Comune di Cernusco
Lombardone (LC)
R E L A Z I O N E
T E C N I C A
D E L L A
G E S T I O N E
FIN A N ZIA RI A
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0
1
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Comune di Cernusco Lombardone (LC)
Premessa
Come ogni anno, al termine dell’esercizio finanziario e nel rispetto delle vigenti
disposizioni normative, questa Giunta ha redatto la presente relazione, con la quale esporre le
proprie valutazioni di efficacia sull’azione condotta nel corso dell’esercizio appena trascorso, e
per evidenziare i risultati conseguiti in termini finanziari, economico-patrimoniali oltre che
programmatici, secondo quanto approvato nella Relazione Previsionale e Programmatica ad
inizio anno.
Come è noto, il “rendiconto della gestione” rappresenta il momento conclusivo del processo di
programmazione e controllo previsto dal legislatore nel vigente ordinamento contabile, nel
quale:
 con il bilancio di previsione si fornisce una rappresentazione preventiva delle attività
pianificate dall'amministrazione, esplicitando in termini contabili e descrittivi le linee della
propria azione di governo attraverso l’individuazione degli obiettivi e dei programmi;
 con il consuntivo e con i documenti di cui si compone (conto del Bilancio, Conto economico
e Conto del patrimonio), si procede alla misurazione ex post dei risultati conseguiti
permettendo, in tal modo, la valutazione dell'operato della Giunta e dei dirigenti.
Tale impostazione, oltre che dalla vigente normativa, è prevista anche dal Principio Contabile n.
3 approvato dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali, che al punto 6 recita
“Il rendiconto, che si inserisce nel complessivo sistema di bilancio, deve fornire informazioni sui
programmi e i progetti realizzati e in corso di realizzazione e sull’andamento finanziario,
economico e patrimoniale dell’ente. Sotto il profilo politico-amministrativo, il rendiconto
consente l’esercizio del controllo che il Consiglio dell’ente esercita sulla Giunta quale organo
esecutivo, nell’esercizio delle prerogative di indirizzo e di controllo politico-amministrativo
attribuite dall’ordinamento al Consiglio.”
E lo stesso principio contabile esplicita come le finalità della presente relazione, redatta con
scopi generali, siano quelle di “rendere conto della gestione” e di fornire informazioni sulla
situazione patrimoniale e finanziaria oltre che sull’andamento economico e sui flussi finanziari
di un ente locale.
Nello specifico, riteniamo che gli obiettivi generali della comunicazione dell’ente locale devono
essere quelli di dare informazioni utili al fine di evidenziare le responsabilità decisionali e di
gestione, fornendo informazioni sulle fonti e sugli impieghi in termini finanziari e di cassa, oltre
che sui costi dei servizi erogati, misurando l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa. In
altri termini, il rendiconto deve soddisfare le esigenze di tutti quei soggetti utilizzatori del
sistema di bilancio quali i cittadini, i consiglieri e gli amministratori, gli organi di controllo e gli
altri enti pubblici, i dipendenti, i finanziatori, i fornitori e gli altri creditori, fornendo tutte le
informazioni utili per evidenziare i risultati socialmente rilevanti prodotti dall’ente.
A riguardo, un ruolo fondamentale è svolto dalla relazione al rendiconto della gestione che, ai
sensi dell'art. 151 comma 6 del Decreto Legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, ”esprime le
valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai
programmi ed ai costi sostenuti". Non solo, in quanto dalla lettura del TUEL si evince che la
relazione prevista all'articolo 151 debba contenere alcuni elementi minimi essenziali. Questa
precisazione è contenuta nell'art. 231 del D.Lgs. n. 267/2000 che prevede espressamente che:
"Nella relazione prescritta dall'articolo 151, comma 6, l'organo esecutivo dell'ente esprime le
valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai
programmi ed ai costi sostenuti. Evidenzia anche i criteri di valutazione del patrimonio e delle
componenti economiche. Analizza, inoltre, gli scostamenti principali intervenuti rispetto alle
previsioni, motivando le cause che li hanno determinati".
Da quanto riportato si comprende come l'analisi contenuta nella presente relazione non possa
limitarsi al solo dato finanziario, ma debba estendersi anche a quello patrimoniale ed
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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economico che permette una lettura più ampia e completa dei fenomeni aziendali che si sono
verificati. Inoltre, deve consentire la concreta verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi
e della realizzazione dei programmi nel rispetto degli equilibri economici e finanziari.
Partendo dalle premesse esposte in precedenza, la presente relazione si svilupperà prendendo
in considerazione i principali aspetti della gestione e, più specificatamente:
- LA RELAZIONE TECNICA DELLA GESTIONE FINANZIARIA (Conto del Bilancio) che,
attraverso il Conto del Bilancio, analizza l'avanzo di amministrazione quale sintesi di due
differenti gestioni: quella di competenza e quella dei residui;
- LA RELAZIONE ECONOMICO PATRIMONIALE che evidenzia l'incremento o il decremento
del Patrimonio Netto dell'ente a seguito dell'attività svolta nell'esercizio;
- LA RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELL’ATTIVITA’ PROGRAMMATA volta a
verificare se i risultati conseguiti in termini di obiettivi raggiunti sono conformi alle previsioni
formulate nella Relazione Previsionale e Programmatica attraverso l’approvazione di
programmi e progetti;
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Comune di Cernusco Lombardone (LC)
1 RELAZIONE TECNICA DELLA GESTIONE FINANZIARIA (Conto del
Bilancio)
1.1 IL RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
Tra i documenti richiesti dal legislatore per sintetizzare l'attività amministrativa
dell'ente, il Conto del bilancio riveste la funzione di rappresentare sinteticamente le risultanze
della gestione, ponendo a confronto i dati di previsione, eventualmente modificati ed integrati a
seguito di variazioni intervenute nel corso dell'anno, con quelli finali.
Ad esso intendiamo riferirci in questa relazione, visti i numerosi spunti che contiene anche ai
fini di un'analisi comparata.
Il documento finanziario in esame evidenzia, infatti, un insieme molto ricco di informazioni che
interessano la gestione di competenza e di cassa, oltre a quella dei residui, per giungere alla
evidenziazione del risultato che, a sua volta, si compone della somma di risultati parziali,
anch'essi utili ai fini della nostra indagine, così come meglio evidenziato nei successivi
paragrafi.
Si segnala, inoltre, che la presente relazione è redatta nel rispetto delle previsioni di cui al
Principio Contabile n. 3, ed in particolare ai paragrafi 57 e ss. e 169.
Il Conto del bilancio si compone di due parti: una riguardante le entrate e l'altra
le spese e trova negli allegati finali le tabelle di sintesi volte a determinare il
risultato di amministrazione a livello complessivo o nelle sue aggregazioni
principali.
Ai sensi del D.P.R. n. 194/96, esso espone le entrate e le spese secondo la
medesima articolazione, tenendo conto delle unità elementari previste nel
bilancio di previsione ed evidenziando per ciascuna di esse:

le entrate di competenza dell'anno previste, accertate, riscosse e rimaste da
riscuotere o, in alternativa, le spese di competenza previste, impegnate,
pagate o rimaste da pagare;

la gestione dei residui degli anni precedenti ottenuta attraverso l'indicazione
della consistenza dei residui iniziali ed un loro confronto con quelli finali;

il conto del tesoriere in cui trovano riscontro le movimentazioni di cassa
avvenute nel corso dell'esercizio.
Passando all'analisi dei risultati complessivi dell'azione di governo, rileviamo che, nel nostro
ente, l'esercizio si chiude con un risultato finanziario dell'amministrazione riportato nella tabella
seguente:
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
IL RISULTATO COMPLESSIVO DELLA GESTIONE
GESTIONE
RESIDUI
COMPETENZA
TOTALE
Fondo di cassa al 1° gennaio
741.324,25
Riscossioni
906.503,45
2.802.745,59
3.709.249,04
Pagamenti
1.173.710,72
2.539.075,84
3.712.786,56
474.116,98
263.669,75
737.786,73
Fondo di cassa al 31 dicembre
741.324,25
Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre
0,00
DIFFERENZA
737.786,73
Residui attivi
395.836,63
1.168.154,19
1.563.990,82
Residui passivi
619.561,78
1.452.149,42
2.071.711,20
250.391,83
-20.325,48
230.066,35
AVANZO (+) DISAVANZO (-)
In linea generale si può affermare che un risultato positivo (avanzo di
amministrazione) costituisce un indice positivo per la gestione ed evidenzia, al
termine dell'esercizio, la capacità dell'ente di coprire le spese correnti e quelle
d'investimento con un adeguato flusso di entrate.
Al contrario, un risultato negativo (disavanzo di amministrazione) indica una
scarsa capacità di previsione nell'andamento delle entrate che inevitabilmente
conduce, al termine dell'esercizio, ad un valore complessivo delle spese che
non trova integralmente copertura da parte delle entrate.
D'altra parte, se in una visione molto sintetica potrebbe apparire sufficiente
conseguire adeguati livelli di avanzo finanziario, in realtà non sempre un
risultato complessivo positivo è segnale di buona amministrazione come, allo
stesso modo, non sempre un risultato negativo misura un'incapacità gestionale
da parte della Giunta.
Rifacendoci a quanto fissato dal legislatore per l'individuazione delle condizioni
di deficitarietà ai sensi dell'art. 45 del D.Lgs. n. 504/1992 e dei successivi DM di
aggiornamento, potremmo ritenere che, sia nel caso di avanzo che in quello di
disavanzo di amministrazione, valori particolarmente elevati e comunque
superiori al 5% delle entrate correnti potrebbero misurare stati patologici se non
trovano una adeguata giustificazione in alcuni eventi eccezionali verificatisi nel
corso della gestione.
1.1.1 La scomposizione del risultato d'amministrazione
Al fine di approfondire l'analisi dell'avanzo della gestione, si può procedere alla scomposizione
del valore complessivo, attraverso:
 la distinzione delle varie componenti previste dall'art. 187 del D.Lgs. 267/2000,
 l'analisi degli addendi provenienti dalla gestione residui e da quella di competenza.
Nel primo caso, si arriva alla determinazione di un avanzo disponibile, così come riscontrabile
dalla lettura del modello previsto dal D.P.R. 194/96, nel quale la suddivisione dell'avanzo è
articolata nel seguente modo:
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
Fondi vincolati (per spese correnti)
Fondi per finanziamento spese in conto capitale
Fondi di ammortamento
Fondi non vincolati
230.066,35
TOTALE
230.066,35
Passando all'analisi degli addendi dell'avanzo di amministrazione risultante dalla gestione e
procedendo alla lettura della tabella che ripropone, anche nell'aspetto grafico, il "Quadro
riassuntivo della gestione finanziaria" previsto dal D.P.R. n. 194/96, si evince che il risultato
complessivo può essere scomposto analizzando separatamente:
a) il risultato della gestione di competenza;
b) il risultato della gestione dei residui, comprensivo del fondo cassa iniziale.
In tal modo la somma algebrica dei due dati permette di ottenere il valore complessivo ma,
nello stesso tempo, l'analisi disaggregata fornisce informazioni a quanti a vario titolo si
avvicinano ad una lettura più approfondita del Conto consuntivo dell'ente locale.
Il risultato complessivo può derivare da differenti combinazioni delle due
gestioni: in altre parole, come evidenziato nel precedente grafico, l'avanzo può
derivare sia dalla somma di due risultati parziali positivi, sia da un saldo passivo
di una delle due gestioni in grado di compensare valori negativi dell'altra.
A loro volta, ciascuno di essi può essere scomposto ed analizzato quale
combinazione di risultanze di cassa (che misurano operazioni
amministrativamente concluse) da altre che, attraverso i residui, dimostrano con
diverso grado di incertezza, la propria idoneità a generare in futuro movimenti
monetari.
1.1.2 La gestione di competenza
Con il temine "gestione di competenza" si fa riferimento a quella parte della
gestione ottenuta considerando solo le operazioni finanziarie relative all'esercizio in corso,
senza, cioè, esaminare quelle generate da fatti accaduti negli anni precedenti e non ancora
conclusi. Essa, infatti, evidenzia il risultato ottenuto quale differenza tra gli accertamenti e gli
impegni dell'esercizio, a loro volta articolabili in una gestione di cassa ed in una dei residui, con
risultati parziali che concorrono alla determinazione del risultato totale.
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
Questi valori, se positivi, mettono in evidenza la capacità dell'ente di acquisire
ricchezza e destinarla a favore della collettività amministrata. Allo stesso modo
risultati negativi portano a concludere che l'ente ha dato vita ad una quantità di
spese superiori alle risorse raccolte che, se non adeguatamente compensate
dalla gestione residui, determinano un risultato finanziario negativo.
Il risultato di questa gestione, di norma, evidenzia la capacità da parte dell'ente
di prevedere dei flussi di entrata e di spesa, sia nella fase di
impegno/accertamento che in quella di pagamento/riscossione, tali da
consentire il principio di pareggio finanziario non solo in fase previsionale ma
anche durante l'intero anno.
Non a caso l'art. 193 del D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 impone il rispetto,
durante la gestione e nelle variazioni di bilancio, del pareggio finanziario e di
tutti gli equilibri stabiliti in bilancio per la copertura delle spese correnti e per il
finanziamento degli investimenti, secondo le norme contabili previste dal
decreto legislativo.
Al termine dell'esercizio, pertanto, una attenta gestione dovrebbe dar luogo ad
un risultato, di pareggio o positivo, in grado di dimostrare la capacità dell'ente di
conseguire un adeguato flusso di risorse (accertamento di entrate) tale da
assicurare la copertura finanziaria degli impegni di spesa assunti.
In generale potremmo ritenere che un risultato della gestione di competenza
positivo (avanzo) evidenzia una equilibrata e corretta gestione, mentre un valore
negativo trova generalmente la sua giustificazione nel verificarsi di eventi
imprevedibili che hanno modificato le iniziali previsioni attese.
Bisogna, però, aggiungere che il dato risultante da questa analisi deve essere
considerato congiuntamente all'avanzo applicato che può compensare eventuali
apparenti scompensi tra entrate accertate e spese impegnate.
In altri termini, risultati della gestione di competenza negativi potrebbero essere
stati coperti dall'utilizzo di risorse disponibili, quali l'avanzo di amministrazione
dell'anno precedente. Non sempre detta soluzione è sintomatica di squilibri di
bilancio, in quanto essa potrebbe essere stata dettata da precise scelte politiche
che hanno portato ad una politica del risparmio negli anni precedenti da
destinare poi alle maggiori spese dell'anno in cui l'avanzo viene ad essere
destinato.
Con riferimento alla gestione di competenza del nostro ente, ci troviamo di fronte ad una
situazione contabile di competenza quale quella riportata nella tabella seguente:
IL RISULTATO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA
Importi
Fondo di cassa al 1° gennaio
Riscossioni
2.802.745,59
Pagamenti
2.539.075,84
263.669,75
Fondo di cassa al 31 dicembre
Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre
DIFFERENZA
Residui attivi
1.168.154,19
Residui passivi
1.452.149,42
AVANZO (+) DISAVANZO (-)
Avanzo/Disavanzo applicato nell'anno 2011
Saldo della gestione di competenza
-20.325,48
108.000,00
87.674,52
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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Il valore "segnaletico" del risultato della gestione di competenza assume un significato
maggiore se lo stesso viene disaggregato ed analizzato, secondo una classificazione ormai
fatta propria dalla dottrina e dal legislatore, in quattro principali componenti ciascuna delle quali
evidenzia un particolare aspetto della gestione. Questa suddivisione, con riferimento ai dati del
nostro ente, trova adeguata specificazione nella tabella che segue:
IL RENDICONTO FINANZIARIO DI
COMPETENZA 2011 E LE SUE
COMPONENTI
ACCERTAMENTI
IN CONTO
COMPETENZA
IMPEGNI IN
CONTO
COMPETENZA
DIFFERENZA
Bilancio corrente
2.782.237,50
2.756.888,25
25.349,25
Bilancio investimenti
1.097.113,82
1.034.788,55
62.325,27
0,00
0,00
0,00
199.548,46
199.548,46
0,00
4.078.899,78
3.991.225,26
87.674,52
Bilancio per movimento fondi
Bilancio di terzi
TOTALE
Il grafico facilita la comprensione degli effetti che ciascuna di queste componenti produce sul
valore complessivo.
Occorre sinteticamente far presente che:
a) il Bilancio corrente è deputato ad evidenziare le entrate e le spese
finalizzate ad assicurare l'ordinaria gestione dell'ente, oltre al sostenimento di
quelle spese che non presentano effetti sugli esercizi successivi;
b) il Bilancio investimenti è volto a descrivere le somme destinate alla
realizzazione di infrastrutture o all'acquisizione di beni mobili che trovano utilizzo
per più esercizi nell'ente e che incrementano o decrementano il patrimonio del
Comune;
c) il Bilancio per movimenti di fondi è finalizzato a presentare quelle poste
compensative di entrata e di spesa che hanno riflessi solo sugli aspetti finanziari
della gestione senza influenzare quelli economici;
d) il Bilancio della gestione per conto di terzi sintetizza posizioni anch'esse
compensative e correlate di entrate e di uscite estranee al patrimonio dell'ente.
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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Ulteriori scomposizioni relative a ciascuna delle componenti sopra riportate possono essere
effettuate al fine di analizzare come le principali voci di entrata e di spesa influenzino l'equilibrio
di ognuna di esse.
1.1.2.1 L'equilibrio del Bilancio corrente
Il bilancio corrente trova una sua implicita definizione nell'articolo 162, comma 6, del
D.Lgs. n. 267/2000 che così recita:
" ... le previsioni di competenza relative alle spese correnti sommate alle previsioni di
competenza relative alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti
obbligazionari non possono essere complessivamente superiori alle previsioni di competenza
dei primi tre titoli dell'entrata e non possono avere altra forma di finanziamento, salvo le
eccezioni previste per legge.".
Ne consegue che anche in sede di rendicontazione appare indispensabile riscontrare se detto
vincolo iniziale abbia trovato poi concreta attuazione al termine dell'esercizio confrontando tra
loro, non più previsioni di entrata e di spesa, ma accertamenti ed impegni della gestione di
competenza.
In generale, potremmo sostenere che il bilancio corrente misura la quantità di entrate destinate
all'ordinaria gestione dell'ente, cioè da utilizzare per il pagamento del personale, delle spese
d'ufficio, dei beni di consumo, per i fitti e per tutte quelle uscite che non trovano utilizzo solo
nell'anno in corso nel processo erogativo.
Nel nostro ente, al termine dell'esercizio, è possibile riscontrare una situazione contabile quale
quella riportata nella tabella.
EQUILIBRIO DEL BILANCIO CORRENTE
PARZIALI
TOTALI
Avanzo applicato alle spese correnti
(+)
0,00
Entrate tributarie (Titolo I)
(+)
2.177.094,03
Entrate da trasferimenti correnti dello Stato, ecc. (Titolo II)
(+)
101.404,99
Entrate extratributarie (Titolo III)
(+)
483.738,48
Entrate del Titolo IV e V che finanziano le spese correnti
(+)
20.000,00
Entrate correnti (Titoli I, II, III) che finanziano gli investimenti
(-)
0,00
TOTALE ACCERTAMENTI ENTRATE CORRENTI (=)
2.782.237,50
Disavanzo applicato alle spese correnti
(+)
0,00
Spesa corrente (Titolo I)
(+)
2.527.162,96
Spesa per rimborso prestiti (Titolo III interventi 3, 4, 5)
(+)
229.725,29
TOTALE IMPEGNI DI SPESA CORRENTE (=)
DIFFERENZA DI PARTE CORRENTE
2.756.888,25
25.349,25
1.1.2.2 L'equilibrio del Bilancio investimenti
Se il bilancio corrente misura la differenza tra le entrate e le spese di breve termine,
il bilancio investimenti analizza il sistema di relazioni tra fonti ed impieghi relative a quelle che
partecipano per più esercizi nei processi di produzione e di erogazione dei servizi dell'ente.
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
In particolare, le spese che l'ente sostiene per gli investimenti sono quelle finalizzate alla
realizzazione ed acquisto di impianti, opere e beni non destinati all'uso corrente. Tali spese
permettono di assicurare le infrastrutture necessarie per l'esercizio delle sue funzioni
istituzionali, per l'attuazione dei servizi pubblici e per promuovere e consolidare lo sviluppo
sociale ed economico della popolazione.
Contabilmente le spese di investimento sono inserite nel bilancio al titolo II della spesa e, per la
maggior parte, trovano specificazione nel Programma triennale dei lavori pubblici.
L'Ente può provvedere al finanziamento delle spese di investimento, ai sensi dell'art. 199 del
D.Lgs. n. 267/00, mediante:
- l'utilizzo di entrate correnti destinate per legge agli investimenti;
- l'utilizzo di entrate derivanti dall'alienazione di beni;
- la contrazione di mutui passivi;
- l'utilizzo di entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dello Stato o delle Regioni o
di altri enti del settore pubblico allargato;
- l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione.
Si ritiene opportuno precisare che il ricorso al credito è senza alcun dubbio la principale forma
di copertura delle spese d'investimento che si ripercuote sul bilancio gestionale dell'Ente per
l'intera durata del periodo di ammortamento del finanziamento. Ne deriva che la copertura delle
quote di interesse deve essere finanziata o con una riduzione delle spese correnti oppure con
un incremento delle entrate correnti.
L'equilibrio parziale del bilancio investimenti può essere determinato confrontando le entrate
per investimenti esposte nei titoli IV e V (con l'esclusione delle somme, quali gli oneri di
urbanizzazione, che sono già state esposte nel Bilancio corrente) con le spese del titolo II da
cui sottrarre l'intervento "concessioni di crediti" che, come vedremo, dovrà essere ricompreso
nel successivo equilibrio di bilancio.
Tenendo conto del vincolo legislativo previsto dal bilancio corrente, l'equilibrio è rispettato in
fase di redazione del bilancio di previsione confrontando i dati attesi e di rendicontazione, gli
accertamenti e gli impegni nel caso in cui si verifica la seguente relazione:
Entrate titoli IV + V
minori o uguali alle
Spese titolo II
In particolare, nella tabella si evidenzia qual è l'apporto di ciascuna risorsa di entrata alla
copertura della spesa per investimenti.
L'eventuale differenza negativa deve trovare copertura o attraverso un risultato positivo
dell'equilibrio corrente (avanzo economico) oppure attraverso l'utilizzo dell'avanzo di
amministrazione che dovrà essere stato specificatamente vincolato alla realizzazione di
investimenti.
Nel nostro ente, al termine dell'esercizio, è possibile riscontrare una situazione contabile quale
quella riportata nella tabella sottostante:
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
EQUILIBRIO DEL BILANCIO INVESTIMENTI
PARZIALI
TOTALI
Avanzo applicato per il finanziamento delle spese in c/capitale
(+)
108.000,00
Entrate da trasferimenti di capitale, ecc. (Titolo IV)
(+)
259.113,82
Entrate da accensioni di prestiti (Titolo V categorie 3 e 4)
(+)
750.000,00
Entrate correnti (Titolo I, II, III) che finanziano gli investimenti
(+)
0,00
Entrate per investimenti destinate al finanz. della spesa corrente
(-)
20.000,00
Riscossione di crediti (Titolo IV categoria 6)
(-)
0,00
TOTALE ENTRATE PER INVESTIMENTI (=)
1.097.113,82
Spesa in c/capitale (Titolo II)
(+)
1.034.788,55
Concessione di crediti (Titolo II intervento 10)
(-)
0,00
TOTALE SPESA PER INVESTIMENTI (=)
DIFFERENZA DI PARTE INVESTIMENTI
1.034.788,55
62.325,27
1.1.2.3 L'equilibrio del Bilancio movimento fondi
Il bilancio dell'ente, oltre alla sezione "corrente" ed a quella "per investimenti", si
compone di altre voci che evidenziano partite compensative che non incidono sulle spese di
consumo nè tanto meno sul patrimonio dell'ente.
Nel caso in cui queste vedano quale soggetto attivo l'ente locale avremo il cosiddetto "Bilancio
per movimento di fondi". Dallo stesso termine si comprende che quest'ultimo pone in
correlazione tutti quei flussi finanziari di entrata e di uscita diretti ad assicurare un adeguato
livello di liquidità all'ente senza influenzare le due precedenti gestioni.
Ancora più specificatamente sono da considerare appartenenti a detta sezione di bilancio tutte
le permutazioni finanziarie previste nell'anno. In particolare, sono da ricomprendere in esso:
a) le anticipazioni di cassa e i relativi rimborsi;
b) i finanziamenti a breve termine e le uscite per la loro restituzione;
c) le concessioni e le riscossioni di crediti.
L'equilibrio del Bilancio movimento fondi è rispettato nel caso in cui si verifica la seguente
relazione:
Entrate
=
Spese
In particolare, nella tabella si evidenzia qual è l'apporto di ciascuna entrata e spesa al
conseguimento della suddetta eguaglianza.
Nel nostro ente, al termine dell'esercizio, è possibile riscontrare una situazione contabile quale
quella riportata nella tabella che segue:
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
EQUILIBRIO DEL BILANCIO MOVIMENTO FONDI
PARZIALI
TOTALI
Anticipazioni di cassa (Titolo V categoria 1)
(+)
0,00
Finanziamento a breve termine (Titolo V categoria 2)
(+)
0,00
Riscossione di crediti (Titolo IV categoria 6)
(+)
0,00
TOTALE ENTRATE PER MOVIMENTO FONDI (=)
0,00
Rimborso anticipazioni di cassa (Titolo III intervento 1)
(+)
0,00
Rimborso finanziamento a breve termine (Titolo III intervento 2)
(+)
0,00
Concessioni di crediti (Titolo II intervento 10)
(+)
0,00
TOTALE SPESE MOVIMENTO FONDI (=)
0,00
DIFFERENZA DEL BILANCIO MOVIMENTO FONDI
0,00
1.1.2.4 L'equilibrio del Bilancio di terzi
Il Bilancio dei servizi in conto terzi o delle partite di giro, infine, comprende tutte
quelle operazioni poste in essere dall'ente in nome e per conto di altri soggetti.
Le entrate e le spese per servizi per conto di terzi nel bilancio sono collocate rispettivamente al
titolo VI ed al titolo IV ed hanno un effetto figurativo perché l'Ente è, al tempo stesso, creditore
e debitore.
Sulla base di quanto disposto dall'art. 168 del D.Lgs. n. 267/2000 nelle entrate e nelle spese
per i servizi per conto terzi si possono far rientrare i movimenti finanziari relativi alle seguenti
fattispecie: le ritenute d'imposta sui redditi, le somme destinate al servizio economato oltre ai
depositi contrattuali.
Le correlazioni delle voci di entrata e di spesa (previsioni nel bilancio di previsione,
accertamenti ed impegni in sede consuntiva) presuppongono un equilibrio che pertanto risulta
rispettato se si verifica la seguente relazione:
Titolo VI Entrate
=
Titolo IV Spese
In particolare, nella tabella si evidenzia qual è stato l'apporto di ciascuna entrata e spesa al
conseguimento della suddetta eguaglianza.
EQUILIBRIO DEL BILANCIO DI TERZI
Entrate da servizi per conto di terzi (Titolo VI)
PARZIALI
199.548,46
TOTALE ENTRATA DEL BILANCIO DI TERZI
Spese per servizi per conto di terzi (Titolo IV)
TOTALI
199.548,46
199.548,46
TOTALE SPESA DEL BILANCIO DI TERZI
199.548,46
DIFFERENZA DEL BILANCIO DI TERZI
0,00
1.1.3 La gestione dei residui
Accanto alla gestione di competenza non può essere sottovalutato, nella
determinazione del risultato complessivo, il ruolo della gestione residui.
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Tale gestione, a differenza di quella di competenza, misura l'andamento e lo smaltimento dei
residui relativi agli esercizi precedenti ed è rivolta principalmente al riscontro dell'avvenuto
riaccertamento degli stessi, verificando se sussistono ancora le condizioni per un loro
mantenimento nel rendiconto quali voci di credito o di debito.
Il T.U.E.L., all'articolo 228, comma 3, dispone che "Prima dell'inserimento nel
Conto del bilancio dei residui attivi e passivi l'ente locale provvede
all'operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione delle
ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui."
In linea generale, l'eliminazione di residui attivi produce una diminuzione del
risultato di questa gestione, mentre una riduzione di quelli passivi, per il venir
meno dei presupposti giuridici, produce effetti positivi.
Proprio per ottenere un risultato finale attendibile, la Giunta ha chiesto ai propri responsabili di
servizio una attenta analisi dei presupposti per la loro sussistenza, giungendo al termine di
detta attività ad evidenziare un ammontare complessivo dei residui attivi e passivi riportati nella
tabella seguente:
IL RISULTATO DELLA GESTIONE RESIDUI
Importi
Fondo di cassa al 1° gennaio
741.324,25
Riscossioni
906.503,45
Pagamenti
1.173.710,72
474.116,98
Fondo di cassa al 31 dicembre
Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre
DIFFERENZA
Residui attivi
395.836,63
Residui passivi
619.561,78
TOTALE
250.391,83
Generalmente una corretta attività di impegno di spesa e di accertamento delle
entrate non dovrebbe dar luogo a sostanziali modifiche nei valori dei residui
negli anni successivi se si escludono eventi eccezionali e, comunque, non
prevedibili.
I residui attivi possono subire un incremento (accertamenti non contabilizzati) o
un decremento (accertamenti nulli) in grado di influenzare positivamente o
negativamente il risultato complessivo della gestione.
I residui passivi, invece, non possono subire un incremento rispetto al valore
riportato dall'anno precedente, mentre potrebbero essere ridotti venendo meno
il rapporto giuridico che ne è alla base. In tal caso si verrebbe a migliorare il
risultato finanziario.
Pertanto si può concludere che l'avanzo o il disavanzo di amministrazione può
essere influenzato dalla gestione residui a seguito del sopraggiungere di nuovi
crediti (residui attivi) e del venir meno di debiti (residui passivi) o di crediti
(residui attivi).
Volendo approfondire ulteriormente l'analisi di questa gestione, possiamo distinguere i residui
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dividendoli secondo l'appartenenza alle varie componenti di bilancio e confrontando i valori
riportati dagli anni precedenti (residui iniziali) con quelli impegnati/accertati.
SCOMPOSIZIONE ED ANALISI DELLA
GESTIONE DEI RESIDUI ATTIVI
RESIDUI INIZIALI
RESIDUI
RIACCERTATI
PERCENTUALE DI
SCOSTAMENTO
Bilancio corrente
527.963,15
525.715,97
-0,43
Bilancio investimenti
840.336,04
770.789,61
-8,28
0,00
0,00
0,00
5.834,50
5.834,50
0,00
1.374.133,69
1.302.340,08
-5,22
Bilancio movimento fondi
Bilancio di terzi
TOTALE
SCOMPOSIZIONE ED ANALISI DELLA
GESTIONE DEI RESIDUI PASSIVI
Bilancio corrente
Bilancio investimenti
Bilancio movimento fondi
Bilancio di terzi
TOTALE
RESIDUI INIZIALI
RESIDUI
RIACCERTATI
PERCENTUALE DI
SCOSTAMENTO
585.233,19
524.189,55
-10,43
1.354.657,06
1.260.156,24
-6,98
0,00
0,00
0,00
8.926,71
8.926,71
0,00
1.948.816,96
1.793.272,50
-7,98
14
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1.1.4 La gestione di cassa
Un discorso ulteriore deve essere effettuato analizzando la gestione di cassa, il cui
monitoraggio sta assumendo un'importanza strategica nel panorama dei controlli degli enti
locali.
Infatti, nel regime di Tesoreria Unica, le norme riguardanti i trasferimenti erariali ed i vincoli
imposti dal Patto di stabilità richiedono una attenta ed oculata gestione delle movimentazioni di
cassa al fine di non incorrere in possibili deficit monetari che porterebbero ad onerose
anticipazioni di tesoreria.
La verifica dell'entità degli incassi e dei pagamenti e l'analisi sulla capacità di smaltimento dei
residui forniscono interessanti valutazioni sull'andamento complessivo dei flussi assicurando
anche il rispetto degli equilibri prospettici.
Il risultato di questa gestione coincide con il fondo di cassa di fine esercizio o
con l'anticipazione di tesoreria nel caso in cui il risultato fosse negativo.
I valori risultanti dal Conto del bilancio sono allineati con il Conto del tesoriere rimesso nei
termini di legge e parificato da questa amministrazione.
IL RISULTATO DELLA GESTIONE DI CASSA
GESTIONE
RESIDUI
COMPETENZA
TOTALE
Fondo di cassa al 1° gennaio
741.324,25
Riscossioni
906.503,45
2.802.745,59
3.709.249,04
Pagamenti
1.173.710,72
2.539.075,84
3.712.786,56
474.116,98
263.669,75
737.786,73
Fondo di cassa al 31 dicembre
741.324,25
0,00
Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre
DIFFERENZA
737.786,73
La voce "Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre"
evidenzia eventuali pignoramenti effettuati presso la Tesoreria Unica e che, al
termine dell'anno, non hanno trovato ancora una regolarizzazione nelle scritture
contabili dell'ente.
Dalla tabella si evince che il risultato complessivo, al pari di quanto visto per la gestione
complessiva, può essere scomposto in due parti: una prima riferita alla gestione di competenza
ed una seconda a quella dei residui.
L'analisi dei risultati di competenza dimostra la capacità dell'ente di trasformare, in tempi brevi,
accertamenti ed impegni in flussi finanziari di entrata e di uscita e, nello stesso tempo, di
verificare se l'ente è in grado di produrre un flusso continuo di risorse monetarie tale da
soddisfare le esigenze di pagamento riducendo il ricorso ad anticipazioni di tesoreria o a
dilazioni di pagamento con addebito degli interessi passivi.
In un'analisi disaggregata, inoltre, il risultato complessivo può essere analizzato attraverso le
componenti fondamentali del bilancio cercando di evidenziare quale di esse partecipa più
15
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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attivamente al conseguimento del risultato.
I dati riferibili alla gestione di competenza del 2011 sono sintetizzati nella seguente tabella:
RISCOSSIONI E PAGAMENTI IN
CONTO COMPETENZA
Bilancio corrente
Bilancio investimenti
RISCOSSIONI
C/COMPETENZA
TOTALE
DIFFERENZA
2.356.308,31
2.212.156,74
144.151,57
251.913,82
140.281,07
111.632,75
0,00
0,00
0,00
194.523,46
186.638,03
7.885,43
2.802.745,59
2.539.075,84
263.669,75
Bilancio movimento fondi
Bilancio di terzi
PAGAMENTI
C/COMPETENZA
Un discorso del tutto analogo può essere effettuato per la gestione residui, dove occorre
rilevare che un risultato positivo del flusso di cassa, compensando anche eventuali deficienze
di quella di competenza, può generare effetti positivi sulla gestione monetaria complessiva.
RISCOSSIONI E PAGAMENTI IN
CONTO RESIDUI
RISCOSSIONI
C/RESIDUI
PAGAMENTI
C/RESIDUI
DIFFERENZA
Bilancio corrente
399.554,49
433.479,14
-33.924,65
Bilancio investimenti
501.114,46
734.994,87
-233.880,41
0,00
0,00
0,00
5.834,50
5.236,71
597,79
906.503,45
1.173.710,72
-267.207,27
Bilancio movimento fondi
Bilancio di terzi
TOTALE
RISCOSSIONI E PAGAMENTI IN CONTO COMPETENZA
RISCOSSIONI E PAGAMENTI IN CONTO RESIDUI
16
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1.2 ANALISI DELL'ENTRATA
Conclusa l'analisi del risultato finanziario complessivo e di quelli parziali,
cercheremo di approfondire i contenuti delle singole parti del Conto del bilancio analizzando
separatamente l'Entrata e la Spesa.
L'Ente locale, per sua natura, è caratterizzato dall'esigenza di massimizzare la soddisfazione
degli utenti-cittadini attraverso l'erogazione di servizi che trovano la copertura finanziaria in una
precedente attività di acquisizione delle risorse.
L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che di
quella d'investimento, costituisce il primo momento dell'attività di programmazione.
Da essa e dall'ammontare delle risorse che sono state preventivate, distinte a loro volta per
natura e caratteristiche, conseguono le successive previsioni di spesa.
Per questa ragione, l'analisi si sviluppa prendendo in considerazione dapprima le entrate,
cercando di evidenziare le modalità in cui le stesse finanziano la spesa al fine di perseguire gli
obiettivi definiti.
In particolare, l'analisi della parte Entrata che segue parte da una ricognizione sui titoli per poi
passare ad approfondire i contenuti di ciascuno di essi, attraverso una disarticolazione degli
importi complessivi nelle "categorie".
1.2.1 Analisi delle entrate per titoli
L'intera manovra di acquisizione delle risorse, posta in essere da questa
amministrazione nel corso dell'anno 2011, è sintetizzata nell'analisi per titoli riportata nella
tabella sottostante. Dalla sua lettura si comprende come i valori complessivi siano stati
determinati e, di conseguenza, quali scelte l'amministrazione abbia posto in essere nell'anno.
Nella tabella, oltre agli importi, è riportato il valore in percentuale che indica la quota di
partecipazione di ciascun titolo alla determinazione del volume complessivo delle entrate.
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011:
LE ENTRATE ACCERTATE
Entrate tributarie (Titolo I)
Importi 2011
%
2.177.094,03
54,83
Entrate per trasferimenti correnti (Titolo II)
101.404,99
2,55
Entrate extratributarie (Titolo III)
483.738,48
12,18
Entrate da alienazioni, trasferimenti di capitale e
riscossione crediti (Titolo IV)
259.113,82
6,53
Entrate da accensione prestiti (Titolo V)
750.000,00
18,89
Entrate da servizi per conto di terzi (Titolo VI)
199.548,46
5,03
TOTALE ENTRATE
3.970.899,78
100,00
17
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La prima classificazione delle entrate è quella che prevede la divisione in "titoli",
i quali richiamano la "natura" e "la fonte di provenienza" delle entrate. In
particolare:
a) il "Titolo I" comprende le entrate aventi natura tributaria per le quali l'ente ha
una certa discrezionalità impositiva attraverso appositi regolamenti, nel rispetto
della normativa quadro vigente;
b) il "Titolo II" vede iscritte le entrate provenienti da trasferimenti dallo Stato e
da altri enti del settore pubblico allargato. Esse sono finalizzate alla gestione
corrente e, cioè, ad assicurare l'ordinaria e giornaliera attività dell'ente;
c) il "Titolo III" sintetizza tutte le entrate di natura extratributaria, per la maggior
parte costituite da proventi di natura patrimoniale propria o derivanti
dall'erogazione di servizi pubblici;
d) il "Titolo IV" è costituito da entrate derivanti da alienazione di beni e da
trasferimenti dello Stato o di altri enti del settore pubblico allargato diretti a
finanziare le spese d'investimento;
e) il "Titolo V" propone le entrate ottenute da soggetti terzi sotto forma di
indebitamento a breve, medio e lungo termine;
f) il "Titolo VI" comprende le entrate derivanti da operazioni e/o servizi erogati
per conto di terzi.
Ulteriori spunti di riflessione, in particolare per comprendere se alcuni scostamenti rispetto al
trend medio siano connessi con accadimenti di natura straordinaria, possono poi essere
ottenuti confrontando le risultanze dell'anno 2011 con quelle del biennio precedente (2009 e
2010).
Nel nostro ente detto confronto evidenzia:
18
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IL RENDICONTO FINANZIARIO 2009/2011:
LE ENTRATE ACCERTATE
Entrate tributarie (Titolo I)
ANNO 2009
ANNO 2010
ANNO 2011
1.403.576,93
1.537.399,98
2.177.094,03
Entrate per trasferimenti correnti (Titolo II)
768.117,16
817.445,89
101.404,99
Entrate extratributarie (Titolo III)
459.073,09
487.057,74
483.738,48
Entrate da alienazioni, trasferimenti di capitale e
riscossione crediti (Titolo IV)
555.084,83
564.704,53
259.113,82
Entrate da accensione prestiti (Titolo V)
150.000,00
400.000,00
750.000,00
Entrate da servizi per conto di terzi (Titolo VI)
204.438,67
204.029,12
199.548,46
3.540.290,68
4.010.637,26
3.970.899,78
TOTALE ENTRATE
1.2.2 Analisi dei titoli di entrata
L'analisi condotta finora sulle entrate ha riguardato esclusivamente i "titoli" e, cioè,
le aggregazioni di massimo livello che, quantunque forniscano una prima indicazione sulle fonti
dell'entrata e sulla loro natura, non sono sufficienti per una valutazione complessiva della
politica di raccolta delle fonti di finanziamento per la quale è più interessante verificare come i
singoli titoli siano composti.
A tal fine si propone una lettura di ciascuno di essi per "categorie", cioè secondo una
articolazione prevista dallo stesso legislatore.
1.2.2.1 Le Entrate tributarie
Le entrate tributarie rappresentano una voce particolarmente importante nell'intera politica di
reperimento delle risorse posta in essere da questa amministrazione, consapevole dei riflessi
che una eccessiva pressione fiscale possa determinare sulla crescita del tessuto economico
del territorio amministrato.
Allo stesso tempo occorre tener presente che il progressivo processo di riduzione delle entrate
da contributi da parte dello Stato impone alla Giunta di non poter ridurre in modo eccessivo le
aliquote e le tariffe.
Nelle tabella sottostante viene presentata la composizione del titolo I dell'entrata con
riferimento agli accertamenti risultanti dal rendiconto 2011:
19
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IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011:
LE ENTRATE TRIBUTARIE ACCERTATE
Importi 2011
Imposte (categoria 1)
%
1.333.462,13
61,25
Tasse (categoria 2)
388.647,92
17,85
Tributi speciali (categoria 3)
454.983,98
20,90
2.177.094,03
100,00
TOTALE ENTRATE TITOLO I
Per rendere ancor più completo il panorama di informazioni, nella tabella che segue si propone
il confronto di ciascuna categoria con gli accertamenti del 2009 e del 2010.
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2009/2011:
LE ENTRATE TRIBUTARIE ACCERTATE
Imposte (categoria 1)
Tasse (categoria 2)
Tributi speciali (categoria 3)
TOTALE ENTRATE TITOLO I
ANNO 2009
ANNO 2010
ANNO 2011
1.063.457,34
1.133.392,01
1.333.462,13
325.119,59
388.602,64
388.647,92
15.000,00
15.405,33
454.983,98
1.403.576,93
1.537.399,98
2.177.094,03
Le entrate tributarie sono suddivise dal legislatore in tre principali "categorie"
che misurano le diverse forme di contribuzione dei cittadini alla gestione
dell'ente.
La categoria 01 "Imposte" raggruppa tutte quelle forme di prelievo coattivo
effettuate direttamente dall'ente nei limiti della propria capacità impositiva,
senza alcuna controprestazione da parte dell'amministrazione. La normativa
relativa a tale voce risulta in continua evoluzione. Attualmente in essa trovano
allocazione:
- l'imposta comunale sugli immobili (ICI);
- l'imposta sulla pubblicità;
- l'addizionale sul consumo dell'energia elettrica;
- l'addizionale comunale sull'imposta relativa al reddito delle persone fisiche nel
caso in cui l'ente si avvalga della facoltà di istituire il tributo;
- la compartecipazione IRPEF.
La categoria 02 "Tasse" ripropone i corrispettivi versati dai cittadini contribuenti
20
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
a fronte di specifici servizi o controprestazioni dell'ente anche se in alcuni casi
non direttamente richiesti.
Anche per questa voce di bilancio è da segnalare come la materia sia
attualmente in evoluzione con una parziale trasformazione del sistema di
acquisizione delle risorse verso il sistema tariffario.
La categoria 03 "Tributi speciali" costituisce una voce residuale in cui sono
iscritte tutte quelle forme impositive dell'ente non direttamente ricomprese nelle
precedenti.
Si segnala come il nostro ente non ha dato attuazione al Principio Contabile n.1 paragrafo 20
relativo ai "Proventi dei permessi a costruire" che non sono stati trasferiti nell'imputazione dal
Titolo IV al Titolo I.
1.2.2.2 Le Entrate da contributi e trasferimenti dello Stato, della Regione e di altri enti
pubblici
Abbiamo già segnalato nei paragrafi precedenti come il titolo II evidenzi tutte le
forme contributive, poste in essere dagli enti del settore pubblico allargato e dell'Unione
Europea nei confronti dell'ente, finalizzate ad assicurare la gestione corrente e l'erogazione dei
servizi di propria competenza.
Con l'abolizione del sistema tributario precedente la riforma fiscale dei primi
anni settanta, gli enti locali hanno visto derivare gran parte delle proprie entrate
dal sistema centrale che, nel procedere alla raccolta complessiva, disponeva la
loro redistribuzione su base locale, secondo diverse modalità susseguitesi negli
anni, ma con riferimento sempre a specifici indici tesi ad eliminare elementi
sperequativi tra zone simili presenti nel territorio nazionale.
Il ritorno in questi ultimi anni ad un modello di "federalismo fiscale" che vede le
realtà locali direttamente investite di un potere impositivo all'interno di una
regolamentazione primaria da parte dello Stato, ha determinato un progressivo
ma inesorabile processo inverso rispetto a quello sopra descritto, cioè un ritorno
alla imposizione locale con contestuale riduzione dei trasferimenti centrali.
Tenendo conto delle premesse fatte ed in attesa di nuovi indirizzi politici in grado di dare
definitiva certezza al sistema dei trasferimenti, il titolo II delle entrate è classificato secondo
categorie che misurano la contribuzione da parte dello Stato e di altri enti del settore pubblico
allargato, ed in particolare della Regione e della Provincia, all'ordinaria gestione dell'ente.
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011: LE
ENTRATE ACCERTATE PER TRASFERIMENTI
CORRENTI
Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato
(Categoria 1)
Contributi e trasferimenti correnti dalla regione
(Categoria 2)
Contributi dalla regione per funzioni delegate
(Categoria 3)
Contributi e trasferimenti da organismi comunitari e
internazionali (Categoria 4)
Contributi e trasferimenti da altri enti del settore
pubblico (Categoria 5)
TOTALE ENTRATE TITOLO II
Importi 2011
%
65.943,53
65,03
3.319,23
3,27
30.742,23
30,32
0,00
0,00
1.400,00
1,38
101.404,99
100,00
21
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
E' da precisare che alcune categorie di questo titolo, quantunque rivolte al
finanziamento della spesa corrente, prevedono un vincolo di destinazione che,
tra l'altro, è riscontrabile nella loro stessa denominazione.
Se, infatti, la categoria 01 "Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato" è
articolata in risorse per le quali non è prevista una specifica utilizzazione, non
altrettanto accade per le altre categorie e, in particolare, per quelle relative ai
trasferimenti della regione da utilizzare per finanziare specifiche funzioni di
spesa.
A tal riguardo, si pensi alle nuove funzioni in corso di trasferimento in
applicazione della "Riforma Bassanini" ed ai conseguenti riflessi in termini di
incremento delle voci di entrata di questo titolo.
Altrettanto importante può risultare la conoscenza dell'andamento delle entrate di ciascuna
categoria del titolo attraverso il confronto con gli accertamenti del 2009 e del 2010.
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2009/2011:
LE ENTRATE ACCERTATE PER TRASFERIMENTI
CORRENTI
Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato
(Categoria 1)
ANNO 2009
ANNO 2010
ANNO 2011
720.972,95
752.888,10
65.943,53
2.431,23
2.431,23
3.319,23
44.712,98
62.126,56
30.742,23
Contributi e trasferimenti da organismi comunitari e
internazionali (Categoria 4)
0,00
0,00
0,00
Contributi e trasferimenti da altri enti del settore
pubblico (Categoria 5)
0,00
0,00
1.400,00
768.117,16
817.445,89
101.404,99
Contributi e trasferimenti correnti dalla regione
(Categoria 2)
Contributi dalla regione per funzioni delegate
(Categoria 3)
TOTALE ENTRATE TITOLO II
22
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1.2.2.3 Le Entrate extratributarie
Le Entrate extratributarie (titolo III) costituiscono il terzo componente nella
definizione dell'ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento della spesa
corrente. Sono compresi in questo titolo i proventi dei servizi pubblici, i proventi dei beni
dell'ente, gli interessi sulle anticipazioni e crediti, gli utili netti delle aziende speciali e
partecipate, i dividendi di società e altre poste residuali come i proventi diversi.
Il valore complessivo del titolo è stato già analizzato. In questo paragrafo si vuole approfondire
il contenuto delle varie categorie riportate nella tabella seguente, dove viene proposto l'importo
accertato nell'anno 2011 e la percentuale rispetto al totale del titolo.
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011: LE
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE ACCERTATE
Importi 2011
%
Proventi dei servizi pubblici (Categoria 1)
294.440,96
60,87
Proventi gestione patrimoniale (Categoria 2)
104.772,38
21,66
2.535,98
0,52
Proventi per utili da aziende speciali e partecipate,
dividendi di società (Categoria 4)
11.680,00
2,41
Proventi diversi (Categoria 5)
70.309,16
14,53
483.738,48
100,00
Proventi finanziari (Categoria 3)
TOTALE ENTRATE TITOLO III
23
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E' opportuno far presente che l'analisi in termini percentuali non sempre
fornisce delle informazioni omogenee per una corretta analisi spazio-temporale
e necessita, quindi, di adeguate precisazioni.
Non tutti i servizi sono, infatti, gestiti direttamente dagli enti e, pertanto, a parità
di prestazioni erogate, sono riscontrabili anche notevoli scostamenti tra i valori.
Questi ultimi sono rinvenibili anche all'interno del medesimo ente, nel caso in cui
nel corso degli anni si adotti una differente modalità di gestione dei servizi.
La categoria 01, ad esempio, riassume l'insieme dei servizi istituzionali, a
domanda individuale e produttivi erogati dall'ente nei confronti della collettività
amministrata, ma non sempre questi vengono gestiti direttamente dall'ente. Ne
consegue che il rapporto di partecipazione della categoria 01 al totale del titolo
III deve essere oggetto di approfondimenti, in caso di scostamenti sensibili, al
fine di accertare se si sono verificati:
a) incrementi o decrementi del numero dei servizi offerti;
b) modifiche nella forma di gestione dei servizi;
c) variazioni della qualità e quantità in ciascun servizio offerto.
Inoltre l'analisi sulla redditività dei servizi deve essere effettuata considerando
anche la categoria 04 che misura le gestioni di servizi effettuate attraverso
organismi esterni aventi autonomia giuridica o finanziaria.
Ne consegue che detto valore deve essere oggetto di confronto congiunto con il
primo, cioè con quello relativo ai servizi gestiti in economia, al fine di trarre un
giudizio complessivo sull'andamento dei servizi a domanda individuale e
produttivi attivati dall'ente.
La categoria 02 riporta le previsioni di entrata relative ai beni dell'ente.
Se il dato assoluto può essere utile solo per effettuare analisi comparative del
trend rispetto agli anni precedenti, lo stesso valore, rapportato al totale del titolo
III ed espresso in percentuale, assume una valenza informativa diversa,
permettendo di effettuare anche analisi comparative con altri enti.
La categoria 03 misura il valore complessivo delle entrate di natura finanziaria
riscosse dall'ente, quali gli interessi attivi sulle somme depositate in T.U. o quelli
originati dall'impiego temporaneo delle somme depositate fuori tesoreria e
comunque finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche.
Questo valore, finora poco significativo, vista la quasi completa assoggettabilità
delle somme alle norme sulla Tesoreria Unica, sta assumendo un ruolo nuovo e
sempre più importante nei bilanci degli enti locali.
L'ultimo valore, relativo alle entrate della categoria 05, presenta una natura
residuale che, in una logica di corretta programmazione, dovrebbe non
24
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influenzare eccessivamente il totale del titolo.
All'interno della categoria possono trovare comunque allocazione anche
stanziamenti di entrate riferibili al canone per l'occupazione di spazi ed aree
pubbliche o quelle per l'installazione di mezzi pubblicitari, nel caso in cui gli enti
avessero adottato detta soluzione rispetto a quella di conservare i relativi tributi.
Nella tabella sottostante viene presentato il confronto di ciascuna categoria con i valori previsti
o accertati negli anni 2009 e 2010.
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2009/ 2011: LE
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE ACCERTATE
ANNO 2009
ANNO 2010
ANNO 2011
Proventi dei servizi pubblici (Categoria 1)
287.841,99
320.549,74
294.440,96
Proventi gestione patrimoniale (Categoria 2)
104.045,75
113.755,90
104.772,38
Proventi finanziari (Categoria 3)
2.454,41
728,87
2.535,98
Proventi per utili da aziende speciali e partecipate,
dividendi di società (Categoria 4)
2.920,00
4.380,00
11.680,00
61.810,94
47.643,23
70.309,16
459.073,09
487.057,74
483.738,48
Proventi diversi (Categoria 5)
TOTALE ENTRATE TITOLO III
1.2.2.4 Le Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da
riscossioni di crediti
Le entrate del titolo IV, a differenza di quelle analizzate in precedenza, partecipano,
insieme con quelle del titolo V, al finanziamento delle spese d'investimento e cioè
all'acquisizione di quei beni a fecondità ripetuta, utilizzati per più esercizi, nei processi produttivi
erogativi dell'ente locale.
Anche in questo caso il legislatore ha presentato un'articolazione del titolo per categorie che
vengono riproposte nella tabella seguente e che possono essere confrontate tra loro al fine di
evidenziare le quote di partecipazione dei vari enti del settore pubblico allargato al
finanziamento degli investimenti attivati nel corso dell'anno.
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IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011: LE
ENTRATE ACCERTATE DA ALIENAZIONE DI
BENI, TRASFERIMENTI DI CAPITALE, ...
Importi 2011
Alienazione di beni patrimoniali (Categoria 1)
%
31.736,24
12,25
0,00
0,00
Trasferimenti di capitale dalla regione (Categoria 3)
16.626,66
6,42
Trasferimenti di capitale da altri enti del settore
pubblico (Categoria 4)
19.700,00
7,60
191.050,92
73,73
0,00
0,00
Trasferimenti di capitale dallo Stato (Categoria 2)
Trasferimenti di capitale da altri soggetti
(Categoria 5)
Riscossione di crediti (Categoria 6)
259.113,82
TOTALE ENTRATE TITOLO IV
100,00
Un discorso a parte deve essere riservato alla categoria "Riscossione di crediti"
generalmente correlata all'intervento 10 del titolo II della spesa (Concessioni di
crediti). Anche se il legislatore ne impone la presentazione nel titolo IV
dell'entrata, in realtà questa posta partecipa in modo differente alla definizione
degli equilibri di bilancio, incidendo sul Bilancio movimento di fondi.
Proiettando l'analisi nell'ottica triennale, invece, l'andamento delle entrate, articolate nelle varie
categorie del titolo IV, evidenzia una situazione quale quella riportata nella tabella che segue:
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2009/2011: LE
ENTRATE ACCERTATE DA ALIENAZIONE DI BENI,
TRASFERIMENTI DI CAPITALE, ...
Alienazione di beni patrimoniali (Categoria 1)
Trasferimenti di capitale dallo Stato (Categoria 2)
Trasferimenti di capitale dalla regione (Categoria 3)
Trasferimenti di capitale da altri enti del settore
pubblico (Categoria 4)
Trasferimenti di capitale da altri soggetti
(Categoria 5)
Riscossione di crediti (Categoria 6)
TOTALE ENTRATE TITOLO IV
ANNO 2009
ANNO 2010
ANNO 2011
43.715,44
34.412,21
31.736,24
0,00
0,00
0,00
30.752,10
168.000,00
16.626,66
451.034,13
0,00
19.700,00
29.583,16
362.292,32
191.050,92
0,00
0,00
0,00
555.084,83
564.704,53
259.113,82
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1.2.2.5 Le Entrate derivanti da accensione di prestiti
La politica degli investimenti posta in essere da questo ente, però, non può essere
finanziata esclusivamente da contributi pubblici e privati.
Quantunque l'intera attività di acquisizione delle fonti sia stata posta in essere cercando di
minimizzare la spesa futura, in molti casi è risultato indispensabile il ricorso all'indebitamento
nelle forme riportate nella tabella seguente:
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011: LE
ENTRATE ACCERTATE DA ASSUNZIONE DI
PRESTITI
Importi 2011
%
Anticipazioni di cassa (Categoria 1)
0,00
0,00
Finanziamenti a breve termine (Categoria 2)
0,00
0,00
Assunzione di mutui e prestiti (Categoria 3)
Emissione prestiti obbligazionari (Categoria 4)
TOTALE ENTRATE TITOLO V
750.000,00
0,00
750.000,00
100,00
0,00
100,00
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Come già approfondito trattando delle altre entrate, nella successiva tabella viene riproposto
per ciascuna categoria il valore degli accertamenti registrati nell'anno 2011 e nei due esercizi
precedenti:
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011: LE ENTRATE
ACCERTATE DA ASSUNZIONE DI PRESTITI
ANNO 2009
ANNO 2010
ANNO 2011
Anticipazioni di cassa (Categoria 1)
0,00
0,00
0,00
Finanziamenti a breve termine (Categoria 2)
0,00
0,00
0,00
150.000,00
400.000,00
750.000,00
0,00
0,00
0,00
150.000,00
400.000,00
750.000,00
Assunzione di mutui e prestiti (Categoria 3)
Emissione prestiti obbligazionari (Categoria 4)
TOTALE ENTRATE TITOLO V
Le entrate del titolo V sono caratterizzate dalla nascita di un rapporto debitorio
nei confronti di un soggetto finanziatore (banca, Cassa DD.PP., sottoscrittori di
obbligazioni) e per disposizione legislativa, ad eccezione di alcuni casi
appositamente previsti dalla legge, sono vincolate, nel loro utilizzo, alla
realizzazione degli investimenti.
Il legislatore, coerentemente a quanto fatto negli altri titoli, ha previsto anche
per esso un'articolazione secondo ben definite categorie, nella quale tiene
conto sia della durata del finanziamento che del soggetto erogante.
In particolare, nelle categorie 01 e 02 sono iscritti prestiti non finalizzati alla
realizzazione di investimenti, ma rivolti esclusivamente a garantire gli equilibri
finanziari di cassa. Essi, quindi, non partecipano alla costruzione dell'equilibrio
del Bilancio investimenti ma a quello movimento di fondi.
Le categorie 03 e 04, invece, riportano le risorse destinate al finanziamento
degli investimenti e vengono differenziate in base alla diversa natura della
fonte. Nella categoria 03 sono iscritti i mutui da assumere con istituti di credito o
con la Cassa DD.PP., in quella 04 sono previste le eventuali emissioni di titoli
obbligazionari (BOC).
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1.2.2.5.1 Capacità di indebitamento residua
Il ricorso all'indebitamento, oltre che a valutazioni di convenienza economica (si
ricorda che l'accensione di un mutuo determina di norma il consolidamento della spesa per
interessi per un periodo di circa 15/20 anni, finanziabile con il ricorso a nuove entrate o con la
riduzione delle altre spese correnti), è subordinato al rispetto di alcuni vincoli legislativi.
Tra questi la capacità di indebitamento costituisce un indice sintetico di natura giuscontabile
che limita la possibilità di indebitamento per gli scopi previsti dalla normativa vigente.
l D.Lgs n. 267/2000, così come modificato dalla Legge 13 dicembre 2010 n. 220 e dal D.L. 29
dicembre 2010 n. 225, nel testo integrato dalla legge di conversione (Legge 26 febbraio 2011
n. 10), all'articolo 204 sancisce che "l'ente locale può assumere nuovi mutui e accedere ad altre
forme di finanziamento reperibili sul mercato solo se l'importo annuale degli interessi sommato
a quello dei mutui precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari
precedentemente emessi, a quello delle aperture di credito stipulate ed a quello derivante da
garanzie prestate ai sensi dell'articolo 207, al netto dei contributi statali e regionali in conto
interessi, non supera il 12 per cento per l'anno 2011, il 10 per cento per l'anno 2012 e l'8 per
cento a decorrere dall'anno 2013 delle entrate relative ai primi tre titoli delle entrate del
rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui",
ovvero il 2009.
Nella tabella sottostante è riportato il calcolo della capacità di indebitamento residuo alla data
del 01/01/2012 tenendo conto dei mutui assunti nell'anno 2011.
E' da segnalare che l'ultimo rigo della tabella propone il valore complessivo di mutui accendibili
ad un tasso ipotetico con la quota interessi disponibile.
CAPACITA' DI INDEBITAMENTO
Entrate tributarie (Titolo I) 2009
PARZIALE
1.403.576,93
Entrate per trasferimenti correnti (Titolo II) 2009
768.117,16
Entrate extratributarie (Titolo III) 2009
459.073,09
TOTALE ENTRATE CORRENTI ANNO 2009
TOTALE
2.630.767,18
12% DELLE ENTRATE CORRENTI 2009
315.692,06
Quota interessi rimborsata al 31 dicembre 2011
125.990,63
Quota interessi disponibile
189.701,43
Mutui teoricamente accendibili al tasso del 5,4%
3.512.989,44
1.3 ANALISI DELL'AVANZO / DISAVANZO 2010 APPLICATO NELL'ESERCIZIO
Prima di procedere all'analisi della spesa relativa all'esercizio 2011 è interessante
soffermarci ad analizzare l'utilizzo effettuato nel corso dell'esercizio dell'avanzo di
amministrazione.
Nelle tabelle seguenti viene presentato l'utilizzo effettuato nel corso dell'anno delle somme
accumulate negli anni precedenti. A tal proposito, si ricorda che l'avanzo determinato con il
rendiconto dell'anno precedente può essere finalizzato alla copertura di spese correnti e di
investimento.
Allo stesso modo, nel caso di risultato negativo, l'ente deve provvedere al suo recupero
attraverso l'applicazione al bilancio corrente.
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AVANZO 2010 APPLICATO NELL'ESERCIZIO
Avanzo applicato a Spese correnti
0,00
Avanzo applicato per Investimenti
108.000,00
TOTALE AVANZO APPLICATO
108.000,00
DISAVANZO 2010 APPLICATO NELL'ESERCIZIO
0,00
Disavanzo applicato al Bilancio corrente
L'utilizzo dell'avanzo nel triennio 2009/2011 è riassunto nella seguente tabella:
AVANZO 2008
AVANZO 2009
AVANZO 2010
APPLICATO NEL 2009 APPLICATO NEL 2010 APPLICATO NEL 2011
218.925,00
274.532,00
108.000,00
Si segnala come l'utilizzo dell'avanzo d'amministrazione sia avvenuto nel rispetto delle
disposizioni previste dall'art. 187 del D.Lgs. 267/2000 e, precisamente, nel seguente modo:
Numero e data Delibera
C.C. n.24 del 18/07/2011
C.C. n.38 del 29/09/2011
Applicato a:
INVESTIMENTI
INVESTIMENTI
Importo
101.000,00
7.000,00
1.4 ANALISI DELLA SPESA
La parte entrata, in precedenza esaminata, evidenzia come l'ente locale, nel
rispetto dei vincoli che disciplinano la materia, acquisisce risorse ordinarie e straordinarie da
destinare al finanziamento della gestione corrente, degli investimenti e del rimborso dei prestiti.
Nella parte seguente si intende procedere, con una logica descrittiva del tutto analoga a quella
vista per le entrate, ad una analisi delle spese.
Nei successivi paragrafi si evidenziano le modalità in base alle quali la Giunta ha destinato le
varie entrate al conseguimento degli indirizzi programmatici definiti in fase di insediamento e,
successivamente, ricalibrati nella Relazione Previsionale e Programmatica.
Per tale ragione l'esposizione proporrà, in sequenza, l'analisi degli aspetti contabili riguardanti
la suddivisione delle spese in titoli, per poi passare alla loro scomposizione in funzioni, servizi
ed interventi.
1.4.1 Analisi per titoli della spesa
La prima classificazione proposta, utile al fine di comprendere la manovra
complessiva di spesa posta in essere nell'anno 2011, è quella che vede la distinzione in titoli.
La tabella seguente riepiloga gli importi impegnati per ciascun macroaggregato, presentando,
al contempo, la rispettiva incidenza in percentuale sul totale della spesa 2011.
30
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IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011:
LE SPESE IMPEGNATE
Importi 2011
%
Spese correnti (Titolo I)
2.527.162,96
63,32
Spese in conto capitale (Titolo II)
1.034.788,55
25,93
Spese per rimborso di prestiti (Titolo III)
229.725,29
5,76
Spese per servizi per conto di terzi (Titolo IV)
199.548,46
5,00
TOTALE SPESE
3.991.225,26
100,00
I principali macroaggregati economici sono individuati nei quattro titoli che
misurano rispettivamente:
a) "Titolo I" le spese correnti, cioè quelle destinate a finanziare l'ordinaria
gestione;
b) "Titolo II" le spese d'investimento dirette a finanziare l'acquisizione di beni a
fecondità ripetuta, quali opere pubbliche, beni mobili ecc.;
c) "Titolo III" le spese da destinare al rimborso di prestiti (quota capitale);
d) "Titolo IV" le spese per partite di giro.
Allo stesso modo si evidenzia l'analisi del trend storico triennale di ciascun titolo, rappresentato
dai seguenti importi:
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2009/2011:
LE SPESE IMPEGNATE
Spese correnti (Titolo I)
ANNO 2009
ANNO 2010
ANNO 2011
2.379.231,41
2.556.318,40
2.527.162,96
Spese in conto capitale (Titolo II)
919.943,66
1.229.740,48
1.034.788,55
Spese per rimborso di prestiti (Titolo III)
204.985,58
220.703,60
229.725,29
Spese per servizi per conto di terzi (Titolo IV)
204.438,67
204.029,12
199.548,46
3.708.599,32
4.210.791,60
3.991.225,26
TOTALE SPESE
31
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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1.4.2 Analisi dei titoli di spesa
L'analisi condotta per titoli permette di ottenere delle prime indicazioni sulle scelte
dell'amministrazione, ma non è sufficiente per una valutazione complessiva della manovra
finanziaria posta in essere dalla stessa.
A tal fine l'analisi successiva favorisce una conoscenza molto più analitica del contenuto dei
titoli, avendo riguardo dei valori classificati secondo criteri diversi rispetto alla natura
economica, in modo da far meglio comprendere il risultato delle scelte e degli indirizzi strategici
posti in essere.
A tal fine procederemo all'analisi della spesa corrente e di quella per investimenti avendo
riguardo alla destinazione funzionale della stessa.
1.4.2.1 Analisi della Spesa corrente per funzioni
La Spesa corrente trova iscrizione nel titolo I e ricomprende gli oneri previsti per
l'ordinaria attività dell'ente e dei vari servizi pubblici attivati.
Per una lettura più precisa delle risultanze di bilancio si propone dapprima una sua distinzione
per funzioni.
Nelle previsioni di legge la Spesa corrente è ordinata secondo le "funzioni"
svolte dall'ente.
Proprio queste ultime costituiscono il primo livello di disaggregazione del valore
complessivo del titolo I.
In particolare, l'analisi condotta confrontando l'assorbimento di ciascuna di esse
rispetto al totale complessivo del titolo dimostra l'attenzione di una
amministrazione verso alcune problematiche piuttosto che verso altre. Tale
impostazione evidenzia gli eventuali scostamenti tra le spese infrannuali
destinate alla medesima funzione, in modo da meglio cogliere gli effetti delle
32
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scelte precedentemente effettuate e l'assetto delle stesse per il prossimo
esercizio ed evidenziando, quindi, l'orientamento dell'amministrazione nella
soddisfazione di taluni bisogni della collettività piuttosto che altri.
Nella tabella sottostante viene presentata la composizione degli impegni del titolo I della spesa
nel rendiconto annuale 2011:
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011:
LA SPESA CORRENTE IMPEGNATA PER
FUNZIONI
Funzione 1 - Amministrazione, gestione e controllo
Importi 2011
%
848.002,94
33,56
0,00
0,00
Funzione 3 - Polizia locale
159.256,63
6,30
Funzione 4 - Istruzione pubblica
356.256,58
14,10
Funzione 5 - Cultura e beni culturali
64.873,13
2,57
Funzione 6 - Sport e ricreazione
58.845,09
2,33
0,00
0,00
Funzione 8 - Viabilità e trasporti
290.006,01
11,48
Funzione 9 - Territorio ed ambiente
387.144,52
15,32
Funzione 10 - Settore sociale
362.778,06
14,36
Funzione 11 - Sviluppo economico
0,00
0,00
Funzione 12 - Servizi produttivi
0,00
0,00
Funzione 2 - Giustizia
Funzione 7 - Turismo
TOTALE SPESE TITOLO I
2.527.162,96
100,00
Allo stesso modo, si propone una analisi degli impegni per ciascuna funzione riferita all'anno
2011 ed ai due precedenti (2009 e 2010).
33
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IL RENDICONTO FINANZIARIO 2009/2011:
LA SPESA CORRENTE IMPEGNATA PER
FUNZIONI
Funzione 1 - Amministrazione, gestione e controllo
ANNO 2009
ANNO 2010
ANNO 2011
791.679,54
841.727,54
848.002,94
0,00
0,00
0,00
Funzione 3 - Polizia locale
176.674,30
173.530,84
159.256,63
Funzione 4 - Istruzione pubblica
341.660,80
354.801,42
356.256,58
Funzione 5 - Cultura e beni culturali
67.897,67
68.811,44
64.873,13
Funzione 6 - Sport e ricreazione
63.995,80
61.831,58
58.845,09
0,00
0,00
0,00
Funzione 8 - Viabilità e trasporti
242.579,01
276.221,04
290.006,01
Funzione 9 - Territorio ed ambiente
359.831,82
391.072,49
387.144,52
Funzione 10 - Settore sociale
334.912,47
387.822,05
362.778,06
Funzione 11 - Sviluppo economico
0,00
500,00
0,00
Funzione 12 - Servizi produttivi
0,00
0,00
0,00
2.379.231,41
2.556.318,40
2.527.162,96
Funzione 2 - Giustizia
Funzione 7 - Turismo
TOTALE SPESE TITOLO I
1.4.2.2 Analisi della Spesa corrente per intervento di spesa
Un ulteriore livello di indagine può essere realizzato analizzando la Spesa corrente
non più nell'ottica funzionale, quanto piuttosto cercando di comprendere la natura economica
della spesa.
A riguardo, può essere interessante conoscere quali siano stati i fattori produttivi acquistati
nell'anno 2011. In altri termini, la domanda a cui si vuole rispondere in questo paragrafo è la
seguente: "Per che cosa sono state effettuate le spese?".
La tabella che segue propone la classificazione della spesa per "intervento" facilitando, in tal
modo, la succitata lettura.
34
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011:
LA SPESA CORRENTE IMPEGNATA PER
INTERVENTI (fattori produttivi)
Personale
Importi 2011
%
624.853,25
24,73
52.714,50
2,09
1.251.766,45
49,53
0,00
0,00
Trasferimenti
393.628,52
15,58
Interessi passivi ed oneri finanziari diversi
125.990,63
4,99
73.213,41
2,90
4.996,20
0,20
Ammortamenti d'esercizio
0,00
0,00
Fondo svalutazione crediti
0,00
0,00
Fondo di riserva
0,00
0,00
Acquisto di beni di consumo e/o materie prime
Prestazioni di servizi
Utilizzo di beni di terzi
Imposte e tasse
Oneri straordinari della gestione corrente
TOTALE SPESE TITOLO I
2.527.162,96
100,00
1.4.2.3 Analisi della Spesa in conto capitale
Conclusa l'analisi della spesa corrente, intendiamo approfondire la spesa per
investimenti o in conto capitale.
Con il termine "Spesa in conto capitale" generalmente si fa riferimento a tutti
quegli oneri necessari per l'acquisizione di beni a fecondità ripetuta
indispensabili per l'esercizio delle funzioni di competenza dell'ente.
La spesa in conto capitale impegnata nel titolo II riassume, quindi, l'entità delle
somme finalizzate all'acquisizione di beni diretti ad incrementare il patrimonio
dell'ente.
35
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
Anche per questa parte della spesa possono essere sviluppate le stesse analisi in precedenza
effettuate per la parte corrente.
L'analisi per funzione costituisce il primo livello di esame disaggregato del valore complessivo
del titolo II.
Abbiamo già segnalato, trattando del titolo I della spesa, che l'analisi condotta confrontando
l'entità di spesa per funzione, rispetto al totale complessivo del titolo, evidenzia l'orientamento
dell'amministrazione nella soddisfazione di taluni bisogni della collettività piuttosto che verso
altri.
Nelle tabelle sottostanti viene presentata la composizione degli impegni del titolo II per funzione
nel rendiconto annuale 2011 e, successivamente, l'importo di ciascuna funzione è confrontato
con quelli dell'anno e dei due precedenti.
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011:
LA SPESA D'INVESTIMENTO IMPEGNATA PER
FUNZIONI
Funzione 1 - Amministrazione, gestione e controllo
Importi 2011
%
39.635,00
3,83
0,00
0,00
567,49
0,05
Funzione 4 - Istruzione pubblica
15.920,60
1,54
Funzione 5 - Cultura e beni culturali
12.500,00
1,21
Funzione 6 - Sport e ricreazione
12.959,95
1,25
0,00
0,00
705.030,00
68,13
44.178,66
4,27
203.996,85
19,71
Funzione 11 - Sviluppo economico
0,00
0,00
Funzione 12 - Servizi produttivi
0,00
0,00
Funzione 2 - Giustizia
Funzione 3 - Polizia locale
Funzione 7 - Turismo
Funzione 8 - Viabilità e trasporti
Funzione 9 - Territorio ed ambiente
Funzione 10 - Settore sociale
TOTALE SPESE TITOLO II
1.034.788,55
100,00
36
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Comune di Cernusco Lombardone (LC)
E' opportuno a tal riguardo segnalare come la destinazione delle spese per
investimento verso talune finalità rispetto ad altre evidenzia l'effetto delle scelte
strutturali poste dall'amministrazione e della loro incidenza sulla composizione
quantitativa e qualitativa del patrimonio: in presenza di scarse risorse, infatti, è
opportuno revisionare il patrimonio dell'ente anche in funzione della
destinazione di ogni singolo cespite che lo compone, provvedendo anche alla
eventuale alienazione di quelli che, per localizzazione o per natura, non sono
direttamente utilizzabili per l'erogazione dei servizi (si pensi a tal riguardo alla
alienazione degli eventuali relitti stradali o degli eventuali immobili
sdemanializzati).
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2009/2011:
LA SPESA D'INVESTIMENTO IMPEGNATA PER
FUNZIONI
Funzione 1 - Amministrazione, gestione e controllo
ANNO 2009
ANNO 2010
ANNO 2011
46.480,00
95.490,66
39.635,00
Funzione 2 - Giustizia
0,00
0,00
0,00
Funzione 3 - Polizia locale
0,00
0,00
567,49
Funzione 4 - Istruzione pubblica
82.269,00
120.126,90
15.920,60
Funzione 5 - Cultura e beni culturali
17.500,00
10.000,00
12.500,00
Funzione 6 - Sport e ricreazione
0,00
5.000,00
12.959,95
Funzione 7 - Turismo
0,00
0,00
0,00
759.322,56
994.484,62
705.030,00
14.372,10
1.993,90
44.178,66
Funzione 10 - Settore sociale
0,00
2.644,40
203.996,85
Funzione 11 - Sviluppo economico
0,00
0,00
0,00
Funzione 12 - Servizi produttivi
0,00
0,00
0,00
919.943,66
1.229.740,48
1.034.788,55
Funzione 8 - Viabilità e trasporti
Funzione 9 - Territorio ed ambiente
TOTALE SPESE TITOLO II
Interessante appare, in una diversa lettura delle risultanze, la conoscenza dell'articolazione
degli impegni per fattori produttivi. A tal riguardo, seguendo la distinzione prevista dal D.P.R. n.
194/96, avremo:
37
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IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011:
LA SPESA D'INVESTIMENTO IMPEGNATA PER
INTERVENTI (fattori produttivi)
Importi 2011
Acquisizione di beni immobili
%
963.299,85
93,09
Espropri e servitù onerose
0,00
0,00
Acquisto di beni specifici per realizzazioni in
economia
0,00
0,00
Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia
0,00
0,00
27.465,55
2,65
4.000,00
0,39
Trasferimenti di capitale
40.023,15
3,87
Partecipazioni azionarie
0,00
0,00
Conferimenti di capitale
0,00
0,00
Concessione di crediti e anticipazioni
0,00
0,00
Acquisizioni beni mobili, macchine ed attrezzature
tecnico scientifiche
Incarichi professionali esterni
TOTALE SPESE TITOLO II
1.034.788,55
100,00
1.4.2.4 Analisi della Spesa per rimborso di prestiti
Il titolo III della spesa presenta gli oneri sostenuti nel corso dell'anno per il rimborso
delle quote capitale riferiti a prestiti contratti.
L'analisi di questa voce si sviluppa esclusivamente per interventi e permette di comprendere la
composizione dello stock di indebitamento, differenziando dapprima le fonti a breve e medio da
quelle a lungo termine e, tra queste ultime, quelle riferibili a mutui da quelle per rimborso di
prestiti obbligazionari.
Nelle tabelle e nei grafici sottostanti viene presentata la ripartizione percentuale degli impegni
per intervento rispetto al valore complessivo del titolo per l'anno 2011 e, di seguito, il confronto
di ciascuno di essi con il valore dei rendiconti 2009 e 2010.
38
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IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011:
LA SPESA IMPEGNATA PER RIMBORSO
PRESTITI
Importi 2011
%
Rimborso per anticipazioni di cassa
0,00
0,00
Rimborso di finanziamenti a breve termine
0,00
0,00
Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti
229.725,29
100,00
Rimborso di prestiti obbligazionari
0,00
0,00
Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali
0,00
0,00
229.725,29
TOTALE SPESE TITOLO III
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2009/2011:
LA SPESA IMPEGNATA PER RIMBORSO PRESTITI
ANNO 2009
100,00
ANNO 2010
ANNO 2011
Rimborso per anticipazioni di cassa
0,00
0,00
0,00
Rimborso di finanziamenti a breve termine
0,00
0,00
0,00
204.985,58
220.703,60
229.725,29
Rimborso di prestiti obbligazionari
0,00
0,00
0,00
Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali
0,00
0,00
0,00
204.985,58
220.703,60
229.725,29
Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti
TOTALE SPESE TITOLO III
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1.5 ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI TRA DATI PREVISIONALI E DEFINITIVI
L'analisi fin qui condotta è stata orientata a scomporre il risultato della gestione
nelle varie componenti cercando di analizzarne le principali caratteristiche.
Nel presente paragrafo, invece, si quantificano gli scostamenti tra i dati di previsione, risultanti
dal bilancio di previsione eventualmente variato, e quelli definitivi ottenuti ex-post al termine
della gestione.
Questo confronto permette di valutare la capacità dell'ente di conseguire gli
obiettivi finanziari che lo stesso si era prefisso all'inizio dell'anno.
Consistenti scostamenti sia per l'entrata sia per la spesa permettono di
comprendere in modo ancor più approfondito il risultato finanziario di
competenza.
Con riferimento alle entrate occorre distinguere il caso in cui siano riferite al
bilancio corrente o a quello investimenti.
Nel primo caso, infatti, una scarsa capacità dell'ente di trasformare le previsioni
di bilancio in accertamenti può produrre alcuni disequilibri contabili legati al
mancato conseguimento degli obiettivi di entrate inizialmente prefissate.
Se, invece, queste differenze riguardano il bilancio investimenti, il dato pone in
evidenza una scarsa propensione alla progettazione e, quindi, di conseguenza
alla contrazione di mutui o di altre fonti di finanziamento.
Al contrario, per quanto riguarda la spesa, un valore particolarmente elevato del
tasso di variazione tra previsioni ed impegni migliora, a parità di entrate, il
risultato della gestione ma, contestualmente, dimostra l'incapacità di rispondere
alle richieste della collettività amministrata attraverso la fornitura dei servizi o la
realizzazione delle infrastrutture.
Una corretta attività di programmazione, infatti, dovrebbe garantire una
percentuale di scostamento particolarmente bassa tra previsione iniziale e
previsione definitiva riducendo le variazioni di bilancio a quegli eventi
imprevedibili che potrebbero verificarsi nel corso della gestione.
40
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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Nelle tabelle sottostanti sono riportati, prima per l'entrata e poi per la spesa, gli importi relativi a
ciascun componente del bilancio così come risultanti all'inizio dell'esercizio (in sede di
predisposizione del bilancio) e, quindi, al termine dello stesso (a seguito delle variazioni
intervenute).
Si precisa che nella tabella sottostante non viene considerato l'eventuale avanzo applicato
tanto al bilancio corrente quanto a quello investimenti; in tal modo, infatti, è possibile valutare la
reale capacità dell'ente di concretizzare, nel corso della gestione, le previsioni di entrata e di
spesa formulate all'inizio dell'anno.
Più in dettaglio avremo:
CONFRONTO TRA PREVISIONI ED
ACCERTAMENTI 2011
PREVISIONI
INIZIALI
PREVISIONI
DEFINITIVE
ACCERTAMENTI
2011
Bilancio corrente
2.719.757,00
2.813.270,00
2.782.237,50
Bilancio investimenti
1.318.637,00
1.307.397,00
989.113,82
0,00
0,00
0,00
333.000,00
333.000,00
199.548,46
4.371.394,00
4.453.667,00
3.970.899,78
Bilancio movimento fondi
Bilancio di terzi
TOTALE
CONFRONTO TRA PREVISIONI ED
IMPEGNI 2011
PREVISIONI
INIZIALI
PREVISIONI
DEFINITIVE
IMPEGNI
2011
Bilancio corrente
2.719.757,00
2.813.270,00
2.756.888,25
Bilancio investimenti
1.318.637,00
1.415.397,00
1.034.788,55
0,00
0,00
0,00
333.000,00
333.000,00
199.548,46
4.371.394,00
4.561.667,00
3.991.225,26
Bilancio movimento fondi
Bilancio di terzi
TOTALE
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
DEGLI SCOSTAMENTI
RELATIVI ALL'ENTRATA
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
DEGLI SCOSTAMENTI
RELATIVI ALLA SPESA
41
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2 LA LETTURA DEL RENDICONTO PER INDICI
2.1 INDICI DI ENTRATA
La rappresentazione dei dati in precedenza proposti, seppur sufficiente a fornire
una prima indicazione sulla composizione delle risorse dell'ente, non appare esaustiva e,
quindi, necessita di ulteriori specificazioni per una riflessione più approfondita e completa.
A tal fine può risultare interessante costruire una "batteria" di indici di struttura che, proponendo
un confronto tra dati contabili ed extracontabili, aiuti nella lettura del bilancio.
In particolare, nei paragrafi che seguono, verranno calcolati i seguenti quozienti di bilancio:

indice di autonomia finanziaria;

indice di autonomia impositiva;

indice di pressione finanziaria;

prelievo tributario pro capite;

indice di autonomia tariffaria propria;

indice di intervento erariale pro capite;

indice di intervento regionale pro capite.
Per ciascuno di essi, a fianco del valore calcolato sulle risultanze dell'anno 2011, vengono
proposti i valori ottenuti effettuando un confronto con quelli relativi ai rendiconti 2009 e 2010.
42
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2.1.1 Indice di autonomia finanziaria
L'indice di autonomia finanziaria, ottenuto quale rapporto tra le entrate tributarie
(Titolo I) ed extratributarie (Titolo III) con il totale delle entrate correnti (totali dei titoli I + II + III),
correla le risorse proprie dell'ente con quelle complessive di parte corrente ed evidenzia la
capacità di ciascun comune di acquisire autonomamente le disponibilità necessarie per il
finanziamento della spesa.
In altri termini, questo indice non considera nel bilancio corrente i trasferimenti nazionali e
regionali ordinari e straordinari che annualmente l'ente riceve e che in passato costituivano la
maggiore voce di entrata. Dobbiamo ricordare, infatti, che dopo la riforma tributaria del
1971/1973 l'Ente locale ha perso gran parte della propria capacità impositiva a favore di una
scelta politica che ha visto accentrare a livello nazionale la raccolta delle risorse e, quindi,
attraverso un sistema redistributivo dall'alto, l'assegnazione delle stesse agli enti.
Per effetto del decentramento amministrativo oggi in atto, il suesposto processo, ancora
presente nella realtà degli enti, è in corso di inversione: a cominciare dall'introduzione dell'I.C.I.,
infatti, stiamo assistendo ad un progressivo aumento delle voci di entrate non direttamente
derivanti da trasferimenti di altri enti del settore pubblico. Ne consegue la necessità di
procedere ad una lettura dell'andamento dell'indicatore in esame sottolineando come detto
valore, variabile tra 0 e 1, assuma un significato positivo quanto più il risultato si avvicina
all'unità.
Nella parte sottostante viene riportata la formula per il calcolo dell'indice ed il risultato ottenuto
sui dati del rendiconto 2011 da confrontare con quelli degli anni precedenti. Il grafico ne
evidenzia in modo ancora più chiaro l'andamento.
INDICE DI AUTONOMIA FINANZIARIA
Autonomia finanziaria =
Titolo I + III entrata
Titolo I + II + III entrata
2009
2010
2011
0,71
0,71
0,96
43
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2.1.2 Indice di autonomia impositiva
L'indice di autonomia impositiva può essere considerato un indicatore di secondo
livello, che permette di comprendere ed approfondire il significato di quello precedente (indice
di autonomia finanziaria), misurando quanta parte delle entrate correnti, diverse dai
trasferimenti statali o di altri enti del settore pubblico allargato, sia stata determinata da entrate
proprie di natura tributaria.
Il valore di questo indice può variare teoricamente tra 0 e 1, anche se le attuali norme che
regolano l'imposizione tributaria negli enti locali impediscono di fatto l'approssimarsi del risultato
all'unità.
Nella parte sottostante viene riportata la formula per il calcolo dell'indice ed il risultato ottenuto
estrapolando i dati del 2011 da confrontare con quelli degli anni precedenti. Il grafico ne
evidenzia in modo ancora più chiaro l'andamento.
INDICE DI AUTONOMIA IMPOSITIVA
Autonomia impositiva =
Titolo I entrata
Titolo I + II + III entrata
2009
2010
2011
0,53
0,54
0,79
44
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2.1.3 Indice di pressione finanziaria
Altra informazione di particolare interesse si ottiene confrontando il totale delle
entrate accertate relative ai titoli I e II con la popolazione residente.
Il rapporto che ne discende, riferito agli anni 2009, 2010 e 2011, aiuta a comprendere il livello di
pressione finanziaria a cui ciascun cittadino è sottoposto sommando la pressione diretta ed
indiretta.
INDICE DI PRESSIONE FINANZIARIA
Pressione finanziaria =
Titolo I + II entrata
Popolazione
2009
2010
2011
562,32
608,49
580,95
45
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2.1.4 Prelievo tributario pro capite
Il dato ottenuto con l'indice di autonomia impositiva, utile per una analisi
disaggregata, non è di per sé facilmente comprensibile e, pertanto, al fine di sviluppare analisi
spazio-temporali sullo stesso ente o su enti che presentano caratteristiche fisiche economiche
e sociali omogenee, può essere interessante misurare il "Prelievo tributario pro capite" che
misura l'importo medio di imposizione tributaria a cui ciascun cittadino è sottoposto o, in altri
termini, l'importo pagato in media da ciascun cittadino per imposte di natura locale nel corso
dell'anno.
Nella parte sottostante, viene riportata la formula per il calcolo dell'indice ed il risultato ottenuto
sui dati del rendiconto 2011 da confrontare con quelli degli anni precedenti. Il grafico ne
evidenzia in modo ancora più chiaro l'andamento.
INDICE DI PRELIEVO TRIBUTARIO PRO CAPITE
Prelievo tributario pro capite =
Titolo I Entrata
Popolazione
2009
2010
2011
363,43
397,26
555,10
46
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2.1.5 Indice di autonomia tariffaria propria
Se l'indice di autonomia impositiva misura in termini percentuali la partecipazione
delle entrate del titolo I alla definizione del valore complessivo delle entrate correnti, un
secondo indice deve essere attentamente controllato, in quanto costituisce il complementare di
quello precedente, evidenziando la partecipazione delle entrate proprie nella formazione delle
entrate correnti e, precisamente, l'indice di autonomia tariffaria propria.
Valori particolarmente elevati di quest'ultimo dimostrano una buona capacità di ricorrere ad
entrate derivanti dai servizi pubblici forniti o da una accurata gestione del proprio patrimonio.
Il valore, anche in questo caso espresso in termini decimali, è compreso tra 0 ed 1 ed è da
correlare con quello relativo all'indice di autonomia impositiva.
Nella parte sottostante viene riportata la formula per il calcolo dell'indice ed il risultato ottenuto
sui dati del rendiconto 2011 da confrontare con quelli degli anni precedenti. Il grafico ne
evidenzia in modo ancora più chiaro l'andamento del trend storico.
INDICE DI AUTONOMIA TARIFFARIA PROPRIA
Autonomia tariffaria propria =
Titolo III entrata
Titolo I + II + III entrata
2009
2010
2011
0,17
0,17
0,18
47
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2.1.6 Indice di intervento erariale pro capite
L'indice di intervento erariale pro capite è anch'esso rilevatore di una inversione di
tendenza nelle modalità di acquisizione delle risorse da parte dell'ente locale.
Il rapporto, proposto in una analisi triennale, misura la somma media che lo Stato eroga all'ente
per ogni cittadino residente finalizzandone l'utilizzo alle spese strutturali ed ai servizi pubblici.
INDICE DI INTERVENTO ERARIALE PRO CAPITE
Intervento erariale pro capite =
Trasferimenti statali
Popolazione
2009
2010
2011
186,68
194,54
16,81
48
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2.1.7 Indice di intervento regionale pro capite
L'indice di intervento regionale pro capite, al pari del precedente, evidenzia la
partecipazione della regione alle spese di struttura e dei servizi per ciascun cittadino
amministrato.
Anche in questo caso viene proposta una analisi storica relativa ai tre anni 2009, 2010 e 2011.
INDICE DI INTERVENTO REGIONALE PRO CAPITE
Intervento regionale pro capite =
Trasferimenti regionali
Popolazione
2009
2010
2011
12,21
16,68
8,68
49
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2.2 INDICI DI SPESA
Al pari di quanto già detto trattando delle entrate, la lettura del bilancio annuale e
pluriennale può essere agevolata ricorrendo alla costruzione di appositi indici che sintetizzano
l'attività di programmazione e migliorano la capacità di apprezzamento dei dati contabili. Ai fini
della nostra analisi, nei paragrafi che seguono verranno presentati alcuni rapporti che in questa
ottica rivestono maggiore interesse e precisamente:

rigidità della spesa corrente;

incidenza delle spese del personale sulle spese correnti;

spesa media del personale;

incidenza degli interessi passivi sulle spese correnti;

percentuale di copertura delle spese correnti con trasferimenti dello Stato;

spesa corrente pro capite;

spesa d'investimento pro capite.
50
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2.2.1 Rigidità della spesa corrente
La rigidità della spesa corrente misura l'incidenza percentuale delle spese fisse
(personale ed interessi) sul totale del titolo I della spesa. Quanto minore è detto valore, tanto
maggiore è l'autonomia discrezionale della Giunta e del Consiglio in sede di predisposizione del
bilancio.
Il valore può variare, indicativamente, tenendo conto dei nuovi limiti introdotti con la
ridefinizione dei parametri di deficitarietà, tra 0 e 0,75.
Quanto più il valore si avvicina allo 0,75 tanto minori sono le possibilità di manovra
dell'amministrazione che si trova con gran parte delle risorse correnti già utilizzate per il
finanziamento delle spese per il personale e degli interessi passivi.
Nella parte sottostante viene riportata la formula per il calcolo dell'indice ed il risultato ottenuto
sui dati del bilancio 2011 da confrontare con quello degli anni precedenti.
INDICE DI RIGIDITA' DELLA SPESA CORRENTE
Rigidità della spesa corrente =
Personale + Interessi
Titolo I Spesa
2009
2010
2011
0,31
0,29
0,30
51
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2.2.2 Incidenza degli interessi passivi sulle spese correnti
L'indice di rigidità delle spesa corrente può essere scomposto analizzando
separatamente l'incidenza di ciascuno dei due addendi del numeratore (personale e interessi)
rispetto al denominatore del rapporto (totale delle spese correnti).
Pertanto, considerando solo gli interessi passivi che l'ente è tenuto a pagare annualmente per i
mutui in precedenza contratti, avremo che l'indice misura l'incidenza degli oneri finanziari sulle
spese correnti.
Valori particolarmente elevati dimostrano che la propensione agli investimenti relativa agli anni
passati sottrae risorse correnti alla gestione futura e limita la capacità attuale di spesa.
Il grafico e la correlata tabella evidenziano l'andamento dell'indice nel triennio 2009 - 2011.
INDICE DI INCIDENZA DEGLI INTERESSI PASSIVI SULLE
SPESE CORRENTI
Incidenza II.PP. sullle spese correnti =
Interessi passivi
Titolo I spesa
2009
2010
2011
0,05
0,05
0,05
52
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2.2.3 Incidenza delle spese del personale sulle spese correnti
Partendo dalle stesse premesse sviluppate nel paragrafo precedente, può essere
separatamente analizzata l'incidenza delle spese del personale sul totale complessivo delle
spese correnti.
Si tratta di un indice complementare al precedente che permette di concludere l'analisi sulla
rigidità della spesa del titolo I.
Nella parte sottostante viene proposto il valore risultante applicando il rapporto sotto riportato al
bilancio 2011 ed ai due precedenti (2009 e 2010):
INDICE DI INCIDENZA DELLE SPESE DEL PERSONALE
SULLE SPESE CORRENTI
Incidenza del personale sulle spese correnti =
Personale
Titolo I spesa
2009
2010
2011
0,26
0,25
0,25
53
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2.2.4 Spesa media del personale
L'incidenza delle spese del personale sul totale della spesa corrente fornisce
indicazioni a livello aggregato sulla partecipazione di questo fattore produttivo nel processo
erogativo dell'ente locale.
Al fine di ottenere una informazione ancora più completa, il dato precedente può essere
integrato con un altro parametro quale quello della spesa media per dipendente.
Nella parte sottostante viene proposto il valore risultante applicando il rapporto sotto specificato
al bilancio 2011 oltre che agli anni 2009 e 2010.
INDICE DI SPESA MEDIA PER IL PERSONALE
Spesa media per il personale =
Spesa del personale
N° dipendenti
2009
2010
2011
35.691,21
34.923,48
34.714,07
54
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2.2.5 Percentuale di copertura delle spese correnti con trasferimenti dello Stato e
di altri enti del settore pubblico allargato
La "percentuale di copertura delle spese correnti con i trasferimenti dello stato e di
altri enti del settore pubblico allargato" permette di comprendere la compartecipazione dello
Stato, della Regione e degli altri enti del settore pubblico allargato alla ordinaria gestione
dell'ente.
Si tratta di un indice che deve essere considerato tenendo presente le numerose modifiche e
leggi delega in corso di perfezionamento in questo periodo.
Nella parte sottostante viene proposto il valore risultante applicando il rapporto ai valori del
bilancio 2011 ed effettuando il confronto con il medesimo rapporto applicato agli esercizi 2009
e 2010.
INDICE DI COPERTURA DELLE SPESE CORRENTI CON
TRASFERIMENTI
Copertura spese correnti con trasferimenti =
Titolo II entrata
Titolo I spesa
2009
2010
2011
0,32
0,32
0,04
55
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2.2.6 Spesa corrente pro capite
La spesa corrente pro capite costituisce un ulteriore indice particolarmente utile per
una analisi spaziale e temporale dei dati di bilancio.
Essa misura l'entità della spesa sostenuta dall'ente per l'ordinaria gestione, rapportata al
numero di cittadini.
Nella parte sottostante viene proposto il valore risultante applicando la formula sotto riportata al
bilancio 2011, 2010 e 2009.
INDICE DI SPESA CORRENTE PRO CAPITE
Spesa corrente pro capite =
Titolo I spesa
N° abitanti
2009
2010
2011
616,06
660,55
644,36
56
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2.2.7 Spesa in conto capitale pro capite
Così come visto per la spesa corrente, un dato altrettanto interessante può essere
ottenuto, ai fini di una completa informazione sulla programmazione dell'ente, con la
costruzione dell'indice della Spesa in conto capitale pro capite, rapporto che misura il valore
della spesa per investimenti che l'ente prevede di sostenere per ciascun abitante.
Nella parte sottostante viene proposto il valore ottenuto applicando il rapporto ai valori del
bilancio 2011 ed effettuando il confronto con il medesimo rapporto applicato agli esercizi 2009
e 2010.
INDICE DI SPESA IN CONTO CAPITALE PRO CAPITE
Spesa in c/capitale pro capite =
Titolo II spesa
N° abitanti
2009
2010
2011
238,20
317,76
263,84
57
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
2.3 GLI INDICI DELLA GESTIONE RESIDUI
Nei precedenti paragrafi abbiamo analizzato i principali indici della gestione di
competenza; l'analisi del risultato di amministrazione può però essere meglio compreso
cercando di cogliere anche le peculiarità della gestione residui. A tal fine, nei paragrafi che
seguono verranno calcolati i seguenti quozienti di bilancio:


indice di incidenza dei residui attivi;
indice di incidenza dei residui passivi.
2.3.1 Indice di incidenza dei residui attivi e passivi
L'indice di incidenza dei residui attivi esprime il rapporto fra i residui sorti
nell'esercizio ed il valore delle operazioni di competenza dell'esercizio medesimo.
Un valore elevato esprime un particolare allungamento dei tempi di attuazione
delle procedure amministrative e contabili della gestione delle entrate.
Riflessioni del tutto analoghe possono essere effettuate per quanto riguarda
l'indice di incidenza dei residui passivi.
L'esame comparato nel tempo e nello spazio può evidenziare delle anomalie gestionali che
devono essere adeguatamente monitorate e controllate.
INCIDENZA DEI RESIDUI ATTIVI
INDICE DI INCIDENZA DEI RESIDUI ATTIVI
Incidenza residui attivi =
Totale residui attivi
Totale accertamenti di competenza
INDICE DI INCIDENZA DEI RESIDUI PASSIVI
Incidenza residui passivi =
Totale residui passivi
Totale impegni di competenza
INCIDENZA DEI RESIDUI PASSIVI
2009
2010
2011
0,30
0,26
0,29
2009
2010
2011
0,30
0,32
0,36
58
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
2.4 INDICI DELLA GESTIONE DI CASSA
Anche per la gestione di cassa è possibile far ricorso ad alcuni indicatori in grado di
valutare le modalità con cui la cassa si modifica e si rinnova.
In particolare, il primo dei due indici, "velocità di riscossione", confrontando tra loro le entrate
riscosse con quelle accertate in competenza relativamente ai titoli I e III (tributarie ed
extratributarie), misura la capacità dell'ente di trasformare in liquidità situazioni creditorie
vantate nei confronti di terzi.
Allo stesso modo, l'indice "velocità di gestione della spesa corrente" permette di giudicare,
anche attraverso una analisi temporale, quale quella condotta attraverso il confronto di tre
annualità successive, quanta parte degli impegni della spesa corrente trova nell'anno stesso,
trasformazione nelle ulteriori fasi della spesa, quali la liquidazione, l'ordinazione ed il
pagamento.
VELOCITA' DI RISCOSSIONE DELLE ENTRATE PROPRIE
VELOCITA' DI GESTIONE DELLA SPESA CORRENTE
VELOCITA' DI RISCOSSIONE DELLE ENTRATE PROPRIE
Velocità di riscossione =
Riscossioni di competenza (Titolo I + III)
Accertamenti di competenza (Titolo I + III)
VELOCITA' DI GESTIONE DELLA SPESA CORRENTE
Velocità di gestione spesa corrente =
Pagamenti di competenza (Tit. I)
Impegni di competenza (Tit. I)
2009
2010
2011
0,81
0,82
0,85
2009
2010
2011
0,83
0,82
0,78
59
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
3 I SERVIZI EROGATI
Se l'analisi per funzione fornisce un primo ed interessante spaccato della spesa,
evidenziando come questa sia stata ripartita tra le principali attività che l'ente è tenuto a porre in
essere, ulteriori elementi di valutazione possono essere tratti da una ulteriore lettura della
spesa articolata per servizi.
Questi ultimi rappresentano, infatti, il risultato elementare dell'intera attività amministrativa
dell'ente. D'altra parte tra gli obiettivi principali da conseguire da parte dell'azienda-comune, vi è
quello di erogare servizi alla collettività amministrata. L'ente locale, infatti, si pone come
istituzione di rappresentanza degli interessi locali, come interprete dei bisogni oltre che gestore
della maggior parte degli interventi di carattere finale anche quando programmati da altri
soggetti o istituti territoriali di ordine superiore.
In linea generale, i servizi pubblici locali devono essere erogati con modalità che
ne promuovono il miglioramento della qualità ed assicurano la tutela e la
partecipazione dei cittadini-utenti.
Il ruolo del comune può essere visto, dunque, quale soggetto coordinatore di
istanze di servizi da parte dei cittadini da contemperare con le scarse risorse
finanziarie a disposizione. A ciò si aggiunge che i servizi offerti non presentano
caratteristiche del tutto analoghe, tanto che il legislatore è giunto a distinguere
tre principali tipologie:



i servizi istituzionali;
i servizi a domanda individuale;
i servizi produttivi.
Prescindendo da valutazioni particolari che verranno approfondite trattando delle
singole tipologie, potremmo dire che i servizi istituzionali si caratterizzano per
l'assenza pressoché totale di proventi diretti trattandosi di attività che, per loro
natura, rientrano tra le competenze specifiche dell'ente pubblico e, come tali,
non sono cedibili a terzi.
Al contrario i servizi a domanda individuale e, ancor più, quelli a carattere
produttivo si caratterizzano per la presenza di un introito che, anche se in alcuni
casi non completamente remunerativo dei costi, si configura come corrispettivo
per la prestazione resa dall'ente. In realtà, i servizi a domanda individuale sono
caratterizzati, generalmente, da un rilevante contenuto sociale che, ancora oggi,
ne condiziona la gestione e giustifica una tariffa in grado di remunerare solo
parzialmente i costi. Non altrettanto potremmo dire dei servizi a carattere
produttivo che, nel corso di questi anni, hanno perso quella caratteristica di
socialità per assumere un connotato tipicamente imprenditoriale.
Nei paragrafi che seguono, ripresentando una classificazione proposta nel certificato al Conto
del bilancio, vengono riportate alcune tabelle riassuntive che sintetizzano la gestione di
ciascuno di essi.
60
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
3.1 I SERVIZI ISTITUZIONALI
I servizi istituzionali sono considerati obbligatori perché esplicitamente previsti dalla
legge ed il loro costo è generalmente finanziato attingendo dalle risorse generiche a
disposizione dell'ente, quali ad esempio i trasferimenti attribuiti dallo Stato o le entrate di
carattere tributario.
Tali servizi sono caratterizzati dal fatto che l'offerta non è funzione della
domanda: ne consegue che la loro offerta da parte dell'ente deve comunque
essere garantita, prescindendo da qualsiasi giudizio sulla economicità.
All'interno di questa categoria vengono ad annoverarsi l'anagrafe, lo stato civile, la leva militare,
la polizia locale, i servizi cimiteriali, la statistica, la nettezza urbana e più in generale tutte quelle
attività molto spesso caratterizzate dall'assenza di remunerazione poste in essere in forza di
una imposizione giuridica.
Nella maggior parte dei casi si tratta di servizi forniti gratuitamente alla collettività, le cui
risultanze - con riferimento al nostro ente - sono riportate nelle tabelle che seguono. In
particolare la prima mette a confronto le entrate e le spese sostenute distintamente per
ciascuno di essi definendone il risultato (differenza entrate spese) ed il relativo grado di
copertura delle spese in percentuale.
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011:
ANALISI DEI SERVIZI ISTITUZIONALI
ENTRATA 2011
(a)
SPESA 2011
(b)
RISULTATO 2011
c=(a-b)
COPERTURA
d=(a/b)%
> Organi istituzionali
0,00
54.019,06
-54.019,06
0,00
> Amministrazione generale e servizio
elettorale
0,00
292.460,57
-292.460,57
0,00
> Ufficio tecnico
0,00
141.256,93
-141.256,93
0,00
> Anagrafe e stato civile
0,00
710,00
-710,00
0,00
> Servizio statistico
0,00
0,00
0,00
0,00
> Giustizia
0,00
0,00
0,00
0,00
> Polizia locale
0,00
159.256,63
-159.256,63
0,00
> Leva militare
0,00
0,00
0,00
0,00
> Protezione civile
0,00
0,00
0,00
0,00
> Istruzione primaria e secondaria
inferiore
0,00
356.256,58
-356.256,58
0,00
> Servizi necroscopici e cimiteriali
361,55
48.639,38
-48.277,83
0,74
0,00
8.107,57
-8.107,57
0,00
330.000,00
306.893,20
23.106,80
107,53
0,00
> Fognatura e depurazione
> Nettezza urbana
> Viabilità e illuminazione pubblica
TOTALE
0,00
290.006,01
-290.006,01
330.361,55
1.657.605,93
-1.327.244,38
61
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
La seconda tabella sintetizza le risultanze di ciascun servizio in ottica triennale, permettendo
utili confronti ed evidenziando l'andamento delle stesse nel triennio 2009 - 2011.
SERVIZI ISTITUZIONALI
TREND ENTRATA - SPESA
ENTRATA 2009
SPESA 2009
ENTRATA 2010
SPESA 2010
ENTRATA 2011
SPESA 2011
> Organi istituzionali
0,00
50.631,44
0,00
52.603,91
0,00
54.019,06
> Amministrazione generale e
servizio elettorale
0,00
283.974,08
0,00
293.150,85
0,00
292.460,57
> Ufficio tecnico
0,00
136.194,40
0,00
160.539,44
0,00
141.256,93
> Anagrafe e stato civile
0,00
736,10
0,00
708,28
0,00
710,00
> Servizio statistico
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Giustizia
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Polizia locale
0,00
176.674,30
0,00
173.530,84
0,00
159.256,63
> Leva militare
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Protezione civile
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Istruzione primaria e secondaria
inferiore
0,00
341.660,80
0,00
354.801,42
0,00
356.256,58
> Servizi necroscopici e cimiteriali
> Fognatura e depurazione
> Nettezza urbana
> Viabilità e illuminazione pubblica
TOTALE
361,55
46.918,95
568,15
45.837,53
361,55
48.639,38
30.000,00
15.393,03
23.577,79
13.612,65
0,00
8.107,57
286.055,33
277.566,86
321.700,00
307.294,53
330.000,00
306.893,20
0,00
242.579,01
0,00
276.221,04
0,00
290.006,01
316.416,88
1.572.328,97
345.845,94
1.678.300,49
330.361,55
1.657.605,93
62
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
3.2 I SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE
I servizi a domanda individuale, anche se rivestono una notevole rilevanza sociale
all'interno della comunità amministrata, non sono previsti obbligatoriamente da leggi.
Essi sono caratterizzati dal fatto che vengono richiesti direttamente dai cittadini dietro
pagamento di un prezzo (tariffa), spesso non pienamente remunerativo per l'ente ma
comunque non inferiore ad una percentuale di copertura del relativo costo, così come previsto
dalle vigenti norme sulla finanza locale.
Tale scelta rappresenta un passaggio estremamente delicato per la gestione dell'ente in quanto
l'adozione di tariffe contenute per il cittadino-utente (che comunque non possono essere
inferiori alle percentuali di copertura previste dalla vigente normativa) determina una riduzione
delle possibilità di spesa per l'ente stesso. Dovendosi, infatti, rispettare il generale principio di
pareggio del bilancio, il costo del servizio, non coperto dalla contribuzione diretta dell'utenza,
deve essere finanziato con altre risorse dell'ente, riducendo in tal modo la possibilità di
finanziare altri servizi o trasferimenti.
L'incidenza sul bilancio delle spese per i Servizi a domanda individuale attivati nel nostro ente e
le relative percentuali di copertura sono sintetizzate nella seguente tabella:
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011:
ANALISI DEI SERVIZI DOM. INDIV.LE
ENTRATA 2011
(a)
SPESA 2011
(b)
RISULTATO 2011
c=(a-b)
COPERTURA
d=(a/b)%
> Alberghi, case di riposo e di ricovero
0,00
0,00
0,00
0,00
> Alberghi diurni e bagni pubblici
0,00
0,00
0,00
0,00
> Asili nido
0,00
0,00
0,00
0,00
> Convitti, campeggi, case vacanze
0,00
0,00
0,00
0,00
> Colonie e soggiorni stagionali
0,00
0,00
0,00
0,00
> Corsi extrascolastici
0,00
0,00
0,00
0,00
> Parcheggi custoditi e parchimetri
0,00
0,00
0,00
0,00
> Pesa pubblica
0,00
0,00
0,00
0,00
> Servizi turistici diversi
0,00
0,00
0,00
0,00
> Spurgo pozzi neri
0,00
0,00
0,00
0,00
> Teatri
0,00
0,00
0,00
0,00
> Musei, gallerie e mostre
0,00
0,00
0,00
0,00
> Giardini zoologici e botanici
0,00
0,00
0,00
0,00
> Impianti sportivi
0,00
0,00
0,00
0,00
> Mattatoi pubblici
0,00
0,00
0,00
0,00
> Mense non scolastiche
0,00
0,00
0,00
0,00
> Mense scolastiche
0,00
0,00
0,00
0,00
> Mercati e fiere attrezzate
0,00
0,00
0,00
0,00
> Spettacoli
0,00
0,00
0,00
0,00
> Trasporto carni macellate
0,00
0,00
0,00
0,00
> Trasporti e pompe funebri
0,00
0,00
0,00
0,00
> Uso di locali non istituzionali
0,00
0,00
0,00
0,00
> Altri servizi a domanda individuale
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
TOTALE
63
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
L'analisi delle risultanze nel triennio 2009 - 2011 è, invece, evidenziata nella sottostante tabella:
SERVIZI A DOMANDA INDIV.LE
TREND ENTRATA - SPESA
ENTRATA 2009
SPESA 2009
ENTRATA 2010
SPESA 2010
ENTRATA 2011
SPESA 2011
> Alberghi, case di riposo e di
ricovero
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Alberghi diurni e bagni pubblici
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Asili nido
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Convitti, campeggi, case
vacanze
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Colonie e soggiorni stagionali
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Corsi extrascolastici
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Parcheggi custoditi e parchimetri
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Pesa pubblica
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Servizi turistici diversi
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Spurgo pozzi neri
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Teatri
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Musei, gallerie e mostre
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Giardini zoologici e botanici
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Impianti sportivi
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Mattatoi pubblici
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Mense non scolastiche
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Mense scolastiche
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Mercati e fiere attrezzate
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Spettacoli
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Trasporto carni macellate
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Trasporti e pompe funebri
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Uso di locali non istituzionali
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Altri servizi a domanda
individuale
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
TOTALE
64
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
3.3 I SERVIZI PRODUTTIVI
I servizi produttivi sono caratterizzati da una spiccata rilevanza sotto il profilo
economico ed industriale che attiene tanto alla caratteristica del servizio reso quanto alla forma
di organizzazione necessaria per la loro erogazione: si tratta in buona sostanza di attività
economiche relative alla distribuzione dell'acqua, del gas metano e dell'elettricità, alla gestione
delle farmacie, dei trasporti pubblici e della centrale del latte.
Per tali servizi, le vigenti norme prevedono il totale finanziamento da parte degli utenti che li
richiedono e ne sostengono integralmente il costo attraverso la corresponsione delle tariffe.
Generalmente tali servizi, anche in funzione della loro rilevanza economica e sociale, sono
soggetti alla disciplina dei prezzi amministrati.
Per effetto anche della graduale contrazione dei trasferimenti statali e della conseguente
necessità di reperimento diretto di risorse da parte dell'ente, l'erogazione di servizi produttivi
rappresenta una importante risorsa strategica per la gestione, cui attribuire la dovuta rilevanza
in termini di assetto strutturale ed organizzativo.
Nelle tabelle seguenti si riportano tutti i servizi produttivi previsti dalla normativa vigente. Per
quelli attivati nel nostro ente sono previste le entrate, le spese e le percentuali di copertura del
2011 nonché i rispettivi andamenti triennali.
IL RENDICONTO FINANZIARIO 2011:
ANALISI DEI SERVIZI PRODUTTIVI
ENTRATA 2011
(a)
SPESA 2011
(b)
RISULTATO 2011 COPERTURA
c=(a-b)
d=(a/b)%
> Acquedotto
0,00
0,00
0,00
0,00
> Distribuzione gas
0,00
0,00
0,00
0,00
> Farmacie
0,00
0,00
0,00
0,00
> Centrale del latte
0,00
0,00
0,00
0,00
> Distribuzione energia elettrica
0,00
0,00
0,00
0,00
> Teleriscaldamento
0,00
0,00
0,00
0,00
> Trasporti pubblici
0,00
0,00
0,00
0,00
> Altri servizi produttivi
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
TOTALE
SERVIZI PRODUTTIVI
TREND ENTRATA - SPESA
ENTRATA 2009
SPESA 2009
ENTRATA 2010
SPESA 2010
ENTRATA 2011
SPESA 2011
> Acquedotto
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Distribuzione gas
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Farmacie
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Centrale del latte
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Distribuzione energia elettrica
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Teleriscaldamento
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Trasporti pubblici
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
> Altri servizi produttivi
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
TOTALE
65
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
LA GESTIONE
ECONOMICO PATRIMONIALE
66
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
1 LA GESTIONE ECONOMICA
1 Il risultato economico della gestione
Il risultato economico rappresenta il valore di sintesi dell'intera gestione economica
dell'ente locale così come risultante dal conto economico.
Si tratta di un’informazione recentemente introdotta per l'ente locale che permette una lettura
dei risultati non solo in un'ottica autoritativa, ma anche secondo criteri e logiche finora proprie
solo di un'azienda privata.
In realtà l'art.55 della L.142/90 - oggi art.151 D.Lgs.267/2000 - già recitava: "i
risultati di gestione sono rilevati mediante contabilità economica e dimostrati nel
rendiconto comprendente il conto del bilancio ed il conto del patrimonio".
La norma, nel rispetto della logica propria di una legge di principi, non forniva,
però, gli strumenti operativi successivamente introdotti con l'approvazione dei
modelli ministeriali previsti nel D.P.R. 194/96.
Il "risultato economico d'esercizio", calcolato quale differenza tra proventi e
costi, permette di ottenere un primo giudizio sull'andamento dell'esercizio e
misura l'incremento o il decremento del patrimonio netto.
Partendo da questo dato e' possibile procedere ad un'analisi dei risultati parziali
al fine di meglio comprendere la sua configurazione analitica.
Con riferimento al nostro Ente il risultato economico di esercizio è pari ad € 240.129,78.
1.1.1 Il risultato della gestione
Il risultato della gestione, ottenuto quale differenza tra proventi e costi della gestione,
costituisce il primo risultato intermedio esposto nel Conto economico.
Esso rappresenta il risultato della gestione operativa dell'ente, depurato, però, degli effetti
prodotti dalle aziende speciali e partecipate.
Il valore, ottenuto sottraendo al totale della classe A) “Proventi della gestione” il totale della
classe B) “Costi della gestione” misura l'economicità di quella parte della gestione operativa
svolta in modo diretto o in economia, permettendo di avere una immediata e sintetica
percezione della efficienza produttiva interna e della correlata efficacia della azione svolta.
Nel nostro caso il risultato della gestione risulta così determinato:
PROVENTI DELLA GESTIONE
A1) Proventi tributari
Importi
2.177.094,03
A2) Proventi da trasferimenti
101.404,99
A3) Proventi da servizi pubblici
256.868,48
A4) Proventi da gestione patrimoniale
104.772,38
A5) Proventi diversi
514.657,54
A6) Proventi da concessioni di edificare
20.000,00
A7) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
0,00
A8) Variazione delle rimanenze di prodotti in corso ...
0,00
A) PROVENTI DELLA GESTIONE
3.174.797,42
67
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
COSTI DELLA GESTIONE
Importi
B9) Personale
624.853,25
B10) Acquisto di materie prime e/o beni di consumo
52.714,50
B11) Variazioni nelle rimanenze di materie prime ...
0,00
B12) Prestazioni di servizi
1.241.006,91
B13) Utilizzo di beni di terzi
0,00
B14) Trasferimenti
393.628,52
B15) Imposte e tasse
46.414,84
B16) Quote di ammortamento di esercizio
480.350,07
B) COSTI DELLA GESTIONE
RISULTATO DELLA GESTIONE
2.838.968,09
Importi
A) PROVENTI DELLA GESTIONE
3.174.797,42
B) COSTI DELLA GESTIONE
2.838.968,09
A-B) RISULTATO DELLA GESTIONE
335.829,33
1.1.2 Proventi ed oneri di aziende speciali e partecipate
Il risultato di questa gestione è stato previsto al fine di evidenziare l’andamento di quelle
attività poste in essere dall’ente indirettamente secondo le forme giuridiche previste dall’articolo
113 del D.Lgs. n. 267/2000 e successive modificazioni ed integrazioni.
PROVENTI ED ONERI DI AZIENDE SPECIALI E
PARTECIPATE
C17) Utili
Importi
11.680,00
C 18) Interessi su capitali di dotazione
0,00
C 19) Trasferimenti ad aziende speciali e partecipate
0,00
TOTALE
11.680,00
1.1.3 Risultato della gestione operativa
Il risultato della gestione operativa si ottiene sommando algebricamente al Risultato
della gestione, il totale (positivo o negativo) dei Proventi e oneri da aziende speciali partecipate.
Tale risultato sintetizza in termini quantitativi l'economicità della attività tipiche dell'ente nel loro
complesso, permettendo pertanto, una valutazione immediata in merito alla efficienza
produttiva e all'efficacia dell'azione amministrativa condotta.
Esso, tenendo conto dei risultati parziali e delle osservazioni esposte nei paragrafi precedenti,
risulta così determinato:
IL RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
a) Risultato della gestione
b) Proventi ed oneri da aziende speciali e partecipate
C) RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
Importi
335.829,39
11.680,00
347.509,33
1.1.4 Proventi ed oneri finanziari
68
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
Oltre alla gestione caratteristica dell'ente e' necessario considerare anche le altre
gestioni extracaratteristiche che possono produrre effetti particolarmente evidenti sulla
composizione del risultato economico complessivo.
Tra queste particolare importanza riveste la "gestione finanziaria" che trova allocazione nel
conto economico dell'ente in corrispondenza della classe D) “Proventi e oneri finanziari” e che
permette di apprezzare l'entità' e l'incidenza degli oneri finanziari complessivi (al netto dei
proventi finanziari) sul risultato della gestione.
IL RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
D20) Interessi attivi
Importi
2.535,98
D21) Interessi passivi
125.990,63
TOTALE
- 123.454,65
1.1.5 Proventi ed oneri straordinari
Oltre la gestione caratteristica e quella finanziaria, bisogna considerare anche
l'incidenza della gestione straordinaria sul risultato d'esercizio, ossia di tutti i componenti
straordinari positivi e negativi di reddito.
Il totale della classe E) “Proventi e oneri straordinari” evidenzia il risultato
parziale netto riferibile a questa gestione permettendo una determinazione
puntuale dell'entità in termini di valori.
Contrariamente, però, a quanto precedentemente visto, nel caso dei proventi ed
oneri straordinari, il Conto economico espone due sub - totali:
 uno relativo al totale dei componenti positivi, evidenziato dalla lettera E1,
 l'altro relativo al totale dei componenti negativi, evidenziato dalla lettera E2.
Ne consegue che il risultato della gestione straordinaria viene ad essere
determinato dalla differenza dei due sub - totali E1 - E2.
Il valore totale della classe E) e' dato dalla somma algebrica di tutti i componenti
positivi e negativi di reddito, relativi alla gestione straordinaria.
Nel nostro ente i proventi e gli oneri straordinari sono riportati nella seguente tabella:
IL RISULTATO DELLA GESTIONE STRAORDINARIA
Importi
E1) Proventi straordinari (+)
98.821,56
E2) Oneri straordinari (-)
82.746,46
RISULTATO DELLA GESTIONE STRAORDINARIA
ANALISI DELLE VOCI DELLA GESTIONE
STRAORDINARIA
E22) Insussistenze del passivo (+)
E23) Sopravvenienze attive (+)
16.075,10
Importi
61.043,64
5.956,65
E24) Plusvalenze patrimoniali (+)
31.821,27
E25) Insussistenze dell'attivo (-)
77.750,26
E26) Minusvalenze patrimoniali (-)
0,00
E27) Accantonamento per svalutazione crediti (-)
0,00
E28) Oneri straordinari (-)
4.996,20
69
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
2 LA GESTIONE PATRIMONIALE
2.1 Il risultato della gestione patrimoniale
La gestione patrimoniale nel suo complesso e' direttamente correlata con quella
economica e si propone di evidenziare non solo la variazione nella consistenza delle varie voci
dell'attivo e del passivo ma, in particolare, di correlare l'incremento o il decremento del
patrimonio netto con il risultato economico dell'esercizio, così come risultante dal conto
economico.
SITUAZIONE PATRIMONIALE
a) Attività
b) Passività
c) Patrimonio netto
Consistenza iniziale
14.968.345,06
8.663.376,47
6.304.968,59
Consistenza finale
15.511.942,05
8.966.843,68
6.545.098,37
A riguardo si ricorda che la differenza tra la consistenza finale ed iniziale del
Patrimonio Netto è uguale al risultato economico dell'esercizio.
2.2 Criteri di valutazione
I criteri di valutazione delle attività e passività patrimoniali sono previsti dall'art.230,
comma 4, D.Lgs. 267/2000.
In particolare, relativamente al nostro ente, si segnala:
Immobilizzazioni immateriali:
sono state iscritte al costo storico di acquisizione o di produzione, al netto degli ammortamenti
effettuati nel corso degli esercizi, intendendosi per costo di acquisizione l'esborso sostenuto per
acquistare all'esterno il bene e per costo di produzione la somma degli oneri relativi al
personale, ai beni ed ai servizi impiegati nella realizzazione in economia o nello sviluppo.
Immobilizzazioni materiali:




i beni demaniali acquisiti prima dell'entrata in vigore del D.Lgs.77/95 (ora sostituito dal
D.Lgs.n.267/2000) sono esposti al valore del residuo debito dei mutui ancora in estinzione,
mentre quelli acquisiti successivamente all'entrata in vigore del predetto D.Lgs.77/95 sono
valutati al costo di acquisizione o di realizzazione.
I valori sono incrementati degli importi relativi ad eventuali lavori di manutenzione
straordinaria ed esposti al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi.
I terreni acquisiti prima dell'entrata in vigore del D.Lgs.77/95 (ora sostituito dal
D.Lgs.n.267/2000) sono esposti al valore catastale rivalutato secondo le norme fiscali
ovvero, quando non e' stato possibile attribuire la rendita catastale, al valore del residuo
debito dei mutui ancora in estinzione.
Quelli acquisiti dopo l'entrata in vigore del citato decreto legislativo sono valutati al costo di
acquisizione.
I fabbricati acquisiti prima dell'entrata in vigore del D.Lgs.77/95 (ora sostituito dal
D.Lgs.n.267/2000) sono esposti al valore catastale rivalutato secondo le norme fiscali,
mentre quelli acquisiti successivamente sono iscritti al costo di acquisizione o di
realizzazione.
I valori iscritti sono incrementati degli importi relativi ad eventuali lavori di manutenzione
straordinaria ed esposti al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi.
I macchinari, le attrezzature e gli impianti sono stati iscritti al costo di acquisto, incrementati
degli importi relativi ad eventuali lavori di manutenzione straordinaria ed al netto degli
ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi.
70
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)




le attrezzature ed i sistemi informatici, gli automezzi e motoveicoli, i mobili e macchine
d'ufficio sono iscritti al costo di acquisto, incrementato degli importi relativi ad eventuali
lavori di manutenzione straordinaria ed al netto dei relativi fondi di ammortamento.
le universalità di beni sono iscritte al costo di acquisizione.
I diritti reali su beni di terzi al valore della rendita capitalizzata al tasso legale.
le immobilizzazioni in corso, sono generalmente valutate al costo di acquisizione o di
produzione del bene non ancora immesso nel ciclo di produzione/erogazione.
Partecipazioni in imprese:
sono iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie e, in assenza di esplicita previsione normativa,
sono valutate, secondo le norme del codice civile, al costo di acquisizione (valore nominale)
maggiorato degli oneri di diretta imputazione, ovvero in base al metodo del patrimonio netto.
Titoli:
sia che posseduti a titolo durevole ed esposti tra le immobilizzazioni finanziarie, sia che
posseduti a titolo di investimento temporaneo ed esposti tra le attività finanziarie che non
costituiscono immobilizzi, sono iscritti al valore nominale.
Crediti:
iscritti, in ragione della loro natura, tanto tra le immobilizzazioni finanziarie quanto tra le attività
finanziarie che non costituiscono immobilizzi, sono valutati, ai sensi del comma 4, lettera e), art.
230 del D.Lgs 267/2000, al valore nominale.
I crediti di dubbia esigibilità' sono esposti al netto del relativo fondo svalutazione.
Debiti:
sono iscritti al valore residuo. In particolare:



i debiti per mutui e prestiti a medio-lungo termine sono esposti sulla base delle quote di
capitale ancora da rimborsare, come risultante dai relativi piani di ammortamento;
i debiti per prestiti obbligazionari sono esposti secondo il valore residuo del prestito da
rimborsare alle scadenze prestabilite;
i debiti per finanziamenti a breve termine e per debiti di funzionamento sono iscritti in base
al valore ancora da restituire o liquidare al soggetto finanziatore.
Ratei e risconti:
sono stati determinati secondo il criterio di effettiva competenza economica e temporale dei
ricavi e dei costi cui afferiscono.
I criteri di valutazione sono gli stessi previsti per le singole voci di costo e di ricavo.
Per i ratei ed i risconti di durata pluriennale sono state verificate le condizioni che ne hanno
determinato l'iscrizione originaria, provvedendo ad adottare, se necessario, le opportune
variazioni.
2.3 Attività
2.3.1 Le immobilizzazioni
La classe A) “Immobilizzazioni” rappresenta, insieme alla classe B) “Attivo circolante”,
l'aggregato di maggior interesse per la valutazione complessiva del patrimonio dell'ente locale.
Essa misura il valore netto dei beni durevoli che partecipano al processo di
produzione/erogazione per più esercizi.
71
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
Il carattere permanente che contraddistingue tali beni, concorre alla determinazione del grado
di rigidità del patrimonio aziendale, condizionando in modo sensibile le scelte strategiche
dell'Amministrazione.
A tal proposito, qualora si volesse ridurre il grado di rigidità patrimoniale,
l'alienazione delle immobilizzazioni (siano esse immateriali, materiali o
finanziarie) potrebbe essere una scelta idonea nella misura in cui il flusso di
risorse da essa generato non sia volto al finanziamento di nuove opere
pubbliche (in tal caso si verrebbe a generare una semplice permutazione
patrimoniale), bensì all'incremento dell'attivo circolante (rimanenze, crediti e
disponibilità).
La classe di valori relativi alle immobilizzazioni e' ripartita in tre sottoclassi quali:
I) Immobilizzazioni immateriali
II) Immobilizzazioni materiali
III) Immobilizzazioni finanziarie
A sua volta ciascuna di esse si articolata in voci, contraddistinte dai numeri arabi, che misurano
il valore iniziale, finale e le relative variazioni, intervenute nel corso dell'esercizio, sui singoli
cespiti patrimoniali.
2.3.1.1 Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali rappresentano tutte quelle risorse intangibili che hanno
un ruolo importante per la crescita e lo sviluppo dell'attività aziendale.
In particolare vengono esposti tra i costi pluriennali capitalizzati:
- gli oneri pluriennali
- i costi per diritti e beni immateriali
Se nell'impresa privata le immobilizzazioni immateriali possono rappresentare elementi
strategici di successo, nell'ente locale l'assenza di un mercato concorrenziale sul quale
misurarsi, ne riduce notevolmente la valenza informativa.
Nelle previsioni di legge le immobilizzazioni immateriali sono costituite dalla sola voce “Costi
pluriennali capitalizzati”.
2.3.1.2 Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali accolgono l'insieme dei beni tangibili, sia mobili che
immobili, a disposizione dell'Ente e passibili di utilizzo pluriennale.
2.3.1.3 Immobilizzazioni finanziarie
Con la sottoclasse AIII) “Immobilizzazioni finanziarie” si conclude l'analisi dell'attivo
immobilizzato.
In questa sezione trovano allocazione i valori relativi a partecipazioni e conferimenti di capitali e
ad operazioni di prestito attivo a carattere durevole.
In essa trova riferimento la movimentazione di alcuni interventi del titolo II della spesa del Conto
del Bilancio quali:
72
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
08) partecipazioni azionarie;
09) conferimenti di capitale;
10) concessioni di crediti d'anticipazioni.
Gli interventi sopra riportati mostrano gli impegni assunti in relazione agli investimenti finanziari
e misurano le permutazioni dell'attivo patrimoniale dell'ente: in corrispondenza, infatti, di una
riduzione nella consistenza di cassa, si registra un contestuale incremento, di pari importo,
delle immobilizzazioni finanziarie.
2.3.2 L'attivo circolante
La seconda classe dei valori patrimoniali attivi, rinvenibile nello schema di Conto del
Patrimonio, e' costituita dall'Attivo circolante che evidenzia il valore di quelle voci patrimoniali le
quali presentano una tendenza a trasformarsi in liquidità, nel breve termine.
Il criterio di classificazione secondo la natura finanziaria permette, infatti, di distinguere tra i
beni patrimoniali quelli che, per effetto della gestione, sono soggetti a frequenti rinnovi.
La classe si distingue nelle seguenti sottoclassi:
I) Rimanenze
II) Crediti
III) Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzi
IV) Disponibilità liquide
L'elencazione sopra riportata, che segue la logica finanziaria decrescente, come d'altro canto
l'intera struttura del Conto del Patrimonio, propone le poste di bilancio secondo la rispettiva
velocità di trasformazione in liquidità.
2.3.2.1 Crediti
La classe BII) “Crediti” accoglie i crediti di natura commerciale o di altra natura non
rientranti nella casistica prevista nelle immobilizzazioni finanziarie.
2.3.2.2 Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzi
La voce, compresa all'interno della sottoclasse B III) dell'attivo patrimoniale, rappresenta
la consistenza finale, in termini di valore, del portafoglio titoli temporaneamente detenuti
dall'ente e che, per tale ragione, non costituiscono immobilizzazioni finanziarie.
2.3.3 Le disponibilità liquide
Con la sottoclasse B IV) “Disponibilità liquide” si chiude l'attivo circolante.
Essa misura il valore complessivo di tutte quelle attività correnti che si presentano direttamente
sotto forma di liquidità o che hanno la capacità di essere trasformate in moneta di conto in
brevissimo tempo (es. depositi bancari).
Si può ritenere che il concetto di Disponibilità liquide sia associabile a quello dei Fondi liquidi,
formati, ai sensi del documento 14 del C.N.C.D.C.e R., da denaro, valori in cassa, assegni e
depositi bancari e/o postali.
Partendo da questo assunto e consapevole della diversa normativa presente al momento
dell'emanazione dei modelli in merito alla tesoreria unica , il legislatore aveva previsto due
differenti sottovoci che, andrebbero lette come segue:
73
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
1) Fondo di cassa che costituisce il valore di "fondo" pari all'importo complessivo delle
disponibilità liquide depositate presso il tesoriere dell'ente così come individuato ai sensi degli
articoli 208 e seguenti del D.Lgs.267/2000.
2) Depositi bancari che rappresenta il valore complessivo delle disponibilità eventualmente
detenute presso istituti di credito fuori dalla Tesoreria Unica nei casi previsti dalla normativa
vigente.
2.3.4 I ratei ed i risconti attivi
I ratei ed i risconti trovano origine da operazioni di gestione corrente che si sviluppano
su due esercizi successivi.
Il valore contabile relativo all'operazione, essendo la stessa riferibile pro-quota a due distinti
periodi, nel rispetto del principio di competenza economica, deve essere scisso ed attribuito
separatamente ad entrambi.
Pur riferendosi ad operazioni che, come detto, si sviluppano su due o più
esercizi consecutivi, esiste una profonda differenza tra ratei e risconti attivi
sintetizzabile in:

con i ratei attivi si effettuano rettifiche di imputazione a valori numerari
presunti, ossia si anticipano economicamente e contabilmente quote di
ricavo che si manifesteranno finanziariamente nel periodo successivo. I ratei
attivi sono, dunque, valori relativi a ricavi da sommare a quelli già rilevati in
corso d'anno, perchè riferibili all'esercizio in corso

con i risconti attivi si effettuano rettifiche di storno indistinte a valori numerari
certi, ossia si rinviano economicamente e contabilmente al futuro quote di
costo che si sono manifestate economicamente nel periodo considerato.
I risconti attivi sono valori relativi a costi da sottrarre a quelli rilevati in corso
d'anno, perchè riferibili all'esercizio successivo.
2.4 Passività
2.4.1 Il patrimonio netto
Il patrimonio netto misura il valore dei mezzi propri dell'ente, ottenuto quale differenza
tra le attività e le passività patrimoniali.
Il comma 2 dell'art.230 del D.Lgs.267/2000 lo definisce quale "consistenza netta della
dotazione patrimoniale" e dimostra come anche la volontà del legislatore sia stata quella di
riconoscere a questa fondamentale posta del Conto del Patrimonio, un ruolo di risultato
differenziale tra componenti positivi e negativi.
Il "patrimonio netto" e', cioè, un valore: esso può essere determinato solo considerando il
capitale nell'aspetto quantitativo e monetario e, pertanto, non e' associabile ad un bene ne'
trova univoco riscontro tra le attività patrimoniali
Il Patrimonio netto e' il risultato del confronto tra l'insieme dei valori attivi e
passivi del patrimonio, così come determinati in chiusura d'esercizio.
Una eventuale differenza positiva tra attività e passività identifica un netto
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
patrimoniale positivo denominato, appunto, "patrimonio netto". Al contrario una
eventuale differenza negativa mostra un "deficit patrimoniale".
A riguardo e' opportuno precisare che nella logica della contabilità economico patrimoniale, il risultato economico della gestione, così come evidenziato nel
Conto Economico, misura la variazione del netto patrimoniale per effetto
dell'insieme di operazioni ordinarie e straordinarie compiute nel corso del
periodo.
Nella impostazione voluta dal legislatore per gli Enti locali, invece, il patrimonio
netto viene presentato distinguendo le risultanze in base alla loro natura
giuridica.
La scelta, anche se può sembrare non esaustiva per una corretta
rappresentazione economico patrimoniale dei fatti di gestione, e' compatibile
con la tradizionale impostazione giuscontabile di classificazione e di
inventariazione dei beni.
Proprio per evitare una brusca interruzione con le logiche di presentazione del
patrimonio utilizzate in passato, il legislatore ha ritenuto opportuno evidenziare
quanta parte del netto patrimoniale e' riferibile alla gestione dei beni demaniali e
quanta, invece, al patrimonio disponibile o indisponibile dell'ente.
In sostanza il patrimonio netto di fine esercizio viene esposto distinguendo le
somme direttamente imputabili ai beni demaniali dalle restanti imputabili ai beni
patrimoniali disponibili e indisponibili.
Come il patrimonio netto e' determinato dalla differenza tra attivo e passivo,
anche le colonne intermedie (variazioni da c/finanziario e da altre cause) che
conciliano il dato di inizio con quello di fine anno saranno calcolate con lo stesso
criterio.
2.4.2 I conferimenti
La classe B) “Conferimenti” rappresenta il valore complessivo dei trasferimenti dallo
Stato, dalla Regione, dalle Province, da altri enti del settore pubblico allargato e da privati,
finalizzati alla realizzazione di investimenti o, più in generale, all'acquisizione di beni a
fecondita' ripetuta che determinano un incremento patrimoniale dell'Ente.
Nelle tabelle sottostanti sono riportati i risultati della gestione nell'esercizio.
CONFERIMENTI
Valori
Da trasferimenti in c/capitale
Da concessioni di edificare
INCREMENTI
DECREMENTI
VALORE FINALE
DELL'ESERCIZIO DELL'ESERCIZIO
2.504.995,23
36.326,66
237.928,91
2.303.392,98
2.727.120,49
171.050,92
244.138,62.
2.654.032,79
VALORE INIZIALE
2.4.3 I debiti
I debiti, come noto, rappresentano obbligazioni a pagare una determinata somma a
scadenze prestabilite. Essi vengono esposti in bilancio in corrispondenza della classe C)
“Debiti” del passivo patrimoniale e sono articolati in 7 sottoclassi.
75
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
Il criterio applicato dal legislatore per la loro esposizione in bilancio e' quello della
classificazione per natura. Detta scelta, se da un lato permette un più facile raccordo con le
risultanze del Conto del Bilancio, dall'altro non permette valutazioni in merito alla loro scadenza,
alla natura del creditore, alle eventuali garanzie che li assistono, ecc.
Debiti
SALDO INIZIALE
3.431.260,75
SALDO FINALE
4.009.417,91
VARIAZIONI
578.157,16
2.4.4 I ratei ed i risconti passivi
Al pari di quanto già visto nel paragrafo relativo ai ratei ed ai risconti attivi, al quale si
rimanda per le considerazioni generali, nel presente paragrafo si ripropongono dapprima in
modo aggregato e poi analizzando le singole voci i ratei e risconti passivi.
2.5 I conti d'ordine
Secondo la definizione rinvenibile nel documento n. 12 dei principi contabili dei C.N.D.C.
e R. i conti d'ordine "costituiscono delle annotazioni di corredo della situazione patrimoniale e
finanziaria esposta dallo stato patrimoniale ma non costituiscono attività e passività in senso
stretto."
Esistono, infatti, eventi di gestione che non generano effetti immediati e diretti sulla attuale
struttura quali - quantitativa del patrimonio e, pertanto, non vengono rilevati dal sistema
contabile. Tuttavia, al fine di arricchire le informazioni contenute nel Conto del Patrimonio,
attraverso le rilevazioni dei sistemi impropri che alimentano i conti d'ordine, essi trovano
separata evidenziazione.
La finalità delle informazioni prodotte dai sistemi impropri di rilevazione, è di integrare e
completare le informazioni della contabilità ordinaria, evidenziando quegli eventi gestionali che
potrebbero avere particolare importanti sul patrimonio dell'ente in esercizi successivi.
Tali fatti gestionali, riconducibili ad operazioni in corso di perfezionamento, possono assumere
un ruolo fondamentale nella valutazione complessiva degli equilibri economici, finanziari e
patrimoniali dell’Ente, costituendo uno strumento contabile indispensabile per dare trasparenza
all’azione svolta.
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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CONTO DEL PATRIMONIO
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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79
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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80
Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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DAL FINANZIARIO ALL’ECONOMICO
RACCORDO FRA CONTABILITA’ ECONOMICA
E CONTABILITA’ PATRIMONIALE
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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RELAZIONE SULLO STATO DI
ATTUAZIONE DELL’ATTIVITA’
PROGRAMMATA
(ART.151 D.Lgs.267/2000)
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
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SERVIZIO TERRITORIO
LAVORI PUBBLICI
RIQUALIFICAZIONE TRATTO NORD DI VIA A. STOPPANI
Sono stati ultimati i lavori relativi al riassetto del tratto terminale di via A. Stoppani (direzione
Pagnano) cofinanziati dalla Regione Lombardia con i fondi POR FESR 2007 – 2013.
1. SVILUPPO RETE CICLABILE SOVRACOMUNALE – LOTTO A
Sono in corso di realizzazione i lavori di estensione della rete ciclabile in Via San Dionigi sino alla
confluenza con Via C. Porta.
2. COLLEGAMENTI VIARI E CICLOPEDONALI CON LA FRAZIONE DI PAGNANO
Sono regolarmente in corso i lavori di formazione della pista ciclabile nella zona del centro sportivo
(vedi appalto in capo al Comune di Merate).
3. RIQUALIFICAZIONE EX – MAGAZZINO SCALO MERCI F.S.
A fronte della disponibilità del “progetto definitivo” d’intervento approvato nel marzo 2011, è stata
formalizzata con la Regione Lombardia l’istanza di concessione di un contributo sui fondi residui
POR FESR 2007 – 2013; a tale proposito il predetto intervento è stato individuato quale priorità n. 3
nell’ambito dell’intera Provincia di Lecco con concrete possibilità di finanziamento.
Sempre riguardo il cofinanziamento dell’opera verranno parimenti riavviati i contatti per la
sottoscrizione di apposito “Accordo di Programma” con i Comuni di Merate e Montevecchia.
4. AMPLIAMENTO LOCULI CIMITERIALI
Sono in corso di ultimazione i lavori di costruzione del nuovo corpo loculi (vedi disponibilità di n.
140 posti per tumulazione).
5. RIFACIMENTO PONTE SUL TORRENTE MOLGORA (VIA ROMA)
A seguito della definizione della procedura di appalto dei lavori, nel gennaio del corrente anno si è
dato avvio ai lavori con opere finalizzate al rialzo degli argini ed allo spostamento dei sottoservizi
che comporteranno temporanee interruzioni della viabilità su Via Roma.
Seguiranno, come da cronoprogramma approvato, le seguenti fasi:
 Demolizione e successiva ricostruzione del ponte a partire dal giugno 2012 con interruzione
totale della viabilità da e per il centro storico.
 Collaudo dell’opera e riapertura della viabilità entro agosto 2012.
6. ALTRE OPERE PUBBLICHE
a) Si è provveduto all’esecuzione dei rappezzi di pavimentazione sulla viabilità urbana dettati
dell’esigenza di garantire la dovuta sicurezza per la percorribilità viaria e pedonale; gli interventi
hanno interessato le Vie Cavalieri di Vittorio Veneto/Resegone/Monza.
b) Riguardo la pubblica illuminazione è stata definita la programmazione di riqualificazione
dell’impianto nel comparto “Case Rosse di via Monza angolo via Balbo” al fine di completare
tutte le opere di sistemazione esterna; tale opera è pure connessa con l’interramento della linea
b.t. ENEL il cui iter procedurale risulta già avviato.
c) Relativamente alla pubblica illuminazione si è provveduto alla sostituzione dei centri luminosi
nel parcheggio F.S. di Via Rusca.
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
URBANISTICA
Correlato all’attuazione delle previsioni del vigente P.G.T. è stato formalizzato l’affidamento
dell’incarico professionale per l’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione e la determinazione del
valore delle aree destinate a servizi pubblici oggetto di monetizzazione; saranno pertanto avviate le
procedure per l’approvazione dei nuovi valori.
VIABILITA’ PROVINCIALE
Riguardo la definizione delle soluzioni viabilistiche inerenti la desemaforizzazione dell’incrocio tra la
S.P. 342 DIR e la S.P. 54 è stato riavviato il confronto con la Provincia di Lecco; l’Amministrazione
Comunale intende infatti raggiungere un’intesa per risolvere le criticità attuali salvaguardando nel
contempo l’esigenza di garantire un’adeguata mobilità pedonale e ciclistica per i residenti attraverso la
realizzazione di un nuovo sottopasso.
Quanto sopra ha portato alla redazione di un progetto preliminare da parte della Provincia di Lecco e alla
ricerca di nuove fonti di finanziamento (vedi fondi residui POR FESR 2007 – 2013 della Regione
Lombardia).
Seguirà la presentazione dello studio progettuale e la definizione del cronoprogramma procedurale
conseguente.
PATTO DEI SINDACI
L’azione dell’Amm. Comunale si è concretizzata attraverso l’accordo di partenariato siglato con il
Comune di Robbiate per la partecipazione al bando 2011 della Fondazione Cariplo avente per oggetto:
“la promozione della sostenibilità energetica nei Comuni piccoli e medi”.
L’avvenuto buon esito del bando con la concessione del contributo in misura di €. 30.000 ha portato
all’avvio delle procedure di redazione del P.A.E.S. (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) sulla base
dell’incarico conferito dal Comune di Robbiate in qualità di Ente Capofila.
Detto piano sarà adottato entro il novembre prossimo.
SERVIZI SOCIALI
Le ore di servizio dell’Assistente Sociale sono state 24, delle quali 6 settimanali dedicate all’apertura al
pubblico.
E’ continuato il conferimento all’Azienda Speciale Retesalute della gestione dei seguenti servizi:
 attività riguardanti i minori in situazione di pregiudizio sottoposti a provvedimento dell’Autorità
Giudiziaria
 raccordo con l’ASL e con i Comuni per gli inserimenti nei Centri Diurni per Disabili e gestione
dell’erogazione dei contributi secondo le annuali decisioni dell’Assemblea dei Sindaci
 interventi atti ad assicurare l’integrazione lavorativa delle fasce deboli del mercato del lavoro
 interventi atti ad assicurare alle persone anziane o con disabilità l’ospitalità temporanea a fronte
di emergenze familiari o personali
 servizio di Teleassistenza
 raccordo con il Dipartimento di salute mentale dell’Azienda Ospedaliera per gli interventi sociali
a favore delle persone con problemi psichiatrici
 istituto della comunicazione preventiva
 servizio di Assistenza Domiciliare alle persone anziane o con ridotta capacità di azione
 raccordo con il Dipartimento Fragilità degli interventi di assistenza tutelare domiciliare a favore
delle persone anziane o disabili
 servizio di Assistenza Domiciliare Minori
 servizio di Assistenza Scolastica agli alunni con disabilità
 Centro pomeridiano comunale
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)

Progetti territoriali che rispondono alle finalità delle cosiddette leggi di settore (Cantieri Giovani
e Immigrati).
Nel corso del 2011 sono stati assicurati i seguenti servizi e interventi:
AREA MINORI
I minori sottoposti a Decreto dell’Autorità Giudiziaria sono stati 8, dei quali 1 ricoverato in comunità con
la madre, 1 in affido e 3 seguiti da educatori a domicilio.
3 minori hanno usufruito del servizio di Assistenza Domiciliare.
4 hanno usufruito dello spazio neutro per incontrare il genitore non affidatario
E’ stata evasa una pratica concernente un minore che si è sottratto all’obbligo scolastico.
Il Centro pomeridiano ha continuato la sua attività a favore degli alunni della scuola primaria. Fino a
giugno è stato aperto il mercoledì dalle 14,40 alle 16,10 e ha avuto 28 iscritti. Vi hanno operato 2
educatrici e 4 volontari. Da ottobre è aperto dalle 14,30 alle 16,30 per gli alunni delle quarte e quinte
della scuola primaria e delle prime della secondaria, e ha avuto 22 iscritti.
Per quanto riguarda il Cantiere Giovani di Retesalute sono continuate le attività nelle scuole rivolte ad
alunni stranieri (7 alla scuola primaria e 4 alla secondaria) e la collaborazione con l’Istituto comprensivo
al fine di far emergere e prendere in carico situazioni a rischio; 2 alunni della secondaria hanno usufruito
del progetto Dire Fare Crescere, destinato a ragazzi della secondaria di 1° grado con qualche difficoltà,
per i quali però si ritiene non idoneo un intervento individuale.
Sono continuati sia il Piedibus (per gli alunni della Primaria) sia il pre-scuola (per gli alunni della
Secondaria)
Come avviene dal 2003, è stata stipulata una convenzione con la Parrocchia San Giovanni Battista
(concessione di spazi e contributo economico) per l’organizzazione dell’Oratorio Estivo.
E’ stato organizzato con il Comune di Osnago un centro estivo della durata di 3 settimane che ha
registrato un totale di 39 presenze.
AREA DISABILI
5 persone hanno frequentato Centri Diurni.
1 persona ha frequentato una cooperativa sociale.
1 persona ha usufruito del Servizio Assistenza Domiciliare.
Come da Protocollo d’intesa tra Comune e Istituti scolastici, sono stati attivati 5 interventi di assistenza
educativa scolastica per alunni disabili, 3 dei quali iscritti alla scuola potenziata.
Una persona ha usufruito del Servizio di Assistenza Domiciliare.
E’ stato erogato un Buono Disabili.
Il servizio di trasporto garantito dall’Associazione VO.CE. ( Convenzione annuale) ha assicurato
l’accompagnamento continuativo di 7 persone a Centri Diurni, strutture specialistiche, piscina,
cooperativa.
E’ stato concesso il patrocinio, consistente nell’utilizzo di locali della scuola primaria, alla Cooperativa
PASO per l’organizzazione di un centro estivo per ragazzi autistici, e all’Associazione AGAPH per la
realizzazione di un corso di teatro rivolto soprattutto a ragazzi disabili.
AREA ADULTI
C’è stato 1 intervento volto a risolvere un’emergenza abitativa.
Vi sono stati contatti e collaborazioni con l’Associazione L’Altra Metà del Cielo, il Centro Aiuto alla
Vita e la Caritas, che si sono occupati anche di nostri concittadini (rispettivamente: 5, 15 e 17 famiglie).
27 famiglie hanno avuto accesso al Fondo Sostegno Affitto.
Vi è stata collaborazione con il CPS di Merate, in particolare per la gestione di 2 casi.
E’ continuato presso la nostra Biblioteca un tirocinio lavorativo, e un altro è cominciato presso la
Piattaforma ecologica.
Sono state rinnovate le convenzioni con 3 Centri di Assistenza Fiscale.
Sono state espletate pratiche per 3 Borse Sociali Lavoro.
Sono stati erogati 9 contributi straordinari, di cui 7 a famiglie con figli minori.
Al Bando per la concessione di contributi economici a famiglie colpite dalla crisi hanno partecipato 4
persone, una sola delle quali però è risultata avere i requisiti per l’erogazione del contributo.
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
I 2 corsi di italiano per stranieri organizzati in Biblioteca hanno avuto 16 nostre concittadine iscritte.
E’ stato siglato con l’Azienda Ospedaliera e il Consorzio Consolida un Protocollo d’Intesa per la
realizzazione di un programma di Residenzialità Leggera, destinato a persone con patologia psichiatrica
che hanno concluso un periodo di riabilitazione specifico.
AREA ANZIANI
L’Assistente Sociale ha effettuato circa 30 visite domiciliari e seguito 6 pratiche per il ricovero in regime
di pronto intervento, 1 per il ricovero di sollievo e 4 per il Buono Sociale Anziani.
Il servizio di Assistenza domiciliare è stato utilizzato da 7 persone.
2 persone hanno frequentato Centri Diurni Integrati.
Il servizio di Teleassistenza ha avuto 18 iscritti.
8 persone hanno usufruito del servizio di consegna, nella propria abitazione, di un pasto caldo.
Il servizio di trasporto assicurato dall’Associazione VO.CE. ha permesso l’accompagnamento a ospedali
e strutture specialistiche.
L’Associazione Culturale e Ricreativa di Promozione Sociale (Convenzione annuale) ha gestione del
Centro Anziani. Aperto tutti i pomeriggi dalle 15 alle 19, ha visto la frequenza di numerosi anziani (in
maggioranza uomini) per attività soprattutto ricreative. L’Associazione ha anche organizzato, come da
convenzione, corsi di ginnastica dolce.
E’ stata rinnovata la convenzione con l’Istituto Geriatrico Frisia di Merate per il ricovero degli ospiti al
fine di ottenere posti letto a tariffa convenzionata.
Sono stati inviati fiori ai cittadini ultranovantenni in occasione del loro compleanno.
SERVIZIO TRIBUTI
I.C.I.
L’importo accertato a titolo di Imposta Comunale sugli Immobili ammonta ad € 740.000,00 ed incassato
al 31.12.2011 è pari ad € 669.368,95.
Nel periodo giugno – luglio sono pervenute n. 18 dichiarazioni I.C.I. relative all’anno 2010 e nel mese di
ottobre ne sono pervenute altre n. 19.
I.C.I. QUOTE ARRETRATE
L’importo al 31.12.2011 è pari ad € 32.000,00 di cui € 20.217,00 per attività di accertamento.
Nell’anno 2011 sono stati emessi n. 95 avvisi.
TARSU.:
La tassa smaltimento rifiuti accertata per l’anno 2011 è pari ad € 330.000,00 oltre alle addizionali.
La tassa smaltimento rifiuti accertata per le annualità dal 2006 al 2010 dovuta ad attività di verifica e
controllo è pari ad € 15.000,00 oltre alle addizionali.
Entrambi i ruoli sono stati riscossi in quattro rate con scadenza 30.06.2011 - 31.07.2011 - 30.09.2011 31.10.2011.
PUBBLICITA’ E DIRITTO D’AFFISSIONE:
L’importo accertato per l’anno 2011 è pari ad € 33.058,00.
La Società AIPA S.p.A. di MILANO è risultata aggiudicataria della concessione del servizio in
argomento per il periodo 01.01.2011 – 31.12.2013.
SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE
Sempre maggiori sono le funzioni attribuite alla Polizia Locale (polizia amministrativa e commercio,
polizia giudiziaria, polizia stradale, pubblica sicurezza) e comportano una continua attenzione
all'evoluzione e al cambiamento delle normative vigenti per dare risposte certe e corrette al sorgere di
specifiche problematiche.
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
L’Ufficio di Polizia Locale è composto da n. 3 unità. Dal 1° settembre 2011, l’Agente Perri Carlo si è
trasferito in mobilità presso il Comune di Suisio (BG). Sono state attivate immediatamente le procedure
previste per la Sua sostituzione ripristinando l’organico dell’Ufficio con l’Agente De Vito Lino in
servizio presso il Comune di Cernusco Lombardone dal 1° dicembre 2011.
Coerentemente con le indicazioni di programma definite dalla Giunta ed in considerazione del fatto che
le attività di Polizia Locale costituiscono atto dovuto per legge, l’operatività degli Agenti ha come
obiettivo quello di garantire un capillare controllo del territorio e stabilizzare il senso di sicurezza dei
cittadini. L’efficacia nel perseguimento di tale scopo è favorita dall’impegno che il personale con
qualifica di polizia pone nell’esecuzione delle mansioni assegnate.
L'Ufficio di Polizia Locale rilascia regolarmente autorizzazioni di Polizia Amministrativa
(occupazione suolo pubblico, manifestazioni ciclistiche e/o podistiche, manifestazioni varie) ed effettua
gli accertamenti relativi agli artigiani e per le verifiche anagrafiche.
Nell’attività di Polizia Giudiziaria è proseguito il servizio di ricezione di denunce di smarrimento e/o
furto di documenti personali e di furti di autoveicoli o di furti generici. Questa attività è molto apprezzata
dalla cittadinanza perché consente la denuncia il loco evitando di recarsi presso la locale caserma dei
Carabinieri di Merate.
È particolarmente segnalato, da parte della popolazione, agli uffici di Polizia Locale il problema
dell’accattonaggio molesto presso le intersezioni semaforiche, favorite dalla vicinanza della stazione
ferroviaria che consente ai questuanti, tutti di etnia ROM e provenienti dalla Romania, facile accesso al
paese. Le modalità di accattonaggio mettono a repentaglio la propria e altrui sicurezza camminando in
mezzo alle corsie dei veicoli in movimento. Le persone mendicanti vengono abitualmente allontanate
verbalmente ma senza risultati. Quando ritornano alla loro attività vengono denunciate all’Autorità
Giudiziaria ai sensi dell’art.650 c.p. (inosservanza ad un ordine legalmente dato dall’autorità di pubblica
sicurezza). Nel corso dell’anno 2011 sono state fatte 70 denunce.
Nell'attività di Polizia Stradale, oltre all'attività di prevenzione, primaria rispetto all'attività di
repressione al riscontro di violazioni delle norme relative al Codice della Strada, nell’anno 2011 sono
stati redatti complessivamente 1.134 verbali di contestazione alle norme del Codice della Strada.
L’importo nominale complessivo corrisponde a € 96.892,00. Le arterie stradali dove maggiori si
riscontrano le violazioni da parte degli automobilisti sono: via Stoppani, via Rusca e via Lanfritto
Maggioni.
Nello specifico:
 335 violazioni accertate per limitazioni alla sosta in generale;
 42 violazioni accertate per la sosta sugli spazi riservati agli invalidi;
 270 violazioni accertate relative all’inosservanza delle zone disco previste nelle aree di sosta
comunali.
Si riscontra una drastica riduzione degli interventi per il rilievo di sinistri stradali che sono stati 6 nel
corso dell’anno.
Nei controlli abituali sono stati effettuati sequestri e fermi amministrativi di veicoli oltre a numerosi ritiri
di patenti di guida.
In occasione delle manifestazioni a carattere locale e/o sovracomunale (feste, manifestazioni sportive,
ricorrenze religiose, concerti, ecc.) è sempre stata garantita la presenza del personale di Polizia Locale
per consentire un corretto svolgimento delle manifestazioni e garantire l’ordine pubblico, anche in
collaborazione con le altre Forze dell’Ordine.
I competenti uffici comunali sono sempre stati informati relativamente ad eventuali anomalie rilevate sul
territorio durante i pattugliamenti e, soprattutto, con l’Ufficio Tecnico comunale, continua la reciproca
collaborazione nel controllo e nella repressione di eventuali abusi edilizi.
Consapevole dell’importanza del ruolo svolto verso i cittadini cernuschesi, l'Ufficio di Polizia Locale si è
sempre prodigato nell’ascolto e nella raccolta di segnalazioni provenienti dal pubblico, dando risposta
alle richieste di informazioni e/o assicurando un tempestivo intervento istituzionale. L’orario di apertura
al pubblico viene effettuato nei giorni di mercoledì e sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,30.
Numerose sono anche le segnalazioni e le richieste di verifica della segnaletica e dei vincoli di
parcheggio da parte dei cittadini a cui gli uffici di Polizia Locale danno riscontro con sopralluoghi ed
approfondimenti che prevedono, a volte, anche il positivo esito alle richieste pervenute.
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
A seguito delle rilevazioni, giunte anche dalla Prefettura, in merito all’aumento di furti in appartamento
sul territorio lecchese e meratese, si è provveduto ad attivare metodicamente il servizio di pattuglia dalle
ore 17 alle 19 sul territorio con particolare attenzione alle zone periferiche e più isolate.
E’ stato inoltre attivato un progetto finalizzato a servizi di vigilanza per il periodo dal 01.09.2011 al
31.12.2011 al fine di poter garantire una maggior presenza sul territorio anche nelle ore serali (determina
n°272 del 27.08.2011) con servizi di pattugliamento e di controllo della velocità automobilistica.
Ampia e reciproca collaborazione da sempre lega la Polizia Locale, anche con momenti di presenza
congiunta, con le Forze dell’Ordine dei Carabinieri e della Guardia di Finanza del territorio.
Acquisito nel corso del 2011 il “Progetto di Videosorveglianza presso al Stazione Ferroviaria”, si darà
corso nell’anno 2012 alla realizzazione di parte dello stesso nell’ambito di un’attività più estesa sul
territorio legata alla sicurezza e promossa dalla Prefettura di Lecco con il Comando Provinciale dei
Carabinieri.
ISTRUZIONE
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ANCARANI. La convenzione con la Scuola Materna “G.Ancarani” stipulata nel 2008 è scaduta,
il contributo previsto per l’anno scolastico 2010/2011 è stato interamente erogato.
E' stata erogata la prima rata del contributo per l'anno scolastico 2011/2012. La nuova
convenzione è stata approvata dalla Giunta in data 20/9/2011 e ha confermando i seguentii
contributi:
 € 60.000,00 a sostegno dell'attività didattica
 € 5.000,00 quale contributo alle spese sostenute per il mutuo contratto dall’Ente
 € 12.265,00 a sostegno delle spese per l'insegnante di sostegno
Infine si è provveduto al rinnovo della commissione Paritetica.
Nel mese di Dicembre si è provveduto a erogare un finanziamento eccezionale di € 3.000 per fare
fronte alle difficoltà di alcune famiglie in difficoltà a coprire le rette.
DIRITTO ALLO STUDIO. Il protocollo d’intesa tra i quattro Comuni del Consorzio Scuola
media e l’Istituto Comprensivo “Bonfanti – Valagussa”, stipulato lo scorso anno e valevole fino
al 2012 prevede un contributo per alunno pari a € 65,00. Le somme stanziate dai Comuni sono
state utilizzate per:
 l’acquisto di attrezzature e materiali didattici aggiornati;
 l’acquisto di registri, stampati, materiali di cancelleria e facile consumo e, per la Scuola
Primaria, anche per materiale igienico e di pulizia;
 le attività extracurricolari cioè progetti di educazione, percorsi formativi, interventi di
supporto psico-pedagogico e di arricchimento culturale;
 la manutenzione, riparazione e gestione della strumentazione tecnologica e per gli acquisti di
materiali per il loro funzionamento;
 ad integrazione dei finanziamenti specifici assegnati dal MIUR, per il conferimento
dell’incarico al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (Dl. 81 del 2008)
SCUOLA POTENZIATA. E’ in essere l’accordo di programma tra i comuni di Cernusco
Lombardone, Lomagna, Osnago e Montevecchia – l’Ufficio Provinciale Scolastico di Lecco –
l’ASL della provincia di Lecco e l’Istituto Comprensivo Bonfanti Valagussa, per l’Istituzione
della Scuola potenziata con sede nelle Scuole primarie di Cernusco L.( posti 4) e Osnago (posti
2) e nella Scuola secondaria di 1° grado in Via S. Dionigi a Cernusco L. (posti 4) L’accordo ha
validità tre anni.
RETESALUTE. Si è provveduto al pagamento del personale specialistico (assistenti educatori)
fornito da Retesalute, per favorire l’inserimento nelle scuole degli alunni diversamente abili, allo
scopo di garantire, a tutti gli alunni, uguali opportunità di partecipazione al processo formativo.
PROGETTO QUADRO GIOVANI. Come da Protocollo d’Intesa con Retesalute sono continuate
le iniziative legate al progetto che comprende:
 Piccoli Passi verso l’integrazione, volto a facilitare l’inserimento di alunni stranieri neo
arrivati in Italia;
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
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Impronte di Piccoli Passi volto a rafforzare la collaborazione tra servizi sociali e scuola al
fine di garantire prevenzione, analisi e predisposizione di interventi di accompagnamento
delle situazioni di disagio.
 Dire, Fare e Crescere avviato nel mese di Gennaio e destinato ai ragazzi preadolescenti del
territorio meratese che si trovano in situazioni di rischio e di disagio personale (difficoltà
famigliari, isolamento sociale etc.) per i quali però non si ritiene necessario un intervento
educativo individuale e specialistico. Due sono stati i minori residenti a Cernusco coinvolti
nel progetto.
CENTRO POMERIDIANO. Il Centro pomeridiano ha continuato la sua attività per la scuola
primaria, con il duplice obiettivo del sostegno scolastico e della prevenzione; è rimasto aperto
fino a giugno il mercoledì dalle 14,30 alle 16,10 per le classi 3a, 4a e 5a della primaria. Da
Ottobre con 22 iscritti per le classi 4a e 5a della primaria e 1a della secondaria di primo grado.
Vi operano 2 educatrici professionali e, per la parte dedicata al sostegno scolastico, anche alcuni
volontari (insegnanti in pensione, studenti).
PIEDIBUS. Il servizio fornito per la sola andata del mattino, nell'a.s. 2010/2011, ha visto la
partecipazione di 55 alunni per le 4 linee che coprono la quasi totalità del territorio comunale.
Per l'a.s. 2011/2012 gli iscritti sono 59. L’associazione VO.CE in collaborazione con il
consigliere delegato all'istruzione gestisce il progetto e garantisce l'accompagnamento in
sicurezza degli alunni a scuola. Ogni linea è assistita da un minimo di 1 volontario fino a un
massimo di 3 in funzione del numero di iscritti. I volontari coinvolti sono 34.
AVVIAMENTO ALL'ATLETICA. E’ ripreso il progetto con la collaborazione della Polisportiva
Cernuschese. Il progetto proposto dalle insegnanti ha previsto settanta ore da distribuire nelle
classi quarte e quinte durante il secondo quadrimestre. Gli obiettivi sono: apprendimento delle
attività atletiche generali, consolidamento schemi motori, sviluppo capacità coordinative
generali, sviluppo schemi atletici generali.
La responsabilità educativa è del docente a cui viene affiancato un esperto di attività motorie
incaricato dalla Polisportiva Cernuschese.
150° PER L'UNITA' d'ITALIA. Due progetti per celebrare la ricorrenza:
 il primo per gli alunni di 4a e 5a dela scuola primaria, che coinvolti in un laboratorio di
animazione e canto, hanno lavorato sull'Inno di Mameli, portato in pubblico il 17 marzo con
il supporto della Banda di Cernusco. Il progetto è stato curato da due attori con esperienza
nel campo didattico, un musicista insegnante nelle scuole primarie, e un'attrice del teatro dei
ragazzi. In una giornata gli attori hanno lavorato con tutte le classi, dividendosi tra le ore del
mattino e quelle pomeridiane.
 Il secondo progetto, per la Scuola secondaria di 1° grado, è stato uno spettacolo teatrale
intitolato “I Mille ed una Storia” prodotto dal Teatro Sociale di Como.
VISITA AI LUOGHI DELLA MEMORIA. E’ stata finanziata la Visita ai luoghi della memoria
con gli alunni delle classi quinte della scuola primaria. Organizzata in collaborazione con
l’ANPI, la meta scelta è stata Fossoli. La visita si è svolta il 7 aprile ed, in occasione della
cerimonia del 25 aprile, i ragazzi hanno letto in pubblico le emozioni che i luoghi e la storia
hanno in loro suscitato.
CURONIADI e GIORNATA DELLA MEMORIA. Si è collaborato con l’Istituto Comprensivo
per le Curoniadi e per la celebrazione della Giornata della memoria.
AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA PER SECONDARIA DI PRIMO GRADO. E’
stato erogato il contributo per favorire il progetto di avviamento alla pratica sportiva: la scuola ha
chiesto ai quattro comuni del Consorzio di partecipare alle spese di trasferta che gli alunni
dovranno fare per disputare i tornei sportivi, relativi alle seguenti attività: Atletica leggera,
Badminton, Calcio, Pallacanestro, Pallavolo.
BIBLIOTECA. E’ continuata la collaborazione tra la Biblioteca comunale e le scuole primaria e
dell’infanzia.
CENTRO FORMAZIONE PROFESSIONALE POLIVALENTE di LECCO. Fino a Giugno non
era prevista alcuna frequenza annuale ai corsi professionali, si è intervenuti per un alunno della
scuola secondaria di primo grado relativamente all’orientamento e ai fini dell’assolvimento
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Relazione Tecnica della Gestione Finanziaria
Comune di Cernusco Lombardone (LC)
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dell’obbligo scolastico. Da Settembre abbiamo due iscritti uno al Progetto Invicta (due giorni di
frequenza alla settimana) e uno a un corso professionale triennale.
TRASPORTI SECONDARIA DI 2° GRADO. Sono stati concessi contributi per il trasporto a
favore di alunni delle classi della secondaria di 2° grado.
SPESE FUNZIONAMENTO PRIMARIA E SECONDARIA 1° GRADO. Si è provveduto al
pagamento delle spese per il funzionamento della scuola Primaria e Secondaria di 1° grado.
E’ stata indetta la gara d’appalto per il servizio trasporto alunni per l’anno scolastico 2011/2012,
vinta dalla ditta Autoservizi Panzeri s.n.c. di Pietro Panzeri & C. di Missaglia.
CULTURA, E TEMPO LIBERO
Nel corso dell’anno 2011 le attività culturali hanno dato particolare rilievo alle iniziative volte a
celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia con un programma che ha visto coinvolto anche il settore
Istruzione per quanto concerne le attività in ambito scolastico.
Le manifestazioni culturali sono iniziate con la Giornata della Memoria a cui è stato dedicato lo
spettacolo “Fratello” della Compagnia Il Ronzinante svoltosi in Biblioteca ed inerente il tema del
“muro”, metafora del muro di Berlino, inteso come separazione di affetti, culture e vita sociale.
All’inizio di Marzo, sempre presso la Biblioteca Comunale, si è tenuto l’incontro rivolto ai bambini,
nell’ambito della manifestazione provinciale “Libri in scena” a cui l’Amministrazione Comunale
aderisce, con la presentazione di “Favolette di Carlo Collodi”.
Sotto un unico “cartellone” sono poi state proposte le iniziative per i 150 anni:
 Laboratorio musicale rivolto agli alunni delle classi 4^ e 5^ elementare finalizzato all’analisi e
conoscenza del testo e della musica dell’Inno di Mameli;
 Spettacolo teatrale “I Mille e una storia” rivolto ai ragazzi delle Scuole Medie in collaborazione
con i Comuni aderenti al Consorzio Scolastico;
 Giornata celebrativa del 17 marzo 2011 che ha visto la presenza degli alunni della Scuola
Elementare cantare l’Inno di Mameli accompagnati dal Corpo Musicale “Alessandro Pirovano”.
La giornata si è conclusa con lo spettacolo “Anita Garibaldi”, reading musicale sulla spedizione
dei Mille e sul contesto storico con particolare rilievo alla figura di Anita;
 Presentazione del libro “LUIGI ROTA – Un patriota silenzioso” a cura dell’autore ed inerente la
vicenda del garibaldino protagonista, nativo di Bosisio Parini;
 Due incontri/conferenze di carattere storico sui temi dell’Unità d’Italia e del periodo
risorgimentale.
Domenica 8 maggio l’Amministrazione Comunale ha dato il patrocinio ad un Concerto Vocale a cura
dell’Ass. Amici della Musica di Lomagna che si è tenuto presso la Biblioteca Comunale.
Dal mese di Giugno si è svolto il tradizionale “Giugno Cernuschese” organizzato dalle Associazioni e
dalla Consulta Cultura, Sport e Tempo Libero. Il programma ha visto svilupparsi manifestazioni sportive
quali le Curoniadi, i Tornei SL&S’A, la Giornata di Orienteering e il Torneo di Splash Volley.
Per la parte di intrattenimento rivolto all’intera cittadinanza si è proposto:
 Camminata per Ville e Cascine il 2 giugno;
 Soffitte in Piazza (mercatino dell’usato) il 4 giugno;
 Andar per vecchi semi (Festa della Biodiversità legata ai prodotti biologici ed ecologici) il 5
giugno;
 Lo spettacolo “L’equilibrista e la montagna”, saggio del laboratorio teatrale dei ragazzi
diversamente abili tenutosi presso la Scuola Elementare l’11 giugno;
 Palio dei Rioni, manifestazione legata ai giochi di una volta i cui partecipanti sono stati divisi per
squadre tenutasi il 20 giugno;
 Due spettacoli cinematografici all’aperto previsti presso il Cortile della Scuola Materna in data 1
e 8 luglio (di cui una proiezione effettuata presso il Teatro S.Luigi a causa del maltempo).
Con il cambio di Amministrazione è stato inoltre organizzato in data 5 luglio 2011 il concerto di
teatro-canzone “Chiedo scusa al Signor Gaber” con protagonista Enzo Iacchetti allestito all’aperto
nell’area mercatale di Piazza della Vittoria.
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L’Amministrazione comunale ha aderito anche alla rassegna “L’ultima Luna d’Estate” con la
rappresentazione di tre spettacoli teatrali:
 il 28 agosto presso il Castello di Via S. Dionigi si è svolto lo spettacolo per bambini dal titolo
“La Scuola dei Lupi Cattivi” della Compagnia Piacenza Kultur Dom;
 il 3 settembre presso il Cineteatro (a causa di maltempo) si è tenuto lo spettacolo “Milano da
bruciare” della Compagnia Cada Die Teatro alle ore 21,00 e a seguire, presso la Biblioteca
Comunale, alle ore 23,00 lo spettacolo “Clandestino (in casa)” della Compagnia Attivamente –
Residenza Torre Rotonda.
Nel periodo autunnale si è ritenuto di sostenere e patrocinare il “Cineforum San Luigi”, organizzato
nell’ambito delle iniziative culturali parrocchiali, attraverso un ciclo di 10 proiezioni domenicali con
pellicole selezionate e presentate da un moderatore.
E’ stato inoltre coordinato e distribuito nelle case il pieghevole “Corsi in Corso” inerente tutte le attività
di corsi e laboratori rivolte ai cittadini organizzate dalle Associazioni Sportive e Culturali del territorio.
E’ stato anche patrocinato con la concessione gratuita dei locali della Sala Civica il sabato pomeriggio da
novembre 2011 a maggio 2012, un laboratorio teatrale per ragazzi disabili che si concluderà con un
saggio aperto a tutti i cittadini.
Nel corso del mese di ottobre è stata patrocinata una mostra di pittura ed una mostra fotografica curate
dal gruppo Effeotto presso i locali dell’ex-biblioteca.
Inoltre è stato sostenuto attraverso il patrocinio comunale un incontro sul tema “Rifiuti Zero” tenutosi a
Bellano che ha visto il coinvolgimento di molte realtà ambientaliste ed istituzionali del territorio
lecchese.
E’ stato inoltre patrocinato con l’utilizzo gratuito dei locali della palestra comunale di piazza della
vittoria il corso di danze popolari promosso dall’associazione Punto Rosso di Cernusco Lombardone.
Con il mese di dicembre e in prossimità delle Feste Natalizie sono state confermate le luminarie in centro
ed in altri due zone del paese con il tradizionale albero di natale all’ingresso di Cernusco. L’impegno di
spesa non ha gravato sul bilancio comunale ma l’allestimento è stato sostenuto da finanziamenti privati
(commercianti ed imprenditori).
Sabato 10 dicembre inoltre è stato organizzato il Mercatino Natalizio in collaborazione con le
Associazioni del territorio e l’Associazione Hobby e Arte che ha riscontrato un notevole interesse e
partecipazione dei cittadini.
Le iniziative natalizie sono state completate dal tradizionale concerto corale di Santo Stefano presso la
Chiesa Parrocchiale a cura della Corale San Giovanni Battista.
Lo spazio della Biblioteca Comunale si è rivelato un’importante risorsa per l’allestimento di alcuni tra gli
spettacoli proposti in alternativa al possibile utilizzo della sala teatrale San Luigi dove è in vigore una
convenzione con la Parrocchia per l’utilizzo gratuito di n.8 date annuali. La Biblioteca inoltre, grazie al
nuovo programma di fruizione del patrimonio librario da parte degli utenti, resta un punto di riferimento
culturale molto utilizzato ed apprezzato dal pubblico. E’ stato completato l’arredo degli scaffali per
garantire il possibile spostamento degli stessi durante le attività culturali e di spettacolo ed è stato
acquistato un impianto di amplificazione supportato anche dall’acquisto di un telo da proiezione fissato
ad una delle pareti. Questo consente una migliore fruizione dei locali della Biblioteca Comunale anche
per momenti di incontro, di corsi e di attività di vario genere proposte anche dal sistema bibliotecario
provinciale.
La previsione di insediamento della Consulta Giovani nel gennaio 2012 e la delega alle Politiche
Giovanili in capo al Sindaco ha spinto l’Amministrazione Comunale a promuovere già nel corso del 2011
alcuni momenti aggregativi particolarmente dedicati ai Giovani. L’evento di maggior rilievo è stato in
data 24 settembre 2011 il “Pitta Day” giornata dedicata ai writers e alla musica finalizzata a presentare
giovani artisti di street art e graffiti, avvicinando la cittadinanza a queste forme di creatività a volte
confuse o assimilate agli imbrattamenti.
Dopo una mattinata in cui volontari e amministratori si sono occupati di ripulire ed imbiancare alcuni
sottopassi del territorio mentre i ragazzi preparavano l’area della manifestazione, la giornata è continuata
in Piazza della Vittoria dove una ventina di giovani artisti si sono esibiti su pannelli e striscioni
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appositamente predisposti per loro. Congiuntamente è stato previsto un momento di laboratorio pittorico
per bambini e di animazione a cura del gruppo di giocoleria presente a Cernusco. La serata è stata
dedicata alla musica con un concerto dove si sono esibiti tre gruppi locali. E’ stato questo un importante
momento aggregativo per i giovani del territorio che hanno dimostrato partecipazione e senso civico
lasciando al termine la zona della manifestazione completamente sgombra e pulita.
Nel periodo natalizio l’Amministrazione Comunale con la collaborazione degli stessi ragazzi ha
organizzato un concerto rock dal titolo “We wish you another Christmas” tenutosi presso il Cineteatro
San Luigi. Dedicato alle più conosciute melodie e canzoni natalizie arrangiate e elaborate in versione
rock, la serata ha coinvolto un gruppo corale a cappella, un gruppo musicale rock e una giovane cantante
lirica. Successo di pubblico e presenza di numerosissimi ragazzi hanno confermato la necessità di
proseguire su progetti aggregativi dedicati ai giovani.
Per quanto riguarda la parte di Comunicazione, nel corso del secondo semestre 2011, è stata migliorata la
grafica e l’immediatezza dei messaggi rivolti ai cittadini sia nella predisposizione di avvisi e locandine,
sia nella elaborazione di un notiziario che ha visto due uscite in forma di “magazine” a 4 facciate e di
un’unica uscita a dicembre di un informatore a 16 facciate. La scelta dei colori, delle immagini e la linea
grafica rendono la pubblicazione fruibile anche dai cittadini poco dediti alla lettura. Ampio spazio è stato
dato alla presentazione dei vari settori da parte degli Assessori competenti oltre ad un arricchimento con
piccole informazioni utili e con una pagina dedicata a ciascun gruppo consigliare.
La partecipazione sempre crescente dei cittadini conferma un interesse per le proposte culturali promosse
dall’Amministrazione Comunale sia verso momenti ludici o ricreativi che verso iniziative di carattere
teatrale, musicale o letterale.
SPORT
Per quanto riguarda l’ambito sportivo l’Amministrazione comunale ha voluto sostenere anche quest’anno
iniziative di promozione alla pratica dello sport e favorire la partecipazione dei cittadini delle diverse
fasce di età.
Le manifestazioni hanno preso il via il 17 aprile 2011 con il patrocinio e il sostegno allo svolgimento
della 10^ edizione della “Gara Regionale Maratonina” assegnata dalla FIDAL alla nostra P.L.C e
valevole per l’attribuzione del titolo Campione Regionale Libertas.
Anche quest’anno si è deciso di sostenere le gare richieste dal settore scolastico della provincia di Lecco,
in particolare: il 20 aprile la Fase Distrettuale dei Giochi Studenteschi, il 20 maggio i Giochi
Studenteschi di Triathlon per le classi 3^ - 4^- 5^ elementare, il 25 maggio le gare promozionali sotto
forma di percorsi per le classi 1^ e 2^ elementare di Cernusco ( rivolte ai bambini di questa fascia di età
che non partecipano alle Curoniadi).
Il sostegno dell’Amministrazione a tali iniziative si concretizza nella concessione gratuita degli impianti
e la copertura delle spese di assistenza sanitaria mentre la preparazione campo gara, il ristoro e la
gestione segreteria atleti vengono sostenute dalla nostra società di atletica che rappresenta ormai un
punto di riferimento costante per l’organizzazione di queste manifestazioni scolastiche a livello
Provinciale. Inoltre quest'anno, nei mesi di marzo e aprile è stato concesso l'utilizzo del centro sportivo
comunale per lo svolgimento di alcuni allenamenti e partite con le squadre di altre scuole del territorio
promosse nell'ambito del Gruppo Sportivo d'Istituto per il gioco del calcio.
Il giorno 14 Maggio si è svolta la 15^ edizione delle CURONIADI con buona partecipazione degli alunni
delle scuole elementari e medie, sostenuti da insegnanti e genitori; come di consueto la manifestazione
ha ottenuto un notevole successo.
Sabato 5 giugno presso i campi di gioco della Bocciofila Verderese a Verderio Superiore si è svolto il
XXVII Trofeo Springorum Gara Nazionale individuale inserita nel circuito F.I.B., riservata a 128
giocatori di Categoria A con l’erogazione da parte del Comune di un contributo straordinario per una
targa con medaglia d’oro alla Società 1^ classificata.
Nell’ambito del Giugno Cernuschese si sono svolte inoltre le seguenti iniziative: 2 giugno la 14^
Camminata tra Ville e Cascine in collaborazione con la P.L.C. e il gruppo Alpini di Cernusco. La
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manifestazione ha avuto anche quest’anno un buon successo e l’incasso è stato devoluto in parte
all’associazione A.G.A.H.P. e in parte all’associazione Altra Metà del Cielo.
Nei mesi di giugno, luglio e settembre, in collaborazione con l'Oratorio “San Luigi” e “Sant'Agnese”, si
sono svolti i seguenti tornei sportivi: torneo di calcio a sette giocatori, torneo di pallavolo in acqua,
torneo di tennis, torneo di bocce sulla sabbia,torneo di volley su terra. Tutte le attività hanno riscosso una
partecipazione numerosa di giocatori e spettatori.
Il 29 maggio si è svolta la 2^ edizione della gara di Orienteering organizzata dalla Polisportiva Besanese
in collaborazione con la nostra PLC ed inserita nel circuito “ Trofeo Centri Storici Lombardi”.
Anche quest’anno sono proseguiti i gruppi di cammino per la promozione dell’attività fisica che, grazie
alla collaborazione della Polisportiva, hanno rilevato un certo incremento di partecipanti.
Nel mese di ottobre è ripreso il corso di danze popolari ed il corso di shiatzu.
Infine il 2 dicembre si è svolta la fase provinciale dei Giochi Studenteschi di corsa campestre e il 4
dicembre la finale di corsa campestre del Trofeo Lanfritto-Maggioni.
ECOLOGIA ED AMBIENTE

Informazione risparmio energetico: Volantino Buone Pratiche + “M'illumino di meno” FEBBRAIO
2011
E' stato realizzato un volantino distribuito alla cittadinanza per informare sulle buone pratiche di
risparmio dell'energia elettrica in occasione dell'iniziativa nazionale “M'illumino di meno”.
 Iniziativa Decoro Urbano
E' stata attuata nel mese di MARZO 2011, l'iniziativa lanciata nel Dicembre 2010 tramite il
coordinamento dell'Ufficio Tecnico Comunale di un gruppo di cittadini volontari appartenenti
all’associazione VO.CE. che contribuisce in modo continuativo al mantenimento della pulizia e del
decoro del territorio cittadino. Nell'anno 2011 sono stati effettuati 50 interventi sul territorio comunale
per un totale di 1060 ore di lavoro.
 Campagna di prevenzione e monitoraggio per la Lotta Biologica Integrata alla zanzara tigre
E’ stato organizzato un incontro nel mese di APRILE 2011 con la cittadinanza per informazione sul tema
ed è stato stampato e distribuito un opuscolo ai cittadini contenente informazioni sulla prevenzione alla
diffusione della zanzara. E’ stata inoltre emanata la relativa ordinanza N° 8/2011. Dal mese di MAGGIO
2011 sono stati effettuati gli interventi programmati sul territorio cittadino che sono proseguiti fino ad
OTTOBRE 2011. E’ stato eseguito nel LUGLIO 2011 il monitoraggio sul tema e il risultato è stato
pubblicato sul sito internet del comune.
 Informazione Raccolta differenziata rifiuti
E' stata realizzata una locandina e un volantino in 4 lingue nel mese di APRILE 2011 per aggiornare e
migliorare le informazioni per la raccolta differenziata dei rifiuti.
 Adesione al "PATTO DEI SINDACI"
Con delibera di Giunta N° 71 del 03/05/2011 è stato approvato l’ACCORDO DI PARTENARIATO PER
LA PARTECIPAZIONE AL BANDO DELLA FONDAZIONE CARIPLO “PROMUOVERE LA
SOSTENIBILITÀ ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI” insieme al comune di Robbiate.
Il 28 Ottobre 2011 la Fondazione Cariplo ha deliberato la concessione di un finanziamento di € 30.000
per la preparazione del PAES. L’amministrazione ha partecipato in Dicembre 2011 ad una riunione sugli
aspetti operativi per la rendicontazione del lavoro di preparazione del PAES.
 Installazione casetta acqua MAGGIO 2011
E’ stata installata e allacciata in Piazza della Vittoria un punto di distribuzione di acqua pubblica con
varie caratteristiche (frizzante, refrigerata) da parte della società pubblica LRH.
 Partecipazione ad Agenda21
E’ stata rilanciata la presenza dell’Amministrazione in Agenda21 con un incontro di programmazione e
riorganizzazione delle modalità operative, svoltosi in Settembre 2011 con ampia partecipazione dei
comuni aderenti. E’ stato effettuato un incontro nel mese di Ottobre 2011, in cui è stato deciso di
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terminare la modalità di collaborazione istituita con Agenda 21, passando a una cooperazione per
tematiche singole, a cui i comuni interessati aderiscono. In questo senso si è svolto un incontro in
Dicembre 2011 relativo al controllo della bolletta elettrica comunale
 Progetto pilota per impianto fotovoltaico.
Nel mese di AGOSTO 2011 sono stati presi i primi contatti con la società pubblica Lario Reti Holding
per l’adesione alla proposta di installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto dell’edificio della scuola
elementare, come progetto pilota per la promozione dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili sul
territorio cittadino. Inoltre l’amministrazione ha valutato nel mese di Ottobre 2011 un’offerta di
un’azienda del settore per una soluzione analoga a quella proposta da LRH.
 Partecipazione all'attività delle società pubbliche
L’ Amministrazione ha partecipato regolarmente alle assemblee di approvazione del bilancio delle
società partecipate SILEA, LARIO RETI HOLDING e IDROLARIO.
E’ stato effettuato il 5 SETTEMBRE 2011 un consiglio comunale informale dove il presidente di LRH
ha portato gli aggiornamenti sul progetto di spin-off in corso.
In data 03 novembre 2011 l’assemblea di Lario reti holding ha confermato al consiglio di
amministrazione i provvedimenti di indirizzo per il progetto di “ spin-off”.
L’ Amministrazione ha organizzato il 15 Dicembre 2011 un Consiglio Comunale informale con la
partecipazione del Presidente di IDROLARIO che ha presentato la situazione societaria dal punto di vista
economico e strategico.
L’ Amministrazione ha partecipato il 20 Dicembre 2011 all’ultima assemblea dell’ A. ATO.
La legge regionale 21/2010 ha attribuito tutte le funzioni già esercitate dall’ Autorità di ambito alle
Province, che le esercitano per il tramite di una azienda speciale denominata Ufficio di ambito. Per
determinate funzioni e attività è previsto il parere obbligatorio e vincolante della Conferenza dei Comuni,
cui partecipano tutti i comuni dell’ATO.
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Indice
Premessa
RELAZIONE TECNICA DELLA GESTIONE FINANZIARIA (Conto del Bilancio)
IL RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
La scomposizione del risultato d'amministrazione
La gestione di competenza
L'equilibrio del Bilancio corrente
L'equilibrio del Bilancio investimenti
L'equilibrio del Bilancio movimento fondi
L'equilibrio del Bilancio di terzi
La gestione dei residui
La gestione di cassa
ANALISI DELL'ENTRATA
Analisi delle entrate per titoli
Analisi dei titoli di entrata
Le Entrate tributarie
Le Entrate da contributi e trasferimenti dello Stato, della Regione e di altri enti
pubblici
1.2.2.3
Le Entrate extratributarie
1.2.2.4
Le Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni
di crediti
1.2.2.5
Le Entrate derivanti da accensione di prestiti
1.2.2.5.1 Capacità di indebitamento residua
1.3
ANALISI DELL'AVANZO / DISAVANZO 2010 APPLICATO NELL'ESERCIZIO
1.4
ANALISI DELLA SPESA
1.4.1
Analisi per titoli della spesa
1.4.2
Analisi dei titoli di spesa
1.4.2.1
Analisi della Spesa corrente per funzioni
1.4.2.2
Analisi della Spesa corrente per intervento di spesa
1.4.2.3
Analisi della Spesa in conto capitale
1.4.2.4
Analisi della Spesa per rimborso di prestiti
1.5
ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI TRA DATI PREVISIONALI E DEFINITIVI
2
LA LETTURA DEL RENDICONTO PER INDICI
2.1
INDICI DI ENTRATA
2.1.1
Indice di autonomia finanziaria
2.1.2
Indice di autonomia impositiva
2.1.3
Indice di pressione finanziaria
2.1.4
Prelievo tributario pro capite
2.1.5
Indice di autonomia tariffaria propria
2.1.6
Indice di intervento erariale pro capite
2.1.7
Indice di intervento regionale pro capite
2.2
INDICI DI SPESA
2.2.1
Rigidità della spesa corrente
2.2.2
Incidenza degli interessi passivi sulle spese correnti
2.2.3
Incidenza delle spese del personale sulle spese correnti
2.2.4
Spesa media del personale
2.2.5
Percentuale di copertura delle spese correnti con trasferimenti dello Stato e di
altri enti del settore pubblico allargato
2.2.6
Spesa corrente pro capite
2.2.7
Spesa in conto capitale pro capite
2.3
GLI INDICI DELLA GESTIONE RESIDUI
2.3.1
Indice di incidenza dei residui attivi e passivi
2.4
INDICI DELLA GESTIONE DI CASSA
3
I SERVIZI EROGATI
3.1
I SERVIZI ISTITUZIONALI
3.2
I SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE
3.3
I SERVIZI PRODUTTIVI
1
1.1
1.1.1
1.1.2
1.1.2.1
1.1.2.2
1.1.2.3
1.1.2.4
1.1.3
1.1.4
1.2
1.2.1
1.2.2
1.2.2.1
1.2.2.2
LA GESTIONE ECONOMICO PATRIMONIALE
CONTO DEL PATRIMONIO
DAL FINANZIARIO ALL'ECONOMICO
RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELL'ATTIVITA' PROGRAMMATA
2
4
4
5
6
9
9
11
12
12
15
17
17
19
19
21
23
25
27
29
29
30
30
32
32
34
35
38
40
42
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
58
59
60
61
63
65
66
77
81
85
98
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