TFR E PREVIDENZA COMPLEMENTARE Cna Regione Veneto – lunedì 19 febbraio 2007 1 La previdenza complementare 1993 La legge introduce la forma pensionistica complementare 1995 La Riforma Dini avvia il sistema previdenziale contributivo 1997 2005 2006 Nascono i primi Fondi Pensione Si completa la normativa (in vigore dal 1/1/2008) Norme conclusive e anticipo applicazione (1/1/2007) 2007 Decreti 30 gennaio 2 Il sistema previdenziale Il sistema retributivo ANNO 1995 RIFORMA DINI va progressivamente in pensione (ultime pensioni nel 2018) Viene introdotto il sistema contributivo (passando per il sistema misto) 3 Il sistema retributivo è…… Un insieme di regole con cui si determina l’importo delle pensioni Fino al 1995 applicato a tutti i lavoratori Con la Riforma Dini solo ai lavoratori che al 31 dicembre 1995 hanno almeno 18 anni di contributi 4 Le regole del retributivo Importo pensione calcolato su 3 basi 1. Anzianità contributiva : totale contributi versati (obbligatori, figurativi, riscattati, ricongiunti) 2. Retribuzione : media degli ultimi 10 anni 3. Aliquota rendimento : 2% annuo fino a 39.297 euro e poi decrescente 5 Il sistema misto Si applica al lavoratori con meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 La pensione fino al 31 dicembre 1995 è calcolata con il retributivo Periodo successivo con il contributivo 6 Il sistema contributivo è…… NUOVE E DIVERSE REGOLE per determinare IMPORTO DELLA PENSIONE Si applica a tutti i lavoratori senza contributi versati al 31 dicembre 1995 7 Le regole del contributivo Il calcolo è fatto su tutti i contributi versati durante l’intera vita lavorativa 8 Le regole del contributivo L’importo viene determinato su 3 basi 1. Sulla retribuzione annua si calcola il 33% dei contributi 2. I contributi vengono rivalutati ogni anno e sommati per ottenere il montante 3. Al montante si applica il coefficiente di trasformazione (età del lavoratore) 9 Sistemi a confronto Confronto tra sistemi previdenziali dipendente con 40 anni di lavoro Stipendio mensile lordo € 1.500 OGGI (retributivo) DOMANI (contributivo) Importo pensione € 1.200 € 870 Rapporto Stipendio/pensione € 80 di pensione ogni 100 di stipendio € 58 di pensione ogni 100 di stipendio 10 LO SCENARIO PREVIDENZIALE TRE CATEGORIE DI LAVORATORI (% sugli occupati attuali e tendenza) SISTEMA RETRIBUTIVO 30 SISTEMA MISTO 40 SISTEMA CONTRIBUTIVO 30 11 PREVIDENZA 1°° PILASTRO 2°° PILASTRO PREVIDENZA PUBBLICA PREVIDENZA COMPLEMENTARE AD ADESIONE OBBIGATORIA FACOLTATIVA Fondi collettivi chiusi 3°° PILASTRO ASSICURAZIONE INDIVIDUALE Assicurazioni sulla vita con finalità previdenziali ( P I P) Fondi individuali aperti 12 La pensione del futuro Non basta la pensione pubblica data dal sistema previdenziale obbligatorio, collettivo, a ripartizione. Serve una seconda pensione: •Silenzio/assenso •Volontaria •Individuale •a capitalizzazione La pensione complementare 13 QUANDO SERVE A CHI La previdenza complementare Per chi ha Sistema contributivo (al lavoro dopo il 31-12-95) Sistema misto (al lavoro prima del 31-12-95 ma con meno di 18 anni di contributi versati) Sistema retributivo (al 31-12-95 hanno almeno 18 anni di contributi) è…… INDISPENSABILE TANTO + IMPORTANTE quanto meno anni ha lavorato prima del ‘95 CONVENIENTE per aver un capitale in più alla fine del lavoro 14 Tipologie di fondi per i dipendenti FONDI CHIUSI o NEGOZIALI FONDI APERTI Promossi / istituiti sulla base di contratti o accordi di qualsiasi livello (nazionale, regionale, aziendale) tra: -lavoratori o rappresentanti di lavoratori e Associazioni dei datori di lavoro Istituiti e gestiti dai soggetti abilitati alla gestione di un fondo pensione: Banche, Soc. finanziarie, compagnie di assicurazione, società di gestione dei fondi comuni di investimento CONTRATTI DI ASSICURAZIONE Compagnie di assicurazione con le quali stipulare contratti si assicurazione a fini pensionistici (PIP) 15 Obblighi derivanti dalla riforma della previdenza complementare per il lavoratore Il lavoratore dovrà decidere entro il 30 giugno 2007 (o entro 6 mesi dall’assunzione, se successiva) cosa fare del proprio tfr maturando: -destinarlo ad un fondo (scelta esplicita o tacita) che non può essere più revocata -Lasciarlo in azienda (scelta che in qualsiasi momento può essere revocata) 16 Obblighi derivanti dalla riforma della previdenza complementare per il datore di lavoro Il datore di lavoro ha l’obbligo di informare il lavoratore circa le possibili scelte sul tfr maturando. La volontà del lavoratore deve essere espressa tramite la compilazione di un modulo (TFR1 – TFR2) che il datore di lavoro deve mettere a disposizione dei lavoratori. Nel caso il lavoratore non abbia deciso entro i termini, prima del 31 maggio 2007 (o 1 mese prima della scadenza dei 6 mesi dall’assunzione) il datore di lavoro deve informare il dipendente sul fondo al quale andrà versato il tfr per silenzioassenso. Se intervengono degli accordi aziendali di adesione a fondi, il lavoratore deve essere informato tempestivamente. 17 Modulistica obbligatoria per esprimere la scelta Modulo TFR1 Lavoratori assunti entro il 31/12/2006 Modulo TFR2 Lavoratori assunti dopo il 31/12/2006 Per i lavoratori che hanno già scelto prima del 1/2/2007 vale la data della scelta già compiuta a condizione che la confermino con modello TFR1 e TFR2 entro il 3/3/2007 (30 gg dalla pubblicazione GU dei decreti) 18 Modulistica obbligatoria per esprimere la scelta Modulo TFR1 - 4 sezioni Sezione 1 - lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria dopo il 28 aprile 1993 che al 31 dicembre 2006 non versino il TFR ad alcuna forma pensionistica complementare; Sezione 2 - lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria prima del 29 aprile 1993 che alla data del 31 dicembre 2006, versino il TFR ad una forma pensionistica complementare ; Sezione 3 - lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria in data anteriore al 29 aprile 1993 che al 31 dicembre 2006 non versino il TFR ad una forma pensionistica complementare ed ai quali trovino applicazione accordi o contratti collettivi che prevedano la possibilità di conferire il TFR ; Sezione 4 - lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria prima del 29 dicembre 1993 che alla data del 31 dicembre 2006 non versino il TFR ad una forma pensionistica complementare ed ai quali non trovino applicazione accordi o contratti collettivi che prevedano la possibilità di conferire il TFR ; Va compilata SOLO la sezione che interessa. Va allegato anche il modulo di adesione al fondo 19 Modulistica obbligatoria per esprimere la scelta Modulo TFR2 - 3 sezioni Sezione 1 - riguarda i lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria dopo il 28 aprile 1993, Sezione 2 - concerne i lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria prima del 29 aprile 1993, nei confronti dei quali trovano applicazione accordi o contratti collettivi che prevedono il conferimento del TFR ad una forma pensionistica complementare. Sezione 3 - va compilata dai lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria prima del 29 aprile 1993 nei cui confronti non trovano applicazione accordi o contratti collettivi che prevedono il conferimento del TFR ad una forma pensionistica complementare Va compilata SOLO la sezione che interessa. Va allegato anche il modulo di adesione al fondo 20 Come si aderisce alla previdenza complementare Prima possibilità Seconda possibilità Conferimento del solo Tfr maturando a partire dall’1/1/2007 sia per scelta sia per silenzio assenso Conferimento del TFR maturando +Contribuzione a carico del lavoratore + contribuzione (obbligatoria per i fondi chiusi) a carico del datore di lavoro Attualmente tale contribuzione è prevista dai contratti nazionali (e dall’accordo regionale 15/12/2006) nella misura dell’ 1% a carico lavoratore e dell’1% a carico ditta (calcolati sulla retribuzione utile per TFR). Tale contribuzione viene attivata esclusivamente su richiesta del lavoratore(tramite il modulo di adesione al Fondo) Il lavoratore (o il datore di lavoro) può decidere di versare quote aggiuntive rispetto all’ 1% Per gli iscritti alla previdenza obbligatoria prima del 29/4/1993 la percentuale minima di TFR è quella definita dai contratti o in mancanza almeno il 50% 21 Prima possibilità adesione al fondo con solo il Tfr A 1 Prima del 29 aprile 1993 I lavoratori vengono distinti in base alla data della loro prima iscrizione alla previdenza obbligatoria Già iscritti ad un fondo B non iscritti ad un fondo 2 Dopo il 29 aprile 1993 A Già iscritti ad un fondo B non iscritti ad un fondo esplicita Modalità di scelta tacita 22 Le scelte per la destinazione del tfr - 1 a Quelli che hanno cominciato a lavorare prima del 29 aprile 1993 e a gennaio 2007 sono già iscritti ad un Fondo Pensione Scelta esplicita (per iscritto) Scelta tacita (silenzio-assenso) Esprime la volontà: a) Di conferire il Tfr residuo da maturare al Fondo a cui aderisce oppure Autorizza il datore di lavoro a trasferire il 100% del Tfr residuo al Fondo a cui il lavoratore già aderisce b) Di mantenere il Tfr residuo in azienda 23 Le scelte per la destinazione del tfr - 1 b Quelli che hanno cominciato a lavorare prima del 29 aprile 1993 e a gennaio 2007 non sono iscritti ad un Fondo Pensione Scelta esplicita (per iscritto) Esprime la volontà: a) Di conferire il Tfr (tutto o nella quota contrattuale) da maturare al Fondo oppure Scelta tacita (silenzio-assenso) Autorizza il datore di lavoro a trasferire il 100% del Tfr maturando a: • b) Di mantenere il Tfr da maturare • in azienda • il fondo pensione previsto dal contratto In caso di più fondi a quello con maggiori adesioni Nel caso non sia previsto nessun fondo, al Fondinps (fondo di previdenza residuale istituito presso l’Inps) 24 Le scelte per la destinazione del tfr - 2 a Quelli che hanno cominciato a lavorare dopo il 29 aprile 1993 e a gennaio 2007 sono iscritti ad un Fondo Pensione Questi lavoratori non devono fare nulla: Sono già iscritti ad un Fondo e versano tutto il TFR 25 Le scelte per la destinazione del tfr - 2 b Quelli che hanno cominciato a lavorare dopo il 29 aprile 1993 e a gennaio 2007 non sono iscritti ad un Fondo Pensione Scelta esplicita (per iscritto) Esprime la volontà: a) Di conferire il 100% del Tfr da maturare ad un fondo; oppure Scelta tacita (silenzio-assenso) Autorizza il datore di lavoro a trasferire il 100% del Tfr maturando a: • b) Di mantenere il Tfr da maturare • in azienda • il fondo pensione previsto dal contratto In caso di più fondi a quello con maggiori adesioni Nel caso non sia previsto nessun fondo, al Fondinps (fondo di previdenza residuale istituito presso l’Inps) 26 Seconda possibilità adesione al fondo con il Tfr e i contributi Oltre al Tfr, con scelta volontaria tramite la compilazione del modulo di adesione ad un fondo, il dipendente può decidere di Versare anche la quota Mensile di retribuzione (minimo previsto dal ccnl) L’azienda è obbligata a versare la sua quota ai fondi chiusi (non è obbligata in caso di fondi aperti o PIP) Si può versare dalla busta paga anche più di quanto previsto dal ccnl 27 Contributi prev.za complementare nei ccnl Contributo a carico del Dipendente Contributo a carico dell'Azienda % TFR Maturando (minimo) % TFR Maturando per Dipendenti che hanno iniziato a lavorare dopo il 28/04/1993 Riferimenti e Note CCNL Tessile Abbigliamento Calzaturiero 1% 1% 16% 100% Allegato Tabella "A" - ccnl 27/01/98 ed Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/C CCNL Grafici Fotografi 1% 1% 16% 100% Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/E CCNL Metalmeccanico Installazione Impianti 1% 1% 16% 100% Art. 37 - ccnl 01/07/96 ed Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/A CCNL Legno Arredamento e Boschivi 1% 1% 16% 100% Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/B 100% Art. 62 - ccnl 12/07/99 ed Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/L 100% Art. 49 - ccnl 01/01/00 ed Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/K CCNL Pulizia CCNL Acconciatura Estetica 1% 1% 1% 1% 16% 16% 28 Contributi prev.za complementare nei ccnl Contributo a carico del Dipendente Contributo a carico dell'Azienda % TFR Maturando (minimo) % TFR Maturando per Dipendenti che hanno iniziato a lavorare dopo il 28/04/1993 Riferimenti e Note CCNL Materiali Lapidei 1% 1% 16% 100% Allegato ad Ipotesi d'accordo rinnovo ccnl 26/07/00 ed Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/M CCNL Edili 1% 1% 18% 100% Adesione al Fondo "Prevedi" in base ad accordo 15/01/03 100% Art. 44 - parte ccnl concordata a marzo 2006 ed Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/J 100% Art. 35 ccnl 07/10/98 ed Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/D 100% Allegato ccnl 29/07/98 ed Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/F 100% Art. 62 ccnl 01/07/97 ed Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/H CCNL Autotrasporto CCNL Orafi Argentieri CCNL Pulitintolavanderie CCNL Alimentaristi e Panificatori 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 16% 16% 16% 16% 29 Contributi prev.za complementare nei ccnl Contributo a carico del Dipendente Contributo a carico dell'Azienda % TFR Maturando (minimo) % TFR Maturando per Dipendenti che hanno iniziato a lavorare dopo il 28/04/1993 Riferimenti e Note CCNL Materiali Lapidei 1% 1% 16% 100% Allegato ad Ipotesi d'accordo rinnovo ccnl 26/07/00 ed Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/M CCNL TAC/Occhiali/Cuoio piccola industria 1% 1% 18% 100% A.I.Regionale 15/12/2006 100% Allegato ccnl 01/01/97 ed Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/O CCNL Odontotecnici 1% 1% 16% CCNL Chimica Gomma - Plastica Vetro 1% 1% 16% 100% Art. 71 ccnl 11/07/00 ed Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/I CCNL Occhialeria 1% 1% 16% 100% Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/N A.I.Regionale 15/12/2006 CCNL Ceramica 1% 1% 16% 100% Accordo Fondo Pensione 11/02/99 - allegato 2/G CCRL Concia 1% 1% 18% 100% A.I.Regionale 15/12/2006 30 Terza possibilità Lasciare il Tfr in azienda I lavoratori vengono distinti in base al numero di dipendenti Fino a 49 Da 50 in poi Media annuale al 31/12/2006 (per le aziende in attività) Base di calcolo Media annuale nell’anno solare di attività (per le aziende che iniziano nel 2007) dipendenti Tutti i lavoratori dipendenti (anche le tipologie normalmente escluse dai computi: apprendisti CTD inf.9mesi, ecc) 31 Tfr in azienda Impresa fino a 49 dipendenti Impresa con 50 dipendenti o più Se si sceglie di lasciare il tfr in azienda entro il 30/6/2007 tutto il tfr maturato dal 1/1/2007 resta in azienda Se si sceglie di lasciare il tfr in azienda entro il 30/6/2007 tutto il tfr maturato dal 1/1/2007 o successiva data di assunzione va al Fondo erogazione TFR presso l’INPS Sono esclusi dall’obbligo del versamento all’Inps: CDT inf a 3 mesi, lavoro a domicilio, impiegati-quadri e dirigenti settore agricolo, lavoratori per i quali il c.c. prevede l’erogazione periodica delle quote del tfr maturate o l’accantonamento delle stesse presso terzi 32 Tfr, tempi della scelta e del versamento •Se scelgo a gennaio 2007 di versare ad un fondo pensione, la data effettiva di versamento al fondo parte dal 1 luglio 2007 (con versamento tfr gennaio/giugno rivalutato) Mese della scelta X Tfr al fondo pensione Tfr in azienda Ge x Fe Ma Ap Ma gi lu 33 Tfr, tempi della scelta e del versamento •Se scelgo a maggio 2007 di versare ad un fondo pensione, la data effettiva di versamento al fondo parte dal 1 luglio 2007 (con versamento tfr maggio/giugno rivalutato). • Il tfr gennaio/aprile rimane in azienda in tutte le imprese per i dipendenti in forza al 31/12/2006; • nelle imprese con almeno 50 dipendenti, per gli assunti dal 1/1/2007 il tfr (gennaio/aprile) va versato al Fondo erogazione Tfr presso l’Inps. Mese della scelta X Tfr al fondo pensione Tfr in azienda Tfr al fondo tesoreria Inps (aziende con almeno 50 dipendenti) Ge Ge Fe Fe Ma Ma Ap Ap Ma x gi lu Ma gi lu Dipendenti in forza al 31/12/2006 Dipendenti assunti dopo il 31/12/2006 34 Tfr, tempi della scelta e del versamento •In caso di silenzio-assenso, dal 1/7/2007 l’azienda fino a 49 dipendenti versa ai fondi pensione il tfr che matura da luglio in poi, mentre il tfr gennaio/giugno resta in azienda. •In caso di silenzio assenso, dal 1/7/2007 l’azienda da 50 dipendenti versa ai fondi pensione il tfr da luglio in poi per tutti i dipendenti; il tfr gennaio/giugno rimane in azienda per i dipendenti in forza al 31/12/2006 mentre viene versato, rivalutato, al Fondo per l’erogazione tfr presso l’Inps per i dipendenti assunti dopo l’1/1/2007 Mese della scelta X Tfr al fondo pensione Tfr in azienda Tfr al fondo tesoreria Inps (aziende con almeno 50 dipendenti) Az. Fino a 49 dipendenti Dipendenti in forza al 31/12/2006 Dipendenti assunti dopo il 31/12/2006 Ge Ge Ge Fe Fe Fe Ma Ma Ma Ap Ap Ap Ma Ma Ma gi gi gi lu lu 35 lu Tfr, tempi della scelta e del versamento •Se il dipendente decide entro il 30/6/2007 di lasciare il tfr in azienda, per le imprese con meno di 50 dipendenti il tfr rimane tutto in azienda; •Per le imprese con almeno 50 dipendenti, il tfr va versato (dal mese successivo alla scelta) al Fondo per l’erogazione tfr presso l’Inps con decorrenza 1 gennaio 2007 o successiva data di assunzione(per i mesi antecedenti il trasferimento il tfr va rivalutato) Mese della scelta X Tfr al fondo pensione Tfr in azienda Tfr al fondo tesoreria Inps (aziende con almeno 50 dipendenti) Az. Fino a 49 dipendenti Dipendenti in forza al 31/12/2006 Dipendenti assunti dopo il 31/12/2006 Ge Ge Ge Fe Fe Fe Ma Ma Ma Ap Ap Ap Ma Ma Ma GiX lu GiX lu GiX 36lu PER INCENTIVARE LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Agevolazioni fiscali per il lavoratore Misure compensative per le imprese 37 Agevolazioni per il lavoratore L’anticipazione rimane Dal fondo si ha di più: Tfr + contributi propri e azienda + interessi 1° casa Facciamo il confronto Anzianità % anticipo Azienda Fondo Azienda fondo (acquisto/ristrutturazione) 8 8 70 75 Spese sanitarie per casi gravissimi 8 0 70 75 NO 8 - 30 Ulteriori esigenze Non ci sono limiti sul numero dei richiedenti si può evere anche più di una volta dallo stesso fondo 38 Agevolazioni per il lavoratore Il riscatto c’è CESSAZ.LAVORO per legge per Statuto DECESSO PRIMA della PENSIONE DURANTE la PENSIONE % CONDIZIONI PER IL DIRITTO 50 Inoccupati (o Cig, mobilità) più di 12 mesi 100 Inoccupati più di 48 mesi – invalidi permanenti 100 Altre condizioni: es. dimissioni o licenziamento % 100 CONDIZIONI PER IL DIRITTO eredi o beneficiari riscattano rendita reversibile (erogata se scelta al momento della pensione) 39 Vantaggi fiscali per il lavoratore Contributi da stipendio Deducibili max € 5.164,57 quota lavoratore (fa cumulo quota azienda) effetto su Isee, assegni familiari Contributi azienda Pensioni Aliquota 15% Anticipazioni spese sanitarie Con riduzioni dopo 15 anni di contributi. Dopo 35 anni di Riscatto per inoccupazione, versamenti l’aliquota è del 9% premorienza, invalidità Anticipazioni per 1° casa, spese generiche Aliquota fissa 23% Riscatto, altre cause (es. dimissioni/licenziamento) 40 Vantaggi fiscali per il lavoratore Deducibilità dei contributi dal reddito I contributi (lavoratore+azienda)sono deducibili nella misura massima di 5.164, 57.Sono deducibili i contributi versati anche a fondi non negoziali. Se il lavoratore non riesce a dedurre l’intero importo versato al fondo (in quanto superiore,sommato a quello dell’azienda, a 5.164,57), darà comunicazione al fondo affinchè il residuo importo non venga tassato in sede di liquidazione. un ulteriore beneficio fino a Euro 2.582,29 annui (differenza positiva tra l’importo di Euro 25.822,85 e i contributi effettivamente versati nei primi 5 anni), per i lavoratori di prima occupazione (beneficio applicabile nei 20 anni successivi al quinto di partecipazione al fondo) Se un lavoratore/azienda ha versato nei primi 5 anni 15.000 euro al Fondo potrà portarsi in deduzione euro 10.882,85 (25.882,85 – 15.000) nei 20 anni successivi al quinto con il limite di 2.582,29 euro annui e quindi nei successivi cinque anni. 41 Vantaggi fiscali per il lavoratore I rendimenti tassazione 11% (la più bassa in assoluto) Finanziaria 2007: tutti gli altri rendimenti (banca, azioni, ecc) sono al 20% Protocollo Governo-Parti Sociali novembre 2006: ulteriore riduzione della aliquota 42 Misure compensative per le imprese 1) Deduzione fiscale dal reddito d’impresa di una % del TFR annualmente destinato alla previdenza complementare, nella misura del 4% Se l’impresa ha più di 50 addetti 6% Se l’impresa ha meno di 50 addetti 2) Esonero dal versamento del contributo al Fondo di garanzia TFR ( 0,20%) nella stessa misura % del TFR maturando conferito alla previdenza complementare 43 Misure compensative per le imprese 3) Esonero percentuale dei contributi sociali dovuti alla gestione prestazioni temporanee dell’INPS Dal 01-01-2008 0,19 punti percentuali Dal 01-01-2009 0,21 punti percentuali Dal 01-01-2010 0,23 punti percentuali Dal 01-01-2011 0,25 punti percentuali Dal 01-01-2012 0,26 punti percentuali Dal 01-01-2013 0,27 punti percentuali Dal 01-01-2014 0,28 punti percentuali 44 Misure compensative per le imprese L’esonero contributivo si applica prioritariamente: sui contributi per ANF, per maternità (in mancanza di copertura ANF) e per disoccupazione (in mancanza di copertura ANF e maternità). Qualora non vi sia capienza negli istituti contributivi di cui sopra (gestione prestazioni temporanee) si provvederà ad applicare il beneficio residuo sull’ammontare complessivo dei contributi dovuti all’INPS. In ogni caso, il predetto esonero non potrà essere applicato sui seguenti contributi: 0,20% (o 0,40% dirigenti industria) dovuti per il fondo di garanzia TFR, di sui è previsto, invece, l’abbattimento (riduzione in funzione delle quote di Tfr maturato versate ai fondi); 0,30% (compreso nel contributo per la disoccupazione) destinato al fondo rotazione (formazione). 45 VANTAGGI E SVANTAGGI PER LE IMPRESE 1) LA DESTINAZIONE DEL SOLO TFR HA UN COSTO MINIMO PER L’AZIENDA (COSTA INVECE LA CONTRIBUZIONE DELL’1% PREVISTA DAI CCNL FIN DAL 1996/99) 2) ACCANTONAMENTO GRADUALE DEL TFR (AL TERMINE DEL RAPPORTO DI LAVORO LA LIQUIDAZIONE E’ GIA’ ACCANTONATA) 3) TRASPARENZA DEL COSTO DEL LAVORO (DETERMINAZIONE PIU’ CHIARA DEI COSTI/MAGGIORE TRASFERIBILITA’ SUI PREZZI) 4) OMOGENEITA’ DI TRATTAMENTO DEI DIPENDENTI CON L’INDUSTRIA (PIU’ FIDELIZZAZIONE DEI DIPENDENTI ALL’IMPRESA ARTIGIANA) 46 Obblighi del datore del lavoro – dopo la scelta gestire la scelta (o mancata scelta) del lavoratore Cioè 1) Calcolare i contributi dovuti al Fondo (quota a carico del datore di lavoro e del lavoratore) 2) Trattenere le somme aggiuntive che il lavoratore intende versare al fondo (rispetto a quanto stabilito dal fondo stesso) 3) Gestire il cedolino paga nel quale andranno evidenziati separatamente i relativi contributi 4) Versare il contributo di solidarietà del 10% relativo alla contribuzione a carico del datore di lavoro sulle somme diverse dal TFR destinate al fondo 47 Obblighi del datore del lavoro – dopo la scelta 5) Effettuare i versamenti dei contributi (azienda più lavoratore) e/o del TFR al fondo 6) Gestire la mobilità tra i fondi (nel caso il lavoratore decida di cambiare) 7) Gestire eventuali contestazioni tra i fondi coinvolti e gli stessi lavoratori 8) Gestire le agevolazioni compensative 48 IL TRASFERIMENTO Si può trasferire l’intera posizione individuale se: a) Si decide di cambiare fondo a)Si CAMBIA SETTORE chiuso; di lavoro (per chi aderisce b) Si decide di passare da un a Solidarietà Veneto e rimane fondo chiuso ad un fondo nell’Industria o aperto o PIP nell’Artigianato non serve); b) Si vuole passare da un FONDO SETTORE (Industria o Artigianato) a Solidarietà Veneto o viceversa Minimo dopo 2 anni di Senza il vincolo dei 2 anni di permanenza nel fondo permanenza nel fondo Nel caso di versamento per silenzio assenso a FONDINPS (quando non è previsto nessun fondo contrattuale) il periodo minimo per la portabilità scende ad 1 anno 49 Fondo Regionale intercategoriale per l’artigianato Il 15 dicembre 2006 le Organizzazioni venete dell’artigianato Cna, Cgia, Casa, Claai e le organizzazioni sindacali Cisl e Uil hanno sottoscritto un accordo per dare vita ad un Fondo di Previdenza Integrativa regionale intercategoriale per i dipendenti dall’artigianato e della piccola impresa del Veneto da collocare all’interno di SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE. Il 16 Febbraio 2007 si è tenuta l’assemblea straordinaria del Fondo per approvare le modifiche statutarie ed è già stata inviata la relativa istanza alla COVIP. Entro qualche giorno saranno disponibili(sul sito ed in cartaceo) nota informativa,modulo di adesione e nuovo Statuto che sono necessari per raccogliere le adesioni. 50 SOLIDARIETA’ VENETO (adesioni) Le adesioni possono riguardare da subito: i dipendenti delle imprese artigiane(ad eccezione dell’edilizia) I dipendenti (imprese artigiane e non)che applicano il CCNL trasporti i dipendenti delle imprese che applicano CCNL Confindustria Dalla data di approvazione della COVIP: i dipendenti delle imprese (artigiane e non)che applicano il CCNL edilizia firmato dalle Confederazioni Artigiane. Imprese che applicano CCNL Confapi: adesioni possibili solo se c’è un accordo aziendale a favore di Solidarietà veneto(tra azienda e rsu o tra azienda e dipendenti assistiti dalle OO.SS.) 51 SOLIDARIETA’ VENETO (campagna promozionale 2007) Nei mesi di Febbraio/Marzo si stanno predisponendo i materiali per una forte campagna promozionale presso i lavoratori delle imprese associate(opuscoli per le imprese,opuscoli per i lavoratori,pubblicità sui quotidiani,spot radio) Nel mese di Aprile 2007 tramite le Associazioni Artigiane/OO.SS. verranno distribuiti 30.000 opuscoli alle imprese unitamente a 100.000 opuscoli per i loro dipendenti Nel corso del Mese di Maggio 2007 verranno raccolte dalle imprese 4,5 euro x dipendente in forza da versare su di un apposito conto regionale, al fine di finanziare la campagna promozionale presso i lavoratori del comparto artigiano Nel corso dei mesi di Maggio/Giugno verrà effettuata la pubblicità sui quotidiani e gli spot radio. 52