LA MANUTENZIONE ORDINARIA DEL
TERRITORIO
IL SOSTEGNO DI ATO3
Torino 3 luglio 2006
QUADRO NORMATIVO
Legge 36/94 riforma il servizio idrico in Italia (cd. Legge Galli);
Legge Regione Piemonte 13/97 per l’attuazione nella regione
della riforma
Art. 8, c. 4, L.R. 13/97 "L'Autorità d'ambito destina una quota della
tariffa non inferiore al 3 per cento, alle attività di difesa e tutela
dell'assetto idrogeologico del territorio montano. I suddetti fondi
sono assegnati alle Comunità Montane […]".
IL TERRITORIO DELL’ATO3
LE COMUNITA’ MONTANE
IL CONTRIBUTO DI ATO3 ALLE COMUNITA’ MONTANE
Percentuali sull’introito tariffario da destinare alle Comunità Montane,
approvate nel P.d.A. :
•
3% dei ricavi da tariffa: per il 2003 e 2004;
•
4% dei ricavi da tariffa: per il 2005 e 2006;
•
5% dei ricavi da tariffa: dal 2007 al 2023.
Anno
Contributo
[migliaia €]
Anno
Contributo
[migliaia €]
Anno
Contributo
[migliaia €]
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
5.850
5.956
8.165
8.622
11.336
12.240
12.938
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
13.520
14.036
14.526
15.024
15.450
15.833
16.115
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
16.145
16.138
16.179
15.938
15.747
15.589
15.416
TOTALE
migliaia € 280.760
MODALITÀ DI RIPARTIZIONE DEL CONTRIBUTO
Procedura definita con deliberazione 116/2003 e rivista nella
Conferenza del 29/06/06
Presentazione Piani di manutenzione ordinaria
Fase istruttoria
Presentazione e presa d’atto in Conferenza ammissione al contributo
Entro ottobre erogazione del 50% di quanto spettante in via
presuntiva, previa determinazione di ATO delle spettanze;
Entro aprile erogazione del saldo di quanto spettante a
consuntivo, previa determinazione di ATO delle spettanze;
Eventuali conguagli successivamente
Il contributo per ciascuna C.M. è determinato in proporzione alle quote di partecipazione alla
Conferenza, con peso ponderato del 70% per la superficie e del 30% per la popolazione
COMUNITA' MONTANA
Popolazione
(ISTAT 2002)
Superficie
Importi anno
2003
Importi anno
2004
€
€
361.945
383.591
24 - Comunità Montana Val Pellice
25 - Comunità Montana Val Chisone e
Germanasca
26 - Comunità Montana Pinerolese e
Pedemontano
27 - Comunità Montana Val Sangone
22.731
Km2
293,02
19.096
558,24
567.118
601.034
53.838
187,84
430.605
456.357
26.905
167,28
277.067
293.637
28 - Comunità Montana Bassa Valle Susa
66.750
446,13
713.619
756.297
29 - Comunità Montana Alta Valle Susa
30 - Comunità Montana Val Ceronda e
Casternone
31 - Comunità Montana Valli di Lanzo
13.094
663,56
625.539
662.950
11.229
102,36
143.068
151.624
24.591
694,73
709.956
752.415
32 - Comunità Montana Alto Canavese
24.385
113,38
218.890
231.981
33 - Comunità Montana Valli Orco e Soana
8.294
616,07
561.235
594.799
34 - Comunità Montana Valle Sacra
10.770
89,41
129.831
137.596
35 - Comunità Montana Val Chiusella
5.384
142,64
147.461
156.279
36 - Comunità Montana Dora Baltea Canavesana
11.257
101,73
142.679
151.211
298.324
4.176,39
5.029.012
5.329.773
ab.
TOTALE Comunità Montane
I PIANI DI MANUTENZIONE PLURIENNALI PRESENTATI
CRITICITÀ DEI SOTTOBACINI ESAMINATI
La valutazione delle principali criticità dei sottobacini esaminati viene effettuata dal
punto di vista geomorfologico e idraulico, esaminando i seguenti aspetti:
Fenomeni di dissesto;
Funzionalità e tipologia costruttiva delle opere di
difesa esistenti;
Condizioni di manutenzione delle reti di
deflusso, artificiali e naturali;
Situazioni critiche per carenza o assenza di
manutenzione;
Per ogni sottobacino e corso d’acqua nello stesso,
lungo l’intera asta, si esaminano questi aspetti:
Riduzione della funzionalità ecologica ed
idraulica dei corsi d’acqua;
Predisposizione ad una instabilità dei versanti,
spesso accentuato da processi di erosione;
Riduzione della funzionalità delle opere di difesa
idrogeologica.
GLI INTERVENTI NEI PIANI DI MANUTENZIONE
• Tratti d’alveo da mantenere attraverso una
periodica rimozione di materiale vegetale
(tronchi, rami ecc);
• Tratti d’alveo da mantenere attraverso una
rimozione di materiali litoidi e relativa area di
stoccaggio;
• Interventi mirati al mantenimento dell’efficienza
di opere di protezione spondale (scogliere,
gabbionate,, muri in c.a.);
• Gestione ordinaria delle coperture vegetazionali;
• Disaggaggio costante di massi pericolanti;
• Stazioni di monitoraggio finalizzata al controllo
periodico di sezioni di aree;
• Interventi manutentivi costanti mirati al
mantenimento dell’efficienza di opere di
ingegneria naturalistica…
QUALCHE RAFFRONTO
8.000.000
4,5
7.000.000
4
3,5
3
5.000.000
2,5
4.000.000
2
3.000.000
1,5
2.000.000
1
1.000.000
0,5
0
0
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
Comunità montane
Imp.Compl.2004
Importo Compl.P.M.O.(6 anni)
Imp.compl.2003
Quote (%)
Quote (%)
Importo Complessivo (€)
6.000.000
LA VALUTAZIONE DI ATO
Verifica di coerenza degli interventi con le attività di difesa e di tutela
dell’assetto idrogeologico;
Valutazione delle spese evidenziate = vengono riconosciute tutte le
spese per la realizzazione degli interventi di manutenzione, comprese
l’IVA, le spese tecniche e accessorie;
Relazione istruttoria e presentazione alla Conferenza per la presa
d’atto;
Monitora l’attuazione dei Piani e verifica delle principali criticità in fase
realizzativa.
ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE
Estendere gli interventi a finalità complementari alle problematiche del
dissesto del territorio montano, dei corsi d’acqua e dei versanti, come per
esempio:
sorgenti non utilizzate di pregio sia come risorsa idrica che come
ambiente naturale;
residui di manufatti in alveo o nelle aree limitrofe non più
utilizzati e riconducibili ad un titolare (es. derivazioni idrauliche
dimesse);
circolazione idrica di sottobosco compromessa dalla mancata
gestione del fogliame;
essenze arboree non autoctone controindicate sia per la stabilità dei
versanti, sia per un più corretto processo di scorrimento /
assorbimento idrico.
Torino 3 luglio 2006
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S.Ravera - Autorità d`Ambito ATO3