RISCHI NELLE ATTIVITA’ SANITARIE AMBIENTE DI LAVORO RISCHI FISICI RISCHI CHIMICI RISCHIO BIOLOGICO RISCHIO CANCEROGENO E MUTAGENO RISCHIO DA ATMOSFERE ESPLOSIVE RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI E/O PAZIENTI RISCHIO DA USO DI VIDEOTERMINALI RISCHIO INCENDIO ED EMERGENZA La valutazione dei rischi Definizione Procedimento di valutazione dell’entità del rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori , nell’espletamento delle loro mansioni derivante dalla presenza di pericoli e dalla probabilità del verificarsi di un evento dannoso sul luogo di lavoro Documento di Valutazione dei rischi (DVR) Art. 271 D.Lgs. 81/2008 – Valutazione del Rischio fasi attività lavorativa potenzialmente a rischio agenti biologici coinvolti numero di lavoratori addetti metodi e procedure lavorative adottati misure di prevenzione e protezione da adottare procedure di emergenza contro il rischio di esposizione ad agenti di 3°e 4°gruppo Classificazione Agenti Biologici (allegato XLVI ) Agente biologico del gruppo 1(Non ne sono riportati in elenco) Nessuno o pochi danni ai soggetti esposti Agente biologico del gruppo 2 (bordetella pertussis, clamidie, salmonelle, epatite A) causa di malattie in soggetti esposti è poco probabile che si propaghi nella comunità disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche Agente biologico del gruppo 3 (salmonella typhi, Bac. antracis, virus epatite B,C, Delta ( **) , HIV, Mycobacterium Tubercolosis umano) causa di malattie gravi in soggetti esposti si può propagare nella comunità disponibilità efficaci misure profilattiche o terapeutiche Agente biologico del gruppo 4 (tutti virus (Ebola, Lassa, Marburg,…..) causa di malattie gravi in soggetti esposti si può propagare nella comunità non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche Misure di Prevenzione e Protezione Art.272-273-278 D.Lgs. 81/2008 No Agenti biologici nocivi Limitare esposti Organizzare Processi e procedure Tecnologia (protezione collettiva) Segnale di rischio biologico Misure igieniche Smaltimento rifiuti Informazione e Formazione I Dispositivi di Protezione Individuale I Dispositivi di Protezione Individuale qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo (Titolo III Art. 74 D.Lgs. 81/08) I DPI possono essere indossati per la protezione (Allegato VIII D.Lgs. 81/08): delle vie respiratorie degli occhi e del viso della testa dell’udito delle mani e delle braccia dei piedi e delle gambe delle altre parti del corpo contro cadute dall’alto Obblighi del datore di lavoro individua i DPI che hanno le caratteristiche necessarie per proteggere i lavoratori fornisce DPI assicura il loro mantenimento in efficienza, e le condizioni d’igiene anche mediante la manutenzione, la riparazione e la sostituzione; provvede a fornire istruzioni comprensibili, informa preliminarmente i lavoratori dei rischi dai quali il DPI lo protegge, assicura una adeguata formazione del personale sull’impiego dei DPI e se necessario organizza uno specifico addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei DPI Obblighi dei dirigenti e preposti I dirigenti e i preposti, nell’ambito delle rispettive attribuzioni e competenze devono: informare i lavoratori dei rischi specifici a cui sono esposti disporre, esigere e controllare che i lavoratori osservino le norme di sicurezza e usino i dispositivi di protezione messi a loro disposizione Obblighi dei lavoratori devono utilizzare i DPI messi a loro disposizione, secondo le informazioni d’uso e secondo quanto appreso nei corsi di formazione e addestramento sono tenuti ad usare con cura i DPI di cui dispongono non devono apportarvi modifiche devono segnalare al datore di lavoro i difetti e/o gli inconvenienti riscontrati nei DPI messi a loro disposizione. PRECAUZIONI STANDARD I GUANTI vinile lattice nitrile antitaglio da lavoro in gomma Protezione degli occhi mascherina chirurgica con visiera Cod. magazzino 116101 occhiale monouso Cod. magazzino 116121 occhiale pluriuso in policarbonato Cod. magazzino 116123 occhiale a mascherina con aderenza perfetta al volto “occhiali da sub” - Cod. magazzino 116120 DPI - Respiratori FFP2 potere filtrante 95% Cod. magazzino 116107 FFP3 potere filtrante 98% Cod. magazzino 116117 Modalità di applicazione della mascherina 1. Tenere il respiratore in mano con lo stringi-naso verso le dita lasciando gli elastici liberi sotto la mano. 2. Posizionare il respiratore sul volto con la conchiglia sotto il mento e lo stringi-naso verso l'alto. Tirare l'elastico superiore e posizionarlo sulla nuca. 3. Tirare l'elastico inferiore e posizionarlo intorno al collo sotto le orecchie. Modalità di applicazione della mascherina 4. Posizionare le dita di entrambe le mani sulla parte superiore dello stringi-naso: premerlo e modellarlo muovendosi verso le due estremità; evitare di modellare lo stringi-naso con una sola mano per non causare una diminuzione della protezione respiratoria. 5. La tenuta del respiratore sul viso deve essere verificata prima di entrare nell'area di lavoro: coprire quindi con le due mani il respiratore evitando di muoverlo dalla propria posizione ed espirare rapidamente; una pressione positiva all'interno del respiratore dovrebbe essere percepita. Se viene avvertita una perdita aggiustare la posizione del respiratore e/o tensione degli elastici e ripetere le prova. NOTA: l’efficacia delle maschere si riduce in presenza di barba o basette lunghe che non permettono il contatto diretto con la cute del volto. RESPIRATORE PER RISCHIO CHIMICO FFP1S con carbone attivo Cod. magazzino 116113 PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO pungenti e taglienti • Da chiudere in modo definitivo al massimo ogni 5 giorni! Luogo di Produzione e data di chiusura Da chiudere in modo definitivo al massimo ogni 2 giorni! PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO pungenti e taglienti • Da chiudere in modo definitivo al massimo ogni 5 giorni! Luogo di Produzione e data di chiusura Da chiudere in modo definitivo al massimo ogni 2 giorni! RISCHIO BIOLOGICO PRINCIPALI MODALITA’ DI INFORTUNIO: • Percutanea • Puntura o taglio accidentale con dispositivi pungenti o taglienti contaminati con materiale biologico a rischio • Mucocutanea • Contaminazione di cute o mucosa lesa con schizzi accidentali di materiale biologico a rischio Misure immediate post infortunio a rischio biologico lesioni percutanee (punture/tagli) fare sanguinare abbondantemente la ferita lavare per 10 minuti con acqua e sapone disinfettare con soluzioni a base di iodio o cloro contaminazione di cute non integra lavare per 10 minuti con acqua e sapone disinfettare con soluzioni a base di iodio o cloro contaminazione della mucosa sciacquare abbondantemente con acqua o soluzione fisiologica sterile © Roberta Bonini INFORTUNIO Paziente fonte noto? NO SI ⇒ dipendenti dell’Azienda ospedaliera ⇒ dipendenti dell’Università di Modena compresi gli studenti in Medicina, studenti dei corsi di diplomi universitari, medici frequentatori e borsisti ⇒ dipendenti di altre Aziende che comunque lavorano all’interno della struttura Il SERVIZIO DI SORVEGLIANZA SANITARIA raccoglie tutta la documentazione relativa all’infortunio da Lei subìto e la conserva nella Sua cartella personale. Nel caso fosse indicata l’esecuzione della profilassi anti- virus dell’epatite B ricordi che: • le Immunoglobuline devono essere praticate possibilmente entro 48 ore dall’infortunio e comunque non oltre il 7° giorno, al Servizio di Sorveglianza Sanitaria (negli orari di apertura) o in Malattie Infettive; • la vaccinazione deve essere effettuata possibilmente entro 96 ore dall’infortunio e comunque non oltre il 14° giorno sempre al Servizio di Sorveglianza Sanitaria. Dopo una settimana circa dall’infortunio contatti il Servizio dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 (tel. int. 2285) per concordare un appuntamento con i Medici Competenti che Le consegneranno gli esami, Le forniranno le spiegazioni richieste e Le daranno indicazioni qualora sia consigliabile eseguire ulteriori esami (follow-up). Prelievo se consenziente Denuncia e consulenza in Malattie Infettive Medicina Trasfusionale Ritiro esami Eventuale nuova consulenza infettivologica Ritiro esami al Servizio Sorveglianza Sanitaria La Sua collaborazione è fondamentale affinché questo percorso sia condotto correttamente. La invitiamo pertanto a segnalare eventuali carenze al Servizio di Prevenzione e Protezione (tel. int. 2810), solo così possiamo migliorare. VALUTI IL SUO CASO E SI COMPORTI COME DESCRITTO Questa procedura è rivolta a tutti gli operatori sanitari e non sanitari che lavorano all’interno della struttura ospedaliera: AL SERVIZIO DELL’OPERATORE Chiunque operi in ospedale può subire un infortunio a rischio biologico. Tale contatto potrebbe determinare gravi conseguenze per la salute del lavoratore. Questo opuscolo contiene una sintesi della PROCEDURA AZIENDALE N°50 e descrive il percorso da seguire in caso di esposizione accidentale a sangue o ad altri liquidi biologici a rischio di trasmissione di infezioni virali. Cosa si intende per infortunio a rischio biologico? Qualsiasi esposizione parenterale (tagli, punture) o mucosa (schizzi in bocca o occhi) oppure a cute non integra (screpolata, abrasa, colpita da dermatite) con sangue o altri liquidi biologici. Oltre al sangue quali devono essere considerati liquidi biologici a rischio? Secrezioni vaginali liquido seminale, cerebro-spinale, sinoviale, pleurico, peritoneale, pericardico amniotico. 1° CASO: INFORTUNIO CON MATERIALE BIOLOGICO DI PROVENIENZA NON INDIVIDUABILE (NON VI E’LA POSSIBILITA’ DI RISALIRE AL PAZIENTE FONTE) 1 - A CHI RIVOLGERSI Informi immediatamente il medico di guardia o di U.O. strutturato e/o la Caposala che potrebbero aiutarla nella compilazione della prima parte del MOD. INAIL e/o i colleghi per programmare eventualmente la Sua sostituzione. Può rivolgersi subito alle Malattie Infettive se nel Suo servizio non vi è personale medico o al Pronto Soccorso qualora sia necessario un trattamento medico (ad es. una piccola sutura in caso di taglio profondo). Successivamente si rechi IMMEDIATAMENTE alle Malattie Infettive per effettuare la consulenza specialistica. N.B. solo in caso di assoluta impossibilità ad allontanarsi dal servizio (ad es. durante un intervento chirurgico) può telefonare al medico di guardia delle Malattie Infettive il quale eseguirà la consulenza telefonicamente o dove Lei lavora. Quali invece non devono essere considerati liquidi a rischio biologico? Feci, secrezioni nasali e bronchiali saliva, sudore, lacrime, urina, vomito, tranne nei casi in cui tali materiali contengano sangue in quantità visibile. Cosa si intende per “paziente fonte” noto o conosciuto? Quando il materiale biologico è sicuramente appartenente a quel paziente. 2 - LA DENUNCIA DELL’ INFORTUNIO ⇒Se Lei è dipendente dell’Azienda ospedaliera: il medico di Malattie Infettive (o Pronto Soccorso) compilerà la prima parte del modulo INAIL (se non compilata nella sua U.O.) e sempre la seconda parte. Di tale modulo il medico tratterrà la 1° copia; Lei dovrà portare il più presto possibile (o spedire via FAX o per posta) la 2°copia copia all’Ufficio Infermieristico (indipendentemente dalla Sua qualifica!) e trattenere la 3° copia per sé. ⇒Se Lei è dipendente di un’altra Azienda (es: Università, ditta appaltatrice, Azienda USL, ecc.) porterà il MOD INAIL completo (3 copie) al Suo datore di lavoro. N.B.Questi adempimenti amministrativi sono da eseguire in tempi ristretti e sono importanti per il riconoscimento dell’infortunio da Lei subìto! 3 - LA CONSULENZA INFETTIVOLOGIA Il medico: • Le darà informazioni circa il rischio di infezione e l’opportunità o meno di eseguire una profilassi farmacologica post- esposizione (PPE); • La informerà della necessità di effettuare esami ematici per valutare il suo stato sierologico rispetto ai virus dell’epatite B,C e HIV che saranno eseguiti solo se Lei darà l’ esplicito consenso scritto; • La indirizzerà al Servizio di Medicina Trasfusionale. 4 - AL SERVIZIO DI MEDICINA TRASFUSIONALE Il medico effettuerà un prelievo ematico (se Lei avrà acconsentito) e Le consegnerà un apposito modulo dove saranno riportate le informazioni 2° INFORTUNIO CON MATERIALE BIOLOGICO DI utiliCASO: per il ritiro dei Suoi esami. PROVENIENZA INDIVIDUABILE (VI E’LA POSSIBILITA’ DI RISALIRE AL PAZIENTE FONTE) 1 - A CHI RIVOLGERSI 2 - LA DENUNCIA DELL’INFORTUNIO Queste parti sono uguali a quelle descritte nel 1° caso. 3 - RICHIESTA DI CONSENSO INFORMATO AL PAZIENTE FONTE In questo caso vi è la possibilità di conoscere se l’infortunio è avvenuto con materiale biologico potenzialmente infetto da virus a trasmissione ematica. Il medico della U.O. che Lei avrà avvisato, potrà controllare nella cartella del paziente fonte se sono già stati eseguiti esami virologici: in caso affermativo potrà comunicarlo egli stesso IMMEDIATAMENTE al medico delle Malattie Infettive, altrimenti potrà richiedere al paziente il consenso scritto (utilizzando l’apposito modulo) ad eseguire tutti o in parte gli esami relativi a Epatite B, C e HIV. Si ricordi che se il paziente, pur capace, non acconsente all’esecuzione degli esami sopra citati, non è possibile effettuare il prelievo e si dovrà seguire la procedura descritta nel CASO n°1. Il comportamento da tenere nei casi in cui risulta impossibile ottenere il consenso, viene descritto in modo dettagliato nella Nota 3 della procedura aziendale n°50. ⇒Se è stato ottenuto il consenso è possibile procedere al prelievo che dovrà essere consegnato al Servizio di Medicina Trasfusionale assieme al modulo di consenso correttamente compilato senza il quale gli esami non saranno effettuati e solo dopo avere eseguito la consulenza infettivologica. 4 - LA CONSULENZA INFETTIVOLOGIA Questa parte è uguale a quella descritta al punto 3 del 1° caso. 5 - AL SERVIZIO DI MEDICINA TRASFUSIONALE Se il paziente ha acconsentito al prelievo consegni provetta e modulo e sarà eseguita la determinazione dell’anti-HIV sul siero del paziente fonte con procedura urgente (entro 2 ore dalla ricezione della provetta). Questo permetterà di valutare l’opportunità di una seconda consulenza in Malattie Infettive e l’eventuale somministrazione della chemioprofilassi postesposizione (PPE) contro l’infezione da HIV. Le Linee Guida del Ministero della Sanità consigliano di iniziare tale profilassi, nei casi dove questa è indicata, nel più breve tempo possibile (tempo ottimale entro 4 ore dall’infortunio). Per tale ragione è fortemente consigliato denunciare al più presto l’infortunio subìto! Il medico del Servizio Medicina Trasfusionale effettuerà anche un prelievo ematico (se Lei avrà acconsentito) e Le consegnerà un apposito modulo dove saranno riportate le informazioni utili per il ritiro dei Suoi esami. Io sottoscritto……………………..…………………………………………………………………. nato a …………………………….……..………..………………….. il ……………..…………….., essendo stato informato dal Dr. ……………………… dell’U.O. …………………………….. ..che: • un operatore in servizio nell’Azienda Ospedaliera ha subito un infortunio per il quale si è accidentalmente contaminato con materiale biologico proveniente dalla mia persona; • che si renderebbe necessario procedere a un prelievo del mio sangue da analizzare per verificare se in esito alla contaminazione accidentale l’infortunato sia stato esposto o meno al rischio di contrarre un'infezione da virus dell'epatite B e/o da virus dell'epatite C e/o da virus dell'immunodeficienza umana (HIV); • che tali accertamenti possono essere effettuati solo con il mio consenso; • che i risultati degli accertamenti effettuati sulla mia persona, con il mio consenso, verranno resi noti al solo personale sanitario deputato alla gestione dell’infortunio, il quale è comunque tenuto al massimo riserbo e s’impegna ad utilizzare tali risultati esclusivamente ai fini della tutela della salute dell’infortunato; • che in mancanza del mio consenso all’esecuzione di tali accertamenti l’infortunato sarebbe esposto a un ulteriore rischio, che invece risulta evitabile laddove io acconsenta DICHIARO di acconsentire all’esecuzione di tutti gli esami sierologici necessari di rifiutare tutti gli esami sierologici che mi sono stati proposti di acconsentire all’esecuzione di esami limitatamente a: anti-HIV anti-HCV HBsAg Dichiaro inoltre di essere stato informato che i risultati degli accertamenti che verranno effettuati saranno inviati al Servizio di Sorveglianza Sanitaria di questa Azienda, ove potrò ritirarli personalmente presentando questo foglio previo appuntamento telefonico (059/422.2286), dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Data…………………. Firma del paziente…………………………… Firma del medico ……..…………………….……. Firma del genitore (o di chi esercita potestà genitoriale)…………………………………………….. NON E' STATO POSSIBILE ACQUISIRE IL CONSENSO DEL PAZIENTE-FONTE PER IL SEGUENTE MOTIVO:……………………………………………………………………………………………… ………...………………………………………………………………………………………………… Ricevuto assenso verbale del genitore …………………………………….. via telefonica al N……………………….. alle ore……………………. Firma del medico di U.O. …………………………………..……………… Unità Operativa Malattie Infettive Io sottoscritto ………………………………………. nato a …………………..……….. il ………………. dipendente di ………….……………………….in servizio presso ………..……………………… con la qualifica di …………………………………………… altro (specificare) ………………………………………………………………………………… dichiaro • che in data ………………… alle ore ………………… ho subito un infortunio a rischio biologico per esposizione a materiale biologico di provenienza: non identificabile ovvero non disponibile per gli esami sierologici; identificata nel Sig. ……………………………………………..…..…….. nato il ……………….., di cui produco il prelievo, effettuato previo acquisizione di consenso informato e sul quale è previsto che siano effettuati gli esami sierologici indicati nell'allegato modulo; • di essere stato informato dal Dr. ……………………………………… della necessità di procedere sulla mia persona a prelievo ematico finalizzato agli accertamenti sierologici inerenti all'infezione da virus dell'epatite B (HbsAg, anti-HBs), epatite C (anti.HCV) e immunodeficienza umana (anti-HIV) e quindi di: acconsentire all'esecuzione degli esami proposti rifiutare tutti gli esami proposti acconsentire all'esecuzione di esami limitatamente a: HBsAg anti-HBs anti-HCV anti-HIV • che per quanto riguarda l'immunizzazione attiva contro l'epatite B la sua situazione attuale è la seguente: vaccinato non vaccinato in corso di vaccinazione • di essere stato informato che devo recarmi immediatamente al Servizio Medicina Trasfusionale. L'infortunato Data ………………… ora ……………… ……………………….……………………… Spazio riservato al Servizio Medicina Trasfusionale L’infortunato risulta essere: Il paziente fonte risulta essere: HBsAg ………………………………. HBsAg ………………………….….. Percorso post infortunio a rischio biologico recarsi in Malattie Infettive recarsi al Servizio Immunotrasfusionale eventuale nuova consulenza al Servizio Malattie Infettive fare riferimento sempre alla Sorveglianza Sanitaria © Roberta Bonini INFORTUNIO CON FONTE HBsAg POSITIVA Operatore vaccinato con dosaggio anti-HBs > 10mU/mL NULLA Operatore vaccinato con dosaggio anti-HBs < 10mU/mL DOSE DI RICHIAMO Operatore NON vaccinato IMMUNOGLOBULINE entro 48 ore (max. 7 gg) 1°DOSE DI VACCINO entro 96 ore (max. 14 gg) INFORTUNIO CON FONTE HCV POSITIVA Nell’immediato NULLA Dopo 3 e 6 mesi dall’infortunio Controllo TRANSAMINASI e anti-HCV INFORTUNIO CON FONTE HIV POSITIVA Iniziare profilassi post- esposizione (PPE) con farmaci antiretrovirali nel più breve tempo possibile e comunque NON OLTRE 4 ORE dall’infortunio Controllo anti-HIV Dopo 1-3-6 mesi dall’infortunio Infortuni a rischio biologico Vaccinazioni rischi occupazionali Screening e Gestione di casi TB Per Appuntamento e comunicazioni è preferibile chiamare il 059/422.3879 dalle 8.30 alle 12.30 Il Rischio Chimico è definito come la probabilità di subire un danno più o meno grave conseguente all’esposizione ad uno o più agenti chimici pericolosi Le vie d’ingresso delle sostanze o preparati pericolosi possono essere: • contatto cutaneo con il prodotto • inalazione di vapori o nebbie • ingestione Conseguenze per la salute Incendi (solventi organici come acidi e basi) Danni ad organi (cuore polmoni sistema nervoso o muscolare) Intossicazioni croniche e acute La pericolosità di un agente chimico può essere ricavata dalle etichette e dalle schede di sicurezza (D.Lgs.52/1977) Etichetta: È l’insieme delle indicazioni sulle sostanze e preparati pericolosi da riportare sull’imballaggio o sulla confezione a mezzo stampa,rilievo o incisione • Identificazione del prodotto • Responsabile della commercializzazione • Istruzioni per il corretto uso e dosaggio • Informazioni sulla composizione chimica • Il volume contenuto • Simboli di pericolo • Frasi di rischio • Consigli di prudenza • Informazioni sulla biodegradabilità SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO CATEGORIA DI PERICOLO LETTERA E SIMBOLO INDICAZIONI E Sostanze e preparati che possono esplodere per effetto del calore (urti, sfregamenti ed accensione) ESPLOSIVI O Sostanze e preparati in grado di fornire ossigeno e, pertanto, di alimentare un incendio anche in assenza di aria COMBURENTI F Sostanze e preparati i cui gas e vapori formano in aria miscele esplosive e/o facilmente infiammabili in presenza di innesco (punto di infiammabilità < 21°C) FACILMENTE INFIAMMABILI 1 SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO CATEGORIA DI PERICOLO LETTERA E SIMBOLO INDICAZIONI C Sostanze e preparati in grado di provocare lesioni alla pelle e alle mucose CORROSIVI Xi Sostanze e preparati che possono provocare arrossamenti e reazioni infiammatorie della pelle e delle mucose IRRITANTI Xn NOCIVI Sostanze e preparati che possono provocare danni alla salute più o meno gravi, in relazione alle quantità.) 2 SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO CATEGORIA DI PERICOLO LETTERA E SIMBOLO INDICAZIONI F+ Sostanze e preparati i cui gas e vapori formano con l’aria miscele esplosive e/o infiammabili capaci di innescarsi facilmente per qualsiasi fonte di calore (punto di infiammabilità <0°C) ESTREMAMENTE INFIAMMABILI T+ T ALTAMENTE TOSSICI TOSSICI Sostanze e preparati in grado di provocare, anche in piccolissime dosi, gravi danni alla salute, fino alla morte N PERICOLOSO PER L’AMBIENTE Sostanze e preparati dannosI per l’ambiente ma non per l’uomo (ecotossiche) 3 FRASI DI RISCHIO: Esprimono la natura dei rischi attribuiti alle sostanze chimiche pericolose. Sono formate dalla lettera R seguita da un numero di identificazione che indica un rischio specifico. Esempio: R34 “ PROVOCA USTIONI” R21 “ NOCIVO A CONTATTO CON LA PELLE” FRASI DI SICUREZZA: Sono indicazioni precise su come deve essere manipolato il prodotto,quali siano le procedure da evitare ed i pericoli per l’ambiente. Sono formate dalla lettera S seguita da un numero indicante il consiglio di prudenza. Esempio: S26 “In caso di contatto con gli occhi lavare immediatamente e consultare un medico” La frase S26 è obbligatoria per le sostanze,i preparati corrosivi e quelli a cui viene assegnata la frase di rischio R41 La scheda di sicurezza È un documento che deve accompagnare una sostanza chimica quando viene consegnata per la prima volta ad un utilizzatore,da parte del fornitore Il foglio informativo prevede 16 punti: 1. identificazione del preparato e della Società 2. composizione/informazioni sugli ingredienti 3. identificazione dei pericoli 4. misure di primo pronto soccorso 5. misure antincendio 6. misure in caso di fuoriuscita accidentale 7. manipolazione e stoccaggio 8. controllo dell’esposizione/protezione individuale 9. proprietà fisiche e chimiche 10. stabilità e reattività 11. informazioni tossicologiche 12. informazioni ecologiche 13. smaltimento 14. informazioni sul trasporto 15. informazioni sulla regolamentazione 16. altre informazioni Il lavoro al Video-Terminale Decreto 2 ottobre 2000 Lavoratori soggetti: coloro che ne fanno uso sistematico ed abituale per almeno 20 ore settimanali dedotte le interruzioni Individua Misure tecnologiche e comportamentali per ridurre i rischi Decreto 2 ottobre 2000 Arredi scrivania di colore chiaro non bianca sufficientemente ampia sia per mantenere una corretta distanza dallo schermo, sia per consentire un appoggio per gli avambracci dell’operatore davanti alla tastiera nel corso della digitazione; l’altezza della scrivania dovrebbe essere tra i 70 e 80 cm; 70 – 80 cm PROBLEMI POSTURALI Come conservarmi in buona salute? Ecco le regole da rispettare sempre per qualsiasi manovra di sollevamento Tienimi dritta Allarga il più possibile la base d’appoggio divaricando le gambe Stai con il tuo corpo il più possibile vicino a ciò che devi sollevare. Piega le ginocchia Se devi fare delle rotazioni, sposta e ruota i piedi. Ricordati che molte operazioni di sollevamento manuale di pazienti e carichi possono essere agevolate dall’utilizzo di ausili. IL CARICO DISCALE AUMENTA SE: • Manteniamo il rachide flesso • Solleviamo un peso ripetutamente (max 25 x uomo e 15 x donna) • Teniamo un peso sollevato lontano dal nostro corpo FATTORI COMPLEMENTARI DI RISCHIO • Torsione del tronco • Condizioni di equilibrio inadeguate MOVIMENTI SCONSIGLIATI PER LA PREVENZIONE DEI DANNI ALLA COLONNA IL MAL DI SCHIENA fattore predisponente Postura Seduta Scorretta SEDUTA CORRETTA E’ OPPORTUNO CERCARE DI RIMUOVERE LE CAUSE DEL DOLORE ATTRAVERSO L’ASSUNZIONE DI ALCUNE REGOLE DI VITA 1. ATTIVITA’ MOTORIA DI MANTENIMENTO 2.EVITARE SFORZI ECCESSIVI 3.MANTENERE POSTURE CORRETTE 4.RISPETTARE UNA DIETA EQUILIBRATA 5.EFFETTUARE CONTROLLI MEDICI p e i z a r G t a ’ l er ! e n o i z n te