamento e formazione per i giovani con il preminente scopo di favorirne la permanenza nei comuni montani; la realizzazione di opere pubbliche d'interesse per il territorio. Il riordino delle Comunità Montane: la soppressione della Comunità Montana dall’Astico al Brenta. Al fine di concorrere agli obiettivi di contenimento della spesa pubblica, la legge finanziaria 2008 (legge 24 dicembre 2007, n.244 “ Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”), stabilisce che le regioni, entro sei mesi, devono provvedere al riordino della disciplina delle comunità montane tenendo conto di alcuni principi fondamentali stabiliti dalla stessa finanziaria, tra cui la riduzione del numero di questi enti sulla base di precisi indicatori, la riduzione del numero dei componenti degli organi rappresentativi e la riduzione delle indennità spettanti agli organi. In caso di mancata attuazione di queste disposizioni da parte della regione, vengono soppresse tutte le comunità montane nelle quali più della metà dei comuni non siano situati per almeno l’80% della loro superficie al di sopra dei 600 metri di altitudine nelle regioni alpine e 500 metri nelle altre, oppure quelle che non hanno metà dei comuni che siano situati per almeno il 50% delle loro superficie al di sopra dei 600 metri di altitudine nelle regioni alpine 500 metri nelle altre, purché in questi comuni il dislivello tra quota altimetrica inferiore e superiore non sia minore di 600 metri nelle regioni alpine e 500 metri nelle altre. Sono soppresse anche quelle comunità montane che in conseguenza dei criteri sopra esposti, risultino costituite da meno di cinque comuni. Nella nostra realtà, il comune di Calvene ha più del 50% di superficie al di sopra dei 600 metri e anche più di 600 metri di dislivello tra punto altimetrico più basso, l’Astico 165 s.l.m.ed il più alto, Cima Fonti 1519 s.l.m, quindi, detiene tutti i requisiti per far parte di una comunità montana. Alla luce delle nuove disposizioni introdotte dalla legge finanziaria 2008, la Comunità Montana dall’Astico al Brenta si ritrova con due soli comuni che rispondono ai requisiti di montanità da essa previsti: Calvene e Caltrano, ma ciò non basta per mantenerla in vita, perché di comuni ne sono necessari almeno cinque. La Regione Veneto ha proposto il ricorso, tuttora pendente, alla Corte costituzionale contro queste norme ritenendole lesive della propria autonomia legislativa, amministrativa e finanziaria oltre che in contrasto con il principio di leale collaborazione. Allo stesso tempo però, la Regione non ha attuato le disposizioni della legge finanziaria, quindi non avendo legiferato, unica regione assieme alla Puglia, perde 8 delle 19 comunità montane compresa quella dall’Astico al Brenta. Infatti, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 novembre 2008 si sancisce definitivamente la soppressione delle nostra comunità montana e di altre sette (Comunità Montana Belluno-Ponte nelle Alpi, Comunità Montana del Grappa, Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, Comunità Montana del Baldo, Comunità Montana della Lessinia, Comunità Montana Agno – Chiampo, Comunità Montana Leogra-Timonchio). La Regione Veneto, con deliberazione delle Giunta n.3687 del 25 novembre 2008, disciplina gli effetti derivanti alle comunità montane dalle disposizioni contenute nella legge finanziaria 2008, attestando la soppressione delle nove comunità montane e contemporaneamente nominando un commissario straordinario, affinché provveda alla ricognizione del patrimonio e all’adozione degli atti amministrativi necessari a garantire, senza interruzioni, il loro funzionamento in attesa della definizione e delle procedure di successione. Inoltre il commissario straordinario, entro sei mesi dalla nomina e sentiti i comuni appartenenti alla comunità montana soppressa, presenterà alla Giunta regionale una proposta di trasferimento delle funzioni già esercitate e di successione nel patrimonio attivo e passivo accertato. Nella titolarità dei beni e nei rapporti giuridici, compresi i rapporti di lavoro dei dipendenti subentreranno i comuni in proporzione alla quota di ognuno nel bilancio della comunità montana oppure secondo le specifiche modalità che indicherà il commissario. Calvene comune montano Si chiude così la storia delle nostra comunità Montana, resta il fatto che il Comune di Calvene, come detto prima, è ancora interamente montano anche alla luce dei nuovi parametri introdotti con legge finanziaria del 2008. Senza qui addurre motivazioni storiche e sociali, già dibattute in altri contesti e che hanno caratterizzato nel corso dei secoli il comune di Calvene ed i suoi abitanti, essendo il reddito della popolazione legato alla “montagna”, testimonianza di questo sono le proprietà collettive dette anche usi civici, Calvene è stato e rimane un comune montano. Ciò anche se il progresso, con il miglioramento delle condizioni di vita e l’immediata vicinanza alla pianura e quindi la presenza di un’economia non più legata alle attività silvo-pastorali, possono fare pensare diversamente. Continua ——-> COMUNITA’ MONTANA Pagina 22 InForma Calvene La montanità di un territorio, infatti, e a maggior ragione oggi, non dipende esclusivamente dall’attività economica che si svolge nello stesso, ma anche dalla sua composizione geomorfologica. Questo significa che esiste un territorio da gestire, mantenere e tutelare, dove vivono persone, un territorio che parte dall’Astico e sale fino ai 1500 metri di Cima Fonte, un territorio spesso acclive, scosceso e povero, il toponimo stesso “Costo Magro” è più che eloquente, soggetto a dissesti e abbandonato. I problemi di dissesto sono dovuti, molto frequentemente all’abbandono, delle attività silvo-pastorali; infatti, per fare un esempio, nella relazione di sopralluogo, stilata dalla Provincia, relativa ai movimenti franosi lungo la strada comunale in località Dardini, il tecnico compilatore ritiene che le cause di tale fenomeno siano imputabili, oltre che alla conformazione del terreno, anche allo stato di abbandono in cui versa il bosco ed individua come fattori scatenanti le precipitazioni atmosferiche intense, i cicli di gelo e disgelo e lo sviluppo degli apparati radicali della vegetazione. I comuni montani, quindi, oltre ai problemi di tutte le amministrazioni ne devono affrontare altri e ben più gravi, che derivano da alcune caratteristiche tipiche delle zone montane: l’altitudine e il dislivello. Infine, un altro problema rilevante, strettamente legato alla morfologia del territorio, riguarda la viabilità e la manutenzione e la sicurezza della stessa: il gelo, la neve le piogge con il dilavamento delle acque che scorrono violente a valle a causa delle forti pendenze, facilitano il cedimento dei muretti di sostegno e, come sottolineato prima, i dissesti in generale. Il ruolo della Comunità Montana nel nostro territorio e prospettive future. Fra i vari compiti della comunità montana a favore dei comuni aderenti si sottolineano in particolar modo quelli relativi alle legge forestale regionale 13 settembre 1978, n.52 e quelli relativi alle legge regionale 18 gennaio 1994, n. 2 inerente i provvedimenti per il consolidamento e lo sviluppo dell’agricoltura di montagna e per la tutela e valorizzazione dei territori montani. Attraverso queste due leggi regionali, infatti, il Comune di Calvene ha potuto beneficiare di importanti progetti e contributi da parte della Comunità montana, come illustrato nelle tabelle successivamente allegate. Infine, tra le opere importanti svolte nell’ultimo anno, degna di nota è la messa in sicurezza della strada del Cavalletto, da località Grumale a Busa Fonte, finanziata con fondi propri della Comunità Montana, considerato che tale via è al servizio di numerose contrade abitate, che serve di collegamento alle proprietà silvo-pastorali dei Comuni di Caltrano e Lugo e che risulta, nell’ultimo decennio, particolarmente trafficata. Purtroppo con la soppressione della Comunità Montana, per il Comune di Calvene si presenteranno non pochi problemi da risolvere per la gestione del territorio e del patrimonio silvo-pastorale, anche se l’esclusione dalla comunità montana non priva il comune, in quanto montano, dei benefici e degli interventi speciali per la montagna stabiliti dall’Unione europea e dalle leggi statali e regionali. Pertanto fin da subito si dovranno studiare e trovare altre soluzioni, ma nel frattempo resta un vuoto difficile da colmare e gli scenari che si potranno presentare nell’immediato futuro non saranno sicuramente rosei per un piccolo comune come il nostro. Dopo questo excursus storico e legislativo, ringrazio il Dottore forestale Franco Chemello che ha sempre avuto un occhio di riguardo per la nostra piccola comunità, il segretario Dottor Gianni Ceccon e i dipendenti, il Presidente e tutti i colleghi Assessori per l’esperienza condivisa in questi quattro anni vissuti in una realtà sovracomunale come è stata appunto la Comunità Montana. Un ringraziamento è doveroso anche ai Sindaci dei Comuni di Caltrano e Lugo di Vicenza che hanno accolto favorevolmente il progetto per la messa in sicurezza delle strada del Cavalletto, con l’auspicio di una sempre più stretta e fattiva collaborazione. Andrea Pasin Comunità Montana dall’Astico al Brenta - Comune di Calvene lavori e opere anni 2004 – 2008 Anno 2004 Sono stati eseguiti lavori e opere relativi al miglioramento pascoli di Malga Busa Fonte e Cima Fonte; la sistemazione del ponte di Vallescura sulla strada comunale che porta a Malleo e Monte al confine tra Calvene e Lugo; è stato effettuato il ripristino di un muro di sostegno delle strada comunale in località Malleo. OPERA Miglioramento pascoli Malga Busa Fonte, Malga Cima Fonte IMPORTO euro 5.000,00 CONTRIBUTO COMUNITA’ MONTANA 3.750,00 Sistemazione Ponte di Vallescura 19.825,55 15.897,87 Ripristino muro di sostegno e regimazione acque loc. Malleo 15.702,05 12.485,14 Totale 40.527,60 32.133,01 COMUNITA’ MONTANA InForma Calvene Pagina 23 Anno 2005 Sono stati eseguiti lavori ed opere relativi al miglioramento pascoli di Malga Busa Fonte e Cima Fonte; è stato effettuato il miglioramento della strada silvo-pastorale che dal Malleo di Sotto porta verso la contrada dei Gramoli; sono stati eseguiti lavori di regimazione e scarico delle acque piovane in località Grumale. Ancora si è proceduto alla sistemazione della strada che da Fondi sale a Malga Cima Fonte e i tratti delle due strade che scendono uno verso Pozza del Somo e l’altro verso la Scaletta. OPERA IMPORTO euro 5.000,00 Miglioramento pascoli Malga Busa Fonte CONTRIBUTO COMUNITA’ MONTANA 3.750,00 Miglioramento viabilità Malleo di Sotto - Gramoli 10.000,00 7.500,00 Sistemazione scarico acque meteoriche Grumale-Malleo-Monte 10.000,00 5.300,00 Sistemazione strada Fondi –Malga Cima Fonte 15.493,71 11.620,28 Manutenzione Scaletta –Pozza del Somo 11.336,49 10.137,78 Totale 51.830,20 38.308,06 Anno 2006 Sono stati eseguiti gli interventi di miglioramento pascoli di Malga Busa Fonte e Cima Fonte; e stta eseguita opera di regimazione e scarico acque meteoriche il località Castegnaroli. Si sta ultimando la progettazione, da parte dei tecnici delle Comunità Montana, per la sistemazione straordinaria della Malga Busa Fonte e della strada silvo- pastorale di Pian del Pozzo: lavori saranno eseguiti il prossimo anno. OPERA IMPORTO euro Sistemazione area esterna Malga Busa Fonte 12.000,00 CONTRIBUTO COMUNITA’ MONTANA euro 9.000,00 Miglioramento pascoli malga Busa Fonte e Malga Cima Fonte 5.333,33 4.000,00 Sistemazione scarico acque meteoriche Bordogni - Castegnaroli 10.000,00 5.000,00 Sistemazione strada silvo pastorale Pian del Pozzo 5.000,00 3.750,00 Totale 32.333,33 21.750,00 Anno 2007 Si stanno ultimando il progetto di miglioramento pascoli da parte della Comunità Montana e anche il progetto per il secondo stralcio delle sistemazione e regimazione dello scarico delle acque meteoriche in località Grumale, il primo stralcio è stato finanziato nel 2005. OPERA IMPORTO euro 25.000,00 CONTRIBUTO COMUNITA’ MONTANA euro 16.566,00 Sistemazione scarico acque meteoriche Grumale II° stralcio Miglioramento pascoli malghe comunali 9.333,33 7.000,00 Totale 34.333,00 23.566,00 Anno 2008 E’ stato approvato il piano annuale operativo degli interventi da eseguire però devono ancore essere ripartiti i contributi delle legge regionale forestale e a causa della soppressione dell’ente non si sa come si procederà, mentre per quanto riguarda la legge per gli interventi di miglioramento dell’agricoltura montana al momento non si hanno notizie. L’unica opera compiuta e non di poco conto è la messa in sicurezza della strada comunale Calvene - frazione Monte- località Cavalletto. Continua ——-> COMUNITA’ MONTANA InForma Calvene Pagina 24 L’esecuzione dell’opera si suddivide in due stralci per un costo totale di 224.960,40 euro. Il primo è stato di complessivi 72.000 euro di cui 45.000 a carico delle Comunità Montana e 27.000 a carico del Comune di Calvene. Sono state posizionate barriere di protezione (guardrail) nei punti più pericolosi per 1 Km (1.003 metri) di cui 892 metri in acciaio e 111 metri in legno, questi ultimi nella zona di montagna. Il tratto più lungo che è stato eseguito, uno tra i più pericolosi, è quello sotto la frazione Monte per un totale di 246 metri. Sono state collocate barriere anche nel tratto di Vallescura in Comune di Lugo. Il secondo stralcio del progetto avrebbe dovuto prendere avvio, con reperimento di fondi da parte delle Comunità Montana tra il 2008 e il 2009, purtroppo con la soppressione dell’ente la situazione diventa difficile e la continuazione del progetto si interrompe, si dovranno studiare altre soluzioni. OPERA IMPORTO euro Messa in sicurezza strada del Cavalletto 72.000,00 CONTRIBUTO COMUNITA’ MONTANA euro 45.000,00 Totale 72.000,00 45.000,00 Altri contributi OPERA IMPORTO euro 5.755,00 CONTRIBUTO COMUNITA’ MONTANA euro 2.877,50 Contributi a manifestazioni, eventi culturali e pubblicazioni 3.150,00 3.150,00 Totale 8.905,00 6.027,50 Realizzazione tabelle turistiche (in fase di esecuzione) Importi totali opere e contributi Comunità Montana anni 2004-2008 IMPORTO TOTALE OPERE Euro 239.929,13 CONTRIBUTI COMUNITA’ MONTANA euro 166.784,57 Fortunatamente negli ultimi anni la neve non è mai stata così abbondante da creare problemi critici alla viabilità. Siamo comunque consapevoli che la probabilità di nevicate abbondanti non è poi così remota ed è sempre dietro l’angolo la possibilità di alzarci una mattina e trovare un considerevole manto di neve. Per quanto il Comune di Calvene sia preparato ad affrontare questi eventi, a volte risulta impossibile arrivare dappertutto e nello stesso tempo, l’orografia del paese così pure la quantità di strada da fare è problematica. Abbiamo un piano di sgombero neve efficiente e ben collaudato da diversi anni, ma le variabili che entrano in gioco in caso di nevicata sono molteplici, basti pensare che cosa cambia tra una nevicata abbondante il sabato sera piuttosto che il lunedì mattino. E’ chiaro che i problemi per chi deve andare al lavoro come pure per i trasporti scolastici sono ben diversi a seconda di quando e quanto nevica. Oltre a queste variabili, accade spesso che specie nel centro abitato lo sgombero completo di un’area sia compromesso dalla presenza di auto parcheggiate e in questo caso diventa problematico eseguire un buon lavoro. Inoltre c’è da dire che gli automezzi sgombra-neve non possono togliere la neve da ogni passo carraio e anche se non ci sarebbe bisogno di dirlo, ognuno deve provvedere al proprio sgombero, senza rigettare la neve in mezzo alla strada, il buon senso anche in questo caso dovrebbe imperare. Accade qualche volta che l’ufficio tecnico sia tempestato di telefonate di persone arrabbiate perché non soddisfatte del servizio, a volte hanno qualche piccola ragione ma perlopiù fanno cadere le braccia e a far passare la voglia agli operatori così come i volontari della protezione civile a stare alzati la notte per dare un servizio che in altre realtà viene svolto solo in orari d’ufficio. Da parte nostra c’è il massimo impegno per soddisfare tutti e cercare attraverso azioni preventive come la spargitura di sale quando le condizioni atmosferiche potrebbero generare ghiaccio. Ma la regola d’oro è più che mai l’uso della prudenza e un pizzico di pazienza, poi è da dire che le nevicate abbondanti cosi come le gelate in particolare per le aree del nostro Comune cosiddette montane sono sempre avvenute nel corso dei secoli, ma forse una volta si viveva con altri ritmi e una bella nevicata era occasione per abbandonare gli impegni e uscire di casa a divertirsi nella neve. IN CASO DI NEVE Pagina 25 InForma Calvene Sveglia Ragazzi… Mai come oggi è assai difficile parlare di giovani e dei giovani. Il momento è difficile e delicato per tutti, ma noi ragazzi che speranze abbiamo, che futuro ci aspetta, che vita sarà la nostra? Troppe volte siamo stati catalogati, inseriti, confinati entro specifiche categorie, dalle quali non si può e non si deve uscire. Io credo che la forza di esser giovani sia proprio in quel pizzico di incoscienza e di libertà in più che non ci fa sentire appartenenti a nessuna specie pre-costituita, a nessun stereotipo. Purtroppo tutto questo sta venendo meno, le necessità di tutti i giorni e questo mondo così arido e preconfezionato ci sta rubando la fantasia e la libertà. Il futuro che ci aspetta è difficile, complicato, forse meglio non guardarlo, forse proprio non c’è e dobbiamo accontentarci del presente, magari assopito e falsato da droga, alcol ed ogni tipo di eccesso a volte imposto dai non più giovani, per farci stare buoni, per renderci anonimi, per non farci capire come stanno andando realmente le cose. Ed è qui che Finardi ci viene in aiuto con alcuni suoi versi: “dai sveglia, dai sveglia, sveglia ragazzi…che se no qui diventiamo pazzi”. Mai come ora i ragazzi di Calvene si stanno svegliando e proprio per questo tutti dovrebbero essere fieri di essere cittadini di una piccola realtà come la nostra. Piccola ma unita, unica, vogliosa di svegliarsi e di guardare al futuro. I giovani di Calvene sono dei pazzi, devono essere dei pazzi, devono far vedere a tutti che per la seconda volta la poesia e la magia di uno scritto tradotto ed interpretato in parole e musica è riuscito a sorprendere chiunque lo abbia visto, i giovani di Calvene hanno capito che trovarsi assieme appena dopo il Natale per; poter giocare a pallavolo è un modo per stare uniti e far si che l’atmosfera e la gioia del periodo possa continuare, ed è così che ragazzi sono sempre numerosi e ben disposti ad accettare le proposte più varie e farsene carico. Anche gli adulti però devono capire che è giusto ridare un futuro alle nuove generazioni, confermare in loro la certezza e la convinzione che una vita tranquilla ma piena di soddisfazione è possibile, far loro capire che è con il sudore che si ottengono le cose ma nello stesso tempo che tutti i traguardi sono raggiungibili e che non sono e non possono essere preclusi a priori. La politica in questo deve giocare un ruolo chiave ridando speranza e certezza. Speranza di poter credere in quello che si sta facendo, certezza, di poter contare su basi solide e su una struttura societaria onesta, produttiva e che concede vere opportunità di crescita. Bisogna dare fiducia ai giovani e metterli nelle condizioni di poter ricostruire ciò che forse si è ed è stato sgretolato in questi ultimi decenni. Bisogna ritrovare il piacere di mettersi attorno ad un tavolo per creare, plasmare, architettare, lasciando da parte invidia e diffidenza. Solo così i giovani potranno permettersi di costruire il loro futuro ed il futuro dei loro figli. R.R. GIOVANI Pagina 26 InForma Calvene Il Comune di Calvene, in collaborazione con l’Azienda Ulss Alto Vicentino e i Medici di Medicina Generale, ha predisposto, da circa un anno un progetto di prevenzione delle malattie cardiovascolari che riguarda la popolazione generale ma in particolare i singoli individui di età compresa tra i 40 e i 69 anni. I risultati ad oggi sono incoraggianti ma dobbiamo fare di più. Come ormai tutti sappiamo le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro paese, e sono responsabili del 44% di tutti i decessi. Le cause sono molteplici e coinvolgono , oltre a fattori genetici e geografici, anche il nostro stile di vita. Un’alimentazione ricca di grassi, sale e calorie, l’eccesso di alcool, il fumo, la scarsa attività fisica sono, ad esempio tutti fattori che favoriscono il rischio di malattie cardiovascolari. GRUPPI DI CAMMINO I Gruppi di Cammino sono gruppi di persone che si incontrano regolarmente per camminare assieme. Il camminare in gruppo contribuisce a prevenire le malattie cardiovascolari, il diabete, l'ipertensione, le cadute e le fratture al femore, i tumori del colon e altri tumori maligni. Stimola la socializzazione e favorisce l’autostima portando benefici a livello psicofisico. SERVIZI SOCIALI Il Comune di Calvene, si sta attivando per favorire tutte quelle iniziative che possano aiutare i cittadini a modificare positivamente il proprio stile di vita, ma è di estrema importanza che ci sia anche l’attivazione da parte del singolo individuo di iniziative che in collaborazione con il proprio medico contribuiscano al benessere. In particolare il Comune intende promuovere la costituzione di gruppi di cammino, a tale scopo chiunque sia interessato e per avere ulteriori informazioni e pregato di rivolgersi direttamente al Sindaco in orario di ricevimento o su appuntamento. Inoltre è allo studio un accordo con la palestra Atletico Club di Fara Vic.no per seguire in modo appropriato con apposito programma di attività fisica quei cittadini in possesso di ricetta verde prescritta dal medico e che sono impossibilitati a frequentare le serate di ginnastica che già si stanno svolgendo a Calvene. Stiamo studiando le modalità per contribuire al costo sostenuto a chi si iscriverà per seguire questo percorso personalizzato Pagina 27 InForma Calvene CALVENE GRAZIE ALLA SUA COLLOCAZIONE GEOGRAFICA POSSIEDE UNA RETE DI STRADE SECONDARIE, MULATTIERE, SENTIERI NON ECCESSIVAMENTE IMPEGNATIVI E CON DISTANZE VARIABILI, MA COMUNQUE MAI ECCESSIVE AD USO DI PASSEGGIATE CHE PERMETTONO DI GODERE DI PAESAGGI UNICI E FAVORISCONO MOLTISSIMO LA BUONA SALUTE SIA FISICA CHE PSICOLOGICA ALCUNI DEI POSSIBILI BREVI ITINERARI CHE SI POSSONO PERCORRERE IN POCO TEMPO E SENZA PARTICOLARE DIFFICOLTA’ . ESISTE PRESSO GLI IMPIANTI SPORTIVI DI CALVENE UN COSIDETTO “PERCORSO VITA” UTILE PER COMPIERE DEI SANI ESERCIZI FISICI . SERVIZI SOCIALI