Luglio - Ottobre 2006
N O T I Z I E
D A L L ’ U N I V E R S I T À
newsINSUBRIAE
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D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1 comma 2, DCB (Varese) - Taxe perçue
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Sommario
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In copertina dall’alto:
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•
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Conferimento della laurea
honoris causa in Medicina
e Chirurgia a Robert Gallo
(a destra)
Luisa Bozzo riceve dal
professor Roberto Accolla
l’assegno di ricerca messo
a disposizione dalla
sezione di Varese
dell’Associazione
Nazionale Mutilati e
Invalidi di Guerra
Il Rettore inaugura la
giornata scientifica del
Dipartimento di Scienze
Chimiche e Ambientali
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newsINSUBRIAE
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A Robert Gallo laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia
La Facoltà di Economia inaugura la sede di via Monte Generoso e festeggia i suoi laureati
On line il sito in inglese dell’Università dell’Insubria
Dagli Stati Uniti a Varese. Ricercatrice italiana collabora a uno studio sui tumori
grazie al contributo della sezione di Varese dell’Associazione Nazionale Mutilati e
Invalidi di Guerra
Premio “Davide Calamari”
Incontri sulle Storie Locali
Dipartimento di Scienze Chimiche e Ambientali: una risorsa per il territorio
Summer school europea sui “metodi agili”
Ciclo di conferenze promosso dalla Cattedra di Diritto Penale Progredito
Solvency II: innovazione nella regolamentazione e riflessi per le imprese di assicurazione
All’Insubria visiting professor dalla Corea
Lotta contro i tumori: i ricercatori di Busto Arsizio coinvolti in un progetto internazionale
Successo per il ciclo di incontri su criminalità e devianza
Strategie di prevenzione e terapia delle infezioni in Chirurgia: convegno a Varese
Gli studenti a lezione dai manager
Scienze Motorie: i primi laureati
Primi dottori in Ingegneria per la Sicurezza del Lavoro e dell’Ambiente
Il Dipartimento Nazionale per le Politiche Antidroga affida uno studio ai
farmacologi di Busto Arsizio
Biotecnologie in Italia 2006. Il Centro di Ricerca in Economia Sanità Innovazione e
Territorio dell’Università dell’Insubria ha collaborato al rapporto
Presentati dal CESVOV il Bilancio Sociale 2005 e la Carta dei Servizi
Career Day. Imprese e laureati a confronto
Costituzionalismo e giustizia di transizione. L’esperienza sudafricana della
“Commissione verità e riconciliazione”
Insubriadi 2006. Quinta olimpiade universitaria
Islam in Europa, Islam in Italia. Le comunità musulmane tra diritto e società
Le organizzazioni di volontariato nella provincia di Varese: cifre e stato dell’arte in
un libro
Concerti, corsi, incontri: molte le attività culturali realizzate dagli studenti con il
contributo di Ateneo
I luoghi della Ricerca
in Ateneo
Vedi a pag. 15
A Robert Gallo laurea honoris causa
in Medicina e Chirurgia
Lo scopritore, insieme al
professor Montagnier,
dell’agente causale della
Sindrome
dell’Immunodeficienza
Acquisita (AIDS), il virus
HIV, ha ricevuto la
prestigiosa onorificenza nel
corso di una solenne
cerimonia.
In foto:
momenti della cerimonia
L’Università dell’Insubria ha conferito il 29 maggio 2006 la
laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia al professor
Robert C. Gallo, direttore dell’Institute of Human Virology
della University of Maryland (Baltimora USA) e scienziato di fama internazionale, riconosciuto come leader mondiale nei campi della Virologia, dell’Immunologia e
dell’Oncologia. A lui e al professor Montagnier dell’Institut
Pasteur si deve la scoperta dell’agente causale della
Sindrome dell’Immunodeficienza Acquisita (AIDS), il
virus HIV.
Come ha affermato il professor Roberto Accolla nella sua
laudatio “Robert Gallo non è solo un grande scienziato,
è anche un grande
maestro. Nelle strutture da lui dirette,
prima al National
Institute of Health a
Bethesda e poi presso
l’Institute of Human
Virology dell’Università del Maryland a
Baltimora, si sono
formate schiere di ricercatori biomedici
che occupano posizioni di prestigio in
centri di ricerca sia
negli Stati Uniti che
in Europa”.
La cerimonia di conferimento della laurea
honoris causa ha
preso avvio con l’intervento del Rettore Renzo Dionigi; il professor Paolo
Cherubino, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, poi ha dato lettura delle motivazioni.
Il professor Roberto Accolla ha ripercorso l’insigne attività di studioso del professor Gallo, evidenziando, tra l’altro, l’attenzione
particolare da sempre riservata
all’Italia. Recentemente Robert
Gallo ha dato vita alla “Fondazione Ricerca e Progresso” la
cui missione è quella di favorire,
promuovere e sostenere la ricerca
scientifica italiana in campo biomedico creando un network
aperto tra l’Institute of Human
Virology di Baltimora e le
Università e gli Istituti di Ricerca
italiani. Il fine ultimo è di formare giovani ricercatori italiani e
facilitarne il loro rientro in patria
al termine del loro soggiorno all’estero. “Al di là dei suoi meriti
scientifici – ha osservato Accolla
– il professor Gallo si è sempre adoperato e si adopera per
gli aiuti per la sanità nei paesi sottosviluppati colpiti dalle piaghe della miseria e delle malattie”.
Nella lectio doctoralis “HIV/AIDS Research - Then and
Now”, il professor Gallo ha ripercorso la storia della scoperta
e della diffusione dell’AIDS, un flagello costato già 30 milioni di vite umane e ha delineato le ultime novità sul fronte della sperimentazione di nuovi approcci terapeutici e vaccinali
“strumenti necessari nella lotta all’AIDS così come l’educazione sociale, la prevenzione, la disponibilità di cospicui investimenti.”
Per quanto riguarda i nuovi farmaci, le sperimentazioni in
corso a Baltimora hanno come bersaglio la molecola recettoriale CCR5, una delle “porte d’accesso” del virus dell’HIV
nelle cellule. Obiettivo dei farmaci che l’équipe del professor
Gallo sta sperimentando è di impedire il contatto tra il virus
dell’HIV e le molecole di CCR5, bloccandone i meccanismi di
funzionamento.
Nello specifico, si stanno testando farmaci di nuova generazione come lo SCH nelle sue versioni -C e -D (vicriviroc), piccole molecole di sintesi che si legano al CCR5 e fungono da
competitori per il legame tra la molecola virale gp120 e il
CCR5 stesso. In questo modo il virus sarebbe inibito nella sua
penetrazione nelle cellule.
Si profila così un’alternativa alla terapia antiretrovirale attuale che, sebbene abbia permesso di ridurre di circa il 70% le
morti per AIDS, funziona soltanto dopo che il virus è entrato
nella cellula e l’ha infettata.
Mira ad eliminare la presenza del virus HIV dalle cellule e
dal sangue in maniera simmetrica anche il nuovo approccio
vaccinale allo studio nei laboratori diretti dall’esperto americano.
La cerimonia è proseguita con il conferimento del Premio
Giovanni Ragnotti, assegnato ogni anno alla migliore tesi di
laurea in Medicina e Chirurgia. Ha ricevuto il premio Stefano
Scamoni per la tesi dal titolo “Valutazione degli effetti dei
polinucleotidi nel processo di rigenerazione ossea: studio
sperimentale sul ratto”.
È stato anche attribuito alla dottoressa Luisa Bozzo un assegno di ricerca per uno studio in campo oncologico (cfr.
articolo pag. 6) da parte della sezione di Varese della
Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.
La cerimonia si è conclusa con un momento di saluto ai collaboratori collocati a riposo.
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Grande festa per
l’inaugurazione ufficiale
della sede di Via Monte
Generoso che si è svolta alla
presenza delle principali
autorità cittadine.
Nell’occasione, la Facoltà di
Economia ha premiato i
migliori laureati
degli ultimi anni.
newsINSUBRIAE
In foto:
• a destra: il nuovo edificio di via
Monte Generoso
• in basso: il taglio del nastro
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La Facoltà di Economia inaugura la
sede di via Monte Generoso
e festeggia i suoi laureati
Una struttura all’avanguardia per una Facoltà che svolge
un’attività didattica e di ricerca di qualità. Ecco lo spirito della cerimonia organizzata a Varese nello scorso giugno dalla
Facoltà di Economia per festeggiare i suoi migliori laureati e
inaugurare ufficialmente la sede di Via Monte Generoso.
“La Facoltà di Economia - ha affermato il Rettore Renzo
Dionigi, intervenuto al “taglio del nastro” - è da sempre impegnata in un dialogo costruttivo con il territorio, di cui richiama le tradizioni imprenditoriali incanalandole in una
prospettiva più ampia grazie
al confronto di conoscenze
ed esperienze con interlocutori nazionali ed esteri”.
Ha continuato il Rettore: “Il
legame con il territorio e,
allo stesso tempo, il dinamismo e l’apertura internazionale costituiranno la
duplice anima anche del
campus che qui sorgerà: vogliamo realizzare infatti
un polo didattico-scientifico
d’eccellenza, ma allo stesso
tempo uno spazio aperto
alla città grazie a numerose iniziative culturali e alla
disponibilità di spazi verdi.
La sede della Facoltà di
Economia, con le sue strutture e servizi d’avanguardia, fa da apripista in questo importante percorso”.
La sede di Via Monte Generoso, di fatto in funzione dallo scorso settembre, dimostra già di essere una piccola “città”.
Qualche dato: sui suoi 5250 metri quadrati transitano ogni
giorno circa 3000 utenti tra studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. La sede infatti ospita anche alcune attività didattiche della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche
e Naturali di Varese e della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Ogni giorno affluiscono alla Biblioteca di Economia mediamente 600 utenti che hanno la possibilità di consultare i quasi 14 mila volumi disponibili. I computer dislocati nella sede
sono circa 150 distribuiti nelle aule informatiche e nei labo-
ratori linguistici.
“Auspichiamo una fattiva collaborazione con la nuova
Amministrazione Comunale per rispondere al meglio alla crescita dell’utenza e delle attività in quest’area” - conclude Dionigi.
Inaugurata ufficialmente la sede, la tavola rotonda “Imprese
e Laureati in Economia” ha costituito occasione per un
confronto sul percorso che conduce il laureato dallo studio al
lavoro: le capacità e le esperienze necessarie per affrontare al
meglio questo passaggio sono state al centro del dibattito,
moderato dal professor Gianluca Colombo. Sono intervenuti
Alessandro Favaretto Ribelli (Presidente e Amministratore
Delegato di Rubelli S.p.A.), Emanuela Realini (Talent
Acquisition Manager di Whirlpool Europe S.r.l.), Mauro
Temperelli (Segretario Generale CCIAA di Varese), Mario
Troncatti (Direttore Centrale Risorse Umane ed
Organizzazione di Artsana S.p.A.).
Protagonisti dell’appuntamento sono stati soprattutto i 105
“dottori” che hanno conseguito la laurea con voti eccellenti nel
periodo compreso tra giugno 2004 e marzo 2006 e che la
Facoltà ha festeggiato consegnando loro un simbolico attestato.
“Il supporto agli studenti in ogni fase del percorso formativo - ha spiegato la preside Rossella Locatelli - favorisce in
modo determinante l’andamento regolare negli studi e
consente di laurearsi nei tempi previsti.” Viene considerata strategica in quest’ottica, l’attività di tutorato per gli studenti, particolarmente intensa e personalizzata per gli iscritti
alle lauree magistrali.
Ciò si traduce anche in una piccola fonte di guadagno: nel
2005/06, ad esempio, la Facoltà ha promosso 2 programmi di
tutorato con la collaborazione degli studenti, uno mirato a
garantire assistenza agli iscritti al primo biennio della laurea
triennale, l’altro (chiamato “teaching assistant”), destinato
agli studenti delle lauree specialistiche. A tutti i vincitori dei
bandi emanati a tale scopo, 18 tutor e 5 teaching assistant, è
stato richiesto un impegno massimo annuo di 400 ore con un
compenso sino a 4000 euro.
Tra i protagonisti della “Giornata del Laureato”, anche 44
vincitori, tra il 2004 e il 2005, di borse di studio conferite per
motivi di merito o come premio a tesi di laurea, dalla Camera
di Commercio di Varese, dall’Associazione Famiglia
Legnanese e dalla Fondazione Tanzi.
“Accanto alla condivisione di progetti scientifici, la collaborazione con gli enti socio-economici del territorio si esprime
nel sostegno attivo agli studenti e, da parte nostra, nell’offerta di percorsi didattici che rispondono con flessibilità ed
efficacia anche alle esigenze di formazione espresse dal territorio”. Si inserisce in questo solco il corso part/time serale in
Economia e amministrazione delle imprese che, con lezioni a
partire dal tardo pomeriggio, al sabato mattina e l’ampio ricorso all’e-learning, conta circa 100 matricole annue.
Anche gli stage, a cui è dedicata una apposita struttura, vengono svolti in stretta collaborazione con il tessuto economicoimprenditoriale locale. Sono circa 100 gli studenti di
Economia che ogni anno svolgono attività di stage scegliendo
tra quasi 1000 realtà convenzionate con l’Ateneo. Si citano,
solo per ricordarne alcune, Edaco (Gruppo Sev-La Prealpina),
Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate,
Bticino, che hanno ricevuto un premio per la significativa disponibilità offerta alla Facoltà.
“Grazie a questo lavoro di squadra, i nostri studenti si inseriscono in modo agevole nel mondo del lavoro – ha osservato la Preside. Quasi l’80% dei nostri laureati ha un’occupazione stabile e continuativa entro 3 anni dal conse-
Il sito, di facile
consultazione, è una nuova
opportunità per far
conoscere alla comunità
internazionale l’Ateneo e il
territorio.
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guimento del titolo, ma il primo impiego arriva molto
prima, quasi sempre a pochi mesi di distanza dal completamento degli studi”.
La Facoltà ha dato i voti anche ai propri docenti, premiando
i titolari dei corsi che hanno incontrato il maggiore gradimento degli studenti. “È nostro obiettivo garantire una costante qualità della didattica. Su di essa il confronto è
continuo all’interno della Facoltà”. Ecco i docenti “premiati”: Enrica Pavone (Economia e Gestione delle Imprese);
Giorgio Grasso (Diritto pubblico e Diritto Amministrativo);
Raffaella Seri (Microeconometria applicata); Patrizia
Gazzola (Ragioneria); Giovanna Gavana (Ragioneria);
Alberto Onetti (Economia e Gestione dell’Innovazione).
Archiviato l’evento, la Facoltà di Economia con il suo team di
31 docenti e 16 giovani assegnisti e dottorandi guarda al futuro: “L’anno accademico 2006-07 - ha concluso la Preside
- segna l’attivazione a Como del primo anno del corso di
laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese. Un
impegno rilevante per la Facoltà che si unisce a quello di
sperimentare forme innovative di didattica (e-learning,
sviluppo e potenziamento dei laboratori linguistici) e progettare master di primo e secondo livello nonché corsi di
aggiornamento e perfezionamento che rispondano anche
alla crescente esigenza di formazione continua proveniente dal mondo del lavoro”.
On line il sito in inglese
dell’Università dell’Insubria
Accattivante nella grafica e agevole nella consultazione: è il
sito in inglese nuovo di zecca dell’Università dell’Insubria, on
line all’indirizzo www.uninsubria.it/en.
Il nuovo spazio informativo è uno strumento efficace per
presentare alla comunità internazionale i docenti dell’Ateneo, la loro attività didattica e di ricerca e per agevolare nuovi contatti e collaborazioni, non soltanto con il mondo accademico.
“L’attività didattico-scientifica dell’Università dell’Insubria - afferma il Rettore Renzo Dionigi - è da sempre proiettata in una dimensione internazionale. Il nuovo sito web
è dunque un punto di visibilità irrinunciabile e, in una
realtà sempre più interculturale, garantisce il diritto di
informazione a quanti, da qualsiasi luogo, desiderino conoscere la proposta culturale, scientifica e formativa
dell’Ateneo”.
Non solo quindi una risorsa per studenti, tirocinanti e ricercatori stranieri. Con questa nuova iniziativa, si crea un punto di contatto più agevole anche con le associazioni e le fondazioni internazionali, le multinazionali estere e con tutti coloro che, a vario titolo, siano interessati ad una cooperazione
con l’Università dell’Insubria.
Il sito è articolato in 7 sezioni tematiche che illustrano ad
ampio raggio l’universo accademico ìnsubre: Academic
Offerings (offerta formativa), Research (ricerca), Offices and
Services (uffici e servizi), Admissions (iscrizioni), News and
Events (news ed eventi), About Insubria (a proposito
dell’Insubria), Insubria and the Community (l’Insubria e
la “Community”).
L’impiego del motore di ricerca Google garantisce, inoltre,
un supporto efficace per approfondimenti.
All’interno della sezione “Ricerca” è disponibile, accanto alla presentazione delle strutture, una selezione di progetti in
corso che esemplificano lo stabile collegamento dell’attività
scientifica dell’Università dell’Insubria con prestigiosi
network di ricerca europei ed extraeuropei.
Università e non solo: “Obiettivo del sito - continua il Rettore
- è anche quello di illustrare il contesto storico, ambientale e di relazioni socio-culturali in cui operiamo”.
Spazio, quindi, a una ricca galleria fotografica dedicata alle
bellezze di Varese e di Como, a un racconto per immagini della gloriosa tradizione del territorio in campo motociclistico
nonché agli eventi culturali promossi dall’Università e al
contributo di testimonial di eccellenza.
Una sottosezione ad hoc è dedicata alle associazioni e agli
“amici” che a vario titolo sostengono l’Ateneo.
Il sito in inglese, che affianca quello in italiano, è composto
da oltre 2500 pagine e contiene più di 750 immagini.
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Dagli Stati Uniti a Varese
Ricercatrice italiana collabora a uno studio sui tumori
grazie al contributo della sezione di Varese
dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra
Luisa Bozzo, già ricercatrice
a Baltimora, collabora a uno
studio multidisciplinare
dell’Università dell’Insubria
che indaga le relazioni tra
crescita tumorale e difese
immunitarie per definire
nuove strategie di
prevenzione e cura.
Luisa Bozzo, 31 anni, un dottorato in Microbiologia
all’Università di Brescia, dal mese di marzo si trova a Varese dove collaborerà per un anno a uno studio multidisciplinare
dell’Università dell’Insubria, che indaga le relazioni tra crescita
tumorale e difese immunitarie per definire nuove strategie di
prevenzione e di cura.
A consentire l’arrivo della dottoressa Bozzo è stata la sezione di
Varese dell’ Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra,
i cui soci, con un contributo volontario, hanno messo a disposizione del nostro Ateneo un assegno pari a 36.000 Euro per ricerche sulla biologia dei tumori. Il concorso pubblico bandito
dall’Università dell’Insubria su tali fondi ha visto vincitrice la dottoressa Bozzo, già ricercatrice a
Baltimora. “Il sostegno di enti e
privati cittadini è oggi fondamentale per la ricerca universitaria - ha affermato il Rettore
Renzo Dionigi -. Esprimo pertanto
un vivo ringraziamento alla sezione di Varese dell’Associazione
Nazionale Mutilati e Invalidi di
Guerra per il loro nobile gesto che
ci ha consentito di selezionare
una ricercatrice di alto profilo e
di coinvolgerla in uno studio
La dottoressa Bozzo e alcuni rappresentanti della sezione
multidisciplinare, di grande atdi Varese dell’ANMIG
tualità e ricco di prospettive, condotto anche in collaborazione con l’Università di Harvard”.
Trapela soddisfazione anche dalle parole di Giuseppe Stabilini,
presidente della sezione di Varese dell’Associazione Nazionale
Mutilati e Invalidi di Guerra: “A nome di tutta la sezione provinciale, esprimo soddisfazione per la scelta compiuta e per
la collaborazione con l’Università dell’Insubria, un riferimento scientifico e culturale vitale per il nostro territorio. La
ricerca va fortemente sostenuta dalla società civile poiché
rappresenta la linfa vitale del progresso scientifico e tecnologico. Auspichiamo pertanto che il nostro gesto possa stimolare altre istituzioni a seguire questa strada e sostenere tanti
giovani ricercatori che costituiscono una risorsa preziosa an-
newsINSUBRIAE
Assegnato a una giovane
dottoranda il premio istituito
dal Dipartimento di
Biotecnologie e Scienze
Molecolari in memoria del
professor Calamari.
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La premiazione
che per lo sviluppo complessivo del territorio”.
La Bozzo è già al lavoro nei laboratori dell’Ateneo sotto il coordinamento del professor Roberto Accolla che spiega:
“Analizziamo le relazioni tra crescita tumorale e difese immunitarie sotto il profilo genetico, biochimico, morfologico
e fisiopatologico sia in modelli sperimentali sia in tumori
umani. La nostra attenzione è concentrata su tumori quali i carcinomi del colon e della mammella, nonché su alcune forme di leucemie/linfomi a possibile eziopatogenesi
virale. Per questi tipi di tumori esistono già studi avanzati,
a cui corrispondono però successi terapeutici limitati. Si
rende quindi necessario un maggiore coordinamento tra
gli studi in atto nei diversi settori disciplinari coinvolti”.
La ricerca prevede, attraverso lo studio dei modelli sperimentali e il loro confronto con la patologia umana, di mettere a
punto nuove strategie sia vacciniche preventive che terapeutiche basate su un potenziamento delle difese immunitarie
contro il tumore. Una di queste riguarda un approccio - recentemente descritto dal professor Accolla e dal suo gruppo di
ricerca - che utilizza cellule tumorali modificate geneticamente in maniera da renderle più facilmente riconoscibili dal
sistema immunitario e quindi rigettabili. Una volta “vaccinato” contro il tumore geneticamente modificato, l’animale
acquisisce una “memoria immunologica” capace di rigettare anche il tumore non modificato geneticamente che in animali non vaccinati porta all’exitus in pochi mesi.
“Siamo convinti - conclude Accolla - che l’esperienza scientifica acquisita dalla dottoressa Bozzo nel campo della virologia oncologica e della biochimica dei tumori presso
l’Istituto di Virologia Umana diretto dal professor Robert
Gallo e l’entusiasmo che essa ha manifestato nell’intraprendere questa nuova sfida scientifica contribuiranno
notevolmente alla riuscita del nostro progetto di ricerca”.
La consegna dell’assegno di ricerca alla dottoressa Luisa
Bozzo è avvenuta il 29 maggio in occasione della cerimonia
di conferimento della laurea honoris causa in Medicina e
Chirurgia al professor Robert Gallo, alla presenza dei rappresentanti della sezione di Varese dell’Associazione Nazionale
Mutilati e Invalidi di Guerra.
Premio “Davide Calamari”
Il Dipartimento di Biotecnologie e Scienze Molecolari ha assegnato nello scorso giugno il Premio “Davide Calamari” a una
giovane ricercatrice del Dipartimento che si è distinta nel campo
della ricerca, sulla base delle pubblicazioni dell’anno precedente.
Ha ricevuto il premio, del valore
di 1000 euro, Laura Monti, 27
anni, dottoranda in Biologia molecolare e cellulare, autrice della
pubblicazione di oncologia molecolare “Tumor and metastasis supression by the human
RNAset2 gene”, pubblicata sulla
rivista International Journal of
Oncology.
Il premio è stato consegnato da
Laura Calamari, moglie del defunto professore. A sua volta, la
signora Calamari ha ricevuto un numero speciale della rivista Environmental Science and Pollution Research edito
dalla professoressa Paola Gramatica e dedicato a Davide
Calamari.
Lo stimato docente dell’Università dell’Insubria, scomparso
nel dicembre 2004 a pochi mesi dalla costituzione del
Dipartimento di Biotecnologie e Scienze Molecolari, ha offerto un contributo rilevante alla ricerca scientifica nel campo
dell’ecotossicologia e ha svolto un ruolo pionieristico negli
studi sull’inquinamento da farmaci.
Buoni libro della serie Scienza e Idee (Raffaello Cortina
Editore) sono stati assegnati alla vincitrice Laura Monti e alle
altre sei dottorande e assegniste del Dipartimento, che hanno
partecipato alle selezioni: Elena Rosini, Laura Caldinelli,
Valentina Chini, Elena Papis, Simona Rimoldi, Serena Zaccara.
Incontri sulle Storie Locali
All’incontro, organizzato
dall’International Research
Center for Local Histories
and Cultural Diversities,
hanno preso parte esperti di
diritto e di storia medievale.
Organizzato dall’International Research Center for Local
Histories and Cultural Diversities dell’Università degli
Studi dell’Insubria in occasione della presentazione del volume “Le carte della Chiesa di Santa Maria del Monte di
Velate, I, (922-1170)”, l’appuntamento ha approfondito
alcuni temi peculiari legati al medioevo che spaziano dalla dimensione locale a quella internazionale con il contributo di prestigiosi esperti di diritto e di storia medievale: i professori Antonio
Padoa Schioppa, Laurent Mayali e
Vito Piergiovanni.
Il professor Padoa Schioppa, ordinario di Storia del Diritto
Medievale e Moderno presso
l’Università degli Studi di Milano,
ha dedicato il suo intervento al tema della “Giustizia per i nobili e
per gli uomini di Velate nelle carte della Chiesa di Santa Maria del
Monte del XII secolo”.
Il professor Mayali, attraverso un
originale e suggestivo excursus
temporale, ha analizzato il collegamento tra l’antico sistema legislativo dei Visigoti e la legislazioIl dibattito
ne dello Stato della California e
ha spiegato come la tradizione storica e la storia giuridica
in particolare influiscano sulla struttura e sulla natura della società. Il professor Mayali è ordinario di Diritto presso la
Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Berkeley
(California), nonché direttore del Centro Studi di diritto
comparato e della Robbins Collection,
specializzata in testi di diritto civile ed
ecclesiastico.
Il professor Piergiovanni, ordinario di
Storia del Diritto Medievale e Moderno
presso l’Università degli Studi di
Genova, ha poi illustrato la “Dimensione internazionale di una storia locale: Genova nel Medioevo e nell’età moderna”.
Al centro dell’incontro è stata la presentazione del volume “Le carte della
Chiesa di Santa Maria del Monte di
Velate, I, (922-1170)” a cura di
Patrizia Merati, con note introduttive di
Claudia Storti Storchi e Maria Franca
Baroni, che raccoglie documenti dell’antico archivio del santuario mariano,
oggi conosciuto con il nome di Sacro
Monte di Varese.
La pubblicazione, a cura dell’International Research Center for Local
Histories and Cultural Diversities, edita dalla Insubria University Press, è stata
realizzata con i contributi dell’Associazione culturale noprofit Centro Studi San Tommaso d’Acquino di Zibello
(Parma), della Fondazione CARIPLO e della Provincia di
Varese.
L’edizione di questo primo volume nasce nell’ambito del
progetto della Regione Lombardia per un Codice diplomatico digitale della Lombardia Medievale, con il quale si intende mettere progressivamente a disposizione degli studio-
si, in forma digitale, la documentazione d’archivio prodotta, conservata e tramandata da chiese e monasteri ‘lombardi’ o proveniente dalle cancellerie delle massime autorità politiche e religiose e dai comuni cittadini fra l’VIII e il
XII secolo.
In particolare, la ricognizione e l’edizione di cospicui fondi di documenti, ancora almeno in parte inutilizzati, per lo
studio della storia di Varese è stato uno dei filoni di ricerca
privilegiati dall’International Research Center for Local
Histories and Cultural Diversities dell’Università degli
Studi dell’Insubria sin dal 1999, anno della sua istituzione.
È stato naturale scegliere come prima tappa del percorso
appena iniziato l’archivio della Chiesa di Santa Maria del
Monte di Velate, simbolo e motore della società varesina sin
dai secoli della cristianizzazione delle terre lombarde avviata da Sant’Ambrogio, attraverso tutta l’epoca medievale
e sino alla costruzione della via sacra e ancora oggi centro
di riferimento della cultura mondiale con il riconoscimento da parte dell’Unesco del complesso del Sacro Monte quale patrimonio dell’umanità.
Il volume contiene l’edizione critica integrale di 157 documenti, di cui 143 in originale, sei in copia autentica, uno in
copia semplice e quattro sotto forma di scrittura memoratoria o atti preparatori. Nella raccolta, che inizia con un atto del 922 e si conclude con un documento del 1170, sono
inclusi dodici atti che risalgono a uno dei periodi più critici per la storia di Varese e della Lombardia, quello della
guerra di Federico Barbarossa contro Milano.
Il 1170 segna una svolta nella storia della Chiesa varesina.
Risale al 1171 la decisione del Pontefice Alessandro III di
confermare la validità del privilegio, del quale era stata investita la chiesa di Santa Maria del Monte nel 1140, di ottenere dall’arcivescovo di Milano la designazione ad arciprete di soli membri del clero varesino.
Con i suoi preziosi documenti, per lo più appartenenti a
privati, il volume offre uno spaccato della società varesina
tra il X e il XII secolo e rappresenta, al fianco delle carte di
San Vittore, un nuovo tassello nel grande mosaico, in buona parte inesplorato, della ricerca sul nostro territorio, che
ben si inserisce nella più vasta storia medievale italiana ed
europea. Mette conto pensare che è già in preparazione il
volume successivo che si spinge fino al XIII secolo.
7
newsINSUBRIAE
Eccellenza nella ricerca di
base e applicata nell’area
chimica e ambientale con
un’attenzione costante al
territorio: a tre anni dalla
sua istituzione il
Dipartimento di Scienze
Chimiche e Ambientali
dell’Università degli Studi
dell’Insubria ha presentato
ufficialmente la sua attività
scientifica.
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Dipartimento di Scienze Chimiche e
Ambientali: una risorsa per il territorio
Una realtà scientifica in stretto contatto con il territorio dove
i giovani ricercatori ricevono una formazione avanzata in
campo chimico e ambientale. È il ritratto del Dipartimento di
Scienze Chimiche e Ambientali (DSCA) dell’Università degli
Studi dell’Insubria che recentemente ha presentato le attività
di ricerca svolte negli ultimi 3 anni.
“Il bilancio del triennio è positivo – afferma il Direttore
Girolamo La Monica, per il quale l’appuntamento ha costituito anche un momento di congedo – grazie
soprattutto al lavoro di squadra che caratterizza i nostri gruppi di ricerca: infatti, in
stretta collaborazione con i docenti del
Dipartimento, in tutto 40, opera un team di
giovani ricercatori formato attualmente da
30 dottorandi e 10 assegnisti a cui si aggiungono i contrattisti e i laureandi dei corsi triennali e specialistici che svolgono continuamente attività scientifiche presso le nostre strutture. Quest’anno, inoltre, 2 ricercatori stranieri stanno svolgendo il dottorato in Scienze Chimiche a Como grazie alla
prestigiosa borsa di studio europea “Marie
Curie”. “Il carattere applicativo di molti dei
progetti di ricerca condotti dal Dipartimento
Un laboratorio
consente ai nostri giovani di unire a una
qualificata formazione di base competenze
facilmente spendibili nel mondo del lavoro” conclude La
Monica.
L’attività di ricerca si sviluppa prevalentemente nel settore
ambientale e in quello chimico e poggia su importanti sinergie istituzionali, oltre che su una fattiva collaborazione con
enti privati, finalizzata anche allo sviluppo complessivo del
territorio e del suo tessuto economico, culturale e produttivo.
Le ricerche di area ambientale riguardano prevalentemente i
settori geologico, biologico, ecologico e di igiene dell’ambiente. Tra queste, sono compresi i programmi interdisciplinari di ricerca paleolimnologica ed ambientale sul bacino del
Lario (finanziati da Fondazione CARIPLO, INRM, APAT) che
hanno permesso il rilievo morfobatimetrico ad alta risoluzione (con tecnologia multibeam) in un grande bacino lacustre
in Italia e uno dei primi in Europa. Ulteriori studi di significativo interesse riguardano la valutazione dell’esposizione
ambientale e delle persone all’inquinamento atmosferico e,
in particolare, alle frazioni più fini del particolato aerodisperso nei centri urbani nonché la ricerca sulla valutazione dell’esposizione professionale e degli effetti sulla salute di agenti chimici cancerogeni quali metalli, composti organici, polveri di legno e polveri minerali.
È inserita nelle tematiche più all’avanguardia a livello internazionale anche l’attività scientifica in ambito chimico che
spazia dagli studi di base e metodologici a campi applicativi
quali le scienze farmaceutiche, dei materiali e quelli collegati alla risoluzione di problematiche ambientali. Si menzionano, tra gli altri, gli studi su materiali polimerici funzionali,
capaci di immagazzinare selettivamente molecole gassose
(per lo stoccaggio di gas combustibili e la separazione cromatografica di miscele di gas), la preparazione e caratterizzazione di agenti di contrasto per le analisi mediche con tecniche di risonanza magnetica nucleare, la preparazione di
molecole di interesse farmacologico e la modellazione teorica di sistemi complessi, anche biologici.
Questa intensa attività scientifica si traduce in oltre 50 pubblicazioni annue su prestigiose riviste scientifiche interna-
zionali.
Accanto alla condivisione di progetti di ricerca, i rapporti di
tipo scientifico, tecnologico e formativo con il territorio sono
garantiti anche dall’esistenza di alcuni centri di servizi:
- Il Centro Grandi Attrezzature per lo Studio e la
Caratterizzazione della Materia gestisce un parco macchine di alta tecnologia di proprietà dell’Ateneo. Questi strumenti, di notevole valore (il capitale ammonta a più di 1.5
MEuro), permettono studi avanzati nel campo dell’Ottica,
della Spettroscopia, dell’Analisi Chimica e della
Diffrattometria e sono a disposizione anche di soggetti esterni dell’Ateneo: il Centro, infatti, è in grado di fornire prestazioni Conto Terzi nelle aree della chimica (nelle sue varie
sfaccettature: chimica analitica, inorganica, organica e strutturale), della fisica sperimentale e delle scienze della terra.
L’attività di prestazioni in Conto Terzi, è regolamentata con
apposite modalità di accesso e tariffe. Queste ultime sono
molto variegate in funzione dell’analisi da effettuare e vanno,
ad esempio, da circa 20 euro per un semplice spettro infrarosso a circa 600 euro per esperimenti NMR particolarmente
sofisticati, fino a parecchie migliaia di euro per uno studio di
diffrazione di raggi X completo finalizzato alla determinazione della struttura molecolare con risoluzione atomica. Alle
aziende iscritte alla Camera di Commercio di Como è riconosciuto uno sconto del 20% sulle tariffe.
In particolare, il Centro eroga attualmente servizi nei seguenti settori:
Diffrattometria Raggi X (cristallo singolo e polveri microcristalline) - Risonanza Magnetica Nucleare (NMR multinucleare, soluzione o stato solido) - Analisi di Metalli in
Tracce (assorbimento atomico, ICP-massa) - Analisi quali e
quantitativa degli elementi (analizzatore CHN, fluorescenza
a raggi-X) - Analisi di separazione (gascromatografia, gasmassa, HPLC) - Spettroscopie ottiche (IR, UV-Vis, fluorescenza UV-Vis) - Analisi termiche (termogravimetria, analisi termica differenziale)
Le applicazioni delle analisi sono molteplici. Ad esempio: le
tecniche di separazione cromatografiche possono essere
utilizzate per l’analisi ed il controllo qualità di alimenti
(bevande, oli, grassi), prodotti di raffinazione (combustibili, benzine), vernici, additivi, aromi ed essenze. Altre tecniche, particolarmente utili a industrie farmaceutiche,
agroalimentari o di materiali plastici, ceramici e vetrosi,
sono dedicate principalmente alla determinazione della
struttura molecolare allo stato solido (diffrazione di raggi
X, NMR in stato solido) o in soluzione (NMR alta risoluzione, spettroscopie ottiche). Le misure termiche, a loro volta,
trovano ampia applicazione nel campo dei materiali polimerici (per esempio: fibre tessili, materiali plastici, ma anche farmaci, legno, ceramiche ed alimenti) permettendo di
determinare alcune proprietà chimico/fisiche dei materiali
ed in particolare l’effetto che l’esposizione al calore può
avere su tali derivati.
- Il Centro Internazionale per la Ricerca Limnologica, con
la collaborazione della Comunità montana Alto Lario
Occidentale, ha permesso l’installazione di una stazione di
studio per l’ambiente lacustre a Palazzo Gallio a Gravedona.
A Varese prima Summer
School europea dedicata ad
Agile Programming
Summer school europea sui
“metodi agili”
È stata organizzata dal Dipartimento di Informatica e
Comunicazione dell’Università dell’Insubria la prima
Summer School in Europa dedicata ai “metodi agili”, uno
stile di gestione per la costruzione di software più flessibile rispetto ai sistemi informativi tradizionali.
Le imprese si trovano oggi a competere in un mercato più ve-
Varese , Villa Toeplitz, sede della Summer School
Nomi illustri per un ciclo di
conferenze in tema di reati
contro la pubblica
amministrazione e reati
contro il patrimonio.
Essa rappresenta il riferimento logistico e operativo per gli
studi ambientali nel settore settentrionale del Lago di Como.
- Il Centro di Calcolo Scientifico, istituito quest’anno, promuove attività di ricerca di base e applicata nell’ambito delle
scienze esatte, favorisce l’interscambio di risultati e tecnologie
tra le comunità scientifiche di riferimento e verso enti e organizzazioni del comparto produttivo.
Non ultime, vanno segnalate le attività di orientamento e di
promozione delle discipline scientifiche costantemente condotte negli ultimi anni da membri del Dipartimento di
Scienze Chimiche e Ambientali presso Scuole Medie
Superiori, nonché l’organizzazione di diversi convegni,
workshop tematici, scuole e corsi di formazione per dottorandi e giovani ricercatori dell’Accademia e dell’Industria.
loce, che ha reso necessaria la progettazione di un software –
sia gestionale che industriale – aggiornato frequentemente. I
repentini cambi di requisiti rendono difficile applicare l’ingegneria del software tradizionale, che richiede tempi lunghi
per l’analisi e la progettazione.
Agile Programming rappresenta un nuovo modo di concepire la costruzione di software che permette alle aziende il
controllo fine e continuo sul processo produttivo, riducendo il
rischio e assicurando una migliore qualità. I metodi agili
mettono al centro la collaborazione tra le persone. Il programma formativo della prima edizione della Summer
School, che si è svolta a Villa Toeplitz, li ha ampiamente illustrati.
Le giornate si sono articolate in una serie di lezioni teoricopratiche al mattino ed esercitazioni nel pomeriggio, che sono
state videoregistrate per essere fruite anche in modalità elearning. La scuola vuole costituire un punto di raccolta e di
riferimento delle competenze, anche in vista di eventuali attività imprenditoriali che possano derivarne.
I partecipanti alla Summer School sono stati 13, con l’intervento di docenti italiani e stranieri. La lingua ufficiale del
corso è stata l’inglese.
Ciclo di conferenze promosso dalla
Cattedra di Diritto Penale Progredito
Nel primo anno della sua prima attivazione, il Corso di Diritto
Penale Progredito, tenuto dalle professoresse Grazia
Mannozzi e Chiara Perini, ha proposto agli studenti e ai colleghi della Facoltà di Giurisprudenza un ciclo di conferenze
in tema di reati contro la pubblica amministrazione e reati
contro il patrimonio.
Il primo incontro ha visto la partecipazione del Consigliere
della Suprema Corte di Cassazione Piercamillo Davigo che,
tracciando un ampio affresco della storia normativa e della
prassi giudiziaria italiana in tema di corruzione e concussione, ha soppesato criticamente il divario esistente, nel settore
in commento, tra il modello teorico di reato fotografato dalle
fattispecie astratte del codice penale, da un lato, e la realtà socio-criminologica dell’illecito (spesso decisiva nei suoi risvolti probatori), dall’altro lato. Nel dibattito, l’illustre relatore è
stato invitato a tracciare le linee di un possibile intervento di
riforma delle norme incriminatrici in commento.
Al secondo appuntamento gli studenti del corso hanno potuto seguire una lezione tenuta dall’economista professor
Marco Arnone, già funzionario del Fondo Monetario
Internazionale, che ha presentato uno studio, edito di recente, relativo agli effetti economici, istituzionali e sociali della
corruzione. Il fenomeno non è stato analizzato soltanto in
prospettiva italiana, ma in chiave globale e raffrontando gli
indici di corruzione di più paesi tra loro.
Nel terzo incontro è intervenuto il Cons. Luigi Domenico
Cerqua, Presidente della Corte d’Assise di Milano, che ha approfondito il tema dei delitti contro il patrimonio mediante
frode e, dopo aver definito sinteticamente le note modali tipizzanti la condotta del reato (concetto di “artifizi e raggiri”), si è soffermato, in particolare, sul rapporto tra Truffa
aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche
(art. 640-bis c.p.) e la fattispecie di Indebita percezione di
erogazioni a danno dello Stato (art. 316-ter c.p.).
9
Il progetto comunitario
Solvency II al centro di un
qualificato dibattito
promosso dal Centro di
Ricerca in Etica degli Affari e
Responsabilità Sociale
dell’Università degli Studi
dell’Insubria in
collaborazione con
l‘Associazione Nazionale fra
le Imprese Assicuratrici.
newsINSUBRIAE
Con l’arrivo del professor
Jae Hyoun Kim si allarga il
“team asiatico” della
professoressa Paola
Gramatica, che guida il
gruppo di ricerca QSAR in
Chimica Ambientale ed
Ecotossicologia
dell’Università dell’Insubria.
10
Solvency II: innovazione nella
regolamentazione e riflessi per le
imprese di assicurazione
Si è svolto a Varese nello scorso maggio il convegno
“Solvency II: innovazione nella regolamentazione e riflessi
per le imprese di assicurazione” organizzato dal CreaRes
(Centro di Ricerca in Etica degli Affari e Responsabilità
Sociale) dell’Università degli Studi dell’Insubria in collaborazione con l’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese
Assicuratrici).
Il convegno ha offerto un qualificato contributo alla discussione in atto su Solvency II, il progetto comunitario che si
propone di introdurre una disciplina uniforme a livello europeo volta a rafforzare la solvibilità e la trasparenza del settore
assicurativo nei confronti del mercato.
Dopo il saluto del Rettore Renzo Dionigi, la professoressa
Rossella Locatelli, Preside della Facoltà di Economia e Direttore
del CreaRes, ha introdotto il convegno e ha coordinato la ses-
sione mattutina che ha visto gli interventi del dottor Alberto
Corinti, segretario generale CEIOPS (Commitee of European
Insurance and Occupational Pensions Supervisors), del dottor
Giovanni Cucinotta, responsabile Ufficio Studi ISVAP (Istituto
per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di interesse collettivo) e del dottor Dario Focarelli, capo economista ANIA.
Successivamente, si è svolta una tavola rotonda sui riflessi
gestionali, operativi e organizzativi del nuovo sistema di solvibilità, per le imprese di assicurazione. Al dibattito, moderato dalla professoressa Giovanna Redaelli dell’Università degli Studi dell’Insubria, sono intervenuti il dottor Pier
Giorgio Bedogni, vice Direttore Generale Fondiaria SAI, il dottor Oskar Buchauer, Chief Risk Officer RAS, il dottor Manlio
Lostuzzi, Direttore Centrale Assicurazioni Generali e il dottor
Marco Pistamiglio, Financial Director AVIVA.
All’Insubria visiting professor
dalla Corea
Nel mese di giugno, con l’arrivo del professor Jae Hyoun Kim, (Endocrine Disruptors), diminuendo in particolare la fertilità
si è allargato il “team asiatico” della professoressa Paola maschile. A coordinare il lavoro è la dottoressa Ester Papa.
Gramatica, che guida il gruppo di ricerca QSAR in Chimica La modellistica QSAR, nella quale la professoressa Gramatica
è un riconosciuto leader mondiale, si basa sulla possibilità di
Ambientale ed Ecotossicologia dell’Università dell’Insubria.
Il professor Jae Hyoun Kim, docente di Chimica Ambientale utilizzare tutte le informazioni che sono attualmente dispoafferente al Dipartimento di Scienze della Salute nibili sui composti chimici usati dall’uomo e di sviluppare
dell’Università Dongduk Women’s di Seoul (Corea), ha de- modelli teorici che permettano di prevedere il comportamendicato due mesi del suo anno sabbatico alla collaborazione, to anche di composti per i quali tali informazioni non siano
in qualità di visiting professor, con il gruppo di ricerca della note: per esempio, sulla tossicità, sulla potenzialità di svilupprofessoressa Paola Gramatica, ordinario
di Chimica dell’Ambiente e dei Beni
Culturali.
Il professor Kim ha sviluppato modelli
computazionali QSAR per la previsione della biodegradabilità di composti chimici
usati in molte preparazioni industriali (gli
alchilfenoli) e modelli per la previsione
della dose massima di pesticidi assimilabile dall’uomo in un giorno. Come noto,
tracce di pesticidi, anche minime e controllate al di sotto di livelli stabiliti per legge,
possono comunque essere presenti sui nostri alimenti e la quantità massima che un
uomo può assimilare giornalmente senza
avere effetti dannosi è un importante parametro da studiare e prevedere.
Il gruppo di lavoro della professoressa
Il professor Jae Hyoun Kim insieme al gruppo QSAR diretto dalla professoressa Gramatica
Gramatica vantava già una componente
orientale: la dottoressa Huanxiang Liu dell’Università di pare il cancro, ecc.
Lanzhou (Cina), giunta a Varese lo scorso marzo grazie a I modelli QSAR, che utilizzano metodi matematici al compuuna borsa di studio. La giovane ricercatrice cinese svolgerà ter, permettono di prevedere tali proprietà anche per compoper un intero anno ricerche sullo sviluppo di modelli compu- sti non ancora sintetizzati e quindi non ancora presenti neltazionali QSAR per la previsione delle interferenze che un l’ambiente.
gran numero di composti chimici, presenti nell’ambiente, La filosofia di base può sintetizzarsi nella frase: “Prevenire è
esercitano sul sistema riproduttivo degli esseri viventi meglio che rimediare”.
Combattere la resistenza
delle cellule tumorali alla
radioterapia con neutroni
veloci: collaborazione tra
Università dell’Insubria,
Università di Ghent (Belgio),
iThemba Labs (Sud-Africa).
Lotta contro i tumori: i ricercatori di
Busto Arsizio coinvolti
in un progetto internazionale
Inibire l’espressione dei geni che rendono alcuni tumori resistenti alla radioterapia: è una possibile applicazione dell’
“RNA Interference”, una tecnica di biologia molecolare che
la sezione di farmacologia dell’Università dell’Insubria con
sede a Busto Arsizio sta sperimentando in collaborazione con
l’Ateneo belga di Ghent e la iThemba Labs, istituzione governativa sudafricana che coordina diverse strutture di ricerca e
cura dei tumori nel continente africano.
La iTthemba Labs è una delle poche realtà al mondo ad utilizzare la radioterapia a neutroni veloci. “Rispetto ai raggi
gamma, più comunemente utilizzati – spiega il dottor
Gianpaolo Perletti, ricercatore dell’Università dell’Insubria e
coordinatore del team di Busto Arsizio coinvolto nel progetto
– i neutroni sono dotati di un maggiore potere distruttivo
sulle cellule tumorali e risultano quindi particolarmente
efficaci nel trattamento di tumori poco ossigenati e di
grandi dimensioni.
Nei Paesi africani, la diagnosi precoce delle neoplasie non
è sempre possibile: molti pazienti vengono sottoposti a terapia quando la malattia è già in fase avanzata e i tumori sono spesso di dimensioni ragguardevoli”.
Nonostante l’impiego di neutroni veloci sia caratterizzato da
una elevata “efficacia biologica”, alcuni tipi di carcinomi mammari e prostatici risultano resistenti anche a questo tipo di radioterapia. Ciò dipende verosimilmente dalla capacità delle cellule tumorali di riparare con elevata
efficienza i danni generati dai neutroni al proprio DNA: si tratta di un vero e
proprio meccanismo di “difesa”, che
consente quindi ai tumori di continuare a svilupparsi.
“Obiettivo della nostra ricerca è l’individuazione di strategie molecolari
che possano sensibilizzare le cellule
tumorali ai danni provocati dai
neutroni, in modo da rendere più
efficaci gli effetti della radioterapia”.
A questo scopo, il progetto prevede l’utilizzo di vettori virali in grado di generare nelle cellule tumorali brevi sequenze di RNA (Short-Interfering
Radioterapia con neutroni: piano di trattamento, iThemba
RNAs) capaci di bloccare in modo
Labs, Sud Africa
specifico l’espressione di proteine re-
Le modalità di approccio e
le più recenti teorie su
fenomeni di rilevante
impatto sociale al centro del
corso tenuto dalla
professoressa Jutta M.
Birkhoff.
Generatore di neutroni per radioterapia, iThemba Labs, Sud Africa
sponsabili della riparazione dei danni al DNA (double
strand breaks) causati dai neutroni.
Proprio a Busto Arsizio si svolge la prima fase del progetto,
che prevede la preparazione dei vettori virali per l’RNA interference, sotto il coordinamento della professoressa Elena
Monti e del professor Gianpaolo Perletti del Dipartimento di
Biologia Strutturale e Funzionale.
La seconda fase, che si svolge all’Università di Ghent in
Belgio, prevede il trasferimento dei vettori virali a diverse linee
cellulari tumorali e l’analisi del loro “comportamento” in
seguito a trattamenti a base di raggi γ. Coordinano questa
parte della sperimentazione la professoressa Anne Vral del
Dipartimento di Anatomia, Embriologia, Istologia e Medicina
Fisica dell’ateneo belga e il dottor Perletti. La mobilità dei ricercatori italiani è finanziata da un progetto Interlink, del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e
dall’Università dell’Insubria.
La terza e ultima fase si svolge presso gli iThemba Labs, dove,
sotto la supervisione del dottor J. Slabbert, verranno analizzate le
risposte delle cellule tumorali sottoposte a “RNA Interference”
alla radioterapia a neutroni.
Successo per il ciclo di incontri su
criminalità e devianza
Partecipazione straordinaria al ciclo di incontri su “Criminalità
e devianza” tenuto dalla professoressa Jutta M. Birkhoff nell’ambito del corso di laurea in Medicina e Chirurgia.
Sono, infatti, circa ottanta gli studenti che hanno scelto di
frequentare questo corso “opzionale” in cui sono state ap-
profondite le modalità di approccio al fenomeno della criminalità e della devianza, anche alla luce delle più recenti teorie sociologiche, biologiche e psicologiche e alcuni temi specifici di particolare attualità, quali la tossicodipendenza, i
maltrattamenti e l’omicidio in famiglia.
11
Esperti da tutto il mondo a
confronto su un tema di
grande rilievo in ambito
sanitario. Il professor Renzo
Dionigi ha presieduto i
lavori.
newsINSUBRIAE
Ciclo di incontri con
manager di importanti
realtà aziendali nazionali e
internazionali.
12
Strategie di prevenzione
e terapia delle infezioni in chirurgia:
convegno a Varese
Le infezioni del paziente ospedalizzato e sottoposto a proce- tavole rotonde, presentazione e illustrazione dei risultati di
dure chirurgiche rappresentano ancora oggi una delle prime centri qualificati. Il convegno è stato occasione per approfoncause di mortalità. Le nuove strategie di prevenzione e di cu- dire le novità relative alla terapia antibiotica nei microrganira sono state al centro del confronto internazionale “Varese smi resistenti.
Update on Surgical Infections” che si è tenuto a Induno Di grande attualità anche il tema dei trapianti d’organo nei pazienti affetti da HIV, che ha permesso di fare il punto sull’attività
Olona all’Hotel Château Porro Pirelli.
Il congresso, organizzato nell’ambito delle attività del clinica e chirurgica intrapresa dalla scuola del professor Renzo
Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università Dionigi. Le tre giornate congressuali hanno visto la partecipadell’Insubria e presieduto dal professor Renzo Dionigi, ha visto zione di medici specialisti e infermieri professionali.
la partecipazione di numerosi esperti
nazionali e internazionali e ha proposto
un approfondimento a 360 gradi sul tema delle infezioni in ambito chirurgico,
sulla prevenzione e sulle possibilità terapeutiche delle infezioni, oltre che sulle infezioni in terapia intensiva e nelle
principali branche chirurgiche specialistiche tra cui la chirurgia dei trapianti
d’organo e la chirurgia cardiovascolare.
La prevenzione, la diagnosi e una terapia mirata sono passi fondamentali per
ridurre le infezioni nosocomiali. Così,
nel corso dei lavori sono state illustrate
le linee guida per l’ottimizzazione della profilassi antimicrobica nel periodo
pre e post-operatorio.
Numerosi i temi di stretta attualità afVilla Porro Pirelli, sede del convegno
frontati attraverso plenary lectures,
Gli studenti a lezione dai manager
“Gli studenti a lezione dai manager: come affrontare la
sfida dell’innovazione in un mercato globale” è il ciclo di
incontri organizzato dalla Facoltà di Economia in collaborazione con il CrESIT, il Centro di ricerca dell’Ateneo specializzato in tematiche dell’innovazione.
Sono intervenuti testimonial di grandi realtà aziendali quali
Microsoft, Agilent Technologies, Swatch Group e Whirlpool.
“Oggi innovazione e internazionalizzazione non costituiscono più opzioni di sviluppo per le imprese – ha segnalato il
professor Alberto Onetti, direttore del CrESIT e titolare dei corsi
coinvolti nell’iniziativa – ma sono degli imperativi cui dovere
dare una risposta. Un’impresa in un Paese industrializzato
deve produrre innovazione, pena l’uscita dal mercato e deve guardare ai mercati internazionali per cogliere tutte le opportunità possibili. In Italia ci sono numerose aziende, nazionali ed estere, che realizzano eccellenza. Questi sono i casi cui ispirarsi sia a livello di impresa sia nella definizione
delle politiche industriali da parte delle autorità pubbliche”.
Tutti gli appuntamenti si sono svolti nella sede della Facoltà
di Economia in via Monte Generoso. Il ciclo di incontri ha ottenuto il patrocinio dell’API (Associazione Piccole e Medie
Industrie).
Relatori e interventi:
Domenico CAMPI, R&D Manager Avago Technologies - “Lo
sviluppo di prodotti high-tech sui mercati globali”.
Chiara Reggiori, Controller Lascor Swatch Group “L’innovazione come fattore critico di successo: il caso
Swatch”.
Marco Signa, Manager, Product Innovation Whirlpool
Europe e Anna Binda, Manager, Training. Development &
Innovation Whirlpool Europe - “Progettare l’innovazione”.
Andrea Valboni, CTO Public Sector Microsoft Italia - “Le strategie di impresa nella Digital Decade”.
Raffaele Gatta, Amministratore delegato Agilent Technologies
Italia - “Internazionalizzazione attiva o passiva? Il ruolo
di una filiale di una multinazionale in Italia”.
Il Corso di Laurea con sede
a Saronno festeggia un
importante traguardo.
Molti studenti lavoratori tra
i primi ingegneri
“made in Insubria” che
nello scorso luglio hanno
discusso la tesi di laurea
triennale.
Scienze Motorie: i primi laureati
Il Corso di Laurea triennale in Scienze Motorie ha festeggiato
i primi laureati.
Ecco i neodottori che nello scorso luglio hanno discusso la tesi nella Sala Vanelli dell’ex Seminario di Saronno:
Samuele Mosco - “Misure di lattacidemia in giovani nuotatori agonisti”
Marco Pisolini - “Il doping farmacologico nel ciclismo.
Attualità, sviluppi e prospettive”
Sabrina Basilico - “Rilevazioni e analisi di parametri fisiologici in soggetti praticanti il gioco del tchoukball”
Marco Riggio - “Risposte cardiovascolari e metaboliche all’esercizio con le braccia”
“La discussione delle prime tesi in Scienze Motorie - ha affermato il professor Giovanni Zatti, presidente del Corso di
Laurea - è un traguardo importante per un corso di lau-
La sede del corso di laurea
Primi dottori in Ingegneria per la
Sicurezza del Lavoro e dell’Ambiente
I primi ingegneri “made in Insubria” hanno discusso nello
scorso luglio la propria tesi di laurea triennale davanti alla
Commissione riunita presso l’Aula Magna della sede della
Facoltà di Scienze in Via Dunant.
Sede della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. di Varese presso Via Dunant 3
Le conseguenze in età
adulta del consumo di
derivati della cannabis
assunti durante
l’adolescenza sono allo
studio del team guidato da
Daniela Parolaro.
rea giovane ma già ben avviato, che conta sul sostegno
del territorio e su una rete stretta e positiva di contatti a
supporto dell’attività didattico-formativa”.
Ecco i nomi dei neodottori e i titoli
delle loro tesi:
Lara Sirna - “Hazard and operability analysis - caso pratico”;
Davide Biganzoli - “I trattamenti
dei rifiuti speciali/pericolosi”;
Ileana Zurlo - “Albergo Crowne Plaza: sicurezza antincendio”;
Claudio Giacalone - “La risposta
del corpo nazionale dei vigili del
fuoco alle emergenze chimiche,
biologiche e nucleari di matrice
terroristica”;
Bruno Fausto Del Molino - “Strumenti di intervento comportamentale in un sistema di gestione della sicurezza aziendale: una proposta di misura dinamica di prestazione”;
Domenico Battaglia - “Compartimentazione antincendio: problematiche connesse alla progettazione e alla realizzazione”.
“A tre anni dall’attivazione del corso di Laurea – afferma
il professor Giordano Urbini, presidente del corso – il bilancio è molto positivo. Il nostro corso è il primo in Italia ad
avere affrontato organicamente i temi dell’Ambiente e
della Sicurezza, formando ingegneri esperti in questi due
campi e capaci di risolvere i problemi connessi al miglioramento della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro e alla riduzione e al trattamento delle emissioni inquinanti. Integriamo strettamente la didattica con l’attività sul campo puntando ad un agevole inserimento nel
mondo del lavoro. Questo è peraltro facilitato dall’obbligo per l’industria e le aziende di servizio di dotarsi di personale e consulenti qualificati in Ambiente e Sicurezza”.
Il Dipartimento Nazionale per le
Politiche Antidroga affida uno studio
ai farmacologi di Busto Arsizio
A Busto Arsizio, i farmacologi dell’Università degli Studi
dell’Insubria, coordinati da Daniela Parolaro, stanno conducendo uno studio per verificare la correlazione tra disturbi
quali schizofrenia, ansia, depressione in età adulta e consumo di cannabis e derivati durante l’adolescenza.
Si tratta di uno studio sperimentale, della durata di un anno,
affidato dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della
Presidenza del Consiglio alla sezione di Farmacologia del nostro Ateneo, sotto il coordinamento della professoressa Daniela
Parolaro: l’obiettivo è di valutare se il consumo di derivati della cannabis durante l’adolescenza e in particolare, se l’esposi-
zione al “tetraidrocannabinolo”, il principio attivo della cannabis, influenzi lo sviluppo neurobiologico del cervello dell’adolescente rendendolo più vulnerabile, da adulto, a disturbi
quali ansia, depressione, schizofrenia. Tra gli intenti, vi è anche quello di verificare, sempre su modelli sperimentali, l’eventuale differente vulnerabilità tra maschi e femmine.
Il titolo del progetto è “Esposizione in età adolescenziale al
THC (tetraidrocannabinolo): risposte comportamentali e correlati molecolari in modelli sperimentali di ansia, depressione e schizofrenia”.
“L’età dell’adolescenza – afferma Daniela Parolaro – è de-
13
terminante per lo sviluppo celebrale ed è, purtroppo, l’età in
cui si registra il maggiore abuso di marijuana e hashish”.
“L’assunzione di queste sostanze in tempi prolungati può
agire in maniera significativa sul funzionamento dei meccanismi emotivi, cognitivi, comportamentali del cervello,
come testimoniano già alcuni studi epidemiologici in base
ai quali esiste una correlazione tra l’aumentato rischio di
episodi di schizofrenia e il consumo di cannabis in adolescenti che avevano già manifestato sintomi psicotici”.
“Questo progetto – conclude Parolaro – ha quindi una forte valenza sociale e conferma l’impegno e il prestigio del
nostro polo di ricerca attivo da anni nel settore delle neuroscienze. Aspettiamo i primi risultati entro la fine dell’anno”.
I Molini Marzoli Massari a Busto Arsizio
Biotecnologie in Italia 2006.
Il Centro di Ricerca in Economia Sanità Innovazione e Territorio
dell’Università dell’Insubria ha collaborato al rapporto.
newsINSUBRIAE
Forte accelerazione per il
settore biotecnologico in
Italia, come testimonia il
rapporto realizzato da
Blossom Associati, società di
consulenza strategica, e
Assobiotec, l’Associazione
nazionale per lo sviluppo
delle biotecnologie.
14
Si è svolta negli scorsi mesi a Milano la presentazione del
Rapporto 2006 ‘’Biotecnologie in Italia 2006. Analisi strategica e finanziaria’’ realizzato da Blossom Associati, società
di consulenza strategica, e Assobiotec, l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di
Federchimica, in collaborazione con il Dipartimento di
Ricerche Aziendali “R. Argenziano” dell’Università di Pavia
e il CrESIT dell’Università dell’Insubria di Varese.
Questi in sintesi i key data del biotech italiano: 163 società,
di cui 73 costituite a partire dal 2000; forte predominanza
di aziende dedicate alla cura della salute (69% sul totale);
prevalenza di piccole imprese (80% sul totale); oltre 8.300
dipendenti (+25% nell’ultimo triennio) di cui circa 4.250
impegnati in attività di R&S; 2.886 milioni di euro di fatturato; incremento del valore della produzione del 18% nel
2004; oltre 1.100 milioni di euro in ricerca e sviluppo; patrimonializzazione complessiva di 1.200 milioni di euro e
una posizione debitoria netta di 500. “Dallo studio emerge come il settore biotecnologico in Italia abbia registrato una forte accelerazione, tanto che, in termini di
numero di imprese, ci collochiamo al quarto posto dietro a Germania (525 imprese), Regno Unito (455) e
Francia (225), e ben al 5° posto, a livello europeo, come fatturato’’ commenta Roberto Gradnik, Presidente di
Assobiotec. “Questi dati parlano da soli, e mostrano come le biotecnologie rappresentino un settore di interesse strategico per lo sviluppo dell’innovazione e dell’economia nel nostro Paese, come peraltro evidenziato anche dal Censis nel suo rapporto del dicembre 2005. Per
questo chiediamo che il comparto venga sostenuto con
fatti concreti, e accompagnato nell’esplosione di tutte le
sue potenzialità’’.
“Le evidenze empiriche riportate nel rapporto – aggiunge Stefano Milani, Amministratore Delegato di Blossom
Associati – ci consentono di affermare che il settore biotecnologico in Italia, oltre ad aver guadagnato una ragguardevole posizione internazionale, sta attraversando un periodo di forte
sviluppo con saggi positivi e importanti di crescita dimostrati anche dall’incremento pari al 18%
del fatturato nel 2004 e del 25% nel numero di
occupati nel triennio 2002-2004”.
“L’Italia può ambire a rivestire un ruolo centrale
all’interno dello scacchiere europeo del biotech –
prosegue Milani – a patto che si sostenga una effettiva managerializzazione delle imprese e si incentivi lo sviluppo di un network che favorisca una crescente interdipendenza tra sistema produttivo, sistema universitario e della ricerca e il mercato dei
capitali su scala nazionale e internazionale”.
“Un buon punto di partenza potrebbe essere l’imitazione delle misure già adottate da Francia e Belgio:
Paesi nei quali una legislazione apposita ha definito lo
status di ‘Giovane Impresa Innovativa’, alla quale applicare misure agevolative mirate’’ conclude Gradnik.
‘’Oltre a ciò è necessario che venga mantenuta adeguata attenzione anche agli strumenti per il finanziamento
della Ricerca & Sviluppo industriale già esistenti, rifinanziandoli puntualmente’’.
“Le imprese biotech sono aziende per cui la maggiore parte degli investimenti sono intangibles, ossia investimenti in
personale dedicato alla ricerca e allo sviluppo.” – conferma il professor Alberto Onetti, Direttore del CrESIT dell’Università dell’Insubria – “Questi investimenti tendono a concentrarsi in aree ove si combinano, in modo sinergico,
volontà istituzionale e competenze di produzione, di ricerca e di assistenza come dimostrato, in Europa, dalle
esperienze della Bio Valley e dalla Medicon Valley. La nostra ricerca evidenzia come queste competenze siano presenti anche in Italia: la sfida è quella di trasformare questi “ingredienti” in una ricetta di successo. L’affermazione recente in alcune regioni italiane di cluster biotech rappresenta un segnale incoraggiante e un esempio da valorizzare e riproporre”.
Presentati dal CESVOV il Bilancio
Sociale 2005 e la Carta dei Servizi
Le pubblicazioni sono state
realizzate in collaborazione
con il Centro di ricerche
in Etica degli Affari e
Responsabilità Sociale.
A un anno dalla presentazione del primo bilancio sociale nello scorso giugno presso l’Aula Magna dell’Università
dell’Insubria, è stato presentato il volume relativo alle attività
svolte dal Cesvov nel corso del 2005. Durante l’incontro si è
parlato anche della Carta dei Servizi, un altro importante documento realizzato in collaborazione con il Centro di
Ricerche in Etica degli Affari e Responsabilità Sociale dell’Università dell’Insubria.
Cos’è un bilancio sociale? Si
tratta di una rendicontazione che non ha natura obbligatoria e che è differente da
quella economica. È uno
strumento di trasparenza
che, nel caso delle realtà del
non profit, mira non solo a
chiarire la loro mission, ma
anche a far sapere cosa è
stato fatto e come sono state
impiegate le risorse messe a
disposizione dai volontari o
dai donatori.
Rispetto alla prima edizione
si è trattato di un lavoro che
ha portato ad un risultato
ancor più approfondito ed
ha permesso una analisi anche comparativa con quanto già
fatto per il 2004. Identico è stato il metodo di lavoro scelto che
ha visto il Centro di servizi supportato dal Creares
dell’Università dell’Insubria con l’obiettivo però di migliorare e ampliare le informazioni quali quantitative contenute
nella prima edizione. Per questo motivo si è deciso di aumentare il grado di conformità del bilancio sociale rispetto
alle linee guida di rendicontazione sociale definite nel 2002
dal GBS (Gruppo di studio per il bilancio sociale) e si è preso
come riferimento anche il Social Statement del Ministero del
Welfare. La seconda edizione, in particolare, si è arricchita
con una tavola di sintesi che raccoglie la verifica condotta dal
Cesvov sul grado di rispetto dei principi generali della rendicontazione sociale.
Nella stessa giornata, è stata presentata ufficialmente la Carta
dei Servizi, un opuscolo che illustra in modo chiaro e preciso
“nero su bianco” quelle che sono competenze e servizi offerti, a chi sono offerti e con quali modalità.
Un piccolo vademecum per sapere cosa si può trovare al
Centro di Servizi e cosa no, in che modo si accede ai servizi
offerti, ma anche uno strumento per comprendere la rivoluzione partita in via sperimentale nel 2005, vale a dire
l’introduzione di servizi a pagamento per specifiche categorie di utenti. Il tutto per rispondere in modo trasparente
e ed efficiente ai bisogno degli utenti chiarendo quali sono
i loro diritti e anche i loro doveri.
Career Day
Imprese e laureati a confronto
Numerose le aziende che
hanno aderito all’evento
organizzato dall’Università
dell’Insubria in
collaborazione con il
Politecnico di Milano - Polo
Regionale di Como.
L’Università degli Studi dell’Insubria, in collaborazione con il
Politecnico di Milano-Polo Regionale di Como, presenta la I
edizione del “CAREER DAY - Imprese e Laureati a Confronto”
in programma martedì 14 novembre a Como presso Villa
Olmo a partire dalle ore 09.00
Obiettivo dell’evento è mettere in contatto il mondo del lavoro con il mondo universitario di Varese e Como.
Aziende locali e nazionali incontrano i laureati e gli studenti
presso i propri stand, dove ciascuno degli interessati può illustrare e consegnare il proprio curriculum vitae e sostenere un colloquio di selezione con i responsabili
aziendali delle risorse umane.
Programma della giornata: durante
la giornata, ciascuna delle aziende e
organizzazioni partecipanti presenta le caratteristiche della propria
struttura e le corrispondenti esigenze rispetto al reclutamento di specifici profili professionali.
È a disposizione di chi vuole prospettare adeguatamente la propria immagine professionale al mercato del lavoro, un servizio di “Consigli individuali sul CV”, che fornisce i criteri
necessari a personalizzare l’impostazione generale, grafica e di contenuto,
del curriculum vitae.
Le aziende che ad oggi hanno aderito all’evento, sono: Area,
Bticino, Cranchi, BLM Group, Deloitte, Ernst & Young,
KPMG, Leroy Merlin, PricewaterhouseCoopers, San Paolo.
È previsto inoltre uno stand dell’Unione Industriali di Como,
in rappresentanza del variegato tessuto produttivo locale. La
lista dei partecipanti alla giornata è in costante aggiornamento. L’evento è realizzato con il supporto della società Job
Challenge.
15
Incontro alla Facoltà di
Giurisprudenza nell’ambito
delle iniziative organizzate
per il decennale della sua
istituzione.
Costituzionalismo e giustizia di transizione.
L’esperienza sudafricana della
“Commissione verità e riconciliazione”
Nell’ambito delle iniziative culturali e scientifiche organizzate per il decennale della Facoltà di Giurisprudenza, i professori Maria Paola Viviani Schlein (Diritto pubblico comparato) e
Grazia Mannozzi (Diritto penale) hanno organizzato una
conferenza dal titolo “Costituzionalismo e giustizia di transizione. L’esperienza sudafricana della “Commissione verità e riconciliazione” con l’intervento in qualità di relatore
del professor Andrea Lollini (Università degli Studi di
Teramo), autore di una
recente pubblicazione
sul tema. Dopo l’introduzione della professoressa Viviani Schlein,
Lollini ha sottolineato
come la “Commissione
verità e riconciliazione”
(Truth Commision)
abbia consentito in
Sudafrica il passaggio
del potere politico dal
regime di apartheid alla forma attuale di
La sede della Facoltà di Giurisprudenza a Como
Stato attraverso un
meccanismo processuale fondato sulla negoziazione e improntato all’archetipo della confessione pubblica: il nuovo apparato di governo ha rinunciato a punire chi, pur essendosi
reso responsabile di crimini durante il passato regime segregazionista, abbia deciso di renderli noti ufficialmente.
Dopo una descrizione anche in chiave sociologica e geopolitica della realtà sudafricana, suddivisa al proprio interno tra
white people (Britannici e Afrikaners) e black people (concetto comprensivo di nove differenti etnie), il relatore si è sof-
Successo per la quinta
edizione delle olimpiadi
universitarie realizzate da
quest’anno anche in
collaborazione con il Centro
Universitario Sportivo “CUS
dei Laghi”.
newsINSUBRIAE
In foto:
momenti delle Insubriadi
16
fermato sui tratti qualificanti l’operato delle “Commissioni
verità e riconciliazione” analizzandoli sotto il profilo sia del
diritto pubblico, sia del diritto penale.
È stato evidenziato, ad esempio, come l’attività delle
Commissioni abbia seguito, di fatto, una procedura “autopoietica”, che si è andata precisando col progredire del processo costituente della nuova forma di Stato. A questo riguardo, è stato osservato come, in netta discontinuità con la teoria
classica del diritto costituzionale, in Sudafrica la Corte
Costituzionale abbia la natura non di organo “costituito”,
ma di organo “istituito” prima del varo della Carta costituzionale medesima e sia anzi incaricata del controllo della
stessa procedura costituente. Dal punto di vista penalistico, è
emersa invece, principalmente, l’importanza del concetto di
“confessione” – intesa come full disclosure of all relevant
facts, attuata nel lasso di tempo individuato, dal nuovo apparato di governo, come periodo di sospensione “costituzionale”
delle logiche in senso stretto giudiziarie – la quale consente il
reinserimento “per inclusione” del reo nella comunità di appartenenza. In questo, la confessione volta alla riconciliazione si distingue da quella necessaria alla applicazione di una
sanzione penale, che implica o produce una fase di “esclusione” del reo dal tessuto sociale.
Nel ricco dibattito che è seguito alla relazione del professor
Lollini, la Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Claudia
Storti Storchi ha proposto un interessante parallelo tra l’esperienza delle “Truth Commissions” e la figura delle cosiddette “paci private”, vietate dai sovrani del secolo XVI ma utilizzate di fatto sino alla fine del secolo XVIII, ricordando anche
il ruolo che la confessione assumeva nel diritto penale militare romano, dove il nemico che confessava aveva salva la vita e consentiva al generale romano di accedere agli onori.
Insubriadi 2006
Quinta olimpiade universitaria
Si sono svolte a giugno le Insubriadi, olimpiadi universitarie
giunte ormai alla quinta edizione. Vi hanno preso parte, come da tradizione, studenti, professori e ricercatori dei seguenti Atenei: Università degli Studi dell’Insubria, Università
LIUC, Politecnico di Milano (sedi Como-Lecco), Università
della Svizzera Italiana, Scuola Universitaria Professionale
Svizzera Italiana.
Le competizioni sono state disputate in contemporanea a
Como nel Centro Vergosa e a Varese nelle strutture del
Bellavista Sport Village di Gazzada Schianno, che ha ospitato anche la Terza Insubriade per le scuole superiori.
Enti patrocinanti: il CONI (Comitato provinciale di Varese e
Como), Comitato per lo Sviluppo dell’Università
dell’Insubria, UniverComo, UScard, USI-SUPSI Sport. Da
quest’anno, anche il Centro Universitario Sportivo “CUS dei
Laghi” ha partecipato attivamente all’organizzazione del-
l’appuntamento sportivo.
Enti collaboratori/sponsor: Panathlon, Provincia di Varese,
Comune di Varese, Comune di Como, Regio Insubrica,
Centro Servizi Amministrativi di Varese - educazione fisica e
sportiva, Bellavista Sport Village, Centro Sportivo Vergosa,
Associazione La Gru e C.U.C. L’Aquila, rappresentanti degli
studenti degli Atenei coinvolti.
I partecipanti alle Insubriadi per le scuole superiori erano
studenti e professori regolarmente iscritti negli istituti della
provincia di Varese.
Le squadre, omogenee per facoltà o istituto, si sono confrontate nelle seguenti discipline: calcetto a 5 maschile e femminile, pallavolo mista, basket a 3, nuoto, tennis, scopone
scientifico (solo per universitari). Da quest’anno è stata introdotta anche la competizione di ping-pong.
I primi 3 classificati di ogni competizione hanno conquistato le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo, mentre un medagliere ha segnalato il posizionamento delle varie facoltà.
Sono stati anche consegnati il premio Trony Cup, alla squadra prima classificata nel calcetto maschile, il premio Fair
Play, il Premio Miss e Mister Insubriadi e il Premio Erasmus
al migliore studente straniero.
Tutti i partecipanti alle Insubriadi sono stati iscritti al CUS
dei Laghi.
I risultati sono on line sul sito: www.uscard.it.
Islam in Europa, Islam in Italia
Esperti nazionali e
internazionali hanno
esaminato le principali
questioni socio-culturali
legate alla comunità
islamica in Italia, alla ricerca
di percorsi condivisi.
Le comunità musulmane tra diritto e società
Si è tenuto a Como il convegno internazionale “Islam in
Europa, Islam in Italia – Le comunità musulmane tra diritto e società” organizzato dall’Università dell’Insubria con
la partecipazione di studiosi ed esponenti della comunità islamica in Italia.
“Con questa iniziativa – afferma Alessandro Ferrari, docente di Diritto Ecclesiastico presso la Facoltà di Giurisprudenza
e organizzatore del convegno – abbiamo voluto proporre
l’Università come luogo privilegiato per il confronto tra
culture diverse e la ricerca di percorsi di convivenza condivisi su temi strategici quali la famiglia, la scuola, la religione”.
Il convegno si è articolato in cinque sessioni tematiche interdisciplinari che prevedevano, al termine, un momento di dibattito aperto a tutti i partecipanti.
La sessione conclusiva del convegno, intitolata “Le sfide
dell’Islam europeo”, ha preso avvio da uno scambio di opinioni sull’attuale situazione dell’Islam europeo tra Maurice
Borrmans, già principale animatore del Pontificio Istituto di
Studi Arabi e di Islamistica (PISAI) e direttore della Rivista
Islamochristiana e Tariq Ramadan, intellettuale ed “ideologo” dell’Islam europeo, noto anche come nipote del fondatore dei Fratelli Musulmani.
“La reciproca conoscenza – continua Ferrari – costituisce
un presupposto fondamentale per l’integrazione e oggi
in Italia assistiamo ai primi tentativi di dialogo in questa direzione. Auspichiamo che il convegno sia punto di
partenza per la nascita di gruppi di lavoro capaci di elaborare concretamente proposte serie approfondite e condivise”.
L’attenzione alle problematiche tipiche delle odierne società
multiculturali è fatta oggetto di particolare attenzione e approfondimenti all’interno della Facoltà di Giurisprudenza,
sotto il profilo della ricerca e della didattica, come testimonia
anche l’attivazione del corso di laurea in Scienze della
Mediazione interlinguistica e interculturale.
Nell’ambito della cattedra di Diritto Ecclesiastico, ad esempio,
grande spazio è dedicato agli aspetti giuridici dell’Islam in
Italia e in Europa. Dallo scorso anno accademico, inoltre, l’esigenza di assicurare una conoscenza più diretta del mondo
musulmano ha sollecitato l’organizzazione di una visita ad
un luogo di culto di questa confessione religiosa, così come,
nell’ambito del medesimo corso, si è effettuata la visita alla
Sinagoga di Milano, iniziativa particolarmente apprezzata
dagli studenti.
Il convegno è stato organizzato in collaborazione con
Univercomo (Associazione per la promozione degli insediamenti universitari in provincia di Como), con il Centro di
Ricerca Landau Network - Centro Volta (LNCV) e la
Fondazione Melazzini.
Sono intervenuti in qualità di relatori e moderatori esperti di
chiara fama:
Giorgio Conetti - Rettore vicario Università degli Studi
dell’Insubria
Felice Dassetto - Università di Louvain la Neuve (Belgio)
Silvio Ferrari - Università degli Studi di Milano
Werner Menski - School of Oriental and African Studies
(London)
Paola Viviani Schlein - Università degli Studi dell’Insubria
Milena Santerini - Università Cattolica del Sacro Cuore
(Milano)
Alessandro Ferrari - Università degli Studi dell’Insubria
Brian Gates - Lancaster University
Barbara Pozzo - Università degli Studi dell’Insubria
Paolo Branca - Università Cattolica del Sacro Cuore
(Milano)
Brigitte Basdevant Gaudemet - Université de Paris XI
Wolfgang Wieshaider - Universität Wien
Enrico G. Vitali - Università degli Studi di Milano
Nicola Colaianni - Università degli Studi di Bari
Giuseppe Casuscelli - Università degli Studi di Milano
Stefano Allievi - Università degli Studi di Padova
Massimo Papa - Università degli Studi di Bologna
Maurice Borrmans - Pontificio Istituto di Studi Arabi e di
Islamistica
Tariq Ramadan - Lokahi Foundation (London)
e St. Antony’s College (Oxford)
Francesco Margiotta Broglio - Università degli Studi di
Firenze
Il coordinamento scientifico è stato realizzato dalla Cattedra
di Diritto Ecclesiastico e Diritto Canonico dell’Università
dell’Insubria.
17
Presentato un volume edito
da Franco Angeli e frutto
della collaborazione tra
CreaRes, Provincia
di Varese e Cesvov
Aperitivi letterari, visite
didattiche, clownterapia: la
comunità studentesca
dell’Università dell’Insubria
cresce anche grazie al
sostegno offerto dall’Ateneo
alle attività culturali e
ricreative degli studenti.
Le organizzazioni di volontariato
nella provincia di Varese: cifre e
stato dell’arte in un libro
“Le organizzazioni di volontariato nella provincia di Varese:
stato dell’arte e profili evolutivi” è il titolo del volume presentato nei mesi scorsi a Varese.
Il volume – a cura di Maurizio Ampollini, Rossella Locatelli e
Andrea Uselli ed edito da Franco Angeli – è il risultato della rielaborazione dei dati provenienti dal questionario che raccoglie
le relazioni sull’attività e i rendiconti annuali per le
Organizzazioni iscritte nella sezione provinciale del registro regionale del Volontariato (istituito dalla legge regionale 22/93).
Il rapporto è stato realizzato dal Centro di Ricerche in Etica
degli Affari e Responsabilità sociale (CreaRes) del Dipar-
timento di Economia dell’Università dell’Insubria, mentre i
dati sono stati raccolti dall’Assessorato alle Politiche Sociali
della Provincia di Varese e sono stati messi a disposizione dal
Centro di servizi per il volontariato della provincia di Varese.
Per le 246 organizzazioni censite nel libro (che rappresentano poco meno del 90% delle Organizzazioni di Volontariato
iscritte alla sezione provinciale del registro regionale) sono
state esaminate le caratteristiche strutturali, dimensionali e di
specializzazione, nonché le principali scelte in tema di utilizzo della forza lavoro, di meccanismi di governo ed i profili patrimoniali ed economici.
Concerti, corsi, incontri: molte le attività
culturali realizzate dagli studenti con il
contributo di Ateneo
Ammonta a 40.000 euro la somma messa a disposizione per il
2006 dalla Commissione Attività Culturali e Ricreative
dell’Università dell’Insubria che si occupa di raccogliere e valutare i progetti presentati dagli studenti.
“Grazie a questa forma di sostegno, l’Università dell’Insubria
incoraggia la crescita della comunità universitaria, aiuta i ragazzi a concretizzare alcuni interessi e favorisce l’interazione
con le realtà del territorio, partner di numerose iniziative” ha
affermato Marco Cosentino, presidente della Commissione.
Economia e di Medicina e Chirurgia ha progettato, invece, il
periodico “Università Nuova” che aspira a coinvolgere progressivamente iscritti a tutte le Facoltà dell’Ateneo.
Gli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia sono protagonisti di altre due iniziative: un corso di balli caraibici, seguito da circa 50 ragazzi e giunto alla sua seconda edizione e
un progetto di clownterapia dal titolo “Cliniclowns” promosso in collaborazione con l’associazione ONLUS “I colori del
sorriso” di Varese. Sono circa 30 gli studenti dell’Ateneo che
hanno aderito a quest’ultimo progetto e che “regalano un
sorriso” ai bambini ricoverati nei reparti di pediatria degli
ospedali di Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Cittiglio e Saronno
nonché agli ospiti di due centri anziani con sede a Cuasso al
Monte e a Luino e di un centro disabili di Baderna.
A Como, presentazioni di libri, conferenze, aperitivi letterari
sono alcune delle iniziative dell’“Aquila Cultural Festival”,
promosso da un gruppo di studenti della Facoltà di
Giurisprudenza e articolato in un fitto calendario di eventi tra
marzo a giugno 2006.
I futuri dottori in Giurisprudenza hanno anche organizzato
visite didattiche a Mantova e al Castello del Baradello, simbolo della città di Como, mentre gli studenti della Facoltà di
Scienze misureranno le proprie abilità in un corso di tecnica
e composizione fotografica.
newsINSUBRIAE
Cliniclowns
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Per tutti, l’obbligo è di proporre iniziative che abbiano validi
contenuti culturali e/o ricreativi, coinvolgano interessi sufficientemente diffusi e si possano eventualmente integrare con
altri progetti analoghi o con iniziative in atto che abbiano il
medesimo oggetto o finalità simili.
Ecco una rassegna di progetti già realizzati o in corso:
a Varese, a fine maggio, si è svolto con successo uno spettacolo di prosa e musica dal titolo “Mozartiade 2006”, promosso e organizzato dal “Gruppo per le celebrazioni mozartiane”
costituito da studenti del corso di laurea in Scienze della
Comunicazione in occasione della ricorrenza dei 250 anni
dalla nascita di Mozart. Un gruppo misto di studenti di
Gita al Baradello
I luoghi della Ricerca in Ateneo
DIPARTIMENTI
Dipartimento “Ambiente-Salute-Sicurezza”
Direttore: GIORDANO URBINI
Patologia e Chirurgia del Rachide
Direttore: GIUSTINO TOMEI
Dipartimento di Biologia Strutturale e
Funzionale
Direttore: ANTONIO PERES
Chirurgia Toracica
Direttore: LORENZO DOMINIONI
Dipartimento di Biotecnologie e Scienze
Molecolari
Direttore: GIOVANNI BERNARDINI
Dipartimento di Diritto ed Economia delle
Persone e delle Imprese
Direttore: GIUSEPPE COLANGELO
Dipartimento di Diritto Pubblico ed
Internazionale
Direttore: GIORGIO CONETTI
Dipartimento di Diritto Romano, Storia e
Filosofia del Diritto
Direttore: GIORGIO LURASCHI
Riferimenti utili:
www.uninsubria.it>
la Ricerca
Dipartimento di Economia
Direttore: MICHELE BERNASCONI
Dipartimento di Fisica e Matematica
Direttore: STEFANO SERRA CAPIZZANO
Dipartimento di Informatica e Comunicazione
Direttore: GAETANO A. LANZARONE
Ufficio Ricerca:
Via Ravasi, 2 - 21100 Varese
Fax 0332 219038
Responsabile:
dott.ssa Luigina Brunello
[email protected]
“Informatica Interattiva”
Direttore: GAETANO A. LANZARONE
Neuroscienze
Direttore: DANIELA PAROLARO
Studio e Applicazione di Nuove Tecnologie in
Chirurgia Vascolare
Direttore: PATRIZIO CASTELLI
Etica degli Affari e Responsabilità Sociale
Direttore: ROSSELLA LOCATELLI
Analisi di Immagini ed Informatica Medica
Direttore: ELISABETTA BINAGHI
Economia Sanità Innovazione e Territorio
Direttore: ALBERTO ONETTI
“Centro di Calcolo Scientifico”
Direttore: ALDO GAMBA
Centro Interuniversitario di Biologia Molecolare
Direttore: GIANFRANCO BADARACCO
CENTRI DI SERVIZI
Dipartimento di Medicina Clinica
Direttore: ACHILLE VENCO
Sistema Bibliotecario di Ateneo
Direttore: ALESSANDRA BEZZI
Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica
Direttore: GIUSEPPE ARMOCIDA
Sistemi Informativi e Comunicazione
Direttore: NICOLETTA SABADINI
Dipartimento di Morfologia Umana
Direttore: DANIELA QUACCI
Grandi Attrezzature per la Ricerca Biomedica
Direttore: GIANCARLO DE LUCA
Dipartimento di Scienze Biomediche
Sperimentali e Cliniche
Direttore: ANTONIO TONIOLO
Grandi Attrezzature per lo Studio e la
Caratterizzazione della materia
Direttore: GIAN ATTILIO ARDIZZOIA
Dipartimento di Scienze Chimiche e Ambientali
Direttore: NORBERTO MASCIOCCHI
“Sistema di supporto alla Ricerca, Innovazione e
Trasferimento Tecnologico - SiSRIT”
Direttore: MASSIMO CACCIA
Dipartimento di Scienze Chirurgiche
Direttore: ANDREA SALA
Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche
Direttore: FRANCESCO PASQUALI
CENTRI SPECIALI
Dipartimento di Scienze della Cultura, Politiche
e dell’Informazione
Direttore: GIULIO MARIA CHIODI
Centro di Ricerca Interfacoltà “International
Research Center for Local Histories and Cultural
Diversities”
Direttore: CLAUDIA STORTI STORCHI
Dipartimento di Scienze Ortopediche e
Traumatologiche “M. Boni”
Direttore: PAOLO CHERUBINO
Centro Speciale sulla Simbolica Politica e delle
Forme Culturali
Direttore: GIULIO MARIA CHIODI
CENTRI DI RICERCA
Sistemi Non Lineari e Complessi
Direttore: GIULIO CASATI
Lago di Varese e Risorse Ambientali Locali
Direttore: GIUSEPPE CROSA
Internazionalizzazione delle Economie Locali
Direttore: GIOACCHINO GAROFOLI
Centro Speciale di Alta Formazione e Ricerca
“Insubria International Summer School”
Direttore: RENZO DIONIGI
I direttori delle strutture di ricerca (così
come i docenti) hanno un indirizzo di posta elettronica composto da:
[email protected]
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Offerta didattica
Anno Accademico 2006/07
Facoltà di Economia - Varese
Via Monte Generoso, 71 - 21100 Varese - Tel. 0332 39 5001-02
• Laurea in Economia e Commercio
• Laurea in Economia ed Amministrazione delle Imprese (anche a Como) NOVITÀ
• Laurea specialistica in Economia Banca e Finanza
• Laurea specialistica in Economia e Commercio
Facoltà di Giurisprudenza - Como
Viale Cavallotti, 5 - 22100 Como - Tel. 031 238 4001
• Laurea Magistrale in Giurisprudenza (anche a Varese) NOVITÀ
• Laurea in Scienze del Turismo
• Laurea in Scienze della Mediazione Interlinguistica e Interculturale
• Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici per Giuristi d'Impresa e della Pubblica Amministrazione
• Laurea specialistica in Giurisprudenza
Facoltà di Medicina e Chirurgia - Varese
Via Rossi, 9 - 21100 Varese - Tel. 0332 21 7001-2
• Laurea specialistica a ciclo unico in Medicina e Chirurgia*
• Laurea specialistica a ciclo unico in Odontoiatria e Protesi Dentaria*
• Laurea in Infermieristica*
• Laurea in Ostetricia*
• Laurea in Educazione Professionale*
• Laurea in Fisioterapia*
• Laurea in Igiene Dentale*
• Laurea in Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare*
• Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico*
• Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia*
• Laurea in Scienze Motorie*
newsINSUBRIAE
Facoltà di Scienze MM.FF.NN. - Como
Via Valleggio, 11 - 22100 Como - Tel. 031 238 6001-2
• Laurea in Chimica e Chimica Industriale
• Laurea in Fisica
• Laurea in Matematica
• Laurea in Scienze Ambientali
• Laurea in Scienze e Tecnologie dell'Informazione
• Laurea interfacoltà in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali
• Laurea Specialistica in Scienze Chimiche
• Laurea Specialistica in Chimica Industriale
• Laurea Specialistica in Fisica
• Laurea Specialistica in Matematica
• Laurea Specialistica in Scienze Ambientali
20
Facoltà di Scienze MM.FF.NN. - Varese
Via Dunant, 3 - 21100 Varese - Tel. 0332 421 387
• Laurea in Scienze Biologiche
• Laurea in Analisi e Gestione delle Risorse Naturali
• Laurea in Biologia Sanitaria
• Laurea in Biotecnologie
• Laurea in Informatica
• Laurea interfacoltà in Ingegneria per la Sicurezza del Lavoro e dell’Ambiente*
• Laurea in Scienze della Comunicazione
• Laurea specialistica in Analisi e Gestione delle Risorse Naturali
• Laurea specialistica in Biologia Applicata alla Ricerca Biomedica
• Laurea specialistica in Informatica
• Laurea specialistica in Scienze Biologiche
• Laurea specialistica in Biotecnologie Industriali e Biocatalisi
• Laurea specialistica in Scienze e Tecniche della Comunicazione NOVITÀ
* Corsi ad accesso programmato
UNIVERSITAS
STUDIORUM
INSUBRIAE
Rettore: RENZO DIONIGI
Rettore vicario: GIORGIO CONETTI
Rettorato - via Ravasi 2, Varese
tel. 0332/219001-2 - fax 0332/219009
www.uninsubria.it
I delegati del Rettore
Sistema Bibliotecario
PROF. ALBERTO SDRALEVICH
Edilizia
PROF. GIANCARLO DE LUCA
Relazioni Internazionali
PROF.SSA MARIA PAOLA VIVIANI SCHLEIN
Ricerca
PROF. ROBERTO ACCOLLA
Rapporti con la Regione Lombardia
e Diritto allo Studio
PROF. PATRIZIO CASTELLI
Integrazione degli Studenti Disabili
PROF. MARCO COSENTINO
Orientamento e Tutorato
PROF.SSA LAURA CASTELVETRI
Didattica
PROF. EZIO VACCARI
Informatica
PROF.SSA NICOLETTA SABADINI
Attività Sportiva degli Studenti
PROFF. GIOVANNI ZATTI e ANDREA POZZI
Innovazione Tecnologica e Sviluppo
PROF. ALBERTO ONETTI
Rapporti con gli Enti Locali
PROFF. MARCO SICA e ROSSELLA LOCATELLI
Sanità
PROF. PAOLO CHERUBINO
Comunicazione, Cultura e Sistemi Museali
PROF. GIUSEPPE ARMOCIDA
Attività relative al Fondo Sociale Europeo
e all’Alta Formazione
PROF. FABIO CONTI
I delegati (così come i docenti) hanno un
indirizzo di posta elettronica composto da:
[email protected]
newsINSUBRIAE
Direttore responsabile: Giuseppe Armocida
Capo redattore: Renata Crotti
Redazione: Alessandra Lupis
Comitato di redazione: Claudio Bonvecchio,
Patrizio Castelli, Aldo Gamba, Rossella
Locatelli, Claudia Storti Storchi
Editore: Università degli Studi dell’Insubria
via Ravasi 2, Varese
Il News Insubriae è on line su
www.uninsubria.it>Tutte le notizie
Impaginazione e stampa: Arti Grafiche Tibiletti
via 2 Giugno 30, Azzate (Va)
tel. 0332.459257 - fax 0332.457719
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per l’invio della pubblicazione e possono essere distrutti su richiesta degli interessati, da inviare al Rettorato, via Ravasi 2,
21100 Varese.
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