( LA POLITICA I Fatti del Molise I Fatti ) -2VENERDÌ 11 MARZO 2011 RIPARTO FONDO SANITARIO: SE NE RIPARLERÀ A FINE MESE IN CONFERENZA STATO REGIONI Sanità e federalismo: Molise debole Prosegue il confronto tra Governo e autonomie locali ma i giochi sembrano ormai decisi MAURIZIO ORIUNNO A ll’indomani del parere favorevole della Commissione Sanità del Senato sullo Schema di Decreto legislativo sulla determinazione dei costi e fabbisogni standard nel settore sanitario che ha registrato la contrarietà della deputazione parlamentare molisana, ieri a Roma la Conferenza dei Presidenti ha discusso di mobilità regionale e della richiesta del ministero dell’Economia di inserire nei bilanci regionali le quote di ammortamento degli investimenti strutturali in sanità, lasciando il tema del riparto del Fondo Sanitario Nazionale alla prossima seduta, prevista il 24 o il 31 marzo prossimi. Riparto Fondo SSN nessuna novità “Le Regioni – ha dichiarato l’assessore al Bilancio della Lombardia Romano Colozzi - hanno almeno due ragioni forti per trovare l’accordo al loro interno: la prima è di ordine economico, perché senza la definizione del riparto 2011 i trasferimenti dallo Stato avvengono sulla base dei conteggi di due anni fa; la seconda, di ordine politico, è che, proprio mentre si discute di federalismo nelle aule parlamentari, sarebbe grave che per la prima volta le Regioni non si accordassero.” Per il momento, dunque, non vi è un termine di tempo fissato per il raggiungimento dell’intesa su questo punto: solo quando il riparto sarà inserito nell’odg della Conferenza Stato Regioni, scatteranno infatti i 30 giorni necessari a trovare l’accordo. Oltre questo termine, nel caso in cui le Regioni non avessero definito una soluzione al proprio interno, il Governo potrebbe procedere a definire il riparto con una decisione autonoma, o sulla base della proposta già fatta dal ministero della Salute o con una nuova formulazione. Il parere del ministro Fazio L’indice di deprivazione per il riparto delle risorse destinate alla sanità pubblica “oggi come oggi è inapplicabile. In particolare, è sicuramente inapplicabile al riparto 2011”. È quanto ha sostenuto il ministro della Salute Ferruccio Fazio nel corso dell’ultimo Question time alla Camera, in risposta ad un’interrogazione sui criteri di pesatura della popolazione da adottare per suddividere i 106 miliardi di euro del Fondo sanitario nazionale. Secondo il Ministro, per il futuro l’unico indice preciso che si potrà usare è la prevalenza delle malattie pesata per età. Alla cui definizione si potrà arrivare entro due tre anni. “I criteri di pesatura della quota capitaria in base ai quali suddividere le risorse destinate alla sanità pubblica –ha spiegato Fazio – sono oggetto di discussione in molti Paesi avanzati. Si utilizzano e si sono proposti l’età, la disabilità, la mortalità e anche l’indice di deprivazione, ma proprio per quest’ultimo “ci sono dati controversi sull’associazione di questo criterio a un aumento dell’incidenza di alcune patologie”. “Poiché Regioni con alto indice di deprivazione hanno anche in genere un’alta inappropriatezza di ricoveri ospedalieri in assenza di dati territoriali usare oggi l’indice di deprivazione avrebbe il rischio di premiare, l’inappropriatezza” ha concluso Fazio. Secondo il Ministro è quindi “necessario rinviare alla fase attuativa del decreto sui fabbisogni standard dei meccanismi di pesatura diversi, quindi al Parlamento; si tratta, lo ripeto, di meccanismi di pesatura diversi da quelli, peraltro imperfetti, attualmente utilizzati (cioè la pesatura per età)”. Le richieste del ministro Tremonti La riunione dei presidenti regionali di ieri ha invece discusso, come pre- visto, della richiesta del ministero dell’Economia di portare nei bilanci regionali gli ammortamenti degli investimenti “sterilizzati”, che ad oggi non venivano inseriti come spese: questo tema, che preoccupa molto i presidenti poiché potrebbe portare quasi tutte le Regioni ad avere bilanci in rosso e dunque ad essere sottoposte a Piani di rientro, non è però oggetto di intesa o accordo in Stato-Regioni, ma potrà soltanto essere discusso con il Governo. Il ministero dell’Economia chiede da tempo che gli ammortamenti “non sterilizzati” siano inseriti nel calcolo dell’equilibrio finanziario regionale, ma fino ad oggi questa voce non era mai entrata nei bilanci regionali, né nelle trattative tra Stato e Regioni per la definizione del fabbisogno. Inoltre, in questi anni ogni Regione si è data regole proprie in merito ai bilanci, tanto da dover prevedere l’intervento di un decreto legislativo per l’“armonizzazione dei sistemi contabili” che però non ha ancora ottenuto l’intesa Stato-Regioni. In ragione di questa prassi consolidata, la Commissione Salute delle Regioni ritiene che inserire oggi gli ammortamenti nei bilanci regionali produrrebbe “l’insostenibilità dell’intero sistema Regioni”, soprattutto considerando che il 2011 è stato l’anno in cui si è registrato il minore incremento di risorse degli ultimi 15 anni, solo lo 0,8% in più. Inserire gli ammortamenti nei bilanci regionali porterebbe tutte le Regioni, o quasi, in una situazione di deficit. L’esito politico potrebbe essere paradossale: mentre si approvano i decreti sul federalismo fiscale, la materia che è già fortemente “federalizzata”, ovvero la sanità, tornerebbe sotto il controllo dello Stato centrale attraverso i Piani di rientro. O, in alternativa, si dovrebbe registrare il collasso della sanità regionale, per la sua insostenibilità economica. Mobilità: il no delle regioni del sud Il secondo tema di ieri, il conteggio relativo alla mobilità regionale 2010, è invece in qualche modo legato anche alla discussione sul riparto. Le contestazioni vengono infatti dalle Regioni del Sud, che non intendono approvare i conti sulla mobilità, e che chiedono anche nuovi criteri per il riparto. Le Regioni, infatti, lamentano di dover pagare “a piè di lista” le prestazioni ottenute dai loro cittadini in altre Regioni, mentre nello stesso tempo i Piani di rientro le costringono a ridurre i servizi offerti. Campobasso SALUTE VENERDÌ 11 MARZO 2011 INIZIATIVE IN TUTTA LA REGIONE, LʼOBIETTIVO È QUELLO DI SCONFIGGERE IL CANCRO Al via la settimana per la prevenzione C AMPOBASSO. Prende il via domenica 13 marzo la settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica. Il tema è “Alimentiamo la Prevenzione…Per sconfiggere il cancro”. Si tratta di iniziative promosse dalla Sezione di Campobasso della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (L.I.L.T. - CB) in stretta collaborazione con l’ASREM e la Regione Molise. La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - Sezione Provinciale di Campobasso, comunica il calendario delle iniziative che saranno espletate nella Provincia durante la suddetta settimana. Saranno incentrate su iniziative rivolte alla Popolazione, riguardanti la: prevenzione primaria (promozione di corretti e sani stili di vita con astensione dal fumo e alimentazione ricca di fibre, frutta e verdure); prevenzione secondaria ( Anticipazione Diagnostica – Diagnosi Precoce),. In questo anno l’obbiettivo principale della Lilt è quello di promuovere e sostenere gli screening che la Regione Molise e l’Arem stanno attuando nel Molise per la diagnosi precoce dei tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto, in modo da aumentare la partecipazione della popolazione molisana. Le iniziative di prevenzione primaria: “ I giovani incontrano i giovani”: sportello informativo itinerante per combattere il tabagismo e l’alcolismo a Termoli in corso nazionale il 16/3/2011 ore 18-22. I punti informativi sulla prevenzione oncologica e sulle attività della Lilt Cb con distribuzione di opuscoli informativi, 13/03/2011 a Termoli in piazza monumento e a Larino in piazza della libertà ed il 20/3/11 a Campobasso in piazza municipio, e negli atri degli ospedali di Campobasso, Termoli e Larino durante l’iniziativa “ambulatori aperti”. Iscrizioni ai corsi di disassuefazione al fumo presso i punti informativi. Incontro informativo “ essere più sani si può…. con la prevenzione “ nell’ambito della campagna di sostegno agli screening nel comune di montenero presso la sala consiliare il 18/3/2011 alle ore 17,00. Prima del convegno saranno eseguiti prelievi gratuiti per il dosaggio del psa per la diagnosi precoce del tumore della prostata. Un momento della presentazione di ieri pomeriggio 5 ( ) Le città del Molise - 21 - VENERDÌ 11 MARZO 2011 Alto Molise LA REPLICA Le accuse fatte da De Vita? Zarlenga: sono un autogol La leader del gruppo ‘Il Cittadino c’è’ commenta le dichiarazioni dell’ex sindaco che definisce gravissime A GNONE. In quella che è stata definita ‘la lettera choc’, riportata interamente sulle nostre colonne del nostro giornale, l’ex sindaco di Agnone, Gelsomino De Vita, si è tolto tanti sassolini dalle scarpe: oltre a difendersi dalle accuse ricevute relativamente all’ospedale di Agnone, ha fatto delle affermazioni molto dure riguardo i suoi ex collaboratori, che ne hanno decretato la caduta chiedendo le dimissioni. I dissidenti hanno sempre affermato di aver fatto la loro scelta per amore del Caracciolo, nel tentativo di sbloccare una situazione stagnante ed avviarne il salvataggio il più rapidamente possibile. Ma, dalle dichiarazioni dell’ex sindaco, viene fuori tutt’altro. L’episodio ha suscitato un certo scalpore, non tanto per i contenuti (molte di queste affermazioni già si vociferavano da tempo) quanto per il fatto che sia stato lo stesso De Vita a denunciarli. “Altro che lette- PUNTI DI VISTA A GNONE. Dopo un lungo silenzio, l’ex consigliere di minoranza, Danilo Di Nucci, torna ad esprimersi sulla situazione politica agnonese. Gli ultimi giorni l’hanno visto al centro di voci che parlavano di una presunta rottura con l’alleato Rinnovista, Lorenzo Marcovecchio, ma nessuno dei due ne ha mai dato conferma ufficiale. E mentre continuano le ipotesi sulla presentazione delle liste e delle candidature, Di Nucci prende parola sulla necessità di tornare a parlare delle problemati- ra choc! Questo è un autogol clamoroso!”, è l’immediata reazione di Nunzia Zarlenga, esponente de ‘Il Cittadino c’è…’, che ha inviato una nota dove riconosce la gravità di quanto dichiarato e denuncia il fatto che De Vita non ne abbia parlato prima, tenendo nascosti alla cittadinanza avvenimenti, a suo dire, alquanto sconcertanti. “La lettera? Io la trovo incredibile! E’ di una gravità inaudita! Due le frasi che saltano prepotentemente all’attenzione (anche se tutta intera la dichiarazione è semplicemente sconcertante): ‘Sono andato via per non favorire un dipendente comunale a scapito di altri.’ E ancora: ‘Sono andato via perché non ho voluto delegare ai lavori pubblici un rappresentante del gruppo dei dissidenti.’ Un sindaco sotto ricatto? Sotto scacco per richieste pressanti di favori personali? Ma stiamo scherzando? Perché il sindaco non ha denunciato quanto stava accadendo? Chi sono le Nunzia Zarlenga del gruppo ʻIl Cittadino cʼèʼ persone che hanno messo in essere questi ricatti? Chi è il dipendente comunale che voleva un occhio di riguardo?” La Zarlenga punta l’accento anche sull’illegittimità dei fatti narrati da De Vita, incitando ad intraprendere un’azione legale per ulteriori chiarimenti ed, eventualmente, provvedimenti: “Come cittadina mi auguro che scatti un’inchiesta della procura e che si faccia chiarezza perché, pur essendo ignorante a riguardo, credo ci sia materia necessaria per parlare di reati. E’ stato violato il Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni da parte di coloro che De Vita accusa così pesantemente? Una cosa è certa: se De Vita contava con queste dichiarazioni di affossare i dissidenti gli è sfuggito un piccolo particolare: lui non ne esce meglio! Anzi, ci si chiede perché non si sia mosso prima!” Adele Moauro IL CONSIGLIERE DI ʻRINNOVAREʼ: PARLIAMO DI SANITAʼ, SCUOLE, TRASPORTI E MONDO RURALE «Basta gossip, pensiamo alle cose serie» Danilo Di Nucci rimarca come occorre dedicarsi alle problematiche della cittadina che che attanagliano il paese. Scrive così in una nota: “Da quando De Vita è stato sfiduciato e il Comune di Agnone è stato commissariato, stiamo assistendo ad una sorta di ‘gossip politico’. Si parla con sempre più insistenza di persone e personaggi, alleanze e rotture, accuse e autocommiserazioni. I temi politici, sociali ed economici sono stati completamente messi da parte mentre sarebbe più giusto dare molto più spazio ai contenuti. Nonostante un commissariamento, che tuttavia fra due mesi sarà concluso, cerchiamo di riportare il dibattito politico su quelli che sono i temi fondamentali per il futuro di Agnone. Cerchiamo di capire quali sono le proposte di questo esercito di persone che vogliono comandare il paese per i prossimi cinque anni. Sentiamo – continua l’ex consigliere - questa gente cos’ha da dire su trasporti, scuole, sanità, mondo rurale, artigianato, temi sociali, internet e programmazione futura, perché il cittadino agnonese, dopo questa mazzata relativa al Caracciolo, credo sia stan- co delle parole e, indipendentemente dal proprio colore politico, vorrebbe finalmente affidare la guida del paese a persone che tutelino il territorio e siano in grado di fare quello che, finora, è stato solo promesso”. Adele Moauro POGGIO SANNITA “Per Caccavone” al fianco del Caracciolo I l comitato civico ‘per Caccavone’ appoggia pienamente la battaglia sanitaria portata avanti dal comitato di Agnone. Tiberio la Rocca, il portavoce: “Finalmente una buona notizia! Dopo lo sciagurato piano di ridimensionamento del nosocomio agnonese, finalmente una buona notizia costituita dalla discesa in campo del movimento civico ‘Il cittadino c’è’, distintosi nella battaglia a difesa dell’ospedale. Un buon viatico per il futuro, sapere che c’è gente disposta ad entrare nel vivo della vita pubblica con l’animo di chi è consapevole di spendere energie all’unico scopo di servire il proprio paese. L’opera del comitato ha coinvolto, ha svegliato coscienze sopite e sono convinto che sarà in grado di riavviare un processo di crescita della città di Agnone e dell’intero alto Molise” La Rocca si dice anche d’accordo con la discesa in campo dei comitati civici alle prossime ammini- strative, che avverrà anche a Poggio Sannita: “Solo dotando la città di Agnone di un governo forte, sarà possibile avviare un nuovo corso che, con la stessa a fare da capofila, coinvolga e traini tutti i comuni limitrofi. È ora che i cittadini si riapproprino del loro futuro, scegliendo non soltanto di eleggere i propri rappresentanti ma, partecipando attivamente alla vita pubblica ed influenzando le decisioni. È l’ora delle associazioni, lo dimostra la vicenda dell’ospedale: alla politica, incapace sinora di invertire lo sventurato corso degli eventi, si sono sostituiti i comitati ( Il cittadino c’è – Articolo 32) senza dimenticare, poi, le rivendicazioni dell’associazione Maiella Madre e l’azione portata avanti, a Poggio Sannita, dal comitato civico “per Caccavone”, che ha già avviato la fase preparatoria per la discesa in campo nelle prossime elezioni amministrative. A.M. ILTEMPO Termoli Venerdì 11 Marzo 2011 Colpito da ictus aspetta dieci ore per il ricovero Al San Timoteo Il pensionato è rimasto una giornata su una barella nel corridoio del pronto soccorso Antonella Salvatore 118 n Dieci ore di attesa su una barella nel corridoio del pronto soccorso di Termoli prima del ricovero. È quanto accaduto ad un settantenne di Campomarino colto da un malore nella giornata di ieri l'altro. Erano le undici del mattino quando l'anziano, residente nel centro rivierasco, accompagnato dal 118 Molise in ambulanza, è stato trasportato al San Timoteo. I familiari lo hanno raggiunto subito dopo. Ed al momento del suo arrivo è iniziata la lunghissima attesa durata l'intera giornata. Qualche ora dopo gli operatori in servizio gli hanno infilato una flebo per permettergli di riprendersi per poi essere «parcheggiato» fino a sera. La moglie e la figlia dell' uomo, piuttosto preoccupati, durante le varie ore trascorse all'ingresso, hanno interpellato il proprio medico curante il quale si è recato nel corridoio ed ha fatto una diagnosi generale del paziente. Soccorso Al mattino l’uomo è stato portato in ospedale da una ambulanza 21:00 Ore Dopo una giornata di attesa l’anziano è stato ricoverato in reparto 15 Marzo Fissato un incontro con i vertici dell’Asrem per trovare soluzioni adeguate A suo dire si trattava di ictus. Per il campomarinese il ricovero è arrivato alle 21. A quell'ora i familiari, ormai sfiniti e snervati, hanno chiesto la diagnosi che, secondo quanto riferito dagli stessi a Il Tempo, è arrivata dai medici del reparto di Medicina. L'ictus, dunque, è stato confermato dai sanitari della divisione dove si trova tuttora ricoverato, in serata. Le polemiche da parte della famiglia del ricoverato non sono mancate per le dieci ore di paziente attesa del congiunto. «È stato veramente pesante – ha dichiarato la figlia –, non pensavamo che sarebbe stato necessario tutto il giorno. Fortunatamente il nostro medico di base ha accettato di raggiungerci in ospedale ed ha stilato una prima diagnosi che abbiamo anche riferito ai dipendenti altrimenti saremmo stati in balìa dell'incertezza per tanto tempo. Non vogliamo accusare nessuno, tantomeno i medici del pronto soccorso del San Timoteo che, lo sappiamo, hanno un gran da fare e la folla c'è sempre, giorno e notte. Nemmeno, però, si può attendere tanto tempo. Quando ci sono più urgenze – hanno affermato infine i parenti del paziente – , purtroppo le attese di dilatano». Pronta la replica degli operatori. «C’è una non cultura del pronto soccorso – hanno detto –, perchè ci sono molti codici bianchi che intasano l’attività del reparto, per cui le attese si prolungano. Le ambulanze, inoltre, non portano più i pazienti al Vietri di Larino, ma li trasferiscono tutti a Termoli. C’è inoltre la riduzione di posti letto in Medicina, Chirurgia e Ortopedia che incide in maniera pesante nella gestione del malato. Quindi l’afflusso è aumentato, i letti sono ridotti e gli operatori sono sempre gli stessi». E proprio sul problema pronto soccorso Termoli e la gestione della divisione, sempre più stracolma di utenti, si terrà il prossimo 15 marzo un incontro convocato dal Responsabile dell'Osservatorio sulla qualità dei servizi sanitari, Alberto Montano. 17 22 Venafro Pozzilli Sesto Campano Venerdì 11 marzo 2011 Le “macchie caffèlatte” della Neurofibromatosi Ecm stamane presso il polo didattico del Neuromed POZZILLI. Sono circa 15 mila le persone che hanno la neurofibromatosi, una malattia rara meglio conosciuta come la malattia delle "macchie caffèlatte". Questa patologia neuro-cutanea che, oltre ad essere incurabile, pone importanti problemi psicologici e relazionali è il tema del convegno Ecm che si terrà questa mattina alle ore 9,30 presso l'Aula Magna del Polo Didattico Neuromed (Località Camerelle). Responsabile scientifico dell'evento è la dr.ssa Serana Tola che sottolineerà nella fattispecie le "problematiche neurochirurgiche associate alla Neurofibromatosi". "La Neurofibromatosi - spiega l'esperta del Neuromed - è la più comune delle facomatosi, patologie neurocutanee, che associano segni e sintomi neurologici a manifestazioni cutanee benigne. Ne esistono vari tipi, le più comuni sono Neurofibromatosi 1 e 2, entrambe sono ereditarie, molto spesso associate a mutazioni genetiche. Le Neurofibromatosi sono tra le più fre- quenti sindromi tumorali e sono associate ad aumentato rischio di neoplasie del sistema nervoso (tra cui glioma del nervo ottico, astrocitomi, meningiomi, ependimomi schwannomi) oltre che a manifestazioni sistemiche ed alterazioni dell'apparato locomotore. Lo scopo preposto a quest'incontro è quello di soffermarsi appunto sulle problematiche neurochirurgiche e funzionali legate in particolare al glioma del nervo ottico ed il neurinoma dell'acustico (quest'ultimo bilaterale nella Nf2). Il corretto inquadramento diagnostico, le varie opzioni terapeutiche e le tecniche intraoperatorie mirate ad un migliore outcome funzionale saranno oggetto di discussione durante questa giornata a tema". Questa malattia rara (per cui ha combattuto molto anche la molisana Palmina Giannini che ha in famiglia un caso di tale patologia) colpisce bambino su 3000 nasce (nel caso della neurofibromatosi di tipo 1) e un bambino su 40.000 invece è affetto dalla neurofibroma- tosi di tipo 2. Nella prima forma i sintomi sono almeno sei macchie brune e ammassi tumorali benigni sulla cute o all'esterno degli organi detti appunto "neurofibromi", nella seconda forma i tumori (benigni e non) crescono all'interno degli organi e anche a contatto con la base del cervelletto e del nervo acustico. La diagnosi di questi pazienti è ancora troppo spesso tardiva, anche perché spesso le complicazioni insorgono a partire dai 20-30 anni. FEDERALISMO AVVELENATO, SANITA' E FUTURO DELLE PICCOLE REGIO... Page 1 of 2 FEDERALISMO AVVELENATO, SANITA' E FUTURO DELLE PICCOLE REGIONI. AVVIAMO UNA NUOVA STAGIONE ! Esprimo un forte apprezzamento per il voto contrario dei due Senatori del Molise, Astore e Di Giacomo, in Commissione Sanità sullo Schema di Decreto Attuativo riferito ai costi standard e ai fabbisogni delle Regioni a Statuto Ordinario. Non è tollerabile la violazione dei principi inseriti nella legge delega sul federalismo n. 42/2009 che sanciscono un riparto perequativo più favorevole per le aree più deboli. Solo prevedendo un criterio correttivo di natura politica possono essere garantiti i diritti fondamentali alla tutela della salute, assistenza sociale, scuola e trasporti, a tutti i cittadini italiani. Purtroppo, dobbiamo prendere atto che le spinte egoistiche più retrive stanno egemonizzando gli orientamenti del Governo e del Parlamento, con la facile previsione che attraverso il ricorso alla fiducia i decreti attuativi saranno approvati in breve termine. A questo punto il ribellismo fine a sé stesso di partitini del Sud da prefisso telefonico, fenomeni di populismo spicciolo o ammucchiate incolori, non rappresentano una risposta politica all'altezza delle innovazioni istituzionali federaliste. Da tempo sostengo insieme a eminenti personalità quali il Vice-Presidente Vicario del Parlamento Europeo che i mutamenti introdotti con le modifiche costituzionali e con i provvedimenti sul federalismo fiscale determineranno la definitiva spaccatura tra il Nord e il Sud dell'Italia. Non discuto che gli sperperi della sanità meriterebbero di essere sanzionati con provvedimenti punitivi nei confronti dei Presidenti delle Regioni alias Commissari ad Acta. Ma per assurdo accade il contrario e cioè si accentrano tutti i poteri nelle mani di chi ha fatto fallire il sistema che lo continua a gestire con le stesse modalità di sempre e senza più alcun controllo democratico. Basta vedere l'ultima interrogazione allegata sulle disfunzioni del servizio di Pronto Soccorso negli Ospedali del Molise da una parte e la vicenda del comando di un Dottore, figlio del Commissario ad Acta / Presidente di Regione dall'altra, per rendersi conto di questo corto circuito. Ma, pur in presenza di amministratori competenti e di manager efficienti, di fronte ai mutamenti del riparto nazionale dei fondi introdotto dal federalismo c'è poco da fare. Il Molise chiude. E se saltano i servizi fondamentali per i cittadini serve preservare l'autonomia istituzionale della nostra Regione ? Se il contesto storico, politico e istituzionale è radicalmente mutato, la classe dirigente molisana può continuare a confrontarsi con lo stesso schema del secolo scorso ? Non è più saggio cambiare impostazione e avviare un http://www.primapaginamolise.com/detail.php?news_ID=40010&goback_link=index.... 11/03/2011 FEDERALISMO AVVELENATO, SANITA' E FUTURO DELLE PICCOLE REGIO... Page 2 of 2 percorso di unificazione con Marche e Abruzzo per reggere meglio l'urto delle innovazioni federaliste anziché litigarci tra di noi su miserie da strapaese ? Campobasso, 10 marzo 2011 Michele Petraroia Copyright © 2007-2011 Informazione in Movimento | P.IVA 01576580706 - Web Marketing - Tutti i diritti sono riservati /// Progetto web: nitrostudio.it http://www.primapaginamolise.com/detail.php?news_ID=40010&goback_link=index.... 11/03/2011 ALR:SANITA' 2011-03-10 16:28 SANITA': PREVENZIONE, AL VIA SETTIMANA ONCOLOGICA INIZIATIVA ORGANIZZATA DA LILT, ASREM E REGIONE MOLISE CAMPOBASSO (ANSA) - CAMPOBASSO, 10 MAR - Dal 13 al 21 marzo è in programma a Campobasso e provincia la 10/a edizione della "Settimana per la prevenzione oncologica", organizzata dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori Lilt), in collaborazione con l'Azienda sanitaria regionale (Asrem) e la Regione Molise. Le attività riguarderanno: la prevenzione primaria, con la promozione di corretti e sani stili di vita, astensione dal fumo e alimentazione ricca di fibre, frutta e verdure e la prevenzione secondaria. In questo anno l'obiettivo principale della Lilt è quello di promuovere e sostenere gli screening che la Regione e l'Asrem stanno attuando nel Molise per la diagnosi precoce dei tumori della mammella, del collo dell'utero e del colon-retto in modo da aumentare la partecipazione agli stessi della popolazione molisana. (ANSA). YM9-AND/ S43 QBKX