3/2004
Novità! ete:
in r
Info Scuolascuola.ch
www.info
FOTO F. HAZELHOFF
FOTO A. FLURI
Contenuti
Siamo all’inizio del nuovo anno
scolastico e vi proponiamo uno
dei temi sui quali nei prossimi
anni il WWF si impegnerà con
grandi risorse: la salvaguardia e
il ripristino di reti ecologiche che
diano lo spazio a piante e animali
di muoversi con maggiore libertà
all’interno del loro territorio originale. Aspetto che permetterà
loro di avere una possibilità di
sopravvivenza.
Abbiamo parlato di ambienti specifici negli ultimi numeri e con
questo attuale vorremmo allargare il discorso dando uno sguardo
dall’alto al nostro territorio.
La possibilità di muoversi lungo
dei corridoi ecologici per raggiungere spazi ed ambienti protetti o, anche solo in parte intatti
è uno dei fattori più importanti
che garantiscono la tutela della
biodiversità.
Buon lavoro per questo nuovo anno scolastico e buona lettura.
Smeraldo:
una rete d’importanza europea!
Linci, tritoni crestati, re di quaglie e scarpette di venere (orchidea): sono tutte specie
che vivono in Svizzera e sono tutte specie minacciate! Non solo in Svizzera ma in tutta
l’Europa le quattro specie sono in serio pericolo d’estinzione. Il progetto Smeraldo
sviluppato a livello europeo, al di là dei confini nazionali, vuole tessere una rete di zone e corridoi ecologici che permettano la sopravvivenza di animali, piante e esseri viventi a rischio.
PER IL TESTO INTEGRALE SI RIMANDA ALLA VERSIONE TEDESCA O FRANCESE DI INFOSCUOLA
Dossier Smeraldo
DISEGNO RALPH SONDEREGGER
FOTO A. KREBS
FOTO A. DELLA BELLA
CHRISTIAN ALBEVERIO
All’interno, una proposta
didattica sulle reti ecologiche.
Foglio di lavoro Smeraldo
Una rete infinita di legami
FOTO F. HAZELHOFF
Proposta per una lezione
Partner Smeraldo
Ci adoperiamo affinché i più
importanti habitat naturali
della Svizzera siano collegati
in una rete capillare.
1. Gioco dei legami: gli allievi si sparpagliano (sul piazzale o in palestra) e
ognuno di loro sceglie due dei suoi
compagni. Al via dell’insegnante gli
allievi cominciano a muoversi, cercando di mantenere invariata la distanza che li separa dai compagni prescelti.
2. Discussione in classe: ti è piaciuto
il gioco? In quale momento il gioco ha
funzionato bene? Quando invece è diventato difficile o addirittura impossibile continuare il gioco? Cosa hai
imparato da questo gioco? L’insegnante pone delle domande, commenta le risposte e, se necessario,
completa le affermazioni degli allievi
(cfr. riquadro “Indicazioni didattiche”).
3. Le affermazioni degli allievi vengono riunite sotto il titolo “Le nostre
esperienze durante il gioco dei legami”.
Indicazioni didattiche
Obiettivi
■ Grazie al gioco, gli allievi scoprono alcune caratteristiche
fondamentali di un sistema interconnesso.
■ Comprensione del concetto di “ecosistema”.
■ Discussione sui processi di trasformazione di un ecosistema.
■ Presa di coscienza dell’importanza della conservazione della
biodiversità.
■ Scoperta dei fattori di disturbo degli ecosistemi e di ciò che
può influenzare tali sistemi.
■ Gli allievi immaginano quale possa essere il loro contributo
in favore della conservazione della biodiversità e della tutela
degli habitat.
Grado
■ elementari, medie (9-15 anni)
Materiali
■ foglio di lavoro, lucido
Lavori preliminari
■ fotocopiare il foglio di lavoro per tutta la classe, preparare il
lucido con il foglio di lavoro
Luogo
■ sul piazzale della scuola o in palestra e in classe
Durata
■ 8-10 lezioni
WWF Info Scuola 3/2004
2
4. Spiegazione dell’insegnante: come
nel nostro gioco dei legami, in qualsiasi luogo dove convivono degli esseri
viventi vi è una rete di rapporti di reciproca dipendenza. Sul foglio che vi
distribuisco, intitolato “L’habitat interconnesso”, trovate alcuni esseri viventi che conoscete.
5. Discussione in classe: quali rapporti di dipendenza possono sussistere tra gli esseri viventi riprodotti sul
foglio di lavoro?
6. Lavoro a coppie: gli allievi indicano, disegnando delle frecce sul foglio
di lavoro, chi mangia chi. Una freccia
che va dalla volpe verso il topo, ad
esempio, significa “la volpe mangia il
topo”.
7. Le soluzioni proposte dagli allievi
vengono discusse, eventualmente corrette, e riportate su un lucido che riproduce il foglio di lavoro.
8. Spiegazione dell’insegnante: nel
linguaggio scientifico, un habitat interconnesso come quello riportato sul
foglio di lavoro viene chiamato “ecosistema”. In natura possiamo riconoscere infiniti ecosistemi, grandi e piccoli,
che, a loro volta, sono legati da rapporti di reciproca dipendenza. Esistono, ad esempio, gli ecosistemi “stagno”, “fiume”, “bosco”, “prato”, “albero”, ecc.
9. Lavoro in gruppi: gli allievi discutono cosa succede all’ecosistema quando:
a) Un essere vivente, che rappresenta
un nutrimento per altri esseri viventi,
scompare.
b) Un essere vivente, che si nutre di altri esseri viventi, scompare.
A seconda dell’età e delle conoscenze
degli allievi, durante il lavoro in gruppi è possibile porre altre domande:
c) In questo ecosistema esistono altri
rapporti di dipendenza oltre a “A
mangia B”?
d) In un ecosistema le trasformazioni
influiscono su alcuni esseri viventi in
modo superficiale, su altri in modo
profondo. Fate degli esempi.
e) Che ruolo possono avere gli esseri
umani in un ecosistema?
10. Discussione in classe: gli allievi
spiegano cosa hanno scoperto durante
il lavoro in gruppi. L’insegnante commenta le affermazioni degli allievi, se
necessario le completa, e infine scrive i
risultati alla lavagna ordinandoli per
parole chiave.
11. Gli allievi redigono un riassunto
servendosi delle parole chiave.
12. Lavoro in gruppi: gli allievi, da soli o in piccoli gruppi, analizzano un
ecosistema come, ad esempio, lo stagno della scuola, un prato fiorito, la
boscaglia, ecc. A tale scopo è possibile
organizzare un’escursione (perché
non in una zona Smeraldo? Cfr. carta
delle zone Smeraldo nell’opuscolo o
al sito www.wwf.ch/smeraldo). Gli allievi prendono nota del maggior numero possibile di esseri viventi (animali e piante) e, con l’ausilio di altre
informazioni raccolte attraverso delle
piccole ricerche, disegnano, sull’esempio del foglio di lavoro “L’habitat
interconnesso”, il relativo ecosistema
con tutti i suoi legami.
13. Gli ecosistemi elaborati dagli allievi vengono appesi, presentati e discussi in classe.
14. Spiegazione dell’insegnante: in
natura esistono numerosissimi esseri
viventi, ognuno dei quali è diverso
dall’altro. Essi instaurano tra loro dei
rapporti molto stretti all’interno di
ecosistemi diversi. Ogni singolo essere
vivente ha una funzione specifica, anche se noi, oggigiorno, non conosciamo ancora tutte le funzioni esistenti.
Ogni specie, comprese quelle in via di
estinzione o quelle che stanno scomparendo, esercita un’azione sul nostro
pianeta e può sbilanciare l’intero sistema. Siccome anche noi essere umani siamo parte di questo ecosistema e
dipendiamo da esso, vale la pena
prendersi cura di tutti gli esseri viventi e agire in modo da non turbare l’equilibrio di tale sistema.
Nel gioco dei legami,
gli allievi sperimentano:
- che in un sistema interconnesso
esistono dei rapporti di dipendenza
- che in un sistema interconnesso
essi agiscono e, contemporaneamente, dipendono dagli altri
- che un sistema interconnesso può
sfuggire al controllo
Foglio di lavoro Smeraldo
Gli allievi devono rendersi conto che, spesso, il nostro stile di vita quotidiano rappresenta una minaccia per la natura, malgrado nessuno agisca in
tal modo intenzionalmente. Alcuni esempi significativi.
■ I pendii esposti a sud sono tra i luoghi più ricercati in cui vivere, e sono
perciò terreni su cui spesso si costruisce. Essi, tuttavia, costituiscono anche un
prezioso habitat per molte varietà di piante e per numerose specie animali
(che vivono esclusivamente in quei luoghi).
■ Per guadagnare ancora più spazio per l’agricoltura, gli insediamenti o le
strade, molti fiumi e torrenti sono stati e vengono tuttora arginati e intrappolati da barriere artificiali, mentre tanti piccoli corsi d’acqua vengono interrati.
■ Paludi e praterie umide sono state e vengono tuttora bonificate per essere
trasformate in terreni agricoli o edificabili.
■ I fiumi vengono sbarrati con dighe per la produzione di energia elettrica.
■ Le strade attraversano preziosi habitat e impediscono ad alcune specie animali di muoversi liberamente.
■ Un’agricoltura intensiva basata sull’impiego di concimi, insetticidi e pesticidi scaccia molti animali e impedisce la crescita di molte piante.
Alcune possibili minacce
Da parte dell’uomo:
- Impiego di veleni
- Inquinamento atmosferico
- Inquinamento delle acque
- Concimazione eccessiva
- Costruzione di strade, traffico, inquinamento acustico
- Canalizzazione o contenimento di
fiumi e ruscelli
- Dighe di sbarramento
- Bonifiche
- Attività sportive
Da parte della natura:
- Fuoco
- Siccità
- Inondazioni
- Valanghe
- Eruzioni vulcaniche
15. Discussione in classe: quali fattori di disturbo possono minacciare le
specie e cosa può influenzarle? Perché?
L’insegnante prende nota alla lavagna
delle parole chiave. Commenta e se
necessario completa le affermazioni
degli allievi.
16. Lavoro in gruppi: come ha dimostrato il gioco dei legami, noi, essendo
parte di un sistema interconnesso, siamo sempre attori protagonisti e la nostra azione ha inevitabilmente delle
conseguenze. Gli allievi svolgono delle
ricerche su una o più minacce generate dagli uomini (cfr. elenco), studiano
quale sia esattamente la causa di tali
minacce e pensano a cosa si potrebbe
fare per scongiurarle. Gli allievi, infine, devono pensare a quale potrebbe
essere il loro concreto contributo personale.
17. Presentazione e discussione dei
risultati del lavoro in gruppi. Le attività proposte vengono elencate, verificate sulla base della loro fattibilità e la
loro realizzazione viene pianificata sul
modello dello schema seguente:
CHI fa COSA con CHI,
COME e QUANDO?
Commenti alle domande del punto 9.
Lavoro
supplementare
In base al materiale elaborato sul tema “Conservazione della biodiversità e
tutela degli habitat minacciati”, gli allievi svolgono
attività di pubbliche relazioni: organizzano una tavola rotonda con i politici
della regione, i rappresentanti dell’economia e le
autorità, allestiscono un’esposizione in un supermercato e redigono dei comunicati stampa o una newsletter sul tema, ecc.
Gli allievi s’informano
presso le organizzazioni
ambientaliste della regione (sezione del WWF, sezione Pro Natura, protezione degli uccelli, ecc.) se,
nei loro comuni, sia possibile partecipare alla cura o
alla ricostituzione della boscaglia, di biotopi umidi,
ecc.
La classe s’impegna affinché i dintorni della scuola
vengano sistemati nel rispetto dell’ambiente e partecipa attivamente a tali
attività.
a) Se dall’ecosistema scompare un essere vivente che rappresenta un nutrimento per altri esseri viventi, il cibo dei “predatori” diminuisce o viene addirittura a
mancare. Tutto ciò può condurre alla scomparsa di altre specie biotiche.
Un esempio: senza le ortiche, i bruchi di alcune specie di farfalle (ad es. vanessa dell’ortica, Vanessa io) non trovano più cibo; bruchi e farfalle, perciò, scompaiono insieme alle ortiche. Questo evento si ripercuote sulle specie di uccelli che si nutrono di questi bruchi e di queste farfalle.
b) Se dall’ecosistema scompare un essere vivente che si nutre di altri esseri viventi, il numero di esemplari di altre specie può aumentare notevolmente, oppure tali specie possono cambiare il loro comportamento. Tutto ciò ha precise conseguenze.
Un esempio: in assenza di linci, i caprioli si trattengono in grandi branchi e per lunghi periodi negli stessi luoghi. In alcune zone questi animali mangiano una
quantità tale di giovani alberi che finiscono per impedire la naturale rinnovazione delle foreste attraverso piante come l’abete bianco o la quercia.
c) Spesso, in un ecosistema, i rapporti di dipendenza sono reciproci. Se il merlo e la volpe, ad esempio, hanno bisogno del ciliegio per nutrirsi, la pianta ha bisogno dei due animali per diffondere i propri semi.
d) o In linea di massima, gli esseri viventi che hanno una sola fonte di nutrimento (ad es. bruco - ortica) sono maggiormente minacciati rispetto a quelli che
ne hanno diverse (i passeri, ad esempio, sono onnivori).
- Quando scompaiono delle specie che costituiscono un’importante fonte di nutrimento per tanti esseri viventi, le conseguenze sono molto più gravi (cosa succederebbe, ad esempio, se scomparissero tutti i topi?) rispetto a quelle causate dalla scomparsa di una specie che rappresenta la fonte di nutrimento di una sola specie (anche se per quest’ultima tale scomparsa rappresenta una vera e propria catastrofe).
- Le specie che hanno delle esigenze particolari nei confronti del loro habitat sono più sensibili ai cambiamenti delle condizioni dell’ecosistema rispetto a quelle che riescono a adattarsi.
- Le specie migranti sono spesso meno minacciate rispetto a quelle stanziali.
e) Da una parte, l’uomo interviene intenzionalmente con azioni regolatrici quali la caccia, l’impiego di pesticidi contro le “erbacce” o la rinaturazione di un
fiume. Dall’altra, la costruzione di strade, l’impiego di concimi, la canalizzazione dei fiumi, l’inquinamento acustico, l’inquinamento atmosferico, le attività
sportive, ecc., hanno degli effetti diretti e indiretti, ma non intenzionali, sugli ecosistemi.
Soluzioni
del foglio di lavoro:
DISEGNO RALPH SONDEREGGER
Notabene: non sono stati indicati tutti
gli anelli della catena alimentare.
Impressum Info Scuola N. 3/04 Settembre 2004. La rivista per i docenti membri
“Info Scuola” è pubblicata 4 volte l’anno
in tedesco, francese e italiano.
Editore/Realizzazione: WWF Svizzera; Direttore: Kathrin Schlup; Redattore: Christian Albeverio. Impaginazione: Roberto
Grizzi, Gordevio; Stampa: Ropress, Zürich, Carta: RePrint FSC © WWF Svizzera
2003
50% minimum
Il 50% delle fibre di questa carta RePrint
FSC proviene da foreste gestite secondo criteri ecologici e sociali e certificate dal marchio indipendente FSC. Percentuale di fibre
riciclate: 50%
SGS-CoC-0474
FSC Trademark © 1996
Forest Stewardship Council A.C.
Indirizzo: WWF Svizzera,
Casella postale, 6501 Bellinzona,
Tel. 091 820 60 00, Fax 091 820 60 08,
E-Mail: [email protected]
Internet: www.wwf.ch
Offerte: PC 80-470-3
© 1986 WWF, ® WWF Registered Trademark
Riconosciuto dalla ZEWO
WWF Info Scuola 3/2004
3
Signora
No. di socio WWF
Signor
Nome:
Cognome:
Via, No.:
CAP:
Quantità
Località:
Materiale
Prezzo
Dossier didattico sulle Alpi
Fr. 22.–
Dossier didattico «Il bosco trionfa»
Fr. 18.–
La foresta: viverla per capirla. 180 schede.
Fr. 10.–
Dossier didattico «La foresta tropicale»
Fr. 28.–
Documentazione per svolgere il test «Check your forest»
gratuito
Dossier pedagogico "Progetto gambero di fiume"
Fr. 20.-
Documentazione "Scuola amica della foresta"
gratuito
Lista materiale didattico WWF
gratuito
Materiale didattico "My water and me" (4 lezioni + test)
Fr. 15.–
Pacchetto informativo "Scuola amica della foresta"
gratuito
“Il ritorno del lupo”
Fr. 20.-
novità! Laboratorio didattico sul reinserimento di orso, lupo e lince
Fr. 25.-
novità! Clima. Documentazione didattica sui mutamenti climatici
Fr. 25.-
Foglio di lavoro Smeraldo
Mittente
L’habitat interconnesso (da ingrandire al formato A4)
WWF INFO SCUOLA 3/2004
È consentito fotocopiare il foglio di lavoro per scopi didattici.
ORDINAZIONI
Da rispedire a: WWF Svizzera, InfoScuola, C.P. 6501 Bellinzona
Data:
Firma:
DISEGNO RALPH SONDEREGGER
Scarica

Smeraldo: una rete d`importanza europea!