CONOSCI LA CRISI I Numeri della crisi • • • • • • • La Manovra finanziaria Le grandi opere Tagli alla cultura Tagli alla scuola Tagli alla sanità Le spese militari Costruiamo l’alternativa NON PAGHIAMO LA LORO CRISI ! “non lasciamo in mano la Politica ai politici” a cura dell’Associazione Dimensioni Diverse LA MANOVRA ECONOMICA noi il loro debito non lo paghiamo ! 60 miliardi di euro ! e già si dice che ne occorrono altri 20 entro l’anno. o La Lombardia ha avuto tagli per 4,5 miliardi nel 2010, e 9,5 miliardi nel 2011 Ma i politici al Governo sanno governare? o Dal 2008 ad oggi il rapporto debito/PIL è aumentato di 312 miliardi di euro – dal 103,6 al 119% e si va verso una percentuale superiore al 120%. o I soldi della crisi non li pagano i ladri, i corruttori, gli evasori, … li pagano i “soliti noti”: lavoratoti, pensionati, … con i ticket , la riduzione dei servizi, l’aumento dei prezzi per IVA. Ecco un elenco degli “altri noti” che non pagano la crisi: o Corruzione 80 miliardi di euro o Evasione fiscale 120/160 miliardi di euro o Le mafie 150 miliardi di euro di patrimoni non tassati o Lavoro nero 50 miliardi di euro o Contraffazione di merci 18 miliardi di euro o E ancora evasione contributiva, abusivismo edilizio, … o Totale del serbatoio nero 500 miliardi di euro circa. Perché, conoscendo questi dati, non vanno lì a prendere i soldi? Negli ultimi 17 anni nessun governo, né di destra né di sinistra ha fatto una legge contro il malaffare. o Le frequenze televisive, perché darle gratis, mentre potrebbero rendere tra i 4/5 miliardi. o Sono state vendute 200.000 auto di lusso dal costo superiore ai 100.000 euro a fronte di soli 70.000 che hanno denunciato una rendita superiore a tale importo. Altrimenti tagliando: o la TAV ci costerà dai 14/20 miliardi di euro o il sistema Mo.S.E che ha lievitato i costi da 1.600 a 5.500 milioni o il Ponte sullo stretto ci costerà 8/10 miliardi di euro o le 110 Province ci costano 12 miliardi di euro anno (costo del personale 2300 milioni) o le spese militari 24 miliardi di euro o i costi dei parlamentari e dei “grandi” manager o …. OPPONIAMOCI AL SACCHEGGIO Si dice che il patrimonio dello Stato Italiano vale, sul mercato, 1800 miliardi e il Governo vuole venderne una parte per sanare il debito delle banche. o Quando lo Stato privatizza un bene pubblico o vende un patrimonio immobiliare (come hanno fatto Tremonti e Berlusconi) esso espropria la comunità (ognuno di noi pro quota) dei suoi beni di proprietà comune. o In un processo di privatizzazione il governo non vende quanto è suo, ma quanto appartiene a ciascun componente della comunità. E’ un po’ come essere diseredati. o Per questo siamo contrari ai processi selvaggi di liberalizzazione e privatizzazione. LORO LA CRISI - NOI LA SOLUZIONE ! TRASPORTI e GRANDI OPERE grandi danni ambientali e non solo Mobilità in Lombardia: o la Lombardia ha subito tagli per 90 milioni nel 2010 e i pendolari un aumento del 20% del Biglietto. Nel 2011 ulteriore taglio di 266.000 milioni (una riduzione totale di oltre il 35%) o L’Assessore regionale R. Cattaneo prevede o la cancellazione di un treno su due (-1000 su 2200) oppure il raddoppio del costo dei biglietti: in ogni caso una perdita occupazionale e lo spostamento dei viaggiatori dal mezzo pubblico a quello privato. La politica della mobilità della regione Lombardia è tutta sbilanciata verso il traffico privato. (Veicoli circolanti in Lombardia 8.000.000 - nel 2010 ci sono stati 11.298 incidenti con 242 morti) Alcuni esempi di : o Pedemontana – 157 km – 2000 km2 di estensione del territorio, 21 opere connesse a viabilità locali, attraversa 5 parchi regionali; o Brebemi – 62 km, 6 caselli, attraversa 5 parchi regionali; o TEM : Tangenziale Esterna Est Milano – 32 km, 3 corsie, 6 svincoli; o Magenta-Boffalora- Malpensa: 18 km, 8 svincoli, 16 gallerie artificiali, attraversa Parco del Ticino e il Parco Sud Milano L’attraversamento e la cementificazione di aree pregiate a verde agricolo ha conseguenze disastrose o Ogni giorno in Lombardia si perdono quindici ettari di spazi agricoli aperti: in 10 anni la superficie urbanizzata è cresciuta di oltre il 18 per cento, 54.000 ettari in più. o l’EXPO-2015, (una Exposizione che è solo utile per speculare sulle aree a verde agricolo) con un milione di metri quadrati su cui sorgeranno i padiglioni di Expo è soltanto un tassello, fondamentale, di un mosaico più vasto disseminato su 16 comuni a nord ovest di Milano, già urbanizzata per il 60 per cento, dove ci sono ancora 125 frammenti di terra simili a quelli dell’Esposizione: spazi ancora a verde agricolo. o Mille ettari di verde perso che, in termini ambientali, si calcola corrispondano a 316.800 tonnellate di anidride carbonica in più. Lo smog non è a costo zero: o nel 2010 Milano ha avuto una media di 44 mcg/m3 di PM10 e una media annua di 31,7 mcg/m3 di PM2,5 CULTURA e AMBIENTALE - tagli insensati la politica senza cultura è morta ! Gli stanziamenti previsti per il 2009/2011 sono stati ridotti di 900 milioni di euro e il finanziamento della cultura in Italia scende sotto lo 0,28 % del Pil (1% in Francia, 1,20% in Inghilterra) un calo del 30% negli ultimi 5 anni: una perdita di 7000 dipendenti. Con un investimento di 4,8 miliardi di euro la cultura italiana genera valore per 40 miliardi di euro l’anno (2,6% Pil nazionale) L’ Italia è un Paese che ha una presenza sul suo territorio di un patrimonio ambientale e culturale ricchissimo. Sono 4.739 i Beni culturali in Italia tra musei, monumenti e aree archeologiche di cui 419 statali e 45 siti Unesco Gli stanziamenti relativi al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 2009 2010 2011 190,7 milioni 176,4 milioni 163,1 milioni suddivisi in: "Ricerca e innovazione", 80,4 milioni 77,1 milioni 74,6 milioni "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente" 110,3 milioni 99,4 milioni 88,4 milioni Tagli al Fus (Fondo unico spettacolo), ridotto quest’anno a poco meno di 260 milioni. TAGLI ALLA SCUOLA PUBBLICA 2008-2011 o Oltre centomila insegnanti in meno, tra docenti di ruolo e supplenti, entro il 2011. o Riduzione del 17% del personale tecnico e ausiliario (Ata), ovvero bidelli e "amministrativi". o per l’anno scolastico 2011-2012 è prevista una ulteriore riduzione di 35.000 insegnanti. o Un taglio di 4,6 miliardi - che sale a quasi 8 miliardi di riduzione per il 2012. Tre le conseguenze immediate: - Più della metà delle scuole italiane sono in stato di degrado; - L’aumento del numero di allievi per classe a scapito dell’insegnamento; - Genitori costretti a pagare il materiale didattico nella scuola dell’obbligo. La Giunta regionale lombarda eroga i contributi (“Dote scuola per l’istruzione”) per il diritto allo studio scandalosamente a favore delle scuole private. o Per le scuole statali il buono erogato va alle famiglie con un reddito non superiore ai 15.458 euro; o per le scuole private il reddito delle famiglie per aver diritto al buono sale fino a 30.000 euro (nel 2009 il limite di reddito era 40.000 euro). La Dote Scuola è un contributo erogato dalla Regione Lombardia, sotto forma di voucher, spendibile presso esercizi convenzionati e scuole accreditate, rivolto agli studenti residenti nella Regione Lombardia. Tabelle relative al 2009 DOTE SCUOLA PER L’ISTRUZIONE 2010/2011 è stabilito 75.482.000 euro. SPESE MILITARI Ottanta milioni di euro di spese militari al giorno, pari a 500 dollari pro-capite. o Oltre 600 generali, o 2.700 colonnelli, o 13.000 ufficiali, o 26.000 sottoufficiali, o 70 generali di corpo d'armata, più del doppio dei “Corpi d'Armata”. Una massa sterminata di dirigenti con ricchi stipendi a guidare un numero sempre più esiguo di soldati. Nel 2010 il Governo Italiano ha speso complessivamente 27 miliardi di euro. Nel 2009 abbiamo esportato armi per 5 miliardi di euro. Dal 2000 al 2008 sono stati spesi circa 6 miliardi di euro per le missioni militari. Il governo Berlusconi, in tempi di crisi drammatica, ha messo a budget: o l'acquisto di 131 cacciabombardieri Jsf/F-35, al costo di oltre 114 milioni di dollari l'uno o l'ultima trance del programma per il caccia Eurofighter costerà all'Italia 5 miliardi di euro, senza considerare i 13 miliardi di euro già pagati o otto aerei-robot Predator senza pilota da comprare per la cifra di 1,3 miliardi di euro o 100 nuovi elicotteri militari NH-90 che peseranno sulle nostre tasche 4 miliardi di euro. o due sommergibili che saranno acquistati per 915 milioni o 10 fregate "FREMM" dal costo di 5 miliardi di euro (è l'unico programma silurato dalla manovra che ha "affondato" quattro delle navi o Forza Nec, una rete di comunicazione satellitare. Solo la progettazione costa 650 milioni, dalla spesa complessiva stimata intorno ai 12 miliardi. A conti fatti, solo con la scelta di tagliare i nuovi programmi per l'acquisto di armamenti, si potrebbero risparmiare circa 43 miliardi di euro". Una spesa per armamenti che cresce senza freni e non conosce crisi mentre si tagliano le garanzie sociali. Se in Germania, la cancelliera Angela Merkel, ha ridotto, già dal 2010, le spese per armamenti di 10 miliardi, in Italia il governo non ne vede la necessità. o Con il costo di un solo cacciabombardiere F-35 si potrebbero realizzare 183 asili nido in grado di accogliere settanta bimbi, compresi gli stipendi degli insegnanti; o potrebbe garantire l'indennità di disoccupazione a 15.000 precari. TAGLI ALLA SANITA’ PUBBLICA 8 miliardi i tagli alla sanità; se conteggiamo quelli decisi lo scorso anno, i tagli nel biennio 2013/2014 superano i tredici Miliardi: 13.490 milioni. Spesa farmaceutica: il tetto è fissato al 15,7% del Fondo Sanitario Nazionale (FSN), quindi a 16,4 miliardi, ma se ne spenderanno almeno 19,3. o Le Regioni che superano il 2,4% del FSN, si dovranno pagare il surplus. I ticket sono una vergognosa tassa sui malati che favoriscono il mercato della sanità privata. Sono previsti NUOVI TICKET dal 2014 su farmaci e sulle altre prestazioni sanitarie (non precisate). o A causa dei ticket l'incidenza sulla spesa lorda delle quote di partecipazione a carico dei cittadini è passata mediamente dal 6,6% del 2009 al 7,6% del 2010. o Se non intervengono nuovi dispositivi dal 2012 tornano i “super ticket” da 10 euro La sanità privata vale circa 25 miliardi di euro – 1/5 di quella nazionale pubblica. o Gli italiani pagano di tasca propria il 57% delle visite specialistiche. Lombardia o Il piano di spesa per la sanità per il 2011 è di 16.922 milioni pari a oltre il 42% di tutta la spesa regionale; o Gli stipendi per i 17 mila medici e gli 85 mila infermieri pesano per meno del 40% della spesa sanitaria complessiva: 6 miliardi. o Negli ultimi cinque anni sono usciti senza mai essere sostituiti 7.000 tra medici e infermieri, e sono a rischio almeno altri 3.000 posti. o Il taglio dei finanziamenti per le politiche sociali è drammatico 2009 1.309 milioni 2010 1.041 “ 2011 211 “ In Lombardia il privato è in costante crescita e assorbe quote sempre più rilevanti della spesa a danno del servizio sanitario pubblico. Dati disponibili al 31 dicembre 2009 o Strutture pubbliche 296 Strutture private 590 o N° posti letto pubblici 31.405 - 3,35% N° posti letto privati 14.391 + 4,32% o Ambulatori pubblici 152 - 3,18% Ambulatori privati 291 + 20,25% I COSTI DELLA POLITICA La Spesa pubblica è quasi il 50% del PIL La spesa della politica, si dice, sia di 24 miliardi di euro, tra cui: o 5.500 società partecipate – costo dei manager 2, 5 miliardi o 100 Province italiane costano 12 miliardi (la Provincia di Milano costa 790 milioni) I deputati e i senatori costano: tra i 25.000 e i 38.000 euro al mese con tutta una serie di benefici. o Godono di alcuni privilegi offensivi per la cittadinanza: - Un’assistenza sanitaria privata per loro e per i familiari, costata nel 2010 oltre 10 milioni - “Buoni pasto” decisamente risibili. Anche se non saranno i tagli alla loro spesa che risolverà il debito italiano tuttavia chiediamo: o la drastica riduzione dei parlamentari o la drastica riduzione dei benefici o l’equiparazione delle pensione a quelle degli altri italiani. BENI COMUNI La truffa del Governo 27 milioni di cittadini hanno votato i referendum che abolivano l’art.23/bis della L.133/08 contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali (acqua, trasporti, raccolta e smaltimento dei rifiuti, …). La “Manovra” art.4 prevede “una gestione concorrenziale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica”, in altre parole gli enti locali senza la possibilità di fare investimenti in deroga saranno costretti alla privatizzazione. Anche per l’acqua il Ministro del Lavoro Sacconi ha dichiarato al Convegno di Confindustria: "Mi auguro che troveremo presto il modo di mettere in discussione il referendum sull'acqua”. E’ uno schiaffo alla democrazia e alla volontà della maggioranza del popolo italiano. LAVORO Lavoratori sottomessi alle aziende Le norme dettate in merito dalla BCE – Banca Centrale Europea – sono molto drastiche: o “riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d'impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende”; o “accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti”. Prontamente accolte dal Governo e inserite nella “Manovra”, art. 8, la libertà di licenziamento, mentre persiste la precarizzazione del lavoro: ricatto occupazionale, lavoro nero, … Nessun investimento per migliorare le condizioni e la sicurezza sul lavoro; ancora oggi si contano 750.000 incidenti (denunciati) e 1000 morti. SIAMO INDIGNATI – costruiamo l’alternativa ! I Governi stanno riempiendo con i nostri soldi le tasche delle Banche e degli speculatori. 1. CONTRO L’EUROPA DELLE BANCHE: noi il loro debito non lo paghiamo ! Per cambiare davvero bisogna: a. Colpire la speculazione finanziaria: la società va liberata dalla dittatura del mercato finanziario e dalle sue leggi. b. Drastico taglio alle spese militari e cessazione di ogni missione di guerra c. Giustizia e diritti per il mondo del lavoro: basta precarietà. d. Difesa dei beni comuni pubblici per un nuovo modello di sviluppo. e. Una rivoluzione per la democrazia: lotta a fondo alla corruzione e a tutti i privilegi di casta per ricostruire il diritto a partecipare affermando ed estendendo i diritti costituzionali. 2. DICIAMO NO al commissariamento dell’Italia dalla B.C.E. e dal F.M.I. Un governo che viene commissariato da una Istituzione Sovrannazionale perde la sua sovranità. Alcuni elementi significativi della lettera che la Banca Centrale Europea ha inviato all’Italia: a. radicale strategia di riforme inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali; b. riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d'impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende; c. accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti; d. intervenire ulteriormente nel sistema pensionistico; e. riduzione significativa dei costi del pubblico impiego e, se necessario, riducendo gli stipendi. Respingiamo la dittatura della finanza imposta dalla BCE e del FMI che manipolano le nostre vite! o Bisogna partire da una comune consapevolezza che sia il più possibile dialogata; molto spesso si è riconosciuti soltanto come soggetti testimoniali. o Dobbiamo passare dall’essere “vittime” a diventare interpreti, attori, protagonisti. 3. ADERIAMO ALLA CAMPAGNA PER IL CONGELAMENTO DEL DEBITO Almeno cinque proposte ci sembrano irrinunciabili: o riforma fiscale basata su criteri di tassazione marcatamente progressiva; o cancellazione dei privilegi fiscali e seria lotta a ogni forma di evasione fiscale; o eliminazione degli sprechi e dei privilegi di tutte le caste; o riduzione delle spese militari alle sole esigenze di difesa del paese e ritiro di tutte le missioni neocoloniali; o abbandono delle grandi opere faraoniche orientando gli investimenti al risanamento dei territori, al potenziamento delle infrastrutture e delle economie locali, al miglioramento dei servizi sociali con il coinvolgimento delle comunità. http://www.cnms.it/campagna_congelamento_debito