MOD 01 PROGRAMMA IN AMBITO DISTRETTUALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI ai sensi della deliberazione del Consiglio Regionale n.615/2004 Paragrafo 3.5.2. Iniziativa A DISTRETTO __CARPI___ COMUNE CAPOFILA DEL PROGRAMMA DISTRETTUALE ___CARPI______ NOMINATIVO TECNICO DI RIFERIMENTO DISTRETTUALE Davide Gallesi QUALIFICA Referente Centro Servizi Immigrazione TELEFONO 059649614, FAX 059649620, E-MAIL [email protected] 1 Modulo per la presentazione del progetto ( da ripetersi per ciascun progetto inserito nel programma distrettuale) Progetto N. 1 A) Dati generali del progetto Titolo del progetto MEDIAZIONE COORDINATORE TECNICO: indicare il referente per l'esecuzione dell'intervento proposto, a cui ci si potrà rivolgere per eventuali chiarimenti e per la fase di monitoraggio. NOMINATIVO DAVIDE GALLESI ENTE DI APPARTENENZA COMUNE DI CARPI QUALIFICA RESPONSABILE CENTRO SERVIZI IMMIGRAZIONE TELEFONO 059 649614, FAX 059 649 620, E-MAIL [email protected] IL PROGETTO E': [] Nuovo [x] Continuazione di attività in corso In tal caso: [x] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Nazionale Politiche Migratorie______________ [] Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali (specificare _________________________________________________________ ) [] Non ha ottenuto finanziamenti precedenti Durata del Progetto :_ 12-18 mesi_ Sommario del progetto: Descrizione riassuntiva delle caratteristiche del progetto: obiettivi, popolazione bersaglio, metodologia, effetti attesi 2 Mantenere, potenziare e organizzare il servizio di mediazione linguistico-culturale per le scuole, i servizi sociali, le traduzioni, le emergenze, il Centro per le Famiglie. Con particolare attenzione alle fasce deboli: bambini e donne. Obiettivi Gli interventi messi in atto riguardano: • Interventi di sostegno all’apprendimento dell’italiano come seconda lingua da parte dei minori stranieri; • Interventi volti a favorire strumenti interculturali tali da garantire la partecipazione degli alunni e delle famiglie al percorso scolastico; • Interventi volti a valorizzare nell’ambito di apposite iniziative didattiche, la conoscenza della cultura d’origine; • Interventi rivolti a costruire percorsi integrati fra formazione linguistica e informazione, orientamento e formazione professionale, finalizzati ad agevolare l’ingresso nel mercato del lavoro e la ricerca di migliori opportunità; • Interventi finalizzati ad assicurare gli elementi conoscitivi idonei per permettere un adeguato accesso ai servizi • Interventi di sostegno all’apprendimento della lingua italiana da parte di adulti stranieri, comprensivi di riferimenti alle leggi dell’ordinamento italiano e di educazione civica • Interventi volti a facilitare l’inserimento dei giovani immigrati (seconda generazione) negli spazi giovani e negli istituti culturali. Favorire l’incontro e lo scambio fra soggetti di diversa provenienza. B) Soggetti Partecipanti Proponente/Capofila COMUNE DI CARPI Soggetti pubblici coinvolti (indicare le amministrazioni pubbliche partecipanti al progetto) COMUNI DI CARPI, CAMPOGALLIANO, NOVI, SOLIERA Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro) Soggetti attuatori Il servizio di mediazione linguistico culturale si avvale di mediatori con esperienza pluriennale che hanno precedenti collaborazioni con il Centro Servizi per l’Immigrazione coordinati da personale messo a disposizione dal Centro stesso e dall’Assessorato alle Pubblica Istruzione Altri soggetti partecipanti (elencare): 3 _____________________________________________ __________________________________________________________ _______________________________________________________________ C) Descrizione del Progetto Contesto Locale Descrizione del territorio nel quale si propongono gli interventi TUTTI GLI INTERVENTI DI MEDIAZIONE RIGUARDANO IL DISTRETTO DI CARPI, ED IN PARTICOLARE:LE SCUOLE, IL CENTRO SERVIZI PER L’IMMIGRAZIONE, I SERVIZI SOCIALI, GLI SPAZI GIOVANI, LE BIBLIOTECHE E GLI INTERVENTI SUL TERRITORIO DOVE RICHIESTO Descrizione delle tematiche, dei fenomeni o delle situazioni locali su cui si intende intervenire Come ogni anno il Centro Servizi Immigrazione elabora i dati forniti dalle anagrafi dei comuni del Distretto per monitorare il fenomeno dell’immigrazione che si caratterizza da una grande mobilità e quindi non è facilmente descrivibile in statistiche attendibili, In Italia si sta delineando un modello variegato, policentrico, “diffuso”, nel quale i poli di attrazione non sono solo le grandi metropoli ma anche le piccole città e i paesi in particolare quelli come il nostro in cui i distretti industriali attirano lavoratori che tendono a preferirli come luoghi di stabilizzazione. L’analisi dei dati forniti dalle iscrizioni alle anagrafi ci consente ogni anno di evidenziare, per ciascuna realtà comunale, la quantità del flusso immigratorio: questi cittadini stranieri rappresentano la parte potenzialmente stabile del fenomeno, anche se è comunque caratterizzata da un’elevata propensione alla mobilità sul territorio. Le caratteristiche quantitative del fenomeno immigrazione che vengono offerte dalla fonte anagrafica ci permettono di raffrontare le nazionalità ad alcuni aspetti qualitativi della popolazione straniera, quali il sesso e le classi di età. Sono inoltre riportate informazioni sulle varie tipologie delle domande che gli immigrati rivolgono all’ufficio stranieri e le iscrizioni alle scuole materne, elementari e medie. La presenza di cittadini stranieri nel distretto di Carpi a luglio 2004 arriva a 6401 unità pari al 6,7 % sulla popolazione residente, percentuale superiore alla media europea come succede anche al livello provinciale. L’incremento rispetto al 2003 è stato di 1273 unità, il che conferma il trend degli anni scorsi, portando la presenza di immigrati rispetto alla popolazione, a valori che corrispondono a quelli di paesi che hanno una lunga tradizione di immigrazione. La presenza degli stranieri è sensibilmente aumentata anche per le persone che hanno usufruito della legalizzazione seguita alla legge 189 del 2002 e hanno ricevuto il permesso di soggiorno, nella maggioranza dei casi, successivamente alla raccolta dei dati per il rapporto 2003. I 2/3 degli stranieri risultano residenti nel Comune di Carpi che ha avuto una incremento di 756 unità pari al 22 % della popolazione straniera presente nel 2003. I Comuni di Novi e Soliera hanno registrato l’aumento percentuale maggiore rispetto all’anno precedente con +33 %, corrispondente tuttavia a 163 persone per Soliera e a 236 per Novi che si conferma il 2° comune per presenza di immigrati in valori assoluti: 1 ogni 11 persone. 4 Nel comune di Campogalliano è cresciuta la presenza di stranieri del 25%, in maniera più contenuta rispetto agli altri comuni, ma comunque rilevante che porta la presenza degli immigrati nei comuni del distretto rispetto alla popolazione locale a percentuali che oscillano dal 4,7% di Campogalliano al 8,9% di Novi. Complessivamente il distretto si conferma fra le realtà provinciali un fattore di attrazione di manodopera straniera, insieme ai distretti ceramico e metalmeccanico, capaci di attirare in misura consistente flussi migratori sia dall’interno sia dall’estero. I cittadini stranieri residenti nei comuni del Distretto, in Provincia, i Regione, in Italia e in Europa. Valori assoluti e composizioni percentuali STRANIERI % SUL TOTALE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE 30/06/04 601 4199 954 647 6401 7,5 6,6 8,9 4,7 6,7 41674 6,4 2003 REGIONE EMILIA ROMAGNA ITALIA 150635 1515163 3,7 2,6 ITALIA (stima rapporto caritas 2003) 2469324 4,3 19584000 5,2 757900 861700 3263200 7296800 2450000 9,4 8,4 5,6 8,9 4,1 CAMPOGALLIANO CARPI NOVI SOLIERA DISTRETTO 01/01/04 PROVINCIA DI MODENA UNIONE EUROPEA 2001 2000 AUSTRIA BELGIO FRANCIA GERMANIA REGNO UNITO I flussi migratori nell’ultimo anno diretti al nostro distretto provengono in prevalenza dall’Asia (+500), soprattutto dal Pakistan , ma è rilevante anche l’immigrazione dall’Europa (+431) e dall’Africa (+311). La dimensione dell’immigrazione in Italia è definita “policentrica” cioè caratterizzata da una presenza di più nazionalità fra cui comunque in questi anni si assiste ad 5 un processo di stabilizzazione di sei paesi: il Marocco l’Albania, la Romania, le Filippine, la Cina e la Tunisia. L’immigrazione dal continente Africano è stata prevalente fin dagli anni ’90 ma negli ultimi anni si registra una inversione di tendenza con un flusso migratorio asiatico proveniente prevalentemente dal Pakistan e dalla Cina. Più recentemente, è cresciuta l’importanza dell’immigrazione dall’Est europeo che ha contribuito a portare il flusso migratorio proveniente dall’Europa al secondo posto, anche in considerazione all’effetto dovuto al processo di regolarizzazione dei lavoratori stranieri svoltosi nel 2002. La crescita della popolazione straniera, ha in parte determinato un aumento della conflittualità che da interna, ovvero circoscritta soprattutto al rapporto servizi/stranieri, si è trasformata in una conflittualità diffusa, cioè estesa ai rapporti tra i cittadini autoctoni e non autoctoni. Per questo si ritiene opportuno : • conoscere le aspettative reciproche necessarie per una convivenza pacifica • facilitare l'inserimento dei bambini nelle scuole del distretto e costruire relazioni positive con le loro famiglie; • far conoscere le regole sociali del paese ospitante nel rispetto della cultura di origine delle comunità immigrate; • promuovere metodologie e strategie d’intervento efficaci per l’accoglienza e l’apprendimento dei bambini stranieri che frequentano le scuola del distretto (di ogni ordine e grado); • favorire l’integrazione dei minori stranieri elaborando efficaci percorsi educativi all’interno degli spazi dedicati ai giovani. Quale contributo vuole offrire il progetto per affrontare le tematiche, i fenomeni o le situazioni suddette? Il mediatore linguistico-culturale non è un “traduttore”, ma una figura professionale preparata adeguatamente, una sorta di trait d’union che permette di facilitare relazioni, incontri e scambio e si può inserire favorevolmente nelle tematiche sopra descritte. La figura del mediatore contribuisce in modo decisivo a favorire una corretta comunicazione sia con il bambino che entra in classe, sia con le famiglie, spesso totalmente all’oscuro rispetto al funzionamento del sistema scolastico italiano, sia con le persone che si avvicinano ai servizi. Il mediatore linguistico-culturale è una risorsa, non “la” risorsa. Andando a progettare gli interventi insieme agli insegnanti e agli operatori è indispensabile che diventi un interlocutore stimolante all’interno della relazione, in grado di compire una lettura oggettiva dei bisogni e delle risorse in campo. Cantierabilità (previsione dei tempi di avvio del progetto) 01/01/2005 6 Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: (indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo l'intervento con risorse proprie) La continuità data al progetto in questi anni ne ha evidenziato l’importanza ed è quindi ritenuto ad alta priorità nelle scelte delle amministrazioni per l’importanza nell’integrazione soprattutto fra i bambini nelle scuole. D) Descrizione del piano di attività generale del Progetto Indicare in sintesi il tipo di attività che si intende realizzare (vedi elenco di azioni indicate tra gli obiettivi della Iniziativa A) In particolare il progetto si riferisce alle azioni relative a “Garantire pari opportunità di accesso e tutelare le differenze”nello specifico a: • interventi di sostegno all’apprendimento della lingua italiana da parte di minori stranieri immigrati; • interventi volti a fornire strumenti interculturali tali da garantire la partecipazione degli alunni e delle famiglie straniere al percorso scolastico; • interventi volti a “valorizzare, nell’ambito di apposite iniziative didattiche, la conoscenza delle culture di origine; • implementazione del Centro Servizi per l’Immigrazione per lo svolgimento di funzioni di informazione, consulenza, assistenza; • interventi finalizzati ad assicurare gli elementi conoscitivi idonei per permettere un adeguato accesso ai servizi; • interventi di sostegno all’apprendimento della lingua italiana da parte di adulti stranieri, comprensivi di riferimenti alle leggi dell’ordinamento italiano e di educazione civica. • utilizzo dei mediatori culturali nei servizi per facilitare sia la ricognizione dei bisogni degli utenti sia l’ottenimento di adeguate prestazioni da parte dei servizi; Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (Network) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative e finanziarie di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete Il progetto si sviluppa attorno al Centro Servizi per l’Immigrazione a valenza distrettuale che raccoglie i bisogni dei diversi servizi interessati, organizza il progetto, individua i soggetti attuatori e ne gestisce l’organizzazione garantendo ai servizi e alle scuole le risorse richieste per tipologia e quantità. Comune capofila Carpi 7 Destinatari del Progetto: Diretti (con un coinvolgimento diretto nelle azioni dell'intervento) Indiretti (sui quali l'intervento potrà avere una ricaduta positiva pur senza diretto coinvolgimento) Tipologie dei destinatari -Bambine e bambini delle scuole d'infanzia, elementari e medie -Cittadini stranieri residenti -Centro Servizi Immigrazione Diretti stranieri n.1030 Indiretti italiani n. 7582 Circa 6400 Indiretti cittadini stranieri ed italiani del distretto Luoghi/contesti per contatto con i scuole, servizi, spazi giovani, società destinatari Coinvolgimento dei destinatari Indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari dell'intervento Contatto diretto Campagna informativa Effetti attesi : definizione qualitativa Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Facilitare l’integrazione degli stranieri in generale e dei bambini, degli adolescenti e delle donne in particolare, nella scuola, nei servizi e nella società. Ridurre le situazioni di disagio. Effetti attesi : stima quantitativa Definire quantitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto • Bambini e ragazzi coinvolti nelle scuole: 1030 • 6 Istituti Comprensivi 2 Direzioni Didattiche, 10 scuole d’infanzia comunali, • Insegnanti coinvolti n.12 attraverso il lavoro diretto con i referenti della Commissione tecnica distrettuale di intercultura e indirettamente tutti gli insegnanti che lavorano sul territorio • Cittadini stranieri e italiani presso Centro Servizi Immigrazione n° 4000 Indicare la metodologia e gli strumenti che verranno adoperati per attuare il progetto • Colloqui preventivi con i mediatori prima dei loro interventi nelle scuole o nei servizi 8 • • • Verifiche successive agli interventi effettuati. Utilizzo dei materiali presenti all'interno dei Centri di Documentazione Educativa (progetto scuola) e servizi per l'immigrazione Personal Computer che possono scrivere nelle seguenti lingue: araba, indiana, pakistana (urdu), cinse mandarino E) Descrizione del piano specifico delle attività del Progetto Descrizione delle attività (singole azioni) Le azioni previste per i mediatori riguardano: 1)) la scuola 2) i servizi 1)La scuola Premessa La commissione distrettuale di intercultura (costituita nel Settembre 2000 e composta da insegnanti e tecnici di tutti i Comuni del Distretto di Carpi), sta assumendo un ruolo molto importante sul territorio, relativamente alle scelte pedagogiche e metodologiche da compiersi in materia di educazione interculturale. Dall'anno della sua costituzione, la commissione si incontra mensilmente presso la sede del Centro di Documentazione Educativa del Comune di Carpi per una formazione orientata all'individuazione di un linguaggio comune, per un confronto sull'andamento degli interventi svolti dai mediatori linguistici e culturali nelle diverse scuole, per ideare possibili percorsi di eduazione interculturale volti soprattutto alla scuola d'infanzia, per elaborare progetti concreti riguardanti in particolare il delicato aspetto dell’insegnamento dell’Italiano come L2 ai bambini stranieri presenti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado del distretto. Per far fronte al problema dell'accoglienza e della valutazione del livello di conoscenze e studi degli alunni stranieri al momento del loro ingresso nel sistema scolastico, la commissione tecnica, insieme ai dirigenti scolastici e presidi delle scuole medie, ha approvato un protocollo distrettuale per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri nelle scuole; documento preparato dai referenti stessi al termine dell’anno scolastico 2001/02. Per sostenere gli alunni stranieri sia al momento del loro arrivo in Italia che nei momenti successivi, la commissione ha proposto due progetti, (il primo si realizza già da 3 anni nel distretto, il secondo è ancora in fase di definizione): “corso intensivo di italiano” da attuarsi prima dell’inizio dell’anno scolastico e “doposcuola o recupero extrascolastico”, entrambi con l’obiettivo di aiutare i bambini stranieri a potenziare la conoscenza della lingua italiana ed a socializzare. La Commissione ha riflettuto sulla necessità di costruire un “regolamento” comune alle diverse scuole, che rappresenti un vademecum informativo per poter pianificare il rapporto di collaborazione tra la famiglia straniera e la scuola. Inoltre, ha promosso vari corsi di formazione, per far fronte alla complessità nascente sul territorio: ricordiamo, per esempio, il corso di italiana L2, quello sulla semplificazione dei testi, un terzo di approfondimento all'educazione interculturale e, da ultimo, rilevata una situazione di scarsa comunicazione e programmazione tra alfabetizzatori e mediatori culturali, un corso di formazione per tali soggetti per creare un clima di collaborazione sostenuto da un linguaggio comune. Infine, si sta riflettendo sulla realizzazione di due azioni: la prima, è la possibilità di formare piccole “sotto-commissioni” per lo studio più approfondito e la produzione di materiale in 9 merito alle problematiche che via via emergono nel lavoro coi ragazzi stranieri (individuazione più precisa e condivisa dei livelli di appartenenza rispetto alla conoscenza della lingua, problema dello studio e dell'apprendimento delle discipline, dialogo con le famiglie,...); la seconda, è l'organizzazione di un convegno sui temi più “sentiti” nelle nostre scuole, per approfondire e allargare sempre più la tematica a colleghi e operatori interessati. La situazione attuale Per l’anno scolastico 2004/05 risultano iscritti nelle scuole d'infanzia, primarie e secondarie di primo grado dei Comuni di Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera n.1030 alunni stranieri (tab. 1). Tab.1: COMUNI SCUOLE E N. ALUNNI TOTALI E ISTITUTI STRANIERI PROVENIENZE PIU' SIGNIFICATIVE Carpi Campogalliano Novi-Rovereto Soliera Totale Scuole secondarie di primo grado A Pio: 75 Focherini: 18 G. Fassi: 62 Sacro Cuore 6 Suole primarie Istituto Comprensivo Carpi 2: 79 III° Circolo: 93 IV° Circolo: 147 Sacro Cuore: 8 Figlie della Provvidenza: 3 Comunali:77 Scuole d'infanzia Statali:177 Istituto Comprensivo Scuola primaria: 21 ScuolaElementare: 59 Istituto Comprensivo Scuola primaria: 79 Scuola secondaria:60 Istituto Comprensivo Scuola primaria 44 Scuola secondaria:22 161 Magreb,Pakistan Cina 330 Magreb, Pakistan e Cina, 254 Magreb, Pakistan e Cina, 80 Magreb, Pakistan e India. 139 Magreb, Pakistan, India, Cina 66 Magreb, Pakistan 1030 Finalità del progetto Il primo anno di attività ha consentito di fare chiarezza sulle principali finalità formative e istituzionali che a tutt'oggi sottendono al lavoro della commissione: 1. assumere il concetto di “diversità” come valore in un’ottica di scambio reciproco; 2. ampliare gli orizzonti culturali e sociali dei bambini, indipendentemente dalla presenza di alunni stranieri nelle scuole; 3. favorire l’acquisizione delle strutture di base della lingua italiana; 4. potenziare gradualmente le competenze linguistiche per consentire l’espressione dell’esperienza relazionale-affettiva e cognitiva. Azioni specifiche 10 Si intende perseguire le finalità descritte conferendo continuità al rapporto di collaborazione da tempo con i mediatori linguistico-culturali prevedendo di assegnare ore di intervento ad ogni scuola e istituto sulla base delle indicazioni pervenute al Centro di Documentazione educativa. Le indicazioni tengono conto di vari fattori, come: numero di bambini iscritti per l'anno scolastico 2004/05, emergenze in corso d'anno relative a possibili nuovi inserimenti, livello di alfabetizzazione in lingua italiana del ragazzo straniero, aspettative/richieste della scuola e delle classe nel quale è inserito, progetti di educazione interculturale da attivare e svolgere sia nelle sezioni di scuola d'infanzia che nelle classi di scuola dell'obbligo, colloqui assembleari e individuali coi genitori. Nella tabella sottostante viene riportata la ripartizione delle ore di intervento richieste, ovviamente tenendo conto delle presenze dello scorso anno scolastico: SCUOLE E ISTITUTI Scuola Media “A.Pio” INTERVENTI DI MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE 60 ore lingua urdu 50 ore lingua araba 20 ore lingua cinese Istituto Comprensivo Carpi 2 Scuola Media 150 ore lingua urdu 30 ore lingua araba 20 ore lingua cinese Scuola Media “Focherini” 100 ore per mediatore pakistano; 60 ore lingua cinese 15 ore lingua araba Istituto Comprensivo Carpi 2 Scuole Elementari 150 ore lingua urdu e indiano; 50 ore lingua araba; 20 ore lingua cinese III° Circolo Didattico 70 ore lingua urdu; 100 ore lingua araba 50 ore lingua cinese IV° Circolo Didattico 140 ore per lingua urdu; 80 ore lingua araba; 50 ore lingua cinese; Totale:130 Totale:200 Totale: 175 Totale:220 Totale: 220 Totale: 170 Istituto Comprensivo di Novi-130 ore lingua urdu; Rovereto 120 ore lingua cinese; 50 ore lingua araba; Totale: 300 Istituto Comprensivo Campogalliano di40 ore lingua araba 70 ore lingua urdu e indiana 20 ore di lingua cinese Totale: 130 Istituto Comprensivo di Soliera 70 ore lingua urdu 110 ore lingua araba 50 ore lingua cinese Totale: 240 Ore per progetti nelle scuole d'infanzia e eventuali emergenze di altri ordini scolastici Totale ore 335 2120 11 2) Servizi Questo progetto vuole continuare a sviluppare forme significative di integrazione per i nuclei di immigrati che si stabiliscono nel territorio per permettere una buona qualità della vita con particolare attenzione alle donne che non hanno “spazi naturali” di socializzazione come possono avere gli uomini con il lavoro ed i bambini nella scuola. Le donne spesso rimangono in casa a causa dell’isolamento linguistico e delle differenze culturali impedendo così di fatto un avvicinamento al territorio. Il Centro per le Famiglie, insieme alla Commisione Pari Oportunità, al Centro servizi per l’Immigrazione, Il Centro Servizi del Volontariato e Porta Aperta hanno dato vita al progetto “Donne Lontane” nel corso dell’anno 2000/2001. Le finalità del progetto erano quelle di conoscere e comunicare con l’universo femminile (Magrebino) e da questo sviluppare interventi a sostegno della loro integrazione sociale. Il progetto nel corso del 2001/2002, 2002/03 e2003/04 è stato ripetuto sia per la ricerca e sia per il corso oltre che per le donne arabe nche con le donne indiane, pakistane e cinesi. E’ stata inoltre ampliata l’esperienza attraverso la presenza di mediatori nelle lingue: araba, indu-pakistana e cinese all’interno del Centro Servizi dell’Immigrazione per consulenze, segretariato sociale, traduzioni, interventi nei servizi se necessario per fungere da facilitatori nelle relazioni. Obiettivi • Fornire uno spazio ed un tempo per avvicinarsi e conoscere i servizi e la cultura italiana; • Favorire una conoscenza delle opportunità e dei servizi esistenti nel territorio; • Promuovere l’integrazione sociale. • Identificare idonei strumenti e strategie per favorire l’integrazione fra le culture ed il sostegno dei gruppi “deboli”. Destinatari • • • • Donne e famiglie straniere Cittadini del distretto Associazioni italiane e straniere Servizi Attività • Consulenze • Informazioni • Accoglienza • Progettazione • Traduzioni • Segretariato Modalità d’intervento Presenza della mediatrice linguistica Culturale di lingua araba, indo-pakistana e cinese all’Ufficio Stranieri del Comune di Carpi per: Mediatrice araba Mediatrice Indo Pakistana 6/8 ore settimanali 6/8 ore settimanali 12 Mediatore cinese 6/8 ore settimanali Risorse Mediatore Linguistico Culturale arabo Mediatore Linguistico Culturale pakistano/indiano Mediatore Linguistico Culturale cinese per 1000-1200 ore per l’anno 2005 per 1500-1800 ore per l’anno 2005 per 800-1000 ore per l’anno 2005 Emergenza ed informazione Sono inoltre considerati nel progetto degli interventi di emergenza sociale e traduzione delle informazioni e comunicazioni, dei comuni del distretto. Vista la difficoltà di reperire dati sicuri sulle esigenze di ogni comune per la novità del progetto e per la definizione stessa del bisogno (emergenze). Progetto di Integrazione dei minori stranieri Percorsi educativi rivolti a minori immigrati all’interno degli spazi per i giovani (Spazio Giovani e Biblioteca ragazzi) Destinatari finali: cittadini minori stranieri che abbiano manifestato difficoltà di inserimento sociale Mediazione culturale: Progetto mediazione Obiettivi Scuola Vedi progetto Durata in ore periodo Ottobre 2002- Giugno 2003 2120 Centro Servizi Immigrazione e Centro per le famiglie • 2477 • • • Totale Presenza al Centro servizi per l’Immigrazione settimanale Emergenze Informazione: traduzione delle comunicazioni che si ritiene possano interessare le fasce degli immigrati Progetto educazione dei +minori stranieri 4597 13 Personale necessario per lo svolgimento della attività : Qualifica Livello Formazione Numero Specifico ore compless . Coordinatore Laureato Centro Servizi Immigrazione Funzionario Laureato Ufficio Stranieri Coordinatore Laureato pedagogico attività scuole 1 1 1 1/2 1/2 1/2 Mediatore arabo Mediatore indiano e pakistano Mediatore cinese + emergenze 300 300 400 1000/1200 1500/1800 suindicata Tipologia Contratto Incarico Dipendente tempo determinato Dipendente tempo indeterminato Collaborazione Collaborazione Collaborazione 800/1000 (aggiungere tante righe quanti sono gli operatori previsti) Risorse strumentali e materiali necessarie alla realizzazione del progetto: • Materiale didattico • Sede (Centro servizi per l'immigrazione) • Supporti informatici F) Attività precedenti Riepilogo sintetico delle attività già svolte negli ultimi tre anni dall'ente proponente e dai soggetti attuatori rispetto a problematiche analoghe a quelle oggetto di questo progetto • Progetto sulla mediazione attivo dal 2000 al 2004 con finanziamento del Fondo Nazionale delle Politiche Migratorie • Corso di avvicinamento alla lingua italiana per donne arabe, pakistane e cinesi, progetto "donne lontane" dal 2000 al 2004 14 G) Informazione e diffusione dei risultati: (indicare come verrà attuata l'informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale sul progetto e come si pensa di diffondere la conoscenza sui risultati del progetto) - Realizzazione di materiali di documentazione riferiti alle attività svolte prodotti nelle scuole, in collaborazione con i mediatori - Diffusione di opuscoli informativi H) Monitoraggio Indicare le modalità di accertamento e descrizione del processo di avanzamento dell'intervento, precisando gli strumenti utilizzati per le azioni di monitoraggio e la periodicità del loro impiego. • Verifica periodica con gli utenti del servizio da parte dei funzionari del Centro Servizi per l'Immigrazione e del Coordinamento Pedagogico. • Consegna di un questionario da far compilare ai mediatori e ai fruitori del servizio i) Valutazione: Indicare quali forme di valutazione sono previste e quali metodi di valutazione vengono utilizzati Centro Servizi Immigrazione composto da rappresentanti dei Comuni del Distretto per l’organizzazione, le reazioni dei destinatari e l’impatto sul contesto; - 2 Incontri annuali Il Centro Servizi Immigrazione e il Coordinamento Pedagogico per il rapporto costi/benefici, adeguatezza delle risorse, adeguatezza dei modi e coerenza tra metodi ed obiettivi; -1 incontro ogni 2 mesi La Commissione Patto per la Scuola per la valutazione del risultato in relazione al contesto nel modo della scuola (relazione con alunni e famiglie, accoglienza nell'istituzione scolastica, partecipazione delle famiglie,...), alle reazioni dei destinatari, all’impatto sul contesto 15 L) Preventivo Economico Voci di spesa (N.B.: Non sono ammissibili a contributo le spese relative a costruzione, acquisto e ristrutturazione di immobili. Non sono ammissibili a contributo le spese sanitarie. Ogni progetto facente parte del "programma" distrettuale deve prevedere un cofinanziamento pari almeno al 30% del totale del costo previsto per la realizzazione del progetto. Le spese generali di progettazione, di formazione e di documentazione si considereranno ammissibili fino ad un massimo del 10% del costo totale del programma). A) Spese generali di progettazione, avvio e promozione Totale ore 147_______ Costo orario 32.67______________ Totale costo 4802.49 B) Spese di documentazione Totale _______________________ C) Personale espressamente adibito al progetto Coordinatore Uff.stranieri Costo Orario 16.24 € Tot.ore 414 Totale 6723.36 € Coordinatore pedagogico Costo Orario 14.78 € Tot.ore 345 Totale 5099.10 € Coordinatore pedagogico Costo Orario 16.19 € Tot.ore 586 Totale 9487.34 € Mediatori Costo orario Tot. Ore 4597 Totale 84401 € 18,36 € D) Attrezzature, arredi e materiali (elencare): Totale costo attrezzature ___________ E) Spese di gestione 16 Locali Totale Materiali di consumo Totale Spese di manutenzione Totale Utenze Totale Spese amministrative Totale ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Totale gestione _______________ F) Spese di trasporto e di residenzialità G) Spese di formazione degli operatori H) Forme di sostegno economico diretto a soggetti immigrati I) Altre spese (specificare) Totale ______________________ COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO _110513.31____ COSTO A CARICO DEI SOGGETTI PROPONENTI PARI AL 30.% DEL COSTO COMPLESSIVO: (RIPARTITO TRA I VARI ENTI) Distretto 33346.3 FINANZIAMENTO REGIONALE RICHIESTO ____77166.91_____ 17