18 Venafro Valle del Volturno
Sabato 17 marzo 2012
Colli, un successo la lotta al randagismo:
in una giornata impiantati 130 microchip
COLLI A VOLTURNO. Un successo ogni
oltre previsione. La campagna informativa
e di sensibilizzazione promossa dall’amministrazione comunale e dalle associazioni
Aida&A (Associazione italiana difesa animali e ambiente) ed Enpa (Ente nazionale
protezione animali) con la collaborazione
del servizio veterinario dell’Asrem ha consentito alla gran parte dei proprietari dei
cani di potersi mettere in regola con l’obbligo di registrare il proprio animale all’apposita anagrafe. Alla fine della giornata organizzata a Colli a Volturno si sono registrati ben 130 microchip impiantati gra-
tuitamente. Un durissimo lavoro portato
avanti da veterinari, volontari ed esperti e
coordinato dal vicesindaco Emilio Incollingo, il quale si è dato particolarmente da
fare per la buona riuscita dell’iniziativa.
Oltre cento cani ‘sconosciuti’ alle autorità
del settore sono stati quindi censiti. A conferma che il fenomeno del randagismo lamentato dall’amministrazione comunale
del sindaco Gianfranco Visco era, e forse è
tuttora, purtroppo ben radicato nel territorio. Secondo le associazioni e il Municipio
di Colli a Volturno sono ancora tanti gli
animali sprovvisti del microchip, pertanto,
a breve potrebbe essere organizzata un’altra giornata per completare la schedatura
dei cani presenti a Colli. Ricordiamo che
nelle settimane scorse il primo cittadino
aveva emanato una stringente ordinanza tesa a regolare il problema del randagismo.
In particolare, Visco ha vietato ai cittadini
di dare cibo agli animali abbandonati,
quindi sprovvisti del microchip. Adesso,
dopo il successo della campagna per
l’iscrizione all’anagrafe canina, l’amministrazione dovrà mantenere la ‘promessa’ di
realizzare un canile comunale. L’intenzione del Municipio collese è quella di far re-
stare sul territorio i cani eventualmente accalappiati in modo da “poter garantire loro
un trattamento civile”.
ppm
Termoli
Sabato 17 marzo 2012
Via Martiri della Resistenza, 112 - 86039 Termoli (CB) - Tel. 0875 706430 - Fax 0875 858022 - E-mail: [email protected]
I legali dei 52 indagati stanno studiando le contromosse in vista degli interrogatori
Clima teso all’Azienda sanitaria
Nel day after del blitz del Nas nessuno ha voglia di parlare
TERMOLI. Non c’era molta voglia di
parlare, ieri mattina, nei locali che solo
24 ore prima erano stati al centro dell’intervento massiccio dei carabinieri.
Un’atmosfera plumbea alla sede dell’Asrem di Termoli nel day after del maxi blitz con cui i Nas hanno perquisito
decine e decine di indagati per assenteismo. Porte chiuse in tutti gli ambienti,
dipendenti al lavoro con estrema attenzione, poche chiacchiere e pazienti in
attesa nei corridoi nel proprio turno. Un
clima in cui tutti gli impiegati, i medici
e gli infermieri hanno dato poca o nessuna retta al di fuori del loro regime
professionale, segno che la mannaia che
si è abbattuta dalla magistratura su 52 di
loro ha colpito in profondità. Molto
scarsa la voglia di parlare, dicevamo, di
esprimersi sull’accaduto, anche se i dirigenti dei vari servizi hanno mostrato
comunque una qual certa sorpresa nel
vedere che loro collaboratori erano rimasti invischiati nella rete tessuta dagli
inquirenti negli ultimi tredici mesi. A
Termoli, tra la gente, non si parla d’al-
La sede di Asrem e Poliambulatorio
tro, e in febbrile attività sono anche gli
avvocati difensori delle persone a cui
ieri è stato notificato l’avviso di garanzia. Nei prossimi giorni dovrebbero cominciare gli interrogatori in Procura,
con i dipendenti accusati a vario titolo
di truffa aggravata, per qualcuno anche
in concorso, falso in atto pubblico, falsità ideologica e assenza ingiustificata
dal posto di lavoro. La magistratura fa
leva sul contenuto dei badge magnetici
in dotazione a ciascuno, che non sarebbero stati smarcati durante le uscite o gli
allontanamenti volontari, ma c’è chi
dall’Asrem ribatte che alcuni dei medici coinvolti opera anche sul territorio,
quindi è avvezzo e autorizzato a uscire
con frequenza dagli ambienti sanitari e
dal poliambulatorio, stesso copione anche nell’ospedale San Timoteo, sempre
a Termoli, e nella struttura distrettuale
di Montenero di Bisaccia.
Ma c’è chi loda il San Timoteo
TERMOLI. Non solo sentimenti di biasimo e condanna dalla popolazione locale riguardo la sanità. Poche ore prima che scattasse il blitz anche in
ospedale, una signora di 80 anni, L. T., ha provato un’esperienza al pronto
soccorso di Termoli, da cui ne è uscita rinfrancata, non soltanto nel fisico,
visto che aveva un problema all’apparato digerente piuttosto ‘spinoso’, ma
anche nello spirito. Un pasto a base di pesce stava rischiando di finirle seriamente di traverso, proprio a causa di una spina che si era messa di traverso. Ha atteso qualche ora, sperando che l’emergenza si risolvesse da sola, ma quando la situazione è peggiorata, l’anziana si è recata in ospedale.
“Voglio solo lodare e ringraziare il personale del San Timoteo che mi ha
tenuta in cura, sono stati splendidi”, il suo commento.
tidiano del Molise
Il Quo
Quotidiano
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Attualità
PRIMO
PIANO
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Sanità, la ricetta di Tamburro: non dobbiamo
chiudere gli ospedali, ma specializzare molto
L’esponente dell’Adc rivolge un plauso al Neuromed di Pozzilli
CAMPOBASSO. A pochi giorni dalla discussione in Consiglio regionale del Piano sanitario regionale, il presidente della
Seconda Commissione Riccardo Tamburro si sofferma con
un’ampia riflessione sulla mobilità sanitaria interregionale, soprattutto alla luce dell’ultimo studio del Sole 24 Ore.
“Come Molise – si legge in un passaggio del suo intervento
- abbiamo la più alta percentuale d’Italia di mobilità di pazienti: per la mobilità passiva diciamo che per ogni cinque molisani che si ricoverano uno preferisce andare fuori regione; per
quella attiva diciamo che per ogni cinque ricoveri che si effettuano in regione uno è rivolto a pazienti non molisani. Quindi
con il numero dei ricoveri siamo quasi in pareggio. Se andiamo a vedere i movimenti finanziari che questa mobilità comporta, invece, dobbiamo constatare che il Molise ci guadagna,
ed è l’unica del centro sud ad essere in attivo nello scambio.
Dai dati 2010, i più aggiornati disponibili, la mobilità passiva
ci costa 52 milioni di euro mentre l’attiva ci porta 64 milioni di
euro”.
I motivi di questa situazione? Se i molisani decidono di curarsi fuori regione perché “i tempi di attesa qui sono troppo
lunghi”, al contrario chi arriva da fuori regione spesso si ri-
volge a istituti di alta specialità come il Neuromed di Pozzilli. “Ogni 10 pazienti ricoverati all’istituto Neuromed – scrive ancora Tamburro - ben 8 sono di fuori regione; per il Centro della Cattolica il rapporto è di 4 su dieci e per tutti gli altri
ospedali pubblici è mediamente meno di 2 su dieci”. Perciò,
rivolge un plauso all’istituto: “i loro sono risultati che si ottengono attraverso investimenti nel tempo sulla ricerca scientifica, sull’alta tecnologia nella diagnostica e sulle alte professionalità”.
Se le cose stanno così, allora per l’esponente dell’Adc “non
dobbiamo chiudere gli ospedali molisani, li dobbiamo specializzare molto ed eliminare duplicazioni di reparti in tutti
gli ospedali pubblici; fare una vera integrazione pubblico/
privato, cioè non farsi inutile concorrenza, dare a ciascuno il
suo spazio specialistico; mettere a capo dei reparti primari
capaci di dare un miglioramento percepibile della qualità delle
cure erogate; coinvolgere i medici di base per responsabilizzarli verso un utilizzo migliore delle risorse della regione,
eliminando il ricorso a cure fuori regione quando possibile.
E’ su queste linee che credo dovremmo muoverci e sono certo che abbiamo un ampio margine di miglioramento”.
Politica
Sabato 17 marzo 2012
CAMPOBASSO. Il Piano sanitario regionale 2012-2014, la
revoca delle delibere del direttore generale dell’Asrem 151
del 15 febbraio e 158 del 16
febbraio. Ma non solo. Anche il
blitz anti-assenteismo in basso
Molise, la riapertura dei termini
di iscrizione alla long list dell’azienda sanitaria e le assunzioni con contratti a termine, interinali e precari.
Di argomenti nella nota che Michele Petraroia ha inviato al sub
commissario per la Sanità Nicola Rosato – e per conoscenza ai
componenti del ‘tavolo Massicci’, quello che vigila sui piani di
rientro, all’altro sub commissa-
rio Morlacco e alle commissioni parlamentari competenti – ce
ne sono eccome.
In particolare, quanto al contenuto del piano sanitario regionale 2012-2014 sollecita Rosato
a prendere atto dell’Ordinanza
del Consiglio di Stato che fa riferimento alla sentenza della
Corte Costituzionale 361/2010,
la quale sancisce l’impossibilità
del governo di delegare ad un
commissario straordinario i poteri previsti dall’articolo 120
della Costituzione e quindi i
margini formali attribuiti al
Consiglio dei ministri non consentono l’assunzione di provvedimenti sostitutivi di atti di pro-
La nota di denuncia
Elezioni e long list dell’Asrem, Petraroia
sollecita l’intervento del sub commissario Rosato
grammazione e/o di legislazione attribuiti per competenza ai
Consigli Regionali.
Petraroia prende posizione anche sul fenomeno dell’assenteismo del personale Asrem nelle
strutture di Termoli e del basso
Molise. È incomprensibile – attacca - il livello di carenza di
controlli intermedi, di vigilanza
amministrativa e di verifica pe-
riodica dei servizi ispettivi interni oltre che dei preposti dirigenti delle rispettive unità operative, dipartimenti o distretti.
“Se tale approssimazione gestionale oltre al delicato settore
del personale si estende anche ai
controlli sul contenimento della
spesa, sul rispetto dei budget,
sulla razionalizzazione del sistema sorge il dubbio circa i li-
miti del modello di commissariamento ministeriale dei sistemi sanitari delle regioni in disavanzo”, annota l’esponente del
Pd.
In merito alla decisione di riaprire i termini per le adesioni alla long list dell’Asrem e in generale sulle politiche di selezione del personale precario, flessibile e a tempo determinato, “mi
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limito – afferma Petraroia - a
evidenziare che la soluzione
strutturale è quella di uno sblocco del turnover con specifica
autorizzazione ministeriale che
autorizzi l’attivazione di trasparenti concorsi pubblici che sopperiscano alle carenze d’organico. Il solo dubbio che possano
esserci concomitanze elettorali
o conflitti di interessi tra dirigenti dell’Asrem impegnati nelle istituzioni o prossimi a candidarsi alle prossime amministrative del 6 maggio – conclude obbliga il sub commissario ad
ed i ministeri ad intervenire per
ripristinare la certezza del diritto”.
Campobasso
Sabato 17 marzo 2012
C.da Colle delle Api - 86100 Campobasso - Tel. 0874 618827 - 483400 - 628249 - Fax 0874 484626 - E-mail: [email protected]
In breve
Salviamo il Cardarelli
Lunedì l’incontro
del sindaco con Iorio
CAMPOBASSO. Era previsto
per ieri l’incontro tra Di Bartolomeo e il presidente della Regione
per discutere del futuro del Cardarelli.Il vertice però è slittato a lunedì, ieri infatti Iorio era fuori
Campobasso e non ha potuto ricevere il sindaco che sull’ospedale di
Tappino vuole dereci chiaro. Anzi
è disposto a scendere in strada e a
manifestare se sarà necessario. Intanto per chi volesse aderire alla
petizione contro lo smantellamento del presidio sanitario potrà farlo
in questo fine settimana. Tempo
permettendo lungo il Corso di
Campobasso saranno allestiti i
banchetti per la raccolta delle firme (che hanno superato le 1400).
ATTUALITÀ
Sabato 17 marzo 2012
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ATTIRA PAZIENTI DA TUTTA ITALIA
Neuromed sanità virtuosa,
parola de Il Sole 24 ore
P
OZZILLI. Il Molise è l’unica regione del Sud
Italia con un saldo di mobilità interregionale positivo. A far ottenere alla Regione tale primato
è il Neorumed di Pozzilli, la cui mobilità attiva si
attesta su cifre superiori all’80%. È quanto emerge dalle tabelle sui saldi di mobilità interregionale
per il riparto delle risorse per il Servizio Sanitario
Nazionale per l’anno 2012, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. A
dispetto di convinzioni radicate nell’immaginario
collettivo, che fa pensare ad una sanità del Sud Italia caratterizzata da carenze strutturali ataviche e
insanabili, l’Irccs Neuromed esprime l’opposto, sia
in termini di prestazioni cliniche che per quanto
concerne le attività di ricerca, rappresentando non
solo per il Sud, ma per l’intero territorio nazionale,
una realtà sanitaria virtuosa. Lo conferma anche la
reiterata attenzione, negli ultimi anni, de “Il Sole 24
Ore” che, nella panoramica annuale dei tassi di mobilità sanitaria – o i più noti “viaggi della speranza”
da una regione all’altra in cerca di cure adeguate -,
non manca di citare l’istituto Neuromed come polo
d’attrazione da tutta Italia che fa del Molise l’unica
eccezione ai saldi di mobilità sempre negativi del
Sud. Un dato che, al di là del prestigio, è importante
dal punto di vista economico. Il saldo della mobilità sanitaria totale del Molise è infatti passato dai 6
milioni del 2005 agli oltre 30 dell’ultimo biennio,
con un importo pari a 36,4 milioni nel 2011. Le regioni da cui vi è la maggiore migrazione “alimentano la sanità di quelle più virtuose”, come spiega
chiaramente Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del Malato (TDM),
che cita esplicitamente l’Irccs Neuromed come un
“vero e proprio centro di eccellenza nel Mezzogiorno”.
Medicina
tidiano del Molise
Il Quo
Quotidiano
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marzo
2012
Sette giorni di campagna informazione della Lilt
Con la prevenzione
l’Oncologia diventa
una ‘scienza amica’
Il Molise è una delle poche regioni italiane ad aver
attivato i tre screening su tutto il suo territorio. Screening
per la diagnosi precoce dei
tumori della mammella, del
collo dell’utero e del colonretto. Oggi inizia la settimana nazionale per la prevenzione oncologica giunta alla
XI edizione. Ieri mattina nella sala screening del Cardarelli di Campobasso il Presidente della sezione provinciale della Lilt Giovanni Fabrizio (con lui al tavolo anche i dottori La Vecchia,
Carrozza, Franchella e Di
Pietro in foto) ha voluto illustrare le iniziative in programma fino al 25 marzo.
Iniziative di prevenzione primaria attraverso messaggi
semplici che illustrano l’importanza della prevenzione
oncologica e iniziative di
prevenzione secondaria che
prevedono la diagnosi precoce attraverso ‘ambulatori
aperti’. “Non facciamo altro
che dare un messaggio di
rinforzo a quello già dato
dalla regione affinché tutta
la popolazione possa essere
informata sulla necessità di
sottoporsi agli esami come
mammografia, pap-test e
sangue occulto nelle feci”,
hanno detto. Una settimana
dunque interamente dedicata all’informazione ed alla
prevenzione. Saranno allestiti punti informativi con
distribuzione di opuscoli, è
previsto un incontro a Larino (sala convegni del Vietri
il 24 marzo) su ‘Alimentazione e Cancro’. Negli ospedali e negli ambulatori di
Campobasso, Termoli e Larino e gli ambulatori di Casacalenda, previsti i cosiddetti ‘Ambulatori aperti’ per
visite gratuite dermatologiche, senologiche, stomatologiche e ginecologiche di prevenzione. Le prenotazioni,
alla segreteria operativa
(0875-714008) da lunedì 19
a venerdì 23 marzo dalle 10
alle 12. Previsto anche il progetto di prevenzione in fabbrica. ‘Screening: come dare
del tu alla salute’. Il progetto è rivolto ai dipendenti dello stabilimento Fiat di Termoli ed ai pensionati Ugaf.
“E’ un’iniziativa innovati-
va quella di raggiungere direttamente in fabbrica i dipendenti
Fiat. Cerchiamo
così di capire le
loro conoscenze
in campo oncologico conoscendo, al contempo, i bisogni
e le disponibilità a eseguire gli
esami di screening. L’obiettivo
è allinearci alle
regioni molto più precoci in
tema di screening. Già abbiamo fatto molto in pochi
anni ma non dobbiamo fermarci”.
Tra le iniziative, il progetto che vede coinvolte la Lilt
nelle scuole per la preven-
CAMPOBASSO
zione del tabagismo e dell’alcolismo. “In Molise il
4,66% dei ragazzi di 11 anni,
il 9,97% dei ragazzi di 13
anni e il 26,42% dei quindicenni hanno dichiarato di
bere alcol una volta a settimana. Il 17,75% dei quindi-
7
cenni ha anche sperimentato l’uso della cannabis. Di
fronte a questi numeri crediamo di debba riflettere su
quanto si sta facendo per arginare il fenomeno che ha
gravi ripercussioni sulla salute”.
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ATTUALITÀ
Sabato 17 marzo 2012
IL CONSIGLIERE DELLʼIDV SBOTTA: BASTA CON I SOLITI GIOCHETTI, SIA SOSPESA LA PROCEDURA
Long list all’Asrem di Isernia, Parpiglia insorge
C
AMPOBASSO. Il consigliere regionale Idv, Carmelo Parpiglia, dopo l’attacco
sferrato qualche giorno fa alla giunta Iorio per
la recentissima proroga di contratti a tecnici
esterni, torna su quella che ormai sembra essere diventata una consuetudine del centrodestra: farsi promotore, attraverso i propri
amministratori, di bandi e selezioni per l’inserimento in short list o long list, a seconda del caso.
“Tale
pratica
–
dichiara
Parpiglia
- viene messa in atto, in particolare, nei periodi a ridosso di elezioni di ogni ordine e grado e temiamo sia finalizzata ad ampliare il bacino dei consensi elettorali. È forse in questa consuetudine
– continua - che potremmo far rientrare anche l’ultimo annuncio propagandistico di riapertura dei termini per una long list di esperti all’Asrem di Isernia.
Va detto che Rosa Iorio ha pubblicamente preso le distanze da tale operazio-
ne sottolineando che lei non c’entra niente e che il provvedimento è stato deciso
dai vertici dell’azienda sanitaria di Campobasso. Ma sarà sufficiente – si chiede il
consigliere IdV - questa sua dichiarazione a scacciare via ogni dubbio? Non so…
Certo è - ribadisce - che il fatto è strano! Che i vertici Asrem, vicini al
presidente della giunta Michele Iorio abbiano deciso, ad un mese dal rinnovo del consiglio comunale, di riaprire i termini per selezionare personale da
inserire, di fatto, presso la struttura sanitaria isernina, continua ad avere, a
mio avviso, il sapore dell’ennesimo espediente elettorale. Prima di una competizione politica per il rinnovo di una qualsiasi amministrazione, risulta
poco opportuno, oltre che eticamente scorretto, ricorrere a simili trucchetti.
Meglio sarebbe, al fine di fugare ogni dubbio, sospendere il provvedimento in questione invitando la giunta regionale e i vertici dell’azienda sanitaria
al ritiro degli atti. L’auspicio per il futuro – conclude Parpiglia - è che il consenso elettorale torni ad essere legato alla fiducia degli elettori nei confronti dei rappresentanti politici per le loro capacità amministrative e non per
le loro possibilità di elargizione di favori, prebende, incarichi e consulenze”.
Parpiglia: 'Long list Asrem, si sospenda la procedura'
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Parpiglia: 'Long list Asrem, si sospenda
la procedura'
2012-03-17 03:11:31
Il consigliere regionale Idv, Carmelo Parpiglia, dopo l’attacco sferrato qualche giorno fa
alla giunta Iorio per la recentissima proroga di contratti a tecnici esterni, torna su quella
che ormai sembra essere diventata una consuetudine del centrodestra: farsi promotore,
attraverso i propri amministratori, di bandi e selezioni per l’inserimento in short list o long
list, a seconda del caso.
“Tale pratica – dichiara Parpiglia - viene messa in atto, in particolare, nei periodi a ridosso
di elezioni di ogni ordine e grado e temiamo sia finalizzata ad ampliare il bacino dei
consensi elettorali.
È forse in questa consuetudine – continua - che potremmo far rientrare anche l’ultimo
annuncio propagandistico di riapertura dei termini per una long list di esperti all’Asrem di
Isernia. Va detto che Rosa Iorio ha pubblicamente preso le distanze da tale operazione
sottolineando che lei non c’entra niente e che il provvedimento è stato deciso dai vertici
dell’azienda sanitaria di Campobasso. Ma sarà sufficiente – si chiede il consigliere IdV questa sua dichiarazione a scacciare via ogni dubbio? Non so… Certo è - ribadisce - che
il fatto è strano! Che i vertici Asrem, vicini al presidente della giunta Michele Iorio abbiano
deciso, ad un mese dal rinnovo del consiglio comunale, di riaprire i termini per selezionare
personale da inserire, di fatto, presso la struttura sanitaria isernina, continua ad avere, a
mio avviso, il sapore dell’ennesimo espediente elettorale. Prima di una competizione
politica per il rinnovo di una qualsiasi amministrazione, risulta poco opportuno, oltre che
eticamente scorretto, ricorrere a simili trucchetti. Meglio sarebbe, al fine di fugare ogni
dubbio, sospendere il provvedimento in questione invitando la giunta regionale e i vertici
dell’azienda sanitaria al ritiro degli atti.
L’auspicio per il futuro – conclude Parpiglia - è che il consenso elettorale torni ad essere
legato alla fiducia degli elettori nei confronti dei rappresentanti politici per le loro capacità
amministrative e non per le loro possibilità di elargizione di favori, prebende, incarichi e
consulenze”. (uf.st.)
http://www.altromolise.it/notizia.php?argomento=giornata-politica&articolo=50382
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Colli, un successo la lotta al randagismo